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da Monique » 01/12/2011, 17:33
[In mezzo ad un campo fuori dalla città - Venerdì - ore 16.23]
Silenzio. Era quella la prima cosa che si poteva percepire in mezzo a quel... nulla, sì, non c'era termine più appropriato. E per Moni quell'assenza di rumore era la cosa più piacevole del mondo: aveva usato quei cosi volanti babbani... gli aerei, per lasciare l'Inghilterra ed arrivare sino in Australia; Perth, per la precisione. Non aveva mai sentito nominare quel posto, prima, ma adesso lo trovava il luogo più bello del mondo.
E' tutto così tranquillo da sembrare surreale...
Mormorò Moni, lanciando un'occhiata alla piccola casetta che aveva affittato proprio di fronte a quel campo pieno d'erba dove ora vivevano lei, Fire e Noir: non aveva detto a nessuno, nessuno dove si trovasse; certo, aveva informato Madeline che avrebbe lasciato la scuola e sarebbe tornata per l'inizio delle lezioni... ma non aveva fatto minimamente accenno alla meta di quel viaggio, non era di certo stupida. E così adesso si ritrovava sperduta in mezzo al nulla, sola coi propri animali, qualche vestito - non di quelli propri, anzi, aveva cambiato completamente stile - e la bacchetta: aveva comprato un po' di provviste, perciò non avrebbe avuto bisogno di avvicinarsi ai centri urbani per tutto il resto del tempo.
Zero contatti, solo pace.
Alla faccia di chi pensava che lei dovesse per forza stare con qualcuno per potersi sfogare e rasserenarsi... no, Monique Vireau era del tutto particolare, e nessuno probabilmente l'aveva ancora capito.
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da Sandyon » 01/12/2011, 23:10
{ VENERDI' - ORE 16:31 }
Non poteva veramente credere che fosse andata così lontano.
No no, proprio affanculo!
Si, ecco, il termine più esatto era quello presente nella mente di Sandyon vastnor, l'uomo che era stato non solo incaricato di proteggere l'ex Vice Preside di Hogwarts, ma in più anche di seguirla in lungo e in largo verso confini lontani per cercare di capire che intenzioni aveva e sopratutto quando aveva intenzione di tornare in quella fottuta prigione sia per lui che per lei, dato che più tempo passava all'esterno e maggiore era il rischio che poteva correre per via di tutti i sicari che la stavano cercando visto che nell'arco di pochi giorni, camminando per le vie sperdute di Nottur Alley, aveva trovato un foglio molto interessate leggermente sgualcito che lo aveva fatto trasalire un po', anzi, lo aveva fatto proprio incazzare come una iena.
Monique aveva dei guai davvero seri alle spalle e questo per un motivo principale e fondamentale: Il padre aveva molti amici, ma anche molti nemici e dunque, probabilmente essendo trapelata la notizia che la figlia sarebbe potuta essere una pedina importante per la sua conquista del potere, anche coloro che si opponevano ma in modo malvagio al dominio di Nicholas avevano da che tentare di fare del male alla bella signorina francese. Sandyon si accorse della gravità di quella situazione semplicemente leggendo quel volantino, visto che prima d'ora non aveva ancora riflettuto su una cosa del genere, e di certo non lo aveva fatto nemmeno Madeline Bergman visto che quando ci parlò appena ricevuto il messaggio che Monique era partita, la fece rimanere totalmente stralunata da quel racconto dell'uomo.
{ Il giorno precedente - ore 22:12 }
Credi sia davvero possibile che sia sul serio così in pericolo?
Assolutamente si, dannata sconsiderata, adesso abbiamo una taglia da 100.000 galeoni che se ne sta bellamente in giro per il mondo, porco Merlino, ed io dovrei anche essere dove è lei, ma non ho la più pallida idea di dove cazzo sia andata a farsi la vacanza!
Era veramente fuori di se, non c'era molto da spiegare o giustificare. La donna se n'era andata lasciando la scuola di improvviso come se nulla fosse e come se non bastasse proprio poco dopo una cena come quella del compleanno della madre di lei dove aveva dato sfoggio di tutte le sue migliori abilità potenzialmente utili o al contrario pericolose.
Ascoltami Sandyon, so bene quello che faccio. So che il discorso che le ho fatto l'ha fatto alterare ma...
No... Aspetta aspetta, tu mi stai dicendo che il motivo per il quale lei adesso potrebbe trovarsi al polo nord a dar da mangiare alle foche con mezzo mondo magico alle calcagna... è che tu le hai detto qualcosa di storto?
Sandyon, Rose mi ha spiegato che...
Non me ne frega un cazzo di Rose, Rose è morta e non è l'enciclopedia di Monique, porca troia! Potrà averti dato consigli ma non è qui e non può analizzare tutte le situazioni perchè appunto lei è morta, morta, non c'è più, e scomparsa e invece Moni è ancora viva! ... Probabilmente...
La donna fece un lungo sospiro, sinceramente bloccata da quella sfuriata abbastanza rozza dell'uomo che la trattava come una sua pari. Ma sapeva bene che lui non si sarebbe mai abbassato a darle qualche riverenza, dato che il loro rapporto non era da professore a Preside dato che all'effettiva lui professore non ci sarebbe mai voluto diventare. Spostò lo sguardo di nuovo sulla fotografia che aveva sulla scrivania e poi tornò a guardare lui, più seria e forse meno calcolatrice, per quanto non perdeva mai il lume della ragione, sempre pronta a cercare una soluzione, anche nei casi peggiori e impossibili...
Devi cercare di non farti scoprire mentre sei lì, ed io farò in modo che la scuola sappia che tu sei a fare un meeting di specializzazione sulla difesa dalle creature malvage di taglia grande e enorme...
Insomma mi tocca capire dove si trova, e come, sentiamo? Mi faccia indovinare, avrò i miei mezzi, non è così? Mi chiedo a volte se io questi mezzi non li avessi che cosa si inventerebbe...
Mi inventerei altro, Sandyon, visto che so bene come usare i miei poteri per arrivare a tutto, ma se tu hai una soluzione più veloce, ed io so che tu ce l'hai, sfruttala, non c'è un minuto da perdere!
Ma si può sapere cosa cazzo le hai detto per farla scappare chissà dove?
Madeline era abbastanza restia a parlare, ma non poteva di certo mandare in missione l'uomo senza nemmeno degnarlo di una minima spiegazione, quindi non fece altro che posare le braccia conserte sulle ginocchia e cominciare a spiegare lentamente la situazione anche se in brevi passaggi.
Mi sono semplicemente comportata nel migliore dei modi con lei, risultando accomodante, gentile, premurosa, come con tutti, dimostrandole sempre il sorriso e la possibilità di parlare di tutto con me...
Tsk, già, con tutti!
Cosa vorresti insinuare, Sandyon?
Che non tratti lei come tratti tutti. Lei è la figlia di una tua cara amica, hai fatto l'errore più grande che si può fare quando si ha davanti una persona che ha perso qualcuno di fortemente affettivo: essere accomodante.
Come dissi a lei, lo dico a te: Io non sono e sarò mai Rose per lei e me ne rendo conto!
Ma non ti accorgi che le persone uccise dentro all'inizio sentono la buona fede come compassione? E gli spiriti forti, indomiti, realisti e duri come l'acciaio non amano per nulla la compassione. Ne so qualcosa, credo più di te, anche se dimostri di avere un'età più avanzata.
Rose questo non me lo disse mai.
Si, brava, scarica la colpa sua morti che è una soluzione ottima, io vado a spaccarmi il culo per cercare la fuggitiva, ci si vede al ritorno... se torniamo.
E dicendo ciò, si era alzato ed era andato via dalla stanza, lasciandola da sola con i suoi pensieri e quelli che forse da una parte sarebbero potuti essere i sensi di colpa. Contattato Mog, gli aveva chiesto di individuare dove fosse Monique e anche di fretta visto che di quel passo lei poteva essere già in grave pericolo e dunque potenzialmente ad un passo tra la vita e la morte. Il piccolo esserino dai poteri tutt'altro che normali, riuscì a rintracciare l'aura magica della donna nella zona sud orientale del mondo intero, e nell'arco di alcune ore di ricerca approfondita aveva trovato la maniera di arrivare al luogo ove lei si era andata a rifuggiare, o meglio, a rintracciarla mentre stava per dirigersi verso il luogo stabilito visto che proprio seduto sull'ala dell'aereo diretto per Perth, Mog se ne stava beatamente seduto a godersi il viaggio, tenendo sott'occhio Moni che nel frattempo fissava fuori dal finestrino assorta in chissà quali pensieri. Una volta raggiunta la meta, la casetta scelta da lei era sicuramente molto rustica ma di certo estremamente isolata. La seguì per diverso tempo fino a che lei non ebbe completato la sua sistemazione lì con il suo cucciolo di lupo che l'aveva seguita, ed ora non rimaneva che una cosa da fare, contattare Sandyon per informarlo di dove fosse in definitiva lei... però...
Mi spiace Sandy, ma questa volta voglio fare di testa mia, visto che non ci sei. La metterò in pericolo questo è vero, ma devo parlarle un po' adesso che ho la possibilità di essere da solo, visto che forse potrebbe essere l'ultima occasione se riesci a farla tornare indietro. Domani ti infermerò e ti dirò che l'ho trovata e se stanotte qualcuno dovesse attaccare, ti giuro sulla mia vita che la difendrò ad ogni costo, ma vieni prima tu di tutti, prima la tua felicità sopratutto... Ed io ho il dovere di aiutarti a farla tornare...
Dicendo questo, il piccolo esserino paffuto, si diresse verso la porta della casetta di Monique, passandoci attraverso e rimanendo ancora un pochino invisibile per prepararsi psicologicamente prima di apparire per la prima volta da quando era nato, davanti ad una persona che non fosse Sandyon Vastnor, il suo unico, vero, reale ed imparagonabile amico del cuore.
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da Monique » 01/12/2011, 23:29
[Stesso giorno - ore 21.08]
Aveva passato una giornata... beh, assurda, rispetto a quelle a cui era abituata: una giornata toltamente vuota, senza nessun compito da svolgere correndo da una parte all'altra come una trottola; si sentiva rinata, dopo un solo pomeriggio. Aveva passeggiato, e tanto, aveva giocato tutto il tempo con Fire, ed aveva cucinato la cena: sì, proprio da sola, senza l'ausilio della magia, destreggiandosi con la tecnologia babbana con risultati piuttosto soddisfacenti, tutto sommato.
Era buona la pappa, vero?
Domandò a Fire con aria divertita, il quale in risposta fece un mezzo uggiolio strusciando il nasino contro i piedi di lei: avesse potuto fare sempre questa vita... niente preoccupazioni, niente pensieri, niente paranoie... soltanto lei e quella pace, quel silenzio, quella tranquillità. Sedeva su una vecchia sedia a dondolo di fronte al camino scoppiettante, la legna che bruciava al suo interno tagliata a mano da lei quello stesso pomeriggio, per quanto si fosse spaccata la schiena: una coperta sulle ginocchia, un vecchio libro di poesia francese tra le mani, e Fire ai suoi piedi; non c'era niente, apparentemente, che potesse collegare quella visione con quella che tutti avevano di Monique, la donna vivace, esplosiva e mondana che regnava indisturbata nei giornali scandalistici francesi.
Eppure sono anche questo...
Pensò la donna con un leggero sospiro, voltando pagina lentamente e bevendo nel frattempo un sorso del tè caldo che si era preparata come "coccola" per la serata. Avrebbe letto ancora per un'oretta e poi sarebbe andata a dormire, sperando, forse per la prima volta dopo tanto tempo, di riposare davvero.
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da Sandyon » 02/12/2011, 1:01
{ Stesso Giorno - Ore 21:07 }
Era piuttosto indeciso il piccolo esserino sul quando intervenire, perchè il decidere se intervenire o meno era un dubbio già risolto da un po', visto che poteva essere la sua unica occasione per parlare con Monique, quella donna così speciale ed enigmatica che aveva saputo cogliere l'attenzione del suo amico, e togliersi un po' di dubbi di qualsiasi genere. Si trovava in quella stanza singola da più di due ore ormai, in silenzio, ed aveva osservato la ragazza prepararsi da mangiare, darne un po' al suo animale da compagnia e poi mettersi davanti fuoco a parlare un po' fra se osannando così tanto quei momenti di pure e semplice tranquillità e pace, senza niente e nessuno...
Ma allora non le manca molto... uhm...
Nella sua testolina apparvero altri dubbi abbastanza forti ai quali però decise di non dare subito risposta, anche perchè lo stato d'animo di lei poteva averla portata a pensare di meno alle cose come Sandyon o la situazione fra di loro in generale, se di situazione si poteva parlare poi. Quelle fiamme scoppiettavano abbastanza vivaci, anche in quel caso Mog aveva visto come Monique si fosse presa la briga di accenderlo da sola utilizzando i mezzi all'antica o meglio alla babbana, ed era rimasto stupito della versatilità di lei, così capace di sapersi adeguare un po' in tutto, in ogni senso e a quanto sembrava anche in ogni luogo.
Ha un alto istinto di sopravvivenza, si si, ma è meglio che mi decida ad intervenire presto altrimenti qui poi va a finire che se ne va a letto e non concludo niente!
In effetti i minuti passavano e rimanere lì a guardarla non era molto utile alla sua faccenda, aveva bisogno di trovare il modo per attirare l'attenzione, oppure semplicemente sarebbe dovuto apparire così, senza problemi? Non era semplice mostrarsi per la prima volta ad un'altra persona, men che meno in un'occasione così importante. Svolazzava nel frattempo, aleggiando su e giù, cercando una soluzione a tutti i costi per fare in modo che la donna si potesse accorgere di un'altra presenza, già, ma come? Infine, ecco che avvenne il lampo di genio: Assottigliò lo sguardo su un foglio di pergamena che stava appoggiato sul tavolo e così, senza alcun preavviso, fece fluttuare la pennina che gli era vicino ed iniziò a scrivere spedito, sperando tanto che la donna non si spaventasse troppo e si avvicinasse almeno per leggere cosa si stava autoscrivendo:
"Ciao bella signorina, tu non mi conosci, ma io sono dalla parte dei buoni. Sono almeno due ore che ti fisso e non sapevo come fare a farmi notare da te senza apparirti davanti e magari spaventarti, quindi ti scrivo così è meglio e stai più tranquilla. Io in realtà sono alla tua sinistra ma non mi puoi vedere perchè sono invisibile, però se vuoi posso farmi vedere da te così possiamo fare quattro chiacchiere, ne avrei tanto bisogno. Che ne dici... puoi?"
Sperò davvero che quel suo gesto innocente ed ingenuo potesse servire a qualcosa, anche perchè essendo la prima volta che si relazionava con un altro individuo, sapeva bene che si sarebbe potuto sbagliare senza alcun problema, ma alla fin fine a mali estremi estremi rimedi, sarebbe apparso e pace, poi da lì si sarebbe inventato qualcosa!
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da Monique » 02/12/2011, 12:36
Aveva fatto molta attenzione a non usare la magia, così da impedire a chiunque di poter trovare la sua traccia magica e dunque scoprire la sua locazione: per questo, quando su un foglio bianco iniziò a fluttuare una penna ed a seguito vennero scritte delle parole, a Monique per poco non prese un colpo.
Ma cosa cav--
Possibile che non riuscisse a scappare dalla magia nemmeno quando ci si metteva d'impegno?! Nonostante la sorpresa piuttosto negativa, comunque, la donna decise di non perdere il controllo - attività che ormai sembrava dovesse diventare parte integrante del suo agire quotidiano - e lesse con diffidenza le parole che venivano scritte su quel foglio.
Dei "buoni"... è una parola molto relativa.
Pensò Moni con uno sbuffo sarcastico, pensando semplicemente a Madeline: anche lei teoricamente stava dalla parte dei buoni, ma non si poteva dire che lei e la francesina avessero buoni rapporti... anzi. Lo sguardo di lei saettò alla propria sinistra, studiando l'aria sulla difensiva: non le piaceva parlare con chi non poteva vedere, decisamente; con gli occhi tornò verso il basso, su Fire.
Che ne pensi?
Gli domandò con un'occhiata complice: il suo cucciolo infatti riusciva a distinguere le aure magiche delle creature che non fossero essere umani, una complementazione perfetta delle capacità di Monique; era con lui quindi - e con Flame prima - che si rendeva conto di chi poteva provare a fidarsi e di chi no. E al momento Fire scodinzolava tranquillo, quindi forse poteva anche provare a fidarsi... almeno al momento.
.. d'accordo. Fatti vedere, per favore.
Disse ad alta voce, facendosi scivolare la bacchetta tra le dita: la prudenza non era mai troppa, soprattutto nel suo caso dove chiunque incontrasse poteva essere considerato un potenziale nemico ed una probabile minaccia.
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da Sandyon » 02/12/2011, 15:32
La scelta sulla modalità di approccio con la donna fu abbastanza azzeccata, più che altro perchè lei non uscì dalla casa facendola saltare in aria in preda alla paura o ad un attacco isterico e questo fu già un grosso, gigantesco passo avanti, verso la possibilità di comunicazione. Monique osservò e lesse quella letterina con velocità, voltandosi poi verso il suo cucciolo di lupo per chiedergli una conferma sulla possibilità che ciò che adesso non si faceva vedere fosse effettivamente innocuo, e lo scodinzolare di Fire diede ad intendere che il piccolo Mog tutto poteva essere meno che un nemico, anche se effettivamente notare come lei tenesse sempre alta la bacchetta gli fece capire che non era ancora del tutto convinta, ma in fondo era l'istinto di un animale ancora molto giovane contro tutti i problemi che aveva affrontato fino a quel momento, non c'era da stupirsi dunque che lei fosse effettivamente allerta anche concedendo alla figura di porterle apparire davanti, ovviamente aspettandosi qualcosa di se non altro già visto in precedenza o una persona magari conosciuta.
.. d'accordo. Fatti vedere, per favore.
Evviva, ha accettato, e adesso finalmente mi vedrà qualcuno di nuovo!
Pensò tutto felice, agitando le alucce viola con estrema felicità e serenità, sinceramente sorpreso che lei avesse accettato di farlo mostrare, ma forse al momento era soltanto un modo come un altro per capire chi l'aveva spiata fino ad allora e non per un'effettiva fiducia. Quindi, in men che non si dica, Monique di improvviso potè sentire una voce squillante e allegra proprio alla sua sinistra mentre una nuvoletta pomposa e morbida, bianca cominciava a mostrarsi poco vicino al camino, lasciando che nell'arco di brevi secondi, un esserino paffuto, pelosotto e di una razza assolutamente unica facesse una mini caprioletta vorticante in aria e ricadesse sul tappetino della stanza accanto al camino acceso, fissandola con quello strano pon pon rosso peloso anch'esso che ogni tanto faceva "boing boing" saltellando di qua e di la retto da una sorta di antenna scura ma sottilissima ed elastica. Le guance rosate e paffute, gli occhi sottili e vispi, senza braccia ma con due piedini che sbucavano sotto la palletta di pelo che era presumibilmente il corpo e due alucce violette che si vedevano dietro la schiena, delle quali si faceva davvero fatica a credere che lo sorreggessero visto quanto sembrava cicciottello, per quanto a livello di grandezza non superava nemmeno i 50 centimrtri di altezza e la circonferenza di un pallone da basket babbano. Infine, sopra la testolina, due belle e grandi orecchie da pipistrello, una però con una mozzatura che non si poteva capire se fosse di genetica o per un qualche incidente. Ebbene si, Mog si era per la prima volta mostrato in pubblico.
Ciao ciao ciao ciao!!!
Esclamò tutto felice e pimpante, cominciando a fare qualche saltello sul posto e inziando a rotolarsi per il tappetto mentre quel pon pon si agitava e faceva il suono come di una molla impazzita, per poi tornare in piedi poco più vicino a lei rispetto a prima e iniziare a fissarla con i suoi sottili occhietti neri neri neri, esibendo quello che molto probabilmente era un vero e proprio sorriso dolce, affabile e generoso.
Moni, è un piacere finalmente incontrarti, sei il primo essere umano femminuccia che mi vede, sei contenta, eh eh eh???
E mentre ripeteva tre volte la parola "eh", faceva altrettanti saltelli allegri sbattendo un po' le alucce.
Io sono Mog e sono un Moguri! Piacere di conoscerti bella bambina!
Si, in effetti dire la parola "bambina" riferito a Monique non era certamente così facile da comprendere, ma se lei avesse saputo in effetti quanto tempo poteva vivere quella creatura, forse facendosi due conti avrebbe accettato più onestamente quell'appellativo attualmente fuori luogo.
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da Monique » 02/12/2011, 19:20
Non dovette attendere Monique che una palla di pelo bianco comparve alla sua sinistra, lasciando la donna basita: quella... cosa non assomigliava a niente che la francesina avesse visto prima, e dire che lei di posti ne aveva visitati parecchi. Quell'animaletto era... batuffoloso, con una sorta di antenna in cima alla testa terminante in una palletta rossa ed un paio di alucce da pipistrello.
Ciao ciao ciao ciao!!!
C-ciao...
Mormorò lei in risposta, notando che il... coso, era anche piuttosto euforico nel modo di fare: certo, poteva anche essere una trappola ben congeniata, ma le riusciva veramente difficile immaginare che quell'esserino potesse essere per lei una concreta minaccia.
Moni, è un piacere finalmente incontrarti, sei il primo essere umano femminuccia che mi vede, sei contenta, eh eh eh???
Ecco...
Io sono Mog e sono un Moguri! Piacere di conoscerti bella bambina!
Bambina?!
Forse fu l'uso di quella parola a far riprendere Monique, che spalancò gli occhi e scosse poi la testa lentamente, con una leggera risata: o quell'esserino si intendeva poco di esseri umani, oppure aveva una longevità tale da considerare "piccola" una donna come lei; in ogni caso, dopo quell'attimo di smarrimento la francese riuscì a ricomporsi, andandosi a sedere sulla sedia a dondolo mentre Fire scodinzolava come a voler giocare con Mog.
Moguri... non so minimamente di cosa tu stia parlando, ma... sei carino. Inutile dirti chi sono, sembra che tu lo sappia bene.
Disse a bassa voce, quasi stesse riflettendo: il professore di Cura delle Creature Magiche sarebbe come minimo svenuto nel vedere Mog, ma Moni aveva come l'impressione che l'essere preferisse rimanere sconosciuto ai più. Lo studiò ancora per un lungo istante, pensando che evidentemente non riusciva proprio a stare lontana dalla magia... e se non la cercava lei, era quella a trovarla.
Posso... offrirti qualcosa? Hai fame?
Gli domandò, non sapendo minimamente cosa si potesse offrire ad un moguri: a seguito, in base alla sua risposta si sarebbe adoperata o meno per esaudire un qualsiasi suo desiderio sul cibo, tornando infine a studiarlo con aria più rilassata ma comunque piuttosto diffidente.
Ora che abbiamo concluso i convenevoli... ... vuoi spiegarmi cosa vuoi da me, di grazia?
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da Sandyon » 02/12/2011, 20:55
Farsi vedere da qualcuno che non fosse Sandyon era per lui un'emozione oltre ogni limite, visto che erano passati molti anni da quando era uscito fuori da quel luogo sperduto, quindi a stento ci stava credendo che era davvero lì, di fronte a lei, corporeo e un'altra persona lo stava studiando per cercare di capire chi o cosa fosse. Una cosa era certa però: Fire aveva decisamente preso in simpatia la palletta di pelo che adesso più affettuosa e gentile che mai, si era avvicinata al cucciolo per iniziare a saltellargli intorno e rotolare facendosi inseguire e quindi giocando con lui per diversi secondi, prima di tornare nuovamente attento quando Monique decise che forse era meglio darsi una leggera vegliata altrimenti non sarebbe arrivata da nessuna parte e non avrebbe mai capito chi o cosa la stava spiando da due ore a quella parte.
Posso... offrirti qualcosa? Hai fame?
Fame? Cos'è la fame?
Mog si bloccò qualche istante e si girò verso di lei, rimanendo fisso ed interdetto a guardarla un po' sulle sue, prima di avere il solito lampo di genio istantaneo e cominciasse ad annuire col capino avvicinandosi zampettando verso la francesina stranita.
Ah si si giusto! Voi esseri umani vi nutrite, io no non ne ho bisogno, per me mangiare è superfluo, mi nutro dell'aria magica rarefatta che si trova nell'etere... però se mi puoi dare un bicchiere con del chinotto ed una cannuccia, quello lo bevo volentieri anche se non mi serve a niente... mi fa friccicare il nasino!
E dicendo questo cominciò ad arricciarlo sorridente e giocoso, mentre Fire gli faceva un piccolo agguato da dietro e lui si voltava per far si che con una piccola alata creasse un vuoto d'aria che sospinse il cucciolo all'indietro e lo facesse fermare prima di ripartire a giocare con lui, divertendosi più che mai. Era come se fossero due giocosi coetanei, non era la stessa cosa come con Dastel che gli faceva da zio. Si trovavano sullo stesso piano o almeno era questo che Mog voleva trasmettergli.
Ora che abbiamo concluso i convenevoli... ... vuoi spiegarmi cosa vuoi da me, di grazia?
Beh di certo non si poteva dire che la donna non fosse una persona che faticava ad arrivare al sodo delle situazioni, infatti la domanda sul cosa ci facesse lui lì arrivò in men che non si dica. Mog comunque si aspettava che ciò avvenisse abbastanza presto, visto lo studio effettuato su di lei nel tempo di conoscienza con l'amico Sandyon, quindi voltandosi ancora verso di lei, iniziò ad agitare le alucce fino a svolazzare sopra il tavolo vicino al quale era seduta la Vireau, per fissarla meglio e più da vicino, adesso con uno sguardo fintamente minaccioso, nel senso che cercava di rendersi tale ma con quella facciotta pucciosa gli riusciva molto male.
Tu sei entrata nella testa del mio amico ed io voglio sapere quanto ti piace da uno a dieci! E pretendo che tu me lo dica perchè se io lo vedo che si fa tre doccie fredde al giorno è solo colpa tua. Guarda che fa male alla pelle lavarsi così tanto, l'ho letto in un libro rubato in una biblioteca a Marsiglia! E ti avverto, non me ne andrò via fino a quando non mi dirai che hai serie intenzioni con Sandy, chiaro???
E dicendo ciò, come a palesare ancora di più la sua presa di posizione, fece un saltello atterrando con il culetto paffuto sulla superficie del tavolo facendo un tonfetto morbido mentre nello stesso istante l'antennina riprendeva ad ondeggiare ed oscillare per il movimento brusco, come una molla lenta con sopra quella palletta pelosa rossa che adesso forse per via della serietà della creaturina, si era illuminata di blu scuro elettrico. Da questo forse la donna avrebbe potuto dedurre che lo stato d'animo del Moguri si potesse constatare dal colore che assumeva la pallina in testa, ma era un qualcosa di non dato per certo e alla quale magari sul momento nemmeno avrebbe riflettuto.
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da Monique » 02/12/2011, 21:26
Per qualche momento, Monique lasciò che Mog giocasse con Fire, chiedendosi ancora una volta, in silenziosa, cosa volesse l'esserino da lei; la cosa certa era che il suo lupacchiotto si stava divertendo da morire, visto che il Moguri sembrava ben disposto a giocare divertendosi a sua volta.
Fame? Cos'è la fame?
E quella domanda le fece intendere perfettamente che no, di sicuro Mog fame non ne aveva: d'altronde non sapeva nemmeno cosa volesse dire perciò...
Ah si si giusto! Voi esseri umani vi nutrite, io no non ne ho bisogno, per me mangiare è superfluo, mi nutro dell'aria magica rarefatta che si trova nell'etere... però se mi puoi dare un bicchiere con del chinotto ed una cannuccia, quello lo bevo volentieri anche se non mi serve a niente... mi fa friccicare il nasino!
Non... non credo di avere del chinotto qui, spiacente. E non ho molta voglia di usare la magia.
Rispose Monique, ancora abbastanza incapace di relazionarsi con lui in modo normale: d'altronde non le capitava tutti i giorni d'incontrare una creatura magica che non era descritta in nessun libro magico esistente al mondo, quindi il suo stranirsi era anche piuttosto comprensibile. In ogni caso, a convenevoli conclusi Mog sembrò ben deciso a rispondere alla sua domanda, spiegandole il motivo della sua improvvisa quanto inaspettata visita.
Tu sei entrata nella testa del mio amico ed io voglio sapere quanto ti piace da uno a dieci! E pretendo che tu me lo dica perchè se io lo vedo che si fa tre doccie fredde al giorno è solo colpa tua. Guarda che fa male alla pelle lavarsi così tanto, l'ho letto in un libro rubato in una biblioteca a Marsiglia! E ti avverto, non me ne andrò via fino a quando non mi dirai che hai serie intenzioni con Sandy, chiaro???
Sei amico di Sandyon?!
Esclamò Monique con aria incredula: non voleva mettere certo in dubbio le parole di Mog, però mettere "Sandyon" e "amico" nella stessa frase le risultava alquanto... strano. Surreale persino. Gli occhi di Moni scintillarono per un momento, mentre si alzava di scatto dalla sedia a dondolo e si avvicinava alla finestra con aria pensierosa e forse vagamente stizzita.
Quanto mi piace... forse dovresti chiederlo a lui.
Mormorò la donna con un leggero sospiro, voltandosi lentamente verso di lui, lo sguardo e l'espressione del viso questa volta seri e gravi.
Credevo si fosse capito. A me Sandyon piace moltissimo, Mog. E probabilmente se non ci fossero mio padre e tutti i casini di mezzo, vorrei... insomma, mi piacerebbe... potrei prendere in considerazione l'idea di avere una... relazione con lui.
Merlino, quanto le era difficile ammettere una cosa del genere... forse perchè di solito non aveva bisogno di correre dietro agli uomini, di solito avveniva l'esatto contrario; purtroppo però c'era ben più di questo in gioco.
Ma non è quello il problema, e se sei davvero suo amico dovresti saperlo: lui non vuole. Non ha dimenticato il suo passato, e comunque probabilmente io non gli piaccio abbastanza da spingerlo a provare. Quindi qualsiasi conversazione a riguardo è inutile.
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