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da Lucas » 18/07/2013, 17:18
Una lezione del professor Turner! Sarebbe un vero onore per me vederla all'opera. Spero solo lei non sia un insegnante troppo esigente...
Ma come, signorina Bennet, vuol forse dire che non saprebbe dare il buon esempio del perfetto comportamento da tenere in classe! Non ci credo, affatto!
La punzecchiò Turner con aria divertita, sicuro che una donna come lei, col lavoro che faceva, dovesse per forza aver imparato come comportarsi in pubblico, e in fondo poco prima avevano parlato proprio di questo, del modo in cui Lyra spesso fingeva col prossimo non per cattiveria - e mai in modo negativo - ma per quel distacco composto e professionale che era stata costretta ad utilizzare nel mondo intorno al quale girava tutta la sua carriera. Eppure, mentre i due ballavano insieme quella lenta musica gallese, Lucas fu sicuro che in quel momento di finto, di artefatto, ci fosse ben poco nella giovane Bennet, e che tutto, dallo sguardo intenso al sorriso deliziato, derivasse dalla vera Lyra, e dal piacere che questa stava provando in quel momento: e a coronare quel momento perfetto, le labbra della giovane si posarono sulla pelle di lui, vicino alla bocca senza però sfiorarla. Lui, dal canto suo, non volse il capo, rimanendo immobile, un po' perché l'istinto di baciarla c'era, ma sarebbe stato scorretto per un'infinità di motivi, ed un po' perché voleva godersi appieno quel contatto, catturando ogni sfumatura di quel momento per poterla serbare dentro di sé, come ricordo di una giornata perfetta. Ed era chiaro che gli fosse piaciuto, lo testimoniavano il suo sorriso e lo sguardo luminoso, al punto che palesò ad alta voce il dispiacere per non poter vincere più spesso premi del genere; gli era piaciuto molto ballare con lei e lo fece presente a Lyra, anche se chiedendole un parere si rese conto che la domanda era piuttosto fraintendibile.
Cosa, ballare o darle baci?
Lei cosa preferisce?
Malizia per malizia, ma perché negarla quando era un bel gioco che stuzzicava entrambi, visto che non stavano facendo nulla di male se non stuzzicarsi a vicenda? Lo stuzzicare di Lucas divenne ben presto imbarazzo, però, quando la coppia che aveva insegnato loro i passi di danza fraintese la situazione, scambiandoli per una coppia: ed inutile fu il suo tentativo di chiarire l'equivoco, ormai quelli se n'erano già andati, facendolo imbarazzare e portandolo a scusarsi con la giovane donna per il malinteso.
Non si preoccupi. La colpa è stata anche mia, non avrei mai dovuto darle quel bacio in pubblico.
Lo ammetta, un po' ci gode a vedermi imbarazzato, vero?
Si prese in giro da sola, ben consapevole che l'autoironia ci voleva, nella vita, per poi lasciar perdere l'argomento ed invitarla a qualcosa di molto più interessante, come il banchetto che si sarebbe tenuto al piano superiore nella sala del ricevimento.
Molto volentieri, mio bel cavaliere!
Dopo un inchino di lui ed una riverenza di lei, Lucas le offrì nuovamente il braccio da perfetto gentiluomo, ed insieme salirono le scale di pietra che li portarono alla sala del banchetto dove i commensali stavano aspettando l'arrivo di tutti i turisti.
C'erano contenitori con zuppa, un sacco di verdure, tanta frutta, e poi carne e pesce a volontà, appena cucinati, un paradiso di odori che faceva venire l'acquolina in bocca.
Non so lei, ma io sto morendo di fame...
Sussurrò alla sua accompagnatrice con aria complice, facendola sedere al proprio posto: il tavolo ovviamente erano uno solo, come nel Medioevo, una lunga tavolata a forma di ferro di cavallo che lasciava il centro della sala libera; le posate erano quelle del tempo, quindi un semplice cucchiaio di legno e delle ciotole dello stesso materiale, niente forchette o coltelli perché si mangiava con le mani. Il cibo era infine disposto di fronte a loro, non dovevano fare altro che allungarsi e prenderlo, e dopo il benestare di quello che doveva essere il - finto - padrone del Castello, tutti loro poterono iniziare a mangiare.
Allora, che ne dice? E' contenta di aver scelto proprio questo luogo come oggetto di visita per la sua giornata gallese?
Le domandò sorridente, pronto a servirle il cibo nel piatto non appena Lyra avesse palesato le proprie preferenze.
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da Lyra » 19/07/2013, 19:26
Ma come, signorina Bennet, vuol forse dire che non saprebbe dare il buon esempio del perfetto comportamento da tenere in classe! Non ci credo, affatto!
Sarò ben più che attenta se il professore si dimostrerà tanto affascinante in classe quanto lo è fuori da scuola...
Lyra rispose con calma, scherzando sul bel aspetto di Lucas che probabilmente catturava l'attenzione di molte studentesse all'interno di Hogwarts. D'altro canto, lei stessa non poteva biasimarle: era un bell'uomo, dallo sguardo affascinante e con un modo di comportarsi che avrebbe fatto perdere la testa a molte donne. Lei compresa? No, era abituata a quel genere di galanterie. Ma le piaceva il suo lato divertente, quello ironico e pronto a far battute. E le stava piacendo, sopratutto, quella giornata passata nel Castello di Cardiff. La giovane donna non potè fare a meno di ringraziare mentalmente Lucas per aver reso quella giornata splendida. Senza di lui, probabilmente la cantante non sarebbe mai venuta a sapere di quella rappresentazione medievale all'interno del castello. Ma fu quando l'uomo la invitò a ballare che Lyra potè sentirsi pienamente soddisfatta di aver ritrovato quel vecchio compagno di scuola. Seguire i passi di danza, volteggiare fra le sua braccia, fare strane piroette e rendersi conto che l'uomo di fronte a sè la stava ammirando [Intuito (p): 16]: era una sensazione che conosceva bene, che provava sulla propria pelle quasi ogni giorno. Ma non aveva mai avuto l'occasione di sentirla così da vicino. La cosa le fece molto piacere, tanto da spingerla a regalare al docente di Trasfigurazione un casto bacio all'angolo della bocca. Alla fine del ballo, Lucas esternò il suo desiderio di poter riprovare un'esperienza simile. Alla stessa Lyra non sarebbe dispiaciuto continuare a ballare, ma la frase era così fraintendibile che la giovane donna non potè fare a meno di cogliere l'occasione per rivolgere all'uomo una domanda maliziosa, nel tentativo di stuzzicarlo.
Lei cosa preferisce?
Io preferisco lasciarla nel dubbio. Ma, come al solito, può sempre provare ad indovinare...
Rispose a tono, prima che una coppia anziana facesse loro i complimenti per il ballo appena eseguito, scambiandoli per due innamorati. L'espressione di Lucas era a dir poco esilarante, con quel suo modo impacciato di scusarsi per aver provocato un equivoco che, a dirla tutta, la cantante trovava del tutto innocuo. O forse era la forza dell'abitudine, visto che le riviste di Gossip avevano marciato molto spesso sulle possibili relazioni che la cantante avrebbe dovuto avere con, almeno, cinque suoi colleghi diversi. No, non si preoccupava: era stata un'affermazione innocente e senza importanza. Almeno per lei.
Lo ammetta, un po' ci gode a vedermi imbarazzato, vero?
E' vero. La trovo molto divertente in questo momento!
Rise mentre lo diceva, lasciando che l'argomento si chiudesse così. Subito dopo, Lucas ebbe la brillante idea di continuare la loro rassegna medievale andando a mangiare al banchetto che i babbani avevano allestito al piano superiore. Lyra non potè fare a meno di essergli grata, visto che sentiva già i primi morsi della fame farsi strada in lei, ben contenta di poter finalmente mettere qualcosa sotto i denti.
Non so lei, ma io sto morendo di fame...
Anche io! Dove vogliamo sederci?
Erano appena arrivati all'interno della sala, dopo aver salito una serie di gradini di pietra. La giovane donna respirò con goduria il buon odore emanato dalle portate che i vari cuochi avevano cucinato per i commensali. Attese quindi che fosse l'uomo a guidarla verso due posti liberi sulla lunga tavolata a ferro di cavallo, sedendosi compostamente e osservando quello che aveva davanti agli occhi. L'esigua presenza di posate -o per meglio dire, la loro quasi totale assenza- fece vacillare per un attimo l'entusiasmo della giovane donna, non abituata a mangiare con le mani. Inoltre, temeva di potersi macchiare il vestito, rischiando di venir meno ad una delle regole fondamentali della buona etichetta che le era stato insegnato. Insomma, la ex-Tassorosso doveva trovare in fretta una soluzione: alla fine, optò per evitare tutte le tipologie di cibi troppo succosi e pieni di salse, scegliendo invece quelli più asciutti e le zuppe che, per sua fortuna, avrebbe potuto mangiare col cucchiaio. Quindi, dopo aver scelto una minestra di erbe fresche e una torta salata alle erbe, attese che il suo cavaliere le servisse quelle due portate, prima di riprendere a parlare.
Allora, che ne dice? E' contenta di aver scelto proprio questo luogo come oggetto di visita per la sua giornata gallese?
Oh si! Mi sto divertendo moltissimo e devo tutto a lei, Lucas. La ringrazio per questa piacevole giornata. Mi spiace solo che a breve dovremo separarci. Il mio manager si starà chiedendo dove sono finita, immagino...
Rispose pensierosa, iniziando a gustare prima la minestra calda, cercando di abituarsi a quel tipo di sapore. Non era male, sebbene la giovane donna la trovasse un po' troppo amara per i suoi gusti.
E lei invece? Tornerà a scuola, una volta finito qui?
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da Lucas » 21/07/2013, 19:50
Sarò ben più che attenta se il professore si dimostrerà tanto affascinante in classe quanto lo è fuori da scuola...
Un'altra sfida, dunque. Deduco le piaccia mettermi alla prova, faccio male a pensarla così Miss Bennet?
Domandò Lucas con aria divertita, palesemente a proprio agio visto che con Lyra era semplice approcciarsi, e la giovane donna aveva dimostrato di saper ben stare allo scherzo, soprattutto ora che stava cercando di essere più naturale con lui, non per forza artefatta e costruita come il proprio personaggio imponeva.
Ma stia attenta... se superassi le sue aspettative, potrei anche volerle richiedere un altro premio...
Aggiunse, appena più malizioso nel tono ma, come sempre, ben attento a non risultare eccessivo, fastidioso, pesante; non voleva, insomma che l'altra s'infastidisse, anche se un po' lo incuriosiva sapere se la bella cantante sarebbe stata pronta a premiarlo di nuovo, e nel caso in che modo avrebbe voluto farlo. Ballare con lei fu bellissimo, un momento molto intenso ed intimo pur senza sfociare in gesti o atti estremi: bastavano i loro sguardi per comunicare, e Lucas sentiva che di cose se ne stavano dicendo parecchie, pur senza aprire bocca; quel casto bacio, che per Turner aveva però almeno una lieve sfumatura di peccato, lo fece sorridere, e a provocazione rispose con provocazione, il docente di Trasfigurazione, ben immaginando, a ragione, che l'altra non avrebbe di certo mollato quella sorta di gioco a battute che sembrava riuscire loro tanto bene.
Io preferisco lasciarla nel dubbio. Ma, come al solito, può sempre provare ad indovinare...
Non dovrebbe sfidarmi in questo modo, non ha forse detto che sono un fenomeno, come investigatore? Rischia di lasciarmi scoprire troppo di lei, e questo potrebbe essere un grosso problema... o mi sto sbagliando?
Le domandò, riferendosi al discorso intrapreso ancor prima di entrare al Castello, al fatto che Lucas fosse bravo ad intuire la verità: in quel caso, se Turner avesse mai scoperto che Lyra era ben d'accordo all'idea di baciarlo ancora, ad esempio,avrebbe così potuto comprendere alcuni dei pensieri di lei e questo, per la donna che ci teneva a rimanere avvolta il più possibile nel mistero per una questione di riservatezza, avrebbe potuto non essere piacevole, per lei. Intanto, il docente si era appena esibito nella sua gaffe giornaliera, un momento imbarazzante che, però, Lyra sembrava trovare molto divertente.
E' vero. La trovo molto divertente in questo momento!
Sono il suo giullare di corte, per servirla Madamigella!
Replicò lui, inchinandosi di fronte alla cantante per strapparle un altro sorriso: gli piaceva che lei ridesse, che si lasciasse andare e fosse solo Lyra, anche per qualche breve istante; insieme, poi, i due si mossero fino al piano superiore, dove si sarebbe di lì a poco svolto il banchetto. Presero posto insieme agli altri commensali, osservando il cibo che avevano a disposizione, e Lucas si premurò di servire prima la donna e poi se stesso - optando per pane nero, maiale arrosto con patate, formaggio di capra e frittata di verdure, il tutto accompagnato dal sidro di mele che avevano assaggiato poco prima - in modo tale da poter poi mangiare ed informarsi intanto su se e quanto la sua compagna di visite ai Castelli gallesi si stesse divertendo.
Oh si! Mi sto divertendo moltissimo e devo tutto a lei, Lucas. La ringrazio per questa piacevole giornata. Mi spiace solo che a breve dovremo separarci. Il mio manager si starà chiedendo dove sono finita, immagino...
Sono contento di averle rallegrato la giornata, e ammetto che non mi dispiacerebbe rapirla per tutto il weekend, ma credo che il suo manager mi torturebbe da qui fino alla fine del mondo...
Ammise Turner divertito, mordendo un pezzo di formaggio e spezzando il pane con le mani, godendosi, a differenza della donna, la semplicità di quel cibo che si palesava anche nel modo di gustarlo, senza troppe cerimonie ma in maniera più pratica, più terra terra.
E lei invece? Tornerà a scuola, una volta finito qui?
Purtroppo sì, anche se atmosfere come questa mi fanno quasi desiderare di potermi fermare in questi luoghi per sempre.
Rispose Lucas, appena malinconico, voltando poi lo sguardo verso il finto padrone del Castello che, richiamando l'attenzione, invitò tutti i commensali a fare un brindisi speciale con la persona che avevano accanto, incrociando il braccio della mano con cui tenevano il bicchiere con quello dell'altro, avvicinandosi per gustare insieme il sidro di mele.
Che ne dice, Lyra? Prometto di non rovinarle il suo bel vestito!
Esclamò il giovane uomo, affabile e sorridente, invitando la sua interlocutrice a brindare con lui: se l'ex Tassorosso fosse stata d'accordo, allora Lucas avrebbe intrecciato il braccio destro con quello di lei, portandosi il bicchiere alle labbra per poi berne un sorso, senza staccare lo sguardo da quello della cantante; e quando il brindisi fosse finito, il docente di Hogwarts si sarebbe avvicinato a lei, al suo viso per, se la donna gliel'avesse lasciato fare, baciarle l'angolo sinistro della bocca, in un gesto a specchio di quello fatto dal'altra diversi minuti prima, scostandosi poi quel tanto che gli era necessario per poter focalizzare i propri occhi su quelli di lei. Se tutto ciò sarebbe effettivamente successo, allora Lucas si sarebbe permesso di sorridere, a metà tra il divertito e lo sfrontato.
Le chiedo perdono per la mia sfacciataggine... ma non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di assaggiare anche se di poco le sue labbra.
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da Lyra » 22/07/2013, 1:34
Un'altra sfida, dunque. Deduco le piaccia mettermi alla prova, faccio male a pensarla così Miss Bennet?
Un cavaliere, per essere tale, deve sempre superare le sfide che la sua dama gli propone. Altrimenti come fa a dimostrarsi degno di fiducia?
Rispose con tono quasi deliziato, rievocando una leggera nube di malizia nella voce che probabilmente non sarebbe sfuggita all'ascolto attento del docente di Trasfigurazione. Era un gioco iniziato quasi per caso, spontaneamente e che ora nessuno dei due voleva smettere, forse perchè era troppo divertente punzecchiarsi l'un l'altro con battute maliziose e seducenti. La giovane donna voleva ben capire fin dove si sarebbe spinto Lucas: lei, dal canto suo, avrebbe fatto di tutto per uscire vincitrice da quella sfida.
Ma stia attenta... se superassi le sue aspettative, potrei anche volerle richiedere un altro premio...
Le assicuro che non opporrei resistenza...
Da quello scambio di battute sarebbe potuto nascere qualcosa? Lyra non si poneva un simile quesito in quel momento, troppo impegnata a godersi la piacevole compagnia costituita da Lucas e dal castello che continuavano a a visitare. Solo mentre ballarono la giovane donna sentì qualcosa dentro di sè che la spinse ad agire ad uno stadio, diciamo, successivo, avvicinandosi al bel volto dell'uomo e baciandolo sull'angolo della bocca. Non le era vietato farle piacere un uomo, quindi perchè non potersi godere la sua compagnia, sapendo che avrebbe potuto non rivederlo in futuro o non avere una simile opportunità? La più giovane della Bennet non pensava molto alle conseguenze dei suoi gesti, non quando questi erano piccoli e potevano passare inosservati agli occhi dei più. Carpe Diem recitava un vecchio detto latino e la giovane cantante aveva fatto proprio, nel corso degli anni, quel tipo di filosofia, concedendosi i piaceri più disparati quando la vita gliene offriva l'occasione. Anche se si trattava di flirtare con un vecchio compagno di scuola, ritrovato dopo tanti anni.
Non dovrebbe sfidarmi in questo modo, non ha forse detto che sono un fenomeno, come investigatore? Rischia di lasciarmi scoprire troppo di lei, e questo potrebbe essere un grosso problema... o mi sto sbagliando?
Solo se è una persona degna di poca fiducia. Ma confido che un perfetto cavaliere qual è lei non rischierebbe mai di mettere in pericolo una fanciulla indifesa...
L'atmosfera medievale che pervadeva il castello aveva influenzato non poco lo spirito della giovane donna, che si sentiva bene immersa nei fasti e nei modi di fare di quell'epoca, rivivendolo ora in quel sottile gioco di allusioni e doppi sensi fra lei e Lucas. Anche quando i due decisero di spostarsi al piano di sopra, dove un finto padrone di casa invitava i propri ospiti ad approfittare del generoso banchetto da lui offerto, Lyra non smise mai i panni della nobile dama medievale. Tuttavia questo artificio non prevedeva uno scopo preciso, quale poteva essere quello di mascherare la reale identità della cantante, se non quello di divertirsi, un po' come una ragazzina, interpretando un ruolo consono ai suoi modi di fare. E, a quanto pare, il suo accompagnatore sembrava del suo stesso parere.
Sono il suo giullare di corte, per servirla Madamigella!
Oh no, le manca uno dei quei buffi cappelli con i campanellini! Il mio giullare non può andare in giro senza il suo copricapo ufficiale: sarebbe un vero disonore!
Rispose scherzando, salendo le scalinate in pietra e giungendo finalmente al fantomatico banchetto, dove la giovane donna prese posto insieme al docente. Dopo quindi aver deciso cosa mangiare ed essersi serviti -Lyra con l'aiuto dell'uomo- i due si misero a parlare del più e del meno, spostando la conversazione su quanto si stessero divertendo durante quella rassegna medievale.
Sono contento di averle rallegrato la giornata, e ammetto che non mi dispiacerebbe rapirla per tutto il weekend, ma credo che il suo manager mi torturebbe da qui fino alla fine del mondo...
Anche oltre se ne fosse capace. E torturerebbe anche me, se sapesse che mi sto lasciando affascinare da un cavaliere errante, con le qualità di un giullare...
Il tono con cui pronunciò quella frase era scherzoso, reso ancora più comico dalla risata spontanea che uscì fuori dalle labbra della donna. Ma la cantante non stava mentendo nel dire che i modi di Lucas l'avevano affascinata. Se poi essi fossero riusciti a penetrare abbastanza a fondo da desiderare di rivederlo in una veste decisamente più informale ed intima, questo ancora non le era dato sapere, visto che di lui, ancora, conosceva ben poco. Tuttavia, la cantante si ripromise che, se mai fosse tornata ad Hogwarts, avrebbe scambiato volentieri quattro chiacchiere col docente di Trasfigurazione, nonchè con l'altro suo collega di Cura, un altro personaggio ai suoi occhi estremamente interessante.
Purtroppo sì, anche se atmosfere come questa mi fanno quasi desiderare di potermi fermare in questi luoghi per sempre.
Capisco cosa intende e lo condivido, in parte. Credo che apprezzerei questo genere di fughe specialmente se la vita si rendesse insopportabile ai miei occhi...
Una semplice osservazione quella di Lyra, dettata più da un fatto personale che non riferito all'uomo che le stava seduto accanto. Anche una donna famosa e in carriera come lei aveva i suoi momenti no; era proprio in quesi momenti che si insinuava in lei il desiderio di fuggire lontano, esplorando mete sconosciute e lasciandosi, almeno per il momento, i propri problemi alle spalle. Un pensiero semplice, molto comune a suo modo, che non avrebbe quindi dovuto far insorgere sospetti nell'animo dell'uomo. Quelle riflessioni vennero interrotte ad un tratto dal padrone di casa, che invitò tutti i commensali a brindare ognuno col proprio compagno seduto accanto, intrecciando i bicchieri e bevendo in un gesto di fratellanza. Lyra notò con la coda dell'occhio un ragazzo, seduto al suo fianco, fissarla speranzoso di poter essere il fortunato per poter bere insieme a lei una coppa di sidro. Tuttavia le parole di Lucas infransero in un attimo il cuore dello sfortunato ammiratore, che dovette desistere dall'approfondire un qualsivoglia approccio con la bella cantante.
Che ne dice, Lyra? Prometto di non rovinarle il suo bel vestito!
Perchè no?
Rispose tranquillamente, afferrando il proprio bicchiere e intrecciando il braccio con quello dell'uomo. Gli occhi di Turner non smisero di fissarla neanche un secondo mentre bevava, cercando di penetrare in quelli caldi e solari di lei. Tuttavia la ex-Tassorosso non si lasciò intimorire da quelo sguardo di un blu intenso, anzi ricambiandolo soddisfatta mentre anche lei beveva un sorso di sidro fresco dal suo calice. Quello che accadde subito dopo, però, fu inatteso ed estremamente piacevole: come a voler ricambiare il suo gesto di prima, Lucas si avvicinò al volto della donna, baciandole l'angolo sinistro delle labbra e facendole provare per la seconda volta l'intima sensazione che la sua stretta vicinanza comportava. Lyra non si mosse, lasciando che quel bacio se ne andasse così com'era venuto. Per quanto molto avventata, non avrebbe mai rischiato di mettere a rischio la propria reputazione o quella del giovane di fronte a lei. No, se mai un giorno avesse voluto spingersi più in là, lo avrebbe fatto dopo una conoscenza più approfondita.
Le chiedo perdono per la mia sfacciataggine... ma non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di assaggiare anche se di poco le sue labbra.
Sono state di suo gradimento?
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da Lucas » 23/07/2013, 19:21
Un cavaliere, per essere tale, deve sempre superare le sfide che la sua dama gli propone. Altrimenti come fa a dimostrarsi degno di fiducia?
Non mi ero reso conto che lei fosse appena diventata la mia dama... sono lusingato ed onorato per aver ricevuto un tale privilegio.
Malizia che si mescolava col fascino di un modo di parlare d'altri tempi, i sorrisi che si fondevano con gli inchini e le riverenze... in quel momento Lucas Turner e Lyra Bennet sembravano essersi proiettati in una dimensione a cavallo del tempo, tra presente e passato dove tutto si mischiava e si univa alla perfezione. Lyra sapeva giocare, era indubbio, sapeva usare la malizia dosandola per far sì che non apparisse pesante o calcata, e quasi il giovane uomo non riusciva a credere che fosse davvero la sorella di Martha Bennet, la docente di Pozioni, visti i caratteri antitetici delle due: Lucas sentiva un non indifferente compiacimento nel provocarla, perché l'altra sapeva rispondere a tono, quasi sfidandolo a comprendere altro di lei, a carpire tutti i suoi segreti, anche se questo avrebbe significato conoscerla di più e, probabilmente, anche richiedere ulteriori ricompense.
Solo se è una persona degna di poca fiducia. Ma confido che un perfetto cavaliere qual è lei non rischierebbe mai di mettere in pericolo una fanciulla indifesa...
Indifesa? - replicò lui sorridendo divertito - Mi dispiace doverla contraddire, Madamigella Bennet, ma le parole sono spesso l'arma più potente che l'uomo possieda... e lei sa usarle egregiamente.
Un complimento alla sua dialettica, oltre al modo che aveva di porsi, ma aveva già ampiamente dimostrato nei modi di fare e negli sguardi che le aveva riservato quanto quel secondo particolare gli piacesse e lo affascinasse. Ed era piacevole anche farla ridere coi propri modi a volte un poco imbarazzati, come quello che visse dopo un piccolo contatto tra loro, che lo spinse a considerarsi come il suo giullare personale.
Oh no, le manca uno dei quei buffi cappelli con i campanellini! Il mio giullare non può andare in giro senza il suo copricapo ufficiale: sarebbe un vero disonore!
Ma questo è intollerabile! Dovremo rimediare al più presto, chiederò ai sarti di corte di cucirmene uno apposta per compiacerla, miss Bennet.
Replicò Lucas, fingendosi quasi incredulo e sconvolto prima di ridere ed accompagnarla al suo posto in quella lunga tavolata a forma di ferro di cavallo, per cominciare a mangiare insieme: stava passando una mattinata magnifica con lei, tanto che ammise il suo desiderio di poterla intrattenere tutto il giorno, anche se sfortunatamente ciò non era possibile.
Anche oltre se ne fosse capace. E torturerebbe anche me, se sapesse che mi sto lasciando affascinare da un cavaliere errante, con le qualità di un giullare...
Dovrebbe esserne felice, invece, non capita spesso che un cavaliere abbia anche le doti di giullare, investigatore e, se posso mettere per qualche istante da parte la modestia, anche di ballerino provetto... sono una specie rara!
Rise delle sue stesse parole, strizzandole persino l'occhio mentre si bagnava le labbra col sidro di mele ed ammetteva con la sua interlocutrice che sarebbe stato bellissimo, per lui, rimanere in un luogo come quello, dove il tempo si fermava e tutto perdeva importanza.
Capisco cosa intende e lo condivido, in parte. Credo che apprezzerei questo genere di fughe specialmente se la vita si rendesse insopportabile ai miei occhi...
Le è già capitato di provare una sensazione del genere?
Una domanda che sorse spontanea, ma se Lyra non avesse voluto rispondere, perché si trattava magari di un fatto troppo personale, Lucas non l'avrebbe forzata in alcun modo, preferendo lasciar correre per concentrarsi sul brindisi che avvenne poco dopo, e successivamente al quale egli, con una mossa istintiva, assaggiò l'angolo della bocca della donna in un gesto speculare a quello di cui lei stessa era stata protagonista precedentemente.
Sono state di suo gradimento?
Molto... anche se non le ho assaggiate come avrei voluto, o come mi sarebbe servito per capire se e quanto siano buone.
Rispose, malizioso e sì, probabilmente molto sfrontato, sorridendole in quel modo accattivante che si sposava perfettamente con la voce e le parole stesse appena pronunciate, seppur non vi fosse l'intento di farla cadere ai propri piedi; semplicemente era stato se stesso, fino in fondo, anche in quella provocazione.
Mi dica, potrò almeno riaccompagnarla dal suo manager prima di salutarla, o appena finito questo pranzo sarò costretto a darle le spalle ed allontanarmi, per arrivare a chiedermi se questa giornata sia stata reale o solo una mia fantasia?
Le chiese poi, forse in modo un po' melodrammatico, ma che si sposava perfettamente non solo con l'ambiente, ma anche col modo di fare mantenuto fino a quel momento da entrambi.
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da Lyra » 28/07/2013, 12:27
Non mi ero reso conto che lei fosse appena diventata la mia dama... sono lusingato ed onorato per aver ricevuto un tale privilegio.
Lei è un ottimo cavaliere, Sir Lucas. Sarei davvero una sciocca a non esserlo!
Il loro scambio di battute era come un duello, nel quale gli sfidanti si colpivano a suon di parole, piuttosto che di spada. Con l'unica differenza che queste, di parole, non ferivano i due duellanti, ma li deliziavano e servivano loro per divertirsi e per conoscersi un po' di più. Lyra si stava divertendo un mondo e non si faceva problemi ad ammetterlo al suo accompagnatore, il coraggioso Lucas Turner, che aveva preso le difese della madamigella in pericolo portandola sana e salva all'interno del Castello di Cardiff. Lì, i due giovani avevano iniziato a parlare, scherzare e a stuzzicarsi a vicenda, un gioco che però non si spingeva mai oltre il necessario, anche quando la cantante donò al suo cavaliere un bacio a fior di labbra sull'angolo della bocca. E sebbene Lucas sembrò apprezzare quel gesto, non fece nulla per invadere il limite che Lyra stava imponendo a sè stessa e all'altro, vuoi per una forma di cortesia o vuoi perchè effettivamente il docente di Trasfigurazione aveva già il proprio cuore impegnato. Supposizioni sul quale la giovane donna si soffermò poco, giacchè non nutriva nei suoi confronti quel tipo di interesse, sebbene i suoi modi e i suoi gesti lasciassero intendere tutt'altro. Ma Lyra era abituata a comportarsi in quel modo e nonostante Turner avesse capito e smascherato il suo meccanismo di autodifesa, la giovane donna non riusciva ancora a smettere completamente quei panni, riservando magari la sua vera sè stessa in un incontro futuro, nel quale avrebbe avuto maggiore libertà di muoversi. Tutto questo, però, non le impedì di divertirsi e ridere alle continue battute dell'uomo, che -alla faccia della modestia- stava elencando ogni suo pregio uscito fuori durante quel breve incontro.
Dovrebbe esserne felice, invece, non capita spesso che un cavaliere abbia anche le doti di giullare, investigatore e, se posso mettere per qualche istante da parte la modestia, anche di ballerino provetto... sono una specie rara!
Rise a quella battuta, annuendo dolcemente, mentre cercava di immaginare la reazione di Alfred quando gli avrebbe raccontato quella giornata. No, il suo manager non si sarebbe dimostrato entusiasta, specie perchè la sua pupilla se ne andava in giro con uno sconosciuto che avrebbe potuto avere pessime intenzioni nei suoi confronti. Agli occhi della più piccola delle Bennet, però, l'unica cattiva intenzione di Lucas era stata quella di portarla a mangiare un banchetto nel quale erano assenti le posate. Solo quindi una piccola pecca in quella giornata perfetta.
Le è già capitato di provare una sensazione del genere?
Qualche volta.
Mentre erano intenti a gustare piatti tipici medievali, l'argomento si spostò sul desiderio di poter visitare luoghi simili nel corso della vita, specie quando i problemi diventavano troppo gravosi per poter essere affrontati e allora niente era meglio di una breve fuga da tutto ciò che impediva a corpo e mente di respirare in tutta libertà. Lyra rispose in maniera enigmatica a quella domanda, non volendo parlare delle sue esperienze passate. Non perchè per lei fossero ancora dolorose, semplicemente preferiva evitare di scendere nei dettagli e sapeva che questo Lucas lo avrebbe capito. Evitò accuratamente di rivolgere anche a lui la stessa domanda, perchè non le sembrava giusto spingerlo a parlare della sua sfera privata quando lei stessa preferiva mantenere ancora il riserbo. Invece, gradì molto il brindisi che poco dopo fecero sotto richiesta del padrone di casa, lasciando che il docente le baciasse l'angolo della bocca in un gesto speculare a quello fatto da lei in precedenza.
Molto... anche se non le ho assaggiate come avrei voluto, o come mi sarebbe servito per capire se e quanto siano buone.
Lei non si accontenta mai vero?
Una domanda retorica e neanche troppo critica, visto che lei stessa era quel tipo di persona, accompagnata da un bel sorriso accattivante, simile a quello del suo compagno.
Mi dica, potrò almeno riaccompagnarla dal suo manager prima di salutarla, o appena finito questo pranzo sarò costretto a darle le spalle ed allontanarmi, per arrivare a chiedermi se questa giornata sia stata reale o solo una mia fantasia?
Sarei molto felice di averla ancora con me, quando ritornerò dal mio manager. Deve solo promettermi che non si spaventerà quando lo vedrà sputare fuoco dalle narici. Lo fa spesso quando, a suo parere, ho fatto qualcosa di sbagliato...
La conversazione continuò in maniera piacevole, senza altri slanci di particolare maliziosità nè da parte dell'uomo nè da parte della cantante. Bevvero, mangiarono a sazietà e si scambiarono ancora un paio di battute, mentre il padrone di casa allietava i suoi ospiti con divertenti aneddoti sulla sua vita a castello. Alla fine però, giunse il momento per la giovane donna di rientrare nei suoi alloggi. Dopo aver accettato quindi l'offerta di Lucas, i due si incamminarono verso il luogo dove risiedeva la giovane donna, salutandosi con la promessa che non avrebbero lasciato passare altri undici anni prima di rivedersi.
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da Peyton » 13/09/2016, 18:11
π Appartamento di Peyton Hastings ed Enrique Iglesias/Studio privato del Dott. Sykes • 4.09.12 • ore 10.21 π
Una giornata iniziata come sempre, per Peyton Hastings: si era alzata intorno alle 8, aveva fatto colazione -un'abbondante colazione, necessaria per cominciare col piede giusto- poi una doccia, ed infine dopo essersi vestita si era dedicata allo studio; le porte del laboratorio in Liechtenstein avrebbero ufficialmente riaperto il 7, quindi di lì a pochi giorni, ma non per questo la Terran considerava accettabile oziare... anzi, probabilmente era stata colei che, non avendo un compagno con cui passare le vacanze, aveva passato più tempo a casa a lavorare sul proprio progetto, nell'appartamento che condivideva con Enrique, dai suoi genitori o nel laboratorio personale di Alexis, messole a disposizione dall'amica stessa per tutto il tempo necessario -ovviamente quando non c'erano lei, Cece o Xylia. E la Hastings non si era certo fatta pregare, concedendosi pochi giorni di vero relax e passando tutto il resto del tempo con la mente impegnata su ciò che più le dava soddisfazione al momento, ovvero la carriera, perché a livello sentimentale... beh, meglio lasciar perdere; persino Remi, stando alle informazioni di Enrique, aveva cominciato ad uscire con una ragazza, perciò non c'era nessuno che fosse interessato a lei, nessuno che volesse uscire con lei, che si sentisse tanto disperato da prenderla perlomeno in considerazione. Questo, ovviamente, la portava a deprimersi un giorno sì e l'altro pure, il che spiegava la volontà di impegnare la mente in qualcosa di più "freddo" ed analitico come il lavoro: anche se certo, parlando di depressione, le sembrava che ci fosse qualcosa che doveva fare quella mattina proprio a riguardo...
AH! ... ops...
Alzò la testa di scatto e spalancò gli occhi al pensiero dell'appuntamento per il quale era già in ritardo, lasciandosi andare ad una smorfia semi-contrita a cui seguì la vestizione più veloce della storia: gonna a tubino sopra al ginocchio blu, camicetta bianca, ballerine blu e borsa bianca, colori semplici per un vestiario altrettanto semplice, anche perché faceva ancora caldo. L'appuntamento l'aveva col dottor Sykes, uno psicologo amico della Bishop consigliatole proprio da quest'ultima che evidentemente a lei ci teneva e pure tanto! Ovviamente la realtà era ben diversa, ma poco importava, tanto Peyton non lo avrebbe mai scoperto... e poi, in ogni caso, che importanza aveva quando stava accumulando ritardo su ritardo?! Afferrò di corsa le chiavi di casa e salutando l'appartamento -sì, proprio l'abitazione in sé, essendosi fermato il coinquilino a casa della fidanzata Michelle- si smaterializzò direttamente a Cardiff, in Galles, nel vicolo dietro l'appartamento in cui il dottore riceveva; trafelata ed un po' scarmigliata per aver fatto tutto di corsa, la Hastings percorse la distanza tra il vicolo ed il citofono, al quale suonò per farsi aprire e salire tre piani di scale a piedi, sì, a piedi, perché ad aspettare l'ascensore avrebbe impiegato troppo tempo... anche se questo significò presentarsi di fronte al suo possibile nuovo psicologo in tutto il suo non-splendore.
Anf anf anf... Mi scusi per il ritardo! Stamattina avevo la mente altrove e... pant... non mi sono accorta di che ore fossero! Uff... certo che poteva anche sceglierselo al piano terra l'appartamento, che le costava?! Anf anf anf...
Si spostò i capelli dal viso, posandosi poi un mano sul petto e prendendo un respiro molto profondo prima di allungare la mano verso il ragazzo di colore di fronte a sé, decisamente più giovane -e bello- di quanto si aspettasse.
Piacere, sono Peyton Hastings, il suo appuntamento delle 10.30 leggermente in ritardo! Wow, lei non è per nulla come mi aspettavo! O meglio, la pelata c'è... ma è giovane e piacente! Cecilia ha proprio un ottimo gusto in fatto di psicologi...
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da Jean-Drew » 13/09/2016, 23:24
Appartamento/Studio di Jean-Drew Sykes Cardiff - Galles 04/09/2112 Ore 10:18
AAAAAAAAWWWWWWHHHHHNNNNNNN!!!!!!!!
C'erano pochissimi motivi per i quali J.D. si svegliava ad orari decenti anche quando non aveva turni al Ministero la mattina. Uno fra questi indubbiamente era l'avere un appuntamento di lavoro come MagiPsicologo. Peccato che la sua propensione al dovere era direttamente proporzionale all'irritazione quando l'appuntamento per la visita non veniva rispettato. Doveva incontrarsi con Peyton Hastings alle ore 10:00 ed erano trascorsi ormai quasi 20 minuti da allora. Ergo il ragazzo di colore se ne stava sulla poltrona dove in teoria si sarebbe dovuta sedere la paziente, con aria assonnata e indubbiamente scocciata.
Oltre a psicolabile, Cecilia avrebbe dovuto aggiungere anche ritardataria...
Si era evitato anche la colazione e una tazzona di latte e caffè per evitare di avere poi il fiato "sporco", per così dire, mentre adesso la anelava con tutto se stesso. In compenso il collutorio gli aveva lasciato una secchezza delle fauci impressionante, difatti probabilmente a beve avrebbe bevuto almeno mezzo litro di acqua. Gli occhi di tanto in tanto minacciavano di chiudersi e per un attimo le fecero anche, ma per fortuna il suono del campanello lo destò dal sonno improvviso e malefico. Il Sykes diede un'occhiata svelta all'orologio mentre con aria svogliata si metteva in piedi a fatica. Una bella stiracchiata, poi verso la porta di ingresso. A parte una maglietta a maniche lunghe bianca e nera, sotto portava dei jeans bianchi con qualche strappo e degli stivali militari neri piuttosto comodi, seppur pesanti.
Alla buon ora eh?
Anf anf anf... Mi scusi per il ritardo! Stamattina avevo la mente altrove e... pant... non mi sono accorta di che ore fossero! Uff... certo che poteva anche sceglierselo al piano terra l'appartamento, che le costava?! Anf anf anf...
Circa 850 Galeoni in più, zellino più, zellino meno!
Ribatté subito senza troppa ironia, visto che davvero al tempo aveva controllato e richiesto per il piano terra, trovandolo però troppo al di sopra delle sue possibilità economiche. Mentre la ragazza prendeva fiato, J.D. invece si prese qualche secondo per analizzarla dalla testa ai piedi: Cecilia mica gli aveva detto che la paziente era così carina! Corpo niente male, forme al punto giusto, voce un po' bassa ma poteva anche essere una particolarità fuori dal comune niente male, poi uno stile di vestiario sobrio e non troppo ricercato. L'accento era un misto inglese raffinato, quindi evidentemente doveva essere di buona famiglia e l'assenza di smalto alla mano era indice di atteggiamento acqua e sapone. Forse però sarebbe stato meglio più analizzarla da un punto di vista clinico che estetico!
Piacere, sono Peyton Hastings, il suo appuntamento delle 10.00 leggermente in ritardo! Wow, lei non è per nulla come mi aspettavo! O meglio, la pelata c'è... ma è giovane e piacente! Cecilia ha proprio un ottimo gusto in fatto di psicologi...
Piacere mio! Jean-Drew Sykes, il tuo paziente appuntamento delle 10:00! ... Anche se in effetti qui la paziente dovresti essere tu... Mh...
Alzò un attimo gli occhi al cielo, quasi davvero perplesso e in difficoltà.
... Eheheheh! Non preoccuparti, oltre alla pelata di là ho anche gli occhiali da pensionato, gobba finta e bastone da passeggio... Giusto per entrare meglio nella parte! La pipa però, ti avverto, fa le bolle: il tabacco mi ha sempre fatto schifo!
Strinse la mano alla ragazza facendole un occhiolino mentre la lasciava entrare ed accomodare. Improvvisamente il risentimento era passato, evidentemente era merito della bella Ricercatrice che aveva da poco varcato la sua soglia. Mentre avanzava fino al luogo di inizio della seduta, J.D. non poté evitare di osservare attentamente il di dietro della Hastings, fischiando mentalmente. Giunti nella saletta, le indicò la poltrona con ancora la forma del suo corpo, andandosi poi a mettere sulla sedia lì vicino afferrando nel contempo piuma e agenda prendi appunti. Le chiese anche di togliere le scarpe qualora le fosse servito per stare più comoda, anche se, doveva ammetterlo, il motivo era duplice... Furbo zozzone!
Allora! Di che cosa mi vuoi parlare? Che problemi hai, a parte un pessimo rapporto con gli orari?
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Jean-Drew
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da Peyton » 14/09/2016, 14:43
Alla buon ora eh?
Anf anf anf... Mi scusi per il ritardo! Stamattina avevo la mente altrove e... pant... non mi sono accorta di che ore fossero! Uff... certo che poteva anche sceglierselo al piano terra l'appartamento, che le costava?! Anf anf anf...
Circa 850 Galeoni in più, zellino più, zellino meno!
Ah... Beh, sarebbero stati soldi ben spesi, gliel'assicuro!
Presa per un secondo in contropiede, Peyton si riprese quasi subito, ben decisa a dare il proprio parere prima di entrare in casa, spostandosi i capelli dal viso ed eliminando qualche piega inesistente dalla gonna, e presentarsi alla persona di fronte a sé, che tutto aveva tranne l'aria da psicologo... almeno secondo il film mentale che si era fatta nel corso dei giorni precedenti!
Piacere, sono Peyton Hastings, il suo appuntamento delle 10.00 leggermente in ritardo! Wow, lei non è per nulla come mi aspettavo! O meglio, la pelata c'è... ma è giovane e piacente! Cecilia ha proprio un ottimo gusto in fatto di psicologi...
Piacere mio! Jean-Drew Sykes, il tuo paziente appuntamento delle 10:00! ... Anche se in effetti qui la paziente dovresti essere tu... Mh...
Ahahahahahahahahahahah!!!!!! -la risata della Hastings arrivò praticamente all'istante, gioiosa spontanea e coinvolgente, indice di un senso dell'umorismo in lei particolarmente sviluppato.
... Eheheheh! Non preoccuparti, oltre alla pelata di là ho anche gli occhiali da pensionato, gobba finta e bastone da passeggio... Giusto per entrare meglio nella parte! La pipa però, ti avverto, fa le bolle: il tabacco mi ha sempre fatto schifo!
Uuuuuhhh, la pipa con le bolle!! Posso vederla? Dev'essere divertentissima!
No, meglio non dare certe idee alla Terran, o non se ne usciva vivi: al di là della pipa, la Ricercatrice andò quindi a sedersi sulla poltrona atta ad accogliere i pazienti di Jean-Drew, le mani in grembo e i piedi ancora nelle ballerine perché tanto, non avendo camminato molto ed essendo le scarpe senza tacco, non si poteva proprio dire che avesse bisogno di sentire gli arti liberi dalle costrizioni delle scarpe.
Allora!
Sì!
Di che cosa mi vuoi parlare? Che problemi hai, a parte un pessimo rapporto con gli orari?
Ah, cominciamo subito... così? Va... Va bene...
Al pensiero di dover iniziare all'istante la seduta, un grosso senso di imbarazzo e disagio pervase Peyton, che infatti arrossì praticamente di riflesso e cominciò a balbettare vistosamente, stropicciandosi le mani in un gesto di palese nervosismo.
A-Allora... Non è che io abbia... cioè, io sono una p-puntuale di solito! È che oggi avevo proprio la testa altrove... ma s-sa, ho un sacco di cose a cui pensare! Il lavoro, il lavoro e ancora il lavoro, t-tanto per dire! Ho un progetto con s-scadenza a breve e sono ancora in alto m-mare, e per quanto non ci voglia pensare so che se andrà male ci rimarrò d-delusa e probabilmente deluderei anche la mia f-famiglia, e lei non sa quanto possano mettere qualcuno sotto p-pressione! -era una cosa che non aveva mai confessato a nessuno, nemmeno ad Alexis, e forse questo spiegava molte delle sue fisime- E poi c'è questo fatto che p-proprio non mi va giù... Cioè, lei non può capirmi perché è bello e simpatico, e sicuramente non ha di questi problemi, m-ma... sono sola! Tutti i miei amici sono fidanzati mentre a me non mi si piglia nessuno, anche il portiere del n-nostro palazzo, Remi, che a volte non considero nemmeno un maschio civilizzato, si è ritrovato la ragazza, ed io n-niente! E c'è questa mia collega che, non p-per essere cattiva, ma non è proprio il massimo della simpatia... eppure ha tre, e dico tre maschi che farebbero di tutto per a-averla, le sembra giusto?! Lei tre anche se si comporta male, ed io c-che cerco sempre di essere una brava persona sembro destinata a diventare una zitella seriale circondata da gatti! ... n-non che i gatti non mi p-piacciano, ma insomma, vorrei avere qualcuno accanto oltre a loro nella mia vita, possibilmente di umano e che mi ami, perché le assicuro che io ho tanto, ma davvero t-tanto amore da dare, e vorrei solo qualcuno che possa amarmi come i-io so che lo amerei, e che mi guardi nel modo in cui il marito della mia m-migliore amica la guarda, con amore e d-devozione, come fosse l'unica, capisce?
Dovette fermarsi per forza, perché a furia di non prendere fiato era diventata quasi viola in volto: prese un lunghissimo e profondissimo respiro, spostandosi nuovamente i capelli dietro le orecchie, e si schiarì la voce, cercando di recuperare un minimo di contegno.
Perciò, ecco, coff coff... Non credo di avere chissà quanti problemi, ehm... magari giusto qualcosina da aggiustare...
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da Jean-Drew » 14/09/2016, 21:44
Di che cosa mi vuoi parlare? Che problemi hai, a parte un pessimo rapporto con gli orari?
Ah, cominciamo subito... così? Va... Va bene...
Sembrava quasi che fossero a letto assieme e lui volesse andare subito con la penetrazione, da come si espresse lei allarmata e preoccupata. Comunque anche quello era un comportamento da analizzare e studiare con attenzione ed infatti J.D. non perse tempo ed iniziò subito a prendere appunti. Quello che non poteva però minimamente aspettarsi era che la Hastings non solo iniziasse col botto, ma che inoltre non la finisse proprio più di parlare. Andò a ruota libera per almeno dieci minuti, quasi volendo recuperare il tempo perduto per il ritardo grave, prendendo fiato pochissime volte e per brevi secondi. Jean-Drew, pur cercando di rimanere impassibile e razionale, non poté impedirsi di rimanere piuttosto sconcertato dalla situazione di Peyton.
È che oggi avevo proprio la testa altrove... ma s-sa, ho un sacco di cose a cui pensare! Il lavoro, il lavoro e ancora il lavoro, t-tanto per dire! Ho un progetto con s-scadenza a breve e sono ancora in alto m-mare, e per quanto non ci voglia pensare so che se andrà male ci rimarrò d-delusa e probabilmente deluderei anche la mia f-famiglia, e lei non sa quanto possano mettere qualcuno sotto p-pressione! E poi c'è questo fatto che p-proprio non mi va giù...
È decisamente un caso complesso.
Cioè, lei non può capirmi perché è bello e simpatico, e sicuramente non ha di questi problemi, m-ma... sono sola! Tutti i miei amici sono fidanzati mentre a me non mi si piglia nessuno, anche il portiere del n-nostro palazzo, Remi, che a volte non considero nemmeno un maschio civilizzato, si è ritrovato la ragazza, ed io n-niente!
Wow, figo, ha detto che sono bello! Ehm... J.D. sveglia, sveglia, ascolta con attenzione, con attenzione!
E c'è questa mia collega che, non p-per essere cattiva, ma non è proprio il massimo della simpatia... eppure ha tre, e dico tre maschi che farebbero di tutto per a-averla, le sembra giusto?! Lei tre anche se si comporta male, ed io c-che cerco sempre di essere una brava persona sembro destinata a diventare una zitella seriale circondata da gatti!
Psicolabile è decisamente riduttivo, Cece...
... n-non che i gatti non mi p-piacciano, ma insomma, vorrei avere qualcuno accanto oltre a loro nella mia vita, possibilmente di umano e che mi ami, perché le assicuro che io ho tanto, ma davvero t-tanto amore da dare, e vorrei solo qualcuno che possa amarmi come i-io so che lo amerei, e che mi guardi nel modo in cui il marito della mia m-migliore amica la guarda, con amore e d-devozione, come fosse l'unica, capisce?
Sì sì, certamente, ti capisco, alla perfezione quasi, ma adesso perché non mandi giù un bel bicchierone d'acqua? ... Ecco... Così... Brava... Manda giù... Manda giù... Bevila tutta...
Gli venne un tono pornografico senza minimamente volerlo, considerato poi che la frase in sé lasciava deciso spazio a battute, doppi, tripli e quadrupli sensi.
Perciò, ecco, coff coff... Non credo di avere chissà quanti problemi, ehm... magari giusto qualcosina da aggiustare...
Come dire di fronte ad un rudere di campagna che aveva bisogno di una leggera mano di stucco, sì.
Allora Peyton... Partiamo un attimo con calma ed andiamo per gradi. Di sicuro ultimamente stai subendo un fortissimo stress e non mi stupirei se mi confermassi di aver avuto ogni tanto qualche blando attacco di panico. Ti ho chiesto di iniziare subito perché ero certo che con tutta quell'adrenalina in corpo ti saresti sfogata all'istante senza trattenere nulla.
Ecco spiegato il motivo di partire subito in quarta: Jean-Drew, almeno nel suo lavoro, non faceva mai niente per caso o per scarsa professionalità.
... Credo inoltre che il problema emotivo e sentimentale sia per te molto più grave e importante rispetto a tante altre ragazze della tua età. Mi ha detto Cecilia che hai 25 anni, intendiamoci, ne ho solo cinque più di te, non è che sia chissà quale vecchietto, ma in cinque anni credimi che le visioni cambiano nettamente. Ora dimmi... Da quanto non hai una relazione stabile?
Ascoltò la risposta della ragazza, mantenendo un'espressione seria e neutrale al 100%.
Quindi mai avuta una relazione, ok. Per quanto riguarda la sfera sessuale invece? Non hai avuto mai rapporti oppure sì?
Si sperava che Peyton capisse che stesse soltanto svolgendo il suo lavoro e non volesse fare per forza l'impiccione.
E comunque a tutti possono capitare brevi o lunghi periodi di solitudine, da single. Certo, tu parli di un periodo che esiste da sempre e comprendo il tuo disappunto ma non finirai in mezzo ai gatti, te lo assicuro. Sei una ragazza con un viso tenerissimo, delle mani magnificamente affusolate e delle cosce ultra sexy e...
Sì, vero, stava pronunciando quelle parole con tono da medico, ma restava comunque il fatto che... STAVA PRONUNCIANDO QUELLE PAROLE.
... Per farla breve, visto che mi sto incartando, torniamo alla faccenda della tua famiglia. In che modo esattamente ti mettono pressione? È una cosa che va avanti da sempre o solo ultimamente?
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