Non credo smetterò mai di avere bisogno dei consigli di chi è più saggio di me.Tali parole non fanno che accrescere la tua saggezza interiore, piccola mia.Il primo modo per cominciare a sentirsi un vero capo era sopratutto iniziare a percepire dentro di se la stessa umiltà di un contadino che lavora la terra, proprio perché alla fine, chi meglio di lui poteva essere il simbolo di un dipendente della Gilda?
Appartenere al rango più alto voleva dire innanzitutto che il Sempreverde doveva saper riconoscere dentro di se la figura di una guida come la figura di un umile servo della madre terra e come tale, anch'egli bisognoso di consigli e aiuti, indipendentemente che tali arrivassero dalla persona più colta a quella appena arrivata e con ancora tanta esperienza da fare.
Quella era una caratteristica tipica dei Terran, poco condivisa da Acuan e Ignis, i quali invece vedevano nella figura del Capo il solenne possessore di una conoscenza e di un potere oltre l'immaginabile, un qualcosa di finito e perfetto, un connubio unico con il proprio elemento tanto da non dover fare altro che ascoltare lui per fare ogni volta la cosa più giusta.
Ma il bello di ogni Gilda era proprio che ognuna aveva le proprie sfaccettature e i propri metodi, ognuno forse giusto a suo modo.
No.
Non lo ricordo.
... però doveva essere blu.Ti sei sforzata abbastanza, va bene così...
Il fiore che appariva sempre al tuo predecessore era il papavero blu, una pianta delicata e fresca, primaverile.
... Lindë, ricorda, non è necessario che ti crucci se ancora molte cose non ti sono limpide.
La verità arriverà con il tempo, te lo posso assicurare... Madre Terra non ti abbandonerà, il Conflux non ti abbandonerà, è una promessa!La fissò con uno sguardo più sicuro, più fermo e fiero, quello di qualcuno che sapeva esattamente che le proprie parole non erano lasciate al vento soltanto per rassicurare qualcuno pur senza delle verità in mano.
Da quando Raiden si trovava in quella Gilda, "Gaia" non aveva mai deluso le sue aspettative e per quanto in cuor suo avesse pensato in passato di non farcela o di non poter raggiungere una soluzione, alla fine si era sempre dovuto ricredere, rinnovando il suo amore per il Conflux con ogni piccola parte di se, anche quella più profonda e nascosta.
Si alzò un secondo in piedi, avvicinandosi alla ragazza, poco prima che arrivasse la lettera per lei da parte dell'amato, per posarle un delicato bacio sulla fronte in segno di affetto e benedizione, un gesto che ormai verso di lei faceva spesso da quando era arrivata, ed era stata una vera impresa far raggiungere alla Erbologa la consapevolezza di poter apprezzare e ricevere quella manifestazione senza sentirsi in soggezione o imbarazzo.
Raiden le aveva insegnato in passato che quel bacio sulla fronte per tutti i Terran era un rito che spesso si conduceva tra confratelli, per augurare loro il futuro migliore, la buona sorte o semplicemente, dimostrare la propria stima e il proprio supporto emotivo.
Un'altra delle tante lezioni portate avanti in quelle poche settimane di studio intenso presso la sede della Gilda.
Fa' pure, non c'è fretta...Rispose non appena la Vilvarin gli chiese di pazientare qualche istante mentre leggeva la lettera arrivatale.
Un sorriso dolcissimo e spensierato le si dipinse in viso, accompagnato anche dall'espressione di gentilezza che assunse quando una talpa un poco stanca le si appoggiò sul collo del piede in cerca di qualche carezza e riposo, prima di ripartire alla volta del sottosuolo.
Già, la ragazza avrebbe dovuto imparare ben presto che tutte le creature legate fortemente alla terra e al vento si sarebbero sentite sempre più in sintonia con lei andando avanti con il processo di trasformazione nella vera Sempreverde.
Al termine della lettura della missiva, Raiden fece quella domanda importante al Capo Gilda, volendo saggiare un momento i suoi giudizi e i suoi pensieri in merito alla sua storia con il collega e docente di Astronomia.
Le parole che giunsero poco dopo alle sue orecchie, furono apprezzate e allo stesso tempo, un poco temute dall'uomo.
Sì.Cosa ti fa essere così sicura, piccola mia?Terra e Vento cullano la mia anima...
Irvyne é la mia anima.
Non potrei volere altri che lui, con me.Sorrise appena, trasformando quel sorriso in una leggera risatina divertita quasi, anche se a tratti, malinconica.
Scosse il capo, alzandosi in piedi, raggiungendo poi un cerbiatto che passava di là intento a cercare cibo e qualche frutto da assaporare.
La posizione di quel cerbiatto però, avrebbe potuto fornire molto sul quale riflettere alla ragazza, sopratutto al seguito delle parole di Raiden riguardo l'amore che gli animali avrebbero provato per lei nel corso dello sviluppo del suo potere, dato che, quella piccola, dolce ed innocente creatura di Madre Terra, se ne stava baciata dal sole, proprio in mezzo ad un campo di semplici e profumate margherite, fissando con i suoi occhi scuri e luminosi il viso candido e bellissimo della Sempreverde.
Anche Christopher aveva una moglie esterna alla Gilda, Serenity.
Riusciva ad amarla e a fornirle tutte le attenzioni possibili pur rimanendo sempre molto attivo nella nostra famiglia.
Credo che se si vuole davvero una cosa intensamente, allora tutto è possibile, l'importante è che quest'uomo tenga così tanto a te da essere disposto a condividerti con un gruppo così grande come noi.
D'altronde, la cosa positiva è che, essendo comunque tu il nuovo Capo, se non altro lo hai potuto informare di cosa sei e perché a volte ti troverai lontana da lui... Speriamo sappia mantenere il segreto.Ovviamente non conosceva per nulla Irvyne Trigger, per questo parlava per ipotesi e speranze, ma non avrebbe avuto alcun problema a conoscerlo un giorno, per sincerarsi del valore del compagno della "nipote".
Nel frattempo, la sua mano continuava a carezzare piano il musetto del cerbiatto, il quale non smetteva di guardare con insistenza Lindë, totalmente rapito da lei, dalla sua presenza, dalla sua energia e dalla sua perfezione.
Raiden sorrise di nuovo, ancora una volta divertito, afferrando una albicocca dall'albero vicino porgendola davanti all'animale, il quale si mostrava ancora leggermente interdetto e indeciso sul da farsi.
Avanti, lo so che lo vuoi, falle il tuo piccolo regalo, lo accetterà... E' brava sai?Pareva comunicare con il cerbiatto come se l'animale potesse capirlo e fosse senziente, ma forse era la Madre Terra che gli permetteva di parlargli e fargli intendere quello che pensava e quello che gli voleva trasmettere, infatti, dopo ancora qualche secondi di esitazione, la creatura afferrò piano con la bocca il frutto e camminò lentamente, zampettando fino all'Erbologa, allungando il musetto porgendole il suo regalo, con quegli occhi talmente luminosi e lucidi che quasi sembrava stesse per piangere dalla gioia.
Certo, il frutto presentava i segni dei denti dell'animale ed in parte stava nella sua bocca, quindi a tal punto la domanda era: Lindë avrebbe accettato di mangiarlo ugualmente?
Raiden rimase a guardare la scena, profondamente curioso, incrociando le braccia al petto, non smettendo mai di sorridere serenamente.