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da Margaret » 24/11/2014, 11:46
Ok, questo è il momento, tirala verso di te e baciala! ... No no, aspetta, è troppo presto, siamo entrati da nemmeno venti minuti... Però cavolo, guarda quanto è carina, anzi, è proprio bellissima.
La voglia di Phoenix di baciarla era, evidentemente, proporzionale alla sua incapacità di farlo, una incapacità dovuta alla timidezza, all'imbarazzo, al terrore di darle fastidio forse, indispettendola e spingendola ad allontanarsi da lui; eppure, non solo Margaret era ben decisa ad aspettare che fosse il ragazzo a fare il primo passo, ma non poteva inoltre fare a meno di trovarlo assolutamente... tenero. Era evidente che teneva a lei, a rendere il loro primo bacio un momento unico e speciale... e lo apprezzava davvero. Per questo non se la prendeva se i pensieri dello spagnolo non si concretizzavano mai, concentrandosi invece su quello che stavano facendo insieme, sulle risate e gli sguardi d'intesa che si lanciavano di tanto in tanto: sapeva che era una questione di tempo e che prima o poi Amarillo avrebbe trovato il coraggio di baciarla, perché sapeva essere risoluto e deciso quando voleva; ad esempio, le volte che si era ritrovato a spiegarle qualcosa - come in quel momento - mostrava una sicurezza ed una padronanza di sé che affascinavano la Sanders, spingendola a voler conoscere meglio quel ragazzo così tanto fuori dal comune.
Devi sapere che i piccoli escono dal guscio con un piumaggio bianco ma le piume di un fenicottero nella fase adulta vanno da un rosa chiaro ad un rosso vermiglio, dovuto al carotene ottenuto dal loro cibo.
In effetti mi sono sempre chiesta perché i fenicotteri fossero rosa o rossi...
Un fenicottero ben nutrito e in salute è parecchio variopinto. Quanto più rosa è un fenicottero, tanto più è desiderabile come partner. Un fenicottero bianco o pallido, comunque, di solito è malato o soffre di mancanza di cibo!
Ecco, le aveva spiegato quelle cose sui fenicotteri e facendolo non aveva tentennato nemmeno un momento: la differenza tra quando parlava di ciò che conosceva ed il resto del tempo era talmente evidente da lasciarla un poco perplessa; era lei a metterlo in soggezione, o semplicemente doveva dargli altro tempo per sciogliersi ancora di più?
Quando sto con te mi diverto sempre... Comunque sì, è un posto davvero bellissimo, quasi... quasi quanto te, anzi no, tu sei più che bellissima!
L'ho detto, gliel'ho detto, le ho fatto un complimento diretto! Vai così, bravo, bene bene bene! Un po' troppo scontato ma si può apprezzare l'impegno! D'altronde anche "hai due occhi splendidi" sarebbe stato pessimo, chissà quante volte glielo hanno detto. Per non parlare poi "il tuo sedere mi fa ribollire il sangue", decisamente eccessivo e di cattivo gusto, con poca confidenza! "Bellissima" è generico e ricopre un po' tutto, sì sì, è decisamente il più adeguato...
Oh... - finalmente il primo complimento! Quelle parole presero Maggie talmente in contropiede da lasciarla in silenzio per qualche istante, le guance che arrossivano per l'imbarazzo e le labbra che, infine, presero ad incurvarsi verso l'alto - Grazie... anche tu sei bellissimo, e mi piace tanto passare il mio tempo con te.
Era stata abbastanza diretta anche lei, o forse troppo? Con Phoenix doveva ancora "prendere le misure", ma in un certo senso era eccitante doversi rapportare con una persona diversa dal proprio ex... era un vero e proprio inizio, in tutti i sensi. Ricambiò il suo sorriso, e quando lui la strinse per il fianco il cuore saltò un battito, perché quello era un altro passo verso il loro primo bacio. Sì, forse quella sarebbe stata la volta buona.
[Parco Oceanografico > Mar Rosso Auditorio - Mezz'ora dopo]
L’auditorio Mare Rosso è una installazione che può contenere oltre 400 persone. Qui si rende omaggio a un mare così splendido e con una ricchezza biologica così grande che viene considerato uno dei maggiori tesori marini del nostro pianeta.
È da restarci secchi, cavolo!
C'era da dire che, quando a Maggie qualcosa piaceva, era subito evidente: in effetti dava soddisfazione, l'americana, col viso inclinato verso l'alto e la bocca spalancata nel veder nuotare tutti quegli animali sopra la propria testa: era uno spettacolo stupendo, affascinante e coinvolgente, che poteva godersi liberamente visto che, tra l'altro, c'erano pochissime persone oltre a loro in quel momento.
Cos'è quello? E quelli?
Chiedeva, curiosa, faceva domande e reclamava informazioni su tutto ciò che le passava davanti agli occhi, dimostrando sincero entusiasmo per quel luogo che, pur essendo babbano, per Margaret era come un'unica, grande magia. Si sedettero poi sulla panchina centrale fatta di vetro così da poter osservare meglio ciò che avevano tutti intorno, anche perché a rimanere tutto il tempo col naso per aria rischiava di girare la testa!
È strano vero? Noi due da soli con tutto l'oceano intorno...
È un po' surreale effettivamente, ma in senso positivo! Un po' come vivere un sogno, oppure una magia... anche se noi dovremmo essere abituati!
È strano anche che con tutto l'oceano intorno, non mi interessi nient'altro che te...
... Non mi hai detto come sta Peach! A tua sorella è piaciuta?
L'ha trovata molto dolce, anche se per lei è troppo piccola! - in realtà Julie aveva detto "poco cazzuta", ma a Maggie era sembrato più saggio parafrasare quel concetto - Invece io me ne innamoro ogni giorno che passa... sai che non dorme se non si può accoccolare accanto a me? Se provo a metterla nella sua cesta comincia a piangere, e non smette finché non la prendo in braccio e me la metto vicino!
Un amore, un assoluto, piccolo, morbido, caldo, dolcissimo amore.
Non ti ringrazierò mai abbastanza per averla portata da me... e per aver organizzato quest'appuntamento così bello. - gli sfiorò la mano con la propria, quasi invitandolo a prenderla, per poi appoggiare la testa sulla sua spalla - Mi sento così bene, ora... ma succede sempre quando esco con te, mi fai dimenticare ogni volta tutte le cose brutte che mi sono capitate! Sei speciale, Phoenix...
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Margaret
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da Phoenix » 24/11/2014, 22:11
Oh... Grazie... anche tu sei bellissimo, e mi piace tanto passare il mio tempo con te.
Non ci fu bisogno di darle una risposta, anche perché temeva di fare una brutta figura nel replicare all'istante. Arrossì leggermente, segno inequivocabile che quelle parole gli avevano scaldato il cuore e l'anima, rendendolo immediatamente più felice. Margaret rappresentava una specie di sogno divenuto realtà, perché non solo lo accettava per quello che era, ma in più non si sentiva a disagio nell'averlo vicino in quanto ragazzo decisamente più basso rispetto alla media che si poteva trovare in giro. Per Phoenix quello era un dato di fatto fondamentale, ma da quando si frequentava con lei era sempre meno preoccupato di apparire "tappo" o sbagliato.
Mi sa tanto che mi sono innamorato di lei... Però credo sia un po' troppo presto, meglio tenermelo per me!
E come poteva sapere che invece glielo aveva appena confessato bellamente? L'amaro svantaggio di non sapere che la ragazza controllava i suoi pensieri ogni istante, davvero una disdetta per un ragazzo che non voleva far sapere un dettaglio simile proprio per non allarmarla o spaventarla. Quindi lei come avrebbe potuto reagire di fronte ad una verità simile scoperta di nascosto? Non poteva farsi beccare con una espressione tanto diversa da quella normale ma allo stesso tempo forse ne sarebbe rimasta un poco scossa, come minimo. Forse la aiutò in un certo senso continuare a camminare ed andare in giro per il parco, spostandosi verso un'altra zona differente dalla sfera terrestre e raggiungendo il tunnel più realisticamente oceanico mai visto in tutta la sua vita. Pesci che si muovevano svelti ovunque, riempiendo di colori ogni angolo della zona, la tranquillità dell'esser da soli e quindi, di conseguenza, potersi godere il momento con ancora più complicità ed intimità. Si sedettero su una panchina, guardando verso l'alto, o meglio, in realtà il ragazzo ne approfittava per guardare lei, i suoi capelli, i suoi occhi, un po' tutta la sua figura, riempiendola mentalmente di mille complimenti di ogni genere, dai più dolci a quelli più osé, complimenti che tanto lei poteva ascoltare senza eccessivi problemi. Poi, tra il passaggio di uno squalo e di una razza, lo spagnolo chiese a Maggie come stesse la piccola volpina che le aveva fatto adottare qualche settimana prima, curioso di sapere come se la stava cavando, come l'aveva trovata la sorella e come stava procedendo il loro rapporto di affetto.
L'ha trovata molto dolce, anche se per lei è troppo piccola! Invece io me ne innamoro ogni giorno che passa... sai che non dorme se non si può accoccolare accanto a me? Se provo a metterla nella sua cesta comincia a piangere, e non smette finché non la prendo in braccio e me la metto vicino!
È nella loro indole, ormai penso che non le toglierai mai più questa abitudine. Per quanto non credo che ne avessi alcuna intenzione!
Non ti ringrazierò mai abbastanza per averla portata da me... e per aver organizzato quest'appuntamento così bello.
A volte credo che quell'incontro sia stato voluto dal destino, Margaret...
Si sfiorarono le mani e non appena la Sanders posò la testa sulla sua spalla, il suo cuore prese a battere più forte, quasi all'impazzata.
Mi sento così bene, ora... ma succede sempre quando esco con te, mi fai dimenticare ogni volta tutte le cose brutte che mi sono capitate! Sei speciale, Phoenix...
Non ti è capitato nulla di brutto. Hai ricominciato da capo, dimentica tutto ciò che è successo prima... Non sono così speciale, sei tu che mi ci fai diventare grazie alla tua preziosità.
Le strinse di più la mano e... per la prima volta in assoluto, si sporse un pochino con le labbra e... le baciò la guancia. Ok, chiunque lo avrebbe potuto prendere in giro, anche perché lei ogni volta che lo salutava emulava lo stesso comportamento, ma prima di allora Phoenix non si era mai permesso di darle un bacio sul viso, mentre in quel frangente era accaduto ed era contento di averlo fatto. Erano così vicini, così complici, l'aria che usciva dalle loro bocche si mischiava e l'atmosfera silenziosa donava a quell'attimo una scintilla di infinito e indefinibile.
... Io... Io... Io voglio che tu sia la mia fidanzata, Margaret. Ti... ti va di esserlo?
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da Margaret » 25/11/2014, 15:50
Mi sa tanto che mi sono innamorato di lei... Però credo sia un po' troppo presto, meglio tenermelo per me!
Ed era effettivamente una fortuna che, in quel momento, Maggie fosse - o comunque sembrasse - concentrata nell'osservare gli animali al di là dei vetri: come la faceva sentire quella confessione di cui, in teoria, lei non avrebbe dovuto sapere niente? Lusingata, in primo luogo, perché qualsiasi cosa Phoenix pensasse di sé, ed in qualsiasi modo si percepisse, Margaret lo vedeva come un ragazzo bellissimo e dalle mille qualità; sorpresa, in secondo luogo, perché non immaginava che lo spagnolo potesse innamorarsi tanto velocemente di lei. E poi… forse un po' dispiaciuta, sì, perché la Sanders ancora non ricambiava i suoi sentimenti: le piaceva, e molto, ma non al punto di definirsi "innamorata"; la cosa comoda era che, se non altro, Phoenix quelle cose le aveva pensate e non dette, perciò l'americana non ne sapeva niente, e magari avrebbe potuto sfruttare quella consapevolezza segreta per ragionare meglio su quello che provava per lui. Le guance si colorarono di rosa, questo sì, ma le bastò dire che le era venuto un po' caldo per giustificarle semplicemente; così continuò a camminargli accanto, concentrandosi sul commentare questo o quell'animale particolare, ascoltandolo parlare - per spiegarle di volta in volta che specie fossero - e pensare - per riempirla di complimenti di ogni genere. Più percepiva i suoi pensieri, mettendoli a confronto con quello che invece diceva, più Maggie si rendeva conto di quante cose Amarillo tenesse per sé, e questo la portava a chiedersi se e quando, quelle stesse cose, si sarebbe sentito di condividerle con lei. Seduta accanto a lui con la faccia rivolta verso l'alto, poi, la mora continuò a chiacchierare col PA - Preparatore Atletico - raccontandogli anche di quanto Peach, la volpina che lui stesso le aveva portato a casa, si fosse ormai ambientata nello stare con lei, al punto da rifiutarsi di dormire se non poteva stare accoccolata vicino alla sua padrona/mamma.
È nella loro indole, ormai penso che non le toglierai mai più questa abitudine. Per quanto non credo che ne avessi alcuna intenzione!
Quanto aveva ragione! Certo, quando Peach piangeva perché Maggie l'aveva messa nella cesta e non nel letto con lei, la Sanders sbuffava come fosse scocciata… ma in realtà era ben contenta di prenderla in braccio, accoccolarsela al petto, coprirla con lenzuolo e coperte ed addormentarsi col suo corpicino caldo vicino al proprio; e di questo poteva ringraziare solo Phoenix, che aveva permesso tutto ciò.
A volte credo che quell'incontro sia stato voluto dal destino, Margaret…
Già, forse era stato davvero il destino a volere che Amarillo, quel giorno, suonasse al campanello di casa sua, proprio mentre Julie non c'era e quando Maggie, ormai, aveva cominciato a riprendersi dalla rottura con Robyn; Peach l'aveva aiutata molto nel tornare a sorridere, ma anche le uscite con Phoenix aveva giocato un ruolo importante - per non dire fondamentale - nel ritrovamento della sua felicità.
Non ti è capitato nulla di brutto. Hai ricominciato da capo, dimentica tutto ciò che è successo prima... Non sono così speciale, sei tu che mi ci fai diventare grazie alla tua preziosità.
Ti sottovaluti sempre troppo, Phoenix… Ma è anche per questo tuo essere umile e modesto che mi piaci così tanto.
Commentò l'americana con un sorriso dolce sul volto, che divenne sorpreso e deliziato quando lui, sporgendosi, le diede un bacio sulla guancia: niente di che da un punto di vista "normale" - lei stessa lo salutava sempre in quel modo - ma se quel gesto proveniva dal ragazzo che le stava accanto… assumeva tutta un'altra importanza.
Phoenix…
... Io... Io... Io voglio che tu sia la mia fidanzata, Margaret. Ti... ti va di esserlo?
Gliel'aveva chiesto. Alla fine, senza nemmeno fermarsi prima sul rendere concreto il proprio desiderio di darle un bacio, lo spagnolo le aveva fatto la fatidica domanda che avrebbe sancito, nel caso, l'inizio di un rapporto più serio tra loro: Margaret si sentiva pronta per tutto questo? Certo, non lo amava ancora… ma stava bene con lui, le piaceva che uscissero insieme, aspettava con ansia il momento in cui si dovevano vedere, e non le piaceva l'idea che altre ragazze gli girassero intorno: se tutto ciò bastava per iniziare una relazione…
… sì. Mi piacerebbe molto essere la tua ragazza.
Era l'ora di buttarsi in una nuova avventura.
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da Phoenix » 27/11/2014, 20:03
Ti sottovaluti sempre troppo, Phoenix… Ma è anche per questo tuo essere umile e modesto che mi piaci così tanto.
Come poteva non sottovalutarsi quando per tutta la sua vita era stato soggetto a prese in giro da parte di quasi tutti i maschi della sua età? Phoenix era cresciuto anche fin troppo bene, abbastanza forte di carattere da superare traumi eccessivi ma gli era rimasta una profonda e indelebile cicatrice che forse soltanto una ragazza come Margaret avrebbe potuto offuscare alla sua vista interiore, facendolo concentrare su altro, su qualcosa di più bella come costruire un bel rapporto di coppia con lei. Grazie a quel piccolo complimento che gli fece, l'Ignis prese il coraggio a due mani e si avvicinò per dare alla Sanders un bel bacio sulla guancia. Sì, in effetti poteva sembrare un gesto un po' banale e bambinesco, ma per le sue fisime e i suoi timori quello era un grosso passo avanti, paradossalmente più del sesso in sé per sé.
Phoenix…
Visto e considerato che la dose di coraggio non si era ancora esaurita, l'infermiere veterinario decise addirittura di buttarsi e proporre, alla ragazza con la quale stava uscendo già da qualche settimana, di stare insieme. La guardò dritto negli occhi, la voce ferma quanto mai possibile, per quanto l'emozione e il timore del rifiuto fossero forti, ma non ce la faceva più a rimanere in quel limbo, tra la frequentazione e il fidanzamento. Sapeva anche che, qualora lei gli avesse accordato di essere una coppia, probabilmente avrebbe cominciato a dimostrarle di essere meno timoroso di esporsi in atteggiamenti intimi come il bacio sulle labbra, con la lingua o gli abbracci più stretti e calorosi. Il cuore batteva veloce in petto e l'aspettativa era altissima e come poterlo biasimare con una ragazza così bella davanti?
… sì. Mi piacerebbe molto essere la tua ragazza.
Davvero?! Sul serio? Io... cioè, è bellissimo, è una notizia magnifica!
Phoenix era uno di quei ragazzi che di soddisfazioni ne davano parecchie quando ricevevano delle buone nuove. Da buon Ignis, non gli piaceva contenere l'entusiasmo e la felicità, per questo anche i suoi occhi presero a brillare e, sì, anche un poco ad essere lucidi, già, lui era un maschio che non si faceva troppi problemi a commuoversi e che non gli dava fastidio mostrare la commozione davanti ad una ragazza, altro dettaglio per il quale spesso e volentieri era stato allontanato da molte possibili fidanzate, reputandolo poco virile. Con un sospiro emozionato e felice oltre l'immaginabile, il ragazzo le strinse più forte la mano e si avvicinò lentamente al suo viso, strusciando il naso col suo, coccoloso, dolce, mentre intorno a loro il mondo marino vagava qua e là e non si vedeva l'ombra di altri esseri umani.
Se questo è un sogno per favore non svegliarmi... Non so perché la Trama abbia deciso di farmi un regalo così bello ma... ti assicuro che non ti pentirai della tua scelta!
Ti amo... Ti amo... Ti amo... Ti amo... Ti amo...
La sua mente non poteva smettere di produrre quelle parole a ripetizione, ignara che intanto Margaret stava ascoltando perfettamente. In realtà anche soltanto guardando la sua espressione mentre la guardava qualcosa la si poteva intuire tranquillamente, ma un conto era mettere l'ipotesi, un altro saperlo per certo. Forse era un momento perfetto per darsi un bacio, ma Phoenix sapeva che ce ne sarebbero stati tanti altri ancora più belli ed era altrettanto certo che glielo avrebbe dato, perché adesso stavano insieme e non c'era motivo per evitare di far incontrare le loro labbra una volta per tutte. Solo a quel pensiero, l'immaginazione dell'Ignis vagava e lo faceva fantasticare su tutti i baci che si sarebbero potuti dare: davanti la porta di casa sua, dentro casa di Margaret, sul suo posto di lavoro o quello di lei, oppure... in un letto, completamente nudi e intenti a fare l'amore. Ovviamente se avesse saputo che certe scene le stava proponendo a ripetizione alla neo fidanzata, probabilmente sarebbe diventato rosso come un peperone extra forte messicano.
Un'ora più tardi | Ristorante sottomarino - Tavolo riservatoCome era ben ipotizzabile, il menù offre esclusivamente specialità di pesce! Ordina tutto quello che vuoi, ma proprio tutto tutto!
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da Margaret » 27/11/2014, 21:03
Davvero?!
Davvero!
Sul serio?
Sul serio!
Io... cioè, è bellissimo, è una notizia magnifica!
Sorrise l'americana, piacevolmente colpita dall'entusiasmo che stava dimostrando Phoenix: molti uomini non erano capaci di dare soddisfazione quando si trovavano di fronte ad una bella notizia - vedi Tyslion - oppure pensavano di doversi contenere per chissà quale motivo... lo spagnolo, invece, non si faceva evidentemente alcun problema a far comprendere le proprie emozioni a chi aveva di fronte, e alla Sanders sembrava una cosa dolcissima. Come dolce fu il gesto di far strusciare insieme i loro nasi, un gesto che la fece sorridere con più convinzione: più Amarillo le dimostrava di essere diverso da Robyn, più Margaret pensava che forse tra loro sarebbe andato tutto bene.
Se questo è un sogno per favore non svegliarmi... Non so perché la Trama abbia deciso di farmi un regalo così bello ma... ti assicuro che non ti pentirai della tua scelta!
Ti amo... Ti amo... Ti amo... Ti amo... Ti amo...
Lo penso anch'io...
Commentò Maggie, sporgendosi per posargli un piccolo bacio proprio sulla punta del naso che lui aveva fatto strusciare contro quello della ragazza, poco prima: la mente era piena dei suoi pensieri, dal "ti amo" alle immagini dei mille ipotetici baci che si sarebbero potuti dare... ma ancora, tra loro, il primo ed ufficiale contatto di labbra ancora non c'era stato; quasi le veniva da chiedersi quale fosse, per Phoenix, il momento perfetto per darselo - visto che per lei mettersi ufficialmente insieme avrebbe richiesto, di norma, almeno un piccolo contatto bocca a bocca... ma la pazienza vinceva sulla curiosità. O forse era talmente tanto curiosa da riuscire ad aspettare. Fatto stava, insomma, che era pronta ad attendere che fosse lui a fare il primo passo, sperando solo di non dover aspettare troppo... perché lei di voglia di baciarlo ne aveva, e pure parecchia.
[Parco Oceanografico > Ristorante Sottomarino > Tavolo riservato - Un'ora dopo]
Come era ben ipotizzabile, il menù offre esclusivamente specialità di pesce! Ordina tutto quello che vuoi, ma proprio tutto tutto!
Il posto era bellissimo, soprattutto perché il loro tavolo era attaccato ad una delle vetrate e, di conseguenza, si poteva mangiare mentre si osservavano gli animali nuotare... anche se così era Margaret quella che finiva per sentirsi un po' osservata!
C'è così tanta scelta, non saprei proprio da che parte cominciare! - esclamò la Sanders, studiando il menu con una tale attenzione da sembrare che dalla sua decisione dipendesse il destino del parco, o quasi - Credo che comincerò con questo antipasto misto: carpacci di salmone, spada e tonno con scaglie di mandorle, cozze al vino bianco, cocktail di scampi e polipo con patate, suona davvero bene!
Sperando che non fosse troppo abbondante, sennò non sarebbe riuscita a mangiare altro! A meno che...
Magari potremmo dividerlo, sempre che tu non voglia altro!
Propose l'americana, che di seguito lasciò le ordinazioni a Phoenix, cosicché le riferisse lui al cameriere, chiedendo solo una bottiglia d'acqua naturale oltre, eventualmente, al vino, perché non le andava di alterare il sapore del pesce con bibite zuccherose o frizzanti.
Non mi hai ancora detto com'è che sei diventato un Infermiere veterinario... era una tua passione fin da piccolo, qualcosa che hai sempre voluto?
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da Phoenix » 28/11/2014, 23:28
C'è così tanta scelta, non saprei proprio da che parte cominciare! Credo che comincerò con questo antipasto misto: carpacci di salmone, spada e tonno con scaglie di mandorle, cozze al vino bianco, cocktail di scampi e polipo con patate, suona davvero bene!
Sembra tutto molto buono! Io devo ancora decidere a dir la verità...
Magari potremmo dividerlo, sempre che tu non voglia altro!
Oh... sì sì, è un'ottima idea! Perfetto, allora cominciamo così, poi ci pensiamo con calma!
Con un sorriso tranquillo e spontaneo, Phoenix annuì alla proposta della Sanders, chiamando il cameriere in modo che potesse prendere le loro ordinazioni e congedarsi per qualche minuto, ma non prima di aver portato una bella bottiglia di vino bianco fresco, anzi, ghiacciato, in un cestello di metallo pieno di ghiaccio. Effettivamente era la prima volta che faceva bere a Margaret degli alcolici e sperava che reggesse bene, anche perché lui era in parte immunizzato dalla presenza del Fuoco nel corpo quindi il problema non se lo poneva.
Non mi hai ancora detto com'è che sei diventato un Infermiere veterinario... era una tua passione fin da piccolo, qualcosa che hai sempre voluto?
Che faccio, glielo dico? Le dico la verità? Non so, potrebbe essere sconveniente, mi imbarazzerei... Però non sarebbe giusto nasconderle qualcosa, è sbagliato. ... Uff, d'accordo... facciamoci coraggio...
Qualche anno fa, neanche tanti, sono stato colpito da una brutta malattia. Era un virus terribile che rischiava di portare dei seri danni al mio...
... apparato riproduttivo...
... corpo, al mio corpo, sì. Beh, in sostanza, un medico riuscì a trovare una cura attraverso il veleno di un animale e mi salvò la vita. Da quel giorno mi sentii così tanto in debito con la natura che scelsi di intraprendere questa carriera.
Per cercare di colmare il silenzio creatosi dopo quella confidenza, Phoenix riempì i bicchieri di entrambi, bevendo poi un sorso di vino.
Ah s-sia chiaro, ora sono sanissimo! Cioè, non ho nulla che non va, funziono normalmente!
No no, così lo capisce dove sei stato malato!
Intendo digestione, invecchiamento, tiroide, pressione e via... via dicendo...
Ti prego Trama, fa' che arrivi presto da mangiare, per cortesia...
Naturale che si sentisse molto a disagio, ma allo stesso tempo era contento di averle parlato senza filtri, senza aver nascosto troppo di quella storia, d'altronde non era per forza necessario specificare dove avesse colpito il virus, no? Ecco, Phoenix in un certo senso sapeva che prima o poi, soprattutto adesso che stavano assieme, lei si sarebbe accorta alla perfezione di quella "piccola" malformazione alle parti basse, ma preferiva non pensarci, rimuovendo quel pensiero dalla mente, evitando così che lo scoprisse anche la bella Sanders grazie ai suoi poteri sovrumani.
Tu invece hai in mente qualche altro progetto lavorativo particolare? Nel senso, la bargirl è un mestiere momentaneo oppure ti piace proprio e lo vuoi proseguire specializzandoti o aprendo un locale tuo?
Meglio focalizzarsi su di lei, certo, era la cosa migliore, anzi, l'unica cosa da fare per non rischiare di arrossire o tornare sull'argomento. Nel frattempo, arrivarono le prime portate di cibo dall'aspetto davvero invitante, talmente tanto che al ragazzo venne letteralmente l'acquolina in bocca mentre passava lo sguardo un po' su ogni vassoio. I prezzi di quel ristorante non erano gonfiati, tutto il pesce sapeva di fresco, con un odore delizioso e una fragranza della carne e della polpa morbida come poche altre volte gli era capitato di sentire con la forchetta. Alzò anche gli occhi su di lei per capire se fosse soddisfatta, non dimenticandosi mai di elencare nella propria mente la solita valanga di complimenti e commenti su quanto fosse la ragazza più bella che avesse mai visto in vita sua.
Ti servo io, vuoi? Dimmi cosa preferisci per prima!
Già, era anche un piccolo grande gentiluomo.
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da Margaret » 29/11/2014, 0:27
Oh... sì sì, è un'ottima idea! Perfetto, allora cominciamo così, poi ci pensiamo con calma!
Sorrise, entusiasta e soddisfatta l'americana per quel pasto che si preannunciava fantastico: e poi avrebbero bevuto anche del vino! Non che Margaret fosse un'alcolizzata o chissà cosa, ma le piaceva assaporarne il gusto ogni tanto, le sembrava quasi un momento speciale, una sorta di regalo: e quale modo migliore per celebrare la relazione che era appena nata tra loro, se non brindare con dell'ottimo vino bianco in mano? Mentre aspettavano la cena, però, non potevano certo stare in silenzio a guardarsi negli occhi - per quanto fosse una cosa molto romantica: per questo, Margaret gli chiese perché fosse diventato un infermiere veterinario e, di conseguenza, come gli fosse nata quella passione.
Che faccio, glielo dico? Le dico la verità? Non so, potrebbe essere sconveniente, mi imbarazzerei... Però non sarebbe giusto nasconderle qualcosa, è sbagliato. ... Uff, d'accordo... facciamoci coraggio...
Parole - pensieri - che la lasciarono internamente perplessa: cosa poteva esserci di così grave da spingerlo a prendere in considerazione l'idea di mentirle?
Qualche anno fa, neanche tanti, sono stato colpito da una brutta malattia.
Ah! Che tipo di malattia?
Era un virus terribile che rischiava di portare dei seri danni al mio...
Al tuo?
... apparato riproduttivo...
... corpo, al mio corpo, sì. Beh, in sostanza, un medico riuscì a trovare una cura attraverso il veleno di un animale e mi salvò la vita. Da quel giorno mi sentii così tanto in debito con la natura che scelsi di intraprendere questa carriera.
Ma pensa che storia strana!
Esclamò la Sanders, a cui ovviamente venne spontaneo chiedersi se ci fossero stati degli "effetti collaterali" al suo apparato riproduttivo, dopo quella malattia... e soprattutto se e quando l'avrebbe scoperto di persona.
Ah s-sia chiaro, ora sono sanissimo! Cioè, non ho nulla che non va, funziono normalmente!
... funzioni?
No no, così lo capisce dove sei stato malato!
Intendo digestione, invecchiamento, tiroide, pressione e via... via dicendo...
Ti prego Trama, fa' che arrivi presto da mangiare, per cortesia...
Ah beh certo, capisco!
Gli sorrise con dolcezza, anche se dentro di sé stava ridendo non per prenderlo in giro, ma perché lo trovava buffo e dolcissimo con quel suo modo di fare un po' goffo ma sicuramente tenero: sì, le piaceva davvero, e sperava che col tempo lo spagnolo cominciasse a pensare un po' di meno e a parlare un po' di più.
Tu invece hai in mente qualche altro progetto lavorativo particolare? Nel senso, la bargirl è un mestiere momentaneo oppure ti piace proprio e lo vuoi proseguire specializzandoti o aprendo un locale tuo?
In realtà è nato tutto un po' per caso... - rispose la Sanders - Ho cominciato questo lavoro per stare vicina al mio ex, che lavorava allo Shamrock ad Hogsmeade, lo conosci? Beh, comunque dopo che ci siamo lasciati ho mollato il lavoro lì, però non sapevo che altro fare... e alla fine mi hanno presa all'Underground, a Londra! Non sono una dipendente fissa però, dò una mano solo ogni tanto, e per il momento mi va bene così!
Pochi impegni, piccole entrate che le servivano per essere un po' indipendente, e la voglia di godersi la vita fino all'ultimo secondo.
Forse un giorno vorrò un locale mio, ma al momento non ci penso proprio, e... Oh, guarda, il nostro antipasto!
Sorrise contenta quando il piatto - enorme, a dire il vero - venne messo al centro tra loro, con due piatti vuoti di fronte a ciascuno: sembrava tutto super invitante, da far venire l'acquolina in bocca.
Ti servo io, vuoi? Dimmi cosa preferisci per prima!
D'accordo, però facciamo un brindisi, dai! - lo incitò Maggie, prendendo il proprio bicchiere ed incitando lo spagnolo a fare lo stesso - A questo parco, a questa cena... e a noi. Ti piace?
Gli domandò, e se Phoenix fosse stato d'accordo, allora i bicchieri avrebbero tintinnato l'uno contro l'altro, prima che l'americana si portasse il proprio alle labbra e ne prendesse un sorso.
Mmh, delizioso! E adesso si mangia! - anche perché lo stomaco reclamava parecchio - Io vorrei una fettina di ogni carpaccio, per cominciare... e con tante scaglie di mandorle sopra, grazie tesoro!
In fondo stavano insieme, no?
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da Phoenix » 29/11/2014, 18:36
In realtà è nato tutto un po' per caso... Ho cominciato questo lavoro per stare vicina al mio ex, che lavorava allo Shamrock ad Hogsmeade, lo conosci?
Direi di no, non ci sono mai stato, Hogsmeade è una città... famosa per caso?
Per chi aveva frequentato la Cyprus, il nome Hogsmeade non significava assolutamente nulla. Il celebre paese molto vicino alla scuola europea diventava importante soltanto alle orecchie di tutti coloro che avevano passeggiato per le vie del Castello, altrimenti non era tanto diverso da una città italiana come Ascoli o una inglese come Newcastle.
Beh, comunque dopo che ci siamo lasciati ho mollato il lavoro lì, però non sapevo che altro fare... e alla fine mi hanno presa all'Underground, a Londra! Non sono una dipendente fissa però, dò una mano solo ogni tanto, e per il momento mi va bene così!
L'Underground invece lo conosco, ci ho fatto un salto ogni tanto, nei mesi passati. Conosco benissimo una delle bariste, Zoé, è piuttosto brava e molto famosa tra i frequentatori assidui. Però è molto che non capito, tu che turni svolgi?
Meno male che non è rimasta all'altro locale. Non vorrei che ci fosse qualche ritorno di fiamma con l'ex ragazzo, sarebbe deprimente, anche se forse la capirei. Cosa ci troverà in me di così tanto speciale? Sono come la Luna e lei il Sole, ergo la mia luce deriva da quella che mi fornisce lei...
Forse un giorno vorrò un locale mio, ma al momento non ci penso proprio, e... Oh, guarda, il nostro antipasto!
In effetti era carino immaginarla mentre apriva un pub tutto suo, specie perché quando la proprietaria era una bella ragazza la clientela maschile arrivava a file, favorendo quindi i guadagni e di conseguenza la pubblicità positiva. Le stava quasi per proporre di cercare un locale nel panorama spagnolo perché era un buon punto per iniziare una attività simile, ma si fermò in tempo, ricordando che stavano insieme da qualche ora, non da qualche anno, condizionarle la vita a quel modo poteva risultare quanto mai contro producente. Prima di servirle quello che desiderava, comunque, si dedicarono ad un bel brindisi, alzando i calici con il vino fresco e non troppo pesante come gradazione alcolica.
A questo parco, a questa cena... e a noi. Ti piace?
Moltissimo... ed anche alla tua bellezza, che annichilisce quella di chiunque altra...
I due vetri si toccarono, tintinnando, poi fu il momento di bere qualche sorso guardandosi negli occhi e poi finalmente di cominciare a mangiare tutto quello che le portate avevano da offrire. Non gli sembrava vero che stesse andando tutto così alla grande, doveva essere un sogno oppure qualcosa di molto simile. In realtà era lei il sogno, il sogno di ogni ragazzo o per lo meno di parecchi, ma per fortuna aveva scelto lui e Phoenix non aveva intenzione di farla soffrire o deluderla come aveva fatto il suo ex.
Io vorrei una fettina di ogni carpaccio, per cominciare... e con tante scaglie di mandorle sopra, grazie tesoro!
T-tesoro? Mi ha chiamato "Tesoro", wow... ha un suono bellissimo quando esce dalle sue labbra... ... Labbra che vorrei baciare, che voglio baciare...
Subito! Ecco qui... è abbastanza... tesoro?
C'era una complicità tra loro che proprio non riusciva a non percepire con precisione e chiarezza. Il fatto che lei potesse leggere i suoi pensieri aveva avvantaggiato molto il loro rapporto e questo spingeva il ragazzo ad osare sempre di più, provando a capire se lei fosse contenta o meno di quei passi avanti. Fino ad allora, comunque, tutto era andato liscio come l'olio, anzi molto ma molto di più. Ad un tratto, Phoenix si permise addirittura di imboccarla con un sorriso gentile e molto dolce, fissandola come si poteva fissare la cosa migliore che la vita potesse regalare, ed in un certo senso per lui Margaret era esattamente quello.
Maggie, senti ma... posso chiederti esteticamente, qual è la cosa che ti piace di più in... un ragazzo? Quella che attira maggiormente la tua attenzione e che trovi affascinante o...
... eccitante...
... nulla, affascinante credo sia il termine più giusto!
Dietro quella domanda c'era un intento ben preciso: capire se, esente altezza, lui avesse delle altre caratteristiche fisiche che potessero ugualmente piacerle molto e che potesse apprezzare con gioia. In fondo sapeva benissimo di essere ben allenato e atletico, anche se comunque non era assolutamente nelle condizioni di potersi ritenere un culturista, ma da quel che aveva capito tanto a lei i tipi simili al fidanzato della sorella maggiore non piacevano, quindi tanto di guadagnato.
Ah, il mio Capo, all'ambulatorio, mi ha fatto i complimenti, dice che sei davvero un "bocconcino prelibato", parole sue! Eheheh, mi ha preso in giro quasi per mezza giornata la scorsa settimana quando sei passata per i vaccini di Peach.
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da Margaret » 29/11/2014, 21:52
Direi di no, non ci sono mai stato, Hogsmeade è una città... famosa per caso?
Ah, giusto, che scema! - esclamò Maggie, dandosi una manata sulla fronte e prendendosi in giro da sola: anche lei era americana e, all'inizio, di Hogsmeade non aveva mai sentito parlare… ma ormai stava da così tanto a Londra e dintorni da averla imparata a girare tutta perfettamente - È una cittadina famosissima tra i maghi, soprattutto per coloro che hanno studiato ad Hogwarts, perché è una delle poche ad essere interamente abitata da persone con poteri magici!
E non magari, come Londra, ad avere solo delle zone specifiche dove i maghi risiedevano: Hogsmeade era tutta magica, dal primo all'ultimo mattone.
È un posto molto carino con tanti negozi, magari un giorno ci facciamo un giro se ti va! - gli propose la Sanders, prima di spiegargli dove lavorasse attualmente.
L'Underground invece lo conosco, ci ho fatto un salto ogni tanto, nei mesi passati. Conosco benissimo una delle bariste, Zoé, è piuttosto brava e molto famosa tra i frequentatori assidui. Però è molto che non capito, tu che turni svolgi?
Ah sì, la conosco anch'io! - non benissimo, ma la conosceva e le stava anche simpatica - Non ho dei turni fissi, più che altro capito nelle serate in cui ci sono più clienti e c'è bisogno di una mano, come il Sabato sera per esempio. - rispose, con un sorriso tranquillo - Solitamente lavoro all'Underground due o tre volte a settimana, ma sono molto flessibile con gli orari e credo sia per questo che Liv continua a farmi tornare!
Considerando che non era una dipendente fissa, non era sicuro che la donna la facesse tornare ogni volta a lavorare lì - lo stipendio, ad esempio, lo riceveva a fine serata e non, come Zoé, alla fine del mese; però Maggie era sempre molto disponibile e flessibile con gli orari e i giorni, perciò Liv non aveva problemi a farsi dare una mano da lei.
Meno male che non è rimasta all'altro locale. Non vorrei che ci fosse qualche ritorno di fiamma con l'ex ragazzo, sarebbe deprimente, anche se forse la capirei. Cosa ci troverà in me di così tanto speciale? Sono come la Luna e lei il Sole, ergo la mia luce deriva da quella che mi fornisce lei...
L'ultima frase, in particolare, la colpì per la sua dolcezza, per il romanticismo insito in essa: ma come faceva a non accorgersi quanto fosse dolce, speciale e meraviglioso? D'accordo sì, teoricamente nemmeno l'americana avrebbe dovuto saperlo, visto che era grazie al suo potere che poteva cogliere i suoi pensieri… ma lo sapeva, ed era quello l'importante. Sorridendo felice, Maggie accolse con entusiasmo l'arrivo degli antipasti, facendosi servire da Phoenix non prima, però, di avergli proposto un bel brindisi.
Moltissimo... ed anche alla tua bellezza, che annichilisce quella di chiunque altra...
Ed alla tua dolcezza, che ti rende meraviglioso ai miei occhi.
Perché non era giusto, a suo avviso, celebrare solo il proprio essere ed i propri pregi, quando lo spagnolo ne aveva altrettanti, e di ugualmente importanti: i bicchieri tintinnarono ed entrambi bevvero un sorso di ottimo e fresco vino bianco, prima di servirsi - anzi, nel caso della mora fu il fidanzato a farlo - di quel ben di Merlino che avevano di fronte; in tale occasione, la Sanders usò con lui un dolce vezzeggiativo, ipotizzando che non ci fosse nulla di male dal momento che stavano insieme.
T-tesoro? Mi ha chiamato "Tesoro", wow... ha un suono bellissimo quando esce dalle sue labbra... ... Labbra che vorrei baciare, che voglio baciare...
Subito! Ecco qui... è abbastanza... tesoro?
È perfetto! - esclamò la ragazza con un gran sorriso, prendendo ad assaggiare e a mugolare entusiasta di fronte all'antipasto assolutamente perfetto, con pesce freschissimo e sapori deliziosi - Mmmh, è fantastico! E poi queste mandorle sopra danno una croccantezza al carpaccio davvero azzeccata! Tu che ne pensi?
Apprezzava e si vedeva, anche perché non credeva ci fosse motivo di non dare soddisfazione a qualcosa nel momento in cui quel qualcosa era assolutamente divino.
Maggie, senti ma... posso chiederti esteticamente, qual è la cosa che ti piace di più in... un ragazzo? Quella che attira maggiormente la tua attenzione e che trovi affascinante o...
... eccitante...
... nulla, affascinante credo sia il termine più giusto!
Affascinante? - domandò Margaret, pensieroso - Il sorriso, direi, e lo sguardo! Mi piacciono gli sguardi penetranti e i sorrisi che ti fanno venire voglia di sorridere a tua volta! E poi beh, chiaramente i ragazzi con un bel fisico come il tuo non mi sono certo indifferenti!
Perché negarlo? Le piacevano i bei ragazzi, ma non era necessario che fossero palestrati o enormi: Phoenix le piaceva esattamente com'era, anche perché quando sorrideva pareva quasi illuminare tutto il suo mondo.
Ah, il mio Capo, all'ambulatorio, mi ha fatto i complimenti, dice che sei davvero un "bocconcino prelibato", parole sue! Eheheh, mi ha preso in giro quasi per mezza giornata la scorsa settimana quando sei passata per i vaccini di Peach.
Ma davvero?! - arrossì a quelle parole, sorridendo leggermente imbarazzata e spostandosi i capelli dietro l'orecchio - Beh, grazie! Anche lei è una donna stupenda, e da quel poco che ho visto, cavolo, ci sa proprio fare con gli animali, eh?!
Esclamò la Sanders, che ricordava come gli animali presenti nell'ambulatorio quasi smaniassero per farsi visitare da lei.
È un bravo capo? Avete un bel rapporto, o c'è quella sorta di distanza classica tra padrone e dipendente?
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da Phoenix » 02/12/2014, 17:29
No, ovviamente lui non conosceva nulla del mondo magico famoso per i frequentatori di Hogwarts. Hogsmeade era un paese molto piccolo ed anche se carino e piacevole, non poteva vantare sicuramente attrazioni che lo facessero risaltare oltre oceano. Phoenix comunque era felice di aver studiato alla Cyprus, nonostante la scuola europea fosse considerata comunque la migliore riguardo alle tecniche di insegnamento e alla qualità del corpo docente. Sicuramente vivere in un ambiente più libero, grande ed estroverso come quello americano non aveva fatto benissimo al suo orgoglio e alla sua autostima, poiché più studenti valeva a dire più prese in giro, ma a parte quello, era convinto che tutto ciò che aveva imparato era abbastanza affinché fosse pronto a mettersi in gioco nella vita e di fronte a qualsiasi situazione. Accettò volentieri di fare un salto ad Hogsmeade con lei, comunque, chiedendole gentilmente di non andare però in quel locale dove aveva lavorato con l'ex fidanzato, dimostrando quella buona punta di gelosia e preoccupazione di perderla che era innegabile da osservare. Parlarono poi del nuovo lavoro all'Underground di Margaret, della sua conoscenza con il resto dello staff del locale e dei suoi orari, in modo che, una volta conosciuti, Phoenix potesse andarla a trovare quando sapeva che era di turno, cogliendo anche l'occasione per salutare Zoé, la quale era una vita che non la vedeva e gli faceva piacere chiederle come procedessero le cose e quanti altri maschi avesse scartato come pretendenti fino a quel momento. Già, quella ragazza tutto pepe era uno dei premi più ambiti che aveva da offrire l'Underground, dopo la sua splendida Sanders, ovviamente. La cena quindi procedeva a meraviglia e le portate, oltre ad essere buone e piacevoli alla vista, emanavano anche un profumo delizioso, contribuendo a rendere ogni dettaglio perfetto, come perfetto fu anche il brindisi che i due neo fidanzati fecero poco più tardi.
Moltissimo... ed anche alla tua bellezza, che annichilisce quella di chiunque altra...
Ed alla tua dolcezza, che ti rende meraviglioso ai miei occhi.
Essere meraviglioso agli occhi di Margaret era la cosa che più gli importava. Questo perché voleva dire che possedeva una caratteristica che la attirava e che lo rendeva un buon partito per lei. Phoenix aveva sempre paura di non essere un gran che per le ragazze, di non rappresentare chissà quale fortuna ad avercelo come fidanzato, dimenticandosi spesso di guardarsi dentro o allo specchio, individuando invece tanti lati di sé piacevoli e soprattutto preziosi. Lei li stava scoprendo a poco a poco, anche grazie al suo potere, così li valorizzava e lo faceva focalizzare su essi rendendogli gli occhi luminosi di sincera felicità. Forse fu anche per quel motivo che, dopo averle confermato la bontà di uno dei tanti piatti sul tavolo, il PA decise di chiederle un parere riguardo i suoi gusti estetici. In un certo senso voleva sperare che, in mezzo alla lista di parti del corpo più da apprezzare, Margaret ci mettesse qualcosa che possedesse anche lui, così da rassicurarsi ulteriormente di non essere da meno di tanti altri. In verità, Phoenix voleva anche sapere se tali parti la rendessero più eccitata sessualmente, insomma, la mandassero su di giri tanto da dire "caspita, con lui ci farei follie", ma era ancora troppo timido per esporsi fino a quel punto e poi temeva di metterla troppo in imbarazzo.
Affascinante? Il sorriso, direi, e lo sguardo! Mi piacciono gli sguardi penetranti e i sorrisi che ti fanno venire voglia di sorridere a tua volta! E poi beh, chiaramente i ragazzi con un bel fisico come il tuo non mi sono certo indifferenti!
Beh, non mi hai mai visto nudo!
Che cosa? Cosa cazzo ho detto?! No no no...
Cioè, intendevo dire... cosa ti fa credere che abbia un bel fisico? Potrei... potrei anche essere un falso magro, no?
Ma poi perché nudo? Potevo dire "senza maglietta", il membro non fa mica parte del fisico! ... Ok, mi piacerebbe se vedesse anche quello ma non c'entra nulla, ho sbagliato parola! Dovevo essere più preciso e ho combinato un disastro...
La difficoltà nel rapportarsi ad una ragazza che faceva sangue era direttamente proporzionale a quanto sangue ella facesse alla persona. Per quel motivo Phoenix spesso si incartava da solo o faceva doppi sensi là dove non voleva, perché aveva desiderio di lei, di farci del sesso, era piuttosto umano dopo tutto quel tempo di frequentazione, fermo restando che era fin dal loro primo incontro che lo sognava. Certo, forse un esperto avrebbe anche potuto ricordargli che se manco avevano iniziato dal bacio certe pratiche di livello avanzato poteva pure scordarsele, ma questo se lo ripeteva anche da solo senza bisogno di aiuto. Con un respiro preoccupato e impacciato bevve un bel sorso di vino, preferendo cambiare argomento e parlare della considerazione che il suo capo avesse della Sanders. Margaret passava spesso a far visitare Peach per dei controlli di routine, ma Rachel Dyther l'aveva vista soltanto l'ultima volta, la settimana precedente, dato che spesso si chiudeva nel suo ufficio interno all'ambulatorio evitando di affacciarsi nella sala d'aspetto.
Ma davvero?! Beh, grazie! Anche lei è una donna stupenda, e da quel poco che ho visto, cavolo, ci sa proprio fare con gli animali, eh?!
Si fidano sempre tutti di lei, anche quelli più aggressivi. Certo, con quelli più agitati ci mette di più ma alla fine cedono!
È un bravo capo? Avete un bel rapporto, o c'è quella sorta di distanza classica tra padrone e dipendente?
Abbiamo un buon rapporto, si fida di me e mi conferisce sempre più incarichi delicati. Però non abbiamo un vero e proprio rapporto amichevole, una minima distanza c'è ma la cosa non mi infastidisce affatto.
Non ci si poteva aspettare che una donna impegnata come il suo Capo perdesse tanto tempo in convenevoli o chiacchiere frivole. Inoltre avevano due vite molto separate e spesso e volentieri, quando Phoenix le aveva chiesto se per caso gradisse essere riaccompagnata a casa visto l'orario tardo, lei rifiutava cordialmente dicendo che non c'era problema e che poteva rientrare da sola senza che lui si preoccupasse. Il vero motivo naturalmente gli era sconosciuto ma l'Ignis l'aveva preso come un segno di distacco professionale tra padrone e dipendente, proprio come lo aveva identificato Margaret stessa. Una volta finito di mangiare tutto quello che il ristorante aveva da offrire come piatti salati e di pesce, venne la volta dei dolci, il giusto modo per terminare un pasto spettacolare come quello. Phoenix chiese gentilmente al cameriere di portare alla fidanzata la carta con la lista completa e la esortò ancora una volta a prendere tutto quello che preferiva, senza badare a spese, in fondo aveva messo da parte alcuni fondi dello stipendio appositamente per potersi permettere quella giornata tanto dispendiosa ma immensamente piacevole e magica.
C'è qualche luogo particolare che vorresti visitare una volta usciti di qui? Tanto hai detto che non hai orario, no?
Perché non ti fermi da me? Eh... sarebbe bello poterglielo proporre con così tanta tranquillità...
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