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Uso riservato ai Musicanti del Coro di Hogwarts
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da Jorge » 04/01/2013, 22:02
Il suo arrivo nella Sala della Musica durante le prove del coro creò un certo scompiglio, o almeno era quello che Jorge sperava visto che si era trattenuto dal dire ai quattro venti che alla fine anche lui era stato “arruolato” proprio per godersi un po’ quella scena. Di certo la reazione di Cappie al suo ingresso non era stato dei migliori: sgridarlo per essere giunto in ritardo era come confessare che lo stava aspettando e quindi o aveva infranto le regole invitando uno spettatore alle prove oppure qualche diritto a essere lì ce l’aveva pure lui. Forse avrei dovuto essere più esplicito e dirle di stare zitta.Pensò tra sé, ignorando il primo rimprovero della tassetta e continuando la sua pantomima come se nulla fosse, soprattutto perché chiedendo a Cappie di stare zitta avrebbe ottenuto lo stesso risultato che se avesse tentare di insegnare ai Troll a ballare: tempo sprecato e un enorme mal di testa. Salutò quindi in maniera cordiale, per così dire Elisabeth poi anche Brianna. Spinnato ma delle tue parti siete abituati ad accusare gli altri di qualcosa che fate voi? HUmmm.. decisamente no – rispose il delfino dopo aver fatto finta di riflettere seriamente sulla domanda che gli aveva posto la serpina – visto che non mi risulta di essermi messo in mostra per convincere la mia Capa a chiedermi di far parte del coro.Puntualizzò, avanzando fino al palco per poi posare su una delle sedie la sua borsa. Lui l’ingresso nel coro, infatti, se l’era guadagnato contravvenendo alle regole, intrufolandosi nella sala prove, appropriandosi di uno strumento non suo e per quello che aveva fatto avrebbe dovuto anche scontare una tremenda punizione da lì a poco. Quindi no, decisamente lui non era un imbucato. Ovviamente il suo modo di approcciare con la serpina non piacque per nulla a Caroline Priscilla che si sentì in dovere di difendere l’onore della sua amica. Che poi come fa a fidarsi di quella lì è un mistero.Si chiese Jorge, ascoltando distrattamente le parole della sua sorellina: ogni giorno che passava diventava sempre più bravo a escludere i suoni inutili e concentrarsi solo sulle due o tre parole importanti che l’altra spargeva in mezzo a un mare di chiacchiere inutili. Jorge prova anche solo ad essere sgarbato con Ellie e sarò la prima a cacciarti fuori di qui. Tranquilla farò il bravo… - la tranquillizzò, facendo svolazzare una mano in aria come a liquidare quella faccenda come irrilevante - forse.Aggiunse in un sussurro lieve che difficilmente le altre avrebbero sentito, per poi rivolgere un sorriso sornione a Brianna. Jorge?In tutto il mio splendore Ape Maia – le rispose divertito dal tono interrogativo della sua voce – Ti sono mancato?La stuzzicò un pochino, considerato che si vedevano molto spesso in Sala Comune, per non parlare della Sala Grande, delle lezioni e tutto il resto. Subito dopo si informò su quale fosse il motivo di quell’incontro, infilando la testa nella borsa alla ricerca di qualcosa, sperando che l’occhiata che aveva rivolto a Cappie fosse stata abbastanza eloquente. Ma che cosa stai dicendo? Sono stata io a dirti di ven...ops!No, a quanto sembrava non lo era stata per nulla. Ehm...volevo dire, che cosa ci fai qui? Che cosa stai cercando?Il tentativo della tassetta di rimediare alla gaffe fatta fu del tutto inutile, tanto che subito Elisabeth ne approfittò per fare la saccente, come al suo solito. Su Cappie non devi coprire il tuo “fratellino”. Per prima cosa dovresti dire “cosa dobbiamo fare” e non “cosa dovete fare”, credo che sia più corretto per un membro del coro, non ti pare? Mai pensato di darti all’insegnamento babbano? Ti ci vedrei bene a fare la maestrina…La pungolò, deciso in maniera del tutto infantile a non dargliela vinta. Ma… voi due siete fratelli??La domanda di Brianna lo prese in contropiede e, tirando fuori la testa dalla borsa, rivolse alla sua compagna di casata un’occhiata indecifrabile. Purtroppo si ma è una lunga storia, meglio se te la fai raccontare da lei. Ma sbrigati perché penso che ben presto tornerò a essere figlio unico.E probabilmente questa volta l’occhiata che rivolse a Cappie fu completamente cristallina: questa non te la perdono. Siamo qui per provare o per chiacchierare? Se non vogliamo incorrere nelle ire della Prof.ssa Vireau, ci conviene iniziare le prove subito e questo vale anche per te Spinnato. Al richiamo di Elisabeth, Jorge sollevò gli occhi al cielo come a chiedere a Merlino o a chiunque altro la forza di non schiantare quella ragazzina insopportabile: già non la tollerava al naturale, figuriamoci quando assumeva quell’aria da donna grande seria e distaccata che la faceva sembrare la copia ridicola di Monique o peggio della Samyliak. Dobbiamo provare!Quando anche Brianna si unì a quella esortazione, Jorge sbuffò infastidito. E allora provate… date aria ai polmoni… stiratevi le corde vocali… insomma fate quello che ci si aspetta da voi.Le incitò per poi incassare la testa nelle spalle quando Elisabeth iniziò a fare dei vocalizzi: sperava con tutto il cuore che quella tortura finisse presto perché difficilmente le sue delicate orecchie avrebbero potuto resistere a lungo. Eccovi qui.Esclamò alla fine, soddisfatto, tirando fuori dalla borsa due attrezzi che si era fatto spedire via gufo da sua madre non appena aveva ricevuto la conferma di far parte del coro. Si trattava di due manubri neri con una molla in metallo che gli atleti usavano per rafforzare la muscolatura delle mani e che sua madre gli aveva consigliato di usare per riscaldare le dita prima di iniziare a suonare e scioglierle in modo che potessero scivolare fluidamente lungo le corde durante le prove. Su su gorgheggia un po’ anche tu.Incitò la sorellina, l’unica rimasta in disparte, mentre si sedeva comodo su una delle poltroncine in prima fila con un manubrio per mano e iniziava a fare i propri esercizi di riscaldamento.
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da Caroline Priscilla » 05/01/2013, 19:05
Decisamente la tassetta non aveva la stessa capacità di intuizione di un Corvonero, o l'astuzia di un Serpeverde; fatto questo che l'aveva portata con un "leggero" ritardo a capire esattamente le intenzioni del fratellino Jorge, che si ritrovò ben presto quasi del tutto smascherato da Brianna e, soprattutto, da Elisabeth.
Spinnato ma delle tue parti siete abituati ad accusare gli altri di qualcosa che fate voi?
HUmmm.. decisamente no visto che non mi risulta di essermi messo in mostra per convincere la mia Capa a chiedermi di far parte del coro.
Eccoli che ricominciano...
pensò sconsolata la giovane strega. Invano cercò di calmare le acque fra i due, tentando di tenere a freno la lingua del delfino che, almeno in apparenza, sembrava aver recepito il messaggio.
Tranquilla farò il bravo…
Per fortuna del giovane mago, la ragazzina non sentì l'ultima parte della sua frase, cosa che gli avrebbe guadagnato un'occhiataccia degna di sua madre. I battibecchi fra lui e la serpina tuttavia non diminuirono neanche un po', tanto che la tassetta si trovò costretta e, soprattutto rassegnata, a lasciarli perdere, almeno fino a quando uno dei due non avrebbe esagerato.
Su Cappie non devi coprire il tuo “fratellino”. Per prima cosa dovresti dire “cosa dobbiamo fare” e non “cosa dovete fare”, credo che sia più corretto per un membro del coro, non ti pare?
Mai pensato di darti all’insegnamento babbano? Ti ci vedrei bene a fare la maestrina…
Ma… voi due siete fratelli??
L'intervento dell'altra delfina la riscosse dal suo torpore.
Ehm...ecco, noi...
Purtroppo si ma è una lunga storia, meglio se te la fai raccontare da lei. Ma sbrigati perché penso che ben presto tornerò a essere figlio unico.
Cappie guardò Jorge con uno sguardo misto fra lo sconsolato e il colpevole: sapeva che dopo, per rabbonirlo, avrebbe dovuto promettere di cedergli buona parte della sua scorta di dolciumi che teneva nascosta in camera. Ma a quello ci avrebbe pensato dopo, ora si sentiva in dovere per lo meno di rispondere a Brianna, oltre al fatto che il suo intervento le permetteva di non concentrarsi sul continuo discutere di due dei suoi più grandi amici.
Diciamo di si. Vedi, io e Jorge siamo talmente legati da essere ormai come fratello e sorella...è insopportabile e arrogante a volte, ma gli voglio un gran bene...
disse la piccola sottovoce, cercando di non farsi sentire dall'altro, sia per paura di brutte ripercussioni sulla sua persona, sia per una sorta di timidezza improvvisa che la faceva arrossire ogni qual volta si ritrovava costretta ad ammettere il proprio affetto al prossimo in presenza di altre persone. Una volta data quella spiegazione, tutti i presenti sembrarono d'accordo nel dare il via alle prove. C'era chi, come Elisabeth, aveva iniziato ad esercitarsi in una serie di vocalizzi, esortata anche dalla piccola Brianna. E Jorge? Quando la tassetta si rivolse nuovamente verso di lui, lo trovò affaccendato con degli strani oggetti nelle mani che stuzzicarono la sua curiosità. Stava per chiedergli che cosa fossero esattamente, quando il delfino la interruppe, esortandola a fare come gli altri.
Su su gorgheggia un po’ anche tu
Si si, ora mi metto all'opera!
rispose un po' stizzita, avvicinandosi al ragazzo e chinandosi in prossimità del suo orecchio, cercando di sussurrargli qualcosa a voce quanto più bassa possibile
Ma che cosa hai in mente, esattamente?
Detto questo, anche la giovane cominciò ad esercitarsi con la propria voce, seguendo per filo e per segno gli insegnamenti della loro direttrice artistica. A quanto pare, seguire le sue indicazioni portava a buoni frutti: la tassetta non sbagliò neanche una volta e potè ritenersi soddisfatta dei suoi esercizi, eseguiti correttamente. [d20:17 + Concentrazione:1 = 18]
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da Miyabi » 07/01/2013, 15:33
[newsgoth] [Sabato - ore 15.01 - Camera di Miyabi] Ā, iya, soreha itsudesuka?!(Oh no, ma che ore sono?!)Lo sguardo violaceo della Grifondoro saettò sull'orologio a muro appeso nella propria stanza, e gli occhi a mandorla si sbarrarono nel leggere l'ora: le tre. Ā, mazushī, watashi ni naki idainada!!(Oh povera me, sono in ritardissimo!!)Esclamò Miyabi, scattando verso il proprio letto dal quale prese una borsa con dentro gli spartiti, usati per esercitarsi, e dirigendosi poi velocemente, quasi di corsa, fuori dalla propria stanza prima e sala comune poi; erano stati i compiti a farle perdere la cognizione del tempo, e quelle ne erano le conseguenze. Odiava essere in ritardo e far aspettare il prossimo, ma ormai il danno era fatto e si poteva solo cercare di contenerlo quanto più possibile: una parte di lei quasi se la rideva, sottolineando come fosse inutile che si desse tanta pena visto che non sarebbe mai stata in grado di cantare per l'amichevole contro Cyprus e Musashi, ma lei non voleva darci peso; non che fosse una menzogna, non si sentiva davvero assolutamente pronta per confrontarsi con qualcun altro, ma questo non significava certo che il suo ritardo fosse giustificato. Fece le scale di corsa, saltando anche qualche gradino, sperando di arrivare in Sala Musica col minor ritardo possibile. [Sabato - ore 15.16 - Sala Musica] Affannata e col respiro decisamente corto, la piccola Stevens fece la sua irruzione in Sala Musica, piegandosi leggermente in avanti per la corsa fatta e cercando d'incamerare quanto più fiato possibile; alzando lo sguardo, notò che il luogo era già piuttosto gremito di persone, anche se ancora ne mancavano alcune. La cosa che più la calmò fu che, subito dopo di lei, alcuni musicisti fecero il loro ingresso nella Sala, chiacchierando come se nulla fosse e salutando prima la Grifona e poi i suoi amici musicanti, salendo sul palco per iniziare ad accordare gli strumenti; tranquillizzata dal non essere arrivata per ultima, Miyabi si avvicinò lentamente ai compagni di scuola, salutandoli inizialmente con un piccolo sorriso timido prima di parlare con quella vocina dolce che tanto la caratterizzava e che ben si sposava col suo carattere pacato ed indifeso. Buon pomeriggio a tutti, scusatemi tanto per il ritardo.Mormorò la giapponesina, facendo un piccolo inchino di fronte al gruppetto ed illuminandosi di vedere in Sala Musica anche Jorge, tanto che a lui rivolse un sorriso più ampio. Jorge-kun, sei entrato nel coro anche tu? Che bella notizia!Esclamò tutta felice, il cuore che ora aveva ripreso a battere normalmente nel petto, segno che le pulsazioni erano tornate normali; prese un respiro più profondo e poi posò lo sguardo sulle bambine, sorridendo. Avete già iniziato ad esercitarvi? Cosa posso fare?[/newsgoth]
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da Elisabeth » 19/01/2013, 21:59
La conversazione tra Elisabeth, Caroline Priscilla, Brianna e Jorge proseguiva tra alti e bassi, con il Portoghese che sembrava avere tutte le intenzioni di irritare la Serpeverde più del necessario UHmmm … decisamente no visto che non mi risulta di essermi messo in mostra per convincere la mia Capa a chiedermi di far parte del coro. Elisabeth incrocio le braccia sul petto e fissò il Delfino, mentre un sorrisino poco affidabile le si stava disegnando sul viso [Perspicacia 8 + 13/d20 = 21] Se sei qui in un modo o in un altro ti sei messo in mostra anche tu, o forse, hai osato utilizzare qualche strumento in Auditorium ben sapendo che non potevi farlo, Madame Vireau ti ha sentito ed oltre a metterti in punizione ti ha costretto, con la forza s’intende, ad unirti al coro. Quanto si divertiva Elisabeth a mettere alle strette il Delfino, prima o poi avrebbe confessato il motivo per il quale Monique Vireau avesse ammesso il portoghese nel coro e la bambina si sarebbe divertita un mondo a prenderlo in giro, per tutto il resto dell’anno scolastico. Mai pensato di darti all’insegnamento babbano? Ti ci vedrei bene a fare la maestrina… Non ci penso proprio. Ma prima che potesse proseguire nella sua risposta Brianna era intervenuta nella discussione porgendo al Delfino ed alla Tassina una domanda Ma… voi due siete fratelli?? Ehm…ecco, noi … Purtroppo si ma è una lunga storia, meglio se te lo fai raccontare da lei. Ma sbrigati perché penso che ben preso tornerò a essere figlio unico. Diciamo di si. Vedi, io e Jorge siamo talmente legati da essere ormai come fratello e sorella… è insopportabile a volta, ma gli voglio un gran bene… La Serpeverde avrebbe voluto dire qualche cattiveria, ma, notando il rossore colorare le guance di Cappie si limitò solo a proporre ai presenti di iniziare le prove una buona volta. Intanto anche Miyabi si era unita al gruppo Avete già iniziato ad esercitarvi? Cosa posso fare? Ciao Miyabi, no stavamo proprio per iniziare. Io avevo intenzione di scaldare un po’ la voce prima di iniziare a provare la canzone per la gara, vuoi unirti a noi? Disse Serpevede all’amica, per poi dirigersi al pianoforte ed iniziando i suoi esercizi, per prima cosa iniziò con la respirazione, alla quale dedico almeno cinque minuti, poi passò alla scala musicale, ripetendo più volte le varie note, dedicandoci questa volta almeno una decina di minuti, le sembrava un tempo più che degno per i quel tipo di esercizio, fatto ciò passò, al suo ultimo esercizio riuscire a mantenere una nota per almeno un minuto, un tempo decisamente lunghissimo per una bambina, ma, lei voleva riuscirci le bastava riuscirci anche solo una volta per ritenersi soddisfatta. Così provò con un la, il primo tentativo, fallì miseramente, ci riprovò una seconda ed una terza volta e tutte le volte dopo una trentina di secondi perdeva il fiato, ma, Elisabeth non si sarebbe demoralizzata per così poco, riprovò una quarta ed una quinta volta, riuscendo a mantenere il fiato per soli trenta secondi, giusto la metà del tempo che si era prefissata. Ma, la bambina non amava le sconfitte, doveva mantenere una nota per un minuto e ci sarebbe riuscita a costo di impiegare le prossime ore solo per quel singolo esercizio. La Serpeverde riprese i suoi esercizi, provando e riprovando uno una, venti o trenta volte, ma, la bellezza di cinquanta volte, un tipino caparbio questo era certo, alla fine prova e riprova finalmente riuscì a mantenere la sua nota per almeno un minuto [Concentrazione 1 + 20/d20 =21] Finalmente ci sono riuscita. Pensò la bambina sorridendo, ma, non si accontentò di quel primo successo continuò a riprovare per un’altra mezz’ora buona e quando finalmente fu soddisfatta, si lasciò andare ad un piccolo diversivo, con un pianoforte a portata di mano perché non divertirsi un po’, se agli altri la sua canzone non piaceva potevano sempre non ascoltarla, o magari qualcuno poteva decidere di cantarci sopra, in fin dei conti erano Musicanti e quale modo migliore se non cercare di migliorare. Elle si sistemò meglio lo sgabello, allungò i piedini suoi pedalini e chiudendo gli occhi, iniziò a suonare, era una canzone difficile da suonare, ma, la Serpeverde voleva tentare comunque, male che andava i suoi amici le avrebbero detto in cosa sbagliava nella sua esecuzione. Così chiuse gli occhi ed iniziò a suonare, cercando di mantenere la concentrazione, le mani le andavano quasi da sole, mentre Elisabeth immaginava di essere nel salone di casa e che nessuno la stesse ascoltando [Talento (Arte) 11 + 9/d20 = 20 ] [yt]http://www.youtube.com/watch?v=ETQW5oUvjbg [/yt] La Serpeverde suonava per il semplice gusto di farlo, forse non era stata particolarmente brava, magari aveva sbagliato diverse note, ma, lei ci aveva messo tutto il suo amore nel suonare e poi per pochi minuti si era dimenticata di tutto persino della gara tra cori e di chi le stava intorno, un modo decisamente inusuale per rilassarsi questo era certo, ma, Elle era fatta così di rilassava facendo le cose più strane. Concluso il suo personalissimo diversivo, la bambina avrebbe ripreso gli esercizi vocali con maggiore concentrazione e sorridendo guardò le sue amiche, intente anche loro a fare i loro esercizi.
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da Brianna » 20/01/2013, 22:51
L’arrivo di Jorge aveva colto di sorpresa Brianna, che invece di salutarlo come si deve, rispondendo così al saluto del Delfino, l’aveva salutato con un Jorge?Al quale il ragazzino aveva risposto In tutto il mio splendore Ape Maia. Ti sono mancato?Certo Jorge… come no! Rispose sorridendo la bambina, considerato che non lo vedeva da… quanto? Qualche ora al massimo! Ma se per Brianna il fatto che Jorge fosse presente in Sala Musica pur – apparentemente – senza il permesso della Vireau, non dava più di tanto fastidio, Elisabeth non era dello stesso avviso. Se sei qui in un modo o in un altro ti sei messo in mostra anche tu, o forse, hai osato utilizzare qualche strumento in Auditorium ben sapendo che non potevi farlo, Madame Vireau ti ha sentito ed oltre a metterti in punizione ti ha costretto, con la forza s’intende, ad unirti al coro.Brianna sapeva che Jorge era una specie di testa calda, che non rispettava quasi mai le regole, anzi, non appena si presentava l’occasione, lui la coglieva al volo per violarne qualcuna; ma da li ad usare uno strumento in Auditorium, cosa che gli avrebbe procurato quasi sicuramente una severa punizione… alla piccola sembrava un tantino eccessivo… Alla successiva richiesta della bambina fatta a Jorge e Cappie,cioè se il Delfino e la Tassetta fossero fratelli, i due diretti interessati avevano confermato la sua domanda Ehm...ecco, noi...Purtroppo si ma è una lunga storia, meglio se te la fai raccontare da lei. Ma sbrigati perché penso che ben presto tornerò a essere figlio unico.Diciamo di si. Vedi, io e Jorge siamo talmente legati da essere ormai come fratello e sorella...è insopportabile e arrogante a volte, ma gli voglio un gran bene...La bambina annuì, comprendendo dalle parole di Cappie il legame esistente tra i due bambini, che non erano fratelli di sangue, ma solo perché si volevano un gran bene. Poco dopo un’ altra bambina entrava nella Sala Musica, Miyabi, che salutò i presenti Buon pomeriggio a tutti, scusatemi tanto per il ritardo.Ciao Miyabi! Non ti preoccupare per il ritardo!La salutò a sua volta Brianna, regalandole un timido sorriso… non conosceva molto bene la grifa, anche se aveva intenzione di approfondire la conoscenza con la bambina… Miyabi era giapponese, e, da quel poco che aveva potuto capire, ne conosceva le tradizioni e la cultura; Brianna era giapponese solo per metà, per parte di madre, ma le tradizioni della cultura materna, eccettuato il rituale del te, non le conosceva… forse, se avesse conosciuto meglio la bambina, avrebbe appreso anche qualcosa di se stessa, e non poteva che essere un bene… senza contare che, quasi sicuramente, ci avrebbe guadagnato una nuova amica, fatto, questo, molto importante per la piccola. Avete già iniziato ad esercitarvi?Cosa posso fare?Ciao Miyabi, no stavamo proprio per iniziare. Io avevo intenzione di scaldare un po’ la voce prima di iniziare a provare la canzone per la gara, vuoi unirti a noi?Poi notò gli strani oggetti che possedeva Jorge Jorge, cosa sono quelli?Chiese, aspettando la risposta del bambino, quindi, seguendo l’esempio di Ellie, anche Brianna iniziò con i propri esercizi… o meglio, cercò di eseguire nuovamente l’esercizio che aveva fatto in Auditorium con Monique. Chiuse gli occhi, cercando di raccogliere tutta la concentrazione necessaria per farlo, cercando di ricordare ogni parola detta dalla donna, ma… eccola li, di nuovo… la foresta che si sgretolava e tornava ad essere l’Auditorium… niente da fare, non riusciva a concentrarsi a sufficienza per mantenere la nota lunga quei dannati 10 secondi. Basta, andrò dalla Vireau!Pensò la bambina, ora più decisa che mai a raggiungere la Direttrice Artistica e a chiedere spiegazioni su quanto era successo in Auditorium, anche se non sapeva bene come gliel’avrebbe chiesto, ne tantomeno se la donna le avrebbe dato una risposta. Ritentò ancora e ancora, ma non riusciva a farlo, a mantenere quella nota, quel “la” per un tempo sufficientemente lungo da essere considerato degno. Riaprì gli occhi, era inutile provarci ancora, e si trovò ad ascoltare le note suonate da Elisabeth, le sue dita correvano rapide sui tasti, creando una bella melodia. Appena la bambina ebbe finito la sua esibizione, Brianna si complimentò con lei Wow Ellie! Ma sei bravissima con il piano!Quindi Brianna iniziò un nuovo tipo di esercizi, per cercare di arrivare preparata nel migliore dei modi al momento in cui avrebbe provato la sua canzone… e chissà che magari non sarebbe riuscita, cantando non un “la” ma una vera canzone, ad imparare a migliorare la sua respirazione, a cercare di mantenere la respirazione durante l’emissione delle note.
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Brianna
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da Jorge » 21/01/2013, 15:59
Se sei qui in un modo o in un altro ti sei messo in mostra anche tu, o forse, hai osato utilizzare qualche strumento in Auditorium ben sapendo che non potevi farlo, Madame Vireau ti ha sentito ed oltre a metterti in punizione ti ha costretto, con la forza s’intende, ad unirti al coro. Con aria annoiata Jorge scrollò le spalle senza prendersi la briga di rispondere a Elisabeth. Il comportamento della ragazzina lo irritava al di là di ogni possibile immaginazione e non perchè aveva colto nel segno, lo sapevano tutti che era uno scapestrato e anche se aveva deciso di impegnarsi seriamente per ripulire la sua reputazione ci sarebbe voluto molto prima che le persone smettessero di associarlo a guai o a infrazioni di ogni tipo. Quello che gli faceva salire il sangue al cervello e che gli rendeva odiosa la serpina era quel suo modo di fare da prima della classe: doveva sempre avere ragione lei, doveva sempre avere una risposta o una soluzione per ogni cosa, mai che si facesse gli affari propri o dimostrasse un po' di vera umiltà stando zitta. Si azzardò a lanciare un'occhiata a Cappie, chiedendosi come facesse a sopportarla, anzi a considerarla un'amica ma liquidò in fretta quel pensiero inutile: semplicemente la sua sorellina apparteneva a quella categoria di persone che la sua mamma definiva "puri di cuore" e probabilmente non avrebbe riconosciuto un Mangiamorte neanche se gli sbatteva il marchio nero sotto il naso. In ogni caso Lingua Argentata era l'ultimo dei suoi pensieri in quel momento, e una volta sceso a patti con la sfiga di doverla sopportare per tutte le prove, decise di catalogarla nella sua mente come "ininfluente" e fare del suo meglio per ignorarla. In questo modo avrebbe preso un sacco di boccini con un colpo solo: Caroline Priscilla avrebbe allentato la presa su di lui, Monique sarebbe stata contenta di sapere che non aveva portato scompiglio nel suo prezioso coro e lui forse sarebbe riuscito a portare a termine gli esercizi senza troppe gaffe. Su quell'ultimo era un po' titubante, visto che in fin dei conti lui non era un musicista vero e non aveva mai coltivato con serietà quella passione, ma se la sua Capa lo aveva ammesso nel coro voleva dire che aveva visto qualcosa in lui di cui non era a conoscenza e per nessun motivo al mondo l'avrebbe delusa. Ovviamente e per fortuna non sentì una sola parola di quello che Cappie mormorò a Brianna così non fu costretto a dire qualcosa di spiacevole solo per contrastare l'eventuale rossore che gli sarebbe di sicuro comparso sulle guance a sentire quella dichiarazione d'affetto da parte della sorellina. Ma che cosa hai in mente, esattamente?Di esercitarmi anch'io ovviamente - rispose alla tassetta, impugnando con ogni mano una pinza e iniziando a stringerla con movimenti lenti e ritmici in modo da sgranchire le dita - Se per caso te lo sei scordato io suono non canto e quindi non sono le corde vocali quelle che devo riscaldare.Aggiunse poi con una finta aria saccente seguita da un occhiolino. In realtà non era certo di stare facendo le cose correttamente, dopotutto quella era la prima volta che qualcuno gli chiedeva di riscaldarsi prima di suonare e così andava a istinto, istinto il suo che, pigro fino all'inverosimile, gli aveva anche consigliato di sedersi su uno dei divanetti in prima fila. Jorge, cosa sono quelli?Strumenti babbani per sciogliere i muscoli delle dita. Aiutano a prevenire dolorosi crampi e quindi permettono di suonare tempi prolungati.La risposta che diede alla sua compagna di casata fu fluida e spontanea, tanto che non sembrava essere stata costruita a tavolino a priori. Brava sorellina... a quanto pare migliori.Disse poi alla tassetta, contento di non doversi sorbire dopo l'incontro l'ennesima lamentela su come era andata male e sul fatto che la Vireau di sicuro l'avrebbe sbattuta fuori con un gesto secco della bacchetta, ignorando beatamente i gorgheggi di Elisabeth. Buon pomeriggio a tutti, scusatemi tanto per il ritardo. Sentendo la voce di Miyabi, Jorge si alzò di tre quarti dalla poltrona per salutare la grifoncina, salvo saltare in piedi quasi sull'attenti quando si rese conto che dietro di lei stavano entrando anche gli altri membri del coro di cui molti musicisti come lui. Temendo di fare brutte figure con i suoi manubri, veloce li nascose dentro la sua borsa così quando il gruppetto entrò nel suo campo visivo il Delfino aveva le mani vuote e un sorriso sornione sul viso. Jorge-kun, sei entrato nel coro anche tu? Che bella notizia!Visino di pesca che bello vederti qui. Tra i compiti e il gigante buono non riusciamo più a vederci - la salutò, sperando che l'accenno a Ethan Travis l'avrebbe fatta leggermente arrossire. - Grazie per l'accoglienza. A quanto pare non tutti i membri del coro si sono dimenticati l'educazione alla Stazione del treno.Non si voltò neanche verso la serpina, proprio per non dare adito a polemiche e forse anche per vedere se aveva abbastanza coda di paglia da inveirgli contro. Avete già iniziato ad esercitarvi? Cosa posso fare?Ciao Miyabi, no stavamo proprio per iniziare. Io avevo intenzione di scaldare un po’ la voce prima di iniziare a provare la canzone per la gara, vuoi unirti a noi? Una volta che Elisabeth ebbe conquistato l'attenzione di Miyabi, Jorge spostò la propria sui musicisti e in particolare su due ragazzi che, se non andava errato, aveva visto spesso in compagnia del Prefetto dei Tassi. Per una manciata di secondi rimase immobile, indeciso su cosa fare, per poi prendere il coraggio a due mani e salire anche lui sul palco come il resto della truppa. Superò il pianoforte di cui si era appropriato la serpina e anche la batteria su cui stava appollaiato un tipo mai visto, per poi fermarsi di fronte agli strumenti a corda. Un sospiro di incoraggiamento prima di afferrare il fado e andare a sedersi su uno degli sgabelli posti sul palco, la gamba destra saldamente posata a terra e la sinistra appoggiata in punta sulla sbarra di metallo. Posato il braccio sinistro sul ginocchio, Jorge impugnò il peltro ma prima ancora di riuscire a pizzicare le corde per una volta nell'aria iniziò a riecheggiare la musica del pianoforte. Madre de Dios... Titanic no...Si lamentò, facendo un'espressione schifata e trattenendosi a stento dal mostrare la lingua a tutti. Quel film era davvero odioso e la canzone che Elisabeth stava suonando era stato per mesi un tormentone di cui si era liberato con molta difficoltà. Lanciata un'occhiata omicida alla serpina, Jorge chiuse gli occhi e iniziò a inspirare ed espirare lentamente, cercando di concentrarsi solo sul proprio battito del cuore. Doveva assolutamente escludere quel suono fastidioso dalla sua mente se voleva avere anche una sola possibilità di strappare qualche nota decente al suo strumento, sopratutto perchè per quell'esercizio non aveva uno spartito ma doveva suonare a memoria. Lentamente le note del pianoforte andarono ad affievolirsi alle sue orecchie, fino a quando non scomparvero del tutto [ Concentrazione 2+18/d20=20] permettendogli in quel modo di iniziare il suo di esercizio. Il suo repertorio non era molto ben fornito, almeno non ancora, e per fare sfregio, per così dire, a Lingua Argentata optò per un ritmo veloce, per nulla melenso e più adatto, secondo lui, a dei ragazzini di tredici anni. [yt]http://www.youtube.com/watch?v=SJVJCfXMxtw[/yt] Continuando a mantenere gli occhi chiusi, le dita del delfino sfiorarono prima timidamente le corde del fado, per poi muoversi con sempre più sicurezza. Le note di una musica jazz iniziarono a riecheggiare nella stanza in maniera nitida e senza tentennamenti [ Elaborazione 2+17/d20=19] e la testa del portoghese si muoveva a tempo, ondeggiando e ruotando come se stesse incitando silenziosamente un pubblico inesistente a ballare insieme a lui. Se si fosse sentito un pelino più sicuro si sarebbe alzato in piedi e avrebbe suonato provando ad accennare un qualche passo di danza. Non sapeva se gli altri fosse stati coinvolti o meno dalla sua esibizione e sinceramente non gli interessava neanche saperlo perchè l'unica cosa che gli interessava era il senso di benessere che avvertiva all'altezza del cuore. Perchè tutti quanti voglion fare jazz...Esclamò alla fine, allargando le braccia con un enorme sorriso stampato in volto, citando un vecchio cartone animato babbano di cui forse i purosangue ignoravano completamente l'esistenza.
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Jorge
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da Miyabi » 21/01/2013, 18:57
[newsgoth]Ciao Miyabi! Non ti preoccupare per il ritardo!
La giapponesina sorrise verso Brianna: quella bambina era una di quelle che conosceva di meno, un po' come Caroline Priscilla, ma a differenza della Tassetta, la Delfina era molto meno estroversa e più timida, simile alla Grifoncina per certi versi.
Ciao Brianna-chan! Sei qui da molto?
Le domandò, sperando di poter approfondire la sua conoscenza con lei un poco per volta, soprattutto ora che le veniva un po' più semplice rispetto a prima approcciarsi agli altri e fare amicizia.
Visino di pesca che bello vederti qui. Tra i compiti e il gigante buono non riusciamo più a vederci.
M-ma no, non è mica colpa di Ethan...
Mormorò Miyabi sentendo le parole di Jorge, che evidentemente trovava divertente e piacevole farla arrossire e metterla in imbarazzo: in ogni caso, la giapponesina gli rispose sorridente ed educata come sempre, troppo buona per rispondergli a tono come avrebbe potuto fare qualche altra sua compagna.
Grazie per l'accoglienza. A quanto pare non tutti i membri del coro si sono dimenticati l'educazione alla Stazione del treno.
Inizialmente non comprese quelle parole del Delfino, tanto che lo fissò un po' stranita come a chiedergli spiegazioni: quando poi, però, notò lo sguardo arrabbiato che il ragazzino lanciò alla Serpeverde amica di Miyabi, tutto le fu più chiaro. E fu proprio Elisabeth a rivolgersi a lei poco dopo, salutandola e spiegandole cosa stavano facendo prima del suo arrivo.
Ciao Miyabi, no stavamo proprio per iniziare. Io avevo intenzione di scaldare un po’ la voce prima di iniziare a provare la canzone per la gara, vuoi unirti a noi?
Oh sì, grazie Elisabeth-chan!
Esclamò la Grifondoro tutta contenta, mettendosi quindi con gli occhi chiusi nel suo spazietto e richiamando a sé tutta la concentrazione possibile per riuscire a scaldare la voce, e soprattutto a mantenere le note ogni volta correttamente, senza stonare. Non osservò cosa stavano facendo gli altri, in quel momento pensò soltanto a fare bene gli esercizi, e fu felice di notare che [Concentrazione: 2 + 15/d20 = 17], nonostante la presenza di altre persone, essi le riuscirono alla perfezione; non si considerava certo ancora in grado di competere in una sfida, o di cantare davanti agli altri, ma sicuramente quello era un primo, piccolo passo in avanti. Finiti i suoi esercizi, Miyabi riaprì gli occhi e notò che Elisabeth si era avvicinata al piano ed aveva iniziato a suonare una canzone: lei non ne sarebbe stata minimamente capace, ma nonostante ciò era in grado di [Talento (Arte): 16] comprendere la bellezza di ciò che la Serpina stava eseguendo e la sua bravura nel farlo.
Wow Ellie! Ma sei bravissima con il piano!
Brianna-chan ha ragione, sei stata davvero forte!
Si complimentò la giapponesina a sua volta, felice che l'amica avesse un talento così sviluppato che sicuramente, con l'esercizio, sarebbe potuto migliorare ancora molto. Ma non era l'unica in grado di suonare bene uno strumento, visto che anche Jorge, poco dopo, si esibì in una bella e allegra melodia che portò la Grifoncina a muovere la testa a tempo [Talento (Arte): 16] a ritmo, presa dalla sua esibizione.
Perchè tutti quanti voglion fare jazz...
Gli Aristogatti!
Esclamò Miyabi tutta allegra, battendo le mani alla fine della performance di Jorge, dimostrando così quanto le fosse piaciuta la canzone da lui suonata.
Anche tu sei bravissimo Jorge-kun, sono contenta che la professoressa Vireau abbia colto il tuo talento!
Commentò la giapponesina, incapace di provare invidia per qualcuno - o per le sue abilità - ma semplicemente felice per le sue capacità.[/newsgoth]
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da Caroline Priscilla » 22/01/2013, 19:50
Se sei qui in un modo o in un altro ti sei messo in mostra anche tu, o forse, hai osato utilizzare qualche strumento in Auditorium ben sapendo che non potevi farlo, Madame Vireau ti ha sentito ed oltre a metterti in punizione ti ha costretto, con la forza s’intende, ad unirti al coro.
No, decisamente intervenire fra quei due era una cosa impossibile. Sebbene la tassetta cercasse di non pensare ai continui litigi di Elisabeth e Jorge, non potè non meravigliarsi del grande intuito della Serpeverde, che era riuscita ad azzeccare esattamente la dinamica con il quale l'amico era riuscito ad arrivare fin lì nel Coro.
Forse è una veggente...ad avercelo io! Potrei riuscire a prevedere quale domande metterebbero nei compiti...
pensò fra sè la piccolina, mentre rivolgeva la propria attenzione all'altra delfina lì presente, Brianna, chiacchierando con lei del più e del meno ed esortandosi a vicenda a iniziare gli esercizi per scaldare la voce. Aveva tanta buona volontà in quello, tuttavia la sua attenzione venne nuovamente attirata dal fratellino, che ora teneva in mano degli strani aggeggi a lei del tutto sconosciuti. Avvicinatasi a lui per chiedergli cosa stesse facendo, quindi, ricevette una di quelle risposte che la giovane strega chiamava "alla Jorge maniera", ovvero breve, pungente e sarcastica.
Di esercitarmi anch'io ovviamente. Se per caso te lo sei scordato io suono non canto e quindi non sono le corde vocali quelle che devo riscaldare.
Jorge, cosa sono quelli?
Strumenti babbani per sciogliere i muscoli delle dita. Aiutano a prevenire dolorosi crampi e quindi permettono di suonare tempi prolungati.
Aaaaah....ecco svelato l'arcano miste...
Buon pomeriggio a tutti, scusatemi tanto per il ritardo.
E finalmente era arrivata anche Miyabi! La tassetta andò a salutarla con grande affettuosità, mentre la sua amica Ellie la rendeva partecipe dei loro propositi di esercitarsi nell'attesa di aspettare tutti gli altri membri del Coro. Infatti, a parte qualche musicista, mancavano ancora alcuni membri molto importanti, anzi, uno particolarmente importante per la piccola, Vergil Cartwright. Cappie rivole lo sguardo alla porta, sperando di vederlo entrare col suo solito sorriso bonario. Tuttavia, dovette ben presto concentrarsi su altro per evitare che anche gli altri, e soprattutto Jorge, notassero il suo strano comportamento. La ragazzina quindi si mise all'opera con i propri esercizi, accompagnata da Elisabeth, Miyabi e Brianna. Erano servite tutte quelle lezioni private con la Vireau? Decisamente si! Cappie riuscì perfettamente nei suoi vocalizzi, ottenendo addirittura una lode da parte del delfino. Anche la serpina riuscì a cavarsela egregiamente, cimentandosi pure in una breve esercitazione al pianoforte, così come la piccola Grifondoro che dimostrò ancora una volta di avere uno spiccato talento artistico. La stessa cosa invece non si poteva dire di Brianna, che sembrò abbastanza avvilita nel non riuscire a portare a termine ciò che si era prefissata. La strega stava per consolarla, quando venne distratta dalle note di un fado (eh si, finalmente aveva imparato a riconoscerlo), suonato dal suo fratellino. Rivolse tutta la propria attenzione nel guardarlo esibirsi sul palcoscenico, battendo le mani al ritmo della canzone che stava suonando e sorridendo allegramente. Eh si, per lei il suo fratellino era stato davvero bravo e aveva dimostrato a tutti i presenti di essersi guadagnato l'entrata nel Coro.
Perchè tutti quanti voglion fare jazz...
Gli Aristogatti!
L'esclamazione di Miyabi la fece sorridere ancora più ampiamente, conosceva solo di fama quel cartone animato sebbene non l'avesse mai visto. Dopo la sua esibizione, la bambina fece l'occhiolino al delfino, mostrandogli entrambi i pollici in su, prima di rivolgersi nuovamente a Brianna.
Ok Bri, vieni con me, mettiamoci in quell'angolo così non verrai distratta da nessuno. Bisogna che ti concentri quanto più possibile e so che in mezzo a questo casino è difficile! Ok, pensa a tutto quello che ci ha detto la Vireau e riprova! Nessuno ti sta guardando o ascoltando solo io e sai quanto io sia un'idiota nel canto! Avanti, vediamo cosa riesci a fare!
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da Vergil » 23/01/2013, 0:12
Lo dici sul serio o mi prendi in giro Owens?
Mano sul cuore, ho sia la risposta due che la risposta tre!
Io non ci credo, l'ultima volta per farti bello agli occhi di quella corva del quarto anno le hai inventate sul momento!
Quella volta era diverso Evan, fidati!
Mi spieghi come ha fatto Turner a non beccarti?
Perché non le ho sbriciate a lui, ho un mezzo flirt con un grifo e allora...
Va bene Owens, va bene, adesso si entra in fascia protetta, non andare oltre, mi basta come motivazione!
Ahahah!
Come al solito il suo ingresso in ogni luogo che facesse parte del coro non solo era accompagnato dai suoi due amici del cuore, ma inoltre era sempre circondato da risate e da loschi piani, seppur ormai fosse giunto al settimo ed ultimo anno. Forse era proprio quello che il motivo per cui cercava ancora di fare certe pazzie, certe stupidaggini: sapeva che a breve la pacchia sarebbe finita del tutto, che i giochi sarebbero giunti al termine e per quanto facesse fatica a crederci, era proprio così, si stava per diplomare. Quel giorno c'era un incontro generale speciale a fronte del grande annuncio riguardo l'amichevole contro la Cyprus, l'ex scuola di Vergil. Il tassobello da una parte non avrebbe voluto partecipare, sapendo bene per esperienza cosa significava per la Cyprus la parola "amichevole", in poche parole un modo come un altro per sotterrare le concorrenti e far capire loro che lei era la migliore in assoluto. Si, adesso alla guida del coro scolastico c'era la Vireau, ma la scuola americana poteva vantare di grandi personalità e persone di calibri altissimi, basti considerare che lui era stato scartato ai tempi delle audizioni proprio perché non dimostrava il talento che loro ricercavano in un membro del coro della celeberrima e storica accademia magica musicale.
Ricordo come fosse ieri quel rifiuto... Dannazione ancora qualche secondo ad ascoltare Clarissa e mi venivano le lacrime! Ed io che desideravo mostrarmi come si deve a...
... Noel.
Noel? Chi è Noel, Ver?
E voi che ne sapete di Noel?
Veramente sei tu che ad un certo punto l'hai nominata, perché è una "lei" giusto? Forse hai pensato ad alta voce per un istante...
Possibile... Si è una "lei", e che "lei"! Una mia fiamma di proporzioni epiche della vecchia scuola, diciamo la Arianna della Cyprus...
Ora si spiega perché è andata male, secondo me è destino che con le simil Arianne...
Taci Evan, lo sai che gli brucia ancora...
Più che altro mi brucia non capire come diavolo ho potuto giocarmi tutto senza nemmeno ricordarmi il perché!
Già, perché da allora, da quando l'ipnosi di Melia si era conclusa, Vergil si era ritrovato non solo single, ma anche totalmente sprovvisto di una spiegazione valida da se stesso per la quale aveva piantato e fatto così del male alla Ricciardi, una Ricciardi che ormai, essendosi diplomata, avrebbe visto molto di meno e di certo dubitava che avrebbe potuto riallacciare qualcosa. Sospirò, sbuffando con aria affranta, sempre per quella questione che pareva non volersene andare via dal suo cuore, chissà, magari innamorato. Quel pomeriggio Vergil sfoggiava uno dei suoi classici look particolari e a loro modo molto allegri. Una camicia a fiori, una giacca di pelle, dei jeans classici color celeste e delle scarpe da trekking marroni con sopra il logo della sua casata. Chiaramente al petto la spilla ad indicare la sua carica ed i capelli lunghi resi scompigliati dal sonno agitato della notte e non sistemati a dovere, forse volutamente.
Aprì le porte della sala musica molto lentamente, assieme ai due amici Calvin ed Evan, osservando tutti i presenti già nelle postazioni a fare esercizi e a suo modo cercò di mostrare un bel sorriso a chiunque. C'erano Caroline Priscilla, Brianna, Elisabeth, Jorge, Miyabi ed altri vari musicisti intenti a provare che immediatamente accolsero a braccia aperte i due amici di Vergil che li raggiunsero per iniziare ad accordare gli strumenti.
Ehi ciurma, buonasera! Siamo carichi abbastanza per far affondare la barca della Cyprus? Non mi dire... Miyabi, fai parte anche tu del coro? Queste si che sono belle sorprese... Cappie, te la affido, mi raccomando tienimela d'occhio che quegli occhioni viola sotto sotto sono i più scalmanati di tutta Hogwarts!
Era chiaro che scherzasse, le piaceva stuzzicare le persone alle quali voleva bene, sopratutto Miyabi che tutto poteva essere definita meno che agitata, anzi, forse lì in mezzo era quella che si sentiva di meno. Si guardò attorno, non si vedevano ancora né Alexis né la Vice, ma forse non era detto che sarebbero arrivate durante quell'incontro. Si, al momento era il più grande in mezzo al gruppo ma la cosa non lo disturbava affatto. Silenzioso si avvicinò ad uno dei tanti spartiti liberi e vuoti sistemati nella cassettiere di pregiato legno, agitando anche una piuma. Lui che tentava di scrivere un brano? Forse, o magari cercava solo di appuntarsi qualche esercizio di solfeggio o di come tenere certe note.
Ragazzi mi raccomando, non fate i timidi, se a qualcuno serve una mano, una spalla o un consiglio, sono qui!
Si vedeva che non era il solito Vergil Cartwright di sempre, ma tanto non c'era individuo a scuola che non fosse a conoscenza della sua passata brutta esperienza con la prefetta dei Draghi quindi con un poco di buon senso, ci sarebbe arrivato chiunque a comprendere quell'umore particolare.
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da Brianna » 28/01/2013, 21:24
Ciao Brianna-chan! Sei qui da molto?Oh, non da moltissimoRispose la bambina a Miyabi… era strano sentirsi appellare in quel modo, Brianna-chan… però era anche carino… chissà, se un giorno fosse riuscita a convincere mamma a visitare il Giappone, forse li sarebbe stata chiamata così, magari da zii o nonni… chissà se ne aveva… non sapeva perché, ma mamma non parlava mai con lei della sua vita prima di conoscere papà, di quando viveva in Giappone… se solo Brianna o Sayuri provavano a sollevare l’argomento, mamma era bravissima a sviarlo. Spero di riuscire a combinare qualcosa di buono, oggi… ho promesso alla professoressa Vireau che sarei riuscita a mantenere una nota per 10 secondi di fila ma… finora non è mai andata bene – confidò alla giapponesina – spero di farcela prima della gara… Hai fatto anche tu qualche esercitazione extra con la Vireau?Chiese poi Brianna… era curiosa di sapere se Monique avesse qualche altra tecnica per insegnare, oltre a quella che aveva vissuto lei in prima persona e a quella che le aveva raccontato Cappie. Visino di pesca che bello vederti qui. Tra i compiti e il gigante buono non riusciamo più a vederci.Al saluto di Jorge rivolto alla nuova arrivata, Brianna comprese che il suo ragionamento era stato corretto, quella che lui chiamava Visino di pesca era proprio Miyabi. Osservò gli altri membri del coro che erano entrati con la bambina chiacchierare tra loro, prima di notare Jorge con degli strani oggetti in mano e, senza trattenere la propria curiosità, gli aveva chiesto cosa fossero Strumenti babbani per sciogliere i muscoli delle dita. Aiutano a prevenire dolorosi crampi e quindi permettono di suonare tempi prolungati.Wow! – esclamò la bambina – vorrei che esistessero strumenti del genere per la voce… che permettono di mantenere una nota più a lungoDisse un po' pensierosa la piccola… era determinata a riuscirci? Certo! Ma se fosse esistito un qualsiasi strumento in grado di aiutarla, l’avrebbe provato di sicuro solo che, per la voce, esisteva la pratica – solo la pratica – esattamente come le aveva fatto intendere Monique. Aveva quindi tentato di nuovo di fare l’esercizio che aveva provato con la Vireau, anche stavolta non era andato meglio delle altre volte, ma non si dava per vinta… avrebbe provato ancora e ancora finchè non ci fosse riuscita… ma era anche più convinta, ora, che sarebbe andata a chiedere alla professoressa notizie in merito a quanto era accaduto in Auditorium. Elisabeth iniziò quindi a suonare il piano… era stata davvero brava, e Brianna non si era trattenuta dal complimentarsi con lei, seguita a ruota da Myiabi Brianna-chan ha ragione, sei stata davvero forte!Anche Jorge si era poi esibito, ed anche lui era stato davvero bravo! Perchè tutti quanti voglion fare jazz...Gli Aristogatti!Si, lo conosceva anche lei quel cartone… ed era stata la prima cosa che le era venuta in mente alle parole del Delfino, seppur Myiabi l’aveva battuta nel tempo. Anche tu sei bravissimo Jorge-kun, sono contenta che la professoressa Vireau abbia colto il tuo talento!Si, Brianna era assolutamente d’accordo con la giapponesina… che il bambino fosse stato bravo e che la professoressa Vireau l’avesse accolto nel coro. Myiabi ha perfettamente ragione, Jorge! Sei stato molto bravo!Ma la piccola Brianna era ancora un po' arrabbiata con se stessa per non essere riuscita a fare il suo esercizio… molto probabilmente Cappie se n’era accorta, visto che le aveva detto Ok Bri, vieni con me, mettiamoci in quell'angolo così non verrai distratta da nessuno. Bisogna che ti concentri quanto più possibile e so che in mezzo a questo casino è difficile! Ok, pensa a tutto quello che ci ha detto la Vireau e riprova! Nessuno ti sta guardando o ascoltando solo io e sai quanto io sia un'idiota nel canto! Avanti, vediamo cosa riesci a fare!La bambina decise di seguirla, non senza aver commentato prima Ma dai Cappie! Non è vero che sei un idiota nel canto!Seguendo quindi il consiglio dell’amica, in un angolino un po' più silenzioso, Brianna provò a raccogliere tutta la concentrazione necessaria, quindi chiuse gli occhi, provò di nuovo e… Ce l’aveva fatta! C’era riuscita!! Finalmente c’era riuscita! Era riuscita a tenere la nota per quei famosi 10 secondi! Cappie, ce l’ho fatta! Ce L’ho fatta!Esclamò la bambina, subito dopo aver riaperto gli occhi… quasi non ci credeva nemmeno lei, eppure ce l’aveva fatta! IN quel momento la porta della Sala Musica si aprì di nuovo, e comparvero Vergil e dei suoi amici Ehi ciurma, buonasera! Siamo carichi abbastanza per far affondare la barca della Cyprus?Ciao Vergil!Brianna praticamente non conosceva il prefetto dei tassi… lo vedeva alle prove del coro, certo, ma non aveva mai avuto modo di conoscerlo davvero. Era pronta, Brianna? Si… in quel momento, grazie alla sua piccola grande vittoria, lo era eccome! Ragazzi mi raccomando, non fate i timidi, se a qualcuno serve una mano, una spalla o un consiglio, sono qui! La piccola annuì alle parole del prefetto… se ne avesse avuto bisogno, avrebbe cercato di non fare troppo la timida.
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