[Palazzo "Erpidi" - Congresso Europeo della Moda Invernale 2106 - Dicembre - ore 17.30]
Un evento di primo livello, quello, per tutte le modelle presenti: il Congresso Europeo della Moda Invernale era uno degli appuntamenti più importanti nel campo del fashion-style magico, qualcosa che non poteva assolutamente mancare: da quando finalmente i maghi avevano cominciato ad apprezzare la possibilità di vestirtsi alla moda, e non per forza con mantelli e cappelli a punta, la moda babbana si era insinuata non poco nel loro mondo, portando con sé la necessità di mostrare il glamour sulle passerelle allo stesso modo del mondo non-magico; certo, non si dava tanta importanza alla moda come tra i babbani, ma anche tra i maghi erano nati stilisti emergenti e critici di stile, e quello era l'appuntamento perfetto per loro.
Non solo, ma aveva preso anche piede nel mondo magico la carriera di modella, per quanto solitamente coloro che la occupavano lo erano già nel mondo babbano, e semplicemente cercavano di diventare importanti in quel settore in entrambi i mondi; la concorrenza era allo stesso modo spietata sia da una parte che dall'altra, anzi forse nel mondo magico era pure peggio, perché con pozioni o intrugli inodori o incantesimi lanciati senza essere visti si poteva davvero combinare di tutto.
Ciò nonostante, almeno un'ottantina di modelle si erano date appuntamento a Firenze, quella settimana, al Palazzo Erpidi, che avrebbe ospitato diverse passerelle per le differenti case di moda: non era solo il mero lavoro a spingerle, quasi come fosse un impegno obbligato, ma anche e soprattutto il fatto che, alle sfilate, sarebbero stati presenti anche moltissimi manager di case di moda sia magici che babbani - perché per quanto si dovesse mantenere il segreto con tutti, non c'era nulla di male se maghi Natibabbani, dopo aver vissuto nel mondo magico e aver scelto, alla fine, quello babbano, partecipavano a quegli incontri magari portandosi dietro l'entourage.
Era quello, in effetti, il principale motivo per cui Eufemia Longarno aveva scelto di presenziare all'evento: darsi visibilità come modella avrebbe potuto significare, per lei, maggiori opportunità di lavoro, e dunque più ingaggi, più soldi, più fama; certo, l'italiana veniva da una famiglia ricca, ma da tempo aveva deciso di non voler più dipendere da loro... e visto che amava la bella vita, doveva per forza trovare un impiego che la facesse guadagnare bene, altrimenti come avrebbe potuto mantenersi?
Ragazze per cortesia tutte qui davanti, ho un importante annuncio da fare!Stava giusto dicendo ad alcune colleghe che era strano non sapere ancora con esattezza come si sarebbe svolta la sfilata, quando la voce di uno degli organizzatori - gay fino al midollo, com'erano la maggior parte degli uomini che si occupavano di moda - si fece sentire, facendole avvicinare tutte a lui con la curiosità di capire cosa si sarebbero ritrovate a fare.
Sport e atletica, quello fu l'argomento che venne annunciato dal tizio poco dopo: alla Longarno importava poco, aveva imparato praticamente ogni sport magico o babbano che fosse per essere pronta a qualsiasi evenienza (come Ignis, come giornalista e sì, anche come modella), ma era chiaro che a molte la cosa andasse poco a genio, soprattutto quando, tra le diverse opzioni, c'era anche quella di sedersi in finte riproduzioni di baite montane dove bere cioccolata calda e parlare con le amiche.
Per favore mettetevi in fila e prendete un numero da questa palla di vetro, estrarremo a sorte!
Tutti i numeri pari vanno alla pista da neve, quelli dispari saranno le nostre pattinatrici mentre tutte quelle che trovano lo zero saranno le ragazze da baita, svelte svelte che non c'è molto tempo per prepararsi, le 21:00 sono più vicine di quello che credete!Che fosse fortuna, Destino, o una mossa pilotata degli organizzatori della sfilata, ad Eufemia andò bene quando, estratto il biglietto, lo aprì tranquillamente, pronta a tutto, e si trovò di fronte il numero zero, quello più ambito; fece un gran sorriso alle colleghe - sapendo che la maggior parte, dietro ad un sorriso ricambiato, la stavano mandando all'Inferno in tutti i modi possibili e immaginabili - e si spostò insieme a quelle che erano state fortunate come lei, iniziando la preparazione della scenografia con veloci prove degli abiti e le pose da tenere durante la sfilata.
Mentre Eufemia si muoveva per la baita, fingendo di sedersi e bere cioccolata per poi alzarsi e passeggiare per la passerella così da mostrare gli abiti firmati della linea sportiva - e soprattutto mentre una modella si slogava una caviglia e sbatteva la testa, facendo quasi prendere un infarto all'organizzatore già sull'orlo di una crisi di nervi - una voce familiare la chiamò ad alta voce; quella voce l'italiana l'avrebbe riconosciuta tra mille, per questo si volse verso di essa con un gran sorriso sulle labbra.
Dalle porte posteriori del Palazzo, in una mise casual chic che solo lei poteva permettersi di portare, Arianna Ricciardi fece il suo ingresso trionfale, sotto lo sguardo indifferente delle modelle, quello raggiante della rossa, e quello stupefatto - anche se nessuna delle due al momento ci fece caso - dell'organizzatore: Arianna sapeva quanto quell'evento fosse importante, per l'amica, e visto che non aveva ancora ricevuto notizie sulla missione da svolgere per diventare ufficialmente una mercenaria, tanto valeva prendersi un giorno di riposo e andare da lei.
Aveva dunque preso una passaporta per l'Italia, scegliendo degli abiti che la facessero stare comoda: dei pantaloni neri skinny di cotone pesante, stivali alla caviglia in pelle color cuoio chiaro, una semplice maglia grigia con scollo a V leggera ed un chiodo sopra nero, aperto; borsa nera firmata, capelli biondi raccolti in una coda e occhiali da Sole sul naso completavano l'opera di chi, quella sera, non doveva fare la moda, ma solo osservarla.
Ary!La chiamò Eufemia, mentre l'italiana alzava la mano libera per salutarla con un piccolo sorrisetto sulle labbra: troppe donnette isteriche e scarsamente nutrite da quelle parti, per lei, ma era l'ambiente di Mia e se lo sarebbe fatto andare bene per amor suo.
Ary, sei venuta!Certo che sono venuta, ne dubitavi?Beh, sai, temevo che quell'orso del tuo addestratore facesse qualche storia... lo dici sempre anche tu che non ti lascia mai un attimo di respiro!E' vero, ma ha fatto un'eccezione per questa volta.
Allora, come sta andando qui?Mah, tutto sommato abbastanza bene, ci hanno appena comunicato che dobbiamo fare e io per fortuna dovrò semplicemente bere ciocc--... Stupefacente... Davvero stupefacente...Entrambe le italiane si volsero verso il giovane organizzatore con aria perplessa, che però pareva avere occhi solo per la bionda, nemmeno avesse appena visto un miracolo sceso in terra apposta per salvargli la serata - e il posto di lavoro.
Tu sei la sostituta perfetta, detto tra noi...
... Sei anche meglio di quella che è volata come un sacco di patate.Eufemia non poté non sorridere divertita di fronte a quelle parole, mentre Arianna rivolgeva prima a lei e poi a lui lo sguardo stralunato di chi non sta capendo assolutamente nulla della situazione: qualcosa le diceva che stava per essere coinvolta in un meccanismo più grande di lei, e sfortunatamente la conferma le arrivò proprio poco dopo.
Tu sarai la nostra nuova modella della giornata!Come ha detto, scusi?Sai pattinare sul ghiaccio?Beh, ho presto qualche lezione da piccola...Te la cavi? Benissimo!
Mando immediatamente il personal trainer...Il personal...
No, guardi, ci deve essere uno sbaglio! Io n--No no no, non accetto rifiuti!
Longarno, è tua amica giusto?
Convincila, io adesso devo andare, ciao care, siete adorabili, smack smack!Sotto lo sguardo sbalordito della Ricciardi e quello ilare della Longarno, l'organizzatore si dileguò dalla loro vista alla velocità della luce, lasciando la prima con la bocca semi-spalancata e l'aria incredula; lentamente, Arianna si volse verso l'amica, sbattendo le palpebre prima di passarsi la lingua sulle labbra secche.
... stai scherzando, vero?Oh, ma dai Ary, sarà divertente!Divertente?!
Fare shopping per Milano è divertente, stare a casa a mangiare schifezze con pigiami extra-large è divertente, sparlare delle nostre ex compagne di scuola è divertente... questo non è divertente, non lo è affatto!!Senti, lo so che non era esattamente questo quello che volevi, ma... dai, guarda il lato positivo, aiuterai a salvare la sfilata e mi permetterai di farmi notare dagli stilisti e dai loro manager!
Non puoi farlo per un'amica?Sei proprio una bastarda, appellarti al sacro vincolo dell'amicizia per convincermi... - sbuffò la Ricciardi, togliendosi gli occhiali da sole per lanciarli dentro la borsa con un'espressione -
E va bene, va bene lo faccio!Sbottò alla fine, incrociando le braccia all'altezza del petto proprio mentre una nuova voce faceva voltare entrambe: inutile dire che la presenza che si palesò loro fu una gran bella vista per entrambe le italiane, soprattutto per la Longarno che squadrò il nuovo arrivato e poi Arianna con un sorrisetto divertito sulle labbra; non che volesse accasare la migliore amica a tutti i costi, ma se poteva farla divertire un po' e farla distrarre dagli allenamenti e dall'assenza di una vita sociale/sentimentale.
Allora... Chi è la pattinatrice che devo far scaldare?Ti è andata anche bene, è proprio carino, visto? - sussurò la rossa all'orecchio della bionda nella loro lingua madre, l'italiano, prima di strizzarle l'occhio e fare un passo indietro con un gran sorrisone -
Vi lascio soli ragazzi... buon allenamento!E così anche Eufemia Longarno si dileguò dalla vista dell'amica e del nuovo arrivato, lasciandoli soli con lo sguardo a tratti irritato e a tratti ironicamente esasperato della prima.
La pattinatrice non lo so... se cerchi la stronza che hanno incastrato, invece, sono io.
Arianna Ricciardi, modella da... sei minuti circa! Tanto piacere...