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da Lancelot » 11/09/2013, 21:23
FIRENZE PALAZZO "ERPIDI" CONGRESSO EUROPEO DELLA MODA INVERNALE 2106 11 DICEMBRE ORE 17:30[tahoma]L'Italia nel periodo natalizio era sempre molto illuminata e festosa, ricca di profumi caratteristici e musica tipica allegra. Quando poi ci si spostava nell'Italia magica, il tutto diventava raddoppiato e maestoso, con fuochi d'artificio ad ogni angolo e tanto buonumore. Quel giorno in particolare, nella città di Firenze c'era un'atmosfera del tutto nuova e speciale e la maggior parte delle luci e delle attenzioni erano focalizzate sul principale palazzo dei congressi dove alternativamente all'anno si svolgevano manifestazioni di ogni tipo, da quelle più serie a quelle più mondane passando anche per quelle più chic, ed infatti era proprio l'ultima categoria che faceva da sfondo al palazzo addobbato per Natale. Luci di flash, giornalisti, ospiti arrivati da tutto il mondo e modelle saltellanti da una parte e dall'altra. Già, quella era la giornata della moda, nello specifico, il congresso europeo della moda invernale per l'anno 2106. Modelle conosciute, famose o esordienti mettevano piede su una delle passerelle più importanti al mondo, sfoggiando il loro corpo statuario, la loro espressione sensuale e naturale, assolutamente deliziosa, ed indossando abiti seri oppure scherzosi, come delle simpatiche divise da perfette "Babbesse Natale". Ragazze per cortesia tutte qui davanti, ho un importante annuncio da fare!La voce leggermente effeminata di uno degli organizzatori più giovani si fece sentire forte e chiaro, richiamando a raccolta tutta la "squadra" di modelle che prontamente giunsero una vicino all'altra, in attesa di sapere le successive direttiva da seguire; tra queste, una in particolare presentava un sorriso e una lucentezza negli occhi a dir poco sorprendente, Eufemia Longarno, che quel giorno era nelle vesti che le piacevano di più rispetto a quelle più laboriose della giornalista per l'Osservatore Magico. Il tizio fece presente a tutte quante che la sfilata del pomeriggio e della sera avrebbe avuto come argomento principale lo sport e l'atletica. Ognuna di loro avrebbe indossato dei nuovi capi sportivi da neve, da sci, da pattinaggio su ghiaccio e da atletica leggera. In effetti non tutte furono entusiaste della cosa, questo perché non sempre veniva richiesta una preparazione fisica adeguata per essere modelle. Il corpo poteva anche essere molto bello ma questo non significava che fosse anche tonico e pronto a fare degli sforzi. Su ogni tipologia di passerella magica avevano adibito dei piccoli campi di esibizione, dalle lastre di ghiaccio per mostrare le modelle durante una fase di pattinaggio ad una piccola collinetta nevosa dove farle sfrecciare su degli sci. Infine, per concludere, anche delle vere e proprie riproduzioni di baite montane dove le modelle (quelle più fortunate) si mostravano sedute a bere una cioccolata calda parlando con le amiche, sponsorizzando il vestiario tipi del mago sportivo del presente ed anche del futuro. Per favore mettetevi in fila e prendete un numero da questa palla di vetro, estrarremo a sorte! Tutti i numeri pari vanno alla pista da neve, quelli dispari saranno le nostre pattinatrici mentre tutte quelle che trovano lo zero saranno le ragazze da baita, svelte svelte che non c'è molto tempo per prepararsi, le 21:00 sono più vicine di quello che credete!Una volta avvicinatesi, le modelle (16 per la precisione), presero il numerino, sperando ognuna nel fortunatissimo "0". Eufemia fu una di quelle fortunate, invidiata da molte e congratulata da altre, ben poche. Tutto quanto stava andando per il meglio, l'organizzatore avvisò ogni modella che per quelle sciatrici e pattinatrici sarebbero giunti in breve i personal trainer per aiutarle a scaldarsi i muscoli ed evitare spiacevoli incidenti durante la fase di esibizione. A proposito di spiacevoli incidenti, ad un certo punto il ragazzo effeminato credette di avere un infarto fulminante. Scendendo per una scalinata la modella numero 10, addetta al pattinaggio, scivolò miseramente, slogandosi la caviglia e sbattendo la testa, provocandosi una brutta commozione cerebrale che la mandò in un sonno profondo istantaneo. Certo, con la magia la caviglia sarebbe tornata a posto subito ma non si poteva rischiare di svegliare bruscamente la ragazza e ritrovarsela in uno stato confusionale avanzato a causa del mancato riposo dopo il colpo. Terribile, assolutamente terribile! Questa è una tragedia, come si fa? COME SI FA? Dove la trovo io un'altra modella libera e disponibile in meno di un'ora, dove?In quello stesso istante, dalle porte posteriori del Palazzo apparve una ragazza bionda, splendida, tonica e slanciata. Era venuta a trovare una sua carissima amica con la quale aveva ripreso i contatti da non molto, grazie all'intervento di un certo Erbologo. Camminando spedita e sicura di se, con un sorriso luminoso e natalizio sulle labbra lucide, raggiunse nell'immediato Eufemia Longarno, abbracciandola e salutandola con i due classici baci sulle guance, non potendo per ovvi motivi di buon costume mettersi a saltare con lei come due ragazzine al primo anno di Hogwarts, per quanto di sicuro ne avevano una gran voglia. L'organizzatore spalancò la bocca formando una "O" gigantesca, perdendo il fiato per alcuni secondi. Sbattendo le palpebre deliziato da quella presenza inaspettata, fece qualche passo avanti, lentamente, non capacitandosi della fortuna capitatagli. ... Stupefacente... Davvero stupefacente...Prima che Arianna potesse chiedere perplessa qualunque cosa, il ragazzo riacquistò tutta la lucidità esplodendo in una botta di euforia. Tu sei la sostituta perfetta, detto tra noi...Ed abbassò poco poco la voce sussurrandole all'orecchio, ben udibile dalla Longarno. ... Sei anche meglio di quella che è volata come un sacco di patate.Dopo di che tornò a parlare a voce alta. Tu sarai la nostra nuova modella della giornata! Sai pattinare sul ghiaccio? Te la cavi? Benissimo! Mando immediatamente il personal trainer... No no no, non accetto rifiuti! Longarno, è tua amica giusto? Convincila, io adesso devo andare, ciao care, siete adorabili, smack smack!E si dileguò letteralmente, scomparendo dalla vista delle due ragazze, delle quali una pareva essere stata incastrata per bene. Dopo appena cinque minuti da quando le due amiche avevano iniziato a parlare/discutere su quell'ingaggio improvviso della Ricciardi, un ragazzo, camminando lentamente con indosso un pantalone militare, scarponi tipo Converse e una canottiera attillata bianca, si appoggiò al muro, fissando silenzioso la scena per almeno un minuto buono, prima di provare a richiamare l'attenzione parlando con tono tranquillo e semplice, sorridendo ad entrambe, constatando la più che raffinata bellezza di ognuna. Allora... Chi è la pattinatrice che devo far scaldare?[/tahoma]
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da Aryanne » 12/09/2013, 14:32
[Palazzo "Erpidi" - Congresso Europeo della Moda Invernale 2106 - Dicembre - ore 17.30] Un evento di primo livello, quello, per tutte le modelle presenti: il Congresso Europeo della Moda Invernale era uno degli appuntamenti più importanti nel campo del fashion-style magico, qualcosa che non poteva assolutamente mancare: da quando finalmente i maghi avevano cominciato ad apprezzare la possibilità di vestirtsi alla moda, e non per forza con mantelli e cappelli a punta, la moda babbana si era insinuata non poco nel loro mondo, portando con sé la necessità di mostrare il glamour sulle passerelle allo stesso modo del mondo non-magico; certo, non si dava tanta importanza alla moda come tra i babbani, ma anche tra i maghi erano nati stilisti emergenti e critici di stile, e quello era l'appuntamento perfetto per loro. Non solo, ma aveva preso anche piede nel mondo magico la carriera di modella, per quanto solitamente coloro che la occupavano lo erano già nel mondo babbano, e semplicemente cercavano di diventare importanti in quel settore in entrambi i mondi; la concorrenza era allo stesso modo spietata sia da una parte che dall'altra, anzi forse nel mondo magico era pure peggio, perché con pozioni o intrugli inodori o incantesimi lanciati senza essere visti si poteva davvero combinare di tutto. Ciò nonostante, almeno un'ottantina di modelle si erano date appuntamento a Firenze, quella settimana, al Palazzo Erpidi, che avrebbe ospitato diverse passerelle per le differenti case di moda: non era solo il mero lavoro a spingerle, quasi come fosse un impegno obbligato, ma anche e soprattutto il fatto che, alle sfilate, sarebbero stati presenti anche moltissimi manager di case di moda sia magici che babbani - perché per quanto si dovesse mantenere il segreto con tutti, non c'era nulla di male se maghi Natibabbani, dopo aver vissuto nel mondo magico e aver scelto, alla fine, quello babbano, partecipavano a quegli incontri magari portandosi dietro l'entourage. Era quello, in effetti, il principale motivo per cui Eufemia Longarno aveva scelto di presenziare all'evento: darsi visibilità come modella avrebbe potuto significare, per lei, maggiori opportunità di lavoro, e dunque più ingaggi, più soldi, più fama; certo, l'italiana veniva da una famiglia ricca, ma da tempo aveva deciso di non voler più dipendere da loro... e visto che amava la bella vita, doveva per forza trovare un impiego che la facesse guadagnare bene, altrimenti come avrebbe potuto mantenersi? Ragazze per cortesia tutte qui davanti, ho un importante annuncio da fare!Stava giusto dicendo ad alcune colleghe che era strano non sapere ancora con esattezza come si sarebbe svolta la sfilata, quando la voce di uno degli organizzatori - gay fino al midollo, com'erano la maggior parte degli uomini che si occupavano di moda - si fece sentire, facendole avvicinare tutte a lui con la curiosità di capire cosa si sarebbero ritrovate a fare. Sport e atletica, quello fu l'argomento che venne annunciato dal tizio poco dopo: alla Longarno importava poco, aveva imparato praticamente ogni sport magico o babbano che fosse per essere pronta a qualsiasi evenienza (come Ignis, come giornalista e sì, anche come modella), ma era chiaro che a molte la cosa andasse poco a genio, soprattutto quando, tra le diverse opzioni, c'era anche quella di sedersi in finte riproduzioni di baite montane dove bere cioccolata calda e parlare con le amiche. Per favore mettetevi in fila e prendete un numero da questa palla di vetro, estrarremo a sorte! Tutti i numeri pari vanno alla pista da neve, quelli dispari saranno le nostre pattinatrici mentre tutte quelle che trovano lo zero saranno le ragazze da baita, svelte svelte che non c'è molto tempo per prepararsi, le 21:00 sono più vicine di quello che credete!Che fosse fortuna, Destino, o una mossa pilotata degli organizzatori della sfilata, ad Eufemia andò bene quando, estratto il biglietto, lo aprì tranquillamente, pronta a tutto, e si trovò di fronte il numero zero, quello più ambito; fece un gran sorriso alle colleghe - sapendo che la maggior parte, dietro ad un sorriso ricambiato, la stavano mandando all'Inferno in tutti i modi possibili e immaginabili - e si spostò insieme a quelle che erano state fortunate come lei, iniziando la preparazione della scenografia con veloci prove degli abiti e le pose da tenere durante la sfilata. Mentre Eufemia si muoveva per la baita, fingendo di sedersi e bere cioccolata per poi alzarsi e passeggiare per la passerella così da mostrare gli abiti firmati della linea sportiva - e soprattutto mentre una modella si slogava una caviglia e sbatteva la testa, facendo quasi prendere un infarto all'organizzatore già sull'orlo di una crisi di nervi - una voce familiare la chiamò ad alta voce; quella voce l'italiana l'avrebbe riconosciuta tra mille, per questo si volse verso di essa con un gran sorriso sulle labbra. Dalle porte posteriori del Palazzo, in una mise casual chic che solo lei poteva permettersi di portare, Arianna Ricciardi fece il suo ingresso trionfale, sotto lo sguardo indifferente delle modelle, quello raggiante della rossa, e quello stupefatto - anche se nessuna delle due al momento ci fece caso - dell'organizzatore: Arianna sapeva quanto quell'evento fosse importante, per l'amica, e visto che non aveva ancora ricevuto notizie sulla missione da svolgere per diventare ufficialmente una mercenaria, tanto valeva prendersi un giorno di riposo e andare da lei. Aveva dunque preso una passaporta per l'Italia, scegliendo degli abiti che la facessero stare comoda: dei pantaloni neri skinny di cotone pesante, stivali alla caviglia in pelle color cuoio chiaro, una semplice maglia grigia con scollo a V leggera ed un chiodo sopra nero, aperto; borsa nera firmata, capelli biondi raccolti in una coda e occhiali da Sole sul naso completavano l'opera di chi, quella sera, non doveva fare la moda, ma solo osservarla. Ary!La chiamò Eufemia, mentre l'italiana alzava la mano libera per salutarla con un piccolo sorrisetto sulle labbra: troppe donnette isteriche e scarsamente nutrite da quelle parti, per lei, ma era l'ambiente di Mia e se lo sarebbe fatto andare bene per amor suo. Ary, sei venuta!Certo che sono venuta, ne dubitavi?Beh, sai, temevo che quell'orso del tuo addestratore facesse qualche storia... lo dici sempre anche tu che non ti lascia mai un attimo di respiro!E' vero, ma ha fatto un'eccezione per questa volta. Allora, come sta andando qui?Mah, tutto sommato abbastanza bene, ci hanno appena comunicato che dobbiamo fare e io per fortuna dovrò semplicemente bere ciocc--... Stupefacente... Davvero stupefacente...Entrambe le italiane si volsero verso il giovane organizzatore con aria perplessa, che però pareva avere occhi solo per la bionda, nemmeno avesse appena visto un miracolo sceso in terra apposta per salvargli la serata - e il posto di lavoro. Tu sei la sostituta perfetta, detto tra noi... ... Sei anche meglio di quella che è volata come un sacco di patate.Eufemia non poté non sorridere divertita di fronte a quelle parole, mentre Arianna rivolgeva prima a lei e poi a lui lo sguardo stralunato di chi non sta capendo assolutamente nulla della situazione: qualcosa le diceva che stava per essere coinvolta in un meccanismo più grande di lei, e sfortunatamente la conferma le arrivò proprio poco dopo. Tu sarai la nostra nuova modella della giornata!Come ha detto, scusi?Sai pattinare sul ghiaccio?Beh, ho presto qualche lezione da piccola...Te la cavi? Benissimo! Mando immediatamente il personal trainer...Il personal... No, guardi, ci deve essere uno sbaglio! Io n--No no no, non accetto rifiuti! Longarno, è tua amica giusto? Convincila, io adesso devo andare, ciao care, siete adorabili, smack smack!Sotto lo sguardo sbalordito della Ricciardi e quello ilare della Longarno, l'organizzatore si dileguò dalla loro vista alla velocità della luce, lasciando la prima con la bocca semi-spalancata e l'aria incredula; lentamente, Arianna si volse verso l'amica, sbattendo le palpebre prima di passarsi la lingua sulle labbra secche. ... stai scherzando, vero?Oh, ma dai Ary, sarà divertente!Divertente?! Fare shopping per Milano è divertente, stare a casa a mangiare schifezze con pigiami extra-large è divertente, sparlare delle nostre ex compagne di scuola è divertente... questo non è divertente, non lo è affatto!!Senti, lo so che non era esattamente questo quello che volevi, ma... dai, guarda il lato positivo, aiuterai a salvare la sfilata e mi permetterai di farmi notare dagli stilisti e dai loro manager! Non puoi farlo per un'amica?Sei proprio una bastarda, appellarti al sacro vincolo dell'amicizia per convincermi... - sbuffò la Ricciardi, togliendosi gli occhiali da sole per lanciarli dentro la borsa con un'espressione - E va bene, va bene lo faccio!Sbottò alla fine, incrociando le braccia all'altezza del petto proprio mentre una nuova voce faceva voltare entrambe: inutile dire che la presenza che si palesò loro fu una gran bella vista per entrambe le italiane, soprattutto per la Longarno che squadrò il nuovo arrivato e poi Arianna con un sorrisetto divertito sulle labbra; non che volesse accasare la migliore amica a tutti i costi, ma se poteva farla divertire un po' e farla distrarre dagli allenamenti e dall'assenza di una vita sociale/sentimentale. Allora... Chi è la pattinatrice che devo far scaldare?Ti è andata anche bene, è proprio carino, visto? - sussurò la rossa all'orecchio della bionda nella loro lingua madre, l'italiano, prima di strizzarle l'occhio e fare un passo indietro con un gran sorrisone - Vi lascio soli ragazzi... buon allenamento!E così anche Eufemia Longarno si dileguò dalla vista dell'amica e del nuovo arrivato, lasciandoli soli con lo sguardo a tratti irritato e a tratti ironicamente esasperato della prima. La pattinatrice non lo so... se cerchi la stronza che hanno incastrato, invece, sono io. Arianna Ricciardi, modella da... sei minuti circa! Tanto piacere...
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da Lancelot » 13/09/2013, 21:00
[tahoma]La pattinatrice non lo so... se cerchi la stronza che hanno incastrato, invece, sono io. Arianna Ricciardi, modella da... sei minuti circa! Tanto piacere...
Ricordava quel nome, anzi, quel cognome. Lei era la figlia di Giovanni Ricciardi, il politico fatto uccidere dalla madre un anno prima. Lancelot non si preoccupava troppo delle faccende della Setta, più per volere proprio che per imposizione del genitore, ma aveva una memoria di ferro e determinate questioni gli rimanevano in testa per lungo tempo, sopratutto quando recavano così tanto fastidio al Supremo. Aveva appreso le arti dei Mangiamorte, le tecniche di combattimento, i principi di pozioni, erbologia, alchimia, insomma, una conoscenza totale su ogni settore formativo magico, dopo di che, la madre aveva scelto per lui un mondo e un destino diverso da quello dei 12. Lui aveva qualcosa che non andava, un difetto che mai gli avrebbe permesso di essere al vertice come invece era il Supremo, per questo lei non desiderava affatto che un giorno fosse preso di mira per qualche colpo interno, reso vittima sacrificale per la rivoluzione di un stolto. Meglio nasconderlo, meglio non far mai sapere a nessuno della sua esistenza, meglio aiutarlo a crescere e poi lasciargli vivere il suo destino in libertà, non dimenticando mai di insegnargli comunque tutti i principi e le filosofie della Setta, in modo da non essere mai e poi mai un ostacolo, un rivoluzionario, un nemico sul campo di battaglia tra bene e "finto" male.
Lancelot, al tuo servizio! Per essere modella da nemmeno dieci minuti non sei niente male... Forza, seguimi, la palestra è in fondo al corridoio.
Le fece un occhiolino, sia a lei che all'amica Eufemia. Ad essere sinceri si faceva fatica a scegliere quale delle due fosse più carina. La bionda Arianna però l'aveva colpito molto con il suo atteggiamento: appariva forte, sfacciata, dinamica e sbrigativa. Rimaneva solo da scoprire se fosse anche abbastanza in forma e bella atletica per fare l'improvvisata pattinatrice. Aveva saputo dell'incidente di quella prima di lei ma credeva avessero preso una degna sostituta abituata al mestiere, non una a caso, per carità di bell'aspetto, ma senza esperienza sul campo. Una volta camminato fino alla fine del lungo percorso pieno di porte dalle quali si sentivano voci di ragazze che si lamentavano con parrucchieri, estetisti e compagnia bella, davanti al ragazzo e di conseguenza anche a lei apparve una grossa stanza piena di attrezzi ginnici, dei tappetini di gommapiuma, delle sbarre di ferro, delle mensole con sopra incastrati dei pesi e qua e là corde per saltare e sacchi per fare esercitazioni di combattimento o corpo libero. Lance si preoccupò di chiudere subito la porta, isolando così completamente tutto il resto del mondo, questo perché se non si fosse capito, quella palestra era adibita esclusivamente ad Arianna, in qualità di modella ufficiale.
Nel camerino sulla destra troverai un cambio adeguato e pulito per fare riscaldamento, ti aspetto qui, fai con comodo!
Mentre attendeva la ragazza, non dimenticandosi ovviamente di dare un piccolo sguardo al suo fondoschiena mentre si avviava verso la stanza del cambio, si mise a fare qualche salto, capriola, flessione, addominale, così per dare ai muscoli il sentore che presto avrebbero potuto lavorare. In effetti lui era lì per far lavorare gli altri, verissimo, ma spesso e volentieri capitava che doveva mostrare cosa fare con esattezza alle persone e quindi doveva mettersi in moto e non rischiare crampi o strappi dovuti alla muscolatura fredda. Lei se ne stava ancora lì dentro, forse perché doveva scegliere accuratamente cosa indossare, così Lance per ingannare ulteriormente il tempo si avvicinò ad una serie di aste di legno sfruttate per migliorare l'equilibrio e ne prese una, iniziando a sfruttarla come nelle arti marziali. La faceva volteggiare, girare velocemente e nel frattempo lui muoveva il corpo con essa, abbassandosi oppure andando all'indietro con la schiena mentre il bastone gli passava ad un centimetro dal naso. Quando poi sentì in lontananza il suono della tendina che si spostava, comprese che la Ricciardi aveva finito, quindi lanciò in aria il bastone che girò su sé stesso quattro, cinque volte, ed infine lo riprese al volo, facendolo tornare accuratamente al suo posto. Quando spostò lo sguardo sulla improvvisata modella gli venne un colpo: muscoli ben definiti, pelle liscia, tonica, soda praticamente ovunque. Poteva affermare con sicurezza che era la modella più preparata fisicamente che avesse visto da tutta la giornata e nei lavori in passato. Annuì lentamente con la testa facendo anche un fischio di approvazione, si forse un po' sfacciato, ma pazienza, ci stava tutto.
Ed io dovrei anche dirti come scaldare i muscoli? Secondo me conosci già tutti i trucchi del mestiere e non credo di sbagliare nella valutazione. Ti dovesse servire qualche consiglio chiedi pure... Cominciamo dalla pressa, ti vanno bene 50 chilogrammi per iniziare?
Cinquanta non li aveva fatti fare a nessuna, ma la bravura di un personal trainer era saper individuare immediatamente la preparazione atletica di un individuo e regolarsi di conseguenza. Il massimo con il quale aveva cominciato era stato di 35 chili, poiché tutte le modelle apparivano si magre ma per niente allenate a sopportare degli sforzi ginnici eccessivi. Lei invece non aveva un singolo muscolo che non fosse allenato e rigido. Quella ragazza mostrava un impegno costante nell'attività fisica che faceva impressione anche lui, e non tanto per la forma del corpo in sé (ne aveva viste anche di migliori) ma per la giovane età, si, era quella che lo faceva rimanere di stucco. Giunti fino al macchinario impostò il peso e lasciò che lei si mettesse sopra per cominciare le prime tre serie da quindici, più che sufficienti per poi passare allo squat ed infine agli affondi con i pesi alle mani.
Quindi sei italiana come la tua amica. Mi spiace non poter utilizzare la tua lingua madre, sei costretta all'inglese con me! Hogwarts, Cyprus o Musashi?[/tahoma]
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da Aryanne » 13/09/2013, 21:36
Lancelot, al tuo servizio! Per essere modella da nemmeno dieci minuti non sei niente male...
Vorrai dire per essere una ragazza qualsiasi che hanno costretto a diventare provvisoriamente una modella. Comunque tante grazie, Lancillotto...
Commentò Arianna di rimando con un sorrisetto ironico sulle labbra, pronunciando l'ultima parola, il nome di lui, nella sua lingua madre: certo che Lancelot era davvero particolare come nome, molto antico e poco conosciuto e sentito nel mondo magico... una cosa davvero particolare. In ogni caso gli stava bene addosso, anche se lei l'avrebbe di sicuro abbreviato in qualcosa tipo "Lance", più diretto e deciso, dal suo punto di vista.
Forza, seguimi, la palestra è in fondo al corridoio.
Fammi strada PT...
PT stava per "personal trainer", ovviamente, al quale Arianna non negò una bella panoramica posteriore del corpo, trovandosi un passo dietro di lui; aveva un gran bel sedere, questo pensò l'italiana, che di certo non si faceva problemi a commentare "mentalmente" le doti di colui che avrebbe dovuto allenarla. Che poi, allenare lei... era di sicuro molto più in forma di tutte le modelle presenti, Eufemia compresa... per forza, con Sandyon Vastnor come Mentore o ti tonificavi fino al massimo consentito oppure morivi, e visto che lei era ancora viva e vegeta... Lo seguì comunque silenziosa fino alla stanza che, evidentemente, fungeva da palestra personale per le modelle, piena di tappetini, sbarre di ferro, pesi, sacchi da boxe, corde e molti altri macchinari per l'allenamento: Arianna li studiò uno per uno senza nessuna espressione particolare sul viso, annuendo semplicemente tra sé.
Nel camerino sulla destra troverai un cambio adeguato e pulito per fare riscaldamento, ti aspetto qui, fai con comodo!
Vedrò di non farti aspettare troppo...
Gli fece l'occhiolino a quelle parole, avvicinandosi al camerino e dunque allontanandosi da lui col fondoschiena che, per un gesto automatico e spontaneo, catturò tutta l'attenzione di lui visto l'ancheggiare dell'italiana assolutamente naturale: una volta nel camerino, la Ricciardi cominciò a spogliarsi lentamente, imprecando intanto tra sé. Ma chi gliel'aveva fatto fare? No, sul serio, nemmeno il sacro vincolo dell'amicizia avrebbe dovuto costringerla a diventare modella per un giorno: non che non le piacesse essere al centro dell'attenzione, ma non così, non per una sfilata e non in mezzo a tante oche - Eufemia esclusa, ovviamente. Sospirò più volte, spogliandosi del tutto per poi indossare una canotta nera e degli shorts al ginocchio dello stesso colore, trovando poi delle scarpe da ginnastica della sua misura che la facessero stare comoda: si raccolse nuovamente i capelli in una bella coda alta, si rimirò allo specchio per qualche istante e poi sorrise, soddisfatta. Saranno pure stati allenamenti massacranti, quelli con Vastnor, ma per la miseria se ora riusciva a fare la sua porca figura!
Eccomi!
Esclamò, così, quando uscì finalmente dal camerino, e nel sentire il fischio di approvazione - perché così lo intese lei - di Lance, l'italiana si concesse un sorriso soddisfatto: girò anche su se stessa, lentamente, posando poi una mano sul proprio fianco sinistro, con la gamba corrispondente piegata e la destra tesa, in una perfetta posa da modella.
Ed io dovrei anche dirti come scaldare i muscoli? Secondo me conosci già tutti i trucchi del mestiere e non credo di sbagliare nella valutazione.
Non sbagli infatti, ma visto che ti pagano per questo, ti farò guadagnare il tuo stipendio!
Commentò di rimando la Ricciardi, allungando le braccia verso l'alto così da stiracchiarsi lentamente.
Ti dovesse servire qualche consiglio chiedi pure... Cominciamo dalla pressa, ti vanno bene 50 chilogrammi per iniziare?
Iniziamo la prima serie con 50, così mi scaldo, poi la seconda con 80 e la terza a 70, d'accordo? Almeno faccio lavorare un po' i muscoli!
Sorrise mentre pronunciava quelle parole, non volendo assolutamente tirarsela: no, non c'entrava nulla il volersi fare bella di fronte a lui, era proprio una questione di allenamento; con Vastnor era abituata a quello standard, a quel livello di fatica e sudore, e se doveva davvero allenarsi per poi sfilare, tanto valeva farlo al meglio... almeno non sarebbe stata una giornata sprecata, aveva trovato il modo di sgranchirsi i muscoli anche così.
Quindi sei italiana come la tua amica.
Italiana DOC, yes!
Mi spiace non poter utilizzare la tua lingua madre, sei costretta all'inglese con me! Hogwarts, Cyprus o Musashi?
Costretta? Avendo studiato a Hogwarts è naturale ormai per me usare l'inglese, è quasi diventata la mia lingua madre! E così ti ho risposto anche sulla scuola... Tu, invece? Escludendo Hogwarts, altrimenti mi sarei ricordata di te, dove hai studiato?
Gli domandò, facendo la prima serie con la pressa con assoluta facilità e fermandosi poi, cosicché lui potesse aumentare il peso e permetterle di farla lavorare sul serio.
Hai sempre voluto fare il personal trainer, o ci sei dovuto diventare per necessità? Carino il tatuaggio, comunque...
Chiese ancora la quasi Mercenaria, curiosa, addocchiando poi il tattoo di lui sulla spalla: anche lei ne aveva uno, d'altronde, dietro al collo, ora ben visibile peraltro visto che aveva i capelli raccolti; un punto in comune oltre alla cura per l'aspetto fisico, forse quella giornata non sarebbe stata poi un disastro totale.
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da Lancelot » 13/09/2013, 22:29
[tahoma]Carattere esuberante, allegro e spontaneo. Non c'erano dubbi, era proprio una modella atipica. Forse anche per questo Lancelot non fece fatica a credere che era stata buttata lì in mezzo per puro caso e bisogno. All'interno di quel palazzo tutti quanti i congressi di moda venivano studiati per presentare gli abiti alla perfezione, non lesinando mai sul budget e sul numero di ragazze alle quali far indossare i vestiti da promuovere. Proprio per un motivo di tale perfezione non c'era da stupirsi che avessero preso la prima ragazza bella a disposizione e le avessero quasi imposto di partecipare alla sfilata, poiché mostrare un gruppo poco assortito o diverso nel numero da quello indicato sui depliant sarebbe stato visto come una pessima caduta di stile per l'intera compagnia organizzativa. Arianna Ricciardi non era invischiata in quell'ambiente, lo si vedeva chiaramente dalla sua serenità e leggerezza, dai sorrisi e dallo scherzo. Chi era già immerso in quell'universo fatto di colpi bassi e ipocrisie mostrava sempre molta preoccupazione, specie quando si stava a contatto con un personal trainer nuovo. E se qualcuna l'avesse pagato o gliela avesse data per farle fare del male durante l'allenamento e farle perdere visibilità? Domanda ben più che classica che forse principesse della passerella come Eufemia Longarno non si facevano, ma che molte altre invece erano abituate a farsi continuamente prima di salire alla vetta della moda.
Iniziamo la prima serie con 50, così mi scaldo, poi la seconda con 80 e la terza a 70, d'accordo? Almeno faccio lavorare un po' i muscoli!
Ottanta e settanta? Lavora lavora, io devo controllare una cosa, se non ti dà fastidio...
Lasciò che cominciasse l'esercizio ed intanto si avvicinò a lei per metterle una mano sulla coscia e l'altra sul polpaccio. A giudicare dalla sua espressione non c'era alcuna intenzione maliziosa di sorta, ma solo la volontà di capire fino a che punto quei muscoli fossero allenati. Non appena la Ricciardi giunse alla seconda serie, Lance poté sentire sotto le dita dei muscoli caldi, tonici, che pompavano sangue con una fluidità davvero esemplare. Molte delle presenti dietro le porte viste prima sul corridoio avrebbero fatto carte false per avere gambe simili. Annuì tra se rimanendo sorpreso in positivo, lasciando quindi la presa chiedendole scusa con uno sguardo luminoso e un occhiolino. Arrivati poi alla terza serie, quella da settanta, si cominciò con qualche domanda per semplice e pura conoscenza sommaria. Lancelot non si interessava mai molto delle persone che allenava, ma per una del genere poteva fare sicuramente un'eccezione.
Avendo studiato a Hogwarts è naturale ormai per me usare l'inglese, è quasi diventata la mia lingua madre! E così ti ho risposto anche sulla scuola... Tu, invece? Escludendo Hogwarts, altrimenti mi sarei ricordata di te, dove hai studiato?
Ah... La mia è stata sempre una famiglia di ceto medio-basso, non aveva i soldi per mandarmi a scuola. Mia madre quindi mi ha insegnato tutto ciò che so e a 19 anni sono entrato nel servizio volontario militare del Ministero per continuare l'apprendimento e rafforzarmi, non avendo potuto affinare la mia arte in nessun istituto vero e proprio. Mi hanno conferito il diploma per studi privati l'anno scorso, insomma fresco fresco!
E come poterle dire che in realtà il servizio di volontariato era la gavetta come un Mangiamorte qualsiasi in giro per il mondo? Il Supremo si era preoccupato di farlo risultare come un qualunque adepto della Setta, affidandolo a dei sottoposti che avevano il compito di formarlo e portarlo con loro nei luoghi delle missioni per fargli fare qualunque cosa: palo, ladro, spia, duellante. La sua crescita a vista d'occhio poteva risultare strana a molte persone, per questo la madre si era sempre raccomandata con lui di non sfruttare tutto il suo potenziale e far finta addirittura di sbagliare ogni tanto, onde evitare domande scomode tra i suoi più alti combattenti. A proposito dei maestri avuti in passato, Lance si chiese distrattamente come stesse Julie Sanders, la donna che gli aveva fatto da insegnante di arti oscure per almeno quattro anni e per la quale lui aveva sempre avuto una cotta adolescenziale pazzesca. Più cresceva quella Mangiamorte e più migliorava, maturandosi e divenendo attraente e sensuale in maniera costante. Un'altra di quelle femmine che in quanto a talento fisico non scherzava... Forse era anche per questo che l'aveva sempre ammirata e sognata.
Hai sempre voluto fare il personal trainer, o ci sei dovuto diventare per necessità?
La cura e l'interesse per il corpo sono sempre stati delle mie passioni, quindi direi che ho comunque raggiunto una meta voluta. In realtà faccio anche il Dragoniere, in particolare prendo le richieste di caccia verso quelli ostili e meno mansueti, ma non li uccido mai.
Mandarli via da un territorio si, ucciderli no, non se la sentiva, perché dentro di sé trovava spettacolari quelle creature, così maestose e potenti. Loro erano esattamente ciò che lui non sarebbe mai potuto diventare: perfette. Crescendo diventavano più veloci, pericolosi, con un fiato tonante e una pelle spessa e resistente. Pensare ai draghi comunque non gli riusciva troppo bene, non con quel gran pezzo di bionda che aveva davanti adesso, la quale terminata la terza serie scese dalla pressa non presentando alcun segno di affaticamento. Mentre si rimetteva in piedi Lancelot si accorse del tatuaggio che possedeva dietro al collo, molto bello e particolare. Ma non fu l'unico a notare una caratteristica simile.
Carino il tatuaggio, comunque...
Ti stavo per dire lo stesso... Nel linguaggio maori rappresenta l'eclissi di Sole, uno dei fenomeni astronomici che più mi affascinano. Il tuo invece? Che significato ha?
Evitò di presentare il tatuaggio dal punto di vista magico, specie perché aveva caratteristiche ben più che potenti, adatte ad una persona che aveva molti più soldi di un personal trainer o di un dragoniere alle prime armi per poterselo permettere. Catturò da lontano con lo sguardo una sottile goccia di sudore che correva lungo la schiena di Arianna e gli venne letteralmente un brivido. Il sudore era una delle cose più erotiche che concepisse, si, molto strano, indubbiamente, ma lo aveva sempre colpito da quel punto di vista. Quando si allenava con Julie e la vedeva perdere delle piccole perline trasparenti dalla fronte o dall'addome rischiava sempre un infarto. La Ricciardi ancora non presentava molta stanchezza, frutto dei forti allenamenti passati nel tempo che l'avevano rinforzata, ma di certo da quel momento in poi Lancelot avrebbe fatto maggiore attenzione nell'osservarla. Arrivati al bilanciere per lo squat, lo scaricò del peso che aveva utilizzato lui poco prima, all'incirca sui 150 chilogrammi. Mise due cerchi da 20 chili e uno da 5 per parte, per un totale di novanta chili, anche se non sapeva se fosse abbastanza.
Credo tu sia in grado di sopportare un peso simile, ma non voglio tu corra rischi, quindi mettiti in posizione ed io ti starò dietro sostenendoti per le prime cinque o sei alzate, dopo di che, le ultime quattro le farai da sola... Sei pronta?
Anche in quel caso il suo intento non aveva alcuna traccia di malizia, ma soltanto tanta professionalità e sicurezza nei confronti della "modella". Se si fosse fatta male ci avrebbe rimesso lui quindi perché dover rischiare? Messosi dietro di lei, aderendo con il corpo al suo, allungò le braccia per stringerla all'altezza del petto, piegandosi con le ginocchia esattamente come Arianna, aspettando che trovasse il momento giusto per iniziare ad alzarsi tenendo la schiena dritta e sollevare in quel modo il bilanciere.
Inspirare con il naso ed espirare con la bocca, se non ce la fai dimmelo e ti aiuto io, non ti lascio un momento...[/tahoma]
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da Aryanne » 13/09/2013, 22:53
Ottanta e settanta? Lavora lavora, io devo controllare una cosa, se non ti dà fastidio...
Prego, sei tu il PT tra noi due o mi sbaglio?
Replicò Arianna con un sorriso ed una piccola alzatina di spalle, sentendo subito dopo le sue mani sotto la coscia e sul polpaccio: rivolse a Lancelot un'occhiata leggermente più penetrante, quasi... non curiosa, ma di attesa, come a voler capire la sua prossima mossa; non che si aspettasse chissà che, ma di solito Sandyon non studiava mai i suoi muscoli a quel modo mentre lavorava, quindi era una novità per lei. Quando le strizzò l'occhio, la Ricciardi lo ricambiò senza problemi, mettendosi anche a chiacchierare del più e del meno mentre fletteva le gambe e poi tornava nella posizione di partenza senza alcuna fatica.
Ah... La mia è stata sempre una famiglia di ceto medio-basso, non aveva i soldi per mandarmi a scuola. Mia madre quindi mi ha insegnato tutto ciò che so e a 19 anni sono entrato nel servizio volontario militare del Ministero per continuare l'apprendimento e rafforzarmi, non avendo potuto affinare la mia arte in nessun istituto vero e proprio. Mi hanno conferito il diploma per studi privati l'anno scorso, insomma fresco fresco!
Forte... studiare a casa, dico. Hogwarts è stata una bellissima esperienza, lì ho conosciuto il mio migliore amico e altre persone importanti per me, ma dev'essere stato bello per te poter studiare con tua madre.
Forse perché lei non avrebbe mai potuto studiare con Roberta e Giovanni, la prima incapace di avere un rapporto costruttivo con sua figlia - troppo impegnata a difendere il padre - e il secondo troppo preso dalla politica per occuparsi di lei, e tra l'altro si era visto com'era andata a finire. Mentre concludeva la terza serie, l'italiana passò ad altre domande, curiosa di capire se quella del personale trainer fosse la vocazione della vita dell'altro oppure fosse stata l'unica opportunità di lavoro disponibile.
La cura e l'interesse per il corpo sono sempre stati delle mie passioni, quindi direi che ho comunque raggiunto una meta voluta. In realtà faccio anche il Dragoniere, in particolare prendo le richieste di caccia verso quelli ostili e meno mansueti, ma non li uccido mai.
Dragoniere? Caspita, ma allora non passi tutto il tuo tempo a far allenare le modelle e basta... - commentò lei con un sorrisetto ammirato - Non sono mai stata a contatto con un Drago, immagino sia un'esperienza unica. Non te la sei fatta sotto all'inizio? E se dovessi scegliere tra fare il Personal Trainer e il Dragoniere, cosa preferiresti?
Gli chiese ancora, curiosa in modo diretto e assolutamente non velato nei confronti del suo addestratore della giornata che, comunque, non appariva infastidito da quelle domande, ma anzi si stava dimostrando ben disposto a dare loro tutte le risposte del caso.
Ti stavo per dire lo stesso... Nel linguaggio maori rappresenta l'eclissi di Sole, uno dei fenomeni astronomici che più mi affascinano. Il tuo invece? Che significato ha?
Eclissi di Sole? Per questo hai voluto tatuartelo sulla pelle, perché è qualcosa che ti colpisce? - domandò lei, mentre si alzava dalla pressa e si avvicinava al bilancere - Il mio... è un tatuaggio in onore del mio Mentore: è lui che mi ha insegnato a vivere davvero, ed è grazie a lui se ora ti ritrovi ad allenare una ragazza/modella così tonica.
Sorrise in direzione dell'altro a quelle parole, osservando quanto stesse mettendo sul bilancere: 90 kg, di certo non poco, ma ce l'avrebbe fatta, ne era assolutamente sicura; era pur sempre l'apprendista di Sandyon Vastnor, no?
Credo tu sia in grado di sopportare un peso simile, ma non voglio tu corra rischi, quindi mettiti in posizione ed io ti starò dietro sostenendoti per le prime cinque o sei alzate, dopo di che, le ultime quattro le farai da sola... Sei pronta?
Prontissima, e vedi di non allungare le mani, mh? Sia mai che mi scappi il bilancere dalle mie...
Rispose lei, facendogli una piccola linguaccia: non pensava minimamente, in realtà, che Lance potesse provarci con lei, le pareva un Personal Trainer serio - oltre al fatto che, se si fosse fatta male per colpa sua, probabilmente gli organizzatori della sfilata di moda l'avrebbero sventrato con le loro stesse mani - ma era sempre meglio mettere le mani avanti, non si poteva mai sapere nella vita.
Inspirare con il naso ed espirare con la bocca, se non ce la fai dimmelo e ti aiuto io, non ti lascio un momento...
Annuì semplicemente, cominciando a sollevare lentamente il bilancere: si concentrò solo sulla respirazione e sulla presenza del ragazzo dietro di sé che le dava la sicurezza di non potersi fare male; in quel modo, riuscì a fare la prima serie di squat, di cui le ultime 4 alzate da sola, e passò subito alla seconda serie, senza dar prova di volersi fermare. Alla fine di essa, però, era piuttosto stanca, ed il sudore ora non le colava solo lungo la schiena, ma anche dalle scapole e lungo il petto così da perdersi dentro la canotta.
Mamma mia, sono un bagno di sudore! Ti prego, dammi cinque minuti di pausa o potrei svenire qui e subito...
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da Lancelot » 13/09/2013, 23:54
[tahoma]Dragoniere? Caspita, ma allora non passi tutto il tuo tempo a far allenare le modelle e basta... Non sono mai stata a contatto con un Drago, immagino sia un'esperienza unica.
Non mi farò più bello descrivendomi come un affronta-draghi professionista. In realtà mi occupo ancora dei draghi di età adolescente, nulla in confronto di quelli già adulti. Ammetto però che alcuni di loro, specie quelli di tipologia più grossa, diventano molto pericolosi dopo pochi mesi di vita... Essere a contatto con loro ti fa ribollire il sangue, ti fa sentire piccolo e grande allo stesso tempo: di taglia perché un adolescente è già grosso quanto un grifone o un thestral, grande perché se sei davvero in grado di fronteggiarlo, significa che stai diventando abile!
Non te la sei fatta sotto all'inizio?
All'inizio? Solo? Almeno per le prime venti volte tornato a casa dopo essere riuscito nell'impresa mi facevo una pozione tranquillante! Poi appresso un bagno caldo di tre ore per calmare il tremolio e forse avevo concluso con il trattamento anti-stress...
E se dovessi scegliere tra fare il Personal Trainer e il Dragoniere, cosa preferiresti?
Magari il Personal Trainer dei draghi, interessante e mediatico no? Scherzi a parte... Credo rimarrei sul Dragoniere, il corpo lo posso allenare anche a casa, non mi serve certo la palestra, e poi ce ne sono tanti di bravi allenatori come me al mondo, le modelle non sentiranno la mia mancanza!
Un botta e risposta amichevole, spensierato, come poche altre volte gli era capitato, e bisognava dire che gli piaceva, lo faceva sentire bene. Arianna aveva una maestria esemplare per attirare l'attenzione e con lui non era stata da meno, catturando non solo lo sguardo con il proprio corpo da infarto ma anche la mente con i discorsi, i pensieri, gli interessi e tutto ciò che rappresentava una frequentazione molto più intensa rispetto a quella presenta tra una modella e il suo allenatore momentaneo. Indubbiamente la vita ed il presente di Lance gli impedivano di essere completamente sincero con lei, omettendo determinati lati del suo carattere e della sua vita, ma quello che aveva mostrato (almeno un buon 50%) l'aveva fatto con l'intento di avvicinarsi, lei e scoprire come fosse, e ciò che aveva scoperto fino a quel momento gli piaceva davvero tanto, forse troppo!
Eclissi di Sole? Per questo hai voluto tatuartelo sulla pelle, perché è qualcosa che ti colpisce?
E' qualcosa che mi affascina... Il fenomeno in sé, della fusione tra luce ed ombra, metafora del bene e del male, delicatezza e violenza, coraggio e paura, destino e fatalità.
Poiché lui si sentiva tutto ciò, un connubio imperfetto ed eterno tra tutte quelle visioni della luce e dell'ombra che gli albergavano dentro prepotenti e indecise, inserite in un vortice continuo senza via d'uscita. La sua natura lasciata alla libertà del mondo aveva placato il suo animo malvagio, ma l'educazione della madre e l'avvicinamento sempiterno alla filosofia della Setta oscurava la sua partizione più solare. Egli era un'eclissi vivente, a metà, in bilico tra realtà opposte, il paradosso del mondo al centro tra la pace e la guerra. Forse una visione troppo grande per un ragazzo così giovane, ma i tatuaggi andavano fatti per qualcosa di speciale e di sentito, giusto? Mentre invece, per quanto riguardava Arianna...
Il mio... è un tatuaggio in onore del mio Mentore: è lui che mi ha insegnato a vivere davvero, ed è grazie a lui se ora ti ritrovi ad allenare una ragazza/modella così tonica.
Qualcosa allora mi dice che sei o una Auror o una Mercenaria, considerando che una corporatura simile è richiesta solo a persona che devono affrontare battaglie per la sopravvivenza e devono essere pronte a tutto... Ci ho azzeccato?
Facile per lui escludere la Mangiamorte e la Dragoniera: la prima opzione perché in un modo o nell'altro aveva più o meno conosciuto tutti, nella seconda perché se si era mostrata così ammirata ammettendo di non aver mai avuto a che fare con un drago, difficile che gli avesse mentito, sopratutto perché non ce n'era alcun motivo. Successivamente alla risposta della ragazza, Lancelot la fece avvicinare al bilanciere, aiutandola a posizionarsi in modo adeguato, rassicurandola infine che non avrebbe permesso le accadesse nulla. Per lei fu un invito a nozze a sfoggiare la sua innata e sempre gradita malizia.
Prontissima, e vedi di non allungare le mani, mh? Sia mai che mi scappi il bilancere dalle mie...
Vedrò cosa posso fare, è indifferente dove ti si guarda, sei un richiamo ormonale vivente!
Tono completamente ironico, seppur sincero, in accordo con la battuta dell'italiana, prima di tornare nuovamente seri.
... Allora uno... Due... Vai!
Proprio come immaginava, la Ricciardi non ebbe troppo bisogno di lui, riuscendo a cavarsela egregiamente per almeno una dozzina di alzate. La schiena era perfettamente dritta, il sedere, per ovvi motivi spinto all'indietro, cozzava con il cavallo dei pantaloni del PT, ma Lancelot non ci avrebbe ripensato fino al primo momento di tranquillità, troppo impegnato ora a sorreggerla al petto e salire, scendere con lei, ritmicamente. I muscoli delle spalle della modella improvvisata si gonfiavano e le mani apparivano più chiare per via dello sforzo. Più volte inoltre, il ragazzo la incitò a fare anche qualche piccolo verso per buttare fuori energia e caricare con maggiore impegno. La incitava, la sosteneva con la voce dicendole che poteva farcela, che era uno scherzo, un gioco da ragazzi, di spingere più forte, arrivando in alcuni casi a dire anche alcune frasi a doppio senso, ma senza nessuna volontà effettiva. Quando raggiunsero le venti alzate, il bilanciere tornò al suo posto e non appena l'allenatore si mosse indietro per lasciarle lo spazio necessario a sciogliersi, ammirò l'intero corpo della bionda madido di sudore tiepido e luccicante.
Mamma mia, sono un bagno di sudore! Ti prego, dammi cinque minuti di pausa o potrei svenire qui e subito...
... Te lo stavo giusto per dire. Anzi, bevi un po' d'acqua, i bagni sono lì giù, seconda porta a destra, io ti aspetto qui...
Mentre se ne andava verso la zona con il rubinetto, il sudore le colava lungo il solco della schiena, per non dimenticare quello che invece scese giù nell'incavo dei seni, più erotico ed eccitante che mai. Una vera bomba quella perla italiana, non si poteva dire nulla in contrario. Prese un grande respiro, passandosi una mano sulla fronte, asciutta la sua, per poi mettersi a terra e fare almeno una trentina flessioni velocissime, giusto per stemperare quell'aria accaldata che gli si era formata in corpo e che in qualche maniera doveva buttare fuori per non rischiare brutte figure ai piani bassi. Ci mancava solo di farsi vedere in tiro da una "cliente". Quando Arianna tornò, sicuramente più fresca e sciacquata, Lancelot la accolse con un sorriso affabile e ammirato, alzando il pollice in sua direzione.
Ottimo lavoro, credo che a questo punto non ti servano neppure gli affondi, a meno che non sia tua intenzione farli... Ci sono ancora dieci minuti prima che ti vengano a chiamare quindi... Scegli pure come voler passare il tempo, per mio parere il lavoro è finito![/tahoma]
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da Aryanne » 14/09/2013, 13:16
Era divertente chiacchierare con lui: insomma, Arianna lo conosceva da poco, ma il modo di fare di Lancelot, così diretto e alla mano, era un tipo di carattere che trovava terreno fertile nell'italiana, anche lei molto spigliata quando si trattava di conversare in modo informale con qualcuno; certo, c'era da dire che non era più abituata a socializzare coi maschietti... Se si escludevano Typhon, Robyn e ovviamente il suo Mentore, l'unico ragazzo con cui aveva dei contatti era Vergil, e solo via gufo essendo sempre molto impegnata lei e immerso nello studio e negli allenamenti da futuro Auror lui: questo implicava il non essere più abituata a parlare come faceva una volta con una persona di sesso opposto al proprio, con quella malizia sempre presente in un flirt leggero ma costante; il suo PT rappresentava quasi una sfida a quel modo di essere "orsa" che aveva adottato da quando Sandyon l'aveva presa come apprendista, quasi una dimostrazione a se stessa di essere ancora in grado di risultare interessante per un maschio, se solo l'avesse voluto. Bisognava aggiungere inoltre, e ad onor del vero, che Lance attirava fuori il lato più civettuolo della Ricciardi, un po' per il modo di fare così spigliato e diretto, ed un po' perché... beh, la bellezza lei sapeva riconoscerla, e lui ne era fornito in abbondanza: per questo la bella italiana non si tirò indietro alla possibilità di fargli molte domande, così da conoscerlo meglio; domande sul suo lavoro come Dragoniere, su quale delle due mansioni, tra quella e PT, preferisse, sul perché si fosse fatto tatuare proprio il simbolo dell'Eclissi di Sole.
E' qualcosa che mi affascina... Il fenomeno in sé, della fusione tra luce ed ombra, metafora del bene e del male, delicatezza e violenza, coraggio e paura, destino e fatalità.
Sai, io sono convinta che ciascuno di noi viva perennemente in bilico tra il Bene e il Male, percorrendo una strada fatta di un filo sottile che, al minimo sbandamento, porta da una parte o dall'altra: stare nel mezzo è così difficile, mantenere l'equilibrio richiede uno sforzo notevole. Forse siamo tutti un po' un Eclissi di noi stessi, che ne dici?
Gli domandò Ariana a sua volta, curiosa e attenta alle parole di lui: non stava conversando col ragazzo solo per passare il tempo, altrimenti non si sarebbe presa il disturbo di commentare il suo pensiero; ci teneva davvero a conoscerlo, a scoprirlo, e si vedeva nel modo di fare dell'italiana che, poco dopo, rivelò all'altro il perché del suo, di tatuaggio.
Qualcosa allora mi dice che sei o una Auror o una Mercenaria, considerando che una corporatura simile è richiesta solo a persona che devono affrontare battaglie per la sopravvivenza e devono essere pronte a tutto... Ci ho azzeccato?
In parte... sono una quasi Mercenaria in attesa del suo primo incarico ufficiale, che spero peraltro di poter portare a termine senza troppe ossa rotte. Che dici, ho qualche speranza?
Gli domandò la Ricciardi con un sorriso divertito, anche se lievemente teso: ci scherzava su per stemperare la tensione, ma era ovvio che si sentisse molto in ansia per quell'incarico ancora non arrivato che l'avrebbe messa definitivamente alla prova; poteva continuare ad allenarsi a più non posso, poteva diventare ancora più tonica e forte, e poteva anche raggiungere uno stato di sangue freddo e nervi saldi totale, ma era sul campo di battaglia, nell'attimo in cui si doveva agire davvero, che veniva fuori il vero temperamento di una persona. Ma visto che pensarci prima era abbastanza inutile, tanto valeva concentrarsi su altro... ad esempio sugli squat che avrebbe dovuto fare con Lancelot dietro di sé, al quale mise subito in chiaro il dover tenere le mani a posto.
Vedrò cosa posso fare, è indifferente dove ti si guarda, sei un richiamo ormonale vivente! ... Allora uno... Due... Vai!
Eh lo so, me lo dicono tutti… - commentò con un sorrisetto divertito Arianna - E' dura essere così belle… - aggiunse ridacchiando, ironica al massimo per far capire che davvero non si stava prendendo affatto sul serio - D'accordo, stronzate a parte… cominciamo!
E fu così che iniziò quella serie di squat fatta di dieci alzate, a cui seguì un'altra uguale che la lasciò totalmente spompata alla fine, e coperta da un sottile velo di sudore tiepido che la spinse a chiedere al proprio PT qualche minuto di pausa, così da potersi riprendere un minimo.
... Te lo stavo giusto per dire. Anzi, bevi un po' d'acqua, i bagni sono lì giù, seconda porta a destra, io ti aspetto qui...
Troppo buono Lance… vado!
Esclamò Arianna, chiamando il ragazzo col soprannome coniato nella sua mente e strizzandogli l'occhiolino mentre gli dava le spalle e si avviava verso il bagno, così da potersi rinfrescare con un po' d'acqua ed asciugarsi con uno degli asciugamani puliti messi a disposizione in quella piccola palestra privata. Non ci mise molto a rinfrescarsi e ad asciugarsi, stiracchiandosi anche così da dare un poco di sollievo ai muscoli indolenziti, prima di tornare alla palestra dove Lance la stava aspettando.
Ottimo lavoro, credo che a questo punto non ti servano neppure gli affondi, a meno che non sia tua intenzione farli... Ci sono ancora dieci minuti prima che ti vengano a chiamare quindi... Scegli pure come voler passare il tempo, per mio parere il lavoro è finito!
Perderò dei punti ai tuoi occhi come atleta perfetta se me li evito?
Domandò lei di rimando, sciogliendosi i capelli e scuotendoli un po' con la mano, cosicché quella cascata bionda le ricadesse sulle spalle e sul petto, ben oltre i seni: sì, si erano allungati molto, ma a lei piacevano così e al momento non aveva intenzione di tagliarseli.
Per passare il tempo… non è che puoi colpirmi accidentalmente il piede con un peso, così mi evito quella pagliacciata fuori? - chiese in modo retorico, ovviamente, Arianna - Scherzo… Mi piacerebbe evitarmi tutto questo, ma l'ho promesso alla mia migliore amica: sai, ciò che si decide di fare nel sacro vincolo dell'amicizia non è evitabile, perciò…
Ed alzò le spalle con uno sbuffo, portandosi i capelli dietro l'orecchio prima di sorridergli con aria affabile.
Allora… ora che programmi hai per il resto della serata? Te ne andrai da qualche parte a bere e divertirti alla faccia delle modelle, o rimarrai a vedere la sfilata? Perché potrei aver bisogno di un po' di sostegno, sai com'è… e poi, alla fine, con chi festeggio la mia riuscita nello sfavillante mondo della moda?
Commentò alzando le spalle e facendogli un veloce occhiolino: non voleva di certo costringerlo a rimanere lì tutta la sera/notte, ovviamente, poteva ben comprendere che avesse di meglio da fare, ma se per caso fosse stato libero allora non le sarebbe dispiaciuto chiacchierare ancora con lui a fine sfilata.
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da Lancelot » 14/09/2013, 21:36
[tahoma]Sai, io sono convinta che ciascuno di noi viva perennemente in bilico tra il Bene e il Male, percorrendo una strada fatta di un filo sottile che, al minimo sbandamento, porta da una parte o dall'altra: stare nel mezzo è così difficile, mantenere l'equilibrio richiede uno sforzo notevole. Forse siamo tutti un po' un'Eclissi di noi stessi, che ne dici?
Ne dico che è il destino dell'essere umano camminare su un filo per tutta la vita. Certe persone si credono tutt'uno con sé stesse, scoprendo poi ad un certo punto di essere costrette a rinnegare ogni cosa... L'avvenire cambia di continuo, come le strade, le idee e le fazioni. Sta di fatto che nessuno nasce completamente nell'equilibrio, quindi si, siamo tutti eclissi, ma c'è quella di Sole e quella di Luna. ... E tu, bella italiana, che eclissi ti senti di rappresentare?
Davvero quella era una esercitazione fisica tra una modella e il personal trainer? No perché a sentirli parlare somigliava più ad una seduta di filosofia applicata ed improvvisata, piacevole, ma intensa. Eppure quell'intensità normalmente pesante legata a certi argomenti, tra loro due veniva smorzata in qualche modo, trasformata e resa leggera, piacevole, come se ad ogni concetto si liberasse un'idea fatta di aria fresca e sorprendentemente avvolgente. Il ragazzo non smetteva di fissarla negli occhi, trovando quella tonalità scura di Arianna molto ammaliante, magnetica. Non aveva solo un gran bel fondoschiena o un generoso davanzale, quella ragazza esprimeva una saggezza da ventenne molto sviluppata, frutta probabilmente della forte vicinanza con quel Mentore per il quale si era anche fatta un tatuaggio. Con Julie si erano trovati spesso a chiacchierare, ma parlavano per lo più di situazioni pratiche, consigli forniti da esperienze di vita e non supposizioni ideali misteriose e volutamente ricercate per curiosità dell'essere. C'era da dire però che anche affrontare questi dialoghi stimolava molto Lancelot, difatti non vi fu mai traccia di noia in una singola parola, anzi...
In parte... sono una quasi Mercenaria in attesa del suo primo incarico ufficiale, che spero peraltro di poter portare a termine senza troppe ossa rotte. Che dici, ho qualche speranza?
Fisicamente ne hai molte, anche se non ho potuto constatare ogni tua performance atletica...
Malizia nel suo tono? Quella lieve, accennata, finissima traccia riscontrabile solo da una mente altrettanto maliziosa. Per il resto, serietà allo stato puro.
Sei hai scioltezza di polso con la bacchetta come hai quella di gambe alla pressa, chiunque avrà paura di fronteggiarti!
Non la prendeva in giro, per quale motivo poi avrebbe dovuto? Ammirava le donna combattive, scaltre, forti, altrimenti come avrebbe potuto prendersi quella cotta clamorosa per la più grande delle sorelle Sanders, a suo tempo? L'occhio clinico con cui la guardava cambiava angolazione di secondo in secondo, portando attenzione sulle dita delle mani ai contorni dell'avambraccio alla circonferenza del busto e alla muscolatura delle cosce, analizzando con scioltezza tutti quanti i lati positivi che gli allenamenti di Sandyon Vastnor avevano fatto crescere rigogliosi su di lei, rendendola preparatissima. Poche storie però, adesso era arrivato il momento degli squat e Lance pretendeva da sé stesso la massima professionalità. Messosi dietro la Ricciardi, fu pronto a sostenerla in caso di problemi ma proprio come immaginava, ella non ebbe bisogno di alcun aiuto, tanto che raggiunse le due serie con una serie di sforzi maggiori verso la fine, completamente motivati. Diventata un bagno di sudore (per la sfortuna degli ormoni del Dragoniere) venne mandata al bagno per darsi una rinfrescata, tempo che fu di ausilio al PT per freddare anche lui i bollenti spiriti. Una volta tornata, le comunicò che per quel che riguardava gli allenamenti poteva anche considerare di aver concluso e che se voleva fare altro per passare gli ultimi dieci minuti non aveva che da chiedere.
Perderò dei punti ai tuoi occhi come atleta perfetta se me li evito?
Se metterai il copyright sul soprannome che mi hai dato rimarrai intatta ai miei occhi!
Le fece un occhiolino, ergo: mi piace come mi hai chiamato, continua pure che da te mi ci faccio chiamare volentieri. Aspettò che sciogliesse i capelli, facendosi venire un ulteriore groppo in gola, sospirando apparentemente calmo.
Per passare il tempo… non è che puoi colpirmi accidentalmente il piede con un peso, così mi evito quella pagliacciata fuori? Scherzo… Mi piacerebbe evitarmi tutto questo, ma l'ho promesso alla mia migliore amica: sai, ciò che si decide di fare nel sacro vincolo dell'amicizia non è evitabile, perciò…
E poi non troveresti mai il mio appoggio o collaborazione, cavoli, ho perso tutto questo tempo a prepararti e vuoi dare forfait? No no, adesso sali in pista e fai vedere come l'aiuto di Lancelot ti ha permesso di sfilare come Morgana comanda!
Piccola pacca sulla spalla, scherzosa ed amichevole.
... Sei amica da molto con la rossa? Anche lei sembra una ragazza tosta, anche se meno in forma di te...
Giudizio assolutamente oggettivo e non di preferenza, anche se ormai nei confronti di Arianna un poco ne aveva. Eufemia mostrava sicuramente un bellissimo corpo, slanciato e flessuoso, ma nulla a che vedere con quella muscolatura messa in scena dall'amica. Senza chiedere permessi od altro, Lance sfruttando la scusa plausibile di fare soltanto il suo lavoro andò dietro alla bionda posandole una mano sulla schiena, sperando si impregnasse un poco del suo sudore qualora ce ne fosse stato ancora, e la fece avvicinare fino ad una panca di legno in modo da permetterle di sedersi, così aggirandola e trovandosi alle sue spalle, iniziò un massaggio ad esse e al collo, dimostrando una bravura estrema e sopraffina, ma d'altronde faceva il preparatore atletico di professione, non c'era da meravigliarsi.
Allora… ora che programmi hai per il resto della serata? Te ne andrai da qualche parte a bere e divertirti alla faccia delle modelle, o rimarrai a vedere la sfilata? Perché potrei aver bisogno di un po' di sostegno, sai com'è… e poi, alla fine, con chi festeggio la mia riuscita nello sfavillante mondo della moda?
Preso in contropiede interruppe un paio di secondi il massaggio. Lo stava forse invitando a passare più tempo insieme per una conoscenza maggiore? Interessante, davvero molto interessante.
... Credevo alzassi il calice assieme all'altra italiana ma se lei per caso dovesse avere impegni, mi offro volontario come sostituto! Inoltre ricordati sempre che finita la sfilata potresti avere ancora bisogno dei miei servigi professionali per gambe e piedi, quindi siamo praticamente costretti a passare altro tempo assieme, a questo punto, uniamo l'utile al dilettevole e concluso qui andiamoci a bere una bottiglia di vino in qualche cantina nei dintorni... Gradisce come programma, signorina?
Proprio a distanza di pochissimi istanti da quando la Ricciardi rispose alla domanda, la porta si aprì ed apparve l'effeminato esaminatore.
Hai finito ragazzo? Benissimo, l'hai riscaldata a dovere, adesso forza a farsi la doccia e poi in camerino veloce veloce veloce, non c'è un minuto da perdere, ci sono le truccatrici che ti attendono e cominceremo tra meno di due ore!
Così dicendo, scomparve nuovamente facendo tornare la camera nel completo silenzio. L'ultima mossa del massaggio di Lance in realtà fu una carezza non troppo casta, ma appena sensuale, sempre al collo e alle spalle, per poi concludere e tornarle davanti con le braccia conserte.
Temo che sia arrivato il momento, vado a vedere se servo da qualche altra parte... Allora, ci si vede dopo! Non ti dirò in bocca al Drago, anche perché se accadesse ti verrei a salvare io! Ahahah... Ciao bellezza...
Dicendo questo le sorrise un'ultima volta ed aggiunse anche un ultimo occhiolino prima di lasciarla del tutto sola e libera di docciarsi e cambiarsi, per poi dare il via al lungo Inferno che sarebbe cominciato da lì a nemmeno 120 minuti.
USCITA PER LANCELOT[/tahoma]
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Lancelot
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Data |
Utente |
Tipo Dado |
Risultato |
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2013-09-13 23:37:22 |
Aryanne |
d20 |
12 |
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