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Taipei

Messaggioda Sandyon » 04/01/2012, 21:45

Taipei (Cinese: 台北市) è la capitale e la maggiore città (2.606.151 abitanti) di Taiwan. Posta all'estremità settentrionale dell'isola, è una municipalità speciale amministrata direttamente dalla Repubblica di Cina (nota come Taiwan).

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Messaggioda Typhon » 19/02/2015, 2:14

- 05 Agosto 2109 - Sommità del Monte "Li Mu Bai" - Ore 15:15 -



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La nebbia fitta del monte rendeva il panorama più basso completamente invisibile.
C'erano solo lui e la sua spada, lui e quella piccola struttura che ricordava un piccolo tempio, lui e il suo temperamento combattivo.
Lan Xia l'avrebbe raggiunto soltanto un'ora più tardi come da accordi, per tentare un duello realistico, ma Typhon aveva deciso di presentarsi prima per svolgere un poco di esercizi di riscaldamento e miglioramento appresi in tutti quei mesi, tra sudore, lacrime e sangue.
La sua mano impugnava l'elsa della spada cinese con una maestria nuova, più consapevole e sicura. Ormai non era più un oggetto estraneo, faceva parte di lui, era un'estensione naturale del suo braccio destro, l'arma dominata dall'uomo, non l'uomo dominato dall'arma.
Il Vento era più forte in quella valle infinita e sconfinata, ma per lui non era altri che un fedele e onesto alleato, lasciava che spirasse sotto pelle, tra le ossa e i muscoli, infondendogli un'energia nuova, mentre ad occhi chiusi controllava la respirazione esattamente come spiegatogli dalla propria insegnante. Fin dalla prima lezione si era reso conto di quanto fosse incredibilmente abile e capace la Spia del Ministero con quel tipo di disciplina, padroneggiandola come ben pochi altri visti nelle competizioni ufficiali o addirittura nei lungometraggi babbani.
Ricevere lezioni da Lan Xia era un privilegio enorme che lo riempiva di fiducia e speranza, speranza di vincere anche contro una persona che viveva a contatto con la spada lunga fin da bambino, Rawyn, il suo futuro avversario, il suo nemico per eccellenza, l'Erede del Vento.
Rimanendo ad occhi chiusi cominciò a far dondolare il polso tenendo una posa delle gambe statica ma opportunamente elastica. La lama iniziò quindi a fendere l'aria con un movimento che ricordava la forma dell'infinito, un 8 rovesciato. Seppur inizialmente quei gesti apparivano lenti, più Typhon andava avanti e più il suono tipico di un'arma bianca che tagliava l'etere si dimostrava distinto e spaventoso, letale, implacabile.
Cambio di posizione: mantenendo lo stesso ritmo con la lama il Drago cambiò angolazione del bacino e posizione della gambe, spostandosi e girando su se stesso di 90° prima e successivamente di 180°. A quel punto iniziò una lunga sequenza di affondi, con la mancina che si poneva a palmo aperto e rigido per controllare l'equilibrio del corpo ed aiutare il ragazzo a mantenere il giusto baricentro.
Era un tripudio di silenzio, concentrazione, velocità e imperturbabilità, per quanto nella realtà dentro di lui si stava scatenando una vera e propria melodia rock. Non stava sbagliando, Lan Xia gli aveva insegnato che per avere una completa focalizzazione sul proprio allenamento era importante ripetersi nella mente un mantra o una musica particolare che si ripetesse ed aiutasse a stabilire un controllo maggiore sulle pause, sugli attacchi, sui movimenti improvvisi e sui cambi di postura. Ovviamente quello era un consiglio fornito solo per le fasi di addestramento in solitario, mentre invece quando si combatteva con un avversario tutto cambiava e nella testa dello spadaccino doveva regnare solo ed esclusivamente il vuoto, colmato dalle analisi continue e svelte dei gesti altrui, così da interpretarli adeguatamente, schivarli e provvedere ad una contro offensiva efficace.
Adesso giungeva la parte più difficile: abbassarsi con le ginocchia per dare un colpo basso e a sorpresa, tal volta addirittura eseguendo una spaccata con le gambe. Typhon Seal odiava quella tecnica, in quanto per i primi due mesi aveva sofferto come un dannato la sera stessa e il giorno successivo di ogni sessione di allenamento. Apprendere a scivolare del tutto in basso con le gambe stese e aperte rappresentava una sfida estremamente ardua, specie per chi non aveva più tantissima dimestichezza con l'allenamento fisico. La sua insegnante riusciva a farlo a muscoli freddi senza nemmeno bisogno di preparazione, c***o, almeno Aryanne quelle poche volte che glielo aveva mostrato si era riscaldata qualche minuto prima!
La sua dimestichezza con quella procedura quindi era ancora molto grezza e nella maggior parte dei casi lo faceva sbagliare, ma il Drago era un osso duro e doveva cercare di apprendere quanti più assi nella manica possibili per sorprendere il suo futuro avversario, anche a costo di riprovare per ore ed ore. Il braccio teso in avanti, la spada che puntava verso l'orizzonte e il corpo che cominciava a scendere lentamente, lentamente, lentamente... raggiunse quasi il suolo, mancavano forse una decina di centimetri, ma non riuscì a trattenere il controllo e l'equilibrio, piegando gli arti inferiore e cadendo rovinosamente su un lato, digrignando i denti più per la rabbia verso se stesso che per il male sentito alle articolazioni e ai tendini.
Odiava sbagliare, odiava andare male in qualcosa, odiava fare la figura del fesso perché dentro di sé si materializzava la faccia di quello stronzo che rideva beffardo e soddisfatto della sua sconfitta. Tornato in piedi conficcò la lama al terreno, riaprendo gli occhi. Da lì cominciarono gli esercizi ginnici di stretching, squat e addominali bassi alzando le gambe, tutte pratiche utili a facilitare l'elasticità delle gambe e la possibilità di eseguire una spaccata decente se non altro dopo almeno una decina di minuti di attività fisica intensa. Nemmeno mezz'ora e Lan Xia sarebbe arrivata, non poteva vederlo fallire, non doveva vederlo fallire ancora, dannazione. Poco dopo fu la volta delle flessioni a braccio singolo per rinforzare i bicipiti e ancora più tardi le trazioni ad una sbarra di ferro montata sotto il tetto del piccolo tempio per incrementare la potenza dei muscoli dorsali.
Non era mai stato tanto in forma prima di allora, nemmeno ai tempi d'oro della sua partecipazione costante alle attività sportive scolastiche.
Cosa avrebbe detto la mercenaria italiana nel vederlo così? Lo avrebbe ancora considerato tanto meno allenato rispetto al suo standard?


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Non era però il momento di farsi certe domande idiote, futili ed al momento utili soltanto a distrarlo dal suo obiettivo principale.
Afferrata nuovamente la lama l'esercizio poté proseguire e passare ai vari step successivi insegnati dalla propria guida.
Nozioni base di arte marziale con l'uso della spada, secondo i dettami della filosofia cinese classica e sportiva.
Anche in quel caso Typhon Seal aveva dovuto accorpare in sé diversi elementi di apprendimento teorico al fine di essere un tutt'uno con la spada.
Posizionò la spada in orizzontale, con la destra che la impugnava e la sinistra che poggiava il palmo aperto sulla parte finale della lama.


I 10 principi del Tai-Chi

... Essere vuoti, avere la mente pronta e l'energia della sommità del capo.
... Tenere rientrato il petto e stirare la schiena.
... Rilassare la vita.
... Distinguere il vuoto e il pieno.
... Abbassare le spalle e far scendere i gomiti.
... Usare il pensiero e non la forza muscolare.
... Accordare la parte superiore con quella inferiore.
... Unire la parte esterna con quella interna.
... Muoversi in modo continuo e senza interruzioni.
... Cercare la calma nel movimento.


Parole di Lan Xia:

L’allenamento del wushu è fondato sugli “otto metodi”: braccia, occhi, tecnica del corpo, passi e posizioni, concentrazione, energia/fiato, forza, abilità/allenamento. I primi quattro metodi si riferiscono all’uso del corpo (braccia, gambe, tronco, sguardo); gli altri quattro allo sviluppo delle abilità psicofisiche necessarie a rendere la tecnica efficace.


L'intento finale di quell'apprendimento era riuscire a sfruttare anche delle tecniche marziali orientali al fine di disorientare il nemico e tal volta anche disarmarlo con mosse secche ma continue, veloci ma apparentemente calme, inaspettate ma premeditate. Bloccare il colpo in arrivo tenendo la spada come la stava tenendo lui in quell'istante e nel frattempo usare la gamba per colpire il polso avversario e fargli perdere così la presa sull'arma, giusto per citare un esempio pratico. La ragazza che seguiva il Terran lo aveva già preparato al fatto che in così poco tempo avrebbe potuto soltanto fornirgli le basi ma se avesse lavorato a lungo su esse, forse sarebbero potute sbocciare in un livello di bravura per un principiante decisamente elevato. Non c'era timore negli occhi del ragazzo, non c'era il pessimismo di non riuscire, non c'era la benché minima intenzione di essere sconfitto.
Una serie di calci ben assestati al Vento, prima una gamba e poi l'altra, poi delle rotazioni delle braccia e delle mani utili al fine di accompagnare il colpo in arrivo spostando la punta della spada all'ultimo momento in modo da far perdere l'equilibrio. Infine, prima di terminare quella sessione preliminare di addestramento antecedente a quella reale ed estenuante con la cinese, una serie di cambi di impugnatura della "Jian" validi allo scopo di poter parare più attacchi da tutte le diverse angolazioni possibili, tecnica nota solo allo stile orientale e sconosciuta per l'occidente.
Concluso anche quell'esercizio, una piccola serie di fiati, poi, il rumore di passi non tanto distanti. Typhon Seal si volse, sorridendo appena.

... Ben arrivata.
Quando vuoi... Sono pronto.


AUTOCONCLUSIVA

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Parole e insegnamenti accordati con la player!
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Messaggioda Lan Xia » 12/05/2016, 14:21

_ Giovedì - 26.01 - ore 14.32 - Inghilterra - Vicino al "Union Side Café" _


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Quando il suo informatore di fiducia l'aveva contattata, Lan Xia non aveva perso un attimo di tempo: avendo a disposizione la propria pausa pranzo, aveva lasciato il Ministero della Magia e si era allontanata da esso, per incontrare colui che, evidentemente, aveva qualcosa di scottante tra le mani; ormai Zipman -il capo divisione Auror- sembrava ben deciso a tenerla lontana da qualsiasi incarico comportasse un possibile incontro con Xin Zhang, e la cinese non poteva sopportarlo.
Se Arthur non voleva aiutarla, beh, allora avrebbe fatto da sola, di nascosto: aveva contattato uno degli informatori migliori del Paese, al quale aveva anche salvato la vita un paio di volte e che quindi le doveva un favore -i suoi servizi a prezzo ridotto, nel suo caso- e da quel momento aveva cominciato a muoversi per conto proprio, usando le soffiate dell'informatore per tentare di intercettare la sorella. Solitamente l'uomo -Harrison Keeling- non la contattava a meno che la questione non fosse davvero importante, per questo ora Lan camminava spedita tra le strade londinesi, con indosso abiti civili e solo il distintivo da Auror volontaria a contraddistinguerla dalla massa: sguardo intenso e serio, capelli lisci al vento e corpo carico di adrenalina, ad ogni chiamata dell'informatore la donna sperava tanto fosse la volta buona per poter parlare con la sorella, e magari convincerla anche a tornare a casa... un'occasione che non poteva essere sprecata.

_ Venerdì - 27.01 - ore 22.13 - Cina (Taipei) - Nei pressi del Grande Tempio _


Anf anf anf...

Le informazioni di Harrison si erano rivelate esatte, per sua fortuna -e considerando anche quanto lo aveva pagato sottobanco- tanto che una volta a Taipei non le era stato complesso trovare la sorella ed ingaggiare con lei una prima lotta rabbiosa: Lan era dannatamente brava con la spada, ma Xin... la sorella maggiore aveva una spada unica nel suo genere dalla propria parte, così incredibilmente potente da permetterle di far cadere la più piccola in ginocchio in meno di un'ora; avevano entrambe il fiatone, Xin Zhang con Destino Verde -quello il nome della spada- e Lan Xia con la sua fidata spada a cui, però, non aveva dato un nome, ben consapevole che sarebbe dovuta appartenere a colei la quale, ora, la stava guardando con irato odio.

Uccidimi, cosa aspetti?!
Sai bene che se mi risparmierai la vita continuerò a rincorrerti... sei mia sorella, non smetterò mai di cercarti!


Ho altro da fare che perdere tempo con te, Lan Xia.
Un giorno ti darò la lezione che meriti per la tua perseveranza, e sarà l'ultima lezione della tua vita, te lo giuro... sorella.


Con quelle parole, Xin Zhang si era allontanata correndo, frapponendo tra lei e la sorella decine di uomini -Mangiamorte, per riprendere il vecchio termine usato dalle pedine del passato Signore Oscuro- che l'Auror aveva sgominato una per una, con sempre maggiore difficoltà ma crescente determinazione, perché la volontà di raggiungere la sorella era tanta, troppa per permetterle di cedere; quando anche l'ultimo uomo cadde a terra, inerme ma non privo di vita -Lan uccideva solo se e quando strettamente necessario- la donna ricominciò a correre a più non posso, leggermente barcollante e con lo sguardo velato di stanchezza fino a che non fu costretta a fermarsi proprio a pochi passi dalle scale che portavano su, fino al Grande Tempio di Taipei, la meta della sorella maggiore.
Lì, di fronte all'imbocco di quella scalinata infinita, un uomo sembrava aspettarla: era diverso dagli altri Mangiamorte, sia per la postura -più rigida, elegante, regale quasi- che per lo sguardo, deciso e glaciale, imperturbabile; la Spia del Ministero prese un lungo respiro profondo, ferma anch'ella sul posto, la spada ancora stretta nella mano destra -con qualche scheggia sulla lama a causa dello scontro con Destino Verde- e lo sguardo che si fece via via sempre più concentrato, fiero, fermo. Quell'uomo, chiunque fosse, era l'ultimo ostacolo tra lei e Xin, e se fosse stato necessario metterlo fuori gioco, beh, allora l'avrebbe fatto senza pensarci due volte.

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Ràng wǒ guòqù.
(Lasciami passare)


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Messaggioda Shuyun » 12/05/2016, 21:19

Ràng wǒ guòqù.

Non appena gli occhi del Sagitta si posarono sulla donna appena giunta, non poterono che constatarne la palese bellezza e fascino di tipico stampo orientale.
Sicuramente aveva appartenenza cinese con altri ceppi di tipo europeo, diversamente da lui per intendersi: in parte giapponese, in parte cinese, in parte coreano e in minima parte malese.
Aveva una figura slanciata e un corpo sicuramente tonico ed estremamente allenato, ma non eccessivamente muscoloso per non compromettere la fluidità dei movimenti.
La somiglianza con la Spia dei 12 non era tanto facile da riconoscere ed inoltre il buio non forniva valido aiuto in quella valutazione sommaria ma fondamentale per capire chi avesse di fronte.
Gli occhi determinati, la posa da combattimento, il tono fermo. Lei voleva passare ad ogni costo e lui era l'ultimo ostacolo rimastole prima di raggiungere l'obiettivo finale.

Nǐ zhīdào, rúguǒ zuìzhōng wǒ ràng nǐ zǒu wǒ huì zuò...

(Sai bene che fine farei se ti lasciassi proseguire...)


Cominciò a dire, togliendosi il mantello col cappuccio nero, rivelando una tenuta da combattimento di derivazione sicuramente coreana, il suo stile marziale preferito.
Al fianco però non teneva un'arma della Corea, bensì una spada lunga ricurva giapponese, che estrasse con accurata lentezza e sicurezza, continuando a fissarla.
Ella aveva mostrato per prima la volontà di confrontarsi con lui e non arrendersi semplicemente a quell'opposizione, quindi avrebbero forzatamente lottato.
Shuyun non era affatto uno sprovveduto, sapeva quanti Mangiamorte ci fossero prima di lui e se ella era riuscita a raggiungerlo significava una sola cosa: erano stati tutti sconfitti.
I segni evidenti di sudore e il fiato corto della Cinese davano anche per certa una notevole stanchezza, in altre parole possedeva un vantaggio non da poco.

Nín bǎoguì de wǔqì shì hánsuān.
Xiǎnrán, tā yǐjīng huìjiànle qīng míng.
Bìng cúnchú gāi miàn duì wǒ yòng tā de chìshǒu, rúguǒ nǐ bùxiǎng shīqù tā.

(La tua preziosa arma è malandata.
Evidentemente ha già incontrato il Destino Verde.
Riponila ed affrontami a mani nude, se non vuoi perderla.)


Sotto la luce della luna, la lama perfettamente affilata ed elettrica del Tachi di Shuyun brillava di una perfezione strutturale non certo posseduta in simil maniera dalla spada cinese di Lan Xia.
Quello era un avvertimento "buono", la stava invitando a non lottare con lui tramite arma bianca, col rischio eventuale di ritrovarsi una lama spezzata e difficilmente recuperabile se non a caro prezzo.
Qualora quindi ella avesse accettato il consiglio riponendola nel proprio fodero, il Sagitta avrebbe fatto lo stesso assumendo di seguito una posa da lotta mista, difficile da individuare.
Avendo studiato sia pratiche marziali cinesi che coreane il suo stile era complesso da capire immediatamente ma forse nemmeno troppo per una altrettanto esperta come la Fu.
Strinse i pugni, piegò le ginocchia, focalizzò lo sguardo su di lei e non si azzardò ad attaccare per primo scoprendosi: no, che fosse lei ad iniziare, d'altronde non era lui che stava perdendo tempo.

Rúguǒ nǐ xiǎng tīng wǒ de yìjiàn, suànle ba.
Nǐ yǒngyuǎn bùnéng zhànshèng tā.

(Se vuoi un consiglio, lascia perdere.
Non potrai mai vincere contro di lei.)


Non fino a quando avesse continuato a possedere il "Destino Verde", ma era sul serio necessario specificarlo?
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Messaggioda Sandyon » 12/05/2016, 21:33

Nel caso in cui Lan Xia accettasse di scontrarsi corpo a corpo, sia lei che Shuyun dovranno:

- Lanciare il d20 SETTE volte aggiungendo Talento/Fisico
- Lanciare il d20 CINQUE volte aggiungendo Intuito/Perspicacia
- Lanciare il d20 TRE volte aggiungendo Intuito/Sesto Senso

La somma totale decreterà il vincitore dello scontro.

Considerando gli sforzi eseguiti da Lan Xia fino al momento dello scontro, le affibbio i seguenti malus:

-3 a Talento/Fisico
-2 a Intuito/Perspicacia
-2 a Intuito/Sesto Senso


Il MagiAmuleto è ATTIVO per TRE TIRI ma il tiro può essere replicato per UNA SOLA VOLTA.

Buon Gioco.
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Messaggioda Lan Xia » 12/05/2016, 22:56

Nǐ zhīdào, rúguǒ zuìzhōng wǒ ràng nǐ zǒu wǒ huì zuò...

Ránhòu, wǒ jiāng bùdé bù yǔ lì yídòng.
(Allora ti dovrò far spostare con la forza)


Rispose lei, osservandolo togliersi il mantello e studiando la sua tenuta da combattimento: era evidentemente a proprio agio con quegli abiti, così come spontaneo e naturale fu il movimento con cui impugnò la sua spada, un Tachi assolutamente perfetto e dalla lama liscia, non certo come quella della spada di Lan Xia che, invece, di colpi ne aveva subiti di davvero pesanti a causa del Destino Verde della sorella.

Nín bǎoguì de wǔqì shì hánsuān.
Xiǎnrán, tā yǐjīng huìjiànle qīng míng.


Hǎoxiàng nǐ yǐjīng bù zhīdàole.
Rúguǒ nǐ xiǎng tíng xiàlái, nà shì yīnwèi yǒurén gàosù nǐ zhèyàng zuò.
(Come se già non lo sapessi.
Se vuoi fermarmi, è perché qualcuno ti ha detto di farlo.)


Bìng cúnchú gāi miàn duì wǒ yòng tā de chìshǒu, rúguǒ nǐ bùxiǎng shīqù tā.

Pur continuando a fissare lo sconosciuto con rabbia -perché non si stava spostando, perché stava facendo guadagnare del tempo prezioso a Xin- la Fu non era una sprovveduta né un'ingrata: la sua preziosa spada l'aveva accompagnata per molto tempo nel corso della sua vita, e sapeva bene quanto fosse provata dallo scontro con Destino Verde, perciò perché rischiare? Se si fosse spezzata si sarebbe sentita in colpa come se fosse stata lei a infliggerle dolore, ed essendo tutto ciò evitabile decise, semplicemente, di seguire il consiglio dell'uomo e di riporla, assumendo a sua volta la posizione da combattimento nello stile taijiquan, quello che più le era congeniale.

Rúguǒ nǐ xiǎng tīng wǒ de yìjiàn, suànle ba.
Nǐ yǒngyuǎn bùnéng zhànshèng tā.


Rúguǒ nǐ xiǎng tīng wǒ de yìjiàn... cónglái bu bǎ xiànzhì hào dòu de nǚrén de yìzhì lì.
(Se vuoi un consiglio... non mettere mai limite alla forza di volontà di una donna combattiva.)


Sapeva che l'estraneo non si sarebbe mai mosso per primo, perciò doveva essere lei ad attaccare per prima: non l'avrebbe mai fatto, normalmente, ma quella situazione non aveva nulla di normale, e stava già perdendo troppo tempo; ogni secondo che passava era un passo fatto dalla sorella per allontanarsi da lei, non poteva permetterlo.
Si lanciò contro all'uomo con tutta la forza rimastale -considerati gli sforzi precedenti- trovando nell'altro un avversario ben più che temibile: non solo riuscì a parare quasi tutti i suoi colpi, ma inoltre, per utilizzare una colorita espressione babbana... "gliele suonò di santa ragione"; se fosse stata fresca e riposata, probabilmente, lo scontro avrebbe avuto un esito ben diverso... ma così non fu, e nell'arco di quindici minuti la Spia si ritrovò a volare all'indietro per un paio di metri abbondanti, cadendo a terra con la schiena a causa di un colpo all'addome.

Gggggnnn!!

Il dolore che ne seguì le mozzò il fiato in gola per diversi istanti, facendola boccheggiare mentre la vista si sfocava e la testa girava, leggera: dovette chiudere gli occhi e richiamare la propria calma interiore per ritrovare una lucidità sufficiente a placare il dolore e ritrovare la vista e la fermezza mentale; solo a quel punto rotolò sul fianco, malconcia e con diversi lividi sul corpo -che non si vedevano- più qualcuno sulle mani e sul volto, digrignando i denti nel tentativo di rimettersi faticosamente in piedi.
Era evidente che le gambe le tremassero, che il respiro fosse corto -troppo- e che la stanchezza fosse sul punto di farla quasi svenire, ma altrettanto evidente era quella feroce determinazione che le si leggeva negli occhi, in quelle iridi scure che si posarono sull'avversario subito dopo aver ritrovato la posizione eretta.

Nǐ yǐjīng shīqùle zúgòu de shíjiān, zhè shì nǐ xiǎng yào de ma?
Xiànzài zǒu kāi, ràng wǒ qù jiàn jiàn wǒ de mìngyùn wéi shí yǐ wǎn zhīqián, háishì xiànzài shāle wǒ... yīnwèi wǒ méiyǒu fàngqì de yèwǎn, shù yīn xià de yìtú!
(Mi hai già fatto perdere abbastanza tempo, era questo che volevi?
Vattene adesso, lascia che vada incontro al mio destino prima che sia troppo tardi, o uccidimi subito... perché non ho alcuna intenzione di arrendermi, ombra della notte!)


Non conosceva né il suo nome né la sua identità, tantomeno quale ruolo avesse nella vita della sorella, ma di certo non avrebbe potuto soprannominare il proprio interlocutore in altro modo, date le circostanze.

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Messaggioda Shuyun » 13/05/2016, 18:33

Rúguǒ nǐ xiǎng tīng wǒ de yìjiàn... cónglái bu bǎ xiànzhì hào dòu de nǚrén de yìzhì lì.

(Se vuoi un consiglio... non mettere mai limite alla forza di volontà di una donna combattiva.)


Considerando come si scagliò contro di lui qualche secondo dopo, la donna di spirito combattivo ne aveva da vendere, questo Shuyun dovette riconoscerlo in fretta.
La tecnica mostrata per combattere, oltre ad avere una pulizia nei movimenti esemplare, era anche espressa fluidamente e con un controllo del corpo a dir poco incredibile.
Studiava fin dalla tenera età, i dubbi in merito erano pochi, ecco perché ben presto l'uomo si ritrovò a pensare che la stanchezza accumulata fino ad allora era l'unico vantaggio in suo possesso.
Con estrema probabilità, se fosse stata completamente fresca e riposata, l'esito della sfida non sarebbe stato così tanto scontato, anzi, c'era anche la possibilità che si ribaltasse a favore della cinese.
Combattere con lei gli aveva fatto capire che non si allenava più seriamente da tanto tempo e stava facendo troppo affidamento su quanto già appreso e non andava molto bene.

Gggggnnn!!

Con un colpo secco all'addome a palmo aperto, il Muramasa scaraventò all'indietro Lan Xia, costringendola in ginocchio, sofferente, stanca ormai oltre ogni limite ma non demotivata.
Nonostante non avesse più le facoltà per affrontarlo, continuava a fissarlo con ardore e indomito coraggio, dettaglio che non passò inosservato al Sagitta e che in qualche modo lo affascinò.
A quel punto, era estremamente probabile che la Spia dei 12 avesse concluso il suo lavoro. Quindici minuti erano più che sufficienti per fare quanto voluto e tornare indietro.
Né lui né la donna appena sconfitta sapevano esattamente cosa avesse da fare nel grande tempio, ma ben presto lo avrebbero scoperto e con sommo dispiacere proprio per la Fu.
Sciolse la posa da battaglia, sapeva che ormai la lotta era conclusa. Era impossibile che ella potesse fronteggiarlo ancora o con convinzione.

Nǐ yǐjīng shīqùle zúgòu de shíjiān, zhè shì nǐ xiǎng yào de ma?
Xiànzài zǒu kāi, ràng wǒ qù jiàn jiàn wǒ de mìngyùn wéi shí yǐ wǎn zhīqián, háishì xiànzài shāle wǒ... yīnwèi wǒ méiyǒu fàngqì de yèwǎn, shù yīn xià de yìtú!

(Mi hai già fatto perdere abbastanza tempo, era questo che volevi?
Vattene adesso, lascia che vada incontro al mio destino prima che sia troppo tardi, o uccidimi subito... perché non ho alcuna intenzione di arrendermi, ombra della notte!)


Stava per risponderle, ma venne interrotto.

Ottimo lavoro, Shuyun.

Di scatto, gli occhi del Sagitta si spostarono sulla figura di Xin appena giunta con un sorriso beffardo e vittorioso.
Perché mai nominare la sua identità davanti a quella donna, mandando a puttane il suo anonimato?!
La motivazione in realtà era molto semplice, voleva che la sorella si "preoccupasse" prima di lui per poi arrivare a lei, forse ipotizzando che potesse fornirle informazioni utili.
In altre parole aveva fatto un astuto scarica barile da brava bastarda calcolatrice, una mossa che gli avrebbe pagato ed anche caro, poteva starne certa.
Tuttavia in quel momento non poteva fare altro se non stare zitto e sperare solo che la cinese combattiva non avesse abbastanza risorse per rintracciarlo.

Lan Xia, la tua unica speranza di fronteggiarmi è appena svanita.
Nel tempio dove mi sono diretta era nascosta la leggendaria spada gemella della mia, il "Destino Rosso".
Ho provveduto personalmente a fare in modo che non possa più essere utilizzabile da nessuno o utile ad alcuno scopo.
Spero che questo basti a spegnere ogni tuo futuro desiderio di incontrarmi e mettermi i bastoni tra le ruote.
Questa storia doveva terminare prima o poi e mi auguro tu abbia abbastanza cervello e coscienza da non presentarti più al mio cospetto.


Detto questo, la Spia della Setta fece un cenno al Muramasa, invitandolo a seguirla, smaterializzandosi poco dopo e lasciando i due da soli ancora per qualche secondo.
Ora conosceva il nome della donna ed aveva avuto conferma sul fatto che quella non fosse la prima volta che Xin venisse intercettata da lei per combattere e scontrarsi.
Rivalità oppure un motivo più importante? In quell'istante la mente dell'uomo lavorava ma non esageratamente, d'altronde doveva andarsene.
Era escluso alterarle la memoria per farle dimenticare il suo nome, in quanto era sicuro che ella riuscisse a scomparire di lì prima che lui alzasse la bacchetta.
Infastidito dalla situazione ben più del dovuto, tutto ciò che poté fare prima di sparire fu parlarle ancora una volta e con voce ferma e velatamente minacciosa.

Ti conviene fare lo stesso anche con me.
Non metterti in testa di cercarmi o rintracciarmi, altrimenti assaggerai il freddo della mia lama.
Addio.


Si volse per andarsene una volta per tutte quando di improvviso il suo Spirito ebbe un piccolo sussulto e lo fece bloccare un secondo.
Socchiuse gli occhi, sospirando, comprendendo bene cosa fosse appena successo e sapendo bene che fosse impossibile sbagliarsi, almeno per lui.
Stringendo il pugno attivò la smaterializzazione, non sapendo esattamente cosa aspettarsi dal futuro, un futuro divenuto più incerto e imprevedibile negli ultimi tempi.

USCITA PER SHUYUN
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Messaggioda Yamato » 13/05/2016, 18:39

Chiedo alla Capo Gilda Terran Lindë, in qualità di Narratore, il permesso di conferire una Scintilla di Vento nella PG Lan Xia.

Qualora la Sempreverde accettasse, la PG potrà mettersi d'accordo con la stessa o con il Consigliere Terran per effettuare il Risveglio dell'Elemento.

In caso contrario, Lan Xia dovrà considerare non scritta l'ultima parte dell'azione di Shuyun.

Grazie.

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Messaggioda Lan Xia » 16/05/2016, 20:37

Ottimo lavoro, Shuyun.

Se solo fosse stata meno stanca, se solo quello contro quell'uomo, Shuyun, fosse stato il suo primo scontro e non l'ultimo di una lunga serie, probabilmente Lan Xia sarebbe riuscita a batterlo; così, invece, non era stato, e questo aveva permesso alla sorella di avere tutto il tempo per fare ciò che voleva e tornare poi da lei, con un'espressione soddisfatta ed orgogliosa sulle labbra.

Lan Xia, la tua unica speranza di fronteggiarmi è appena svanita.
Nel tempio dove mi sono diretta era nascosta la leggendaria spada gemella della mia, il "Destino Rosso".
Ho provveduto personalmente a fare in modo che non possa più essere utilizzabile da nessuno o utile ad alcuno scopo.


... no...

Spero che questo basti a spegnere ogni tuo futuro desiderio di incontrarmi e mettermi i bastoni tra le ruote.
Questa storia doveva terminare prima o poi e mi auguro tu abbia abbastanza cervello e coscienza da non presentarti più al mio cospetto.


Měi yīgè chéngnuò shì yīgè chéngnuò.
Wǒ chéngnuò bǎochí shǐzhōng jǐn tiē, cóngxiǎo... wǒ huì bǎochí zhè yī chéngnuò zhídào wǒ zuìhòu yī kǒuqì.
(Ogni promessa è debito.
Ti promisi di rimanerti accanto sempre, da piccole... e manterrò quella promessa fino al mio ultimo respiro)


Nuovamente in piedi, con la spada malconcia e l'animo ferito, Lan fronteggiò comunque la sorella con forza e determinazione, osservandola allontanarsi e sparire, sì, ma solo fino alla prossima volta in cui si sarebbero incrociate, perché la Fu non avrebbe mai smesso di rincorrere la sorella e di ricercare con lei quel rapporto che, ne era certa, nel profondo del suo cuore fosse ancora vivo, forse flebile, ma vivo.

Ti conviene fare lo stesso anche con me.
Non metterti in testa di cercarmi o rintracciarmi, altrimenti assaggerai il freddo della mia lama.
Addio.


Nǐ huì zhǎo wǒ, wǎnshàng...de yīnyǐng shí, nǐ de liángxīn huì lìng nǐ hòuhuǐ nǐ jīntiān suǒ cǎiqǔ de xíngdòng.
(Sarai tu a cercarmi, ombra della notte... quando la tua coscienza ti farà rimpiangere l'azione che hai compiuto oggi)


Ovvero l'aver fatto perdere tempo a Lan Xia e aver permesso a Xin Zhang di distruggere Destino Rosso, l'unica spada in grado di fronteggiare la gemella Destino Verde, nelle mani della Spia della Setta dei 12: ed ora come avrebbe fatto a contrastarla efficacemente? Come avrebbe potuto costringerla ad ascoltarla, tenendola impegnata in combattimento, senza Destino Rosso? Sentì un moto d'ira percorrerle l'animo al pensiero che fosse tutta colpa dell'uomo di fronte a lei, e per un istante le sembrò quasi di percepire come una folata rabbiosa nel proprio spirito, una sensazione che se ne andò com'era venuta, lasciandola lì da sola, con la mano sinistra stretta a pugno e gli occhi lucidi.
Xin Zhang aveva vinto, quella sera... ma prima o poi le cose sarebbero cambiate, e l'equilibrio sarebbe stato ripristinato.

Fine
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Messaggioda Shuyun » 26/12/2019, 15:44

BAR DI PERIFERIA - TAIPEI (CINA) - QUARTIERE MAGICO MALFAMATO - ORE 23:55 - 10/04/2114

Quel locale era uno dei migliori posti dove reperire informazioni senza neanche sforzarcisi troppo.
I Mangiamorte della Setta dei Dodici (quelli di etnia cinese o limitrofa) si recavano spesso lì per mandare giù qualche goccetto, chiacchierando e rilassandosi.
A Shuyun non serviva altro che starsene comodamente seduto, per i fatti suoi, aguzzando la vista e l'udito qua e là.
Indossava un completo nero abbastanza elegante, quella stessa sera intorno all'ora di cena si era mischiato ad un compleanno molto chic.
Un noto trafficante di Passaporte Illegali stava festeggiando i suoi 88 anni, arzillo e soddisfatto come non mai.
Le Passaporte inventate da lui con i relativi progetti segregati in una cassaforte della villa, avrebbero permesso addirittura di eludere i sistemi di sorveglianza più avanzati.
In parole povere sistemando una di quelle Passaporte in una prigione, un detenuto sarebbe riuscito ad evadere senza alcun problema.
Il Muramasa aveva deciso che quella festa sarebbe stata l'ultima per il "Trafficante di Libertà Illecita", uccidendolo nel suo studio in un momento di solitudine.

Dovrò solo assicurarmi che i progetti presi nella cassaforte non abbiano delle copie.

Un lavoro un po' lungo ed articolato, che gli avrebbe portato via del tempo prezioso, ma necessario.
Ancora una volta aveva fatto valere la legge della giustizia e dell'Equilibrio a modo suo e il sangue sulla sua lama ne era la prova schiacciante.
Davvero un party noioso e sopratutto pomposo, con regali da decine di centinaia di Galeoni.
Niente a che vedere con un'altra festicciola alla quale non aveva esattamente partecipato, nel pomeriggio, restando in disparte come spettatore lontano.
L'incontro normalmente organizzato a cadenza semi regolare con Fujiko Danma era stato rimandato a causa di un evento fuori programma in casa sua.

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A parte lo schifoso bastardo ottantottenne, anche un'altra orientale compiva gli anni, una cara amica della Assistente di Nausicàa, sua ex compagna di studi.
Lei, assieme ad altre strette conoscenti sempre facenti parte della stessa classe di specializzazione in MagiScienza di Laboratorio, avevano fatto una improvvisata a Fujiko.
Una piccola torta, una bottiglia di champagne e via con i sorrisi, i brindisi e una merenda allegra, a seguire ovvie fotografie ricordo.
Shuyun aveva osservato il volto sorridente della sorella di Kisuke per alcuni intensi secondi, così come gli occhi brillanti e le labbra incurvate all'insù con la perfetta bianca dentatura.
Poi, quasi sentendo la voce della donna nella propria mente che gli intimava di farsi gli affari suoi indignata, si smaterializzò, sparendo dal tetto della palazzina di fronte.

... Indubbiamente la più bella del gruppetto...

Espirò piano dal naso, con una smorfia indefinita e vagamente divertita che precedette l'ingestione di un altro po' di vermut invecchiato.
Nello stesso istante dalla porta del bar apparvero tre individui non ancora ubriachi, ma che lo sarebbero diventati molto presto.
Si andarono a sedere al bancone non tanto distanti da lui e così il Sagitta poté riconoscerli facilmente: erano Mangiamorte elitari dell'ex Spia Suprema Xin Zhang Fu.
Non essendo chissà quanto inserito nelle dinamiche interne più torbide della Setta, il Muramasa era rimasto a quanto visto con i propri occhi.
La sorella della sua trascorsa compagna Lan Xia era morta dopo essere stata sconfitta, suicidandosi per non dare la soddisfazione alla minore e restare fedele ai propri principi.
Shuyun aveva osservato la scena molto a distanza per non rischiare di essere intercettato dalla pericolosa cinese, dettaglio importante che aveva costituito un errore.

Pare che finalmente Xin Zhang abbia avuto la sua vendetta!

Era ora, l'ha progettata nei minimi particolari da mesi...

Mi spiace un po' per la sorella rompi cog***ni, Baek non la starà per niente trattando bene!

Immagine

Dare la Polisucco ad una guerriera esperta della Setta dopo averla allenata personalmente così da farla lottare al proprio posto...

... Tanto sapeva che Lan Xia l'avrebbe sconfitta!

"Se tutto va secondo i piani, usa la spada per ucciderti, non temere è incantata affinché non ti possa realmente ferire"... AHAHAHAH!

È vero, tu eri lì quando glielo ha detto!

La sottoposta era certa di dare solo l'illusione di uccidersi ed invece Xin Zhang ha preferito che morisse sul serio così da rendere tutto più credibile.

Un bel trauma, così da indebolirla e farla dannare per qualche settimana... E poi catturata!

Da quanto tempo Baek la sta tenendo lì nel suo covo?

Non ne ho idea ma non sono pochi giorni, quindi penso che la stia distruggendo lentamente!
... Lo sanno tutti che Baek ci va sempre giù pesante.
Mi pare di aver capito che anche la nuova arrivata dei Dodici, quella Melia Herbert, sia stata mandata obbligatoriamente da lui dal Supremo in persona!


E perché mai?!

Credo che ultimamente abbia commesso un po' troppi errori in missioni davvero delicate e così vuole spronarla a fare più attenzione...
... Secondo me dopo essere tornata sarà il triplo più efficiente!


Brutta storia!
Baek ne ha di materia prima con cui passare il tempo allora, ahahahah!


Gli altri due risero appresso al compare e poi ordinarono da bere gin e vodka a volontà.
Shuyun chinò il capo sul proprio bicchiere, facendo roteare il poco liquido rimasto all'interno.
E così, Xin Zhang non era realmente morta ma aveva solo inscenato la sconfitta e la morte per far abbassare la guardia alla sorella minore e poi farla catturare.
Il suo intento era spezzarla completamente senza però ucciderla, così che smettesse una volta per tutte di infastidirla e cercare di riportarla sulla via della luce.
Una soluzione davvero cattiva, ancora peggiore della morte, ma da una spietata come la Fu della Setta non c'era da aspettarsi molto di diverso.

... Ora devo solo scoprire chi sia questo Baek e dove potrebbe nascondere le proprie vittime.

Se Xin Zhang si era affidata a lui, così come lo stesso Supremo, evidentemente doveva essere una persona non solo spietata, ma anche forte ed affidabile.
Aveva già diversi contatti utili da interpellare per saperne di più, ma doveva muoversi ed in fretta, Lan Xia stava passando dei guai piuttosto seri.
Dovette però far finta di nulla, concludere il drink e farsene anche portare un altro così da non destare sospetti nei tre Mangiamorte.
Uscì dal locale soltanto un'ora e mezza più tardi, affacciandosi al buio della fredda notte di Taipei.
I suoi sentimenti verso la combattente mezza cinese potevano pure essere ormai scemati, ma ciò non significava fregarsene completamente di lei.
Giunto dietro un vicolo isolato si smaterializzò sfrecciando magicamente verso due destinazioni in programma.
Una fra queste, naturalmente, dove si trovava il suo informatore più fidato, ma ancora prima l'abitazione di Fujiko Danma, dove lasciò un biglietto sotto la porta.
Si sarebbero dovuti rivedere il giorno seguente per i consueti aggiornamenti di lavoro, ma era molto probabile che il Sagitta fosse fin troppo impegnato per passare.

"Questioni urgenti mi impediranno di esserci domani.
Non posso darti una nuova data precisa, ora come ora mi è impossibile.
Brucia questa lettera dopo averla letta, mi raccomando.

S."


E casomai la donna avesse girato il foglietto...

"... Niente male quel vestito bianco, Dottoressa."


AUTOCONCLUSIVA
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