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Perth

Messaggioda Sandyon » 07/12/2011, 22:01

Ed io era da un anno e mezzo che non lo ricevevo da un uomo.

Quell'affermazione lo sollevò di poco. Difatti dentro di lui si sentiva sempre molto possessivo nei confronti delle persone che incrociavano anche un minimo il suo affetto quindi figuriamoci una donna nella posizione di Monique che si era anche fin troppo avvicinata a lui e al suo cuore di pietra.
Ringraziò dentro di se che era passato così tanto tempo anche per lei, questo significava se non altro che l'ultimo ricordo effettivamente più vivido sarebbe stato quello, per quanto nella sua testa una domanda si palesò, cattiva e assolutamente realista...

Voglio che a questo ricordo se ne aggiungano altri, e se si... Che diventino gli unici per lei? Mmmhh...

Sospirò appena, visto che in quell'istante non aveva voglia affatto di fare determinati conti con se stesso. Forse ci avrebbe pensato nella notte, fissando il soffitto o meglio ancora, fissando lei dormire.
Proseguiva a mangiare e probabilmente anche Fire stava gradendo il cibo. Dastel a differenza del cucciolo si trovava fuori a cibarsi grazie all'arte di quei grandi e furbi canidi selvaggi: cacciando, e per un istante Sandyon si chiese anche se un giorno pure Fire avrebbe avuto la stessa educazione da parte di Monique o se la francesina l'avesse cresciuto nella vita "facile", ma era poco importante al momento, visto che la sua attenzione era destinata ad essere spostata su altro di maggiormente interessante.

Uhm? No, è una sorta di tuta per casa.
Di notte dormo nuda.


Aveva ascoltato pienamente anche le risposte precedenti della donna, ma erano risposte alle quali non avrebbe dovuto rispondere ma semplicemente intenderle per quello che erano e dunque precisazioni sui suoi pensieri di un tempo, pensieri che li avevano visti giacere insieme fin dai loro primi incontri, almeno nella testa della Vice Preside che in maniera possibile si sentiva a volte anche imbarazzata ad ammettere certe verità.
Ma decise comunque di riacquistare la sua malizia e sicurezza grazie a quella frase che in fondo non era null'altro che veritiera ma che significava che quello era un chiaro segno e simbolo da parte sua a far intendere all'uomo che non avrebbe avuto vita facile una volta arrivati in camera, visto che qualora lei avesse deciso per indossare il "pigiama", allora si che per Sandyon non sarebbe stato semplice rimanere freddi, lucidi e seri come al suo solito.
Ma avrebbe cercato nei limiti del possibile di farlo, sempre se lei non avesse deciso di prendere il desiderio di farlo morire.

Direi allora che possiedi un pigiama che ti sta egregiamente.

Rispose con una punta di complimentazione verso di lei ed il suo corpo che qualsiasi altro uomo avrebbe definito da favola, da urlo, ma per lui anche quello era già un complimento di tutto rispetto e considerazione.
I loro occhi si scambiarono un'occhiata veloce e quasi ammiccante, maliziosa, prima di tornare ognuno a fissare un proprio punto preciso, e fu proprio allora che Monique decise di portarsi un po' avanti con l'audacia e fare quella domanda a lui così intima e personale.

Sandyon... perchè hai cominciato a fare il mercenario?
Voglio dire... non c'era niente che tu volessi fare di diverso?


Mmhhh...

La sua prima risposta fu il suo solito verso un po' roco e un po' sostenuto, socchiudendo un istante gli occhi strofinando appena le mani senza smettere di guardare le lingue di fuoco nel camino.
La coda dell'occhio sinistro si mosse a fissare il viso della donna, poi, tornò al suo posto e lì, prima di proferire parola, si umettò le labbra chinando il capo abbastanza da celare forse un'iride maggiormente opacizzata rispetto al normale.

Non ho mai sopportato le autorità e allo stesso tempo non vedevo di buon occhio che si era costruito il futuro già da moccioso. Quando decisi di andare via dalla scuola, seppi dentro di me che volevo fare un lavoro che non mi imponesse di saper fare precisamente qualcosa, che non mi imponesse un titolo o una regolazione ministeriale, oltre a sentire dentro di me che per continuare a vivere senza una famiglia alle spalle era necessario abituarsi a fare di tutto... tutto. Cominciai a raccogliere legna per il Natale agli anziani, fare scehrzi di cattivo gusto a ricchi con la puzza sotto il naso per conto di adolescenti viziati e ancor più ricchi, e lentamente arrivai ad osservare il manifesto della presa alle armi. Così adesso sai che non ho fatto solo il mercenario, sono stato anche in esercito ma mettendo bene in chiaro che non volevo superiori e non volevo fare carriera, d'altronde era già abbastanza bravo e pratico da potermi permettere certe condizioni visto che agli auror serviva qualcuno come me. Ma durò poco, forse due o tre anni, poi lasciai e con abbastanza denaro alle spalle, decisi di intraprendere quello che sono... ero una volta.

Portò una mano verso una patatina e la afferrò per portarla alle labbra e gustarla, come a voler prendersi un po' di pausa da quella parte di dialogo così lunga ed esplicativa del suo passato, per quanto in effetti i dettagli sul perchè lui non avesse una famiglia alle spalle non li aveva per niente delineati e snocciolati, ma forse era perchè quello era davvero un tasto che non voleva toccare, non al momento, non lì, non con lei.

... Comunque, non ho sempre voluto fare il mercenario, ma nemmeno altre cose. Volevo solo sentirmi libero e facendo il mercenario ho raggiunto il mio scopo, così sono soddisfatto e dalla vita non ho chiesto altro.

Fatto questo, osservò per un secondo il tavolino e con assoluta tranquillità, si alzò in piedi per dirigersi verso la cucina ancora una volta e tornare nell'arco di pochi secondi con una brocca ed un bicchiere, servendo dell'acqua per il pasto alla donna, visto che se ne era completamente dimenticato ed anche lei non ci aveva pensato.

Ti strozzi.
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Messaggioda Monique » 07/12/2011, 22:20

Direi allora che possiedi un pigiama che ti sta egregiamente.

Monique sorrise ed arrossì appena a quelle parole, iniziando ad entrare nell'ottica che per Sandyon quei lievi commenti positivi erano quelli che una persona normale avrebbe esposto in un mare di complimenti. E per questo, per la donna ogni parola di quel tipo che lui le regalava era un dono prezioso da tenere in grande considerazione.

E stasera per la prima volta... dormirò con te.

Si disse la francesina, ascoltando e dunque concentrandosi su quella che era ora il racconto di Sandyon su come effettivamente fosse diventato mercenario: e così Moni potè scoprire altre cose sul passato di lui, anche se l'uomo non si addentrò nei particolari "familiari" e lei sicuramente non fu così stupida da chiederli. Ogni cosa a suo tempo, ed era ancora troppo presto.

... Comunque, non ho sempre voluto fare il mercenario, ma nemmeno altre cose. Volevo solo sentirmi libero e facendo il mercenario ho raggiunto il mio scopo, così sono soddisfatto e dalla vita non ho chiesto altro.

Sì... ti capisco.

Mormorò Monique, annuendo appena mentre continuava a mangiare: anche lei infatti non aveva un vero e proprio obiettivo, od un'idea fissa di cosa fare nella vita, voleva sentirsi libera e questa era l'unica cosa importante.
Lo osservò mentre si alzava, chiedendosi come sarebbero state le cose tra loro una volta usciti da lì, una volta tornati a scuola: avrebbe fatto finta di non avere nessun rapporto particolare con lei, o se ne sarebbe fregato facendo quello che gli pareva e dunque anche trattandola come... - come cosa? Amica? Fidanzata? Compagna? - ... insomma, in modo particolare anche di fronte agli altri?

Ti strozzi.

Ti ringrazio.

Disse Moni con un sorriso, proseguendo a mangiare il proprio pasto mentre vedeva Fire assopirsi lì di fronte al camino: sorrise, chiedendosi cosa avrebbe pensato Flame di Sandyon se avesse avuto modo di conoscerlo. E Rose? Avrebbe approvato la scelta della donna, o si sarebbe trovata nella condizione di pensare che Sandyon non era l'uomo adatto a lei?

... ho mangiato benissimo, grazie.

Mormorò la francesina dopo diversi minuti, portandosi alle labbra l'ultima patatina per farla sparire un istante dopo e sospirare, finalmente sazia e soddisfatta in tutti i sensi.

Che ne dici... andiamo a letto?
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Messaggioda Sandyon » 07/12/2011, 22:44

Che ne dici... andiamo a letto?

Dopo aver ringraziato per il bicchiere d'acqua ed aver poi consumato il pasto, la donna pensò che forse in base all'orario e alla stanchezza accumulata nella giornata, sarebbe stato il momento per loro di andare a letto, a riposare finalmente.
Sandyon apprezzò che non si fosse dilungata oltre nel fare altre domande anche perchè con molta probabilità si sarebbe rifiutato di rispondere, poco incline ancora all'eccessivo dialogo.
Era il momento allora di muoversi e dirigersi a letto, evidentemente si, dato che l'ora era sopraggiunta tarda e la donna al suo fianco sembrava convinta.

Va bene, seguimi pure, dobbiamo andare al piano di sopra.

Affermò senza indugiare oltre alzandosi in piedi per poi tenderle la mano. Era un invito a prenderla e forse un invito molto particolare ed importante, era come se in un certo senso volesse sentire ancora per un po' il calore di una persona che ti accompagna ovunque rendendoti partecipe del suo affetto in qualche modo.
Se lei avesse risposto positivamente al suo invito, allora l'avrebbe condotta a passo lento e tranquillo verso le scale di legno, salendo fino al primo piano soppalcato dove avrebbe visto che la parte di sopra era divisa in tre parti:
avanti a lei una porta finestra con balcone, a destra un altro bagno più grande di quello al piano di sotto e a sinistra la porta che conduceva alla camera da letto, presentante un letto in stile molto orientale dall'aspetto altamente comodo.

Immagine

Una volta entrati all'interno della stanza, l'uomo attese qualora lei avesse intenzione di far entrare anche Fire in camera, chiudendo al seguito la porta per avvicinarsi al letto lasciandole la mano per alcuni secondi.
Così, mentre lei si sarebbe messa in "pigiama" mostrando ancora una volta il suo corpo perfetto e statuario, lui avrebbe ripiegato su un pantalone da pigiama elasticizzato di color sabbia e sopra una canottiera attillata nera, con i capelli sciolti e i piedi senza calzini.
Si sarebbero dunque posti sotto le coperte e la lampada ad olio sul comodino a fianco a lui avrebbe creato quel poco di luce fioca e di atmosfera che avrebbe fatto si che rimassero ancora un po' svegli prima di lasciarsi andare al sonno più completo.
Non avrebbe saputo effettivamente se a lei fosse andata bene quella cosa, ma sinceramente, abituato a voler dormire così in presenza femminile nel suo letto, la trasse a se per farla appoggiare con la testa sul suo petto e stringerla di poco per circondarla con il braccio intorno alle spalle con la mano posata sul suo fianco, nel mentre il volto di lui era ben fisso verso l'alto, posato sul cuscino semirigido a fissare il soffitto prima di decidersi a spegnere la luce e prendersi il meritato riposo.

Buonanotte Monique, a domani.

Disse semplicemente, facendo per farla stringere ancora un po' di più a lui e godersi finalmente il calore di un altro corpo al suo fianco prima di chiudere lentamente gli occhi e lasciarsi andare con lei ad un viaggio di incredibile profondità nel mondo dei sogni, sogni che quella notte in lui forse sarebbero stati meno disturbati e negativi del solito.

Notte ragazzi...


{ FINE }
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