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Vancouver

Messaggioda Sandyon » 04/01/2012, 23:17

Vancouver è una città costiera della provincia canadese della Columbia Britannica (British Columbia). È situata nella parte meridionale della provincia e rappresenta uno dei maggiori porti dell'Oceano Pacifico. È delimitata dallo Stretto di Georgia (Georgia Strait), dal fiume Fraser, e dalla catena montuosa delle Montagne Costiere. Il nome è in onore del capitano George Vancouver, esploratore britannico.

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Messaggioda Ymir » 03/07/2015, 17:38

† Maniero di Ymir _ Giugno 2110, 04 _ 3.18 a.m. †


Era più di un secolo che non sognava più il passato, la sua vita... ex vita, per la precisione; la sua vita al Castello, il suo titolo di Erede del Fulmine... quel sentimento d''amore culminante con la figura dell'Erede del Fuoco, l'uomo a cui avrebbe dovuto donare ogni parte di sé subito dopo le nozze.
Ricordava ancora la sensazione provata durante gli incontri con le delegazioni di Druidi giunti per porgerle omaggio, quella consapevolezza di essere importante per il suo popolo, per Gaia; percezioni sopite da anni che, quella notte, la stavano tormentando dolorosamente, riportandola indietro nel tempo, ad una vita che ormai non le apparteneva più...

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Lady Ymir.
Lasciamelo dire... mio fratello è un uomo molto fortunato.


Kohl, che piacere vederti.
La fortuna, non posso che essere sincera, è reciproca.


A quando le nozze?

Presto, ormai manca solo una settimana.
Sono lieta tu sia tornato a casa giusto in tempo...


I vantaggi dell'essere il fratello di un Erede, e non l'Erede stesso!
Viaggiare per le comunità è uno dei miei passatempi preferiti, imparo molte cose nuove ogni volta. Ma non temere, rimarrò fino al matrimonio... non potrei mai perdermi la possibilità di vederti in abito da sposa.


Avrebbe dovuto sposarsi di lì ad una settimana, già... ed invece, il giorno dopo, era morta.
Non aveva più provato dolore da allora, non quello canonico ed umano, perlomeno: aveva sperimentato il senso della perdita della propria vita, aveva accettato la propria nuova condizione e ciò che essa comportava, ovvero allontanarsi dalla sua famiglia, dal suo mondo, e non essere più nessuno per il resto della sua esistenza immortale.
Aveva vissuto nella solitudine, nel rimpianto, covando un sordo ed intenso desiderio di vendetta, tanto profondo quanto frustrante: e poi aveva conosciuto quel senso leggero di sollievo di quando una speranza ti alimentava l'anima... o nel suo caso, quel poco che le era rimasta: aveva trovato il modo di vendicarsi, aveva trovato qualcuno disposto ad aiutarla e qualcuno che, a modo suo, teneva a lei.
Non era certo il massimo della felicità, non aveva toccato l'apice della gioia, ma di sicuro le cose erano migliorate da quando tutto ciò che le apparteneva le era stato strappato brutalmente via dalle mani... allora perché faceva così...
Così...

... male...

Si svegliò di soprassalto, gemendo di dolore: la gola le bruciava, si sentiva soffocare - impossibile, lei non respirava, era morta - era come se dita di mani e piedi prudessero e fossero addormentati, e il cuore batteva tanto forte da sembrarle quasi esplodere dal petto...
... il cuore?

Cosa... coff coff...
Cosa sta...


Le veniva da vomitare a causa di una sensazione di nausea tanto prepotente da farle girare la testa, e gli occhi lacrimavano come non le accadeva da tempo: cercò di alzarsi dal letto - maledicendo la solitudine che la circondava e la propria decisione di non essersi fermata da Louis dopo l'allenamento - ma le gambe cedettero e la fecero cadere a terra, portandola a gemere di dolore; tossì, e quando ciò avvenne il pavimento si macchiò di sangue scuro... il proprio.

Cosa mi sta...

Si sforzò di alzarsi in piedi, aggrappandosi a qualsiasi superficie disponibile, e barcollò fino allo specchio dove il vetro riflesse l'immagine di una Ymir che quasi non si riconosceva.

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I miei... occhi...

Era più di un secolo che le iridi di Ymir si presentavano color rosso rubino, il tipico colore degli occhi di un Vampiro... aveva quasi dimenticato quale fosse quello originale.
Una fitta al cuore la fece urlare di dolore e cadere a terra, la mano che, tremante, si appoggiava all'altezza del cuore, e le unghie che si conficcavano nella pelle quasi a volerselo strappare dal petto... cosa diavolo le stava succedendo?

Spoiler:
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Messaggioda Sandyon » 04/07/2015, 14:51

Il sangue bevuto dal Semi-Vampiro Zephyr Kenway ha provocato una reazione sconosciuta nella Vampira Erede.
Essendo un miscuglio di sangue umano, sangue di vampiro leggendario e Mana del Ghiaccio, il drink preso da Ymir ha avuto un effetto di purificazione, facendo regredire la sua condizione di Non Morta ad una più simile a quella vissuta dall'ex Corvonero.
Da adesso in poi Ymir può essere concepita come una Mezza-Vampira, al 55% Erede viva e vegeta e al 45% Vampira.
Il suo cuore ha un ritmo di pulsazioni pari a 25 al minuto e la sua temperatura corporea si aggira tra i 24° e i 28°.
Perde a tutti gli effetti l'Immortalità, risultando comunque più longeva rispetto ad una comune Druida e riacquista la possibilità di avere un Imprinting (pur avendone già avuto uno, esso si era annullato nel momento stesso in cui Ymir perse la vita).
La vista, l'udito e l'olfatto dimezzano il loro potenziale soprannaturale e il +10 naturale alle prove di C/F e T/F cala a +6.

Le caratteristiche e le predisposizione subiscono queste variazioni:

Cap. Magica +1
Res. Magica -1
Ab. Magica +1
Elaborazione ||
Riflessi -3
Concentrazione +3

Talento/Fisico -8
Talento/Arte ||
Carisma/Fascino -4
Carisma/Arte ||
Intuito/Perspicacia ||
Intuito/Sesto Senso +5

I Punti Salute scendono da 450/450 a 225/225.

Ymir torna a poter sfruttare gli Incantesimi dei Druidi fino al lv. 8 con i tempi di riposo di un Giovane.
Ogni Incantesimo druidico elementale lanciato subirà un malus di -1 danni e le magie di recupero forniranno sempre -1 PS; il malus non si applica per le magie offensive non elementali. Qualora utilizzasse incantesimi speciali del proprio elemento, non perderà più -5 PS ad ogni magia usata ma -3 PS. Inoltre, il drago nel quale può trasformarsi non è più un Drago Nero ma un Drago Blu.

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L'età della PG riparte da dove l'aveva lasciata, ergo sta per compiere 25 anni.
Il nutrimento fondamentale per Ymir non è più sangue umano ma cibo comune, secondo i normali gusti druidici.
Necessità però ogni sei mesi di ingerire almeno mezzo chilo di carne cruda o l'equivalente di un cucchiaio di sangue umano.
Gli incantesimi "Avada Kedavra" e "Dito di Morte" tornano ad avere effetto su di lei, ma hanno il 55% di riuscita.
L'Abilità di Tipo Combattivo ricevuta rimane immutata.

Inoltre, il potere ricevuto da Zephyr nel bere il suo sangue le ha conferito un Primo Grado Gratuito come Divinante.
Similmente alle capacità della PG Tisifone (Seppur con molta meno frequenza e precisione), adesso può avere delle premonizioni.
Tali premonizioni, però, riguardano solo gli eventi futuri o imminenti, ma non quelli passati.
Ymir non è possibilitata a salire di livello in questa classe.

Le diciture...

"Ymir può stare sotto il Sole senza prendere fuoco, ma non deve eccedere nelle ore che passa sotto i suoi raggi e non può fissarlo troppo a lungo direttamente, altrimenti gli occhi inizieranno a bruciare."


&

"Come un qualsiasi altro Druido, Ymir può percepire gli Elementi nei suoi ex Confratelli e nei Gildati: a differenza dei primi, però, non può regalare un Elemento a chi non lo possiede.
In coloro in cui l'Elemento esiste, ma che non appartengono ancora ad una Gilda, ha il 50% di probabilità di coglierne la scintilla."


... vengono eliminate dalla scheda, in quanto Ymir torna ad avere la maggior parte dei privilegi di un Erede del Fulmine.
La sua aura, tuttavia, non risulta però uguale a quella di un Druido Normale o di un Erede, facendo rimanere comunque Ymir facilmente riconoscibile come una creatura atipica, seppur figlia di Gaia e del Mana.
Il colore dei suoi occhi, normalmente, è di un colore rosso spento e intenso, ma con una prova di Concentrazione con risultato pari o superiore a 36, Ymir può decidere di tornare ad avere la normale colorazione per un quantitativo di ore uguale alla differenza di dado in positivo ottenuta per raggiungere i requisiti richiesti.

Se ad esempio, per avere gli occhi azzurri, Ymir tira su Concentrazione e totalizza 41: 41-36 = 5.
Questo vuol dire che Ymir potrà mantenere gli occhi azzurri per cinque ore.
In caso di risultato pari al 36, il tempo equivale a mezz'ora.

Questo è quanto.

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Messaggioda Ymir » 05/07/2015, 20:09

Il dolore non accennava a diminuirsi, ma per quanto urlasse, Ymir sapeva bene che nessuno sarebbe corso ad aiutarla: la casa era isolata per volontà della Vampira stessa, inoltre visto l'orario tardo era difficile che qualcuno passasse, anche per caso, da quelle parti. Sdraiata a terra, inutilmente rannicchiata in posizione fetale come a volersi proteggere da un dolore che, sfortunatamente per lei, veniva dall'interno e non dall'esterno, l'ex Erede tentava di recuperare il controllo costringendo la propria mente a ragionare sul motivo per cui tutto ciò le stava accadendo.
Non aveva subìto danni o ferite particolari, si era sempre allenata come al solito e non aveva mangiato nulla di strano o differente da ciò che ingeriva abitualmente...

... tranne il sangue di Zephyr.

In un barlume di fredda lucidità, la sua mente le inviò l'immagine - offuscata dal dolore ma ben riconoscibile - della bionda stessa che prendeva il polso dell'Acuan e che da lì assaggiava un po' del suo sangue: non era la prima volta che decideva di bere del sangue vampiresco... ma lui non era un Vampiro.
Era un semi-Vampiro, per di più Gildato e con tracce del sangue di Lestat dentro di sé... possibile che quel mix così atipico fosse la causa del suo malessere attuale?
L'ennesima fitta al cuore la fece urlare più forte, dagli occhi scesero anche delle lacrime fatte di sangue e, per un lungo istante, Ymir pensò che di lì a poco sarebbe morta: eccola, la fine che 127 anni prima aveva tanto agognato, e quella pace eterna che avrebbe posto fine alla sua immortalità...

Sono... pronta...

Non aveva distrutto la Loggia, ma Louis sapeva cosa fare e chi rintracciare, nel caso, per avere notizie sulla Pozione del Fuoco Eterno, perciò in qualche modo aveva aiutato l'Equilibrio anche come non morta: sì, poteva morire dopotutto, lasciarsi andare all'oblio che avrebbe cancellato ogni dolore insieme alla sua stessa esistenza; chiuse gli occhi, quindi, pronta a farsi abbracciare dalla Morte per scivolare via con lei...
... ma non successe.
Lentamente, al contrario, i battiti del cuore tornarono regolari e poi rallentarono, senza però fermarsi del tutto: riaprì gli occhi, piano piano, guardandosi intorno nel più totale silenzio, le proprie urla che le sembravano ormai un eco lontano; non ci vedeva bene quanto prima, non riusciva a cogliere ogni particella di polvere del soffitto, ad esempio... ma aveva fame.
Non fame - anzi, sete - di sangue... fame vera.
E respirava, se ne accorse quando, non avendolo fatto per almeno un minuto, si ritrovò ad aprire la bocca per incamerare nei polmoni quanta più aria possibile.
Si mise lentamente seduta, passandosi una mano tra i capelli, poi con altrettanta lentezza, così da assicurarsi che le gambe non cedessero, si alzò in piedi, guardandosi allo specchio: gli occhi erano ancora rossi, ma non più di un colore chiaro, vivo, acceso... erano spenti ora, come se il colore precedente si fosse sbiadito.
Si passò una mano sul petto, lì dove i segni delle unghiate spiccavano sul diafano della pelle, osservando rapita il movimento regolare del respiro, il modo in cui il petto si alzava e poi si abbassava, facendola respirare come un qualsiasi essere umano...
O quasi.

... sono viva.

Semi-viva, sarebbe stato più giusto dire, ma questo l'avrebbe scoperto con calma in un secondo momento, insieme a tutto ciò che era cambiato in lei: in quel momento, davanti a quello specchio, Ymir sapeva soltanto che, nuovamente, la sua vita era cambiata, subendo una svolta improvvisa, drastica ed inaspettata.
Niente più immortalità per lei, ma una vita nuova, lunghissima... ma non più eterna.
Non poteva certo dire che le dispiacesse poi tanto l'idea di non essere più immortale, soprattutto quando sentiva i propri Elementi più forti e presenti di prima: scorrevano in lei con un'intensità maggiore, come se avessero riacquistato vigore con la sua neo-mortalità.

Ho ricevuto una terza occasione...
Dovrò stare ancora più attenta a non sprecarla.


Ancora incredula, quasi timorosa di essere nel bel mezzo di un sogno, la semi-Vampira passò un altro paio d'ore allo specchio, allontanandosi poi per mangiare qualcosa - qualcosa di solido, del cibo umano - e cercando di testare i cambiamenti elementali subiti: non poteva tornare nelle comunità druidiche, anche se ora era quasi viva, e nemmeno al Castello dell'Erede del Fulmine... ma poteva ancora lottare contro la Loggia e tentare di distruggerla.
Le serviva solo cambiare alleati con qualcuno di più... vivo.

Louis non ne sarà felice... ma è il mio destino, ed è una chiamata a cui non ho alcuna intenzione di rifiutare una risposta.

† Fine †
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