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Uso riservato ai Musicanti del Coro di Hogwarts
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da Jorge » 28/01/2013, 23:03
Aveva battibeccato con Elisabeth, salutato Brianna, incitato la sua sorellina a esercitarsi e provocato Miyabiquel tanto che bastava per farla arrossire e non perché, come probabilmente tutti credevano, era un ragazzino senza cuore che se la prendeva con la più puccia del gruppo, ma semplicemente perché, gigante o non gigante, visino di pesca che arrossiva era davvero uno bellissimo spettacolo per gli ormoni di Jorge che avevano scelto proprio il terzo anno per iniziare a risvegliarsi. Ovviamente non c’era ancora nulla di premeditato nei comportamenti del portoghese o maliziosi, semplicemente seguiva il suo istinto, lo stesso che gli aveva permesso di escludere quell’oscena musica smielata che Lingua Argentata aveva suonato, purtroppo, molto bene e esibirsi in un assolo di musica jazz che, a giudicare dalla reazione dei suoi compagni, non era andata poi così male. Non appena aveva suonato l’ultima nota si era sentito euforico, come poche volte in vita sua, e aveva una smania di ballare tale che non riusciva a tenere i piedi fermi ma non faceva altro che batterli al ritmo di una musica che però sentiva solo lui. Si sentiva così sicuro di sé che aveva anche azzardato a fare un finale “ad effetto” per così dire, citando uno dei suo cartoni animati preferiti.
Gli Aristogatti!
Una cioccorana per visino di pesca.
Esclamò ancora sorridente, rimanendo sul palco con il fado ancora in mano, restio a mollarlo ora che, per così dire, lo aveva trovato.
Anche tu sei bravissimo Jorge-kun, sono contenta che la professoressa Vireau abbia colto il tuo talento!
Grifetta alla mia Capa non sfugge mai nulla – affermò poi impettito, sentendo un moto di orgoglio riscaldargli il cuore per quel complimento spontaneo e genuino – E io mi devo impegnare tantissimo per assicurarmi che lei non si debba pentire della sua scelta.
Aggiunse con un tono di voce un po’ più basso, rendendosi conto in quel momento quanto il posto che occupava nel coro fosse importante e come gli permettesse di rendere fiere di lui non solo la sua Capa ma anche e soprattutto la sua mamma.
Peccato che non potrai assistere allo scontro con le altre scuole.
Commentò tra sé, sorvolando sul fatto che probabilmente a lui, ancora troppo giovane e inesperto, non gli sarebbe stato permesso neanche di suonare la campanella di inizio spettacolo durante la gara.
Myiabi ha perfettamente ragione, Jorge! Sei stato molto bravo!
Grazie anche a te Ape Maia – rispose educato e ancora raggiante il delfino – Però ora tocca a te dimostrare a tutti di che pasta sei fatta.
La incoraggiò, facendole l’occhiolino e ringraziando Caroline Priscilla per aver preso da parte la piccola delfina per aiutarla con gli esercizi. Per quanto sembrasse sempre con la testa tra le nuvole, Jorge era un attento osservatore e Brianna, da come si muoveva in Sala Comune e per la scuola, gli dava l’idea della ragazzia timida e insicura che avesse bisogno del sostegno degli amici per trovare la grinta necessaria per mostrare al mondo le sue qualità. E infatti poco dopo nella Sala riecheggiarono le sue urla di trionfo.
Cappie, ce l’ho fatta! Ce L’ho fatta!
L’atmosfera era rilassata e tutti si stavano impegnando a riscaldare la voce e gli strumenti e anche Jorge, dopo le congratulazioni reciproche, si era di nuovo seduto sullo sgabello a strimpellare qualche canzoncina stupida sul fado, giusto per tenere le dita in allenamento quando la porta si aprì di nuovo e fecero il loro ingresso i “grandi” della situazione, capeggiati dal Prefetto dei Tassi.
Ehi ciurma, buonasera! Siamo carichi abbastanza per far affondare la barca della Cyprus?
Smettendo di suonare per un attimo, Jorge sollevò la testa dal fado per guardare Vergilavanzare verso di loro con quello che a lui [Intuito(P)=8] sembrava un sorriso forzato. Non doveva neanche sforzarsi troppo per capire da cosa dipendeva visto che la rottura tra lui e la Principessa dei Draghi era stato l’argomento di conversazione principale di tutta Hogwarts dopo l’inaugurazione del locale della sua Prefetta Perfetta per non parlare delle mille congetture con cui Cappie aveva assillato le sue povere orecchie su cosa fosse accaduto, di chi fosse stata la colpa e di quanto male doveva stare il “suo” Prefetto.
Cannoni carichi e pronti al fuoco, Signore – rispose quindi a tono, azzardandosi a lanciare un’occhiata veloce alla sua sorellina – e se non bastasse abbiamo anche un asso nella manica Signore, qualcuno che può spiattellarci tutti i segreti della squadra avversaria… Lei Signore.
Aggiunse con quella sua aria strafottente e un sorrisino furbetto che gli avevano fatto guadagnare non poche punizioni negli anni passati.
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da Elisabeth » 30/01/2013, 15:43
Mentre suonava il suo pezzo, la mente di Elisabeth aveva lasciato Hogwarts ed era volata nel salotto della sua casa di Edimburgo, nessuno poteva infastidirla, con lei c’era solo Daphne ed il bellissimo pianoforte a coda che dimorava nella stanza e persino le voci dei suoi compagni le giungevano da molto molto lontano. Intanto le manine della ragazzina continuavano a muoversi sulla tasti bianchi e neri del pianoforte, mentre un piccolo sorriso soddisfatto le si stava disegnando sul viso che al momento aveva assunto un’espressione serena. Alla fine i pochi minuti che richiedevano l’esecuzione del suo pezzo passarono e la Serpeverde fu costretta a tornare alla realtà, ad Hogwarts ed alla Sala Musica con i suoi Musicanti. La prima voce che sentì appena la sua mente tornò nella Sala fu quello di Brianna
Wow Ellie! Ma sei bravissima con il piano!
Seguita subito dopo da Miyabi
Brianna-chan ha ragione, sei stata davvero forte!
Lo sguardo della Serpina seppur momentaneamente assente si posò sull’amica
Grazie.
Rispose la Serpina leggermente imbarazzata per i complimenti ricevuti, mentre le manine sfioravano ancora una volta quei tasti bianchi e neri, mentre Jorge si cimentava con la chitarra suonando uno strano pezzo che la ragazzina non conosceva, ma, che comunque trovava bella e fu proprio la Grifondoro e darle la risposta che cercava.
Gli Aristogatti! Anche tu sei bravissimo Jorge-kun, sono contenta che la professoressa Vireau abbia colto il tuo talento!
Mmm … roba babbana.
Pensò la Serpeverde, inziando a guardarsi in giro indecisa se suonare un nuovo pezzo o riprendere i suoi esercizi vocali e proprio in quel momento sentì Caroline Priscilla
Ok, Bri, vieni con me, mettiamoci in quell’angolo così non verrai distratta da nessuno. Bisogna che ti concentri quanto più possibile e so che in mezzo a questo casino è difficile! Ok, pensa a tutto quello che ti ha detto la Vireau e riprova! Nessuno ti sta guardando o ascoltando solo io e sai quanto io sia un’idiota nel canto! Avanti, vediamo cosa riesci a fare!
Osservando le due bambine allontanarsi e con la confusione che regnava in quel momento era difficile o meglio impossibile sentire una porta aprirsi, ma, il rumore non le impediva di utilizzare gli occhi ed in quel momento vide tre ragazzi salire sul palcoscenico.
Ehi ciurma, buonasera! Siamo carichi abbastanza per far affondare la barca della Cyprus?
La prima a rispondere al Prefetto fu Brianna seguita un attimo dopo dal Portoghese
Ciao Vergil!
Cannoni carichi e pronti al fuoco, Signore e se non bastasse abbiamo anche un asso nella manica Signore, qualcuno che può spiattellarci tutti i segreti della squadra avversaria… Lei Signore.
Prefetto Cartwright.
Aggiunse la Serpeverde in segno di salute rivolta al tasso mentre quest’ultimo riprendeva a parlare.
Non mi dire… Miyabi, fai parte anche tu del coro? Queste si che sono belle sorprese… Cappie, te la affido, mi raccomando tienimela d’occhio che quegli occhioni viola sotto sotto sono i più scalmanati di tutta Hogwarts!
Elisabeth non conosceva molto bene il Prefetto dei Tassi, anzi diciamola tutta, non lo conosceva proprio eppure in quel ragazzo c’era qualcosa di strano il suo viso le trasmetteva un velo di tristezza, ma, forse era la ragazzina a volerci vedere della tristezza in fin dei conti Vergil aveva lasciato la sua amica Arianna e forse si era anche pentito [Intuito (Perspicacia) =8] di quella che veniva considerata dalla bambina una vera sciocchezza, ma, non erano problemi suoi lei era una bambina e si godeva beata la sua infanzia. Intanto la Serpeverde continuava ad osservare i presenti dalla sua postazione.
Ragazzi mi raccomando, non fate i timidi, se a qualcuno serve una mano, una spalla o un consiglio, sono qui!
Elisabeth non disse nulla si limitò a tornare a fissare i tasti del pianoforte, chiedendosi se sarebbe stata capace davvero di suonare davanti a degli estranei o se avrebbe continuato imperterrita ad immaginare di trovarsi nel salotto di casa sua con Daphne sdraiata accanto a lei, per poi rivolgersi a Miyabi poco lontano da lei.
Miyabi ti va di fare qualche esercizio insieme?
Chiese la Serpeverde sorridendo all’amica, sperando che Miyabi accettasse il suo invito.
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da Caroline Priscilla » 02/02/2013, 14:50
Non era facile riuscire a sentirsi gli uni con gli altri dentro quella sala. Con l'arrivo di Miyabi erano entrate anche un sacco di persone, musicisti e cantanti insieme, portando con loro ancora più confusione. Nonostante tutto, il gruppetto dei "piccoli" era riuscito nondimeno ad esercitarsi in quello che doveva essere per Cappie, Elisabeth, Brianna e Miyabi dei vocalizzi, e per Jorge un'esercitazione col suo strumento, il fado. Le cose però non erano andate bene per tutti: la piccola Delfinazzurro, infatti, non era riuscita a portare il termine il proprio esercizio. Quindi la Tassorosso, dopo aver visto le esibizioni del fratellino e dell'amica Ellie, decise che era arrivato il momento di prendere le redini in mano e aiutarla almeno a concentrarsi di più. Portandola in un luogo ben isolato, la esortò quindi a ripetere l'esercizio che prima aveva fallito, ricordandole con premura che la prima cosa da fare era escludere chiunque fosse presente in quella stanza e concentrarsi solo su se stessa. A quanto pare il suo consiglio era giusto: Brianna riuscì finalmente a mantenere una nota per dieci secondi, esultando per quel risultato.
Cappie, ce l’ho fatta! Ce L’ho fatta!
Visto? Te lo avevo detto!
sorrise di rimando alla strega. Ad un certo punto, però, qalcosa attirò la sua attenzione, o per meglio dire qualcuno di inatteso quanto mai sperato: in quel momento infatti era entrato in Sala Musica niente meno che Vergil, seguito a ruota dai suoi "scagnozzi" Evan e Owens.
Ehi ciurma, buonasera! Siamo carichi abbastanza per far affondare la barca della Cyprus?
Oh cavolo! E' qui! E' veramente qui! D'accordo Cappie calmati, cerca di essere disivolta e indifferente...
Più facile a dirsi che a farsi, specialmente quando la tua faccia diventa dello stesso colore di un pomodoro maturo e gli occhi sembrano due fari nella notte. Oh e naturalmente ti spunta un sorriso ebete, tanto che chi ti è vicino dubiti seriamente della presenza di neuroni nel cervello.
Questo è il mio momento...sorridi e fa finta di niente...in fondo ti sei truccata apposta...merlino! Speriamo che il mascara non sia colato...
Non mi dire... Miyabi, fai parte anche tu del coro? Queste si che sono belle sorprese... Cappie, te la affido, mi raccomando tienimela d'occhio che quegli occhioni viola sotto sotto sono i più scalmanati di tutta Hogwarts!
Eh?! Ah...s-si Vergil! Non temere, me ne prenderò...ehm...cura io...si...
E che diamine! Sei capace di dire qualcosa di intelligente?
La tassetta evitò accuratamente l'occhiata che le aveva lanciato Jorge, ascoltandolo con una certa invidia parlare col suo prefetto come se niente fosse, mentre lei sembrava non riuscire a mettere in fila neanche due parole di senso compiuto. Sospirò un po amareggiata, concentrandosi nuovamente sull'amica Brianna e voltando le spalle al "Tassobello".
Vieni Bri, raggiungiamo gli altri...
disse, prendendole la mano e raggiungendo l'altro Delfinazzurro, se lei avesse accettato. La giovane strega si diede un'occhiata intorno: chi più chi meno era intento ad esercitarsi, a scaldarsi la voce, le mani, a suonare, in un miscuglio di suoni e confusione. Persino Elisabeth si era messa in disparte, forse con Miyabi, in procinto di continuare i propri esercizi al pianoforte. Così non va...dobbiamo provare tutti quanti insieme...- disse più a sè stessa che ad altri. Senza la figura della Vicepreside o di Alexis in sostituzione, tutti i facenti parte del Coro sembravano andare allo sbaraglio. Nessuno collabarava insieme agli altri e chi lo faceva lo faceva comunque isolandosi dal resto del gruppo.- Qualcuno dovrebbe intervenire...Jorge, Brianna mi raccomando state a guardare!- detto questo, la giovane Tassorosso cercò di farsi strada fra tutte le varie persone presenti, un po' spintonando un po' chiedendo di passare, fino a quando non raggiunse il piccolo palchetto di legno. -Avanti gente, fatemi passare su...non ostruite il passaggio...grazie Evan...- con un piccolo sbuffo riuscì a raggiungere il microfono magico, accendendolo con un colpo di bacchetta e stando lì ritta in piedi, cercando di attirare l'attenzione.
Oooook...prova...uno, due, tre...mi sentite tutti?- chiese la strega. La sua voce, amplificata grazie all'aggeggio magi-elettronico, si espanse per tutta la stanza, attirando, proprio come lei voleva, l'attenzione di tutti i presenti [d20:7 + Carisma(F): 14= 21]- D'accordo...quindi...vi starete chiedendo che cosa ci faccio qua sopra, giusto? Be' anche io, si...in effetti fino a qualche attimo fa ero ben convinta di quello che...ecco..volevo fare...eheh...comunque, in sostanza tutti siamo qui per un motivo, giusto? E cioè battere i nostri avversari nella gara di Canto che si terrà a breve qui ad Hogwarts! Bene! Lo vuole la nostra Vicepreside e lo vogliamo noi, quindi...diamoci sotto ragazzi! Dobbiamo cercare di provare tutti quanti insieme se vogliamo farcela...eh be'...quindi non so, se qualcuno vuole proporre qualche canzone da fare tutti insieme...o un esercizio...o qualsiasi cosa...insomma, dobbiamo impegnarci a fondo! Quindi...chi avesse qualche idea in mente può...salire qui sul palco e proporlo a tutti quanti! Grazie!
Se all'inizio la ragazzina si sentiva un po' titubante a parlare davanti a così tante persone, man mano che ci prese la mano tutta la sua insicurezza svanì, sorridendo nel vedere che il suo pubblico la stava ascoltando, anche se ancora non riusciva a capire se seriamente o in maniera divertita. In tutto il suo discorso, la giovane Cappie aveva evitato accuratamente di guardare dalla parte del prefetto dei Tassorosso, convinta che solo lui col suo sguardo sarebbe riuscito a farla balbettare e arrossire, cosa che in quel momento non doveva assolutamente succedere. Invece, cercò più volte una rassicurazione nel suo fratellino, sorridendogli felice e trovando in sè il coraggio di continuare a parlare. In fondo, avrebbe dovuto imparare a cantare di fronte a milioni (si sperava) di persone, quindi esercitarsi a parlare di fronte ad una decina era un buon modo di iniziare,no? Una volta finito il suo discorso, la Tassorosso aspettò che qualcuno si facesse avanti, proponendo un brano o qualunque cosa che potessero suonare e cantare tutti quanti insieme...
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da Brianna » 14/02/2013, 14:18
Grazie anche a te Ape Maia. Però ora tocca a te dimostrare a tutti di che pasta sei fatta.Ci proverò Jorge!Rispose sorridendo la piccola, e sperando con tutto il cuore di riuscirci. La bambina c’era riuscita, era riuscita ad eseguire il suo esercizio… è vero, aveva dovuto ripetere il tentativo – l’unica del gruppo che non ci era riuscita al primo – ma era anche vero che, li dentro, era la più piccina e, a causa dei suoi trascorsi con i genitori, non aveva mai potuto studiare o esercitarsi a casa… non sapeva se anche per gli altri era così, se anche i genitori degli altri bambini non volevano che i loro figli cantassero o avessero a che fare con la musica… ma sapeva bene cosa voleva lei… e c’ era riuscita! Le sarebbe piaciuto che li ci fosse stata anche Monique… le aveva promesso che sarebbe riuscita ad eseguire l’esercizio e ce l’aveva fatta! La sua esclamazione di stupore e gioia non passò certo inosservata a Cappie – che aveva in qualche modo aiutato la bambina portandola in un posto con un po' meno di confusione Visto? Te lo avevo detto!Hai ragione Cappie! Grazie!Poi era entrato Vergil assieme ai suoi amici, ed alla sua esclamazione Jorge aveva risposto Cannoni carichi e pronti al fuoco, Signore e se non bastasse abbiamo anche un asso nella manica Signore, qualcuno che può spiattellarci tutti i segreti della squadra avversaria… Lei Signore.La bambina aggrottò per un momento la fronte… non conosceva praticamente il prefetto dei tassi, e non ne sapeva nulla dei suoi trascorsi scolastici, ma l’esclamazione di Jorge le fece intuire qualcosa… [Intuito (P) 9] Vergil, molto probabilmente aveva fatto parte di una scuola delle due squadre avversarie… ma quale? Ma poi, era davvero importante saperlo ai fini della sfida? Beh, forse si… se avessero saputo qualcosa, forse avrebbero potuto giocarsi qualche eventuale punto debole dell’altra squadra a loro favore… ma era possibile che Monique non ci avesse pensato? La bambina non credeva… se c’era qualcuno che sicuramente aveva preso in considerazione qualsiasi variabile della sfida, quella era sicuramente la professoressa Vireau! Vieni Bri, raggiungiamo gli altri...La bambina l’aveva presa per mano, e Brianna, sempre molto timida soprattutto in presenza di persone che non conoceva o conosceva poco, si era lasciata condurre dall’ allegra esuberanza di Cappie, ed era anche curiosa di sapere cosa sarebbe successo… in Auditorium c’era un po' di caos… tutti si stavano esercitando, ma ognuno per conto proprio o a gruppetti… senza una persona che dirigesse il tutto sembravano un po' allo sbaraglio. Raggiunsero Jorge, il fratellino non di sangue di Cappie, ed osservò quest’ultima guardarsi intorno Qualcuno dovrebbe intervenire...Jorge, Brianna mi raccomando state a guardare!Ok, Cappie… ma che vuoi fare?Le ultime parole di Brianna probabilmente la piccola tassetta non le aveva sentita, dal momento che si era diretta velocemente verso il palco Oooook...prova...uno, due, tre...mi sentite tutti?La piccola annuì, curiosa di sapere cosa stava per dire la sua amica D'accordo...quindi...vi starete chiedendo che cosa ci faccio qua sopra, giusto? Be' anche io, si...in effetti fino a qualche attimo fa ero ben convinta di quello che...ecco..volevo fare...eheh...comunque, in sostanza tutti siamo qui per un motivo, giusto? E cioè battere i nostri avversari nella gara di Canto che si terrà a breve qui ad Hogwarts! Bene! Lo vuole la nostra Vicepreside e lo vogliamo noi, quindi...diamoci sotto ragazzi! Dobbiamo cercare di provare tutti quanti insieme se vogliamo farcela...eh be'...quindi non so, se qualcuno vuole proporre qualche canzone da fare tutti insieme...o un esercizio...o qualsiasi cosa...insomma, dobbiamo impegnarci a fondo! Quindi...chi avesse qualche idea in mente può...salire qui sul palco e proporlo a tutti quanti! Grazie!Si, Cappie aveva visto giusto… la bambina ammirava il coraggio che aveva avuto la sua amica… non credeva che avrebbe avuto il coraggio di prendere in mano la situazione così… non era da Brianna fare una cosa del genere, non senza averci prima pensato per bene… andando così, allo sbaraglio… Si guardò intorno, i ragazzi sembravano attenti alle parole della sua amica… perlomeno nessuno sembrava voler schernire la piccola… si, le era venuta un’idea E se cantassimo tutti insieme una bella canzone? Proprio come coro?Magari… “Strada facendo” se anche gli altri la conoscono…Aspettò per vedere se qualcuno aveva qualche idea, ma sembrava che nessuno si facesse avanti… l’idea premeva nel cervello della bambina per uscire fuori, ma aveva un po' paura che gli altri non la prendessero sul serio… in fondo, era piccolina… Dai Bri… puoi farcela... nessuno ha riso con Cappie, no?Si incoraggiò mentalmente la piccola, mentre si decideva di salire sul palco… iniziò a camminare verso di esso e man mano il respiro divenne un po' accelerato, così come il battito cardiaco. Bri coraggio! Le mani della bambina erano sudaticce quando salì sul palco vicino a Cappie Hai ragione Cappie, io avrei un’idea… posso?Sussurrò all’amica, mentre chiedeva il magi-microfono per poter esporre la sua idea agli altri Quando Cappie gli lasciò lo strumento – sempre che l’avesse fatto – la bambina lo strinse tra le manine, lo strinse forte come per prendere coraggio, quindi si schiarì la voce, la gola secca a causa dell’agitazione Ehm… io… - iniziò titubante la bambina con il microfono vicino alla bocca in modo che tutti sentissero – avrei un’idea… e se provassimo a cantare una canzone tutti insieme? Proprio come ha detto Cappie… Io pensavo a “strada facendo”… la conoscete?Chiese la bambina, mentre le guance diventavano quasi rosse al pensiero che forse la sua non era una buona idea, che forse gli altri non conoscevano tale canzone o che agli altri non piacesse Così… beh, almeno proviamo tutti assieme… che ne dite?Chiese infine la piccola, aspettando una qualche risposta dagli altri musicanti e sperando, dentro di se, di non aver detto una stupidaggine.
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da Jorge » 14/02/2013, 15:23
Da sopra il palco su cui stava appollaiato a pizzicare le corde di una chitarra, giusto per vedere se riusciva a suonare anche quella, Jorge si gustava la scena dei vari componenti del coro che si esercitavano da soli o a gruppi, come Elisabeth che tentava di convincere Miyabia riscaldarsi insieme e Cappie che invece si era presa a cuore Brianna e la sua timidezza cronica. L'arrivo di Vergil scombussolò un po' il disordine ordinato che si era venuto a creare, ma passato il momento, tutti tornarono alle proprie faccende, con l'esclusione di Caroline Priscilla.
Eh?! Ah...s-si Vergil! Non temere, me ne prenderò...ehm...cura io...si...
Se il sorriso ebete che era comparso sul viso della sua sorellina non fosse stato un indizio di quanto la presenza del Prefetto la destabilizzasse, il fatto che non riuscisse a mettere due parole in fila di senso compiuto, assomigliando pericolosamente all'Insegnante di Cure avrebbe di sicuro sciolto qualsiasi dubbio. Il portoghese scosse la testa, sconsolato, mentre una minuscola parte di sè sperava ardentemente di non apparire così goffo e stupido quando si fermava a parlare con la sua Ninfa.
Così non va...dobbiamo provare tutti quanti insieme...
Tecnicamente è quello che stiamo facendo - commentò ironico Jorge, indicando con il mento il resto dei ragazzi - siamo tutti insieme nella stessa stanza a provare.
Lui non aveva la minima idea di cosa volesse dire stare in un coro o suonare di gruppo sopratutto perchè il fado era una musica solitaria o quasi in cui vi erano due componenti, la cantante e il suonatore, ma non aveva alcun problema a imparare se questo avrebbe voluto dire, per lui, poter continuare a esercitarsi con qualcuno degli stupendi strumenti che lo circondavano.
Qualcuno dovrebbe intervenire...Jorge, Brianna mi raccomando state a guardare!
Ok, Cappie… ma che vuoi fare?
Sono tutto occhi... basta che non ti servono anche le mani... - La prese in giro, continuando a muovere le dita sulle corde anche se adesso il suo viso era sollevato e gli occhi puntati sulla schiena della sua sorellina, una luce curiosa a illuminargli lo sguardo.- Quello che sa fare meglio... intontire tutti di chiacchiere.
Aggiunse subito dopo in risposta alla domanda dell'Ape Maia e visto il palchetto di cui la ragazzina aveva appena preso possesso non doveva poi aver sbagliato di molto.
Oooook...prova...uno, due, tre...mi sentite tutti?
Impossibile rispondere di no, visto il microfono e le casse a palla e, data un'occhiata veloce al resto del gruppo, nessuno provò neanche a negare, anzi tutti smisero di eseguire i loro esercizi per rivolgere la loro attenzione su quella ragazzina tutta pepe che aveva appena deciso di autonominarsi guida del coro.
D'accordo...quindi...vi starete chiedendo che cosa ci faccio qua sopra, giusto? Be' anche io, si...in effetti fino a qualche attimo fa ero ben convinta di quello che...ecco..volevo fare...eheh... - Jorge sollevò gli occhi al cielo sentendola di nuovo balbettare e quando lei si voltò come a voler cercare il suo appoggio, lui ricambiò il suo sorriso, un sorriso sfrontato e strafottente dei suoi e le fece un gesto del capo come a volerle dire di continuare a parlare che tanto tutti la stavano ascoltando - comunque, in sostanza tutti siamo qui per un motivo, giusto? E cioè battere i nostri avversari nella gara di Canto che si terrà a breve qui ad Hogwarts! Bene! Lo vuole la nostra Vicepreside e lo vogliamo noi, quindi...diamoci sotto ragazzi! Dobbiamo cercare di provare tutti quanti insieme se vogliamo farcela...eh be'...quindi non so, se qualcuno vuole proporre qualche canzone da fare tutti insieme...o un esercizio...o qualsiasi cosa...insomma, dobbiamo impegnarci a fondo! Quindi...chi avesse qualche idea in mente può...salire qui sul palco e proporlo a tutti quanti! Grazie!
Hai ragione Cappie, io avrei un’idea…
Vai Ape Maia
L'incoraggiamento non era dei migliori, ma Jorge pensava [Intuito (P)=8] che visto il carattere schivo della sua compagna di Casata questa non avrebbe apprezzato qualcosa di più plateale. Inoltre Jorge era più che contento che avesse trovato il coraggio per prendere la parola perchè se no sarebbe toccato a lui prendere la parola e per quanto parlare in pubblico non fosse per lui un problema non avrebbe avuto nulla da proporre. Lui era un musicista, alle prime armi di sicuro, ma pur sempre un musicista e quindi non gli interessava poi tanto cosa si cantasse se lo spartito che gli veniva dato era qualcosa che lui comprendeva.
Ehm… io…avrei un’idea… e se provassimo a cantare una canzone tutti insieme? Proprio come ha detto Cappie… Io pensavo a “strada facendo”… la conoscete? Così… beh, almeno proviamo tutti assieme… che ne dite?
Non appena la delfina ebbe fatto la sua proposta, Jorge si alzò dallo sgabello e si diresse a spulciare tra gli spartiti alla ricerca di quella canzone che lui conosceva solo per sentito dire. Certo usando la magia e appellando direttamente lo spartito giusto ma se nel farlo qualche pergamena si fosse sciupata di sicuro la sua Capa lo avrebbe scuoiato vivo.
Per me si può fare... - mormorò subito dopo, gli occhi incollati sulle note nel tentativo di decifrarle - Certo avrò bisogno di un po' di esercizio per suonarla al meglio ma dopotutto siamo qui per imparare e migliorarci no?
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Jorge
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da Vergil » 16/02/2013, 16:15
Standosene lì, tranquillo e pacato a guardare i suoi spartiti e la sua musica, Vergil sapeva benissimo che non avrebbe combinato davvero niente di davvero positivo per il gruppo. Poteva dare una mano ma questo non bastava, non era abbastanza, perché chi si stava avvicinando non era una scuola come tante altre, non era una campionessa come tante altre, era la Cyprus, l'accademia magica che si era distinta a livello canoro da circa cinque decenni, insomma, mezzo secolo di vittorie schiaccianti, mica bruscolini. Sorriso gentilmente verso Caroline Priscilla, non cogliendo sul momento la nota di imbarazzo che le si era palesata in volto, ma questo era anche dato dai vari pensieri che gli vorticavano in testa alla velocità del suono. Lui veniva dalla scuola avversaria, lui in un certo senso poteva aiutare il gruppo a mettersi adeguatamente in carreggiata, si, ma come?
Cannoni carichi e pronti al fuoco, Signore e se non bastasse abbiamo anche un asso nella manica Signore, qualcuno che può spiattellarci tutti i segreti della squadra avversaria… Lei Signore.
Alvares, tu sei un genio!
Rise tra se, cercando di mandare via per qualche secondo tutti quanti i problemi che gli giravano in testa, alzandosi in piedi, cercando di cominciare a riflettere attentamente su quali indizi avrebbe potuto fornire alla sua squadra per capire come muoversi e come generare un lavoro adatto al miglioramento volto a renderli capaci di fronteggiare gli americani. Nel frattempo comunque, Cappie decise di provare a prendere le redini del team, andando sopra il palchetto per parlare con tutti e provare a trovare la loro attenzione così da far capire loro qual era la sua idea in merito a quella sessione di allenamento intenso.
[...]
Dobbiamo cercare di provare tutti quanti insieme se vogliamo farcela...eh be'...quindi non so, se qualcuno vuole proporre qualche canzone da fare tutti insieme...o un esercizio...o qualsiasi cosa...insomma, dobbiamo impegnarci a fondo! Quindi...chi avesse qualche idea in mente può...salire qui sul palco e proporlo a tutti quanti! Grazie!
La prima a cercare di prendere nuovamente parola per far presente una sua idea fu Brianna. La bambina del secondo anno aveva una bella carica ed una grinta da vendere non indifferente, per questo prima di parlare, Vergil decise di incrociare le braccia al petto e permetterle di dire la sua, ascoltando attentamente ed annuendo nei confronti di Evan e Calvin che nel frattempo con un'occhiata gli chiesero se la cosa migliore fosse lasciare andare a ruota libera i giovani. Se c'era una cosa che lui non sopportava dei tempi della Cyprus e del metodo di insegnamento musicale della loro direttrice artistica, Clarissa, era che quest'ultima puntava sempre a far entrare del tutto gli studenti una volta che essi avevano raggiunto almeno i 14-15 anni di età. Vergil non era mai stato d'accordo con questa politica che escludeva a priori delle belle voci, penalizzate dalla giovane età. Per questo osservare dei bambini di 12-13 anni come potevano essere gli attuali membri del coro di Hogwarts rappresentava per lui non solo una piacevole novità ma anche la profonda speranza che quei bambini facessero vedere a Clarissa che la vera qualità non sta nello sviluppo del seno o nella formazione della barba, ma dalla quantità di spirito musicale che alberga in ogni persona, fin dai primi passi.
Ehm… io…avrei un’idea… e se provassimo a cantare una canzone tutti insieme? Proprio come ha detto Cappie… Io pensavo a “strada facendo”… la conoscete? Così… beh, almeno proviamo tutti assieme… che ne dite?
Per me si può fare... Certo avrò bisogno di un po' di esercizio per suonarla al meglio ma dopotutto siamo qui per imparare e migliorarci no?
Ragazzi, ragazzi, un momento... Cerchiamo di andare per gradi! Mi sembra che l'idea di Bri sia ottima, questo potrebbe aiutare l'armonizzazione di tutti noi, ma lasciate che prima vi dia qualche dritta... La Cyprus è una scuola che punta molto sul gruppo, sulla capacità dei suoi componenti di creare un perfetto equilibrio di voci, tutte intonate l'una con l'altra, oltre naturalmente ad un sound che passa dall'accattivante all'emotivo. Io non so adesso quanti siano rimasti della vecchia guardia, di quando io mi trovavo in America, ma probabilmente tre di loro ci sono di sicuro e posso dirvi che hanno delle caratteristiche davvero fenomenali... La cantante intorno alla quale gira tutto il gruppo è Regina, lei non solo ha una voce che rasenta l'angelico ma nel movimento del corpo e nell'estensione vocale trova il top della sua bravura. Il suo punto debole però è la sicurezza, se anche uno/una di voi riesce nel tentativo di fronteggiarla adeguatamente, lei perderà certezze e di conseguenza le sue performance caleranno drasticamente.
Attese che tutti quanti avessero recepito quanto stava dicendo, sperando che avessero il buon senso e la calma di ascoltarlo prima di precipitarsi subito alle prove, di seguito, continuò con il discorso, elencando le capacità degli altri due componenti sicuri della Cyprus, poiché gli unici che sicuramente si trovavano ancora in quell'istituto come studenti, tutti all'ottavo anno, già, perché in America gli anni di studio erano otto e non sette come ad Hogwarts.
Poi abbiamo Barbara. Lei è una ragazza di colore, quindi nel timbro trova il suo punto forte, ma non solo, è capace di adattarsi alla voce di chiunque si approcci a lei in una esibizione, è fenomenale da questo punto di vista ed è assolutamente da temere. Non ha particolari punti deboli, forse si trova a disagio nel fronteggiare i ragazzi, spesso fa qualche errore quando tenta di superarli in bravura ma non chiedetemi il perché. Per ultimo, abbiamo Sam, di quelli che conosco io. La sua tecnica con la chitarra fa impressione, sopratutto se si pensa alla sua giovane età. Accompagna ogni sua canzone con un ritmo da fuoriclasse ed anche se la sua voce non spicca particolarmente, spesso viene acclamato proprio perché sa accompagnare le sue canzoni con della musica eccezionale. Il suo punto debole è appunto la voce, non è un cantante tra i migliori, insomma, nella media, quindi se avanti a lui si esibisce una bella voce accompagnata da una musica altrettanto buona, allora forse c'è qualche speranza di buttarlo giù, ma non crediate sia così semplice, ok?
Cercò di inquadrare gli occhi di ognuno di loro, da Miyabi ad Elisabeth, sperando che fosse tutto quanto chiaro, in fondo assimilare certe informazioni forse un poco tecniche non era semplice a quell'età e a quel grado di bravura nel coro, ma era necessario che fossero messi in guardia per lo meno da quelli che lui conosceva bene, tutti quelli che, evitò di dirlo apertamente, avevano provato ad entrare al coro della Cyprus assieme a lui e a differenza sua vi erano riusciti. Lui uno scarto, ebbene si. Lui ci aveva provato a convincere Clarissa della sua tecnica e del suo carisma, ma la donna lo aveva liquidato anche piuttosto divertita, esprimendo il suo parere riguardo il modo di fare di Vergil, fin troppo rozzo e poco artistico. Ricordava bene quanto ci rimase male allora, ma allo stesso tempo voleva provare ad evitarlo, visto che ci avrebbero pensato benissimo i ragazzi americani a ricordarglielo, felici come sempre di sminuire il prossimo.
La loro coordinatrice artistica si chiama Clarissa. E' un asso nella tecnica e nel saper scegliere i migliori ma pecca di sportività. Potrà capitare che gente come Regina o Sam prendano in giro qualcuno di voi, o noi tutti, ma state pur certi che lei non farà nulla per bloccarli. In poche parole, il mio consiglio è di non ascoltare troppo le loro parole e pensare solo a dare il meglio, anche se è un'amichevole. Per loro non sarà tale, per loro sarà l'ennesimo modo per affermare la loro superiorità e credo che questo lo abbiamo capito tutti, in primis proprio la nostra Vice Preside...
Mentre pronunciava questi ultimi consigli spassionati, Vergil faceva un cenno anche ad Evan e Calvin, per avvertirli di cominciare a preparare gli strumenti, gli spartiti e le posizioni, così da agevolare al meglio la velocità di esecuzione del brano che si stava andando a provare tutti assieme. Non conosceva la canzone proposta da Brianna, ma essendo delle prove non era necessario che fosse qualcosa di famoso, qualcosa di facile o difficile, l'importante era osservare come potevano migliorare nella forza e nella stabilità del gruppo. Dentro di se Cartwright era certo che se ognuno fosse andato solo per la sua strada, allora Hogwarts stava perdendo già in partenza. Un occhiolino a tutti, lasciando che ogni membro del gruppo prendesse la posizione più consona alla propria sicurezza, tra contralti, acuti, soprani e mezzi soprani.
Bene ragazzi, dalla zona strumenti mi dicono che è tutto pronto, mi raccomandi voce e poca timidezza, siamo tra noi e gli errori sono fatti proprio per essere corretti, siamo d'accordo?
Messosi al centro della sala, tese il braccio in avanti, cercando il consenso e la motivazione da parte di tutti, intenzionato a fare quel gesto di incoraggiamento che spesso e volentieri si vedeva fare dalle sue parti durante le partite di football, tra i membri delle squadre prima di entrare in campo.
Per Hogwarts!
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da Monique » 19/02/2013, 14:00
Le informazioni che Vergil diede ai suoi colleghi furono estremamente preziose, poiché permisero ai componenti del coro di comprendere, almeno in parte, quali fossero i punti di forza della Cyprus: voci allenate per anni, ormai sviluppate, carisma sul palco e durante le esibizioni, capacità di armonizzare le voci e trarre il meglio dal gruppo... ecco con quali armi la scuola americana dominava, da cinquant'anni a quei giorni, ogni competizione canora tra le tre accademie magiche mondiali, e in fondo - per quanto sarebbe stato nel suo stile - non si doveva nemmeno sforzare troppo nell'essere anti-sportiva, perché nessuno poteva fronteggiare la sua forza canora.
... fino ad ora.
Nascosta dietro le porte della sala musica, in religioso silenzio, Monique Vireau aveva seguito le prove del coro dall'arrivo dell'ultimo componente fino a quel momento: molti di loro avevano fatto grandi progressi, su altri si doveva ancora lavorare... ma la forza di volontà che leggeva nei loro occhi le faceva ben sperare che, quell'anno, la Cyprus avrebbe dovuto sudare per ottenere la vittoria. Sorrise a quell'ultimo incitamento del Tasso seguito poi dalle voci degli altri presenti, cantanti e musicisti insieme, uniti dalla voglia di confrontarsi e sì, anche di vincere: non era una semplice amichevole, lo avevano compreso tutti ormai, forse solo la Musashi s'interessava poco alla questione - non considerando poi così importante la musica. Sospirò la Vice Preside, prima di lanciare un'ultima occhiata all'interno della sala ed allontanarsi silenziosa verso il proprio ufficio: le prove sarebbero durate un altro paio d'ore, i ragazzi si sarebbero esercitati insieme ed alla fine, soddisfatti e stanchi, sarebbero tornati ognuno nel proprio dormitorio. La battaglia canora stava ormai per iniziare. RUOLATA CONCLUSA || OFF ||
Complimenti a tutti per la giocata, spero vi siate divertiti ad interagire tra di voi! Alla prossima riunione e, ricordate... "Per Hogwarts"!!
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da Viktorie » 01/09/2013, 16:50
Domenica Ore 18.20 Quella mattina la Rossa dei Dragargenteo aveva finalmente ricevuto risposta riguardo al colloquio per entrare nel coro della scuola e con forse qualche minuto di anticipo si era presentata sul luogo. Aveva deciso di iscriversi a più corsi extra, come quello del coro ed il club dei duellanti l'idea era di chiudere alla grande gli ultimi anni scolastici aggiungendo esperienze al curriculum che poteva sempre servire, ovviamente. Viktorie non era esattamente il tipo di persona che riusciva a stare ferma troppo a lungo, neanche per studiare, doveva impegnarsi in più cose, anche piccole come spazzolarsi i capelli o bere un tea, perchè per lei il ritmo del mondo era lento.
In divisa e capelli sciolti fece la sua entrata nella sala di musica dove forse aveva messo piede una volta o due l'anno precedente, infondo i primi anni li aveva passati ad esplorare la scuola, era curiosa non troppo ma adorava gironzolare per i corridoi della scuola e trovare la strada per la propria casata senza l'aiuto di nessuno. La sala di musica era come la ricordava, forse ora destava in lei più interesse: immensa ai suoi occhi, il pavimento di legno lucidato che, immaginava, desse modo ai ragazzi di ballare meglio, nel caso in cui vi fossero pure coreografie; la sala era arricchita di spartiti appesi al muro, alcuni ingialliti dal tempo altri più chiari e recenti. Adorava come gli spartiti si amalgamassero bene l'uno con l'altro creando quasi un'opera infinita che andava poi ad intrecciarsi con i quadri di artisti babbani e magici, chi famoso in ambo i mondi e chi no, aveva letto e studiato alcuni di loro, più per divertimento che per dovere e quindi non tutti le erano estranei.
Lo sguardo ceruleo di Viktorie si spostò poi sui vari strumenti, scivolando via delicato dagli spartiti e dai quadri e poggiandosi - come un petalo di rosa fa sul suolo - sugli strumenti a corde, passando poi a quelli a fiato ed infine incantandosi sul piano forte. Non ne toccava uno dall'ultima festa con la famiglia riunita, l'anno in cui le arrivò la lettera di Hogwarts. Sorrise al pensiero perchè fù pure l'ultima volta che mise piede in Russia e, ovviamente, casa le manca. Decise quindi di sedersi al piano forte in attesta che le fosse fatto il coolloquio, conscia che forse avrebbe dovuto aspettare un pò dato il suo anticipo quasi maniacale. Come era solita fare quando era al lavoro su qualcosa, studiava o semplicemente era concentrata si legò i capelli con il solito nastro bianco legato al polso.
Un lieve sorriso ne increspò le rosee labbra mentre i ricordi affievolirono nitidi. Quasi senza accorgersene poggio indice medio e pollice sui bianchi tasti del pianoforte e li mosse in una dolce e malinconica sequenza...
La sala si apriva in una cornucopia di colori sgargianti che variavano dal bianco dorato dell’alabastro, di cui erano le colonne cosi come il pavimento, al verde acceso dei tendaggi sulle grosse vetrate che davano sull’immenso giardino illuminato dalla pallida luce lunare, sui lati della sala, erano disposti comodi divani riccamente decorati e sul lato orientale era collocato, in bella mostra, lo sfarzoso camino che emanava un calore ammaliante che emanava un torpore dedito a deliziare i presenti donando loro la possibilità di liberarsi dai pesanti soprabiti lasciandoli ai guardarobieri, l'odore emanato non era semplice legna messa al fuoco ma ben sì il dolce profumo della frutta , la cui buccia veniva gettata insieme ai tizzoni ardenti,inebriando uno ad uno gli invitati a quel ballo. Il soffitto era decorato con affreschi di pregiata fattura, rappresentanti antiche vicende delle nobili stirpi, mentre i muri coperti da una tappezzeria ,con motivi di damasco, erano decorati da quadri preziosi incorniciati d’oro. Gli invitati, girovagavano attorno ai tavoli di legno chiaro, decorati con intarsi verniciati d'oro appositamente imbanditi a festa e posizionati in modo sparso nella sala, in modo da essere non solo alla portata di tutti ma anche per lasciare lo spazio alle persone per camminare e ballare. Nel quieto trambusto dei festeggiamenti, i servitori volavano tra un tavolo e l’altro per non lasciarli mai vuoti; venivano portati, ancora fumanti, arrosti di pernice con cipolle e carote, cotti nelle spezie più pregiate e caramellati in superficie, zuppe dal profumo intenso di campagna ripiene di ogni ben di Dio che la terra potesse offrire: farri, cipolle, orzo ed in alcune, le più deliziose, anche bocconcini di carne di cinghiale marinata; alcuni degli invitati, si affrettavano ad inviare i loro valletti a procurargli fette dei munifici dolci dei tavoli più a nord della sala; dalla semplice crostata di mele in glassa di zucchero alla più ambita e rara “Dono del re”, una squisita torta con una base di cioccolato amaro delle terre orientali, con crema ai frutti di bosco e lampone reale, che dona il nome al delizioso dolce, una bacca che è esclusivamente coltivata e raccolta negli orti. Tutto ciò accompagnato da deliziose melodie che i musicisti suonavano in modo a dir poco divino facendo si che nella stanza risuonasse una dolce ballata, sulle cui note, i passi di dame e cavalieri si destreggiavano in una danza coordinata, come se tutti sapessero come muoversi, quando farlo e in che direzione. E sul finire della serata suo padre si sedette con lei al pianoforte e decise di suonare quella che era la canzone che univa la famiglia.
Zaychik moy - Lasciò scappare un sospiro malinconico, quasi dolorante, dopo quelle due piccole parole in russo, dette come se fossero parte di una promessa infranta. Scrollò poi la testa andando a risistemarsi, rimettersi composta per attendere colei che doveva farle il colloquio o provino. Lo sguardo ora era fisso sulla porta dell'aula.
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da Estelle » 05/09/2013, 16:29
[Domenica - Ore 18.30]
In perfetto orario, la giovane Corvonero si stava dirigendo verso la Sala Musica. Non avendo un ufficio, essendo solo una Vice Coordinatrice - ma in fondo la cose le andava bene, le formalità non le piacevano molto - aveva previsto, assieme ad una giovane aspirante corista, di fare il loro primo colloquio assieme. Monique le aveva chiesto questo favore, non potendo lei essere presente, ed Estelle aveva accettato con piacere. Sperava, solo, di poter fare un buon lavoro. L'appuntamento era previsto per le 18.30 circa. Per il colloquio aveva deciso di indossare niente di particolare, ma semplicemente un jeans azzurro stretto, un paio di ballerine ed una maglia a manica larghe, stile pipistrello, un capo che personalmente adorava molto.
A quell'ora del pomeriggio i corridoi, di solito, erano abbastanza pieni di gente. Gli alunni avevano terminato i loro compiti e trascorrevano il loro tempo libero passeggiando per il castello, o intrattenendo in giardino, o al lago, a chiacchierare. Estelle salutò i ragazzi che un tempo erano stati suoi alunni, e qualche collega. Sorrise a tutti. Un sorriso che aveva ritrovato non appena tornata ad Hogwarts. La sentiva come casa sua, e si sentiva bene. Stava costruendo il suo destino lì, ed anche il suo lavoro.
Raggiunse la sala Musica in breve tempo. Quella stanza era indubbiamente la sua preferita, oltre all'Auditorium. Sin da piccola i suoi genitori le avevano permesso di prendere lezioni di canto e di pianoforte, oltre che di chitarra classica, e negli anni Estelle aveva imparato ad amare la musica, e a considerarla un porto sicuro. Era per lei un grande amore, e mai aveva smesso di amarla. Così come non aveva mai amato nessun'altro strumento che non fosse il suo pianoforte. Nel suo loft ne aveva uno bianco, il suo preferito. Nella sala musica aleggiava una leggera sequenza di note, niente di pessimo, qualcosa di lento e dolce. Una ragazza, probabilmente quella con cui aveva appuntamento, era accomodata al pianoforte e suonava con noncuranza.
Una nuova allieva, bene.
Pensò, sorridendo. Le sarebbe piaciuto poter condividere i suoi segreti con quella ragazza. Avrebbe potuto insegnarle molto, se lo avesse voluto. Viktorie non l'aveva notata, e forse era un bene. Temeva che notandola non avrebbe suonato più.
Complimenti, molto brava.
Interruppe così i pensieri della ragazza, sorridendole con fare dolce. Si avvicinò a lei, accomodandosi accanto al pianoforte.
Il pianoforte è indubbiamente il mio strumento preferito. Adoro la sua musica, e adoro i sentimenti che si riescono a creare con essa.
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da Viktorie » 06/09/2013, 5:44
Complimenti, molto brava.
Così la bionda fece la sua entrata, richiamandola nel tempo presente ancor prima che potesse distogliere lo sguardo dai tasti. Occhi cerulei che andarono alla ricerca di quella che doveva essere la persona che aspettava. La seguì con lo sguardo fin tanto che non si mise al fianco dello strumento.
Il pianoforte è indubbiamente il mio strumento preferito. Adoro la sua musica, e adoro i sentimenti che si riescono a creare con essa.
Ne ascoltò le parole attentamente, come a cercarne quasi un significato nascosto, forse cercando di capire se stava aspettando lei o era semplicemente un fortuito caso anche se dopo un paio di secondi lasciò scivolare quella stramba ricerca e le sorrise in modo solare, lasciando così che le rosee labbra si increspassero un poco, infondo non era da lei farsi vedere in momenti di malinconia e di certo non avrebbe smesso quel giorno. Si mosse delicata e sinuosa nel girare il busto verso l'altra così da poterle parlare meglio, infondo non era più tempo di muovere le dita sullo strumento e voleva , ovviamente, guardare in faccia la persona con cui stava parlando
Il pianoforte è il primo strumento che ho imparato a suonare, seguito poi dal violino che.. beh è più complesso. All'inizio mi arrabbiavo perchè esprimevo tutto e non volevo, volevo semplicemente suonare senza far trasparire nulla, così, per divertimento. Col tempo invece ho imparato a capire che la musica serve a questo e che alle volte mi calma di più suonare il piano che tirare oggetti contro il muro per evitare di uccidere qualcuno.
Lasciò andare una leggera risata alla fine della frase per far capire l'altra che l'omicidio era solo una metafora. Inclinò istintivamente il capo verso destra in un atto fluidò ma svelto così da rendere il tutto decisamente più comprensibile e rimarcare lo scherzo, infondo le ci mancava solo finire sul libro nero di qualcuno per una battuta detta male.
Infine tornò composta e si sciolse i capelli andando a tirare il nastrino per un estremità, con l'ausilio del pollice e dell'indice sinistri, cosi da avere subito il movimento fluido per poterlo poi rilegare al polso destro quale era il suo posto fisso. Nel mentre di tutto questo, durato forse un secondo o due pensò a come interagire con l'altra, infondo che fosse una - lasciatemi passare il termine - fancazzista, si sapeva ma non era di certo dalla parlantina sciolta e soporifera.
Comunque non merito complimenti, mio padre ha smesso di insegnarmi tempo addietro e io ci ho perso la mano. Sorrise pacata modulando il tono di voce in modo che apparisse leggero e non maliconico.
Ripensò al gioco di parole della mano prima di porgerle la destrorsa in modo amichevole, infondo avrebbe dovuto imparare a muoversi tra le persone prima o poi, in un modo o in un altro e Peter non faceva altro che ripeterglielo.
Mi chiamo Viktorie Udinov, piacere.
Cinque semplici parole per iniziare. Pronunciando il proprio nome lasciò denotare l'accento tipicamente russo che non riusciva ancora a levare da determinate frasi o parole, talvolta le capitava pure di salutare i professori nella lingua natia e quando glielo si faceva notare era solita indispettirsi perchè la vedeva, talvolta, come una mancanza da parte propria. Alla fine che Estelle fosse o meno la persona con la quale avrebbe avuto il "colloquio" non le interessa granchè non sarebbe cambiato il modo di porsi, non per disinteresse ma semplicemente perchè le veniva.. naturale, sempre che così si possa dire. Sorrise nuovamente ora in modo più dolce e delicato.
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