Con una buona dose di turbamento e confusione dipinte sul viso, Kisuke in un primo momento non seppe cosa rispondere alla domanda della Lamarck.
Indubbiamente Stella, la migliore amica, appariva come quello che si poteva definire un gran bel bocconcino, su cui fiondarsi senza nemmeno pensarci.
Ma il cuore del Danma era in un subbuglio assai complesso, zeppo di contraddizioni, malesseri e compagnia (non) bella.
Attimi in cui sentiva solo di voler perdonare, fregarsene, andare avanti... Altri invece dove a prevalere era il fastidio e l'irritazione, nonché la delusione.
Il Fulmine era un Elemento insidioso e articolato: la sua energia facilitava la ragione, ma il suo calore insito ne accresceva spesso il lato più impulsivo ed emotivo.
Per questo i dubbi e le indecisioni apparivano insormontabili, ma il Danma aveva ancora imparato a non arrendersi facilmente all'irruenza degli eventi.
Era ormai un giovane uomo, non più immaturo come una volta, doveva solo prendere tempo e interiorizzare, anche se questo avrebbe significato avere pazienza.
Ciò che però non era contemplato in questo piano fu l'arrivo di Emanuelle, un'ondata di calore estremo sorprendentemente piacevole.
In un mondo come il loro dove il concetto di destino e karma era quanto mai sacrale, quell'incontro appariva come un autentico piccolo prezioso dono del Conflux.
... Pf, sì... Sì credo che potrei provarci, perché, pensi che io rispecchi un suo possibile tipo?
In tutta sincerità?
Non lo so, è talmente matta che salta da un ragazzo all'altro, ahahahah!
... Salta?
Non perché sia... Sì, insomma, non è per quello...
Ma credo che lei stessa non sappia ancora capire che cosa voglia.
Di sicuro sei davvero carino, anzi no, sei proprio sexy... E questo è un bel punto a tuo favore, ahahahah!
Mica detto, poteva essere una a cui interessavano quelli con la pancetta o i cervelloni con l'aria intellettuale e magari gli occhiali!
... Comunque ok ok, se dovesse capitare da queste parti tanto non costa nulla incontrarsi e presentarsi, anche solo per semplice conoscenza.
Non puntava affatto a doverla vedere per intraprendere chissà quale flirt o frequentazione particolare.
A dire il vero, se quella Stella era divenuta migliore amica di una ragazza interessante come Emanuelle, doveva pur possedere qualche qualità fuori dal comune.
Kisuke, in sostanza, era solamente curioso, una curiosità tuttavia innocente, che però la Lamarck avrebbe potuto facilmente scambiare per una attrattiva preoccupante.
Ma sinceramente... Forse sei troppo adulto per lei.
Ah... Tu dici?
Di sicuro tu vuoi una persona... Almeno un pochino più adulta e matura ed in questo caso Stella non fa per te...
Forse in parte hai ragione, e poi devo dire che il pericolo che possa guardarsi sempre un po' attorno per questa sua indecisione mi impensierisce.
Sono una persona abbastanza gelosa, e con "abbastanza" sto cercando di minimizzare ahahahah!
Intendiamoci, non sto parlando del tipico maschio assillante che non lascia respirare e tuona se per caso la fidanzata vuole fare uscite per conto proprio.
Ma se ci sono possibili "predatori" nei dintorni o in agguato, in automatico tendo a stare più allerta per... Ehm... Difendere il territorio?
Terminò la frase con un'altra risata, non sapendo davvero come spiegarsi se non tramite determinate metafore animali.
Il succo era che come maschio si definiva geloso ma non possessivo, due aggettivi affini ma con differenze importanti.
Sperava che Emanuelle riuscisse a cogliere la sfumatura e a comprendere pienamente il discorso, mentre lei, di contro, che tipi di ragazzi prediligeva?
Il mio tipo è tutto il contrario di mio fratello.
Tutto ciò che lui non è, a me invece piace... È la stessa cosa anche per te?
Oh per carità, ci puoi giurare!
Amo mia sorella... Sì insomma, le voglio un mondo di bene... Ma se dovessi incontrare una femmina simile a lei credo ne starei alla larga!
Un conto era, per assurdo, stare direttamente con la sorella, un altro avere a che fare con una persona analoga a Fujiko.
C'era un sostanziale divario tra le due realtà, ma naturalmente non si mise a spiegarlo temendo di risultare strano agli occhi della canadese.
Il bello del comunicare con Emanuelle era che difficilmente si creavano attimi di silenzio o momenti nei quali non si sapeva cosa dire o come proseguire il dialogo.
Che fossero seduti o in cammino, le parole scorrevano e venivano fuori da sole, trasportate da un interessamento reciproco più unico che raro.
Anche la sezione dessert venne farcita di nuove scoperte, in quel caso riguardanti il lato artistico di entrambi e gli interessi musicali della bella moretta.
Diciamo che i miei talenti artistici si sono sviluppato più nel disegno e nella pittura...
Ho sempre reputato mio fratello più bravo di me, ma in molti mi dicono che non sono da meno, anche se sinceramente non credo di possedere un talento chissà quanto eccezionale.
In questo senso i nostri fratelli sono piuttosto differenti, Fujiko non possiede alcun tipo di estro artistico e nemmeno ci si è mai applicata.
Stonata non lo è, ma di sicuro non abbiamo alcun retaggio come il vostro, con una cantante come madre.
... Beh però se ti dicono che non sei da meno, cosa ti fa pensare di essergli inferiore scusa?
Lui ha studiato musica per molti più anni di me.
Ha aiutato mia zia, che era la coordinatrice del coro della Cyprus e ha fatto da Vocal Coach ad alcune cantanti esordienti.
Allora forse è per questo che molti non ti reputano al di sotto di lui...
Evidentemente la tua è una bravura innata già di base, senza aver fatto studi aggiuntivi o inseguito la musica come lavoro.
Nel tuo essere una amatoriale, diciamo, non hai nulla da invidiare!
Le rivolse un sincero sorriso, riflettendo dentro di sé sulla possibile identità canora e vocale della ragazza.
Possedeva indubbiamente una bel timbro, ma era anche possibile che nel canto la sua tonalità mutasse.
Non gli sarebbe dispiaciuto sentirla, ma forse quello non era il luogo e il momento più adatto per farle tale proposta.
E tu invece? Canti? Suoni?
L'uno e l'altro!
Anche io però nessun corso, ho iniziato da adolescente, per far colpo su una compagna di scuola che mi faceva girare la testa...
... Pensa che lei oggi è una Idol, non so se conosci il termine, ma in Giappone una Idol è una specie di icona pubblica di tendenza.
Ci sono Idol di tutti i tipi, lei ha iniziato come modella e credo che ultimamente stia cercando di spostarsi sul versante canoro.
Ma la sua passione per la musica era palese già da ragazzina, infatti un giorno, era il mio terzo anno, la vidi letteralmente stravedere per uno del sesto.
Questo qui faceva tutto il figo suonando la chitarra e lei se ne stava là, seduta davanti a lui, ascoltandolo e battendogli le mani entusiasta.
Non puoi capire che rabbia, ma una rabbia... E così mi misi in testa di imparare anche io, cosa che poi effettivamente divenne una vocazione vera e propria!
Ruka Ito, l'unica femmina del suo passato ad aver rappresentato una genuina cotta prima dell'attaccamento morboso verso la sorella gemella.
Al tempo era ancora tutto tranquillo, i genitori vivi, il rapporto con Fujiko normale, così l'allora futura Idol aveva potuto fare facilmente breccia nelle sue fantasie giovanili.
Era stato l'anno prima che, proprio grazie a Ruka in un certo senso, Kisuke aveva conosciuto quello che poi sarebbe divenuto il suo migliore amico.
La Ito infatti si accompagnava spesso ad un'altra ragazza, Kirie Kurosawa, spesso importunata proprio dall'appartenente alla Casata della Fenice.
Il Danma aveva sentito Ruka lamentarsi capricciosa con l'amica per l'insistenza di Itsuki e così, da stupido "cavaliere", il Danma aveva deciso di andargliene a dire quattro.
Come risultato ci fu una bella rissa e una sospensione per alcuni giorni, ma ormai il seme era stato gettato e da quella scazzottata nacque l'amicizia più solida di sempre.
Tua sorella condivide qualche passione con te oppure siete proprio agli antipodi?
Naaaaaa, antipodi, lei è troppo scientifica ed io con quel tipo di scienza ho veramente poco a che spartire.
Il cervello lo so usare, non mi reputo affatto uno stupido, ma preferisco impiegarlo per mansioni leggermente più... Applicate, ecco.
Difatti il mio lavoro presuppone una testa pensante ma è decisamente pratico e la teoria è lasciata parecchio da parte.
... Vuoi passeggiare? Perché no?
Il posto dove avevano preso il frozen yogurt non era per nulla lontano dalla riva del mare, trovandosi loro su una strada lungo la costa.
Raggiunsero in fretta la fresca sabbia notturna e, individuato un punto adatto (presso il gabbiotto vuoto del bagnino), provvidero a togliersi le scarpe.
C'era una grande luna luminosa in cielo, cielo che di nuvole ne presentava poche, ed il vento carezzava la pelle con delicata insistenza.
Tanto non andava a lei di rientrare a casa quanto a lui, al punto che avrebbe potuto trascorrere l'intera notte insieme alla ragazza.
Quando raggiunsero il limitare tra la sabbia asciutta e quella bagnata, lo sguardo del Danma si trattenne verso il basso, per un breve lasso di tempo.
Fu più forte di lui, ma fortunatamente all'apparenza poteva sembrare che avesse visto qualcosa che ne avesse colto l'attenzione, come un granchio o una conchiglia.
La fortuna inoltre fu che lungo la spiaggia fossero disseminati diversi cestini, che diedero modo ad entrambi, una volta finito il dolce, di gettare nelle vicinanze il rifiuto.
Infine, dopo altri venti minuti di cammino, arrivarono all'interno di una spiaggia libera, dove si appoggiarono alla staccionata di un chiosco bar ristorante.
Anzi, Emanuelle decise di mettercisi direttamente seduta, richiamando poi l'attenzione dell'altro che si volse quasi subito a guardarla negli occhi.
Ascolta... Ti va di parlarmi un po' di questo vincolo che ti trattiene?
...
Non voglio impicciarmi dei fatti tuoi, ma credo di aver capito che in questo momento non te la passi tanto bene sentimentalmente... E posso dirti che per me è la stessa cosa.
Quindi, visto che sembriamo essere uniti anche nella sfiga, a questo punto... Se vuoi possiamo sfogare un po' quello che abbiamo dentro.
Almeno ci farà passare la notte...
Per un attimo suonò appena appena ambiguo quell'invito, visto che di modi per "sfogarsi" se ne potevano trovare molteplici, uno più interessante dell'altro.
Tuttavia la serietà che mise la canadese nella voce e nell'occhiata che gli lanciò bastarono ad impedirgli di spingersi chissà quanto in là con l'immaginazione.
Il doppio senso ebbe una validità pressoché minimale, superato e sovrastato immediatamente dal reale senso dell'offerta.
Sapere che pure lei non se la stesse passando bene fu di aiuto, d'altronde una sorta di mal comune aiutava la confidenza, ma quanto poteva permettersi di fiatare?
C'erano di mezzo dinamiche complesse che al massimo avrebbe potuto provare a smussare per dare un'idea della situazione senza entrare nello specifico.
Ma per sperare anche solo di farle capire un minimo la gravità del problema, avrebbe dovuto per forza mettere in mezzo la faccenda più pesante e illuminante.
Non poteva per nulla immaginare che quanto avrebbe detto di lì a poco, per Emanuelle sarebbe stato come guardarsi allo specchio.
Tornò con la schiena poggiata alla staccionata, evitando il contatto visivo e sostituendolo per il momento con una panoramica del buio orizzonte.
Il suono delle onde cullava gentilmente l'inizio di una delle rivelazioni più delicate che mai.
... Prima ti ho parlato di quella mia piccola cotta scolastica.
Vedendomi così grande forse penserai che abbia avuto negli anni tanti altri tipi di cotte simili, dalle più giovanili alle più mature e recenti...
E invece no, ti sbagli di grosso... Nella mia vita c'è stata una persona, una ragazza, ad aver rappresentato la mia ossessione per anni ed anni.
Ogni possibile partner che incontravo inevitabilmente finivo per paragonarla a lei... E inevitabilmente veniva sconfitta.
Per tanto tempo è stata il mio metro di giudizio e non credere che non odiassi in parte quella condizione, perché tanto sapevo che quella persona non sarebbe mai stata mia.
... Un giorno però, conobbi qualcuno che riuscì a prendermi in poco tempo talmente tanto da sovvertire le mie convinzioni... E fu magnifico.
Non ci credevo nemmeno io invece, invece era così, quando pensavo a lei non pensavo all'altra, quando stavo con lei mi sentivo libero di amarla senza ostacoli.
Purtroppo però... Ad un certo punto la mia fiducia è stata tradita, alcuni eventi hanno innescato conseguenze che non mi sarei mai aspettato...
E da un attimo all'altro ho sentito la necessità di prendere le distanze e allontanarmi, pur non potendo controllare i miei sentimenti, ancora vividi e presenti.
Aveva detto tutto e allo stesso tempo niente, perfetto, era esattamente così che voleva venisse fuori il racconto.
Parlare apertamente della relazione con Anko, del suo problema, della fissazione verso la gemella, no, mica voleva far fuggire Emanuelle.
In concomitanza però, quelle parole parziali gli avevano permesso comunque di percepire il peso della sua crisi più leggero.
... Sai, penso che una come la tua migliore amica non possa stare con uno come me, ma non per i motivi che abbiamo detto a cena.
Nessuna ragazza, figurarsi poi spensierata e solare come lei, dovrebbe avvicinarsi ad uno incasinato simile al sottoscritto.
E forse è anche un po' il motivo per cui, in passato, ho preferito non impelagarmi in relazioni destinate a finire e non per colpa dell'altra.
Meglio evitare a monte una sofferenza gratuita piuttosto che prendere in giro qualcuno e giocare con i suoi sentimenti...
Emise un profondo e lungo respiro, chiudendo gli occhi, stringendo le mani intorno al palo di legno tanto forte da gonfiare i bicipiti.
Il suo Spirito Elettrico emetteva piccole scariche incontrollate che di tanto in tanto sfioravano appena le fiammelle appartenute alla Lamarck.
Ovviamente non le era possibile rispondere essendo lei di grado basso ma in realtà lo stesso Kisuke non lo faceva apposta.
Quando riaprì le palpebre comprese di essere riuscito a reprimere ogni lacrima che minacciava di affacciarsi beffarda e infida.
Lì risiedeva il problema, né Itsuki né Anko potevano capire pienamente, perché non conoscevano i retroscena di un passato difficile e quasi inconfessabile.
Già, quasi, perché seppur accennando solo la superficie, Kisuke era riuscito a riferire qualcosa alla canadese, con cui non aveva nemmeno un rapporto concreto.
Magari però era anche quello il vantaggio di Emanuelle, dato che un Amakura, probabilmente, ascoltando anche solo quella versione avrebbe capito tutto subito.
Peccato che l'Equilibrio lo avesse messo in contatto con una ragazza capace tanto quanto il migliore amico di cogliere la verità oltre quella coltre di accenni indefiniti.
Non potendolo però prevedere, il Danma scelse di oltrepassare di nuovo l'attimo di individuale adombramento e dedicarsi invece alla sorella del collega di Fujiko.
... Adesso è il tuo turno, ti va di raccontarmi come mai anche il tuo cuore non se la passa bene?