Un po' di corpo a corpo per tenersi in forma e poi se lei riesce a sconfiggermi, la scena finisce, ma se la sconfiggo io... ... I galeotti sanno essere davvero terribili con le sbirre prigioniere.
... Lo sa che non so recitare.
Quando Beatriz si espresse in quel modo, Tariq fece un iniziale smorfia di disappunto, ma non fu nemmeno tale, bensì una espressione velatamente sorpresa su molti fronti. Non si aspettava che il Sergente si esprimesse in quel modo, quasi dispiaciuto di non essere in grado di recitare al fine di poter vivere quell'esperienza bollente con lui. Quello era un chiaro segno di quanto la donna si stesse lentamente ammorbidendo, trasformandosi in una figura molto simile a quella umana, seppur ancora con molte riserve. Stava svolgendo proprio un buon lavoro, il buon Yusuf. Doveva solo continuare senza arrendersi e nel frattempo farsi una mezza risata.
Ho detto qualcosa di divertente?
Oh no no, assolutamente... Capisco bene i suoi problemi con la recitazione... Stavano per comprenderli anche i falsi Agenti di prima. Bisognerà un po' lavorare su questo fronte, Sergente.
In quel caso si espresse nel suo solito tono professionale, non parlando affatto della questione "sessuale", bensì quella normalmente lavorativa, dove un po' di interpretazione ci voleva. Imparando come ingannare il prossimo nella propria carriera, avrebbe anche capito forse come utilizzare quelle abilità a scopi più divertenti, ma ogni cosa a suo tempo. Arrivato Carlyle, dunque, furono tutti pronti per spostarsi nell'altro veicolo da mare e dirigersi verso il punto di scambio, travestiti da Agenti della Vigilanza. Quest'ultimo non fu particolarmente contento di indossare degli abiti. Avrebbe preferito di gran lunga restare in costume, ma pazienza, non si poteva avere tutto dalla vita.
... Possiamo andare.
Avanti Tenente, un po' più di vita! Prima ci sbrighiamo e prima potrai tornare a sguazzare. Ti metti tu alla guida? Questa è la mappa.
Vado... Vado...
Afferrò la mappa facendo una smorfia di sufficienza, dando poi un'occhiata a Beatriz in divisa, facendole un fischio di approvazione. Si addentrò nella cabina di comando, cominciando a guardarsi attorno e premendo qualche tasto a caso, facendo accendere diverse luci. Nel frattempo, Tariq e la Schtauffen salirono sul ponte di prua, pronti ad osservare il prima possibile qualsiasi elemento che fosse riconducibile ad un punto di incontro. Probabilmente avrebbero visto altre imbarcazioni sospette o magari altre finte navi della vigilanza.
Immagino che trascorrerà sempre le ferie al Quartier Generale, dico bene?
Spezzò lui il silenzio, per primo, con le mani dietro la schiena e l'occhio rivolto all'orizzonte mentre la barca iniziava a muoversi un po' a tentoni.
Perché non si fa qualche giorno di mare, di sole, di tranquillità? Di certo non avrà alcun problema con le scottature. Deve proprio venirle una pelle meravigliosamente scura in questo periodo. Sangue Dominicano.
Non che Tariq avesse molto da invidiare, avendo lui quello Egiziano e per quello anch'egli poco propenso a scottarsi o bruciarsi. Lentamente la barca iniziava ad avere un ritmo più sostenuto e fluido, segno che finalmente Carlyle fosse riuscito nell'intento di capire come funzionasse. La baia era davvero molto, molto grande. Il punto segnato sulla mappa era abbastanza lontano ma di sicuro nessuno dei tre aveva fretta. Bisognava solo sperare che a bordo ci fosse lo stesso quantitativo di gente dei vigilanti precedentemente messi fuori gioco.
Facciamo in modo che lo scambio avvenga, così da avere prove sufficienti all'arresto e fare in modo che non possano attaccarsi a nulla. Dopo di che, ci regoleremo in base al numero delle persone a bordo e vedremo se sia il caso o meno di intervenire repentini come poc'anzi. Conosce il saluto dei Vigilanti? Si fa così...
Le mostrò il saluto da esibire, in modo da renderla ancora più efficiente nel suo ruolo, qualora ci fossero stati altri finti come loro sull'altra imbarcazione. Dopo circa quattordici minuti, non tanto lontano si vide chiaramente la presenza di una specie di piattaforma magica con sistema di invisibilità contro i babbani. Avendo loro del sangue magico, riuscivano perfettamente a notarla ma purtroppo quella non era affatto una barca, bensì qualcosa di molto più grosso. Carlyle cominciò a rallentare, leggendo nel pensiero di Tariq che nel frattempo dovette pensare per forza ad una manovra utile di approccio.
Quello deve essere proprio un magazzino a deposito. Scaricheranno questa roba a chili nell'arco di tutta una giornata, più e più volte. Bisognerà individuare chi ci sia dietro a tutto e metterlo sotto chiave. Sergente, è possibile che molta della gente lì sopra sia personale addetto al trasporto e non combattenti esperti, quindi attenzione.
Significava che dei colpi troppo forti avrebbero potuto dare luogo a morti non volute, trasformando quella missione in una sorta di omicidio di massa. Giunti nei pressi della piattaforma, un segnale luminoso diede l'ok per attraccare in un punto ben preciso, così Lyle, con qualche difficoltà, eseguì. Tariq raccomandò entrambi di restare in silenzio e far parlare lui. Saliti su per delle scalette, arrivarono tutti e tre sulla zona ferma e all'aperto. Più avanti c'erano diverse strutture simili a dei box giganti di contenimento, per poi passare ad costruzione in metallo dove probabilmente stava il coordinatore generale.
Signori.
I finti agenti, presenti anche lì, fecero il saluto della vigilanza e così sia Tariq, che Lyle, che Beatriz risposero quasi subito.
Siamo veramente credibili, non trova?
Ahahah, decisamente, decisamente! Il carico è al solito posto. Abbiamo trovato qualche scocciatore turistico verso la terraferma e ce ne siamo dovuti occupare. Per questo abbiamo ritardato un po'.
Ah ecco, ora si spiega! Il Capo già aveva cominciato a preoccuparsi troppo! Lo vado ad avvertire che è tutto in regola. Torno subito.
In tutto una ventina di magazzinieri, più una decina di agenti finti ed il Capo all'interno. Per la verità a loro sarebbe bastato prendere il boss, i restanti avrebbero subito evitato manovre troppo invasive. Purtroppo però la sorveglianza era alta ed arrivare alla zona x era abbastanza azzardato come intento. Quando gli chiesero chi si occupasse di sorvegliare il trasporto del carico, Tariq indicò Lyle, così da restare momentaneamente solo con Beatriz e parlare piano, in sussurro.
Avvicinati con tranquillità alla struttura centrale e se ti fermano, dì semplicemente che necessiti del bagno. Se dovessero fare storie sul fatto che potresti andare in quello della barca, dì che sei nel tuo periodo e ti lasceranno in pace per l'imbarazzo. Una volta entrata, vai nel bagno e vedi se è dotato di finestra, in tal caso aprila ed esci sul retro, dopo di che, nasconditi. Trova il modo di arrivare sopra uno di quei magazzini laterali, tanto sono certo che saranno dotati di scalette di emergenza.
Oh no no, assolutamente... Capisco bene i suoi problemi con la recitazione... Stavano per comprenderli anche i falsi Agenti di prima. Bisognerà un po' lavorare su questo fronte, Sergente.
... Sissignore.
Si vedeva che la perplessità era rimasta nel suo sguardo, ma Beatriz non aggiunse altro. Lei aveva fatto presente una sua pecca e il suo Superiore si era messo a ridere, come se la situazione della donna fosse per lui molto divertente. Tuttavia, quando chiese maggiori spiegazioni, Tariq la tranquillizzò e anzi le fece presente che la Schtauffen avrebbe dovuto imparare un po' di sana e onesta recitazione per evitare di mandare a pu****e eventuali coperture durante le missioni. I suoi pensieri vennero comunque interrotti dall'arrivo del Tenente Jung, che si liberò malvolentieri del suo costume per indossare gli abiti da finto Vigilante.
... Possiamo andare.
Avanti Tenente, un po' più di vita! Prima ci sbrighiamo e prima potrai tornare a sguazzare. Ti metti tu alla guida? Questa è la mappa.
Vado... Vado...
Prima di allontanarsi, l'uomo la osservò dalla testa ai piedi, emettendo poi un fischio d'approvazione nei confronti della donna in tenuta da Agente. Beatriz non emise un fiato, nascondendo il suo sguardo perplesso dietro le lenti scure degli occhiali. Quando però lei e il Yusuf furono soli, la donna non perse occasione per chiedere delucidazioni al suo Superiore e Maggiore, l'unico abbastanza paziente da stare dietro alle sue difficoltà sociali.
Quel fischio... Significava che per lui io stia bene vestita in questo modo... Giusto?
Cercava di comprendere, uno sforzo che in passato non si sarebbe nemmeno degnata di fare. Dopo avergli posto quella domanda, i due salirono sul bordo di prua, fissando il panorama, che si profilava davanti ai loro occhi, avvicinarsi sempre di più.
Immagino che trascorrerà sempre le ferie al Quartier Generale, dico bene?
Corretto, Maggiore.
Perché non si fa qualche giorno di mare, di sole, di tranquillità? Di certo non avrà alcun problema con le scottature. Deve proprio venirle una pelle meravigliosamente scura in questo periodo. Sangue Dominicano.
Beatriz stava fissando l'orizzonte, ma quando Tariq le rivolse quelle parole, la donna si voltò verso di lui, togliendosi per qualche istante gli occhiali da sole. Le lenti scure le impedivano di vedere i colori, come la pelle meravigliosamente abbronzata del suo Superiore. Non stava riflettendo su cosa dire, semplicemente cercava di capire le intenzioni dell'uomo in quel preciso istante. Dopo un'attenta analisi, giunse alla conclusione che egli stava cercando di fare con lei della semplice conversazione.
Pensavo proprio a quello, prima. Ma non voglio trovarmi in mezzo alle persone. Non mi piace la folla. Preferire un posto isolato. Dove ci sia soltanto il silenzio.
Era la prima volta che riusciva ad immaginarsi in un luogo tanto bello e paradisiaco. Un posto dove per qualche istante dimenticare il proprio passato, godendo della semplice bellezza della natura, del mare e della spiaggia, proprio da buon mezza dominicana. Era ritornata a guardare il panorama, ripensando a quel posto che nella sua mente era perfetto ed idilliaco. E nel corso della sua immaginazione, gli angoli della bocca si tirarono su, in un sorriso spontaneo e tanto raro da poter essere considerato una vero e proprio tesoro da poter cogliere.
... Lei invece dove andrà?
Il tempo delle chiacchiere iniziava a diventare sempre meno cospicuo, quando finalmente Carlyle capì come governare l'imbarcazione e riuscì a procedere ad un ritmo veloce e lineare. Il punto che avrebbero dovuto raggiungere -se non ricordava male- era piuttosto distante, per questo motivo rimanevano ancora una buona manciata di minuti per conversare con il Maggiore Yusuf. L'uomo, dopo le chiacchiere più frivole, si preoccupò di insegnarle il saluto dei Vigilanti, così da riuscire ad ingannare meglio i sospettati di quel traffico illecito. Dopo un quarto d'ora abbondante, finalmente fu chiaro dove venissero scaricate le merci trasportate all'interno di quella falsa pattuglia: c'era una piattaforma che dava su un gigantesco magazzino, dal quale entravano e uscivano persone di ogni genere. Lo sguardo del Sergente si fece più attento, per poi rivolgersi completamente al suo Superiore in attesa di ordini.
Quello deve essere proprio un magazzino a deposito. Scaricheranno questa roba a chili nell'arco di tutta una giornata, più e più volte. Bisognerà individuare chi ci sia dietro a tutto e metterlo sotto chiave. Sergente, è possibile che molta della gente lì sopra sia personale addetto al trasporto e non combattenti esperti, quindi attenzione.
Farò del mio meglio per trattenermi, Signore.
Poteva essere letale se non avesse imparato a dosare bene la sua forza fisica e magica. Insegnamenti che per fortuna le erano stati impartiti precedentemente da Chandra, per evitare -secondo il suo giudizio- spreco di energie inutili. Dopo aver attraccato ed essere finalmente scesi dalla barca, Tariq prese immediatamente in mano la situazione, permettendo alla Schtauffen di chiudersi nel proprio silenzio. I suoi occhi, nascosti dalle lenti scure, contarono i presenti all'interno di quella struttura, giungendo alle stesse identiche conclusioni alle quali era già arrivato il Yusuf. Per il momento la loro copertura stava funzionando, ma Beatriz non aveva molti dubbi in merito: il Maggiore sapeva organizzare bene le missioni, anche quando queste richiedevano una buona dose di improvvisazione come era accaduto poco prima. Al termine dello scambio di parole, l'uomo riuscì ad ottenere di rimanere un po' da solo con il Sergente, prendendola in disparte per darle finalmente i successivi ordini da portare a termine.
Avvicinati con tranquillità alla struttura centrale e se ti fermano, dì semplicemente che necessiti del bagno. Se dovessero fare storie sul fatto che potresti andare in quello della barca, dì che sei nel tuo periodo e ti lasceranno in pace per l'imbarazzo. Una volta entrata, vai nel bagno e vedi se è dotato di finestra, in tal caso aprila ed esci sul retro, dopo di che, nasconditi. Trova il modo di arrivare sopra uno di quei magazzini laterali, tanto sono certo che saranno dotati di scalette di emergenza.
Non rispose come suo solito -"Sissignore"- per non compromettere la copertura dell'uomo, ma annuì facendogli comprendere di aver memorizzato tutto quello che lui le aveva detto. Senza perdere ulteriore tempo, la donna si allontanò dal suo gruppo, dirigendosi verso l'edificio principale e lì trovando il primo ostacolo che le si parò di fronte.
Ehi tu! Dove pensi di andare?
In bagno. ... Ho il ciclo. Vorrei evitare di sporcare i pantaloni di sangue. Mi fate passare?
Sembrò che davvero quegli uomini provassero pudore di fronte all'idea del sangue mestruale di una donna. Beatriz lo trovò ironico, ma fu meglio così perché almeno quella parte del piano andò a buon fine e lei riuscì a raggiungere la toilet senza incontrare ulteriori scocciatori. Una volta all'interno, si assicurò che fosse completamente da sola, prima di cercare la finestra e da quella uscire fuori sulla parte posteriore della stanza. Non c'era nessuno che la stesse guardando o che potesse notarla, per cui adesso l'ultimo sforzo era dirigersi verso uno dei magazzini laterali e salire sopra. Sempre attenta a non farsi scoprire, la Schtauffen riuscì anche in quello, trovandosi proprio nel punto dove voleva Tariq. Non doveva farsi vedere, per questo attese che l'uomo la notasse, prima di nascondersi nuovamente. Ora rimaneva da capire come avrebbero agito lui e il Tenente Jung.
Quel fischio... Significava che per lui io stia bene vestita in questo modo... Giusto?
Tariq fece un mezzo sospiro, leccandosi le labbra con aria un po' perplessa, un po' divertita, appoggiandosi con le braccia sulla ringhiera dell'imbarcazione.
Non è solo uno "stare bene", ma fare una figura affascinante e attraente... Per farla brava, ha istigato il Tenente sessualmente.
Non nel vero senso del termine, ma si sperava che per lo meno quel tipo di ragionamento la donna sapesse farlo da sola senza bisogno di aiuto. Lyle non la guardava mai in determinati modi, era un collega tutto sommato tranquillo, non invasivo e per la maggior parte sulle sue. Prendeva però confidenza in fretta e la Schtauffen non faceva differenza rispetto a tutti gli altri, naturalmente. La donna avrebbe sicuramente trascorso le ferie al Quartier Generale, Tariq non aveva alcun dubbio, ma poteva davvero permetterle uno spreco simile?
Pensavo proprio a quello, prima. Ma non voglio trovarmi in mezzo alle persone. Non mi piace la folla. Preferirei un posto isolato. Dove ci sia soltanto il silenzio.
Un silenzio adatto a calmare la sua anima, il suo spirito spesso e volentieri inquieti ed anche il suo stesso corpo, meno soggetto a stress di ogni genere. Lentamente Beatriz iniziava non solo ad aprirsi di più con lui, ma anche a dimostrare dei bisogni umani, delle necessità che prima, come "automa", non sentiva. Un altro importante passo avanti, così come anche il sorriso che esibì, un sorriso che l'uomo osservò per molti secondi, prima di parlare. Quell'Estate l'avrebbe passata diversamente, parola del Maggiore Yusuf.
... Lei invece dove andrà?
La mia famiglia è proprietaria di un albergo sul mare, qui in Egitto. Mi riservano sempre una camera esclusiva, come anche l'accesso alla spiaggia privata. Sì, persone particolarmente facoltose possono permettersi dei piccoli fazzoletti di sabbia a loro uso esclusivo. In altre parole mi godo il mare completamente da solo... Anche se quest'anno sono bene intenzionato ad ordinarle di dividerlo con me.
Quelle parole non ammettevano repliche ed anche se Tariq poteva sembrare gentile ed accomodante, nello sguardo che le rifilò ci fu sempre quella netta nota di imperatività. Le avrebbe concesso di viversi delle sacrosante vacanze in santa pace, lontana da tutto, tutti... Compreso l'ambiente militare, che rischiava di opprimerla troppo. Tralasciando questo però, dovettero mettere tutto in stand by fino al termine della missione principale, ovvero quella di scovare i trafficanti marittimi di minerali illegali. La loro roccaforte, per così dire, ben distante dalla costa, offriva un bel punto valido per cambio e scambio merci, con tanto di finti Vigilanti e un folto gruppo di manovalanza.
Avvicinati con tranquillità alla struttura centrale e se ti fermano, dì semplicemente che necessiti del bagno. Se dovessero fare storie sul fatto che potresti andare in quello della barca, dì che sei nel tuo periodo e ti lasceranno in pace per l'imbarazzo. Una volta entrata, vai nel bagno e vedi se è dotato di finestra, in tal caso aprila ed esci sul retro, dopo di che, nasconditi. Trova il modo di arrivare sopra uno di quei magazzini laterali, tanto sono certo che saranno dotati di scalette di emergenza.
La vide allontanarsi, sapendo di potersi fidare del suo operato, dopo di che, si rivolse a Lyle, indicandogli di raggiungerlo, così da poter comunicare tra loro.
Dove l'hai spedita?
Sopra il container, da lì sarà in un ottimo punto di attacco silenzioso. Cerca di attirare un po' di persone da quella parte, io invece cercherò di capire come far uscire il boss allo scoperto. Mi raccomando evita qualche cretinata delle tue, siamo intesi? Qui stanno in gioco le nostre ferie.
Ehi... Con una posta in gioco così alta non sbaglierei mai nemmeno sotto Imperio!
Lo mandò a fare il suo dovere, non commentando nemmeno, mentre intanto alzando gli occhi individuò la Schtauffen già arrivata sul posto. Per la miseria che sveltezza. Evidentemente doveva aver utilizzato un asso nella manica, la trasformazione in Animagus, appunto. Carlyle prese una delle grosse scatole presenti dentro la stiva della barca e chiese un po' di aiuto per trasportarle. Camminò assieme a quattro addetti di magazzino fino a poco sotto il tetto dove stava appostata la donna, bloccandosi poi quasi di colpo.
Un momento solo... Ma, vedete anche voi quella strana imbarcazione laggiù?!
Fece finta di scrutare l'orizzonte e con lui anche gli altri quattro si misero a guardare pur non vedendo niente. Quello era il momento opportuno: Beatriz doveva colpirli ed in fretta, possibilmente un paio, agli altri ci avrebbe pensato lui. Un veloce colpo di bacchetta, sull'uno e sull'altro, ovviamente presi alla sprovvista... Ed ecco che il problema venne risolto. Tuttavia, una volta sistemata quella faccenda, dovevano ancora pensare a tutti gli altri e non sarebbe stato un lavoro semplicissimo.
... Adesso come si può fare?
Si mise a riflettere, il Tenente, mentre il Sergente, ancora li sù, doveva solamente attendere le successive disposizioni. Dopo qualche secondo, Lyle parve aver raggiunto il verdetto finale, avvicinandosi ad uno dei tanti container ancora da riempire. Usando la magia, spostò i corpi dei quattro magazzinieri dentro al container e lo chiuse. Non gli restava altro quindi se non ripetere lo stesso giochetto per ogni lato del magazzino, facendosi aiutare dalla Schtauffen.
QUALCHE MINUTO DOPO
E con questo gruppetto... Siamo a sedici su venti!
In quattro container si trovavano quattro magazzinieri, col restante quartetto ancora da sistemare, più i dieci altri finti Vigilanti, ovviamente. Il MagiAnalista fece segno a Beatriz di trovarsi sul retro del magazzino, dove stavano le scalette, per poter comunicare senza impicci. Una volta arrivati vicini e al riparo da orecchie ed occhi indiscreti, il Tenente la fece sporgere da dietro un angolo, indicandole gli ultimi quattro magazzinieri rimasti. Portavano le bacchette solo per pro forma, in quanto decisamente più abituati a trasportare i pesi alla vecchia maniera: significava quindi che non fossero chissà quali grandi incantatori.
Manco avranno finito la scuola, come minimo... Quelli li lascio a te, tanto sono in un punto isolato... Inoltre ci penserò io ad attirare i diedi falsi Vigilanti dalla mia parte... Cerca solo di sbrigartela in fretta, ok? Poi torna nel luogo dove sto io.
Attese un segno di assenso da parte della mezza Dominicana, per poi muoversi, uscire allo scoperto ed andare verso il gruppetto.
Ehi! Il boss ci ha chiamato! Dice che è una questione urgente. Cerchiamo di non farlo alterare...
Tariq, nel frattempo, arrivato sul luogo di proprietà del capo, bussò per farsi accogliere, entrando all'interno. A quel punto, si mise a fare un resoconto inventato dell'operazione, raccontando però dei dettagli un po' fastidiosi. Calcoli eseguiti male, più vittime del dovuto, dei possibili avvistamenti, insomma, qualche bel disastro infiocchettato a dovere. In sintesi, ben presto si ritrovò con il boss intento ad urlargli contro, dandogli dell'incompetente ed anche dell'imbecille.
ALT ALT ALT ALT! State sentendo? Meglio aspettare un attimo... Siete d'accordo?
Tutti gli altri dieci Vigilanti, annuendo, rimasero fuori mentre imperversava ancora la furiosa strigliata del boss verso il Maggiore. Beatriz, intanto, aveva probabilmente finito di sistemare gli ultimi quattro magazzinieri, tornando quindi verso Lyle come indicatole. Non appena il biondo la vide, le fece subito segno di fermarsi e rimanere lì, pronta e attenta. Intanto, Tariq, dopo essersi preso il suo bel rimprovero, ipotizzando di aver fatto trascorrere abbastanza tempo, decise di agire, rivelando tutto al boss.
Quindi per farla breve, lei è nei guai. La dichiaro in arresto per volontà dell'Ordine dei Sicari del Ministero.
L'uomo, rimasto inizialmente allarmato da quella scoperta, decise subito di agire, premendo un bottone sotto la propria scrivania. Tale mossa però non fu per nulla efficace, difatti, servendo quello come richiamo per i magazzinieri, non sortì alcun effetto essendo stati tutti messi fuori gioco. All'individuo quindi non rimase altro se non cominciare a gridare per richiamare i finti Vigilanti, i quali sentendo la voce del boss si mossero quasi subito. Lyle si fece da parte, lasciandoli prima entrare tutti quanti dentro la stanza, dopo di che, fece da chiudi fila.
È un intruso, lui e la sua squadra! Prendeteli e fate loro rimpiangere di essere nati!
Il simpaticone, quindi, si affrettò ad utilizzare l'uscita di emergenza sul retro per correre via, verso un mezzo di trasporto. La zona non permetteva la smaterializzazione, quindi doveva affidarsi ai vecchi mezzi, già, peccato che ci fosse ancora qualcuno fuori ad aspettarlo. I dieci Vigilanti si misero a guardare tutti quanti sia Tariq che Lyle, i quali si guardarono tra loro: Lyle sorrise euforico, Tariq, capendo cosa volesse fare, sbuffo mugugnando. Così, il biondo si mise a correre veloce e il Maggiore lo seguì quasi subito, con la folla di falsi Agenti alle calcagna.
Sì può sapere dove li stiamo portando?!
Ho visto un luogo perfetto mentre sistemavo i magazzinieri! Ti fidi di me?!
NO!
A destra, di là!
Tariq fece appena in tempo a voltarsi un momento guardando la Schtauffen, rimasta probabilmente in attesa di disposizioni.
Il boss è compito tuo! Rintraccialo, starà sicuramente nell'area barche! Una volta sistemato, torna da noi! Ci vediamo lì!
Proprio come ipotizzato dal Yusuf, infatti, il Capo dell'operazione si era spostato nei pressi di alcune barche, cercando il modo di metterne in moto qualcuna. Non conoscendo però i meccanismi, si ritrovò ben presto nei guai, con Beatriz pronta a prenderlo e lui con pochissime vie d'uscita, in mare aperto. Deglutì nervosamente, estraendo pure lui la bacchetta, fissandola abbastanza preoccupato. Non gli restava altro se non provare a contrattare.
A-aspetta! Dimmi quanto ti danno di paga per dieci anni ed io raddoppio! Anzi no, triplico... Quadruplico! Ci guadagno io e ci guadagni pure tu, eh?!
Probabilmente non ci sarebbe stato nulla da fare, ma valeva la pena tentare, no? Intanto, Lyle e Tariq raggiunsero un grosso prefabbricato di colore bianco dove il biondo ci si andò ad infilare di corsa. Il Maggiore, non sapendo per niente cosa aspettarsi, si affidò del tutto al Duca, entrando svelto pure lui. Non appena però varcarono la soglia, ovviamente, il Maggiore si ritrovò a sbuffare e a passarsi una mano sulla fronte.
Oh... Questi qui prima non c'erano, te lo assicuro!
Ma ci sei almeno entrato o lo hai solo visto da fuori?
Beh no, non ci sono entrato, però non ho nemmeno sentito rumori!
... Già.
Erano entrati dentro ad una specie di palestra adibita all'allenamento delle reclute. Il problema era che la palestra, pur essendo un buon luogo per creare casino, era però utilizzata in quel momento da altri cinque uomini. Questo faceva salire il numero degli avversari a quindici, sì perché gli altri dieci li raggiunsero quasi all'istante. Uno di loro, ridendo di gusto, si mise di fronte all'ingresso della palestra, bloccando così la possibile uscita.
Va beh dai... Quattordici... Ci poteva andare peggio! Sono sette per uno!
Intanto uno degli uomini si avvicinò ad entrambi, puntando Tariq. Stava con i guantoni da boxe indosso e sorrideva abbastanza sicuro di sé. Il Maggiore lo fissò un po' truce, fino a quando il tipo non provò a colpirlo con un pugno sulla spalla. Non esagerò molto, fu soltanto per schernirlo, infatti gli altri gli risero appresso, pensando di averli ormai in pugno.
... Non l'ha fatto apposta.
Tu dici?
Mah... Dico.
Ehi ragazzi, ho un'idea! Giusto per evitare di prendervi l'un l'altro, perché non ci leviamo le bacchette e facciamo alla vecchia maniera? Tanto il vostro amico sta già pronto coi guantoni! Dai Tariq, su, facciamolo per primi, abbiamo proposto noi!
Avrebbe voluto rispondere "Hai proposto TU", ma non disse niente, semplicemente si sfilò la bacchetta e la andò ad appoggiare assieme a quella di Lyle sopra un armadietto. A quel punto, la risata fragorosa di tutti gli Agenti si fece anche più grassa, ed ognuno inevitabilmente si tolse il cinturone con la bacchetta, scrocchiando i pugni. La Schtauffen, messo a dormire il boss e raggiunto il luogo prestabilito, avrebbe potuto colpire alle spalle il Vigilante a guardia della porta, levandolo di mezzo. Ad ogni modo, restava solo a lei decidere cosa fare a quel punto: se intervenire oppure... Godersi lo spettacolo.
Non è solo uno "stare bene", ma fare una figura affascinante e attraente... Per farla brava, ha istigato il Tenente sessualmente.
Si limitò ad annuire. Sapeva di essere una bella donna, sebbene non avesse mai fatto uso del suo fascino e della sua bellezza. Non le importava se altri uomini la guardassero e la stessa regola valeva per il Tenente Jung. Per questo motivo la spiegazione del Maggiore Yusuf non ebbe alcuna reazione emotiva da parte della Schtauffen, troppo concentrata a riflettere su altro per focalizzarsi su quanto potesse essere attraente per Carlyle. Solitamente, durante lo svolgimento di una missione, si concentrava esclusivamente sul proprio obiettivo e compito. Questa volta però le cose erano diverse. Lei era diversa, anche grazie a Tariq che si stava impegnando affinché Beatriz riacquistasse l'umanità che le spettava di diritto. Per tale motivo, la donna lasciò vagare i pensieri verso un luogo incontaminato e immerso nella solitudine totale, dove poter passare le proprie ferie. Un'utopia, almeno per lei, che non si concedeva mai nulla di tutto ciò, preferendo rimanere operativa al Quartier Generale. Ma il Maggiore aveva in mente ben altri piani per lei.
La mia famiglia è proprietaria di un albergo sul mare, qui in Egitto. Mi riservano sempre una camera esclusiva, come anche l'accesso alla spiaggia privata.
... Spiaggia privata?
Sì, persone particolarmente facoltose possono permettersi dei piccoli fazzoletti di sabbia a loro uso esclusivo. In altre parole mi godo il mare completamente da solo... Anche se quest'anno sono bene intenzionato ad ordinarle di dividerlo con me.
Lo guardò, mostrando un'espressione sorpresa. Ma non disse nulla, perché Yusuf aveva sottolineato che quello fosse un ordine e in quanto sua sottoposta lei era tenuta ad eseguirlo. Le era sorta alle labbra di domandargli il motivo, ma ricacciò indietro la curiosità. Annuì, invece, voltandosi nuovamente a guardare l'orizzonte. Nemmeno un grazie, nemmeno un sorriso. Ma l'uomo dovette attendere solo pochi secondi, giusto il tempo per realizzare come sarebbe stato passare i prossimi giorni rilassando tutto, cuore, mente e spirito.
... Grazie Maggiore.
Quegli accenni di sorrisi iniziavano a farsi sempre più frequenti man mano che Tariq lavorava su di lei e la plasmava così da farla uscire dal proprio guscio. Il tempo delle chiacchiere però -come ogni cosa del resto- dovette giungere alla fine quando l'imbarcazione arrivò nel punto segnato dalla mappa e loro tre -la Schtauffen, il Yusuf e Jung- si ritrovarono circondati da altri falsi Vigilanti, pronti a farli fuori se avessero scoperto la loro reale identità. In verità la Sicaria sapeva di per certo che non ci fosse quel pericolo, ma era sempre meglio agire nell'ombra e con il minor numero di vittime possibile. Tariq si era raccomandato espressamente di andarci leggera e lei aveva tutta l'intenzione di soddisfare l'ordine del suo superiore. Seguendo le sue direttive, la mezza dominicana riuscì a raggiungere in poco tempo il container indicatole dal Maggiore, utilizzando anche la sua abilità come Animagus per volare direttamente lassù. Rimase in attesa, tranquilla e silenziosa, fino a quando non vide raggiungerla -dal basso- Carlyle con altri falsi vigilanti. Un piano semplice e pulito che andò a buon fine grazie alla perfetta collaborazione di entrambi: ogni vittima veniva stordita con uno Schiantesimo dalla Sicaria, mentre il Tenente si preoccupava di nascondere i corpi svenuti all'interno di un altro container. In breve, avevano dimezzato il numero di nemici all'interno della base. Non restava che eliminare l'ultimo quartetto rimasto ed un gruppo di dieci falsi Vigilanti che però Lyle si assunse l'incarico di sistemare.
Quelli li lascio a te, tanto sono in un punto isolato... Inoltre ci penserò io ad attirare i diedi falsi Vigilanti dalla mia parte... Cerca solo di sbrigartela in fretta, ok? Poi torna nel luogo dove sto io.
Agli ordini.
Sempre di poche parole, ma compensava con l'efficienza di un'azione rapida, pulita e di successo. Quattro uomini armati di bacchetta ma poco pratici nel duellare erano un gioco per l'ex-Allieva di Chandra Ujeroi. Difatti, la questione non durò che pochi minuti, all'interno dei quali Beatriz schiantò e fece sparire i corpi svenuti all'interno del solito magazzino utilizzato prima dal Tenente, per poi affrettarsi a raggiungere lo stesso verso l'ufficio del capo di quell'organizzazione criminale. Tuttavia la donna rimase leggermente più distante rispetto a dove si trovava Jung, assistendo alla recita che mise su il Yusuf prima di incastrare il malvivente. Quando suonò la sirena, il gruppo di dieci persone si lanciò verso l'ufficio del loro boss, non sapendo che ad attenderli ci sarebbe stata una brutta sorpresa. La Schtauffen era pronta ad entrare nuovamente in azione, ma Tariq le ordinò di occuparsi invece dell'uomo che stava tentando di fuggire utilizzando delle barche babbane. Non perdendo altro tempo, la Sicaria raggiunse il suo obiettivo in pochissimo tempo, puntandogli la bacchetta contro. L'uomo, ormai braccato, tirò fuori anche lui la bacchetta, senza però tentare alcun incantesimo di Disarmo. Davvero una pessima mossa.
A-aspetta! Dimmi quanto ti danno di paga per...
Non lo lasciò nemmeno terminare. L'incantesimo lo colpì all'altezza dell'addome, scaraventandolo indietro di qualche metro e facendolo finire riverso sulla schiena e incosciente. Beatriz si avvicinò all'uomo, rinfoderando la bacchetta per il momento e posando due dita sul collo per accertarsi che lo avesse soltanto stordito. Avuta conferma di ciò, la donna lo legò e se lo trascinò dietro sempre con l'aiuto della magia, sistemandolo all'interno del solito magazzino che si preoccupò di sigillare magicamente. Nessuno dei catturati all'interno possedeva una bacchetta, per cui non c'era il pericolo che qualcuno riuscisse ad uscire. Fatto questo, la Schatuffen raggiunse il Maggiore ed il Tenente all'interno della palestra, non prima di aver tramortito il Vigilante all'esterno della porta. Era sicura che i due sarebbero riusciti a cavarsela, ma non aveva alcuna intenzione di lasciarli privi di un aiuto utile come poteva essere il suo. Peccato che quando spalancò le porte lo spettacolo a cui assistette fu per i primi secondo destabilizzante, al punto da imporle di rimanere ferma ed immobile al suo posto.
Ma che diavolo...
Stavano combattendo, sì. Ma a mani nude. Quella che doveva essere una semplice operazione di annientamento si era trasformata in una rissa da bar, con tanto di cazzottoni che volavano da una parte e dell'altra. Tariq e Lyle in realtà sembravano molto poco in difficoltà: il primo pareva un po' scocciato di dover combattere, mentre il secondo sembrava divertirsi un mondo. In tutto quel marasma generale, nessuno dei presenti fece caso alla presenza della mezzo tedesca. Che poté "godersi" lo spettacolo fino alla fine, con in viso quella perenne espressione perplessa. Le sembrava quasi un insulto mettersi in mezzo e i privare i suoi Superiori di tutto il divertimento. Ma alla fine anche lei dovette intervenire, quando un uomo -l'unico rimasto- cercò di scavalcarla per fuggire via. Il tentativo di placcaggio non andò a buon fine. Pur non essendo un'esperta praticante di Krav Maga, le tecniche da lei imparate erano sufficienti per bloccare l'uomo in fuga e metterlo a terra prima con una ginocchiata all'inguine e poi con una gomitata sulla nuca. Beatriz fissò il fuggitivo -svenuto- solo per qualche secondo, rivolgendosi poi ai suoi superiori con sguardo dubbioso ed interrogativo.
Oh ecco, guarda un po', faina! Te ne sei lasciato sfuggire uno!
Naaaaa... Sergente!
Bastò richiamare svelta l'attenzione di Beatriz e fornirle quell'ordine quasi implicito affinché la donna si preoccupasse di placcare fisicamente il fuggitivo. In mezzo a quella palestra improvvisata c'era un manipolo di individui riversi sul fianco, a terra, doloranti, che si tenevano chi la testa, chi l'addome, chi i fianchi. Particolarmente soddisfatto dello spettacolo, Lyle si sfregò le mani, mentre Tariq, con aria di sufficienza, lo seguì fino al punto dove se ne stava ferma la Schtauffen. Il quesito che arrivò ad entrambi, oltre ad essere abbastanza lecito, li fece sorridere, in quanto ella non fosse stata la prima a rivolgerglielo.
Perché alla vecchia maniera aiuta anche contro lo stress!
Su questo dò ragione al Tenente. Affrontare qualcuno a mani nude non è male per scaricare l'ansia lavorativa. Ma a parte questo, se li avessimo affrontati magicamente in uno spazio così ristretto, saremmo stati in svantaggio. Quando il perimetro è così esiguo, meglio puntare sul buon vecchio orgoglio maschile e poi pestarli a dovere.
Comunque bel colpo!
Già... Ottimo lavoro Sergente. Il Boss è sistemato? Lyle, va' ad utilizzare i MagiFax presenti dentro le barche per comunicare al Q.G. la nostra posizione. Che ci raggiungano in tempi molto brevi.
Con un saluto militare un po' scherzoso, il Tenente si allontanò qualche istante, lasciandoli soli. Non appena questo accadde, Beatriz si ritrovò spinta contro la parete a lamiera di acciaio del container palestra e la bocca occupata da quella del Maggiore. Fece sgusciare la propria lingua praticamente subito, afferrandola per i fianchi con una tale possessione e imperatività quasi disarmanti. Tuttavia quel contatto non durò che quattro secondi circa, dopo di che l'uomo si staccò piano da lei.
Combattere mi mette sempre una certa adrenalina, lo sa?
La voce, più roca, bassa e graffiante, venne correlata di un sorriso leggerissimo, un sorriso più che altro eccitato. Per di più, durante quel contatto, le aveva anche fatto sentire con prepotenza il cavallo gonfio dei pantaloni contro l'inguine, giusto per non farsi mancare niente. Ma Tariq era fatto così, si comportava così con lei, alle volte. La torturava, la caricava quasi all'infinito, non permettendole mai di capire quando quella carica potesse essere sfruttata. Estrasse a quel punto la bacchetta, rivolgendole un'occhiata più professionale, tornando il Maggiore di sempre.
Ok, diamoci una mossa e immobilizziamoli tutti, così poi potranno essere portati via più facilmente.
14 Minuti Dopo
Perfetto. Abbiamo un numero sostanziale di elementi da interrogare. Se ne occuperà la divisione dei Vigilanti. Il nostro compito, per questo periodo, è da considerarsi concluso. Finalmente siamo tutti in vacanza.
Le parole di Cole Darksteel furono abbastanza di conforto sia per Carlyle che per Tariq, entrambi focalizzati sul voler trascorrere qualche settimana di pace. Quell'ultimo incarico, andato alla perfezione, aveva permesso loro di mettersi la coscienza a posto prima delle ferie, quindi non restava altro che riposarsi. Forse Lyle avrebbe trascorso qualche giorno lì all'albergo della famiglia del Yusuf, ma dopo avrebbe ricominciato il suo pellegrinaggio da parassita un po' ovunque. Caricati i prigionieri, il Capitano con il resto della squadra tornarono nella zona della spiaggia, dove il Sergente venne designato per la stesura del rapporto.
Capitano, mi raccomando mi faccia sapere qualora intendesse trascorrere anche lei qualche giorno nell'albergo dei miei.
È probabile che farò un salto ma non so ancora bene quando, quindi la terrò informata, Maggiore.
Si strinsero la mano in un tacito saluto ed augurio di buone vacanze.
Lei suppongo quindi resterà qui, allora. Il Sergente quindi rientrerà con me.
Nessun problema, ma mi permetta di scambiare ancora due parole con lei, cortesemente.
L'uomo di colore annuì, spostando infine l'attenzione su Beatriz.
Ci vediamo tra poco dentro quella caffetteria laggiù. È stato predisposto un collegamento straordinario via camino. Mi raccomando, faccia in fretta. Aspettiamo solo lei per andare.
Una volta rimasti soli, Tariq consegnò quindi un biglietto da visita dell'Hotel alla donna, recante due indirizzi.
Il primo è quello più pubblico, con la spiaggia a lido. Il secondo è quello esclusivo che mette a disposizione quelle private. Inutile dire che, non appena vorrà, potrà raggiungermi lì e chiedere del sottoscritto. Ma non mi faccia aspettare troppo, intesi?
Un occhiolino semplice, poi, con una espressione più seria, il saluto militare.
Buon rientro alla base, Sergente.
Parve tutto regolare e tornato "nella norma" dei loro ruoli, se non fosse che, una volta oltrepassata la donna, il Maggiore si permise una pacca di media forza sul culo.
Sorrisero, entrambi. Lei invece continuò a rimanere perplessa. Che senso aveva utilizzare i pugni, come dei comuni babbani? Erano maghi, loro. Combattevano principalmente con la bacchetta. L'idea di imparare un'arte marziale babbana serviva soltanto per prepararsi al peggio. Nel caso in cui ci si fosse ritrovati disarmati del proprio catalizzatore magico, senza possibilità di recuperarlo. Beatriz rimase ferma, in attesa. Ed il primo a parlare fu proprio Carlyle.
Perché alla vecchia maniera aiuta anche contro lo stress!
Su questo dò ragione al Tenente. Affrontare qualcuno a mani nude non è male per scaricare l'ansia lavorativa.
Ci rifletté qualche secondo. Poi ancora e ancora. E infine annuì, convinta dalle loro parole. Anche se lei non avrebbe mai scaricato lo stress durante una missione. Al massimo prima o dopo, in sala d'allenamento. Prendendo a pugni e calci un sacco della boxe. Era così che cercava di scaricare l'energia negativa che accumulava, principalmente. Quello oppure il sesso. Ma il Maggiore la stava tenendo a secco da un bel po' e lei aveva bisogno di trovare un'altra via di fuga. Non lo dava a vedere, ma soffriva. E più soffriva, più diventava docile con l'uomo.
Ma a parte questo, se li avessimo affrontati magicamente in uno spazio così ristretto, saremmo stati in svantaggio. Quando il perimetro è così esiguo, meglio puntare sul buon vecchio orgoglio maschile e poi pestarli a dovere.
Ho capito.
Comunque bel colpo!
Già... Ottimo lavoro Sergente. Il Boss è sistemato?
Sì Maggiore. L'ho immobilizzato e bloccato all'interno dello stesso magazzino dove si trovano tutti gli altri. Il Tenente Jung sa qual è.
Lyle, va' ad utilizzare i MagiFax presenti dentro le barche per comunicare al Q.G. la nostra posizione. Che ci raggiungano in tempi molto brevi.
Jung si allontanò, lasciando la Schatuffen e il Yusuf da soli per pochi minuti. Minuti preziosi, nei quali Tariq spinse la donna con la schiena contro una parete e le bloccò le labbra in un bacio con tanto di lingua. Il Sergente ricambiò, senza nemmeno stare a riflettere troppo, lasciandosi andare all'istinto. Erano pochi quei momenti e duravano sempre troppo brevemente per pensare anche solo lontanamente di rifiutare. E poi, lei non voleva rifiutarlo. Come previsto, il Maggiore si staccò dopo qualche secondo, fissando la donna in maniera più intensa e parlandole con tono basso ed intenso.
Combattere mi mette sempre una certa adrenalina, lo sa?
... No... Ma lo sto sentendo.
Un sorriso, docile. Un altro e un piccolo gemito soffocato, quando sentì la sua eccitazione premere contro di lei con maggiore forza. Anche il Maggiore sorrise prima di staccarsi da lei e riprendere il suo ruolo di capo della Task Force speciale. Rimase insoddisfatta, la Schtauffen. Ma ormai ci aveva fatto l'abitudine. Una doccia fredda l'avrebbe aiutata a calmare i suoi bollenti spiriti. Forse.
14 Minuti Dopo
Perfetto. Abbiamo un numero sostanziale di elementi da interrogare. Se ne occuperà la divisione dei Vigilanti. Il nostro compito, per questo periodo, è da considerarsi concluso. Finalmente siamo tutti in vacanza.
Dopo un quarto d'ora circa, il Capitano dei Sicari li aveva raggiunti decretando la fine di quell'operazione segreta e l'inizio delle ferie un po' per tutti. Persone come il Tenente Jung erano felici di ciò, persone come il Sergente Schtauffen invece non davano alcun segno di gradire o meno quella notizia. Beatriz era immersa nei propri pensieri, pensieri riflessivi alcuni, altri più piccanti. L'offerta di Tariq le stava facendo più gola di quel che avesse ipotizzato, perché le avrebbe garantito una piccola oasi di pace e tranquillità dove poter passare il tempo semplicemente a rilassarsi. Niente Setta. Niente Resistenza. Nulla di nulla. Godersi, per una volta, la propria libertà.
Ci vediamo tra poco dentro quella caffetteria laggiù. È stato predisposto un collegamento straordinario via camino. Mi raccomando, faccia in fretta. Aspettiamo solo lei per andare.
Sì, Capitano. Farò quanto prima possibile.
Il Maggiore le aveva chiesto di attardarsi ancora qualche minuto in privato con lui. Quando furono soli, Beatriz si vide consegnare un bigliettino con sopra scritto il nome dell'Hotel e due indirizzi diversi.
Il primo è quello più pubblico, con la spiaggia a lido. Il secondo è quello esclusivo che mette a disposizione quelle private. Inutile dire che, non appena vorrà, potrà raggiungermi lì e chiedere del sottoscritto. Ma non mi faccia aspettare troppo, intesi?
Le stava mettendo fretta. Perché desiderava averla lì? Era strano da pensare. Pensare di essere desiderata da qualcuno. L'unico che lo aveva fatto, poi, l'aveva tradita. E lei aveva scelto di non provare più quella sensazione. Ma a quanto pare la donna non era brava a mantenere le promesse. Perché, in quel momento, anche lei stava provando l'irresistibile impulso di rivederlo al più presto.
Sissignore.
Buon rientro alla base, Sergente.
... A presto, Maggiore.
Lo salutò come un militare. Si scostò anche appena, quando l'uomo fu in procinto di allontanarsi. Ma sussultò sorpresa quando le arrivò una pacca sul culo. Sorpresa ed eccitata. Si voltò a fissare Tariq, trovandosi a guardare il suo sorriso. E, di riflesso, anche lei si mise a sorridere prima di riprendere il cammino verso il Quartier Generale.