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Zurigo

Messaggioda La Setta » 11/12/2015, 18:51

01/06/2111
Quartier Generale della Setta dei 12
Ore 19:40


Jorgens, cosa c'è per cena questa sera?
Sono sicura che la mia ospite avrà molto appetito... Inoltre, la mente è più sveglia se supportata dal cibo.


Ho fatto preparare, come primo, gnocchi di patate con pesto e dadolata di scampi.
Come secondo, invece, involtini di trota su crema di cannellini al profumo di timo.
Il dessert, per pulire il palato, sarà una coppa alla ricotta al limone e limoncello.
Spero potrà essere tutto di vostro gradimento, Mio Supremo.


Il mio caro, adorato Jorgens.
Conosci i miei gusti e sai come viziarmi.
E' proprio per questo che stanotte vizierò te per benino...
Vienimi a trovare nelle mie stanze dopo la mezzanotte, chiaro?


... Sì, certamente Mio Supremo.
Sarà un vero onore per me farmi viziare da Voi.


Non appena giungerà Melia Herbert, falla accomodare nella sala del pasto.
La raggiungerò molto presto.


TOC TOC TOC

Puoi andare Jorgens, lascia pure passare la mia visita pre-cena.

Con permesso dunque.

L'uomo fece un inchino di fronte alla Bergman, recandosi alla porta, aprendo e lasciando passare Violet, eseguendo una riverenza anche verso di lei.
Dopo di che, senza esitare, si allontanò dalla sala del Supremo, chiudendosi l'ingresso alle spalle e lasciando le due donne da sole a conversare.
Camminò per alcuni metro fino a raggiungere la propria postazione. Di lì a poco, quando giunse anche l'ipnotizzatrice dei dodici, salutò anch'ella in modo estremamente rispettoso, prendendo suoi eventuali fardelli come borse o giacche.

Ben tornata.
Il Supremo ha un momento da fare.
Mi ha chiesto di accompagnarVi fino alla zona pasto privata.
Sarete sua ospite per cena questa sera.


Con tranquillità e servizio, Jorgens fece strada all'ultimo acquisto della Setta dei 12 fino al luogo designato per l'incontro con il Supremo, ovvero una stanza perfetta sotto ogni punto di vista che trasudava ricchezza e classe da ogni angolo. Il colore prevalente era il bianco, le sedie sembravano davvero comodissime e nell'aria aleggiava un ottimo profumo misto di fiori di campo e brezza marina. Si notava chiaramente che quella sala veniva utilizzata pochissimo, giusto in varie rare occasioni ed evidentemente la chiacchierata che il Supremo aveva richiesto alla Herbert era una di queste.

Immagine

Accomodatevi pure.
In caso di bisogno potete utilizzare il campanellino al centro del tavolo.
Con permesso...


NEL FRATTEMPO

In altre parole... Vorreste che io cercassi di avvicinarmi di nuovo a lui?

Esattamente, mia cara.
Beatriz è scomoda, fastidiosa, insomma, una spina nel fianco.


Credevo però che la storia tra loro si fosse conclusa.

Informatori hanno concretizzato i miei sospetti.
Si vedono di nascosto, spesso presso l'abitazione di Marcus, altre volte in camere di albergo.
Mai palesemente alla luce del Sole o presso la Novak Industries ma è sicuro che tra loro sussiste ancora un rapporto sentimentale.


Beh, io credo però di poter fare poco.
Durante il periodo di un possibile ritorno insieme, Marcus si è affezionato a lei e così è rimasto il loro rapporto.


Normale scetticismo, cara Violet, ma dimmi: nel caso Beatriz non fosse più un ostacolo, sapresti come agire?

Intendete forse ucciderla?!

Sto provando a vagliare soluzioni diverse e meno drastiche.
Ad ogni modo, gradirei una risposta alla mia domanda.


Certamente, perdonatemi.
A mio avviso, comunque, qualora il cuore di Azhad fosse libero, è molto probabile che si avvicinerebbe a me nuovamente senza troppi giochi.
L'affinità tra noi è sempre esistita, al massimo sarà necessario farci collaborare a stretto contatto per un po'.


Eccellente.
Vorrà dire che avrete moltissime missioni in comune tra un po'.
Non ho da dirti altro Violet, quindi puoi andare.
Ti auguro buon appetito, ora mi aspetta Melia Herbert per la cena.


Buon appetito a Voi, Mio Supremo.

A proposito, come la trovi la nostra ipnotica collega?

Intelligente, simpatica, abbastanza malvagia e ambiziosa.
In altre parole o la perfetta amica o la perfetta nemica.


Speravo di sentire queste parole...

Che la Trama Vi sia sempre favorevole, Mio Supremo.
A presto.


Madeline Bergman, soddisfatta delle risposte di Violet, si alzò in piedi sistemandosi il vestito e preparandosi ad una deliziosa cena a base di pesce.
In cuor suo (?) desiderava che anche Melia apprezzasse il menù ma era anche abbastanza certa che, qualora non le fosse piaciuto, probabilmente ci si sarebbe strozzata pur di non darlo a vedere e darle un dispiacere. Erano sempre tutti così gentili con lei, chissà, forse perché era la persona più spietata, sanguinaria e potente del Mondo Magico del Male?! Boh, poteva anche essere.

Melia!
Tesoro!
Scusa se ti ho fatta aspettare!
Mi siedo subito e possiamo cominciare a mangiare!
Come stai? Cosa racconti di bello?
Il tuo adorabile triangolo amoroso va a gonfie vele?
... Oh ma guarda qui che bellissimi occhi che hai...
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Messaggioda Melia » 11/12/2015, 21:53

[Quartier Generale della Setta dei 12 - 1° Giugno 2111 - ore 19.49]


Chissà perché mi ha fatta chiamare...

Domanda lecita, quella che si stava ponendo tra sé Melia Herbert, mentre camminava per i corridoi del Quartier Generale della Setta dei 12: non era più intimidita da quel luogo come i primi tempi che vi si trovava, aveva imparato come trattare ciascuno dei colleghi quando li incrociava - alcuni con un cenno del capo, altri con un saluto verbale, taluni persino col sorriso - e si era già trovata piuttosto bene con Violet e Jace, forse perché amici di Azhad, chi poteva dirlo.
Di suo, comunque, non si poteva dire che la Setta fosse il posto dove amava di più passare il proprio tempo, non quando sapeva che a casa c'erano i suoi amori - Dylan da una parte e Zephyr dall'altra - ad aspettarla: per fortuna aveva avvertito entrambi che, essendo stava convocata dal Supremo, l'orario di rientro era incerto, almeno non rischiava di dare buca all'ultimo momento; la sua relazione a tre funzionava benissimo grazie alla Pozione A.A.A., i due si sopportavano piuttosto bene - aveva anche organizzato un pranzo tutti insieme, la settimana prima - e lei aveva trovato un buon ritmo vivendo a settimane alterne da uno e dall'altro, anche se ultimamente aveva passato un po' più di tempo col Kenway essendosi lui trasferito nel Barhein per lavoro, e volendo la greco-tedesca dargli qualche suggerimento sull'arredamento della nuova abitazione.

Ben tornata.

Buonasera, Jorgens. - lo salutò cortesemente Melia, con un leggero cenno del capo.

Il Supremo ha un momento da fare.
Mi ha chiesto di accompagnarVi fino alla zona pasto privata.


Alla zona pasto... privata?

Sarete sua ospite per cena questa sera.

Non sapeva come considerare quell'invito... anzi, quell'ordine: era una cosa positiva che volesse cenare con lei, oppure negativa? Forse si trattava di una trappola? No, difficilmente si poteva considerare tale, Marcus le aveva spiegato che il Supremo amava punire in grande... di solito.
Chiaro che dentro di sé fosse agitata, ma cercava di trattenersi e di non darlo a vedere, come le stava insegnando Azhad: si limitò a seguire l'uomo fino alla "zona pasto privata", come l'aveva definita l'altro, una stanza arredata con ottimo gusto, mobili costosi ed un profumo di fiori e mare dal sentore delicato e leggero. Non le dava l'idea di un posto sfruttato spesso, evidentemente si trattava di una rarità per il Supremo cenare con qualcuno... allora perché lei?

Accomodatevi pure.
In caso di bisogno potete utilizzare il campanellino al centro del tavolo.
Con permesso...


Mentre aspettava la donna con agitazione ed inquietudine, la Herbert girovagò per la stanza, studiandone i particolari, fino ad arrivare ad uno specchio di fronte al quale si fermò, contemplandosi per qualche istante.

Immagine


Le faceva ancora strano osservare il suo volto, ora che gli occhi erano tornati della loro colorazione naturale: da quello che si ricordava, aveva sempre avuto gli occhi dorati, dal taglio serpentesco... mentre ora erano occhi umani, non c'erano dubbi su questo, un bel vantaggio per quando voleva mischiarsi tra la folla - che poi, col sangue di Veela ancor più presente nel suo corpo, facesse girare ogni maschio etero al suo passaggio, quello era un altro discorso.

Melia!
Tesoro!


La voce del Supremo fece voltare la Herbert, che curvò la bocca in un sorriso leggero e rispettoso verso di lei, avendo ormai più o meno capito come fosse giusto comportarsi in sua presenza.

Mio Supremo, buonasera.

Scusa se ti ho fatta aspettare!
Mi siedo subito e possiamo cominciare a mangiare!


Non preoccupatevi, sono a Vostra disposizione, e poi sono qui da poco.

La rassicurò la ragazza, andando ad accomodarsi al tavolo solo dopo che anche la donna si fosse seduta - sempre per una questione di rispetto, ovviamente.

Come stai? Cosa racconti di bello?
Il tuo adorabile triangolo amoroso va a gonfie vele?


Sto molto bene Supremo, Vi ringrazio.
Dylan e Zephyr si stanno dimostrando dei fidanzati meravigliosi, premurosi e capaci di sopportarsi a vicenda, grazie al Vostro dono: certo, continuano a punzecchiarsi e a cercare di dimostrare come l'uno sia migliore dell'altro per stare con me, ma confesso che un po' di competizione tra loro non mi dispiace affatto.


L'aveva detto anche Violet, no? Melia era cattiva, ed anche piuttosto egoista ed egocentrica, amante dello stare al centro dell'attenzione sempre e comunque.

... Oh ma guarda qui che bellissimi occhi che hai...

A quel complimento, pur provenendo dal Supremo, la Herbert non poté fare a meno di arrossire, sorridendo con maggior convinzione nei confronti della donna.

Vi ringrazio.
Confesso che mi sento ancora un po' strana quando mi guardo allo specchio, ma mi piaccio molto... e dò molto meno nell'occhio.
- in fondo era quello l'intento, no? - Voi state... bene?

Si potevano fare certe domande, al Supremo?

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Messaggioda La Setta » 11/12/2015, 22:54

Come stai? Cosa racconti di bello?
Il tuo adorabile triangolo amoroso va a gonfie vele?


Sto molto bene Supremo, Vi ringrazio.
Dylan e Zephyr si stanno dimostrando dei fidanzati meravigliosi, premurosi e capaci di sopportarsi a vicenda, grazie al Vostro dono: certo, continuano a punzecchiarsi e a cercare di dimostrare come l'uno sia migliore dell'altro per stare con me, ma confesso che un po' di competizione tra loro non mi dispiace affatto.


Oh bene bene bene!
Mentre invece, per quanto riguarda la rivale non più rivale con il ragazzo modificato?
Hai avuto modo di farli avvicinare o riscontrare un avvicinamento spontaneo?
Ho una gran natura pettegola, te ne accorgerai...


Esattamente come l'altra Madeline Bergman, ma meno scherzosa, più sadica e sicuramente attaccata alle chiacchiere meno buone che ci fossero.
Si stava comunque parlando della vita sentimentale rovinata ad un'altra persona ma al Supremo non interessava affatto, perché veder sorridere Melia per lui era la meta ultima, il fine completo che gli avrebbe garantito la fedeltà e la devozione della ipnotizzatrice per tutto il resto dei loro giorni. In realtà ella stava facendo un doppio gioco, questo non si sapeva, ma quant'era la certezza che le cose non potessero mai cambiare con l'evolversi degli eventi?

... Oh ma guarda qui che bellissimi occhi che hai...

Vi ringrazio.
Confesso che mi sento ancora un po' strana quando mi guardo allo specchio, ma mi piaccio molto... e do' molto meno nell'occhio.


Questo è tutto da vedere tesoro mio!
Di sicuro con quelle tette e quel culo, credo proprio che dare meno nell'occhio sarà ugualmente difficile!


Mentre scherzavano e ridevano (sì, a quanto sembrava al Supremo non dispiacevano più di tanto le chiacchiere da salotto), il servizio operato da Jorgens provvedeva a portare il vino, i calici, i piatti, le posate e naturalmente la prima portata. Era tutto quanto di pregiatissima fattura e l'odore sprigionato dal cibo era assolutamente invitante. Anche in quel caso, la Herbert non avrebbe dovuto preoccuparsi di possibili scherzi o trappole, in quanto fu proprio la donna di fronte a lei ad inaugurare la cena assaggiando tutto e complimentandosi silenziosamente col personale.

Immagino tu ti stia chiedendo come mai abbia indetto questo incontro speciale tra noi...
Non temere, voglio immediatamente rispondere a questa domanda, ma prima...


Si fece consegnare da Jorgens una piccola fialetta contenente un liquido riconoscibile al 100%: Veritaserum.
Ne versò quindi una goccia nel vino contenuto nel bicchiere di Melia, mostrandole quindi apertamente i propri intenti.

Manda giù cara, non temere, non ti farò assolutamente domande scomode!

Sorrise quasi angelica, aspettandosi che la ragazza eseguisse l'ordine senza battere ciglio, anche perché se si fosse rifiutata avrebbe potuto in qualche maniera destare sospetti seri e mettersi ancora più nei guai. Una volta avvenuta la bevuta "letale", quindi, il Supremo decise di esporre qualche domanda di rito giusto per saggiare l'efficacia della pozione. All'effettiva non le serviva fare chissà quali quesiti particolarmente difficili, l'importante era che fossero dei "segretucci" non troppo innocenti ma nemmeno completamente intimi.

Hai mai avuto fantasie su individui che non fossero Zephyr o Dylan?

Seconda domanda.

Se fossi costretta a scegliere tra uno dei due, per chi opteresti?

Terza domanda.

Hai mai rimpianto il tuo essere Aberrazione?

Quarta domanda.

Ti piace ciò che hai nel piatto?

Quinta domanda.

Vorresti mai il mio posto?

Sesta domanda.

Che tu sappia, esiste una relazione amorosa clandestina tra il tuo amico Marcus e una donna di nome Beatriz?

Ovviamente a quell'ultimo quesito la risposta sarebbe stata "no", in quanto Melia non era affatto a conoscenza del rapporto sentimentale tra i due, a differenza di Emmet e Julie, gli unici ad esserne informati. Per fortuna della Herbert, il Supremo volle soltanto accertarsi che ella non lo stesse "nascondendo" per aiutarlo nel suo sogno proibito di amore e dolce intimità, quindi fu addirittura contento nel sentire che la ragazza ne era totalmente allo scuro.
Subito infatti le mise nel bicchiere l'antidoto, invitandola a berlo e così annullare gli effetti della forzata verità.

Perfetto.
Quindi non lo sapevi.
Però è proprio così.
Marcus sta con questa donna e credimi, lei per la Setta è un po' come Ariel per te, anzi, come era Ariel per te, pardon.
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Messaggioda Melia » 11/12/2015, 23:43

Oh bene bene bene!
Mentre invece, per quanto riguarda la rivale non più rivale con il ragazzo modificato?
Hai avuto modo di farli avvicinare o riscontrare un avvicinamento spontaneo?
Ho una gran natura pettegola, te ne accorgerai...


Non vedo nulla di male nei pettegolezzi, se sono favorevoli a chi ne fa uso. - commentò Melia, con un sorriso velato - Quella fastidiosa biondina non è più un problema, ormai. Zephyr l'ha totalmente messa da parte, e lei sembra aver stretto un rapporto più intimo con Robyn, la cui modifica, tra l'altro, è stata assolutamente sublime. - tanto di cappello agli scienziati della Setta, ma in fondo anche Dylan era riuscito a modificare Ariel, e da solo - Aspetterò soltanto il momento in cui il Laars mi confermerà l'inizio di una loro relazione, e farò sì che entrambi assumano la Pozione A.A.A. ... potrebbe non servire, ma perché rischiare?

No, la Herbert non ne aveva alcuna intenzione di lasciare nulla al caso, preferendo seguire il motto babbano "la prudenza non è mai troppa".
Al complimento del Supremo, Melia arrossì leggermente, ringraziandola nonostante il doversi ancora del tutto abituare a quella nuova visione di sé: certo, avere degli occhi normali le permetteva di confondersi meglio tra la gente... o quasi.

Questo è tutto da vedere tesoro mio!
Di sicuro con quelle tette e quel culo, credo proprio che dare meno nell'occhio sarà ugualmente difficile!


Ma guarda, vuole che gli altri parlino educati ma è la prima ad usare certi termini... tsk, ma tanto lei è il Supremo, può permettersi di tutto!

Pensò Melia, ridendo di quella battuta - che tanto tale manco era - mentre Jorgens girava intorno a loro, apparecchiando e portando già la prima portata, degli gnocchi di patate con pesto e dadolata di scampi dall'aria assolutamente invitante, che Melia assaggiò con curiosità e si ritrovò ad apprezzare immensamente.
Ma la domanda rimaneva: cosa diavolo ci stava a fare a cena col Supremo?

Immagino tu ti stia chiedendo come mai abbia indetto questo incontro speciale tra noi...

Lo ammetto mio Supremo, sono decisamente curiosa!

Non temere, voglio immediatamente rispondere a questa domanda, ma prima...

La osservò far cadere una goccia di liquido nel proprio vino, e non ci furono dubbi su cosa fosse: Veritaserum; il Supremo voleva che bevesse del Veritaserum, ma perché? Sapeva qualcosa? Voleva mascherarla?

Manda giù cara, non temere, non ti farò assolutamente domande scomode!

Che altro poteva fare? Se si fosse dimostrata titubante o impaurita avrebbe potuto farla insospettire, ma se le avesse fatto domande mirate a sputtanare lei e la Resistenza? Il punto, ci arrivò in meno di due secondi, era che non si potesse scegliere: doveva bere e basta, e farlo pure col sorriso.
Così, senza battere ciglio, Melia prese il bicchiere e bevve, pregando la Trama che quella serata non decretasse anche la sua morte.

Hai mai avuto fantasie su individui che non fossero Zephyr o Dylan?

Sì, mi è capitato.

Se fossi costretta a scegliere tra uno dei due, per chi opteresti?

Zephyr.

Hai mai rimpianto il tuo essere Aberrazione?

Solo quando Dylan si è dovuto trasformare per colpa mia.

Ti piace ciò che hai nel piatto?

Molto!

Vorresti mai il mio posto?

Assolutamente no, troppe responsabilità che non saprei gestire.

Che tu sappia, esiste una relazione amorosa clandestina tra il tuo amico Marcus e una donna di nome Beatriz?

No, non ne sono a conoscenza.

Per un secondo temette di sentirsi fare specifiche domande su Beatriz Schtauffen - che in teoria lei non avrebbe nemmeno dovuto conoscere - ma ringraziando la Trama o chi per lei, il Supremo sembrò soddisfatta così, al punto da farle bere subito l'antidoto con aria molto soddisfatta.

Perfetto.
Quindi non lo sapevi.
Però è proprio così.


Ad essere onesti non so nemmeno chi sia, questa Beatriz... una Mangiamorte?

Ora che non era più sotto Veritaserum poteva permettersi di mentire, e quindi di fingere di non avere la minima conoscenza riguardo l'identità della tedesca.

Marcus sta con questa donna e credimi, lei per la Setta è un po' come Ariel per te, anzi, come era Ariel per te, pardon.

Una presenza fastidiosa, quindi... capisco benissimo. - chi meglio di lei poteva inquadrare la situazione? - Perché me lo state dicendo? - chiese poi, mentre mangiava con gusto - Mi piacciono i pettegolezzi, ma immagino che se sono qui, ora... è perché pensate che possa aiutarvi a schiacciare lo scarafaggio molesto, o mi sbaglio?

Mente sveglia, quella della Herbert.

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Messaggioda La Setta » 12/12/2015, 0:12

Hai mai avuto fantasie su individui che non fossero Zephyr o Dylan?

Sì, mi è capitato.

Se fossi costretta a scegliere tra uno dei due, per chi opteresti?

Zephyr.

Hai mai rimpianto il tuo essere Aberrazione?

Solo quando Dylan si è dovuto trasformare per colpa mia.

Ti piace ciò che hai nel piatto?

Molto!

Vorresti mai il mio posto?

Assolutamente no, troppe responsabilità che non saprei gestire.

Che tu sappia, esiste una relazione amorosa clandestina tra il tuo amico Marcus e una donna di nome Beatriz?

No, non ne sono a conoscenza.

Tutto secondo i piani.
A parte le altre risposte che le interessavano fino ad un certo punto, Il Supremo aveva avuto la conferma che Melia non era a conoscenza del rapporto tra Azhad e la Schtauffen, facendo quindi cadere completamente ogni possibile dubbio riguardo un eventuale rimorso di coscienza della ragazza nel far accadere qualcosa di spiacevole alla tenera coppietta fastidiosa.

Perfetto.
Quindi non lo sapevi.
Però è proprio così.


Ad essere onesti non so nemmeno chi sia, questa Beatriz... una Mangiamorte?

Marcus sta con questa donna e credimi, lei per la Setta è un po' come Ariel per te, anzi, come era Ariel per te, pardon.

Una presenza fastidiosa, quindi... capisco benissimo.
Perché me lo state dicendo?
Mi piacciono i pettegolezzi, ma immagino che se sono qui, ora... è perché pensate che possa aiutarvi a schiacciare lo scarafaggio molesto, o mi sbaglio?


Ma che mente sveglia e attenta!
Mi piacciono le persone come te, Melia, davvero molto.
Tuttavia non credo si possa parlare di "schiacciare", purtroppo.
Vedi, se questa Beatriz è proprio come Ariel, bisogna cercare di allontanarla, non eliminarla, altrimenti si vanificherebbe tutto lo sforzo.
Marcus è un elemento troppo essenziale per la nostra causa e credo che l'eccessiva vicinanza di questa donna possa compromettere la sua devozione e il suo impegno nei confronti della Setta. Ora, normalmente mi preoccuperei poco di certe questioni: proprio come avvenuto con Dominique, quando un individuo non è più utile, semplicemente lo si sostituisce uccidendolo, ma con Marcus ammetto che la situazione si presenta differente.
Gli voglio bene quasi come un figlio e ci sono affezionata, quindi ucciderlo si trova all'ultimo posto nella lista delle punizioni che gli infliggerei in caso di errori o sbagli nei miei o nostri confronti.


Tipo costituire un gruppo di Resistenza indirizzato a combattere e smantellare la Setta pezzo dopo pezzo?
No, per una cosa del genere lo avrebbe bruciato vivo dopo averlo fatto evirare lentamente, tagliandogli l'affare pezzo per pezzo con un coltello.

Sostanzialmente il mio intento è fare in modo che questa Beatriz si stacchi completamente da lui e che Marcus possa tornare a frequentarsi con una tua carissima collega che non solo conosci benissimo ma che inoltre ti ha già raccontato del suo trascorso con Azhad, dico bene?

Immagine

Concluso il primo piatto si passò al secondo, mentre le chiacchiere proseguivano imperterrite.

Ecco, visto e considerato che hai creato una strategia davvero niente male nei confronti del tuo Zephyr che, per altro, dovrebbe essere molto lusingato di trovarsi su un ipotetico piedistallo del cuore rispetto a Dylan... Mi chiedevo se potessi essere altrettanto illuminante nel pensare ad una tattica altrettanto perfetta per non destare sospetti nei confronti dei due piccioncini e far avvenire tutto linearmente senza difetti. D'altronde, da una perla così rara che è stata in grado di uccidere il Ministro della Magia in pochi giorni, non posso che aspettarmi la perfezione, dico bene?

Dizionario Lingua Comune - Supremo, Supremo - Lingua Comune: "Ti ordino di occupartene e non fallire, per nessun motivo".

Ah beh, sia chiaro, non intendo certo farti fare un così sporco lavoro, verso un collega ed una persona alla quale sei affezionata, completamente gratis...

Sorriso un po' sadico e un po' angelico, non si poteva capire con esattezza quale fosse il più spaventoso tra i due.

Normalmente non ti spetterebbe alcuna ricompensa, ma questo è un incarico non solo delicato ma anche verso un tuo pari.
Non è difficile farsi nemici potenti e staresti rischiando grosso intraprendendo la missione, quindi... In cambio della mia soddisfazione al 100%... Ti offrirò niente meno che una bacchetta magica completamente in simbiosi con le tue capacità ipnotiche.
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Messaggioda Melia » 13/12/2015, 0:05

Per fortuna il Veritaserum non l'aveva costretta a rivelare verità scomode, come il far parte di un gruppo segreto in lotta contro la Setta tanto per fare un esempio; le domande che le aveva posto il Supremo erano tutto sommato innocenti, e tra l'altro avevano portato alla donna risposte che, evidentemente, le avevano fatto piacere.
Di lì a poco, la Herbert scoprì che Marcus avesse una relazione con Beatriz, il suo braccio destro alla Resistenza - fortuna che i due l'avevano tenuto nascosto - e che questo rapporto infastidisse non poco il Supremo: la tedesca era, per la Setta, ciò che Ariel era stata per Melia, per questo il Capo dell'Organizzazione si era rivolta proprio alla ipnotizzatrice.

Ma che mente sveglia e attenta!
Mi piacciono le persone come te, Melia, davvero molto.
Tuttavia non credo si possa parlare di "schiacciare", purtroppo.
Vedi, se questa Beatriz è proprio come Ariel, bisogna cercare di allontanarla, non eliminarla, altrimenti si vanificherebbe tutto lo sforzo.


Ovviamente, si ritrovò a pensare Melia, visto che lei in quanto a capacità offensive faceva pure un po' schifo: no, la sua abilità era manipolare le persone, non certo ucciderle.

Marcus è un elemento troppo essenziale per la nostra causa e credo che l'eccessiva vicinanza di questa donna possa compromettere la sua devozione e il suo impegno nei confronti della Setta. Ora, normalmente mi preoccuperei poco di certe questioni: proprio come avvenuto con Dominique, quando un individuo non è più utile, semplicemente lo si sostituisce uccidendolo, ma con Marcus ammetto che la situazione si presenta differente.
Gli voglio bene quasi come un figlio e ci sono affezionata, quindi ucciderlo si trova all'ultimo posto nella lista delle punizioni che gli infliggerei in caso di errori o sbagli nei miei o nostri confronti.


E meno male che il Supremo non era a conoscenza della verità...

Sostanzialmente il mio intento è fare in modo che questa Beatriz si stacchi completamente da lui e che Marcus possa tornare a frequentarsi con una tua carissima collega che non solo conosci benissimo ma che inoltre ti ha già raccontato del suo trascorso con Azhad, dico bene?

Violet.
Ho avuto modo di conoscerla un po', siamo decisamente sulla stessa lunghezza d'onda.
- confermò la Herbert, ringraziando Jorgens con un cenno del capo mentre le cambiava il piatto con uno pieno di altre prelibatezze.

Ecco, visto e considerato che hai creato una strategia davvero niente male nei confronti del tuo Zephyr che, per altro, dovrebbe essere molto lusingato di trovarsi su un ipotetico piedistallo del cuore rispetto a Dylan... Mi chiedevo se potessi essere altrettanto illuminante nel pensare ad una tattica altrettanto perfetta per non destare sospetti nei confronti dei due piccioncini e far avvenire tutto linearmente senza difetti. D'altronde, da una perla così rara che è stata in grado di uccidere il Ministro della Magia in pochi giorni, non posso che aspettarmi la perfezione, dico bene?

In pratica l'ordine era "non fallire": e per quanta simpatia provasse nei confronti di Azhad, la greco-tedesca non aveva alcuna intenzione di rischiare la vita per lui o per la sua storia d'amore; ne avrebbe parlato prima con lui, chiaramente, ma era del tutto intenzionata a salvare prima la propria pelle, e poi quella degli altri o il benessere generale della Resistenza.

Naturalmente, mio Supremo.
Sono piuttosto brava nello scoppiare gli innamorati... non sarà difficile per me, Vi assicuro che rimarrete molto soddisfatta.


Ah beh, sia chiaro, non intendo certo farti fare un così sporco lavoro, verso un collega ed una persona alla quale sei affezionata, completamente gratis...

Avete acceso tutta la mia curiosità...
Parlate, Vi prego.


Perché tanto, non era quello l'intento del Supremo?

Normalmente non ti spetterebbe alcuna ricompensa, ma questo è un incarico non solo delicato ma anche verso un tuo pari.
Non è difficile farsi nemici potenti e staresti rischiando grosso intraprendendo la missione, quindi... In cambio della mia soddisfazione al 100%... Ti offrirò niente meno che una bacchetta magica completamente in simbiosi con le tue capacità ipnotiche.


Una bacchetta in simbiosi con le sue capacità ipnotiche: chiunque conoscesse almeno un po' la Herbert sapeva bene che, tolto il suo potere, ella non fosse altro che una ragazza qualsiasi, non certo una combattente in grado di duellare magicamente ad alto livello - forse arrivava al medio - e di sapersi difendere bene; insomma, tolta l'ipnosi, avere la meglio su di lei sarebbe stato forse anche troppo semplice... era a questo che puntava il Supremo? Melia non ne era certa, ma era anche consapevole che tutti i regali da lei presentati era meglio accettarli e basta, senza fare troppe storie.

Voi mi onorate e lusingate, mio Supremo.
Vi assicuro che farò in modo di meritarmi totalmente questa Vostra gentilezza... e Vi ringrazio ancora per questa cena deliziosa, mai assaggiati involtini tanto buoni!


Almeno su questo stava dicendo la verità.

Posso chiederVi se siete certa che se Marcus si avvicinasse a Violet, quest'ultima farebbe la stessa cosa?
Dopotutto, il mio intervento serve fino ad un certo punto, se poi ciò che ho indotto non viene alimentato a dovere...


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Messaggioda La Setta » 13/12/2015, 21:26

Normalmente non ti spetterebbe alcuna ricompensa, ma questo è un incarico non solo delicato ma anche verso un tuo pari.
Non è difficile farsi nemici potenti e staresti rischiando grosso intraprendendo la missione, quindi... In cambio della mia soddisfazione al 100%... Ti offrirò niente meno che una bacchetta magica completamente in simbiosi con le tue capacità ipnotiche.


Se c'era qualcosa nella quale il Supremo poteva definirsi ben più che bravo, quella era proprio la capacità di convincere il prossimo a fare ciò che desiderasse.
Aveva le risorse a disposizione, cercava di conoscere a fondo la persona di fronte a sé in modo da offrire sempre il premio più ambito ed inoltre cercava sempre di azzeccare il momento giusto per offrire e chiedere, come ad esempio durante una cena a regola d'arte, esclusiva e privata. Melia si sarebbe dovuta occupare di Marcus e Beatriz ed in cambio... In cambio avrebbe ottenuto un'arma valida da usare nei casi di maggiore bisogno.

Voi mi onorate e lusingate, mio Supremo.
Vi assicuro che farò in modo di meritarmi totalmente questa Vostra gentilezza... e Vi ringrazio ancora per questa cena deliziosa, mai assaggiati involtini tanto buoni!


E' un vero piacere onorarti, dunque, mia cara.
Le tue doti si stanno rivelando da subito importanti e vitali per la nostra causa.
Sono certa quindi che ben presto tornerai da me con ottime notizie.
Mi raccomando, non tralasciare nemmeno un dettaglio.


Posso chiederVi se siete certa che se Marcus si avvicinasse a Violet, quest'ultima farebbe la stessa cosa?
Dopotutto, il mio intervento serve fino ad un certo punto, se poi ciò che ho indotto non viene alimentato a dovere...


Ho parlato prima con la diretta interessata e sembra essere ben più che felice di riprendere il proprio posto affianco a lui.
Tu pensa solo a fare in modo che Marcus non pensi più a Beatriz e al resto ci penserò io ed in parte anche Violet...


Qualche missione a stretto contatto e la donna era sicura che la scintilla sarebbe riscattata ed anche se così non fosse stato, di sicuro l'importante era che Azhad non fosse più condizionato da femmine esterne alla Setta dei 12 pronte a portarlo via dai suoi impegni o magari a convincerlo nel lasciare perdere la causa iniziata fin da giovane. Marcus era un uomo fondamentale, una figura vitale per il proseguimento di quella grande e potente Organizzazione, il Supremo quindi non poteva permettersi di perderlo a causa di un "ciuffo" domenicano-tedesco.

Bene allora, direi che l'ideale sia archiviare questa conversazione e riaprirla poi quando verrai nel mio ufficio a comunicare la riuscita del piano. Nel frattempo, perché non continuiamo questa splendida cena parlando ancora di come procede la tua meravigliosa storia d'amore?
E così, in passato hai avuto fantasie su altri maschi, birichina... Racconta racconta...


END x2
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Messaggioda Lowell » 10/12/2017, 23:14

12-11-2113
Reggia Nygaard
Dintorni di Zurigo
Svizzera
Ore 09:55


Sarà diventata ancora più viziata rispetto a cinque anni fa?
Ci sono buone possibilità, soprattutto continuando a vivere in un posto simile...


Immagine

Lowell non poteva definirsi il fratello più presente del mondo, proprio no, ma presente al momento giusto, quello sì.
Si era sempre preoccupato di esserci nei giorni più importanti della vita della sorella, come ad esempio G.U.F.O. e M.A.G.O.

Buongiorno.
Posso parlare con i padroni di casa?


I due Elfi Domestici della famiglia ormai lo conoscevano piuttosto bene, sapevano alla perfezione che annunciare.
I genitori adottivi di Scarlet, sorella di Lowell, si trovavano nella Sala della Colazione al momento dell'arrivo dell'ospite.
Persone indubbiamente squisite, gentili, che da sempre si preoccupavano del benessere e della salute della loro figlia adottiva.
Purtroppo la vita fatta condurre da loro alla ragazza aveva portato lei a divenire sempre più altezzosa e conscia della propria elevazione sociale.
Nonostante avesse un lavoro di comunicazione ed un atteggiamento apparentemente elastico, celava dentro di sé un'indole molto più... Focosa.

Lowell, ben trovato!
Vieni, siediti pure con noi, chiedi pure quello che vuoi...


Ti ringrazio, Inés, ma sto bene così, davvero.

Come sei elegante! Stai imparando sempre di più a mimetizzarti bene con la nostra società.

Faccio quello che posso Albrecht, poi devo dire che non mi dispiace troppo come vestiario, sono sincero!

Mi auguro che tu non sia qui per qualche brutta notizia...

Non erano previste feste od eventi particolare per la sorella di Lowell, ergo quella visita doveva essere per altri motivi.
A dire il vero, il fratello maggiore si trovava lì proprio per questioni delicate, ma non gli parve adeguato allarmare subito i due individui.

... No, non direi!
Mi mancava solo la mia sorellina, sono trascorsi altri cinque anni, non potevo di certo aspettare un matrimonio prima di presentarmi ancora qui, non credete?


Cercò di fare un po' di ironia e per fortuna i genitori adottivi di Scarlet ci cascarono, ridendo con lui.
Lowell indossava un completo classico costituito da camicia e gilet, con pantaloni lisci e scarpe da passeggio in tela resistente, sempre nere.

È fuori? Sta con delle amiche o magari un fidanzato?

Lowell caro, saremmo davvero felici se le relazioni di Scarlet durassero più di due mesi.

In che senso? Non piace forse?

E-ecco... N-no! Lei è magnifica, davvero...

Tutto bene? Sembri agitato?

Anche la moglie si volse a guardare un po' interrogativa il compagno di vita, scuotendo appena la testa.
Era insolito osservare in lui un atteggiamento così nervoso e non riusciva nemmeno a comprenderne il motivo.

Affatto! Sono solo stato colto un po' impreparato, ero soprappensiero, tutto qui!
Comunque non lo sappiamo con esattezza, semplicemente dopo qualche tempo Scarlet resta da sola, ma non ci fornisce dettagli.


Capisco...

Il Druido Escluso si fece un po' più serio, riflettendo su quelle parole, sperando in cuor suo che la sorella non subisse delusioni di settimana in settimana.
Non la conosceva troppo bene. Sapeva poco di lei, ma era ovvio che non fosse bello non avere un fidanzato, qualcuno con cui condividere l'intimità della vita.

Comunque non è fuori, anzi, penso proprio che stia ancora dormendo.
Ho fatto segno ad uno degli Elfi di andarla a svegliare ed informarla che sei qui per lei.


Ti ringrazio...
Allora se non vi dispiace, andrò ad aspettarla nella sala del tè...


Fece un piccolo inchino col capo in segno di saluto verso i due, per poi allontanarsi, tanto conosceva perfettamente quella vastissima reggia.
A quell'ora ancora a poltrire nel letto. Decisamente era diventata ancora più viziata e comoda, sperando che così non fosse nei giorni di lavoro.
Giunto all'interno del grande salone con le finestre grandi e luminose, Lowell si perse a guardare un attimo fuori, verso la piscina scoperta.
Ogni tanto si chiedeva se avesse fatto davvero bene a mandarla in un ambiente simile, ma preoccuparsi della cosa ormai era abbastanza stupido.
Quando poi percepì gli Elementi della sorella minore in avvicinamento, si girò piano in automatico, incrociando gli occhi chiari di Scarlet.

... Ciao...

Immagine

Seppur inizialmente serio, si fece quasi subito coinvolgere da un morbido e affettuoso sorriso, aprendo le braccia per indurla ad avvicinarsi e stringersi a vicenda.
Gli mancava così tanto averla vicino, ma era incredibilmente contento, nonostante tutto, di vederla sempre in forma, al sicuro, libera di vivere la propria vita.

Stai sbocciando come il fiore più bello del mondo, sorellina...
Pensavo che Gaia non potesse fare di meglio, cinque anni fa, ma mi sbagliavo...


Dolce, amorevole, il Djinn la guardò profondamente in viso, con un lieve accenno di commozione.
Prima di parlare delle cose serie, desiderava innanzitutto aggiornarsi un po' sul presente.

Come stai? Cosa mi racconti?
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Messaggioda Scarlet » 11/12/2017, 12:42

12 Novembre 2113
Reggia Nygaard
Dintorni di Zurigo
Svizzera
Ore 10:00


Padrona Scarlet...
Padroncina!


... zzz... Mh?
Cosa... succede... ?


Vostro fratello è in visita qui per voi, padroncina.
La padrona ha espresso chiaramente l'ordine di svegliarvi.


... Recepito il messaggio.

L'elfo domestico se ne andò via con un inchino, lasciando da sola la Nygaard.
Sbadigliò altre due, tre volte prima di alzarsi con il busto e stiracchiarsi. Allungò le braccia in aria, emettendo dei versi soddisfatti, poi lo sguardo le cadde sulle unghie, smaltate di un rosso sangue.

Niente più manicure con Céleste.

Pensò, infastidita dal colore artificiale delle proprie unghie. L'amica - se così può essere definita- l'aveva convinta a provare almeno una volta nella sua vita una seduta dall'estetista. Il risultato, il giorno prima, era stato quello smalto di colore rosso che Scarlet guardava con una smorfia appena accennata.
L'unica cosa buona di tutto ciò era che il colore rimandava al suo Elemento, il Fuoco.

Fratello... Come mai sarai qui?
Non credo di aver dimenticato qualche ricorrenza importante...


Cinque anni, dall'ultima volta che lo aveva visto. Poi Lowell era sparito nel nulla, come sempre.
Avrebbe potuto non presentarsi mai più, per quel che riguardava la Nygaard, ma l'Escluso aveva questa strana convinzione che la sorella provasse anche solo un briciolo di affetto nei suoi confronti.
Si sbagliava. Aveva perso ogni emozione la notte in cui la sua dignità le era stata strappata via con la forza.
Da quel momento in poi ogni slancio di affetto non riusciva più a raggiungere la temperatura adatta a scaldare un cuore freddo come quello di Scarlet.

Mmmmh... Cosa mai potrei indossare?

Era scesa dal letto, i piedi nudi e al naturale, con addosso solo l'intimo e la camicia da notte utilizzata per dormire. I capelli, rosso fuoco, erano scompigliati in tanti riccioli scomposti. Un desiderio sempre di Céleste, che l'aveva costretta a fare una messa in piega diversa dal suo solito liscio setoso.

... No, perché doverlo fare per forza?

Chiuse l'armadio con un sorriso soddisfatto e a tratti sadico.
Era molto più divertente per lei girare per cosa vestita quel tanto che le bastava per celare appena le proprie forme.
Lo faceva per uno scopo ben preciso, per alimentare il desiderio del patrigno nei suoi confronti.
Si divertiva a camminare, sapendo che tipo di occhiate egli le lanciava. Si divertiva a coglierlo di sorpresa, mentre lui tentava di distogliere lo sguardo come se non fosse colpevole.
Lo era, invece.
Era un peccatore, che bramava insistentemente il corpo della figlia adottiva.
... E lei era la finta innocente che si concedeva a lui. Completamente.

Madre... Padre...
Buongiorno.


Scarlet!
Ma... questo ti sembra forse il modo di renderti presentabile ad un ospite?!


Era scesa al piano inferiore, ma prima di raggiungere il Djinn la rossa era passata a salutare i genitori, avvicinandosi a loro per il consueto bacio mattutino.

Perdonami madre, ma era troppo l'entusiasmo per l'arrivo di mio fratello!
Non potevo aspettare un secondo di più...


Sembrava quasi vera quando parlava in quel modo, si atteggiava in quel modo, con la vivacità di una ragazza ventiduenne ed il sorriso solare.
Sapeva fingere bene, aveva imparato a fingere per anni altrimenti quella donna si sarebbe resa conto del modo diverso in cui il marito guardava la Rinnegata.
Scarlet, dopo aver salutato la donna con un abbraccio, si avvicinò anche al padre adottivo, chinandosi per dargli un bacio più lungo e focoso.
Una piccola sfiammata di calore, giusto per ricordargli quanto lei potesse essere eccitante.

Anche tu pensi che non sia appropriato il mio vestire?

Gli chiese, imitando una voce fintamente innocente e da bambina.
Ma le gambe che spuntavano da sotto il vestiario corto erano già le cosce di una ragazza adulta, nel pieno dei suoi anni.
Appetitosa, per qualunque maschio, anche per un uomo già in là con l'età.

Stai... Benissimo, tranquilla...

Sorrise felicissima, sciogliendo l'abbraccio con il quale aveva incatenato l'uomo, camminando leggera sul pavimento in marmo. Ringraziò i genitori adottivi e annunciò che sarebbe andata a raggiungere subito il fratello maggiore, che ormai l'attendeva da ben dieci minuti.
Lowell si trovava nella sala da té, con la schiena rivolta all'entrata di ingresso. Ma si voltò all'istante quando percepì gli elementi della sorella, elementi che ella nemmeno si sforzò di nascondere.
Si chiuse la porta alle spalle, rimanendo ad osservarlo da lontano.

... Ciao...

... Allora sei davvero tu.
Credevo che ci saremmo rivisti non prima del mio matrimonio.


Immagine

Il Djinn non parve cogliere il sarcasmo nella voce della sorella. Troppo brava a celarlo, con tutta probabilità, per cui l'altro non riusciva a comprendere quanto potesse essere arrabbiata dalla sua continua assenza.
L'Escluso aprì subito le braccia e la bocca in un sorriso, chiedendo implicitamente a Scarlet di raggiungerlo per stringerla in un abbraccio.
Ma lei non si mosse dal punto in cui si era bloccata, rimanendo con lo sguardo glaciale per tutto il tempo che lui rimase a braccia aperte ad attenderla.

Non scomodarti fratello.
Non mi piacciono gli abbracci quando sono appena sveglia.


Camminò come nulla fosse fino alla poltrona più vicina, prendendo posto lì e osservando l'uomo di fronte a lei. Era rimasto male dal suo comportamento? Lo sperava.
Niente l'avrebbe resa più felice che vedere sofferenza negli occhi della persona per cui la sua vita era stata totalmente rovinata.

Stai sbocciando come il fiore più bello del mondo, sorellina...
Pensavo che Gaia non potesse fare di meglio, cinque anni fa, ma mi sbagliavo...


... Noto sorpresa nella tua voce.
Lo saresti di meno se fossi più presente nella mia vita.
Sembra che ti ricordi di me solamente quando ci sono degli eventi importanti.
... Puoi anche evitare di presentarti, comunque.
Non cambia nulla la tua presenza, specialmente quando la tua assenza è una costante.


Sapeva essere molto crudele, molto ostinata del proprio odio, nel sottolineare le mancanze del prossimo e fare di esse dei sensi di colpa grossi come macigni.
Le decisioni prese da Lowell avevano avuto delle ripercussioni orribili sulla vita e sul corpo di Scarlet. La sua mente non si era mai più ripresa dallo shock e nonostante lui sapesse, nonostante lui conoscesse la verità, aveva preferito affidarla ad una famiglia di Gildati piuttosto che starle vicino e vendicarla.
Aveva compreso da quel giorno di non potersi fidare di suo fratello.
Poteva credere di aver sistemato ogni cosa portandola lì e lasciandola insieme a persone che tentavano di amarla.
Ma si sbagliava.

Come stai? Cosa mi racconti?

Sto bene.
I miei genitori adottivi si comportano in maniera meravigliosa con me.
Soprattutto mio padre: non fa altro che viziarmi.
Si vede che mi vuole... molto bene...


Recitò quella farsa a memoria, tanto era tutto ciò che Lowell avrebbe voluto sentirsi dire.
Non si sforzò nemmeno di accendere un po' di calore in quelle parole, sistemando i piedi sulla poltrona così da avere le ginocchia al petto.
Non pareva molto interessata al fratello, anzi sembrava più concentrata a fissarsi le unghie delle proprie mani.
Come se la sua presenza la rendesse indifferente.

... Perché sei qui?
Non mi sembra che oggi ci sia qualche evento importante che richieda la tua presenza.


Solo in quel momento alzò lo sguardo, trafiggendo quello di Lowell.
Il tono usato era autoritario, deciso, fermo.
Quasi un ordine.
Quasi, perché l'ordine vero e proprio arrivò con qualche secondo di ritardo.

Dimmi che cosa sei venuto a fare.
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Messaggioda Lowell » 12/12/2017, 22:59

... Allora sei davvero tu.
Credevo che ci saremmo rivisti non prima del mio matrimonio.


Non fu del tutto vero che Lowell non colse il sarcasmo della rossa, semplicemente scelse di non soffermarcisi, facendo finta di nulla.
Era consapevole dei propri limiti, delle proprie colpe, ma anche di tutto ciò di buono che avesse fatto fino ad allora per lei.
Naturale che la sorella minore non potesse sapere, naturale che non si ponesse domande e per certi versi era meglio così.
Cercò ugualmente un contatto più affettuoso e complice con lei, pur sapendo bene dove esso avrebbe portato.
Non si era fatta abbracciare nemmeno al Diploma, figurarsi in una normalissima mattina di Novembre.

Non scomodarti fratello.
Non mi piacciono gli abbracci quando sono appena sveglia.


Che strano, eppure ricordo che la cerimonia dei M.A.G.O. fosse stata a mezzogiorno... Ed eravate in piedi dalle 09:00.

Sbuffò con una vaga ironia, poco vaga ma tanto amara, non permettendole però alcuna replica, portando il palmo della mano avanti.

Non fa niente, apprezzo che tu abbia voluto ricercare una scusa per non sottolineare quanto sappiamo in due.

Ovvero che lei non lo considerasse un vero e proprio parente ma alla stregua di un mezzo sconosciuto.
Per quanto fosse una verità difficile da sopportare, Lowell ci conviveva da anni ed avrebbe continuato a farlo, se necessario.

Stai sbocciando come il fiore più bello del mondo, sorellina...
Pensavo che Gaia non potesse fare di meglio, cinque anni fa, ma mi sbagliavo...


... Noto sorpresa nella tua voce.
Lo saresti di meno se fossi più presente nella mia vita.
Sembra che ti ricordi di me solamente quando ci sono degli eventi importanti.
... Puoi anche evitare di presentarti, comunque.
Non cambia nulla la tua presenza, specialmente quando la tua assenza è una costante.


Anche in quel caso, preferì non replicare, subendo la ripetuta frecciata della ex Serpeverde, osservandola poi accomodarsi.
Lui rimase in piedi, mostrandosi abbastanza nervoso, ma prima di passare alle cose serie, cercò di informarsi su come le andassero le cose.

Sto bene.
I miei genitori adottivi si comportano in maniera meravigliosa con me.
Soprattutto mio padre: non fa altro che viziarmi.
Si vede che mi vuole... molto bene...


Questo credo sia l'importante...

In realtà avrebbe voluto sentire molto di più: chiederle del lavoro ad esempio, o delle prospettive sul futuro.
Assurdo che l'unica volta in cui si sarebbe potuto permettere di comportarsi meglio come fratello, c'era di mezzo un problema molto, molto grande.

... Perché sei qui?
Non mi sembra che oggi ci sia qualche evento importante che richieda la tua presenza.


Gli occhi di Scarlet affondarono nei suoi ed ecco che il Fuoco nello Spirito della sorellina prese a divampare quasi furioso.
Una furia che non era mai stata in grado di sedare in tutti quei lunghi anni dal fatto scabroso.

Dimmi che cosa sei venuto a fare.

Evidentemente la ragazza aveva dimenticato un dettaglio importante: Lowell, suo fratello, non solo era una Flamberga, ma in quanto a Fuoco ne aveva da vendere più di lei.
Infatti, non solo non si sentì per nulla intimorito dall'atteggiamento della ragazza, ma per di più contraccambiò lo sguardo con il proprio: gli occhi rossi come rubini.

Ti ricordi ancora come si fa la Sciamana oppure tutto questo lusso ha annebbiato le tue conoscenze?

Ben presto, sul tavolino a metà tra loro, il Druido appoggiò una scatola contenente delle rune.
Non erano rune vere e proprie scolpite dagli Esclusi ma semplicemente comperate, tanto il risultato sarebbe stato lo stesso.

Immagine

Ho bisogno che esegui un "Rituale di Diradazione" e che tu... Lo faccia col tuo sangue.

Il Rituale di Diradazione era un rituale conosciuto ed eseguito solamente dagli Sciamani, in quanto gli unici in grado di farlo funzionare.
Tale rituale era in grado di scrutare nelle nebbie fitte del futuro di qualcuno, in base al sangue con cui venivano imbevute le rune.
Nessuno Sciamano solitamente utilizzava il proprio sangue per effettuarlo, in quanto era possibile che la diradazione non fosse precisa, sicura.
Essere influenzati da se stessi era un classico, un po' come il leggersi i tarocchi da sé, ma Lowell sembrava intenzionato a farglielo fare lo stesso.
La serietà lasciava intendere che ci fosse molto altro dietro, ma non avrebbe detto una parola fino a quando Scarlet non l'avesse accontentato.

So che non ti fidi di me.
So che non mi vuoi bene
Ma tu sai che io ne voglio a te.
Non ho mai, in alcun modo, pensato a qualcosa che non fosse il tuo benessere, seppur per te mi sarei dovuto comportare diversamente.
Quindi se adesso ti sto chiedendo questo, fallo pensando che non potrei mai chiedertelo se non ci fosse un motivo più che valido.


Quel rituale era semplicissimo: afferrare tutta la manciata di rune solo dopo essersi fatti un taglio leggero su entrambi i palmi.
A quel punto, convogliare l'energia primordiale degli Sciamani proprio nelle piccole pietre, aspettando che esse si scaldassero col calore della pelle.
Solo al momento di pieno stato di trance divinatoria, raggiungibile in media nell'arco di un paio di minuti, si lasciavano cadere.
Da lì in poi ne susseguiva una lettura attraverso le traduzioni delle rune e i collegamenti delle una vicino alle altre a formare percorsi complessi.
Il tagliacarte alla destra della ragazza avrebbe fatto al caso suo.

...

Lowell restava fisso a guardare le mani della sorella, con una espressione talmente tanto preoccupata quasi da poter trasmettere le stesse sensazioni anche a lei.
Non poteva fare diversamente, non ci riusciva. Era capace di controllarsi, ma in casi come quelli il controllo non bastava, non quando c'era di mezzo Scarlet.
Era sua sorella, le avrebbe sempre voluto bene, in ogni condizione e situazione, pur non venendo mai ricambiato.
Ella forse pensava che si fosse scordato del suo accaduto, in quanto deciso a non vendicarla nel modo desiderato da lei e per il quale venne Rinnegata.
Già, per loro due la morte era un concetto ben diverso: per lei una soluzione, per lui una condanna.

... Cosa osservi?

Quando le Rune caddero sparse sul tavolino, rotolando e disponendosi apparentemente a caso, l'attenzione dell'uomo andò tutta quanta alla rossa.
Probabilmente a quel punto anche lei, leggendo, avrebbe cominciato a non essere più così tanto serena, spavalda e sfacciata.

CONCEPIMENTO
RINASCITA
STIRPE
FUOCO
PROSPERITÀ


Allora era proprio vero...

Sul momento, Lowell si passò una mano tra i capelli, guardando un punto cieco, quasi incapace di reagire, aumentando di molto i battiti cardiaci.
Il fatto che anche alla sorella fosse apparso lo stesso presagio, lasciava intendere che quel destino si stava per compiere davvero.

... Scarlet, il Fato vuole che il tuo grembo conduca nuovamente la nostra famiglia a Dominare sul Fuoco.

Quella che poteva quasi apparire come una bella, anzi, forse pure meravigliosa notizia, venne espressa dall'uomo con assoluto terrore.
La motivazione, comunque, non sarebbe rimasta nell'ombra ancora per molto. Alla rossa bastava soltanto chiedere, per conoscere il perché di quella reazione.
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