[Villa Rustica Greca - Venerdì 10 Febbraio 2108 - ore 11.44]
Cominciava ad avere un certo appetito, e non era nemmeno mezzogiorno: le succedeva sempre così quando passava la notte da Tyslion, perché la mattina dopo, appena svegli, cominciavano a fare l'amore e proseguivano per ore, ritrovandosi esausti nonostante le ore di sonno precedenti.
Aveva dunque schiuso le labbra per proporre all'uomo di mangiare qualcosa insieme nonostante non fosse ancora ora di pranzo, quando un gufo aveva interrotto il loro momento intimo per consegnare una lettera ad Asveras, la cui espressione era un po' troppo... concentrata, per essere una missiva qualsiasi.
... Chi è?
Una mocciosa con parecchio fegato.
Un fegato che vorresti strapparle dal ventre oppure da risparmiare?
Gli domandò lei, solo appena ironica, strappando all'altro un mezzo sorriso.
... Questo ancora non lo so.
Insomma, che voleva?
Saresti disposta ad accompagnarmi da una parte?
Beh... Si, certamente, ma dove?
... Umpf, te lo spiegherò strada facendo, andiamo a comperarci degli abiti eleganti.
Ma prima vieni qui... Ho voglia di te... Adesso.
Ed il pranzo dovette aspettare.
[Sunset Hill Garden - Domenica 12 Febbraio 2108 - ore 13.10]
Un matrimonio?
Avresti dovuto impedirmi di vestire in questo modo...
A saperlo, infatti, avrebbe evitato d'indossare il bianco.
Ormai però c'erano, e non aveva il tempo di cambiarsi nuovamente: e poi era anche molto, molto curiosa di capire perché Tyslion l'avesse portata proprio lì, in un luogo dove si doveva evidentemente celebrare un matrimonio, senza però anticiparle nulla.
Chi si doveva sposare?
Addentrandosi nel giardino nel quale si stava svolgendo il ricevimento, la prima persona di cui colse le fattezze fu, per ovvi motivi, la sorella Margaret: spalancò gli occhi, intuendo dove si trovassero; ricordava che la piccola Sanders l'aveva informata frettolosamente che avrebbe participato al matrimonio della zia del fidanzato Robyn, Monique Vireau... con Sandyon Vastnor.
Che guarda caso, era il miglior amico/nemico dell'uomo che le stava accanto.
Perlomeno, ora, tutti i conti tornavano.
Preferì non pronunciare una sola parola almeno per il momento, standogli semplicemente accanto durante la sua magnifica entrata in scena.
Se non dispiace a nessuno, avrei anche io qualcosa da dire... Calmati maritino, non intendo mettere mano alla bacchetta.
Sorrise tra sé, silenziosa ed eterea, bellissima, mentre posava velocemente lo sguardo sulla sorella e sul fidanzato: era chiaro che la prima fosse del tutto presa in contropiede dalla situazione, ma d'altronde era comprensibile visto che Tyslion non aveva mai palesato, e nemmeno Julie, il rapporto tra i due Mercenari migliori al mondo.
Coraggiosa la tua figlia adottiva, sai?
Magari un po' stupida, perché dicendomi il giorno, l'ora e il luogo esatto del tuo matrimonio ha esposto sia te, che la tua consorte, che tutti gli invitati ad un pericolo enorme...
Questo mi fa pensare, per altro, che non l'hai ancora adeguatamente informata sul fatto che amici nel giro della morte ne ho una vasta quantità.
Male professor Vastnor, molto male!
Seguì Tyslion con lo sguardo, individuando la ragazza di cui l'uomo stava parlando: bella, fiera, anche se ora leggermente interdetta e preoccupata per le parole dell'uomo; passò poi lo sguardo sulla sposa, ed infine tornò a fissare Sandyon Vastnor, che appariva quanto mai ansioso dalla situazione creatasi.
Sei fin troppo preoccupato, dov'è finita la tua proverbiale freddezza di nervi in qualunque situazione?
Evidentemente la tua mogliettina ha provveduto adeguatamente a rammollirti, n°1...
Vuoi che venga lì a farti vedere quanto mi sono rammollito... n°2?
Non pronunciò una parola, la maggiore delle Sanders, respirando appena più pesantemente e sfiorando il fianco dell'uomo accanto a sé con la mano, così da infondergli l'auto-controllo necessario a concludere il suo discorso e permettergli di posare lo sguardo sulla sposa senza prenderne a calci il neo-marito.
... Ognuno di voi avrà sicuramente già fatto recapitare il proprio regalo di nozze alla fortunata coppia, non è vero?
In effetti è giusto: un'usanza scontata ma dimostratrice di affetto, di felicità e di partecipazione al vincolo del matrimonio.
Un tempo ti avrei scopato volentieri, per sporcare ciò che il mio rivale tanto amava e tanto ama...
... Ma oggi un simile desiderio è scemato, forse a causa della persona che ho vicino, decisamente meglio di te, per altro.
Sorrise appena più dolcemente mentre voltava il viso verso Tyslion ed accoglieva le sue labbra per un contatto morbido e lieve, ma che valeva più di tanti bei discorsi romantici.
Fondendo queste due realtà appena citate... Sono qui oggi perché...
... Perché vorrei consegnarti il mio personale regalo di matrimonio.
Il mio regalo... E' che da questo momento in poi non vorrò più uccidere l'uno, l'altra o chi vi sta intorno.
Ovviamente non voglio nessuno tra i piedi e se oserete anche solo per un secondo intralciare la mia strada sarete morti lo stesso ma...
... State al vostro posto, non rompetemi i coglioni e non dovrete più temere la mia bacchetta.
Perché questo?
Perché ora?
Perché se tu puoi andare avanti con la tua vita, posso farlo anche io.
Un altro sorriso, questa volta mentale, si formò nei pensieri di Julie Sanders, che ricambiò quella stretta con sguardo serio e fiero, elegante come solo una donna di classe - stronza, ma di classe - sapeva essere.
Non dimenticherò quello che hai fatto, la merda che sei stato, ma ciò non mi impedisce di lasciar perdere vendette inutili che mi continuerebbero a vincolare a te, al mio passato, a quella porzione di vita che voglio accantonare definitivamente.
...
Non pensare a parole da dire e non tentare di ringraziarmi, non voglio parole gentili da parte tua.
Quello che dovevo dire l'ho detto, quello che dovevo fare l'ho fatto, adesso leverò il disturbo e potrete tornare alla vostra festicciola.
Si volse con l'uomo per andarsene, facendo un cenno di saluto alla sorella e al fidanzato col capo prima di schiudere le labbra ed assaggiare un gamberetto che Asveras le aveva appena offerto.
Uhm... Niente male davvero.
Gli lasciò pronunciare le ultime parole verso la figlia adottiva dello sposo, dopodiché si smaterializzò con lui a casa, dove ebbe modo di parlare col Mercenario del perché di quel regalo - al quale nemmeno lui sapeva dare una risposta - per poi fargli notare che era stato uno spreco farla vestire tanto elegante per un discorso di un minuto e mezzo.
Per questo fu ben felice quando l'uomo si disse pronto a portarla fuori a cena quella sera stessa... e come rifiutare la possibilità di farsi coccolare un po' dall'altro?
[Ristorante "El Dorado" - Valencia - Domenica 12 Febbraio 2108 - ore 20.10]
Ammettiamolo, sarebbe stato uno spreco non indossare più questo bel vestito... non credi?
Si trovavano sulla terrazza di un lussuosissimo ristorante valenciano, con una vista mozzafiato, una temperatura molto gradevole, e bisognava dire che erano entrambi bellissimi ed eleganti, quanto ci si sarebbe aspettato per un posto del genere.
Avevano già consumato antipato e primo, ed ora si stavano dedicando al secondo - pesce per entrambi - accompagnandolo con la seconda o terza bottiglia di costossimo champagne: Julie si stava davvero godendo la serata, ancora fasciata nell'abito che aveva indossato per il matrimonio di Vastnor e della Vireau, ma con un sorriso più accentuato di quello che aveva esibito negli ultimi due giorni... un particolare che, sicuramente, Tyslion avrebbe notato.
E nel caso si fosse chiesto il perché...
... ciò che hai detto oggi, a Vastnor, sull'andare avanti.
Mi ha colpita, e mi ha fatto piacere. Sai, non sei propriamente l'uomo più romantico del mondo... certe sottigliezze posso coglierle solo quando ti lasci andare, e quel momento ha fatto proprio al caso mio.