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Atene

MessaggioInviato: 04/01/2012, 19:59
da Sandyon
Atene (in greco antico: Ἀθῆναι, Athênai; in neogreco: Αθήνα, Athína) è un comune greco di 745.514 abitanti, (unità periferica di Atene Centrale) e capitale della Repubblica Ellenica.

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Re: Atene

MessaggioInviato: 21/01/2012, 16:33
da Sandyon
{ 24 GENNAIO - COLLINA PARAKIS - ORE 14:22 - ATENE }

Quel primo pomeriggio soleggiato era una vera magia per gli occhi e per la pelle.
Il sole riscaldava i corpi e le menti, con una temperatura abbastanza alta che non dava affatto ad intendere che fosse ancora pieno inverno.
Sopra una collina desolata non molto distante dal distretto periferico attenesse, era stata eretta un'abitazione totalmente in marmo e pietra di colore bianco, con finestre ovali chiuse da vetri di colore rosso e una porta finemente lavorata in metallo dello stesso colore dei vetri.
Dall'alto della cupola dell'abitazione si poteva notar sorgere il cumignolo di un camino che emetteva ogni tanto qualche piccola zaffata di fumo scuro, fin troppo scuro a dir la verità per essere un normale camino acceso, ma evidentemente c'era una motivazione logica e giusta per ogni cosa presente in quella sorta di covo assolato, su quel piccolo monte, dove all'interno, almeno al momento, era presente una sola persona.
Il suo intento era ancora abbastanza difficile da capire, seppure una cosa poteva essere certa: fabbricazioni alchemiche, qualcosa di strano e losco, da effettuare con una cura per i dettagli e i movimenti da fare addirittura paura alle persone più esperte.
L'uomo portava degli occhiali protettivi, una canottiera nera e dei pantaloni di pelle sempre neri, con dei calzini a fantasmino grigi. Davanti a se una pietra grezza di colore giallino, simile ad un topazio o un quarzo giallo ma a giudicare dalla resistenza che stava opponendo ad una temperatura di fuoco molto alta, si poteva dubitare che fosse l'uno o l'altro.
Egli era in concentrazione pura, non lasciava al caso nessun movimento delle dita attente ad effettuare tutto alla perfezione. Qualunque cosa stesse facendo, la stava facendo con minuziosità assoluta.

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Al fianco dell'uomo, in una bacinella di ampie dimensioni era presente, sotto una fiamma altissima di temperatura, del metallo liquido abbastanza chiaro e ribollente, con quale bolla di ossigeno che ogni tanto anche facendo fatica scoppiettava, dando l'idea che quel metallo fosse ad un elevato calore ed intensità. Sembrava davvero quasi una fonderia, ma la cosa forse più strana era che in alcuni momenti, mentre eseguiva quel lavoro, l'uomo sorrideva sadico e malefico. Più riusciva nei suoi intenti secondo i suoi piani e più sembrava compiacersi ed essere felice.
Dentro il camino erano stati inseriti almeno tre o quattro chili di carbon fossile volto a dare al fumo un colore denso e nero come la pece, evidentemente quello doveva essere il richiamo per far si che qualcuno lo dovesse e potesse raggiungere in quel luogo desolato europeo di certo impossibile da rintracciare in breve tempo, dove quindi lui e la persona che stava aspettando, avrebbero potuto parlare tranquillamente di tutti i piani da mettere in atto. Già, quell'uomo seduto su quella fonderia alchemica a darsi da fare non era altri che Tyslion Asveras, lo spietato e temuto omicida numero due al mondo.

Ho atteso anche troppo questo momento, Vastnor, è giunta l'ora che mi prenda la rivincita che ho sempre sognato, e questa volta non potrai fare nulla, NULLA per impedirlo... O giuro che questa volta morirai per merito della mia bacchetta... Anche se, ho la netta sensazione che dopo che il mio piano sarà andato a buon fine, sarai proprio tu a venire a cercare la mia morte dal sottoscritto, ma allora, allora... sarà il tuo turno e non il mio, spiacente... Assassino.

Quei pensieri vorticavano nella testa quasi folle e ossessionata dell'uomo che senza fermarsi un istante continuava il suo lavoro, prendendo ogni tanto un sorso d'acqua da una bottiglia di metallo, dentro la quale il liquido contenuto non si poteva vedere.
Sopra una graticola non molto lontana su quella che si presumeva fosse una cucina, giaceva in arrostimento un pesce persico di grandi dimensioni, almeno trenta o quaranta centimetri. Si stava quasi abbrustolendo, ma quelli erano i gusti dell'uomo, gran patito di carne proveniente dagli oceani.
Il richiamo attraverso il fumo avrebbe dovuto fare l'effetto desiderato entro breve, si, entro pochi secondi al suo cospetto, nella sua casa, se così si poteva chiamare, sarebbe apparsa la persona scelta ed affidatagli per proseguire quella missione tanto a cuore di Nicholas Vireau ed anche di altri tre grandi potenti, quella persone non era altri che la sorellastra di Monique, Veronique Vireau, la bionda e dannata illusionista.

Ti conviene sbrigarti, ragazzina, ho un mucchio di lavoro da fare e non voglio che sia proprio tu la causa dei miei ritardi!

Spoiler:
Se ti va di leggere! ;) Tisifone

Re: Atene

MessaggioInviato: 21/01/2012, 17:23
da Monique
Si era persino dovuta muovere lei, e che cazzo.
D'accordo, aveva deciso lei di fare le veci di suo padre ed andare a conoscere il loro nuovo alleato, ma non pensava davvero che ciò avrebbe voluto dire muoversi dalla sua bella casa in Francia per arrivare fino in Grecia.

Speriamo solo che ne valga la pena e che questo tizio sia all'altezza della fama che lo circonda.

Pensò Veronique storcendo il naso con aria infastidita: ovvio che avrebbe voluto il migliore dalla loro parte, non amava accontentarsi degli scarti... ma era pur vero che non c'era stata altra scelta, quella sporca Babbanofila della Bergman si era accaparrata Sandyon prima di loro; c'era solo da sperare che il suo sostituto sapesse il fatto suo.

Dovrei essere arrivata... è questa.

Mormorò la ragazza, assottigliando lo sguardo sul fumo che usciva dal comignolo: ma che stava facendo quel pazzo?! Esperimenti di qualche tipo forse, ma chissà che non avesse la possibilità di scoprirlo presto. Si avvicinò all'entrata della casa, sospirando: suo padre l'aveva avvertita, era una testa calda e non si lasciava convincere facilmente... ma Veronique era ottimista, era sicura di avere le armi perfette per convincerlo a lavorare con loro.

Vediamo che tipo sei, Asveras.

Bussò un paio di volte alla porta: colpi secchi, decisi, imperiosi, che rispecchiavano perfettamente il suo carattere; attese fino a che lui non sarebbe andato ad aprire, ed allora - quando Tyslion avrebbe aperto la porta di casa sua - si sarebbe trovato davanti una bellissima bionda dagli occhi penetranti e scuri.

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Tyslion Asveras?
Veronique Vireau, finalmente c'incontriamo.

Re: Atene

MessaggioInviato: 21/01/2012, 17:55
da Sandyon
La persona con la quale forse avrebbe dovuto lavorare e collaborare se non altro non si poteva dire che non fosse puntuale.
A distanza di dieci scoccate di fumo nero, la porta bussò con lieve insistenza e visto che l'accesso era consentito soltanto alle persone invitate dal fumo che potevano quindi visualizzare la casa, allora per Tyslion fu facile comprendere che chi stava aspettando era giunto, per quanto sul suo viso si dipinse una smorfia di scocciatura, in fondo, chiunque doveva o poteva essere, stava interferendo con la sua attività lavorativa.
Sbuffò a pieni polmoni, gonfiando il petto, posando di violenza la barra di metallo con sopra il minerale grezzo sopra un tavolino di legno scuro, alzandosi e dandosi un'asciugata alla fronte, ma non certo per fare buona figura con l'altra persona, soltanto perché a lungo andare gli dava fastidio alla vista e aveva bisogno di massima concentrazione e chiara visione per proseguire il lavoro.
Si infilò una camicia nera togliendosi la canottiera madida di sudore per coprire le braccia, si tolse gli occhiali e avanzò fino alla porta, aprendola di scatto, trovandosi davanti un gran bel pezzo di bionda con le curve tutte al punto giusto.

Porco Merlino, dimmi che non sei la persona con la quale devo lavorare ma soltanto un gentile regalo del vecchio francese per invogliarmi a lavorare...

Tyslion Asveras?
Veronique Vireau, finalmente c'incontriamo.


Fece un'altra smorfia quasi compiaciuta da tanta fortuna nel lavoro, sempre se lo avesse accettato, facendosi leggermente indietro, non azzardandosi a toglierle gli occhi di dosso, dal seno ai fianchi alle gambe e poi ai suoi fluenti e setosi capelli dorati, sui quali pose un'attenzione tutta particolare. Fu proprio nell'osservarle i capelli che la sua espressione mutò, divenendo più fredda e distaccata. Inspirò profondamente con il naso, inarcando il sopracciglio sinistro, tono di voce fermo e per nulla accomodante.

Entra zuccherino, la corrente mi infastidisce.

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Lasciò la porta aperta e si voltò per dirigersi verso la propria sedia di fronte alla base di fonderia alchemica, riprendendo il suo lavoro, mettendosi gli occhiali, nel mentre probabilmente Veronique entrava e si metteva comoda dove poteva, in fondo proprio di fronte a lui era disposto un divano abbastanza spazioso e a giudicare dalla vista, comodo e morbido, un divano insomma dove si poteva fare un po' di tutto, e questo Tyslion lo sapeva bene.

E così il francese ha mandato te. Allora spiegami, che cose volete? L'ultimo lavoro di ammazzare la vecchia mi è stato pagato non solo in ritardo ma anche con una somma tale che deve ringraziare che non ho ucciso anche lui!

Sembrava vagamente irritato mentre parlava, ma i suoi movimenti con le braccia e le mani erano tali che sembrava, se non ci fosse stato il sonoro, che la calma e la tranquillità regnassero in lui.
Con estrema cura, dopo aver portato abbastanza a temperatura alta il minerale giallino, lo posò sopra un tagliere di acciaio, prendendo nel contempo un grosso coltello pesante e una pinza larga per tenere fermo l'oggetto, iniziando a dare rapidi e secchi colpetto intagliando la pietra forse preziosa come a formare una sorta di sfera, ma era ancora troppo presto per definire se fosse davvero quello l'intento dell'omicida.
La sorellastra di Monique avrebbe fatto meglio a parlare, prima di rischiare di essere sbattuta fuori proprio com'era arrivata... di corsa.

Re: Atene

MessaggioInviato: 21/01/2012, 18:40
da Monique
Entra zuccherino, la corrente mi infastidisce.

L'uomo che Veronique si trovò di fronte era come il padre gliel'aveva descritto: possente, muscoloso, sguardo profondo e niente capelli. Un esperimento riuscito male o gli piaceva il fresco sulla testa? Normalmente la ragazza avrebbe fatto qualche acida battuta a riguardo, ma all'uomo quella pettinatura - anzi, l'assenza di una qualsiasi pettinatura - donava, quindi preferì tacere per il momento.
Entrò dunque all'interno della casa, guardandosi distrattamente intorno mentre lui tornava al proprio lavoro: senza scomporsi per quella mancanza di attenzioni, si lasciò cadere sul divano di fronte al luogo in cui lui stava lavorando, accavallando le gambe in un gesto sensuale ed iniziando a giocare con una ciocca di capelli mentre lui le si rivolgeva con tono decisamente scocciato.

E così il francese ha mandato te. Allora spiegami, che cose volete? L'ultimo lavoro di ammazzare la vecchia mi è stato pagato non solo in ritardo ma anche con una somma tale che deve ringraziare che non ho ucciso anche lui!

Era un lavoro fin troppo facile per essere pagato di più.
E comunque...
- e qui i suoi occhi brillarono per un momento - nessuno ti ha insegnato ad essere più gentile quando ti trovi in presenza di una donna?

Domandò Veronique all'uomo, le labbra che s'incurvarono in un sorriso divertito, soddisfatto, compiaciuto... ed assolutamente cattivo.

Adesso t'insegno io le buone maniere...

Oh sì, adorava quel momento: quello in cui poteva finalmente dare sfogo al suo potere, quello in cui poteva tirare fuori il proprio io, quello in cui... sì, quello in cui divertirsi. Le piaceva tanto torturare gli altri... e Tyslion l'avrebbe capito presto.
Le bastò concentrarsi quel poco che serviva per innescare il potere, ed ecco che Asveras divenne, sotto i suoi occhi, creta nelle proprie mani, pronto per essere modellato: cosa fargli capitare? Qualcosa di semplice, per il momento...

Sì, questo potrebbe essere divertente.

Fece convergere la propria energia magica nella testa, ed ecco che il materiale che stava lavorando l'uomo tramutò sotto i suoi occhi, divenendo petrolio nero e liquido: quella stessa sostanza comparsa improvvisamente colò sul pavimento, avvolgendo lentamente l'uomo ed iniziando a farlo sprofondare dentro essa, come delle sabbie mobili.
Lui forse avrebbe urlato, o perlomeno si sarebbe spaventato, ma tutto sarebbe tornato normale solo quando quel petrolio, o presunto tale, non avesse raggiunto il suo collo: il tempo di un battito di ciglia, e Tyslion si sarebbe ritrovato nella stessa identica posizione di qualche minuto prima, il suo prezioso lavoro ancora intatto tra le mani.

Che ne dici, riusciamo ad essere più collaborativi ora?
Ci servi per mettere fuori gioco Sandyon Vastnor, e voglio essere certa che tu sappia come comportarti, con lui... e con noi.


Spoiler:
Sandyon

Re: Atene

MessaggioInviato: 21/01/2012, 19:09
da Sandyon
Veronique si sedette al posto unico designato, per altro molto comodo, accavallando le gambe con fare sensuale.
Aveva un modo di fare estremamente malizioso, malefico e maturo, pur dimostrando un'età abbastanza giovanile, di sicuro comunque più giovane della sorellastra Monique. Il suo potere, in ogni caso era veramente molto grande e potente e come al suo solito, la giovane principessa Vireau decise di istinto di far capire subito all'uomo di che pasta era fatta e che comunque doveva comprendere di avere vicino una persona da rispettare.
Nel mentre Tyslion stava lavorando come al suo solito dandole poca attenzione, i suoi occhi non poterono sbagliare affatto nel vedere che il metallo liquido si stava scurendo e straripando dalla ciotola.

Cosa cazzo sta succedendo adesso??!!

E' impossibile... tutto questo è impossibile!

Il metallo liquido nero uscito dalla ciotola iniziò ad espandersi al terreno iniziando ad inghiottirlo. L'uomo alzò subito lo sguardo su Veronique: stava semplicemente cantando quella che poteva essere una ninna nanna o una conzoncina normalissima che si impara ad un bambino, eppure era proprio da quando aveva iniziato a cantare che stava succedendo tutto quello.

DANNATA PUTTANA!!

Gridò verso di lei nel mentre le sue gambe, poi il sue ventre, poi il petto e infine il collo vennero del tutto inghiottiti dal petrolio bollente che gli sembrava stesse ustionando ogni parte del corpo. Poco prima di dichiarare a se stesso una dipartita di quel genere così triste e ignobile però, l'uomo aprì gli occhi osservando che tutto era tornato come prima, niente di più o meno e Veronique aveva finito di cantare.
Trattasi di una illusione e Tyslion finalmente lo aveva capito, seppur dentro di se comprendesse bene che non poteva trattarsi di un'illusione normale, visto che quelle ustioni gli sembrava davvero di riceverle.
Ma Veronique Vireau aveva commesso uno sbaglio terribile, quello di stuzzicare un simile mastino, tutt'altro diverso rispetto al suo rivale molto più pacato e adesso meno sanguinario. Tyslion era una bestia senza controllo, una furia omicida incapace di provare compassione o pietà.
Si era incazzato sul serio.

Che ne dici, riusciamo ad essere più collaborativi ora?
Ci servi per mettere fuori gioco Sandyon Vastnor, e voglio essere certa che tu sappia come comportarti, con lui... e con noi.


La mancina, con una velocità a dir poco impressionante afferrò la bacchetta nel fodero attaccato ai pantaloni e senza dire una sola frase alzandola in direzione della ragazza scagliò una maledizione senza perdono come se nulla fosse e la distanza tra lui e il divano di circa un metro e mezzo o due era molto esigua per farle sperare di schivare un simile attacco così diretto e sopratutto improvviso.

Crucio!

Se l'incanto fosse andato a segno, probabilmente la biondina avrebbe iniziato a sentire piaghe di dolore su tutto il corpo e così, con quello spettacolo di dolore perverso di fronte, Asveras si sarebbe avvicinato lentamente a lei guardandola dall'alto verso il basso con uno sguardo truce e assolutamente bastardo, già, tanto, o forse più del suo, chi lo poteva dire dentro quella stanza chi era il maggior senza cuore dei due.

La collaborazione non si guadagna con le minacce, puttanella da quattro soldi. Non me ne frega un cazzo chi sei o da dove vieni, se volete togliere di torno Vastnor sono l'unico in grado di farlo perché sapete bene che butteresti via un esercito invano se non ci fossi io, quindi non ti credere che potrai andare a piangere dal paparino. Mi comporto come cazzo mi pare con lui e con voi, altrimenti l'affare per me è chiuso... E un'altra cosa: tu riprova a fare quello che hai fatto e ti giuro che la prossima volta ti taglio la lingua con un coltello, ti strappo le corde vocali e poi ti recido la giugulare con un sectusempra... sono stato chiaro, canterina dei miei stivali?

Dicendo queste parole con il gelo più totale, Tyslion fece un movimento leggero del polso e la maledizione svanì com'era cominciata.
Adesso erano pari, ma lui la bacchetta non la rimise per nulla nel fodero, anzi, rimase nella sua mano, attenta e vigile, in fondo per finire l'ultima parte del lavoro che stava eseguendo gli bastava un solo braccio, adesso gonfio e pieno di vene in tensione per l'accumulo di energia e nervosismo accumulati in quei pochi minuti.

Quell'uomo è già fuori gioco con me davanti a lui. Conosco tutte le sue mosse e i suoi trucchi, sono anni che ci facciamo concorrenza ma io sono più giovane e quindi più aitante. Lui ha superato la trentina, non ha più l'agilità di un ventenne come me, tsk, creperà ancora prima di essersi accorto cosa gli sta succedendo! ... A quanto ho capito protegge una persona che vi serve, dico bene? Parlami di questa donna, chi è e cosa sai dirmi di interessante su di lei?

Senza accennare il minimo rimorso riguardo a quello avvenuto poco prima ma tornando normalissimo, Tyslion si alzò in piedi dirigendosi verso una credenza frigo con sopra un incanto refrigerante, prendendo una bottiglia di ottimo vino rosso italiano, un "Chianti", con due bicchieri di cristallo, posandone uno vicino al divano di Vero, versandole un po' di delizioso nettare color sangue.

Assaggia, questo è molto meglio di tutto il piscio rosso che hai mai potuto bere in Francia, zuccherino...

Re: Atene

MessaggioInviato: 21/01/2012, 19:34
da Monique
Sì aspettava una sua reazione, altro che: in realtà si sarebbe sentita molto delusa se l'uomo non avesse detto nulla, rimanendo sconvolto o scioccato; certo, il panico iniziale c'era stato e Vero si era goduta con gran soddisfazione la faccia di lui nel credere di stare per morire... ma l'avrebbe pagata, ne era certa.
Difatti, poco dopo, una Maledizione Senza Perdono si abbattè sulla ragazza, che sapeva perfettamente di non aver modo di poterla schivare: meglio chiudere gli occhi e concentrarsi allora, subendo il dolore meglio che poteva. E così successe effettivamente, visto che sì, il suo corpo fu scosso da spasmi di dolore, ma solo un lieve mugolio sfuggì dalle sue labbra: Tyslion non lo poteva sapere, ma si era esercitata per anni con quel genere di... prove. Si imparava a sopportare il dolore molto bene, così.

La collaborazione non si guadagna con le minacce, puttanella da quattro soldi. Non me ne frega un cazzo chi sei o da dove vieni, se volete togliere di torno Vastnor sono l'unico in grado di farlo perché sapete bene che butteresti via un esercito invano se non ci fossi io, quindi non ti credere che potrai andare a piangere dal paparino. Mi comporto come cazzo mi pare con lui e con voi, altrimenti l'affare per me è chiuso... E un'altra cosa: tu riprova a fare quello che hai fatto e ti giuro che la prossima volta ti taglio la lingua con un coltello, ti strappo le corde vocali e poi ti recido la giugulare con un sectusempra... sono stato chiaro, canterina dei miei stivali?

Se lo rifacessi saresti morto prima di avere anche solo il tempo di visualizzarti nella mente che forma abbia, un coltello - ribatté Veronique, per nulla impressionata da quelle parole - Per quanto riguarda Sandyon, spiacente di dirti che non ho tutta questa sicurezza che sia tu l'uomo che fa per noi: in ogni caso sei l'Assassino meglio quotato dopo di lui, perciò... diciamo che abbiamo le mani legate.

Disse la ragazza una volta finito l'effetto della maledizione: lentamente fece riprendere al proprio corpo una libertà di movimenti che prima non aveva, ruotando lentamente il collo per poi tornare alla posizione originale, che l'aveva vista seduta con le gambe accavallate fino a poco prima; non era tipo da sviolinate, e non avrebbe lustrato l'ego dell'altro. Sapeva che Asveras aveva un conto aperto con Sandyon, e sarebbe stato pagato con una somma che non si poteva nemmeno immaginare... quello e la prospettiva di uccidere il rivale sarebbero dovute bastare come motivazioni.

Quell'uomo è già fuori gioco con me davanti a lui. Conosco tutte le sue mosse e i suoi trucchi, sono anni che ci facciamo concorrenza ma io sono più giovane e quindi più aitante. Lui ha superato la trentina, non ha più l'agilità di un ventenne come me, tsk, creperà ancora prima di essersi accorto cosa gli sta succedendo! ... A quanto ho capito protegge una persona che vi serve, dico bene? Parlami di questa donna, chi è e cosa sai dirmi di interessante su di lei?

Io non lo sottovaluterei.
L'ho tenuto d'occhio ed ha lavorato per mio padre, non è un tipo così prevedibile: anche perchè, se così fosse, sarebbe già morto per mano tua o sbaglio?
- domandò Veronique senza nessuna intonazione particolare nella voce, segno che non lo stava prendendo in giro ma che la sua era una semplice constatazione concreta - La donna che protegge si chiama Monique... Monique Vireau. Ci serve viva, ma con Vastnor tra i piedi avvicinarla è impossibile ed è qui che entri in gioco tu. E' la prima ed unica figlia, ufficialmente riconosciuta s'intende, di Nicholas Vireau, una strega fuori dal comune con capacità invidiabili... ma immagino che qualcosa su di lei tu già la sappia.

Rispose poi la ragazza, storcendo il naso mentre parlava della sorellastra: già, la bellissima e talentuosa Moni, tzè... i giornali aveva parlato di lei così assiduamente e per gli argomenti più diversi che persino chi non s'intendeva di gossip l'aveva sentita nominare.

La donna che hai ucciso era la sua balia.

Aggiunse, mentre lui riempiva un calice di un liquido rosso e lo posava sul tavolo di fronte al divano dov'era seduta lei: un vino, almeno all'apparenza, ma probabilmente non delle parti di lei.

Assaggia, questo è molto meglio di tutto il piscio rosso che hai mai potuto bere in Francia, zuccherino...

Veronique lo prese tra le dita, facendo roteare un paio di volte il liquido al suo interno ed annusandolo con circospezione: nessun odore di veleno, almeno all'apparenza; lo portò alle labbra e fece per berne il contenuto, ma all'effettiva lasciò che la sua bocca si bagnasse del suo sapore solo quando anche lui ebbe cominciato a bere.

Verrai pagato profumatamente per i tuoi servigi, ovviamente a lavoro ultimato.
Ti interessa?

Re: Atene

MessaggioInviato: 21/01/2012, 20:22
da Sandyon
Promemoria: pozioni contro l'influenza mentale.

Se lo registrò a mente in silenzio, mentre Veronique ancora parlava, quasi non ascoltando le sue minacce di una ragazza che di pepe in corpo ne aveva davvero tanto. Tyslion per ovvie motivazioni pensò che se anche a letto aveva la stessa grinta allora poteva essere una preda molto ambita per sfogare le sue voglie represse per via del lavoro continuo.
Già, perché non avendo nessun vincolo morale, ovviamente lui lavorava molto di più di Sandyon che invece rifiutava l'uccisione di donne e bambini, o almeno questo da quell'incidente, un incidente atroce, che Tyslion conosceva benissimo, anzi, fin troppo bene.
Di seguito al sorseggiamento del vino, Asveras riprese il suo lavoro, la sfera minerale era ormai pronta e perfettamente levigata, adesso mancava soltanto un piccolo e attento dettaglio per rendere quell'oggetto davvero perfetto.
Lo prese con la pinza di legno e lo avvicinò al metallo fuso inserendola all'interno fino a ricoprirla tutta. Dal metallo cominciarono ad uscire fuori delle bolle di colore dorato e violaceo scuro ed un fumo denso verdognolo iniziò a salire.
Aveva un'odore... meravigliosamente buono.
Se avesse annusato abbastanza intensamente, Veronique si sarebbe accorta di come i suoi sensi cominciassero un po' a renderla più tranquilla e accondiscendente, certo, non troppo visto che stava solfando sentendo il profumo.
Era un oggetto molto particolare, strano e raro che forse lei non aveva mai potuto vedere in vita sua, e l'entità di quella magia alchemica le fu ancora più chiara quando, alzando la pinza con all'estremità la sfera di minerale, la bionda poté vedere che adesso la stessa pinza teneva una sfera di metallo freddo e duro a dir poco perfetta nella forma e nella colorazione lucida.

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Io non lo sottovaluterei.
L'ho tenuto d'occhio ed ha lavorato per mio padre, non è un tipo così prevedibile: anche perchè, se così fosse, sarebbe già morto per mano tua o sbaglio? La donna che protegge si chiama Monique... Monique Vireau. Ci serve viva, ma con Vastnor tra i piedi avvicinarla è impossibile ed è qui che entri in gioco tu. E' la prima ed unica figlia, ufficialmente riconosciuta s'intende, di Nicholas Vireau, una strega fuori dal comune con capacità invidiabili... ma immagino che qualcosa su di lei tu già la sappia.


E così, la fantomatica preda che stavano cercando con tanta insistenza era proprio la mora, bella, sensuale, potente e carismatica Monique Vireau.
La memoria dell'uomo ripercorse i vari notiziari sulle gazzette e le riviste di alta classe mondiale, ricordando bene quale fosse il volto della donna in questione.
Sandyon stava dunque proteggendo un vero pezzo grosso, una celebrità in pieno e questo rendeva il gioco ancora più interessante.

Monique... Vireau... Ahahahah... e bravo Vastnor.

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Verrai pagato profumatamente per i tuoi servigi, ovviamente a lavoro ultimato.
Ti interessa?


Tyslion posò sopra un tappetino di velluto la sfera di metallo ancora calda, prendendo nuovamente il bicchiere finendone il contenuto, prima di tornare a guardare Veronique e la sua gamba in bella vista accavallata. Si leccò appena le labbra, come fosse un animale, ma in fondo per certi versi si poteva dire che lo era. Salì poi con le iridi scure fino a raggiungere l'incavo del seno della ragazza ed infine ecco che si soffermò sui suoi occhi color sabbia dorata, un colore molto interessante, assolutamente interessante, come anche l'incredibile resistenza di lei alla sua maledizione.
Una delle prime a non aver urlato in preda ai dolori più forti, quindi da ammirare per la sua forza di volontà ed il suo orgoglio. Molto simile al padre, anche se dentro di se il mercenario era come se sapesse di per certo che con i mezzi giusti l'avrebbe convinta anche a far fuori lui, in fondo, cosa non si farebbe per il potere? Ma quella era una questione alla quale avrebbe poi pensato con calma e sopratutto senza tutto quel ben di dio davanti agli occhi.

Se il tuo concetto di "profumatamente" comprende anche almeno cinque o sei notti con te potrei pensarci anche di più sull'eventualità di accettare, sempre se già dopo la prima non sei così distrutta da aver paura di trovarti ancora sotto di me, o sopra, come meglio preferisci.
In ogni caso, ho bisogno di sapere una cosa... Vastnor e la vostra preda, sai per caso in che rapporti sono?
Hai capito bene cosa intendo.


La domanda era facile da capire: Voleva sapere se Sandyon avesse trovato qualcosa di così speciale in Monique dall'avvicinarcisi abbastanza e rimanerne un po' scottato. Veronique poteva chiaramente notare come nello sguardo di Tyslion si leggesse chiaramente che sperava con tutte le sue forze che Monique fosse la nuova fiamma del numero uno al mondo, ma di certo al momento non poteva capire il perché di una simile speranza.

Avanti biondina, dimmi che è così e accetterei l'incarico anche senza farmi dare un soldo...

Re: Atene

MessaggioInviato: 21/01/2012, 21:00
da Monique
Ma che diavolo sta combinando?

Era ovvio domandarselo visto che Tyslion sembrava assolutamente concentrato sulla sua creazione, creazione che poco dopo si rivelò essere una sfera perfetta e molto lucida, dall'odore... inebriante. Veronique sentì il suo corpo rilassarsi un poco, quasi come se da quella sfera si sprigionasse lo stesso effetto - anche se più blando - di una pozione Calmante.

Monique... Vireau... Ahahahah... e bravo Vastnor.

La ragazza storse il naso più ampiamente di fronte a quell'allusione alla sorellastra e al compiacimento dell'uomo di fronte a lei: perchè Monique doveva fare quell'effetto a... tutti? Perchè dovevano trovarla così dannatamente bella, carismatica ed affascinante? Quella piccola bastarda era solo una spina nel fianco che Veronique avrebbe volentieri eliminato.

Ma a papà serve viva almeno per il momento quindi mi tocca sopportare essere la seconda anche se so di essere mille volte migliore di lei: quante cose abbiamo in comune, Asveras.

Pensò la bionda, capendo per un millesimo di secondo come si sentisse l'uomo nell'essere sempre secondo a Sandyon: in ogni caso, se tutto fosse andato come previsto, presto sarebbero stati loro a comandare... presto sarebbero stati i primi.

Se il tuo concetto di "profumatamente" comprende anche almeno cinque o sei notti con te potrei pensarci anche di più sull'eventualità di accettare, sempre se già dopo la prima non sei così distrutta da aver paura di trovarti ancora sotto di me, o sopra, come meglio preferisci.

Per la cronaca la mia posizione preferita è un'altra, e non credo proprio che mi potrei stancare così facilmente - rispose Vero con un sorriso, il primo da quando era lì, malizioso e tentatore mentre con la mano si sfiorava casualmente l'incavo del seno - E potrei anche pensare all'eventualità di pagarti così, in fondo non sei tanto male.

Aggiunse la ragazza con sufficienza, percorrendo lentamente con lo sguardo il corpo di lui come a volerlo giudicare silenziosa ma critica: tornò infine a guardarlo negli occhi, ma nulla nella sua espressione dava ad intendere se Tyslion avesse superato l'esame o meno.

In ogni caso, ho bisogno di sapere una cosa... Vastnor e la vostra preda, sai per caso in che rapporti sono?
Hai capito bene cosa intendo.


Veronique sorrise a quella domanda, non le era sfuggito lo sguardo speranzoso dell'altro a quella domanda: qual'era il motivo di un simile quesito, semplice curiosità? No, ci doveva essere molto di più dietro...
Si alzò in piedi lentamente, continuando a fissarlo negli occhi, un sorriso ancora più divertito del precedente.

Capisco... - mormorò semplicemente, lasciandosi sfuggire uno sbuffo ironico - Se non ci si riesce la prima volta... comunque non sono sicura di quale sia il loro rapporto di preciso, ma alla festa data da mio padre lei si è fatta accompagnare proprio da lui e dubito che sappia del suo ruolo di guardia del corpo... mi sembrava piuttosto presa, quindi potrebbero anche essere intimi.

Rispose poi, emettendo quella frase sibillina prima di riprendere come se nulla fosse: gli si fece più vicina, muovendosi sensualmente con un movimento di fianchi davvero notevole, fino a trovarsi a poca distanza da lui.

Allora, Asveras...
... accetti oppure no?

Re: Atene

MessaggioInviato: 21/01/2012, 21:33
da Sandyon
Per la cronaca la mia posizione preferita è un'altra, e non credo proprio che mi potrei stancare così facilmente, e potrei anche pensare all'eventualità di pagarti così, in fondo non sei tanto male.

Avrei dovuto immaginarlo che sei una alla quale piace farsi prendere a sculacciate. Già, hai proprio la faccia da bambina cattiva. E magari porti anche le mutandine bianche caste e pure, ci giurerei quasi...

Si lasciò ammirare in tutto il suo corpo muscoloso e possente, considerandolo un bell'oggetto di desiderio, almeno per lei e per i suoi occhi scintillanti, ma ben presto quell'esamino visivo si concluse e l'uomo non seppe di certo a che conclusione lei era giunta.
Poco importava, l'avrebbe fatta sua, lo sentiva fino alle viscere, anche se adesso attendeva molto di più le risposte da parte di lei sul rapporto tra Monique e Sandyon, in modo da vedere effettivamente se il suo oggetto di desiderio sessuale sarebbe potuto cambiare avendo un'altra priorità.
Fortunatamente per lui, le preghiere rivolte a Voldemort ebbero l'esito positivo e Veronique, parlò compiacendolo molto.

Capisco... non sono sicura di quale sia il loro rapporto di preciso, ma alla festa data da mio padre lei si è fatta accompagnare proprio da lui e dubito che sappia del suo ruolo di guardia del corpo... mi sembrava piuttosto presa, quindi potrebbero anche essere intimi.

Lei sapeva qualcosa, o forse lo intuiva, chi poteva dirlo, ma era davvero importante come dettaglio?
Forse un mínimo, a Tyslion non piaceva che la gente conoscesse troppo i suoi fatti personali e nello stesso momento in cui quel sussurro un po' maligno della ragazza lo raggiunse, emise un ringhio tra l'arrabbiato e il consapevolmente sarcastico. Se voleva convivere lavorativamente con Veronique avrebbe dovuto prima di tutto trovare un compromesso in quello che lei si poteva permettere di esprimere e la soglia che non doveva superare per non morire, e quella leggera battutina si avvicinava molto alla soglia di quel momento ma per fortuna non la superava abbastanza da beccarsi un altro "crucio".
Fece un lungo sospiro di attesa, perdendo fiato e sopratutto soffermandosi sulle ultime parole pronunciate da lei, concentrandosi su quella buona, anzi ottima notizia.

Oh si... SI!

Sandyon aveva una donna... E quella donna sarebbe stata di Asveras, e lui possedeva i mezzi per far si che ciò accadesse e ben presto li avrebbe mostrati anche alla sorellastra della nuova fiamma del nemico, difatti...

Avvicinati bambolina e vedrai che quello che ti dirò ti farà molto piacere, o beh, a me di sicuro!

Veronique avanzò di qualche passo, ancheggiando mostrando di sapere molto bene come usare il fondoschiena, infatti a Tyslion vennero in mente diversi metodi di utilizzo molto poco professionali e puri, ma questo non lo dava affatto a vedere visto che adesso i suoi occhi scintillavano di una luce nuova, una luce vendicativa senza precedenti.
Forse adesso poteva raggiungere quello che voleva, forse poteva davvero prendersi una rivincita contro quell'uomo, una rivincita intrisa di odio, rancore, rabbia e follia pura.

Allora, Asveras...
... accetti oppure no?


Alzò il braccio fino a far si che due dita della destra si posassero sull'incavo della camicetta portata da Vero e facendo una pressione abbastanza forte puntò a farla abbassare fino ad essere in ginocchio di fronte a lui. Si permise un rapido sguardo all'artiglieria del petto della giovane 23enne, per poi ritornare a fissarla dritto negli occhi.

Una condizione, Vireau.
Prima di consegnarvela... la preda me la voglio lavorare un po' io.
In fondo non credo che al paparino dispiaccia visto che la farebbe uccidere dopo averla sfruttata no?
La voglio per almeno un mese e poi sarà tutta vostra.
Guarda cosa ti faccio vedere...


Prese in mano la sfera di metallo adesso più fredda e la fece roteare su un dito, afferrandola poi saldamente mettendola davanti agli occhi della sorellastra di Moni. Con un minimo di attenzione magica, Veronique avrebbe potuto comprendere quanta energia magica sprigionava quel semplice pezzo di metallo e roccia fuso assieme, era quasi spaventoso.

Nebulite intrisa in argento liquido. Un minerale magico di preziosità incredibile. Pochi pezzi esistenti al mondo e quasi introvabili, mi è costata ben 220 omicidi in tutto il mondo. Questo minerale se ben lavorato ed utilizzato in un composto alchilico a base di rivestimento solido di argento, ha un enorme potere e credo tu te ne fossi già accorta prima solo respirandone appena i fumi...

Prese a farla muovere ancora, alla destra e alla sinistra del viso della ragazza, con un sorriso assolutamente malefico e scaltro, degno del peggiore tra tutti gli assassini del mondo. Un numero due solo alla carta, esattamente come la figlia illegittima di Nicholas adesso inginocchiata davanti a lui a farsi spiegare adeguatamente tutto quanto, probabilmente aspettando per parlare.

Questa sfera se utilizzata in accordo con un particolare incantesimo rende totalmente docili, mansueti... schiavi chiunque colpisca e permette che la persona incantata accetti di buon grado ed anche quasi con gioia tutto quello che "il padrone" in questione chiede. Hai capito bene di che incantesimo parlo non è così? Già, esattamente, una delle maledizioni senza perdono, L' "Imperio". Questa sfera ne altera il potere, lo rafforza, lo decuplica, nessuna mente o volontà vi si può opporre, nessuna... Pensavo che avrei riservato il trattamento di questa sfera per il mio carissimo amico Vastnor... ma adesso, no, c'è una preda molto più ambita sulla quale voglio provare le meraviglie di questo trovato chimico, e lo farò per un lungo ed intenso mese, prima di consegnarvela e lasciare che facciate quello che vi pare.
Questa è la mia condizione, ed ovviamente, accetterò un terzo del compenso da voi ipotizzato da darmi... ebbene?


Aveva capito sul serio ed anche molto bene.
Tyslion avrebbe usato quella sfera per seviziare fisicamente, sessualmente e mentalmente Monique, facendole fare ogni cosa che voleva, qualsiasi cosa.
Una vendetta assolutamente terribile, ma che dietro nascondeva un racconto della vita dei due mercenari che, almeno al momento, per Veronique era un completo mistero.
Cosa aveva mai fatto Sandyon assieme a Rachel per creare quella rabbia in lui?
Davvero un semplice amore non corrisposto poteva provocare tutto quello, oppure c'era di più, qualcosa di più ancora all'oscuro di lei ed anche a quel punto del padre?
Non c'era molto tempo per riflettere su quello comunque, adesso doveva solo rispondere alle condizioni di Tyslion Asveras, nulla di più, nulla di meno.