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Cardiff

Messaggioda Grant » 05/08/2017, 21:05

Ti... Ti trovo davvero bene, lo sai? Stai mangiando sano?

Come?
Ah... Sì, forse...
Una cosa del genere.


Hai deciso di seguire i miei consigli su una dieta equilibrata?
Te lo avevo detto che gli effetti si sarebbero visti subito, ad occhio nudo!


Lei faceva finta di non vedere ma il Faraday non si metteva certo a sbandierare la cosa, anche perché gli sembrava un po' stupido e un po' senza senso.
Dopo la rottura col fidanzato, ella non si era mai soffermata su di lui in un certo modo: questo voleva dire che forse l'interesse non ci fosse nemmeno alla lontana.
Era intelligente, Grant, ma non leggeva di sicuro nel pensiero altrui, quindi per lui lei semplicemente non lo guardava in nessuna ottica non amichevole.
Il fatto che però volesse comunque colmare determinate lacune, quello era quasi un comportamento istintivo, elementare per certi versi.
Istintivo un po' come il diventare più o meno gelosa, Cecilia, riguardo un possibile appuntamento galante del suo Vice Capo Unità.

Più o meno cosa?
Vuoi dirmelo o devo provare ad indovinare?


... Ti girano per qualcosa?

Attese una eventuale risposta della bionda occhialuta, prima di mandare giù un altro boccone e poi proseguire a parlare, spiegando nel dettaglio il motivo dell'eleganza.

Ooooooh ora si spiega tutto!
E io chissà che mi pensavo...


... Cioè?

N-nel senso che magari avevi un incontro molto formale e importante, insomma... Tutto qui!

Tipo incontrarmi con una ragazza o qualcosa di simile?
Di certo non mi vestirei così...
... Non voglio stare con una che pensa sia questo il mio stile.
Se una persona mi piace, mi mostro autentico, per quello che sono...
In questo modo se piaccio piaccio... Concordi?


Sapeva essere molto criptico a volte, o meglio, lo era molto spesso con lei, dicendo tutto e non dicendo niente, non mettendo soggetti o inserendo contesti specifici.
Non si capiva bene quindi se il suo parlare fosse rivolto alla Bishop nello specifico o in generale, ma non sarebbe stato di certo lui ad esporsi.
Un po' perché pensava non ce ne fosse bisogno ed un po' perché non era stati di certo lui ad approfittarsi sessualmente della ricercatrice.
Tralasciando quello, comunque, al rosso gli venne in mente l'idea di far partecipare anche lei al GdR dal vivo, motivo di tutta quella eleganza fuori luogo.
Purtroppo i posti erano molto limitati, ma se non altro l'avrebbe avvicinata ad un altro aspetto del suo mondo nerd, da lei possibilmente apprezzabile.

Quindi vorresti propormi di fare io l'aiutante alla Felicity Smoak?
Mmmh... Non mi piace l'idea di essere solo un'aiutante, però magari visto che sarebbe la mia prima volta potrei anche accontentarmi.
E poi in questo modo non devo cambiarmi perché vado bene anche così... Giusto?


... Assolutamente...

Gli venne fuori quel commento automatico, guardandola con una maggiore intensità. Il timbro e il tono suoi soliti, di quando parlava di lei ammirato e adorante.
Era impossibile per lui, delle volte, trattenersi dall'essere così fottutamente sincero nel farle capire quanto la trovasse super sexy, super perfetta, super magnifica.
Fortunatamente a spostare l'attenzione da quella situazione forse un po' imbarazzante (per lei), fu il proseguo del discorso sull'ipotetico compagno di GdR assegnato a Cece.

Vuoi dire che potrei finire nella stessa stanza d'albergo di Morgan, da soli IO e LUI?

... Sì, è molto probabile, ma per la maggior parte del tempo lui è fuori in missione.
Comunicherete tramite auricolari, quindi non ti preoccupare, potrà importunarti pochissimo...
Forse passerete giusto l'ultima mezz'ora da soli, per una sorta di resoconto generale.


No che non era geloso, non di Morgan almeno, perché Morgan non aveva niente che alla Bishop potesse piacere in qualche modo, anche solo alla lontana.
Non era troppo intelligente, fisicamente anonimo e per di più con un pene di dimensioni completamente nello standard.
Naturalmente certi meccanismi mentali non poteva esporli a lei, ecco perché fu piuttosto placido nel rispondere, alimentando così il fastidio della Ricercatrice.

... Okay, va bene.

Ok.

No, con lui proprio non attaccava quell'atteggiamento.

Tu invece che personaggio farai?

Un ricco ereditiere hacker, nemico di mio padre, proprietario della ditta dove lavoro e che in segreto prosciugo di fondi per stanziarli in opere positive per la città.
La sua compagna, più giovane di vent'anni, gli fa le corna con me ma lui è completamente allo scuro di tutto, almeno per il momento, chiaramente.
Il mio odio deriva dal fatto che nel periodo in cui mia madre stava sul letto d'ospedale, lui pensava più alle finanze che ad offrirle assistenze e cure, quindi gli dò la colpa della sua morte.


Un plot abbastanza lineare, semplice nella sua conduzione e non troppo assurdo, ma non si poteva sempre pretendere di avere chissà quali parti importanti.
Non era un super eroe, non era invincibile o chissà cos'altro, ma non gli dispiaceva affatto quella parte, in fondo per lui l'importante era uscire per un po' dalla sua realtà.
Mandò giù un bel sorso di birra fredda, sospirando per il piacere del gusto, socchiudendo appena gli occhi.

... Insomma, come ti stai trovando dai Ravnick?
Io me la sono fatta la mia opinione, ma volevo sentire pure la tua.
E come mai quando incroci il fratello biondino sembri tanto pronta a strozzarlo?
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Messaggioda Cecilia » 13/08/2017, 17:44

Ooooooh ora si spiega tutto!
E io chissà che mi pensavo...


... Cioè?

N-nel senso che magari avevi un incontro molto formale e importante, insomma... Tutto qui!

Tipo incontrarmi con una ragazza o qualcosa di simile?

Non rispose subito. La controdomanda di Grant l'aveva spiazzata, facendo scendere fra di loro un lungo silenzio che sul momento Cecilia non riuscì a rompere con nessuna frase sarcastica o di spirito. Sbatté più volte le palpebre dietro le lenti degli occhiali fissando il ragazzo in preda al panico, perché l'assenza di risposta da parte sua stava confermando la teoria del Faraday. E confermando la sua teoria, lei stava implicitamente dicendo che l'idea di vederlo insieme ad un'altra le procurava un certo fastidio.

Di certo non mi vestirei così...
... Non voglio stare con una che pensa sia questo il mio stile.
Se una persona mi piace, mi mostro autentico, per quello che sono...
In questo modo se piaccio piaccio... Concordi?


T-tecnicamente sarebbe corretto... Ma io non faccio testo perché quando un ragazzo mi piace... È... È difficile capirlo!
Ho sempre questa sorta di paura a buttarmi, sai per via delle mie fisime e dei miei mille ragionamenti e spesso per questo motivo mi metto a fare cose insensate e stupide tipo fare la stalker o insultarlo.
In pratica mi mostro per quella che sono ma al tempo stesso tengo lontana la persona... Il che è sconfortante da un certo punto di vista, chi cavolo vorrebbe una pazza come me? Ahahahah.... Ahahah... Ahah....


Una persona l'aveva voluta in realtà, l'aveva desiderata e si era anche innamorato di lei e lei in che modo aveva ricambiato? Lasciandolo, perché ad un certo punto aveva dato molto più peso alle sue paranoie che ai propri sentimenti. Lo sguardo si soffermò per qualche istante sul Faraday, uno sguardo lucido e al tempo stesso triste. Aveva fatto la scelta giusta? Non riusciva a capirlo, pur dandosi tutte le giustificazioni possibili. Come ad esempio credere di aver liberato Clovis da un inutile fardello. Già, ma lei non aveva agito per altruismo, inizialmente. Lo aveva fatto perché, presa da egoismo, aveva preferito una persona disposta a starle accanto e a sacrificare tutto per lei, invece che lasciarla da sola in un momento per lei delicatissimo. Era stato quel gesto da parte di Grant a spingerla a guardarlo con occhi nuovi, a farle provare qualcosa di più. Ma quel sentimento non aveva ancora preso del tutto il posto di quello lasciato dal Belmont, per questo la Bishop non riusciva ad andare totalmente avanti. Ritrovandosi a dondolare fra il vecchio ed il nuovo, con la fottuta paura di sbagliare ad ogni oscillazione.

L-lasciamo perdere...
In fondo ho sempre il mio lavoro e la mia ambizione no?


Tornò a sorridere, ma si vedeva che, nei primi istanti, la bionda si stesse sforzando di farlo. Tuttavia ci mise poco ad archiviare quel momento di tristezza, grazie anche all'ottimo hamburger che Grant le aveva comprato, regalandole un sorriso in più e dando soddisfazione al suo stomaco brontolante. Nei successivi minuti, inoltre, l'argomento delle loro chiacchiere si concentrò sulle attività ludiche del ragazzo, nelle quali tentò di coinvolgere anche la bionda occhialuta. Non aveva mai avuto modo di partecipare ad un GdR dal vivo, ma l'entusiasmo con cui il suo Vice le descrisse l'ambientazione e il tipo di personaggi presenti bastò alla Bishop per convincerla a fare un tentativo. Non apprezzava molto essere soltanto un'aiutante, ma per la prima volta poteva anche starci. Anche il tipo di abbigliamento non doveva essere un problema o almeno così ipotizzava la Ricercatrice; tuttavia, giusto per esserne totalmente sicura, chiese un parere anche a Grant il quale, per qualche istante, la fissò in modo nettamente più intenso e rispose con voce palesemente adorante.

E poi in questo modo non devo cambiarmi perché vado bene anche così... Giusto?

... Assolutamente...

... Maniaco...

Rispose di rimando lei, a bassa voce e distogliendo lo sguardo dagli occhi del Faraday, sentendosi parecchio in soggezione ed anche molto lusingata dal suo complimento, ma -come appunto aveva spiegato prima- non riuscendo a lasciarsi andare ed anzi dando persino la parvenza di trovare fastidioso l'atteggiamento dell'altro. Passarono altri secondi di silenzioso imbarazzo, intervallati dallo spiluccare di lei delle patatine, fino a quando non le sovvenne che, come spiegato prima dal ragazzo, avrebbe dovuto passare del tempo da sola in una stanza d'albergo con un vero maniaco viscido e disgustoso, amico di Grant. Cecilia era convinta che l'idea di lei insieme a Morgan avrebbe scatenato una reazione istintiva nel suo Vice, permettendole quindi di osservarne la gelosia e -sotto sotto- di poter lustrare il proprio ego. Grant però pareva davvero monoespressivo il più delle volte e anche in quel caso non sembrò cascare nel tranello della bionda, limitandosi a rassicurarla sul fatto che non ci fosse alcun pericolo di sorta nello stare vicino al suo amico.

... Sì, è molto probabile, ma per la maggior parte del tempo lui è fuori in missione.
Comunicherete tramite auricolari, quindi non ti preoccupare, potrà importunarti pochissimo...
Forse passerete giusto l'ultima mezz'ora da soli, per una sorta di resoconto generale.


Ah...
... Okay, va bene.


Ok.

Io sono convinta che ci proverà spudoratamente e mi molesterà sessualmente, ma se tu sei convinto del contrario...

Alzò le mani in segno di -finta- resa, un modo sottile ed ingannevole per dire "ho ragione io e tu torto e presto te lo dimostrerò". La non-reazione di Grant le aveva messo un bel po' di cattivo umore addosso, fra irritazione, nervosismo ed anche dispiacere. Avrebbe voluto vedere la prova tangibile e palese dell'interesse del Faraday nei suoi confronti, anche per meglio comprendere che cosa potesse suscitarle. Ma il ragazzo era il più delle volte criptico, non lasciava trapelare nulla se non un interesse spropositato per il suo corpo. La trovava attraente e bella e sexy, okay, ma il resto? Gli piaceva caratterialmente? E l'ammirava per la sua intelligenza? Cecilia non era il tipo di ragazza facile da accontentare: quando voleva qualcosa, la voleva in toto, nella sua interezza. Darle solo qualche briciola o una buona fetta non sarebbe mai stato abbastanza per lei.

Tu invece che personaggio farai?

Vista la mise elegante, era ancora più curiosa di sapere che cosa si fosse inventato il suo Vice per quell'ambientazione. Ascoltò con molto interesse la sua spiegazione, fino a quando non si arrivò al punto in cui Grant nominò un'amante, con la quale il suo personaggio aveva una relazione di puro sesso sfrenato. Mentre proseguiva a parlare, il ragazzo forse si sarebbe reso conto che la bionda aveva arricciato le labbra in una smorfia di disappunto, incrociando le braccia al petto ed annuendo ad ogni sua parola in maniera ritmica. Le dava fastidio, oooh se le dava fastidio una cosa del genere! Specie perché immaginava che l'amante fosse interpretata da una persona reale e non fosse semplicemente inventata. Ma per togliersi quel dente, Cecilia fu costretta a chiederlo al diretto interessato, anche se i suoi tentativi di non far trapelare nulla della propria gelosia non si potevano di certo definire particolarmente efficaci.

... Interessante... Interessante...
Quindi... il ruolo dell'amante viene interpretato da...?


Provò a chiedere con finta nonchalance, regolandosi poi di conseguenza con la sua risposta. Se la tipa da lui menzionata fosse stata una bella ragazza già incrociata prima dalla Bishop, il livello del suo malumore sarebbe sicuramente salito alle stelle.

... Insomma, come ti stai trovando dai Ravnick?

... Bene, perché?

Io me la sono fatta la mia opinione, ma volevo sentire pure la tua.
E come mai quando incroci il fratello biondino sembri tanto pronta a strozzarlo?


Perché è un sadico, un demonio, un criminale ed uno psicopatico che mi ha assunta esclusivamente per rendermi la vita un inferno e farmi rimpiangere ogni giorno di essere stata licenziata da Andorra!

Espresse con veemenza e molta enfasi il suo pensiero, per nulla preoccupandosi di star parlando male del proprio capo e superiore con un altro dipendente. Un po' perché fra lei ed Haytham sussisteva un rapporto particolare un po' perché ormai aveva imparato a fidarsi di Grant e della sua discrezione. E poi lei non stava criticando il maggiore dei Ravnick in quanto datore di lavoro, ma in quanto persona.

È dai tempi dell'A.G.E.R. che mi perseguita!
Lo sai che mi ha fatto ben ottantotto scherzi nell'arco di sei mesi? Li ho contati, sì, sono esattamente ottantotto!
Un quarto di questi a rischio di infarto ed un quarto solo per sbolognarmi il lavoro che toccava a lui!
Credevo che come sua dipendente e non più assistente le cose sarebbero cambiate... E INVECE NO! Mi deve perseguitare ogni sacrosanto giorno!
Lo sai che ogni mattina, prima di andare a lavoro, pretende un bacio sulla guancia? E devo anche darglielo contenta e felice, altrimenti il mio badge personale non funziona e io rimango chiusa fuori dalla struttura!
Una cosa assurda, veramente assurda...


Nella foga di quello sfogo, Cecilia si era dimenticata di menzionare che il bacio non doveva darlo direttamente ad Haytham, bensì alla sua riproduzione fedele che il Ravnick le aveva imposto in casa, un mezzo busto in grado di riprodurre tutte le infinite fastidiosissime smorfie dell'originale. C'erano state mattine nelle quali la Bishop aveva davvero accarezzato l'idea di buttare quella statua giù dalla finestra e fregarsene, ma non poteva pena l'impossibilità per lei di andare a lavorare. Davvero uno scherzo di pessimo gusto signor Ravnick.

Ho la sua faccia fissa tutto il tempo in casa, è chiaro che quando lo incrocio a lavoro vorrei soltanto strozzarlo!
Se soltanto riuscissi a capire come manomettere quella statua...


Ma non poteva proprio competere con l'intelligenza di Haytham. Già di suo possedeva un Q.I. eccezionale, inoltre era dotato -a quanto pare- di poteri alla Bishop ancora sconosciuti. Se poi la sua intelligenza e i suoi super poteri li utilizzava per fare degli scherzi alla povera Ricercatrice, la bionda poteva anche mettersi l'anima in pace e subire. Non sarebbe mai riuscita a sventare un suo attacco prima che venisse portato a termine.

A parte questo... è un capo eccezionale.
Lo avevo già visto all'A.G.E.R., ma nel suo laboratorio è tutta un'altra cosa.
Ultimamente mi sono ritrovata ad osservarlo con maggiore attenzione per comprendere come lui riesca a guidare con tanta facilità settori tanto estesi e numerosi e mi sono ritrovata ad invidiare il carisma che sprigiona dalla sua persona.
Io posso solo sognarmi la sua capacità di sapersi far ascoltare con così tanta facilità. Credo che sia un misto della sua intelligenza ma anche del saper trattare con tutti... Un po' come il fratello.
Lui e Jasper sono davvero i migliori: pur provando ancora rimorso per Andorra e per l'opportunità che ho perso, sento di avere delle buone speranze anche a Cipro insieme a loro.
Sono una miracolata e lo devo ad Haytham... Anche se mi brucia doverlo ammettere...


Bevve un sorso d'acqua, non guardando nella direzione di Grant ma perdendosi nelle proprie elucubrazioni mentali. Stava cercando disperatamente di nascondere molte cicatrici la Bishop, perché non le piaceva l'idea di mostrarsi debole. Lo aveva dovuto fare per necessità, ma la verità è che davvero in lei convivevano sentimenti contrastanti: era felice per Cipro, ma piangeva ancora Andorra. Provava molta nostalgia di quel laboratorio e soprattutto dei suoi amici: Alexis, Peyton ed Enrique... Era davvero difficile pensare di non poter condividere con loro lo stesso sogno, gli stessi sforzi, gli stessi problemi. Ora lei era isolata, doveva affrontare un percorso difficilissimo e per di più aveva perso il supporto della persona di cui si era innamorata. Da quando era stata licenziata, la sua psiche ne era uscita mal ridotta, al punto tale che certe sere la Bishop si attardava a rimanere da sola nel proprio ufficio, sfogando con un bel pianto tutto ciò che non quadrava nella propria vita.

Quindi qual è l'opinione che ti sei fatto?

Chiese poi di colpo, provando a distrarre la mente da quei pensieri. In fondo era curiosa di conoscere anche l'opinione del suo Vice, sia come persona esterna al laboratorio ma anche e soprattutto come suo collega.
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Messaggioda Grant » 28/08/2017, 22:24

Se una persona mi piace, mi mostro autentico, per quello che sono...
In questo modo se piaccio piaccio... Concordi?


T-tecnicamente sarebbe corretto... Ma io non faccio testo perché quando un ragazzo mi piace... È... È difficile capirlo!

Fammelo capire allora.

Ho sempre questa sorta di paura a buttarmi, sai per via delle mie fisime e dei miei mille ragionamenti e spesso per questo motivo mi metto a fare cose insensate e stupide tipo fare la stalker o insultarlo.
In pratica mi mostro per quella che sono ma al tempo stesso tengo lontana la persona... Il che è sconfortante da un certo punto di vista, chi cavolo vorrebbe una pazza come me?
Ahahahah.... Ahahah... Ahah....


Perché sei nervosa?

Sapeva essere decisamente disarmante, il Faraday, nella maggior parte dei casi, con lei, ma gli riusciva non solo semplice ma anche spontaneo ed obbligatorio.
La analizzava, la fissava di tanto in tanto con una accuratezza tutta particolare, ma senza mai far trapelare nulla, senza mai dare ad intendere niente.
In poche occasioni la Bishop si era resa conto delle sue palesi emozioni e riguardavano praticamente gli episodi in intimità, per il resto, null'altro.

L-lasciamo perdere...
In fondo ho sempre il mio lavoro e la mia ambizione no?


E la bellezza.
E l'intelligenza.
E la giovinezza.


Fu un elenco esposto con voce semplice, piatta, come se in un certo senso stesse dicendo cose ovvie, bellezza compresa naturalmente.
Il motivo era facile: per Grant Cecilia era una bellissima ragazza, la più bella che potesse aver mai incontrato in giro, ma non lo diceva apertamente.
Determinati dettagli li teneva per sé o per altri contesti, non durante una chiacchiera qualsiasi, giusto per intendersi.
Inoltre sapeva che ponendo l'accento l'avrebbe messa in imbarazzo e non era affatto quello il suo intento.
Era curioso di capire come stesse dal punto di vista emotivo, ma nella maggior parte dei casi, sperare di scoprire qualcosa naturalmente da lei si rivelava mera utopia.
Meglio concentrarsi su altro, come ad esempio spiegarle il ruolo che avrebbe avuto all'interno del GdR dal vivo, quello che il Faraday svolgeva ormai da un bel po' di tempo.
Non avrebbe potuto garantirle una parte di chissà quale entità, ma era pur vero che ella si sarebbe aggiunta in corso di gioco, non dall'inizio.
Fatto stava che, per una col suo stile e il suo vestiario, ricoprire la parte sarebbe apparso quanto mai elementare.

E poi in questo modo non devo cambiarmi perché vado bene anche così... Giusto?

... Assolutamente...

... Maniaco...

Preferisco altri appellativi.

Quella fu una frecciata sessuale abbastanza diretta, ma Grant non era affatto né un angioletto, né uno che non pensasse mai a determinate cose, anzi.
Ricordava molto bene i loro trascorsi ed in più di una occasione aveva dovuto chiedere aiuto alla mano per via di un eccessivo accumulo di tensione, per così dire.
Chiaro quindi che certe uscite di cecilia risultassero per lui delle battute servite su un piatto d'argento, da non poter non sfruttare.
Era interessante notare quante cose non venissero effettivamente dette tra loro e quante invece fossero solo tra le righe ma ugualmente palesi a modo loro.
Come ad esempio l'irritazione della Bishop nel non notare gelosia da parte del Faraday e la successiva gelosia della Bishop stessa nei confronti della partner di gioco del Vice Capo.

... Interessante... Interessante...
Quindi... il ruolo dell'amante viene interpretato da...?


Cassidy Ferrante, te la ricordi?
L'hai già vista un paio di volte...
Partecipa spesso alle riunioni per i giochi da tavolo.


Immagine

Indubbiamente una tra le più decenti fra le ragazze presenti nel gruppo nerd di Grant, apprezzata sicuramente, ma che offriva poca corda un po' a tutti.
Faceva parte del gruppo esclusivamente per divertirsi e trascorrere del tempo libero, ma una volta terminate le ore di svago, tendenzialmente dava pochissima confidenza.
Capace di dialogare il giusto, era una ragazza di 25 anni abbastanza difficile da definire o inquadrare, almeno per la maggior parte di loro.
Grant non ci si era mai soffermato, giocava e basta, intrattenendocisi il giusto e scambiando di tanto in tanto due chiacchiere prima di salutarla.
Comunque, che la cosa per Cecilia fosse passabile o meno, il ragazzo le fece una domanda ben più seria, parlando della sua attuale condizione dai Ravnick rispetto ad Andorra.

E come mai quando incroci il fratello biondino sembri tanto pronta a strozzarlo?

Perché è un sadico, un demonio, un criminale ed uno psicopatico che mi ha assunta esclusivamente per rendermi la vita un inferno e farmi rimpiangere ogni giorno di essere stata licenziata da Andorra!

...

È dai tempi dell'A.G.E.R. che mi perseguita!
Lo sai che mi ha fatto ben ottantotto scherzi nell'arco di sei mesi?
Li ho contati, sì, sono esattamente ottantotto!


Mh...

Credevo che come sua dipendente e non più assistente le cose sarebbero cambiate... E INVECE NO!
Mi deve perseguitare ogni sacrosanto giorno!
Lo sai che ogni mattina, prima di andare a lavoro, pretende un bacio sulla guancia?
E devo anche darglielo contenta e felice, altrimenti il mio badge personale non funziona e io rimango chiusa fuori dalla struttura!
Una cosa assurda, veramente assurda...


La lasciò continuare a sfogarsi, senza interromperla, anche perché sarebbe stato un tentativo abbastanza inutile.
Una volta che la Ricercatrice occhialuta partiva, non c'era verso di porre un freno alla lingua, nemmeno mozzandogliela, probabilmente.
Fu poi sotto sotto divertente notare l'iniziale presa di aceto che lentamente si trasformò in qualcosa di lontanamente simile ad un elogio.

A parte questo... è un capo eccezionale.
Lo avevo già visto all'A.G.E.R., ma nel suo laboratorio è tutta un'altra cosa.
Ultimamente mi sono ritrovata ad osservarlo con maggiore attenzione per comprendere come lui riesca a guidare con tanta facilità settori tanto estesi e numerosi e mi sono ritrovata ad invidiare il carisma che sprigiona dalla sua persona.
Io posso solo sognarmi la sua capacità di sapersi far ascoltare con così tanta facilità. Credo che sia un misto della sua intelligenza ma anche del saper trattare con tutti... Un po' come il fratello.
Lui e Jasper sono davvero i migliori: pur provando ancora rimorso per Andorra e per l'opportunità che ho perso, sento di avere delle buone speranze anche a Cipro insieme a loro.
Sono una miracolata e lo devo ad Haytham... Anche se mi brucia doverlo ammettere...


... Stai cercando di convincerti o lo pensi sul serio?

Era ovvio che il Laboratorio dei Ravnick fosse eccezionale, ma loro due provenivano da Andorra ed avevano visto dall'interno le meraviglie di quel luogo.
Haytham e Jasper avevano svolto un lavoro egregio e nella maggior parte dei casi stare nella loro struttura faceva rimpiangere pochissimo la Capitale dei Montesquieu.
Questo però non significa avere i propri rimorsi e rimpianti, specie per lei, perché a lui obiettivamente, che fosse Andorra o i Ravnick, interessava davvero poco.

Quindi qual è l'opinione che ti sei fatto?

Alla mensa si mangia meglio.
E poi come dessert c'è sempre il gelato al pistacchio e a me non dispiace affatto.
Per quanto preferisca quello alla nocciola, ma questo già lo sai.


Cominciò col dire, partendo dal "meno", ovviamente, provando con quelle parole a distoglierla un minimo dalle sua elucubrazioni negative.

Per il resto è un bel posto: luminoso, all'avanguardia, con gente tosta e interessante.
Credo sia meglio sapere di non avere dei Capi che possano mettertelo in quel posto da un momento all'altro.
Inoltre potendoli osservare da vicino, è più fattibile migliorare le proprie abilità di comando.
Andorra era molto più dispersiva in questo senso: tu ad esempio il Vice Capo Divisione della nostra Area non l'hai mai incontrato.
Secondo me staremo meglio qui.


Forse al 50% lo stava dicendo per lei, ma per l'altro 50% ci credeva veramente, i suoi occhi non dicevano il falso, quasi mai.

... Bene, direi che il pasto sia terminato... Vogliamo riprendere il lavoro? ... Il gruppo non ci aspetterà se faremo ritardo.
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Messaggioda Cecilia » 30/08/2017, 19:18

In pratica mi mostro per quella che sono ma al tempo stesso tengo lontana la persona... Il che è sconfortante da un certo punto di vista, chi cavolo vorrebbe una pazza come me?
Ahahahah.... Ahahah... Ahah....


Perché sei nervosa?

Nervosa?! Ti sembro nervosa?
I-io non sono n-nervosa!


Replicò, con scarso successo di essere presa sul serio dal suo Vice data l'uscita che lasciava spazio a ben poche giustificazioni.
Come si era permesso quell'odioso di insinuare una cosa del genere, facendola apparire come una che perdeva facilmente la calma di fronte a lui e, quindi, palesando quanto le piacesse? Non era assolutamente vero, no signore! I suoi sentimenti erano ancora molto confusi, quindi il Grant di turno non avrebbe mai potuto sperare che ella li palesasse con tanta facilità e tanta leggerezza. Fu quello che si disse la Bishop in un lungo monologo interiore, glissando sulla domanda che le aveva fatto il Faraday e alla quale non aveva davvero nessunissima intenzione di rispondere. Meglio lasciar cadere l'argomento e andare avanti come tentò di fare in seguito, prima che il ragazzo dicesse o facesse di nuovo qualcosa che la mettesse in evidente imbarazzo.

L-lasciamo perdere...
In fondo ho sempre il mio lavoro e la mia ambizione no?


E la bellezza.
E l'intelligenza.
E la giovinezza.


C-che stupido elenco.
La giovinezza prima o poi se ne andrà...


Disse, imbronciata ma sotto sotto colpita dalle dalle sue parole perché aveva messo al primo posto quanto lei fosse bella e questo, per una ragazza vanitosa come Cecilia, era un complimento che la faceva morire di piacere. Tuttavia, dovendo mantenere quella solita faccia da persona a cui non frega niente di determinate cose, la bionda era riuscita a trovare l'unica nota stonata in quella lista di complimenti, così da nascondere quanto le avesse fatto piacere. Per fortuna Grant non tentò di continuare, ma si adeguò al cambio di rotta iniziando a parlare del GdR dal vivo e invitando la Bishop a parteciparvi. Il ruolo che avrebbe dovuto svolgere le permetteva di presentarsi all'appuntamento esattamente così come era vestita, chiedendo però prima conferma al Faraday stesso. Il quale, come suo solito, lanciò una piccola provocazione che andò a colpire perfettamente al centro l'orgogliosa Ricercatrice.

E poi in questo modo non devo cambiarmi perché vado bene anche così... Giusto?

... Assolutamente...

... Maniaco...

Preferisco altri appellativi.

Grant!
Sei veramente un... un por- GRRRRR!


Si fermò in tempo, ringhiando, ma evitando di dare soddisfazione al ragazzo che con quella battuta le aveva ricordato le volte in cui avevano condiviso il letto. Ricordi non belli, dato che lo aveva fatto quando ancora stava con Clovis -e questo faceva bruciare la sua coscienza di sensi di colpa- ma eccitanti per l'esperienza vissuta in sé. Lo sguardo di fuoco della bionda durò almeno cinque minuti buoni, nei quali venne alimentato a dovere anche dalla sua gelosia, al momento ancora latente verso il Faraday ma capace di farsi sentire. In particolar modo quando il ruolo interpretato dal ragazzo lo portava ad interagire con una sciacquetta che faceva la sua amante e che, possibilmente, se ne sarebbe approfittata.

Quindi... il ruolo dell'amante viene interpretato da...?

Cassidy Ferrante, te la ricordi?
L'hai già vista un paio di volte...
Partecipa spesso alle riunioni per i giochi da tavolo.


Aaaaah sì... Cassidy... la...- stronzsecca -... Ragazza che sta sempre sulle sue...
Ho capito...


Tutto a buon rendere. Per il momento Cecilia preferì accantonare quell'argomento, riservandosi di etichettare la Ferrante come sua nemica solo dopo averla vista in azione. Che poi, perché avrebbe dovuto considerarla come tale? Lei non stava ancora insieme a Grant né pareva interessata a starci. Misteri della vita, anzi misteri della mente contorta e complessa della Bishop, la quale venne distratta e costretta a focalizzarsi su un altro argomento, ovvero Haytham Ravnick. E la sua propensione a ringhiargli contro quando lo incrociava nei corridoi del laboratorio. La Ricercatrice non si risparmiò giudizi su giudizi negativi, parlando come se Hyatham fosse il diavolo incarnato, la sua peggior nemesi, l'incubo infinito. Ma, al tempo stesso, una volta finito lo sfogo iniziale arrivò il giudizio vero, quello fatto dalla persona coscienziosa e non dalla bambina capricciosa ed egoista. E nell'elogiare le qualità del Ravnick, Cecilia lo invidiava e ammirava al tempo stesso, concludendo il suo lungo sermone con una frase che fece molto pensare il Faraday e che lo spinse a sondare ancora più a fondo fra il groviglio di emozioni del suo Capo.

Sono una miracolata e lo devo ad Haytham... Anche se mi brucia doverlo ammettere...

... Stai cercando di convincerti o lo pensi sul serio?

... Lui è il meglio che avrei potuto trovare...

A parte Andorra. Grant aveva capito perfettamente che qualche rimpianto Cecilia ancora se lo portava dietro, ma non osava dirlo ad alta voce. Un po' per rispetto, un po' perché ammetterlo avrebbe soltanto fatto bruciare la ferita ancora fresca e la Bishop desiderava davvero poter andare avanti senza più voltarsi indietro. L'aiutava il pensiero che, avendole fatto un torto così grande, quelli di Andorra non meritavano nemmeno un secondo del suo prezioso tempo o un briciolo del proprio talento. Adesso era in competizione, lei contro un intero laboratorio, una sfida che molti avrebbero visto persa in partenza. Ma non lei. Cecilia era davvero convinta che sarebbe riuscita a farcela.

Quindi qual è l'opinione che ti sei fatto?

Alla mensa si mangia meglio.
E poi come dessert c'è sempre il gelato al pistacchio e a me non dispiace affatto.
Per quanto preferisca quello alla nocciola, ma questo già lo sai.


Sì... E tutto il resto?
Non ti sarai soffermato a osservare soltanto la mensa spero!


Per il resto è un bel posto: luminoso, all'avanguardia, con gente tosta e interessante.
Credo sia meglio sapere di non avere dei Capi che possano mettertelo in quel posto da un momento all'altro.
Inoltre potendoli osservare da vicino, è più fattibile migliorare le proprie abilità di comando.
Andorra era molto più dispersiva in questo senso: tu ad esempio il Vice Capo Divisione della nostra Area non l'hai mai incontrato.
Secondo me staremo meglio qui.


Immagine


Sorrise dopo qualche secondo. Non era cosa da poco, non per una come Cecilia che solitamente ascoltava poco e niente il giudizio degli altri. Non capì che in parte il Faraday lo avesse detto per rincuorarla, non arrivava a tanto almeno con lui. Ma le bastò sapere che secondo Grant quello fosse il luogo di lavoro migliore per farle rimpiangere un po' meno Andorra e farle apprezzare un altro po' di più i Ravnick.

Mi fido del tuo giudizio.
Io a volte sono troppo catastrofica e mi perdo in un bicchiere d'acqua quando sono agitata ma se tu pensi che staremo meglio dai Ravnick allora sarà sicuramente così.


Grant era riuscito a conquistarsi la fiducia della Bishop, un traguardo che -in quanto suo Vice- era uno dei più ambiti e dei più ardui. Peyton ci era arrivata da poco, Alexis era stata una delle prime ed Enrique se lo era guadagnato in quanto suo compagno di sventure sotto Hobbes. Un gruppetto esiguo, ma su ognuno di essi Cecilia avrebbe scommesso ad occhi chiusi che un giorno sarebbero riusciti ad arrivare molto lontano.

... Bene, direi che il pasto sia terminato... Vogliamo riprendere il lavoro? ... Il gruppo non ci aspetterà se faremo ritardo.

Sì... Certo!

Si era persa per qualche istante a fissarlo, un po' imbambolata e sovrappensiero, ma si riscosse subito alle parole del Faraday. Prima il dovere, poi il piacere era uno dei motti preferiti della bionda. E per fortuna, quando c'era di mezzo Grant, lavorare diventava sempre un po' un piacere.

Exit x Cece and Grant
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Messaggioda Grant » 06/01/2018, 1:41

Fumetteria "Legion of Doom"
Swansea - Galles
28 Dicembre 2113
Ore 10:18


No scusa, non puoi chiedermi di accompagnarti a fare una cosa del genere!
Va contro la mia etica fumettistica!
Ti prego, ripensaci bello...


Allora, vediamo se capisci, dopo l'ottava volta che te lo spiego...

Immagine

... Lo stipendio di un Vice Capo Unità fa abbastanza pena, mi sono piovute un sacco di bollette da pagare e purtroppo devo nutrirmi.

Sì ma non è per questo che stai facendo il più grande sbaglio della tua vita!

Lo so.
Ma quell'aggeggio ultra moderno magico da pasticceria costa quanto otto chili di erba di prima qualità...
Ho provato anche a cercare di costruirne uno da solo, ma quei fottuti apparecchi usano materiali difficili da reperire anche nel Laboratorio...


La verità è che ti sei fissato soltanto perché Cece ci ha perso altre cinque diottrie davanti alla vetrina del negozio!

Dai muoviti, fammi levare questo dente...

TI-TLIN

Immagine

'Giorno Tucker!

Ehi, Grant, ciao bello!
Passate bene le feste?
Ehilà, Scott!


Direi di sì, malinconie a parte...
Senti, questo qui quanto me lo faresti?


Immagine

Ma... Aspetta, questo numero è leggendario, da collezione assoluta!
Sei certo di volerlo rivendere?
Questo tra un'altra trentina d'anni varrà una fortuna fottuta!


Dai dimmi, quanto mi daresti?

Di anni ad Azkaban una decina... In Galeoni... Non saprei, penso sui 380!

Se arrivi a 385 e 88 Falci, è andata.

Perché proprio questa cifra?

Vuole fare un regalo di Natale pazzesco a Cecilia, hai presente? La ragazza bionda con gli occhiali che viene qui ogni tanto col gruppo!

Ma certo che la ricordo, quella del mazzo pro di Magic Blu/Nero e le diciotto bustine, con dadi, protezioni per le carte e raccoglitore.

Già, proprio lei...

Bella tosta!
Mi risollevò decisamente la giornata!
Dite che parteciperà al torneo di inizio Febbraio?


Ha detto che vuole sistemare a dovere il mazzo prima di dare i soldi per l'iscrizione...

Ah ecco, beh speriamo che sia dei nostri, mancano ancora un po' di posti, altrimenti non se ne fa nulla!

A proposito, Grant, ma glielo hai detto che non è un torneo di professionisti ma solo livello intermedio?

Macché...
Quella sta avvelenata dopo aver perso l'ultima volta a quella sfida dimostrativa nella fumetteria vicino al Laboratorio...
Erano tutti campioni ad alto livello, quindi una eventuale vittoria o buon piazzamento qui le tirerà su il morale...


Credo sia una buona idea, magari comprerà pure qualche altra bustina in extremis!

Va beh senti, allora, ci stai oppure no?

Quindi ne sei proprio certo?

Grant... Ti prego... Non...

Contanti, non voglio accrediti sul conto, andata.

Scott si mise una mano sulla fronte e Tucker attese qualche secondo prima di ritirare il fumetto e consegnare quella piccola fortuna al Faraday.
Un numero simile valeva proprio tutto quel denaro e naturalmente a Grant pesava doverlo vendere, ma non aveva sul serio fondi per i regali.
Desiderava fare qualcosa di eccezionale al suo Capo e quel macchinario fantastico era la soluzione giusta per farle un pensiero gradito.
Ricevuto quindi il denaro, Grant ringraziò l'amico proprietario del negozio ed uscì di lì contando le banconote.
C'era una temperatura piuttosto rigida, probabilmente avrebbe anche nevicato.

Glielo darai la sera di Capodanno?

Tanto devo passare da lei una mezz'ora prima, mi ha detto di avere comprato qualcosa.
Quindi vado lì, ci scambiano i pensieri e poi ci spostiamo assieme.


Chiamalo ancora "pensiero" e ti sputo in un occhio... A proposito, quindi garantisci tu per lei, sì?

Fidati, avete fatto bene a darle come compito il dolce, su quelli è una fuoriclasse, quasi più che in MagiTecnologia...

Ok ok, perfetto allora!
Io comunque adesso vado, devo vedermi con i miei zii per gli auguri, ci si vede tra tre giorni!


Ciao bello...

Si accese una canna, fumandosela con calma in uno dei tanti vicoli conosciuti e sicuri di quel quartiere.
C'era un pallido Sole in cielo, niente di esaltante, ma almeno era sicuro che non avrebbe piovuto.
Il negozio dove stava il prezioso oggetto era una delle tante filiali della Novak Industries, specializzata però nel settore casa.
Mancavano solo pochi giorni all'arrivo del nuovo anno e Grant non si capacitava di quante cose fossero cambiate radicalmente.
Non che fosse così tanto attento ai mutamenti, ma d'un tratto la sua vita stava acquistando un maggiore spessore, un ritmo di colori nuovi.
Quel merito andava quasi esclusivamente alla Bishop, una femmina tanto pazza, quanto speciale.
Doveva semplicemente trovare la maniera giusta per farglielo capire e probabilmente quel regalo avrebbe fatto al caso suo.
E tra l'altro, c'era da sperare che fossero loro ad incartarlo perché fosse stato per lui...

Appartamento di Cecilia Bishop
Cardiff - Galles
31 Dicembre 2113
Ore 20:18


L'appuntamento in teoria era per le 20:30 da lei, ma ci aveva messo molto poco a prepararsi, lui, in quanto maschio ed anche ben poco stiloso.
Era un Capodanno col gruppo dei nerd, di sicuro non una super festa di lusso o un gala eccezionale con personaggi di spicco.
Alla fine la bionda aveva scelto di stare in loro compagnia anche perché le sue amicizie accoppiate l'avrebbero passato in esclusiva intimità.
Infatti anche Enrique aveva accettato di esserci, ma sarebbe arrivato direttamente lì sul luogo della festa, con una mezz'ora di ritardo causa ultime visite ai parenti meno stretti.
Il negozio si era preoccupato di incartargli il dono, per fortuna, un dono decisamente ingombrante che Grant aveva appoggiato accanto a sé, per terra.

DLIN DLON

Nel corridoio della palazzina c'era un alberello di Natale addobbato davvero carino.
Chissà se anche la bionda occhialuta ne aveva eseguito uno.
Non era ancora mai capitato a casa da lei dall'inizio di Dicembre per assenza di motivazioni.
Ah beh, ovviamente non si azzardò a suonare il campanello tanto presto: non voleva mica essere linciato.
Con Cece non si poteva arrivare né troppo tardi, né troppo presto.
Quindi optò per aspettare fino alle 20:28, così da avere quel paio di minuti di anticipo ma da considerarsi "educati".

Ehilà...

Immagine

L'ex roscio salutò alla sua solita maniera, dando una piccola ma interessata occhiata al vestiario della sua superiore al Laboratorio.
Avrebbero trascorso una notte lunga e soprattutto divertente, su quello c'erano davvero pochi dubbi.
Giochi da tavolo, sfide di videogames retro, partite a Magic, karaoke, insomma tutto il necessario per godersi al meglio l'arrivo del 2114.
Afferrò a presa piena il grosso regalone di fianco a sé, entrando con esso dentro casa, per poi appoggiarlo sul primo tavolo utile.
Non avevano chissà quanto tempo, quindi si ipotizzava che senza perdere minuti preziosi, Cecilia si fosse messa subito a scartarlo e rivelarne il contenuto.

Immagine

Forno Magico Sferico da Pasticceria Avanzata Professionale.
Preparazione di impasti e creme, sbucciatore di frutta sia normale che secca, depuratore e disinfettante di cibi e bevande.
Impastatore a tempo cronometrato al decimo di secondo, calore fino a 380° o refrigeratore fino a -80°.
Funzione di fusione alimentare, riduzione delle calorie in eccesso e sintesi di zuccheri e grassi idrogenati automatica.
Dotato di comando a distanza con un totale di sessantotto funzioni tra programmi e indicazioni di cottura o preparazione.
Un autentico gioiello.

Mi era parso che fossi molto interessata a questo coso quindi... Beh... Buon Natale Capo!
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Messaggioda Cecilia » 07/01/2018, 19:21

Fumetteria "Legion of Doom"
Swansea - Galles
29 Dicembre 2113
Ore 11:35


TI-TLIN


Buongiorno Tucker!

... Cecilia?!
Buon... Buongiorno anche a te!
E quelle buste? Hai svaligiato un supermercato?


Ahahahah direi quasi!
Sono passata al market qua vicino per comprare gli ingredienti che mi servono per un dolce.
Le appoggio solo un attimo per terra, uff sono davvero pesanti.
Allora, ci sono novità?


Di... Di che tipo?

Dai, lo sai di cosa sto parlando, no?

Lo sai?!

Be', chiaro che io lo sappia, come faccio ad ignorare una cosa simile!

E... Sei così... tranquilla?

... Perché?
Dovrei mettermi a piangere?


No, però magari un minimo di dispiacere, insomma... Sarebbe carino...

Tucker scusami ma... Perché dovrei dispiacermi per l'arrivo del mio ordine mensile qui da te?
Che per caso qualcosa è andato perduto o si è rovinato?


Aaaaah ecco, vero... L'ordine mensile... ahahaha!

Cosa c'è da ridere?
Insomma, vuoi spiegarmelo oppure no?
Guarda che se i fumetti sono stati rovinati non ti saldo l'intero ordine eh!
Lo sai che li voglio in perfette condizioni.


No, no scusami!
Per un attimo ho fatto... confusione... con un'altra cosa...
I-In cui tu non c'entri assolutamente niente!


Vabbé, dimmi l'importo totale, almeno poi posso tornare a casa.

Venti galeoni e... cinquantotto falci!

Hey ma... Questo numero di Superman non è rarissimo?!

Sì, infatti...

W-O-W!
Non ce l'avevi prima, è stato un recente acquisto non è vero?


Ssssì...

Tu pensa, Grant ne ha uno uguale a casa!
Ahahahah se decidesse di venderlo ci rifarebbe un mucchio di galeoni.
Tanto è un'eventualità che non accadrà mai!
Ma lo capisco: sono pezzi più unici che rari.


Cece, per favore, potresti pagarmi?
Sai, dovrei... ehm... chiudere prima... Oggi...


Oh e come mai?

Ho... Un appuntamento dal medico!

Oh... Okay!
Be', in effetti ti vedo un po' malaticcio.
D'accordo ecco qua!
Dammi la busta... perfetto... Allora ci vediamo l'anno prossimo!
Buon anno nuovo Tucker!
Passali bene gli ultimi giorni!


Buon anno... Anche a te...

TI-TLIN


Uff... Me la sono vista davvero brutta...
Accidenti a te Grant... Sei veramente un folle!


Appartamento di Cecilia Bishop
Cardiff - Galles
31 Dicembre 2113
Ore 20:26


Aveva passato un Natale decisamente palloso. Non era una ragazza che amava utilizzare volgarità nel parlato quotidiano, ma in certi casi solamente una bella parolaccia poteva esprimere la realtà della vita in maniera precisa e consistente. L'intera sua famiglia si era congratulata con lei per essere stata licenziata e per essersi fatta scappare un giovanotto a modo e in grado di sopportarla come Clovis. A nulla era valso spiegare che il laboratorio dove lavorava adesso era ugualmente un ottimo laboratorio e che con il Belmont le cose non sarebbero potute durare. Nessuno poteva comprenderla, in quanto erano tutti babbani, dunque dovevano sapere quanto meno possibile della sua vita da strega e in quanto alla questione Clovis... Il più inconsolabile di tutti era stato suo padre.
Lo aveva sorpreso piangere di nascosto nella cucina di casa, con la madre che tentava di consolarlo e di infondergli un po' di fiducia. In fondo la figlia sapeva esattamente ciò che era meglio per lei e loro, in quanto genitori, dovevano lasciarla libera di prendere le proprie decisioni da sola. La scena, oltre che infastidirla, le aveva messo anche un bel groppone in gola. Avrebbe voluto entrare e confessare a sua madre che non aveva la minima idea, invece, di cosa le stesse passando per la testa. Di aver trovato un ragazzo che la faceva sentire speciale ma, al tempo stesso, di non sapere se fosse la cosa giusta da fare avvicinarsi a lui.
Alla fine, dopo lo scambio dei regali e i relativi auguri, la Bishop aveva preferito dirigersi in camera sua e starsene un po' per conto proprio nel letto. Sognando il momento in cui avrebbe fatto ritorno in Galles.
Quell'atmosfera non faceva altro che ledere ai suoi nervi. Meno male che poteva ancora accampare scuse come il lavoro per sottrarsi anche ad un Capodanno insieme ai suoi. Alexis e Peyton le avevano dato buca, per cui la bionda si era accodata al gruppo del Faraday per festeggiare tutti insieme la notte del 31. E per fortuna era riuscita a convincere anche Enrique a venire, almeno si sarebbe distratto un po' dalle sue recenti pene amorose.

Dunque...
I dolci sono pronti in frigo...
La borsa con il pigiama, lo spazzolino e tutto il necessario per passare la notte fuori è fatta...
Io sono pronta...
I regali ci sono...
Meglio controllare che ore sono.
Grant dovrebbe essere qui a momenti...


Immagine


Avevano deciso di arrivare insieme alla festa, anche perché la Bishop aveva bisogno di una mano in più per trasportare tutto quanto. Si era sistemata e vestita come se dovesse andare ad un party di lusso, con un vestitino molto mini che lasciava scoperte praticamente tutte le gambe, di colore verde oro. Anche i capelli erano stati acconciati in maniera perfetta, con boccoli che ricascavano sulle spalle della Ricercatrice. Infine lenti a contatto e trucco, orecchini dorati, smalto scuro sulle mani -ma non sui piedi- e scarpe nere plateau con tacco. Insomma, un look che avrebbe dovuto accelerare di molto la salivazione dei membri di quel gruppo di nerd, ma in fondo Cecilia puntava a far morire segretamente solamente uno di loro. E poi aveva davvero poche occasioni di vestirsi veramente bene, motivo per cui quando capitavano esagerava sempre con tutto, come se volesse trasformarsi da bruco qual era nella vita di tutti i giorni in una splendida farfalla.

DLIN DLON


Le 20:28!
Bene, mi piace che sia un po' in anticipo rispetto all'orario dell'appuntamento.
Così ho un po' di tempo per dargli il mio regalo!


Non era solo un pensierino, come quelli che aveva fatto al resto del gruppo dei nerd o ad Enrique. Aveva preso un regalo anche ad Haytham, ma a lui lo aveva consegnato poco prima di partire ricordandogli che andava scartato solamente il 25 Dicembre. Non sapeva in realtà se il Ravnick avesse rispettato quel patto, ma tanto poco importava. Aveva speso qualche galeone in più per Grant, in quanto per lui sentiva di voler fare qualcosa di più di un semplice pensiero.

TLAC


Ehilà...

Ciao Grant!
Entra pure, ti stavo aspettando.


Immagine


Sì, il Faraday stava vedendo bene. Cecilia non solamente portava un vestito corto, ma in più c'era un piccolo spacco che lasciava intravedere anche parte della coscia. Probabilmente per lui sarebbe stato uno sforzo non indifferente cercare di non puntare lo sguardo lì, ma la sua fortuna era che, avendo fatto un regalo tanto voluminoso alla Bishop, l'attenzione di questa venne catturata completamente dal suo regalo piuttosto che alle reazioni del suo corpo.

Ma... Non eravamo d'accordo di farci solamente un pensierino?

Chiese un po' scettica, posando il grosso oggetto sul tavolo mentre lo scartava velocemente. Non aveva nemmeno fatto un commento su come stesse vestito o se avesse passato bene quelle vacanze perché.. Be', lui si vestiva sempre in quel modo e il regalo era un fattore che Cecilia non aveva affatto calcolato.
E quando lo scartò del tutto, ci rimase esattamente come una stronza.

Mi era parso che fossi molto interessata a questo coso quindi... Beh... Buon Natale Capo!

No... Oh no Grant!
Ma ti ha dato di volta il cervello?!
Che cavolo ti sei fumato per fare una cosa del genere???


Come al solito, quando per lei il ragazzo combinava qualche cavolata c'entrava sempre il fumo di mezzo. Giusto per ricordargli che le canne facevano male.

Costa 385 galeoni e 88 falci questo forno, tu NON hai tutti questi soldi!
Dimmi che non ti sei venduto un rene o qualcosa del genere...
Accidenti, ma perché devi sempre strafare?!


Be', certo, ovvio: era lei quella che si metteva in tiro ma lui esagerava con i regali. Cecilia si mise una mano sulla fronte, andando a prendere una busta contenente tanti piccoli pacchettini e cercandone uno un po' più grosso rispetto agli altri, incartato con della carta regalo blu e rossa.

Io ti ho preso solamente quella chiave meccanica che ti serviva per lavoro!
Adesso il mio regalo mi sembra del tutto inutile, in confronto al tuo...


E se Grant avesse teso la mano per prendere il regalo, dicendo che non faceva nulla ed era contento così...

Assolutamente no!
Non te lo dò, ora dovrò a tutti i costi cercare un regalo che possa competere con il tuo forno, altrimenti non riuscirò più a guardarmi allo specchio la mattina!
È un regalo fantastico, devo trovarne uno che sia alla sua altezza!


Anche nei doni sembrava sempre essere in eterna sfida.
Almeno la bionda aveva ammesso cosa ne pensasse di quel regalo, semplicemente era sconvolta per la mole di soldi spesi da parte del finto biondo. Forse ricordandosi solo in quel momento di non averlo nemmeno ringraziato, Cecilia si avvicinò a lui, fissandolo dritto negli occhi. Certo che con i tacchi faceva apparire Grant un po' un nanetto!

Grazie... stupido idiota di un Vice strafatto e drogato!

E lo abbracciò, stringendosi per cinque, sei secondi addosso al suo corpo.

Vogliamo andare?
Dobbiamo portare un bel po' di roba.
In frigo ci sono le torte.
Alla fine ho fatto una cheesecake con copertura di fragole...


Immagine


E una torta con pan di spagna al cacao, due strati di crema al caffé e copertura di panna aromatizzata al caffé...

Immagine


Dici che piacerà al resto del gruppo?
Sinceramente...
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Messaggioda Grant » 10/01/2018, 0:00

Ehilà...

Ciao Grant!
Entra pure, ti stavo aspettando.


... GLOM...

Le cosce di Cece erano proprio lì, a portata di occhio, visibili in tutta la loro abbondanza, capaci di rievocare ricordi mai e poi mai sopiti.
Grant deglutì piano ma intensamente, inspirando così da cercare di frenare un minimo la discesa vertiginosa del sangue dal cervello... All'altro cervello.
Ci riuscì solo parzialmente ed in suo aiuto venne il fatto che i pantaloni non fossero tanto stretti... Oltre alle parole di una Bishop un po' perplessa.

Ma... Non eravamo d'accordo di farci solamente un pensierino?

Io ho parlato di pensiero... Nel senso che... Pensavo di regalarti una cosa specifica.

Un modo un po' contortamente logico per giustificare il regalo comprato alla bionda, c'era proprio da ammetterlo.
Di sicuro non gli sarebbe stato più possibile farla franca dopo che la ragazza scartò il dono natalizio.
Almeno poteva stare sicuro che avrebbe apprezzato al 180%... Come minimo!

No... Oh no Grant!
Ma ti ha dato di volta il cervello?!
Che cavolo ti sei fumato per fare una cosa del genere???


Ma per te è sempre una questione di stupefacenti?

Costa 385 galeoni e 88 falci questo forno, tu NON hai tutti questi soldi!
Dimmi che non ti sei venduto un rene o qualcosa del genere...
Accidenti, ma perché devi sempre strafare?!


Perché ti amo con tutto me stesso, Cece...

... Come... Coma hai detto... ?

Sì hai sentito benissimo, ho detto che ti amo...
... E non sopporto più l'idea di essere vicini nella vita ma lontani col cuore.


Ma io veramente... Non saprei, ecco, mi prendi alla sprovvista, non so...

No per favore, non distogliere lo sguardo... Fissami negli occhi.

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Io ti voglio, ti desidero, farei qualsiasi cosa per te...
Se averti accanto significasse dover comprare altri cento di questi forni, allora lo farei.


Grant, in verità... L'ho sempre tenuto nascosto ma anche io provo gli stessi sentimenti per te...

... Che cosa? Dici davvero amore mio?!

Sniff... Sì... Dico davvero...

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Oh, Cecilia...

Grant, sei la mia vita...

Basta parole, baciami.

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QUALCHE ISTANTE DOPO

Quanto mi era mancato!
Quanto mi sei mancato, il mio unico e solo stallone!
Nessuno mi fa godere come te!


Forse esageri, lascia che prima ti rinfreschi la memoria...

A patto che tu lo faccia ogni giorno...

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Ora, a parte la fantasia fin troppo galoppante sull'effettivo andazzo dei fatti in caso di una possibile confessione...
... Ma perché doveva sempre immaginarsi alto, aitante, bellissimo ed esageratamente virile tipo super eroe?
Scosse la testa, dopo essere rimasto zitto anche troppo, facendo, ovviamente, la figura del cretino, magari anche fumato.

A-avevo qualcosa da parte!

Io ti ho preso solamente quella chiave meccanica che ti serviva per lavoro!
Adesso il mio regalo mi sembra del tutto inutile, in confronto al tuo...


Ma scherzi?!
Era quella che volevo!
Assolutamente perfetta!
Il regalo giusto è quello che l'altro desidera, il valore non c'entra nulla!
La mia chiave sta in condizioni pietose, fantastico, dammela sub-...


Assolutamente no!
Non te lo dò, ora dovrò a tutti i costi cercare un regalo che possa competere con il tuo forno, altrimenti non riuscirò più a guardarmi allo specchio la mattina!
È un regalo fantastico, devo trovarne uno che sia alla sua altezza!


Mentre invece lei, alla sua di altezza, non ci stava per niente. Anzi, lo superava anche di poco, proprio come nelle fantasie romantiche del Faraday.
Nonostante tutto, comunque, l'abbraccio che ricevette gli scaldò il cuore, già, per eguagliare il regalo le sarebbe bastato donargli il suo cuore, ma capirai.
Si beccò il ringraziamento con annesso insulto/complimento, stringendola un poco a sua volta. Si era anche messo il profumo... Per lei.

Vogliamo andare?
Dobbiamo portare un bel po' di roba.
In frigo ci sono le torte.
Alla fine ho fatto una cheesecake con copertura di fragole...
E una torta con pan di spagna al cacao, due strati di crema al caffè e copertura di panna aromatizzata al caffè...


Credo renderai tutti felici...
Vado un attimo al bagno, poi possiamo andare...
Aspettami vicino al camino!


8 MINUTI DOPO

Immagine

Praticamente ogni serata nerd si svolgeva a casa di Hugh.
I suoi genitori erano molto ricchi, i soliti che compensavano la poca presenza e stabilità familiare con il denaro e i vizi.
La villa, disposta su un promontorio che si affacciava sul mare, aveva vicino una sorta di gigantesca dependance, completamente ad uso e consumo del figlio.
Non che lui fosse così felice di avere quello in cambio del calore di una famiglia, ma sapeva anche che il padre e la madre non ci fossero per motivi seri, professionali.
Una volta giunti lì, Cecilia e Grant trovarono il gruppo al gran completo (meno Enrique, per il momento), con un bel po' di addobbi, luci e atmosfera festiva.
Inevitabilmente gli occhi di ognuno andarono a finire sulla mise della Bishop e ad un paio parve quasi cadere la bava dalla bocca.
Soltanto Hugh e un altro del gruppetto stavano vestiti lievemente eleganti, mentre per il resto, viva il casual e l'approssimativo.
C'era addirittura Donald che stava in tuta da ginnastica, figurarsi.

Oooohhhh, ragazzi, guardate i dolci!

Si può saltare la cena e passare immediatamente al dessert?!

Che aspetto magnifico... Gnam gnam...

"Gnam Gnam" lo stava dicendo anche Grant, ma riferito al di dietro di Cecilia, che fissava impunemente mentre lei gli dava le spalla, ignara.

Allora?

Allora cosa?

Stanotte è la notte giusta?

Non lo so, dipende da tanti fattori...

Ma scusa, ti sei preparato così tanto!

Sì ma devo essere sicuro che ci siano almeno i presupposti affinché apprezzi...


Hugh si era avvicinato all'amico per fargli alcune domande.
Evidentemente per quel fine anno il Faraday aveva in serbo altre sorprese, ma avrebbe avuto il coraggio di sfoderarle?
In un certo senso aspettava che arrivasse pure Enrique per dargli un minimo di forza.
La prima parte della serata andò avanti mangiando stuzzichini, parlando delle ultime uscite fumettistiche e dei doni nerd ricevuti per Natale.
Ma ad un tratto, una voce ben precisa richiamò l'attenzione della Bishop, ordinandole praticamente di voltarsi e mettersi piedi.

Cecilia W. Bishop...
... Se non vuoi che riveli a tutti per cosa sta la "W"....
Ti conviene muoverti e venirmi ad abbracciare!


Immagine

Non si vedevano da una eternità, settimane e settimane, separati dacché stavano dentro lo stesso Settore ad Andorra.
L'Iglesias era sempre lo stesso, stesso abbigliamento, stesso taglio di capelli, stesso atteggiamento.
Forse era quasi confortante e bello fare un tuffo nel passato in quel modo, con qualcuno di amico così simile a lei.
La strinse forte, il latino, con un entusiasmo ovvio, prima di passare in rassegna i diversi saluti qua e là, Grant compreso ovviamente.
Non ci volle molto comunque prima che Enrique e Cecilia si ritrovassero un attimo appartati, comodi sul divano, con un bicchiere di Pepsi alla mano.

Insomma?
Com'è la vita dai Ravnick?
Dimmi tutto del loro Laboratorio!
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Messaggioda Cecilia » 11/01/2018, 15:25

... GLOM...

Quella era la reazione che Cecilia Bishop voleva dal Faraday. Gli sorrise, felicissima di notare quanto fosse rimasto imbambolato di fronte a lei, ma spostando presto l'attenzione su un pacco molto voluminoso, che non era quello in mezzo alle sue gambe. No, affatto, Grant si era presentato con un regalo veramente costoso per lei e la bionda, quando lo scartò, ci rimase come una stupida, fissando il suo Vice e dandogli del pazzo scriteriato.

Costa 385 galeoni e 88 falci questo forno, tu NON hai tutti questi soldi!
Dimmi che non ti sei venduto un rene o qualcosa del genere...
Accidenti, ma perché devi sempre strafare?!


Non la stava ascoltando, apparentemente. Il finto biondo esibiva la sua solita espressione da fattone, rinchiudendosi dietro chissà quale fantasia che la Bishop, sicuramente, non avrebbe mai potuto indovinare.

Ehi sto parlando con te!
Grant! Grant!
Ci sei?


Gli schioccò pure le dita un paio di volte di fronte al viso, fino a quando la fantasia del Faraday non terminò e finalmente il ragazzo si degnò di risponderle, anche se certo la sua risposta fu decisamente evasiva.

A-avevo qualcosa da parte!

Non le venne in mente il collegamento del fumetto visto nel negozio di Tucker, per il semplice fatto che era IMPOSSIBILE che Grant fosse stato così matto da fare una cosa del genere. Lei era nerd tanto quanto il ragazzo e sapeva perfettamente che cosa significasse per uno come loro privarsi di un pezzo tanto raro della propria collezione. Era come strapparsi via una parte di cuore. Era come perdere un figlio, un genitore, un amico, la tua anima gemella. No, non esisteva che il suo Vice avesse potuto davvero fare una cosa simile. Era molto più facile credere che negli ultimi tempi fosse riuscito a racimolare un bel gruzzolo facendo la fame al lavoro.

Adesso il mio regalo mi sembra del tutto inutile, in confronto al tuo...

Ma scherzi?!
Era quella che volevo!
Assolutamente perfetta!
Il regalo giusto è quello che l'altro desidera, il valore non c'entra nulla!
La mia chiave sta in condizioni pietose, fantastico, dammela sub-...


Assolutamente no!

Oh no, non se la sarebbe cavata tanto facilmente. Sapeva perfettamente che certe frasi venivano dette appositamente per far sentire meno in colpa l'altro di aver fatto una gaffe epica, per cui non aveva nessuna intenzione di dare ascolto a Grant sulla questione della chiave meccanica. Era un regalo utile ma insulso in confronto al forno magico, per questo motivo Cecilia ne avrebbe trovato un altro che, in quanto a valore, eguagliasse quello che il Faraday aveva fatto per lei.
Dopo aver preso quella decisione, finalmente la bionda si decise ad abbracciare il suo Vice, stringendolo forte e ringraziandolo, seppur con qualche riserva. Stava già iniziando a scervellarsi su cosa potesse piacergli che fosse di grande effetto, quando il suo naso captò un odore diverso sulla sua pelle, molto buono, l'odore di pulito e soprattutto di profumo.

Ma lo sai che questo profumo ti sta veramente bene?
Dovresti metterlo anche quando vieni a lavoro, ti fa apparire un po' più professionale!


Glielo aveva ripetuto almeno un centinaio di volte, ma solamente in occasione di Capodanno il Faraday si era deciso a seguire il suo consiglio. Non immaginando che fosse solo un modo come un altro per compiacere lei. Cecilia era quel tipo di ragazza che voleva le grandi dimostrazioni ad effetto per comprendere, un invito a cena, un palesamento di intenti che da parte del suo Vice non c'era mai stato. Era sempre in perenne dubbio, non sapendo mai decidersi se essere lei a fare la prima mossa e provare ad uscirci insieme oppure rimanere ferma dove stava e lasciar correre. Perché c'erano ancora tante cose di lui che non le stavano bene e lei sapeva essere ossessiva su molte cose, anche con il proprio partner. Clovis se l'era scampata, Grant sarebbe stato capace di reggerla? A detta della bionda, era decisamente un no.

Vado un attimo al bagno, poi possiamo andare...
Aspettami vicino al camino!


Prendo giusto un'ultima cosa e ci sono!

8 MINUTI DOPO


... Insomma!
Che cosa avete da guardare tutti quanti?
State forse insinuando che quando passo il mio tempo con voi normalmente sembro una racchia?!


A differenza della reazione avuta dal Faraday -e dalla Bishop apprezzata- quella degli amici di lui le fecero comprendere che erano rimasti tutti increduli di fronte al nuovo look esibito per l'occasione dalla Ricercatrice, come se per il resto del tempo fosse sempre stata insulsa e banale. Era facilmente suscettibile la bionda, persino quando una persona le stava facendo un complimento. In ogni caso, ben presto tutti quanti la smisero di guardarla apertamente come se fosse un qualche mostro raro, lasciandola libera di sistemare i dolci in cucina e di servire da bere una piccola sorpresa di casa Bishop, l'eggnog di Jillian. Ne aveva preparate due versioni Cecilia, una che riprendeva fedelmente la ricetta originale di sua madre -altamente alcolica, quasi da far strozzare- e un'altra che ne ricalcava il gusto ma analcolica per lei. Ci mancava solamente che uscisse fuori di testa la sera di Capodanno, non era proprio il caso che questo accadesse.
La dependance di Hugh si prestava perfettamente per la loro festicciola intima e senza troppi fronzoli. In effetti Cecilia era l'unica vestita da paura, mentre il resto del gruppo -chi più chi meno- aveva scelto un look molto sciatto. Be', non che a lei importasse qualcosa, al massimo già odiava l'idea della scelta dei tacchi a spillo per la serata. Di solito li portava tutti giorni, ma avevano un tacco più grosso ed ampio che le permetteva di non morire come stava accadendo in quel momento. Fortuna che fece la sua comparsa qualcuno a distrarla dal dolore, qualcuno che le fece una delle più tremende minacce che Cece avesse mai sentito.

Cecilia W. Bishop...
... Se non vuoi che riveli a tutti per cosa sta la "W"....
Ti conviene muoverti e venirmi ad abbracciare!


Enrique!

Era facile notare la gioia nel tono di voce della bionda, che si alzò in piedi per correre -per modo di dire- ad abbracciare l'amico e vecchio compagno di sventure nel laboratorio di Hobbes. Quando camminava veloce, come in quel caso, il suo fondoschiena ondeggiava ipnotico, facendo probabilmente girare la testa ai presenti e ad uno in particolare. Ma a Cecilia non importava, non mentre abbracciava l'Iglesias, sussurrandogli parole vagamente dolci all'orecchio.

Se ti azzardi di nuovo a minacciarmi in quel modo in pubblico, ti prometto che ordinerò a Snicky di banchettare con i tuoi gioielli di famiglia stanotte...

No, non si era portata dietro Snicky, aveva preferito lasciarlo tranquillo a casa sapendo che si sarebbe trovato più a suo agio da solo che in pubblico. Ma questo Enrique non era costretto a saperlo, anzi meglio che fosse ignaro del dove stesse il suo serpente, così gli sarebbe passata la voglia di urlare in pubblico anche solamente l'iniziale del suo secondo nome.

Insomma?
Com'è la vita dai Ravnick?
Dimmi tutto del loro Laboratorio!


Sì sedettero sull'apposito divano, loro due e un bel bicchiere di cola in mano, parlando di come le stessero andando le cose ora che Haytham l'aveva assunta. L'Iglesias aveva avuto occasione di conoscere la Bishop solamente dopo che lei si era specializzata all'A.G.E.R., per cui non poteva sapere che fra lei ed il Ravnick sussistesse un rapporto di vecchia data, mantenuto anche all'interno della struttura di Cipro. Per questo motivo il resoconto fu lungo ed intervallato da sprazzi di minacce di omicidio, qualora Haytham si fosse comportato di nuovo in un certo modo con lei. In seguito fu il turno della ragazza di farsi fare un resoconto della sua vita, ponendo una domanda molto particolare e che le stava davvero tanto a cuore.

Ti prego, dimmi che Prescott sta combinando un disastro dietro l'altro e che ben presto lo lincezieranno per inettitudine al lavoro!
Ti prego, ti prego! Fammi questo regalo di fine anno Enrique...


Non nascondeva mai di goderci all'idea che il bastardo che l'aveva forata da Andorra subisse una pena uguale, ma per la propria incapacità come scienziato. Lei era giovane, aveva grinta da vendere, mente lui era solo un vecchio leccaculo che si nascondeva dietro le sottane della moglie, più preparata di lui, per ottenere incarichi di maggior rilievo. Lo sapevano tutti, ma purtroppo non era dimostrabile, per questo motivo la Bishop si augurava ogni notte che qualcosa del genere accadesse, convinta che prima o poi tutte le sue maledizioni si sarebbero concretizzate.

... E per quanto riguarda la tua vita sentimentale?
Non sei più uscita con nessuna ragazza dopo esserti lasciato con la segretaria?


Nel porre quella domanda, Cecilia alzò per qualche istante lo sguardo, ricercando la figura di Grant in mezzo agli altri nerd. Era palese per un occhio attento che ci fosse dell'interessa da parte della bionda per il Faraday, un interesse intervallato però da tante domande e tanti dubbi. A volte si chiedeva ancora che fine avesse fatto Clovis, se stesse bene e come avesse passato le vacanze. Non gli aveva scritto, per vigliaccheria, pensando di ricevere indietro solamente una valanga di insulti. Anche perché non era stata del tutto sincera con lui, purtroppo. Non gli aveva mai confessato che uno dei motivi per cui aveva deciso di mollarlo era che aveva visto in Grant un ragazzo più capace di amarla rispetto a quanto facesse il suo ex-fidanzato. Anche se poi, in realtà, il suo Vice non le aveva mai confessato alcun tipo di sentimento.
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Messaggioda Grant » 14/01/2018, 18:39

... Insomma!
Che cosa avete da guardare tutti quanti?
State forse insinuando che quando passo il mio tempo con voi normalmente sembro una racchia?!


... Cece, loro non sono abituati a vedere le femmine in tiro...
... Loro non sono abituati a vedere femmine, partiamo da questo presupposto...
... Quindi è ovvio che un simile aspetto venga osservato con maggiore attenzione e salivazione, no?


Grant si avvicinò a lei parlandole a bassa voce, mentre gli altri cercavano delle valide scuse da apporre al loro comportamento.
Nessuno del gruppo era un playboy e fatto e finito e quando una nuova presenza femminile si accostava al team, nessuno osava farsi avanti.
Con Cecilia la questione era ben diversa, perché più o meno tutti sapevano cosa provasse l'amico Faraday per lei.
Quindi si era stabilito che in nessun caso si sarebbero accettate eventuali avances da parte della Bishop...
... Come se fosse possibile che accadesse, poi.

Cecilia W. Bishop...
... Se non vuoi che riveli a tutti per cosa sta la "W"....
Ti conviene muoverti e venirmi ad abbracciare!


Enrique!

"W"?

Quindi ha un secondo nome?

Per cosa starà? Winona?

Magari Wanda!

Il gruppetto iniziò a sparlottare proprio mentre la bionda e l'ex collega di Andorra si abbracciavano dopo tanto tempo.

Se ti azzardi di nuovo a minacciarmi in quel modo in pubblico, ti prometto che ordinerò a Snicky di banchettare con i tuoi gioielli di famiglia stanotte...

... Ma dai, non importerà niente a nessuno!

Cecilia!

Hugh richiamò l'attenzione della bionda.

Dai rispondici! Io dico Wendy!

Io invece dico Wanda!

Ed io Winona!

... Avete sbagliato tutti e tre.

La voce di Grant giunse da destra, smontando le aspettative dei tre amici.
In teoria però nemmeno il Faraday era a conoscenza del secondo nome della Capo Unità... Vero?
Il ragazzo finto biondo mandò giù un sorso di birra con nonchalance, guardando poi la Superiore.

... Beh appena conosciuti volevo sapere qualcosa in più su di te.
L'archivio informatico centrale di Andorra era inespugnabile, lo so...
... Ma quello dell'A.G.E.R. di falle ne aveva un bel po'!


Non fu esageratamente orgoglioso nel parlare, anzi, utilizzò il suo solito tono da fattone un po' ebete, tranquillo e sereno.

Quindi ce lo puoi dire?

Nah...

Almeno si stava facendo perdonare parzialmente non rivelando l'immane verità.

... Ma posso assicurarvi che non ci arriverete mai!

Terminò con una espressione abbastanza ironica, sbuffando quasi sul punto di ridere tra sé, mandando giù un altro poco di birra.

... Minacciami e io parlerò!

Disse poi verso Cecilia, qualora la bionda avesse provato ad avvicinarsi per fargli qualcosa, tipo tirargli qualcosa di contundente o intimorirlo.
Poteva stare sicura che Grant avrebbe mantenuto il segreto e la promessa di non fiatare e mentre tutti si scervellavano sul possibile nome, lei poteva conversare con l'Iglesias.
Chiacchiere sul Laboratorio dei Ravnick, su Haytham, sul suo ruolo come Capo Unità, sulla conversazione avuta con Hobbes prima di cominciare, insomma un po' tutto.

Ti prego, dimmi che Prescott sta combinando un disastro dietro l'altro e che ben presto lo licenzieranno per inettitudine al lavoro!
Ti prego, ti prego! Fammi questo regalo di fine anno Enrique...


... Mh, onestamente lo vorrei tanto ma più che non essere apprezzato eccessivamente dal team, non fa altro di sbagliato.
È un Capo severo, ha le sue ottime manie di grandezza ma manda avanti Laboratori da decenni quindi sa un minimo il fatto suo.
Probabilmente sarebbe inetto in un ruolo di maggiore importanza ma come Capo Reparto si tiene sulla buona sufficienza, scusami...


Non avrebbe indorato la pillola, specie perché se poi Cece avesse svolto qualche ricerca lo avrebbe chiamato subito "bugiardo".
Enrique le raccontò semplicemente della scarsa opinione dei vari scienziati che reputavano Prescott ben organizzato ma incapace di collaborare.
Dava compiti e forniva responsabilità, quello sì, ma comunicava relativamente poco e per questo si teneva a galla anche se con l'acqua alla gola.
Forse in quell'istante Cecilia avrebbe capito come mai Haytham stesse puntando tanto sul fatto di farla apprezzare dai suoi sottoposti.
L'attitudine al comando c'era, così come anche la bravura e la valenza come scienziata, ma doveva arrivare lì dove Prescott non fosse mai giunto.
Solo così lo avrebbe realmente sconfitto, diventando un Capo a tutti gli effetti, un Capo non solo da rispettare ma anche da stimare.

... E per quanto riguarda la tua vita sentimentale?
Non sei più uscita con nessuna ragazza dopo esserti lasciato con la segretaria?


Mi sono frequentato per un periodo con una modella che adorava il mio cervello, ma il problema era che lei di cervello ne aveva troppo poco.
Ultimamente penso molto poco alle ragazze, sarà che i compiti ad Andorra sono aumentati ed abbiamo un ritmo molto più serrato.
Cercherò di rimettermi in carreggiata una volta che i progetti saranno tutti a buon punto!


Anche un cieco si sarebbe accorto della poca convinzione nelle parole di Enrique, ma si vedeva che lui stesso cercava di crederci con tutto se stesso.

... Forse il vero grande problema è il sesso.
Sai, la mia migliore amica e il marito ci danno sotto molto spesso ed è un po' deprimente.
... Più che altro è deprimente ogni tanto beccarli per sbaglio e osservare anche solo per un secondo che cosa abbia J.D. tra le gambe, dannazione...


Scosse la testa, sospirando con uno sguardo quasi allucinato, volendo rimuovere per l'ennesima volta quella visione dalla memoria.

Trama santissima, ma ti pare normale un vantaggio simile nei confronti di noi poveri bianchi?!
Secondo me anche mettendo insieme il mio con quello di tutti i presenti, non arriveremmo a quello di J.D....
... Metaforicamente parlando, per carità!


Nel frattempo, in lontananza, Grant si versava un'altra dose di eggnog iper alcolico della madre di Cece, mandandolo giù con estremo piacere.
Solo altri due riuscivano facilmente nell'intento, gli altri finivano per tossire e passare a quello con una gradazione più ristretta.
Altri invece contemplavano famelici i due dessert, per poi essere bloccati da Hugh che ricordava loro che fine avessero fatto qualora si fossero azzardati a toccarli.

... Mentre tu invece?
Hai superato del tutto la rottura del fidanzamento?
Tra l'altro avevo capito che tuo padre lo adorasse... I tuoi che hanno detto?
... Che poi alla fine non ci dicesti mai perché effettivamente fosse finita.
Ti andrebbe di dirmelo, una buona volta? Sembravate andare alla grande assieme...
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Messaggioda Cecilia » 16/01/2018, 23:04

... Cece, loro non sono abituati a vedere le femmine in tiro...
... Loro non sono abituati a vedere femmine, partiamo da questo presupposto...
... Quindi è ovvio che un simile aspetto venga osservato con maggiore attenzione e salivazione, no?


... Se le cose stanno così, allora va bene.

Talmente facile era per lei inalberarsi quanto sedare i suoi tentativi di sfuriata, ponendo le cose in un'ottica accettabile e tranquilla per la Bishop. Grant era fortunato ad aver imparato subito come gestirla, perché in questo modo non soltanto faceva vivere meglio lei ma anche il resto delle persone che avevano a che fare con Cecilia. La bionda comunque, nonostante si fosse vestita in un certo modo anche e soprattutto per fare colpo su un certo Faraday, iniziava a pentirsi della scelta del vestito. In parte perché gli occhi che la seguivano erano principalmente quelli dei pervertiti del gruppo ed in parte perché le scarpe -un tacco a spillo- le facevano dolere i piedi.
A ravvivare la serata -ma nel modo sbagliato- per fortuna arrivò proprio Enrique che scelse un modo veramente pessimo di annunciarsi al resto del gruppo. Far presente che Cecilia avesse un secondo nome scatenò una gara fra i nerd a chi riuscisse ad indovinarlo per primo. Ma la vera sorpresa la riservò come al solito Grant, che sembrava conoscere anche quel piccolo segreto della bionda occhialuta.

Cecilia!
Dai rispondici! Io dico Wendy!


Io invece dico Wanda!

Ed io Winona!

... Avete sbagliato tutti e tre.

E... E... Tu che ne sai???

... Beh appena conosciuti volevo sapere qualcosa in più su di te.

Ma...

L'archivio informatico centrale di Andorra era inespugnabile, lo so...
... Ma quello dell'A.G.E.R. di falle ne aveva un bel po'!


Rimase veramente sbalordita. Non sapeva se essere lusingata del fatto che il ragazzo si fosse interessato subito a lei, al punto tale da compiere un simile atto per sapere qualcosa in più su di lei oppure andare su tutte le furie per quella violazione della sua privacy. Erano perfettamente pari, a dire il vero, con picchi che propendevano verso l'incazzarsi a morte con il Faraday. Già, peccato che non potesse esplodere come invece avrebbe voluto fare lei, a causa delle minacce del suo Vice.

... Minacciami e io parlerò!

Questa me la lego al dito!

Avrebbe dovuto guardarsi alle spalle il caro ragazzo, per evitare di vedersi pugnalato da una Bishop inferocita e vendicativa. Meno male che la presenza di Enrique distolse l'attenzione della bionda dal Faraday per concentrarsi invece un po' di più sulle chiacchiere con lui, parlando del proprio lavoro e chiedendogli buone notizie sul licenziamento di Prescott.

... Mh, onestamente lo vorrei tanto ma più che non essere apprezzato eccessivamente dal team, non fa altro di sbagliato.
È un Capo severo, ha le sue ottime manie di grandezza ma manda avanti Laboratori da decenni quindi sa un minimo il fatto suo.
Probabilmente sarebbe inetto in un ruolo di maggiore importanza ma come Capo Reparto si tiene sulla buona sufficienza, scusami...


Fa niente, tranquillo.
Mediocre era e mediocre rimarrà. Io non voglio certo limitarmi al semplice Capo Reparto.
Riuscirò a scalare la vetta, vedrai, e a quel punto tutti i Prescott del mondo dovranno inchinarsi davanti ai miei piedi, ahahahahahahahahahahahah!


Okay, la risata le uscì fuori forse un tantino cattivella e malvagia, tipo cattivo dei fumetti che vuole conquistare il mondo. Ma Cecilia, in un certo senso, ricalcava molto quelle manie di grandezza, spingendosi sempre più oltre, là dove la portava la sua ambizione. Inoltre chiacchierare con lui di Prescott le forniva delle notizie molto interessanti su cosa egli sbagliasse e dunque su quali errori la Bishop dovesse evitare. Tuttavia, la ragazza non voleva certo passare l'intera serata a parlare esclusivamente di lavoro! No, si interessò anche della vita privata e sentimentale dell'amico, chiedendogli come andasse dopo la rottura con la segretaria.

Mi sono frequentato per un periodo con una modella che adorava il mio cervello, ma il problema era che lei di cervello ne aveva troppo poco.

E quindi niente argomenti in comune, accidenti...

Ultimamente penso molto poco alle ragazze, sarà che i compiti ad Andorra sono aumentati ed abbiamo un ritmo molto più serrato.
Cercherò di rimettermi in carreggiata una volta che i progetti saranno tutti a buon punto!


... Ehm... Tu... Ne sei sicuro?
No perché sai, dal tuo tono quasi potrei pensare che nemmeno tu ne sia convinto!


... Forse il vero grande problema è il sesso.

Oh... ecco...

Sai, la mia migliore amica e il marito ci danno sotto molto spesso ed è un po' deprimente.
... Più che altro è deprimente ogni tanto beccarli per sbaglio e osservare anche solo per un secondo che cosa abbia J.D. tra le gambe, dannazione...


ODDIO TI PREGO ENRIQUE!!!!
Lui... Lui è stato il mio... il mio dottore!


Lo disse a bassa voce, cercando di non farsi sentire dagli altri. Non le andava di far sapere proprio a tutti che avesse avuto a che fare con un MagiPsicologo per guarire dalle sue follie, anche perché pareva proprio che non avesse funzionato.

Trama santissima, ma ti pare normale un vantaggio simile nei confronti di noi poveri bianchi?!

Ma veramente... Non per essere pignoli, ma tu sei di etnia ispanica...

Secondo me anche mettendo insieme il mio con quello di tutti i presenti, non arriveremmo a quello di J.D....
... Metaforicamente parlando, per carità!


Tu... Tu dici?
Coff Coff Coff...


Okay, Enrique non aveva ancora mai stretto amicizia con il gruppo dei nerd. Quindi non poteva sapere che Grant potesse fare concorrenza ECCOME a quello del Sykes, pur essendo di etnia bianca. Certo, lui aveva avuto dalla sua l'aiuto di una parte di sangue di colore, però questo non importava no? Comunque, a prescindere da tutto, ce lo aveva bello grosso e lungo, nulla da invidiare dunque al caro J.D.

Senti Enrique, ma che cosa ti importa di come ce l'abbia J.D.?
Si dice sempre che l'importante è come lo usi no?
E poi tu hai altre qualità che magari lui non ha e che puoi sfruttare con qualche bella ragazza!
... Del tipo?
Ecco... Tipo... Tipo... Sei veramente un sacco simpatico!
No, dico sul serio, la simpatia è una dote fondamentale per conquistare una ragazza, non lo dico certo tanto per!
Fidati di me, anche se ce l'hai piccolo... MA SONO SICURISSIMA CHE NON CE L'HAI PICCOLO... Puoi piacere ugualmente ad una ragazza.


Bel discorso, magari anche lodevole il tentativo di voler risollevare il morale ad un amico, però certo era un tantino ipocrita la Bishop calcolando che quando lei, Alexis e Peyton parlavano dei propri rispettivi ragazzi, osannava in continuazione la dotazione del suo ex. Però quello riguardava lei, lei che era perennemente in competizione, anche quando non avrebbe dovuto esserlo. Era sincera però nel dispiacersi della situazione di Enrique, sapeva quanto poteva essere brutto non avere una compagna al proprio fianco e l'Iglesias se la meritava quell'opportunità.

Senti, ma perché ogni tanto non vieni con noi il fine settimana a fare GdR dal vivo?
Partecipa sempre una ragazza che è piuttosto caruccia e ti potrebbe interessare!
... Nel caso se vuoi al laboratorio c'è una mia sottoposta che anche lei non è affatto male!
Un po' bassina, ma ha un paio di tette che ti manderebbero in follia!
Che ne pensi? Ti piacerebbe se te la presentassi?


Il fatto che avesse appena proposto all'amico due delle ragazze verso cui aveva provato una certa gelosia perché troppo vicine a Grant non c'entrava assolutamente nulla con il suo buon proposito di fare del bene ad Enrique.
Già.
Proprio così.
Meglio non toccare quel tasto e andare avanti, cercando di ignorare la vocina che continuava a ripeterle quanto fosse merda nel voler fare una cosa del genere solamente per tenere lontane delle ragazze dal Faraday. E tutto questo perché lei non si decideva a parlargli!

... Mentre tu invece?
Hai superato del tutto la rottura del fidanzamento?


Penso proprio di sì, alla fine è passato un bel po' di tempo e con il lavoro poi sono riuscita a distrarmi molto facilmente.

Tra l'altro avevo capito che tuo padre lo adorasse...

... Seh... Decisamente...

I tuoi che hanno detto?

Vuoi veramente saperlo?
Mio padre si è messo a piangere!
Ci crederesti? Già mi sentivo in colpa, poi ci si mette pure lui!
Meno male che c'è ancora mia madre che mi dà un minimo di sostegno... Almeno lei.


... Che poi alla fine non ci dicesti mai perché effettivamente fosse finita.
Ti andrebbe di dirmelo, una buona volta? Sembravate andare alla grande assieme...


In realtà le motivazioni sono state un po' sciocche e folli, ma diciamo che col senno di poi ho compreso che tante cose non avrebbero potuto funzionare.
Da quando frequento questo tipo di gente mi sono resa conto di quanto mi mancasse condividere con la persona che ho accanto i miei stessi interessi.
Con Clovis non potevo parlare del mio lavoro perché non lo avrebbe capito, non potevo condividere le mie passioni perché non lo entusiasmavano...
... E non riuscivo ad accettare l'idea che lui facesse un lavoro tanto pericoloso come la Guardia del Corpo dei Reali di Andorra.
Ricordi quanto scattavo facilmente e per un nonnulla durante i miei ultimi mesi ad Andorra?
Ho scoperto che parte della mia tensione derivava dall'ansia provata nei confronti di Clovis e del mestiere che faceva.
Sai, temevo che potesse finire molto male e lui purtroppo è un po' come mio padre: molto patriottico e devoto alla causa.
Se avesse dovuto dare la vita per salvare quella della Principessa, so che l'avrebbe fatto... E a me questo non stava bene.


Fu un discorso serio e lungo, anche ricco di molte riflessioni che erano venute in seguito alla bionda. Quella più importante però, la causa scatenante della sua decisione, non era ancora venuta fuori, non con l'Iglesias. Solamente alla Parker aveva confessato quello che era successo, per il resto aveva preferito rimanersene in silenzio e pensare, cercando una risposta che tanto alla fine non era ancora riuscita ad afferrare.

E poi c'è un altro motivo ma... Preferisco parlartene in privato.
Magari fuori, così non ci sente nessuno.


Uscirono quindi all'esterno della dependance, andando ad osservare il cielo notturno e stellato. Hugh era davvero fortunato ad abitare lì, per quanto forse il ragazzo avrebbe scambiato volentieri tutti i soldi che aveva per un briciolo di presenza in più da parte dei suoi genitori.

Quello che sto per dirti non deve uscire al di fuori di noi due, intesi?
Non... Non mi piace parlarne, perché mi sono comportata veramente male con Clovis e poi perché... Perché ho combinato un tale casino che ancora adesso non so proprio come uscirne!


Iniziò in questo modo, aspettando che l'amico le desse la sua parola, per poi riprendere a parlare.

Il motivo principale che mi ha spinto a lasciare Clovis è stato... è stato Grant.
Io ci sono finita a letto... due volte... mentre stavo ancora con Clovis...
Niente giudizi, mi sento già un sacco colpevole, dico sul serio!
Il punto è che quando è successo io ero molto confusa. Provavo tanta rabbia verso Clovis e una forte attrazione verso Grant, specialmente dopo quello che ha fatto per me.
Sì lo so, io attratta da uno come lui, suona paradossale all'intero universo!
Ma stare con lui mi ha fatto comprendere che cosa non andasse nel mio rapporto e... E adesso non riesco a capire se voglio stare con lui perché ciò che non andava nel mio rapporto Grant invece me lo darà completamente oppure... Oppure è stato solamente un momento di passaggio che mi è servito a comprendere meglio ciò di cui ho bisogno nella vita.
Ma non è detto che sia Grant.
Sono mesi che ci sto a contatto e ogni volta che qualcuna si avvicina a lui vorrei semplicemente strozzarla!
Però non mi decido a fare quel passo avanti... Come se mi servisse una spinta, senza però che riesca a trovarla da sola...
... Tu cosa ne pensi?
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