La prova era molto meno complicata di quanto Martha avrebbe potuto immaginare, se avesse saputo che di questo si trattava: non era necessario testare la sua bravura in campo magico, né verificare quali segreti albergassero nel suo animo; all'Acqua non interessava nulla di tutto ciò, poiché solo i più meritevoli potevano possedere una goccia di sé dentro il loro spirito, e non era detto che questi dovessero essere per forza persone pure, integerrime, perfette. Come i maremoti e le correnti più forti che spazzavano via tutto ciò che incontravano sul loro cammino, così a volte l'acqua poteva risultare impetuosa, quasi crudele; e allo stesso modo potevano apparire gli Eletti Acuan che, una volta accettata la loro appartenenza alla Gilda, avrebbero potuto trovare in essa e nella figura dell'Oceano una Guida, una nuova strada da intraprendere.
Colei che, in sogno, la Bennet aveva di fronte, altri non era che una proiezione tangibile dell'Acqua, la quale si era intrufolata nel sogno della docente per avvicinarla e metterla alla prova, una prova diversa da tutte quelle che, probabilmente, aveva affrontato fino a quel momento: come si sarebbe comportata Martha?
Spero di non essere...in ritardo...
Sono anni che aspetto il tuo arrivo, e finalmente sei qui.
Nient'altro ha importanza, ora.
La rassicurò dolcemente la Sirena, criptica nel suo modo di fare, certo, ma era giusto che così fosse, perlomento fino a quando la prova non si fosse conclusa: e subito dopo, di fronte a lei, comparvero quattro scelte di colori diversi, tutte potenzialmente giuste o sbagliate.
Quale calice avrebbe scelto?
Calipso osservò la donna mentre, nemmeno troppo tempo dopo, compiva la sua scelta: la esortò a bere con un cenno del capo ed un sorriso sulle labbra, lo sguardo posato su di lei mentre, nonostante le incertezze, avvicinava il bordo del calice alle labbra.
E quando finalmente bevve - e al palato della donna quella sarebbe apparsa come acqua semplice, ma la più buona che avesse mai assaggiato - un gran sospiro di sollievo sfuggì dalle labbra della creatura, come se per un momento avesse temuto il peggio.
Sapevo che aspettarti si sarebbe rivelata la scelta giusta...
Mormorò, prima di scomparire all'improvviso in mille bolle trasparenti: anche il paesaggio intorno alla donna mutò nel tempo di un battito di ciglia, e Martha non si trovò più nel bel mezzo dell'oceano/mare nel quale aveva nuotato fino a poco prima, bensì all'interno della caverna alla quale, all'inizio del sogno, aveva dato le spalle.
Di fronte a lei, con a schiena rivolta verso l'uscita di essa, si trovava la figura eterea che era inizialmente scappata da lei non appena l'aveva vista: Ianira.
Avrei dovuto sapere che ce l'avresti fatta...
La sua voce era come un eco lontano, bellissimo, pronunciato in una lingua apparentemente sconosciuta all'orecchio di Martha che però, in qualche modo, avrebbe potuto capirla comunque, sentendo vibrare quel suono all'altezza del cuore.
La tua scelta si è rivelata ciò che Lei voleva sentirsi dire, poiché non esiste nulla di meglio della purezza con qui l'Acqua si presenta.
Ora sei ufficialmente un'Eletta dell'Elemento che ci circonda in questo momento.
Parole enigmatiche, sicuramente, ma forse Martha avrebbe potuto cominciare a comprendere - Intuito (Sesto Senso) ≥ 35 - che non si trattava davvero di un sogno, che c'era qualcosa di molto più importante e profondo nell'avventura che stava vivendo, qualcosa che aveva a che fare proprio con l'Acqua.
Null'altro mi è permesso spiegarti ora, ma arriverà il giorno in cui incontrerai chi potrà darti ogni risposta.
Quando ti troverai di fronte la figlia dell'Acqua...
E subito a quelle parole un'immagine ben precisa si stampò nella mente della Bennet, un'immagine che non avrebbe mai potuto dimenticare una volta svegliatasi da quel sonno così particolare.
Ricordati di abbassare il capo e portarle rispetto, cosicché possa scacciare tutti i tuoi dubbi: ma non avere paura... ciò che hai nell'animo percepirà la sua energia, e guiderà ogni tuo gesto.
E le sorrise, non più spaventata e timorosa di lei, ma amorevole quasi quanto una madre o una sorella maggiore che voleva prendersi cura di qualcuno a cui voleva bene.
Ora è tempo di svegliarti, Martha Bennet... apri gli occhi, è il tuo momento.
E quando sarai insicura su tutto ciò che hai vissuto, sulla sua veridicità, cerca nel profondo del tuo spirito... lì troverai la risposta che desideri.
Con quelle ultime parole, tutto si fece buio intorno alla docente di Pozioni che, di lì a pochi secondi, avrebbe riaperto gli occhi, scoprendo che si erano fatte già le 7 del mattino: tutto un sogno, dunque?
Forse avrebbe potuto considerarlo come tale e basta, ma se per caso avesse deciso di seguire il consiglio di Ianira, se per caso avesse cercato nel più intimo del suo anima, avrebbe percepito un rumore inconfondibile, un rumore che prima di quel momento non aveva mai sentito... un rumore che simboleggiava il cambiamento più importante della sua vita.