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Okinawa

Messaggioda Indigo » 20/05/2013, 18:07

Parlare di natura, di alberi in questo caso, era sempre un azzardo, con Indigo, forse perché la Druida non lasciava in sospeso argomenti come quello ed anzi, li analizzava fino in fondo, ponendo anche tutte le domande che le balenavano nella mente senza alcuna paura né imbarazzo; perché avrebbe dovuto? Il Mana l'aveva benedetta, chi meglio di lei allora si sarebbe potuto preoccupare dei suoi figli terrestri?
Attese quindi, che Simon le rispondesse, avendo compreso che doveva dargli il tempo di assimilare la domanda e formulare la risposta, senza mettergli fretta: lo sguardo rimase fermo su di lui, le iridi color cioccolato che studiavano le espressioni del suo viso, ma le labbra erano incurvate in un sorriso sereno, non forzato né impaziente o scocciato. In fondo, non è che dovesse andare da qualche parte in particolare, anche se la spiaggia, l'acqua più che altro, sembrava chiamarla a gran voce, come a stuzzicare le gocce di Poseidone che cadevano continuamente nel suo spirito, diventando vapore per poi riformarsi e continuare così quel ciclo infinito.

Entrambe le cose.

Si fece più attenta, lo sguardo si accese d'interesse e le labbra vennero umettate lentamente dalla lingua fresca della Druida, che come spesso succedeva inclinò il capo di lato quasi quel gesto l'aiutasse meglio a comprendere le parole del docente di Hogwarts, il quale tra l'altro sembrava sforzarsi di parlare il più possibile fluidamente, senza balbettare.

Dove vivevo...c'era una grande quercia. Secolare...la sua fermezza, la sua grandezza. Mi aiutavano a sentirmi meglio con me stesso e con gli animali. Mi trovo bene sotto ogni arbusto Miss Indigo. Ma quella quercia...Siamo connessi. Almeno è stato...quello che ho sentito io. Si, credo che possa reincarnare tutti questi simboli. Forse...è per questo che stavo sempre poggiato al suo tronco. Perchè volevo che concedesse anche a me...la sua forza. Volevo essere come lui. Volevo assomigliare alla quercia che mi ha sopportato per ben dodici anni. Che ho protetto per dodici anni...

La natura sente i bisogni di coloro che le si avvicinano con umilità, Simon, e quand'è possibile tenta anche di aiutarli, se il cuore è buono e animato da pensieri rispettosi verso di lei; ovviamente, ci sono persone poi che sono privilegiate in questo senso, rispetto ad altre...

Ed ovviamente stava parlando di se stessa, non come Indigo, ma come Druida: lei e tutti coloro che si definivano tali, che fossero Rinnegati o meno, erano più fortunati, perché avevano ricevuto l'onore d'incamerare nei propri animi tutti e sei gli Elementi naturali; era chiaro, quindi, che fosse più giusto ipotizzare che tra un Druido ed un qualsiasi mago/babbano, la natura fosse più propensa ad ascoltare il primo che non il secondo.

Magari...potrebbe pensare...che sia un bambino...o che non le soddisfa la mia...risposta...e mi dispiace... ma è quello che penso...

Una risposta è sempre soddisfacente se sincera e proviene dal cuore, indipendentemente dal contenuto.
Chi la pensa diversamente non vuole davvero una risposta, ma cerca solo di sentirsi dire ciò che desidera.


Replicò Indigo, sorridendo gentilmente in direzione dell'uomo per fargli capire che la risposta datale da lui, poiché sincera, era esattamente ciò che la Druida aveva sperato di sentire, e non per il contenuto, quanto perché le era stata data con onestà, umiltà e col cuore in mano.
Ma alla giovane donna non era certo sfuggito come Simon fosse solito incespicare con le parole, come se la sua timidezza influenzasse il modo di parlare dell'insegnante, trasformandolo in balbuzie: non sapendo se si ponesse in quel modo anche coi propri allievi, Indigo ipotizzò che forse quel modo di porsi, quella timidezza, quella paura, almeno all'apparenza, verso il dialogo ed il confronto, avrebbe potuto allontanare i ragazzi che, al contrario, avrebbero dovuto vedere in lui un punto di riferimento e qualcuno a cui rivolgersi in caso di bisogno.

Vero...ma con gli studenti...sto bene... sono le persone più...grandi....

Quindi il suo problema, se così vogliamo chiamarlo, riguarda solo gli adulti?
Beh, sicuramente è un bene per i suoi studenti, ma ciò non toglie che, a mio modesto parere, la sua timidezza la freni molto e freni anche chi si approccia verso di lei... e questo è un male, perché è una persona molto interessante, professore.


Parole pronunciate col sorriso che continuava a permanere sulle sue labbra, e voce nient'affatto saccente o arrogante, al contrario, i toni erano sempre dolci e pacati, sereni e gentili, anche perché all'effettiva gli aveva fatto un complimento e non si poteva non tenerne conto.
Sempre sorridente e sempre serena, come se nulla potesse scalfirla, Indigo si presentò a Seth e scambiò due parole con lui, ricevendo poi una risposta da parte del proprio interlocutore, quello umano, che stuzzicò la sua curiosità.

Beh...ne abbiamo vissute tante. Eh già. Ci siamo salvati a vicenda.

Salvati? Sembra interessante...

Ma non fece altre domande, no, perché non voleva metterlo a disagio con quesiti a cui lui, magari, si sarebbe sentito obbligato a dare risposta, o per i quali si sarebbe ritrovato nella condizione di doversi rifiutare di dare una risposta.
Il capo della giovane Druida ruotò ancora, verso il mare, e gli occhi si posarono sulle onde che placide accarezzavano la sabbia sulla riva.

Vorrebbe farsi un bagno con me, Simon?

Propose dunque Indigo a Simon, lo sguardo che tornava sul volto dell'uomo e le labbra che si aprivano ad un sorriso radioso che sembrò illuminare tutto il suo viso, mettendo in mostra anche i denti bianchi e regolari.
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Messaggioda Simon » 21/05/2013, 0:05

La natura sente i bisogni di coloro che le si avvicinano con umilità, Simon, e quand'è possibile tenta anche di aiutarli, se il cuore è buono e animato da pensieri rispettosi verso di lei; ovviamente, ci sono persone poi che sono privilegiate in questo senso, rispetto ad altre...

Si rimise gli occhiali. Era vero, assolutamente vero. Rimase in silenzio per qualche secondo. Lui si sentiva, nel suo piccolo, un poco speciale. Certamente non come la Druida. Ma lo poteva sentire, poteva sentire la conoscenza trasferirsi. La consapevolezza. Forse solo suoi voli Pindarici. Fece un respiro profondo cercando di tornare con i piedi per terra.

Rispetto...ha detto cose giuste Miss Indigo.

Concluse quelle parole con un piccolo sorriso, tornando con la vista opaca a causa delle lenti sull'Oceano Pacifico. Rimase quasi incantato da quei movimenti ondulatori. Un po come la vita, che inesorabile si accosta alla riva, placido ed inevitabile.

Una risposta è sempre soddisfacente se sincera e proviene dal cuore, indipendentemente dal contenuto.
Chi la pensa diversamente non vuole davvero una risposta, ma cerca solo di sentirsi dire ciò che desidera.


Una persona...sente solo...quello che vuole sentirsi dire...

E lui lo sapeva bene. Fece un respiro profondo chinando la testa di lato. Il povero Scozzese rimase in silenzio, altri brutti ricordi nella sua testa. Deglutì sonoramente prima di tornare verso la Druida.

Lei... Non conoscendomi...crede che io sia sincero...? Potrei essere...un bugiardo patentato...

Una piccola risata verso di lei. Non di scherno, ma di divertimento. Lo stuzzicava quella persona. I suoi modi di fare, le sue domande. Tornò verso il mare, continuando ad ascoltare il dire della ragazza.

Quindi il suo problema, se così vogliamo chiamarlo, riguarda solo gli adulti?
Beh, sicuramente è un bene per i suoi studenti, ma ciò non toglie che, a mio modesto parere, la sua timidezza la freni molto e freni anche chi si approccia verso di lei... e questo è un male, perché è una persona molto interessante, professore.


Problema... Eh si era proprio un problema. Fece un respiro profondo capendo bene che non era soltanto un'ostacolo, ma stava diventando quello che ha detto la Druida. Fece scomparire le labbra all'interno della bocca. Annuì mesto, tranquillo comunque. Anche se al suo interno era un ribollire di sentimenti, pensieri. Ricordi. Ricordi di quando arrivò a Scuola. Ricordi di quando Uscì da quella foresta. Solo, Sperduto. Con il sole dritto verso il volto, e non più fronde a salvarlo dai prepotenti raggi solari. Sentì quel complimento. Un cenno di diniego con la testa.

No, non sono interessante....sono...soltanto un professore...di Cura...delle Creature...Magiche...

Disse infine verso di lei. Si umettò le labbra, incuriosito dalla sua spigliata socialità. Eppure era soltanto uno qualsiasi che camminava per le strade. Va bene che era stata al suo Summit. Ma nessuno a parte lei gli aveva cominciato a parlare in quel modo. Pensieri, dubbi, indecisioni, imbarazzo. Tutto questo si trovava sotto la superficie calma e placida di Simon McDullan.

Salvati? Sembra interessante...

Ecco l'aveva sentito. Fortuna che non gli chiese niente altro. Si umettò il labbro superiore. Quasi sollevato di non dover parlare della sua infrazione nel mondo dei Babbani. Rimase in silenzio comunque. Cominciando ad Elucubrare su quello che stava capitando. Una ragazza l'aveva avvicinato sulla panchina. Si era messa accanto a lui ed ha cominciato a parlare. Cosa abbastanza strana già di suo. In più gli sorrideva, era tranquilla, pacata. Ci mancava solo che gli chiedesse di andare a fare un bagno insieme.

Vorrebbe farsi un bagno con me, Simon?

Ecco fatto. Il cervello del professore andò subito in tilt. Si girò di scatto verso di lei. Si tolse di nuovo gli occhiali da Sole. Chiuse gli occhi diverse volte. Non sapeva cosa rispondere. Non sapeva cosa fare. Il viso divenne completamente rosso. La mano destra corse alla cravatta allentandola cercando di far passare un poco d'aria.

Eh...io...come...chi...quando...ma...che....io....si....no...cioè si....ma...no....sisi....no....ehm..

Cercò di calmarsi. Cercò di ritrovare la calma. Cercò di trovare la parole giusta da dire. Certo però che il mare era abbastanza invitante con tutto quel caldo. Non aveva fatto altro che lavorare. Quindi...perchè no?

Ehm...mi piacerebbe...ma non...ho il costume.

In effetti non se lo era portato. Ma non pensava mica di dover andare a farsi il bagno sull'Isola di Okinawa con una bella ragazza sconosciuta ed alquanto misteriosa. Che situazioni! Non riusciva neanche a ricordarsi che poteva trasmutarlo, troppo abituato a vivere senza bacchetta.
Simon
 
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Messaggioda Indigo » 21/05/2013, 20:11

Rispetto...ha detto cose giuste Miss Indigo.

La prego... solo Indigo.
Non c'è bisogno di essere così formali, non crede?


Gli sorrise radiosa e tranquilla, facendogli persino un piccolo occhiolino: non aveva motivo, Simon, di essere così distaccato con lei, in fondo erano entrambi giovani, lei sicuramente più di lui, quindi tutto quel formalismo era superfluo; in ogni caso, era molto felice che il proprio interlocutore avesse apprezzato e trovato pertinenti le sue parole, anche se non aveva fatto altro che esprimere il proprio parere più sincero, come sempre quando si parlava della natura, in qualunque sua sfaccettatura.
Anche lui, prima, era stato sincero nel rispondere alla domanda della Druida, ed Indigo apprezzò la sua risposta, tanto per il contenuto quanto per la limpidezza con cui era stata pronunciata, al punto da farlo presente anche all'insegnante di Cura.

Una persona...sente solo...quello che vuole sentirsi dire...

Non disse nulla, sembrava più che altro un'affermazione tra sé quella pronunciata dell'uomo, e come tale non c'era bisogno che lei la commentasse, anche perché Simon riprese subito dopo il discorso, porgendole una domanda diretta, una cosa che, da quando avevano cominciato a parlare, non succedeva spesso.

Lei... Non conoscendomi...crede che io sia sincero...? Potrei essere...un bugiardo patentato...

Potrebbe, ma il mio sesto senso mi dice che non è così.
E poi, se non riesce a relazionarsi con gli altri, come posso pensare che riesca a mentire al prossimo?


Replicò Indigo, ma non era un tono saccente quello con cui venne pronunciata quell'affermazione che sembrava più che altro una domanda retorica; al contrario, essa venne accompagnata da un sorriso sereno e gentile, anche gli occhi che brillavano parevano accompagnare con dolcezza le sue parole.
Colui che aveva accanto era una persona particolare, indubbiamente: era simpatico seppur molto timido, e la Druida aveva l'impressione che avesse mille cose da dire, nonostante la sua incapacità di aprirsi verso il prossimo, che fosse a suo modo molto interessante.

No, non sono interessante....sono...soltanto un professore...di Cura...delle Creature...Magiche...

Non dovrebbe sminuirsi così, professore... e se proprio deve farlo, almeno lasci che sia la persona con cui parla a decidere se la può considerare interessante o meno, potrebbe rimanere sorpreso da ciò che gli altri pensano di lei.

Ancora una replica gentile e pacata, serena e nient'affatto arrogante nel tono, nonostante comunque le parole smontassero le idee di Simon e le riproponessero in modo opposto: d'altronde Indigo non era una ragazza come tutte le altre, e per lei non era giusto che fosse il docente a decidere se considerarsi interessante o meno... chi parlava con lui poteva riservarsi un tale diritto, e se l'uomo l'avesse lasciata fare forse avrebbe scoperto che la sua personalità, a qualcuno, poteva pure piacere.
L'Acqua, comunque, la stava chiamando a gran voce già da un po', al punto che all'improvviso la Druida decise di ascoltarla, proponendo al professore un bagno rinfrescante.

Eh...io...come...chi...quando...ma...che....io....si....no...cioè si....ma...no....sisi....no....ehm..

Sorrise, divertita dal modo di fare di lui che le sapeva sì di goffo e timido, ma anche di molto dolce: si posò una mano davanti alle labbra, un po' frivola in quel gesto che però era molto femminile, dopodiché la posò nuovamente in grembo, sbattendo le palpebre così da nascondere di tanto in tanto le iridi luminose color cioccolato agli occhi dell'altro.

Ehm...mi piacerebbe...ma non...ho il costume.

Credevo che i maghi potessero... trasfigurare gli oggetti, sbaglio?

Domandò lei di rimando, con gentilezza, sperando di aver azzeccato il termine giusto: non era molto pratica di quella branca della magia, conosceva poco e niente della Trama essendo lei una figlia del Mana, ma Dominique le aveva fatto un bel po' di lezioni teoriche su ciò che i maghi comuni erano in grado di fare, quindi non ci sarebbe stato motivo, per Simon, di non assecondare la sua richiesta.

Avanti, non si faccia pregare... venga!

Scattò in piedi, la Druida, sfilandosi le scarpe con un movimento fluido della mano così da tenerle entrambe nella destra e prendere a correre verso la spiaggia, ridendo gioiosa e libera, soprattutto libera. Raggiunse una delle cabine vuote a disposizione nello stabilimento, sperando che nel frattempo il docente di Hogwarts avesse deciso di seguirla, e si cambiò, sfilandosi i pantaloni e la camicia che indossava per svelare sotto un bikini blu e nero, segno che aveva già deciso, prima ancora d'incontrare l'altro, di farsi un bagno; si sciolse i capelli, si liberò di tutti gli accessori che indossava e fermò quella massa lunga e lucente sulla testa con un paio di occhiali da Sole, così da uscire dalla cabina ed avvicinarsi subito all'Acqua, alla riva lambita dalle onde.


Immagine


Che aspetta?
Forza Simon, l'acqua è bellissima!


Lo esortò lei ridendo ancora, spigliata e sicura di sé come solo una donna consapevole della propria bellezza e libertà poteva essere.
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Messaggioda Simon » 21/05/2013, 21:24

La prego... solo Indigo.
Non c'è bisogno di essere così formali, non crede?


Annuì a quelle parole, fece un respiro profondo umettandosi le labbra. Quelle parole ancora riecheggiavano nella sua testa. Una strana forma di nostalgia pervase il corpo dello Scozzese, il quale male sopportava quelle temperature. Decise quindi di essere meno formale con lei. In fondo stava avendo un delizioso confronto di idee. Da tanto che non parlava così con una persona adulta. Troppo tempo. Sentì una sensazione di quiete dopo la tempesta. Come se il corso degli eventi lo avessero portato a quella ragazza. Sgominando i suoi dubbi. Aveva ragione. Aveva ragione su tutta la linea.

Potrebbe, ma il mio sesto senso mi dice che non è così.
E poi, se non riesce a relazionarsi con gli altri, come posso pensare che riesca a mentire al prossimo?


Beccato in pieno il Professore. Abbassò di colpo la testa come se fosse stato colpito da qualcosa ed alla fine rise, rise di gusto. In effetti solo uno stolto non capirebbe il fatto che fosse già difficile dire la verità, figuriamoci mentire. Alzò lo sguardo di nuovo verso il sole caldo e avvolgente. Una perla di sudore scese dalla sua tempia. L'asciugò con la manica della camicia. Il caldo era così tanto che in lontananza si poteva vedere il vapore acqueo in principio di miraggio.

Non dovrebbe sminuirsi così, professore... e se proprio deve farlo, almeno lasci che sia la persona con cui parla a decidere se la può considerare interessante o meno, potrebbe rimanere sorpreso da ciò che gli altri pensano di lei.

Si girò verso di lei, stranamente serio. Ascoltò avidamente le sue parole prima di annuire. Non c'era niente da rispondere. Aveva ragione. Anche se il Professore non credeva di essere interessante. Anzi, tutt'altro. Rimase un altro poco in silenzio andandosi a grattare con la mano destra dietro la nuca.

Credevo che i maghi potessero... trasfigurare gli oggetti, sbaglio?

Trasfigurare, ma che ingenuo! Il professore si colpì con la mano destra sulla fronte, facendo scivolare infine lo stesso palmo sul volto.

Ha ragione. In effetti...non ci avevo pensato!

Le disse mostrandole un sorriso ingenuo. Da bambino forse.

Avanti, non si faccia pregare... venga!

Lo incitava. Sgranò gli occhi vedendola correre verso le cabine vuote. Lui rimase seduto lì, titubante sul da farsi. Un occhio a Seth che nel frattempo si era seduto. Lo sguardo di lui fisso sulla figura di Simon. Come quella di Quaxo così particolare con quella sua iride ametista.

Che c'è? Che volete? Non vorrete mica che...ah...

Gli animali lo esortarono ad andare, chi con miagolii chi con urla da primate. Il professore ci pensò su. In fondo cosa aveva da perdere? Un bagno non aveva ucciso mai nessuno...Certo magari non subito dopo mangiato perchè lì potrebbe causare...Oh al diavolo! Il professore decise di camminare verso gli spogliatoi maschili Chiudendosi all'interno. Rimase lì un attimo in silenzio. Nel buio della salette il professore poggiò una mano sul legno di quella cabina.

Ma...siamo sicuri?

Pensò poi rimanendo fermo. I pensieri che vorticavano veloci come un tornado. Momenti belli persi per la sua timidezza, per via del suo balbettio. Si morse il labbro inferiore Cominciando a togliersi quello che era un gilet. Poi passò alla camicia, rimanendo solo con i pantaloni. Un attimo di tentennamento, ma alla fine decise di togliersi anche quelli. Con la sua bacchetta trasfigurò i suoi boxer in un paio di pantaloncini da bagno neri. Rimase lì fermo ancora a ponderare quello che doveva fare. Ed alla fine decise di uscire alla luce del giorno. Portò un braccio sulla fronte per coprirsi dal sole.

Immagine

Che aspetta?
Forza Simon, l'acqua è bellissima!


Disse la ragazza. Simon di risposta si mosse verso la spiaggia bagnata. Il fresco dell'acqua sotto i piedi lo fecero stare molto meglio. Rimase fermo lì ad osservare ora la Druida in Costume. Si grattò la punta del naso facendo un passo indietro. Imbarazzato dalla ragazza che invece era così spigliata e simpatica. Annuì. Chiuse gli occhi. Diversi respiri profondi. Sorrise. Sentiva il vento, L'acqua. Una voce. E corse. Corse. Naturalmente cercando di fare più attrito con l'acqua per poter bagnare la ragazza. No. Certamente non era una cosa voluta. Infondo aveva gli occhi chiusi. Però l'idea gli balenava nella mente. Una mente adesso in modalità Off. Si tuffò alla fine riuscendo fuori completamente zuppo, ovviamente. Si girò cercando con i suoi occhi verdi Indigo. Stava decisamente meglio.
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Messaggioda Indigo » 21/05/2013, 22:04

Era quasi surreale che fosse lei a ricordare a Simon il fatto che i maghi come lui fossero in grado di trasfigurare gli oggetti, facendo cambiare loro aspetto a seconda delle esigenze del momento; e tuttavia, il suo suggerimento funzionò, poiché all'effettiva il professore non ebbe più alcun motivo per opporsi all'offerta di Indigo di fare il bagno.
Lei, dal canto suo, non attese oltre, prendendo a correre scalza verso la spiaggia e poi dentro la cabina, così da cambiarsi: una volta indossato il bikini, la giovane Druida si diresse subito verso la riva, immergendo i piedi nell'acqua e richiamando il docente di Hogwarts per farlo avvicinare; inutile dire che per lei la temperatura non sarebbe mai stata troppo fredda o troppo calda, ma semplicemente perfetta.
Non si aspettava che Simon prendesse la rincorsa, né tantomeno che la schizzasse con l'acqua, e invece fu proprio quello che successe: fu sorprendente, per Indigo, vedere l'uomo tuffarsi in mezzo alle placide onde con scioltezza nuova, improvvisa, come se si fosse liberato di un peso; in cuor suo, la Druida sperava che il contatto con l'Acqua, con quell'Elemento, permettesse a McDullan di liberarsi un po' del peso della timidezza che portava sulle sue spalle, che in qualche modo si sbloccasse e mostrasse al mondo, o perlomeno a lei, una parte di sé diversa, più sicura e consapevole del proprio essere e di quanto valeva.
Sorrise e scosse il capo quando il corpo dell'altro sparì sott'acqua, e così fece lei, scendendo sotto la superficie fresca e trasparente con tutto il corpo, occhiali da Sole compresi, per diversi istanti, prima di riemergere lentamente, un secondo appena forse dopo di lui; si sfilò gli occhiali e li posò sul proprio naso, così da proteggere gli occhi dal Sole che batteva forte sopra le loro teste. Ora, di sicuro, Simon non avrebbe più potuto soffrire il caldo.

E' stata una buona idea, vero Simon?
Non si sente meglio, ora?


Domandò in sua direzione con un sorriso radioso, quando entrambi ebbero la testa fuori dall'Acqua e dunque si ritrovarono possibilitati a comunicare normalmente: il corpo della Druida, nascosto dal collo in giù sotto la superficie, si muoveva appena ogni tanto, come se fosse del tutto a suo agio in quell'Elemento, come se ci fosse nata dentro.

Non le da' una sensazione meravigliosa stare qui, immerso nell'acqua?
Non si sente libero e senza più alcuna preoccupazione al mondo?


Gli chiese ancora con un sospiro estasiato, sparendo sotto l'Acqua per alcuni secondi, nuotando verso di lui prima di riemergere a pochi passi dal suo viso, sorridente e solare, con gli occhi luminosi.

Non sente una connessione con tutto questo? Come se adesso, all'improvviso, la sua vita avesse un senso?
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Messaggioda Simon » 21/05/2013, 22:26

Si trovava nell'acqua. Osservò lei avvicinarsi. Le mostrò un sorriso cominciando a galleggiare sulla schiena. Assaporando sia il Sole che l'acqua, Simon si sentiva a proprio agio. Adorava l'acqua. Era il suo elemento se si poteva dire così. Chiuse gli occhi. Non li riaprì neanche quando cominciò a sentire le parole della Druida. Mostrò un sorriso leggero, sollevato. Inebriato da quella sensazione.

E' stata una buona idea, vero Simon?
Non si sente meglio, ora?


Oh, si è stata un'idea bellissima. Ah che bello! Sa Indigo, Odio il caldo. Sono uno Scozzese del resto. Le piogge sono il mio pane quotidiano!

Le disse infine. Stranamente sembrerebbe balbettare di meno, o quasi per niente. Rimase fermo facendo diversi respiri profondi. Sentiva l'acqua marina sul viso, sentiva i raggi solari sfiorargli la pelle. Sensazioni davvero rilassanti dopo quel Summit durato ore ed ore. Sospirò sonoramente rilassandosi ancora di più. Quasi ipnotizzato da quel movimento così delicato e preciso delle onde.

Non le da' una sensazione meravigliosa stare qui, immerso nell'acqua?
Non si sente libero e senza più alcuna preoccupazione al mondo?


Domande della Druida che arrivarono alle orecchie dell'Allevatore. Si morse il labbro inferiore mettendosi eretto e cominciando a muovere lentamente le gambe per rimanere a galla. Movimento fluido come se l'acqua l'aiutasse a rimanere con il collo fuori dal Oceano. Annuì velocemente alla ragazza prendendo fiato.

Nell'acqua devi preoccuparti solo di te stesso. Posso capire chi sono e cosa posso fare per rendermi utile agli altri.

Le confessò il Professore notando ora lei sparire sotto i flutti. Ridacchiò guardandosi intorno. Non la trovò. Fu lei a riapparire. Ad un palmo dal volto del professore. Deglutì sonoramente. Non si sa se per il sole o per l'imbarazzo. Le gote di Simon divennero rosse.

Non sente una connessione con tutto questo? Come se adesso, all'improvviso, la sua vita avesse un senso?

Oh...ecco. Prova a dire una cavolata e giuro. Giuro che non ti aiuterò più! Però è carina. Guardala, è così vicina. Si Simon. E' vicina. Dovrai prenderci la mano con queste cose. Non sei più nella foresta. Non mi interessa che non ti senti e bla bla bla! Cerca di resistere dall'allontanarti. Rimani così vicino. Cerca di non balbettare. Cerca di fare l'uomo Merlino! Hai trenta e passa anni. Sembri ancora uno scolaretto. Fai un respiro profondo e poi rispondile.

E così lui fece. Un respiro profondo, poteva sentire quasi sfiorare il corpo della Druida. Sinceramente la cosa non gli dispiaceva. Si sentiva connesso in qualche modo. Forse per il modo di pensare, o di porsi. Stava bene con lei. Le mostrò un tenero sorriso prima di prendere fiato e parlare cercando di non pensare alla vicinanza.

Beh...Il mio mentore, mi ha insegnato che noi tutti siamo collegati. Come un filo di lana prismatico. Cambia a seconda dell'essere vivente che attraversa. Quindi...essere nell'acqua, si mi sento connesso con tutto...e tutti....

Si fermò dopo quella frase. Sperando che la ragazza non lo noti come un modo per approcciare in maniera più intima. Rimase in silenzio ora osservandola. I suoi occhi brillanti color nocciola lo attraevano, forse perchè velati di felicità, curiosità. Lui ora lo poteva vedere soltanto nei ragazzi. Gli adulti di Hogwarts erano persone davvero esperte e con tanta esperienza. Difficilmente si lasciavano prendere alla sprovvista. Lei invece era diversa. Lei, era Indigo.
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Messaggioda Indigo » 21/05/2013, 22:49

Stare nell'acqua agevolava sicuramente la loro conversazione, un po' perché Indigo si sentiva ancora più a suo agio, ancora più immersa in qualcosa che per lei era naturale, necessario quasi quanto l'ossigeno che respirava, ed un po' perché anche Simon sembrava aver tratto giovamento dall'ambiente che aveva intorno, lasciandosi andare almeno un po' alla bellezza rinfrescante dell'Elemento che l'aveva accolto tra le sue onde, abbracciandolo e sostenendolo quasi come a volerlo proteggere, cullare.

Oh, si è stata un'idea bellissima. Ah che bello! Sa Indigo, Odio il caldo. Sono uno Scozzese del resto. Le piogge sono il mio pane quotidiano!

Non aveva balbettato, una novità per la ragazza.
Lo fissò per qualche secondo, interdetta ma con piacere, poi aprì le labbra ad un sorriso dolcissimo, estasiato grazie a lui: si sentiva, nel suo piccolo, quasi meritevole di lode per il cambiamento dell'altro, come se fosse stato grazie a lei che McDullan ora sembrasse molto più rilassato e a proprio agio, come se fosse stata la sua presenza, almeno in parte, la spinta per quel cambiamento.
Lo osservò raddrizzarsi con la schiena, muovendo appena le gambe per rimanere a galla: Indigo in realtà nemmeno ne avrebbe avuto bisogno, ma era essenziale per lei fingersi il più normale possibile, una maga come qualsiasi altra, per questo anche il suo corpo dava segni di movimento sotto la superficie, per quanto più rari e meno decisi di quelli dell'altro.

Nell'acqua devi preoccuparti solo di te stesso. Posso capire chi sono e cosa posso fare per rendermi utile agli altri.

E' incredibile pensare come qualcosa che solitamente diamo per scontata sia in grado di tirare fuori la parte più intima di noi stessi, non trova? Come se l'acqua, con le sue onde, lambisse la nostra anima ed il nostro spirito, spingendoli ad emergere.

Commentò la Druida sorridente, radiosa ancora più di prima ora che era immersa in uno dei sei Elementi che componevano il suo essere più profondo. Simon, dal canto suo, sembrava davvero una persona diversa, tanto che la ragazza decise quasi di stuzzicarlo, di metterlo alla prova, sparendo sott'acqua per poi riapparire di fronte a lui, a pochi centimetri di distanza; si sarebbe spostato, il docente di Hogwarts, o sarebbe rimasto fermo? Un'incognita che trovò presto una risposta, vista la posizione immobile o quasi che mantenne l'altro mentre le rispondeva.

Beh...Il mio mentore, mi ha insegnato che noi tutti siamo collegati. Come un filo di lana prismatico. Cambia a seconda dell'essere vivente che attraversa. Quindi...essere nell'acqua, si mi sento connesso con tutto...e tutti....

Perciò... si sente connesso anche con me?

Domandò Indigo, tingendo quel quesito di una punta di malizia, leggera e delicata come il sorriso che stava rivolgendo a lui attraverso le lenti degli occhiali fa Sole, così lieve che magari lui nemmeno se ne sarebbe accorto... o forse sì, era convinta che l'uomo fosse pieno di sorprese. In ogni caso, attese silente e serena una risposta da parte sua, muovendo appena le gambe e le braccia per simulare una normale ricerca di equilibrio ed andando così a sfiorare, involontariamente, la pelle dell'altro, un contatto appena accennato ma che non sfuggì alla Druida, la quale assottigliò appena lo sguardo dietro le lenti per osservare un'eventuale reazione da parte di lui.

Cosa farà, ora?
Tornerà ad Hogwarts e riprenderà la sua vita di sempre, tenendo gli altri a distanza?


Gli chiese poi, all'improvviso, inclinando leggermente il capo verso destra coi capelli bagnati che le accarezzavano il viso, facendo cadere fresche gocce trasparenti lungo le sue guance.

Io spero che non lo faccia... sarebbe un vero spreco.
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Messaggioda Simon » 21/05/2013, 23:46

E' incredibile pensare come qualcosa che solitamente diamo per scontata sia in grado di tirare fuori la parte più intima di noi stessi, non trova? Come se l'acqua, con le sue onde, lambisse la nostra anima ed il nostro spirito, spingendoli ad emergere.

Si...direi qualcosa di magico. Ma non nel senso che intendiamo noi.

Alludeva forse a qualcosa. Beh Osservando meglio la ragazza (Intuito - Perspicacia 32) poteva notare qualcosa che la rendeva particolare. Ma non disse niente. Rimase con i suoi pensieri. Cercò solo di rilassarsi, di provare sensazioni davvero serene in quella giornata calda ad Okinawa che non avrebbe mai dimenticato. La osservò ancora così vicino a lei. Cercava di non allontanarsi. Gli occhi verdi si fermavano sui particolari del suo viso. Certamente era una bella donna. Fissò forse per qualche secondo di troppo le sue labbra. Alzò di colpo lo sguardo tornando verso i suoi occhiali da sole.

Perciò... si sente connesso anche con me?

Domanda piuttosto particolare quella. Rimase in silenzio cercando di capire cosa voleva dire Indigo. Si umettò le labbra salate. Un salato però ricercato dallo Scozzese. Ad hogwarts, a parte la vasca da bagno, il lago era la sua area per la balneazione. Doveva ancora finire di curare quel tritone. Fece un respiro profondo sentendo quello sfiorare di pelli. Un brivido dietro la schiena. A lei invece fece un piccolo sorriso annuendo lentamente.

Siamo tutti collegati Indigo, ancor prima di conoscerci.

Le disse poi facendole anche un piccolo occhiolino d'intesa come se stesse giocando con la ragazza. La seconda domanda lo spiazzò. Completamente diversa da quelle che si aspettava dalla sua interlocutrice. Inarcò un sopracciglio. Ci pensò su. Cercava di trovare le parole giuste.

Cosa farà, ora?
Tornerà ad Hogwarts e riprenderà la sua vita di sempre, tenendo gli altri a distanza?
Io spero che non lo faccia... sarebbe un vero spreco.


Beh...sto provando a migliorare, piano piano. Ci vuole tempo. Penso che mi ritaglierò un po di tempo per farmi un bagno in più quest'anno!

Rise di gusto alla sua stessa battuta. Rimase poi in silenzio. Non aveva chiesto a lei. Non sapeva niente di lei se non che si chiamava Indigo. Un nome abbastanza raro. Un bel colore pensava. Ma tutto qui. Un cenno di diniego con la testa per poi chinarla di lato.

Indigo...posso darti del tu?

Le chiese poi tranquillo, sempre con quel sorriso sul volto. Gli bruciavano gli occhi per via della salsedine, ma poco gli importava.

Sai molte cose di me, anche di quelle un po più intime. Ma io...non so nulla di te..Non è valido non credi?

Le chiese se lei gli avesse dato il permesso.Rise di gusto nuovamente. Rimanendo fermo lì ed attendendo una risposta dalla ragazza che si trovava di fronte a lei. Si morse di nuovo il labbro inferiore. Un altro movimento della gamba a sfiorare involontariamente quella della ragazza Europea.
Simon
 
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Messaggioda Indigo » 22/05/2013, 0:47

Si...direi qualcosa di magico. Ma non nel senso che intendiamo noi.

Esistono tanti modi di intendere la magia, professore... più di quanti lei possa immaginare.

Commentò Indigo sibillina, sorridendo però a Simon per fargli capire che, nonostante tutto, aveva detto una cosa seria, valida almeno per quanto la riguardava: lei stessa era magica in un modo ben diverso da quello di lui, poiché il docente di Hogwarts aveva la Trama dentro di sé, mentre la Druida era fatta di Mana e da esso era protetta tramite i sei Elementi naturali.
In ogni caso, la cosa davvero importante era che McDullan sembrava improvvisamente essersi sbloccato con lei, come se di colpo una parte del muro ch'egli ergeva nel porsi con gli altri fosse crollata, permettendogli di essere più sicuro, più loquace, forse anche più istintivo, e questo Indigo lo ipotizzò quando attraverso le lenti scure notò gli occhi dell'uomo sulle proprie labbra per un paio di secondi; sorrise, ma non disse niente a riguardo, ponendogli al contrario una domanda maliziosa ma in modo delicato, lieve, la cui risposta la fece sorridere.

Siamo tutti collegati Indigo, ancor prima di conoscerci.

Ha detto una cosa molto profonda, lo sa?
E' come con la
Terra, l'Acqua, il Fuoco, il Vento, il Ghiaccio ed il Fulmine... sei Elementi collegati tra loro anche se l'uni sono gli opposti degli altri, così è la vita per gli esseri umani: un collegamento unico, impercebile ma sempre presente, e non interrompibile.

La risposta che Indigo diede al proprio interlocutore la portò a diventare sempre più seria man mano che parlava, senza che nemmeno se ne rendesse conto: forse perché erano argomenti delicati per lei, e il suo spirito lo percepiva anche quando la sua mente, al contrario, non lo faceva.
Anche quel discorso però venne accantonato, poiché alla Druida piaceva curiosare nella vita e nei programmi altrui, soprattutto quando si trovava davanti una persona interessante, come in quel caso.

Beh...sto provando a migliorare, piano piano. Ci vuole tempo. Penso che mi ritaglierò un po di tempo per farmi un bagno in più quest'anno!

Immergersi in acqua è sicuramente la migliore panacea contro ogni pensiero o preoccupazione, ed ora che se n'è reso conto, sono certa che la cercherà molto più spesso di prima.

Era sicura che il professore avrebbe cercato frequentemente il contatto con l'Acqua una volta tornato ad Hogwarts, perché aveva sperimentato sulla propria pelle quanto facesse bene immergersi in essa, e quando una cosa era particolarmente bella allora perché non viverla ancora ed ancora, quanto più possibile? Si viveva una volta sola nella vita, e per quanto Indigo sapesse che il suo tempo sarebbe sicuramente stato più lungo di molte altre persone, maghi e babbani che fossero, era comunque intenzionata a godersi ogni istante al massimo, come se fosse l'ultimo a disposizione.
Sentendosi osservata da Simon, la Druida si riscosse dai propri pensieri, posando gli occhi sull'altro ed inclinando leggermente la testa di lato come fece lui poco dopo, un modo come un altro, per lei, di ascoltarlo meglio.

Indigo...posso darti del tu?

Era ora che me lo chiedessi, non ci speravo più!

Rispose lei, andando subito a dargli del "tu" a sua volta, senza alcuna difficoltà, scivolando così da una formalità più distaccata ad un modo di porsi verso l'altro più informale e spontaneo. Gli sorrise, incoraggiante, quasi sentendo - I/SS 32 - dentro di sé la sensazione che Simon avesse ancora qualcosa da chiederle.

Sai molte cose di me, anche di quelle un po più intime. Ma io...non so nulla di te..Non è valido non credi?

Dipende... e se fosse tutta una tattica per rendermi più interessante agli occhi di chi si avvicina a me? - replicò la Druida, strizzando l'occhio al proprio interlocutore con aria maliziosa - In quel caso, la mia sarebbe semplicemente una tattica, e come tale la si dovrebbe accettare. E poi ci sono molte cose di te che posso capire senza che tu me le dica, sai?

Aggiunse Indigo, sorridendo a quel contatto involontario per poi rispondere, ma questa volta in modo voluto, sfiorando il braccio di lui col proprio.

Ad esempio ho potuto capire che mi trovi attraente dal modo in cui mi hai fissato le labbra, prima - piccola pausa, poi un sorriso radioso spuntò sulla sua bocca, illuminando occhi e viso - Sbaglio?
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Messaggioda Simon » 22/05/2013, 1:55

Esistono tanti modi di intendere la magia, professore... più di quanti lei possa immaginare.

Il rumore delle onde risuonava nella mente del professore che non faceva altro che permanere in balia dei flutti. Rimase galleggiante, osservando quella figura davanti a se. Misteriosa. pacata. Placida. Sembrava quasi che lei sapesse tutto di questo mondo. Sembrava quasi che fosse antica quanto la terra stessa. Certamente non pensava che fosse attempata sia chiaro. Pensava soltanto a lei come una biblioteca piena di conoscenza. Almeno era quello che aveva intuito ascoltando le sue parole. Sembrava di parlare di nuovo con Nyssa. Magari la conosceva anche. Ma non volle sbilanciarsi su quelle informazioni. Meno parlava di lei più era al sicuro. Da cosa poi, questo lo sapeva solo il professore. rimase fermo ora mentre i pensieri balenavano attenti e sicuri attraverso la sua mente. Quella giornata era davvero speciale. Forse quel filo che legava tutti aveva deciso di accorciarsi tra i due che subito presero confidenza.

Lo so Indigo. Più di quelli che si possono conoscere in una intera vita. Questa è il mio unico lamento a causa della mia mortalità. Ma dall'altra parte sono felice di esserlo. Essere immortale e sapere tutto. Non è così allettante quando vedi le persone care invecchiare e morire. E tu rimani l'unico. Eterno. No, non fa per me.

Le disse poi, anche lui un poco serio. Lui ad esempio non aveva paura di morire. Non perchè ignorante o spavaldo. Certamente perchè sapeva che la fine arrivava per tutti. Prima o poi. Era inutile temerla. Quanto accettarla nella propria esistenza. Ad ogni vita che si spegneva si accendeva una nuova. Ed il ciclo ricominciava. Come l'acqua. Liquida. Evaporava poi verso il cielo, e ricadeva come acqua. Un ciclo di vita e di morte, che tutti dovrebbero accettare nella propria esistenza. rimase un poco in silenzio. Sapeva di aver parlato a sproposito e fuori dal tema della discussione. Deglutì un attimo ascoltando le altre parole della druida.

Ha detto una cosa molto profonda, lo sa?
E' come con la Terra, l'Acqua, il Fuoco, il Vento, il Ghiaccio ed il Fulmine... sei Elementi collegati tra loro anche se l'uni sono gli opposti degli altri, così è la vita per gli esseri umani: un collegamento unico, impercebile ma sempre presente, e non interrompibile.


Annuì mesto. Aveva le sue stesse idee in fatto di "percezione mistica dell'universo..." come la chiamavano gli esperti tra i maghi. Fece un altro respiro profondo, non parlava ancora. Non ce ne era bisogno. Era completare il pensiero dell'altro. Alla fine non ci sarà più necessità di parlare. Bastava solo un leggero sguardo per sapere tutto quello che si aveva nella testa in quel momento. Come leggere nella mente certo. Anche se non gli piaceva molto farsi gli affari degli altri in modo così prepotente.

Non è profonda. E' il mio modo di vederla. Sono stato cresciuto da...ehm...persone... che mi hanno insegnato molte cose e, una di queste, era proprio il fatto di essere tutti collegati.

Ancora un attimo di nostalgia per il nostro Scozzese che però non smise di guardare Indigo attraverso i suoi occhiali. Nyssa si trovava al collo. Con tutto quel movimento non era possibile vederla se non adesso. Nel momento più tranquillo di quel periodo ricreativo che si erano presi. O per meglio dire, che si era preso Simon dopo quell'incontro. Verde, brillante. Un pegno dai Centauri. Un oggetto più mistico che magico. Forse la Druida potrebbe notarlo e percepirlo.

Immergersi in acqua è sicuramente la migliore panacea contro ogni pensiero o preoccupazione, ed ora che se n'è reso conto, sono certa che la cercherà molto più spesso di prima.

Ed era vero. Lui cercava molto l'acqua anche prima. Ora però vorrebbe stare ore ed ore immerso. Come abbracciato da una madre premurosa e gentile. Sapeva bene però che questa madre potrebbe diventare irascibile e terribile in alcuni momenti. Ma una madre si amava sia nei momenti belli sia nei momenti brutti. Sua madre, la sua vera madre, la vedeva poche volte l'anno durante le feste ed i compleanni. Andava a prendere Courtney nella sua scuola babbana qualche volta, come sorpresa. Ma stavamo parlando di Simon McDullan. Per lui tutto il Mondo era la sua famiglia. Come gli insegnò Nyssa.

Dipende... e se fosse tutta una tattica per rendermi più interessante agli occhi di chi si avvicina a me?
E poi ci sono molte cose di te che posso capire senza che tu me le dica, sai?


Ah si? quali?

Rise a quella frase. Come per sfidarla. Si stava divertendo a parlare con lei. Si stava aprendo piano piano. Cose che non risuciva a fare con gli altri suoi colleghi. No, lui non riusciva a rientrare nei canoni degli altri. Dieci anni in una foresta potevano cambiare un uomo a tal punto. Si morse il labbro inferiore sempre sorridendo verso di lei.

Ad esempio ho potuto capire che mi trovi attraente dal modo in cui mi hai fissato le labbra, prima...Sbaglio?

Beccato per la seconda volta. Se fosse stata una partita di Quidditch starebbe perdendo di due mete a zero. Sentì il suo braccio sfiorare, questa volta volontariamente, il suo. Deglutì sonoramente. Si si stava aprendo, ma certamente non così veloce. Le gote tornarono un poco più rosee di prima. Cercò di farsi cullare dal mare per rimanere passibile a quella distanza. Si morse il labbro superiore questa volta cercando di trovare le parole giuste. Alla fine pensò di esserci riuscito. Prese fiato ed iniziò a parlare.

Beh...sarei un bugiardo se dicessi di no. Oggettivamente nessuno può dire che tu non sia attraente. Io...Io...ehm...non volevo...sembrare opportuno. Mi dispiace. Sai...non sono quel tipo di persona.

Mosse un poco più veloce le gambe in modo da stringersi nelle spalle e non rischiare di immergersi completamente nell'acqua. Essere Allevatore ed essere vissuto senza bacchetta stavano dando i loro risultati. Rimase in silenzio chinando la testa di lato. dal canto suo non poteva dire di aver capito qualcosa su di lei che diversamente non voleva far sapere. L'unica cosa che aveva intuito era il suo attaccamento verso la natura. Diverso da quello di un altro mago. Ancora non si sentiva in grado di abbracciare quel determinato argomento. Rimase però ad osservarla, sorridente, rilassato, allegro. Nel frattempo Seth e Quaxo si misero a giocare sulla spiaggia. L'allevatore non era l'unico che aveva bisogno di svago dopo quel pomeriggio d'Inferno.
Simon
 
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