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Interno locale

Messaggioda Sandyon » 03/02/2012, 12:38

La donna aveva centrato in pieno il suo riferimento al modo con il quale il padre avrebbe volentieri utilizzato il di lei potere per degli scopi molto meno nobili che il rendere maggiormente speciale un pranzo fra due persone ancora intente a conoscersi come si deve.
Annuì appena a quella frase di lei, d'accordo ovviamente, anche perché era un fronte di affiliazione comune ad una causa che doveva essere vinta per forza, ma perché doverci pensare proprio allora?
No, non ce n'era motivo e lo sapevano benissimo entrambi, così, il pasto proseguì tranquillo e piacevole in mezzo alla savana, con la francesina che poco dopo si mise a riflettere adeguatamente su quale animale lui potesse mai rispecchiare, ragionandoci sopra tra un boccone e l'altro, suscitando una certa curiosità visto che appunto, lei non conosceva affatto il suo soprannome, quindi si poteva anche sperare in un animale nuovo, e infatti questa speranza si realizzò per metà, dato che...

Direi un leone, perchè mi sai tanto di "re della giungla", se capisci cosa intendo: severo, capace di incutere timore, forte... ma anche estremamente protettivo verso la propria famiglia.
...Oppure ti vedrei bene anche come serpente, perchè sei silenzioso e schivo, ma anche estremamente letale.


Sul leone c'era poco da fare, a quanto sembrava il mondo lo vedeva così, non c'erano altre spiegazioni.
Si limitò ad ascoltare il motivo di un tale riferimento e bisognava dire che Monique sapeva far intendere bene le motivazioni delle sue scelte. Per lei, lui era una persona che teneva da morire alla famiglia, ma in fondo per aver sterminato un intero villaggio solo per la rabbia della morte di due persone care, un minimo di senso familiare alto lo doveva pur avere.
Fu comunque il secondo riferimento che lo fece trasalire, concentrando gli occhi in quelli di lei, piuttosto perplesso di un riferimento di quel tipo.
Un serpente, un animale decisamente affascinante, non c'era dubbi in merito, e sopratutto con quella fierezza dei rettili che fa impressione, certo, sempre a giudicare dal serpente.

Non mi era mai capitato di essere visto in questo modo. Rachel mi disse che sembravo a volte uno squalo, ma un serpente proprio no... Hanno due modi così opposti di vedermi eppure, due modi così complessi.

Sospirò, prendendo qualche boccone di carne assaggiandola e poi iniziando a masticare con lentezza calcolata per non risultare sgarbato, mentre non troppo lontano da loro, uno gnu e un'antilope si avvicinavano per annusare qualche piatto e fare la bavetta.
Sandyon si voltò osservandoli piuttosto sorpreso che la tecnica della donna fosse così unica e resa nella perfezione, come se gli animali dell'illusione avessero sul serio un udito ed un olfatto reali ed esistenti.
Si oppose all'istinto di dare un po' di insalata ai due erbivori semplicemente perché in realtà gli altri chissà cosa avrebbero visto, quindi si limitò soltanto ad annuire verso Moni con un'espressione piuttosto soddisfatta e di complimento.

E probabilmente se sfiorassi il pelo di uno dei due sentirei il morbido calore del sole della savana su un animale selvaggio, non è così?

E se invece dovessi paragonarmi tu ad un animale?
Cosa sceglieresti?


Quella domanda arrivò a bruciapelo, anche perché aveva appena finito la propria, ma forse la donna era troppo presa da quel dubbio nella sua mente e le era uscito spontaneo.
La osservò attentamente, scrutandola e soffermandosi su pochi dettagli di lei, del suo corpo e del suo viso, spostando poi gli occhi sul resto del paesaggio, senza dare troppo nell'occhio.
In effetti poteva sembrare una decisione difficile, ma tutto sommato in realtà per il mercenario fu abbastanza semplice trovare gli animali adatti da affibbiarle, solo, adesso stava cercando di focalizzare nella mente le immagini di quelle meravigliose creature della natura, con il particolare di due intensi e gelati occhi azzurri.

Una rondine... Hai bisogno di stare lontana dai luoghi troppo stabili, ti piace migrare, viaggiare e per te la vita è una scoperta continua.
E poi, si, la lupa. Fiera, sicura, capace di adattarsi, che ama il calore dell'affetto ma che quando ringhia è per che da un momento all'altro si scoprirà quanto può essere feroce ed implacabile.


Tornò a fissarla, umettandosi le labbra, mangiando l'ultimo boccone di carne, e riempiendo nuovamente i bicchieri di vino, alzando il calice, per poterlo far tintinnare nell'eventualità con quello di lei, come a voler eseguire un altro brindisi.

Al leone e la lupa, al serpente e la rondine.
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Messaggioda Monique » 03/02/2012, 13:17

Una cosa era certa: ora che stavano insieme, ora che avevano una maggiore confidenza, e soprattutto ora che Sandyon aveva una maggiore fiducia in lei, sembrava infastidirlo di meno il pensiero di mostrare il proprio stupore o la propria ammirazione di fronte all'illusione di Monique, e di ciò che riusciva a creare con la combinazione magia e musica.

E probabilmente se sfiorassi il pelo di uno dei due sentirei il morbido calore del sole della savana su un animale selvaggio, non è così?

Le domandò con un mezzo sorriso proprio mentre era lei stavolta a chiedergli con quali animali l'avrebbe mai paragonata: Moni sorrise alla domanda di lui e, prima che potesse risponderle, masticando un pezzetto di uovo - l'ultimo per la precisione - scosse la testa quasi con aria dispiaciuta.

E me lo chiedi pure?
La prossima volta, quando saremo soli, ti farò provare l'ebrezza di correre sulla schiena di una zebra.


Commentò a bassa voce per non farsi sentire da nessun altro, più che altro perchè non conoscendo il contesto quella sarebbe stata un'affermazione quanto mai strana da ascoltare.
La donna attaccò il suo strudel con voracità, come se fino a quel momento non avesse quasi toccato cibo: comportamenti che solitamente teneva nel privato o quando era in mezzo a sconosciuti, ma era bello lasciarsi andare di fronte a Sandyon, un modo come un altro per farsi conoscere da lui.

Chissà a cosa mi paragonerai, sono curiosa...

Si disse Moni mangiando tranquillamente, addentando quindi l'ennesimo antipasto anch'esso perfetto, con quella crosta fuori croccante della pasta sfoglia e l'interno delicato, cremoso e leggermente affumicato grazie al connubio tra salmone e ricotta: non dovette attendere molto, comunque, per ricevere finalmente la risposta dell'uomo che la stupì positivamente con le sue parole.

Una rondine... Hai bisogno di stare lontana dai luoghi troppo stabili, ti piace migrare, viaggiare e per te la vita è una scoperta continua.
E poi, si, la lupa. Fiera, sicura, capace di adattarsi, che ama il calore dell'affetto ma che quando ringhia è per che da un momento all'altro si scoprirà quanto può essere feroce ed implacabile.


Monique rifletté un momento sulle sue affermazioni, ed infine sorrise con aria soddisfatta annuendo lentamente: Sandyon aveva centrato in pieno le caratteristiche del suo essere e le aveva adattate a due animali bellissimi... e soprattutto liberi, almeno dal suo punto di vista.
Si lasciò riempire il bicchiere e quando vide che lui prendeva il proprio lo imitò, facendoli tintinnare in un brindisi che solo loro avrebbero potuto comprendere.

Al leone e la lupa, al serpente e la rondine.

Bevvero, complici ed isolati dal resto del salone - e non solo grazie all'illusione: Moni finì anche lo strudel e sospirò soddisfatta, consapevole che comunque mancava un'ultima tornata all'appello prima di poter definire il pranzo concluso; poco dopo infatti ricomparve il solito zelante cameriere - immerso senza saperlo nella savana - e la donna dovette sforzarsi di non ridere visto che un cucciolo di elefante si era avvicinato al nuovo arrivato e lo guardava con curiosità.

Posso portare via miss Vireau? A breve le porterò il resto del suo ordine.
Signore, era tutto di suo gradimento?


Domandò cortesemente, e a seguito della risposta di Sandyon si sarebbe allontanato coi piatti vuoti lasciando ai due qualche minuto per parlare da soli, l'elefante che l'aveva seguito con una tenerezza da far sorridere.

Incredibile pensare a come dall'esterno nessuno si accorga di niente, vero?
Potresti far capitare qualsiasi cosa a chi hai di fronte, e lui... nemmeno se ne accorgerebbe...


Mormorò Moni, e per un secondo i suoi occhi si rabbuiarono, l'azzurro intenso coperto da un alone scuro che fortunatamente la donna scacciò quasi subito, proprio mentre il cameriere tornava con gli ultimi piatti per lei.

Ecco qui miss Vireau, abbiamo le girelle di prosciutto e rucola - mi sono permesso di variare un po' con gli ingredienti conoscendo i suoi gusti - le crocchette di patate e speck, e le ali di pollo fritte con salsa guacamole. Spero sia tutto di suo gradimento.
Per lei posso portare qualcos'altro?


Disse l'inserviente ponendole davanti quell'ennesimo spettacolo culinario da far venire a chiunque l'acquolina in bocca e ponendo con estrema cortesia quella domanda a Sandyon.

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La ringrazio, è tutto meraviglioso.

Lo tranquillizzò Moni, sapendo quanto i gestori del Paiolo ci tenessero al servizio: a seguito, dopo che il cameriere se ne fu andato - magari con un nuovo ordine per l'uomo - tornò a guardarlo con un sorriso malizioso sulle labbra, che poco dopo vennero morse con aria birichina.

Mi ci vorrà un sacco di esercizio fisico per smaltire questo pranzo... ci penserai tu a farmi sudare?
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Messaggioda Sandyon » 03/02/2012, 13:51

Monique accettò di gusto il brindisi fra loro, compiaciuta dai due animali scelti, probabilmente.
Ci fu un breve momento di silenzio e poi quel piccolo scontro tra il cristallo dei bicchieri, infine, ognuno riprese a guardare l'altro e ancora pochi secondi più tardi, il cameriere, nel caso dell'illusione, vestito da indigeno con tanto di pelle scura, si premurò di portar via i piatti ad entrambi, pronto poi a consegnare gli altri con altre ben di Morgana servito per la francese.
Per ovvie motivazioni, il cameriere chiese anche a Sandyon se gradiva qualcos'altro per fare compagnia alla docente di incantesimi, da parte sua, quindi, si limitò a pensare alla cosa più semplice e leggera che gli venisse in testa che potesse gradire e mangiare assieme a lei.

Una macedonia, gentilmente.

Non disse altro, anche perché ipotizzò che non fosse molto altro da dire, infatti il cameriere fece un breve inchino e si avviò verso le cucine, nel gergo dell'illusione dentro ad una grotta non molto distante vicino alla parete di un monte, con molta probabilità, il Kilimanjaro.
Ma nella mente dell'uomo era ancora ben presente la frase detta poco prima dalla compagna riferita al modo di utilizzo delle illusioni, un modo di certo bello quello ma che nei pensieri immaginati da lei in quell'istante, c'era tutto fuor chè bellezza, beh, almeno dal suo punto di vista, dato che per il padre invece quello sarebbe stato un mezzo estremamente appassionante e appagante.

Potresti far capitare qualsiasi cosa a chi hai di fronte, e lui... nemmeno se ne accorgerebbe...

Anche io potrei andare in giro per il mondo dei babbani e scagliare silenziosamente delle maledizioni senza perdono ponendo fine ai loro giorni. Tutti hanno grandi poteri da dover sottoporre ad attenzione e giudizio. Tu ne hai mentre chi lo utilizzerebbe nel modo sbagliato invece non lo ha. Questo deve bastarti. Fino a quando sarai forte e caparbia come una lupa nel tenerti il tuo dono e difenderlo, molte persone vivranno vite tranquille, adesso però, non ci pensare. Non esiste solo il futuro peggiore, per quanto detto da me, suoni quasi come una battuta sarcastica.

Già, per quello che gli era capitato a lui, dire certe frasi sembrava quasi stupido, idiota o forse da chi voleva prendere in giro, ma nel corso degli anni e degli eventi, Sandyon Vastnor aveva imparato come il suo destino non è quello dell'umanità e fondare una teoria pensandola solida solo sulle basi di una propria ed unica esperienza personale era sbagliato. Voleva che lei fosse più serena, che per lei esistesse una vita e un mondo diverso dal suo, anche se all'orizzonte le nuvole si addensavano, forse, almeno per lei, dopo sarebbe potuto tornare il sereno.
Comunque, Moni quel giorno aveva voglia di divertirsi, di far notare la sua femminilità il suo ardore, il suo desiderio non solo di stupire, ma anche di godere, in tutti i sensi, dell'uomo che aveva deciso di renderla sua compagna, così, con un sorriso malizioso, non ci mise molto ad infilare nel discorso la battuta piccante ed erotica espressa con tutta la volontà di voler essere intenzionata a riferirsi proprio a quello, una cosa che Sandyon delle donne adorava, visto che la falsa brava ragazza a differenza di molti altri, non lo faceva venir sangue per niente.

Mi ci vorrà un sacco di esercizio fisico per smaltire questo pranzo... ci penserai tu a farmi sudare?

Era una donna tremendamente affascinante e capace di far divenire roccia anche il fango dopo un acquazzone, questo non lo poteva negare in nessuno modo, dentro di se però, ovviamente all'esterno quello che diede a vedere, fu soltanto una sguardo più intenso, deglutendo lentamente e con tranquillità, non smettendo di fissarla.
Adesso stava osservando nel maggiore dettaglio la persona avanti a lui, e nel poco tempo trascorso, si, avevano avuto modo di parlare attentamente dei loro desideri e dei loro piaceri, ma mai in maniera così approfondita da permettersi delle domande o delle frasi secche che potessero far intendere più che il semplice intento di avere un rapporto fisico, duraturo e sopratutto soddisfacente,
Forse quel momento, almeno per Sandyon era arrivato, visto che senza indugiare ulteriormente, riempiendo nuovamente il bicchiere della donna, forse sperando appena minimamente che fosse un po' brilla da rispondere con estrema sincerità, le fece una domanda ben precisa e diretta.

Io ti faccio sudare... se tu mi confessi il modo più particolare o fantasioso con cui io lo possa fare.
Avanti, professoressa di Incantesimi di Hogwarts nonché Vice Preside... Dimmi come ti piacerebbe che ti facessi sudare...


Ovviamente le sue ultime parole, furono dette a voce bassa per far eccitare lei e per non far ascoltare agli altri.
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Messaggioda Monique » 03/02/2012, 14:08

Aveva ordinato una macedonia, un piatto leggero e di fine pasto, e la cosa piacque molto a Monique perchè le sembrava, dal suo punto di vista, un modo dell'uomo di volerle far compagnia mentre mangiava il suo ultimo tagliere di antipasti - rispettivamente nell'ordine le girelle, le ali di pollo con salsa guacamole e per ultime le crocchette di patate e speck.

Signore, a lei.

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Lo zelo del cameriere fece sì che Sandyon non dovesse aspettare molto per ricevere ciò che aveva ordinato, anzi; l'inserviente si congedò loro con un sorriso formale, del tutto ignaro dei vestiti che gli erano stati forniti nell'illusione dalla fantasia di Monique... e forse era meglio così.
Ma il compagno della donna non era tipo da lasciarsi sfuggire certi dettagli, così notando lo sguardo rabbuiato di lei - accompagnato da quelle parole che la dicevano lunga sui suoi pensieri - non ci mise molto a formulare delle affermazione che potessero tirarla su di morale e farle tornare il sorriso.

Anche io potrei andare in giro per il mondo dei babbani e scagliare silenziosamente delle maledizioni senza perdono ponendo fine ai loro giorni. Tutti hanno grandi poteri da dover sottoporre ad attenzione e giudizio. Tu ne hai mentre chi lo utilizzerebbe nel modo sbagliato invece non lo ha. Questo deve bastarti. Fino a quando sarai forte e caparbia come una lupa nel tenerti il tuo dono e difenderlo, molte persone vivranno vite tranquille, adesso però, non ci pensare. Non esiste solo il futuro peggiore, per quanto detto da me, suoni quasi come una battuta sarcastica.

Forse una volta poteva sembrare tale, ma adesso... beh, magari adesso ci credi anche tu che il futuro possa non essere così male, no?

Replicò la donna, ponendo quella domanda con estrema cautela: aveva capito il discorso di Sandyon e lo apprezzava, sapeva bene che il suo dono sarebbe rimasto confinato al bene fino a che lei l'avesse voluto e che nessuno avrebbe potuto far andare le cose diversamente, ma era normale essere un po' preoccupati. Ciò che le premeva sapere però, era la visione che l'uomo aveva ora del suo futuro, dopo aver deciso di intraprendere una relazione con lei.
Nel frattempo aveva iniziato a mangiare le sue girelle, indicando il proprio piatto come ad invitarlo - prima di consumare la macedonia - ad assaggiare ciò che più gli fosse andato, dopodichè si lasciò andare a quell'affermazione sensuale che portò ad una risposta altrettanto maliziosa da parte di lui.

Io ti faccio sudare... se tu mi confessi il modo più particolare o fantasioso con cui io lo possa fare.
Avanti, professoressa di Incantesimi di Hogwarts nonché Vice Preside... Dimmi come ti piacerebbe che ti facessi sudare...


Non credo siano cose che si possano riferire in pubblico...

Replicò lei con un sorriso sornione, sporgendosi lentamente dalla propria parte del tavolo con un movimento sinuoso per avvicinarsi all'orecchio dell'uomo e sussurrargli qualcosa con voce bassa, calda e roca. Dopo averlo fatto, Moni tornò al proprio posto con aria innocente, scostandosi i capelli dal viso e riprendendo a mangiare le girelle come se nulla fosse.

Che ne dici Vastnor, è abbastanza fantasioso per te?
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Messaggioda Sandyon » 04/02/2012, 17:39

Forse una volta poteva sembrare tale, ma adesso... beh, magari adesso ci credi anche tu che il futuro possa non essere così male, no?

Si notava chiaramente che nelle parole di Monique ci fosse un velo di speranza che l'uomo pensasse sul serio che la sua vita potesse cambiare, e quetso in concomitanza con il loro incontro.
L'uomo non aveva ancora tutta quella energia per poter confermare con sicurezza e tranquillità quella domanda, ma di certo non dire nulla o smentire poteva significare non solo fare del male a lei ma anche porre un muro di fango su un qualcosa nato su un prato possibilmente fertile e ancora in crescita, quindi incerto, sia negativamente ma anche positivamente.
La scrutò a lungo negli occhi, cercando di cogliere quelle scintille di speranza e amore che stavano pervadendo le iridi gelate e azzurrine, poi, passando la mano sulla sinistra la fece toccare appena pochi secondi con quella di lei, in un gesto che poteva sembrare casuale ed invece era più che calcolato, poi con assoluta certezza ma non ancora il "coraggio" di parlare e dire qualcosa con la propria voce, annuì lentamente con il capo, dandole ad intendere che, si, probabilmente c'erano ottime basi per le quali il suo futuro potesse diventare migliore di quello sperato.
Poco dopo, il pasto di Monique riprese forma e con esso, anche l'accompagnamento di Sandyon e la sua macedonia ebbe inizio. Una macedonia molto buona e fresca, uno dei suoi cibi preferiti che lo rendevano istantaneamente sazio e soddisfatto dell'apporto di vitamine assunte, che gli avevano sempre garantito una scarsissima frequenza di malattie.
Tuttavia, quel discorso era tra loro era nato per portare anche a qualcosa di diverso rispetto che la serietà di quel momento precedente, infatti, adesso fu la malizia a prendere piede, una malizia avanzata da lei, corrisposta da lui con schiettezza e poi, ancor dopo, avallata dalla Vice Preside che senza opporsi all'istinto si sporse in avanti verso di lui e gli sussurrò quello che lei avrebbe potuto definire un ottimo modo per sudare, un modo che espresse in maniera diretta, abbastanza volgare ed eccitante, facendo letteralmente pompare litri di sangue in più al cuore dell'uomo che di sicuro ancora non poteva essere al corrente di quanto lei potesse essere così disinibita con chi volesse a prescindere dalla sua ragione sociale, dal suo alto lignaggio e stronzate simili.

Che ne dici Vastnor, è abbastanza fantasioso per te?

Di fantasia ce n'era abbastanza, o almeno, ci si poteva lavorare ma l'uomo comprese che semplicemente era stata lei a volersi trattenere, ma di sicuro poteva riservare molte più sorprese di quante non gliene avesse dimostrate nei pochi rapporti avuti nel corso del tempo fino a quel pranzo.
La sessualità fra loro era ancora un terreno molto vasto e particolare da scoprire, e con quelle domanda, Sandyon puntava a capire sempre di più fino a dove fosse disposta a spingersi lei e fino a dove poteva arrivare il suo piacere e il suo gradimento nei confronti degli atti carnali.
Non rimase comunque impietrito, semplicemente corrispose lo sguardo di lei, così malizioso e provocante nonché provocatorio, e leccandosi appena le labbra avanzò una proposta/fantasia talmente chiara che forse Monique sarebbe potuta rimanere sorpresa da quanto l'uomo potesse essere un tipo ricco di molteplici sfaccettature, anche nel campo dei rapporti fisici.

Se tu fossi abbastanza potente da far credere a tutti i presenti che noi stiamo ancora tranquillamente mangiando con innocenza, ti farei sudare anche adesso, Vireau.

La voce era più bassa ma affatto morbida. Per certi versi era la stessa forte e sicura che teneva sempre nella loro intimità, quella di un uomo che vuole solo e soltanto dominare, rendere piacere a chi ha davanti e farla sentire al centro di un tornado, nell'occhio del ciclone tra passioni, emozioni, sensazioni e irrefrenabili pazzie.
Afferrò il bicchiere e ne prese un bel sorso, senza distogliere lo sguardo dal suo e, prendendo un pezzo della girella da lei ordinata, lo rivolse alle labbra della francesina come a volerla imboccare, con tranquillità e calcolata lentezza.

Tu ancora non immagini di cosa sono capace, forse questo leone è fin troppo selvaggio per te.
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Messaggioda Monique » 04/02/2012, 19:38

Monique sorrise dopo essere tornata al proprio posto, mettendosi in bocca un pezzo di girella con aria maliziosamente divertita: aveva sussurrato all'orecchio di Sandyon quale fosse la sua idea di "ginnastica", e a giudicare dallo sguardo più caldo di lui la cosa gli era piaciuta e pure parecchio.

Se tu fossi abbastanza potente da far credere a tutti i presenti che noi stiamo ancora tranquillamente mangiando con innocenza, ti farei sudare anche adesso, Vireau.

Una provocazione coi contro fiocchi quella, che fece tremare di desiderio le gambe di Monique: osservò l'uomo di fronte a lei prendere un pezzo di girella e porgergliela così da poterla imboccare, e la donna lo lasciò fare senza perdere il proprio sorriso malizioso, mangiando così dalle dita di lui che vennero sfiorate "accidentalmente" dalla sua lingua.

Attento a come mi sfidi, Sandyon... ancora non hai capito con chi hai a che fare...

Gli disse mentalmente Monique, abbandonando l'illusione della savana per concentrarsi su qualcosa di molto interessante: la sua particolare dote infatti, per quanto potente, doveva costantemente essere controllata e per quanto la donna potesse essere forte non poteva gestire più realtà contemporaneamente; lei e Sandyon si ritrovarono dunque nuovamente all'interno del Paiolo circondati dagli altri commensali, ma subito dopo Moni usò il suo potere per dimostrare al proprio compagno che no, difficilmente lei perdeva una sfida.
Pochi minuti dopo, infatti, dopo aver mangiato e finito tranquillamente le sue girelle, la donna alzò lo sguardo su di lui, e gli sorrise amabilmente.

Pronto a farmi sudare, tesoro?

Gli domandò ad alta voce, ma stranamente nessuno dei commensali si volse verso di loro, nemmeno quando Monique si alzò lentamente e sparì altrettanto lentamente sotto il tavolo; oh sì, Monique le sfide le vinceva sempre.
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Messaggioda Sandyon » 04/02/2012, 20:46

L'illusione creata dalla donna in pochi istanti scomparve così com'era arrivata e già questo mise leggermente in guardia il professore di Difesa che ancora con molta tranquillità le avvicinò il boccone che fu accolto con malizia e sensualità mentre si azzardava anche a succhiare parte delle dita che tenevano il pezzo della girella.
Gli occhi di lui erano vigili e attenti e non ci misero molto ad accorgersi che le persone intorno a loro non dicevano nulla al riguardo, quando lei, alzatasi in piedi ed avvicinandosi maggiormente a lui, si permise a voce normalissima e udibile da molti, di fare intendere quali fosse stati i prossimi obiettivi per lei di quel pranzo.
In poche parole, si stava preparando al dessert ancor prima di ricevere il menù per sceglierlo, come quasi fosse una scelta troppo buona ed obbligata.

Pronto a farmi sudare, tesoro?

Monique era elastica, atletica, e si vedeva chiaramente che aveva fatto molti anni come giocatrice di quidditch professionista, infatti seppur lentamente, nei suoi movimenti sinuosi si vedeva che non faceva alcuno sforzo con i muscoli delle gambe e ben presto, finita sotto quel tavolo, decise di darsi da fare per provare al suo compagno cosa volesse realmente dire sfidare la Vireau.

- HOT MOMENT -

Quello che doveva essere un semplice intrattenimento di qualche minuto, si trasformò anche grazie alla passione dell'uomo, in qualcosa che durò molto di più di un semplice sudore come lo intendeva Monique, visto che una volta avviato, Sandyon non amava perdonare e lasciare che tutto andasse secondo dei piani leggeri, anzi, aveva deciso di farla sudare ancora di più, e tutto questo, allo scuro degli ignari altri uomini e donne presenti che invece mangiavano tranquilli pensando che la coppia stesse semplicemente conversando del più e del meno come nel più normale dei pranzi tra due persone.
Quando tutto fu concluso, circa mezz'ora dopo, e la donna decise che poteva risedersi, Sandyon si sistemò meglio i pantaloni e i capelli, versando del vino per entrambi, aggiungendovi anche dell'acqua che, anche se limitava il sapore, di sicuro rendeva più dissetante la bevanda in modo da essere in grado di reintegrare liquidi.

Allora, che ne pensi, hai sudato abbastanza o avrai bisogno di perdere ancora calorie una volta rientrati a scuola, stanotte?
Vedo che hai mangiato più che moderata, auspico quindi che questo "riscaldamento" non sia sufficiente, ma la decisione ultima spetta a te.


Un'ultima occhiata poi verso tutti quanti i presenti, stupendosi davvero di quello che lei poteva riuscire a fare con i suoi poteri e con la sua arte illusoria, anche perchè, per riuscire a far credere a tutto il locale che loro nelle ultime parti dell'ora si erano dedicati solo alla conversazione e al nutrimento, Monique doveva possedere un dono ben oltre la normale immaginazione.
Il cameriere infatti, avvicinatosi poco dopo come se nulla fosse successo, chiese come andava il pasto e se i signori gradivano tutto quanto e avevano bisogno di altro.

Come procede il pranzo, tutto bene signori?
Mi auguro voi lasciate che il locale possa offrirvi il dolce!


Sandyon dopo aver mostrato minima attenzione sulle parole dell'inserviente, riprese a guardare Monique con aria piuttosto complice e maliziosa ancora, leccandosi le labbra velocemente e inclinando di poco sulla destra il capo.

Penso di si, la mia signora gradisce sempre quando le viene "offerto" il dolce, non è forse così, madame?
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Messaggioda Monique » 05/02/2012, 21:33

Che momento assolutamente... meraviglioso.
Monique l'aveva fatto davvero, aveva accettat la sfida di Sandyon e l'aveva vinta, ed era sicura che il proprio compagno ne fosse rimasto quantomeno scioccato, per quanto magari all'esterno non le desse poi così tanto a vedere. Si era seduta e si era data una sistemata prima di interrompere l'illusione, cosi che nessuno potesse accorgersi di qualcosa quando in realtà avevano fatto... beh, non c'era bisogno di scendere nei dettagli, ce li aveva bene stampati nella mente.

Allora, che ne pensi, hai sudato abbastanza o avrai bisogno di perdere ancora calorie una volta rientrati a scuola, stanotte?
Vedo che hai mangiato più che moderata, auspico quindi che questo "riscaldamento" non sia sufficiente, ma la decisione ultima spetta a te.


Scherzi?
Con quello che abbiamo fatto avrò digerito forse il primo... dove li metti tutti gli antipasti?
- replicò Moni con un sorriso malizioso e divertito mentre faceva sparire velocemente, ed era normale, aveva più fame di prima dopo quel movimento, anche le ali di pollo e le crocchette di patate e speck, tuffandole nella salsa guacamole - Spiacente caro, mi dovrai aiutare ancora... magari in camera, sul letto, con una bella bottiglia di vino. Che ne dici?

Oh sì, avevano appena iniziato a divertirsi e Moni sperava onestamente che l'uomo fosse pronto a divertirsi ancora con lei, perchè lei di voglia ne aveva parecchia.
Nel frattempo il cameriere, che fino a quel momento era stato convinto di averli visti mangiare e chiacchierare amabilmente, si avvicinò loro con fare premurosamente distaccato.

Come procede il pranzo, tutto bene signori?
Mi auguro voi lasciate che il locale possa offrirvi il dolce!


Naturalmente il servizio era perfetto anche in quello, ma forse dipendeva dal fatto che i proprietari del locale conoscevano molto bene Monique e per loro averla a pranzo o a cena significava guadagnare sicuramente un sacco di galeoni ogni volta. La donna colse l'occhiata maliziosa e divertita di Sandyon, e lasciò che rispondesse per primo alla domanda del cameriere.

Penso di si, la mia signora gradisce sempre quando le viene "offerto" il dolce, non è forse così, madame?

Ti prego Sandyon, non costringermi a farti morire...

Si disse Monique - arrossendo comunque lievemente nel sentirsi chiamare "la mia signora" - scuotendo poi appena il capo mentre alzava il capo sul cameriere e gli sorrideva radiosa ed amabile come se non stesse tentando, con le sue successive parole, di far tornare voglia al compagno di allenarsi con lei.

Era tutto assolutamente squisito, come sempre.
Se il locale è così gentile, io prenderei... uhm... ha presente i tortini di cioccolato... quelli che hanno un cuore morbido dentro, e quando li apri esce un liquido piuttosto denso, caldo e dolce... ecco, quello!


Rispose all'inserviente, tornando a guardare lentamente Sandyon con un sorriso del tutto innocente all'apparenza.

E tu tesoro, cosa prendi?
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Messaggioda Sandyon » 05/02/2012, 22:21

Era tutto assolutamente squisito, come sempre.
Se il locale è così gentile, io prenderei... uhm... ha presente i tortini di cioccolato... quelli che hanno un cuore morbido dentro, e quando li apri esce un liquido piuttosto denso, caldo e dolce... ecco, quello!


Monique stava calcando appositamente la mano sulle metafore seguendo l'esempio dato dal suo compagno in un modo allo stesso tempo innocente e da violenza.
Sandyon la fissò per diversi secondi, mentre lei si dedicava a chiedere il dolce, pensando dentro di se a quanto quella persona potesse ancora nascondere del suo vero "io", della sua intimità ed intima voglia nei confronti di una persona con la quale arriva ad avere un livello di affinità molto alto.
Tempo fa gli era capitato di trovarsi una persona come lei di fronte, una persona che per alcune ragioni importanti era diventata parte integrante della sua esistenza. Era mai possibile trovarne un'altra che avesse una carica esplosiva molto simile?
E se fosse stata addirittura... superiore?
Preferì non divagare con certi pensieri e idee, anche perché non lo avrebbero portato da nessuna parte, forse la soluzione migliore era attendere quella notte e vedere quanto ancora poteva essere segreto il modo di fare di quella francesina così chic e così fine che dietro ad un sorriso innocente, poteva nascondere il sogno di ogni uomo sessualmente selvaggio.

E tu tesoro, cosa prendi?

Analogamente a quando lui si era permesso di chiamarla come la "sua signora", lei aveva scelto di utilizzare un termine più dolce, affettuoso, in una coppia che sembra molto più rodate della loro, che sta insieme da molto di più, ma in quell'istante, a Sandyon non diede particolarmente fastidio anche perché in rare occasioni era stato chiamato così dalla precedente persona al suo fianco.
La riflessione sul dolce da prendere non fu così lunga, anzi, per uno come lui piuttosto portato a pensare velocemente su ogni cosa, fu anche fin troppo troppo il tempo impiegato alla scelta.
Non voleva impiegare troppo tempo nella malizia comunque, rischiare che il cameriere potesse capire qualcosa e magari portarlo a fantasticare in qualche modo su Monique gli fece salire qualche linea di gelosia che non si aspettava nemmeno lui di poter covare, ma di certo dai suoi occhi non fece trasparire nulla.

Io gradirei del millefoglie se è disponibile, grazie mille. Può andare.

Quell'ultimo ordine forse avrebbe potuto far capire qualcosa, ma molto poco, quello è vero, tuttavia il sesto senso della Vice Preside era piuttosto rinomato quindi le possibilità che capisse almeno qualcosa minima c'erano eccome.
Attese che l'inserviente se ne fosse andato per poi tornare a darle la giusta attenzione, una donna con il viso soddisfatto e pieno di desiderio risanato, uno sguardo beato e tranquillo, sincero e allo stesso tempo sensuale, una persona con delle doti particolari ed uniche che Sandyon sentiva piacergli ogni secondo in più che trascorreva in sua compagnia.

Tu hai una migliore amica?

Quella domanda poteva sembrare semplice e pacata, una come un'altra, ma dietro nascondeva delle grandi emozioni, almeno per lui.
Mentre attendeva la sua risposta, dentro di se rifletteva attentamente sul valore di un concetto del genere come la grande amicizia, un concetto che lui aveva ormai perso da tempo, un concetto affibbiato ad una persona che adesso come adesso, probabilmente Monique avrebbe voluto vedere morta.
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Messaggioda Monique » 05/02/2012, 22:41

Era sicura che Sandyon avrebbe colto il doppio senso nelle sue parole, e così era stato: Monique sorrise più ampiamente mentre attendeva l'ordinazione del compagno, sperando che a lui non desse fastidio l'appellativo "tesoro"; lo guardò negli occhi, più seria, ma ciò che scorse non fu irritazione verso di lei, quanto irritazione verso...

Il cameriere?

Io gradirei del millefoglie se è disponibile, grazie mille. Può andare.

In effetti era stato così perentorio e freddo con l'inserviente che persino l'uomo era rimasto interdetto per un momento, affrettandosi però a scomparire dalla loro vista così da lasciarli nuovamente soli.
Monique ne approfittò per allacciare ulteriormente il loro rapporto, e lo fece provando ad allungare la mano così da trovare quella di lui, per poterla accarezzare un momento ed avere così un contatto fisico.

Tu hai una migliore amica?

Quella domanda la spiazzò totalmente, più che altro perchè era nata così, dal nulla: alzò lo sguardo su di lui e lo fissò a lungo per un istante, con quegli occhi penetranti e ghiacciati che sembravano chiedergli perchè, perchè quella domanda e perchè in quel momento. Non rispose subito, anche perchè il cameriere tornò da loro coi dessert ordinati poco prima.

Signori, ecco a voi.
Spero vi possano piacere, con gli omaggi della casa!


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Grazie mille.

Disse Moni con un lieve sorriso, ancora pensierosa per la domanda posta da Sandyon poco prima: prese il cucchiaino e lo affondò nel dolce, facendolo aprire così da far colare la cioccolata calda all'interno; posò poi lo sguardo su di lui, indicandogli il dolce come a voler sapere se lo volesse assaggiare, e poi aprì leggermente la bocca per fargli capire che voleva assaggiare il suo. Dopo quei gesti, finalmente, si decise a rispondere.

Sì... ne avevo tre, ma adesso me ne è rimasta solo una.
La prima era Rose, e non credo ci sia bisogno di spiegarne il motivo. La seconda era Flame, e penso valga lo stesso discorso di prima.


Fece un piccolo sospiro, prendendo un pezzetto del suo dolce e mangiucchiandolo così da riempirsi la bocca del dolce sapore del cioccolato, poi riprese.

La terza, l'unica che mi sia rimasta... è Sophie, la mia elfa. I miei genitori me l'hanno regalata per il mio compleanno, e col tempo è diventata la mia migliore amica. E' anche merito suo se ho la bacchetta che adesso posso usare ogni giorno.

Un altro momento di silenzio mentre la sua mente veniva investita di ricordi... poi di nuovo un sorriso sulle sue labbra, segno che probabilmente voleva lasciarsi tutto alle spalle.

E tu invece?
Sembri un tipo così solitario, ma... hai mai avuto un migliore amico?
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