Quella mattina il mare invernale irlandese era agitato, burrascoso, ricco di spuma e onde alte, irrequiete.
Poche nuvole in cielo: non era il tempo a creare tensione alle acque, bensì il vento che forte soffiava e smuoveva la marea.
Un sole pallido, per nulla caldo, puntava con i suoi deboli raggi alla spiaggia e agli scogli, presso un punto dove non si trovava anima viva.
O meglio, forse non se ne poteva osservare sulla terra ferma, ma in mezzo alla grandezza dell'oceano, lì la questione era differente.
Una miriade di pesci, di creature marine, vive e vegete, tutti sparsi in quel blu infinito bello come non mai, affascinante ed inquietante allo stesso tempo, laddove se la superficie era increspata di continuo, all'interno vigeva placida la calma e il silenzio.
Pochi movimenti di pinne, oppure bolle che rompevano quell'ode al mutismo naturale che per nulla infastidivano o si trovavano in disaccordo col resto dell'atmosfera desolata, sconfinata ed eterna.
Proprio lì, al largo, per i fondali oceanici appena freddi e oscuri, un pesce spada nuotava spedito, con un movimento talmente particolare da sembrare quasi che stesse cercando qualcosa che non fosse affatto una preda, bensì un suo simile.
Gli animali non erano senzienti, gli animali non prendevano di certo appuntamenti in un luogo specifico o in un giorno specifico, ma non era detto che qualunque animale (pesce in quel caso) che si aggirasse nelle profondità marine fosse davvero quello che lasciava credere ad un primo sguardo.
Uno squalo di medie dimensioni si avvicinò moltissimo al pesce spada, ma senza eseguire movenze d'attacco, anzi, una volta nuotato abbastanza per essere visto e osservato dall'altra creatura, si mise a girarle attorno, simulando più un gioco che un tentativo di affronto strategico.
Da parte sua, il pesce spada puntò gli occhi naturalmente vacui sullo squalo, fissandolo intensamente: il predatore rimase un istante fermo, poi, agitandosi quasi fosse felice, riprese il suo percorso allontanandosi, lasciando di nuovo la creatura alla sua personale ricerca misteriosa.
Scese ancor più in profondità, rasentando il fondale pieno di sabbia e piccole rocce, oltre che alghe di vario genere e coralli grezzi.
L'animale sapeva che presto avrebbe trovato ciò che aspettava, bisognava solo avere pazienza e non smettere di guardare ovunque, con attenzione.
Ad un tratto, in mezzo ad un piccolo insieme di vegetali marini, scorse ciò che stava cercando insistentemente da svariati minuti.
Un piccolo Ippocampo se ne stava calmo e tranquillo a saltellare qua e là, nascondendosi in mezzo ad alcuni pezzi d'anfora antichi e immersi nella sabbia, emettendo delle piccole bollicine che salivano verso la superficie, giocoso e di una tonalità tra il giallo, il marrone e il rosato.
Il pesce spada discese velocemente, arrivando proprio davanti alla piccola creatura, fissandola e rimanendo fermo per un po'.
Il cavalluccio marino nuotò attorno al lungo naso del cercatore e poco dopo gli solcò il fianco, facendo di tanto in tanto qualche piroetta.
Uno spettacolo alquanto insolito, visto dagli occhi di un sub babbano che, passando di lì, riprese la scena più che incredulo.
Il pesce si volse, iniziando a nuotare verso la superficie, in direzione della riva, e l'Ippocampo gli stette attaccato per la maggior parte del tempo perché comunque non era veloce quanto lui. Poco prima di raggiungere la zona più bassa, la creatura più piccola delle due si staccò, rimanendo qualche metro indietro, mentre l'altra, arrivata abbastanza vicina alla riva, mutò il suo aspetto in un secondo, rivelandosi per chi fosse in realtà.
Un ragazzo, totalmente nudo, uscì dallo specchio oceanico, camminando fino alla riva, mentre il vento si preoccupava di asciugare i suoi capelli e la sua pelle all'istante. Sguardo serio e apparentemente calmo.
Fatta una decina di metri a piedi si girò per aspettare di vedere uscire fuori un'altra figura che lui sapeva gli avrebbe fatto immediatamente scorrere molto sangue al basso ventre.
Non diede però libertà agli istinti del corpo, reprimendo la voglia di erezione e concentrandosi solo sull'arrivo della consorella.
Attese che ella, una volta apparsa, gli si fosse avvicinata abbastanza, prima di passarsi una mano tra i capelli e parlarle con tono basso e pacato.
Era con questo che intendevi per "movimentare il nostro prossimo incontro"?
... Nascondino subacqueo?Assottigliò lo sguardo, quasi perplesso.
Ancora si straniva molto dell'attinenza di
Indigo al comportamento da bambina.
Lo nascondeva spesso, ma in realtà, la cosa non è che gli dispiacesse così tanto.
Ho girato la baia per quaranta minuti, dannata!