Usare le illusioni corrompe l'animo, Vastnor, ogni volta.
Non importa che tu sia la persona più gentile del mondo o che decida di usarle per uno scopo buono, questo tipo di magia s'insinua nell'animo e lo sporca, cercando di votarlo al male: la compagna di tuo fratello ha imparato a combattere la corruzione, mantenendola sotto un livello standard, sfruttando anche il fatto che spesso le sue illusioni sono state votate per qualcosa di buono, per fare del bene.
Per essere corrotti al 100% bisogna uccidere qualcuno: a quel punto, non si potrebbe più tornare indietro... ed è esattamente questo ciò che voglio evitare, che lei uccida ed imbarchi la via del non ritorno.
Uccidere qualcuno significava rinunciare per sempre alla propria positività dell'essere, diventare succubi delle illusioni.
A quel pensiero, riflettendo su una Veronique assoggettata del tutto al male e alla follia, gli si gelò il sangue, provando paura e tristezza allo stesso tempo, poi anche un filo di rabbia, chiedendosi allora perché sia lei che Monique continuassero a sfruttare un simile potere così tanto a doppio taglio... Ok, forse per Veronique immaginava la risposta ma per Monique?
Si d'accordo poteva aver imparato a controllarle al 99%, ma mai sottovalutare anche solo un 1%, almeno, questo era il pensiero e la preoccupazione dell'investigatore, il quale temeva per la vita e la felicità della maggiore delle sorelle Vireau, in quanto sperava sul serio che presto avesse garantito al fratello ciò che cercava da quando era morta Rachel... La pace.
Lasciò comunque proseguire Azhad, non trovando ulteriori domande da porre sull'argomento.
Tutto ciò che sapeva, era che semmai fosse venuta a galla la storia di lui con Veronique, allora proprio alla sorella avrebbe fatto un bel po' di domande a proposito di queste illusioni, sui loro effetti e su tutte le varie controindicazioni, si, a mo' di medicinale pericoloso.
Se la conoscessi almeno un po', ti saresti dato la risposta da solo.
Se dicessi a Veronique quali sono i piani della Setta sulla sua persona, probabilmente sarebbe lei la prima a chiedermi di farla entrare nell'Organizzazione per poter controllare il tutto da dentro, e possibilmente ottenere tutto ciò che vuole... questo ti dovrebbe bastare a farti comprendere che no, non può sapere nulla; a prescindere, comunque, si sta comportando come un'irresponsabile, farsi vedere così tanto con te con tutti i nemici di Nicholas che non aspettano altro che metterlo in ginocchio è una follia.
Quello che mi chiedo è come mai la "tua impresa" segreta non abbia già pensato a togliere di torno un tipo come Nicholas Vireau. Non dovrebbe risultare una specie di palla al piede per voi?
Mani in pasta dappertutto, accordi internazionali, controllo della Mafia Magica su territorio mondiale, mazzette ai politici...
Per dirla molto brevemente, vi fa una concorrenza spietata!
Non che volesse spingerlo a parlare o rivelare chissà quali segreti, ma tanto se si trovavano lì a parlare come se nulla fosse di una condizione simile tanto pericolosa, tanto valeva provare a cavare fuori qualche informazione in più all'uomo davanti a lui.
Tanto di certo non gli andava a genio né la Setta né tantomeno il padre della fidanzata, quindi non c'era pericolo che andasse a spifferare qualcosa in giro o informasse preventivamente il magnate in questione dei pericoli imminenti.
Se era ancora in vita allora a qualcosa doveva servire, e Ryan Angel era piuttosto curioso di capire a cosa potesse mai essere utile.
Quando poi Marcus fece quella mezza battuta sarcastica, pur rimanendo abbastanza serio e tranquillo, l'investigatore non poté impedirsi di far scappare una mezza risata altrettanto sarcastica, scuotendo il capo.
Immagino ti sia ripetuto la stessa cosa quando ti sei accorto di provare qualcosa per lei.
Non proprio...
Io ho deciso di mantenere il segreto anche per aiutarla nel tempo a riavvicinarsi al bene, attraverso i buoni sentimenti.
In poche parole perseguo uno scopo senza nemmeno volerlo, perché mi trovo davvero in sintonia con lei.
Tu invece non la vuoi condurre verso il bene e nemmeno verso il male, la tieni nascosta da qualcosa che prima o poi la richiederà e se non rispetterà quei cononi la farà fuori e tu non potrai farci niente.
Io lo so da che parte sto, e so da che parte vorrei che lei stesse, oltre che al mio fianco.
Tu sei in un limbo e cerchi di tenerci anche lei... No, siamo su due posizioni differenti, per quanto è vero, quella domanda me la sono fatta al tempo, quando mi accorsi di am-... di amarla....
Ma una risposta me la sono data.
Tu non hai idea di chi ci ritroveremmo da affrontare, Vastnor, se io scegliessi ora da che parte stare: non puoi nemmeno immaginare di cosa siano capaci le persone per cui lavoro, e probabilmente è molto meglio così, per te, per me ed anche per Veronique.
Per ora prendere tempo è tutto ciò che possiamo fare per contenere il problema, e non vedervi in giro per il mondo a fare i vostri porci comodi potrebbe aiutarmi in questo... il che significa che io e te dobbiamo cominciare a collaborare: posso proteggerla, posso difenderla, ma devo sapere dove andate, cosa fate e che progetti avete, sempre, cosicché possa muovermi di conseguenza.
Dunque, in pratica cosa mi stai chiedendo?
Qual è il vero motivo di questa visita oltre il mettermi in guardia?
Sei disposto a collaborare, Vastnor, o no?
Espirò con forza, sapendo alla fine dove egli volesse giungere, insomma, non ci voleva di certo un genio.
Si leccò le labbra, abbassando il capo, cercando di raccogliere le idee, ripensando ad ogni frammento del discorso.
Non era facile accettare una realtà simile, averlo sempre in mezzo ai piedi, doverlo sempre informare di tutto, per di più allo scuro della fidanzata la quale doveva credere che le cose continuassero ad andare come sempre.
Si, forse le avrebbe dovuto parlare per farle capire che era meglio ridurre un po' l'eccessiva popolarità in pubblico, ma a parte questo, no, un segreto, un mistero, per il suo bene, per la sua incolumità, per temporeggiare abbastanza da ipotizzare un piano, scegliere e rimediare una soluzione. Aveva paura di riflettere anche solo lontanamente su una cosa simile ma, doveva essere il caso di parlarne col fratello?
Gli si gelò il sangue: gli avrebbe spezzato l'osso del collo come un ramo secco.
No no, decisamente se doveva partire da qualcuno, era meglio che fosse la compagna.
Ah ciao Moni, quanto tempo, come vanno le cose?
Tutto bene?
Novità spiacevoli?
Niente di nuovo?
Perfetto! ... Sto con tua sorella.
Si portò una mano alla fronte, asciugandosi il sudore freddo, chiudendo gli occhi ipotizzando le varie e possibili reazioni, sperando che nessuna corrispondesse esattamente alla verità, anche perché nell'ipotesi peggiore sarebbe stato lui a coronare il 100% di corruzione da parte della maggiore delle Vireau facendosi uccidere seduta stante con una illusione.
Pensieri macabri a parte, era necessario che desse una risposta celere a Marcus, non avevano tutto il tempo del mondo e per di più, l'appuntamento con Faith era fissato entro circa una ventina di minuti.
Deglutì, sentendo il bisogno di una bella bottiglia d'acqua gassata, altro che alcolici, no no, gola totalmente secca.
Alzò il braccio sinistro, tendendo la mano all'uomo, per stringerla in segno di accordo.
Ok, ma ad una sola ed unica, semplice condizione: durante l'intimità, tu vai a svolazzare da un'altra parte!
Ed era molto, molto serio.