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da Lindë » 03/02/2014, 18:25
[Laboratorio Terran - Inizio Novembre 2107 - ore 17.23]
Lo sguardo era perso all'orizzonte. Concentrato e vacuo al tempo stesso. Quella giornata era stata molto importante, per lei. Dal giorno successivo alla chiacchierata con Sandyon ed Asher, la Sempreverde si era messa subito a lavoro. Aveva messo da parte i pensieri su quant'era successo, su ciò che aveva scoperto e che aveva fatto scoprire all'altro. Mog, le Gilde, niente aveva più importanza. Sapeva che avrebbe impiegato molto tempo per ottenere un decotto che la soddisfacesse. Non perché fosse particolarmente difficile, ma perché doveva destreggiarsi con tutti gli impegni che aveva. Le lezioni ad Hogwarts. L'organizzazione della Gilda. Il suo matrimonio. Prima si fosse messa a lavorare sul decotto, insomma, e meglio sarebbe stato. E così aveva fatto. L'undici di Settembre era stato il primo giorno nel quale Lindë aveva cominciato la preparazione della componente erbologica per l'antidoto di Sandyon. Aveva iniziato col fare delle ricerche. Aveva stilato una lista delle piante che, in campo magico ed erbologicamente parlando, potevano coadiuvare un soggetto nel provare felicità. Era partita da lì, da quelle considerazioni. Ed intorno ad esse aveva sviluppato tutto. Aveva passato ogni giorno a sminuzzare, triturare, bollire, essiccare. Aveva dedicato ogni minuto libero a quel progetto. Ci aveva messo anima e corpo, sapendo quanto fosse importante per l'uomo. Per colui che l'Erbologa aveva amato, in un certo senso. Restituirgli il sorriso, la gioia, o perlomeno una parte di essa, era la cosa che più desiderava fare. Erano passati due mesi, da allora. Due mesi di preparazione del decotto, di studio anche, perché per lei si trattava di cominciare qualcosa da zero. Non era stato semplice, a volte quasi sfiancante. Non tutte le piante stavano bene insieme. Spesso le proprietà di una annichilivano quelle dell'altra, vanificando tutto il lavoro svolto fino a quel momento. Così aveva dovuto ricominciare da capo, più e più volte. Aveva tratto forza dalla Terra e dal Vento, chiedendo loro di sostenerla. Nei giorni più duri si era sfogata con Raiden, quando le sembrava di non riuscire a venire a capo di nulla. Non si era mai arresa, però. La pazienza e la testardaggine facevano parte di lei. Come ex Dragargenteo, e come Sempreverde. Ed alla fine aveva raggiunto un piccolo traguardo. Un composto basico, apparentemente semplice. Apparentemente, visto il lavoro che c'era in realtà stato dietro. Semplice, perché non possedeva alcuna proprietà specifica. Per renderlo adattabile a Sandyon, aveva bisogno di altre informazioni. Per questo aspettava il gufo di Asher Brightless con impazienza. Sapeva che le avrebbe consegnato i risultati delle analisi. E gli aveva chiesto anche una fiala col sangue di Vastnor. Non voleva lasciare nulla al caso. Aspettava, dunque, guardando fuori dalla finestra del laboratorio, nella sua abitazione nel Villaggio Terran.
Anche volendo, senza quelle analisi non avrebbe potuto fare nulla. Ne aveva bisogno per aiutare Sandyon. In lontananza, finalmente, vide il contorno di una creatura stagliarsi all'orizzonte. Era una civetta, indubbiamente. Ed anche bella grossa. Stava venendo da lei. Planò dolcemente, appoggiandosi al parapetto della finestra. Le tese la zampa, e Lindë capì il perché di quella scelta sull'animale. Il plico che consegnava era piuttosto pesante. Ci voleva una creatura forzuta per trasportarlo. Glielo prese, accarezzando al contempo il musetto dell'animale. Vi posò sopra un bacio, anche. La civetta emise un verso gioioso, spalancando le ali per ripartire. Non aveva nemmeno avuto bisogno di riposarsi, dopo quel saluto da parte della Sempreverde. Sorrise tra sé, l'Erbologa, stringendosi delicatamente il plico al petto. Lo portò sul tavolo, e lo aprì. Eccole lì, le analisi. Tutte le informazioni che le servivano. Ed una provetta col sangue dell'uomo, anche. Annuì lentamente, decisa come non mai. Aveva tutto ciò che le serviva. Ora poteva cominciare a lavorare sul serio.
[Laboratorio Terran - Metà Novembre 2107 - ore 22.23]
Aveva finito. Le erano serviti altre due settimane, circa. Aveva integrato il sangue di Sandyon al decotto. Ne aveva modificato la composizione, gli ingredienti. Aveva aggiunto componenti naturali come l'acqua, l'aveva lasciato riposare, l'aveva bollito e poi nuovamente tenuto a riposo. Aveva fatto ricorso a tutta la sua abilità [Ab. Magica 25 + 19/d20 = 44] per riuscirci. E finalmente il risultato era di fronte a lei.
Sapeva che, da quel momento in poi, non avrebbe potuto fare altro. Non fino a che anche Asher non fosse stato pronto. Allora avrebbero messo insieme i loro risultati. Allora avrebbero somministrato l'antidoto a Sandyon. Allora, si sperava... gli avrebbero restituito la sua anima.
[Auto-Conclusiva]
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da Typhon » 13/10/2014, 22:33
◊ Domenica 13 Gennaio 2109 ◊ Covo Terran ◊ Ore 11:00
Si era di nuovo soffermato a ripensare a quella sera, quella fatidica e tremenda sera, quella della rottura, per intendersi. Due mesi prima, a quell'ora e in un giorno come quello, ancora stava con Aryanne Vastnor, il suo amore a dir poco storico. Da un mese e mezzo invece era finita, conclusa, interrotta, per un problema di "strade da percorrere", così avevano detto, così era stato deciso. Typhon era d'accordo, cominciava a notare l'allontanamento della ragazza da sé e dalla loro vita di coppia, ma quanto poteva far male scoprire che un legame creduto pressoché inossidabile era invece un altro di quei treni di passaggio per l'ennesima stazione di transito. Il suo rapporto con lei, tuttavia, non sarebbe mai stato come quello con Alexis Parker, perché mai e poi mai avrebbero interrotto i contatti, nemmeno per un secondo, mentre invece soltanto ora con la ex Delfinazzurro stava riuscendo ad avere un dialogo ogni tanto costruttivo e fluido. Comunque, lavoro, impegno tra i Terran, ricerca erbologica, ultimamente tutta la sua vita gli appariva ovattata. Sempre meglio che durante le prime due settimane da single, dove si era chiuso nella propria stanza del covo vivendo di tè e facendosi crescere la barba in modo indecente.
Radura Typhon! Radura Typhon!
Che vuoi?!
Ehm... Coff coff...
... Uff, Giungla Colin, dimmi pure.
Meglio! La Sempreverde desidera vederti con urgenza, quindi ti conviene muoverti.
Lindë mi cerca?
COFF COFF!
... La Sempreverde mi cerca? Oggi e a quest'ora? Che cosa succede? Siamo già in guerra coi Druidi?!
Radura Typhon!
Ok ok, ho capito, vado vado, anzi, corro Giungla Colin...
Adesso ci siamo.
Se fosse dipeso da lui, avrebbe decimato la Gilda Terran nei primi sei mesi di permanenza, odiava dover ricevere ordini dai coetanei. La gerarchia gli stava da sempre molto stretta e faceva fatica a ricordarsi ogni volta di portare il giusto rispetto, a meno che non si trattasse della Vilvarin, ovvero il "boss", come lui la chiamava ormai anche all'interno del covo, permesso unico accordato solo a lui, mica male. Si alzò in piedi, stiracchiandosi, prima di incamminarsi con le mani in tasca verso la gigantesca costruzione in legno al centro della foresta, ovvero il luogo dove stava la Sempreverde quando si trovava entro i confini Terran. Maestosa, con tutta edera intorno, fiori sparsi qua e là e un laghetto a fianco nel quale sguazzavano libere oche, papere e anatroccoli. All'interno c'erano svariate stanze adibite ad ogni tipo di mansione, dai ricevimenti formali a quelli informali, poi la zona pranzo e cena, la zona lettura e ricerca, la serra privata e la camera per dormire. In pratica al confronto le abitazioni dei gildati erano le stanzette dei motel a due stella babbani, ma in fondo era giusto, si trattava per sempre del "boss". Arrivato di fronte alla porta, bussò tre volte, aspettando di ottenere il permesso per entrare.
Mi avete fatto chiamare, Sempreverde? Colin sembrava lì lì per avere un infarto... ... Sì, giusto, la Giungla Colin, scusatemi...
Mettendo l'inciso sul titolo del Terran che l'aveva chiamato, con aria leggermente svogliata e scocciata.
Insomma boss... come posso aiutarvi?
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da Lindë » 14/10/2014, 14:33
[13 Gennaio 2109 - ore 11.13]
Non manca più molto, ormai.
Nonostante si sforzasse di apparire serena, un'ombra oscurava i suoi occhi chiari. A volte, in momenti come quello, rimpiangeva di non essere più insensibile come un tempo. Una volta si sarebbe fatta meno problemi, sarebbe stata meno ansiosa. Provare sentimenti la rendeva più umana, e per certi versi più forte. Ma anche più debole, soprattutto in momenti come quello. Sospirò, spostandosi dalla finestra della sua abitazione in Gilda per andare verso l'ingresso. Aveva mandato a chiamare Typhon da pochi minuti. Sapeva che sarebbe arrivato presto. Sapeva che l'avrebbe ascoltata. E sapeva che non gli sarebbe piaciuto ciò che Lindë avrebbe detto. Ma aveva anche la sicurezza che avrebbe accettato, alla fine. Sbuffando, imprecando, forse anche bestemmiando tra sé. Ma avrebbe accettato. E tanto le bastava.
Avanti.
Mi avete fatto chiamare, Sempreverde? Colin sembrava lì lì per avere un infarto…
Occhiata eloquente.
... Sì, giusto, la Giungla Colin, scusatemi... Insomma boss... come posso aiutarvi?
Chiudi la porta e seguimi, per favore.
Formale, gentile ma distaccata, come sempre quando non erano soli. Una volta chiusa la porta, però, Lindë tornò ad essere con lui la stessa di sempre. Non riusciva a considerarlo un Terran qualsiasi, proprio non ce la faceva. Typhon Seal era speciale per lei, al pari di Raiden. E lui lo sapeva.
Siediti, Typhon…
Lo fece anche lei, accomodandosi per prima sul divano del salotto.
Come stai? Ti sei ripreso un po'?
Gli chiese con aria leggermente preoccupata.
I capelli le erano ricresciuti, ma non le dispiaceva. Poteva sempre tagliarseli, quando voleva. Lo sguardo, invece, scrutava il viso dell'altro. Sapeva della rottura, sapeva che era stato male, ma sembrava si stesse riprendendo. La cosa la rendeva molto felice.
Ti ho fatto chiamare per parlarti di una cosa molto importante. Si tratta di un argomento delicato, perciò ti chiedo di prestare la massima attenzione.
Esordì, sospirando lentamente prima di riprendere.
Come sai, tra non molto verremo onorati della visita degli Eredi del Fuoco e del Fulmine, in questo ordine. Si tratta di due ragazze, all'incirca della tua età, e la mia speranza è di instaurare con loro un rapporto civile ed amichevole al punto da averli votati al dialogo durante il Gaiux. Capirai, quindi, quanto sia importante che si sentano a loro agio tra noi.
Lo fissò intensamente, per capire se la stesse seguendo e prendendo sul serio le sue parole.
Devo scegliere una persona che faccia loro da guida, che sia a disposizione per qualsiasi cosa necessitino, e che rappresenti lo spirito della Gilda Terran nel miglior modo possibile…
Pronta a sganciare la bomba.
… ed ho scelto te.
Bomba sganciata, bersaglio centrato.
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da Typhon » 14/10/2014, 17:56
Chiudi la porta e seguimi, per favore.
E mo' che c***o è successo? Anzi... Che c***o ho combinato?
La seguì senza fiatare, annuendo solamente mentre cercava di concentrarsi per capire cosa avesse potuto fare per provocare una sua chiamata urgente all'interno dell'abitazione speciale della Capo Gilda. Effettivamente però, negli ultimi giorni era sempre stato molto pacato e tranquillo, forse anche troppo per i suoi gusti. Sì, ok, non aveva partecipato molto attivamente alle attività, ma non era abbastanza per farlo venire lì.
Siediti, Typhon…
E sediamoci...
Come stai? Ti sei ripreso un po'?
Abbastanza, di sicuro meglio del mese scorso. Sopravviverò...
Non era mai stato il tipo intento a chiacchierare delle proprie emozioni, mai e con nessuno per la precisione. Non si trattava di poca confidenza con la Sempreverde, quella c'era tutta ed anche abbondante, era proprio Typhon come individuo che teneva le emozioni nella propria intimità lasciando che al massimo lei potesse leggerle grazie al movimento della Terra e del Vento nel suo animo. Un gioco da ragazzi per Lindë.
Ti ho fatto chiamare per parlarti di una cosa molto importante. Si tratta di un argomento delicato, perciò ti chiedo di prestare la massima attenzione.
Non sono più drogato di tè, quindi non farò fatica a seguirvi. Sono in ascolto.
Come sai, tra non molto verremo onorati della visita degli Eredi del Fuoco e del Fulmine, in questo ordine. Si tratta di due ragazze, all'incirca della tua età, e la mia speranza è di instaurare con loro un rapporto civile ed amichevole al punto da averli votati al dialogo durante il Gaiux. Capirai, quindi, quanto sia importante che si sentano a loro agio tra noi.
... No...
Devo scegliere una persona che faccia loro da guida, che sia a disposizione per qualsiasi cosa necessitino, e che rappresenti lo spirito della Gilda Terran nel miglior modo possibile…
No... No... No...
… ed ho scelto te.
Che cosa ho fatto di male per meritarmi questo?!
Disse in un sussurro ben udibile, guardando quasi male il proprio Capo Gilda, sbuffando con così tanta energia da far tremare quasi i vetri. I due elementi in lui si fecero immediatamente più irrequieti. In un momento simile appioppargli una responsabilità simile era davvero l'ultima cosa da fare, per quanto significasse avere una profonda fiducia nei suoi confronti e la sicurezza che avrebbe svolto un buon lavoro.
Stai... State... chiedendo a me di sottostare ai capricci di due viziate per due settimane? Credevo mi voleste bene, sul serio!
Incrociò le braccia al petto, battendo il piede al terreno, cercando di seppellire le varie bestemmie che gli venivano in mente grazie alle parole che gli rivolse successivamente la Sempreverde. C'erano anche poi da considerare il rallentamento sul lavoro e le problematiche con le mansioni scolastiche. Il ragazzo passò lo sguardo dagli occhi di Lindë alla finestra, inspirando profondamente.
... Quand'è che dovrebbero arrivare, non ricordo?
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da Lindë » 14/10/2014, 21:23
Abbastanza, di sicuro meglio del mese scorso. Sopravviverò...
Annuì, senza dire altro. Sapeva che Typhon non amava parlare dei propri sentimenti. Non era una questione di fiducia, ma di carattere. E lui, per carattere, non confidava i propri sentimenti a nessuno o quasi. A Lindë, d'altra parte, andava bene così. Se l'avesse chiamato solo per farlo sfogare, non ne avrebbe ricavato nulla. E c'era qualcos'altro, invece, di cui parlare. Qualcosa di ben più importante di lei o di lui, o di entrambi messi insieme. Qualcosa che, una volta divenuto consapevolezza nel Terran, lo fece sbottare esattamente come la Sempreverde aveva previsto.
Che cosa ho fatto di male per meritarmi questo?!
Sostenne la sua occhiataccia col proprio sguardo. Fermo, deciso, imperturbabile.
Stai... State... chiedendo a me di sottostare ai capricci di due viziate per due settimane? Credevo mi voleste bene, sul serio!
Typhon…
Lo ammonì lei, con voce gelida a differenza di poco prima. Seal sapeva che, per quanto fossero in confidenza, non poteva sconfinare come e quando voleva. E definire "viziate" due Eredi di fronte alla Terran Verdigris era sconfinare.
... Quand'è che dovrebbero arrivare, non ricordo?
Nelle prime due settimane di Febbraio. E, giusto per precisare, non abbiamo la minima idea di che persone siano.
Rispose Lindë, alzandosi in piedi e sospirando, mentre si avvicinava alla finestra per guardare fuori. Infine si voltò verso di lui, con aria grave. Con aria da Sempreverde.
Typhon, gli Eredi sono il nostro ponte coi Druidi, la possibilità più concreta che abbiamo per affrontare il Gaiux in modo sereno ed evitare la guerra. Non ti sto chiedendo di essere il loro schiavo, o di leccare loro il culo…
Sì, lo disse davvero.
… ma di essere il simbolo della Gilda Terran di fronte a loro, di essere colui che presenterà loro la bellezza del nostro Villaggio e dimostrerà come, in fondo, sia possibile collaborare con loro per il benessere dell'Equilibrio pur venendo da realtà diverse.
Era a questo ciò che puntava Lindë. Era questo ciò che voleva ottenere.
Quando mi è arrivata la lettera da parte loro, ho compreso che per questo compito avrei dovuto scegliere una persona di cui mi fidassi ciecamente… … e non c'è nessuno di cui mi fidi più di te.
Si fidava di Raiden allo stesso modo, ma reputava Typhon il più adatto.
Credo tu sia la persona giusta per questo compito. E, se posso permettermi, hai bisogno di distrarti, d'impegnarti in qualcosa che ti occupi corpo e mente ben più del solito.
Ed essere il portavoce dei Terran era, secondo lei, il modo migliore.
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da Typhon » 14/10/2014, 23:36
... Quand'è che dovrebbero arrivare, non ricordo?
Nelle prime due settimane di Febbraio. E, giusto per precisare, non abbiamo la minima idea di che persone siano.
Questo è vero, ma la lettera che vi è arrivata non faceva presagire di sicuro gente accomodante...
Già il tono che avevano utilizzato per definire tutte le regole da rispettare rigorosamente durante la permanenza degli Eredi per lui era valida per mandargli una risposta con scritto solo "Ma vaffanculo!", ma evitò di aggiungere anche quel particolare, ben conscio che doveva cercare di trattenersi davanti a lei, almeno in quell'ambiente, e provare a focalizzarsi sul compito che gli stava venendo assegnato e soprattutto perché.
Typhon, gli Eredi sono il nostro ponte coi Druidi, la possibilità più concreta che abbiamo per affrontare il Gaiux in modo sereno ed evitare la guerra. Non ti sto chiedendo di essere il loro schiavo, o di leccare loro il culo…
Infatti non siete voi che lo state chiedendo, sono loro... Serve che vi ricordi il "fate uno starnuto più del dovuto e sarà dichiarata guerra"?!
… ma di essere il simbolo della Gilda Terran di fronte a loro, di essere colui che presenterà loro la bellezza del nostro Villaggio e dimostrerà come, in fondo, sia possibile collaborare con loro per il benessere dell'Equilibrio pur venendo da realtà diverse.
Annuì lentamente, tornando più serio, per quanto ancora abbastanza scocciato. Si alzò in piedi, raggiungendola ed affiancandola, alzando il pollice in su come a farle capire "ti dona il nuovo taglio di capelli", ma non fiatò, sapeva che intanto stavano discorrendo di cose decisamente più importanti e per rispetto non voleva perdersi una singola parola uscita dalle labbra della Sempreverde. Lui il loro simbolo, ma come mai?
Quando mi è arrivata la lettera da parte loro, ho compreso che per questo compito avrei dovuto scegliere una persona di cui mi fidassi ciecamente… … e non c'è nessuno di cui mi fidi più di te.
... Quindi voi credete che...
... Credo tu sia la persona giusta per questo compito. E, se posso permettermi, hai bisogno di distrarti, d'impegnarti in qualcosa che ti occupi corpo e mente ben più del solito.
Un modo come un altro per dirmi "Smettila di pensare alla tua ex, sembri un bradipo con la depressione"? Afferrato il concetto, non preoccupatevi... Da voi gli insulti li accetto, dalla Giungla Colin un po' di meno!
Schioccò la lingua al palato, comprendendo che ormai il discorso era praticamente terminato e non gli restava altro che... Accettare. Già, perché? C'era forse qualche possibilità per lui di rifiutarsi? Lei gli aveva detto che era la persona adatta, che si fidava ciecamente di lui ecc. ecc., non poteva buttare alla ortiche la possibilità di recuperare un po' di terreno su Raiden, mai e poi mai. Geloso? Sempre e comunque.
... Puoi... Potete stare tranquilla, la Gilda è in una botte di ferro col sottoscritto. Ci penserete voi a sistemare la questione "Presenza scolastica" con la Vice Preside Vireau? Perché io non saprei proprio che inventarmi.
Perché per quanto riguardava l'Accademia Erbologica, la questione era diversa, in quanto il rettore era un Terran e quindi difficilmente avrebbe opposto resistenza nel sapere che il ragazzo non si sarebbe presentato per qualche lezione. Idem valeva per il negozio, bastava dire ad Alexis che era stato designato come Guida, sorbirsi qualche risatina sarcastica, e accordarsi sui nuovi turni, sempre che anche lei non fosse stata scelta.
Dormirò qui la notte dell'ultimo di Gennaio, così la mattina dopo all'alba sarò bello fresco e profumato. Ah, com'è che dovrei rivolgermi a loro? "Vostra Eminenza"? "Suprema Naturalezza"? "Illustre Emanazione di Gaia"? No, per sapere, pura e semplice precauzione anti-bellica!
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da Lindë » 15/10/2014, 10:35
Questo è vero, ma la lettera che vi è arrivata non faceva presagire di sicuro gente accomodante...
È vero, ma non è stata scritta di primo pugno dagli Eredi, e questo cambia di molto le cose.
Sarebbe stato come presumere che, se le Guide erano contro i Gildati, allora lo erano anche tutti i Druidi. Certo, Lindë non si aspettava che andasse tutto bene. In effetti la parte pessimista di lei si era già preparata al peggio. Ma, allo stesso tempo, nutriva una scintilla di speranza. La speranza che si potesse creare un dialogo. La speranza che per una volta Gildati e Druidi collaborassero per il bene comune. La speranza che il Gaiux si concludesse in modo positivo. E la speranza che Typhon non mandasse tutto alle ortiche. Peraltro quest'ultima, tra le varie speranze, era la più forte. Sapeva quello che stava chiedendo al ragazzo, comprendeva la sua ritrosia ad accettare quell'incarico. Ma era certa che avrebbe saputo portarlo a termine, perché credeva in lui. Ed oltretutto, passare meno tempo a commiserarsi non avrebbe potuto che fargli bene.
Un modo come un altro per dirmi "Smettila di pensare alla tua ex, sembri un bradipo con la depressione"? Afferrato il concetto, non preoccupatevi... Da voi gli insulti li accetto, dalla Giungla Colin un po' di meno!
Annuì e sorrise leggermente, ma con affetto. Voleva che tornasse a sorridere, perché teneva a lui. Al di là di tutto, quando pensava al Terran, non era per il Gildato che si preoccupava. Era per l'Apprendista. Era per l'amico. Era per qualcuno a cui voleva bene.
... Puoi... Potete stare tranquilla, la Gilda è in una botte di ferro col sottoscritto. Ci penserete voi a sistemare la questione "Presenza scolastica" con la Vice Preside Vireau? Perché io non saprei proprio che inventarmi.
La Preside Bergman sa molte più cose di quanto si pensi, parlerò con lei personalmente, non preoccuparti di questo.
No, quello era davvero il minimo tra i problemi.
Dormirò qui la notte dell'ultimo di Gennaio, così la mattina dopo all'alba sarò bello fresco e profumato.
L'Erede del Fuoco dovrebbe arrivare il 5 di Febbraio. In quei quattro giorni vorrei che lasciassi da parte le tue mansioni qui in Gilda e ti dedicassi allo studio della storia druidica… so che l'hai fatto solo superficialmente, e trovo sia giusto che ti metta in pari.
Sapeva che l'avrebbe odiata ancora di più questo. D'altronde, non poteva fare da guida alle ospiti dei Terran senza nemmeno conoscere la storia del popolo che rappresentavano. A quella degli Eredi, invece, non avrebbe fatto cenno. Se tutto fosse andato bene, sarebbero state proprio le due ragazze a raccontargliela.
Ah, com'è che dovrei rivolgermi a loro? "Vostra Eminenza"? "Suprema Naturalezza"? "Illustre Emanazione di Gaia"?
Occhiataccia.
No, per sapere, pura e semplice precauzione anti-bellica!
Alzò lo sguardo al cielo e scosse la testa, sospirando suo malgrado con aria divertita.
Credo che "Erede" andrà benissimo.
Rispose lei, rimanendo in silenzio per qualche istante. Poi, con un movimento delicato, posò la mano sulla spalla di Typhon. Si volse verso di lui, e gli rivolse il suo sguardo più trasparente, più sincero. Guardandola, forse Seal si sarebbe reso conto di una cosa… Che per quanto Lindë fosse brava a nasconderlo, era la prima volta anche per lei. E a differenza degli altri Capi Gilda, non aveva esperienza e non si sentiva preparata per nulla di tutto ciò. Aveva bisogno che il Terran la sostenesse, ora più che mai.
Puoi andare, ora, se non hai altro da chiedermi. Ci vediamo più tardi?
Una domanda, una speranza. In fondo, le piaceva davvero passare il tempo con lui. E sperava che fosse lo stesso. C'era solo da pregare che tutto andasse per il meglio. Ed era certa che il ragazzo, bestemmie a parte, avrebbe fatto di tutto affinché ciò accadesse.
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da Typhon » 16/10/2014, 15:18
L'Erede del Fuoco dovrebbe arrivare il 5 di Febbraio. In quei quattro giorni vorrei che lasciassi da parte le tue mansioni qui in Gilda e ti dedicassi allo studio della storia druidica… so che l'hai fatto solo superficialmente, e trovo sia giusto che ti metta in pari.
Stiamo parlando del mega mattone di mille mila pagine più grosso del libro di Erbologia e Cura messi assieme? ... Questo non è un onore, è una tortura messa in atto per farmi pentire di essere un Terran! Potevate anche dirmelo: "Guarda Ty, ormai sei sempre in mezzo alle... scatole, vattene un po' dalla Gilda!". Avrei apprezzato la sincerità, tsk...
Quel compito ingrato si stava rivelando sempre più ingrato. Non era possibile, nell'arco di pochi minuti aveva trovato qualcosa di molto ma molto più frustrante che il non poter fare sesso. Manco avrebbe potuto dire che probabilmente nessuno dei Druidi comuni conosceva bene la storia della gilde, perché tanto la Vilvarin avrebbe risposto che proprio per quello i gildati dovevano dimostrarsi superiori anche in quei piccoli gesti di rispetto e disciplina. In pratica era una battaglia persa in partenza e al ragazzo non restava altro che prepararsi mentalmente a quelle prossime giornate intense. Come ultima domanda, chiese alla Sempreverde quale fosse il modo migliore per rivolgersi agli "ospiti", calcolando che non sapeva assolutamente nulla di diplomazia e di sicuro non avrebbe mai chiesto ad Aryanne, l'ex fidanzata, di fargli fare due chiacchiere con la migliore amica della matrigna, Celine, diplomatica per lavoro.
Credo che "Erede" andrà benissimo.
Ah, basta così poco? Se lo dite voi... In caso dovessero lamentarsi però, le manderò qui e ve la sorbirete voi! ... Posso andare?
Puoi andare, ora, se non hai altro da chiedermi. Ci vediamo più tardi?
Tè delle 17:00, come sempre, no? Questa volta i biscotti li ho comprati e dovrà andarvi bene... Non sono in vena di cuocere di questi tempi...
La sera che lui e l'italiana si erano mollati, Typhon aveva preparato dei biscotti a forma di cuore. Si era preso in giro tutto il pomeriggio per quel gesto smielato e diabetico, ma per la Vastnor avrebbe fatto quello ed altro. A causa del succedersi degli eventi, il preparare biscotti al momento lo riportava proprio a quella sera e a quell'esperienza, difatti gli ultimi che aveva cucinato erano proprio quelli e per il momento non ne aveva fatti di altri. Certo, avendone cotti una marea, nella credenza della Sempreverde ce ne furono abbastanza per almeno altre tre settimane, ma ormai erano conclusi e quindi Typhon per non farla rimanere senza gliene aveva portati altri, ma non fatti da lui, bensì presi ad un buon negozio di qualità: meglio di niente.
◊ Sabato 19 Gennaio 2109 ◊ Sheliak & Vega ◊ Ore 14:30
E su, fammi questo piacere, dammi qualche ripetizione, che ti costa?
Non ci contare Typhon: tu studierai su quel libro, quindi è inutile che perdi tempo con me.
Sei veramente assurda, a scuola mi aiutavi ed avevamo i libri anche lì!
La scuola è finita da parecchio Typhon, e non siamo più le stesse due persone di un tempo, la stessa... coppia.
Stai dicendo che mi aiutavi per amore e non perché sei buona, dolce, cara e gentile?
Farmi i complimenti non ti aiuterà… comunque sì, in parte anche per quello, ti amavo e avrei fatto di tutto per te. Adesso non siamo nemmeno amici, ma se anche lo fossimo, se anche fossi ancora innamorata di te, non ti aiuterei comunque… se la Sempreverde ti ha dato un compito, lo devi rispettare.
Ok ok, lasciamo perdere allora!
Comunque consolati, non sono nemmeno 1500 pagine… tre o quattro giorni e avrai finito.
Tre o quattro giorni se fai Parker di cognome! Vado a casa a studiare, ci vediamo domattina!
Divertiti.
'Fanc***...
Mh?
No, nulla, avevo già cominciato a ripassare!
◊ Mercoledì 30 Gennaio 2109 ◊ Stanza del Prefetto Seal ◊ Ore 23:15
BASTA!
Lanciò quel libro dietro di sé, sentendo che ricadeva sul letto con un tonfo pesante, tanto che pensava quasi che spaccasse il materasso. Aveva studiato su quel maledetto tomo per una decina di giorni, anzi, poco di più, cercando di memorizzare quanto più possibile, mandando giù litri di caffè, dando testate al muro e ripassando ad alta voce le date, gli eventi e i passaggi fondamentali. Anche quella, in un certo senso, l'aveva vista come una specie di altra sfida, visto che lui odiava studiare troppo, altrimenti non avrebbe preso così poco M.A.G.O. La luce tenue dello scrittoio illuminava le sue mani, mani fin troppo messe bene rispetto al solito. Pareva assurdo, ma amava quando erano piene di tagli, graffi, buchi provocati da piante e arbusti. Non si era più dedicato alle attività di Gilda e quelle lavorative per portare a termine quel compito, ma le piante erano anche l'unico impegno che lo portava un po' fuori dai ricordi per Aryanne, quindi il suo studio era stato più volte interrotto da momenti di silenzio malinconico e incapacità di non risentire nel cuore una voce che ormai non lo chiamava più da qualche tempo.
Guerra coi Troll in Danimarca: 1258. Dichiarazione di indipendenza tra Eredi di Primo e Secondo elemento: 1440. Trattato di non belligeranza con la Gilda Acuan: 1512. Battaglia tra gli Ignis e la comunità del Madagascar: 1781. Visita delle Guide Irlandesi presso i Terran: 1997. Nuova distribuzione coloniale delle zone di influenza degli Eredi: 2033. Rottura di coglioni della Radura Seal: 2109.
Non sapeva nemmeno lui come aveva fatto a memorizzare tutte quelle date e ne conosceva almeno un'altra decina, o almeno lo sperava. Nomi, posizioni gerarchiche, emendamenti fondamentali, matrimoni di convenienza, pulizia dei genitali, era preparato quasi su tutto. Chiaro che se gli avessero fatto una interrogazione da esame universitario probabilmente avrebbe rimediato poco più che la sufficienza, ma per essere circa 1500 pagine e non facendo di cognome Parker, non si poteva di sicuro lamentare. Tuttavia l'aspettativa di un compito così alto e di responsabilità, in effetti, lo aveva distratto abbastanza dai problemi sentimentali, esattamente come previsto dalla Sempreverde. I momenti di lettura si contrapponevano a quelli nei quali rifletteva su come si sarebbe dovuto comportare, cosa avrebbe dovuto fare, dove avrebbe dovuto portare l'Erede in questione, aiutandolo ad addormentarsi con la testa piena di idee ed ipotesi, anziché immagini della ex fidanzata. Come già anticipato, la notte successiva andò a dormire nel covo Terran e nei quattro giorni di seguito ripassò le nozioni già apprese e si dedicò ad un'altra cosa che non faceva da tantissime settimane: suonare. Insegnava di tanto in tanto ad un gruppo di ragazzi in Gilda le basi della musica, oppure si esibiva per loro per tenersi in allenamento, ma era da tanto che non capitava ed anche quel gesto significava che piano piano il ragazzo era in buona e promettente ripresa.
◊ Martedì 5 Febbraio 2109 ◊ Covo Terra ◊ Ore 10:10
Basandosi sui suggerimenti dalla Vilvarin, niente abiti formali, anche perché si trovavano in una foresta, mica ad un gala di beneficenza. Così, una volta alzatosi, intorno alle 09:00, Typhon si diede una bella lavata, fece una colazione leggerissima e si vestì indossando una maglia attillata ed elasticizzata sportiva di colore azzurro, dei jeans neri e delle scarpe da trekking del medesimo colore. Aveva evitato di tirarsi un po' su i capelli come al solito sempre per via delle indicazioni ricevuti dalla Sempreverde. Una volta convinto di essere totalmente pronto, il Drago scese le scale della palazzina di legno, uscendo all'aperto e affacciandosi ad una Gilda che non aveva mai visto in quelle condizioni. Tutto pieno. Migliaia e migliaia di persone tutte riunite per accogliere l'Erede. Il ragazzo inarcò il sopracciglio, chiedendosi se mai avesse visto in tutta la sua permanenza lì un quantitativo simile di gildati, ma la risposta fu assolutamente negativa, perché erano davvero troppi. Camminando lentamente in mezzo a loro, si accorse che gli facevano spazio e lo facevano passare manco fosse il Mosè della bibbia babbana in mezzo alle acque del Nilo. Al centro della piazzola principale, Lindë lo stava aspettando per essere affiancata da lui. Assieme a lei, ovviamente, Raiden Lambert, che gli fece un placido sorriso, al quale Ty rispose cercando di non farlo sembrare una forzatura. Così, incrociando le braccia al petto, non gli rimase che aspettare l'arrivo della prima Erede, quella del fuoco, sperando solo che non avesse pure intenzione di farsi desiderare.
Come hai... avete... detto che si chiama?
Il suo nome è Estia, ma ricordati che potrai usarlo solo se lei te ne darà il permesso.
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Typhon
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da Estia » 16/10/2014, 22:31
~ Castello dell'Erede del Fuoco • 5.02.09 • 9.31 a.m. ~
Sei quasi pronta per la partenza?
Naturalmente.
Molto bene. Rikku verrà con te e ti starà accanto per tutto il tempo della tua permanenza tra i Terran, mentre i tuoi bagagli saranno trasportati dalle guardie del Fuoco direttamente nell'abitazione messa a disposizione per te dalla Terran Verdigris.
Annuì, silente, muovendo un passo per allontanarsi dal genitore il quale, però, sembrava avere ancora qualcosa da dirle.
Ah, Estia…
Padre?
Sono a conoscenza di quali siano le tue idee… ma cerca di tenere bene a mente qual è il tuo posto, d'accordo? Tu e Rawyn vi sposerete presto, e non voglio che abbia qualcosa da ridire sulla sua futura sposa. Siamo intesi?
Abbassò lo sguardo con lentezza, ed anche il volto si mosse verso il basso mentre annuiva brevemente.
… sì, padre.
Cos'altro avrebbe potuto dirgli? Anche lei era a conoscenza delle idee dei genitori, e la loro ritrosia a considerare i Gildati in modo amichevole: questo, però, non le impediva di essere curiosa verso di loro, verso il mondo fuori dalle mura del suo Castello e dai confini del suo giardino. Il Fuoco della passione alimentava la sua curiosità, e di questo Estia non poteva farci nulla.
Ora va' a finire di prepararti, figlia mia. Per quanto possano non piacermi, non sarebbe educato far aspettare coloro che ti ospiteranno. Passa una buona settimana, e torna presto a casa.
Arrivederci, padre.
Non c'era altro da dire, non tra loro comunque. Meno di un'ora e mezza dopo i suoi bagagli furono pronti, lei stessa fu pronta. Potevano andare. Con Rikku sulla spalla, Estia venne affiancata da due guardie fatte di Fuoco, che avvolsero il corpo dell'Erede tra le fiamme per farla scomparire da lì e trasportarla nel luogo dove tutti la stavano aspettando.
~ Covo Terran • 11.00 a.m. ~
Furono due lingue di fuoco a comparire per prime, nella piazzola principale del Villaggio Terran.
Tra i mormorii increduli e basiti dei Terran, le lingue si plasmarono e presero la forma di due uomini, soldati per la precisione, posti l'uno di fronte all'altro, che davano il fianco ai presenti: le braccia destre dei due soldati erano tese l'una verso l'altra, ed in mano essi avevano due spade elementali le cui lame s'incrociavano. Erano silenti, ma in qualche modo parevano essere anche senzienti. E quando le spade si mossero, finendo parallele al viso dei due esseri elementali, in mezzo a loro comparve una terza figura. Umana, questa volta.
Un vestito sontuoso celava il corpo della giovane donna fino ai piedi, tessuti preziosi che si mischiavano ai ricami eseguiti a mano e ben si sposavano con l'acconciatura elaborata che in parte tratteneva i lunghissimi capelli neri come la notte di lei. Lo sguardo fiero dell'Erede del Fuoco -che portava sulla propria spalla destra un'aquila fiammeggiante- si posò prima sulla Sempreverde, poi sull'uomo anziano accanto a lei ed infine sul ragazzo dall'altra parte.
Il Fuoco nel suo spirito divampò con forza prorompente, azzerando quasi tutti gli altri Elementi e portandola involontariamente ad essere più carismatica ed affascinante ~ C/F 45 ~ del normale. Lui possedeva il Vento dentro di sé, Estia lo poteva cogliere distintamente. Eppure, di ciò che l'Erede stava provando dentro di sé, nulla trapelò all'esterno, permettendole di avvicinarsi alla Terran Verdigris -inchinatasi come tutto il resto della Gilda- per salutarla con una riverenza educata e rispettosa.
Sempreverde… è un piacere per me conoscerVi.
Erede del Fuoco… è un onore per tutta la Gilda averVi ospite nel nostro villaggio.
Vi prego… chiamatemi Estia. Dopotutto vivrò qui una settimana, un tono meno formale potrebbe favorire notevolmente il dialogo. Non credete?
Ricordava cosa suo padre le avesse detto… ma non avrebbe rinunciato alla propria essenza, non avrebbe mai potuto. Sarebbe stata autentica, come puri erano gli Elementi che le scorrevano nelle vene. Vide la donna sorridere sorpresa, e sorrise a sua volta, accomodante, gentile: non vedeva il motivo di mostrarsi austera e distaccata quando, per carattere, non lo era.
Non potrei essere più d'accordo con Voi, Estia. Posso presentarVi il mio Consigliere, Raiden Lambert, e la Vostra guida per questa settimana tra i Terran, Typhon Seal?
Typhon. Era questo il suo nome, il nome di colui che le sarebbe rimasto accanto per tutto il suo tempo nella Gilda. Avrebbe ringraziato a lungo il Mana, per questo.
Consigliere, sono molto felice di conoscerVi. Dovete essere un uomo saggio se la Sempreverde Vi ha affidato questo compito.
Un sorriso dolce, parole gentili e sincere per l'uomo prima di spostare gli occhi sul ragazzo e fare un passo verso di lui.
Typhon… mi concedete di chiamarVi per nome? - gli domandò, educata e rispettosa - Deduco abbiate la piena fiducia del Vostro Capo Gilda, se siete stato scelto per starmi accanto. Mi auguro potremo diventare amici.
Anche perché il suo Fuoco richiamava il Vento di lui, ed era impossibile per l'Erede trattenerlo.
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da Typhon » 17/10/2014, 2:15
Non appena le due lingue di fuoco si palesarono al centro della piazzola principale, Typhon inarcò il sopracciglio lievemente sorpreso. Era un Drago, quindi per carattere poco incline a stupirsi, anzi, a dimostrare lo stupore, il che era ben diverso, perché alla fin fine quella novità non era per nulla contemplata ed essendo anche un fenomeno mai visto prima, faceva anche più scalpore, lasciando basiti tutti quanti i Terran. Il ragazzo voltò la testa a destra e sinistra, inspirando con aria di sufficienza, giudicando fino a quel momento tutta la messa in scena come megalomane, ma partiva leggermente prevenuto, non poteva farci nulla, quella lettera arrivata dai Druidi gli aveva dato un fastidio tremendo. Le due guardie fiammeggianti erano molto belle ed imponenti, niente da ridire, le spade minacciose, ok, ma l'Erede che fine aveva fatto? Parve quasi una domanda divinatoria. Un'altra fiamma divampò tra le due creature magiche e da essa prese forma una figura decisamente umana.
Questo pezzo di gnocca è l'Erede del fuoco?!
Vestita come i tempi passati medievali, con un'aura di regale nobiltà che l'avvolgeva e una fisionomia da fare invidia a molte ragazze, la giovane ospite della Gilda Terran era decisamente uno spettacolo per gli occhi, quasi accecante in un certo senso. Posò lo sguardo sia sulla Sempreverde che su Raiden ed infine su Typhon e quando ciò accadde, il ragazzo poté sentire distintamente il Vento nel suo spirito agitarsi come mai prima era accaduto, rispondendo al richiamo di quelle fiamme così vive e potenti. Non era in grado di percepire con precisione la sua potenza, in quanto non aveva raggiunto il grado ultimo con l'elemento secondario, ma non ci voleva una laurea per capire che, se l'Aria del proprio animo lo mandava in adrenalina, era per via di una forza magnetica devastante e impetuosa. Sulle spalle di lei, una fenice fatta interamente di fuoco, singolare ed interessante. Al Drago venne spontaneo lanciare un'occhiata alla Chamberlain da quelle parti per osservare che faccia avesse.
Sempreverde… è un piacere per me conoscerVi.
Erede del Fuoco… è un onore per tutta la Gilda averVi ospite nel nostro villaggio.
Vi prego… chiamatemi Estia. Dopotutto vivrò qui una settimana, un tono meno formale potrebbe favorire notevolmente il dialogo. Non credete?
Già mi sta simpatica. Nome... Nome... Bel nome!
Non potrei essere più d'accordo con Voi, Estia. Posso presentarVi il mio Consigliere, Raiden Lambert, e la Vostra guida per questa settimana tra i Terran, Typhon Seal?
Consigliere, sono molto felice di conoscerVi. Dovete essere un uomo saggio se la Sempreverde Vi ha affidato questo compito.
Saggio... Che paroloni!
Alzò gli occhi al cielo e per fortuna nessuno lo vide, tra l'altro fece finta di fissare qualche fronda degli alberi così da non destare sospetti. Certo, la guida scelta come accompagnatrice ufficiale era lui e la Vilvarin presentava prima "capelli bianchi", ma porca miseria. Qualcuno avrebbe potuto obiettare ricordando al ragazzo che comunque Raiden era in carica come Consigliere, però la cosa davvero deprimente era che Typhon sapeva alla perfezione di essere in torto a rimanerci male, ma era più forte di lui, avrebbe voluto essere l'unico punto di riferimento per la Sempreverde, mentre invece gli toccava dividere il trono con "mister tramontana, libeccio e compagnia bella". Tornò a guardare l'Erede, concentrandosi su altri dettagli di lei, ora che se la trovava a piccola distanza: mani curate, capelli ondeggianti, occhi profondi, pelle liscia come la seta, insomma, uno splendore bello e buono. Fatto stava che per qualche secondo egli rimase pure imbambolato.
Typhon… mi concedete di chiamarVi per nome?
... Mh? Ah sì sì, regolare... Certamente! Potete anche chiamarmi Ty, è lo stesso!
Seal poté distintamente percepire le occhiatacce di mezza, o forse tutta la gilda addosso a lui, compresa quella della Sempreverde. Si era distratto un attimo, poteva capitare, d'altronde in quei giorni aveva studiato la storia dei Druidi, mica il galateo.
Deduco abbiate la piena fiducia del Vostro Capo Gilda, se siete stato scelto per starmi accanto. Mi auguro potremo diventare amici.
Solo amici? Mannaggia, cosa non ti farei...
... Tutt'ora mi sento indegno per questo compito così prestigioso, a dire il vero. Ma farò l'impossibile affinché possiate trascorrere delle giornate piacevoli e interessanti qui tra noi Terran. Amicizia dite? Non v'è tesoro più ambito al quale possa aspirare...
Beh, otTrama, non è del tutto esatto, ma comunque...
... Immagino che adesso vorrete scambiare qualche parola con la Sempreverde. In tal caso attenderò il vostro arrivo per farvi da guida del covo.
Tiè, beccatevi tutti questo discorsetto, Raiden compreso. ... Non immagino minimamente quanti favori dovrò ad Eufemia per le dritte che mi ha dato...
L'amica Ignis frequentava salotti prestigiosi e sontuosi molto spesso per via della famiglia ed anche del lavoro di modella famosa, quindi era la persona meglio indicata per insegnargli come comportarsi e rivolgersi alle persone più influenti e nobili. A parte l'uscita molto colloquiale e grezza iniziale, a Typhon parve di aver svolto un buon lavoro, tanto da azzardarsi anche a guardare di sottecchi il proprio boss per capire se fosse abbastanza soddisfatta della performance. Se dunque Estia avesse seguito la Sempreverde fino ai suoi alloggi per dialogare un poco, il Drago si sarebbe sdraiato sull'erba all'ombra di un abete, con gli occhi chiusi, ad aspettarla. Non si addormentò affatto, anzi, era sempre allerta, pronto a scattare in piedi in qualsiasi momento, forse aiutato anche dal fatto che non smetteva di pensare a quanto fosse bella quella Erede. Una di quelle principesse da fiabe babbane o qualcosa di simile; quelle irraggiungibili, quelle pure, caste e illibate, insomma, niente che facesse al caso suo.
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