Logan... professor Sykes...Quella voce appariva come una specie di eco lontano, avvolto dal buio e dal calore.
Ancora riposava, o meglio, dormiva nel coma più pieno, intriso di antidolorifici e flebo, insomma un vero schifo.
Si, lui era il professore che stavano chiamando... Che stava chiamando, già, ma chi?
Troppa confusione nella sua mente per riuscire in qualche maniera a mettere lucidità in breve tempo.
Poi quelle dita fresche, diverse dalle proprie, sottili e affusolate si posarono sul suo braccio, e le percepì, senza dubbio.
Emise un verso infastidito ma non per il tocco quanto per il fatto che pur volendo riuscire ad aprire subito gli occhi, non ci riusciva.
La mano del braccio opposto a quello sfiorato si avvicinò a quella dell'infermiera accorta e prese a sfiorarla, come in una carezza.
La testa, lentamente, si volse in direzione della voce, di quel suono soave che provava con delicatezza a svegliarlo, e nel mentre i primi sentori del risveglio si facevano avanti, con dolori lancinanti e pungenti ad alcune articolazioni e alle fibre muscolari delle spalle e dell'addome.
Digrignò i denti, stringendo quella mano come se fosse una sorta di ancora di salvezza, leccandosi le labbra secche, come il suo palato.
Troppe flebo e poca acqua vera e propria, ma era giusto, dormiva da chissà quanto e stava iniziando a diventare più un soprammobile dell'ospedale che un vero e proprio paziente.
Chi... Chi è?
Chi parla?Sono la sua Infermiera personale, mi chiamo Eibhlin... mi ha vista cinque giorni fa, quando... mi ha dato dell'angelo.
Si ricorda?E fu così che le palpebre iniziarono ad alzarsi con una lentezza inaudita, quasi fosse una scena a rallentatore di un film babbano.
Gli occhi color gianduja presero a focalizzarsi sulla figura bionda e... Wow, splendida davanti a lui, rimanendone estasiati.
La signorina affermava di essere una infermiera e non l'angelo intravisto appena giunto lì, ma Logan continuava ad avere seri dubbi in merito.
Com'era possibile che una creatura del genere esistesse sulla faccia della Terra? Con degli occhi e una pelle simile?
Deglutì a vuoto e per poco non gli venne da tossire, dannata secchezza delle fauci, doveva bere ed anche di corsa.
Individuò sul comodino al proprio fianco una bottiglietta di acqua piena, non ci mise che tre secondi ad afferrarla ed aprirla, scolandosela tutta in meno di cinque o massimo sette secondi.
Quando terminò l'opera, sentiva che finalmente il corpo reagiva bene agli stimoli e lasciando la mano alla ragazza, cercò di tirarsi su, incurvandosi con la schiena in avanti, posando entrambi i palmi sulla faccia a mò di schiaffo.
Questo significa che non potrò vedere mia nonna Annemarie da queste parti, giusto?Non si smentiva mai l'americano, intento anche nei momenti peggiori a dispensare ironia e battute verso chiunque, anche gli angeli.
Adesso andava sicuramente meglio, dopo una bella bevuta generosa che non solo gli aveva restituito qualche accenno di forze, ma in più gli aveva aperto lo stomaco tenuto per troppo tempo sotto lo stretto regime di dieta per endovena.
Prese diversi profondi respiri, accorgendosi per altro di essersi anche un po' eccitato alla vista della ragazza.
Questo voleva dire solamente due cose: la prima era che gli funzionava ancora, la seconda che si trovava lì da parecchio tempo, quindi in astinenza da almeno una settimana buona o magari di più.
Ok, ricapitoliamo... Dove mi trovo e da quanto mi ci trovo?In questo momento si trova a Reykjavík, in Ospedale.
Ha passato quasi tre settimane all'Infermeria di Hogwarts, poi il suo amico Irvyne Trigger ha insistito perché venisse spostato in questa struttura.Irvyne mi ha mandato fino a qui?
Ma che gli dice il cervello?
Per fornire un servizio simile di vigilanza e assistenza angelica minimo avrà speso 100.000 Galeoni...
Secondo me lei vale più o meno quella cifra, diamante più diamante meno!Riesce a muovere la testa?
Si sentirà vuoto, se la sente di mangiare qualcosa?- | - SERIE DI RUMORI ALL'ALTEZZA DELLO STOMACO PER CIRCA UN PAIO DI SECONDI - | -Se me la sento?
Donerei un rene al vostro ospedale in cambio di un menù Crispy del McDonald... Grande, ovviamente!
Per il menù medio un rene è decisamente troppo, al massimo un paio di sacche di sangue...Fece un piccolo sorriso ad Eibhlin, rimanendo a fissarla per qualche altro attimo, non capacitandosi del fatto che esistesse davvero.
Si guardò appena intorno per osservare il paesaggio esterno alla finestra, constatando che nevicava alla grande e copiosamente.
Fiocchi davvero grandi ed un orizzonte bianco, candido, quanto la pelle dell'ang-... dell'infermiera vicino a lui.
Tornò a darle attenzione infatti, inspirando e accorgendosi soltanto ora della vastità di cerotti e aghi che aveva per tutto il corpo.
Quello scontro lo doveva aver ridotto davvero male, anzi, uno straccio completo.
Lui, un Dragoniere, ridotto a quella maniera da una specie che lui affrontava e con la quale interagiva per lavoro quasi sempre.
Avrebbe voluto dire a se stesso la scusa del "Beh forse fare il professore ti ha un po' messo fuori forma", ma lui sapeva bene che non era così.
Spento in quel suo iniziale buon umore da appena sveglio, Logan preferì dare un altro sguardo alla neve prima di tornare al discorso.
Allora, ci sono brutte notizie?
Del tipo "Non potrà più alzare le braccia in alto" o "Le abbiamo dovuto trapiantare due piedi destri perché il suo sinistro doveva essere amputato ed avevamo finito i piedi sinistri" o ancora "Le rimane poco da vivere, per l'esattezza 10... 9... 8... 7..."