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da Monique » 04/06/2013, 12:21
Akureyri è una città dell'Islanda settentrionale. È la seconda area urbana del paese (dopo l'Höfuðborgarsvæðið) ed il quarto comune d'Islanda (dopo Reykjavík, Hafnarfjörður e Kópavogur). Chiamata "Città del sole di mezzanotte" o anche "Capitale dell'Islanda del Nord", Akureyri è un importante porto e centro di pesca, con una popolazione di 17.754 abitanti; nonostante l'area fosse già edificata dal IX secolo, Akureyri ricevette lo status di città solo nel 1786, lo perse nel 1836 e lo guadagnò definitivamente nel 1862. La città è stata anche utilizzata dagli alleati della seconda guerra mondiale come base per alcune operazioni. Un'ulteriore crescita si è verificata quando, finita la guerra, molti islandesi hanno preferito migrare dalle campagne alle città. Akureyri si trova in fondo all'Eyjafjörður, il fiordo più lungo dell'Islanda centro-settentrionale: attraversata da un fiume, il Glerá, la città è a meno di 100 km a sud del Circolo Polare Artico.
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da Shay » 15/01/2017, 22:52
28/02/2113 - 10:15 - Foresta a Nord di Akureyri - Islanda
Questa volta erano decisamente troppi. Ho sbagliato a sottovalutarli o forse... Ho semplicemente lasciato che vincessero. Non mi accorgo ormai più di cosa faccio apposta e cosa no, che razza di imbecille, mi sta bene ritrovarmi qui a morire. Strano, una persona in punto di tirare le cuoia dovrebbe essere più spaventata ed invece, questa credo si tratti di rassegnazione o qualcosa del genere. Forse è troppo tardi per evitare di azzannare alle spalle quel vampiro, però devo ammettere che sia stata una soddisfazione non indifferente. Credo proprio che un po' di riposo possa farmi bene, se di riposo si può parlare. Bel modo di nascondere a se stessi che con molta probabilità questa volta non me la caverò come al solito. Cosa stai combinando Shay? Hai davvero perso così tanto la bussola?
Il dono del Mana lo aveva reso immune ai morsi dei vampiri, ma questo non significava che fosse completamente invulnerabile e incapace di perdere troppo sangue. A poca distanza da dove se ne stava sdraiato il Beowulf, una pila di cadaveri di vampiri richiamava la necessità di dar loro fuoco per non far invadere tutta la foresta del cattivo odore. Ne aveva uccisi la bellezza di diciotto, da solo, ma anche il supremo Lupo Bianco dei Licantropi possedeva dei limiti ed essi quella notte erano stati ampiamente valicati. Già da qualche tempo, dopo la rottura con Phoebe, Shay aveva perso la cognizione di cosa fosse giusto, sbagliato, pericoloso, facile o difficile. Semplicemente si gettava nella mischia, fregandosene del proprio destino, tanto a chi doveva mai interessare? Di certo non a lui, lui che nonostante tutto aveva già perso in partenza. Il dono fatto alla Chamberlain non era servito a niente. Più e più pegni d'amore che non avevano condotto a null'altro se non alla conclusione di una storia, ritrovandolo sconfitto da un altro individuo. Amara ironia, quella che circondava adesso il Metalupo: chi di corna ferisce, di corna perisce. Se avesse potuto, si sarebbe pure fatto una risata. L'animale ansimava di dolore con gli occhi chiusi, mentre il sangue proseguiva a scorrere e la rigenerazione, pur facendo veri e propri miracoli, sembrava sull'orlo di non aiutarlo più.
Il calore del Sole... Riesco ancora a percepirlo, nonostante tutto. Allora forse non sono ancora così tanto vicino alla morte. Strano, eppure avrei giurato di essere pieno di tagli. Dovrei ringraziare la mia natura, ma non riesco ad essere così felice. Se mi fossi addormentato seriamente e non risvegliato più, magari sarebbe più facile. Ma sentiti. Tu, Shay Patrick Beowulf, volersi arrendere alla morte. Che cosa sei diventato? Cosa ti hanno fatto diventare? Cosa ti HA fatto diventare? Il cuore va più lento però, me ne accorgo. Il pericolo c'è, è lì dietro l'angolo e dovrei impegnarmi per evitarlo. Ma non ho la forza, non ne ho voglia. Mi risulta così facile rimanere qui... O forse in verità non ho le energie giuste per mettermi su e raggiungere un corso d'acqua, dove bagnare i tagli. Ecco... Ora sì che comincio a sentire freddo... Comincio a sentirmi sempre più stanco... Ridendo e prendendomi in giro, forse sto davvero per morire... ... Ma sapete cosa c'è? ... Chi se ne frega...
QUALCHE ORA DOPO
Non era più un Metalupo Bianco. Aveva perso quelle sembianze in favore del suo aspetto umano, a causa della totale perdita delle forze. Completamente nudo ma con alcune bende a coprirgli il corpo, sentì sulla pelle qualcosa di strano, una coperta o qualcosa di analogo. Qualcuno lo aveva trovato, qualcuno aveva avuto pena per lui ed aveva deciso di medicarlo, già, ma chi? Per forza un Mago o una Strega, possibilmente Gildati. Chi altri dei Babbani se no avrebbe sul serio preso in considerazione l'idea di salvare una bestia allucinante come quella, della stazza di un cavallo o anche di più? Il Sole, ancora una volta, baciò il suo volto e in quel caso, Shay si sentì abbastanza capace di aprire gli occhi azzurri e osservare davanti a sé un viso sfocato. Ci avrebbe messo un po' prima di rendersi conto di essere molto vicino ad una donna, una donna dall'aria quasi antica nelle vesti e dallo sguardo fermo. Dunque era stata lei a medicarlo e a dargli forse dell'acqua o qualcosa di liquido da mangiare per farlo tornare capace di vivere? Onestamente non era sicuro di volerla ringraziare o maledire.
... Tu... Chi saresti?
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da Yvonne » 17/01/2017, 0:08
[Foresta a Nord di Akureyri, Islanda - Febbraio 2113, 28 - 9 h 54 m]
Erano in perlustrazione da ore, ormai. Il gruppetto di esploratori aveva lasciato il loro accampamento alle quattro del mattino, perlustrando i dintorni della foresta per accertarsi che non vi fossero brutte sorprese in agguato. Le brutte sorprese in realtà avevano un nome: vampiri. La Loggia si stava facendo sempre più audace e sempre più ostile nei confronti degli Esclusi, anche se il sentimento era reciproco. Negli ultimi tempi, la tribù capeggiata da Ragnär aveva subito molti attacchi da parte dei Figli della Notte, spingendo il carismatico capo a triplicare i turni di guardia e a rendere più vigili le sentinelle. Yvonne si era offerta volontaria per partire di notte insieme ad altri quattro dei suoi fratelli. Lo aveva fatto perché odiava rimanersene ferma al proprio posto, sapendo che i Vampiri potevano agire in qualsiasi momento, insultando con la loro presenza la Madre di tutti loro. Dopo aver sellato il proprio cavallo, la Miriel si era messa in marcia, spingendosi sempre più lontano, man mano che le ore trascorrevano e di vampiri, stranamente, non se ne trovava alcuna traccia. Una nottata tranquilla, tutto sommato, fin troppo tranquilla. I suoi sensi erano allerta e lei troppo meticolosa nel svolgere il proprio compito per decidere di tornare indietro. Preferiva fare un ultimo giro per essere sicura che non vi fossero tracce lasciate dietro dai loro nemici, come la presenza di animali morti o di uomini, troppo sfortunati per essere riusciti a sfuggire alla loro implacabile sete.
Dite a Ragnär che rientrerò più tardi a fare rapporto. Cercherò di tornare prima di Mezzogiorno.
Salutò i suoi compagni e si addentrò nella foresta a Nord di Akureyri. Non sperava in realtà di trovare davvero qualcosa, ma la donna preferiva non lasciare nulla al caso e proseguire nella propria ricerca. Aveva al collo il medaglione di sua madre e sulla schiena la propria fidata lancia, con la quale aveva sterminato un numero consistente di vampiri. Erano passati da poco circa quindici minuti, quando qualcosa finalmente attirò l'attenzione della Rinnegata, spingendola ad impugnare la propria arma dopo aver raccomandato al suo cavallo di rimanere buono lì dove stava.
Che orribile fetore... ... Vampiri!
Le stava venendo il voltastomaco, ma riuscì a trattenersi sia dal rigettare la colazione, sia dal coprirsi il naso con un lembo di stoffa. Aveva bisogno di entrambe le mani per poter combattere con la propria lancia, per cui continuò a proseguire, facendo attenzione che il rumore dei suoi passi non attirasse l'attenzione. Ogni suo sforzo per risultare agile e furtiva, tuttavia, risultò vano quando i suoi occhi videro una pila di cadaveri -vampiri- proprio davanti a lei, il motivo insomma di quell'odore così forte e così nauseabondo. Ma fu altro a catturare la profondità del suo sguardo. Un Metalupo dal pelo candido come la neve e sporco di sangue, in evidente stato di incoscienza.
Che sia...
Rimise la lancia al proprio posto, avvicinandosi di corsa all'animale. Proprio nel momento stesso in cui Yvonne si abbassò su di esso per osservarlo meglio, il lupo emise un lungo sospiro, mutando forma e ritornando ad essere umano. Non poteva credere di aver trovato il leggendario Lupo Bianco, di cui tutti parlavano. Si era diffusa molto in fretta la notizia di un Gildato licantropo che era stato benedetto dal Mana, cambiando la sua forma aberrante e innaturale, in quella di un Metalupo dal caratteristico colore della neve. L'uomo aveva perso moltissimo sangue e se le ferite non si fossero chiuse in fretta probabilmente sarebbe morto. Dalla pila di vampiri morti al suo fianco, il Gildato aveva combattuto tutta la notte per riuscire a sterminare quel branco di succhiasangue. Yvonne rimase sinceramente colpita dalla sua forza e dalla sua caparbietà, ma pur sentendo l'impulso di saperne di più, ora c'era altro che doveva fare e anche con una certa urgenza, per impedire che Shay esalasse l'ultimo respiro.
Un valoroso guerriero come te non merita di morire tanto presto...
La prima cosa che fece fu risanare le sue ferite con un incantesimo druidico, quel tanto che bastava per impedire al sangue di fluire tanto copiosamente e troppo in fretta. Con un fischio, richiamò il suo cavallo a sè, prendendo dalla sacca appesa lateralmente alla sella le bende e le erbe mediche che si portava sempre dietro, in caso di emergenza. Fasciò le ferite con forza e velocemente, impedendo che l'uomo potesse perdere altro prezioso sangue, poi -aiutandosi con Forza del Toro- lo sollevò quel tanto che bastava per posizionarlo sul proprio destriero e portarlo in un luogo più sicuro e riparato. Lo coprì col suo mantello fatto di pelliccia e infine si allontanò di qualche passo, guardando la pila di cadaveri in putrefazione. Alzò la mano e una palla incandescente si abbatté su di essi, generando un rogo che si consumò in pochi minuti. Il fumo nero avrebbe attirato i suoi compagni, probabilmente, ma adesso non c'era tempo per dare loro spiegazioni. Si allontanò senza più dire nulla, diretta verso un luogo ben preciso.
[Sorgente termale nascosta]
Il vapore che saliva dalle acque termali rendeva quell'ambiente il più adatto per medicare un infermo. Aveva acqua pulita in abbondanza, la luce del sole che penetrava da qualche pertugio sul soffitto, calore e solitudine per lavorare senza essere disturbata. Dopo aver lavato accuratamente le ferite, la Miriel aveva applicato un pastone di erbe fatto da lei e fasciato nuovamente con delle bende pulite. Aveva appena finito, sistemando una coperta per terra e il mantello sopra il corpo nudo del Beowulf, quando l'uomo aprì gli occhi, fissandola visibilmente intontito.
... Tu... Chi saresti?
Eri in fin di vita. È passato un po' di tempo da quando hai perso i sensi e ancora adesso sei troppo debole. Rimettiti giù, per favore. Devi dare il tempo ai miei medicamenti di risanare le tue ferite. Il mio nome è Yvonne. Che fortuna è stata incontrarti, Lossgaur...
Ovvero il titolo con cui lo chiamavano all'interno della tribù della Rinnegata: il Lupo Mannaro Bianco. Aveva i capelli neri, mossi, selvaggi, mentre gli occhi scrutavano con attenzione l'uomo di fronte a sé. Poteva riconoscere dalla sua aura l'appartenenza alla Gilda detta Acuan, ma fu quando chiuse gli occhi e gli posò una mano sul petto che lo trovò, il Ghiaccio, l'elemento che più spiccava fra quelli presenti nella donna.
Devi mangiare e bere per rimetterti in forze. Ecco, prendi: non è rimasto molto, ma per il momento basterà.
Gli porse la propria borraccia piena d'acqua e degli avanzi di carne e frutta che aveva condiviso quella mattina con i suoi compagni. A tal proposito, poco prima che Shay rinvenisse, Yvonne aveva mandato loro un messaggio tramite uno degli animali della foresta, rassicurandoli che stava bene e che sarebbe tornata al villaggio, una volta conclusa una faccenda.
Sei stato tu ad uccidere tutti quei vampiri? ...Completamente solo? La tua forza mi affascina e mi spaventa al tempo stesso. Cosa ti ha spinto a vagare per queste terre?
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da Shay » 18/01/2017, 22:53
... Tu... Chi saresti?
Eri in fin di vita. È passato un po' di tempo da quando hai perso i sensi e ancora adesso sei troppo debole. Rimettiti giù, per favore. Devi dare il tempo ai miei medicamenti di risanare le tue ferite. Il mio nome è Yvonne. Che fortuna è stata incontrarti, Lossgaur...
Come mi hai chiamato?
Mise meglio a fuoco la figura della donna, cercando di alzarsi e mettersi per lo meno col busto in su, appoggiato alla parete più liscia vicina, mettendo energia nelle braccia. I medicamenti eseguiti dalla Druida assieme alla sua capacità di rigenerazione accelerata stavano dando i validi frutti, infatti alcuni dei tagli bendati già probabilmente stavano per scomparire. Shay trasse un lungo sospiro, guardandosi attorno, per poi tornare a fissare la persona di fronte a sé. Occhi chiari, sguardo fiero, seno pronunciato e in bella vista, abiti particolari. Quando gli posò una mano sul petto, se lo lasciò fare. Il Ghiaccio al primo stadio non era di chissà quale grande forza, ma individuabile da una persona della sua natura. Aveva la gola secca e lo stomaco vuoto, ma ella sembrava avere rimedio pure a quello, fortunatamente.
Devi mangiare e bere per rimetterti in forze. Ecco, prendi: non è rimasto molto, ma per il momento basterà.
Colpa mia che ormai non caccio più prede vive...
Da quando era divenuto un MetaLupo, nella sua dieta non rientravano più cinghiali, cervi o selvaggina viva da azzannare come quando era un Licantropo semplice. Preferiva evitare, preferiva mangiare sempre e comunque carne ma non in quel modo così barbaro, perché di base lui aveva il Lupo dentro di sé, ma non era un animale quanto lui. Accettò l'acqua per prima cosa e bevve, bevve tanto, facendosene ancora colare un po' sul petto peloso, per quanto ne sentisse il bisogno, dedicandosi poi anche al cibo. Più mandava giù sostanza, più sentiva i muscoli reagire e le ferite risanarsi. Assurdo come fosse diventato ancora più resistente grazie alla benedizione del Mana.
Sei stato tu ad uccidere tutti quei vampiri?
... Sì...
... Completamente solo?
Sì...
La tua forza mi affascina e mi spaventa al tempo stesso. Cosa ti ha spinto a vagare per queste terre?
La necessità di non avere una meta. Il luogo che io chiamo casa, ad ora è condiviso con una persona che preferisco vedere il meno possibile. Quindi quando posso esco totalmente dal mio territorio e spazio un po' ovunque, seguendo l'odore fetido dei Non Morti. Tendenzialmente questa zona è una delle mie preferite, trovandosi non molto distante dal mio Covo. Mentre voi invece?
Presumendo che Yvonne lo avesse informato sulla sua effettiva provenienza e affiliazione, fu una reazione spontaneamente curiosa quella di Patrick, chiederle il motivo della perlustrazione di quel lembo di terra. Le Tribù erano famose per la loro caratteristica nomade, quindi evidentemente si erano spostati lì per un motivo, ma quale? Sempre che egli fosse adeguato per saperlo, altrimenti non avrebbe insistito. Terminato di mangiare, cercò di spostarsi qualche benda, trovando infatti sotto la pelle riparata e come nuova. Alcune ferite necessitavano ancora di qualche attesa, ma Shay aveva tutto il tempo del mondo. Piuttosto era messo nei guai per i vestiti, ma una volta uscito di lì sarebbe tornato nella sua forma animale e sarebbe corso via per poi smaterializzarsi nella sua dimora e di conseguenza, mettersi qualcosa addosso. Ricordando il giorno prima, ebbe dei flash dei suoi ragionamenti in fase pre morte certa e non riuscì completamente a darsi torto, anzi, non sapeva se essere davvero grato alla donna oppure no.
A sapere che vi stessi rubando la fase di caccia, avrei evitato di attaccarne così tanti assieme. Potremmo quasi metterci d'accordo, in modo da lasciare abbastanza divertimento per tutti, tsk...
Sorrise un po' amaro e sarcastico, leccandosi le labbra e guardando un punto indefinito della sorgente termale.
... Anche se a dire il vero, questa volta ho esagerato apposta. Credo che una piccola parte di me volesse smettere sia di combattere, che di vivere.
Non sapeva nemmeno perché lo stesse dicendo a lei, per altro, ma forse era la tipica situazione nella quale certe uscite venivano più semplici verso chi non si conosceva.
Ad ogni modo credo sia doveroso un ringraziamento. C'è qualche cosa che possa fare per sdebitarmi del favore reso? Magari qualche legione della Loggia che non riuscite a buttare giù e per la quale vi possa servire un alleato.
Rialzò gli occhi su di lei, fissandola in modo molto pacato e serio, senza la minima traccia di paura nello sguardo. No, quella era un'emozione che provava molto poco l'orgoglioso Lupo.
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da Yvonne » 20/01/2017, 12:19
Che fortuna è stata incontrarti, Lossgaur...
Come mi hai chiamato?
Lossgaur... il Lupo Mannaro Bianco. Sei famoso fra le Tribù di Esclusi.
Con quella frase, Yvonne aveva implicitamente ammesso di appartenervi e di essere al corrente della battaglia che sussisteva fra loro, la Loggia di Nosferatu e il Clan del Plenilunio. In quanto licantropo, Shay vi aveva fatto parte, per cui non aveva bisogno di nascondergli un'informazione simile. Anche perché la sua presenza in quelle zone avrebbe potuto giovare molto a lei e alla propria tribù. L'uomo era chiaramente indebolito dalle ferite su tutto il suo corpo, ferite che in realtà grazie alle cure della Rinnegata e alla sua capacità di autoguarigione si stavano già rimarginando. Tuttavia il sangue che aveva perso non avrebbe potuto recuperarlo da nessun'altra parte, se non mangiando e bevendo in gran quantità.
Devi mangiare e bere per rimetterti in forze. Ecco, prendi: non è rimasto molto, ma per il momento basterà.
Colpa mia che ormai non caccio più prede vive...
Dovresti. In questo momento ti salverebbe la vita. Se non hai paura di... sporcarti le zanne...- leggero sorriso ironico- Verso nord-ovest si entra nel territorio delle renne. È un buon territorio per cacciare...
Era così che loro si procuravano la carne necessaria per sopravvivere. Non aggiunse altro, porgendogli la borraccia con l'acqua fresca e lasciandolo bere. Era assetato da morire, a giudicare dal modo in cui svuotò la sua riserva d'acqua, facendosela colare persino sul petto. In quel preciso istante, gli occhi di Yvonne si fecero più accesi di interesse, registrando ciò che aveva visto prima, quando Shay era incosciente, senza però avervi potuto porre la giusta attenzione, a causa della condizione critica del Metalupo.
Cosa ti ha spinto a vagare per queste terre?
La necessità di non avere una meta. Il luogo che io chiamo casa, ad ora è condiviso con una persona che preferisco vedere il meno possibile. Quindi quando posso esco totalmente dal mio territorio e spazio un po' ovunque, seguendo l'odore fetido dei Non Morti. Tendenzialmente questa zona è una delle mie preferite, trovandosi non molto distante dal mio Covo. Mentre voi invece?
Abbiamo scelto quest'isola come nostro covo personale. Ci spostiamo stagionalmente di zona in zona, ma rimaniamo sempre qui. Cerchiamo di difendere il nostro territorio dai Succhiasangue e fino a poco tempo fa riuscivamo egregiamente in questo. Ma da qualche tempo le cose si sono messe male per noi. Il tuo intervento è stato provvidenziale... Anche se ci hai fatti girare a vuoto per tutta la notte.
Un altro sorriso ironico ma divertito, mentre continuava a porgere all'uomo tutto il cibo di cui aveva bisogno, acquattata sulle gambe proprio come una vera selvaggia.
A sapere che vi stessi rubando la fase di caccia, avrei evitato di attaccarne così tanti assieme. Potremmo quasi metterci d'accordo, in modo da lasciare abbastanza divertimento per tutti, tsk...
Potremmo... La tua proposta è ben accetta, Lossgaur. Sono curiosa di vedere in azione il grande Metalupo bianco...
... Anche se a dire il vero, questa volta ho esagerato apposta.
Perché dici questo?
Credo che una piccola parte di me volesse smettere sia di combattere, che di vivere.
Il sorriso sul volto di Yvonne si spense, mentre lo sguardo si faceva più intenso e profondo, le iridi che mutarono il proprio colore dal verde chiaro ad una sorta di celestino. Un effetto ottico dovuto alla natura cangiante dei suoi occhi e al riflesso della luce solare su di essi. Si avvicinò ancora di più a Shay, avvicinando entrambe le mani al suo viso e seguendo con le dita le rughe incise nella pelle. Erano i segni del dolore, della sofferenza, gli stessi che più e più volte aveva accarezzato sul volto della madre dopo che suo padre le aveva abbandonate per sempre. L'uomo non stava semplicemente soffrendo, perché quelle sofferenze avevano a che fare con l'amore.
Ciò che stai provando, altri prima di te lo hanno provato e ne sono usciti vivi. Sei un combattente, un guerriero. E un guerriero non accetta di arrendersi, per nessun motivo. Alzati in piedi e dimostra a te stesso che sei più forte di qualunque cosa. Onora il dono che ti è stato concesso Lossgaur, perché non tutti sono stati fortunati quanto te.
Non accettava la resa, Yvonne, nemmeno ai sentimenti e non da una persona forte come il Beowulf. Era convinta che l'uomo nascondesse dentro di sé valore ed orgoglio, qualità che la Miriel apprezzava e che voleva egli tirasse fuori in un momento tanto critico della sua vita. Permettergli di compiere un suicidio sarebbe stato come essere complice del mancato rispetto nei confronti del Mana e del suo regalo.
Ad ogni modo credo sia doveroso un ringraziamento. C'è qualche cosa che possa fare per sdebitarmi del favore reso? Magari qualche legione della Loggia che non riuscite a buttare giù e per la quale vi possa servire un alleato.
Ciò che lesse nei suoi occhi -l'assenza di paura- fece sorridere nuovamente la Rinnegata. Aveva sperato che Shay si dimostrasse pronto a collaborare con la sua tribù, perché il suo intervento avrebbe davvero fatto la differenza.
Se non ti fossi proposto di tua spontanea volontà, ti avrei chiesto io di aiutarci. Il tuo aiuto sarebbe cruciale per noi, ma prima devo convincere il nostro capo ad accettarti. Non sarà difficile: Ragnär è un uomo intelligente e accorto, anche lui saprà riconoscere quanto tu sia fondamentale per noi. ... E in cambio, potresti rimanere con noi per un po' di tempo.
Non aveva alcun potere di decidere per la sua tribù, ma poteva cercare di convincere Ragnär, su cui aveva un forte ascendete grazie al legame d'affetto che li univa.
Non sarai costretto a vedere la persona che ti fa del male e potrai cacciare tutti i vampiri che vorrai. Che cosa ne pensi? Accetti di venire insieme a me nel nostro villaggio?
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da Shay » 22/01/2017, 19:03
Lossgaur... il Lupo Mannaro Bianco. Sei famoso fra le Tribù di Esclusi.
Addirittura famoso. Beh, meglio famoso, che ricercato.
Ci mancava solo che qualche Tribù di Esclusi si mettesse sulle sue tracce per paura che potesse costituire un pericolo, un giorno o l'altro. Si mise più su, eretto col busto, pur rimanendo seduto, bisognoso di cure ed attenzioni, almeno fino a quando le sue capacità come Licantropo non lo avessero guarito completamente. Era strano ritrovarsi lì, ancora vivi. Né in un paradiso speciale per licantropi, né in qualche specie di limbo Acuan dove rimanere per il resto dell'eternità fino al giudizio superiore del Mana e della Trama. I suoi occhi potevano ancora osservare il mondo, i suoi sensi percepire la natura attorno a lui, sensazioni belle ma anche malinconiche, per motivi ormai risaputi. Quello strano vuoto in lui tornò a farsi sentire, ma non era quello il momento, il luogo o la persona con la quale condividere determinate emozioni.
Colpa mia che ormai non caccio più prede vive...
Dovresti. In questo momento ti salverebbe la vita. Se non hai paura di... sporcarti le zanne... Verso nord-ovest si entra nel territorio delle renne. È un buon territorio per cacciare...
Tu uccideresti un animale con le tue stesse mani e non con le tue armi, anche fosse per necessità di cibo? Afferreresti un cervo a mani nude, stringendogli il collo fino a farlo soffocare o spezzandogli il collo intenzionalmente senza dargli una morte veloce? ... Da quando la mia natura è mutata ed è stata benedetta, non ho più la mente offuscata durante la trasformazione, sono sempre me stesso. Un tempo ero più ferale e selvaggio e riuscivo a lasciare andare completamente la mia parte animale, oggi invece non è così. Ecco perché non riesco più a cacciare prede vive, azzannarle e sentire la loro vita scivolare via mentre i denti si sporcano di sangue.
Questo significava implicitamente che il combattimento avvenuto con i Vampiri era stato combattuto da un Metalupo dotato di facoltà intellettive umane e per di più lucide. Era ovvio quindi che non solo Shay sapesse essere Lupo al momento giusto, feroce ed implacabile con i suoi nemici, ma anche dotato di immensa strategia di lotta e uccisione di Non Morti. Cacciava Vampiri da quando era poco più che adolescente, la sua esperienza era vasta ed anche se ormai non se ne vantava più come una volta, si notava grazie a pochi dettagli. Le ferite inferte ai Vampiri ad esempio, sempre nette, precise, in punti vitali, senza perdere tempo, senza sprecare fiato ed energie inutilmente. Certo, se avesse saputo che quel gruppo di Non Morti fosse stato individuato dalla Tribù di Yvonne, non avrebbe attaccato con così tanta furia. Avrebbe lasciato un po' di divertimento pure a loro.
A sapere che vi stessi rubando la fase di caccia, avrei evitato di attaccarne così tanti assieme. Potremmo quasi metterci d'accordo, in modo da lasciare abbastanza divertimento per tutti, tsk...
Potremmo... La tua proposta è ben accetta, Lossgaur. Sono curiosa di vedere in azione il grande Metalupo bianco...
Il carattere atipico degli Esclusi è sempre stato il mio preferito. Quando si dice che una razza non fa un'indole. Si capisce bene come mai i Druidi delle Comunità non vogliano avere a che fare nulla con voi. Al vostro posto, loro mi avrebbero giù ucciso e buttato in mezzo alla pila di quei cadaveri di Vampiri, non facendo troppa distinzione. ... O magari non proprio tutti.
Già, lui aveva sperimentato più di tanti altri quanto potesse essere viva la comprensione nei figli di Gaia, sfidando la sorte e chiedendo un Elemento proprio alla stessa Erede dell'Acqua. Non intendeva fare di tutta l'erba un fascio, specie dopo il sorgere della nuova Comunità in Irlanda, ma era ovvio che nella maggior parte dei casi, i Druidi non Rinnegati fossero avversi alla sua esistenza. Probabilmente, essendo stato benedetto, le cose erano ben diverse, ma giusto per lui, mentre per quanto riguardava i suoi simili, beh, lì la pietà poteva anche essere messa da parte. Tanti ragionamenti, ben poca voglia di affrontarli, specie perché se c'era una cosa che a Shay non andava più tanto, era proprio vivere. Peccato che il suo tentativo di suicidio indiretto non fosse stato bene accolto dal destino... E nemmeno dalla Esclusa stessa.
Ciò che stai provando, altri prima di te lo hanno provato e ne sono usciti vivi. Sei un combattente, un guerriero. E un guerriero non accetta di arrendersi, per nessun motivo. Alzati in piedi e dimostra a te stesso che sei più forte di qualunque cosa. Onora il dono che ti è stato concesso Lossgaur, perché non tutti sono stati fortunati quanto te.
Un guerriero combatte sempre per qualcosa. Se non ha una spinta, una motivazione, un guerriero muore, così la vedo io. Combattere per se stessi può rappresentare una via d'uscita, ma non una soluzione reale. Forse non avrei dovuto cercare la morte, ma non per il dono che ho ricevuto, non per la grazia di essere diventato ciò che sono. ... La mia stessa vita è un dono prezioso. Disonorerei me stesso se la gettassi via così, offendendo il Mana in primis.
Raggiunse quella consapevolezza con un sospiro, rendendosi conto di non poter trovare il giusto riposo nemmeno nel sonno eterno, perché giungerebbe per volontà sua, non superiore. Provò a mettersi in piedi, sentendo che le gambe rispondevano bene agli stimoli, tenendo ancora indosso il mantello prestatogli dalla mora per coprire le proprie nudità. I muscoli tiravano in qualche punto, ma nulla di troppo preoccupante. Cercò di muovere il collo, le spalle e le braccia, facendo scrocchiare qua e là ed emettendo sospiri piacevoli. I polmoni incameravano più aria possibile e le sue forze stavano tornando quelle solite, a parte un vago appetito dato dal fatto che comunque non aveva ancora mangiato abbastanza. Si volse quindi in direzione della donna, offrendo il proprio aiuto, casomai fosse stato accettato.
Ad ogni modo credo sia doveroso un ringraziamento. C'è qualche cosa che possa fare per sdebitarmi del favore reso? Magari qualche legione della Loggia che non riuscite a buttare giù e per la quale vi possa servire un alleato.
Se non ti fossi proposto di tua spontanea volontà, ti avrei chiesto io di aiutarci. Il tuo aiuto sarebbe cruciale per noi, ma prima devo convincere il nostro capo ad accettarti. Non sarà difficile: Ragnär è un uomo intelligente e accorto, anche lui saprà riconoscere quanto tu sia fondamentale per noi. ... E in cambio, potresti rimanere con noi per un po' di tempo.
Mh...
Non sarai costretto a vedere la persona che ti fa del male e potrai cacciare tutti i vampiri che vorrai. Che cosa ne pensi? Accetti di venire insieme a me nel nostro villaggio?
D'accordo... Suppongo di potermi prendere qualche giorno lontano dai miei doveri civili.
Si avvicinò alla fonte d'acqua e si inginocchiò, prendendo con le mani a conca un po' di liquido per poi spargerselo sul viso e fra i capelli.
Uff... D'accordo, ci sono. ... Ti crea pudori se... ?
Tornando da Yvonne, le chiese praticamente se le creasse fastidio che si togliesse il mantello e restasse nudo. Alla risposta negativa della mora, quindi, le restituì l'oggetto.
Grazie. Adesso possiamo uscire Arriveremo in fretta, te lo assicuro. Ipotizzo tu sappia galoppare a pelo...
Le rivolse un mezzo sorriso divertito, scoccandole un'occhiata poco più intensa, prima di incamminarsi, nudo, verso l'ingresso della grotta. Una volta arrivato all'esterno, Shay senza indugio fece un saltò in avanti e proprio analogamente alla trasformazione in Animagus, assunse le sembianze del Metalupo Bianco. Il pelo lungo e fluente, l'occhio selvatico, la stazza enorme, le movenze però aggraziate e scattanti. Si mise accucciato, aspettando che Yvonne gli salisse in groppa, per poi rialzarsi facendo capire che il peso della Esclusa non rappresentasse alcun fastidio per lui. Dopo di che, attese che ella parlasse e gli indicasse dove andare, cominciando a correre con rapide e possenti falcate in mezzo alla foresta.
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Shay
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da Yvonne » 27/01/2017, 12:58
Addirittura famoso. Beh, meglio famoso, che ricercato.
Non tutte le Tribù erano ostili ai Lupi Mannari. La politica seguita da Yvonne e dai suoi compagni era quella di non combattere, qualora non ce ne fosse stato bisogno. Se invece dei Clan si rivelavano ostili verso gli Esclusi, in quel caso non sussisteva alcuna pietà contro di loro. Ma Shay poteva dormire sonni tranquilli, sia perché non si stava rivelando minaccioso per nessuno di loro, sia perché il dono che gli aveva fatto il Mana lo aveva reso, in un certo senso, immune dalle rappresaglie, almeno per quanto riguardava la tribù di Ragnär. Mentre parlavano, le condizioni di Shay miglioravano a vista d'occhio, grazie alla sua natura di Licantropo. Di tanto in tanto, la Rinnegata si chinava sopra di lui, osservando lo stato delle sue ferite che si erano del tutto rimarginate, lasciando ben poco spazio all'azione umana. In quei casi, il Beowulf avrebbe potuto sentire un distinto odore di fiori selvatici provenire dalla pelle di Yvonne, il suo profumo da Druida. Pur guarendo tanta in fretta, tuttavia la debolezza poteva essere contrastata soltanto se l'uomo avesse accettato di mangiare, soprattutto carne cruda e piena di sangue. Un suggerimento che non venne accolto, a causa della sua natura ormai mutata grazie alla benedizione del Mana.
Tu uccideresti un animale con le tue stesse mani e non con le tue armi, anche fosse per necessità di cibo? Afferreresti un cervo a mani nude, stringendogli il collo fino a farlo soffocare o spezzandogli il collo intenzionalmente senza dargli una morte veloce?
Sì. Tu perché non lo fai?
... Da quando la mia natura è mutata ed è stata benedetta, non ho più la mente offuscata durante la trasformazione, sono sempre me stesso. Un tempo ero più ferale e selvaggio e riuscivo a lasciare andare completamente la mia parte animale, oggi invece non è così. Ecco perché non riesco più a cacciare prede vive, azzannarle e sentire la loro vita scivolare via mentre i denti si sporcano di sangue.
La benedizione dunque ti ha reso più pavido e tenero di cuore?- chiese, con tono distaccato ma pungente, il suo Ghiaccio che prendeva sempre il sopravvento nello spirito della Miriel -Rispettare i figli di Gaia è un dovere che tutti noi abbiamo nei confronti di noi stessi e del Mana. Ma non dimenticare che la Natura, sa essere tanto buona quanto crudele con i suoi figli, in un perfetto Equilibrio che si mantiene immutato da secoli. Ogni volta che uccido, so che lo sto facendo per un motivo: perché ho fame, perché ho freddo e ho bisogno di ciò che solo altre vite mi possono dare. Ma una volta soddisfatto il mio bisogno, rispetto sempre ogni forma di vita. ... Questo mi rende una bestia?
Fissò il Lupo Mannaro dritto negli occhi, attendendo la sua risposta sempre accucciata proprio come un animale sulle gambe. Era davvero curiosa di conoscere il punto di vista di un uomo che per tanto tempo una bestia lo era stata e che adesso poteva dirsi molto più vicino a Gaia di quanto fosse mai stato in tutta la sua vita. Una volta conosciuta la sua risposta, la Miriel accennò alla possibilità che Shay potesse davvero diventare loro alleato nell'eterna battaglia contro i Figli della Notte. Un'allusione che per il momento rimase come tale, in quanto la donna preferiva conoscerlo meglio prima di prendere quella decisione. Una decisione che in qualunque caso Ragnär avrebbe dovuto accettare.
Il carattere atipico degli Esclusi è sempre stato il mio preferito. Quando si dice che una razza non fa un'indole. Si capisce bene come mai i Druidi delle Comunità non vogliano avere a che fare nulla con voi. Al vostro posto, loro mi avrebbero giù ucciso e buttato in mezzo alla pila di quei cadaveri di Vampiri, non facendo troppa distinzione. ... O magari non proprio tutti.
Sono stata rinnegata dai Druidi prima ancora che nascessi. Per questo non ho alcun interesse ad assomigliare a loro o a seguire le loro regole. Se trovi che io sia atipica nel mio modo di fare, diversa da loro... Allora ti ringrazio, perché lo considero un complimento da parte tua.
Il tono usato per parlare dei Druidi lasciava trapelare un certo disprezzo nei loro confronti, sebbene non fosse né totale né rivolto a ogni Druido esistente sulla faccia del pianeta. Yvonne sapeva dell'esistenza di persone -vedi la Comunità Druidica- molto più aperte mentalmente e pronte a superare secoli di vecchie regole e imposizioni. Ma non tutti erano così, non tutti e forse troppi la pensavano ancora alla vecchia maniera. Per tale motivo, il rispetto della Miriel era difficile da guadagnare e rivolto solo verso coloro che se ne dimostravano indubbiamente degni. Per le gesta compiute, Shay poteva rientrare in quella categoria, sebbene la curiosità si mescolava sempre ad un minimo di diffidenza. Man mano che proseguivano a parlare, però, il Beowulf si apriva alla Lancia e lei silenziosa rimaneva in ascolto, assorbendo ogni sua singola parola ed esperienza da lui raccontata. Come quando le confessò di non essere quasi morto in battaglia perché preso dalla furia omicida, ma perché in quel momento il dolore provocato da un'altra persona lo aveva reso vulnerabile nello spirito.
Ciò che stai provando, altri prima di te lo hanno provato e ne sono usciti vivi. Sei un combattente, un guerriero. E un guerriero non accetta di arrendersi, per nessun motivo. Alzati in piedi e dimostra a te stesso che sei più forte di qualunque cosa. Onora il dono che ti è stato concesso Lossgaur, perché non tutti sono stati fortunati quanto te.
Un guerriero combatte sempre per qualcosa. Se non ha una spinta, una motivazione, un guerriero muore, così la vedo io. Combattere per se stessi può rappresentare una via d'uscita, ma non una soluzione reale. Forse non avrei dovuto cercare la morte, ma non per il dono che ho ricevuto, non per la grazia di essere diventato ciò che sono. ... La mia stessa vita è un dono prezioso. Disonorerei me stesso se la gettassi via così, offendendo il Mana in primis.
Sono parole che mi fa piacere sentire.
Gli sorrise, un sorriso pieno perché le persone che maggiormente apprezzava la Miriel erano proprio quelle che dimostravano di possedere tanta forza di volontà e coraggio. Arrivati a quel punto, era chiaro ad entrambi che ormai Shay fosse pronto per rimettersi in piedi, anche se a giudicare dai brontolii del suo stomaco avesse ancora urgente bisogno di mangiare.
Ad ogni modo credo sia doveroso un ringraziamento. C'è qualche cosa che possa fare per sdebitarmi del favore reso? Magari qualche legione della Loggia che non riuscite a buttare giù e per la quale vi possa servire un alleato.
Se non ti fossi proposto di tua spontanea volontà, ti avrei chiesto io di aiutarci. Il tuo aiuto sarebbe cruciale per noi, ma prima devo convincere il nostro capo ad accettarti. Non sarà difficile: Ragnär è un uomo intelligente e accorto, anche lui saprà riconoscere quanto tu sia fondamentale per noi. ... E in cambio, potresti rimanere con noi per un po' di tempo.
Mh...
Non sarai costretto a vedere la persona che ti fa del male e potrai cacciare tutti i vampiri che vorrai. Che cosa ne pensi? Accetti di venire insieme a me nel nostro villaggio?
D'accordo... Suppongo di potermi prendere qualche giorno lontano dai miei doveri civili.
Si alzò in piedi, guardando fare lo stesso anche all'uomo il cui corpo muscoloso si riusciva ad intravedere anche se coperto dal folto mantello di Yvonne. La Rinnegata rimase a fissarlo a lungo, osservando tutte le zone più interessanti e nascoste di lui, fino a quando il Beowulf non si mise di fronte a lei indeciso se restituirle il mantello o meno.
Uff... D'accordo, ci sono. ... Ti crea pudori se... ?
... No, per niente.
Un sorriso che diceva molto su di lei e sullo stile di vita portato avanti dalla Miriel. La mora prese il mantello, gettandoselo di nuovo sulle spalle e osservando ancora una volta le nudità proibite del Licantropo, per nulla scandalizzata da ciò che stava vedendo. Ma di certo... molto sorpresa!
Deduco che oltre ad essere un guerriero nella vita, tu lo sia anche a letto...
Lo punzecchiò, finendo di sistemare la lancia dietro la schiena e lanciandogli ancora uno sguardo di apprezzamento molto palese, prima che l'uomo si preparasse a trasformarsi in Metalupo, dandole la possibilità di salirgli in groppa.
Ipotizzo tu sappia galoppare a pelo...
Ipotizzo ti piaccia essere galoppato spesso a pelo...
Un altro sottointeso sessuale, prima di vedere Shay trasformarsi. In quel preciso momento, i pensieri della donna non erano più focalizzati ad immaginarsi che tipo di uomo fosse il Beowulf a letto, ma erano rimasti estasiati dal ritrovarsi di nuovo di fronte al grande Metalupo Bianco, una vera e propria leggenda vivente. Gli girò intorno, sollevò il suo muso e gli fece anche qualche carezza, sempre stupita, sempre meravigliata dalla potenza che sentiva scaturire da lui in quella forma.
Mi stai concedendo un grande onore... Ti ringrazio.
Avrebbe potuto assumere le sembianze della sua forma animale di Terra, ma perché privarsi del piacere di una galoppata insieme a Lossgaur? No, voleva provare quell'ebbrezza che le si stava offrendo su un piatto d'argento, la sensazione di cavalcare un miracolato del Mana dalle incredibili fattezze. Dopo aver comunicato al suo cavallo di precederli all'accampamento, Yvonne salì sul dorso del suo destriero fuori dal comune, affondando le mani nel suo pelo e assaporandone l'odore di selvaggio che scaturiva dal Beowulf in quella versione. Poi si posizionò rasente sopra di lui, col viso vicinissimo al suo orecchio per poter comunicare più velocemente e dargli tutte le indicazioni che servivano.
Andiamo!
* TRENTA MINUTI DOPO*
Erano stati davvero veloci. Incredibile quanta forza possedesse Lossgaur, pur essendo indebolito dalla recente battaglia. Yvonne si era goduta quel viaggio, sentendo il vento scivolarle fra i capelli, muovendo i fianchi sopra il dorso di Shay e seguendo ogni suo movimento, mentre gli dava indicazioni ben precise per dirigersi non verso il villaggio -come detto prima- ma verso l'accampamento in cui era sicura avrebbe trovato la sua Flamberga, Ragnär. Non avrebbe mai potuto portare uno sconosciuto all'interno della Tribù, una tribù da sempre itinerante ma ugualmente in pericolo se ella avesse rivelato al Licantropo la loro ubicazione.
Fermati, siamo arrivati.
Scese dal suo dorso, scivolando giù di lato, a pochi metri di distanza dal punto in cui sorgeva il loro accampamento. Si trovavano su una vasta pianura, circondata da colline verdeggianti e sormontato da un cielo grigio e carico di pioggia. I venti li soffiavano più forti e il freddo si faceva sentire penetrando dentro le ossa e gelando dall'interno. Molti dei presenti -uomini ma anche donne- fissarono i nuovi arrivati sospettosi, per poi mutare le loro espressioni diffidenti in visi perplessi nel vedere che accanto a quel Metalupo camminasse tranquilla una di loro. Tuttavia, fu una persona in particolare a pararsi proprio di fronte alla Miriel, interrompendo il suo incedere e fissandola col suo sguardo glaciale.
Yvonne puoi darmi una spiegazione per QUESTO?
Non è chiaro? Lui è Lossgaur.- sorrise, sicura di sé mentre lanciava uno sguardo a Shay, rimasto ancora in quella forma -Al momento preferisce non mostrare le sue sembianze umane per via della sua nudità, ma è qui pronto a darci una mano contro i nostri nemici in comune.
Un mormorio si alzò dalla folla alle spalle della Flamberga, mentre l'Escluso alzava la mano per farli tacere, fissando prima la sua sottoposta e poi il Metalupo.
Apprezzo la tua offerta. Si sente molto parlare di te e dei tuoi stermini contro i vampiri. Prima di prendere qualunque decisione però, voglio parlare con Yvonne. Seguimi, andiamo a sederci intorno al fuoco, mentre Lossgaur... portategli cibo e vestiti. Aspetterà qui fino a quando non avrò finito di parlare con te.
Lasciò che fossero gli altri ad occuparsi di Shay, mentre precedeva la mora verso l'accampamento, in silenzio, sedendosi per terra e aspettando che ella facesse altrettanto.
Sei sempre stata indisciplinata e testarda, ma questa volta le hai superate tutte. Racconta ogni cosa dall'inizio e non tralasciare alcun dettaglio.
La Miriel iniziò a parlare, partendo dal punto in cui lei e i compagni si erano separati fino al suo ritrovamento del Beowulf in fin di vita e con dei cadaveri in decomposizione al suo fianco. Gli fece un resoconto del posto dove lo aveva portato, curato e dato da mangiare, comportandosi -per una volta- da brava Lancia e dando modo a Ragnär di farsi un'idea precisa del carattere e del modo di agire di Shay. Era chiaro che l'offerta del Gildato gli interessava, ma lui -a differenza di Yvonne- sapeva essere molto prudente e accorto, qualità che la Miriel in determinate situazioni preferiva mettere da parte.
I vantaggi offerti da questa alleanza sono tanti e troppi da poter ignorare.
Quindi è un sì?
No, quindi è un devo riflettere con maggiore attenzione. Portalo qui e fallo sedere accanto al fuoco. Voglio parlare anche con lui.
La donna si alzò in piedi, eseguendo immediatamente l'ordine e togliendo Shay dall'imbarazzo di trovarsi circondato da estranei che lo fissavano chi truce, chi con fierezza e chi -le donne- anche con un certo interesse.
Ragnär vuole parlare con te. Vieni, andiamo a sederci lì.
Una volta portato l'uomo al cospetto della Flamberga, Yvonne prese posto insieme a lui, fissando il suo superiore con sguardo serio e concentrato.
Non voglio essere precipitoso come Lancia Yvonne nell'accoglierti fra la mia gente, ma ammetto che la sua idea è interessante. Ti ringrazio per aver ucciso al posto dei miei uomini quel manipolo di vampiri e per questo ti sei guadagnato il mio rispetto. Ma la mia fiducia... Quello è un altro discorso. Qual è il tuo nome? Per quale motivo sei qui? ... Perché sei disposto ad aiutarci?
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da Shay » 05/02/2017, 15:53
Tu uccideresti un animale con le tue stesse mani e non con le tue armi, anche fosse per necessità di cibo? Afferreresti un cervo a mani nude, stringendogli il collo fino a farlo soffocare o spezzandogli il collo intenzionalmente senza dargli una morte veloce?
Sì. Tu perché non lo fai? Rispettare i figli di Gaia è un dovere che tutti noi abbiamo nei confronti di noi stessi e del Mana. Ma non dimenticare che la Natura, sa essere tanto buona quanto crudele con i suoi figli, in un perfetto Equilibrio che si mantiene immutato da secoli. Ogni volta che uccido, so che lo sto facendo per un motivo: perché ho fame, perché ho freddo e ho bisogno di ciò che solo altre vite mi possono dare. Ma una volta soddisfatto il mio bisogno, rispetto sempre ogni forma di vita. ... Questo mi rende una bestia?
Soddisfare il fabbisogno umano non rende bestie, ma credo che ognuno di noi, possedendo il potere di limitare la sofferenza, dovrebbe usarlo. Attaccando una creatura in forma di Lupo, prolungo la sua agonia inutilmente, ritardando il momento del trapasso. Per questo motivo non caccio più in forma alternativa, a meno che non fossi sicuro ciecamente di poter terminare la vita dell'animale in un solo colpo. Se questo mi rende pavido... Felice di esserlo allora.
Fissò intensamente la donna, pur rimanendo con uno sguardo distante, sincero e allo stesso tempo criptico, poco preoccupato del fatto che potessero non essere d'accordo. Le considerazioni e i punti di vista variavano talmente tanto che sperare di trovare qualcuno completamente affine era una grande utopia, ma non per questo doveva rappresentare un problema. Gli Esclusi erano differenti dai normali Druidi. Ormai la loro realtà e natura differiva per tante sfaccettature. Conoscere un Escluso non significava conoscere un Druido di Comunità e viceversa. L'importante era che nessuno dei due si mettesse a rompergli le scatole e a giudicare dall'aiuto ricevuto dalla donna, per il momento andava tutto benissimo.
Sono stata rinnegata dai Druidi prima ancora che nascessi. Per questo non ho alcun interesse ad assomigliare a loro o a seguire le loro regole. Se trovi che io sia atipica nel mio modo di fare, diversa da loro... Allora ti ringrazio, perché lo considero un complimento da parte tua.
Non ti conosco ancora abbastanza per poterlo affermare con certezza, ma immagino che se il tuo intento sia quello di distanziarti da loro, allora avrò intuito bene.
Non si focalizzò a chiedere il motivo del rinnego, in primis perché non voleva riaprire ferite vecchie e cicatrizzate, in secondo luogo perché non possedeva ancora nessun grado di confidenza con lei. Forse fu proprio quello scarso grado, però, a spingerlo nel parlare distrattamente ma apertamente della propria condizione di sofferenza interiore, una condizione che aveva messo in ginocchio anche il suo lato più guerriero e privo di timori. Anche i migliori potevano perdere la strada di tanto in tanto. L'importante era riuscire a ritrovarla e a non sperare che ciò potesse avvenire solamente grazie all'aiuto di se stessi. Ormai Shay era lontano da quei concetti orgogliosi, per quanto naturalmente fosse un Lupo molto solitario. Parlare con la mora fu propedeutico un po' per tutto, quindi non trovò motivazione per non fornirle un valido aiuto, qualora ne avesse sentito il bisogno.
Non sarai costretto a vedere la persona che ti fa del male e potrai cacciare tutti i vampiri che vorrai. Che cosa ne pensi? Accetti di venire insieme a me nel nostro villaggio?
D'accordo... Suppongo di potermi prendere qualche giorno lontano dai miei doveri civili.
In realtà non avrebbe potuto, ma non gli interessava minimamente, essendo una persona molto ricca ed influente, capace di saper convincere i superiori a chiudere un occhio. Si diede una bella sciacquata, percependo la meraviglia dell'acqua fresca sulla pelle. Volle berne anche qualche sorso. Era limpida, pura, dissetante oltre ogni immaginazione. Quando tornò in piedi sentì che le forze, pur essendo meno del solito, stavano lentamente tornando ad imperversare i suoi muscoli, segno che la guarigione da Licantropo stesse lavorando a pieno ritmo. Tornò davanti alla Rinnegata e le chiese se si scandalizzasse o meno riguardo le nudità, trovandola quasi divertita dalla domanda. A quel punto si fece meno scrupoli nel mostrarsi a lei senza niente a celare la propria intimità, scoprendo quanto Yvonne non si facesse particolari problemi a commentare certi "dettagli" scottanti.
Deduco che oltre ad essere un guerriero nella vita, tu lo sia anche a letto...
Armi diverse, efficacia simile...
Rispose con un sorriso vagamente malizioso e furbo, mentre usciva all'aperto e si preparava a trasformarsi per poter raggiungere prima il luogo stabilito dalla mora.
Ipotizzo tu sappia galoppare a pelo...
Ipotizzo ti piaccia essere galoppato spesso a pelo...
Le galoppate selvagge sono le mie preferite...
In quel caso rispose un po' più serio rispetto a prima, ma non certo a testimonianza che non avesse capito la battuta, anzi, l'aveva capita eccome, semplicemente aveva utilizzato un tono più duro e graffiante. Prese le sembianze in fretta e quando la donna si mise sopra di lui, non ne percepì quasi per nulla il peso. La fece sistemare al meglio, poi, diede la prima falcata e ad essa ne susseguirono altre. Violava il vento e saltava in mezzo ai grandi rami degli alberi con una leggiadria quasi disarmante. La differenza tra chi odiava essere un lupo e chi invece ci si sentiva sempre. Più o meno una mezz'ora dopo, ella gli chiese di rallentare e successivamente di bloccare l'incedere, permettendole di scendere. Essendo nudo, preferì non tornare alla propria forma umana, limitandosi a seguire lentamente Yvonne fissando tutti gli altri esclusi molto distrattamente.
Yvonne puoi darmi una spiegazione per QUESTO?
Non replicò o fece niente, tanto ipotizzava che se ne sarebbe occupata lei e difatti così avvenne.
Apprezzo la tua offerta. Si sente molto parlare di te e dei tuoi stermini contro i vampiri. Prima di prendere qualunque decisione però, voglio parlare con Yvonne. Seguimi, andiamo a sederci intorno al fuoco, mentre Lossgaur... portategli cibo e vestiti. Aspetterà qui fino a quando non avrò finito di parlare con te.
Shay si mise comodamente acciambellato in un angolo del posto, aspettando che gli venissero consegnate delle vesti. Ad essere sinceri avrebbe preferito rimanere nudo piuttosto che mettere certe cose, ma era ospitalità da Esclusi e non l'avrebbe mai rifiutata. Il cibo però lo mandò giù in forma animale, in modo da poterlo finire prima ed in fretta, avendo una bocca decisamente molto più grande. Aspettò che il cibo si accomodasse nello stomaco prima di tornare alla propria forma umana e di seguito vestirsi. Aveva tanti occhi su di sé, ma sembrava non importargli poi molto di nessuno, donne in calore comprese.
Ragnär vuole parlare con te. Vieni, andiamo a sederci lì.
Annuì calmo e semplice, seguendo la Lancia fino al falò, dove si sedette di fronte a lei e alla Flamberga dall'aria ancora piuttosto sfiduciata e allerta.
Non voglio essere precipitoso come Lancia Yvonne nell'accoglierti fra la mia gente, ma ammetto che la sua idea è interessante. Ti ringrazio per aver ucciso al posto dei miei uomini quel manipolo di vampiri e per questo ti sei guadagnato il mio rispetto. Ma la mia fiducia... Quello è un altro discorso.
Ho perso fiducia in persone che conoscevo da anni. Figurarsi aspettarmi di riceverne da chi potrebbe tranquillamente considerarmi un abominio con qualche scintilla di benedizione addosso.
Qual è il tuo nome? Per quale motivo sei qui? ... Perché sei disposto ad aiutarci?
Shay. Qui nei dintorni c'è il mio Covo, quindi mi trovavo semplicemente in una zona sconosciuta di un luogo conosciuto. La mia è un'idea scaturita dal ringraziamento nei confronti della sua sottoposta, che mi ha aiutato, curato ed evitato la morte. Non ho un branco, agisco da solo, ergo non devo ricevere consenso da nessuno per agire nell'interesse di una causa. Se l'offerta propostami dalla donna al suo fianco è condivisa anche da lei, Flamberga, resterò il tempo necessario affinché possiate sfruttare le mie capacità a vostro favore.
Parlava ed esponeva fatti come un leader, un capo. Era indubbio che fosse stato per tanto tempo un comandante, ma adesso agiva da solo, senza coinvolgere nessuno. Guardava ad alternanza sia l'uomo che la donna, ipotizzandoli compagni di vita, o per lo meno di sesso, ma non se ne curò più di tanto, non in quel momento. Intanto i muscoli andavano irrigidendosi, segno distintivo che la cura da licantropo aveva ormai quasi finito il suo ciclo e corso, restituendogli la solita potenza. Anche gli odori, la vista, tornavano ad essere incredibilmente migliorati ed ogni contorno si fece più nitido e pulito, vivido di colori. Si guardò a destra e sinistra, constatando di essere ancora osservato da tanti Esclusi che tal volta passavano lì vicino apposta per analizzarlo meglio.
Il mio unico dubbio è... Per tutto il periodo di permanenza dovrò sentirmi così tanto sotto attenzione?
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Shay
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da Yvonne » 05/02/2017, 22:05
Quanto più conosceva Shay, tanto più la Miriel apprezzava il suo orgoglio, la sua indipendenza e la forza che scaturiva dal suo corpo e dal suo spirito. Non si vergognava di mostrare il proprio interesse nei suoi confronti, ostentando un paio di allusioni sessuali che vennero colte con malizia e grinta dal Metalupo, tutt'altro che un puritano. Se fosse stato accettato da Ragnär, avrebbe avuto molto tempo per conoscerlo anche sotto le lenzuola, ma prima doveva presentare il Beowulf al Flamberga e sperare che la saggezza e la lungimiranza del Druido gli facessero fare la scelta più giusta per tutti loro. Dopo circa trenta minuti passati a galoppare a pelo sul dorso del Metalupo, Yvonne e Shay giunsero infine all'accampamento dove sostavano i guerrieri della Tribù, assieme al loro capo pronto ad accogliere in maniera piuttosto glaciale la Lancia. La donna era consapevole che soltanto il rapporto speciale che univa lei a Ragnär la rendeva immune da molte punizioni che si sarebbe meritata a causa della sua strafottenza. Ed era proprio su questo che lei contava quando portò, senza alcun permesso, Shay in mezzo al loro accampamento. Non aveva motivo di dubitare che anche questa volta il Flamberga gliela avrebbe fatta passare liscia. O magari l'avrebbe punita, chissà, ma da occhi riparati e da soli, in un modo del tutto piacevole sia per lei che per lui. Dopo aver fatto un resoconto dettagliato, finalmente l'uomo fu pronto ad incontrare il Beowulf, farlo sedere fra lui e la Miriel e parlarci faccia a faccia, per comprendere meglio le intenzioni del Licantropo benedetto dal Mana.
Non voglio essere precipitoso come Lancia Yvonne nell'accoglierti fra la mia gente, ma ammetto che la sua idea è interessante. Ti ringrazio per aver ucciso al posto dei miei uomini quel manipolo di vampiri e per questo ti sei guadagnato il mio rispetto. Ma la mia fiducia... Quello è un altro discorso.
Ho perso fiducia in persone che conoscevo da anni. Figurarsi aspettarmi di riceverne da chi potrebbe tranquillamente considerarmi un abominio con qualche scintilla di benedizione addosso.
Qual è il tuo nome? Per quale motivo sei qui? ... Perché sei disposto ad aiutarci?
Shay. Qui nei dintorni c'è il mio Covo, quindi mi trovavo semplicemente in una zona sconosciuta di un luogo conosciuto. La mia è un'idea scaturita dal ringraziamento nei confronti della sua sottoposta, che mi ha aiutato, curato ed evitato la morte. Non ho un branco, agisco da solo, ergo non devo ricevere consenso da nessuno per agire nell'interesse di una causa. Se l'offerta propostami dalla donna al suo fianco è condivisa anche da lei, Flamberga, resterò il tempo necessario affinché possiate sfruttare le mie capacità a vostro favore.
Yvonne non emise un fiato, lasciando che fossero i due uomini a prendere -per modo di dire- le decisioni più importanti. Ma la sua attenzione era altissima, ogni parola pronunciata da Shay assorbita e il suo nome impresso a fuoco nella memoria della Rinnegata, mentre fissava apparentemente fredda e poco coinvolta sia uno che l'altro. La verità è che lei, tanto quanto il Flamberga, stava valutando l'atteggiamento del Beowulf, riscontrando in lui un comportamento da leader tanto quanto era presente in Ragnär. Se non era a capo di un clan, lo era sicuramente stato, o il suo lavoro aveva a che fare con qualcosa di prettamente militare. Ad ogni modo, nonostante fossero tutti e tre coinvolti in quella conversazione, le attenzioni che gli Esclusi rivolgevano esclusivamente al licantropo erano motivo di distrazione e fastidio per lui, esponendolo apertamente.
Il mio unico dubbio è... Per tutto il periodo di permanenza dovrò sentirmi così tanto sotto attenzione?
È il minimo che tu possa aspettarti.- rispose secco e glaciale il Flamberga, ma non con l'intento di offendere in quanto quello era il suo solito modo di esprimersi con chiunque -Sei motivo di attrazione e curiosità per tutti, per i primi giorni dovrai sopportare questa condizione. In compenso, posso garantirti che sarai intoccabile in quanto nostro ospite e alleato, per cui non dovrai temere per la tua vita.
Se questo può garantire sogni tranquilli ad entrambi, mi offro volontaria per tenere sotto controllo il nostro ospite e assicurarmi che nessuno si comporti in maniera ostile con lui.
La frecciatina era rivolta ad entrambi: Shay in quanto guerriero non aveva bisogno di protezione, mentre Ragnär come suo amante, non avrebbe certo fatto i salti di gioia nel saperla vicino ad un uomo che suscitava il suo interesse. Quella frase infatti le costò un'altra occhiata tagliente e glaciale, nella quale era palese -almeno per lei- la gelosia provata dal Flamberga nei confronti della Lancia.
Nessuno dei miei oserebbe mai disubbidirmi, a parte la donna che hai di fronte a te...- tono di rimprovero -Ma ad ogni modo preferisco essere prudente che troppo fidato. D'accordo, dato che tu lo hai portato qui, sarà anche tuo compito garantire la sua incolumità. Se dovessi fallire, ti riterrò colpevole di quello che gli accadrebbe, intesi?
Sì. Sei stato molto chiaro.
In quel momento, i due Rinnegati si scambiarono uno sguardo di profonda intesa. Pur stuzzicandolo, spesso anche pesantemente, Yvonne gli era profondamente devota e leale in quanto suo capo ed amico. Poteva chiudere un occhio su certe scelte e comportamenti della Miriel, ma non su tutto e non su qualcosa di tanto importante come l'incolumità di un ospite importante come poteva essere il Beowulf. Fare del male a lui, poteva significare scatenare una guerra coinvolgendo altri licantropi e persino gildati. E se la Miriel si fosse trovata nella condizione di non farcela, punirla sarebbe stato per Ragnär una sofferenza indicibile.
Bene, allora...- la Flamberga tese la mano verso Shay, afferrandolo però per l'avambraccio e stringendo forte, suggellando in quel modo il patto di alleanza fra di loro -Questa sera indirò una riunione di tutti i presenti e procederò a rendere noto il nostro accordo. Fino a quel momento, Yvonne si occuperà di mostrarti il nostro accampamento, ti spiegherà le nostre abitudini e risponderà a tutte le tue domande. Non ti sarà permesso di entrare nel nostro villaggio, ma per tutto il tempo della tua permanenza con noi rimarrai qui. Ora, se volete scusarmi...
Si alzò in piedi, salutando entrambi e allontanandosi per sbrigare altre faccende più urgenti che richiedevano la sua presenza. La mora lo osservò per qualche istante andare via, lo sguardo perso dietro chissà quali pensieri, prima di rivolgere nuovamente la sua attenzione al nuovo arrivato.
Shay... Dunque è questo il tuo vero nome. Sarà difficile perdere l'abitudine di chiamarti Lossgaur: ti rappresentava molto di più. Seguimi. Ti farò fare un giro per l'accampamento. Per questa notte dovrai accontentarti di condividere la tenda con me, spero che non sia un problema...
Per lei di sicuro non lo era affatto, almeno a giudicare dal sorriso malizioso che gli rivolse. Una volta in piedi, Yvonne iniziò ad approcciare il Beowulf alla vita da Escluso, spiegandogli le usanze e le regole che vigevano in quella Tribù, di cosa vivevano e i gradi gerarchici dei presenti. Rispose alle domande dell'uomo -se ne avesse fatte- e gli mostrò il giaciglio dove avrebbe dormito quella notte, fatto di pellicce di animali accatastate l'una sull'altra. Lei, in quanto prevalenza Ghiaccio, era capace di isolarsi dal resto del mondo, non badando agli sguardi e ai sussurri che i suoi fratelli rivolgevano a Shay, ma per il Gildato la questione era diversa. Quei continui mormorii avrebbero potuto infastidirlo o farlo sentire a disagio, anche se dalla sua espressione non sembrava darlo a vedere. Come se fosse la cosa più naturale del mondo, la Miriel gli sfiorò la mano con le dita, alimentando grazie a quel tocco l'Elemento insito in lui e che almeno per un po' gli avrebbe fornito maggiore distacco e lucidità in mezzo a quel gruppo di estranei.
Seguimi, voglio portarti in un posto.
Qualora Patrick avesse fatto domande, Yvonne non avrebbe risposto a nulla, lasciandolo all'oscuro di tutto fino a quando non raggiunsero un punto dove la collina lasciava il posto ad una sfolgorante foresta, in cui i bisbigli e i mormorii degli Esclusi non potessero raggiungere le orecchie del licantropo.
Perdonami se ho agito senza il tuo permesso sul tuo Elemento, ma ho pensato che ti avrebbe aiutato a sopportare meglio la tua attuale condizione. Nessuno di loro è malvagio, sono solo diffidenti. Lo sono con tutti, perché non sanno mai chi si trovano realmente di fronte, né se rimarrà a lungo. Stasera Ragnär parlerà a tutti loro e dopo allora inizieranno ad accettarti.
Camminava a passo leggero, con le sue movenze che ricordavano qualcosa del selvaggio e dell'animale, pur essendo lei un essere umano. Di tanto in tanto, alzava lo sguardo osservando il volo degli uccelli, il loro canto o semplicemente il muoversi del sole fra le fronde degli alberi.
Non è da escludere che ti venga assegnato un compito, oltre ad aiutarci a combattere. Tutti contribuiamo alla sopravvivenza della Tribù, è la regola. Come avrai capito, io mi occupo della caccia, ma quando serve posso aiutare anche in altro modo: portare la legna, l'acqua, perlustrare i dintorni. Siamo tutti uniti come fratelli e sorelle. Ma questo dovrebbe esserti un concetto famigliare, dico bene?
Si sistemò all'ombra di un albero, facendo cenno all'uomo di prendere posto anche lui se avesse voluto.
Hai detto a Ragnär che non fai parte di nessun Clan, eppure hai l'atteggiamento di un maschio alfa. Lo sei stato in passato? Raccontami la tua storia: sono curiosa di saperne di più su di te.
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Yvonne
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da Shay » 18/02/2017, 15:03
Sei motivo di attrazione e curiosità per tutti, per i primi giorni dovrai sopportare questa condizione. In compenso, posso garantirti che sarai intoccabile in quanto nostro ospite e alleato, per cui non dovrai temere per la tua vita.
Se questo può garantire sogni tranquilli ad entrambi, mi offro volontaria per tenere sotto controllo il nostro ospite e assicurarmi che nessuno si comporti in maniera ostile con lui.
In quel caso fu la sua volta di rimanere in silenzio e ascoltare il battibecco tra il Capo e la Sottoposta, anche se i ruoli non sembravano poi così tanto ben definiti. Yvonne si prendeva moltissime libertà con la Flamberga, segno evidente che tra loro sussistesse un rapporto ben più che di semplice legame tra Druidi Rinnegati ed Esclusi. Comunque non erano fatti suoi e non avrebbe poso domande in merito. Piuttosto si chiedeva perché mai dovesse servire una guardia del corpo, a lui poi, che aveva appena macinato quasi venti vampiri da solo senza aiuti.
D'accordo, dato che tu lo hai portato qui, sarà anche tuo compito garantire la sua incolumità. Se dovessi fallire, ti riterrò colpevole di quello che gli accadrebbe, intesi?
Sì. Sei stato molto chiaro.
E cosa mai gli sarebbe potuto accadere, di preciso? Anche in quel caso, la ragione vinse sulla parola e Shay preferì non dire nulla.
Bene, allora... Questa sera indirò una riunione di tutti i presenti e procederò a rendere noto il nostro accordo. Fino a quel momento, Yvonne si occuperà di mostrarti il nostro accampamento, ti spiegherà le nostre abitudini e risponderà a tutte le tue domande. Non ti sarà permesso di entrare nel nostro villaggio, ma per tutto il tempo della tua permanenza con noi rimarrai qui. Ora, se volete scusarmi...
Il Lupo strinse il braccio della Flamberga restituendo l'energia messa dall'altro, fissandolo dritto negli occhi senza alcuna aria di sfida, ma solo normale rispetto e serenità interiore. Percepiva facilmente quanto fosse ampia la differenza di legame tra lui e non solo il Capo, ma anche tutti gli altri, nei confronti della Natura e dell'Equilibrio. Fu un primordiale motivo di dispiacere che però sedò subito, considerando che tanto, anche volendo, non sarebbe mai potuto arrivare ad una tale vicinanza con gli Elementi. Salutò il superiore della Miriel rimettendosi dunque alle indicazioni della stessa come guida turistica dell'accampamento militare. Non gli dispiaceva essere lì, doveva soltanto farci l'abitudine.
Shay... Dunque è questo il tuo vero nome. Sarà difficile perdere l'abitudine di chiamarti Lossgaur: ti rappresentava molto di più. Seguimi. Ti farò fare un giro per l'accampamento. Per questa notte dovrai accontentarti di condividere la tenda con me, spero che non sia un problema...
Puoi chiamarmi come preferisci, in verità. Mi sento tanto Uomo, tanto Lupo, a differenza di molti miei simili. Comunque di base per me non è un problema, ma posso anche dormire all'aperto nella mia forma Animale. Dentro una tenda credo starei un po' stretto, altrimenti riposeremo assieme... ... Sempre che alla tua Flamberga questa eventualità non le faccia aumentare la potenza del Fuoco nello Spirito.
Le lanciò una piccola occhiata penetrante, sorridendo appena con un velo di malizia non certo buonista.
Mentre camminavano lungo la strada dell'accampamento, Yvonne perse del tempo a spiegargli ed illustrargli le varie usanze, come anche i costumi e le abitudini. In molto di ciò che ascoltò, Shay non trovò delle vere e proprie difficoltà, al massimo la stranezza del trovarsi così tanto in un contesto selvaggio e privo di civiltà. Sembrava come essere tornati nell'Alto Medioevo, con piccoli sprazzi di vita nomade del termine preistorico, in parole povere un mondo a parte, affascinante e pericoloso allo stesso tempo. Gli Esclusi avevano una organizzazione ben diversa da quella delle Comunità, ecco perché non bisognava mai confondere un Escluso con un Druido qualunque. Dopo un po', raggiunsero un altro luogo, leggermente distante dalla zona abitata e affollata, uno di quei luoghi ancora salvi dalle grinfie operatrici dell'uomo babbano.
Perdonami se ho agito senza il tuo permesso sul tuo Elemento, ma ho pensato che ti avrebbe aiutato a sopportare meglio la tua attuale condizione.
Si chiede perdono per le azioni sconsiderate o negative. Non mi sembra che quella lo fosse.
Nessuno di loro è malvagio, sono solo diffidenti. Lo sono con tutti, perché non sanno mai chi si trovano realmente di fronte, né se rimarrà a lungo. Stasera Ragnär parlerà a tutti loro e dopo allora inizieranno ad accettarti.
Rappresento comunque un pericolo, anche se a riposo, per così dire. Non mi fanno impazzire tutti quegli occhi puntati, ma ammetto che se non altro qualcuno è stato anche interessante.
Parlava naturalmente di quelli di alcune femmine visibilmente interessate a farsi una galoppata col Lupo... E non in forma animale.
Non è da escludere che ti venga assegnato un compito, oltre ad aiutarci a combattere. Tutti contribuiamo alla sopravvivenza della Tribù, è la regola.
Non penso sarà un problema. Mi sembra un concetto giusto di convivenza civile.
Si andò ad appoggiare sul dorso del grande tronco di un albero, perdendosi con la vista nel bel mezzo della natura verdeggiante.
Come avrai capito, io mi occupo della caccia, ma quando serve posso aiutare anche in altro modo: portare la legna, l'acqua, perlustrare i dintorni. Siamo tutti uniti come fratelli e sorelle. Ma questo dovrebbe esserti un concetto famigliare, dico bene?
Lo era fino a molto tempo fa, poi d'un tratto per me è cambiato tutto e da allora il concetto di famiglia si è fatto più tiepido e assente. Però posso facilmente rievocare quei momenti e fornire il mio contributo, fermo restando che di certo non potrò mai essere considerato propriamente un fratello.
In quel caso fu più lui a fare spazio alla mora, così che potesse metterglisi vicino.
Hai detto a Ragnär che non fai parte di nessun Clan, eppure hai l'atteggiamento di un maschio alfa. Lo sei stato in passato? Raccontami la tua storia: sono curiosa di saperne di più su di te.
... Ero un Alfa ancora prima di essere un MetaLupo Bianco. Le mie azioni sconsiderate, la mia eccessiva spavalderia e sicurezza hanno condotto il mio branco ad una fine rovinosa. Pensavo di sapere tutto, di essere il migliore, il più forte... Un ego così gonfio da farmi addirittura dubitare del fatto che potessero esserci difficoltà per me insormontabili. Poi, quando la verità cadde pesante sulle mie spalle, mettendomi di fronte alla compiutezza delle mie azioni senza criterio o attenzione, capii che fosse giunto il momento di cambiare. Mi ci volle un po', ma oggi sono il risultato di quegli sforzi, come l'Elemento che alberga in me... Ma non me la sento più di restare attivo in un Branco o esserne il Capo.
Più che altro non sentiva di averne acquisito di nuovo il diritto e l'onore, ma era certo che a quel sottotitolo ella ci sarebbe arrivata da sola.
Quindi mi muovo da solo. Caccio da solo e uccido da solo. In questo modo l'unico che rischia sono io. Per adesso mi sta bene. Forse un giorno le cose cambieranno, ma non mi interessa sapere quando.
Incrociò le braccia al petto, sospirando e chiudendo un momento gli occhi, riaprendoli poco dopo e andando a fissare la donna accanto a sé.
... Ti incuriosisce il Mondo Magico?
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Shay
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