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da Amy » 28/06/2015, 23:31
Ce l’abbiamo fatta! Ce l’abbiamo fatta! Il tuo piatto è stato superlativo. Sarà che adoro il gelato al tè verde ma l’idea di fare un gelato di rucola e prezzemolo credo sia davvero pazzesca. Ohhh quanto mi piacerebbe che Lucas fosse qui a vederci… anche Tisifone s’intende… però potremo fargli vedere i nostri ricordi anche se trovare un Pensatoio non è semplice… anzi no, ho un’idea migliore… potremmo direttamente farglieli assaggiare … anche se forse la giuria ha ragione… il mio antipasto è un po’ troppo corposo … ahhhh che importa! L’hanno trovato abbastanza equilibrato, buono ed elaborato da farmi passare quindi Lucas lo dovrà assolutamente assaggiare!
Dal momento in cui i giudici avevano preso la prima forchettata del suo antipasto fino a quando il presentatore non li aveva congedati, Amy veva tenuto una postura rigida, quasi imbalsamata, con la schiena dritta, le mani in grembo strette l’una sull’altra e spingendo con i piedi verso il basso per “ancorarsi” maggiormente al terreno. Non c’era da meravigliarsi quindi che, non appena si trovò lontano dagli occhi indagatori e indiscreti dei giudici si mise fisicamente a saltellare e a battere le mani contenta come una ragazzina riversando quel fiume in piena di parole sull’unica persona con cui aveva un discreto rapporto: Noah Pellegrino. Forse, se non si fosse aggiudicato il Grembiule Nero, si sarebbe avvicinata – avrebbe svolazzato rende meglio l’idea – anche ad Alistair che aveva conosciuto di sfuggita proprio al matrimonio di Pellegrino e che poi aveva rivisto alcune volte a Hogwarts ma senza avere la possibilità di scambiarci due parole. Dopo aver scambiato qualche chiacchiera con l’italoamericano, l’Harada tornò in camera per farsi un lungo bagno rilassante per poi distendersi pancia sotto sul tappeto e fare una lunga chiamata via camino con il suo fidanzato. Utilizzare il cellulare sarebbe stato molto più nelle sue corde babbane ma non voleva privarsi del piacere di intravedere il volto dell’uomo che amava anche se tra i tizzoni ardenti.
IL GIORNO DOPO
Aveva dormito benissimo quella notte e chiunque l’avrebbe compreso guardandola in viso mentre, grembiule e cuffietta al loro posto, ascoltava le parole del presentatore che ricordava gli elementi essenziali di un buon primo – saporito e di veloce digestione – e come quella prova fosse essenziale per Alistair al fine di non essere eliminato. Aveva un’espressione del viso completamente rilassata, un lieve sorriso a incresparle le labbra e gli occhi vispi che saettavano in giro per “saggiare il polso” degli avversari. No, non stava prendendo sottogamba l’importanza della gara, solo che la pressione da competizione sembrava tardare a farsi sentire. Si era iscritta per gioco e lo stava vivendo così, come un bellissimo gioco che sarebbe potuto terminare in ogni istante.
…Ovviamente, per questa sfida, gli ingredienti a vostra disposizione saranno ancora di più, ma ricordate sempre che tutti quelli scelti dovranno essere comunque protagonisti e non un mero sfondo per una ricetta completamente diversa, niente gesti furbi e sconsiderati, insomma….
1) Tonno 2) Uova 3) Limone 4) Salsicce [Qualsiasi Tipo] 5) Peperoncino 6) Arancia 7) Mozzarella 8) Patate 9) Zafferano 10) Calamari 11) Spinaci 12) Vitello 13) Mascarpone 14) Lenticchie 15) Astice 16) Banana 17) Melanzane 18) Salmone 19) Piselli 20) Menta 21) Zucca
Come diavolo faccio a creare qualcosa di saporito, corposo ma non troppo pesante quando leggendo gli ingredienti l’unica cosa che mi viene in mente è nonna O’Brian che mi ripete “ più è unto e grasso più è buono”?
Facendo trascinare da quel pensiero, Amy chiuse gli occhi per un attimo e lasciò cadere la testa ciondoloni sul petto in un gesto disperato – e se non fosse apparsa pazza o stupida la testa l’avrebbe sbattuta direttamente sul ripiano di fronte a lei – nel tentativo di raccogliere le idee e partorirne una decente. Le piaceva manipolare il cibo e giocare con i sapori, creare qualcosa non solo con la fantasia, accostando sapori diversi, ma anche con le mani, impastando e ritagliando e questo implicava che il suo piatto sarebbe stato a base di pasta fresca fatta in casa. Già ma quale? Le opzioni erano praticamente infinite e molte dipendevano dal fattore tempo.
Il tempo a disposizione per la preparazione è di DUE ORE E UN QUARTO. Sapete bene cosa sto per dire adesso, non è così? ... VIA!
RAVIOLI!
Urlò nella sua mente – un tributo al padre che ne andava ghiotto anche se non se lo meritava – calcolando che, facendo riposare la pasta mezz’ora, avrebbe avuto abbastanza tempo a disposizione per preparare il ripieno e il sugo, stendere i ravioli, cuocerli e impiattarli.
Già, ma cosa ci metto dentro?
Ricotta e spinaci erano un must ma anche qualcosa di scontato e banale. Poteva separare i due ingredienti principali , incorporando il secondo nella sfoglia e usando il primo come “addensante” per il ripieno e condire il tutto con una salsa particolare però anche così il piatto le sembrava povero o meglio non abbastanza ricercato per una competizione di quel livello.
E poi lo zafferano mi stuzzica tanto…
Soprattutto da quando aveva scoperto che, in pratica, stava bene con qualsiasi cosa, cioccolato incluso. Allora perché non osare e affiancare ai ravioli agli spinaci quelli allo zafferano?
E questa volta il piatto sarà leggero e delicato, sfizioso e profumato… o almeno lo spero.
Si disse mentre correva alla dispensa per prendere per prima cosa gli ingredienti per le sfoglie e quindi farina, uova, sale, olio, spinaci e una bustina di zafferano. Una volta messi a lessare gli spinaci in un tegame coperto, versò in una ciotola la farina setacciata, le uova, il sale e il contenuto della bustina di zafferano stemperato in un cucchiaio d’acqua.
Meglio chiudere prima che bruci tutto.
Borbottò, interrompendo per un attimo la lavorazione del panetto allo zafferano per spegnere la fiamma sotto gli spinaci, per poi riprendere a impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Una volta soddisfatta del risultato ottenuto posizionò l’impasto in una ciotola e, ricoperta con un panno, creò con un colpo di bacchetta sul ripiano una cupola fresca in cui farla riposare. Si lavò quindi velocemente le mani e, passati gli spinaci al setaccio, incorporò alla farina e alle uova la crema liscia ottenuta insieme a un pizzico di sale. Si rimise quindi all’opera, impastando energicamente e ringraziando gli insegnamenti di Mamà Benoit che l’avevano spinta a incantare la propria cuffietta affinchè nulla, né ciocche di capelli né goccioline di sudore, potessero sfuggirle e andare a infastidirla mentre lavorava.
E anche questo è fatto.
Affermò soddisfatta, mettendo a riposare anche il secondo impasto. Con un colpo di bacchetta – il tempo non era tantissimo e qualche vantaggio ad essere maghi in fin dei conti c’era – ripulì per bene il ripiano di lavoro per poi correre a prendere gli ingredienti per il ripieno e il condimento: ricotta, noci, speck, arancia, pinoli, latte, filetti di salmone fresco, caprino, timo, uova, patate, e qualche spezia per la salsa come la curcuma e l’harissa, oltre al brandy per sfumare.
Vediamo un po’… meglio iniziare a lavorare su più fronti se no il tempo non mi basta…
Per preparare i due impasti, infatti, erano trascorsi circa quarantacinque minuti, quindi aveva ancora più o meno un’ora e mezza a disposizione. Fece quindi sciogliere del burro in una padella e vi adagiò i filetti di salmone e mentre questi cuocevano a fuoco basso si dedicò alla preparazione della salsa di noci, tritando le noci con del latte e poi aggiungendo nel mixer un filo d’olio, dei pinoli, aglio, sale e parmigiano grattugiano. Non appena il salmone fu cotto, lo spostò su un piatto da portata per farlo raffreddare , fece bollire una patata e si mise a lavorare in una terrina della ricotta fresca di mucca insieme alla salsa di noci, lo speck tagliato a dadini e la scorza di un’arancia, privata della parte bianca. Una volta che il tutto fu ben amalgamato ripose il primo ripieno da parte per dedicarsi interamente al secondo, aggiungendo in un mixer il salmone cotto sbriciolato, il caprino, le foglie di timo, alcuni gherigli di noce, l’uovo e la patata lessa.
Primo ripieno… secondo ripieno… Ora la pasta.
Stese prima la pasta verde con il mattarello e dalla sfoglia ricavò con un coppapasta quadrato dei piccoli fazzolettini al cui centro dispose una pallina di ripieno di ricotta, speck,salsa alle noci e bucce d’arancia. Con la punta delle dita inumidite avvicino i quattro lembi e li richiuse delicatamente in modo da formare delle piccole piramidi. Ripetè quindi lo stesso procedimento con la pasta allo zafferano, ponendo al centro dei fazzolettini il ripieno di salmone e caprino.
Per tutti i Kami, sono quasi in ritardo…
Esclamò preoccupata, mettendosi a preparare il condimento e cioè una salsa all’arancia sfumata con del brandy, addensata con della fecola sciolta in un po’ di latte freddo e aromatizzata con sale, pepe, curcuma, harissa e una punta di zucchero. Una volta che i ravioli furono cotti, Amy riempì il fondo di ogni piatto con della salsa all’arancia e vi dispose sopra tre ravioli verdi e tre ravioli gialli. Ebbe appena il tempo di sistemare dei gherigli di noci e qualche ciuffo di scorza d’arancia fresca prima che il presentatore decretasse che la gara fosse terminata.
Ohi ohi ohi che stanchezza…
Si lamentò tra sé, stiracchiando la schiena prima di offrire la propria creazione ai giudici con il suo solito sorriso sulle labbra.
Il mio primo consiste in diversi tipi di ravioli. Uno agli spinaci, ripieno di ricotta, salsa di noci, speck e scorza d’arancia e l’altro allo zafferano con salmone fresco, caprino, timo e noci. Come condimento ho optato per una salsa delicata e aromatizzata che sposasse bene con entrambi i ripieni, cioè una salsa all’arancia il cui sapore dolciastro è smorzato dalla presenza della curcuma e dell’harissa.
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da Noah » 30/06/2015, 17:05
Ce l’abbiamo fatta! Ce l’abbiamo fatta! Il tuo piatto è stato superlativo. Sarà che adoro il gelato al tè verde ma l’idea di fare un gelato di rucola e prezzemolo credo sia davvero pazzesca.
Anche il t--
Ohhh quanto mi piacerebbe che Lucas fosse qui a vederci… anche Tisifone s’intende… però potremo fargli vedere i nostri ricordi anche se trovare un Pensatoio non è semplice…
In realt--
... anzi no, ho un’idea migliore… potremmo direttamente farglieli assaggiare … anche se forse la giuria ha ragione… il mio antipasto è un po’ troppo corposo...
Sono sicuro che fosse buon--
… ahhhh che importa!L’hanno trovato abbastanza equilibrato, buono ed elaborato da farmi passare quindi Lucas lo dovrà assolutamente assaggiare!
Era riuscito a finire almeno una frase? Assolutamente no, ma in fondo a Noah importava ben poco: aveva ormai imparato a non rimanerci male se l'esuberanza di Amy impediva a chiunque di esprimersi, e in fondo aveva tutte le ragioni per essere felice; il suo piatto, come quello di Pellegrino, era stato un gran successo, perché non gioirne un poco? E tuttavia l'italo-americano non se la sentiva di essere totalmente felice, non quando una persona che conosceva e stimava - anche in campo culinario - si era ritrovata col grembiule nero e la possibilità concreta di essere tagliato fuori dalla competizione: dopo aver sorriso all'Harada ed averle augurato un grande in bocca al drago per la prova del giorno, infatti, Noah si avvicinò ad Alistair e, senza dire nulla, gli diede un'amichevole pacca sulla spalla, fissandolo con aria incoraggiante per qualche secondo; certo, quella era una competizione, ma non vedeva alcun motivo per essere felice degli insuccessi di una persona amica. Solo dopo aver salutato entrambi gli "avversari", l'uomo si era concesso una lunga chiacchierata con la moglie attraverso il cellulare, andando a dormire sereno ed elettrizzato per la prova del giorno seguente: il primo piatto.
Benvenuti e ben svegliati a tutti quanti, concorrenti! Ieri se ne sono viste davvero di tutti i colori e di tutte le salse, ma eravamo solo all'inizio della scalata verso la vetta! Oggi, la categoria è una di quelle in assoluto più scottanti, per non dire la più scottante in assoluto: I Primi. Come ben sappiamo, un primo deve essere essenzialmente corposo, saporito, capace di saziare lasciando però lo spazio adeguato per digerire velocemente e poi passare al secondo, questo perché stiamo parlando di un pasto completo.
Per un attimo immaginò suo padre andare dal presentatore e dargli del mentecatto, e quella scena bastò per farlo sorridere di gusto: per Francesco non esisteva il concetto di "piatto corposo ma leggero così da poter essere digerito in tempi brevi e procedere col pasto" ... lui era più tipo da "piatto che ti riempie per le successive due ore nelle quali chiacchieri ed aspetti che il secondo venga servito; d'altronde, da un italiano del Sud, cos'altro ci si poteva aspettare?
Ovviamente, per questa sfida, gli ingredienti a vostra disposizione saranno ancora di più, ma ricordate sempre che tutti quelli scelti dovranno essere comunque protagonisti e non un mero sfondo per una ricetta completamente diversa, niente gesti furbi e sconsiderati, insomma.
Mentre il presentatore commentava la situazione di Alistair - non certo il massimo per il diretto interessato che, probabilmente, voleva solo concentrarsi e tentare di cucinare al meglio - Noah lasciò vagare lo sguardo sugli altri concorrenti: la maggior parte avevano un'aria determinata e battagliera, anche piuttosto incazzosa; qualcuno, Amy in primis, sembrava assolutamente raggiante, un po' come se vivesse su una nuvola tutta sua dove niente e nessuno poteva scalfirla. Lui era serio, sereno, concentrata ed anche curioso di conoscere quali ingredienti avrebbero messo loro a disposizione. 1) Tonno 2) Uova 3) Limone 4) Salsicce [Qualsiasi Tipo] 5) Peperoncino 6) Arancia 7) Mozzarella 8) Patate 9) Zafferano 10) Calamari 11) Spinaci 12) Vitello 13) Mascarpone 14) Lenticchie 15) Astice 16) Banana 17) Melanzane 18) Salmone 19) Piselli 20) Menta 21) Zucca
Sempre peggio...
Pensò l'uomo, accarezzandosi il mento con fare riflessivo: c'erano più ingredienti a disposizione che per l'antipasto, ma questo non rendeva le cose più semplici, anzi; si doveva puntare su una sostanza che fosse corposa ma non esagerata, che presentasse una certa coerenza col piatto precedente e delineasse il filo conduttore del menu proposto... e tutto ciò veniva richiesto non a chef professionisti, ma a cuochi dilettanti con la passione per la cucina.
Il tempo a disposizione per la preparazione è di DUE ORE E UN QUARTO. Sapete bene cosa sto per dire adesso, non è così? ... VIA!
A differenza dell'antipasto, questa volta Noah non si mosse subito, studiando piuttosto gli elementi che aveva di fronte, sulla lista che tutti avevano ricevuto: voleva puntare sulla pasta, naturalmente, facendola di suo pugno ma senza uova, così da evitare di rendere il piatto eccessivamente pesante... sì, ma con cosa accompagnarla? Volendo rimanere fedele al tema che aveva deciso di seguire per quel concorso, avrebbe puntato sul pesce, quindi tonno o salmone - i due prodotti dai sapori più decisi; voleva però anche rendere omaggio al Sud Italia, presentando nel piatto ingredienti che erano tipici nel meridione del celebre "stivale", e dare una nota profumata grazie agli agrumi - limone, ad esempio, presente anche nella lista, e magari l'arancia... Lentamente, mentre si muoveva con calma per andare dalla propria postazione alla dispensa, un piatto si formò nella mente di Pellegrino, che a quel punto poteva anche regolarsi sugli ingredienti da prendere: a parte l'occorrente per fare la pasta fresca senza uova - farina, sale ed acqua, anche tonno freschissimo, olio, aglio, parmigiano, pomodorini, olive, la colatura di alici, alici fresche, prezzemolo, arancia e limone, zucchero, burro e farina di mandorle.
Cominciamo dalla pasta.
Fare la pasta a mano era stata una delle prime cose che suo padre gli aveva insegnato, affermando che sarebbe stata una vergogna se un Pellegrino non avesse controllato una tale abilità: al di là dei modi di fare - da sempre esagerati - di Francesco, Noah si era nel tempo ritrovato d'accordo con lui, e fu infatti con assoluta calma che, dopo essersi lavato le mani, cominciò ad impastare a mano farina, sale ed acqua; sì, avrebbe potuto usare una delle planetarie messe loro a disposizione, ma voleva sentire direttamente, toccare con mano l'impasto per rendersi così conto in prima persona quando avesse raggiunto la consistenza desiderata e a seguito della quale esso sarebbe stato avvolto nella pellicola e lasciato a riposare per una ventina di minuti. Aveva ancora poco meno di due ore di tempo, quindi non c'era pericolo che la pasta non riposasse abbastanza, e tra l'altro non aveva nemmeno tutta questa urgenza di stenderla subito: questo gli permise di passare alla seconda preparazione che più gli interessava, ovvero il carpaccio di tonno; avrebbe potuto prendere quello già confezionato, ma preferì invece optare per quello fresco. Con estrema cura e mano ferma, tagliò alla perfezione una fetta sottile di tonno che, successivamente, adagiò tra due fogli di carta forno e batté delicatamente col batticarne, così da renderla ancora più sottile: a quel punto la tagliò aiutandosi con un coppa-pasta piuttosto ampio, e gli diede una forma rotonda.
Ecco, questa sarà la base del mio piatto!
Alzò lo sguardo sul tempo rimasto, e nonostante avesse perso più tempo del previsto - essere delicato e preciso col tonno aveva richiesto il suo prezzo - Pellegrino non si fece prendere dal panico, decidendo di occuparsi della pasta prima e del crumble dopo: riprese il panetto, quindi, e dopo aver pulito la superficie della sua postazione si preoccupò di infarinarla per bene e stendervi sopra la pasta, aiutandosi col matterello; non doveva essere troppo sottile, non avendo necessità di farla ripiena, ma nemmeno troppo spessa, o sarebbe stata fastidiosa da mangiare.
Attrezzi babbani, che meraviglia...
Si ritrovò a pensare l'uomo, con un sorriso leggero, mentre utilizzava proprio uno strumento babbano per tagliare le sfoglie d'impasto così da creare delle linguine, ovvero dei fili di pasta fresca di uno spessore specifico: ne fece all'incirca 30 gr a testa, trattandosi semplicemente di un assaggio e volendo mantenere l'equilibrio col tonno, ma questo gli portò via un bel po' di tempo - anche più del previsto; sì, avrebbe potuto tagliare la pasta con un colpo di bacchetta, ma che gusto ci sarebbe stato?
Muoviti Noah...
Si rimproverò il MT, passando da una preparazione all'altra: utilizzando la planetaria, questa volta, mise ad impastare burro, farina di mandorle, zucchero, parmigiano, ed una grattugiata di buccia di limone e d'arancia: quella che sarebbe stata la base del suo crumble dolce-salato al profumo di agrumi, un tocco originale, eccentrico... molto alla Pellegrino-style, in fondo. Lasciò che il composto diventasse bello omogeneo, poi formò un panetto che avvolse nella pellicola e lasciò raffreddare in frigorifero per 20 minuti, accendendo intanto il forno che gli sarebbe servito al termine del tempo impostato. Per portarsi avanti col lavoro, in una padella mise a soffriggere l’aglio, l’olio il prezzemolo tritato, e la colatura delle alici, lasciando da parte quella salsina che avrebbe poi allungato con l'acqua di cottura della pasta e che avrebbe fatto da condimento proprio per le linguine.
D'accordo, sono un po' stretto coi tempi ma ci sono... tanto vale cominciare ad impiattare il carpaccio e poi proseguire col resto.
Per portarsi avanti col lavoro, infatti, dopo aver messo a bollire l'acqua per la pasta, Noah mise in ciascun piatto una bella fetta di carpaccio di tonno, cercando di far combaciare i bordi della fetta con quelli del piatto scelto per la presentazione - perché anche i dettagli, in quel caso, erano importanti. Subito dopo lasciò cadere le linguine nell'acqua bollente poco salata - perché era il tonno a dare la nota di sapore richiesta - prelevando un po' di liquido per allungare la salsina di olio e colatura di alici, e nel frattempo riprese in mano il panetto lasciato riposare precedentemente per grattuggiarlo su un foglio di carta forno e poi infornarlo a 160° per 5 minuti, forno che gli servì anche per far leggermente asciugare e cuocere i pomodorini.
E mentre il crumble si tosta...
Essendo la pasta fatta a mano e fresca, ci mise pochissimo a cuocere, ma Pellegrino la scolò al dente così da poterla far risottare nella padella con un atro poco di acqua di cottura, e renderla così ancora più leggera e digeribile nella sua corposità; a quel punto tolse il crumble e i pomodorini dal forno, e poté concludere l'impiattamento. Su ogni fetta di carpaccio adagiò con cura una forchettata di pasta, sulla quale poggiò un'alice - rigorosamente cruda - ed un po' di crumble, guarnendo il tutto con qualche foglia di prezzemolo, pomodorini essiccati in forno ed olive nere: alla fine fissò il suo piatto, pensieroso, avendo ancora un minuto a disposizione ed aggiungendo all'ultimo un filo d'olio extra-vergine di oliva a crudo. Ora c'era tutto: un'ottima pasta fatta in casa condita semplicemente ma con gusto, un crumble dolce-salato al profumo di agrumi, e soprattutto una fetta di tonno che, mangiato con la pasta, legava il tutto, rendendolo interessante, nuovo ed unico, in un certo senso. O almeno, lui la vedeva così, e fu con quello spirito che portò i piatti ai giudici.
Signori, come primo piatto vi presento delle linguine fatte a mano senza uova, con crumble di agrumi, colatura di alici di Cetara, pomodorini ed olive, su carpaccio di tonno rosso. Buon appetito!
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Noah
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da Alistair » 07/07/2015, 14:56
"Lei, ad una competizione simile, sta portando davvero dei supplì? ... Beh, sicuramente deliziosi, non c'è che dire, ma per la fantasia direi che abbiamo uno zero spaccato."
"Mi sento di premiare la semplicità del suo piatto. Inoltre la fantasia, almeno in parte è espressa, grazie alla variante fresca e adatta ai vegetariani."
"La qualità raggiunta dal sapore in sé per sé è nettamente elevata. Tuttavia quella invece raggiunta dalla connotazione di alta cucina è decisamente sotto gli standard."
Quei giudici non hanno capito un c***o!
Celine, sono dei critici famosissimi...
Famosissimi?! Ma se non hanno la più pallida idea di cosa significa cucinare!
Temo tu sia un po' di parte... Adesso cerca di calmarti, sono sicuro che Alistair se la caverà ugualmente!
Certo che se la caverà, lui è il migliore! Domani gliela farà vedere lui a quei giudici rincoglioniti cosa significa cucinare!
... Ok, ehm, ti va del tè freddo?
Sì, va bene ma... Portamelo in boxer, grazie!
In boxer?!
La vista di un bel corpo mi calma sempre... Anzi, visto che ho necessità di scaricare la tensione, torna direttamente senza boxer...
...
Ricevere il grembiule nero era stata una pessima esperienza, ma Alistair non era sicuramente il tipo che si dava per vinta tanto in fretta. Il suo modo di cucinare non lo stava ostacolando, semplicemente non andava d'accordo con i palati raffinati dei giudici, seppur molti di loro alla fine avevano dovuto cedere alla realtà, ovvero che per essere un normalissimo piatto da rosticceria era stato preparato con una maestria unica. Con la consapevolezza di non aver ancora mostrato tutto ciò che era in grado di fare, quindi, il Druido se ne andò a riposo, salutando amichevolmente Noah, il quale si era dimostrato gentile nei suoi confronti, ed offrendo per altro a lui e ad altri concorrenti meno competitivi e più propensi al dialogo qualche supplì avanzato dalla preparazione. Era abbastanza sicuro che la fidanzata stesse già con il piede di guerra per quella decisione della giuria, ma gli bastò quel pensiero un po' comico per donargli il giusto sorriso ed aiutarlo a dormire senza tensione. Chissà per altro se Wyatt stava riuscendo a tenerla a bada... ?
Il Giorno Seguente
Il Sole splendeva alto nel cielo, pochissime nuvole all'orizzonte e la temperatura, non eccessiva calda, rendeva quel giorno davvero piacevole. Il Botanico di Hogwarts aveva preso posto all'ultima postazione, quella designata per i concorrenti a rischio di eliminazione, trovandone un lato positivo: stando così in fondo, non avrebbe dato fastidio a nessuno qualora avesse voluto prendersi più tempo per pensare a cosa prender ein dispensa. Il Master Teacher Pellegrino ed Amy Harada sembravano in perfetta forma, così come tanti altri, agguerriti e pronti a darsi da fare al meglio delle loro possibilità. L'atmosfera che si respirava era piena di nervosismo e adrenalina, elementi che andarono accrescendosi non appena il presentatore giunse sul posto, cominciando a parlare della prova prevista per quel mattino: i primi piatti. Gli ingredienti a disposizione erano davvero una marea, c'era da sbizzarrirsi in ogni modo, bisognava solo capire bene quale.
1) Tonno 2) Uova 3) Limone 4) Salsicce [Qualsiasi Tipo] 5) Peperoncino 6) Arancia 7) Mozzarella 8) Patate 9) Zafferano 10) Calamari 11) Spinaci 12) Vitello 13) Mascarpone 14) Lenticchie 15) Astice 16) Banana 17) Melanzane 18) Salmone 19) Piselli 20) Menta 21) Zucca
... Quante cose buone... ... Forse anche troppe...
Il tempo a disposizione per la preparazione è di DUE ORE E UN QUARTO. Sapete bene cosa sto per dire adesso, non è così? ... VIA!
Ci fu una vera e propria corsa in direzione delle riserve di cibo, molti sembravano già avere le idee chiare mentre altri sfrecciavano proprio perché dovevano pensare in fretta per non perdere tempo. Dal canto suo, Alistair camminò con molta calma, prendendosi quei secondi appositamente per ragionare a mente lucida sul da farsi. D'accordo, non doveva essere troppo scontato, ma non voleva nemmeno risultare eccessivamente sofisticato, non era nella sua indole, non era nel suo stile. Poteva anche svolgere piatti di alto di livello, ma lui desiderava vincere grazie a quello che gli piaceva cucinare, altrimenti nella sua ottica sarebbe stato un trofeo vinto con l'inganno, senza anima. Passò lo sguardo attentamente su tutte le file di ingredienti, tanto ormai avevano già iniziato a creare, mentre lui forse era l'ultimo e i minuti camminavano. Tanti forse stavano sorridendo, sperando in una sua condizione di indecisione e ansia, ma non potevano guardarlo in viso, non potevano osservare la sua espressione sempre più determinata e seria, gli occhi scintillanti di iniziativa. Aveva individuato ciò che voleva, la mente aveva partorito l'idea adeguata per il primo e adesso era giunto il momento di isolarsi completamente da tutto e tutti.
Castagne, patate, farina integrale, budello di maiale, farina tipo 00, farina di castagne, pepe, zenzero, uova, carne per salsiccia, porri, birra, broccolo, raschera d'alpeggio. ... Dovremmo essere al completo!
Una volta portato ogni ingrediente alla propria postazione, Alistair utilizzò la pentola a pressione per far ammorbidire le patate e in contemporanea, mise le castagne in un pentolino con acqua calda a riscaldarsi, per ottenere lo stesso effetto. Successivamente, passò sia patate che castagne nello schiaccia patate, assieme, per poi mischiare il composto con le uova e con le varie farine, così da raggiungere un impasto morbido ed omogeneo. L'utilizzo dei diversi tipi di farina stava nel volere una consistenza più ruvida di quelli che ben presto sarebbero stati degli ottimi gnocchi. Dopo aver creato il tipo di pasta in sé per sé, utilizzò un riga-gnocchi per definirne la forma e stese il tutto su una teglia infarinata, avviandosi in seguito alla preparazione del condimento. Adesso arrivava la parte un po' più complessa, perché presupponeva che Alistair creasse delle salsicce da solo, utilizzando la carne mischiata ai porri, già, voleva creare una salsiccia con retrogusto vegetale che aromatizzasse e si mischiasse al sapore del piatto finale.
10-20% grasso... 50-60% carne... 20-30% porri...
Una volta tritata la carne e aggiunto pepe, zenzero e porri, mischiò al fine di raggiungere un composto morbido e adatto ad essere insaccato. Il budello, sistemato a bagnomaria per circa venti minuti, era intanto pronto per essere riempito a dovere e successivamente lasciato raffreddare nel freezer per un quarto d'ora abbondante. Fatto tutto ciò, nell'attesa, il Druido si preoccupò di tagliare i broccoli a ciuffetti, cuocendoli in acqua abbondante leggermente salata (che poi avrebbe usato anche come acqua di cottura per gli gnocchi), dopo di che li scolò con una schiumarola mentre erano ancora al dente. L'opera in realtà era quasi conclusa, mancava soltanto da tagliare a dadini il formaggio raschera d'alpeggio e rosolare le salsicce tagliuzzate in padella, sfumandole con la birra, dopo di che ad esse vennero uniti anche i broccoletti, aggiungendo un poco di acqua di cottura, lasciando insaporire più o meno cinque minuti.
Questa volta il tempo di sicuro non mi manca... ... Prendiamo un poco di respiro!
Mandò giù un bel bicchiere di birra fresca, anzi, ghiacciata, godendosi quell'istante con estrema soddisfazione, conscio anche del fatto che non avrebbe avuto alcun effetto negativo derivante dall'assunzione di alcol, in quanto il Fuoco in lui si sarebbe preoccupato di attenuarne gli effetti. Sorridente, si dedicò quindi alla conclusione dell'opera, mettendo a cuocere gli gnocchi nell'acqua di cottura dei broccoli e man mano che vennero su, li aggiunse al condimento in padella, facendoli saltare a fuoco basso, ottenendo il risultato desiderato. Come tocco conclusivo, depositò, a primo impiattato, i cubetti di formaggio, i quali si ammorbidirono senza fondersi del tutto. Il grasso della salsiccia avrebbe sostituito qualsiasi aggiunta di sale od olio, in pratica non doveva far altro che attendere la conclusione del tempo a disposizione, cioè pochi secondi.
Il mio primo sono degli gnocchi di castagne fatti a mano con broccoli, salsiccia di porri preparata da me e raschera d'alpeggio D.O.P. Buon appetito...
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Alistair
- Druido Redento di Ranel
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- Grado: 12
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- Messaggi: 86
- Iscritto il: 08/05/2013, 17:04
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da Sandyon » 08/07/2015, 16:16
AMY:
Giudice Generico I°
"Un dualismo di sapori ineccepibile, di sicuro l'equilibrio è stato azzeccato quasi completamente!"
Giudice Generico II°
"Davvero niente male... ... Forse però avrei gradito un contrasto minore, il caprino con il salmone non è così facile da mandar giù."
Giudice Generico III°
"Arancia e curcuma, in pratica ci sta invitando a nozze il palato! Lo speck è stata una mossa azzardata, forse avrei optato più per del prosciutto crudo dolce, meno invasivo."
NOAH:
Giudice Generico I°
"La presentazione è deliziosa! Però la consistenza un po' povera: vuole forse farci morire di fame?"
Giudice Generico II°
"Indubbiamente la pasta la sa fare e il taglio del carpaccio è a regola d'arte. Non ho molto altro da dire, complimenti, la qualificazione credo ce l'abbia in tasca!"
Giudice Generico III°
"Essendo senza uova, le linguine risultano leggere, altamente digeribili. È un piatto che dà il meglio di sé nell'essere fresco e piacevole da mangiare, sempre."
ALISTAIR:
Giudice Generico I°
"Questa salsiccia ha un sapore spettacolare! L'aromatizzazione ai porri poi, una carta vincente, a mio avviso..."
Giudice Generico II°
"Presentazione rustica, sempre poco elegante, in un certo senso, ma comunque ordinata. Di sicuro siamo su un altro livello rispetto a dei supplì, ecco!"
Giudice Generico III°
"Lo gnocco ha la giusta consistenza, il sapore della castagna si sente ma non infastidisce troppo. I broccoli forse li avrei tagliati più sottili, ma nel complesso è un piatto che sa distinguersi."
Una volta finita anche la sfida per i primi piatti, i risultati giunsero quasi subito e forse la notizia più importante fu che Alistair era riuscito ad evitare l'eliminazione, ponendosi anche fra i migliori chef della giornata. Ovviamente nella categoria rientrarono anche Noah ed Amy, mentre purtroppo un'altra bella fetta di partecipanti fu inevitabilmente mandata via dalla competizione. Il Druido era riuscito a stupire con pochissime risorse, mostrando abilità culinaria semplici e allo stesso tempo equilibrate e adeguate a tutte le situazioni, mentre invece Noah aveva dato nuovamente prova della sua bravura dal punto di vista sofisticato della cucina, seguito da Amy, la ragazza che ormai era stata classificata come quella che "riempiva sempre lo stomaco senza risparmiarsi mai". Vennero mandati tutti in albergo, così che potessero riposarsi, comunicare con i familiari ed amici, rifocillarsi e dormire profondamente, anche perché non c'era tempo per far calmare i nervi, la fase dei secondi piatti era in dirittura d'arrivo, il giorno successivo per la precisione. Sempre stesso posto e stessa ora.
IL GIORNO DOPO
Benvenuti e ben svegliati a tutti quanti, concorrenti! Come si vede che ieri c'è stata una grossa serie di eliminazioni, siete davvero di meno rispetto all'inizio! Questo dovrebbe farvi comprendere ormai che gli errori non sono proprio più ammessi, nemmeno quelli minimi. Di fronte a me ho davvero il non plus ultra della cucina del Mondo Magico, oppure no? Dovete dimostrarlo con i secondi piatti! Il secondo è il piatto della fantasia, può essere leggero o pesante, dipende tutto da come lo si vuole strutturare. Per questa sfida, gli ingredienti a vostra disposizione saranno leggermente meno rispetto a ieri ma di più in confronto agli antipasti, una via di mezzo quindi. Devo ricordarvi che tutti i cibi scelti dovranno essere comunque protagonisti e non il semplice sfondo per una ricetta completamente diversa, ma ormai dovreste averlo compreso appieno, dico bene?. Vi vado a presentare quindi la lista di oggi, vi avverto, ci sarà davvero da sbizzarrirsi in tutti i modi! Ecco qui i vostri diversi passaporti per stupire la giuria!
1) Nasello 2) Mela 3) Cocco 4) Polpo 5) Lardo 6) Piselli 7) Sogliola 8) Ceci 9) Rana Pescatrice 10) Avocado 11) Dragoncello 12) Pepe verde 13) Quaglia 14) Alghe
Il tempo a disposizione per la preparazione è di UN'ORA E MEZZA. Date fondo a tutte le vostre idee più interessanti, ci siamo capiti? ... VIA!
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da Amy » 10/07/2015, 20:54
IL GIORNO DOPO
Odio i secondi! Odio i secondi!
Quel pensiero per nulla ottimistico si era insinuato nella mente di Amy fin di quando la gara dei primi era terminata e da allora non l'aveva mai abbandonata. Era rimasto latente, solo un piccolo sussurro saltuario, durante la sera precedente mentre eccitata parlava al telefono con Alfred e via camino con Lucas o festeggiava la sua "non eliminazione" in camera con una pizza doppio strato con sopra qualsiasi cosa e una super mega coppa gelato. Si era fatto un po’ più insistente durante la notte, creandole qualche problema a prendere sonno e lasciandole delle inestetiche occhiaie che avrebbe tanto voluto coprire con un enorme paio di occhiali da sole e non -come invece fece- con un trucco un po’ più pesante del solito. Ma era stato solo quando aveva raggiunto la sua postazione per la gara che le era esploso in testa con gli stessi decibel di una discoteca babbana, costringendola a massaggiarsi le tempie per scongiurare il sopraggiungere di un terribile mal di testa. Probabilmente se qualcuno degli altri concorrenti l'avesse osservata avrebbe pensato che finalmente la pressione della competizione si era abbattuta sulle sue giovani spalle, sbagliando abbastanza grossolanamente. Non era la paura di essere eliminata a preoccuparla -aveva messo in conto fin da subito di non riuscire ad arrivare alla fine e quindi ogni vittoria rappresentava per lei un dono dei Kami - quanto quella di fare una pessima figura.
Dovevi pensarci prima di iscriverti a una competizione in cui avresti dovuto preparare un pasto completo!
Si rimproverò mentre il presentatore faceva apparire la lista degli ingredienti, incredibilmente corta rispetto alle volte precedenti.
1) Nasello 2) Mela 3) Cocco 4) Polpo 5) Lardo 6) Piselli 7) Sogliola 8) Ceci 9) Rana Pescatrice 10) Avocado 11) Dragoncello 12) Pepe verde 13) Quaglia 14) Alghe
Ma che colpa ne aveva se era cresciuta considerando i secondi piatti come qualcosa di superfluo a meno di rappresentare un piatto unico? L'antipasto doveva solleticare il palato, il primo eliminare la fame, il contorno pulire il palato per prepararlo al piatto forte, il dessert. E il secondo? Appesantiva semplicemente lo stomaco togliendo la voglia di altro.
E se preparassi un semplice carpaccio di polipo?
Si chiese, per poi darsi uno schiaffo mentale sulla fronte mentre nella realtà la mano andava a coprire gli occhi come in un momento di intensa riflessione. Se doveva presentare un piatto così semplice, tanto valeva non prendersi proprio il disturbo di cucinare e andarsene via. Fece quindi un profondo respiro, cercando di non pensare al tempo che passava quanto a un immaginario menù in cerca di ispirazione, di un piatto che nonostante tutto la rappresentasse.
Forse la cosa migliore é tornare alle origini.
Un enorme sorriso le illuminò il viso e negli occhi tornò a brillare quella luce divertita e un pizzico birichina che aveva caratterizzato lo sguardo della nippoirlandese nei giorni precedenti. Andò quindi alla dispensa per prendere del polpo, farina di riso, acqua gassata, olio di sesamo, cipolla, spicchio d'aglio, latte di cocco, olio extravergine, curry in polvere,carote e degli spiedini. Per prima cosa mondò le carote e le tagliò a strisce sottili per poi occuparsi del polpo in quanto la sua preparazione le avrebbe portato via la maggior parte del tempo. Lo pulì quindi, eliminando gli occhi e rivoltando la testa per togliere le interiora dalla sacca, lo batté con un batticarne sul tagliere per rompere le fibre e mise il tutto a bollire in una pentola piena di acqua e limone per mezz'ora.
Intanto prepariamo la salsa di accompagnamento.
Borbottò iniziando a tritare finemente la cipolla e a schiacciare gli spicchi d'aglio per poi metterli in un pentolino con dell'olio. Una volta che ebbero preso colore aggiunse il curry e fece rosolate leggermente il tutto prima di versare il latte di cocco.
Ancora due minuti e la salsa si sarà addensata abbastanza da somigliare a una crema.
Prese quindi i piatti e sul fondo vi dispose un po’ della salsa ottenuta.
E anche il polpo é pronto.
Mormorò con un tono perplesso. Ciò che rendeva la tempura croccante e leggera era lo shock termico prodotto dall'olio caldo con i pezzi di pesce freddo. Peccato che non aveva il tempo di far raffreddare naturalmente il polpo appena lessato!
E la bacchetta che ce l'hai a fare?
La canzonò una vocina nella sua testa. Con alcuni incantesimi mirati raffreddò il polpo e poi con un coltello affilato tagliò i tentacoli in pezzi non troppo grandi. Successivamente prese una ciotola, vi versò dell'acqua frizzante fredda e della farina di riso, mescolò con una frusta grossolanamente, stando attenta a non eliminare i grumi della farina, e la posizionò all'interno di una ciotola più grande piena di acqua e ghiaccio per far si che la pastella mantenesse sempre una temperatura bassa. Non appena l'olio raggiunse la temperatura adeguata, Amy, aiutandosi con delle bacchette di bambù, iniziò a intingere i pezzi di polpo prima e le carote dopo nella pastella e a immergerli nell'olio bollente.
E ora devo solo impiattare.
Con attenzione infilò alcuni pezzi di tempura in uno spiedino per poi disporlo nel piatto, sopra la salsa di curry e cocco, e guarnire con alcune listarelle di carota.
Come secondo vi propongo un piatto leggero -almeno per i suoi standard - e un po’ esotico: tempura di polpo e carote con salsa curry e latte di cocco.
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da Noah » 10/07/2015, 22:25
Quando, a seguito del proprio primo piatto, Noah aveva ascoltato i commenti dei giudici, non aveva potuto non sorridere leggermente alle parole del primo giudice: la domanda “vuole forse farci morire di fame?” era infatti quella che, ne era certo, si sarebbe fatto Francesco se fosse andato a mangiare al ristorante e gli avessero messo di fronte un piatto come quello; d’altronde, però quello era MagiChef, si parlava di piatti gourmet e di un menu al termine del quale si presupponeva che il cliente si sentisse pieno e non sul punto di esplodere - come spesso accadeva nel ristorante del padre. Inoltre, gli altri due commenti erano stati assolutamente positivi, ed evidentemente i giudici avevano compreso il senso delle sue scelte, quindi poteva reputarsi assolutamente soddisfatto: soddisfazione che triplicò quando si rese conto che anche Amy ed Alistair erano andati molto bene, e che a nessuno quindi era toccato il temuto grembiule nero. Dopo due lunghe telefonate - una alla moglie, l’altra ai genitori - ed una bella nottata di riposo, Noah si presentò il terzo giorno della competizione con una gran voglia di fare e un’altrettanto grande curiosità riguardo agli ingredienti che sarebbero stati messi loro a disposizione: non aveva chissà quali pretese, il Pellegrino, al massimo sperava che gli dessero la possibilità di continuare a cucinare il pesce, visto che era l’ingrediente con cui aveva deciso di esprimersi in entrambi i piatti precedenti.
Benvenuti e ben svegliati a tutti quanti, concorrenti! Come si vede che ieri c'è stata una grossa serie di eliminazioni, siete davvero di meno rispetto all'inizio!
Guardandosi intorno, l’italo-americano non poté non essere d’accordo col presentatore: erano rimasti in pochi, ma anche quel giorno ci sarebbero state altre eliminazioni… e l’uomo non aveva alcuna intenzione di rientrare nel mucchio degli esclusi, non quando ormai aveva superato la metà delle prove, non quando ormai ci aveva preso gusto a cucinare per i 16 giudici, divertendosi un mondo nel mettersi alla prova e superare i propri limiti.
Questo dovrebbe farvi comprendere ormai che gli errori non sono proprio più ammessi, nemmeno quelli minimi. Di fronte a me ho davvero il non plus ultra della cucina del Mondo Magico, oppure no? Dovete dimostrarlo con i secondi piatti!
Si sfregò le mani e saltellò leggermente sul posto, sentendo l’adrenalina scorrergli nelle vene: voleva cucinare, e voleva iniziare a farlo fin da subito.
Il secondo è il piatto della fantasia, può essere leggero o pesante, dipende tutto da come lo si vuole strutturare. Per questa sfida, gli ingredienti a vostra disposizione saranno leggermente meno rispetto a ieri ma di più in confronto agli antipasti, una via di mezzo quindi. Devo ricordarvi che tutti i cibi scelti dovranno essere comunque protagonisti e non il semplice sfondo per una ricetta completamente diversa, ma ormai dovreste averlo compreso appieno, dico bene? Vi vado a presentare quindi la lista di oggi, vi avverto, ci sarà davvero da sbizzarrirsi in tutti i modi! Ecco qui i vostri diversi passaporti per stupire la giuria!
Abbassò subito lo sguardo sull’elenco di ingredienti a disposizione, notando con enorme sollievo che sì, il pesce c’era, e che la scelta era anche piuttosto varia. 1) Nasello 2) Mela 3) Cocco 4) Polpo 5) Lardo 6) Piselli 7) Sogliola 8) Ceci 9) Rana Pescatrice 10) Avocado 11) Dragoncello 12) Pepe verde 13) Quaglia 14) Alghe
Il tempo a disposizione per la preparazione è di UN'ORA E MEZZA. Date fondo a tutte le vostre idee più interessanti, ci siamo capiti? ... VIA!
Non ci mise molto, questa volta, a scegliere quale ingrediente rendere il protagonista del piatto: rana pescatrice, ideale per il suo sapore delicato ma con una carne dalla polpa consistente; ora la domanda era... come rendere la rana speciale, come farla risaltare?
Ci vuole un sapore sapido, che contrasti, qualcosa che non ci si aspetterebbe con la rana pescatrice...
L'illuminazione arrivò poco dopo, quando l'uomo arrivò in dispensa e di fronte a lui, in tutto il suo splendore, campeggiava del meraviglioso lardo di Colonnata.
Rana pescatrice avvolta nel lardo... sì, diamine, è geniale!
Ed inqualificabile, chiaramente, proprio come Noah: da sola, però, la rana in porchetta - così si definiva in gergo culinario un ingrediente avvolto in un salume - non bastava... ci voleva una salsa, una purea profumata, decisa, sfiziosa; e poi... un altro ingrediente, qualcosa di strampalato ed inaspettato, qualcosa che solo un folle come lui si sarebbe mai sognato di utilizzare. Prese finocchi selvatici intanto, alghe, dragoncello, pepe verde, il lardo di Colonnata naturalmente... e poi, in un lampo di follia - o di genio - anche gli sconcigli.
D'accordo, cominciamo.
Si disse l'uomo a bassa voce, partendo proprio dall'ultimo ingrediente preso, gli sconcigli -sempre dopo essersi lavato le mani, naturalmente: erano dei frutti di mare prodotti in particolar modo a Gaeta, che ricordavano un poco, una volta sgusciati, delle piccole vongoline, ma dal gusto appena più deciso; per prima cosa, quindi, li sciacquò con grande cura sotto l'acqua fredda, assicurandosi che non vi fossero rimasti attaccati corpi estranei, dopodiché li mise in una pentola piena d'acqua e cominciò subito a farli bollire a fuoco moderato, questo perché ci sarebbe voluta almeno un'ora prima che fossero pronti.
E di questi me ne occuperò più tardi... passiamo alla purea, dovrò assicurarmi che sia vellutata e cremosa.
Innanzitutto cominciò a pestare, in un mortaio, il pepe verde ed il dragoncello sminuzzato finemente, in modo che diventassero una sorta di polvere impalpabile, dopodiché pulì i finocchi, prendendosi qualche istante per respirarne l'odore a pieni polmoni, e li mise in padella con un filo d'olio, facendoli saltare per due minuti prima di aggiungere anche le alghe, e far saltare il tutto per un'altra decina, così da cuocere per bene la verdura senza però renderla scotta - tanto di lì a poco l'avrebbe frullata - e farle di conseguenza perdere tutto il proprio sapore. Quando fu soddisfatto della cottura di finocchi ed alghe, Noah li tolse dal fuoco e li trasferì in un frullatore, nel quale aggiunse la polvere di dragoncello e pepe verde, sale, ed ovviamente dell'olio che legasse il tutto, essendo la verdura già abbastanza acquosa di suo; poteva non sembrare possibile, ma la parte più complessa di quella ricetta fu proprio creare la purea, perché c'era un alto rischio che l'acqua presente nella verdura e l'olio aggiunto per legare il composto si separassero, rovinando tutto il piatto.
Forza, non giocarmi brutti scherzi...
Mormorò l'uomo con aria concentrata, tirando un enorme sospiro di sollievo quando si rese conto che la purea aveva tutta l'intenzione di collaborare: il risultato gli sembrava già buono di suo, ma per un maggiore scrupolo decise di prendere un setaccio a maglie strette e passare lì la purea, così da renderla in grado di sciogliersi sulla lingua al primo assaggio.
Benissimo, e questa la lasciamo da parte... - su un lato della postazione che Pellegrino aveva riscaldato con la magia, così da mantenere la purea tiepida senza rischiare che continuasse a cuocere - Ora passiamo al pesce.
L'aveva lasciato da parte fino a quel momento, pur essendo il principale protagonista del piatto, perché non richiedeva una cottura molto lunga, e voleva evitare di correre il rischio di stracuocerlo: per fortuna, nella dispensa, ne aveva trovato un pezzo già tagliato, ma dovette spinarla lui manualmente, assicurandosi di non lasciarsene sfuggire nemmeno una. Fortuna che rientrava nei tempi!
Uff... ho perso un sacco di tempo, ma ne è valsa la pena: una sola spina nel piatto, e sarei stato di sicuro rispedito a casa senza tanti complimenti!
Pensò Noah, annuendo tra sé e rimettendo intanto sul fuoco una padella con dell'olio, affinché prendesse per bene il calore: una volta pronta, vi appoggiò la rana pescatrice con cura, facendola rosolare da tutti i lati, un minuto per lato, ma lasciando il centro ancora crudo; la sua intenzione era quella di farle prendere un minimo di colore - il pesce anemico, da che mondo è mondo, non è per nulla invitante - prima di avvolgerla nel lardo di Colonnata, come infatti fece dopo quattro minuti, e rimetterla in padella per altri due minuti, il tempo necessario per cuocere anche l'interno del pesce e far sciogliere un minimo il lardo, ingrediente che le avrebbe conferito sapidità ed anche un minimo di croccantezza.
Togliamo il pesce dalla padella... Bene, ora vediamo a che punto sono gli sconcigli: se sono ancora crudi...
Meglio non pensarci, soprattutto dal momento in cui quell'ingrediente così piccolo era in realtà la nota folle che contraddistingueva il suo piatto: pregò la Trama che tutto filasse liscio... e così fu; sospirando sollevato, l'uomo scolò gli sconcigli e cominciò ad estrarli velocemente dal guscio uno per uno, facendo comunque attenzione di eliminare sia la parte terminale che quella linguetta rigida che sigillava il frutto di mare. Fatto ciò, li fece soffriggere velocemente nella stessa padella usata precedentemente - affinché i vari sapori si mischiassero - con aglio ed olio, sfumando infine con un goccio di vino bianco.
Diavolo, devo sbrigarmi!
Esclamò l'uomo, controllando l'orario sull'enorme orologio sopra la sua testa: sì, aveva tutti gli ingredienti pronti sul tavolo, ma impiattare con cura sedici piatti non era esattamente un'operazione veloce, non se si stava gareggiando in una competizione come quella. Senza perdere la concentrazione, dunque, Pellegrino sporcò ogni piatto con un po' di purea, vi poggiò sopra un bel pezzo di rana pescatrice avvolta nel lardo - il profumo era sublime - e guarnì con degli sconcigli, sporcando poi ciascuna porzione con qualche goccia del sughetto rilasciato dal pesce, dal lardo e dai frutti di mare.
... fiuuuu, per un pelo!
Vi presento una rana pescatrice in porchetta avvolta con del lardo di Colonnata, accompagnata da una purea di finocchi selvatici, alghe, dragoncello e pepe verde, e sconcigli al profumo d'aglio e vino bianco. Buon appetito a voi!
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da Alistair » 12/07/2015, 19:04
"Questa salsiccia ha un sapore spettacolare! L'aromatizzazione ai porri poi, una carta vincente, a mio avviso..."
Troppo gentile...
"Presentazione rustica, sempre poco elegante, in un certo senso, ma comunque ordinata. Di sicuro siamo su un altro livello rispetto a dei supplì, ecco!"
Meno male!
"Lo gnocco ha la giusta consistenza, il sapore della castagna si sente ma non infastidisce troppo. I broccoli forse li avrei tagliati più sottili, ma nel complesso è un piatto che sa distinguersi."
Lieto che abbia gradito.
Educato, cortese, rispettoso, non replicava mai, non si difendeva mai, accoglieva critiche e complimenti allo stesso modo, con neutralità. I gusti erano dettagli dell'essere umano che lo caratterizzavano e come tali non andavano contestati, solo analizzati e presi in esame. Grazie ad essi, uno chef era in grado di imparare, progredire e quindi accontentare più palati possibili, acquistando fama e rispetto. La filosofia del Druido era esattamente quella, costruita nel tempo e con la quale ci si era sempre trovato molto bene. Tornato al proprio posto, pregò Gaia di fargli quel piccolo regalo, la qualificazione alla fase successiva, grazie che gli venne concessa. Da qualche parte, era sicuro che Celine e Wyatt stessero esultando per lui (in quanto possessore prevalentemente del Mana, non era capace di utilizzare il camino di comunicazione, quindi in pratica non li avrebbe visti o sentiti fino al giorno dell'eliminazione/vittoria), ma d'altronde il botanico stesso sentiva tantissima gioia montargli nel cuore. Un altro passo avanti, un altro piccolo passo verso la possibilità di pubblicizzare meglio il suo futuro agriturismo con la Sauvage.
Il Giorno Seguente
Qualche nuvola decorava il cielo del mattino, ma nessuna di queste appariva minacciosa, quindi per fortuna la competizione sarebbe stata ancora all'aperto. Alistair Hyrule fece colazione molto presto, all'interno dell'albergo, tenendosi però leggero, anche perché il nervosismo dato dalla gara imminente era palese nel suo spirito. Non riusciva nemmeno a tenere a bada i propri elementi, manco fosse tornato un Giovane all'improvviso. Sorrise, scuotendo il capo, per poi tornare in camera sua e vestirsi adeguatamente, indossando il grembiule da competizione con sopra il logo di MagiChef e ricamato il suo nome. Aveva anche chiesto se avesse potuto tenerlo a prescindere dall'esito della sfida ma purtroppo gli avevano detto che era impossibile, il grembiule veniva regalato soltanto ai vincitori di almeno una categoria di cucina, che sfortuna! Giunto alla sua solita postazione, strumenti disposti in serie e concentrazione al 100%, Alistair si preparò all'arrivo del presentatore.
Benvenuti e ben svegliati a tutti quanti, concorrenti! Come si vede che ieri c'è stata una grossa serie di eliminazioni, siete davvero di meno rispetto all'inizio! Questo dovrebbe farvi comprendere ormai che gli errori non sono proprio più ammessi, nemmeno quelli minimi.
Quell'uomo era più adatto a mettere ansia, piuttosto che a svolgere il ruolo di semplice annunciatore della gara. Erano cose che già sapevano ed immaginavano tutti, pensava forse che ci fosse bisogno del suo appunto? Ma quello era marketing, erano manovre di intrattenimento per chi invece ascoltava da casa il proseguire della competizione, quindi Alistair semplicemente si decise a rilassarsi ugualmente senza farsi venire il veleno e dedicarsi solo ed esclusivamente alla lista degli ingredienti che di lì a poco avrebbe potuto osservare. Dedicò un piccolo saluto veloce con un "In bocca al Drago" sia ad Amy che a Noah, individuandoli velocemente, prima di tornare alle proprie faccende, riflettendo intanto su un particolare preciso ma interessante: fino a quel momento non aveva mai e poi mai mostrato ai giudici la sua capacità nel cucinare pesce...
Vi vado a presentare quindi la lista di oggi, vi avverto, ci sarà davvero da sbizzarrirsi in tutti i modi! Ecco qui i vostri diversi passaporti per stupire la giuria!
1) Nasello 2) Mela 3) Cocco 4) Polpo 5) Lardo 6) Piselli 7) Sogliola 8) Ceci 9) Rana Pescatrice 10) Avocado 11) Dragoncello 12) Pepe verde 13) Quaglia 14) Alghe
Il tempo a disposizione per la preparazione è di UN'ORA E MEZZA. Date fondo a tutte le vostre idee più interessanti, ci siamo capiti? ... VIA!
Come avrebbero potuto giudicarlo come possibile futuro MagiChef senza averlo mai visto cucinare il pesce? Un bravo chef doveva sapersi destreggiare sia con la carne che con il pesce mentre lui fin ora aveva sfruttato coda di manzo e salsiccia. No no e poi no, assolutamente no, bisognava correre ai ripari, anche perché quella era l'unica occasione che aveva per rifarsi. Si mosse in direzione della dispensa, guardandosi attorno nervosamente. Che pesce portare? Come stupire la giuria? Come far capire che sapeva presentare anche piatti sofisticati e d'alta classe? Chiuse gli occhi, non poteva, anzi, non doveva lasciare che la paura di sbagliare lo attanagliasse, perché solo grazie alla ferma sicurezza e calma interiore avrebbe potuto fare la scelta migliore, quella vincente. Capesante, lardo, bastoncini di lemongrass, mele verdi, burro, sale fino, sale maldon, olio e.v.o. e pepe. Sì, non serviva altro.
Per prima cosa, necessito del frullatore...
Sbucciò le mele con maestria, velocemente, privandole del torsolo, dopo di che le inserì nel frullatore assieme al lemongrass. Una volta ricavato il succo, lo aggiustò con sale, olio e pepe, assaggiando di volta in volta per rendersi conto del cambio di sapore graduale. Successivamente, fu la volta delle capesante, da cuocere in padella antiaderente con un filo d'olio e una noce di burro, questo soltanto dopo averle private del corallo ed averle pulite con cura ed immensa attenzione, scegliendo quelle più polpose e consistenti.
Devo girarle una sola volta per lato aspettando che si crei la crosticina, altrimenti potrebbero sfaldarsi! Cosa manca? ... Ah, i bastoncini di legno!
Prese degli stuzzicadenti di grandi dimensioni, sistemandosene un poco vicino, ancor mentre cuoceva le capesante scottandole da ambo i lati, dopo di che, appena furono pronte le prime tre, le tolse dalla padella e le infilzò una attaccata all'altra, creando uno spiedino. Prima di questa operazione, aveva tagliato il lardo in fettine uguali e spesse circa un centimetro e mezzo, che utilizzò a spiedino pronto per avvolgere singolarmente le capesante, operazione da fare molto velocemente, in quanto il lardo a contatto col calore rilasciava subito il grasso.
In effetti non credo ci sia da fare molto altro, in realtà il piatto è concluso. ... Ecco, giusto... Qualche fiocco di sale maldon per rifinire il tutto... Ok, perfetto!
Non pensava ci volessero chissà quanti passaggi per arrivare ad avere una distinta pietanza, e poi la semplicità era una delle tecniche sulle quali puntava di più, con quel piccolo tocco di versatile particolarità che riusciva ad esprimere con pochi dettagli spesso funzionali. Difatti, il guazzetto di mela verde e lemongrass, pur essendo stato preparato velocemente e con pochi sforzi, avrebbe potuto fornire un colore nuovo alle capesante, innovativo possibilmente, infatti fu proprio sopra di esso che Alistair adagiò ogni spiedino, impiattando in delle ciotoline.
Per il mio secondo vi propongo spiedino di capesante avvolte nel lardo con guazzetto di mela verde e lemongrass. Mi auguro possa essere di vostro apprezzamento.
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Alistair
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da Sandyon » 15/07/2015, 14:12
AMY:
Giudice Generico I°
"Gli elementi si mischiano bene e la consistenza del polpo è decisamente azzeccata. La cultura orientale ha avuto la giusta influenza in questo piatto, direi proprio che ci siamo..."
Giudice Generico II°
"La tempura, per altro molto ben fatta, per quanto sia una frittura leggera, rimane pur sempre tale. Si sta mantenendo continuamente su uno standard di cucina pesante, mi auguro solo che questo non la porti fuori strada."
Giudice Generico III°
"Il latte di cocco ha ammorbidito il pesce e le carote donano un colore al piatto perfettamente in tinta! Peccato solo che, dopo il menù portato finora, se anche uno volesse ordinarne una seconda porzione, non ce la farebbe..."
NOAH:
Giudice Generico I°
"Una cascata di ingredienti ed elementi, gusti e sapori mischiati in modo impeccabile! Approvato, sì sì!"
Giudice Generico II°
"La purea è assolutamente deliziosa, peccato che sia appena una lacrima in tutto il piatto. Essendo di facile digestione e molto leggera, poteva anche abbondare un po' di più, non trova?"
Giudice Generico III°
"È una pietanza che ha carattere, si nota come si nota anche che non ha paura di osare. Merita attenzione e un pollice alto, ma riguardo la purea, sono d'accordo con il collega!"
ALISTAIR:
Giudice Generico I°
"La mela verde è così fresca... Soddisfa il palato ed accompagna le capesante con eleganza. A mio avviso, nella sua apparente semplicità è un piatto che conquista!"
Giudice Generico II°
"La porzione è abbastanza ridotta ma considerando quanto portato finora, credo sia anche motivata. Ha fatto bene a non rigirare troppo le capesante in padella, così facendo la consistenza è rimasta compatta e solida."
Giudice Generico III°
"Il contrasto di sapore con il lardo si fa sentire, ma non guasta, perché cotto bene, croccante e adeguatamente salato. Forse l'unico problema del piatto è che né la mela né il lardo sono effettivi protagonisti, come invece richiesto, ecco tutto!"
Durante quella manche, moltissimi chef diedero prova della tensione presente fra loro, facendo sbagli terribili, venendo cacciati via da alcuni giudici meno tolleranti e lamentandosi addirittura del commento, dando loro degli incompetenti. Due, invece, per loro sfortuna, dovettero abbandonare la sfida semplicemente perché, sempre causa nervosismo, camminando verso il tavolo dell'assaggio inciamparono, mandando all'aria tutto il lavoro svolto, trovando però la comprensione di quasi tutti gli altri concorrenti più leali. Nonostante quindi quella sorta di incubo, fortunatamente sia Noah, che Amy, che Alistair si aggiudicarono il passaggio alla fase successiva, ovvero i contorni. L'appuntamento era sempre per la mattina seguente, stesso orario e stesse postazioni, con un numero ancora minore di avversari. Quella folta folla di cuochi era ormai diventata una ristretta cerchia e ben presto sarebbero stati ancora di meno. A tutti gli effetti, si stava entrando ufficialmente nei Quarti di Finale.
IL GIORNO DOPO
Come andiamo?! Ieri ne abbiamo viste proprio delle belle e di tutti i colori. Un vero peccato per gli incidenti avvenuti ed un vero peccato per la scarsa sportività di alcuni degli eliminati. Ricordate sempre che non esistono antipatie o simpatie nella giuria, quindi i loro pareri sono sempre soggettivi ma comunque esperti. Il piatto è una vostra creazione, ci mette l'anima e l'energia, ma non è detto che ogni ciambella riesca col buco, ci siamo capiti? Beh, augurandoci che nella giornata di oggi problematiche simili non ce ne siano, direi che è meglio passare all'argomento protagonista della sfida, ovvero i contorni! Il contorno è un accompagnamento del secondo piatto, tal volta tanto buono da diventare anche più apprezzato della portata principale, ma non è sicuramente un'impresa così semplice, concorderete con me. A breve, naturalmente, vi verrà presentata una lista di ingredienti dai quali dovrete attingere per realizzare il vostro contorno perfetto. Ricordate bene: il contorno può essere facile, difficile, elaborato o strano, basta che sappia stupire e possa essere accostato a diversi sapori! Ecco a voi il vostro elenco preferito, signore e signori:
1) Zucca 2) Broccoletto 3) Pomodoro ciliegino 4) Fontina 5) Patate 6) Speck 7) Cardi 8) Olive 9) Carciofi 10) Fagioli 11) Animella 12) Funghi 13) Moscardini
Il tempo a disposizione per la preparazione è di UN'ORA E UN QUARTO. Questo contorno ha l'odore della Semifinale, ci siamo capiti tutti? ... VIA!
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da Amy » 18/07/2015, 21:49
IL GIORNO DOPO
Come andiamo?! Ieri ne abbiamo viste proprio delle belle e di tutti i colori.
E non si riferisce di certo alle pietanze cucinate!
Commentò Amy tra sé, esibendo ancora adesso che stava per affrontare la penultima prova, un'aria basita e perplessa. Erano tante infatti le cose accadute il giorno precedente che proprio non riusciva a spiegarsi. L'acredine con cui alcuni concorrenti esclusi avevano ribattuto ai commenti dei giudici sulle proprie pietanze per esempio oppure la sfortuna mostrata da altri che erano finiti gambe all'aria con le loro creazioni a un passo dal tavolo dei giudici. Se, da un lato, non si sarebbe mai sognata di contraddire il parere degli esaminatori, non importava quanto impegno avesse profuso nella sua opera -se loro occupavano un posto nella giuria e lei no un motivo doveva pur esserci - dall'altro probabilmente le sarebbe venuta una crisi di nervi lì davanti a tutti se la sua tempura fosse finita sul pavimento. Come era possibile poi che qualcuno avesse addirittura esultato davanti a quello scempio o cercato di dissimulare un sorriso di soddisfazione quando a lei era venuto solo da piangere e sincere lacrime di dispiacere le avevano inumidito lo sguardo? Ma c’era un’altra cosa che, lì per lì, per lei non aveva avuto molto senso e cioè il commento del secondo giurato.
"La tempura, per altro molto ben fatta, per quanto sia una frittura leggera, rimane pur sempre tale. Si sta mantenendo continuamente su uno standard di cucina pesante, mi auguro solo che questo non la porti fuori strada."
Fuori strada? Come faccio ad andare fuori strada?
Si era chiesta, forte dell'ignoranza di chi i menù, fino a quel momento, si era limitato a prepararli e non a costruirli. L'arcano, se così si poteva chiamare, glielo stava svelando il presentatore in quel momento, mentre illustrava a grandi linee cosa fosse un contorno.
Il contorno è un accompagnamento del secondo piatto, tal volta tanto buono da diventare anche più apprezzato della portata principale, ma non è sicuramente un'impresa così semplice, concorderete con me. A breve, naturalmente, vi verrà presentata una lista di ingredienti dai quali dovrete attingere per realizzare il vostro contorno perfetto. Ricordate bene: il contorno può essere facile, difficile, elaborato o strano, basta che sappia stupire e possa essere accostato a diversi sapori!
Ed Amy si ritrovò non per la prima volta nel corso della competizione a maledire l'esistenza dei secondi. Se non si fosse trovata costretta a prepararne uno adesso non sarebbe stata in qualche modo vincolata ad esso.
Una frittura, sono vincolata a una frittura!
Perché, come aveva sottolineato uno dei giurati, per quanto leggera la tempura in fondo non era altro che un modo per friggere. Sbatté un piede a terra, stizzita, le braccia lungo i fianchi e le labbra serrate in una linea rigida. Non era il momento per le recriminazioni quanto per dare fondo a tutta la sua fantasia per trovare un contorno leggero che si sposasse bene un po’ con tutto, perché di certo, indipendentemente dalla lista degli ingredienti, non se ne sarebbe potuta uscire con una insalata.
1) Zucca 2) Broccoletto 3) Pomodoro ciliegino 4) Fontina 5) Patate 6) Speck 7) Cardi 8) Olive 9) Carciofi 10) Fagioli 11) Animella 12) Funghi 13) Moscardini
Animelle? Moscardini? E come si fa a preparare un contorno con questi ingredienti?
Si chiese sconvolta, sentendosi non per la prima volta una vera e propria principiante, mentre si dirigeva alla dispensa. Le sarebbe piaciuto sorprendere la giuria creando qualcosa di buono e leggero con quel tipo di alimento, ma era davvero al di là delle sue possibilità.
Mi dovrò accontentare di qualcosa di meno elaborato ma non per quello banale.
O almeno sperava che così sarebbe stato. Agganciandosi ai filetti di carota e al gusto delicato del polpo la nippoirlandese aveva deciso di puntare tutto sulla leggerezza della zucca e il sapore della fontina. Portò quindi alla sua postazione della zucca, dei rametti di rosmarino, uova, cipolla -bionda o rossa? Meglio bionda, più discreta - latte, fontina e parmigiano, oltre a olio, sale e pepe.
E ora a noi due!
Borbottò sfregandosi le mani con aria cospiratrice. Ora che aveva deciso cosa cucinare, l'ansia era scivolata via permettendole di gustarsi il lato divertente e intrigante della situazione. Dopo aver lavato le mani e nascosto i capelli sotto la cuffietta, prese la zucca e, con l'ausilio di un coltello ben affilato, la privò della buccia e dei semi per poi tagliarla a pezzetti delle stessa dimensione. Successivamente fu la volta della cipolla che venne ridotta in fettine sottilissime prima di venir messa in padella con dell'olio. Una volta che la cipolla fu appassita, Amy aggiunse la zucca tagliata e i rametti di rosmarino e la lasciò cuocere fino a quando la zucca non divenne abbastanza morbida da poter essere schiacciata con i rebbi di una forchetta. Sono passati all'incirca venti minuti, dovrei fare in tempo.
Tenere costantemente d'occhio l'orologio era una necessità per non correre il rischio di giungere allo scadere del tempo con la pietanza non ancora pronta. Spostò il contenuto della padella in un piatto che mise nell'abbattitore -non era certa di avete anche il tempo di far raffreddare il tutto naturalmente - e, nel mentre, sbattè le uova.
Questi non servono più.
Tolse quindi gli aghi di rosmarino dalla zucca raffreddata e aggiunse uovo, parmigiano, sale e pepe.
Porca paletta, é troppo liquida!
Imprecò, scolando un po’ di liquido in eccesso e aggiungendo un po’ di pan grattato. Quando il composto raggiunse la consistenza desiderata, Amy lo versò negli stampini precedentemente unti e infilò il tutto in forno per circa mezz'ora. Quando mancavano dieci minuti alla cottura dei tortini e circa venti minuti alla fine della gara, l'Harada si dedicò alla fonduta, sciogliendo in un padellino a fuoco basso la fontina con il latte. Avrebbe potuto usare la panna per renderla più gustosa ma avrebbe di molto appesantito il piatto. Con un occhio preoccupato all'orologio, dispose sui piatti da portata una cucchiaiata di fonduta.
Driiinnn !
Il trillo del forno la fece trasalire. Era tardi, tardissimo. Lavorando il più velocemente possibile e facendo attenzione a non rompere le piccole creazioni, adagiò su ogni piatto un tortino e guarnì il tutto con altra fonduta, un rametto di rosmarino e una grattata di pepe.
Come contorno vi propongo dei tortini di zucca aromatizzati al rosmarino su un letto di fonduta.
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Amy
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da Noah » 19/07/2015, 17:26
Come andiamo?! Ieri ne abbiamo viste proprio delle belle e di tutti i colori. Un vero peccato per gli incidenti avvenuti ed un vero peccato per la scarsa sportività di alcuni degli eliminati. Ricordate sempre che non esistono antipatie o simpatie nella giuria, quindi i loro pareri sono sempre soggettivi ma comunque esperti. Il piatto è una vostra creazione, ci mette l'anima e l'energia, ma non è detto che ogni ciambella riesca col buco, ci siamo capiti?
Tra concorrenti eliminati ed altri preda dell'agitazione, la giornata precedente era stata un mini-apocalisse: Noah, tutto sommato, era soddisfatto del proprio lavoro, e nonostante gli fosse stata fatta notare la poca abbondanza della purea, lui era soddisfatto così e non avrebbe cambiato nulla del piatto, poiché essa doveva accompagnare il pesce e, dunque, era secondo il Pellegrino adeguata alla porzione di pesce servita. Quella che gli si presentava davanti era, secondo l'italo-americano, la prova più difficile: il contorno era, a parer suo, il piatto più insidioso, soprattutto perché andava a legarsi con quello presentato il giorno prima; l'uomo non sapeva in cosa sperare, a livello di ingredienti. Verdure, naturalmente, e magari una grande varietà: sapeva già di voler puntare su quelle, ma in quanto al come presentarle... quella sì che era una grande incognita.
Beh, augurandoci che nella giornata di oggi problematiche simili non ce ne siano, direi che è meglio passare all'argomento protagonista della sfida, ovvero i contorni! Il contorno è un accompagnamento del secondo piatto, tal volta tanto buono da diventare anche più apprezzato della portata principale, ma non è sicuramente un'impresa così semplice, concorderete con me. A breve, naturalmente, vi verrà presentata una lista di ingredienti dai quali dovrete attingere per realizzare il vostro contorno perfetto. Ricordate bene: il contorno può essere facile, difficile, elaborato o strano, basta che sappia stupire e possa essere accostato a diversi sapori! Ecco a voi il vostro elenco preferito, signore e signori: 1) Zucca 2) Broccoletto 3) Pomodoro ciliegino 4) Fontina 5) Patate 6) Speck 7) Cardi 8) Olive 9) Carciofi 10) Fagioli 11) Animella 12) Funghi 13) Moscardini
Il tempo a disposizione per la preparazione è di UN'ORA E UN QUARTO. Questo contorno ha l'odore della Semifinale, ci siamo capiti tutti? ... VIA!
Un'ora e un quarto di tempo... non era molto, non per qualcuno che ancora un'idea ben precisa in mente non ce l'aveva: sapeva di voler scartare animelle e moscardini - non amava l'idea delle proteine nel contorno - e di voler puntare sulla verdura... ma quale? E per farla come?
Credo che stavolta dovrò affidarmi al caso...
Suo padre diceva sempre che le idee migliori nascevano dal nulla, dall'ispirazione del momento... era giunta l'ora di scoprire se avesse almeno un po' ragione: giunto in dispensa, il Pellegrino si guardò intorno, affascinato dai colori delle verdure che lo circondavano; beh, forse un po' troppo affascinato, visto che ne prese una marea.
Patate gialle e viola, carote, finocchi, rape, porri, pomodorini, cipolle, sedano, taccole, fagiolini, fave, zucchine, piselli, carciofi, cetrioli, indivia, fiori di zucca, ravanelli, funghi, melanzane... sì, ma mancano gli odori! Uhm... menta, cerfoglio, aneto, erba cipollina, dragoncello, e questo basilico non può non essere preso! Qualche germoglio di crescione e un po' di fiori eduli per ingentilire il piatto... ci siamo!
Non aveva mai preso così tanta roba dalla dispensa, ce n'era veramente moltissima sulla sua postazione, al punto che qualche concorrente si volse persino per osservarlo con aria perplessa: Noah, però, non aveva alcuna intenzione di curarsene, non quando doveva capire cosa farci, con tutte quelle verdure!
Non voglio fare la solita insalata... Vediamo, come si possono cucinare le verdure? Cotte, seccate nel forno... o lasciarle crude, per mantenerne il sapore. ... e se le facessi in tutte e tre i modi?
Aveva tanta di quella verdura da potersi permettere di spaziare con la fantasia: inoltre, fino a quel momento, aveva optato per piatti piuttosto elaborati, complessi, originali; perché non tornare alle origini, perché non porre l'accento sulla bontà dei prodotti lavorati poco?
... ho i minuti contati, ma posso farcela.
Sarebbe stata una vera lotta contro il tempo, e avrebbe avuto bisogno di tutta la calma e la fantasia possibili per impiattare in modo fantasioso... doveva muoversi: dopo essersi lavato le mani, la prima cosa che fece fu quella di lavare accuratamente ogni singola verdura, per eliminare tracce di terra o comunque sporcizia varia. Dopodiché dovette fare una cernita di tutti i vegetali scelti, così da decidere cosa fare come: patate gialle e patate viola, carote, porri, finocchi e rape - queste quattro verdure tutte in formato baby, decisamente più delicate e belle a vedersi - pomodorini, cipolle di Tropea, cipollotti, sedano, taccole, piselli, fagiolini fave e zucchine sarebbero stati sbollentati; carciofi, cetrioli, indivia, fiori di zucca, ravanelli, funghi e tutte le erbe aromatiche sarebbero rimasti crudi. Infine melanzane, pomodori camoni, carote e porri - questa volta quelli normali - ed altre cipolle e zucchine sarebbero stati seccati nel forno.
D'accordo... cominciamo.
La prima cosa che dovette fare fu sbollentare le verdure che aveva intenzione di cuocere: non poteva certo metterle in una pentola unica, avendo tempi di cottura diversi, così si dovette ingegnare diversamente... ed il risultato furono sei fornelli accesi contemporaneamente, con altrettante pentole su di essi; non poté fare altro, durante il tempo in cui sbollentò tredici verdure diverse - il rischio di cuocerle troppo e renderle immangiabili era troppo alto - anche perché subito dopo l'acqua calda dovette raffreddarle immediatamente in acqua e ghiaccio, così da interromperne la cottura ed evitare che perdessero il loro colore vivo - oltre che tutte le loro proprietà nutritive. Messe da parte le verdure cotte, Noah prese quelle che aveva intenzione di rendere secche - melanzane, carote, zucchine, porri, pomodori e cipolle - e le affettò finemente e con precisione quasi chirurgica tramite l'uso dell'affettatrice, in modo da disporre poi le fettine su una placca rivestita e cuocerle nel forno magico a 50°: sapeva che avrebbe dovuto toglierle solo all'ultimo, prima che fossero pronte, perciò si dedicò alla preparazione di quelle crude.
Non ho mai tagliato così tanta verdura in vita mia...
Sbuffò, cercando di rimanere positivo e ottimista che il duro lavoro, alla fine avrebbe dato i suoi frutti: tagliò il cetriolo a fettine sottilissime, come per farne un carpaccio - così da richiamare quello di tonno del primo piatto - poi toccò alle lamelle di carciofo, a quelle di ravanello rosso, a quelle di champignon, e a delle belle foglie di indivia, alcune rosse ed altre gialle. A quel punto riprese la verdura cotta e si occupò anche di quella, seguendo forme e tagli diversi a seconda del prodotto: per le zucchine, ad esempio, tagliò dei cubi - alcuni verdi ed altri gialli - per le patate, sia gialle che viola, dei tocchetti di diverse forme, mentre le verdurine baby, così come i cipollotti, i fagiolini e le cipolline, preferì lasciarle intere; poi alcune falde di cipolla di Tropea, dei bastoncini di sedano, pomodorini aperti a metà, e poi fave, piselli e taccole, ovviamente tutte sbucciate. Alla fine estrasse le verdure messe nel forno, controllandole e sospirando di sollievo nel rendersi conto di come si fossero perfettamente seccate.
Mancano 15 minuti e devo ancora cominciare ad impiattare, sbrigati Noah!
Si riprese l'uomo, col volto deformato in una maschera di concentrazione, mentre decideva come posizionare le verdure: il carpaccio di cetriolo sulla base - nuovamente per richiamare la pasta servita col carpaccio di tonno - poi tutte le verdure cotte, in modo apparentemente disordinato ma così molto naturale, poi quelle crude, dopo ancora quelle secche - magari in verticale, per donare dinamismo al piatto - ed infine germogli, erbe aromatiche e fiori.
E come condimento...
Cosa c'era di meglio di una bella vinaigrette all'aceto balsamico di Modena invecchiato 50 anni? La sparse generosamente sulle verdure, e fece un passo indietro per ammirare la sua ultima, folle creazione.
Come contorno vi propongo una variazione di verdure: verdure cotte, verdure crude e verdure secche con una vinaigrette all'aceto balsamico. Buon appetito!
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Noah
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