Nikaia (in greco Νίκαια) è un ex comune della Grecia nella periferia dell'Attica (unità periferica del Pireo) con 93.086 abitanti secondo i dati del censimento 2001.
Mercoledì 3 Novembre 2112 \ Gilda dei Mercenari \ Ore 09:33
Ehi, guardate un po' chi c'è, il pennuto, ahahah!
Cosa deciderai di accettare oggi? L'arduo compito di aiutare una vecchietta ad attraversare la strada, o magari di riportare un cane smarrito a casa dalla sua padroncina?
Ci fu una lunga serie di risate, una sorta di fragore generale, quando Eagle varcò la soglia della Gilda dei Mercenari come ormai spesso succedeva negli ultimi tempi. Sicuramente fino ad allora aveva accettato sempre missioni facili, in quanto le difficile gli risultavano ancora... Difficili, ma quella presa in giro era qualcosa di troppo insopportabile. Quanto avrebbe voluto far vedere loro di che pasta fosse fatto, già, peccato che al momento potesse dimostrare solo di essere pasta frolla, o al limite brisée.
Piantatela un po' tutti quanti! Volevo solo dare un'occhiata alle offerte, mi fate passare la voglia. Tra l'altro ho deciso che le cose cambieranno, è chiaro?!
Ah sì?! Per la miseria ragazzi, il pennuto ha detto che le cose cambieranno! Prepariamoci a vedere il degno successore di Sandyon Vastnor, AHAHAHAH!
Socchiuse gli occhi, di nuovo ricoperto da una marea di risate, ognuna più fragorosa e stronza dell'altra: avrebbero presto capito chi fosse Eagle, fosse stata la sua ultima impresa. Avvicinandosi alla bacheca, la donna che si occupava di sistemare gli annunci lo prese in giro come tutti gli altri, negandogli di leggere le vere proposte, quelle da Mercenari seri. Mandò a fare in culo pure lei, per poi scuotere il capo ed andarsene stizzito, stringendo il pugno appena fuori e dando un colpo simbolico sul muro del grande palazzo nascosto.
Fanno tanto gli spacconi ma se la farebbero addosso con un "The Fallen" davanti! Poi ovvio, tutti uniti se la tirano, ma vorrei proprio fargli vedere di cosa sono capace nell'uno a uno...
Era vero, Eagle se la cavava piuttosto bene, si era allenato molto e si era dato da fare nel vero senso della parola, temprando spirito e corpo, ma non si era mai deciso a mettersi in gioco sul serio. Per lui la vita era sempre stata una sfida, un mordi e fuggi, non aveva perso lo smalto, no, ma non si era mai dovuto rapportare allo schifo del mondo abbandonato a 11 anni. La scuola lo aveva "civilizzato" e poi l'aiuto del misterioso individuo e del suo denaro lo avevano rammollito. Non era più lo stesso e doveva tornare ad esserlo una volta per tutte.
Sono a casa!
Ehi, allora? Preso qualche nuovo incarico?
No, volevo solo dare un'occhiata ma non c'era niente degno della mia attenzione...
Non se la sentì di parlare chiaro e tondo con il suo coinquilino, per quanto ormai anche lui aveva capito come stessero davvero le cose per l'Hawk. Da quando aveva congelato i fondi, si era dovuto cercare un nuovo posto dove vivere, accettando di dividerlo per dividere le spese, altro cambiamento, nuovo allenamento, quella era la filosofia. Si andò a mettere sotto la doccia, sorridendo tra sé all'idea di ciò che avrebbe fatto di lì a poche ore. Una volta uscito e asciugato, anche il coinquilino parve perplesso e curioso.
Si può sapere da dove ti viene tutto questo buonumore?
Sono riuscito a scoprire dove si allena Buffy! Per poco non mi facevo beccare e pestare, ma alla fine le mie fonti si sono rivelate provvidenziali!
Buffy... Buffy... Uhm... Saranno tre settimane che parli di questa tizia, ma chi è?
Una Mercenaria di ottimo livello che però non ha ancora un Gregario, o meglio, non lo avrà fino alle prossime ore...
Ti vorresti proporre? E cosa ti fa credere che possa accettare?
... Le mostrerò di cosa sono capace! A tutti serve un Gregario, uno che ti guarda le spalle, che ti sa supportare nel momento del bisogno! Dicono che anche Xena ne abbia uno, quindi perché non potrebbe averlo anche Buffy?!
Mah... Se lo dici tu...
Accetterà... Me lo sento...
... Anche perché, se non accettasse, sarei davvero nei guai...
Mercoledì 3 Novembre 2112 \ Spiaggia di Nikaia - Grecia \ Ore 11:13
Quello sì che era un gran bel posto per allenarsi: aria perennemente pulita, salsedine ad irrobustire i polmoni e sabbia ad appesantire le gambe e creare meno attrito al terreno nella corsa. Un'ottima scelta, perché non ci aveva pensato pure lui? Ovvio, perché lui non era ancora immerso nelle meccaniche strategiche di quel lavoro, mentre evidentemente Buffy sì. Una volta giunto lì, Eagle si mise a guardarsi intorno, vestito con un pantalone militare sui temi del blu, poi una canottiera nera e scarponi dello stesso colore.
Tira un vento pazzesco... Già... Spettacolare...
Si sentiva a suo agio nel Vento, essendo il suo Elemento cardine, una connessione che lo fece sorridere più sereno ma sempre concentrato ed anche un po' teso. Quando discese un paio di dune ed oltrepassò una zona di spiagge private, la vide in lontananza mentre si dedicava agli addominali e agli squat. Non aveva mai avuto il piacere di osservarla da vicino ed ora che lo stava facendo, doveva ammettere che come ragazza fosse veramente bella.
E una così fa la Mercenaria e sta già alla posizione 1333 in Graduatoria? Che schifo che faccio... Dovrei vergognarmi... ... Ah giusto, lo sto già facendo da quasi un anno!
Arrivato abbastanza sulla traiettoria visiva della ragazza, che in realtà forse un giorno avrebbe scoperto chiamarsi Freyja, la fissò dritto negli occhi. Aveva uno sguardo molto fiero, un po' duro e allo stesso tempo impenetrabile, in altre parole una Mercenaria che mostrava le "palle" metaforiche già solo alla prima occhiata. Lui però non si fece intimorire affatto, sostenendo quello sguardo con il proprio forgiato in anni di addestramenti mentali, emotivi e spirituali.
Mi spiace romperti mentre ti alleni, ma avrei bisogno di farti vedere un paio di cosette... Sei pronta?!
Credeva di prenderla un po' in contropiede, alla sprovvista per intendersi, ma si sbagliò di grosso ed anche amaramente, beccandosi le conseguenze delle proprie azioni. Ipotizzava di essere bravo, di saper menare qualche colpo adeguato, anche perché tendenzialmente cercò di colpirla a mano nude, ma in linea di massima riuscì a finire a segno... Tre volte. Niente male, chiunque avrebbe detto, con la 1333 in graduatoria, se non fosse che lei di colpi gliene rifilò almeno una trentina, bombardandolo come sotto un assedio senza fine.
Coff... Coff... Ok basta... Basta... AUCH! ... Basta per fav-OUCH! Ti ho detto stop... Stop... STOOOOP!
Mentre se ne stava a pancia in su, con gli occhi rivolti verso il cielo ed il piede nudo di Buffy in parte sul petto ed in parte sulla giugulare, gli venne da chiedersi quanto fosse stato imbecille. Lungo la guancia destra correva un rivolo di sangue, probabilmente aveva più ematomi che dopo l'ultima scazzottata alla Gilda dei Mercenari e forse anche la spalla lussata. Anzi che non si era rotto nulla, una costituzione di Legno, anzi no, di Ferro, perché una come lei il legno lo avrebbe spaccato a testate.
... Io... Coff coff... Io... Ecco... Potrei alzarmi? Sempre ammesso che le gambe mi reggano, ovviamente... ... Anf... Anf...
Qualora la ragazza gli avesse concesso la grazia di togliergli il piede di dosso, allora Eagle si sarebbe rimesso piano piano su, asciugandosi il sangue col dorso della mano. Era messo male mentre lei più o meno fresca come una rosa, forse un po' di fiato corto, ma di certo il ragazzo non aveva rappresentato chissà quale grande sfida. Sì e no era durato tre minuti e onestamente non ne andava particolarmente fiero, ma comunque, meglio di niente.
Immagino vorrai sapere come mai io sia arrivato qui e ti abbia attaccato...
La risposta di Buffy fu piuttosto eloquente.
... Ok, non te ne frega un emerito cazzo, fantastico, beh a me non me ne frega un emerito cazzo che a te non te ne freghi un emerito cazzo e te lo dico lo stesso! ... Vorrei diventare il tuo Gregario...
Fammi la cortesia, non ridermi in faccia pure tu, per favore.
Vane, più che vane speranze.
Spoiler:
Reazioni e risposte della PG accordate precedentemente tra i players.
La sua ascesa nel mondo dei Mercenari stava procedendo esattamente come aveva previsto: una settimana prima aveva guadagnato ben 200 posizioni facendo il culo al numero 1011 in classifica, ed ora le mancavano solo 333 posizioni per rientrare ufficialmente nella lista dei primi mille Mercenari al mondo, esattamente come la sua rivale numero uno; avevano la stessa età, ma Freyja non si era mai scontrata con avversari tanto più forti di lei -bastava pensare al fatto che nel suo presente, la Gilda dei Mercenari era divisa in sezioni a seconda dell'età- per questo la Vastnor era più forte... senza contare quanto fosse stata ben allenata da tutti, Tyslion Asveras compreso. Le rodeva non poco che il sangue del suo sangue, quella stessa persona che, dal tempo in cui lei proveniva, le avesse insegnato tutto ciò che sapeva, ora si preoccupasse di aiutare la sua rivale principale, ma si sforzava di non pensarci, di allenarsi e basta, perché il modo migliore per dimostrare a quello zuccone di essere degna dei suoi sentimenti era provarglielo sul campo, coi risultati... come un tempo aveva già fatto, d'altronde. Aveva scelto il posto migliore per allenarsi: una lingua di sabbia incontaminata, il mare di fronte, l'aria salata da respirare a pieni polmoni, raffiche di Vento che solleticavano il suo spirito e soprattutto nessuno a disturbarla; era vestita sportiva, coi capelli umidi tutti all'indietro, ma anche potendo mettersi più comoda non l'avrebbe fatto perché maggiori erano gli impedimenti in allenamento -vestiti più ingombranti, deficit di visibilità, ecc- maggiore sarebbe stata poi la sua resa durante le missioni. Terminata una lunga serie di addominali, alternati con altrettanti squat, Buffy si alzò lentamente in piedi, stiracchiandosi lentamente e beandosi del rumore dei muscoli che si allungavano, energici e carichi di adrenalina: sì, quell'allenamento non sarebbe potuto andare meglio... almeno fino a quel momento, quando qualcuno irruppe nel suo campo visivo facendole ruotare leggermente il corpo con uno sguardo a metà tra l'indifferente e l'omicida -quegli sguardi che, chissà come, riuscivano solo a lei.
Mi spiace romperti mentre ti alleni, ma avrei bisogno di farti vedere un paio di cosette...
.......
Sei pronta?!
Non ci fu nemmeno bisogno di replicare, non per lei almeno: dovette riconoscere, nel corso dei successivi tre minuti, che due colpi riuscì a darglieli -il primo non lo contò nemmeno, essendo stata presa in contropiede- anche perché non è che Freyja si impegnò molto per contrastarlo; percepiva i suoi punti deboli, era ovvio che non potesse nulla contro di lei, ed infatti quando si mise in testa di essersi stufata -praticamente subito, non era esattamente una persona paziente- lo malmenò talmente tanto da fargli forse dimenticare anche quale fosse il suo nome.
Coff... Coff... Ok basta... Basta... AUCH! ... Basta per fav-OUCH! Ti ho detto stop... Stop... STOOOOP!
Lui a pancia in su, lei col piede nudo addosso a lui, il fiato appena più corto ma sostanzialmente tanto stanca quanto lo era prima, durante l'allenamento: chi credeva di avere di fronte? Non era Aryanne Vastnor, ancora... ma prima o poi avrebbe rotto il culo anche a lei.
... Io... Coff coff... Io... Ecco... Potrei alzarmi? Sempre ammesso che le gambe mi reggano, ovviamente... ... Anf... Anf...
Si spostò, ancora in silenzio, facendo un passo indietro ed incrociando le braccia all'altezza del petto: no, non perdeva tempo a parlare con coloro di cui non le importava nulla, ma il ragazzo forse avrebbe cominciato a capirlo proprio da quel momento.
Immagino vorrai sapere come mai io sia arrivato qui e ti abbia attaccato...
....
... Ok, non te ne frega un emerito cazzo, fantastico, beh a me non me ne frega un emerito cazzo che a te non te ne freghi un emerito cazzo e te lo dico lo stesso!
...........
... Vorrei diventare il tuo Gregario...
................... no.
Una sola sillaba, pronunciata con tono assolutamente deciso e perentorio, ma almeno non gli era scoppiata a ridere in faccia e questo, per lui, poteva essere considerato come un gran traguardo... o la dimostrazione che per Freyja fosse un desiderio tanto assurdo da andare ben oltre qualsiasi surreale ironia.
Non mi interessa, non lo voglio e non mi serve. Anzi, non mi servi tu. E adesso fuori dai coglioni, io devo allenarmi e tu è meglio se vai a giocare con le bambole, o rischi di farti male seriamente.
Beh, non aveva riso, era già qualcosa, giusto? In realtà non esattamente, in quanto a prescindere la risposta era stata un secco "no" senza molta possibilità di replica, anzi, forse direttamente nessuna. Buffy sembrava piuttosto decisa, alquanto sicura e naturalmente non intenzionata a rivedere le proprie decisioni.
Ma... Perché, se posso chiedere?!
Non mi interessa, non lo voglio e non mi serve. Anzi, non mi servi tu. E adesso fuori dai coglioni, io devo allenarmi e tu è meglio se vai a giocare con le bambole, o rischi di farti male seriamente.
Probabilmente chiedere il motivo del "no" non fu una scelta molto saggia per la sua autostima, ma con tutte le prese in giro ricevute in passato, quello era sopportabile. Le parole di Freyja, pur essendo molto dure e cattive però, non nascondevano affatto nient'altro se non la semplice e pura verità. Eagle aveva imparato ad accettarla e a non scappare da essa, questo forse lo differenziava da tanti altri Mercenari mediocri ed eterni perdenti.
... Io voglio farmi male seriamente, altrimenti non sarei venuto fino a qui! Cosa credi, che sperassi di batterti? Beh, magari speravo di infliggerti più di un paio di colpi, ma va bene così, sei parecchio più forte di quanto immaginassi...
In base ai suoi calcoli, per essere nella posizione 1333, doveva aver una media di combattimento intorno al 5,5 su 10, ma lei oscillava già verso il 7, senza dubbi. Questo significava che lui, avendo un rating medio del 3,5 non solo era incredibilmente svantaggiato, ma anche ridicolo al suo confronto. Un Gregario doveva fornire un supporto, un aiuto, non certo un intralcio... Ecco perché anche volendo, dare torto a Buffy sarebbe stata solo pura imbecillità.
Ok, senti... Hai ragione, come Gregario farei schifo, almeno ad ora, almeno per una come te. Però potrebbe servirti uno sparring, no? Qualcuno che ti aiuta ad allenarti, che ti passa l'asciugamano e ti prepara qualche bibita energetica. Sono un MagiFarmacista di buon livello, so creare vere e proprie bombe di sali minerali, vitamine e proteine utili alle missioni e all'addestramento intenso!
Dalla tasca del pantalone estrasse uno zaino in miniatura che fece tornare grande con la magia: al suo interno c'era una bottiglietta con dentro un liquido arancione chiaro.
Senti che buona! È un concentrato di nutritivi primari, sostanze adatte al mantenimento muscolare e vitamina c come se piovesse. Ovviamente il sapore e l'aroma è di arancia, ce ne sono spremute almeno tre, fidati... Assaggia!
Speranzoso le porse la bottiglietta, invitandola ad assaggiarne almeno un sorso, anche piccolo, per capacitarsi della sua bravura, perché almeno in quello meritava.
Non mi spaventa niente, sono pronto a tutto, dico sul serio. Per favore, dammi l'opportunità per riscattarmi ai tuoi occhi, per farti capire che posso servirti in qualche modo. Ho bisogno di imparare da qualcuno più capace di me, altrimenti resterò negli abissi della classifica per sempre...
Forse nel futuro della Asveras lui davvero aveva finito per morire come un Mercenario mediocre e sconosciuto, andando incontro ad un destino triste e amaro. Eagle non voleva finire in quella maniera, voleva dare una svolta alla sua vita e al suo lavoro, ma congelare un conto corrente da solo non bastava, ci voleva di più. Quelle sarebbero state comunque le sue ultime parole, anche perché proseguire avrebbe significato magari farsi pestare una seconda volta e pure a morte.
Dicono che ti sei presentata in Gilda dall'oggi al domani e nell'arco di tre settimane avevi scalato la vetta come pochi altri in passato. Posso chiederti cosa facevi prima? Eri una Sicaria? O magari una Commando... Ti ci vedo poco Auror, sono sincero, ma non si potrebbe mai sapere. Miri anche tu al podio come Xena?
Non mi interessa, non lo voglio e non mi serve. Anzi, non mi servi tu. E adesso fuori dai coglioni, io devo allenarmi e tu è meglio se vai a giocare con le bambole, o rischi di farti male seriamente.
Chiara? Sicuramente. Dura? Sicuramente. Pentita? Sicuramente... no. Un Gregario, figurarsi: a parte che non ne sentiva il bisogno, il che già di partenza era un ottimo motivo per dirgli di no... ma soprattutto, con che faccia tosta le faceva una proposta del genere dopo aver fatto tanto schifo in un combattimento contro di lei, dov'era stato lui a prenderla, tecnicamente, alla sprovvista? Alla Asveras la questione non interessava, semplicemente, e pareva estremamente decisa a chiudere lì la questione; già, peccato che l'altro non fosse dello stesso avviso.
... Io voglio farmi male seriamente, altrimenti non sarei venuto fino a qui!
Ma perché è ancora qui?
Cosa credi, che sperassi di batterti? Beh, magari speravo di infliggerti più di un paio di colpi, ma va bene così, sei parecchio più forte di quanto immaginassi...
Sì, okay, ora ti levi dai coglioni? -lo apostrofò scocciata Freyja, sperando che l'altro capisse l'antifona... ed illudendosi per la seconda volta di fila.
Ok, senti... Hai ragione, come Gregario farei schifo, almeno ad ora, almeno per una come te.
E finalmente...
Però potrebbe servirti uno sparring, no?
Ancora?!
Qualcuno che ti aiuta ad allenarti, che ti passa l'asciugamano e ti prepara qualche bibita energetica. Sono un MagiFarmacista di buon livello, so creare vere e proprie bombe di sali minerali, vitamine e proteine utili alle missioni e all'addestramento intenso!
Oh porca puttana...
Sì, effettivamente la bevanda che lui le passò e di cui Freyja bevve un sorso era buona, gustosa, dissetante ed energetica -quel genere di bevanda che lei da sola non si sarebbe mai potuta preparare, doveva riconoscerlo- ma non era un buon motivo per continuare a maciullarle i coglioni durante il suo allenamento, e che cazzo!
Dicono che ti sei presentata in Gilda dall'oggi al domani e nell'arco di tre settimane avevi scalato la vetta come pochi altri in passato. Posso chiederti cosa facevi prima? Eri una Sicaria? O magari una Commando... Ti ci vedo poco Auror, sono sincero, ma non si potrebbe mai sapere. Miri anche tu al podio come Xena?
Non sono cazzi tuoi, e... non sono cazzi tuoi. -gentile, dolce e socievole la Asveras, immensamente- Mi sembrava di averti fatto capire che dovevi sloggiare, evidentemente se non ti lascio in coma steso sulla sabbia non recepisci... Senti, facciamo una bella cosa: tu allenati, arriva a misurarti con me rimanendo in piedi per almeno dieci minuti, e poi forse ne riparliamo. Okay?
Forse così almeno se lo sarebbe levato dai piedi per un po'.
Posso chiederti cosa facevi prima? Eri una Sicaria? O magari una Commando... Ti ci vedo poco Auror, sono sincero, ma non si potrebbe mai sapere. Miri anche tu al podio come Xena?
Non sono cazzi tuoi, e... non sono cazzi tuoi.
Adorabile, veramente un dolcissimo fiore adorabile da cogliere ancora puro e casto in mezzo ad un prato verdeggiante. Freyja anche in quel caso non poté che confermare quanto potesse essere difficile avere una comunicazione decente con lei. Eagle si limitò a sospirare, consapevole che tanto conversare con Buffy significasse in prevalenza farsi insultare di continuo.
Mi sembrava di averti fatto capire che dovevi sloggiare, evidentemente se non ti lascio in coma steso sulla sabbia non recepisci...
Che vuoi farci, la mia attitudine alla comprensione è direttamente proporzionale alla tua verso il dialogo costruttivo.
No, di sicuro lui non era uno che adorava starsi zitto: sopportava, quello sì, cercava di trattenersi e sapeva quando non andare oltre un certo limite, ma ogni tanto rispondeva e lo faceva bene. Non era stato tirato su a pane e veleno per tutta la vita per poi ritrovarsi trattato come immondizia da una qualunque, potesse essere la numero 1333 o anche la numero uno. Se poi avesse voluto azzittirlo pestandolo di nuovo, si fosse pure accomodata, tanto ormai livido più, livido meno.
Senti, facciamo una bella cosa: tu allenati, arriva a misurarti con me rimanendo in piedi per almeno dieci minuti, e poi forse ne riparliamo. Okay?
Dieci minuti?! Stai dicendo che, essendo io durato tre oggi, dovrei praticamente diventare il triplo più bravo nell'arco di poco tempo?! ... Sì, è questo che stai dicendo, non rispondere, ok.
Sbuffò ancora, perché certo quel contrattempo non ci voleva proprio. Un conto era iniziare da subito ad imparare sul campo da qualcuno più esperto, un altro invece allenarsi duramente senza poter combinare niente di valido. Avrebbe dovuto riconsiderare l'idea di scongelare il fondo per campare? No, meglio di no, al massimo si sarebbe trovato un altro lavoro nel frattempo.
Va bene... Dieci minuti.
Le tese la mano, perché per lui quello era seriamente un accordo, non scritto ok, ma verbale tra due persone oneste e leali, perché anche tra i Mercenari se ne potevano trovare. Una volta stretta, sperando che ella non decidesse di fargli venire pure qualche frattura scomposta alla mano visto quanto fosse più debole in quel momento, Eagle fece qualche passo indietro. Sapeva che adesso non doveva fare altro che andarsene e cominciare a prepararsi, perché altrimenti ci avrebbe impiegato un anno prima di essere vagamente in grado di reggere dieci minuti.
La bottiglietta te la lascio, in fondo l'avevo preparata per te come curriculum...
La conficcò nella sabbia a poca distanza da dove la ragazza stava stanziata con gli attrezzi per l'allenamento, cominciando già a sentire muscoli e articolazioni in seri problemi di stabilità. Una volta tornato a casa si sarebbe lanciato nella vasca da bagno con dentro diversi oli ed essenze di rigenerazione... E magari anche qualche cristallo purificatore per la pelle. Aveva tanti muscoli, ma nessuno aveva retto abbastanza bene di fronte all'implacabile Buffy, quello sì che era un problema, un problema serissimo.
Allora ci vediamo... Tornerò... Te lo assicuro! Buon allenamento e scusa per la rottura di palle...
Le fece un saluto al volo sapendo bene che tanto probabilmente nemmeno gli avrebbe risposto, per poi girarsi ed incamminarsi verso una zona poco in vista. Da lì si smaterializzò a casa sua, dove per prima cosa si beccò una mezza risata di onesto scherno da parte del coinquilino, sempre molto gentile e delicato. In fondo però sapeva di meritarsela, era stato troppo spaccone.
Prevedo un lungo periodo di degenza da depressione!
Non posso, hai capito o no che devo migliorare ed anche in poco tempo? Di sicuro non potrai mai essere così magnanimo da pagare l'affitto anche per me, quindi mi rimedierò un lavoro...
Caspita, di bene in meglio, adesso ti metterai anche a lavorare?! Sono completamente sorpreso, lo giuro!
Invece che fare lo spiritoso, non è che per caso hai in mente qualche posto dove andare a svendermi per due Zellini?
Ti dice bene in effetti... L'altro ieri stavo parlando con un mio collega al pub e mi ha detto che l'Underground di Londra cerca personale maschile, richiesta bella presenza!
Personale maschile per... Cosa? Non dovrò mica andare in giro a petto nudo o roba del genere, vero?
E io cosa vuoi che ne sappia? Ma solitamente l'Underground non è un locale simile, i ragazzi devono flirtare, non spogliarsi! Di sicuro parlerai o con Bree, o con Zoé o con Margaret, tanto sono loro ad occuparsi delle assunzioni...
Uhm, ok, info utili?
La prima è troia, la seconda è festaiola ma quadrata e la terza ha una perspicacia raggelante. Pare leggerti in testa, o almeno così si dice...
... Va beh, insomma me la caverò in qualche modo, ma che devo fare, devo portare qualche garanzia?
Assunzione libera amico mio, vestiti bene e spera nella divina Trama! Certo, il fatto che tu non abbia uno straccio di esperienza in materia di bar un po' ti fotte, però su quello potrei aiutarti io...
E pensi di potermi trasformare in un bravo barman in meno di una settimana?
Stai parlando con il bartender top dello Shamrock, pf, fammi il favore, quelle dell'Underground al mio confronto sono novelline! Fidati, farai la tua porca figura... E senza nemmeno un giorno di vera esperienza lavorativa sul campo! In parole povere ti prenderanno per un talento naturale!
... Meglio che cominci ad abituarmi all'idea, potrebbe essere il lavoro della mia intera esistenza...
Mercoledì 23 Agosto 2113 \ Spiaggia da Allenamento \ Ore 13:33
Forse le è venuto un colpo di sonno...
Cyrus aspettava, come sempre, la propria allieva presso la spiaggia dove si allenavano da una vita, anche se quella era una vita vissuta nel futuro. Freyja avrebbe dovuto terminare una missione entro le 11:00, dopo di che doveva mangiare, darsi una sciacquata e poi raggiungerlo. Però era anche possibile che, appoggiandosi un momento sul divano per recuperare fiato, si fosse addormentata pesantemente, avendo iniziato la missione alle 03:00.
Potrei fare un po' di riscaldamento, intanto...
Sereno e tranquillo finalmente, nell'avere per sé anima e corpo della Asveras, il Bahamut si sentiva rinvigorito di una nuova forza, una nuova energia che gli attraversava lo spirito. I suoi Elementi erano in fibrillazione ed ogni notte sapeva di potersi rotolare tra le lenzuola con quella furia scatenata, facendo a gara a chi fosse più dominante. Quasi non gli sembrava possibile. Aveva dovuto correre a ritroso nel tempo per ottenere tutto ciò, ma lo avrebbe rifatto, se fosse stato necessario.
Spiacente per il nano, game over ragazzino...
Sorrise tra sé, cominciando a fare un poco di stretching e dei piccoli esercizi di respirazioni, pur avendo terminato la prima serie da prima di tre minuti. Tuttavia Buffy sarebbe giunta a breve (o per lo meno si sperava), quindi essere immediatamente pronto avrebbe favorito la ripresa immediata degli allenamenti. Quel pomeriggio però, c'era un'altra visita inaspettata in arrivo. Visita che Cyrus avrebbe preferito di gran lunga evitarsi.
... Ehi.
Il tono di voce decisamente maschile e abbastanza duro proveniente da qualche metro più in là fece inarcare il sopracciglio a Cyrus, per poi spingerlo a voltarsi. A meno di tre metri, Eagle, l'ex sfidante al posto come ragazzo di Freyja, lo guardava con aria molto fredda e vagamente minacciosa. Sospirò, il "Vaniglia", fissando il "Cioccolato" con malcelata stizza.
Ehi. Che vuoi?
Se dicessi "Fare un saluto" risulterei credibile?
Nemmeno un po'.
Non ti si prende in giro facilmente, eh?
Te lo ripeterò un'ultima volta: cosa c***o vuoi?
I loro sguardi si fissarono per alcuni secondi. Eagle sbuffò, facendo un passo avanti ed arrivandogli a circa un metro. Uno di fronte all'altro, corpi ugualmente allenati ma uno dei due probabilmente molto più tosto dell'altro e non era difficile sapere quale fosse. Il dilettante dei Mercenari restò in silenzio per alcuni secondi, poi si decise a parlare.
Un combattimento.
A Cyrus quasi venne da ridere.
... Come?! Ma sei diventato completamente cretino? Speravo che la statura fosse il tuo unico difetto, ora ho scoperto che lo è anche l'intelligenza.
Lottiamo. So di non poter vincere, ma so di poter provare a resistere. La stessa tempistica impostami da Buffy per diventare suo Gregario, dieci minuti.
Sei consapevole del fatto che io sia forte almeno il triplo di Buffy?
Sì ma da quei dieci minuti di qualche mese fa ad oggi mi sono allenato tanto.
... E va bene, ammesso e non concesso, se dovessi vincere tu?
Farai "ciao ciao" e ti leverai dalle palle, così che lei possa stare con colui che la vuole di più tra i due.
Cyrus assottigliò lo sguardo con aria decisamente rabbiosa, passando da un sorriso mellifluo e stronzo ad una espressione contrita e ferale. Come osava andare a giudicare i suoi sentimenti come superiori ai propri? Chi si credeva di essere? Necessitava proprio di una bella lezione. Assi nella manica non poteva averne. Si stava gettando nel vuoto. Bene, nel vuoto lo avrebbe atteso una bestia molto più feroce di lui.
D'accordo... E se invece dovessi vincere io?
È tua la vittoria. Tuo il premio. Tua la scelta.
Allora comunicherai a Buffy che non è tua intenzione essere ancora suo Gregario e andrai per la tua strada, possibilmente lontana dalla nostra.
Eagle deglutì pesantemente, leccandosi le labbra ed abbassando un secondo lo sguardo. Strinse il pugno, poi alzò ancora gli occhi su Cyrus, annuendo piano. Aveva accettato quell'accordo.
Molto bene. Come preferisci perdere? Magia? Arti marziali?
Credo che un corpo a corpo soddisferebbe entrambi.
Quelli che ho ultimamente con Freyja mi soddisfano moltissimo.
Il Vento nello Spirito di Eagle cominciò a soffiare fortissimo, con un impeto ed una energia esorbitanti. Farlo arrabbiare era la tattica di Cyrus per fargli perdere il controllo, ma in quell'occasione forse era una mossa a dir poco sbagliata. Lui già partiva svantaggiato, ma l'ira gli avrebbe potuto conferire qualche punto di forza in più da sfruttare contro l'avversario.
Sei pronto? Dieci minuti non appena muoverai un muscolo. Non risparmiarti!
Eagle si mise in posizione di guardia, quella insegnatagli da Lancelot, aspettando quindi l'avversario. Aveva agito molto di impulso, proprio come un Vento, facendo un passo molto ma molto più lungo della gamba. Benedykt lo aveva esortato a ripensarci, ma nella sua mente non faceva che rimbombare l'eco di quella canzone, la canzone scritta per lui. Quel brano doveva significare qualcosa, giusto? Abbandonare così, di punto in bianco, accettando la sconfitta. No, non se lo sarebbe mai perdonato. E poi magari... Poteva essere un'altra delle prove segrete di Freyja, no?
... Risparmiarmi? Tsk... Non hai capito niente... ... Sarà già tanto se ne resisterai tre di minuti!
Cyrus partì immediatamente all'attacco, cominciando la lotta con una velocità ed una tecnica rivolti al voler concludere lo scontro in brevissimo tempo. Eagle, ipotizzando una simile apertura alla lotta, aveva preparato una contromossa abbastanza efficace, accovacciandosi e tentando una spazzata a scopo destabilizzante. Non riuscì però nell'intento, ritrovandosi con Cyrus che non solo saltò evitando il calcio, ma ne diede uno verso il suo volto, prendendolo in pieno e facendolo volare indietro di circa due metri.
Dieci secondi e sei già a terra? Andiamo male! Molto male!
Mi hanno dato calco più forti...
Ma questo non era un calcio... Era una carezza col piede!
Eagle tornò in piedi giusto in tempo per fare una capriola all'indietro ed evitare che Cyrus lo martellasse di pugni all'addome, provando a parare i successivi colpi. Riuscì a deviarne qualcuno, ma molti finirono a segno, prendendolo alla spalla destra, al bacino, alla coscia sinistra e al pettorale destro. Cyrus non si stava risparmiando per davvero ma più l'Hawk veniva colpito e più provava a reagire, cercando qualche minimo spiraglio di sblocco. Non aveva davanti però un novellino, infatti la bravura nella lotta del Bahamut stava proprio nel non mostrarsi mai scoperto in alcun modo, costringendo l'avversario alla resa. Dopo circa trenta secondi, il ragazzo di colore ricevette un fortissimo calcio alla bocca dello stomaco che lo fece piegare in avanti, preciso per beccarsi anche un altro rovesciato al mento. Volò all'insù e poi di nuovo sulla sabbia, di schiena, tossendo sangue. Poco prima però che Cyrus atterrasse su di lui con un cazzotto, rotolò sul lato destro mettendosi ancora in piedi, col fiato corto.
Ecco... Quei due erano dei calci...
E il primo minuto è passato.
Sì, peccato che tu sia già un cadavere... Finiscila con questa maratona verso il suicidio... Vattene a casa...
Scosse la testa, l'Hawk, passandosi un braccio sulla fronte per mandare via il sudore, dopo di che tornò alla carica, andando lui al contrattacco. A differenza di Cyrus però, alcune volte determinate zone venivano lasciate scoperte e di conseguenza i colpi arrivavano pesanti e violenti. Eagle però non demordeva, proseguendo a cercare di colpirlo, riuscendo anche a beccarlo due o tre volte, seppur con scarsi risultati. Raggiunsero i due minuti con il Gregario che provò un altro paio di spazzate, cinque proiezioni e due diretti al viso, non riuscendo a combinare praticamente niente. Credeva di essere meglio di così, di essere davvero diventato molto più forte grazie a Lance, ma sembrava proprio che quei miglioramenti non contassero nulla, non contro il Bahamut.
Se questo fosse stato il famoso test richiesto da Buffy, per quel che mi riguarda ti avrei scartato a priori...
Peccato che alla fine comunque sarebbe stata lei a decidere e sai benissimo che mi avrebbe tenuto lo stesso...
È una eventualità che tra poco non sarà più un problema...
Può darsi, ma intanto abbiamo superato i tre minuti ed io sono ancora qui, in piedi, davanti a te...
Se quello me lo chiami stare in piedi...
Già, Eagle aveva una posizione di guardia molto malandata. Si teneva un fianco dolorante, respirava a fatica ed era leggermente incurvato con la schiena. Era consapevole che ben presto avrebbe ceduto, ma non poteva andarsene via senza aver lasciato un solo, piccolo segno del suo passaggio. Doveva credere di potercela fare, doveva credere di poter riuscire almeno una volta sola a fargli del male.
Ancora una serie di colpi del genere e sarò al tappeto. Non posso permettermi di stargli così vicino per nemmeno cinque secondi, mi ammazzerebbe. Inoltre quando combatte chiude ogni spiraglio di offesa, sembra impenetrabile. Non riesco ad approfittare di alcuna mossa incerta, sembra sicuro sempre, sia quando attacca che quando difende. Se solo riuscissi a capire come fare per renderlo scoperto anche solo un secondo...
Mentre pensava incessantemente a come fare, Eagle ad un tratto venne colto da un flash improvviso, una memoria vivida che gli attraversò la mente.
E ci risiamo...
... Scusa...
No, scusa un c***o, Eagle! Ti risulta che il metro nel tuo caso segni il metro e novanta? Dai! Dimmelo! Rispondi!
No, certo che no...
E lo sai perché? Lo sai sì o no? ... Perché sei un fottuto tappo!
Ok ok...
Noi bassi dobbiamo combattere sfruttando l'elemento sorpresa, la velocità e il ritmo svelto dei colpi. Lo vedi come combatto io? Vado veloce come se avessi il peperoncino su per il buco del culo! Così sorprendo e così ferisco. Noi abbiamo una struttura fisica che ci permette di cambiare tattica da un secondo all'altro, in questo diventiamo letali. Mi ripeterò solo questa volta e non ti sognare di ascoltare di nuovo queste parole, imbecille. Cambia rotta da un attimo all'altro, anche con movimento strani o sconnessi, basta che vadano a segno e ti creino vantaggio.
Va bene, va bene... Ci provo...
E sfrutta il salto.
Devo attaccare saltando?
No, coglione, il salto dell'altro! Anche il combattente più formidabile in salto si scopre un po'. Noi piccoli abbiamo le facoltà per metterglielo nel culo proprio in quei momenti.
Sfruttare il salto altrui... Ricevuto!
Sì... Se hai ricevuto come per gli ultimi tre consigli... Allora stiamo freschi e morirai giovane...
... Devo farlo saltare e poi... ... Sì ma ti pare che non conosca una cosa del genere? Se la sapeva Freyja, vuol dire che l'ha appresa da lui...
Scosse il capo, molto indeciso se proseguire o meno, temendo di finire per fare la figura del cretino e soprattutto del perdente babbeo.
Che succede? Già finita la grinta? Chi era quello che la volesse di più dei due?
TUM-TUM... TUM-TUM... TUM-TUM...
... Preparati Cyrus, perché questa volta giuro che ti farò male...
... Piangerai...
... Vorrà dire che condivideremo il fazzoletto.
Scattò in avanti, Eagle, traendo forza dal Vento che per un'ultima volta lo sostenne, aumentando l'Affinità e raggiungendo il tanto raro 86%. Oltrepassò il limite il Ciclonis, andando incontro all'avversario deciso a tentare il tutto per tutto finale. Proprio a pochissimi passi da lui, andò in scivolato e roteò su se stesso con la volontà di eseguire un calcio rotante basso a spazzata, proprio come all'inizio dell'incontro.
ALLORA NON L'HAI CAPITO CHE CERTE COSE CON ME NON FUNZIONANO!
Non appena Cyrus saltò, Eagle si rese effettivamente conto che per un solo secondo l'addome si scoprì. Bloccò di colpo la rotazione del corpo nella rovesciata, così che desse le spalle al nemico, andando poi di colpo indietro con il gomito teso in una mossa secca e sconnessa. Contrariamente ad ogni aspettativa, l'Hawk sentì l'arto prendere gli addominali di Cyrus. L'aveva davvero beccato ed anche in pieno.
UGH!
!!! ... AAAAAAAAAAAHHHHHHH!
Si girò al volo, approfittando del momentaneo dolore di Cyrus per iniziare una violenta manovra di contrattacco. Quella era la sua sola occasione di ribaltare le cose, la sua sola occasione di vincere e guadagnarsi l'ambito premio. Quella era la sua unica possibilità di dimostrare a se stesso di valere un po' più di niente.
Se avessi voglia di contraddire Un po’ di coraggio da offrire L’ombra di un pensiero mio Se le mie mani fossero un dono per elevarmi dal suolo Se davvero avessi un cuore, ti amerei...
Prendi questo... E questo... E questo...
Ti direi che nessun male al mondo più raggiungerti Ti proteggerei quando i tuoi passi sono fragili E saprei comprenderti proprio adesso che sei qui davanti a me Se avessi un cuore...
E ancora questo... Questo... Questo...
Dicono che siamo come gocce in mezzo al mare Senza un faro che ci illumini e ci dica dove andare Ma io potrei sorprenderti Proprio adesso che sei qui davanti a me Se avessi un cuore...
... Poi questo... Questo... Questo...
Se avessi un cuore...
... Questo...
Se avessi un cuore...
... E... Di nuovo... Questo...
Quando terminò tutta la sua forza, ogni briciolo di energia, ogni brandello di potenza nei colpi assestati, tra calci e pugni, Eagle si accorse di una cosa. L'insieme di tutte quelle mosse avevano sì e no scalfito il carapace duro della pelle di Cyrus, che alla fin fine si era solamente beccato quell'unica gomitata violenta. Gli altri attacchi avevano soltanto fatto da misero contorno, provocandogli forse qualche lievissimo graffio o livido, ma nulla di consistente... Nulla di vincente.
... Ora tocca a me.
Quello che accadde dopo fu davvero troppo doloroso per essere raccontato. Semplicemente, passato un altro minuto che sancì il raggiungimento di appena metà del traguardo, Eagle si ritrovò con la schiena al suolo senza più nemmeno un muscolo sano. Gli allenamenti con Freyja al confronto sembravano in quell'istante come delle scazzottate tra lui e Ben, quando combattevano per finta la Domenica. Inevitabilmente delle lacrime scesero dai suoi occhi, bagnando la sabbia. Aveva definitivamente perso. Doveva reggere solo dieci minuti. Ne aveva sopportati appena cinque.
Te lo ha detto Buffy del colpo improvviso, non è così? Niente male come esecuzione. Un po' goffa ma vagamente efficace. Il tuo errore più grande è stato quello di utilizzare una mossa simile con un avversario fuori dalla tua portata.
Cyrus poteva quasi definirsi fresco come una rosa. Qualche ora e i segni dei colpi di Eagle sarebbero scomparsi del tutto. L'Hawk invece avrebbe dovuto trascorrere almeno un paio di giorni a casa facendosi spalmare pomate su pomate da Paige. Il vero problema è che non esistesse alcun balsamo contro la cocente sconfitta appena ricevuta o per il suo cuore malandato.
Devi rispettare gli accordi. Da adesso in poi c'è la conferma del tuo non essere più Gregario di Buffy. Comunicaglielo quando ti pare, basta che avvenga prima di Settembre.
Non ebbe nemmeno la forza di rispondere, semplicemente mosse piano la testa in un assenso. Il vento era sceso vertiginosamente e tristemente all'1%. Era distrutto sia fuori che dentro, una sensazione terribile, un vuoto così profondo da mettere paura.
Adesso però vai via. Tra poco dovrebbe arrivare Freyja... ... E credo tu non voglia mostrarti così, dico bene?
Il pensiero che lei potesse vederlo in quelle condizioni fu l'unica spinta necessaria al fine di muoversi piano e tornare in ginocchio, poi lentamente in piedi. Non tanto distante c'era un bidone di metallo, Passaporta diretta ad Hogsmeade. Sarebbe apparso accanto ad un bidone simile, vicino alla porta di casa. Cyrus provò un po' di pena nel guardarlo barcollare e camminare a stento verso quel punto, ma l'aveva voluto lui. Già era tanto che non andasse a raccontare alla Asveras dell'impresa idiota effettuata dal ragazzetto di colore, così da non umiliarlo ancora di più. Guardò per terra, non tanto distante, e vide i suoi occhiali da sole, lì, caduti. Li aveva persi con quella gomitata.
Sei la seconda persona che riesca a farmi perdere gli occhiali. Posso farti i miei complimenti silenziosi. Ma scordati che possano uscire dalle mie corde vocali.
Non c'era sicuramente bisogno di menzionare chi fosse quella persona, visto che si allenava con gli occhiali da sole soltanto con una ragazza. Incrociò le braccia al petto, osservando lo sconfitto che, zoppicando, raggiunse il bidone. Un braccio penzolava per la spalla lussata. Non poteva poggiare un piede per via della caviglia storta.
...
La mano tremante raggiunse la superficie di metallo e subito la Passaporta si attivò, facendolo sparire. Nuovamente il silenzio e la tranquillità tornarono a regnare sovrani, con le onde del mare e i gabbiani come unici protagonisti. Aveva un po' sudato, Cyrus, quindi perché non farsi un bagno? Tanto sembrava proprio che l'allieva non fosse ancora nei paraggi... Che dormigliona.
27 Settembre 2113 Ore 13:17 Spiaggia Libera nei pressi di Nikaia
... Secondo le indicazioni di Ryurik, dovrei trovarla qui.
Non poteva credere che una ragazza come Freyja Garnet Asveras potesse essere una Mercenaria stronza e impulsiva. Il motivo? Semplicissimo, nella loro realtà, Freyja era molto, molto diversa da quella presente in quella dimensione temporale. Studiosa, ragazza di scienza, dal temperamento umile e soprattutto disponibile, per di più timida e alle volte impacciata.
Non avrebbe avuto motivo, però, di mentirmi...
Ryurik? Assolutamente no, non avrebbe mai detto una cazzata al suo migliore amico al semplice scopo di aprirgli gli occhi. Anche perché, trovare una sosia tanto somigliante in quell'epoca? Troppo complesso come lavoro, inutile per certi versi. Quante altre prove sarebbero state necessarie al Vastnor per decidersi a sbloccarsi con la colombiana Jiménez una volta per tutte?
Marcus mi ha detto che potrai trovarla lì praticamente... Tutti i giorni! Inizia gli allenamenti alle 07:00 e finisce alle 15:00. Quindi hai tutto il tempo possibile per trovare un buco dal lavoro e fare un salto in Grecia.
Non sono certo di volerlo fare... Sarebbe un duro colpo per lei... ... Ma anche per me.
Intanto non hai alcuna certezza che lei abbia conosciuto uno Zelos dalla sua parte, per così dire! E poi ne va della tua libertà, devi toglierti dalla testa l'idea che questo presente coincida con il nostro futuro. Abbiamo avuto anche fin troppe prove contro la nostra ipotesi, non vedo perché dover continuare ad avere paura.
Tu la fai facile, non ti sei innamorato di una che influenzerà pesantemente il nostro futuro. Non ti sei innamorato di una persona che dovresti proteggere e preservare fino al suo matrimonio e poi parto, con un altro. Non ti sei innamorato...
No, Zelos, non mi sono innamorato di una persona così, ma mi sono innamorato, se capisci cosa intendo!
... Hai ragione, scusa, sono stato indelicato. Novità in proposito? Ti ha fornito spiragli di speranza?
Nemmeno l'ombra... Stiamo a contatto, lei parla molto bene con me, si diverte, ride, scherza, gioca... Ma quando arriva la sera, spesso e volentieri è nell'alloggio della Guida Hyrule che corre di nascosto...
Mi dispiace davvero tanto. Deve essere terribile, ed io che mi sento in trappola con questa storia. Sono davvero un egoista insensibile.
Adesso non esagerare, anche la tua è una situazione del cazzo. Però a differenza mia hai modo di uscirne! Eh su, quante volte vorresti prenderle il viso tra le mani e baciarla, toglierle ogni vestito di dosso e...
Non andare oltre, ok? Sì, è vero, tutte le volte che la vedo, ormai. ... Uff, d'accordo, andrò in quella spiaggia ed affronterò la verità, qualsiasi essa sia.
E prova a non rimanerci male per ciò che vedrai. Lei non è quella Freyja, ma un'altra. Cerca di imprimertelo bene in testa, prima di trovarti lì.
Ricordi quale sia il mio elemento, no?
Già, ma vedo che tanto con la bionda latina non è che faccia tutto questo grande effetto!
Ma...
Tu prova a negarlo...
... Beh, funziona "male" solo con lei.
Avevano entrambi affrontato il dolore dell'essere stati presi in giro dal Marcus del loro tempo, ritrovandosi poi a ringraziarlo, seppur con somma tristezza. Lui aveva voluto salvarli, aveva voluto cercare di evitare, almeno in una linea temporale parallela, che il Mondo Magico facesse quell'orrenda fine. Cosa ne sarà poi stato di lui? Le loro azioni avrebbero in qualche modo influenzato anche il tempo di provenienza originario? Nessuno sapeva quella risposta, purtroppo.
... Eccola lì... ... Per la Trama ed il Mana... ... Fa quasi impressione...
Deglutì, silenzioso, ancora a debita distanza dalla Mercenaria, osservandola allenarsi per conto proprio sulla riva del mare. Aveva uno sguardo duro, freddo, determinato. Quanta differenza da quella conosciuta da lui. Abissale, assoluta, incredibile. Fece qualche passo in avanti, vestito adeguatamente per fronteggiare le temperature ribassate di colpo nell'ultima settimana.
... Freyja.
La chiamò, a voce scandita, alta, così da occuparne l'attenzione, così anche da capire, nel farla voltare e mostrarsi, se ci fosse qualche reazione di sorta. Probabilmente, a quel punto, ella avrebbe avuto una reazione come colei che avesse appena rivisto una persona dopo tanto tempo. Forse felice, forse scioccata, forse irritata, chissà, ma era giusto farle subito fare pace con la verità, per il bene di entrambi.
Aspetta... Non sono colui che pensi... Come tu non sei colei che ricordo io...
Non sarebbe stato complesso per lei capire il senso di quelle parole, espresse con una amara tristezza, mentre si avvicinava ancora a lei. Due diversi mondi a confronto, due diverse realtà contrastanti. Lui per lei uno smidollato, lei per lui una pasticciona cervellona. Mentre invece, di fronte a lui una Guerriera Furente, di fronte a lei un Ramingo Coraggioso.
Quei varchi. Non esiste solo il mio futuro. Tu vieni da un altro ancora.
¬ Spiaggia libera nei pressi di Nikaia/Grecia/ _ Sabato, 27/09/13 _ 13:19 ¬
... stavolta non te la darò vinta, Xena.
Era un mantra, quello, che Freyja si ripeteva quotidianamente all'incirca una decina di volte, in momenti diversi della giornata; le serviva per rimanere sempre concentrata, focalizzata sull'obiettivo, sul motivo per cui aveva mollato tutto per tornare indietro nel tempo. A Dicembre si sarebbe svolto un torneo importante tra Mercenari e Commando, perfetto per confrontarsi con la Vastnor: sarebbe stato un banco di prova ufficiale per lei, e se anche, dentro di sé, poteva ammettere che batterla sarebbe stato quasi impossibile -per il momento- voleva almeno riuscire a metterla in difficoltà, farle sudare una vittoria. Seguiva la solita routine d'allenamento, quella sviluppata con Cyrus anche se lui, al momento, non fosse con lei: com'era prevedibile, sapere che la Asveras volesse lasciarlo, anzi, che praticamente ormai l'avesse già fatto, per l'Hawk era stato un durissimo colpo da digerire -e come dargli torto? L'uomo, però, si era dimostrato maturo e professionale: Freyja sapeva che avrebbe potuto rischiare di perderlo come Mentore, ed invece lui le aveva chiesto un mese di tempo per assorbire la botta prima di poter tornare ad allenarla come sempre. Una richiesta che ovviamente la Mercenaria aveva accettato al volo, ritenendo di potersela cavare da sola per una trentina di giorni. Si trovava, dunque, sulla riva della spiaggia, con indosso un paio di pantaloni da ginnastica molto aderenti alle gambe, delle scarpe sportive ed una canottiera bianca e parzialmente sudata: lo sguardo era serio, determinato, concentrato ma anche decisamente stronzo, quello di chi avesse tutta l'intenzione di non mollare mai, a qualsiasi costo; una persona molto diversa da quella che Zelos aveva conosciuto nel proprio presente... ma d'altronde la cosa era reciproca.
... Freyja.
Quella voce -identica a quella che lei aveva imparato a riconoscere come familiare- la fece irrigidire sul posto e girare di scatto, gli occhi spalancati in un'espressione di pura incredulità.
Zelos?! Che cazzo ci fai qui?
Come ci era arrivato? E perché poi?? Cyrus almeno aveva un motivo per starle appresso, ma lui? Incredulità pura era quella che, in quel momento, si poteva leggere sul suo volto, probabilmente anche un po' impallidito dallo sconcerto.
Aspetta... Non sono colui che pensi... Come tu non sei colei che ricordo io...
E questo cosa diavolo vorrebbe dire?!
Quei varchi. Non esiste solo il mio futuro. Tu vieni da un altro ancora.
Cos'aveva appena sentito? Ma non era possibile, non...
... possibile?
Una domanda sussurrata tra sé, con gli occhi bassi: sembrava assurdo pensare che esistessero altri futuri, ma anche il fatto che lei fosse tornata indietro era di per sé assurdo; perciò quello che aveva di fronte non era lo Zelos con cui era cresciuta? Tornò a guardarlo negli occhi, dovendo per forza di cose accettare quella folle realtà... perché quello non era lo sguardo del Vastnor da lei conosciuto. Aveva di fronte un giovane uomo sì, identico alla sua "controparte", ma con un'espressione fiera e sicura di sé, che il "proprio" Zelos non aveva mai avuto.
... come sapevi che fossi qui? E poi questo vuol dire che anche nel tuo futuro io... esisto?
Magari come la Mercenaria n°1 al mondo, tanto per dire.
Quella domanda, espressa con così tanta violenza e volgarità, lo lasciò interdetto per alcuni secondi. Già, lei non poteva proprio essere la Freyja del suo universo, della sua dimensione, Se ne fece una mezza ragione ancor prima di continuare a parlare, ma ormai era lì, quindi era anche giusto metterla al corrente della questione.
Quei varchi. Non esiste solo il mio futuro. Tu vieni da un altro ancora.
... possibile?
Altroché se lo fosse, ma Zelos sul momento non la riuscì a sentire, essendoselo detto tra sé più che rivolgere la domanda a lui. Fece ancora qualche passo avanti, così che potessero essere molto vicini. Indubbiamente fisicamente era uguale alla versione conosciuta da lui. C'erano davvero pochi dettagli che stonassero con le sue memorie, ma cose davvero irrilevanti.
... come sapevi che fossi qui? E poi questo vuol dire che anche nel tuo futuro io... esisto?
Venivi su questa spiaggia anche nel mio presente... O forse dovremmo dire futuro... Anche se per motivi diversi dall'allenamento.
Era una bugia, ma non poteva parlare di Marcus o di Ryurik, quella era stata l'unica condizione postagli dall'amico. Inoltre non erano propriamente menzogne. Era vero che si recasse su quella spiaggia. Lo faceva per riflettere, starsene in pace, non certo per allenarsi. Farle presente che avessero avuto una relazione? Uhm, no, forse meglio di no.
Sì, nel mio futuro esisti eccome, anche se il tuo carattere, la tua professione, sono differenti. Eri una ragazza di scienza, fra le più promettenti anche. Molto insicura ma anche umile, piena di risorse. Non ti rendevi conto del tuo vero potenziale...
Pur ipotizzando che l'uso del passato fosse imputabile al fatto che ormai Zelos non stesse più in quell'epoca, nel suo tono si sarebbe potuto leggere anche altro. Quei tempi verbali facevano presupporre anche che Freyja fosse passata a miglior vita e che quindi non fosse ancora viva e vegeta al momento della "partenza" del Vastnor. Qualora quindi la Asveras avesse chiesto delucidazioni, probabilmente il ragazzo non se la sarebbe sentita di mentirle, nemmeno per metà.
... Il mio futuro è devastato dalla guerra. Una guerra incessante che sta mietendo più vittime che mai. Tra queste vittime purtroppo ci sei stata anche tu.
Strano sentirsi dire che un'altra se stessa fosse ormai morta e sepolta, vero? Beh Zelos lo disse con gli occhi ludici, ragion per cui fosse probabile che loro fossero amici anche in quella dimensione. Cose che non cambiavano mai, per fortuna. Non si permise di dire altro su quel tempo, anche perché a lei cosa sarebbe potuto fregare, all'effettiva?
Comunque sono venuto qui per sincerarmi che tu non fossi davvero lei. Lo so che sia stupido, ma anche io faccio fatica a credere che non esista solo il mio futuro. Questo dovrebbe significare che, in teoria, questo presente dove siamo sia direzionato verso un bivio. Potrebbe condurre al mio futuro, al tuo... O magari ad un altro completamente diverso. Da un lato sto male, perché sono tornato indietro apposta per impedire che si verificasse il peggio nella mia linea temporale. Da un altro voglio pensare che cambiare qualcosa adesso possa per lo meno influenzare un minimo anche gli altri percorsi, chissà.
Abbassando un attimo gli occhi, sbuffò con un sorriso ironicamente amaro, scuotendo appena la testa. Evidentemente Ryurik, come Marcus, avevano proprio ragione. Certo, c'era la possibilità che Ariel potesse davvero mettere al mondo il futuro Ministro della Magia. Ma tanto per dirne una, Melia non era incinta e quindi probabilmente il nuovo Supremo non sarebbe mai arrivato. Avrebbero potuto condurre quella battaglia in modo diverso, creando nuovi elementi di punti, nuovi leader, non per forza legati a quelli dei suoi ricordi. L'importante era non buttare l'addestramento effettuato, come diceva il suo migliore amico, già, peccato che Zelos sognasse qualcosa di molto diverso. Avrebbe voluto finalmente dedicarsi alla pace della propria esistenza, ripartire, dimenticare gli orrori dei campi di combattimento.
... Il Zelos che tu conoscevi, com'era?
Chiese poi, tornando a fissarla, vagamente incuriosito ed interessato.
E comunque te la cavi alla grande, ti stavo osservando ed hai una tecnica davvero veloce...