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Berlino

Messaggioda Sandyon » 04/01/2012, 18:15

Berlino (in tedesco Berlin [bɛɐˈliːn]) è la maggiore città e nel contempo un Land della Germania, quindi una città-stato. Capitale federale della Repubblica Federale di Germania e sede del suo governo, è uno dei più importanti centri politici, culturali, scientifici, fieristici e mediatici d'Europa e, dopo Londra, il secondo comune più popoloso dell'Unione europea.

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Messaggioda Alistair » 25/08/2013, 12:12

Venerdì 04 Ottobre 2107

La vita in certi casi offre delle sorprese molto gradite e inaspettate, sono sincero.
Il signor Gustav Jillon, noto ingegnere magico di spicco nella società europea, mi contattò circa quattro mesi fa per ingaggiarmi.
Aveva sentito di come mi ero occupato del giardino di uno dei miei superiori tra gli Auror, che scoprii solo dopo essere il cugino di mister Jillon, dunque mi scrisse offrendomi un lavoro molto ben retribuito, il quale consisteva nel prendersi cura di una villa che stava costruendo per il figlio e la sua futura sposa: un paradiso di verde per ben due ettari e mezzo.
Ci ho messo davvero tantissimo impegno ed ore preziose, ma ne è valsa la pena, il risultato è stato giudicato dalla coppia "fenomenale ed elegantissimo" e sono stato contento di aver reso un servigio di così buona qualità a delle persone così influenti al mondo.
Ho chiesto al signor Jillon di essere pagato solo metà dell'importo stabilito, poiché il resto valeva come mio personale dono di nozze al figlio e alla nuora, e proprio grazie a questa mia idea spontanea... Sono stato invitato al ricevimento post-matrimonio proprio nella stessa villa.
E' una reggia gigantesca con talmente tante stanze che farò quasi fatica ad orientarmi per trovare il bagno.
Inoltre, è la prima volta che vado ad un evento simile e non posso presentarmi in abiti informali, dovrò comperare qualcosa di idoneo.
Difatti, sarà meglio che esca e mi diriga al centro commerciale qui vicino, il tempo stringe e domani sera non è per nulla lontana.


Sabato 05 Ottobre 2107 - Reggia Jillon - Ore 21:50

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Tornare in Germania gli faceva piacere, per quanto, parte del suo cuore malinconico ne soffriva.
Era il luogo di nascita di uno dei suoi genitori, la madre per la precisione, in più da quando entrambi erano tragicamente scomparsi, certi luoghi assumevano per lui un peso ancora più forte e nostalgico, anche se a dir la verità, quella era una Germania che lui non aveva mai visto e che dunque trovava molto difficile ricollegare a quella vissuta in passato con la famiglia.
Non aveva mai visto tanta regalità concentrata in un solo luogo.
Persone con abiti tanto costosi da valere più dell'intero suo conto in banca, liquori pregiatissimi, invecchiati anche cinquant'anni.
Lampadari enormi, con oro, oro bianco ed argento, ornati di cristalli finemente lavorati, probabilmente giunti dall'Europa dell'Est.
Lunghi tappeti di velluto bianco sparsi per i pavimenti e sulle scale, colonne portanti di pietra liscia e bianchissima, quadri acquistati in alcuni tra i più famosi musei del mondo, senza contare le finestre che davano su balconi grandi quanto veri e propri portici.
Guardandosi al gigantesco specchio del salone dei ricevimenti, Alistair Hyrule osservò l'abito che invece si era comperato lui il giorno prima.
Poco meno di 200 Galeoni, le monete dei maghi, insomma una miseria rapportato a quello che indossava anche il più giovane dei bambini.
Non aveva mai avuto occasione di guardare all'interno la villa, dovendosi occupare esclusivamente del giardino e degli esterni, ma poteva affermare con certezza che la sua creazione nel verde era ben proporzionata alla sfarzosità e all'eleganza dell'abitazione in se.
Tremila e trecento metri quadri distribuiti su quattro piani, dei quali uno intero dedicato alla cura del corpo e alla cucina.
Sentirsi un pesce fuor d'acqua per uno come lui era il minimo, ma non lo dava troppo a vedere, preferendo salutare con una energica stretta di mano ogni ospite al quale veniva presentato dall'ingegner Jillon, che lo trattava esattamente come uno di loro, avendo gradito estremamente il bel gesto del botanico riferito ai due neo-coniugi.
In fondo poi era anche da considerarsi un Auror, una specie di forza dell'ordine per il mondo magico, quindi degna di tutto il rispetto necessario, anche se quella sera lui era soltanto nelle vesti del botanico e nulla più.
Alzò il viso per soffermarsi sulle grandi statue di marmo raffiguranti miti e leggende babbane e magiche, da "Athena e Marsia" al "l'Ercole Capitolino", infatti la sposa era una mezzosangue e quindi riferimenti alle narrazioni di stampo non magico erano normali e giuste.

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Davvero molto bella questa statua con l'angelo e la ragazza, non trovi caro?
Chissà a che leggenda si riferisce...


Alistair, trovandosi vicino alla coppia di anziani maghi purosangue curiosi di sapere qualcosa di più sulla statua, si permise di prendere parola, mostrando loro un sorriso gentile, cordiale e maturo.

Vista la Vostra curiosità, sarei davvero molto onorato di esporvi la leggenda di quest'opera del passato, signori...

Oh ma naturalmente, sentito caro? Ce la racconta questo bel giovanotto!
Dica pure, siamo davvero molto curiosi.


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"Amore e Psiche", questo il titolo della scultura, sono i due protagonisti di una nota storia narrata da Lucio Apuleio, che è stato uno scrittore e filosofo romano di scuola platonica, all'interno della sua opera "Le Metamorfosi", anche se è considerata risalire ad una tradizione orale antecedente all'autore.
Nella vicenda narrata dal filosofo, Psiche, mortale dalla bellezza eguale a Venere, dea della bellezza, diventa sposa di Cupido, l'angelo dio dell'amore, senza tuttavia sapere chi sia il marito, che le si presenta solo nell'oscurità della notte.
Scoperta su istigazione delle invidiose sorelle la sua identità, è costretta, prima di potere ricongiungersi al suo divino consorte, a effettuare una serie di prove, al termine delle quali otterrà l'immortalità...


Che meraviglia!
Una storia molto avvincente debbo dire, non credi caro?
Adesso torniamo al tavolo dei drink, abbiamo bisogno di una piccola spinta per proseguire la serata, grazie ancora del racconto ragazzo!


Di nulla, è stato un piacere, mi chiamo...

Ma non fece in tempo a presentarsi che la coppia di anziani si era già avviata, mescolando i rumori alla musica e non sentendo più le sue parole.
Proprio come in molte delle società altolocate, se non si veniva presentati da qualcuno di conosciuto, difficilmente si faceva "amicizia" ed anche a questo Alistair si era degnamente preparato, trovando semplicemente simpatici i due tipi, così alzò appena le spalle e tornò a guardarsi intorno, trovando per altro un'ottima idea quella di prendere qualcosa da bere.
Seguendo con lo sguardo ogni persona per non rischiare di scontrarcisi, raggiunse il tavolo dove un cameriere si preoccupava di servire bevande ad ogni invitato e per la prima volta l'uomo fu sorpreso di non vedere elfi domestici a svolgere delle simili mansioni.
Ricordò soltanto poco dopo che al ricevimento vi erano anche invitati babbani e quindi era giusto non mostrargli troppo i riferimenti ad una cultura ed un mondo così lontani dai propri.

Un Campari shakerato con 7/10 di Campari e 3/10 di Martini Dry, poco ghiaccio, grazie infinite.


Spoiler:
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Messaggioda Celine » 25/08/2013, 16:10

[Reggia Jillon - Sabato - ore 21:50]

Fräulein, bitte, ein Foto für den Bräutigam und die Braut!
(Signorina, per favore, una foto per lo sposo e la sposa!)

Aber natürlich!
(Ma certamente!)

Non avrebbe mai rifiutato di farsi fare una foto per l'album ricordo del matrimonio degli sposi, soprattutto quando la sposa era una sua cara amica: per questo, la diplomatica francese, nonché Ignis, Celine Sauvage, si posò la mano sinistra sul fianco e fece un sorriso al fotografo, che ne immortalò la presenza al ricevimento post-matrimonio al quale, ovviamente, la bionda aveva partecipato.


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Celine, meine liebe Freundin, du bist schön!
(Celine, mia cara amica, sei bellissima!)

Danke Inge, aber es ist kein Vergleich mit dir... Glückwünsche wieder!
(Grazie Inge, ma non c'è paragone con te... ancora congratulazioni!)

Celine abbracciò la sposa con affetto sincero, sistemandole un riccio biondo che sfuggiva dall'elaborato chignon sfoggiato per quel giorno speciale, dopodiché la guardò allontanarsi per avvicinarsi allo sposo e scambiarsi con lui un dolce bacio innamorato: era felice per lei, naturalmente, ma non poteva fare a meno di pensare a se stessa, e a come non potesse sentirsi altrettanto serena in quel momento, o forse più precisamente in quel periodo; con Logan le cose non erano più come prima, probabilmente per colpa di Yamato che, tuttavia, non era ancora riuscito a rapirle il cuore, colpendola abbastanza da convincerla ad interrompere la propria relazione col docente di Babbanologia ad Hogwarts.
Inoltre, dettaglio non certo piccolo, la Sauvage non era ancora sicura che la passione verso il Sole fosse totalmente spontanea, e non anche il frutto del Fuoco che entrambi possedevano... insomma, una condizione di stallo alquanto spiacevole a cui, però, la francese s'impose di non pensare, non quel giorno almeno, quando era giusto impegnarsi per festeggiare la felicità di un'amica.
Eppure c'era qualcosa che le dava parecchio fastidio, una nota stonata in mezzo a quell'oceano di felicità nel quale era stata trascinata quella sera... una presenza fastidiosa, troppo.
Voltando il capo ed il corpo con nonchalance invidiabile, infatti, gli occhi di Celine notarono la figura di un uomo che la fissava, non molto distante da lei: un giovane in giacca e cravatta, molto distinto, che sembrava non aver intenzione di mollarla nemmeno per un secondo; aveva iniziato a fissarla da quando era entrata in chiesa, e da quel momento non aveva più smesso.
Non che la Sauvage non fosse abituata agli sguardi altrui, era pur sempre un gran tocco di francese, ma questo non significava certo che apprezzasse tanta sfacciata insistenza, che infatti la faceva sentire parecchio a disagio: doveva trovare il modo di scrollarsi di dosso il fastidioso ammiratore, e in fretta.

E credo proprio che tu farai al caso mio...

Si ritrovò a pensare Celine, notando una figura maschile avvenente e tutta sola al bar, caso insolito per un matrimonio: istintivamente un lieve sorriso le si formò sulle labbra al pensiero che aveva finalmente trovato un modo di togliersi un fastidio di torno, e per di più ricorrendo alla presenza di un uomo affascinante che, si sperava, le avrebbe retto il gioco.


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Così, senza perdere altro tempo, si avvicinò al bar con passo deciso ed elegante, tenuta d'occhio dall'ammiratore invadente, captando le ultime parole pronunciate dal suo salvatore ignaro e capendo così che si trattava di un inglese: un sorriso splendente si formò sulle labbra della biondina, che posò una mano sul braccio di Alistair per richiamare la sua attenzione, rivolgendogli uno sguardo adorante mentre, a voce bassissima, spiegava quale fosse il problema allo sconosciuto e perché si stesse comportando in quel modo, almeno non l'avrebbe presa per pazza.

Scusami, non sono una maniaca, giuro!
Ma c'è un uomo là in fondo che mi perseguita, quindi se tu potessi fingere di essere il mio fidanzato sono certa che questo lo farebbe desistere dal rovinarmi la serata...
Potresti aiutarmi, per favore?
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Messaggioda Alistair » 25/08/2013, 22:54

Ecco a lei il suo drink, signore.

La ringrazio infinitamente, è stato davvero velocissimo.

Prese finalmente il bicchiere, osservando il ghiaccio che appena galleggiava sulla superficie, non tantissimo come richiesto.
Sopportava molto bene l'alcol per via del fuoco dentro di lui e come se non bastasse, distillando lui stesso liquori molto forti, si era abituato a reggere anche grandi quantità senza mai perdere la lucidità mentale.
Portò alle labbra il bordo di vetro, bagnandole con il contenuto del bicchiere, assaporandone per alcuni brevi secondi il fresco e l'aroma gustoso, ad occhi socchiusi, inspirando nel contempo per raffreddare la stessa aria che mandò ai polmoni riempiendoli del tutto.
Quando poi abbassò nuovamente il braccio, espirò lentamente, con un sorriso deliziato e sereno.
Quella festa non era poi così male ed anche se non conosceva nessuno, poteva reputarsi ugualmente fortunato, oltre al fatto che non erano ancora nemmeno le dieci di sera e di tempo per fare amicizia ce n'era ancora in abbondanza.
Si volse, prendendo con due dita un salatino dentro una delle tante ciotole di cristallo presenti sul grande tavolo di legno massello placcato oro, mangiando senza fare rumore nella più completa educazione.
Stava infine per tornare a bere il proprio Campari quando una mano si posò sul suo braccio con delicatezza, così gli venne spontaneo volgere lo sguardo in direzione della persona che lo stava richiamando con quel gesto.

Scusami, non sono una maniaca, giuro!

Se anche lo fosse, mademoiselle, non credo ne rimarrei molto turbato...

Infatti la bionda era una ragazza/donna davvero stupenda, bellissima, con due occhi azzurro ghiaccio penetranti e pieni di intensità.
La pelle chiara, il vestito elegante e sensuale allo stesso tempo, il sorriso genuino e a modo, insomma, una vera star della festa.
Osservandola con maggiore attenzione poi, Alistair notò l'impetuosa aura rossa fuoco che la distingueva inequivocabilmente come una Ignis.
Era la prima volta che incontrava una appartenente ad una Gilda e per quanto fosse una novità, il fatto di sapere della loro esistenza e della probabilità di incontrarne molti nella vita lo fece rimanere calmo e placido come sempre, deciso ad ascoltare la motivazione di Celine per essersi permessa di avvicinarlo così intimamente.

C'è un uomo là in fondo che mi perseguita, quindi se tu potessi fingere di essere il mio fidanzato sono certa che questo lo farebbe desistere dal rovinarmi la serata...

Intende quel tipo che la sta fissando impunemente?

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Potresti aiutarmi, per favore?

Mi aspetti qui solo un momento, me ne occupo subito.

Nei confronti della diplomatica, Alistair si dimostrò con il tono più gentile e morbido esistente al mondo, prendendole anche la mano per posarvi sopra un piccolo bacio a fior di labbra, lasciandola quasi subito in modo da darsi una aggiustata alla giacca e cominciare a camminare verso il tizio.
Una volta arrivato di fronte a lui, l'espressione del Druido mutò all'improvviso, diventando secca, spigolosa, minacciosa e quasi cattiva.
La voce, modulandosi, assunse delle sfaccettature più basse e graffianti, tipiche dell'uomo geloso che ha visto avvicinata la propria donna.
Trovandosi ad essere di profilo rispetto allo sguardo della bionda, anche lei se ne sarebbe potuta accorgere facilmente.

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La Mia fidanzata afferma che lei la sta consumando un po' troppo con lo sguardo, è vero tutto questo?

Prova per intimorire il PnG: Carisma (Fascino) 34 + Carisma (Arte) 25


Io... Beh, mi dispiace moltissimo, amico non credevo che fosse accompagnata, pensavo fosse libera...

Ed anche se lo fosse stata, amico, importunare così una dama resta comunque da maleducati.
Devo aggiungere altro o vuole che ce la vediamo fuori da questo sontuoso palazzo?
Lo ammetto, sono un tipo piuttosto geloso, ed odio che vengano toccate le mie proprietà.


Ma no no, assolutamente! Che bisogno c'è?
Mi sposto io, chieda scusa alla sua fidanzata da parte mia, anzi guardi, lo faccio io!


Infatti l'uomo di bell'aspetto ma evidentemente troppo invadente si avvicinò un poco timoroso a Celine ed eseguì un lieve inchino, scusandosi profondamente con lei per aver frainteso la situazione, indietreggiando e sfiorando anche un cameriere che trasportava un vassoio con delle tartine, rovesciandosene una sulla camicia, allontanandosi sempre di più fino a scomparire definitivamente dalla folla.
Sistemandosi ancora una volta la camicia e la giacca, Alistair di improvviso tornò rilassatissimo, come se non fosse successo niente, avvicinandosi alla bella bionda per chiederle se il servizio resole l'aveva soddisfatta abbastanza.

Credo che per il resto della sera quel gentile signore non si avvicinerà più alla sua persona, miss...

E lasciò in sospeso la frase appositamente per permetterle di presentarsi, così che anche lui potesse poi fare lo stesso.

Alistair Hyrule, incantato...
Sono stato invitato in quanto botanico che si è occupato del giardino esterno alla villa.


Nessun titolo nobiliare, nessuna particolare amicizia di chissà quale calibro e nessuna bugia a fomentare posizioni che non ricopriva.
Egli era esattamente come si mostrava: limpido nel suo essere come nel suo vivere, sincero e buono, sempre che nessuno gli chiedesse di fare la parte del fidanzato geloso e possessivo, ovviamente.

Se posso permettermi, in parte conferisco ragione allo stalker, lei è una bellissima donna.
E' stata bella la cerimonia?
A quella per mia sfortuna non ho potuto partecipare...
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Alistair
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Messaggioda Celine » 25/08/2013, 23:54

Se anche lo fosse, mademoiselle, non credo ne rimarrei molto turbato...

Quelle parole la presero in contropiede, facendola sorridere con aria compiaciuta poiché era ovvio che si trattasse di un complimento verso la sua persona, per la bellezza con cui Celine presentava la propria figura.
E tuttavia non era completamente serena: non poteva esserlo quando quell'individuo sconosciuto non faceva altro che fissarla con un sorriso lascivo sulle labbra, facendole venire la pelle d'oca; aveva la bacchetta con sé e non sarebbe stato strano se fosse ricorsa ad essa per levarselo di torno, ma da brava Diplomatica sapeva quale torto avrebbe fatto agli sposi con un comportamento tanto sconveniente... la rigida educazione francese aveva la meglio sul fastidio provocato dallo sconosciuto insomma, ma per sua fortuna il bell'uomo misterioso sembrava più che intenzionato a darle una mano.

Mi aspetti qui solo un momento, me ne occupo subito.

La francese lo osservò silenziosa mentre si avvicinava allo sconosciuto, e seppur non potesse sentire cosa gli stesse dicendo, lo sguardo ghiacciato non ebbe difficoltà a notare quello serio e grave che stava esibendo, un'espressione minacciosa che incontrò l'ammirazione totale di Celine.

Fisico ben formato, sguardo intenso, voce calda, espressione ferma... chiunque tu sia, sei il salvatore che qualunque donna desidererebbe incontrare!

Pensò la Sauvage, onesta nel notare la bellezza dell'altro che, evidentemente, recitò tanto bene da convincere l'uomo fastidioso ad avvicinarsi alla francese per scusarsi con lei del fastidio provocatole, dileguandosi poi dalla loro vista con una velocità impressionante: un sospiro sollevato uscì dalle labbra della donna, che si volse per sorridere con riconoscenza all'uomo che le aveva salvato la serata.

Credo che per il resto della sera quel gentile signore non si avvicinerà più alla sua persona, miss...

Celine Sauvage, ora nuovamente lieta di essere qui grazie al tuo intervento.
Con chi ho il piacere di parlare?


Alistair Hyrule, incantato...
Sono stato invitato in quanto botanico che si è occupato del giardino esterno alla villa.


Intendi di questa villa? - domandò di rimando Celine, spalancando gli occhi per la sorpresa - Cioè, tu sei il genio che ha creato quel capolavoro di giardino?! Chiariamo subito, io ho il pollice nero petrolio eh, ma porco Merlino, persino io riesco a capire quanto pazzesco sia il lavoro che hai svolto!

Un complimento insomma, seppur nello stile Sauvage che, comunque, era il suo marchio di fabbrica: esuberante e solare come l'Elemento che le bruciava in corpo, ma in fondo per lei quello era il suo modo di essere, Fuoco o meno nelle vene, qualcosa che era proprio parte di lei e del suo carattere.

Io sono qui in quanto amica della sposa.
Avrebbe voluto farmi fare la damigella d'onore, ma il viola non è esattamente il colore che meglio si abbina alla mia carnagione, quindi ho preferito rifiutare la proposta.


Aggiunse Celine con aria complice e voce bassa, parlando del vestito delle damigelle, viola, appunto, indossato durante la cerimonia: nel frattempo, con uno sguardo al barista dietro al bancone di legno massello, si fece mettere a disposizione un flûte ricolmo di champagne, un must per la francese che di certo non avrebbe mai potuto accusare problemi riguardanti l'eccessiva assunzione di alcol.

Se posso permettermi, in parte conferisco ragione allo stalker, lei è una bellissima donna.
E' stata bella la cerimonia?
A quella per mia sfortuna non ho potuto partecipare...


Permesso accordato ma ti prego, dammi del tu... è tutto il giorno che sono costretta ad usare toni formali, e sono dell'idea che siano un grandissimo ostacolo alla conversazione - rispose lei, facendo tintinnare il proprio calice contro il bicchiere di Alistair prima di berne un sorso, inumidendosi così le labbra col sapore dello champagne - Molto bella e sentita, forse un po' troppo pomposa, ma è quello che succede quando si va in sposa ad un'altolocata famiglia Purosangue piena di galeoni.

Commentò ancora la francese senza alcun pelo sulla lingua, e in fondo non stava dicendo nulla di diverso dalla pura e semplice verità, perciò non c'era motivo di sentirsi in colpa per questo.

Ancora complimenti per il giardino comunque, è un'opera d'arte... quanto ci hai messo a far sì che fosse tutto perfetto?
Scommetto che ti hanno fatto richieste impossibili, come piantare dei fiori che non potrebbero mai crescere in un ambiente come questo... tipico di Inge, ma se ti ha invitato vuol dire che il tuo lavoro le è piaciuto davvero.
Io sono una Diplomatica, invece, un lavoro molto meno artistico del tuo anche se forse più dinamico... almeno quando devi evitare che cinesi e giapponesi si prendano a bacchettate negli occhi, e credimi, la cosa avviene piuttosto spesso!


Raccontò Celine con voce allegra, serena, divertita e spensierata, felice di aver trovato qualcuno di nuovo con cui chiacchierare, una persona diversa dalle solite facce già viste per lavoro o per via delle conoscenze della famiglia Sauvage.

Ti prego, dimmelo se parlo troppo, è una cattiva abitudine che proprio non riesco a mandare via... sarà che sei la prima persona da questa mattina con cui riesco a scambiare qualcosa di diverso dai soliti convenevoli: utili per iniziare una conversazione, senza dubbio, ma dopo l'ennesima domanda sulla salute dei miei genitori ho cominciato a pensare di dovermi inventare una qualche malattia sconosciuta tanto per vivacizzare il discorso!
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Messaggioda Alistair » 26/08/2013, 15:16

Celine Sauvage, ora nuovamente lieta di essere qui grazie al tuo intervento.
Con chi ho il piacere di parlare?


Avevo percepito infatti il sottile accento francese, Parigi?

Chiese con discrezione il Druido, analizzando ancora l'aura della ragazza per comprendere quali fossero effettivamente gli elementi che albergavano in lei, notando solo la sfumatura rossastra del fuoco, almeno così pareva ad una occhiata sommaria, evitando di proseguire oltre poiché dall'esterno poteva apparire come una maleducata contemplazione del corpo della bionda, analogamente a quanto già fatto dal tizio allontanato poco prima.
Infatti subito riprese a fissarla negli occhi, sorridendo, continuando la piacevole conversazione, la più lunga da quando era giunto lì, considerando che le altre si erano protratte per non più di una vaga presentazione o richiesta dell'identità e della posizione economica del botanico.
Molti sentendo che era colui che aveva preso incarico di curare il giardino rimasero piuttosto sorpresi in negativo, chiedendosi come mai un membro della media società come Alistair si trovasse lì, mentre la ragazza davanti a lui apparve invece decisamente entusiasta e impressionata.

Intendi di questa villa?

Esattamente...

Cioè, tu sei il genio che ha creato quel capolavoro di giardino?!

Lei è decisamente troppo gentile, miss Sauvage.

Chiariamo subito, io ho il pollice nero petrolio eh, ma porco Merlino, persino io riesco a capire quanto pazzesco sia il lavoro che hai svolto!

Non è una cosa eccessivamente difficile far cambiare colore al proprio pollice, inoltre è difficile immaginarlo nero petrolio, candido come lo si vede...

Un altro sottile complimento, mischiato anche ad una ovvietà, vista la carnagione chiara della francesina.
Proprio come il fuoco che le ardeva in corpo, ella dimostrava di essere vulcanica, ricca di vita, sprizzante allegria da tutti i pori, delle qualità che sicuramente lui apprezzava e comportavano un maggiore interesse nei di lei confronti.
Attese che chiedesse il proprio drink, dello champagne, molto leggero per una Ignis, ma giustamente era probabile che non sapendo cosa fosse, non volesse troppo spaventarlo ingerendo una dose massiccia e forte di qualcosa a dir poco esplosivo per il fegato.
Nel frattempo, espose la propria posizione a quella festa, rivelandosi una carissima amica della sposa.

Io sono qui in quanto amica della sposa.
Avrebbe voluto farmi fare la damigella d'onore, ma il viola non è esattamente il colore che meglio si abbina alla mia carnagione, quindi ho preferito rifiutare la proposta.


Credo proprio che nel loro interesse, sia meglio evitare di dire "sarà per la prossima volta!"

Si concesse quella leggera battuta, ridendo in modo sottile e genuino, facendo poi tintinnare il proprio bicchiere con quello della ragazza per portarlo infine alle labbra ed assaporare ancora il gusto della sua scelta precedente.
Non smetteva mai di guardarla negli occhi, dandole completa attenzione, quasi che a quel ricevimento ci fossero soltanto loro.

Permesso accordato ma ti prego, dammi del tu... è tutto il giorno che sono costretta ad usare toni formali, e sono dell'idea che siano un grandissimo ostacolo alla conversazione!

Ogni Tuo desiderio è un ordine per me, d'accordo!

Molto bella e sentita, forse un po' troppo pomposa, ma è quello che succede quando si va in sposa ad un'altolocata famiglia Purosangue piena di galeoni.

Ho saputo che ci sono moltissimi invitati babbani, amici della sposa come te, per questo hanno preferito effettuare un ricevimento in pieno stile non magico, ma devo dire che la cosa non mi turba affatto, ogni tanto è bello mescolarsi con una cultura così diversa...

E chi meglio di lui poteva dire una cosa del genere? Lui che aveva abbandonato tutto per dedicarsi alla scoperta di due nuovi grandi mondi, quello magico e quello dei non maghi, chiamati babbani, rinunciando ai privilegi di vivere a stretto contatto con la famiglia, con i poteri della natura, crescere all'interno di una energia grande e quasi infinita che nel tempo lo avrebbe reso un Druido sempre più potente e perfetto.
La ricerca del sapere comportava delle amare rinunce, sacrifici, dolori e difficoltà, per quanto da qualche settimana stava iniziando quasi a pensare che "Gaia" gli avesse fatto come dono una simile sete di sapere proprio per salvarlo dall'atroce destino della comunità Irlandese.
In cuor suo, sperava che un giorno avrebbe ricevuto le risposte che cercava così tanto disperatamente nello specchio dei laghi, nei prati delle colline, nelle nuvole del cielo o nelle fiamme di un incendio.

Ancora complimenti per il giardino comunque, è un'opera d'arte... quanto ci hai messo a far sì che fosse tutto perfetto?
Scommetto che ti hanno fatto richieste impossibili, come piantare dei fiori che non potrebbero mai crescere in un ambiente come questo... tipico di Inge, ma se ti ha invitato vuol dire che il tuo lavoro le è piaciuto davvero.


A dir la verità speravano che riuscissi a caratterizzare il lago con delle piante acquatiche già molto grandi, ma non uso concimi magici che alterano lo stato cellulare della foglia quindi ho dovuto per forza far capire loro che con qualche mese di attesa avrebbero ottenuto un risultato più bello e naturale piuttosto che essere frettolosi!
Beh... Si, immagino che abbiano apprezzato molto per farmi essere qui quest'oggi, hanno sorpreso anche me!


Non stette a menzionare il fatto che avesse regalato praticamente 5.000 Galeoni di lavoro, dimezzando il prezzo del servizio.
Alistair Hyrule non decantava i suoi meriti o le sue gesta, lasciava che tutto rimanesse nell'ombra, che le persone lo apprezzassero per la sua presenza, per il suo essere, non per quello che faceva o per quello che regalava.
Successivamente a quel piccolo scambio di pareri riguardo il giardino della reggia, anche l'uomo si sentì curioso di sapere l'occupazione di Celine, mettendo bene in chiaro che era anche libera di non rispondere, rispettando a pieno la sua privacy.
In ogni caso, la bionda non trovò alcun motivo per non esporre la propria posizione lavorativa.

Io sono una Diplomatica, invece, un lavoro molto meno artistico del tuo anche se forse più dinamico... almeno quando devi evitare che cinesi e giapponesi si prendano a bacchettate negli occhi, e credimi, la cosa avviene piuttosto spesso!

Le diatribe orientali spesso mi lasciano molto sconcertato...
Hanno delle culture meravigliose, delle leggende e dei saperi che condivisi creerebbero una profondità spirituale immensa.
Spesso volere il primato su qualcun altro avvelena la bellezza di ciò che propone, di ciò che offre.
E' un vero peccato, almeno dal mio punto di vista...


Ipotizzare che quello potesse essere un discorso affine alla situazione sentimentale della donna era per lui praticamente impossibile.
Non avrebbe mai voluto girare un coltello nella piega, o anzi ricordarle qualcosa che grazie a quel ricevimento e quelle chiacchiere stava provando a lasciare da parte, ma in quel frangente la conversazione aveva preso quel tipo di direzione e i pensieri di Alistair volarono liberi, sfiorando anche delle leggere tonalità più profonde e meno festaiole, tipiche della maggior parte delle chiacchiere che adesso si stavano svolgendo nella sala.

Ti prego, dimmelo se parlo troppo, è una cattiva abitudine che proprio non riesco a mandare via... sarà che sei la prima persona da questa mattina con cui riesco a scambiare qualcosa di diverso dai soliti convenevoli: utili per iniziare una conversazione, senza dubbio, ma dopo l'ennesima domanda sulla salute dei miei genitori ho cominciato a pensare di dovermi inventare una qualche malattia sconosciuta tanto per vivacizzare il discorso!

Deduco allora di essere in compagnia della figlia di qualche pezzo grosso!
Perdona la mia ignoranza ma di persone famose o cognomi importanti ho una conoscenza pari allo zero!
Comunque non stai parlando troppo, anzi, ascolterei la tua voce per ore senza stancarmi, te lo posso assicurare...


Proprio in quel momento, mentre l'Auror faceva quell'ennesimo complimento spontaneo con il più galante dei sorrisi, l'orchestra a disposizione del ricevimento iniziò una melodia leggermente più andante e ritmata rispetto a quelle precedenti, decisamente di accompagnamento.
Terminando di bere e adorando quella tipologia di musica così classica ed evocativa di emozioni, Alistair posò il bicchiere sul tavolino, tendendo la mano alla ragazza eseguendo anche un piccolo doveroso inchino come si faceva un tempo tra dame e messeri.

Potrei avere l'onore di farVi da cavaliere in codesto ballo, milady?


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Messaggioda Celine » 26/08/2013, 18:03

Avevo percepito infatti il sottile accento francese, Parigi?

Mais oui, la celèbre Ville Lumière!
Ci sei mai stato?


Domandò Celine, non prima di aver confermato la sua provenienza: Parigi l'aveva vista nascere e, per fortuna, aveva ancora un buon rapporto con quella città, a differenza dell'amica Monique che, in Francia, aveva lasciato troppi brutti ricordi per poterci tornare serenamente.
Ma Alistair non si mostrò solo bravo ad indovinare la città in cui la Sauvage era nata, no, si scoprì che era anche il genio, l'artista che era riuscito a rendere un paradiso terrestre e floreale il giardino della villa dove si stava svolgendo il ricevimento.

Non è una cosa eccessivamente difficile far cambiare colore al proprio pollice, inoltre è difficile immaginarlo nero petrolio, candido come lo si vede...

Ah, sono brava a non farmi scoprire! - commentò sorridendo Celine, ringraziandolo per la battuta con un cenno del capo e gli occhi scintillanti di compiacimento - E tuttavia non posso non ammettere che le piante, quando mi vedono, scappano... o si chiudono su loro stesse, visto che non possono certo sradicarsi dal terreno... insomma, hai capito il senso!

E scoppiò a ridere, prendendosi in giro da sola, una qualità che aveva da sempre e che, a suo dire, possedeva solo chi era molto sicuro di sé, come lei in quel caso, che non era certo il tipo di donna da sottovalutarsi o considerarsi meno di quanto fosse.
E se era lì, a divertirsi una volta tanto, era perché lei e Inge lavoravano insieme, e come Diplomatiche erano diventate col tempo molto amiche, una presenza, quella di Celine, che non poteva mancare insomma a quel matrimonio, anche se quando le era stato fatto presente il colore dell'abito delle damigelle aveva preso la saggia decisione di rifiutare quel ruolo.

Credo proprio che nel loro interesse, sia meglio evitare di dire "sarà per la prossima volta!"

Rise di quella battuta di lui, bevendo qualche sorso di champagne mentre, come faceva l'uomo, anche lei non gli staccava gli occhi di dosso, donandogli tutta l'attenzione di cui disponeva anche perché, in effetti, non c'era niente di più interessante al momento del botanico galante e di bell'aspetto che aveva di fronte, che subito dopo acconsentì di darle del "tu" così da poter parlare meglio, almeno a detta della francese.

Ho saputo che ci sono moltissimi invitati babbani, amici della sposa come te, per questo hanno preferito effettuare un ricevimento in pieno stile non magico, ma devo dire che la cosa non mi turba affatto, ogni tanto è bello mescolarsi con una cultura così diversa...

Sei Purosangue, dunque? - chiese Celine, ipotizzando, a torto, che per "cultura diversa" lui intendesse quella babbana - Comunque sono d'accordo con te, a me il mondo babbano piace un sacco e sono stata molto felice di scoprire che lo sposo di Inge e la sua famiglia, nonostante le origini antiche, avevano accettato appieno la sua cultura non magica... sono le dimostrazioni che qualcuno con un po' di buon senso esiste, almeno ogni tanto!

Perché doveva ammetterlo, le famiglie Purosangue di origini antiche facevano ancora molta fatica ad accettare i Mezzosangue o i Nati Babbani... i Vireau e i Sauvage ne erano la prova lampante, anche se per fortuna lei e Monique costituivano due potenti eccezioni alla regola.

A dir la verità speravano che riuscissi a caratterizzare il lago con delle piante acquatiche già molto grandi, ma non uso concimi magici che alterano lo stato cellulare della foglia quindi ho dovuto per forza far capire loro che con qualche mese di attesa avrebbero ottenuto un risultato più bello e naturale piuttosto che essere frettolosi!
Beh... Si, immagino che abbiano apprezzato molto per farmi essere qui quest'oggi, hanno sorpreso anche me!


Sono brave persone, a volte un po' troppo esuberanti quando si tratta di fare richieste impossibili... ma voglio molto bene a Inge e anche suo marito è un brav'uomo, è stato un bel gesto il loro, e... perché non usi concimi magici?

Saltare da un argomento di conversazione all'altro, anche quello era tipico di Celine in effetti, non perché non fosse interessata a quanto detto ma perché, al contrario, quando aveva tanto da dire tendeva a mischiare gli argomenti per poterli esporre tutti insieme, temendo quasi di perdersene qualche pezzo.
Intanto toccò a lei rivelare il suo lavoro, un lavoro che le piaceva per la maggior parte del tempo, tranne quando si trovava in mezzo a due fazioni diametralmente opposte che sembravano inconciliabili, come nell'esempio che gli propose poco dopo.

Le diatribe orientali spesso mi lasciano molto sconcertato...
Hanno delle culture meravigliose, delle leggende e dei saperi che condivisi creerebbero una profondità spirituale immensa.
Spesso volere il primato su qualcun altro avvelena la bellezza di ciò che propone, di ciò che offre.
E' un vero peccato, almeno dal mio punto di vista...


E' un vero peccato da qualsiasi punto di vista escluso il loro, temo.
Non si rendono conto che ciò che hanno è un patrimonio prezioso, unico, e che dovrebbero aiutarsi a proteggerlo invece che tentare di prevalere gli uni sugli altri, ma tant'è, è così che va il mondo.


Commentò la Sauvage, cercando di non pensare a se stessa, concentrandosi solo sugli esempi del discorso, sulle culture cinesi e giapponesi e non su come, sentimentalmente parlando, si sentisse anche in quel caso in mezzo a due fuochi ed impossibilitata al momento a sceglierne uno solo per farsi bruciare da esso.

Deduco allora di essere in compagnia della figlia di qualche pezzo grosso!
Perdona la mia ignoranza ma di persone famose o cognomi importanti ho una conoscenza pari allo zero!


Non devi scusarti, se non te ne intendi di politica magica francese è più che comprensibile che tu non conosca i miei genitori... e per certi versi è meglio così, non ho ancora deciso quale malattia mortale affibbiare loro e mi sarebbe dispiaciuto darti la solita risposta di circostanza!

Replicò lei, scuotendo la mano come per fargli capire che la cosa aveva ben poca importanza: non odiava i suoi genitori, ma il padre era amico di Nicholas Vireau, e già quello bastava per capire che tipo di persona fosse, per quanto per fortuna non fosse in grado di arrivare ai livelli del padre di Monique.

Comunque non stai parlando troppo, anzi, ascolterei la tua voce per ore senza stancarmi, te lo posso assicurare...

Un tenue rossore si diffuse sulle guance di Celine, che esibì un sorriso radioso e dolce in direzione del proprio interlocutore per quel galante complimento; quand'egli poi la invitò a ballare con un inchino, la francese non poté far altro che rispondere con una riverenza, dimostrando così tutta la sua eleganza d'altri tempi.

Potrei avere l'onore di farVi da cavaliere in codesto ballo, milady?

Come poter mai rifiutare una proposta tanto gradita, Milord...
Sarò lieta di essere la Vostra dama per questo ballo.


Rispose dunque lei, posando il calice vuoto sul bancone di legno ed appoggiando la mano sulla sua per farsi condurre al centro della sala, insieme agli sposi, ed iniziare a volteggiare con Alistair seguendo le note di quel valzer meraviglioso, un ritorno al passato che, ogni tanto, alla Ignis poteva pure fare piacere, dimostrando una bravura non indifferente (Talento (Fisico) 15 + 14/d20 = 29) in quel tipo di danza.
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Messaggioda Alistair » 26/08/2013, 22:09

Mais oui, la celèbre Ville Lumière!
Ci sei mai stato?


Ammetto di non aver mai visitato Parigi, sono stato nella Francia meridionale per proporre affari, ma non è ancora capitata l'esigenza di fare un salto nella capitale.
E' una bellissima lingua il francese, morbida e fluente...


Non era affatto un segreto che amasse quel tipo di accento, così particolare, sensuale, sofisticato.
A guardarla bene, Celine aveva tutti i tratti tipici della ragazza francese, dalla carnagione chiara alla forma del corpo, formoso ma non troppo.
Eleganza allo stato puro, mista ad uno sguardo ipnotico e penetrante, accompagnato dal profumo di un inconfondibile "Chanel".
La Sauvage insomma rappresentava un poco tutti i sogni di Alistair in quanto a ipotetica compagna, poiché accorpava insieme il mondo della Trama, sconosciuto, il mondo delle Gilde, anch'esso sconosciuto, ed un carattere libero, vivace, spontaneo e allo stesso tempo di classe.
Non riusciva ad immaginarsela in abiti sportivi, onestamente, ma non faceva fatica a credere che, dovendo mantenere una linea simile, ella fosse comunque estimatrice dell'attività fisica e del tenersi in forma.

Sei Purosangue, dunque?

Gran bella domanda, e adesso cosa avrebbe dovuto rispondere?
Lui non aveva una distinzione razziale come avveniva invece per i maghi e allo stesso modo non sapeva minimamente se la sua fosse una generazione di esclusivi Druidi, da considerare quindi "pura", oppure se possedesse dei parenti anche lontani che fossero maghi o babbani.
Per questo alla fine, decisa di farsi considerare da lei ed anche da sé stesso un Mezzosangue, una giusta via di mezzo per non incappare in errori o problemi, tanto la conoscenza buona del mondo non magico c'era e quindi poteva supportare tranquillamente l'idea che provenisse da una coppia di genitori misti.
In realtà, stava pensando anche di rivelarsi tranquillamente a lei, essendo una Ignis.
Di certo il Sole, così chiamavano i fuochi il loro capo, aveva accennato a tutti quanti dell'esistenza dei Druidi, quindi che male c'era a mostrarsi semplicemente per ciò che realmente era?
Ma forse, era comunque meglio aspettare un poco più di calma e meno gente intorno.

Sono brave persone, a volte un po' troppo esuberanti quando si tratta di fare richieste impossibili... ma voglio molto bene a Inge e anche suo marito è un brav'uomo, è stato un bel gesto il loro, e... perché non usi concimi magici?

Perché la natura necessita di una crescita senza forzature o agevolazioni.
L'unico concime che accetto per i miei prodotti e le mie creazioni è quello che offre la Madre Terra.
Vedi, ho un'abitazione con annessa fattoria, orto e serra, nonché una distilleria.
Produco frutta, verdura, formaggi, uova, latte, vini e bevande ad alto tasso alcolico, è così che mi guadagno da vivere, oltre ad essere anche un botanico ovviamente...


In quel momento desiderava tanto poterle mostrare il suo mondo, evadere da lì e dirigersi in mezzo al verde, in compagnia di mucche, pecorelle, galline e quant'altro, in una zone più congeniale a lui, dove ridere, scherzare e starsene a piedi nudi sul prato.
Era una sensazione nuova, quella che percepiva dentro, una voglia particolare e molto strana, ma comunque piacevole a suo modo.
Quella ragazza, Celine, alimentava il suo desiderio di stare bene, divertirsi ed essere sincero in tutto e per tutto. La guardò ancor più intensamente negli occhi, non dimenticando mai la buona educazione del non insistere sempre su uno stesso punto, infatti di tanto in tanto spostava l'attenzione sul braccio, sulla mano, sugli zigomi e su elementi dell'arredamento sfarzoso della villa.

E' un vero peccato da qualsiasi punto di vista escluso il loro, temo.
Non si rendono conto che ciò che hanno è un patrimonio prezioso, unico, e che dovrebbero aiutarsi a proteggerlo invece che tentare di prevalere gli uni sugli altri, ma tant'è, è così che va il mondo.


L'Equilibrio e la reciproca fiducia e appoggio non dovrebbero essere solo tesoro della natura, ma anche degli uomini...
Bisognerebbe imparare a cambiare la parola "migliore" con "diverso", trasformare "invidiabile" in "apprezzabile", arduo compito.


Lo scintillio che passò nei suoi occhi nominando la parola "Equilibrio", forse non sarebbe passato inosservato all'attenzione della Fiamma.
In fondo le voleva dare qualche indizio sul fatto che non fosse soltanto un semplice mago o un semplice botanico, per quanto era impossibile che lei arrivasse al volo ad intenderlo come Druido, piuttosto come un Acuan, al massimo, ed erroneamente, visto che l'argomento principale che stavano trattando era la differenza di opinioni e il sentirsi migliori gli uni degli altri in qualcosa di specifico senza ammettere mai il valore altrui.
Nonostante questo, arrivò ben presto il momento delle danze, e mentre molte altre coppie, compresa quella degli sposi, si dedicavano ad iniziare un ballo intimo, Alistair Hyrule invitava proprio la gildata francese ad unirsi a lui sulla pista: richiesta che venne accolta quasi subito.

Come poter mai rifiutare una proposta tanto gradita, Milord...
Sarò lieta di essere la Vostra dama per questo ballo.


La accompagnò come un vero cavaliere fino al centro della grande sala, dove già molte altre persone aveva iniziato a volteggiare.
Si notava chiaramente che la donna fosse una bravissima danzatrice, inoltre i movimenti non solo erano fluidi ma anche senza nessuna incertezza, precisi, sicuri, non guardava mai nemmeno una singola volta al terreno per osservare la posizione delle scarpe e delle gambe.
D'altra parte, il suo "milord" non poté essere da meno, destreggiandosi in modo adeguato e dimostrando di essere pratico quasi quanto lei.
In realtà molta della sua scioltezza era data dalla continua attività fisica e dall'amore nei confronti della musica classica, che gli suggerivano i passi più giusti, oltre ai vecchi tempi nei quali osservava sorridente i genitori danzare alle feste organizzati dalla comunità.
Nostalgia, malinconia, tristezza. Tre sensazioni molto simili tra loro che gli fecero venire gli occhi appena lucidi per solo un secondo, prima di fare un grande respiro e tornare alla realtà, davanti a quella splendida dama con la quale stava dando spettacolo e per la quale era doveroso farsi venire un batticuore incredibile.
Proprio al termine delle danze poi, Alistair decise di concludere con un caschè inaspettato, arrivando a pochissima distanza con il viso da quello della Sauvage, non azzardandosi chiaramente a fare altro, ma tornando lentamente su, sempre sorridente, sempre galante ma con disinvoltura.

Che cosa ne dici, ti va di andare un poco sulla balconata a prendere aria e guardare le stelle?

Se quindi la diplomatica avesse accettato di seguirlo, tendendole il braccio avrebbero camminato fino alla gigantesca porta/finestra che dava sul balcone in pietra lavica con vista sulla lontana fontana centrale del giardino.
Al momento non c'era nessuno a parte loro, lì fuori, tutti troppo impegnati a fare amicizie, parlare di affari, complimentarsi per la cerimonia e commentare tutte le altre manifestazioni alle quali avevano preso parte nell'ultima settimana.
Arrivato al parapetto, l'uomo si piegò leggermente in avanti, appoggiando le braccia conserte su di esso, osservando il meraviglioso firmamento che quella notte offriva una vista splendida ed evocativa.

Come mai hai dovuto ripiegare su questo umile messere per avere aiuto verso lo stalker?
Vuoi dirmi che questa bravissima danzatrice d'alta classe non ha ancora concesso la mano ad un fortunato cavaliere?


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Messaggioda Sandyon » 26/08/2013, 22:22

Celine può tirare due volte il dado da 20 sommando Elaborazione e Perspicacia:

Tra 44 e 54 = La ragazza non coglie nessun particolare indizio che la spinga a pensare all'appartenenza ad una Gilda

Tra 55 e 66 = La ragazza coglie una lieve sfumatura che la fa riflettere sull'ipotesi lontana che Alistair parli delle Gilde

Tra 67 e 74 = La ragazza coglie una sfumatura piuttosto evidente che la fa riflettere sull'ipotesi che Alistair possa essere un Terran o un Acuan

Tra 75 e 82 = La ragazza coglie una sfumatura quasi palese che la fa riflettere sull'ipotesi che Alistair possa essere probabilmente un Acuan
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Messaggioda Celine » 26/08/2013, 23:55

Ammetto di non aver mai visitato Parigi, sono stato nella Francia meridionale per proporre affari, ma non è ancora capitata l'esigenza di fare un salto nella capitale.
E' una bellissima lingua il francese, morbida e fluente...


Devi andarci assolutamente, è una città magnifica e non lo dico solo perché ci sono nata e cresciuta, giuro!
Per quanto riguarda il francese, lo sai parlare?
Nel caso non sia così, e se ti facesse piacere, potrei insegnartela... è molto meno complicata di quanto si pensi, e io sono piuttosto brava come insegnante!


Propose Celine, senza considerare sconveniente nemmeno per un secondo quella proposta: a dispetto di quanto si potesse pensare, infatti, la Sauvage aveva molti amici di sesso maschile, e non vedeva motivi per considerare la propria affermazione come un tentativo di flirtare; avrebbe davvero insegnato ad Alistair il francese se lui l'avesse voluto non per tentare di abbordarlo, ma per il puro piacere insito in quel gesto anche perché, al di là di tutto, alla biondina faceva sempre piacere conoscere nuove persone e stringere nuove amicizie, rapporti che si sperava potessero durare nel tempo.
Subito dopo, la bella francese evinse tre cose sul proprio interlocutore: la prima era il suo essere Mezzosangue, un particolare che non le provocava alcun fastidio, non condividendo i pensieri razzisti che ancora serpeggiavano in alcuni ambienti Purosangue; la seconda era la sua idea su come la natura dovesse essere lasciata libera di crescere senza interventi forzati, perché in quel modo sarebbe comunque cresciuta, senza l'intervento dell'uomo.
La terza, ma non meno importante... era che un particolare del suo lavoro sarebbe bastato per farla perdutamente innamorare, o quasi, di lui.

Perché la natura necessita di una crescita senza forzature o agevolazioni.
L'unico concime che accetto per i miei prodotti e le mie creazioni è quello che offre la Madre Terra.
Vedi, ho un'abitazione con annessa fattoria, orto e serra, nonché una distilleria.
Produco frutta, verdura, formaggi, uova, latte, vini e bevande ad alto tasso alcolico, è così che mi guadagno da vivere, oltre ad essere anche un botanico ovviamente...


Alcolici?
Tu produci alcolici? Davvero?!
- domandò Celine con gli occhi che brillavano - Ma è fantastico!! Non è che me ne faresti assaggiare qualcuno, una volta?

Sfacciata e senza alcuna remora, così sarebbe potuta apparire, ma l'alcol era il suo punto debole - non per niente era una Ignis - e se il resto di ciò che produceva Alistair era interessante per lei fino ad un certo punto, a meno che non producesse dolci, vini e super alcolici riuscivano a stuzzicare la sua attenzione più di qualsiasi altra cosa.
E mentre aspettava una risposta, che si sperava essere positiva, Celine proseguì nella conversazione, incentrandola su come, spesso, culture diverse arrivassero a scontrarsi invece che a cercare un ben più produttivo punto d'incontro.

L'Equilibrio e la reciproca fiducia e appoggio non dovrebbero essere solo tesoro della natura, ma anche degli uomini...
Bisognerebbe imparare a cambiare la parola "migliore" con "diverso", trasformare "invidiabile" in "apprezzabile", arduo compito.


Equilibrio.
Quella parola risuonò dentro l'animo di Celine, risvegliando - (Elaborazione 18 + Perspicacia 24 + 13/d20 = 55) - i suoi sensi di Ignis: che centrasse qualcosa con le Gilde? Ma se così fosse stato, perché non parlarne?
Era pur vero che, se fosse stato un gildato, ed escludendo che fosse Ignis, altrimenti l'avrebbe capito subito, sarebbe stato impossibile per lui comprendere che si trovava di fronte ad un'Eletta del Fuoco, poiché la sua aura era visibile solo dai Capi Gilda... perciò probabilmente era solo un caso che lui avesse usato proprio quel termine, e visto che era sempre e comunque meglio non alimentare sospetti di alcun tipo, la francese pensò bene di rispondere e commentare con nonchalance quelle parole.

La natura è molto meno contaminata degli uomini, che hanno fatto d'invidia e gelosia delle costanti nelle loro vita, pur non volendolo... non ti capita mai di desiderare qualcosa che qualcun altro possiede?
A me succede, accade anche se sono felice di ciò che ho, come qualcosa che non riesco ad impedirmi di provare... la differenza sta nell'apprezzare ciò che si ha e a non usare la superbia dell'essere migliore come scudo per proteggere un'invidia di fondo realmente provata.


Alzò le spalle dopo quelle parole, non perché non reputasse interessante l'argomento, anzi, ma per far intendere che quella era la sua personalissima opinione e che non pretendeva che lui la condividesse; d'altronde anche lei era umana, e come tale sapeva riconoscere i propri limiti. Spesso, per prima, si era ritrovata a considerarsi migliore di altri, soprattutto da adolescente, per nascondere il fatto che, in realtà, per quegli altri provava una grande invidia.
In questo senso, era stato il suo lavoro come Diplomatica a venirle molto in aiuto, ma di certo non ci si poteva aspettare che tutti cambiassero in meglio com'era successo a lei.
Ancora una volta, poi, la conversazione cambiò argomento, anche se in questo caso non si trattò di parlare, ma di ballare: i due infatti si lanciarono in un valzer insieme agli sposi e ad altre coppie d'invitati, un ballo che li vide brillare entrambi per bravura, una bella scoperta per la francese che amava tanto la musica moderna quanto quella classica.
Celine notò, oltre alla sua bravura nel ballo, anche lo sguardo lucido che per qualche secondo illuminò il grigio-smeraldo dei suoi occhi: non fece però in tempo a domandargli qualcosa, che con una mossa imprevedibile Alistair la prese in contropiede, facendole fare un casqué inaspettato e perfetto con cui portò il suo viso a pochi centimetri da quello di lei.

Essere così vicina al viso di un uomo affascinante non credo sia esattamente il modo migliore per fare chiarezza nella mia mente tra Logan e Yamato...

Si ritrovò a pensare la Sauvage, che non riuscì suo malgrado a dimostrarsi infastidita da quella vicinanza: forse perché rienuta innocua, forse perché semplicemente non credeva ci fosse altro intento dietro se non quello di danzare, forse perché in realtà era bello, almeno per quella sera, non dover pensare ai due uomini col risultato, ogni volta, di farsi venire una bella e potente emicrania.

Che cosa ne dici, ti va di andare un poco sulla balconata a prendere aria e guardare le stelle?

Volentieri!

Sì, decisamente uscire a prendere un po' d'aria le sembrava l'idea migliore, la più sensata in quel momento, anche perché la pista da ballo stava cominciando ad affollarsi e ciò che invece Celine bramava era un po' d'aria fresca, di spazio libero per muoversi e respirare.
Gli prese il braccio, ringraziandolo con un sorriso leggero, e si spostò accanto a lui fino al balcone che davano sul giardino, su quella meravigliosa distesa di verde perfettamente curata opera proprio di colui che si trovava ora accanto alla francese: a differenza di Alistair, la Sauvage poggiò entrambe le mani sul parapetto in pietra, rimanendo eretta con la schiena ma perdendosi con lo sguardo verso il cielo stellato che, quella sera, sembrava essersi messo d'impegno per mostrarsi a loro nella sua forma migliore.

Come mai hai dovuto ripiegare su questo umile messere per avere aiuto verso lo stalker?
Vuoi dirmi che questa bravissima danzatrice d'alta classe non ha ancora concesso la mano ad un fortunato cavaliere?


Concedere la mia mano? ... no, decisamente no. - rispose Celine, scuotendo anche il capo per accompagnare quella ferma negazione - Sto vivendo una situazione sentimentale alquanto complicata, in realtà... mi ritrovo in mezzo a due fuochi e non posso prendere una decisione, non riesco a comprendere da quale di essi voglia farmi scottare.

E ovviamente il riferimento al Fuoco non poteva mancare, visto l'Elemento che le bruciava nell'animo: un paragone calzante, insomma, che riassumeva perfettamente la sua situazione.
Sospirò leggermente, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e rimanendo per qualche istante così, con le dita a sfiorarsi il lobo destro, prima di voltare il viso in direzione dell'uomo.

Credi che io sia un'egoista... se penso che forse la cosa migliore per me sarebbe trovare un terzo fuoco, un fuoco completamente diverso dai due che mi confondono, da cui farmi scottare?
Forse non riesco a prendere una decisione perché dentro di me, nel profondo, so che nessuno dei due va bene per me... o forse dovrei semplicemente cambiare Elemento e puntare su qualcos'altro, chissà!


Una battuta finale a stemperare la serietà del discorso, ma la sostanza rimaneva inalterata: da un paio di giorni Celine aveva cominciato a riflettere sulla possibilità di allontanarsi sia da Logan che da Yamato, perché incapace di scegliere tra loro; si trattava di un comportamento vigliacco e volto a scegliere la strada più semplice, o semplicemente era quello migliore per lei, per ritrovare equilibrio e serenità?
Non più un fiato dopo quella domanda per la Sauvage, che posò solo gli occhi su Alistair in attesa di conoscere il suo personale parere in merito.
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