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Perth

Messaggioda Sandyon » 05/12/2011, 23:19

Una volta concluso quel bacio la donna sembrava quasi inebriata dal profumo della pelle di lui e ipnotizzata dai suoi occhi, ma quello sguardo sembrò avere vita breve, visto che si spense pochi istanti dopo quando Sandyon si alzò in piedi per condurla presso la cucina.
Si avviarono presso la nuova saletta e avendo un permesso espressivo da parte del padrone di casa, Monique si mise a guardare tutti gli ingredienti sparsi in quella cucina spaziosa per trovare qualcosa di adeguato da cucinare per lui e per lei, per saziare i loro stomaci forse a digiuno da molto tempo.
Sandyon la fissava abbastanza strabito ora, sinceramente confuso dal suo modo di fare, un modo alquanto strano visto il fatto che nemmeno lo guardava più negli occhi mentre parlava e gli diceva se gli andava bene o meno un menù.
Quando poi lui nemmeno rispose e lei si mise comunque in automatico a preparare, allora l'uomo apparve piuttosto spazientito.

Ti va una bella bistecca al sangue con patatine fritte?
Io penso opterò per una tartare di carne cruda e patatine, non ho troppa voglia della bistecca.
Ti va bene se cucino io, sì?
Magari potresti sbucciare e affettare le patate, se ti va di darmi una mano...


La mano dell'uomo si posò sulla spalla di Monique, stringendo appena con le dita come a farla bloccare in quel proseguire di parole concatenate dettate dal nervosismo e chissà quale altro motivo.
Facendo una leva leggera la invitò a voltarsi nuovamente verso di lui, per fissarlo dritto negli occhi, prima che buttasse qualsiasi olio in padelle o si mettesse a fare altre cose che richiedessero troppo impegno.
Le prese dalle mani con il suo permesso gli oggetti che teneva e li posò sul ripiano della cucina, infine, ritornò a fissarla solamente, respirando con lentezza, umettandosi le labbra prima di fiatare.

... Cos'hai? Non mentirmi.
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Messaggioda Monique » 05/12/2011, 23:34

Aveva appena iniziato a preparare la cena - o forse "spuntino di mezzanotte" era un termine più indicato - quando sentì la mano di lui sulla spalla e quel contatto la fece trasalire: avrebbe voluto fregarsene e continuare a cucinare, ma Sandyon fece una leggera pressione, costringendola suo malgrado a voltarsi verso di lui.

... Cos'hai? Non mentirmi.

Fuggì al suo sguardo, posando il proprio altrove: come spiegare come si sentiva... con un'altra persona forse ce l'avrebbe fatta, ma lui... lui era un mondo a parte che seguiva regole e convenzioni proprie, e lei si sentiva una cretina nel dovergli spiegare certe cose.

Cos'ho... niente, cosa vuoi che abbia?
Sono solo una cretina.


Bella risposta, coincisa ma esplicativa.
Almeno per lei.
Riflettendoci bene però, era improbabile che lui avesse capito qualcosa quindi, a malincuore, avrebbe dovuto cercare di spiegarsi un pochino meglio.

E' la prima volta che sto... così. Che mi piace qualcuno davvero, intendo. Solo che non so come comportarmi con te. Insomma, sei venuto a Perth, io ti ho... ti ho aperto il mio cuore, e che cazzo, e tu mi hai baciata.

All'inizio la voce di Monique era pacata, quasi sussurrata, ma di colpo acquisì nuova forza come se fosse... arrabbiata.

Ed è stato un bacio meraviglioso, per carità, solo che poi sei diventato... di ghiaccio.
Mi hai portata qui, ti ho dato un bacio sulla spalla e quasi mi hai fulminata, poi all'improvviso mi ribaci e infine mi accompagni fino in cucina.
Ora, io non sarò sicuramente un'esperta di rapporti sentimentali, ma il tuo comportamento mi sembra un tantino... scostante.


Ed adesso sì che era veramente arrabbiata... anzi, incazzata come una iena.

Non pretendo certo che mi professi amore eterno, ci mancherebbe, ma potrei avere un po' di coerenza? E' pretendere troppo voler sapere cosa ti passa per la testa visto che per quanto mi riguarda non ti sei nemmeno dovuto sforzare per sapere che mi piaci da morire e che muoio dalla voglia di fare l'amore con te?

Si scostò da lui e gli diede le spalle, riprendendo a cucinare con gesti scattosi, segno evidente del suo nervosismo che però stava cercando di scaricare in quel modo, concentrandosi quindi su altro.

Ma non c'è niente, e non ti sto mentendo. E' un problema mio, sono io che non dovrei pretendere niente da te ed invece mi riesce così maledettamente difficile.
E non voglio quelle risposte che sei solito darmi, così dannatamente razionali da sembrar pronunciate da un automa... perchè tutto quello che ho fatto o provato da quel bacio è stato istintivo, e ne sono felice. E un tuo commento freddo e logico ora mi farebbe sentire solo più egoista di quanto già non mi senta.
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Messaggioda Sandyon » 05/12/2011, 23:54

Quello che avvenne nei secondi successivi alla domanda dell'uomo fu qualcosa che in realtà Sandyon non aveva per nulla previsto.
Monique apparve molto stranita, confusa, amareggiata... arrabbiata più che mai.
Cominciò a tirar fuori un bel po' di parole, ognuna con un senso logico a quella precedente, mettendo bene in chiaro quale fosse il suo stato d'animo e più andava avanti e più dentro di se, Sandyon sentiva che qualcosa non andava per niente.

Ed è stato un bacio meraviglioso, per carità, solo che poi sei diventato... di ghiaccio.
Mi hai portata qui, ti ho dato un bacio sulla spalla e quasi mi hai fulminata, poi all'improvviso mi ribaci e infine mi accompagni fino in cucina.
Ora, io non sarò sicuramente un'esperta di rapporti sentimentali, ma il tuo comportamento mi sembra un tantino... scostante?


No, forse è da chi ha agito troppo istintivamente in quella casa in Australia. Forse non avrei dovuto.

Già, per lui era molto difficile convivere con la sofferenza nel suo cuore di dover superare un così grande scoglio dentro la sua anima come il passato, in più adesso Monique rincarava la dose chiedendogli cosa? Di esprimere per bene i suoi sentimenti? Già, sarebbe stato facile se avesse saputo cosa provava davvero, cosa sentiva con esattezza, ma purtroppo dentro di lui adesso viaggiava un moto di sensazioni impossibili da descrivere che lo portavano a stare un po' sulle sue e ogni tanto a fare un passo in più verso di lei, ma pareva che alla francesina quei piccoli passi non bastassero oppure li avrebbe voluti con maggiore consequenzialità e coerenza, questo sul momento l'ex mercenario non lo comprese del tutto.

Non pretendo certo che mi professi amore eterno, ci mancherebbe, ma potrei avere un po' di coerenza? E' pretendere troppo voler sapere cosa ti passa per la testa visto che per quanto mi riguarda non ti sei nemmeno dovuto sforzare per sapere che mi piaci da morire e che muoio dalla voglia di fare l'amore con te?

Mmhhh...

Ma non c'è niente, e non ti sto mentendo. E' un problema mio, sono io che non dovrei pretendere niente da te ed invece mi riesce così maledettamente difficile.
E non voglio quelle risposte che sei solito darmi, così dannatamente razionali da sembrar pronunciate da un automa... perchè tutto quello che ho fatto o provato da quel bacio è stato istintivo, e ne sono felice. E un tuo commento freddo e logico ora mi farebbe sentire solo più egoista di quanto già non mi senta.


Non voleva quelle solite risposte, ma lui solo quelle sapeva dare, solo quelle al momento era in grado di dare, visto che per troppi anni era stato portato a fare questo: ragionare, usare la logica, anche per se stesso, sopratutto per la sua vita più che per quella degli altri. La cosa certa era che di cose fatte con l'istinto e risposte o gesti fatti per dare ad intendere quello che sentiva lui nella sua ottica ne aveva fatti parecchi, ma come spiegarlo a lei? Come farlo comprendere ad una donna che, forse giustamente, chiedeva solo quello che normalmente un uomo preso sapeva dare come prova di ciò che percepiva?
Stette ancora qualche secondo a fissarla, mentre lei si voltava ancora e riprendeva a cucinare.
Pareva già una prima litigata tra marito e moglie, e quella era l'ultima cosa che Sandyon avrebbe voluto vedere, ma non poteva pretendere di più, non poteva affatto, d'altronde nessuno era mai stato in grado di capirlo prima a parte una persona, perchè dover incolpare Monique di uno sbaglio così comune e alla fine accettato negli anni?
Quello che lo faceva stare peggio però, era che verso tutta l'altra miriade di persone lui non aveva mai aperto anche se per poco il suo cuore, mentre con lei l'aveva fatto da pochissimo tempo e già sentiva una lamentela inerente al fatto che stava dando troppo poco.
Fece qualche passo indietro, lasciandola fare, non rispondendo appunto, proprio come lei aveva chiesto, rivolgendo uno sguardo verso il caminetto e il tappeto sul quale il cucciolo di lupacchiotto giocava e si rotolava allegramente.
Assottigliò lo sguardo su Fire per pochi attimi, sospirando, poi, tornando ancora verso di lei, mentre ancora scattosa e furiosa si dedicava a preparare la cena, le posò un bacio sottile sulla spalla, la stessa baciata poco prima da lei verso di lui, sussurrando appena un...

Mi fai battere il cuore... Moni.

Detto questo, si allontanò nuovamente di appena dieci centimetri, rimanendo solo ancora un po' a fissarla, osservando obiettivamente cosa avrebbe fatto al seguito di quel grande, gigantesco, immenso sacrificio che si era spinto a fare solo ed esclusivamente per lei, prima di decidere definitivamente di perdere le speranze verso forse qualcosa che sarebbe potuto morire in partenza senza nemmeno esser nato.

Ma allora... ci tieni proprio tanto...
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Messaggioda Monique » 06/12/2011, 0:06

Si era lasciata andare. E non avrebbe voluto.
Seriamente, avrebbe preferito mille volte tenersi tutto dentro e farselo passare normalmente, invece che buttarlo fuori in quel modo: era consapevole che per Sandyon la situazione fosse difficile, ma anche per lei lo era; non sapeva mai cosa fare, cosa dire, come comportarsi e come interpretare ogni suo gesto o parola.
Per lui era difficile esprimere se stesso, vero, ma almeno era facile sapere cosa provasse lei.
Per Moni invece era difficile e imbarazzante esprimese se stessa, e in più era ancor più difficile capire cosa provasse lui.

Assurdo, so effettuare più incantesimi di chiunque altro e non so come ci si rapporta con un uomo, tsk, quando sono dannatamente patetica!

Si disse la donna continuando ad impastare la carne con formaggio, pomodori ed aromi così da farle assumere un aspetto invitante: si stava pulendo le mani, quando sentì le sue labbra sulla spalla in un bacio simile in tutto e per tutto a quello dato poco prima da lei, tocco che - con le parole da lui pronunciate poco dopo - la fece sussultare.

Mi fai battere il cuore... Moni.

... e lo dici a me?

Sussurrò lei di rimando, bloccandosi dal fare qualsiasi cosa: le stava venendo di nuovo da piangere e Merlino solo sapeva quanto si sarebbe voluta prendere a ceffoni per questo; si volse lentamente verso di lui, coprendo la distanza che li separava. Lo fissò per un lungo istante e poi appoggiò prima le mani e poi la testa al suo petto, facendosi quasi piccola piccola in quello che a tutti gli effetti era una abbraccio - o richiesta di esso - sincero.

Parlami... anche per dirmi cose senza senso, anche solo per... dirmi che non sai cosa provi. Parlami, insultami, sfottimi se ti fa sentire meglio, ma non rimanere in silenzio perchè... non sapere cosa pensi o cosa senti mi fa troppo male, mi fa paura e mi terrorizza.

Sussurrò ancora attaccata al suo corpo: e forse avrebbe rinunciato a tutto, ai suoi baci, al sesso, alla possibilità di avere una relazione con lui, solo per sentirlo parlare indipendentemente da ciò che poi avrebbe detto; le sarebbe andato bene davvero tutto, dagli insulti ai commenti completamente incoerenti tra loro e confusi... ma il nulla no, perchè di silenzi nella sua vita ce n'erano stati già troppi, e lei non poteva aggiungere ulteriore peso a quel carico che la buttava a terra ogni singolo istante.
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Messaggioda Sandyon » 06/12/2011, 0:53

Parlami... anche per dirmi cose senza senso, anche solo per... dirmi che non sai cosa provi. Parlami, insultami, sfottimi se ti fa sentire meglio, ma non rimanere in silenzio perchè... non sapere cosa pensi o cosa senti mi fa troppo male, mi fa paura e mi terrorizza.

Monique si avvicinò di più a lui, voltandosi per averlo davanti, così piccola, dolce, indifesa e meravigliosamente bella, si appoggiò al suo petto posando entrambe le mani liscie e affusolate.
Quelle parole erano estremamente veritiere e cariche di sentimento. Lei voleva ascoltarlo, voleva che lui parlasse con lei, che le rivelasse quello che era insito nel suo cuore, nel suo spirito, o che semplicemente la rendesse partecipe di quello che pensava riguardo la sua vita, forse i suoi gusti o magari anche la giornata, bastava che aprisse bocca e la rendesse protagonista di quei piccoli ma per lei importantissimi pensieri.

Provi così tanto per un pezzo di ghiaccio, perchè?

Chinò lo sguardo a fissarla dall'alto, mentre lei ancora si accoccolava a lui come se fossero una coppia a tutti gli effetti, ma probabilmente lei ci si sentiva già. Non sarebbe stato facile fare quello che gli era stato richiesto, per quanto molto, molto tempo prima per lui parlare non era dopotutto un gran problema, anzi, parlava piuttosto frequentemente e spesso inerente a varissimi argomenti. Ma il tempo cambio molto le persone e quel passo indietro che gli stava chiedendo la francesina era molto vasto e per lui a tratti pericoloso, forse anche un po' inquietante.
Ciò nonostante, la donna potè percepire la sua mano solcare con il calmo la chioma fluente dei suoi capelli e farle qualche breve e lieve carezza accennata, senza esagerare, come se stesse accarezzando un vaso di cristallo o porcellana finissimo e rarissimo.
Un sospiro di complesso e dubbio significato e poi l'altro braccio che le avvolse la vita fino a farla stringere ancora un po' di più a lui, facendole ascoltare il calore del suo corpo e quello che poteva essere definito senza dubbio il battito del suo cuore.

Ci provo.

Rispose infine, in un moto di maggiore sentimento, facendole capire che non sarebbe mai stata un'impresa semplice ma che avrebbe fatto il possibile per trovare il modo con lei di essere un po' più aperto che con gli altri.
La fece indietreggiare verso il ripiano della cucina facendo un po' di forza per dare una spinta nella propria direzione e poi, afferrandola con le mani per le coscie la alzò e la posò seduta sul ripiano, senza il minimo sforzo.
Lasciò che lei se volesse potesse cingere con le braccia il suo collo e con la mano nel mentre lui si azzardava a farle una carezza sulla guancia destra mentre l'altra era ancora appoggiata sulla sua coscia, al seguito, si avvicinò di più a lei facendo in modo che il suo corpo andasse in mezzo alle gambe aperte della ex Vice Preside e senza dire una parola semplicemente iniziò a baciarla sul collo con lentezza, poi sulle labbra, poi sulle guancie, respirando con eccitazione mentre entrambe le sue mani ora si posavano alla base del fondoschiena e la tiravano a se con energia e determinante dominazione.

Anche io... Ti voglio...
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Messaggioda Monique » 06/12/2011, 21:10

Le piaceva stare così appoggiata a lui: poteva sembrare stupido, infantile a tratti, ma... era bello davvero; Sandyon era molto più alto e grosso di lei, quindi si sentiva davvero piccola nell'abbracciarlo. Ed il suo corpo emanava un grande calore, quello stesso calore che sentiva al centro del petto ogni volta che lui la guardava.

Ci provo.

Disse lui, e Monique sapeva bene che quando Sandyon diceva qualcosa, non era certo tanto per dire: sospirò dolcemente nel sentire quel tocco delicato sui capelli, forse perchè era la prima carezza che lui le concedeva, e questo la spinse a sorridere; non sapeva dire con esattezza se fossero una coppia o meno, ma sicuramente quegli atteggiamenti intimi denotavano la presenza di un sentimento che spingeva in quella direzione.
Si lasciò spostare fino al ripiano della cucina, e quando lui la prese per le coscie così da farcela salire sopra, Moni si lasciò sfuggire un lieve sospiro eccitato, allacciando subito le mani dietro al collo di lui mentre Sandyon le baciava il collo, le labbra, le guance e intanto la stringeva a sé con possessione.

Anche io... Ti voglio...

E come non reagire ad una frase del genere? La bocca di Moni cercò nuovamente quella dell'uomo per assaggiarla, assaporarla e gustarla a fondo mentre col corpo si spingeva maggiormente verso di lui così da far quasi fondere il proprio col suo: il cuore batteva all'impazzata e di sicuro, in quel contesto, non era l'unica cosa a pulsare.

... possiamo saltare la cena e passare direttamente al dessert?

Sussurrò sulle sue labbra, in una chiara espressione di ciò che la donna desiderava e voleva: ora che Sandyon le aveva promesso un maggiore dialogo e che aveva ammesso di volerla, infatti, si sentiva molto più libera di esprimere le proprie voglie e i propri bisogni. E di passare al dessert ne aveva davvero bisogno.
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Messaggioda Sandyon » 06/12/2011, 21:25

La donna aveva ben compreso ed accettato non solo le prime condizioni dell'uomo, ma anche assecondato i suoi movimenti lasciandosi andare, come una bambola nelle sue mani calde, avvolgenti e virili che ora la teneva salda e stretta come se fossa qualcosa non più in grado di sfuggire.
Cercò immediatamente di raggiungere la sua bocca, per potersene cibare ancora, per poter fare ancora un pieno della sua saliva, del suo respiro, del suo sapore, e la trovò, nemmeno con troppa difficoltà, per quanto lui adorasse in particolar modo mordere ogni tanto le labbra di lei mentre adesso una mano le stringeva il fianco e l'altra cominciava a strofinare presso l'interno coscia, senza pudore o vergogna, come se in un certo senso sentisse che se lo poteva permettere, visto che assolutamente Sandyon non chiedeva mai, prendeva a e basta e ad avvalorare la tesi che stava per prendere forse la cosa migliore che ci fosse in tutto il mercato ipotetico mondiale, ci fu proprio l'ex Vice Preside che calda di desiderio ed ansimante di voglia fece una domanda metaforica ma inequivocabilmente comprensibile...

... possiamo saltare la cena e passare direttamente al dessert?

La prima risposta dell'uomo fu un ringhio, ma non come se la cosa non gli andasse, anzi, fu esattamente il contrario, difatti quando ringhiò la mano all'interno coscia raggiunse maggiormente il centro e strinse un po' di più quel muscolo ben allenato da anni ed anni di quidditch. Monique doveva quindi essere molto elastica a livello di muscolatura e tendini e probabilmente per lei poteva essere solo un bene visto e considerato quello che aveva in mente per il resto della notte Sandyon Vastnor.
Scese sul collo risalendo ancora con la lingua fino alle labbra e se ne prese ancora il comando, per poi scivolare facendo convergere le guance l'una sull'altra ed arrivare fino all'orecchio destro di lei, mentre la mano sottostante proseguiva il suo percorso raggiungendo le zone più proibite, iniziando a... strofinare.
Il tono fu sussurrato, caldo, roco, eccitato... cattivo.

Scegli se morire in questa cucina, sul quel fottuto divano o per terra. Camera da letto esclusa, non avresti il tempo di arrivare così lontano!
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Messaggioda Monique » 06/12/2011, 21:50

Stava morendo. Se lo sentiva che stava morendo, ogni fibra del suo corpo lo stava chiamando, se non l'avesse soddisfatta probabilmente gli sarebbe saltata addosso e Merlino solo sapeva cosa ne sarebbe venuto fuori; doveva solo pregare che anche a lui andasse, per quanto la cosa fosse comunque estremamente plausibile. E difatti poco dopo sentì un sussurro roco, eccitato e cattivo nell'orecchio mentre Sandyon si lasciava andare a carezze decisamente... proibite.

Scegli se morire in questa cucina, sul quel fottuto divano o per terra. Camera da letto esclusa, non avresti il tempo di arrivare così lontano!

Qui...

Sussurrò semplicemente Monique, incapace di dire o fare altro: sentiva il proprio corpo esplodere ed ora aveva avuto la conferma che quello di lui era nella sua stessa condizione; ora non serviva altro che iniziare coi fuochi d'artificio...

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Mmmmhhh....

La cucina era un autentico disastro: avevano buttato tutto a terra nella foga, fortuna che con la bacchetta si faceva in fretta a ripulare quel grandissimo casino. Monique si era data una ripulita veloce, sentendo che ora lo stomaco chiedeva pietà: per forza, già aveva fame prima... figuriamoci dopo un'intensa attività come quella! Così si avviò verso la cucina, stiracchiandosi e passandosi pigramente e con aria soddisfatta una mano tra i capelli.

Adesso sistemo tutto, dammi solo un mom--

Mormorò la donna, bloccandosi però nel momento in cui notò che Sandyon stava già mettendo a posto quel disastro, e che la cena l'attendeva sul tavolino di fronte al camino: tartare con contorno di pomodri, cheddar e mais, e patatine fritte, proprio come aveva voluto lei.

Oh...

Fu l'unica cosa in grado di sussurrare: Sandyon era... wow. Di sicuro la completava in quel senso, e lei non poteva che esserne felice, ma il fatto che avesse anche preparato la cena per entrambi mentre lei si faceva la doccia era un pensiero davvero dolce.

Grazie per il dessert... e per la cena.
La prossima volta comunque cucino io.


Commentò Moni con un sorriso malizioso, sedendosi dunque così vicino al camino con quel piatto invitante davanti, il corpo coperto da quella canottiera di lui che le stava gigante sul corpo, ma che le piaceva tanto perchè aveva il suo odore: allungò una mano e mangiò una patatina, croccante e calda, buonissima, decisa però ad aspettarlo così da cenare con lui.
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Messaggioda Sandyon » 06/12/2011, 23:15

Nelle due ore che si susseguirono, i due professori di Hogwarts diedero completo sfogo alla maggior parte degli istinti primordiali, alla passione, alla sfrenatezza della libido e della lussuria, dimostrando ognuno all'altro di essere sulla stessa lunghezza d'onda in una serie di rapporti che li aveva visti avvinghiati nel desiderio per molto tempo ed intervalli di respiri eccitati che venivano fuori come se fossero vere e proprie scariche di energia erotica e indomabile.
Sandyon aveva mostrato a Monique quel suo lato molto selvaggio e molto dominante, facendole capire con chi avesse a che fare, almeno da quel punto di vista, riservando ovviamente l'ipotesi che potesse nascondere molto meglio e molto di più, ma per il momento ad entrambi era andata così e così sarebbe dovuta rimanere per stare bene ed in pace con se stessi senza strafare, anche perchè per come era avvenuto tutto velocemente e da un niente, quella era già di per se una continuazione ed una conclusione eccezionalmente soddisfacente.

Complimenti Vice Preside, otto e mezzo...

Sussurrò verso se stesso al termine di tutto quel frastuono della casa, proprio poco dopo che lei, una volta riassestata il giusto per dirigersi in bagno, si era chiusa dietro la porta per darsi una sciacquata al corpo e sopratutto al viso.
Nel frattempo, Sandyon si volse per fissare tutto il disastro combinato in cucina ma grazie alla sua capacità magica non ci mise molto dopo essersi rivestito a riportare tutto in ordine e precisione, esattamente come piaceva a lui fosse tenuta una casa.
Ma questo non gli bastò, difatti, ecco che nell'arco del tempo in cui la professoressa di Incantesimi si sistemava meglio, mettendosi anche una sua canottiera sotto suo permesso precedente, l'uomo si apprestava a prepararle la cena portandogliela sul tavolino del salone davanti al camino per farla stare calda. Sotto lui teneva un animo abbastanza gentile e tranquillo, ma quel suo gesto era appena la punta dell'iceberg, peccato che lei ancora non lo poteva immaginare.

Immagine

Adesso sistemo tutto, dammi solo un mom-- Oh...

Non te lo aspettavi eh!? E questo, se si affeziona, è appena l'inizio bambinella...

Le sussurrò nella mente Mog non appena vide quello che lui aveva fatto per lei.
Sandyon ovviamente non rispose, anche perchè si, forse quello sarebbe stato troppo ed era ancora troppo poco a suo agio in certe situazioni intime per comportarsi più umanamente in termini di coppia vicina.
Una volta concluso di sistemare la cucina tornò da lei che si era accomodata indossando quella sua canottiera e iniziava a mangiare, aspettando però che lui si avvicinasse un po' di più, ma aveva ancora qualcosa da fare l'ex mercenario.
Si avviò verso il tappeto davanti al camino e con tranquillità e scioltezza posò davanti a Fire una ciotola con del cibo per cani che dava anche a Datel solitamente, adatto a razze più adulte ma comunque nutriente e buono in mancanza d'altro, al seguito gli fece una piccola carezza gentile grattandogli un pochino dietro l'orecchie sinistro, con amorevolezza verso gli animali, fissandolo però con il suo solito sguaqrdo serio ma più ammorbidito.

Immagine

Appunto...

Infine, si rimise in piedi e andò a sedersi non molto distante da lei sul divano, intercettando con lo sguardo quello di Monique quand'ella le parlò ancora per ringraziarlo un po' di tutto mentre si decideva ad iniziare a mangiare più affamata che mai, ma con un bel sorriso di soddisfazione stampato sul volto lavato da poco.

Grazie per il dessert... e per la cena.
La prossima volta comunque cucino io.


Sandyon le rivolse un sorriso appena accennato, incurvandosi con la schiena appoggiando gli avanbracci sulle gambe mettendosi a fissare il fuoco del camino che scoppiettava con intensità. Per un istante gli sembrò quasi che le fiamme dentro quella struttura assomigliassero a loro due pochi istanti prima nella cucina, ma distolse subito quel pensiero, visto che a lui ci voleva veramente molto poco per riattivarlo nel suo processo di desiderio ed ormoni.
Scrocchiò il collo, umettandosi le labbra, afferrando una patatina per poi portarla alla bocca masticando con lentezza, quasi digerendo anche in quell'atto.

... Era da quasi tre anni che non davo il dessert ad una donna.

Alzò lo sguardo, la fissò intensamente pochi secondi, sbattendo le palpebre una volta sola.

Tu immaginavi che saresti stata sdraiata su quel tevolo, la prima volta che mi hai visto?

Era forse scontata la risposta, ma stava cercando di sforzarsi a fare quella conversazione che lei gli aveva richiesto precedentemente, nascondendo però ancora abbastanza i veri intenti dei suoi dubbi ed incertezze, e cioè il vero chiedere a se stesso come fosse possibile che nell'arco di poco tempo delle cose così assurde da credere all'inizio fossero successe.
Non lo rimpiangeva affatto, ma allo stesso tempo non lo comprendeva. Forse da questo dato Monique Vireau avrebbe potuto capire che la sua storia precedente con la moglie defunta non era cominciata così fulmineamente e dalla passione, ma forse con lentezza e a passi più lunghi.

In ogni caso... Non ti sta male la canottiera. Sarà il tuo pigiama forse?
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Messaggioda Monique » 07/12/2011, 21:26

Non te lo aspettavi eh!? E questo, se si affeziona, è appena l'inizio bambinella...

Incredibile davvero...

Pensò Monique in risposta alle parole di Mog, chiedendosi se Sandyon le avrebbe mai mostrato il suo compagno Moguri: sentiva che era qualcosa di estremamente personale per lui, e probabilmente avrebbe dovuto aspettare che l'uomo si fidasse ciecamente di lei prima di poter sperare in una cosa del genere.
Lo osservò dare da mangiare anche a Fire e sentì un moto di calore verso di lui, forse perchè chi era così dolce e premuroso nei confronti del suo animale guadagnava subito punti agli occhi della donna; erano seduti l'uno di fronte all'altra, e per quanto forse Sandyon stesse un po' a distanza rispetto a Moni, era anche comprensibile che per lui fosse una situazione assurda. Insomma, aveva appena fatto l'amore con una donna che non fosse sua moglie, un po' di comprensione e che cavolo!

... Era da quasi tre anni che non davo il dessert ad una donna.

Ed io era da un anno e mezzo che non lo ricevevo da un uomo.

Commentò subito in risposta la donna, facendogli così capire che insomma, nemmeno lei stava messa troppo bene: inoltre, se per lui fino a quel momento c'era stato il sesso solo con la moglie, per Moni c'era stato il sesso inteso come sfogo, nel senso che si era lasciata andare con degli uomini solo quando, per dirla in modo papale papale, non ce la faceva più.

Tu immaginavi che saresti stata sdraiata su quel tavolo, la prima volta che mi hai visto?

Sinceramente no, non la prima. Cioè, fisicamente mi sei piaciuta fin da subito, mi hai attratta appena ti ho visto: però all'inizio, soprattutto durante l'incontro tra professori, mi sembrava che caratterialmente fossimo troppo incompatibili, quindi avevo accantonato l'idea.

Spiegò Moni, mangiando lentamente la propria tartare ed accompagnandola con qualche pezzetto di mais e cheddar, lasciandosi le patatine per ultime perchè erano le cose che le piacevano di più.

Però la sera che ci siamo visti in giardino, quando ho parlato con Dastel... lì ho sentito che invece potevamo avere dei punti di ritrovo su cui impostare qualcosa. Quindi magari non ne ero sicura, ma ci speravo.

Aggiunse la donna, sincera e serena: aveva deciso di adottare quella linea di condotta con lui, cioè dire sempre la verità anche quando poteva risultare scomoda.

In ogni caso... Non ti sta male la canottiera. Sarà il tuo pigiama forse?

Uhm? No, è una sorta di tuta per casa.
Di notte dormo nuda.


Rispose lei, mordicchiandosi appena il labbro mentre lo fissava con aria maliziosa, come a fargli capire che durante la notte di docce fredde se ne sarebbe dovute fare parecchio.
In seguito rimase qualche istante in silenzio, pensierosa, poi si decise a rischiare.

Sandyon... perchè hai cominciato a fare il mercenario?
Voglio dire... non c'era niente che tu volessi fare di diverso?
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Monique
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