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Roma

Messaggioda Kelly » 25/04/2015, 21:02

Ogni attentato subito e ricevuto dal sottoscritto ha avuto luogo nel mio studio personale, dove, se ben ricorda, le ho sempre impedito di prestare servizio, in quanto necessitavo delle sue mansioni nel territorio ministeriale, dotato di un sistema di sicurezza globale.
Indi per cui, qualsiasi desiderio di intentare una causa legale dovrebbe essere rivolto alla struttura che ospita l'ufficio dove lei lavora e non al datore del lavoro in sé, completamente estraneo all'ipotesi che qualcuno potesse avere la folle idea di provare a colpirlo in una sede tanto protetta. Dubito però che abbia così tante chance di vincere contro gli avvocati del Ministro della Magia... Forse solo io potrei.


In questo caso, mi ricorderò di assumerla quando deciderò di intentare causa al Ministero.

Scherzò con quella battuta, dimostrando di non essersela presa perchè l'uomo aveva smontato la sua accusa in meno di un secondo. In parte perchè era felice di vedere che il Principe si fosse ripreso e anche abbastanza bene, in parte perchè era lo Squalo del Foro: come poteva pretendere di riuscire a batterlo in ciò che era più capace a fare?
La Everett sapeva quando riconoscere i propri limiti ed in questo caso lei non poteva sperare di essere alla sua altezza. Anche perchè non aveva la minima intenzione di intraprendere la sua stessa carriera o meglio, non ci pensava affatto! La sua mente in quel momento era occupata da ben altri pensieri, alcuni molto poco casti e puri, altri di natura più seria e professionale.

Mi sta accomunando ad un bardo da locale di quart'ordine?
Adesso sì che mi sento più sollevato, uff...


Non aveva capito che cosa fosse un bardo -non possedeva certo una profonda cultura in storia medievale!- ma dal momento che Joël sembrava non aver intuito cosa effettivamente stava per uscire dalla bocca dell'inglese, Kelly decise di fare la vaga e annuire silenziosamente, dando conferma alle parole dell'altro. Meglio scambiarlo per un bar-qualcosa piuttosto che per uno che la ragazza si sarebbe trombato volentieri. E che diavolo, era pur sempre il suo capo!

Un gran bel capo, non c'è che dire...

Lo sguardo cadde per qualche secondo sul suo fondoschiena, mentre l'uomo era girato di spalle, per poi rialzarlo subito dopo quando il Montesquieu si riavvicinò a lei chiedendole notizie di come procedessero le cose al lavoro. A parte le centinaia di regali che arrivavano per il Principe ogni giorno, non c'era nulla di nuovo da raccontare se non che il caso al quale stava lavorando il MagiAvvocato sarebbe stato assegnato -secondo voci di corridoio- al collega Dereck Cornwell.

CHE COSA?!

Confermò quanto detto in precedenza e aggiunse che il cliente da loro difeso -il signor Johnson- era venuto in visita allo studio per lasciare un messaggio al Principe, dicendosi desolato di quanto gli era accaduto a causa sua.

Pochi giorni?
Magari, signorina Everett.
In base alla mia condizione attuale, non sarò fuori di qui prima di altri dieci giorni e l'udienza è tra una settimana.
Viridian ha fatto in modo che il rinvio non fosse eccessivo proprio per avere la sicurezza che io non tornassi in aula.
... La figlia del signor Johnson merita di essere vendicata, almeno dal punto di vista legale...


Già, ma come?

Era quello il problema. Sembrava una causa impossibile da vincere se a seguirla non ci fosse stato Joël, in parte per la sua bravura, in parte perchè l'uomo era l'unico che non si lasciava intimidire da minacce o corrompere da mazzette: cose che potevano tranquillamente capitare -la prima o la seconda oppure entrambe- all'avvocato Cornwell.

Adesso che ci penso però, Cornwell potrebbe anche farcela...

La ascolto!

Gli basterebbe appellarsi alla legge 119, paragrafo 20 comma 4 del Codice di Procedura Penale Magica.
Se neanche questo bastasse, allora con la legge 426, paragrafo 7 comma 2 avrebbe ugualmente il caso in pugno.


Sì, ha ragione!

Ci era cascata come una pera cotta [d20:1 + Elaborazione:10= 11]: non aveva capito che l'uomo la stava mettendo alla prova in quel momento, sparando due evidenti e palesi cazzate per vedere se la sua segretaria fosse stata pronta a smascherarle. Purtroppo, convinta dell'infallibilità dell'uomo, Kelly non aveva compreso subito che si trattassero di due false soluzioni, dovendo aspettare almeno sei, sette secondi di intensa riflessione prima di trovare qualcosa da ridire al Principe [d20:7 + Intuito(P):19= 26].

Aspetti un attimo...
No, ma quale ragione: sta sbagliando capo!
- disse con tono sorpreso, perchè non si aspettava certo che il grande Montesquieu potesse prendere una cantonata grossa come quella -Non ci sono i presupposti giusti per applicare la legge 119 e la legge 426 può essere tranquillamente contestata dalla numero 487, paragrafo 15 comma 3.
Viridian conoscerà di certo questa scappatoia per sfuggirle, quindi inutile anche solo provarci...


Disse amareggiata, perchè sembrava che non ci fosse proprio modo di venirne a capo.

Sa qual è la cosa peggiore? Che potremmo aiutare noi Cornwell o qualunque avvocato venga scelto per rappresentare il signor Johnson, passando loro tutto il lavoro fatto in questi mesi. Ma sono sicurissima che al primo accenno di una velata minaccia o di un risarcimento per ritirarsi dal processo tutti farebbero un passo indietro e questa è una cosa che mi fa davvero incaz...arrabbiare, davvero molto arrabbiare...
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Messaggioda Joël » 02/05/2015, 19:02

Sì, ha ragione!

Aveva davvero ragione?
In realtà manco per nulla: aveva provato ad uscirsene con una teoria legale infondata per mettere alla prova le capacità della sua segretaria.
La verità che con una simile strategia il loro cliente avrebbe perso miseramente, facendo vincere la mafia magica internazionale di riflesso.
Il Principe di Andorra, comunque, aveva molta fiducia nei confronti della ragazza, ricordando bene come aveva seguito il suo lavoro nel corso di quei mesi, apprendendo pur non volendolo in prima persona, svolgendo lavori anche fino a tardi (con extra pagati, naturalmente) e memorizzando inevitabilmente i concetti, le leggi, le procedure e le strategie messe in atto dal suo capo. Proprio per quel motivo, quando la Everett poco dopo se ne uscì con un "Aspetti un attimo...", il Difensore Legale sorrise internamente ma all'esterno fece finta di nulla, riportando l'attenzione su di lei così da darle modo di parlare ed esporre i propri dubbi.

No, ma quale ragione: sta sbagliando capo!

E perché mai?

Non ci sono i presupposti giusti per applicare la legge 119 e la legge 426 può essere tranquillamente contestata dalla numero 487, paragrafo 15 comma 3.
Viridian conoscerà di certo questa scappatoia per sfuggirle, quindi inutile anche solo provarci...


Se prima poteva avere anche solo un dubbio riguardo la sua malsana idea arrivatagli in mente come un lampo di genio, dopo la risposta di Kelly poté tranquillamente rivolgersi una pacca sulla spalla rassicurandosi che forse c'era ancora modo per risolvere la situazione pur rimanendo in quella stanza della clinica italiana. C'erano moltissimi MagiAvvocati valenti nel Ministero ed era a conoscenza anche di tanti altri colleghi che gli avrebbero fatto il favore di prendersi l'incarico al suo posto, ma nessuno aveva affrontato le ricerche e gli studi svolti fino a quel momento da lui e spiegare ad ognuno tutto quanto sarebbe stato praticamente impossibile. Una persona che invece lo aveva affiancato per diverse ore, apprendendo molto sulla faccenda, era proprio la sua segretaria, che ormai Joël vedeva più come una vera e propria aspirante giurista.
La parlantina non le mancava, non gli sembrava affatto il tipo da farsi mettere i piedi in testa o magari corrompere con grosse somme di denaro, in pratica aveva lo spirito indomabile e scaltro simile a quello della sorella, ma ancora da crescere e far sviluppare, possibilmente senza capatine propedeutiche in Sudafrica.

Sa qual è la cosa peggiore?
Che potremmo aiutare noi Cornwell o qualunque avvocato venga scelto per rappresentare il signor Johnson, passando loro tutto il lavoro fatto in questi mesi. Ma sono sicurissima che al primo accenno di una velata minaccia o di un risarcimento per ritirarsi dal processo tutti farebbero un passo indietro e questa è una cosa che mi fa davvero incaz...arrabbiare, davvero molto arrabbiare...


Questa volta gliela passo, signorina Everett, è vero, una situazione simile fa proprio incazzare.
Non ci si abitui, comunque, le permetto un'uscita simile esclusivamente perché le circostanze sono molto preoccupanti.
Io però la soluzione credo di averla lo stesso e le chiedo scusa per prima, temo proprio di averla presa in giro a fin di bene...


Sorrise alla ragazza con aria calma e pacata, congiungendo le mani in una posa tipicamente educata ed elegante.

... Per farla breve, io credo che lei abbia le qualità necessarie per contrastare in aula Viridian.
Ovviamente non totalmente da sola, bensì con il mio supporto ed il mio aiuto, infatti è mio intento prepararla quotidianamente da domani fino alla data di udienza, studiando assieme le carte che già avevamo portato a buon punto e organizzando una arringa che contenga sia la mia esperienza, sia la sua spontaneità, in quanto non voglio avere un burattino che faccia le mie veci, desidero anzi che lei svolga questo ruolo in prima linea, consigliata sì ma non indirizzata come una bambina.


A quel punto probabilmente Kelly avrebbe cominciato a scuotere il capo o trovare motivazioni per non accettare l'incarico.

... Mi stia a sentire: so che non ha mai fatto nulla di concreto, ma nel corso di questi mesi ha imparato tantissimo senza neanche accorgersene, esempio lampante il tranello al quale l'ho sottoposta poco fa. Ci è cascata solo all'inizio, ipotizzando che io non potessi sbagliare, poi però le rotelle del suo cervello hanno iniziato a girare ed ha saputo trovare l'errore esponendolo senza indugi.
Deve credermi: se non fossi certo al 99% della sua possibilità di riuscita, non le proporrei un tentativo simile. Ho esperienza, conosco sia Viridian che cause analoghe a questa e proprio come ha detto lei poco fa, ben pochi riuscirebbero a non farsi impaurire da qualche minaccia o comprare da qualche manciata di Galeoni. Lei invece ha uno spirito ferreo, è estremamente onesta ed in più ha... beh... le palle quadrate!


Le fece un occhiolino, in fondo anche il Principe di Andorra sapeva come farsi capire alla Everett, quando voleva.

... Mi dia retta, insieme possiamo mettere in ginocchio la mafia magica e salvare quel poveretto.
Due ore la mattina e due ore il pomeriggio fino al giorno prima dell'udienza: le assicuro che la temeranno più di qualsiasi Re del Foro.


E quando certe promesse le faceva Joël Montesquieu, lo Squalo del Tribunale, ci si poteva credere ad occhi chiusi.
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Messaggioda Kelly » 02/05/2015, 23:32

Era riuscita a non cascare in pieno nella trappola che le aveva teso Joël. L'uomo lo aveva fatto a fin di bene, solo per testare le capacità e le conoscenze della sua segretaria in campo giuridico e osservandola, a quanto pare, con sguardo molto interessato. Uno sguardo che non sfuggì alla Everett, mentre lo fissò di rimando, incapace di comprendere che cosa stesse frullando in testa al proprio boss.
In ogni caso, le soluzioni da lui trovate erano sbagliate. E non avrebbero potuto neanche contare sull'aiuto degli altri magiavvocati, troppo conigli o troppo corrotti per riuscire a tener testa a Viridian e alla mafia magica.

Questa volta gliela passo, signorina Everett, è vero, una situazione simile fa proprio incazzare.
Non ci si abitui, comunque, le permetto un'uscita simile esclusivamente perché le circostanze sono molto preoccupanti.


Non si preoccupi, le assicuro che non mi capiterà mai di fronte ad un cliente o di fronte alla sua compagna.

Perchè a quanto aveva capito, la sorella di lui sapeva essere molto più volgare della londinese.

Io però la soluzione credo di averla lo stesso e le chiedo scusa per prima, temo proprio di averla presa in giro a fin di bene...

Lo fissò un po' perplessa, chiedendogli implicitamente di andare avanti. Non le piaceva affatto quel sorriso che gli era spuntato sulle labbra, sapeva di guai lontano un miglio.

... Per farla breve, io credo che lei abbia le qualità necessarie per contrastare in aula Viridian.

Oddio! Come...come...chi?!

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Aveva sentito bene? Non è che fosse diventata momentaneamente sorda? E aveva davvero imprecato di fronte al proprio capo? Ok, va bene, la prima gliel'aveva fatta passare ma poteva anche fare un'eccezione per la seconda!Dopotutto le aveva appena detto che aveva intenzione di rinchiuderla in un'aula di tribunale a fronteggiare uno dei collaboratori dello studio di Pendleton! Ma che cazzo era saltato in testa al MagiAvvocato?

Ovviamente non totalmente da sola, bensì con il mio supporto ed il mio aiuto, infatti è mio intento prepararla quotidianamente da domani fino alla data di udienza, studiando assieme le carte che già avevamo portato a buon punto e organizzando una arringa che contenga sia la mia esperienza, sia la sua spontaneità, in quanto non voglio avere un burattino che faccia le mie veci, desidero anzi che lei svolga questo ruolo in prima linea, consigliata sì ma non indirizzata come una bambina.

Ha già deciso tutto. Ogni minimo particolare, senza interpellarmi né chiedermi che cosa ne pensassi della sua "genialata".- non era tipa da ingoiare il rospo la londinese, specialmente di fronte ad un uomo che aveva intenzione di renderla ridicola di fronte ad una folla di persone -Capo, mi scusi la franchezza, ma sono convinta che le abbia dato di volta il cervello. Si rende conto che non ho la minima esperienza come avvocato e che se perdessimo il signor Johnson non avrebbe più la giustizia che si merita?
Anzi, tolga quel se: perderemo di sicuro se sarò io a parlare. Mi altero facilmente, a malapena sono capace di tenere chiusa la bocca quando devo e soprattutto ho visto come si comportano i tirapiedi di Pendleton quando sono in aula: tendono a far innervosire il loro avversario, a fargli perdere la pazienza e a schiacciare le sue arringhe con altre molto più incisive e violente.
Io sarei capace di mandare quei signori gentilmente a fanculo
- e tanti cari saluti al corso "impariamo a parlare bene"-...e magari anche di farmi cacciare fuori dall'aula per il mio linguaggio poco consono.
Ma non sarò mai in grado di sostenere la sua causa e di vincerla.
Mai.
In alcun modo.


... Mi stia a sentire: so che non ha mai fatto nulla di concreto, ma nel corso di questi mesi ha imparato tantissimo senza neanche accorgersene, esempio lampante il tranello al quale l'ho sottoposta poco fa. Ci è cascata solo all'inizio, ipotizzando che io non potessi sbagliare, poi però le rotelle del suo cervello hanno iniziato a girare ed ha saputo trovare l'errore esponendolo senza indugi.

E questo le pare un motivo sufficiente per farmi giocare al MagiAvvocato?

Deve credermi: se non fossi certo al 99% della sua possibilità di riuscita, non le proporrei un tentativo simile. Ho esperienza, conosco sia Viridian che cause analoghe a questa e proprio come ha detto lei poco fa, ben pochi riuscirebbero a non farsi impaurire da qualche minaccia o comprare da qualche manciata di Galeoni. Lei invece ha uno spirito ferreo, è estremamente onesta ed in più ha... beh... le palle quadrate!

Lo aveva ascoltato con molto scetticismo, ma questo non le impedì di sobbalzare quando l'uomo si permise quel francesismo così poco consono alla sua solita parlantina. Questo fece spuntare, pur non volendolo, un sorriso sulle labbra della Everett, che fissò incuriosita il Principe di Andorra, aspettando che concludesse il suo discorso.

... Mi dia retta, insieme possiamo mettere in ginocchio la mafia magica e salvare quel poveretto.
Due ore la mattina e due ore il pomeriggio fino al giorno prima dell'udienza: le assicuro che la temeranno più di qualsiasi Re del Foro.


Io ho fin troppa fiducia in lei...- disse infine con un sospiro, guardandolo e scuotendo il capo rassegnata -E questo mi causerà un mare di guai, anche col mio ragazzo!
Lo sa che voleva convincermi a non lavorare più per lei? A causa dell'esplosione, ha paura che possa succedermi qualcosa...


Non gli aveva ancora detto di sì, forse stava solo prendendo tempo per riflettere attentamente sulla proposta. Ma allora perchè si stava già immaginando all'interno dell'aula, intenta a mettere al suo posto quello schifoso bastardo di Viridian?

Speriamo che non rimanga solo una mia fantasia...

Disse alzando gli occhi al cielo e fissando poi di nuovo il suo capo.

Posso dirle una cosa?
La preferisco quando parla in maniera più diretta e volgare: la capisco...decisamente meglio!


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Messaggioda Joël » 03/05/2015, 8:22

Oddio! Come...come...chi?!

Non si aspettava una reazione molto diversa, anche perché onestamente Kelly Everett non aveva alcuna esperienza in campo giuridico pratico e questo a primo sguardo poteva essere tranquillamente scambiato per un difetto bello e buono. Peccato che le persone avevano una lungimiranza molto meno sviluppata del Principe di Andorra, uomo tattico fin dalla nascita, un Acuan posato per nulla capace di escogitare piani folli senza la sicurezza quasi totale della loro riuscita. Questo la segretaria non poteva saperlo, ma se non altro gli avrebbe permesso di non subire interrogatori preoccupati o discorsi di allarme da parte della sorella o della compagna. Era vero, aveva studiato già tutto nei minimi dettagli, in meno di pochi minuti, ma la sua preparazione come Difensore Legale gli aveva insegnato a ideare soluzioni ai problemi nel minor tempo possibile ed era esattamente quello che aveva fatto: voleva inchiodare Viridian e farla pagare ancora una volta alla mafia magica, quella ragazza rappresentava una speranza neanche tanto vaga, se non altro molto più lampante dell'affidare l'incarico a qualche collega con poca spina dorsale.

Io ho fin troppa fiducia in lei...

Le ho salvato la vita, credo di meritarmelo.

Rispose a battuta il Principe, incrociando le braccia al petto ed invitandola a proseguire.

E questo mi causerà un mare di guai, anche col mio ragazzo!
Lo sa che voleva convincermi a non lavorare più per lei?
A causa dell'esplosione, ha paura che possa succedermi qualcosa...


Comprendo i timori del suo fidanzato, signorina Everett.
D'altronde quando si arriva tanto in alto in un lavoro come questo, i rischi aumentano.
Indubbiamente qualora lei dovesse accettare l'idea, sarà mia premura affidare la sua sicurezza ad una buona squadra di guardie del corpo.
Ad ogni modo posso assicurarle che durante i giorni di udienza, non verrà toccata neanche con un dito.
Rischierebbero troppo nel farle succedere qualcosa, il Magistrato potrebbe sentire odore di complotto e farli perdere direttamente.


Posso dirle una cosa?
La preferisco quando parla in maniera più diretta e volgare: la capisco...decisamente meglio!


... Ahahahah, lo sa, ha appena ripetuto quasi perfettamente le parole di mia sorella?!

Ed ogni tanto anche quelle della fidanzata, che comunque non disdegnava il suo modo di fare spesso regale e aristocratico, ma appartenendo lei alla società magica comune come tutti e dovendo ricoprire un ruolo di spicco tanto potente all'interno delle Gilde che la sottoponeva alle parole di lusinga e prestigio quasi ogni giorno, non le dispiaceva affatto, quando stava in intimità con lui, un po' più di normalità, anche nel lessico.
Joël colse facilmente nello sguardo di Kelly quella famosa scintilla inequivocabile. La possedevano tutti i legali che prima o poi avrebbero fatto strada, chi più e chi meno, ma comunque parecchia e immersa nelle vittorie. Non stava affatto sbagliando, adesso la conferma era ancora più forte, rimaneva solamente da renderla in grado di affrontare il suo avversario non alla pari, bensì quasi in vantaggio, grazie ad una preparazione adeguata su più fronti, sia quello nozionistico, sia quello emotivo, forse il più complesso da curare.

La preoccupazione di avere scatti di ira o nervosismo in aula si potrà sedare grazie all'impegno e alla costanza.
Le prime due del mattino verrebbero impiegate nello studio del caso e nella costruzione di una arringa inattaccabile.
Quelle pomeridiane invece, la sottoporrebbero ad una specie di simulazione, ovvero sarò io ad essere il suo avversario e a provocarla in ogni modo, provando a farle perdere le staffe e lei dovrà apprendere come difendersi non solo a livello interiore, ma anche esteriore, con frasi dirette al punto e una dialettica spiazzante, di quelle che fanno immediatamente perdere la voglia di fare gli spiritosi, per intenderci.


Con molta probabilità, verso gli ultimi giorni avrebbe chiesto aiuto anche alla sorella Danielle, invitandola a tentare una situazione analoga e parlando al suo posto, così che Kelly potesse confrontarsi con due differenti tipi di approcci e di conseguenza rinforzarsi ulteriormente.
Se fosse riuscita anche solo una volta a rispondere correttamente contro di lui e il "Mastino", Viridian lo avrebbe mangiato come minimo a colazione, lasciando per di più senza parole al momento della prima udienza. La strategia del Montesquieu? Spiazzare l'avversario e fargli perdere così tanto terreno fin dall'inizio da impedirgli di recuperarlo anche sforzandocisi con tutto se stesso.

Non voglio farle comunque altre pressioni, d'altronde questa è un'ipotesi e non la forzerò ad accettarla.
Mettiamola su questo piano: ci rifletta con calma e a mente lucida e fresca più tardi.
Se domattina la vedrò arrivare alle 10:00 con l'intenzione di vincere, allora capirò la sua decisione, altrimenti ci affideremo a qualcun altro.
Si ricordi anche che quattro ore con me non significheranno niente lavoro e studio nella sua abitazione.
Dovrò portarne via almeno un'altra la sera dopo cena, perché non potrà nemmeno essere trascurato lo studio e le pratiche in corso che posso tranquillamente gestire da qui, tanto sono tutte quante con udienze fissate tra più di quindici giorni.


MagiAvvocato Everett.
Non suonava affatto male.
Quel pensiero comunque, lo mantenne per sé.

Adesso vada pure e mi lasci alle mie letture "popolari".
Le auguro una buona giornata ed ovviamente grazie infinite della visita.
Signorina, lei ha davvero un cuore d'oro, ma in fondo se non me ne fossi accorto subito, non l'avrei assunta.
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Messaggioda Kelly » 03/05/2015, 20:56

Comprendo i timori del suo fidanzato, signorina Everett.
D'altronde quando si arriva tanto in alto in un lavoro come questo, i rischi aumentano.
Indubbiamente qualora lei dovesse accettare l'idea, sarà mia premura affidare la sua sicurezza ad una buona squadra di guardie del corpo.


Guardie del corpo...per lei?! Ci sarebbero stati così tanti cambiamenti nel corso delle prossime settimane che al solo pensiero Kelly provava uno strano senso di vertigine. Sapere che la sicurezza della sua fidanzata venisse messa nelle mani di uomini specializzati avrebbe rassicurato Evan? Probabilmente no, anzi lo avrebbe messo in agitazione ancora di più, convinto che la Everett non avrebbe dovuto assolutamente e in alcun modo farsi coinvolgere così tanto in quella causa.
Ma cosa voleva la londinese, invece? Voleva davvero provare l'ebrezza di trovarsi all'interno di un aula da tribunale, affidando il destino di un uomo -in questo caso il signor Johnson- solo ed esclusivamente alla sua capacità dialettica? Perchè certo la giustizia si basava sulle leggi, ma erano le capacità oratorie dei MagiAvvocati a renderle più convincenti di fronte alla giuria e al magistrato.

Ad ogni modo posso assicurarle che durante i giorni di udienza, non verrà toccata neanche con un dito.
Rischierebbero troppo nel farle succedere qualcosa, il Magistrato potrebbe sentire odore di complotto e farli perdere direttamente.


Non aveva molto da obiettare nei confronti di Joël forse perchè una parte di lei in realtà si stava esaltando al pensiero di poter essere d'aiuto al loro cliente. Qualsiasi uomo che si comportasse come un vero padre automaticamente otteneva la piena simpatia della Everett. Per fortuna che Chambers senior -il padre di Evan- fosse un uomo dolce e simpatico col quale scambiare quattro chiacchiere, anche se a volte dimostrava un'ingenuità e uno spirito da sognatore che si poteva riscontrare anche nel figlio.

La preoccupazione di avere scatti di ira o nervosismo in aula si potrà sedare grazie all'impegno e alla costanza.
Le prime due del mattino verrebbero impiegate nello studio del caso e nella costruzione di una arringa inattaccabile.
Quelle pomeridiane invece, la sottoporrebbero ad una specie di simulazione, ovvero sarò io ad essere il suo avversario e a provocarla in ogni modo, provando a farle perdere le staffe e lei dovrà apprendere come difendersi non solo a livello interiore, ma anche esteriore, con frasi dirette al punto e una dialettica spiazzante, di quelle che fanno immediatamente perdere la voglia di fare gli spiritosi, per intenderci.


Sembra quasi che voglia prepararmi alla carriera, capo...

Rispose con una battuta, ma annuendo alle parole dell'uomo che tentava solo di rassicurarla sulle sue capacità.
Rassicurarla. Certo.
Quando il Principe si metteva in testa qualcosa era difficile riuscire a distoglierlo. E Kelly non aveva la minima idea delle mire che l'uomo aveva sul suo futuro e sulla sua possibile carriera.

Non voglio farle comunque altre pressioni, d'altronde questa è un'ipotesi e non la forzerò ad accettarla.
Mettiamola su questo piano: ci rifletta con calma e a mente lucida e fresca più tardi.
Se domattina la vedrò arrivare alle 10:00 con l'intenzione di vincere, allora capirò la sua decisione, altrimenti ci affideremo a qualcun altro.
Si ricordi anche che quattro ore con me non significheranno niente lavoro e studio nella sua abitazione.
Dovrò portarne via almeno un'altra la sera dopo cena, perché non potrà nemmeno essere trascurato lo studio e le pratiche in corso che posso tranquillamente gestire da qui, tanto sono tutte quante con udienze fissate tra più di quindici giorni.


Certo, quello non è un problema...

Le piaceva lavorare. Sentirsi stanca arrivata a casa e sapere di aver fatto il proprio dovere, di essersi guadagnata anche quel giorno lo stipendio generoso che le elargiva a fine mese il Montesquieu. Per questo non battè ciglio quando Joël la avvisò che sarebbero state delle settimane infernali per lei, perchè non c'era nulla di peggio -secondo la sua ottica- della disoccupazione. D'altronde, era stata proprio la disoccupazione a spingere suo padre nel vizio dell'alcool e a trasformalo nel mostro che era diventato.

Adesso vada pure e mi lasci alle mie letture "popolari".
Le auguro una buona giornata ed ovviamente grazie infinite della visita.


Io le consiglio di iniziare da "Iron-man": credo che il suo personaggio le piacerà parecchio.- chissà perchè! -Buona giornata anche a lei, capo. Veda di riprendersi in fretta: si sente la sua mancanza dentro lo studio...

Aggiunse, sorridendo e sistemandosi la borsa sulla spalla. Stava quasi per andarsene, quando la voce dell'uomo la bloccò di nuovo.

Signorina, lei ha davvero un cuore d'oro, ma in fondo se non me ne fossi accorto subito, non l'avrei assunta.

Era davvero in possesso di un cuore tanto prezioso? Forse nessuno lo avrebbe mai detto guardandola e osservando il suo modo di comportarsi. Ma in fondo, se era il MagiAvvocato Montesquieu a dirlo, perchè doverlo contestare?

Se lo dice lei capo allora mi fido...

Gli rispose con un sorriso divertito, chiudendosi la porta alle spalle e dirigendosi verso l'uscita della clinica.

[Fine]
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Messaggioda Robyn » 03/04/2016, 11:10

PERIFERIA DELLA ROMA MAGICA
16/01/2112
ORE 12:00


Ehi... Si può?

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No, non si può.
Chi sei? Cosa vuoi?


Avrei bisogno di parlare con chi comanda.

Non hai ancora risposto alla prima domanda.

Sono un "fan" interessato ad avvicinarsi al genere...

Tu vorresti avvicinarti al genere?
Scusa amico ma non mi sembra proprio tu abbia le qualità adatte!


Perché mai?

Tanto per cominciare la faccia.

Allora, mi ci fai fare due chiacchiere o no?

... Pf, sai che ti dico?
Entra, così almeno il capo metterà subito le cose in chiaro e potrai andartene senza scocciare più.


Grazie...

Il posto dove si era recato somigliava più ad una specie di vecchia discarica abbandonata, con elementi invece ben più che nuovi, come impianti audio, sedie, tavoli e compagnia.
Un luogo di ritrovo per talenti tutti particolari, così si poteva definire, ma era ciò che stava cercando Robyn Laars quindi pur avendo un'opinione iniziale negativa preferì rimanere zitto e muto.
Se qualcuno gli avesse detto mesi prima che un giorno fosse arrivato in un ambiente simile, probabilmente avrebbe fatto fatica a crederci, eppure adesso era lì ed anche con tutte le migliori intenzioni.
La motivazione dietro a quella scelta si trovava in una conversazione avuta con Evan e Calvin qualche giorno prima, dopo il termine di una sessione di prove intensa e importante.
Ariel aveva avuto comunicazione da parte del Presidente della "Kusanagi Records" che l'idea di un disco completamente basato su delle cover in coppia o in singolo era azzeccata e doveva lavorarci.
La colombiana avrebbe dovuto trovare persone adeguate ma il problema del suo stato d'animo un po' giù di tono non risiedeva affatto in quel compito, piuttosto in qualcos'altro, facente parte del passato.

Ehi ma... Sapete cos'ha?

È per questa storia dei duetti, immagino...

Però mi sembra che qualche idea su chi chiedere ce l'abbia già, no?

Non è quello Robyn, è a causa di...

Calvin, non mi sembra il caso di parlargliene!

Parlarmi di cosa?

Ariel non ci ha mai detto che fosse una questione di stato, no?
In pratica tempo fa, quando stava ancora con Zephyr, lei aveva scritto una canzone da cantare in coppia con lui, o meglio, non per forza lui lui, ma Zephyr era decisamente il più adatto.
Come sai il Presidente vorrebbe che alla fine dell'album, come ormai deciso per volere dei fan, lei porti un brano finale con uno stile diverso dal solito alla Jiménez, no?
Ecco, questo brano sarebbe l'ideale ma ipotizzo che si senta giù all'idea di dover chiedere ad un estraneo qualunque di cantare con lei.


E perché dovrebbe essere l'ideale Zephyr?
Io non posso andare bene lo stesso?


Magari, Robyn, altrimenti te lo avrebbe già chiesto, mi sembra logico!
È una canzone che ha in mezzo il rap e scusa, ma mi sembra di ricordare che tu non sia per niente ferrato in materia.


Mi fai vedere questo spartito per favore?

Ah sì sì, eccolo qui...

... "Timber"...
Questo proprio rap rap rap...


La parte maschile assolutamente sì.

Capisci perché sei tagliato fuori?
Sta male perché sono certo che vorrebbe cantarla, sarebbe la degna conclusione per l'album e nemmeno si sentirebbe strana ad inserirla perché Zephyr non ne ha mai saputo niente.
In fondo lei l'aveva scritta pensando idealmente al suo stile, mica al volerla cantare forzatamente con lui, specie perché per com'era fatto poteva pure rifiutarsi.
Però era dell'idea che se l'avesse solo dovuta registrare senza cantare in pubblico, magari avrebbe accettato, comunque ormai quei tempi sono passati.
La tristezza non deriva dal non poterla cantare con lui, ma perché non può cantarla e basta.
È una sua creazione, lasciarla nel cassetto le fa male ma allo stesso tempo non vuole "gettarla" con un cantante qualunque.


È un bel po' intricato, mh?

Più che altro è intricata lei!
Come sempre del resto...


... Posso tenerlo?
Ne avrei bisogno.


Come?
Ah sì sì, tanto quello è una copia.


Quand'è che si dovrebbe terminare l'incisione dell'album?

Fine Febbraio penso, perché?

D'accordo, grazie...


Così eccolo lì, a Roma, o meglio, nella Roma magica, in una specie di vecchia fabbrica abitata da alcuni dei talenti più interessanti nel mondo del rap magico internazionale.
Tutti quanti dall'orientamento musicale decisamente meno triste e tormentato del rap di stampo americano.
Ricordava di quel gruppo perché una volta, diverso tempo prima, la migliore amica della ex fidanzata, Eufemia Longarno, gli aveva raccontato di loro, tessendone le lodi in quanto artisti bravissimi ma anche particolari, con l'abitudine di prendere persone nella loro cerchia come "allievi" e successivamente "membri della banda". Lei ne faceva parte ma solo ad honorem perché di sicuro non era capace nel rap.
Il modo di rappare di Zephyr aveva il metodo oscuro americano, intonato al suo carattere e alla sua indole, ma Robyn non voleva essere un secondo Zephyr, poteva cercare di tenergli testa in tutto ma senza copiarlo necessariamente. Ecco perché cercava un tipo di rap differente, più scanzonato e allegro ma ugualmente tale. Per quello gli serviva essere un "allievo".

Eugenio mi ha detto che volevi parlare con me, anzi, con noi!

Immagine

Sì, esattamente... Vorrei imparare a rappare e vorrei che foste i miei insegnanti.

Si guardarono l'un l'altro, per poi fare una piccola risata tra loro, tornando poi a fissare il pivellino: già, in quel contesto Robyn era un pivellino.

Lo sai che non hai per niente la faccia del rapper?

Me lo ha fatto notare anche Eugenio, ma non credo serva una faccia per essere un rapper, ma il talento, no?

Oh sì sì, per carità!
Quindi tu non vorresti essere un allievo dei celebri "Random Words".
Audace, davvero audace, sai quanti ne scartiamo al mese?
Forse almeno una sessantina...


Non mi scarterete, ve lo assicuro.
Mettetemi alla prova.


Metterti alla prova?
Questo significa che sai già rappare, dico bene?


Cosa?
No, certo che no!
Se sono qui è per imparare a farlo, altrimenti non sarei venuto!


E allora che c***o di prova possiamo farti fare?!
Ahahahah!
Quelli che vengono qui hanno già un minimo di base e tu non ce l'hai.
Che altro vuoi che ti dica bello?
Torna quando saprai combinare qualcosa.
Non possiamo perdere tempo...


Ma io non posso aspettare!
Devo imparare e subito!
Sentite... Posso fare una donazione alla vostra sede.
Non so, vi possono servire attrezzature nuove?


Che fai, offendi anche?
Siamo abbastanza famosi e ricchi da poterci pagare quello che vogliamo!
Non ci serve un damerino del c***o con le sue offerte!


Ma allora come mai campate dentro ad una specie di fabbrica abbandonata?

Perché ci fornisce l'ispirazione, ci fa sentire a contatto vero con il mondo, con il mondo reale.
È una nostra scelta, un nostro stile, ecco perché.
Ora smamma per favore, ci hai fatto perdere anche troppo tempo.


... Tsk, 'fanculo...
Menomale che Eufemia diceva che fossero persone amichevoli e disponibili...


Fece per andarsene, parlando tra sé, ma abbastanza udibile perché il boss ascoltasse e , inarcando il sopracciglio destro, lo bloccasse subito.

Aspetta, ehi!
Hai detto "Eufemia"?
Stai parlando di Eufemia Longarno per caso?
La modella?


Mh?
Sì, proprio lei, perché?


Sei amico suo?!

Io ecco... Beh... Più o meno, nel senso...

Perché non ce lo hai detto subito?!
Gli amici di Mia sono nostri amici!
Vieni qui carissimo, stringi la mano!


O-ok...

Io ed Eufemia non siamo propriamente amici...
Si arrabbierà nel sapere una cosa simile?
Non mi piace sfruttare i nomi in questo modo ma non ho scelta.
Qualcosa mi dice che dovrò scriverle e ringraziarla.
Fortuna che con Aryanne abbiamo risolto tutto...
... Ma sarà vero che possa imparare in fretta con loro? Con tutta la buona fiducia ma non li ho mai sentiti, ignoranza mia...


Visto che sei amico di Mia, faremo un'eccezione e ti aiuteremo ad imparare il rap da zero!
Vorresti apprendere in una data tempistica? Devi fare un concorso, oppure esibirti in qualche locale?


A dire il vero dovrei accompagnare la mia fidanzata in una esibizione... E dovrei farlo entrò metà Febbraio, quindi diciamo un mese.

Un mese?!
Ma stai fuori bello?!
Guarda che mica il rap si impara in così poco!


Ne sono consapevole ma mi impegnerò a fondo, ve lo assicuro.
Ho già talento nel canto, sono un professionista, quindi penso possa essere già un passo avanti, no?


Beh sì... Più o meno...
Te la sentiresti di trascorrere qui dentro sei giorni su sette?


Ehm... In questi sei giorni possono essere compresi i weekend?
Altrimenti non saprei proprio come fare con il lavoro.


Ma sì certo, basta che si tratti della mattina!
Cercheremo di fare il possibile, dovrai ascoltarci e ascoltare i nostri consigli... E ogni tanto offrire una cassa di birra, ahahah!


D'accordo, d'accordo!
Vi ringrazio moltissimo dell'opportunità, non darò fastidio, ve lo assicuro.


Bene bene, è deciso, per questo mese sarai un nostro "allievo".
Cominciamo subito... Stiamo per provare un nostro prossimo pezzo, ascoltaci bene, perché te lo faremo cantare quasi ogni giorno.
Più diventerai capace in quello e meglio sapremo identificare il tuo livello di bravura in salita.


Chiarissimo...

Il gruppo si mise in posizione, mentre nel frattempo tanti altri ragazzi e ragazze di diverse età si piazzavano pronti ad ascoltarli.
Era quasi una grossa famiglia allargata, dove tutti stavano lì per migliorare e formarsi, una sorta di scuola del rap messa su dal nulla e per completa solidarietà artistica.
Forse era quello uno dei pregi del rap, una musica comune, una musica globale dove chiunque poteva dare il meglio di sé perché a volte non servivano doti canore singolari o eccezionali, bastava il ritmo.
Sembravano affiatati, quei "Random Words" e visto che la Longarno ne aveva parlato tanto bene, Robyn a quel punto era curioso di sentirli all'opera.
Incrociò le braccia al petto, restando ad un angolo, mentre cominciava febbrilmente a pensare come distribuire gli impegni di lavoro in modo da poter trascorrere quanto più tempo possibile lì a Roma.
Quando poi la musica partì e i suoi futuri insegnanti si misero all'opera, il Laars lentamente prese a sorridere, confermando dentro di sé di aver fatto la scelta migliore.



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Messaggioda Robyn » 12/04/2016, 19:30

PERIFERIA DELLA ROMA MAGICA
25/01/2112
ORE 16:16




I'm supposed to be the soldier who never blows his composure
Even though I hold the weight of the whole world on my shoulders
I ain't never supposed to show it, my crew ain't supposed to know it...


Mentre ascoltava quello spartito contenente la voce di Zephyr Kenway, Robyn Laars non faceva altro che chiedersi: dove penso di andare?
Quello era il rap, vero rap, un'arte musicale complessa che, proprio come anticipato dalla zia qualche giorno prima, andava vissuta e sentita dentro di base, non appresa.
Il ragazzo era bravo, molto bravo ed anche se ormai aveva abbandonato la scia dell'arte per dedicarsi ad altro, il Laars era certo che se gli avesse chiesto di esibirsi, avrebbe mostrato la stessa qualità.
Quelle erano doti innate, un po' come la voce dell'Auror, la forza di volontà di Aryanne o la predisposizione alla cucina per Alistair, quindi a che pro pensare di imparare il rap?
Andava alla grande, il Kenway, imbroccando ogni rima alla perfezione, seguendo un ritmo che Robyn faceva fatica a seguire completamente, risultando però ugualmente orecchiabile e piacevole.
Ad Ariel piaceva quello stile? Preferiva più quello dell'ex o quello dell'attuale fidanzato? A giudicare dalla netta differenza di stile, Robyn temeva di porle mai una domanda simile.

There used to be a time when you could just say a rhyme
And wouldn't have to worry about one of your people dyin'
But now it's elevated cause once you put someone's kids in it
The shit gets escalated, it ain't just words no more is it?


La metrica era irregolare, una strofa poteva durare anche un minuto di fila senza fermarsi mai e per di più lo schema delle rime e delle parole seguiva un percorso strano, complicato.
Per Robyn, molto più abituato alle costruzioni musicali standard, pensare di poter arrivare ad un livello simile significava mettersi in testa di cambiare tutto di se stesso e della sua arte.
Non era però possibile variare tanto in pochi giorni e la fine di Febbraio non era poi tanto lontana, mancava circa un mese od anche poco meno, in parole povere un soffio.
Monique riponeva molta fiducia in lui, ma in quell'istante era lui che riponeva poca fiducia in sé, scuotendo il capo, con una mano tra i capelli, mentre la musica proseguiva ed anche le parole.
Si sentiva sconfitto per l'ennesima volta da qualcuno e la cosa assurda era che non ne aveva motivo, in quanto la Jiménez non gli aveva mai chiesto di imparare il rap, era una sua volontà.
Però in un certo senso il Laars credeva, stranamente, che quello potesse essere un ulteriore modo per oltrepassare un ostacolo, per aiutarla a dimenticare o quanto meno a lasciare indietro il passato.

But I ain't tryna have none of my people hurt and murdered
It ain't worth it, I can't think of a perfecter way to word it
Then to just say that I love ya'll too much to see the verdict
I'll walk away from it all before I let it go any further
But don't get it twisted, it's not a plea that I'm coppin'
I'm just willin' to be the bigger man
If ya'll can quit poppin' off at the jaws, well then I can
Cause frankly I'm sick of talkin'
I'm not gonna let someone else's coffin rest on my conscience cause...


Non era ancora riuscito a sfondare tutte le porte e a trasformarla in una fidanzata al 100% sia nell'intimità che nella quotidianità, ma voleva riuscirci, voleva farcela, ad ogni costo.
Solo che adesso quell'impresa gli stava apparendo molto più ardua rispetto all'ipotizzato ed allora la domanda gli sorgeva spontanea: che ci stava a fare lì dentro? Si stava prendendo in giro?
I "Random Words" lo stavano aiutando in quanto amico di Eufemia, ma forse tutti lì dentro pensavano che fosse una causa persa, non volendolo dire giusto per non ferirlo.
Allora qual era il percorso da fare? Lasciare perdere? Continuare e fare il possibile? Credere nelle convinzioni di Monique o arrendersi di fronte all'evidente differenza tra lui e Zephyr?
Mentre terminava di ascoltare la canzone che poi lentamente sfumava scomparendo dall'aria, il Laars si accorse che dietro di lui qualcuno si era fermato a sentire clandestinamente.
Era il boss, il suo "insegnante" principale.

Ehi!
Chi era il tizio che cantava?
Uno famoso?


Immagine

Come?
Ah no, diciamo che... È uno dei motivi per cui mi trovo qui.


Non dirmi che vorresti arrivare a quel livello?!

... Lo trovi proprio impossibile, vero?

Mh...

Boss, per favore, sii serio, credo davvero che io possa anche solo imparare a rappare decentemente?
Non dico da fuoriclasse tipo questo qui, ma ad arrivare almeno al... 60%, quindi un po' più della metà.


Robyn, cercherò di spiegarmi bene: il rap che fa questo tipo è un rap di quelli interiori, di quelli carichi, intensi, che vengono dall'anima, un'anima spesso dilaniata.
Eguagliare un rap simile per te credo sia quantomai impossibile, perché caro mio, non vieni né dai bassifondi, né hai avuto una vita difficile.
Per questo tipo di sound ci vogliono prerequisiti che non ti nascono da soli ma è la vita a servirteli, se ha voglia di farlo, altrimenti meglio lasciar perdere.


Ma allora scusa, perché mi hai accettato?
Non voglio essere un peso morto o una causa persa qui in mezzo!
Io voglio davvero imparare!
Non dovevate certo farlo per Eufemia, lei non deve risultare l'unico motivo del perché sono qui e sono stato accettato.
Pensavo di essermi almeno distinto un po' ed avervi fatto cambiare idee sulle mie capacità.
Speravo, semmai, che foste convinti di potermi trasmettere qualcosa.


Ehi ehi ehi, alt amico, fermati e blocca la rabbia!
Qui nessuno ti sta prendendo in giro, ok?!
Il vero problema è che tu ti stai fissando con questo tipo di rap quando, per esempio, noi ne facciamo tutt'altro e di riflesso ne facciamo apprendere tutt'altro.


Che intendi dire con "tipo di rap"?

Che quello è il rap dell'anima ferita, mentre invece noi facciamo il rap allegro, quello da spirito libero.

... E le mie possibilità di saper fare quello del primo tipo sono...

Pari a 0.

Mentre se parliamo del secondo?

Considerando la tua preparazione, il tuo impegno, la tua bravura vocale e la tua testardaggine... Lì direi che il famoso 60% di prima potremmo farlo rientrare.

Quindi saprei fare sempre del rap ma un rap differente da questo, di tutt'altra categoria?

È esatto.
Per carità, il tipo è bravissimo, non c'è proprio da discutere, ma hai scelto l'esempio sbagliato da emulare.
Forse è per questo che stai imparando ma ancora zoppichi tanto, perché volevi raggiungere una meta non adeguata al tuo essere.
Da oggi in poi prova a focalizzarti di più sul rap come divertimento e come espressione di arte libera e incondizionata, ok?
È un'arte fatta per illustrare una miriade di situazioni, proprio come è giusto che sia nella musica, quindi non solo roba pesante, ma anche divertente o stupida!
È trasformazione dell'estro, una poesia forte, l'espressione viva del ritmo calmo e agitato allo stesso tempo.


... Divertimento, estro, calma e agitazione, libertà e qualche volta anche scherzo... Ok, sì, penso di aver centrato meglio l'obiettivo!

Sì ma, non dimenticarti di ascoltare ed analizzare anche il rap di questo tizio.
Ci sono determinati elementi come l'uso delle parole in rima e l'adattamento al ritmo che sono interessanti e possono aiutarti a migliorare lo stesso.
In altre parole, devi conoscere tutto e poi rendere tuo ciò che ti serve!


Annuendo tra sé, Robyn tornò a guardare lo spartito musicale datogli dalla zia qualche giorno prima come un grandissimo favore, sorridendo leggermente.
Forse stava iniziando ad entrare nella vera ottica di cosa sarebbe dovuto essere per lui il rap e qual era la giusta interpretazione che poteva dargli per renderlo più suo.
Forse era in tal senso che la Vireau credeva in lui, forse lei l'aveva sempre saputo che doveva scegliere la strada adeguata ma non volerla indirizzarlo troppo, magari sapendo che grazie agli errori avrebbe imparato di più, proprio come lasciava che facessero i suoi allievi. Aveva ancora un mese di tempo per incamerare quelle informazioni, renderle proprie e trasformarle in uno stile nuovo di zecca, completamente rivoluzionario per la sua realtà ma ugualmente vero. Dopo di che, a distanza di una settimana dall'incisione dell'ultimo brano con Ariel, avrebbe fatto sentire a Monique l'avanzamento e la conclusione del suo lavoro, ascoltando poi il suo parere e magari le ultime indicazioni per perfezionare e chiudere il cerchio. Sì, ora sapeva che c'era una possibilità, sapeva che poteva farcela, sapeva che ce l'avrebbe fatta, per lei.

Immagine

Ti sei imbambolato forse?
Vuoi una bella dimostrazione seria e dal vivo?
Vieni con me, ci sono due fuoriclasse che daranno spettacolo per gli allievi!
Spicciati, prima che inizino... E prendi appunti!


Sì, certo, subito!
Arrivo...


Alzandosi in piedi, percepì una nuova energia pervadergli il corpo.
Ripose lo spartito nella borsa e nel frattempo focalizzò il suo desiderio sulla colombiana del suo cuore, non potendo fare altro che chiedersi se lo stesse pensando.
Era consapevole che apprendere il rap e mostrarle il suo nuovo fidanzato in grado di far concorrenza all'ex non fosse l'unica via per aiutarla a dimostrarle quanto ci tenesse a renderla felice.
Però era anche vero che ogni passo in più verso di lei poteva equivalere ad un passo in più verso il giorno della proposta, perché no, non aveva mai abbandonato l'idea di metterle la fede al dito.
La domanda sarebbe giunta però solo il giorno in cui Robyn si fosse reso conto di avere accanto la Jiménez al 100%, senza Zephyr da nessuna parte, al massimo nella memoria, ma una memoria non più nociva.
Mentre raggiungeva la sala delle esibizioni e prendeva posto, il Laars non vedeva l'ora di rientrare a casa quella sera e passare il tempo con lei, per ripeterle tante parole dolci e intanto purificare ogni ferita.

Ci siamo ragazzi?
Aprite bene le orecchie mi raccomando... Un bell'applauso per Steven e Oliver!




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Messaggioda Robyn » 21/04/2016, 23:32

PERIFERIA DELLA ROMA MAGICA
16/02/2112
ORE 12:45


You was the greatest
You'll always be the greatest
I miss you Big
Can't wait til that day, when I see your face again
I can't wait til that day, when I see your face again...


Immagine

Ehi Robyn!
Che c***o stai facendo ancora lì?


Mh?
Come?
Oh, yo boss, stavo ripassando!


Ti prego smettila di rimuginarci sopra!
Questo è un altro tuo errore... Le parole vengono da sole, non le devi imparare come una preghiera alla Trama!
Muovi il culo su, la sala si sta riempiendo e manca il pezzo forte...


Era trascorso esattamente un mese da quando era arrivato lì, in quella specie di tempio del rap, chiedendo la possibilità di imparare quel particolare stile di musica.
Pur sembrando pochi trenta giorni, Robyn li aveva vissuti quasi tutti i giorni lì dentro, condividendo esperienze, prendendo appunti, esercitandosi a casa e soprattutto... In segreto.
No, Ariel non era al corrente di nulla, solo Evan, Calvin e Monique sapevano cosa stesse cercando di fare ma non certo dove stesse apprendendo il "mestiere".
Aveva chiesto ad Eufemia la cortesia di fare silenzio sulla questione e per fortuna la rossa italiana aveva accettato in cambio di un servizio fotografico con lui come modello per una rivista di intimo.
Il suo manager l'aveva tartassata quando si era trovato di fronte Robyn e lei pur di farlo stare zitto chiese all'Auror di farle quella cortesia: c'era solo da sperare che Ariel non leggesse certi rotocalchi!
A parte quello, erano state giornate intense, piene di difficoltà e soprattutto di consigli differenti e pieni di filosofie diverse, tutte ugualmente giuste ma ugualmente soggettive.

Riuscire a ricreare uno stile adeguato e conforme alle regole è stata una impresa...

La prova finale per stabilire se gli insegnamenti fossero andati a buon fine consisteva nel cantare un brano interamente scritto e interpretato dall'allievo in questione.
Il Laars aveva deciso di sfruttare la melodia e il ritmo di una canzone di tanti decenni prima, inserendo la propria nota rap a dare il tocco completamente personale e distintivo.
Non pensava per nulla di poter riuscire in una impresa del genere ed in alcune occasioni si era anche trovato nella condizione di voler mollare, eppure adesso stava lì, pronto per esibirsi.
Aveva anche chiesto al boss di registrarlo qualora fosse andato discretamente per poter poi far sentire il frutto dei suoi sforzi alla zia e sentirne il parere spassionato, lei che ricordava Zephyr Kenway.
Doveva solo sperare di non incepparsi, ma tanti cambiamenti in lui denotavano anche una variazione dell'atteggiamento e della sicurezza sul palchetto, a cominciare dal saluto tipicamente rap.
Ogni tanto gli usciva anche con Evan e Calvin, maledicendosi perché c'era pure il rischio che se ne uscisse con la Jiménez... Per fortuna fino ad allora si era saputo trattenere.

Su su, non posso restare qui a vita, di là mi aspettano.
Tra poco saprò se ho imparato o meno a destreggiarmi a sufficienza nel rap.


Si alzò in piedi, con un vestiario adibito esattamente a rappresentare la sua nuova vena artistica acquisita da poco.
Non gli dispiaceva, doveva essere sincero, anche perché stava comodo e naturalmente nell'ambiente si era fatto in fretta diverse ammiratrici, il che non guastava per il suo ego.
Uscito dalla saletta di allenamento vocale, venne investito da un grosso applauso da parte di tanti "colleghi" e compagni di apprendimento, più diversi fischi di approvazione femminile.
Tutti credevano in lui, sapevano che poteva farcela, o semplicemente facevano il tifo per incoraggiarlo, per spingerlo a dare il massimo, infatti ormai quello era il termine della corsa.
In realtà sarebbe potuto rimanere di più, ma a distanza di dieci giorni avrebbe dovuto incidere con Ariel le ultime tracce tra le quali proprio "Timber", quindi di tempo non ne aveva più.
Se il boss lo avesse qualificato come "rapper di base", allora non avrebbe fatto altro che continuare a ripassare nei nove giorni successivi, fortificandosi e concentrandosi sulla performance.

Ehi ehi, un attimo di calma per cortesia!
Devo essere sincero, quando è arrivato qui da noi, il caro Robyn non mi sembrava affatto adatto a rappare!
Uno stile troppo melodico, attaccato alla tradizione e con pochissimi sbocchi di fantasia... Però mi sbagliavo.
Il ragazzo ha un'anima artistica imprevedibile ed anche se non sarà mai un fenomeno nel rap, è riuscito ad inquadrare gli elementi essenziali in tempi rapidissimi!
Ora sta per mostrarci il frutto dei suoi allenamenti ed insegnamenti, aiutato dal nostro gruppo di supporto che ha potuto istruire sulla canzone ideata da lui stesso, completamente originale.
Vi inviterei a fargli un bell'applauso, perché se le mie intuizioni sono esatte, ne sentiremo delle belle ragazzi!


La folla si scatenò ancora mentre Robyn sorridendo emozionato saliva sul palco dove aveva sempre visto esibirsi gli altri, percependo una fortissima energia pervaderlo dentro.
Quella era la musica, quella era la voglia di lasciare andare libero lo spirito, proprio come aveva capito dovessero essere i rapper.
Non avrebbe mai e poi mai eguagliato Zephyr Kenway, sapeva che non poteva bastare così poco tempo ed in più quel tipo di rap per lui era lontano, ma niente gli impediva di colmare qualche lacuna.
Finalmente stava comprendendo il vero senso dell'essere lì, non emulare qualcuno, non essere la sua ombra, ma creare da sé la propria luce, apprezzando un nuovo modo di cantare.
Quella era sempre e comunque musica e se lui la musica l'aveva nel sangue proprio come la fidanzata, allora non doveva temere nulla, perché la musica lo avrebbe sempre guidato e aiutato.
Diede l'ok al gruppo di supporto vocale e poi il via al boss per far partire la base fornita alla "regia", preparandosi quindi per la sua prima, grande, indimenticabile performance come rapper.

Ehm... Puff... Coff coff...



Seems like yesterday we used to rock the show
I laced the track, you locked the flow
So far from hangin on the block for dough
Notorious, they got to know that
Life ain't always what it seem to be (uh-uh)
Words can't express what you mean to me
Even though you're gone, we still a team
Through your family, I'll fulfill your dream (that's right)
In the future, can't wait to see
If you open up the gates for me
Reminisce some time, the night they took my friend (uh-huh)
Try to black it out, but it plays again
When it's real, feelings hard to conceal
Can't imagine all the pain I feel
Give anything to hear half your breath (half your breath)
I know you still living your life, after death...


Every step I take, every move I make
Every single day, every time I pray
I'll be missing you
Thinkin of the day, when you went away
What a life to take, what a bond to break
I'll be missing you...


Non andava troppo svelto perché il ritmo richiedeva quel tipo di velocità, ma imbroccava ogni rima col giusto tempismo, andando sciolto, senza incepparsi mai.
Questo faceva intuire subito una cosa, ovvero che sarebbe anche potuto andare più veloce se la musica l'avesse richiesto, ma quel brano era così e così andava cantato.
Gli occhi erano chiusi, il corpo si muoveva con la musica e anche la testa seguiva delle direttive precise, assieme alle braccia e alla schiena leggermente curva.
Quello era l'atteggiamento, come lo aveva chiamato il boss, uno dei punti cardine chiave per il rapper dallo spirito libero, una delle tecniche più valide per sentire quello stile dentro.
Intanto era calato il silenzio, molti assistevano all'esibizione ammirati, altri increduli, perché obiettivamente il Laars stava lì davvero da pochissimo.
In un certo senso anche lo stesso boss faceva fatica a credere che fosse arrivato tanto lontano in appena trenta giorni, intensi, certo, ma pur sempre solo trenta.

It's kinda hard with you not around (yeah)
Know you in heaven smilin down (eheh)
Watchin us while we pray for you
Every day we pray for you
Til the day we meet again
In my heart is where I'll keep you friend
Memories give me the strength I need (uh-huh) to proceed
Strength I need to believe
My thoughts Big I just can't define (can't define)
Wish I could turn back the hands of time
Us in the 6, shop for new clothes and kicks
You and me taking flicks
Makin hits, stages they receive you on
I still can't believe you're gone (can't believe you're gone)
Give anything to hear half your breath (half your breath)
I know you still living you're life, after death...


Every step I take, every move I make
Every single day, every time I pray
I'll be missing you
Thinkin of the day, when you went away
What a life to take, what a bond to break
I'll be missing you...
On that morning
When this life is over
I know
I'll see your face...


A quel punto, lasciò quasi tutto in mano al gruppo di supporto, quel coro fantastico e bravissimo che lo aveva aiutato davvero tanto anche nel sentirsi in sintonia con il brano.
Quella piccola avventura si era conclusa talmente tanto presto che gli sembrava assurdo che fosse già trascorso un mese, eppure era proprio così ed ora... Era un altro, quasi del tutto.
Sapeva incarnare un nuovo tipo di sound, sapeva anche interpretarlo e non lo spaventava più, non era più un nemico, bensì un compagno di vita e di spirito, sì, uno spirito libero.
Non appena anche le ultime note terminarono, l'applauso si scatenò all'unanimità, una standing ovation per Robyn Laars che sorridendo ringraziò tutti quanti con un inchino.
C'era chi gli urlava "bravo", chi invece "grande" e cose del genere, ma nel complesso erano tutti quanti complimenti, tutti quanti apprezzamenti, tutti quanti segnali che ce l'avesse davvero fatta.
Il boss, salendo sul palchetto, gli mise una mano sulla spalla, stringendo e sorridendo da furbo.

Hai fatto proprio un fottuto miracolo, eh?!
La tua "Lei" può sentirsi davvero fortunata, non capita certo tutti i giorni di avere accanto un fidanzato così determinato a stupirla.
Hai ancora molto da fare, tanto da studiare e tecniche da affinare, ma posso ufficialmente considerarti un rapper di fascia media senza esitazioni.
Lo so, in teoria questo test dovrebbe classificarti come base, però sai, insomma, l'hai sentito il tuo pubblico no?
Loro non mentono mai... Lo so per esperienza...
... E poi, mai e poi mai mettere in discussione le decisioni del boss!


Molti di loro risero, Robyn compreso, ma il Laars in realtà aveva anche un po' gli occhi lucidi, commosso da tutti e da se stesso.
Successivamente avrebbero continuato i festeggiamenti, mangiando e bevendosi una birra o anche un paio, brindando al nuovo rapper appena nato.
L'Auror sapeva però che non poteva e voleva aspettare prima di ricevere il giudizio più importante tra tutti in assoluto, ecco perché trascorsa un'oretta di bagordi e brindisi, chiese al boss la registrazione.
Una volta ricevuta, lo abbracciò con riconoscenza, assicurandogli che sarebbe tornato in futuro pre presentargli Ariel e naturalmente presentarla al resto della comitiva.
Detto ciò, uscì da quella fabbrica apparentemente in rovina, in realtà fabbrica di talenti e di virtù, per dirigersi verso l'Inghilterra, verso la villa dove stava Monique Vireau.
Era piuttosto certo che a quell'ora fosse sola, infatti quando giunse lì, trovò soltanto lei, salutandola e stringendola forte, spiegandole il perché di quella insolita sorpresa.

ALCUNI MINUTI DOPO

... Ok...
Allora Monique, sii sincera mi raccomando... Cosa ne dici?
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Messaggioda Monique » 22/04/2016, 11:31

[Villa Vireau - 16 Febbraio 2112 - ore 13.04]


Robyn, tesoro, accomodati pure!
Ti vuoi fermare a pranzo? Come al solito Sophie ha esagerato con le porzioni!


Quando il nipote aveva bussato alla sua porta, Monique era stata ben felice di vederlo, tanto che l'aveva accolto con un sorriso sereno ed amorevole: lo fece accomodare, offrendogli almeno qualcosa da bere se non si fosse fermato per pranzo, dopodiché lo condusse fino in salotto così da sedersi sul divano e chiacchierare amichevolmente; Robyn però, visibilmente agitato, chiarì quasi subito il motivo della sua vita, non di piacere - o comunque non solo - ma più che altro avvenuta per ottenere un giudizio professionale dalla Direttrice del Coro di Hogwarts.
La donna, a quel punto, intuendo che c'entrasse il discorso fatto tempo prima sul voler diventare un rapper per Ariel, si fece molto più seria ed attenta, e quando il ragazzo le chiese di ascoltare la canzone che aveva scritto ed interpretato, ella non ci pensò due volte, facendosi dare gli spartiti magici su cui egli aveva inciso musica e voce per iniziarne l'ascolto con aria attenta e concentrata.

... Ok...
Allora Monique, sii sincera mi raccomando... Cosa ne dici?


Cosa vuoi che ti dica, Robyn... - disse inizialmente lei, alzando lo sguardo su di lui per guardarlo intensamente, con occhi del tutto indecifrabili.

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... non posso credere che tu ce l'abbia fatta! - esclamò alla fine, aprendo le labbra ad un sorriso orgoglioso - O meglio, sapevo che fossi in grado di raggiungere obiettivi notevoli, ma non certo fino a questo punto!
Oltre al fatto che la canzone mi piaccia molto, la melodia si sposa perfettamente con la tua voce, la metrica era perfetta, non hai sbagliato nemmeno un tempo ed il timbro... beh, non che dovessi essere molto intonato, rappando, però sono ugualmente colpita!


Si alzò in piedi e lo abbracciò forte, fissandolo quasi come una madre orgogliosa all'inverosimile del proprio figlio, un po' come ogni tanto, quando pensava di non essere visto da nessuno, Sandyon fissava la figlia.

Sono davvero fiera di te, nipote... perciò adesso si festeggia!
Tuo zio arriverà tra poco, quindi niente scuse, ti voglio a pranzo con noi!


E come si faceva a dire di no a Monique Vireau?

Fine
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Monique
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Messaggioda PnG Staff » 16/01/2018, 17:43

04-12-2113
Campagna Romana
Distretto Magico
Ore 17:33


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L'abitazione dove vivevano i familiari di Itsuki era più che altro una piccola villetta bifamiliare rustica e accogliente.
Una architettura che piacque subito ad Hank quando ci si trovarono di fronte, pur decidendo di non entrare.
Il Muscle infatti scelse di lasciare la completa serenità della privacy alla compagna, volendo anche starsene un po' all'aria aperta.
Quella campagna offriva ampi spazi di passeggio e l'aria pulita che si respirava era un vero toccasana contro quella viziata di Denver.

Tornerò qui davanti tra circa un'ora e mezza.

L'avrebbe aspettata, qualora non l'avesse già vista fuori. Quello era un dato di fatto non necessario da specificare.
Diede un bacio lento e possessivo alla giapponese, dopo di che si avviò verso il lato della villetta, costeggiando un piccolo laghetto naturale.
Una volta arrivata sulla porta di casa, probabilmente Kirie avrebbe suonato il campanello aspettando che qualcuno andasse ad aprire.
Non era affatto una sorpresa, erano informati del suo arrivo, quindi poteva essere certa che ci fosse qualcuno.

"Purtroppo non potrai recarti molto presto dai miei, Kirie-chan!
Ho saputo che la nonna sta in Korea per due settimane ospite di un amico di vecchia data.
Mi hanno dato l'ok per il quattro di Dicembre, quindi hai un poco da aspettare, scusa!
Cerca di passare dopo le cinque, solitamente prima la nonna riposa."


... Buonasera...

Ad aprire la porta fu il Kappa Domestico (versione orientale degli Elfi Domestici) che la nonna e il nonno dell'Amakura si erano portati dal Giappone.

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Prego, si accomodi Nonomiya-san.

Itsuki si era fatto promettere che nessuno avrebbe chiamato Kirie col suo cognome Kurosawa, bensì quello nuovo.
Ci teneva che in alcuna maniera la donna potesse sentirsi a disagio o in imbarazzo, in fondo quella era anche un po' la sua famiglia.
Ad accoglierla all'interno del salone fu innanzitutto la madre di Itsuki, una donna dallo sguardo vispo ed allegro.
Le forme procaci di quest'ultima rappresentavano la certezza sul motivo per cui il padre dell'Amakura avesse scelto proprio lei tra le tante orientali.

'Anvedi che bella signorina!
Te devi esse la cugina de Itsuki, ve'?!


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Probabilmente di quelle parole la povera Kirie riuscì a capire solo il nome dell'Amakura, per forza, non solo era italiano, ma anche romano.

Oh capperi me devi da scusà...

Scosse la testa, la donna, sorridendo e dandosi uno schiaffetto sulla fronte, sempre con aria allegra.

Sei la cugina di Itsuki, non è così?
Piacere cara, io sono sua madre, chiamami Ester.


Il giapponese della donna era assolutamente impeccabile, con pochissime sporcature date forse dalla solita abitudine a parlare italiano.

Mio figlio ci aveva detto che saresti passata, purtroppo però non c'è nessuno a parte me e sua nonna paterna.
Ti avrei presentato volentieri i miei due altri figli e mio marito, va beh, sarò per la prossima volta, giusto?
Gradisci una tazza di tè?
Vai a chiamare la nonna, svelto...


Si rivolse in ultimo al Kappa che acconsentì subito agli ordini della matrona della casa, allontanandosi.

Sei davvero fortunata ad essere capitata oggi, altrimenti avresti trovato seriamente un disastro!
Qui viviamo tutti assieme, ognuno ha la propria porzione di casa e l'unico ad essersene andato stabilmente è proprio Itsuki.
Mi manca sempre tanto, però sono anche orgogliosa di lui...
Tra voi due c'è qualcosa? Nel caso non ti preoccupare sai, io non ho nulla contro le unioni con i cugini, sono una madre moderna!


Moderna ed impicciona, ma quello era un dato di fatto dei romani, proprio non ci si poteva fare nulla.
Ad ogni modo, Kirie dovette parlare con Ester ancora per pochi minuti prima di sentire la voce della nonna di Itsuki richiamare la sua attenzione.
Fu difficile per la giovane donna riuscire a concepire e interpretare il tono dell'anziana signora, rimasta sconcertata da ciò che vide.
I ricordi della Nonomiya potevano anche essere sbiaditi, ma quelli della sorella della nonna decisamente no.

... Oh cielo, Hisoka...

Ma non avevi detto di chiamarti Kirie?

Hisoka era il nome di mia sorella, Ester...
Mi è venuto da chiamarla così perché hanno una somiglianza strabiliante...
Lo stesso taglio degli occhi, la stessa forma del viso, anche la stessa altezza...
Sono tornata indietro di cinquantacinque anni grazie a te...


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La vecchietta si avvicinò ancora, con gli occhi un po' lucidi, fissandola attentamente con una espressione molto morbida e dolce sul volto consumato dai decenni.

... Sei la benvenuta.
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