|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1664 punti |
1267 punti |
1021 punti |
1415 punti |
1750 punti |
1032 punti |
| |
|
|
|
|
|
|
|
da Ferdy » 13/06/2012, 16:12
La cena stava procedendo nel migliore dei modi e, con sorpresa del ragazzo, senza nessuna 'gaffe' da parte sua, e ciò significava solo una cosa: dare un'ottima impressione. Lui non credeva al detto Le apparenze ingannano, anzi, per lui la prima impressione era di fondamentale importanza, quella che rimaneva nella mente, il momento del primo approccio con una persona, che svanisce solo quando si allontana in maniera veloce ed eterna: in quel momento sembrò tornare tutto ad Alexis, ma non era proprio la stessa cosa, sarebbe stato difficile scordare un momento così particolare. Si allontanò da quegli assurdi pensieri che ogni tanto rabbuiavano la sua mente e si impose di prestare attenzione alla giovane donna, la quale, se avesse prolungato troppo i suoi pensieri o ricordi che fossero, se ne sarebbe senz'altro accorta e lui non era molto bravo a mentire.
Anche la mia è molto buona
Un apprezzamento da parte sua per il piatto che aveva ordinato, perlomeno non si sarebbe dovuto pentire del posto scelto, anche se ciò era difficile che avvenisse in quanto aveva un fiuto per certe cose.
Beh, fino a che non avrò scritto un pezzo che valga la pena di essere pubblicato in prima pagina su uno dei più importanti giornali di Francia... potrebbero volerci settimane.
Alzò le sopracciglia, sorpreso e al contempo contento della notizia, tuttavia lei avrebbe solo colto la prima impressione: si assicurò bene di non esplicitare particolare gioia a qualunque gesto particolare di gentilezza lei avesse fatto nei suoi confronti, sia per orgoglio, sia per attirare il topo nella trappola, ma anche perché non voleva rimanerci fottuto anche questa volta, e forse quest'ultimo era il motivo fondamentale. Bevve ancora dal bicchiere riempito di vino poco meno della metà e lo lasciò quasi vuoto, tranne per una impercettibile quantità; riprese a mangiare la sua zuppa di patate, abassando lo sguardo sul piatto e alzandolo a intervalli.
Per quanto possa sembrarti gentile non sono così ingenuo, sono un'arma a doppio taglio, è una precauzione...
Quest'ultimo pensiero lo attraversò dopo che le abbe lanciato l'ultimo sguardo; subito dopo averlo formulato Cassandra parlò ancora e lui la guardò ancora negli occhi color castano e intensi, ma forse poteva essere solo una sua impressione in quanto gli occhi, si sapeva, lasciano vedere solo ciò che vogliono far vedere, sciocchezze il fatto che rispecchiassero l'anima, almeno lui così credeva. Andava contro tutte quelle infondatezze finte "filosofiche" e cariche di un fascino proprio, quasi gli davano sui nervi, erano solo espressioni per darsi maggiore aria, null'altro.
Tu sarai molto impegnato con la scuola, immagino...
A quella sua supposizione seguì uno sguardo imbarazzato e distolto, come se dietro quella sua espressione ci fosse una richiesta che Ferdy non tardò ad afferrare e che, soprattutto, non concluse da se per non far brutta figura in caso si sbagliasse e anche per tirare un po la corda, in attesa di una reazione un po più particolare da parte sua, doveva ancora testarla su alcune cose e questa era una di quelle.
Oh, non esageratamente... La mattina è la parte della giornata più intensa, mentre il pomeriggio qualche cosa da sbrigare, ma niente di che... Mentre tu? Il tuo lavoro ti impegna molto nell'arco della giornata?
Chiese di rimando, attendendo una reazione da parte sua più particolare che, ad esser sincero, lui non si aspettava e ciò di certo non avrebbe comportato la sua posizione, ma avrebbe delineato solo maggiormente il suo carattere e i suoi modi di fare. Che tipo era? Introversa o più estroversa, o quell'attegiamento era esclusivamente per il fatto che non si conoscessero ancora molto bene? Non aveva una predilezione, lui si aspettava più una via di mezzo da lei, qualcosa di difficile da trovare in una persona, ma era certo che lo avrebbe soddisfatto, forse perché in realtà sapeva già parte della sua risposta a quella domanda rivelatrice.
-
Ferdy
-
-
|
|
da Veronique » 13/06/2012, 16:30
Non era stupido. Forse un po' ingenuo, quello sì, ma in fondo era anche molto giovane e con poca esperienza di vita se si escludevano le sue prodezze sul campo da Quidditch naturalmente. Se non altro di questo doveva dargliene atto Veronique, e così fece nella propria mente quando lui non reagì in modo particolare nel sapere che sarebbe rimasta in zona per settimane: sapeva giocare, o perlomeno conosceva i principi di base per farlo ed era già qualcosa considerata la sua età.
Potrebbe anche venirmi voglia di aiutarti a crescere come si deve...
Pensò la giovane donna mentre si dedicava alla sua zuppa di pomodoro ed ipotizzava ad alta voce che lui fosse sempre molto impegnato con la cattedra di Volo e la gestione di una parte degli studenti, forse troppo impegnato per potersi concentrare su qualcos'altro. La risposta che Ferdy le diede fu calibrata, espressa con una noncuranza quasi studiata che la fece sorridere compiaciuta.
Oh, non esageratamente... La mattina è la parte della giornata più intensa, mentre il pomeriggio qualche cosa da sbrigare, ma niente di che... Mentre tu? Il tuo lavoro ti impegna molto nell'arco della giornata?
Beh, non molto fino a che non trovo qualche notizia su cui valga la pena raccogliere dettagli. Sono quasi sempre in giro alla ricerca di scoop, il che significa passeggiare molto e stare sempre all'erta, magari fare un paio di interviste ma nulla di più.
Rispose lei, palesemente entusiasta: aveva deciso di stare al suo gioco, di fargli credere di essere davvero totalmente ingenua ed innocente da non pensare nemmeno per un momento di nascondere la sua felicità nel sapere che in fondo al pomeriggio lui poteva essere libero. Voleva convincerlo, insomma, di aver abboccato al suo amo, di essere caduta nella sua trappola: voleva vedere fino a dove era in grado di spingersi il Corvetto sexy.
Magari... se ti va... potremmo rivederci, qualche volta...
Propose dunque molto timidamente, le guance abbronzate appena rosee.
Avanti Stone... comportati da bravo cacciatore ed intrappola la tua preda...
-
Veronique
- Illusionista
-
- Grado: 12+
-
- Messaggi: 82
- Iscritto il: 02/04/2012, 20:46
|
|
da Ferdy » 13/06/2012, 17:01
Beh, non molto fino a che non trovo qualche notizia su cui valga la pena raccogliere dettagli. Sono quasi sempre in giro alla ricerca di scoop, il che significa passeggiare molto e stare sempre all'erta, magari fare un paio di interviste ma nulla di più.
La sua risposta si mantenne ancora sul vago, forse si aspettava che lui avrebbe fatto quel passo? Che lui avrebbe proposto di incontrarsi di nuovo? Purtroppo allora avrebbe dovuto deluderla, perché quella volta, purtroppo per lei sarebbe stato duro, duro con se stesso e con lei, che tra l'altro non aveva colpe e ciò lo faceva sentire stranamente cattivo e gli procurava un dispiacere.
Mmm... Capisco... Il che significa che io sia stato attento tutto il tempo da giornalisti assetati di scoop e poi mi vieni a dire che sei tu in realtà il 'paparazzo'?!
Disse lui con un sorriso, scherzoso, anche per rendere la situazione più divertente; il rumore del cucchiaio che graffiava il fondo del piatto gli annunciò che la cena stesse per finire, e di questo ne fu dispiaciuto in quanto avrebbero interrotto la loro chiacchierata proprio sul più bello; avrebbe dovuto aspettarselo: quando si trovava in certe situazioni succedeva sempre così. In quello stesso momento si domandò se esisteva qualcuno più sfortunato di lui sulla faccia del pianeta.
Magari... se ti va... potremmo rivederci, qualche volta...
Bingo!
Un sorriso malizioso e soddisfatto che sarebbe parso come un semplice sorriso di lietezza, una comodità in certe situazioni. Dopotutto non era stato così sfortunato: una donna bellissima era inciampata su di lui, avevano fatto un giro assieme, la cena assieme e infine si era guadagnato un secondo appuntamento con lei, cosa cercava di più? Bevve dell'altro vino dal bicchiere che aveva riempito, poi lo poggiò nuovamente dov'era prima.
Penso che si possa fare...
Disse poi, rimanendo sul vago, tra l'interessato e non, per poi donarle un sorriso brillante, e questa volta visibilmente sincero e contento; che dire, era una svolta per lui e per la sua vita, se tutto fosse andato bene. Dopo che uscirono dal locale chiacchierarono un po, infine si salutarono, dandosi appuntamento proprio lì davanti per la prossima volta.
Allora ci conto, qui, mercoledì alle 18.30!
In seguito si allontanò da lei, raccomandandole di fare attenzione durante il ritorno nei suoi alloggi, dopotutto quelli erano tempi brutti, e chiunque doveva stare allerta. Volse alcuni passi, un sorriso sotto i baffi, in direzione dell'antro nel muro che faceva da ingresso a Diagon Alley, ma non appena giunse vicino l'ingresso alla via piena di negozi il suo corpo venne come risucchiato in un punto a mezz'aria con un sonoro crack, Smaterializzandosi all'esterno del castello di Hogwarts: quel pomeriggio noioso si era rivoltato in una fantastica fortuna.
[Fine]
-
Ferdy
-
- Grado: 12+
-
|
|
da Ferdy » 20/06/2012, 8:49
[Mercoledì - Davanti il Paiolo Magico - h.18:28]
Il rumore simile a quello di un rametto spezzato diede l'annuncio che Ferdy Stone si era Smaterializzato in Diagon Alley, forse con qualche minuto in anticipo; anche se non lo dava a vedere era molto emozionato quella sera: il secondo incontro con Cassandra, forse un incontro che non si sarebbe soffermato solo ad una cena insieme, magari avrebbe preso una svolta più particolare, altrimenti avrebbe atteso, non andava di fretta, anzi, quanto più piano andavano tanto meglio era per lui, così avrebbe potuto gestire meglio i suoi spazi e avrebbe soprattutto imparato a conoscerla e a saperla prendere.
Devo essere in anticipo... Tanto meglio!
Fortunatamente era uscito dall'Infermeria prima del loro incontro. Dopo lo scontro con il Mezzo-Drago di qualche giorno prima aveva rischiato davvero la pelle ma cavandosela con un giorno nell'Infermeria, insieme agli altri tre insegnanti che come lui avevano rischiato il peggio. Dei quattro quella conciata peggio fu senza dubbio Tisifone Samyliak, coperta di ustioni per buona parte del corpo, ma uscita come nuova grazie alla cura adottata dalla Vilvarin. Pensando a ciò che era successo pochi giorni prima gli venne la pelle d'oca da capo a piedi. I suoi pensieri si spostarono poi sull'appuntamento di quella sera: Ferdy era un po teso per via dell'impreparazione sul da farsi per quella sera e si convinceva con l'idea che qualcosa gli sarebbe passata per la testa una volta che Cassandra l'avrebbe raggiunto. Prese a girare sul posto, in attesa che la donna arrivasse, mentre la sua mente lavorava per il programma di quella sera.
Mmmh... Magari la porto in qualche locale della Londra Babbana, tanto per essere originali...
E così avrebbe fatto, ovviamente se la ragazza avrebbe acconsentito.
-
Ferdy
-
- Grado: 12+
-
|
|
da Veronique » 20/06/2012, 12:10
E finalmente era arrivato mercoledì: il giorno precedente, in realtà fino alla mattina di quello stesso, era stata a Roma per una sessione di shopping italiano, nel quale aveva avuto un interessante e veloce scambio di opinioni con Marcus; l'uomo era preoccupato per lei, per le sue scelte, ma la giovane donna sentiva di avere tutto sotto controllo e quella sera l'unica cosa che desiderava era divertirsi. Faceva piuttosto caldo per essere in Inghilterra, e Veronique aveva deciso di celebrare l'occasione con un bel vestitino leggere, colorato e molto scollato da abbinare coi tacchi e raccogliendo i capelli in uno chignon scomposto: era sicura che Ferdy sarebbe rimasto estasiato dalla sua figura e ne era compiaciuta.
Come ho detto a Marcus, devo in qualche modo ripagarti per la presa in giro, no?
Pensò la donna mentre attraversava la via principale di Diagon Alley per arrivare sino al Paiolo Magico, il luogo del loro appuntamento: lui era già lì, lo notò subito, e vederlo così fremente - o almeno quello sembrava agli occhi di lei - in attesa d'incontrarla le fece nascere un sorriso compiaciuto sulle labbra, che lei trasformò senza fatica in espressione radiosa.
Ferdy!
Esclamò con un gran sorriso per farsi notare dal ragazzo, dandogli modo di ammirarla per un momento - e sbavare qualcora l'avesse voluto - prima di avvicinarsi a lui con espressione imbarazzata e felice al contempo.
Sono contenta di vederti... mi aspettavi da molto?
-
Veronique
- Illusionista
-
- Grado: 12+
-
- Messaggi: 82
- Iscritto il: 02/04/2012, 20:46
|
|
da Ferdy » 20/06/2012, 17:29
L'unica scomodità di quell'attesa era il fatto di stare esposti agli sguardi dei passanti che facevano ingresso in gran numero al Paiolo e Ferdy non seppe decifrare se fosse per il fatto di essere un ex giocatore di fama mondiale oppure per l'incendio della Foresta Proibita che aveva coinvolto anche lui: per quanto la Preside Bergman tentasse o avesse tentato (le sue intenzioni gli erano sconosciute) di mettere a tacere l'accaduto, gli studenti erano al corrente della notizia, anche perché ne avevano diritto e fossero stati consapevoli del rischio che potevano correre esponendosi verso la Foresta.
In tutti i casi è insopportabile questa sensazione addosso, non vedo l'ora che Ca-
Ferdy!
Quel suo pensiero non fu terminato bene che la donna che attendeva gli si presentò agli occhi, splendente più dell'ultima volta. Cassandra Corvier era arrivata, con addosso un vestito bianco con delle macchie porpora sparse, i capelli raccolti in maniera "frettolosa" appositamente, per dare un effetto al suo viso che ora gli rivolgeva un sorriso raggiante, che lo costrinse ad aprire la bocca in un'espressione stupita. Dopo qualche attimo si rese conto della sua espressione alquanto 'ebete', che trasformò di rimando in un dolce sorriso, contento della sua vista.
Sono contenta di vederti... mi aspettavi da molto?
Oh no, sei puntuale... - fece lui, evitando di farla sentire in colpa e anche perché era lui ad essere in anticipo e non lei in ritardo - Il piacere è mio...
Disse poi grattandosi la testa, non abituato ad esibirsi in quei complimenti così spontanei, di cui ci si rende conto solo una volta pronunciati. Poi si rese conto di dover fare qualche altra cosa, in effetti non erano di certo per bellezza i fiori che impugnava con il braccio destro; le pose il mazzo di fiori, guardandoli per un'ultima volta, come per accertarsi che fossero in ottime condizioni, o come se fosse dispiaciuto a lasciarli andare: li aveva scelti con cura, uno ad uno, e ricordava bene quanto il fioraio si fosse tanto spazientito quanto contento una volta che avev pagato il bouquet e aveva lasciato il negozio.
Oh questi sono per te...
Disse infine, mentre sentì le guance diventare calde e un formicolio accarezzargli le braccia. Per quanto fosse bella o gentile in cuor suo era consapevole che non era stato come con la Delfina, Alexis, tuttavia non era detto che le due strade non potevano incontrarsi: forse erano due legami differenti, che stavano venendo su in modo differente.
-
Ferdy
-
- Grado: 12+
-
|
|
da Veronique » 20/06/2012, 22:14
Si vedeva perfettamente quanto Ferdy fosse contento di vederla, cosa che Veronique onestamente si aspettava: insomma, era bellissima e sapeva come farsi amare dagli uomini, cosa ci voleva di più? Il ragazzo era praticamente nelle sue mani, poteva rigirarselo sul polpastrello dell'indice e la cosa bella era che lui non se ne rendeva minimamente conto: ma, a livello effettivo, era meglio così.
Oh no, sei puntuale... Il piacere è mio...
Fece un sorriso più ampio, le guance che si coloravano leggermente come se fosse imbarazzata: Ferdy sembrava essersi impegnato davvero, come se volesse stupirla, e questo fu evidente quando di fronte a lei comparì un mazzo di fiori, dall'aria elegante ed anche piuttosto costosa.
Oh questi sono per te...
Oh... davvero? Ferdy, grazie... non dovevi, sono... sono bellissimi...
Si schermì lei, abbassando lo sguardo sul bouquet per poi avvicinarlo al naso ed inebriarsi del loro profumo: oh sì, era decisamente cotto; e non aveva nemmeno dovuto usare le illusioni con lui, cosa che rendeva tutto molto meno pesante e difficile da dover gestire.
Allora... dove andiamo? Hai già in mente qualcosa?
Gli domandò, immaginando che avendole chiesto quell'appuntamento si fosse fatto quantomeno una minima idea di dove poter andare per passare quella serata insieme.
-
Veronique
- Illusionista
-
- Grado: 12+
-
- Messaggi: 82
- Iscritto il: 02/04/2012, 20:46
|
|
da Ferdy » 22/06/2012, 18:29
Osservò con ansia mentre afferrava il bouquet che lui le aveva donato, stando ben attento se la sua fosse un'espressione lieta o meno; magari lei era allergia a quei fiori, magari lei odiava quei gesti: molte cose nella vita vanno rischiate e quello era uno di quei salti nel vuoto e la cosa più bella è sentire un materasso morbido all'atterraggio che fa rimanere quel senso di adrenalina proprio in mezzo al petto che dona la carica per un secondo salto, senza più pensare poi alle conseguenze, belle o brutte che fossero state.
Oh... davvero? Ferdy, grazie... non dovevi, sono... sono bellissimi...
Un sorriso radioso si aprì sul suo volto abbronzato che poteva benissimamente comunicare sollievo, impacciatezza, infatti a quel commento, dopo quel sorriso, gli venne automatico grattarsi la testa, come se lo aiutasse ad alleviare quella sensazione, e felicità. Cosa dire di quell'appuntamento? Perlomeno era iniziato alla grande, e Ferdy avrebbe messo tutto se stesso per concluderlo nello stesso modo.
Allora... dove andiamo? Hai già in mente qualcosa?
A quella domanda, che lui aveva già sospettato che gli sarebbe stata posta, non fu pronto, ma non perché non ci avesse pensato, ma perché aveva deciso che se avrebbe fatto tutto lui sarebbe stato un appuntamento con se stesso, così come avveniva nei film: i due uscivano, andavano in un costoso ristorante, si baciavano durante il ballo e lui la riaccompagnava a casa, felici e contenti. No, lui non era portato per quelle cose, precisamente, non gli piacevano quelle cose, per cui aveva deciso che...
In verità stasera voglio lasciar decidere a te, dove vorresti andare?
Chiese curioso, anche per sapere i gusti e le tendenze della giovane Cassandra, se non altro era un modo per conoscersi meglio anche, un modo per sapere quali fossero i suoi gusti e i modi di fare: questa volta avrebbe fatto le cose per bene, con tutta la calma che la cosa richiedeva, a seconda di quanto lei avesse bisogno.
-
Ferdy
-
- Grado: 12+
-
|
|
da Veronique » 23/06/2012, 17:33
In verità stasera voglio lasciar decidere a te, dove vorresti andare?
Praticamente come offrirle la sua persona su un piatto d'argento: Veronique sorrise lentamente a quella risposta di Ferdy, uno scintillio negli occhi che forse lui avrebbe tradotto in entusiasmo mentre per lei era divertimento sadico allo stato puro; era ora di spingersi più in là, di vedere fin dove il ragazzo fosse pronto ad arrivare... era ora di giocare alla maniera delle più piccole delle Vireau.
Ti fidi di me?
Gli domandò lei, quasi quello fosse un prerequisito necessario per proseguire la serata: se lui avesse risposto affermativamente, Veronique l'avrebbe preso per mano e condotto nel primo vicolo disponibile, stringendosi poi al ragazzo per scomparire insieme con un POP sonoro. Destinazione? New York.
[TO BE CONTINUED...]
-
Veronique
- Illusionista
-
- Grado: 12+
-
- Messaggi: 82
- Iscritto il: 02/04/2012, 20:46
|
|
da Ferdy » 24/06/2012, 8:50
Con quella domanda non poteva che aver fatto la miglior cosa visto che lei la accolse con un baglione negli occhi, che poteva significar solo una cosa: stava procedendo impeccabilmente. Esitò, in attesa della proposta della donna che lui, che gli piacesse o meno, avrebbe comunque accettato, doveva dar spazio anche a lei e ai suoi gusti e non farla attenere alle sue decisioni. Era stremamente curioso di sapere cosa lei avesse in mente, dove lo avrebbe portato, voleva vedere che cosa frullava nella sua mente ma qualcosa gli diceva che l'attesa non sarebbe stata molta.
Ti fidi di me?
Quella domanda lo prese alla sprovvista, ma sapeva che la risposta era una sola e anche se non del tutto vera, visto quanto poco si conoscessero, ma fu istintiva, non ci pensò un momento di più, probabilmente perché spinto dalla voglia di sapere quali erano i suoi piani: era un tipo molto impaziente.
Si...
Continuava a non capire, perché quella domanda? Non ebbe il tempo di formulare dei pensieri, visto che lei lo afferrò per una mano e lo trascinò velocemente nel vicolo che stava propio dietro l'ingresso per Diagon Alley, prevedendo già cosa stesse per fare. Vorticarono insieme nell'aria, poi con un rumoroso POP sparirono in un punto a mezz'aria, mentre un vortice si impadroniva del suo stomaco, non tanto da dargli la nausea, non era la prima volta che si Materializzava, forse era elettrizzato dal fatto di non sapere dove si stesse dirigendo per di più con lei; non era preoccupato tanto quanto eccitato, Cassandra si stava dimostrando piena di sorprese e colpi di scena. Sentì i piedi toccare il terreno, senza ancora realizzare la loro posizione, forse erano tra i Babbani o forse erano in qualche città della Gran Bretagna... Ferdy Stone non avrebbe mai sospettato di trovarsi a migliaia e migliaia di chilometri da casa.
[TO BE CONTINUED...]
-
Ferdy
-
- Grado: 12+
-
|
|
|
|
|
|
Data |
Utente |
Tipo Dado |
Risultato |
|
2012-10-05 00:11:11 |
Lucas |
d20 |
6 |
|
2012-10-05 00:10:38 |
Lucas |
d20 |
1 |
|
| |
|
|
|
|
|
|
|
|
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite
| |
|
|
|
|
|
|