Avrei dovuto immaginarlo che sei una alla quale piace farsi prendere a sculacciate. Già, hai proprio la faccia da bambina cattiva. E magari porti anche le mutandine bianche caste e pure, ci giurerei quasi...
Meglio non distruggere il suo sogno facendogli sapere che nemmeno le porto, le mutandine.
Si disse Veronique, limitandosi ad un piccolo sorriso divertito mentre gli stava di fronte, rispondendo finalmente alla sua domanda e rendendolo quindi cosciente di ciò che lei sapeva: come gli aveva detto non c'era nulla di sicuro sul rapporto intimo tra Sandyon e Monique, ma conoscendo la sorellastra non era poi così impossibile immaginare che fosse riuscita a far breccia nel cuore di Vastnor; aveva del talento per quello, non c'erano dubbi.
Uhm? E adesso che fa?
Si domandò mentalmente la ragazza quando Tyslion, posando le dita sul suo petto, la spinse verso il basso fino a farla inginocchiare: Vero oppose una minima resistenza, quel tanto che bastava per fargli capire che nemmeno con lei si doveva giocare troppo col fuoco e che, come per lui, anche per la biondina c'era una soglia da non superare.
Una condizione, Vireau. Prima di consegnarvela... la preda me la voglio lavorare un po' io. In fondo non credo che al paparino dispiaccia visto che la farebbe uccidere dopo averla sfruttata no? La voglio per almeno un mese e poi sarà tutta vostra. Guarda cosa ti faccio vedere...
E ti pareva, un altro che si vuole sbattere quella bastarda...
Pensò l'altra, dovendo però riflettere bene sul proprio pensiero fino a modificarlo: in fondo, se il ragionamento di prima era stato esatto - e il ringhio di Asveras era stato abbastanza eloquente a riguardo - non si trattava di volere Monique o meno, ma semplicemente di fare del male a Vastnor. Tyslion intanto posò davanti agli occhi di Veronique la sfera su cui aveva lavorato fino a poco prima, e non ci voleva un mago poi così potente per sentire l'energia che essa sprigionava.
Di che si tratta?
Nebulite intrisa in argento liquido. Un minerale magico di preziosità incredibile. Pochi pezzi esistenti al mondo e quasi introvabili, mi è costata ben 220 omicidi in tutto il mondo. Questo minerale se ben lavorato ed utilizzato in un composto alchilico a base di rivestimento solido di argento, ha un enorme potere e credo tu te ne fossi già accorta prima solo respirandone appena i fumi...
Mano mano che Asveras parlava, tutto le sembrava più chiaro: non era l'effetto di una pozione calmante, no, era molto peggio... quella sfera riusciva ad irretire i sensi così da far abbassare la guardia, facendo perdere quasi la concezione del proprio io, della propria volontà, facendo diventare chiunque facile preda dell'altro. Possibile che avesse inventato...
Questa sfera se utilizzata in accordo con un particolare incantesimo rende totalmente docili, mansueti... schiavi chiunque colpisca e permette che la persona incantata accetti di buon grado ed anche quasi con gioia tutto quello che "il padrone" in questione chiede. Hai capito bene di che incantesimo parlo non è così?
Imperius...
Già, esattamente, una delle maledizioni senza perdono, L' "Imperio". Questa sfera ne altera il potere, lo rafforza, lo decuplica, nessuna mente o volontà vi si può opporre, nessuna... Pensavo che avrei riservato il trattamento di questa sfera per il mio carissimo amico Vastnor... ma adesso, no, c'è una preda molto più ambita sulla quale voglio provare le meraviglie di questo trovato chimico, e lo farò per un lungo ed intenso mese, prima di consegnarvela e lasciare che facciate quello che vi pare. Questa è la mia condizione, ed ovviamente, accetterò un terzo del compenso da voi ipotizzato da darmi... ebbene?
Veronique sorrise lentamente con aria sadica a quella domanda: non solo avrebbe distrutto la vita della cara sorellina - se davvero c'era del tenero tra lei e Sandyon poteva stare certa che se ne sarebbe dimenticata presto - ma la donna sarebbe stata anche seviziata da colui che le aveva ucciso la madre...
Per me va bene, facci pure quello che ti pare basta che la lasci viva. Affare fatto allora?
Domandò la ragazza rialzandosi in piedi perchè non amava stare in quella posizione - se non per motivi ben precisi; gli allungò la mano, e qualora lui l'avesse stretta il loro rapporto di lavoro sarebbe giunto all'inizio.
E adesso perchè non cominci a pretendere un anticipo sul tuo pagamento?
Veronique rimase in contemplazione durante la spiegazione dell'uomo. Aveva opposto un minimo di resistenza nel farsi trascinare giù ma alla fine aveva ceduto, questo poteva significare soltanto che era una ragazza capace di sapersi imporre sul prossimo, pur essendo molto giovane, ma alla fine la differenza di età fra loro era appena di cinque anni, nemmeno troppi di sicuro, anzi, probabilmente una differenza equilibrata. Al termine della spiegazione di lui, tutto fu molto più chiaro, ogni cosa era al suo posto e Tyslion aveva fatto la sua controproposta, di sicuro abbastanza convincente dato che sarebbe costato molto meno di quanto prospettato, in fondo avrebbe dovuto soltanto tenersi Monique per i suoi giochetti perversi per un mese circa, niente di eccessivo.
Già, nemmeno sa cosa l'aspetta, signorina Vice Preside di Hogwarts, ahahahah!!
Sorrise ancora più lascivo e bastardo, mostrando la dentatura bianca e perfetta, nel mentre Veronique si rialzava in piedi lentamente facendo scorrere gli occhi di lui su tutto il suo corpo prosperoso e giovane. Bisognava dire che anche la sorellastra non era affatto male, e a dirla tutta, se lui avesse voluto dare un giudizio obiettivo su chi preferiva delle due "parenti", di certo non ci avrebbe dovuto riflettere molto su, per quanto entrambe due gran pezzi di femmine in piena regola.
Spiacente sorella numero uno, ma io ho sempre avuto una preferenza per le bionde, e questo Vastnor lo sa bene!
Per me va bene, facci pure quello che ti pare basta che la lasci viva. Affare fatto allora?
Viva si, forse un po' stanca e provata, ma di sicuro sarà viva...
L'uomo stava per tendere la mano e firmare quindi quel contratto ipotetico con lei, quando la ragazza incalzò divertendosi a provocarlo un pochino, anche se l'intento della provocazione era piuttosto chiaro e Tyslion non avrebbe mai osato rifiutare.
E adesso perchè non cominci a pretendere un anticipo sul tuo pagamento?
L'uomo sorrise appena, tendendo quindi la mano, ma una volta che lei l'ebbe stretta, lui la tirò a se lentamente facendola mettere a cavalcioni su di lui, iniziando quindi a darle un bacio lungo ed intenso, con la lingua che subito sgusciava vorace di tanta bellezza. L'uomo si accorse ben presto che lei era poco incline ai baci, difatti quello tra loro si concluse piuttosto in fretta, ma non se ne curò minimamente, difatti il suo unico pensiero era prendere quel pagamento anticipato, scendendo subito con le mani a dare una forte presa salda sul sedere, stringendo con ferocia e goduria. La destra poi si liberò andando fino alla bacchetta e prendendola, nella mente l'uomo sussurrò un "Evanesco" facendo scomparire le vesti di entrambi e infatti, a distanza di appena pochi istanti, Veronique poté sentire tutta la sua virilità, insinuarsi in lei fino alla fine, in quella posizione seduta molto, molto comoda.
04/04/2110 Abitazione di Patroklos Demopoulos Atene - Grecia Cena di Compleanno 00:27
Potrei avere un attimo di attenzione da tutti i presenti? Bene... Grazie!
Conobbi il dottor Demopoulos due anni fa, durante una delle mie esplorazioni in Taiwan. Non solo è un uomo immensamente dotto ed educato, ma anche gentile e soprattutto generoso. L'idea di non chiedere alcun regalo di compleanno ed esortare piuttosto ad un contributo per una ricerca umanitaria è a dir poco geniale! Desidero quindi indire un brindisi, l'ennesimo e non l'ultimo della serata, in favore di un uomo che meriterebbe il primo posto sul monte Olimpo! Come Dio dell'altruismo, ovviamente! ... Anche dell'alcol di ottima qualità, in vero, ma non vorrei che Bacco se la prendesse troppo! Ah, se vi state chiedendo perché ho un biglietto in mano, sì, mi ero scritto questo discorso per paura di scordarlo causa sbronza!
Dopo aver suscitato un poco di risate, Haytham Yuan Ravnick alzò il calice verso la grande folla di invitati al compleanno di uno dei Ricercatori più bravi e buoni del Mondo Magico, del quale era amico da poco ma abbastanza da poterlo definire senza dubbi un uomo di grandi virtù. Bevve il suo quarto amaro, la sua bevanda alcolica preferita, sentendosi ancora non troppo brillo, ma solo appena appena allegro. Non si poteva dire lo stesso di molti presenti, che ridevano, scherzavano e ormai approfittavano di ogni angolo morbido della casa per mettersi comodi e magari addormentarsi, festeggiato compreso, ormai non più un giovincello di primo pelo. L'abbigliamento del MagiArcheologo era abbastanza tranquillo, non esageratamente elegante perché odiava indossare vestiti scomodi durante gli eventi piacevoli. Quella era roba da cena d'altissima classe con spocchiosi snob oppure da servizi fotografici per le riviste di storia e cultura magica, niente di più. Peccato che il fratello non fosse venuto, più contento di rimanere a far compagnia a Thera, insegnandole gli scacchi e lo scarabeo, tutta vita. Una volta sceso da quel palchetto improvvisato, che poi era in realtà solo il rialzo davanti del camino spento, Haytham diede una panoramica delle varie persone presenti, riconoscendone parecchie ma nessuna gli dava la voglia di avvicinarsi per parlare, anche perché più o meno nell'arco della serata aveva già conversato con tutti... tutti meno che una: Lyra Bennet. Che gran pezzo di femmina, bisognava ammetterlo. Una classe non indifferente e uno sguardo angelico che a tutto faceva pensare meno che ad atti angelici. Per la prima volta dall'inizio della festa la vedeva completamente per conto suo, sul grande terrazzo esterno della mega villa, intenta a fissare le stelle o godersi un po' di tranquillità assieme alla vista del mare e della Luna Calante. Forse era il momento giusto per prendere aria e intrattenere un dialogo con qualcuno di nuovo, giusto? Posando il drink ormai finito sopra uno dei tanti tavolini (ci avrebbero pensato gli elfi domestici a toglierlo di mezzo), il mezzo Yuan-Ti si fece spazio in mezzo alla folla raggiungendo la porta finestra del terrazzo. Una volta uscito fuori, la richiuse, accorgendosi che i vetri erano totalmente insonorizzati: che spettacolo.
Stanca del troppo chiasso? Ti capisco bene, la testa iniziava a fare falso contatto anche a me... ... Piacere, Haytham, e sono l'unico dei due che ha bisogno di presentarsi. Canzone preferita: You Raise Me Up!
[4 Aprile 2015 - Atene "Casa di Patroklos Demopoulos" - 00:30]
Patroklos caro, è stata una festa degna di te e della tua generosità. Ti do ancora i miei più sinceri auguri.
Rideva soave col padrone di casa -nonchè festeggiato- la famosa cantante, uno dei pochi sorrisi sinceri che aveva elargito con tanta parsimonia all'interno di quella serata. Lei e Demopoulos si conoscevano già da un paio di anni: il loro primo incontro era avvenuto durante un concerto della famosa solista, fatto per raccogliere fondi che sarebbero andati in aiuto ai più bisognosi. Nonostante la differenza di età, l'altruismo e il buon carattere dell'uomo e della diva li aveva avvicinati sotto quell'aspetto, motivo che aveva spinto poi il greco ad invitare la bella Lyra alla sua festa di compleanno. Una festa di compleanno a scopo filantropico. L'assegno firmato dalla giovane Bennet era stato uno dei più generosi. Aveva bevuto, mangiato e intrattenuto conversazioni con quasi tutti gli invitati, che spesso e volentieri si fermavano a parlare con lei per elogiarne la bellezza e il talento. In effetti era davvero un incanto quella sera la cantante, con un vestito di seta bianco che modellava perfettamente ogni curva del suo corpo, capelli ricci e morbidi che le scendevano lungo la schiena nuda e orecchini con diamante a forma di stella, il tutto coronato da un leggerissimo velo di trucco. Sembrava angelica, eterea, soave: un vero e proprio diamante splendete, che tutti potevano ammirare. Nonostante l'affetto nutrito per l'ospite di casa, era proprio così che si sentiva la Bennet da qualche tempo: un oggetto particolarmente affascinante all'esterno, ma vuoto dentro, privo di quella luce che la faceva risplendere solo in superficie. Poche soddisfazioni dalla sua vita, anche se la carriera andava più che bene, pochi stimoli che le permettessero di sentirsi davvero viva. Poco amore, certo, c'era da mettere in conto anche quello. Ma un amico -e l'immagine- è pur sempre un amico e pur non sentendosi affatto tanto incline ai festeggiamenti, Lyra aveva riso e scherzato con tutti, un sorriso dolce perennemente stampato sulle labbra.
Un attimo di tregua, finalmente...
Pensò quando uscì fuori sull'enorme terrazzo della casa, osservando le stelle e il mare, sforzandosi di distinguerne i contorni. Per riuscire a contenere la depressione quella sera aveva dovuto bere quel tanto che bastava a renderla appena un po' brilla, senza rischiare di scadere troppo nel volgare. Il bicchiere di champagne che stringeva in mano infatti era ancora mezzo pieno, quando lo poggiò sulla balaustra, respirando a pieni polmoni l'aria fredda e salmastra della Grecia. Quale luogo incantevole si celava dietro tanta oscurità? Quanta poesia, che aveva ispirato gli antichi popoli ellenici? Sarebbe stato davvero un sogno poter vivere lì, nella terra dalla quale derivava il suo secondo nome.
Stanca del troppo chiasso?
Mh?
Si voltò un po' sorpresa verso Haytham, ma riprendendosi subito e sorridendogli dolcemente e con grazia. Se fosse infastidita da quell'interruzione non lo diede affatto a vedere, anzi pareva quasi che la cantante non aspettasse altro che parlare con una persona nuova e che solo in quel momento aveva trovato l'occasione giusta per avvicinarsi.
Ti capisco bene, la testa iniziava a fare falso contatto anche a me...
Ci conosciamo?
Chiese, perchè non era abituata che degli sconosciuti si rivolgessero a lei direttamente col "Tu", ma non sembrava arrabbiata per quella mancanza di rispetto, quanto dispiaciuta di non ricordarsi affatto di quel volto giovane che stava osservando al momento. La testa le girava un po', probabilmente per effetto dell'alcool.
... Piacere, Haytham, e sono l'unico dei due che ha bisogno di presentarsi.
Però sarei scortese a non farlo. Sono Lyra, molto lieta di conoscerti.
Gli porse con eleganza la mano, passando direttamente ad un registro più informale: non cercava mai di mettere gli altri in soggezione quindi perchè farlo adesso con lui?
Canzone preferita: You Raise Me Up!
E spero non l'unica!- disse con una risata argentina, scherzando con delicatezza- Non mi capita molto spesso di incontrare ragazzi che apprezzano la mia musica. Posso sapere come mai è la tua preferita? Curiosità da cantante...
Quando Lyra Bennet si volse, per poco ad Haytham non venne un'erezione istantanea. Era una donna davvero bellissima, con quello sguardo tra l'innocente e il consapevole e il corpo tra il giovane e l'adulto. Sapeva di per certo che stava vicino alla trentina; non lo dimostrava moltissimo, però li aveva e questo significava solo... esperienza.
Ci conosciamo?
Ti ricordi forse se ci ho già provato spudoratamente con te in passato? ... No? E allora non ci conosciamo! .. Piacere, Haytham, e sono l'unico dei due che ha bisogno di presentarsi.
Però sarei scortese a non farlo. Sono Lyra, molto lieta di conoscerti.
Si strinsero la mano e il ragazzo non perse tempo per avvicinarla alle labbra e sfiorarne il dorso con eleganze e una punta di malizia. No, non era mai stato un tipo poco sfacciato, figurarsi poi con una come la Bennet, perla più unica che rara, dal fascino molto singolare. Gli piaceva la musica che faceva, no, non avrebbe mai mentito per rimorchiare, non era nelle sue corde, anzi, aveva anche una canzone preferita.
E spero non l'unica!
In effetti no, ma coi titoli a volte faccio fatica, colpa mia!
Non mi capita molto spesso di incontrare ragazzi che apprezzano la mia musica.
Intendi maschi? Ho molti amici ai quali non dispiace affatto il tuo sound, quindi ricrediti pure. Alcuni hanno addirittura il tuo poster in casa!
Posso sapere come mai è la tua preferita? Curiosità da cantante...
Prima di rispondere, Haytham Ravnick si andò a sistemare molto vicino a lei, appoggiandosi alla ringhiera e facendo sì che, accidentalmente, i loro gomiti si toccassero appena. La vista era davvero spettacolare e non sentire tutto quel trambusto interno alla villa a dir la verità forniva un ottimo rimedio contro il mal di testa. Di nuovo, come ogni tanto accadeva, la sua espressione mutò e divenne per alcuni secondi più seria e matura.
... Ti sembrerà assurdo ma... L'ho dedicata a mio fratello. Già, in effetti chiunque penserebbe che è fatta apposta per un partner sentimentale ma, tra noi è così. Ci sosteniamo a vicenda fin da quando eravamo piccoli, senza l'altro siamo niente, non riusciamo a combinare nulla. Fiducia completa e sicurezza di non poter mai essere traditi dall'altro. ... Ci vogliamo bene ed io conterò sempre su di lui... Come lui conterà sempre su di me.
Un leggero sorriso spuntò sulle labbra del MagiArcheologo, mentre ripensava al suo passato e a tutte le avventure fino a quel momento vissute con Jasper in giro per il mondo a far cazzate e a scoprir reliquie. Il tempo li aveva mutati moltissimo ma non aveva mutato la loro stima e affetto reciproci, quello era l'importante. Volse il capo a fissare la sua interlocutrice, facendole un piccolo occhiolino complice.
Ti ricordi forse se ci ho già provato spudoratamente con te in passato?
Non mi pare...
... No? E allora non ci conosciamo!
Rise leggermente, divertita dal modo di fare del Ravnick. Non si poteva dire che non fosse sfacciato e spudorato al punto giusto, quel tanto che bastava a renderlo interessante senza scadere nella volgarità. In ogni caso, sembrava che qualcun'altro fosse rimasto abbagliato dal fascino e dalla sensualità della giovane diva, a giudicare dalle occhiate lanciate da Haytham verso di lei. Lusingata come sempre, la Bennet sorrise ma con discrezione, abituata a quel genere di attenzioni che si ripresentavano ogni qual volta frequentava un posto nuovo. Il MagiArcheologo espresse la propria preferenza per un singolo in particolare della cantante, You Raise Me Up uno dei suoi successi migliori.
Non mi capita molto spesso di incontrare ragazzi che apprezzano la mia musica.
Intendi maschi?
Proprio così.
Ho molti amici ai quali non dispiace affatto il tuo sound, quindi ricrediti pure. Alcuni hanno addirittura il tuo poster in casa!
Ahah, si ne conosco anche io un paio.- come un certo Guybrush, che di sicuro non si faceva mancare anche foto, album e tutto ciò che poteva renderlo sempre più vicino alla sua adorata Lyra -Se a loro fa piacere e a te non da troppo fastidio, posso firmare degli autografi per i tuoi amici. Solitamente quando mi viene detto che gli amici sono miei fan, si punta sempre ad ottenere un autografo da me.
Disse, facendo quella proposta col tono più dolce e gentile che potesse concepire, dando prova non di egocentrismo, quanto di generosità verso il prossimo. In fondo a lei non costava nulla firmare un pezzo di pergamena e con quel semplice gesto rendeva felice qualcuno. Strategie che le erano anche state insegnate dal suo stesso manager.
Posso sapere come mai è la tua preferita?
Era una domanda che faceva anche abbastanza spesso quando incontrava qualcuno che dichiarava di amare le sue canzoni. In più era incuriosita dalla risposta del ragazzo, perchè non sembrava davvero il tipo - giudicandolo a prima vista- capace di emozionarsi ascoltando una canzone come You Raise Me Up.
... Ti sembrerà assurdo ma... L'ho dedicata a mio fratello.
Davvero? Interessante... Vai avanti, ti prego.
Già, in effetti chiunque penserebbe che è fatta apposta per un partner sentimentale ma, tra noi è così. Ci sosteniamo a vicenda fin da quando eravamo piccoli, senza l'altro siamo niente, non riusciamo a combinare nulla. Fiducia completa e sicurezza di non poter mai essere traditi dall'altro. ... Ci vogliamo bene ed io conterò sempre su di lui... Come lui conterà sempre su di me.
Che rapporto meraviglioso mi hai descritto. Si vede e si sente che per te è una persona davvero importante e sono felice che la mia canzone ti ispiri proprio questo.
Rispose sincera, spostando il bicchiere di champagne e sedendosi sulla balaustra, alzandosi il vestito e mostrando quindi i sandali col tacco che portava in quell'occasione. Era stancante camminare tutto il giorno su di essi per questo cercava di riposare un po' i piedi, accavallando le gambe con eleganza e lentezza, per evitare di rovinare il vestito. In realtà se fosse stata completamente sobria non avrebbe mai compiuto un gesto del genere, ma avendo bevuto qualche bicchiere di troppo era portata a rilassarsi maggiormente anche in presenza di uno sconosciuto.
In tutta confidenza, io questa canzone l'ho scritta pensando al mio manager.- disse con un sorriso e facendogli l'occhiolino, quasi si stesse rivolgendo ad un ragazzo molto più giovane piuttosto che ad un adulto. Ma il viso angelico -lei lo vedeva in quel modo- di Haytham le ispirava quello e l'alcool la faceva comportare di conseguenza -Lui è la montagna che mi sostiene ogni volta che passo periodi difficili. E' un padre, un fratello ed un amico: per questo ho voluto dedicargli una canzone, anche se non l'ho mai comunicato in sede di stampa. Meglio lasciare che ognuno sia libero di decidere per sè cosa ispira loro una canzone. Io ci metto del mio, ma una canzone non appartiene quasi mai esclusivamente alla persona che l'ha creata.
Si stava perdendo in chiacchiere inutili o Haytham avrebbe apprezzato quel discorso, anche solo per ascoltare la voce dolce e melodiosa della cantante? Forse sarebbe rimasto troppo abbagliato dalla sua bellezza per fare realmente caso a ciò che stava dicendo o forse no. Lyra dal canto suo si sentiva stranamente attratta verso quel ragazzo, subendo il fascino di cui la natura aveva generosamente provvisto il primogenito dei Ravnick. Ma a parte uno sguardo più intenso e diretto non diede altri segni che potessero far capire al ragazzo quanto lo trovasse appetibile Lyra Bennet.
E tu, miss, hai fratelli o sorelle?
Una sorella più grande. Non posso dire di avere con lei lo stesso rapporto che hai tu con tuo fratello, ma le voglio bene e questo mi basta.
Bugia, non le bastava per niente, ma aveva imparato ad accettarlo -a forza- col tempo, perchè sapeva di non poter costringere Martha ad essere una persona diversa da ciò che era.
Nel tuo discorso prima hai detto di aver conosciuto Patroklos durante un'esplorazione in Taiwan. Quindi cosa fai di preciso nella vita?
Solitamente quando mi viene detto che gli amici sono miei fan, si punta sempre ad ottenere un autografo da me.
Io e te potremmo aprire una attività clandestina a puro scopo di lucro. Tu firmi autografi su autografi su fotografie in movimento ed io le rivendo a prezzi modici. Dammi retta, meno di un anno e vedremo il nostro conto in banca triplicato!
Naturalmente era tutto uno scherzo, Haytham non avrebbe mai e poi mai sfruttato la notorietà della cantante per guadagnare denaro... forse. Ok ok, era un bel po' materialista e magari idee simili le avrebbe anche promosse per un fine ultimo più alto e nobile, ma era abbastanza certo che la donna di buon cuore e dall'aria angelica di fronte a lui non sarebbe mai stata d'accordo, quindi preferì buttarla sulla burla. Successivamente, fu la volta di raccontarle e spiegarle esattamente il perché "You Raise Me Up" fosse la sua canzone preferita del repertorio della signorina Bennet, signorina non signora, quindi ancora single e liberissima, per la gioia del Ravnick. Seppur diverse, le dediche del MagiArcheologo e della stessa cantante aveva qualcosa in comune: non erano rivolte ad un/a partner. Questo fece riflettere moltissimo Haytham, in quanto una rivelazione simile metteva in risalto il lato più profondo ed intimo della V.I.P.
Meglio lasciare che ognuno sia libero di decidere per sé cosa ispira loro una canzone. Io ci metto del mio, ma una canzone non appartiene quasi mai esclusivamente alla persona che l'ha creata.
Credo sia proprio questo il bello della musica e il merito più importante per uno scrittore di brani. Quando altre persone si possono rispecchiare in una canzone vivendola sotto sfaccettature diverse, vuol dire che essa funziona. La musica ci deve raccontare, racchiudere porzioni di anima in poche note e in pochi secondi. Inoltre non è da dimenticare che il suono è una delle tante variabili della perfezione naturale: i primi a scoprirlo furono i greci. Numeri, proporzioni, forme e consistenze, in ognuno di questi dettagli c'è l'universo che oggi è chiamato semplicemente "strumento". Eppure, sussiste un paradosso meraviglioso che ci ricorda sempre quanto è variabile e multisfaccettata la nostra esistenza: la matematica non è un'opinione e la musica è matematica... ma la musica è un'opinione.
Facendo un occhiolino alla donna, Haytham le chiese silenziosamente di attenderlo qualche istante, così che avesse modo di andare un attimo in sala, prendere la sua bottiglia di amaro preferita e poi tornare da lei, così da non rimanere a secco. Dopo di che, mentre la osservava sedersi e accavallare le gambe (gesto che per altro azzerò in parte la sua salivazione e le sue capacità intellettive per alcuni secondi), le chiese se avesse fratelli o sorelle, curioso eventualmente di sapere che rapporto avesse con loro, se positivo, negativo o magari anche nullo. Lyra rispose che aveva una sorella, per quanto non fosse con lei estremamente legata. Anche se lo nascose un poco, ad Haytham non sfuggì la nota in bianco e nero che lei diede a quell'informazione. Non aggiunse nulla, non volendo approfondire anche perché non avevano abbastanza confidenza, piuttosto si concentrò nel rispondere al quesito che invece gli pose lei, dopo averlo guardato con più intensità, vittima del suo fascino migliorato.
Nel tuo discorso prima hai detto di aver conosciuto Patroklos durante un'esplorazione in Taiwan. Quindi cosa fai di preciso nella vita?
Forse farei prima a dire cosa non faccio, cara Lyra! In realtà la mia carriera primaria è il MagiArcheologo, ma sono uno studioso in generale. Con mio fratello gestiamo un centro di ricerca in Groenlandia, proprio all'interno della struttura dell'A.G.E.R. Difatti io sono solo stasera perché lui è dovuto rimanere ad occuparsi di... una nuova scoperta.
Senza entrare troppo nel dettaglio.
... Posso affermare con assoluta sincerità che sei uno schianto fatto e finito? No, davvero, faccio fatica a guardarti negli occhi, mi soffermo troppo su tutto il corpo, come fai ad essere così "Wow"?! Eri così anche da piccola o sei il classico caso ciccia e brufoli fiorita poi da un anno all'altro effetto baco da seta/farfalla?
Sorridendo tranquillo e spavaldo, Yuan si mise appoggiato con la schiena al parapetto del terrazzo, incrociando le braccia.
Io e te potremmo aprire una attività clandestina a puro scopo di lucro. Tu firmi autografi su autografi su fotografie in movimento ed io le rivendo a prezzi modici. Dammi retta, meno di un anno e vedremo il nostro conto in banca triplicato!
E questa nuova attività mi lascerà anche il tempo di fare la cantante o dovrò sacrificare anima e corpo per far soldi?
Stette allo scherzo, facendo risuonare la sua risata argentina nella notte: Haytham era un ragazzo di spirito e un burlone - lo si vedeva nel suo modo di fare con Lyra- con il quale la diva si stava trovando a passare una piacevole compagnia. Merito anche di quel 20% di fascino in più, che nonostante la depressione della donna rendeva comunque più desiderabile per lei passare del tempo con il Ravnick. Haytham non era però il solito ragazzo bravo solo a scherzare: celava anche una parte molto più raffinata e profonda, come ebbe modo di dimostrare alla Bennet parlandole della musica.
Credo sia proprio questo il bello della musica e il merito più importante per uno scrittore di brani. Quando altre persone si possono rispecchiare in una canzone vivendola sotto sfaccettature diverse, vuol dire che essa funziona. La musica ci deve raccontare, racchiudere porzioni di anima in poche note e in pochi secondi. Inoltre non è da dimenticare che il suono è una delle tante variabili della perfezione naturale: i primi a scoprirlo furono i greci. Numeri, proporzioni, forme e consistenze, in ognuno di questi dettagli c'è l'universo che oggi è chiamato semplicemente "strumento". Eppure, sussiste un paradosso meraviglioso che ci ricorda sempre quanto è variabile e multisfaccettata la nostra esistenza: la matematica non è un'opinione e la musica è matematica... ma la musica è un'opinione.
Pur non riuscendo a seguire in maniera perfettamente lucida il discorso del MagiArcheologo, la cantante riuscì a comprendere però che bellissima descrizione avesse fatto il ragazzo della sua arte per eccellenza. Quante sorprese poteva nascondere dietro quello sguardo angelico e quel sorriso burlone? Molte, ne stava avendo conferma proprio in quel momento, mentre inclinava leggermente la testa di lato fissandolo in maniera più interessata e non solo perchè provava attrazione fisica per lui.
Sei davvero bravo con le parole. Io faccio fatica a spiegare ciò che provo dentro quando ascolto un brano, quando suono una melodia o quando canto: fino a quando mi sento pervadere l'anima dalla musica, mi sembra di essere capace di comunicare col resto del mondo non con l'ausilio delle parole ma tramite le mie emozioni che vengono trasmesse direttamente nel cuore di chi mi ascolta. Mi hai dato un prova prima, quando hai parlato di tuo fratello: se tu non possedessi un animo sensibile e io non fossi capace di trasmettere i miei sentimenti cantando, allora non saresti mai riuscito a comprendere che You Raise Me Up parla di tutte quelle persone che sono un po' il nostro sostegno e il nostro punto di riferimento. Non amanti, non mariti o compagni, ma i fari che ci guidano quando ci sentiamo persi.
Sorrise apertamente e con una leggera punta di imbarazzo, perchè aveva appena dato modo al Ravnick di scorgere un pezzo della sua anima ed era da tempo che non si mostrava tanto aperta e sincera con qualcuno. Lo champagne la rendeva più temeraria e meno attenta all'etichetta, ma in fondo stava anche parlando con un ragazzo -quasi del tutto- normale e non certo con qualche snob dell'alta società. In effetti si chiedeva perchè continuasse a frequentarli. Ah sì, perchè erano anche quelli che sborsavano più galeoni durante le serate di beneficenza organizzate da Lyra. Comunque fosse, il MagiArcheologo si allontanò per qualche secondo, lasciando Lyra completamente libera nella propria ritrovata solitudine. Era bello passare il tempo insieme a lui, ma sembrava che la loro chiacchierata non si sarebbe conclusa troppo fretta e in fondo non le andava neanche che fosse così. Si sentiva attratta da quel ragazzo e, pur non sapendo spiegarsi il perchè, la Bennet non si pose minimamente il problema. Invece, giusto per darsi una mano, finì di bere il proprio bicchiere in un colpo solo -quando Haytham quindi non poteva vederla- provando a trovare la forza di andare avanti ancora una volta nell'alcool.
Forse farei prima a dire cosa non faccio, cara Lyra! In realtà la mia carriera primaria è il MagiArcheologo, ma sono uno studioso in generale. Con mio fratello gestiamo un centro di ricerca in Groenlandia, proprio all'interno della struttura dell'A.G.E.R. Difatti io sono solo stasera perché lui è dovuto rimanere ad occuparsi di... una nuova scoperta.
Davvero? Ma quanti anni hai?
Chiese, perchè ovviamente era strano che un ragazzo così giovane -almeno come lo stava vedendo lei- fosse tutto quello che aveva appena descritto. Non appena comunque Haytham le fece sapere la sua età, la Bennet lo avrebbe fissato incuriosita e sinceramente colpita dalla persona che aveva di fronte.
Sbalorditivo... Devi essere molto fiero di te e di tuo fratello! Siete forse due cervelloni? A guardarti non si direbbe, lo sai?
Disse sincera ma scherzosa: non voleva affatto denigrarlo per il suo aspetto, semplicemente aveva fatto una semplice constatazione. Anzi, per la diva l'età unita ad una vita così tanto di successo era solo una cosa positiva, se raggiunta per merito e non con l'inganno. Ma non le sembrava che Haytham fosse il tipo da ingannare qualcuno. In tutto ciò, nel frattempo, lo champagne stava facendo il suo effetto, facendo sì che il sorriso angelico e delicato di prima venisse sostituito da uno più sbarazzino, divertito e spontaneo.
... Posso affermare con assoluta sincerità che sei uno schianto fatto e finito?
Pffff...ahahaha, non dici sul serio!
No, davvero, faccio fatica a guardarti negli occhi, mi soffermo troppo su tutto il corpo, come fai ad essere così "Wow"?!
Ore e ore di tempo dedicate al fitness, alla ginnastica, al trucco, ai capelli, alla scelta degli abiti, al modo di vestire, di parlare, di camminare, di sorridere...
Iniziò ad elencare sincera, non esibendo più quel contegno che la voleva seduta con la schiena dritta e perfettamente rigida, ma ora più sciolta, lasciandosi dondolare appena e sbattendo di tanto in tanto il piede contro il muro. Meglio se Haytham si fosse avvicinato a lei, perchè c'era il rischio che da un momento all'altro la cantante potesse cascare di sotto!
Eri così anche da piccola o sei il classico caso ciccia e brufoli fiorita poi da un anno all'altro effetto baco da seta/farfalla?
Sembrò rifletterci con molta attenzione la Bennet, prima di tirar fuori la propria bacchetta dalla borsetta e mormorando un incantesimo -Proiecto Graficus- per dare modo ad Haytham di vedere una piccola Lyra.
Ecco, ero più o meno così.
Sembravo un bruco?
Chiese quasi seria nel tono, aspettando la risposta del ragazzo per poi mettere via la bacchetta e scuotendo appena la testa, come se si fosse ricordata solo in quel momento di una cosa in particolare detta prima dal Ravnick.
Comunque è facile riuscire a fissarmi solo negli occhi, lo sai? Basta fare...così...
Portò l'indice sotto il mento di Haytham costringendolo a sollevare la testa in maniera che lo sguardo del MagiArcheologo fosse all'altezza e fisso in quello della bella cantante.
Sei davvero bravo con le parole. Io faccio fatica a spiegare ciò che provo dentro quando ascolto un brano, quando suono una melodia o quando canto: fino a quando mi sento pervadere l'anima dalla musica, mi sembra di essere capace di comunicare col resto del mondo non con l'ausilio delle parole ma tramite le mie emozioni che vengono trasmesse direttamente nel cuore di chi mi ascolta.
È un'altra tecnica niente male!
Mi hai dato un prova prima, quando hai parlato di tuo fratello: se tu non possedessi un animo sensibile e io non fossi capace di trasmettere i miei sentimenti cantando, allora non saresti mai riuscito a comprendere che You Raise Me Up parla di tutte quelle persone che sono un po' il nostro sostegno e il nostro punto di riferimento. Non amanti, non mariti o compagni, ma i fari che ci guidano quando ci sentiamo persi.
Solo quando ci sentiamo persi? Mio fratello per me è una guida continua, perenne, senza di lui sarei veramente perso. La tua canzone esprime gratitudine, a mio parere, una gratitudine eterna, prima, durante e dopo le difficoltà. Forse è soprattutto per questa che la considero la mia preferita...
Quel discorso stava diventando via via sempre più profondo e la cosa non lo infastidiva affatto, anzi, era molto contento di poter avere un dialogo simile con qualcuno ad una festa del genere. Molti avrebbero potuto pensare che la cantante Lyra Bennet fosse profonda quanto una pozzanghera, mentre in realtà non era affatto così: al suo interno c'era un mondo, anzi, un universo di emozioni, sensazioni, sentimenti e pensieri. Haytham era certo al 101% che molte di quelle note distintive di sé le tenesse molto nascoste perché spesso e volentieri essere una V.I.P. costringeva ad una segretezza spontanea e naturale, ma bastava darle modo di essere un po' più se stessa e aggiungere qualche goccia di champagne per avere su un piatto d'argento la sua anima a 360°. Successivamente, parlarono anche del lavoro svolto dal Ravnick e quindi del perché fosse anche a conoscenza di determinate informazioni storiche e filosofiche sulla musica.
Forse farei prima a dire cosa non faccio, cara Lyra! In realtà la mia carriera primaria è il MagiArcheologo, ma sono uno studioso in generale. Con mio fratello gestiamo un centro di ricerca in Groenlandia, proprio all'interno della struttura dell'A.G.E.R. Difatti io sono solo stasera perché lui è dovuto rimanere ad occuparsi di... una nuova scoperta.
Davvero? Ma quanti anni hai?
Venticinque.
Sbalorditivo... Devi essere molto fiero di te e di tuo fratello! Siete forse due cervelloni? A guardarti non si direbbe, lo sai?
Secchioni dalla testa ai piedi, hai capito benissimo! Per altro sono anche fiero di me nell'affermarlo, ahahah! Sì comunque, sono molto fiero di lui, credo che sia in assoluto la persona che stimo di più sul pianeta.
Il tono cristallino con il quale espresse quella considerazione lasciava intendere perfettamente la verità delle sue parole, senza dubbio. Haytham infiocchettava pochissimo ed in quella situazione non aveva infiocchettato proprio niente. Le sue caratteristiche peculiari erano l'essere un fottuto materialista e non avere alcun pelo sulla lingua, dimostrazione pratica dell'ultima dote giunse poco dopo, quando Yuan disse senza mezzi termini a Lyra quanto la trovasse arrapante sotto ogni punto di vista. La squadrava da diversi minuti e tanto lei se ne sarebbe potuta accorgere senza sforzi, ma a lui non interessava, era lì per divertirsi e fare nuove conoscenze (sessuali, amichevoli, lavorative, indifferente) e nessuno lo avrebbe fermato dal comportarsi come gli pareva. Reazione simpatica e interessante fu quella della cantante, che si mise a ridere con gusto mostrando una dentatura che faceva invidia agli svedesi.
Ore e ore di tempo dedicate al fitness, alla ginnastica, al trucco, ai capelli, alla scelta degli abiti, al modo di vestire, di parlare, di camminare, di sorridere...
Eppure ho la netta sensazione che appena sveglia, senza il trucco, i capelli e gli abiti... ... Saresti ugualmente in grado di togliere il fiato.
Le fece un occhiolino, dopo aver calcato un minimo il tono nell'ultima frase, più basso e caldo, quasi con una punta di romanticismo arcaico.
Eri così anche da piccola o sei il classico caso ciccia e brufoli fiorita poi da un anno all'altro effetto baco da seta/farfalla?
La vide estrarre la bacchetta e interessato osservò cosa avesse intenzione di fare, sorridendo sorpreso per la visione che gli giunse quasi subito.
Ecco, ero più o meno così. Sembravo un bruco?
No, un angioletto, esattamente come adesso! Solo che adesso sei anche in grado di sussurrare pensieri poco casti e angelici!
Le fece una piccola linguaccia, analizzando le sue mosse mentre metteva via la bacchetta e si avvicinava col viso al suo, fissandolo intensamente.
Comunque è facile riuscire a fissarmi solo negli occhi, lo sai? Basta fare... così...
... Ooohhh... Cazzo... Hai ragione...
Il tono della frase era tra il sognante e lo sbalordito, ovviamente sempre parte di un gioco scherzoso.
Visto? Non era tanto difficile...
Questo lo dici tu. Adesso ti toccherà rimanere con il dito sotto al mio mento per tutto il resto della conversazione!
Una piccola risata, sperando di coinvolgere anche la Bennet, per poi sporgersi un po' di più e fare "naso naso" strusciandolo sul suo. Seeeeee, chi pensava ad un bacio romantico al chiaro di Luna? Non era mica scontato e prevedibile? Però, se ella avesse acconsentito a far combaciare i due nasi, Yuan le avrebbe trasmesso un'immagine decisamente fuori dal comune: lei che si mordeva il labbro inferiore e gli sussurrava vogliosa che aveva la gran curiosità di provare l'attrezzatura di un secchione. Cattivo? Appena appena, però bisognava anche dire che lei istigava non poco! In tutta risposta all'immagine del passato condivisa poc'anzi dalla donna, il MagiArcheologo prese la propria di bacchetta e fece lo stesso identico incantesimo, mostrando alla cantante il giovane Ravnick all'età di 11 anni, più o meno la stessa che aveva lei nel suo ricordo precedente.
Ammettilo, saremmo stati o no una bella coppia? A mio parere ti saresti innamorata di me al primo sguardo, sii sincera, forza!
Mio fratello per me è una guida continua, perenne, senza di lui sarei veramente perso. La tua canzone esprime gratitudine, a mio parere, una gratitudine eterna, prima, durante e dopo le difficoltà. Forse è soprattutto per questa che la considero la mia preferita...
Un po' lo invidiava per il bellissimo rapporto che aveva col fratello minore, in virtù del fatto che anche a lei sarebbe piaciuto poter dire lo stesso di Martha. Vivere costantemente nella sua ombra era stata la spinta della quale necessitava Lyra per potersi distinguere dalla sorella e dire al resto del mondo che anche lei era in grado di raggiungere il successo. Pensieri però troppo tristi e depressivi da fare in una serata come quella e sopratutto con una compagnia come quella. Haytham era davvero una persona singolare: aveva la capacità di cambiare atteggiamento e modo di fare da un secondo all'altro, quasi nascondesse in sè un'energia che lo rendeva tanto esuberante quanto un pazzo scatenato. Non che alla Bennet dispiacesse un tipo del genere, anche perchè -dopo l'ennesimo bicchiere di champagne- la sua testa aveva iniziato a sfarfallare e lei aveva messo da parte l'etichetta per comportarsi in maniera più spontanea e allegra. Si passò così a parlare del lavoro di Haytham -che aveva solo venticinque anni!- alla sua natura di "secchione" per poi passare ad una serie di complimenti per nulla velati e che fecero ridere di gusto la bella cantante.
Eppure ho la netta sensazione che appena sveglia, senza il trucco, i capelli e gli abiti... ... Saresti ugualmente in grado di togliere il fiato.
Mmmh...non so.... Mi stai dicendo che ti piacerebbe vederlo?
Disse con tono malizioso e prendendolo anche un po' in giro. Lo vedeva un po' come un ragazzino, non tanto per l'atteggiamento quanto per l'età e per il bel faccino. Si sentiva una donna, era una donna, pertanto un ragazzo tanto giovane come Haytham le appariva addirittura molto più piccolo di quanto fosse in realtà. Era per questo che si stava divertendo un mondo a stuzzicarlo, non sapendo però che ben presto sarebbe stata ripagata con la stessa moneta.
Ecco, ero più o meno così.- disse, mostrando ad Haytham, tramite un incantesimo, il suo aspetto da giovane, all'incirca una ragazzina di 14-15 anni -Sembravo un bruco?
No, un angioletto, esattamente come adesso! Solo che adesso sei anche in grado di sussurrare pensieri poco casti e angelici!
Ah sì? Chissà...di solito si dice in giro che io sia ancora vergine...
Rispose, portando poi la mano sotto il mento del Ravnick e facendogli alzare la testa, in maniera che la smettesse di guardare tutto il suo corpo -bello, modellato alla perfezione sotto il vestito- e che si concentrasse esclusivamente sui suoi occhi. Quello che non si aspettava è che all'improvviso il MagiArcheologo si avvicinasse col naso alla punta del proprio, strofinandolo in un gesto molto bambinesco e giocoso. Non aveva invece nulla di bambinesco e giocoso il pensiero indotto che ebbe Lyra in quel momento, un pensiero che le fece sgranare gli occhi per qualche secondo e che poi, come se nulla fosse, la fece ridacchiare, maliziosa e sbarazzina, sotto lo sguardo attento di Haytham.
Ammettilo, saremmo stati o no una bella coppia? A mio parere ti saresti innamorata di me al primo sguardo, sii sincera, forza!
Oooooh ma quanto eri carino....- disse, fissando il volto angelico del piccolo Haytham e provando anche a toccarlo, non rendendosi conto che quella era solo una proiezione magica, inutile da toccare -Probabilmente sì, ma all'epoca ero timidissima! Non sarei mai riuscita ad avvicinarmi a te...
Disse perchè sapeva quanto era timida e impacciata la piccola Lyra Bennet, quando ancora non era pratica di ragazzi e di come comportarsi con loro. Una volta cresciuta, invece, pareva che di pratica ne avesse fatta tanta -anche fisicamente- tanto da renderla la donna bella, affascinante e di esperienza che il Ravnick stava guardando in quel momento.
Senti...ti dispiacerebbe slacciarmi il cinturino dei tacchi? Vorrei togliermeli, non ce la faccio più ad avere questi supplizi- le scarpe-ai piedi...