Buongiorno e ben arrivata. Pronta per dimostrare allo Spettro il tuo valore?
... sei diverso.
E tu fin troppo elegante per dirigerti su un isola dove potrebbero dartele di santa ragione. Ma in fondo per me è tutto di guadagnato, cercherò di non distrarmi troppo qualora ti strappassero tutto, ma non prometto niente.
Essendo divenuto più libero ed avendo dentro di sé una sonora sofferenza, Shuyun si tratteneva molto di meno nel parlare e nell'essere schietto e possibilmente anche fin troppo confidente. Non gli interessava niente però, era un complimento detto alla maniera sua e non gli importava se lei lo reputasse tale oppure una battuta di cattivo gusto, che poi tanto battuta non era. Se era vero ciò che aveva esposto lo spettro, allora i pericoli sarebbero stati parecchi ed era probabile che i vestiti facessero una brutta fine se non adeguatamente salvaguardati. Il Muramasa era perfettamente consapevole che se ella aveva deciso di indossare quelli era proprio perché li trovasse comodi al punto giusto da aiutarla in combattimento. Ciò però non gli impedì di esprimere il suo particolare apprezzamento verso il corpo della cino-olandese senza filtri, al massimo camuffandolo quel tanto che bastava per non essere del tutto volgare. Si alzò in piedi, sgranchendo i muscoli delle spalle e delle braccia, con sguardo concentrato ma occhi più spenti, un dettaglio che la ragazza colse quasi subito. Non appena prese a parlargli, sempre seria e concentrata, il Sagitta si volse a fissarla in risposta, silenzioso e apparentemente apatico.
Non hai nessun obbligo di dirmi cosa ti passi nella testa e nel cuore, ma non bisogno di conoscerti per sapere che i tuoi occhi non mentono... ed essi non sono vivi, come l'ultima volta che ci siamo incrociati. Se non puoi essere con me al 100%, allora lascia che io vada da sola: posso morire per mia scelta, ma non posso far morire te perché vincolato alla promessa che mi hai fatto.
Se dovessi morire per mia negligenza, non sarebbe responsabilità tua. Ognuno sceglie il proprio destino e il proprio percorso. Come non è colpa tua se tua sorella ha deciso di imboccare la via del male, non sarebbe colpa tua se io dovessi perire per miei motivi personali.
Perché cercava di confortarla anche quando non ce n'era alcun motivo? Cosa gli interessava poi di mettere in mezzo quella storia in quel momento? Shuyun evitò di porsi domande che forse in un secondo luogo lo avrebbero fatto riflettere maggiormente sulle proprie sensazioni, facendo un passo avanti, verso di lei. La differenza di altezza era notevole, ma ella sembrava così fiera nello sguardo da poterlo raggiungere soltanto grazie al proprio carisma.
... Non è stato un periodo fortunato per me, sotto certi aspetti. Questo però mi ha permesso di allenarmi con maggiore lena e affinare le mie tecniche, quindi tanto basterà per aiutarti. Prendi la scopa e monta, prima andiamo e prima torneremo con l'obiettivo nelle tue mani.
Non si sprecò nel raccontare o spiegare i dettagli, probabilmente perché da una parte ipotizzava quasi che la Fu, grazie al suo innato sesto senso, fosse in grado di capirli da sola. Dalla tasca della giacca di jeans estrasse la scopa in miniatura che fece ingrandire e tornare normale grazie alla bacchetta magica, dopo di che ci salì subito sopra, stringendo la presa sul manico. Si levò in aria all'istante, mostrando una ben più che discreta capacità di volo. Non potevano smaterializzarsi, non sapendo esattamente dove potesse apparire l'isola misteriosa.
Da quel che ho capito, l'isola scomparirà con il termine della giornata, quindi se non riusciamo a farcela in meno di dodici ore, finiremo in acqua. Mi auguro però vivamente che non serva tutto questo tempo per arrivare al traguardo. Sarò sempre la tua ombra, ricordalo. Arrivati lì ti darò una cosa...
Dopo aver parlato anche troppo, Shuyun prese il via verso la direzione indicata da Nabiki per rintracciare il luogo misterioso dove era custodita la "Fendicielo". Sorvolare l'oceano era una sensazione particolare, bella probabilmente, per quanto il motivo dietro a quel volo non era altrettanto allettante. Non appena i due combattenti raggiunsero la zona designata, fu abbastanza impossibile non notare l'unica zolla di terra non presente in nessuna mappa registrata.
ADESSO NON PROVARE A DIRMI CHE NON È ACCOGLIENTE!
Dovette per forza alzare la voce, in quanto intorno all'isola forti raffiche di Vento imperversavano da una parte all'altra, accompagnate da nuvoloni scuri e minacciosi. Quel posto era fatto apposta per essere completamente inospitale e fungere da roccaforte perfetta per un'arma speciale e costruita per condurre il suo portatore alla vittoria. Utilizzando entrambi le proprie capacità di volo su scopa piuttosto sviluppate, raggiunsero la baia esterna, atterrando sulla sabbia bagnata. Ogni tanto le folate erano così forti che minacciavano quasi di destabilizzare il loro equilibrio e farli cadere all'indietro: combattere in un territorio simile era pura follia. Forse in quell'istante Lan Xia avrebbe capito cosa significasse davvero imbattersi in una ricerca simile, una ricerca che avrebbe messo seriamente in pericolo la sua stessa vita. Shuyun avanzò di qualche passo, poi estrasse dalla tasca interna della giacca un sacchetto di velluto nero, abbastanza piccolo. Ne prese qualcosa all'interno. Poi lanciò quel sacchetto alla ragazza la quale, frugando dentro, trovò un anello, ma non un anello qualsiasi.
Allora, Seguace di Nabiki... Come agiamo?
Ponendole quella domanda, Shuyun estrasse la bacchetta magica che tenne salda con la mano sinistra, mentre sfoderava l'arma bianca da stringere nella destra.
Buongiorno e ben arrivata. Pronta per dimostrare allo Spettro il tuo valore?
... sei diverso.
E tu fin troppo elegante per dirigerti su un isola dove potrebbero dartele di santa ragione.
Queste sono le vesti da combattimento della mia famiglia... non avrei potuto affrontare questa sfida con abiti diversi. -replicò Lan, fiera e carismatica.
Ma in fondo per me è tutto di guadagnato, cercherò di non distrarmi troppo qualora ti strappassero tutto, ma non prometto niente.
E tu ti sei fatto un tuffo perché sentivi caldo, o per risultare ancora più affascinante ai miei occhi?
Aveva parlato senza pensare, e la dimostrazione stava nel non aver minimamente riflettuto prima di aprire bocca, nel non essersi presa nemmeno un secondo per ponderare se fosse il caso di reagire istintivamente: aveva ricevuto quel complimento -schietto, quasi "cattivo" da parte di Shuyun- ed aveva risposto di getto, con voce tagliente... ma senza dire nulla che non fosse la verità per lei; il Muramasa era stupendo così, un po' bagnato, con la camicia appiccicata al corpo, la barba lasciata al naturale, i jeans strappati. Ad ogni modo, se ne rese conto quasi subito, avrebbe dovuto evitare di pronunciare commenti come quello, soprattutto quando dovevano concentrarsi sulla pericolosa missione che li attendeva: tossicchiò, cercando di recuperare l'autocontrollo e un certo distacco da tutto ciò non riguardava l'obiettivo; tuttavia le fu impossibile non notare lo sguardo spento dei suoi occhi, un dettaglio che la spinse a parlare, a preoccuparsi per lui per chissà quale assurdo motivo.
Non hai nessun obbligo di dirmi cosa ti passi nella testa e nel cuore, ma non bisogno di conoscerti per sapere che i tuoi occhi non mentono... ed essi non sono vivi, come l'ultima volta che ci siamo incrociati. Se non puoi essere con me al 100%, allora lascia che io vada da sola: posso morire per mia scelta, ma non posso far morire te perché vincolato alla promessa che mi hai fatto.
Se dovessi morire per mia negligenza, non sarebbe responsabilità tua. Ognuno sceglie il proprio destino e il proprio percorso. Come non è colpa tua se tua sorella ha deciso di imboccare la via del male, non sarebbe colpa tua se io dovessi perire per miei motivi personali.
Non voglio che ti accada nulla di male.
Di nuovo parlò senza riflettere, ma con un velo di dolcezza sia nella voce che nello sguardo: aveva pensato tanto all'uomo, in quei mesi, e nonostante lo conoscesse poco si sentiva legata a lui al punto da temere per la sua vita, soprattutto se essa veniva messa in pericolo a causa della promessa di aiutarla.
... Non è stato un periodo fortunato per me, sotto certi aspetti.
Lo fissò dal basso verso l'alto, sostenendo il suo sguardo, sondandogli l'anima in silenzio così da comprendere di quali aspetti stesse parlando: problemi sentimentali, questo pensò quasi all'istante. Sì, ma quanto gravi? Parecchio, se rischiavano di farlo addirittura deconcentrare.
Questo però mi ha permesso di allenarmi con maggiore lena e affinare le mie tecniche, quindi tanto basterà per aiutarti. Prendi la scopa e monta, prima andiamo e prima torneremo con l'obiettivo nelle tue mani.
Non ne ho una. Dovrai portarmi con te.
Replicò lei con un'alzata lieve di spalle, attendendo che l'uomo salisse sulla scopa per posizionarcisi sopra a sua volta, avvolgendogli i fianchi con le braccia e schiacciando il proprio petto contro la sua schiena: per un secondo, per un solo istante, Lan dimenticò cosa dovevano fare e perché fossero lì, godendosi la strana sensazione -strana perché piacevole, adrenalinica, proibita- di essere tanto vicina al Muramasa. Un secondo, appunto, poiché l'altro non era l'unico a vantare un'ottima capacità di concentrazione quando serviva.
Da quel che ho capito, l'isola scomparirà con il termine della giornata, quindi se non riusciamo a farcela in meno di dodici ore, finiremo in acqua. Mi auguro però vivamente che non serva tutto questo tempo per arrivare al traguardo. Sarò sempre la tua ombra, ricordalo.
Mi fido di te. -non sapeva perché, ma era così.
Arrivati lì ti darò una cosa...
Annuì, chiudendo gli occhi e lasciando che fosse Shuyun a guidare entrambi all'isola su cui si trovava la "Fendicielo", almeno stando alle informazioni di Nabiki: era bello, in realtà, volare sopra quell'enorme distesa d'acqua, soprattutto se appiccicata alla schiena dell'altro, ma non si poteva dire che la terra sotto di loro fosse molto... come dire...
ADESSO NON PROVARE A DIRMI CHE NON È ACCOGLIENTE!
DA COSTRUIRCI UNA CASA PER LE VACANZE!
Rispose lei con sarcasmo, palese, stringendosi più forte alla schiena del Muramasa a causa di quelle fortissime raffiche di Vento che minacciavano addirittura di far perdere loro l'equilibrio da sopra la scopa: alla fine, però, Shuyun riuscì a far atterrare entrambi sani e salvi -per il momento- nella baia esterna; la prima cosa che Lan fece, ovviamente, fu muoversi per prendere la bacchetta e stringerla tra le dita... ma prima che ciò avvenisse, l'uomo le lanciò un sacchetto di velluto nero con, al suo interno, un anello che la Fu conosceva bene.
... Shuyun... grazie.
Aveva comprato gli anelli della Novak per lei... per entrambi, ma sostanzialmente per lei, per essere sicuro di poterla supportare al meglio: lo fissò intensamente per qualche istante, dopodiché indossò l'anello al medio della mano sinistra ed estrasse la bacchetta, annuendo con convinzione e determinazione.
Allora, Seguace di Nabiki... Come agiamo?
Dobbiamo addentrarci all'interno dell'isola, perciò direi di avviarci in quella direzione -indicò la zona di fronte a sé- e costeggiarla fino a trovare un passaggio che ci faccia avvicinare al cuore dell'isola. Cosa ne pensi?
Gli domandò, ritrovandosi d'improvviso a ringraziare, con una forza tale da lasciarla quasi senza fiato, la Trama, il Mana, Nabiki ed il Destino per aver mandato il Muramasa da lei.
Ma in fondo per me è tutto di guadagnato, cercherò di non distrarmi troppo qualora ti strappassero tutto, ma non prometto niente.
E tu ti sei fatto un tuffo perché sentivi caldo, o per risultare ancora più affascinante ai miei occhi?
... Chissà...
No, la verità era sicuramente un'altra e Shuyun lo sapeva, ma nel sentirla parlare e dire quelle cose, gli venne spontaneo rispondere in modo un po' più criptico. Alla fine era una maniera come un'altra per farle capire che quelle parole non gli erano indifferenti, che lei in sé per sé non gli era indifferente, pur essendo ancora presente Callisto, in un certo senso. Era trascorso più di un mese da quella separazione, un tempo ragionevole per uno come lui per farsene una ragione, ma non era detto che fosse pure abbastanza per andare avanti.
Se dovessi morire per mia negligenza, non sarebbe responsabilità tua. Ognuno sceglie il proprio destino e il proprio percorso. Come non è colpa tua se tua sorella ha deciso di imboccare la via del male, non sarebbe colpa tua se io dovessi perire per miei motivi personali.
Non voglio che ti accada nulla di male.
... È già successo... e le ferite rimaste sono state molto più dolorose di quelle che potrei farmi su quell'isola. ... Non è stato un periodo fortunato per me, sotto certi aspetti. Questo però mi ha permesso di allenarmi con maggiore lena e affinare le mie tecniche, quindi tanto basterà per aiutarti. Prendi la scopa e monta, prima andiamo e prima torneremo con l'obiettivo nelle tue mani.
Non ne ho una. Dovrai portarmi con te.
Tsk... Sali, avanti.
Salirono entrambi sulla scopa del Sagitta (una "Thunderstorm", ovviamente) e partirono alla volta dell'isola misteriosa, o meglio, alla volta della zona dove doveva trovarsi l'isola. La ragazza si stringeva forte a lui, con una presa salda ed un abbandono totale, incondizionato, come se sapesse che non l'avrebbe mai fatta cadere o scivolare. Come mai tanta fiducia verso qualcuno di sconosciuto? Forse percepiva un feeling naturale e spontaneo? Non era quello il momento adatto per porre domande simili, comunque.
ADESSO NON PROVARE A DIRMI CHE NON È ACCOGLIENTE!
DA COSTRUIRCI UNA CASA PER LE VACANZE!
Le forti raffiche di Vento erano talmente tanto impetuose da destabilizzare facilmente l'equilibrio dell'Ignis, ma non abbastanza da fargli perdere il controllo del mezzo magico. Considerando anche il peso in aggiunta fornito dalla Fu, divenne più facile sterzare e scendere di quota in picchiata così da rasentare la superficie marina e guidare fino alla riva. Sentì il fiato caldo della cino-olandese sul collo ed un leggero brivido gli attraversò il corpo, raggiungendo zone che non avrebbe dovuto raggiungere.
Eccoci, fai attenzione quando scendi... Perfetto.
Sapeva che non le sarebbe servito aiuto per tornare con i piedi per terra ed infatti in meno di dieci secondi, Shuyun aveva rimpicciolito nuovamente la scopa e l'aveva rimessa nella tasca. L'atmosfera era pessima, il Vento incessante e la luce del sole serrata tra nuvoloni neri e minacciosi. Insomma l'ideale per un camping o, come già detto, per la costruzione di una casa vacanze. Senza perdere altro tempo, l'uomo estrasse dalla giacca il "regalo" preso per sé e per la Fu, dandoglielo al volo, ovvero le fedine Magik Transfer, un piccolo gioiello della Novak Industries.
... Shuyun... grazie.
Dobbiamo sfruttare ogni risorsa ed in più devi arrivare alla meta sana e salva ad ogni costo. Allora, Seguace di Nabiki... Come agiamo?
Dobbiamo addentrarci all'interno dell'isola, perciò direi di avviarci in quella direzione e costeggiarla fino a trovare un passaggio che ci faccia avvicinare al cuore dell'isola. Cosa ne pensi?
La vegetazione è fitta e non escludo che si celino pessime sorprese all'interno della boscaglia. È una zona apparentemente di giungla, quindi credo che l'ipotesi da te esposta sia giusta, ma proverei a cercare più un punto da scalata. Se ci addentrassimo e trovassimo pericoli seri, la natura non ci fornirebbe aiuto, ma se arriviamo in un punto alto, da lì avremo una panoramica perfetta di tutto il circondario. Teniamo quindi gli occhi aperti e costeggiamo come hai detto tu, ma vediamo anche di rimediare una parete rocciosa o un percorso verso l'alto.
Come già annunciato in precedenza, Shuyun rimase alle spalle della semi orientale, avanzando di un passo ogni qual volta avanzava lei di due, mantenendo una distanza lieve. Era attento, sempre allerta e passava gli occhi da una zona all'altra dello spazio visivo, senza mai spostare eccessivamente l'attenzione da lei. Dopo circa settecento metri, la boscaglia divenne una lunga e ripida parete di solida roccia biancastra, probabilmente granito.
Benissimo, non poteva andarci meglio.
Fu di nuovo la volta di estrasse la scopa e far montare la ragazza assieme a lui per iniziare a salire, utilizzando la copertura della montagna per evitare che il Vento si rivelasse pericoloso. Tempo tre minuti e si ritrovarono ad almeno trecento metri di altezza, quindi un bel po' in alto e pronti a rendersi conto di cosa li aspettasse dentro l'isola "cassaforte". Una grande roccia piana mostrava la presenza di portone antichissimo, sigillato da una lastra di metallo con sopra delle incisioni in lingua incomprensibile da quella altezza. Tre vie, rappresentate da tre ponti in disuso e diroccati, conducevano verso alcune zone non facilmente visibili ed una grossa tromba d'aria imperversava di tanto in tanto qua e là. Quello era un chiaro segnale che faceva presagire l'impossibilità di sfruttare la scopa per raggiungere il punto centrale. Dovevano cavarsela a piedi, scalando e arrampicandosi. Era inutile tenere ancora la bacchetta e la spada, ripose tutto e si preparò a capire da quale punto iniziare la discesa, anche se non era così tanto semplice come sperato. Poi però, non troppo distante da loro, Shuyun vide una serie di pali tagliati orizzontalmente conficcati nel terreno sottostante che andavano via via scalando verso il basso.
... Come te la cavi con l'equilibrio?
Domanda retorica da fare ad una esperta di arti marziali ma ogni tanto un po' di senso dell'umorismo era utile quando i guai sembravano essere appena all'inizio. Considerando la frequenza della tromba d'aria che si presentava ogni sette secondi circa, saltare da un palo all'altro non era così tanto assurdo come intento, seppur pericolosissimo. Tra l'uno e l'altro c'erano circa tre metri di distanza e non erano sicuramente messi in ordine. Forse un tempo reggevano una specie di funivia o qualcosa di simile.
Quest'isola è stata resa un miraggio solo dopo la morte dello Spettro, evidentemente prima era abitata da Maghi e Streghe. Dannazione, stavano nascosti proprio bene... Allora, sei pronta? Andrò prima io, così che possa controllare la stabilità dei tronchi e aiutarti in caso di pericolo. Non sto facendo l'eroe, ma cerchiamo di ricordarci che sei tu quella che servirà alla fine della fiera.
Detto questo, il Sagitta si avvicinò al ciglio della roccia ed effettuò i primi due salti, atterrando correttamente sul secondo palo, voltandosi poi, guardando Lan Xia.
Sono solidi!
Ed avrebbe continuato così fino alla fine, facendo sempre attenzione che la cino-olandese non incontrasse difficoltà eccessive, munito ogni qual volta di bacchetta alla mancina.
Spoiler:
EFFETTUARE SETTE TIRI SUL TALENTO FISICO OGNI TIRO DEVE AVERE COME RISULTATO ALMENO 3 IN CASO DI FALLIMENTO, LA PG PUÒ GIOCARSI CHE ATTERRANDO MALE RISCHIA DI CADERE MA SHUYUN CON UN "LEVICORPUS" EVITA CHE FINISCA DI SOTTO IL PERCORSO DEI TRONCHI LI CONDURRÀ FINO VICINO AL PONTE CENTRALE DIROCCATO
Ma in fondo per me è tutto di guadagnato, cercherò di non distrarmi troppo qualora ti strappassero tutto, ma non prometto niente.
E tu ti sei fatto un tuffo perché sentivi caldo, o per risultare ancora più affascinante ai miei occhi?
... Chissà...
Comunque non è che lui cercasse di aiutarla nel ritrovare la concentrazione, eh! Dicendole in quel modo stuzzicava la sua curiosità, il suo chiedersi se si comportasse in quel modo solo per infastidirla, per punzecchiarla, o perché magari ci fosse altro dietro, insomma, la faceva focalizzare anche troppo su ciò che in teoria non avrebbe nemmeno dovuto interessarle. Eppure si sentiva in qualche modo connessa a quell'uomo, forse perché egli aveva accettato di aiutarla pur non essendone realmente costretto, e se ora non si fosse dimostrato abbastanza pronto e concentrato avrebbe anche potuto ferirsi gravemente, cosa che lei voleva evitare, altrimenti non avrebbe più superato i sensi di colpa.
Se dovessi morire per mia negligenza, non sarebbe responsabilità tua. Ognuno sceglie il proprio destino e il proprio percorso. Come non è colpa tua se tua sorella ha deciso di imboccare la via del male, non sarebbe colpa tua se io dovessi perire per miei motivi personali.
Non voglio che ti accada nulla di male.
... È già successo... e le ferite rimaste sono state molto più dolorose di quelle che potrei farmi su quell'isola.
Come non interpretare a livello di "relazione sentimentale conclusa" quelle parole? Magari si sbagliava, magari stava peccando di arroganza nel credere di poterlo decifrare tanto bene, o magari ci stava davvero vedendo giusto... in ogni caso non era una cosa che avrebbe dovuto riguardarla.
... Non è stato un periodo fortunato per me, sotto certi aspetti. Questo però mi ha permesso di allenarmi con maggiore lena e affinare le mie tecniche, quindi tanto basterà per aiutarti. Prendi la scopa e monta, prima andiamo e prima torneremo con l'obiettivo nelle tue mani.
Non ne ho una. Dovrai portarmi con te.
Tsk... Sali, avanti.
Si sistemò contro la sua schiena, appoggiandosi per bene e lasciando che fosse Shuyun a trasportare entrambi fino all'isola dove la "Fendicielo" era nascosta, un posto che definire "l'antitesi dell'accoglienza" non sarebbe comunque bastato a renderne l'idea; essendo in due però, ed avendo il Muramasa un'ottima tecnica di volo, la scopa riuscì a portarli a destinazione, facendo planare entrambi nella zona più esterna dell'isola.
Eccoci, fai attenzione quando scendi... Perfetto.
Scese con cura dalla scopa, rimanendo appoggiata all'uomo fino all'ultimo, dopodiché si guardò intorno, attenta e concentrata. Era consapevole, perfettamente, che affrontare tutto da sola avrebbe significato guai, per questo ringraziò dentro di sé l'altro e il Conflux che l'aveva messo sulla sua strada; il ringraziamento, poi, divenne palese quando Shuyun le passò un "regalo" comprato per l'occasione, degli anelli creati dalle Novak Industries che avrebbero decisamente fatto al caso loro.
Dobbiamo sfruttare ogni risorsa ed in più devi arrivare alla meta sana e salva ad ogni costo. Allora, Seguace di Nabiki... Come agiamo?
Dobbiamo addentrarci all'interno dell'isola, perciò direi di avviarci in quella direzione e costeggiarla fino a trovare un passaggio che ci faccia avvicinare al cuore dell'isola. Cosa ne pensi?
La vegetazione è fitta e non escludo che si celino pessime sorprese all'interno della boscaglia. È una zona apparentemente di giungla, quindi credo che l'ipotesi da te esposta sia giusta, ma proverei a cercare più un punto da scalata. Se ci addentrassimo e trovassimo pericoli seri, la natura non ci fornirebbe aiuto, ma se arriviamo in un punto alto, da lì avremo una panoramica perfetta di tutto il circondario. Teniamo quindi gli occhi aperti e costeggiamo come hai detto tu, ma vediamo anche di rimediare una parete rocciosa o un percorso verso l'alto.
Mi sembra un'idea sensata... andiamo.
Andò per prima, quindi, sentendo la presenza del Muramasa costantemente dietro di sé, a protezione: costeggiando l'esterno dell'isola, dopo un chilometro o poco meno i due arrivarono ad una parete ripida, fatta di roccia bianca dall'aria bella solida, insomma, l'ideale per mettere in atto il loro piano.
Benissimo, non poteva andarci meglio.
Ovviamente sfruttarono una cosa volta la scopa, così da raggiungere i trecento metri di altezza e da lì avere una panoramica di cosa avrebbero dovuto affrontare: c'era un portone dall'aria millenaria, sigillato con una lastra di metallo lavorata al fine di presentare incisioni in una lingua che, da quella distanza, Lan non avrebbe mai saputo decifrare; vi erano poi tre possibili strade da imboccare, tutte e tre portavano a zone nascoste dalla boscaglia, e a completare il tutto non mancava qualche simpatica tromba d'aria qua e là.
Fantastico...
Mormorò la Fu, liberandosi della bacchetta come fece lui, perché tanto era ovvio che avrebbero dovuto muoversi senza l'ausilio della scopa, ma preparandosi a scalare, saltare e quant'altro; anche la donna, però, notò poco dopo tutta una serie di pali conficcati nel terreno che avrebbero funto da "step" per scalare verso il basso e raggiungere quindi la zona più interna dell'isola.
... Come te la cavi con l'equilibrio?
Potrei uscirne senza troppi danni, se è questo che intendi. - replicò lei, sbuffando con una leggera ironia per poi sgranchirsi le gambe e riscaldare velocemente i muscoli.
Quest'isola è stata resa un miraggio solo dopo la morte dello Spettro, evidentemente prima era abitata da Maghi e Streghe. Dannazione, stavano nascosti proprio bene...
Anche troppo bene. Forse si trattava di una qualche civiltà primitiva... - perché il "prima" di cui aveva parlato Shuyun, per lei, si perdeva nei millenni passati.
Allora, sei pronta? Andrò prima io, così che possa controllare la stabilità dei tronchi e aiutarti in caso di pericolo.
Shuyun...
Non sto facendo l'eroe, ma cerchiamo di ricordarci che sei tu quella che servirà alla fine della fiera.
... d'accordo. Ma stai attento.
Lo lasciò fare, osservandolo effettuare i primi due salti quasi trattenendo il respiro nel timore che potesse scivolare, calcolare male le distanze o chissà che altro: va bene pensare a se stessi ed alla riuscita della "avventura", per così definirla, ma questo non la spingeva certo a fregarsene della sicurezza del Muramasa... anzi.
Sono solidi!
Annuì semplicemente e, presa una leggera rincorsa, cominciò a saltare a sua volta, palo dopo palo, mantenendo costantemente sotto controllo il respiro e lasciando ogni pensiero superfluo fuori dalla sua mente, al fine di focalizzarsi solo su quei pali: andò benissimo, riuscendo perfettamente a passare da un palo all'altro, ma fu l'ultimo salto quello che le fece battere il cuore, non tanto perché più difficile degli altri o più pericoloso... quanto perché Shuyun la prese direttamente in braccio.
...
Ricambiò quel suo sguardo intenso, percependo la forza con cui le sue braccia la stavano stringendo - quasi a non volerla più lasciar andare e mettere giù - e la delicatezza con cui esse la fecero scendere, facendole poggiare i piedi per terra.
... è andata bene, finora. Credo che da questo momento in poi dovremmo tenere la bacchetta a portata di mano... non sappiamo cosa ci ritroveremo ad affrontare.
Commentò Lan dopo essersi leggermente schiarita la voce: aveva sentito solo lei quella strana sensazione di calore al centro dello stomaco, o semplicemente l'uomo era bravissimo a nasconderla?
Non sto facendo l'eroe, ma cerchiamo di ricordarci che sei tu quella che servirà alla fine della fiera.
... d'accordo. Ma stai attento.
Raggiungere quella zona dell'isola fino ad allora non era stato troppo complesso, però era anche vero che stavano appena all'inizio. Il primo ostacolo da definirsi tale fu una prova di salto e di equilibrio, sopra dei pali utilizzati chissà quanto tempo prima per un imprecisato scopo. Il Sagitta andò avanti, così da poter controllare la stabilità dell'appoggio per il salto ed evitare che Lan Xia cadesse di sotto in caso di perdita dell'equilibrio. Fortunatamente, pur essendo una distanza considerevole quella tra un palo e l'altro, la ragazza dimostrò di avere una grandissima padronanza di Concentrazione e Talento Fisico. Il corpo atletico ma non muscoloso si muoveva con una leggiadria incredibile. Era tonico, ma allo stesso tempo leggero, grazie anche all'influenza del DNA orientale. Giunto all'ultimo step, Shuyun si volse per aspettarla, ma non si accorse che, forse troppo impegnata nell'effettuare dei salti al momento giusto, la ragazza andò troppo svelta. Questo non gli permise di farsi indietro per tempo e così finì per afferrarla in braccio, incrociando il suo sguardo per diversi secondi, prima di appoggiarla con i piedi per terra.
... è andata bene, finora. Credo che da questo momento in poi dovremmo tenere la bacchetta a portata di mano... non sappiamo cosa ci ritroveremo ad affrontare.
Stai davvero in forma... ... Devo ammettere che una elasticità della gambe simile non l'avevo mai vista.
E perché nel pronunciare delle simili parole gli veniva da immaginarla mentre allargava le gambe completamente nuda per sederglisi sopra, altezza membro, possibilmente eretto? Non fu una fantasia di aiuto in quell'istante, come non lo fu nemmeno la sensazione un po' meno primordiale che lo colpì e lo attraversò quando la tenne tra le braccia. Era stato bello sentire il suo corpo in suo potere, il calore ricevuto da esso, quell'attimo di silenzio, occhi negli occhi. Una condizione simile non giovava né a lei, né a lui, lui che per certi versi si sentiva anche in colpa nell'avere simili idee o emozioni, considerando la presenza di Callisto ancora nel suo cuore. Magari erano le condizioni a far nascere certe sensazioni nuove, oppure il bisogno di affetto, di sesso, di sintonia con una persona... O magari no, magari era proprio...
Ma quali sciocchezze vado pensando...
Temo sia ancora presto per pensare ai grossi pericoli. Forse dovremo aspettare di entrare lì dentro...
Shuyun si riferiva ovviamente al grande portone incastrato nella roccia con sopra delle scritte che, adesso, era più chiare per entrambi: Cinese. Essendo però ancora lontani ed avendo diversi segni di usura quell'ingresso malandato, dovevano avvicinarsi di più e poi controllare direttamente. Il ponte di legno era in condizioni pericolose e pericolanti, tanto che sperare di non cadere di sotto era una autentica follia.
Ok... Anche in questo caso possiamo lavorare di squadra, sai attutire bene le magie?
Chiese quasi retorico, aspettando l'ovvia risposta affermativa della Fu, decisamente una combattente magica valorosa e capace.
D'accordo, allora mettiti in posizione con le braccia a croce davanti al petto, pronta per attutire ed assorbire. Schiena verso il ponte ma a pochi passi dal ciglio, sarai dall'altra parte in men che non si dica.
Ce ne voleva di sicurezza nelle proprie capacità per sperare di far andare a buon fine un atto simile, ma Shuyun non sembrava affatto preoccupato o titubante. Qualora quindi la cino-olandese avesse deciso di dargli ascolto, fidandosi per l'ennesima volta di lui senza battere ciglio, l'uomo avrebbe estratto la bacchetta. Nemmeno tre secondi ed ecco che dalla punta dell'arma partì uno Schiantesimo modulato per non essere letale che la prese in pieno e la fece volare indietro di parecchi metri.
Tutto a posto?!
Chiese quasi subito, quando la ragazza toccò con le scarpe la superficie del suolo dall'altra parte del ponte.
[Cap. Magica 27]
Adesso... Attira questa verso di te! Io la terrò ben saldo, forza!
Ripose la bacchetta magica nel fodero interno alla giacca e prese a due mani la propria spada, mostrandogliela per bene. Non appena l'incantesimo "Accio" agì sull'arma, lui rimase ben ancorato, lasciando che la magia lo trasportasse con sé direttamente verso Lan Xia. Si sperava che ella avesse la giusta prontezza di scansarsi al suo arrivo, così che non le finisse rovinosamente addosso.
Ottimo lavoro...
Espresse con un lieve sorriso compiaciuto, estraendo dalla tasca dietro dei jeans una piccolissima borsa sportiva in miniatura. La ragazza aveva dimenticato le cose essenziali ma sembrava proprio che lui avesse invece pensato a tutto, ma non certo solo per lui, anzi, soprattutto per lei. Ingrandì la borsa, già precedentemente incantata con l'Adduco Maxima, estraendo poi da essa una bevanda a base di sali minerali.
... Sete?
In realtà lì dentro aveva anche un piccolo kit di pronto soccorso ed alcune medicine, ma non era necessario mostrarle tutto, specie per non farle venire ansia. Attese che la ragazza si dissetasse dopo la bella prova di atletica e la sudata effettuata per arrivare fino a lì, poi bevve un po' anche lui, finendo la bottiglietta. Dovevano muoversi, avrebbero effettuato un altro break più avanti, qualora ce ne fosse stato bisogno.
Il mio Cinese non sarà mai perfetto quanto il tuo... Perché non ci dici cosa c'è scritto qui sopra?
Avanzò poi quella richiesta, mentre camminava piano fino ad arrivare di fronte al grandissimo portone metallico.
I Due Guerrieri Immortali Proteggono L'Ingresso Alla Città Di Ferro. Porta Con Te La Prova Del Tuo Valore Ed Allora Avrai Il Permesso Di Accedere. Le Camere Dei Guerrieri Accetteranno Un Solo Prode.
Guardando sia a destra, che a sinistra, Lan Xia avrebbe visto che gli altri due ponti conducevano presso due altre porte di metallo incastrate nella roccia. Più piccole rispetto a quella, ed in più non dorate ma d'argento. Sopra una c'era scritto "Coraggio", sopra l'altra c'era scritto "Ardore". Quale avrebbe scelto per sé la Fu? E dove avrebbe mandato Shuyun?
Quell'avventura, indubbiamente pericolosa e carica d'imprevisti, era iniziata nel migliore dei modi, perché nessuno dei due si era ancora fatto male: Lan aveva constatato fin da subito come la presenza di Shuyun fosse fondamentale, non solo perché avere qualcuno accanto la faceva sentire più tranquilla, ma anche perché egli aveva immediatamente dimostrato la propria utilità, facendo arrivare entrambi sull'isola con la scopa e tracciando quel percorso coi pali che permise loro di arrivare incolumi nella parte più interna rispetto alla costa. Ma non era solo tranquillità ciò che il Muramasa le ispirava: quando la prese in braccio, la Fu sentì un brivido caldo percorrerle tutta la schiena, che la spinse a guardarlo più intensamente e a sentire quasi il proprio corpo bruciare nei punti in cui le dita di lui la stavano sostenendo; era reale ciò che sentiva? Ed era lei l'unica a sentirlo? Non poteva darsi le giuste risposte -a meno di non porre domande dirette che avrebbero probabilmente distratto entrambi- quindi si lasciò mettere giù con apparente nonchalance, supportata da un leggero colpo di tosse.
... è andata bene, finora. Credo che da questo momento in poi dovremmo tenere la bacchetta a portata di mano... non sappiamo cosa ci ritroveremo ad affrontare.
Stai davvero in forma... ... Devo ammettere che una elasticità della gambe simile non l'avevo mai vista.
Ah... beh... Insomma... anche tu hai dei riflessi decisamente notevoli...
Perché aveva presa al volo senza nessun problema, quasi senza scomporsi, segno di quanto la mente, il corpo e lo sguardo fossero non solo allenati, ma anche e soprattutto in perfetta sintonia.
Temo sia ancora presto per pensare ai grossi pericoli. Forse dovremo aspettare di entrare lì dentro...
Credo che l'idioma sul portone sia cinese, ma da qui non riesco a leggerlo... dovremmo avvicinarci, ma non si può dire che quel ponte mi ispiri particolarmente fiducia. -ironia allo stato puro, ovviamente, perché il suddetto ponte era talmente malandato da ritenere impensabile provare ad utilizzarlo per passare dall'altra parte.
D'accordo, allora mettiti in posizione con le braccia a croce davanti al petto, pronta per attutire ed assorbire. Schiena verso il ponte ma a pochi passi dal ciglio, sarai dall'altra parte in men che non si dica.
Quella fu una grande prova di fiducia per la cino-olandese, che praticamente stava dando il suo consenso a farsi schiantare dall'altra parte del ponte col rischio di farsi male o peggio, di cadere di sotto per un'errata calibrazione di potenza da parte del Muramasa: tuttavia la Fu fece esattamente ciò che le era stato chiesto, riponendo la bacchetta nella fondina ed incrociando le braccia di fronte al petto, con lo sguardo concentrato; fu un'esperienza un po' strana farsi schiantare senza troppa potenza e con un obiettivo ben preciso, ma quando i suoi piedi toccarono la terra, un sorriso soddisfatto ed ammirato nei confronti dell'uomo le si palesò spontaneo sulle labbra.
Tutto a posto?!
Non potrei stare meglio!
Adesso... Attira questa verso di te! Io la terrò ben saldo, forza!
Si concentrò per qualche istante, non volendo essere da meno del Muramasa, e castando un semplice incanto "Accio" attirò a sé l'uomo e soprattutto la spada a cui egli si era aggrappato, spostandosi all'ultimo così da farlo atterrare a sua volta accanto a sé, sulla terraferma.
Ottimo lavoro...
Siamo una bella squadra a quanto sembra, mh?
Gli sorrise a sua volta, spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre osservava i suoi movimenti e la bottiglietta che tirò fuori da una borsa miniaturizzata prima e riportata alle dimensioni originali poi, piena di un liquido color arancione da poter identificare quasi all'istante come un integratore babbano di sali minerali.
... Sete?
Ne berrei volentieri un sorso, se non ti dispiace.
Rispose Lan, accettando quindi quella bevanda rinfrescante ed energizzante prima di passarla nuovamente al proprietario, avendone bevuto solo due o tre sorsi, quanto bastava per sentirsi meglio insomma.
Il mio Cinese non sarà mai perfetto quanto il tuo... Perché non ci dici cosa c'è scritto qui sopra?
Erano arrivati di fronte al portone metallico, ed ora la Fu era in grado di leggere la scritta presente su di esso, scritta che condivise ovviamente con Shuyun quasi subito.
"I Due Guerrieri Immortali Proteggono L'Ingresso Alla Città Di Ferro. Porta Con Te La Prova Del Tuo Valore Ed Allora Avrai Il Permesso Di Accedere. Le Camere Dei Guerrieri Accetteranno Un Solo Prode."
In effetti, a ben guardare, a destra e a sinistra c'erano due ponti che conducevano ad altre due porte, d'argento e più piccole di quella di fronte a cui si trovavano loro, e con due scritte diverse.
Quella lì -indicò quella di sinistra- riporta la scritta "Coraggio", mentre sull'altra -quella di destra- c'è scritto "Ardore". Se tu non hai alcuna preferenza... credo che il coraggio mi ispiri decisamente di più.
Perché si sentiva più coraggiosa che ardita. Era chiaro, dunque, che dovessero momentaneamente separarsi, superare le prove in entrambe le porte, e poter accedere al portone dorato: lo guardò per un lungo istante, quasi incerta sul dirgli o meno qualcosa, ma alla fine si limitò ad un sorriso incoraggiante e fiducioso e ad una sorta di mezza battuta ironica.
Vedi di non morire, d'accordo? Ho idea che avrò ancora parecchio bisogno di te...
"I Due Guerrieri Immortali Proteggono L'Ingresso Alla Città Di Ferro. Porta Con Te La Prova Del Tuo Valore Ed Allora Avrai Il Permesso Di Accedere. Le Camere Dei Guerrieri Accetteranno Un Solo Prode."
Nessun vantaggio insomma...
Quella lì riporta la scritta "Coraggio", mentre sull'altra c'è scritto "Ardore". Se tu non hai alcuna preferenza... credo che il coraggio mi ispiri decisamente di più.
No, nessuna obiezione. Sei tu che devi regolarti meglio con ciò che vuoi affrontare. Sarà compito mio occuparmi della porta "Ardore".
Fortunatamente gli altri due ponti erano traballanti e malandati ma di sicuro non completamente distrutti. Questo avrebbe dato ai due avventurieri la possibilità di attraversarli e raggiungere in tal modo le grandi porta metalliche. La vide metterglisi di fronte e guardarlo negli occhi, quindi rispose allo sguardo con fredda intensità.
Vedi di non morire, d'accordo? Ho idea che avrò ancora parecchio bisogno di te...
... Ci vediamo qui tra poco. Sempre allerta e se avessi bisogno di usare l'anello, fallo senza esitazione.
Ammorbidì leggermente il viso, sorridendole appena, per poi voltarsi e dirigersi verso la prossima meta, sapendo che tanto lei avrebbe fatto lo stesso. Una volta oltrepassato il ponte diroccato, arrivato a meno di un metro dalla porta essa si aprì da sola, stesso discorso fu per quella del Coraggio imboccata da Lan Xia. Avanzò di qualche passo fino ad addentrarsi completamente, solo allora il portone si chiuse alle sue spalle, mettendolo faccia a faccia con la prima vera minaccia dell'isola.
E così saresti tu che devo eliminare... D'accordo, ti dimostrerò il mio Ardore.
Nel frattempo, la cino-olandese entrava nella propria stanza delle prove, quella del "Coraggio", ritrovandosi in una camera piuttosto grande, anzi, una caverna spaziosa. Tale caverna, fatta apparentemente di piccoli cristalli di ghiaccio aderenti alle pareti, aveva un pavimento lucido e probabilmente un po' scivoloso. In mezzo alla camera, dentro ad una bara ghiacciata, c'era una donna che non appena percepì la presenza della "sfidante", spalancò gli occhi. La bara si ruppe in mille frammenti e la figura armata e con una strana armatura antica, fissò intensamente la Spia di I° Classe, con aria combattiva e preparata. Gli stivali che indossava erano particolari, le permettevano di non scivolare sul ghiaccio con tutto che si notava perfettamente quanto fosse un pavimento sconveniente per lottare. Il coraggio però stava proprio lì, nel gettarsi in quella impresa impossibile e affrontare il proprio destino senza timore, senza la paura di perdere, al massimo la consapevolezza di poter fallire. La guerriera, anch'essa orientale, sfoderò la propria lama, una spada cinese proprio come quella usata da Lan Xia, invitandola ad avvicinarsi e cominciare la lotta.
Non appena la Fu iniziò a camminare sul suolo scivoloso, cercando di mantenere un solido equilibrio, l'avversaria scomparve nel nulla. Poi, una serie di lastre ghiacciate cominciarono a spuntare dal sottosuolo, circondando e chiudendo la ragazza in un cerchio con un raggio di circa tre metri e mezzo. Su queste lastre poi, apparve l'immagine riflessa della combattente misteriosa. Ma quale delle varie lastre celava la versione reale pronta a colpire inesorabilmente?
SWISH
Per un pelo Lan Xia riuscì ad evitare che la lama della spada si conficcasse nella sua spalla, sfuggendo all'ultimo momento al colpo di sorpresa giunto dalla destra. Da lì partì una serie di attacchi a catena consecutivi e inesorabili che la misero profondamente in difficoltà, vista anche la complicazione del pavimento. Nonostante comunque la Fu reagì bene, difendendosi adeguatamente, un taglio le arrivò sulla coscia proprio poco prima che l'avversaria si rifugiasse di nuovo in uno degli specchi. Distruggerli era fuori questione, sì, poteva farlo, ma tempo tre secondi e ritornavano di nuovo fuori, senza considerare che era uno spreco di tempo e una distrazione eccessiva. Quello che doveva fare invece era raccogliersi nella completa meditazione e silenzio e ascoltare ogni variazione nello spazio circostante, così da individuare con esattezza l'arrivo dell'attacco. Era nelle sue facoltà e capacità, ma col fatto che adesso il sangue colava dalla gamba, il dolore le provocava qualche difficoltà in più. Nabiki aveva ragione, riuscire ad arrivare alla meta era una impresa completamente fuori dalla portata di persone preparate normalmente, ci volevano dei veri e propri eroi.
Spoiler:
LAN XIA DOVRÀ EFFETTUARE SETTE PROVE SUL TALENTO FISICO, TRE SULLA PERSPICACIA, TRE SUL SESTO SENSO E TRE SULLA CONCENTRAZIONE IL VALORE DELLE CARETT. E DELLE PRED. VA AGGIUNTO AD OGNI TIRO IL MAGIAMULETO È ATTIVO PER DUE PROVE
Tra 427 e 477 --> Lan Xia verrà inesorabilmente sconfitta e ferita in diverse zone del corpo, scaraventata poi fuori dal portone praticamente in fin di vita. Tra 478 e 503 --> Lan Xia verrà sconfitta dopo un combattimento molto lungo, riportando diverse ferite sul corpo e poi scaraventata fuori dal portone in condizioni gravi. Tra 504 e 551 --> Lan Xia finirà l'incontro in parità, difatti come se fosse scaduto il tempo, verrà scaraventata fuori piena di lividi e ferite in condizioni pessime. Tra 552 e 588 --> Lan Xia riuscirà ad ottenere la vittoria dopo uno scontro estenuante e lunghissimo, riportando molte ferite sparse e dolori muscolari di notevole entità. Tra 589 e 637 --> Lan Xia riuscirà ad ottenere la vittoria dopo uno scontro pesante e lungo, riportando alcune ferite sparse e dolori muscolari di moderata entità. Tra 638 e 670 --> Lan Xia riuscirà ad ottenere la vittoria meritata dopo uno scontro di circa mezz'ora, riportando alcune ferite sparse e dolori muscolari di moderata entità. Tra 671 e 699 --> Lan Xia riuscirà ad ottenere una vittoria più che meritata dopo uno scontro di circa 15 minuti, riportando poche ferite sparse e dolori muscolari di lieve entità. Tra 700 e 753 --> Lan Xia riuscirà ad ottenere una vittoria schiacciante dopo uno scontro di circa 15 minuti, limitando al minimo le ferite e provata un po' a livello muscolare. Oltre il 753 --> Lan Xia riuscirà ad ottenere una vittoria sconcertante in meno di quindici minuti, facendosi ferire solo un'altra volta e con i muscoli ancora reattivi e per nulla provati.
"I Due Guerrieri Immortali Proteggono L'Ingresso Alla Città Di Ferro. Porta Con Te La Prova Del Tuo Valore Ed Allora Avrai Il Permesso Di Accedere. Le Camere Dei Guerrieri Accetteranno Un Solo Prode."
Nessun vantaggio insomma...
Quella lì riporta la scritta "Coraggio", mentre sull'altra c'è scritto "Ardore". Se tu non hai alcuna preferenza... credo che il coraggio mi ispiri decisamente di più.
No, nessuna obiezione. Sei tu che devi regolarti meglio con ciò che vuoi affrontare. Sarà compito mio occuparmi della porta "Ardore".
Spero di aver fatto la scelta giusta... e di essere all'altezza della prova che mi verrà posta davanti.
Si era allenata, chiaramente, ed anche con molto impegno, ma quasi non si potevano paragonare i suoi progressi a quelli di Shuyun, che pareva aver passato ogni secondo di ogni giorno ad allenarsi per quanto la sua forma fisica fosse migliorata.
Vedi di non morire, d'accordo? Ho idea che avrò ancora parecchio bisogno di te...
... Ci vediamo qui tra poco. Sempre allerta e se avessi bisogno di usare l'anello, fallo senza esitazione.
Annuì, anche se l'idea di usare l'anello era l'ultima spiaggia, perché anche il Muramasa avrebbe combattuto in contemporanea a lei, e privarlo delle forze anche solo in parte mentre pure lui si stava scontrando con un nemico solo per aiutarla le sembrava un gesto ignobile e scorretto, a cui avrebbe fatto ricorso solo se fosse stato davvero -ma davvero- necessario. Lo osservò darle le spalle ed allontanarsi da lei, e Lan fece lo stesso, avvicinandosi al portone con la scritta "Coraggio" e prendendo un lungo e profondo respiro prima di entrare: aveva con sé sia la bacchetta che la spada, perché ancora non sapeva quale delle due le sarebbe servita; oltre il portone, una sorta di caverna si aprì ai suoi occhi, una caverna dove era il ghiaccio a fare da padrone, rendendo il contesto un bel po' scivoloso e su cui era difficile camminare. Eppure, quando dalla bara ghiacciata al centro della caverna una donna con in mano una spada e col corpo protetto da un'armatura particolare si mise in piedi, stringendo tra le mani una spada cinese, la Fu si rese perfettamente conto su quale delle due armi avrebbe dovuto fare affidamento: più facile a dirsi che a farsi, però, sia per il pavimento scivoloso che comunque le rendeva difficile mantenersi in equilibrio, sia perché all'improvviso la sua nemica scomparve. In quello stesso momento Lan venne chiusa in un cerchio fatto di lastre ghiacciate, sopra le quali si rifletteva l'immagine della sua avversaria.
Woh!
Riuscì a schivare per un pelo la lama della sua nemica, ma quello fu solo l'inizio di uno scontro ai limiti dell'assurdo -che spiegava perché Nabiki l'avesse spinta a prepararsi al meglio: combattere su quel terreno era già di per sé complesso, ma ancora più complesso era evitare gli attacchi continui e martellanti dell'avversaria e cercare al tempo stesso una valida strategia per avere la meglio su qualcuno che era praticamente invisibile. Sul momento provò a spaccare una lastra di ghiaccio, ma si rese subito conto dell'inutilità di quel gesto quando essa si ricreò in meno di cinque secondi: no, ci doveva essere un altro modo, doveva captare la presenza dell'avversaria, quella vera, e colpire lei al posto dei riflessi.
Aaarrrggghhh!!
Un taglio alla coscia sinistra le fece digrignare i denti per il dolore, ma anche farle prendere consapevolezza che continuando così sarebbe morta dissanguata a causa dei tagli senza combinare nulla di buono: chiuse gli occhi, ripensando alle parole di Nabiki, al modo in cui le aveva quasi chiesto di essere degna della sua spada... doveva mostrarsi migliore dell'immagine di sé data fino a quel momento. Cercò in sé la concentrazione, provando ad ignorare il dolore alla gamba per concentrarsi solo sui suoni intorno a sé, sull'ambiente che la circondava per captare le variazioni corrette al fine di colpire il nemico: i successivi 40 minuti furono la prova più dura che Lan avesse mai dovuto affrontare fino a quel momento, lo scontro più estenuante e difficoltoso di tutta la sua vita -altro che i combattimenti con la sorella! L'avversaria era forte, aveva dalla sua anche il sapersi muovere bene su quel pavimento scivoloso e l'aiuto dei suoi riflessi nelle lastre ghiacciate, ma la Fu aveva dalla sua il coraggio, quello che la spingeva a non darsi per vinta ad ogni colpo subito e a proseguire, caparbia ed indomita, fino a che con un calcio destro rovesciato riuscì a disarmarla: quasi senza crederci del tutto, Lan le puntò contro la spada quasi in automatico, osservando l'altra sorridere soddisfatta. Era perché si fosse dimostrata degna di lei? Probabilmente sì a giudicare da come la sua figura divenne una sorta di nube ghiacciata che poi, lentamente, scomparve, così come a scomparire fu il ghiaccio all'interno della caverna: il portone alle sue spalle si spalancò, e solo in quel momento la Fu capì di avercela fatta. Aveva un bel po' di ferite qua e là e i muscoli le facevano male, ma era viva, incontestabilmente viva: sorrise tra sé, zoppicando leggermente e tenendosi un fianco con la mano mentre tornava all'aria aperta, cercando subito Shuyun con lo sguardo; qualcosa che le diceva che lui ci avesse messo molto tempo di lei.
Spoiler:
Il risultato del tiro di dado è 625 => Lan Xia riuscirà ad ottenere la vittoria dopo uno scontro pesante e lungo, riportando alcune ferite sparse e dolori muscolari di moderata entità.
Con quell'ultimo colpo di taglio, Shuyun decretò la fine del suo avversario, dopo aver resistito ai vari attacchi a distanza lanciati da esso. Il nemico aveva usato una strategia molto fastidiosa, scagliando frecce a ripetizione da zone e punti inaccessibili o abbastanza nascosti, mettendo a dura prova i Riflessi del Muramasa. Fortunatamente però, il Desiderio Limitato espresso alla sfida gli permise di superare la prova pur riportando qualche ferita di discreta entità, ma nulla di troppo grave. Era abbastanza sicuro che se non avesse avuto quel fantomatico anno intenso di allenamenti alle spalle, probabilmente avrebbe perso, seppur per poco. Quando il corpo dell'umanoide magico, simile ad una sorta di Golem, cadde a terra, Shuyun rinfoderò la lama, mentre il portone dietro di sé si spalancava lasciandolo libero. Aveva impiegato circa mezz'ora, ma aveva fatto comunque prima rispetto a Lan Xia, la quale stava affrontando un avversario paradossalmente più difficile del suo. Quando poi si aprirono anche le porte della ragazza ed essa ne uscì piuttosto malconcia, il Sagitta si avvicinò subito all'estremità del ponte afferrandola in braccio per aiutarla.
Scontro tosto, mh?!
Lo disse quasi per smorzare la tensione ma in realtà nella voce si poteva percepire una preoccupazione moderatamente alta, mentre la distendeva al terreno. Lui, in quei dieci minuti, si era già preoccupato di curarsi e sistemare le ferite, ma ora doveva muoversi tempestivo per rimettere in sesto anche la cino-olandese. Sempre dalla stessa sacca rimpicciolita di prima, estrasse un kit di pronto soccorso piuttosto fornito: sì, aveva pensato veramente a tutto per ogni evenienza.
Dove ti fa male? Indicami i tagli più profondi...
Non era sicuramente quello il momento per formalizzarsi. Se fosse stato necessario spogliarla quasi completamente, l'avrebbe fatto e in fretta. Ella indicò quindi delle zone dell'addome e delle cosce, quindi l'uomo annuendo le tolse praticamente tutto, abbassandole i pantaloni e alzandole la maglia da combattimento. Non fece caso eccessivamente al reggiseno a fascia o alla mutandina semplice nera in abbinato, piuttosto si preoccupò di medicare i tagli con degli unguenti specifici. Sfruttare solo la magia non bastava, avrebbe fatto sì che le fossero rimaste delle cicatrici e perché dover rovinare un corpo tanto bello con dei segni di lotta? La pomata che le spalmò sulle ferite, oltre ad essere incredibilmente rinfrescante e donatrice di sollievo, avrebbe impedito il formarsi di cicatrici e affini. Spalmò con premura e cura, usando poi la bacchetta per darle di nuovo energia e la fece bere ancora l'integratore, sapendo che adesso ne avesse bisogno più che mai.
Non si può proprio dire che sei come nuova, ma meglio di prima sicuramente. Aspetta, ti aiuto a coprirti.
Le tirò su i calzoni e abbassò la maglia, facendola tornare vestita e coperta ai suoi occhi, usando poi la bacchetta per riparare gli strappi sul tessuto. Nel contempo, il grande portone dietro di loro iniziò a vibrare e a spalancarsi, lasciando libero il passaggio, anche se in realtà fu più giusto parlare di scalinata verso il nulla. Quando infatti il portone si aprì, in verità rivelò un buco fatto nella roccia su cui era incastonato che dava sul niente, sul vuoto. Solamente avvicinandosi alle gigantesche porte metalliche, sia Lan Xia che Shuyun poterono rendersi conto di una serie di scale che scendevano in basso. Tali scale proseguivano fino ad arrivare presso un castello cinese della civiltà imperiale antica, castello che da trasparente si fece via via sempre più nitido e solido. Un vero e proprio prodigio. Non solo l'isola scompariva ed appariva, ma lo stesso accadeva anche per quella nuova locazione.
Le scale fecero anche oltrepassare un burrone a vallata piuttosto pericoloso, permettendo ai due avventurieri di raggiungere le porte della struttura in pochi minuti. Arrivati lì di fronte, l'ingresso del castello si aprì da solo, senza che loro dovessero fare nulla, ma i problemi dovevano ancora arrivare, naturalmente. Le guardie citate da Nabiki c'erano eccome, di sicuro non se n'erano andate in villeggiatura ed anzi, non aspettavano altro che difendere l'ambito tesoro dagli usurpatori. L'architettura interna del posto faceva concorrenza alle più splendide costruzioni esistenti nel Mondo Magico e non, i ritratti, gli arazzi, i dipinti e i tappeti erano meravigliosi. Sembrava quasi che lì il tempo si fosse momentaneamente fermato, rimasto intatto come per opera di un sortilegio... E magari era veramente così. Fatti pochi passi e individuata la scalinata che conduceva fino ai piani superiori, Shuyun e Lan Xia vennero bloccati dall'arrivo di due Guardie Runiche.
Cerchiamo di non allarmarci eccessivamente. A prima vista sembrano meno potenti rispetto a "Coraggio" ed "Ardore", o almeno, a me l'altro metteva più preoccupazione. Questi due sembrano delle statue in movimento, sono alla base della scala gerarchica.
La Guardia Runica di destra aveva una lunga spada ed una mezza armatura di protezione. La Guardia Runica di sinistra sembrava invece evitare impedimenti di alcun tipo, muovendosi ondeggiante. Era molto probabile che la prima fosse calibrata nel combattimento con armi e la seconda nel combattimento corpo a corpo.
Se non ti spiace, l'affettatore di corte me lo prenderei io. Obiezioni?
Chiese il Sagitta alla ragazza senza però smettere di fissare gli avversari di fronte a loro. Qualora ella avesse accettato la proposta, decidendo di focalizzarsi sull'altra Guardia Runica più agile e scattante, lo scontro sarebbe iniziato. Per la prima volta combattevano fianco a fianco, rispetto all'ultima che li aveva visti avversari. Molto meglio, no?
Spoiler:
LAN XIA DOVRÀ EFFETTUARE TRE PROVE SUL TALENTO FISICO, UNA SULLA PERSPICACIA, UNA SUL SESTO SENSO E DUE SULLA CONCENTRAZIONE IL VALORE DELLE CARETT. E DELLE PRED. VA AGGIUNTO AD OGNI TIRO IL MAGIAMULETO È ATTIVO PER UNA PROVA
Tra 174 e 189 --> Lan Xia non riuscirà a fronteggiare l'avversario, venendo colpita in diversi punti e scaraventata qua e là, riportando seri danni. Tra 190 e 233 --> Lan Xia riuscirà ad ottenere la vittoria grazie anche all'aiuto di Shuyun, sconfiggendo l'avversario al costo di alcuni danni di entità considerevole. Tra 234 e 257 --> Lan Xia riuscirà ad ottenere la vittoria con un piccolo supporto di Shuyun, sconfiggendo l'avversario tendenzialmente da sola senza riportare danni massicci. Tra 258 e 273 --> Lan Xia riuscirà ad ottenere la vittoria senza l'aiuto di Shuyun, sconfiggendo l'avversario completamente sola e limitando i danni ad un quantitativo lieve-moderato. Tra 273 e 299 --> Lan Xia riuscirà ad ottenere la vittoria prima che Shuyun ottenga la propria, sconfiggendo l'avversario piuttosto in fretta, accusando lievi danni. Da 300 in poi --> Lan Xia riuscirà ad ottenere la vittoria prima che Shuyun ottenga la propria, sconfiggendo l'avversario con semplicità disarmante, accusando danni quasi inesistenti.
Uscire dal portone e trovare lì Shuyun, tutto intero e pronto ad aiutarla, era quanto di meglio Lan potesse vedere: lui stava bene, non sembrava aver riportato ferite particolarmente gravi, e soprattutto sembrava preoccupato per lei, non la preoccupazione di un estraneo costretto a tenerla in vita e a darle una mano, ma quella di qualcuno che a lei ci teneva: se lo stava solo immaginando, era il dolore a farle avere certe allucinazioni, oppure era tutto vero? Mentre il Muramasa la faceva distendere a terra, la cino-olandese sperò tanto che la risposta a quell'ultima domanda mentale fosse affermativa.
Dove ti fa male? Indicami i tagli più profondi...
Qui... e qui.
Mormorò la donna, indicandosi l'addome e le cosce, gemendo un poco di dolore quando lui la privò dei vestiti ma dimostrando comunque un alto tasso di sopportazione, vista le profondità dei tagli: un sospiro di sollievo, però, le uscì dalle labbra quando Shuyun le medicò le ferite con degli unguenti freschi e rigeneranti, e chiuse gli occhi beata quando le passò l'integratore che bevve con avide sorsate, fino a sentirsi decisamente meglio.
Non si può proprio dire che sei come nuova, ma meglio di prima sicuramente. Aspetta, ti aiuto a coprirti.
... potrei anche abituarmi alle tue premure.
Lo disse senza riflettere, in modo del tutto spontaneo, mentre il Muramasa le dava una mano a indossare la sua tenuta da combattimento, riparandone anche gli strappi con la bacchetta così da farla tornare in perfette condizioni: arrossì velatamente a quell'affermazione, abbassando gli occhi -forse nel timore di leggere disapprovazione nel suo sguardo- e spostandoli invece sul portone che lentamente si aprì alle loro spalle, rivelando un buco nella roccia con delle scale che portavano in basso, non si sapeva dove. Inutile dire che non avevano alternative, perciò il duo prese a discendere verso ciò che, lo scoprirono dopo, si presentò loro come un castello dalla fattura cinese antica, quasi appartenente ad un altro mondo: su quell'isola si stava consumando un prodigio dietro l'altro, e per un solo istante Lan si sentì sopraffare da quel misticismo al punto da cercare la mano di Shuyun per stringerla un secondo, poi due, e ritirarla di scatto al terzo, come se si fosse appena resa conto di quanto fatto; lo guardò per un momento, scusandosi con lo sguardo, dopodiché pensò che fosse più saggio e meno imbarazzante prendere passo fino all'ingresso del castello, che peraltro si aprì pure da solo.
Incredibile...
Lo era davvero, incredibile: l'interno del palazzo presentava un arredamento così sfarzoso ed antico che probabilmente dei critici d'arte ci avrebbero passato la vita, incapaci di andare via da un paradiso come quello: nessuna guardia si era ancora presentata di fronte a loro, ma Lan sapeva bene di non poter essere tanto fortunata. Ed infatti...
Cerchiamo di non allarmarci eccessivamente. A prima vista sembrano meno potenti rispetto a "Coraggio" ed "Ardore", o almeno, a me l'altro metteva più preoccupazione. Questi due sembrano delle statue in movimento, sono alla base della scala gerarchica.
Due guardie, appunto, li stavano aspettando, una con la spada e l'altra invece senza alcuna arma, probabilmente votata nel corpo a corpo.
Se non ti spiace, l'affettatore di corte me lo prenderei io. Obiezioni?
Nessuna, tanto dobbiamo batterli entrambi per andare avanti.
Rispose la Fu, mettendosi in posizione da combattimento, per la prima volta accanto al Muramasa: impiegò circa dieci minuti per sconfiggere il proprio nemico, ma non ci riuscì da sola; ad un certo punto il Muramasa, avendo terminato il suo scontro prima di lei, l'aiutò con un incantesimo di supporto, che le permise di mantenersi concentrata e di mettere k.o. la guardia runica decisamente più semplice da battere, comunque, del suo avversario precedente.
Devo ringraziarti di nuovo... Quando usciremo vivi da qui dovrai spiegarmi che razza di allenamento tu abbia fatto per migliorare così tanto in poco tempo...
Mormorò a scontro concluso, abbandonando la posizione di difesa per tornare eretta col busto: già, non immaginava che il Muramasa avesse potuto sfruttare un desiderio realizzato direttamente dal Mana, e che quindi si fosse preparato al meglio grazie alla Divinità... e per fortuna, avrebbe aggiunto anche sapendolo, perché si stava rivelando un elemento ben più che fondamentale in quell'impresa.
E dovrò anche offrirti una cena, se continuerai ad aiutarmi così.
Particolare che, a dirla tutta, non le sarebbe dispiaciuto affatto. Ma quale sarebbe stato, ora, il loro prossimo passo?
Spoiler:
Il risultato del tiro di dado è 252 => Lan Xia riuscirà ad ottenere la vittoria con un piccolo supporto di Shuyun, sconfiggendo l'avversario tendenzialmente da sola senza riportare danni massicci.