Ammetto di non aver mai visitato Parigi, sono stato nella Francia meridionale per proporre affari, ma non è ancora capitata l'esigenza di fare un salto nella capitale.
E' una bellissima lingua il francese, morbida e fluente...
Devi andarci assolutamente, è una città magnifica e non lo dico solo perché ci sono nata e cresciuta, giuro!
Per quanto riguarda il francese, lo sai parlare?
Nel caso non sia così, e se ti facesse piacere, potrei insegnartela... è molto meno complicata di quanto si pensi, e io sono piuttosto brava come insegnante!
Propose Celine, senza considerare sconveniente nemmeno per un secondo quella proposta: a dispetto di quanto si potesse pensare, infatti, la Sauvage aveva molti amici di sesso maschile, e non vedeva motivi per considerare la propria affermazione come un tentativo di flirtare; avrebbe davvero insegnato ad Alistair il francese se lui l'avesse voluto non per tentare di abbordarlo, ma per il puro piacere insito in quel gesto anche perché, al di là di tutto, alla biondina faceva sempre piacere conoscere nuove persone e stringere nuove amicizie, rapporti che si sperava potessero durare nel tempo.
Subito dopo, la bella francese evinse tre cose sul proprio interlocutore: la prima era il suo essere Mezzosangue, un particolare che non le provocava alcun fastidio, non condividendo i pensieri razzisti che ancora serpeggiavano in alcuni ambienti Purosangue; la seconda era la sua idea su come la natura dovesse essere lasciata libera di crescere senza interventi forzati, perché in quel modo sarebbe comunque cresciuta, senza l'intervento dell'uomo.
La terza, ma non meno importante... era che un particolare del suo lavoro sarebbe bastato per farla perdutamente innamorare, o quasi, di lui.
Perché la natura necessita di una crescita senza forzature o agevolazioni.
L'unico concime che accetto per i miei prodotti e le mie creazioni è quello che offre la Madre Terra.
Vedi, ho un'abitazione con annessa fattoria, orto e serra, nonché una distilleria.
Produco frutta, verdura, formaggi, uova, latte, vini e bevande ad alto tasso alcolico, è così che mi guadagno da vivere, oltre ad essere anche un botanico ovviamente...
Alcolici?
Tu produci alcolici? Davvero?! - domandò Celine con gli occhi che brillavano - Ma è fantastico!! Non è che me ne faresti assaggiare qualcuno, una volta?
Sfacciata e senza alcuna remora, così sarebbe potuta apparire, ma l'alcol era il suo punto debole - non per niente era una Ignis - e se il resto di ciò che produceva Alistair era interessante per lei fino ad un certo punto, a meno che non producesse dolci, vini e super alcolici riuscivano a stuzzicare la sua attenzione più di qualsiasi altra cosa.
E mentre aspettava una risposta, che si sperava essere positiva, Celine proseguì nella conversazione, incentrandola su come, spesso, culture diverse arrivassero a scontrarsi invece che a cercare un ben più produttivo punto d'incontro.
L'Equilibrio e la reciproca fiducia e appoggio non dovrebbero essere solo tesoro della natura, ma anche degli uomini...
Bisognerebbe imparare a cambiare la parola "migliore" con "diverso", trasformare "invidiabile" in "apprezzabile", arduo compito.
Equilibrio.
Quella parola risuonò dentro l'animo di Celine, risvegliando - (Elaborazione 18 + Perspicacia 24 + 13/d20 = 55) - i suoi sensi di Ignis: che centrasse qualcosa con le Gilde? Ma se così fosse stato, perché non parlarne?
Era pur vero che, se fosse stato un gildato, ed escludendo che fosse Ignis, altrimenti l'avrebbe capito subito, sarebbe stato impossibile per lui comprendere che si trovava di fronte ad un'Eletta del Fuoco, poiché la sua aura era visibile solo dai Capi Gilda... perciò probabilmente era solo un caso che lui avesse usato proprio quel termine, e visto che era sempre e comunque meglio non alimentare sospetti di alcun tipo, la francese pensò bene di rispondere e commentare con nonchalance quelle parole.
La natura è molto meno contaminata degli uomini, che hanno fatto d'invidia e gelosia delle costanti nelle loro vita, pur non volendolo... non ti capita mai di desiderare qualcosa che qualcun altro possiede?
A me succede, accade anche se sono felice di ciò che ho, come qualcosa che non riesco ad impedirmi di provare... la differenza sta nell'apprezzare ciò che si ha e a non usare la superbia dell'essere migliore come scudo per proteggere un'invidia di fondo realmente provata.
Alzò le spalle dopo quelle parole, non perché non reputasse interessante l'argomento, anzi, ma per far intendere che quella era la sua personalissima opinione e che non pretendeva che lui la condividesse; d'altronde anche lei era umana, e come tale sapeva riconoscere i propri limiti. Spesso, per prima, si era ritrovata a considerarsi migliore di altri, soprattutto da adolescente, per nascondere il fatto che, in realtà, per quegli altri provava una grande invidia.
In questo senso, era stato il suo lavoro come Diplomatica a venirle molto in aiuto, ma di certo non ci si poteva aspettare che tutti cambiassero in meglio com'era successo a lei.
Ancora una volta, poi, la conversazione cambiò argomento, anche se in questo caso non si trattò di parlare, ma di ballare: i due infatti si lanciarono in un valzer insieme agli sposi e ad altre coppie d'invitati, un ballo che li vide brillare entrambi per bravura, una bella scoperta per la francese che amava tanto la musica moderna quanto quella classica.
Celine notò, oltre alla sua bravura nel ballo, anche lo sguardo lucido che per qualche secondo illuminò il grigio-smeraldo dei suoi occhi: non fece però in tempo a domandargli qualcosa, che con una mossa imprevedibile Alistair la prese in contropiede, facendole fare un casqué inaspettato e perfetto con cui portò il suo viso a pochi centimetri da quello di lei.
Essere così vicina al viso di un uomo affascinante non credo sia esattamente il modo migliore per fare chiarezza nella mia mente tra Logan e Yamato...
Si ritrovò a pensare la Sauvage, che non riuscì suo malgrado a dimostrarsi infastidita da quella vicinanza: forse perché rienuta innocua, forse perché semplicemente non credeva ci fosse altro intento dietro se non quello di danzare, forse perché in realtà era bello, almeno per quella sera, non dover pensare ai due uomini col risultato, ogni volta, di farsi venire una bella e potente emicrania.
Che cosa ne dici, ti va di andare un poco sulla balconata a prendere aria e guardare le stelle?
Volentieri!
Sì, decisamente uscire a prendere un po' d'aria le sembrava l'idea migliore, la più sensata in quel momento, anche perché la pista da ballo stava cominciando ad affollarsi e ciò che invece Celine bramava era un po' d'aria fresca, di spazio libero per muoversi e respirare.
Gli prese il braccio, ringraziandolo con un sorriso leggero, e si spostò accanto a lui fino al balcone che davano sul giardino, su quella meravigliosa distesa di verde perfettamente curata opera proprio di colui che si trovava ora accanto alla francese: a differenza di Alistair, la Sauvage poggiò entrambe le mani sul parapetto in pietra, rimanendo eretta con la schiena ma perdendosi con lo sguardo verso il cielo stellato che, quella sera, sembrava essersi messo d'impegno per mostrarsi a loro nella sua forma migliore.
Come mai hai dovuto ripiegare su questo umile messere per avere aiuto verso lo stalker?
Vuoi dirmi che questa bravissima danzatrice d'alta classe non ha ancora concesso la mano ad un fortunato cavaliere?
Concedere la mia mano? ... no, decisamente no. - rispose Celine, scuotendo anche il capo per accompagnare quella ferma negazione - Sto vivendo una situazione sentimentale alquanto complicata, in realtà... mi ritrovo in mezzo a due fuochi e non posso prendere una decisione, non riesco a comprendere da quale di essi voglia farmi scottare.
E ovviamente il riferimento al Fuoco non poteva mancare, visto l'Elemento che le bruciava nell'animo: un paragone calzante, insomma, che riassumeva perfettamente la sua situazione.
Sospirò leggermente, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e rimanendo per qualche istante così, con le dita a sfiorarsi il lobo destro, prima di voltare il viso in direzione dell'uomo.
Credi che io sia un'egoista... se penso che forse la cosa migliore per me sarebbe trovare un terzo fuoco, un fuoco completamente diverso dai due che mi confondono, da cui farmi scottare?
Forse non riesco a prendere una decisione perché dentro di me, nel profondo, so che nessuno dei due va bene per me... o forse dovrei semplicemente cambiare Elemento e puntare su qualcos'altro, chissà!
Una battuta finale a stemperare la serietà del discorso, ma la sostanza rimaneva inalterata: da un paio di giorni Celine aveva cominciato a riflettere sulla possibilità di allontanarsi sia da Logan che da Yamato, perché incapace di scegliere tra loro; si trattava di un comportamento vigliacco e volto a scegliere la strada più semplice, o semplicemente era quello migliore per lei, per ritrovare equilibrio e serenità?
Non più un fiato dopo quella domanda per la Sauvage, che posò solo gli occhi su Alistair in attesa di conoscere il suo personale parere in merito.