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da Joël » 13/09/2014, 23:29
20/11/2108 - Suprema Corte del Ministero - Ore 19:51
Caso 100: Crystal Amamiya contro Imprese Tecnomagiche Vireau
Difensore Legale per la parte lesa: Joël Montesquieu
Difensore Legale per la parte citata: Gustav Wailmer
Magistrato: Terence B. Vineyard
Sentenza:
"Prendendo in considerazione le due arringhe e discusso con la giuria riguardo il caso odierno, questa corte si sente di favorire la parte lesa, appellandosi alla legge numero 199 del Codice di Procedura Commerciale paragrafo 40 comma 3. Per tanto invita la parte citata a pagare una multa di 1000 Galeoni entro i prossimi 90 giorni a partire da domani. Alla parte lesa verranno azzerate totalmente le spese legali per questo caso e dirette a carico delle Imprese Tecnomagiche Vireau. Questa corte si aggiorna."
La Mattina Successiva - Andorra - Ore 10:35
Sono così felice che hai accettato i miei sentimenti.Non avrei potuto fare altro, erano troppo forti Joël...La Gilda non costituirà un problema, non sarà un ostacolo per i nostri sentimenti, te lo giuro.Ed io ti credo amore mio... Pensi che ci sposeremo presto?In realtà...... Cosa? Parla, te ne prego...... In realtà volevo chiedertelo in questo preciso istante.Oh... Joël...Eibhlin Johanndottir...
... Mi vuoi sposare?
Fratellino mio, sei proprio audace la mattina. Accetterei volentieri ma sai che scandalo poi nel mondo? Non ti puoi accontentare solo del mio corpo?
Il Principe aprì lentamente gli occhi, mentre la luce del mattino gli solleticava il viso. Era un sogno fin troppo vivido e per altro non era nemmeno la prima volta che ne faceva uno simile. La sorella Danielle, con un sorriso divertito e furbo, se ne stava di fronte al suo letto a fissarlo, con le mani a cingere i fianchi. L'uomo ci mise qualche secondo per fare i collegamenti e riprendere lucidità: il processo della sera prima lo aveva stremato.
Smettila di prendere in giro... Piuttosto, che ci fai in piedi a quest'ora? Non è Sabato forse?
Pensi di poter essere l'unico ad avere un pranzo galante con la propria fiamma? Si dia il caso che il Capitano mi abbia chiesto un appuntamento e che io abbia accettato.
Essere... L'unico? ... Per la Trama giusto, il pranzo!
Settantadue ore prima, Joël Montesquieu aveva chiesto alla Vice Capo Infermiera Eibhlin Johanndottir di poterla invitare fuori per un pranzo assieme organizzato da lui, così da passare qualche ora a chiacchierare. Il tutto accompagnato ovviamente da un mazzo gigantesco di fiori profumati e dai mille colori, con al centro le solite due rose, una blu ed una bianca. Normalmente l'usanza voleva che le rose andassero sempre dispari, come i fiori in generale, ma nel suo caso e considerando gli elementi vivi in lei, si poteva anche fare una eccezione. Il Principe scese dal letto in pochi secondi, ed un elfo domestico gli avvicinò immediatamente le pantofole comode. Ringraziandolo, si mise in piedi squadrando la sorella. Dopo un'altra piccola serie di battute sarcastiche tra i due parenti, la MagiAvvocatessa decise di lasciarlo in pace a farsi la doccia, considerando che tanto anche lei aveva un impegno e non aveva ancora concluso di prepararsi a dovere. Il Precettore Acuan aveva prenotato l'intera terrazza del ristorante più lussuoso d'Austria, a Salisburgo, richiedendo un menù oltre modo costoso e di qualità eccelsa, il quale prevedeva piatti della tradizione magica e babbana, senza fare esclusioni. Uscito dal getto d'acqua, Joël si asciugò con cura, pensando nel contempo a cosa potersi mettere per fare bella figura, ma solitamente gli ci voleva molto poco per inquadrare cosa nell'armadio facesse caso all'occasione. Sistematosi davanti alle grandi ante a specchio, l'uomo afferrò dei boxer, calzini leggeri, una camicia, un gilet, una cravatta, dei pantaloni e una cinta, poiché le scarpe si trovavano altrove.
Con assoluta premura per i dettagli, le ultime manovre furono il pettinarsi, aggiustarsi la cravatta e spruzzare un poco di profumo anche sulle vesti, dopo esserselo passato precedentemente sul corpo nudo assieme al deodorante neutro di una nota marca italiana. L'ora dell'incontro era fissata per le 12:15, ma era ovvio che lui pretendeva di trovarsi lì con almeno dieci minuti di anticipo, per questo senza altre attese si precipitò al pian terreno dove era pronta la metro polvere privata. Danielle già non c'era più, quindi evidentemente lo aveva anticipato nell'andarsene. Ogni volta si dimenticava di chiederle come procedeva con quel Sicario del Ministero, ma avrebbe recuperato presto. Salutata la servitù che gli augurò una piacevole giornata, il Montesquieu scomparì nel fuoco, raggiungendo all'istante l'interno del grande ristorante austriaco.
Salisburgo - Ristorante "Ambrosia Regale" - Ore 11:55
Buongiorno Principe, ben arrivato.
Buongiorno. La mia ospite è già arrivata?
Oh no no, assolutamente, Voi siete il primo.
Perfetto.
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da Eibhlin » 14/09/2014, 15:38
[Gilda Acuan - 21-11-2018 - ore 10]
Non manca poi molto, ormai…
Non era abituata ad uscire fuori per pranzo, visto che di solito si ritrovava a mangiare qualcosa al volo tra un turno e l'altro in ospedale, e soprattutto non era abituata a gustarsi del cibo costoso ed elegante in un ambiente lussuoso ed in compagnia di un Principe: eppure era quello che stava per fare, visto che di lì a un paio d'ore avrebbe incontrato Joël in un ristorante di Salisburgo - il migliore, da quello che aveva sentito. Il non avere certe abitudini le stava dando qualche difficoltà anche nella scelta del vestiario che, nella mente di Eibhlin, avrebbe dovuto essere elegante ma anche piuttosto semplice, trattandosi di un pranzo e non di una cena: il problema, però, era che l'Oceano non si era mai preoccupato troppo dei propri abiti, prediligendo sempre capi sobri e pratici per il lavoro e qualcuno più formale per gli incontri coi Capi Gilda o per altri eventi importanti.
Però ci dev'essere qualcosa che posso indossare…
Mormorò tra sé la donna, spostando i vestiti presenti nel proprio armadio: nonostante la difficoltà del momento, i suoi occhi brillavano di un'emozione nuova; qualcuno avrebbe potuto definirla eccitazione, qualcun altro curiosità… la verità era che Eibhlin si sentiva per la prima volta… viva. Amava i suoi Elementi, ed amava oltre ogni dire ciascun membro degli Acuan… ma non poteva mai permettersi di essere una semplice 30enne, né a lavoro né nella Gilda: e per quanto cercasse di non pensarci - e le riuscisse quasi sempre - c'erano dei momenti in cui sentiva che le sarebbe piaciuto essere solo una donna qualsiasi, giusto per capire cosa si provasse in quelle situazioni; avrebbe potuto girare per negozi e rinnovare il proprio guardaroba, concedersi di mangiare in qualche posto nuovo, o semplicemente concedersi una serata solo per sé, magari in compagnia di Felicity - che più di una volta le aveva proposto di passare del tempo insieme, come normalmente due donne, colleghe ed amiche avrebbero potuto/dovuto fare. Per questo, forse, quel pranzo significava tanto per lei: perché era la prima cosa che faceva solo per se stessa, un piccolo momento egoistico che la Johanndottir sentiva però di essersi faticosamente guadagnata; ed il fatto che il pranzo fosse stata un'idea del Principe di Andorra rendeva tutto più speciale, perché la donna si sentiva attratta da lui, molto… e non era un mistero che l'attrazione fosse reciproca.
Mh… forse questo qui…
Si sentiva come una ragazzina eccitata mentre provava l'abito che aveva scelto, un vestito semplice, chiaro, che le arrivava al ginocchio e non metteva in mostra il corpo in modo troppo provocante; era senza spalline, certo, ma sarebbe bastato indossare uno spolverino chiaro sopra ed il gioco era fatto - anche perché, col Ghiaccio nello spirito e considerato il suo luogo d'origine, il freddo faceva intrinsecamente parte di lei. Un paio di scarpe parigine - il termine l'aveva imparato da Felicity - con tacco, anche se non troppo vista la sua poca esperienza nel portarlo, capelli sciolti e lisci, un velo di rossetto sulle labbra e via, sembrava pronta per uscire.
Di sicuro un'altra donna avrebbe saputo scegliere una mise immensamente più adatta e sexy di quella che aveva scelto lei, ma Eibhlin era stata fedele a se stessa e tanto le bastava: ora doveva solo sperare che il pranzo fosse un successo e che fosse all'altezza delle aspettative, probabilmente, di entrambi.
[Ristorante "Ambrosia Regale" - ore 12.00]
Anche lei era arrivata in anticipo, un'abitudine per la puntualità che le era stata inculcata fin da piccola, ma non le dispiaceva: e poi, se conosceva il Montesquieu almeno un po', poteva quasi scommettere che l'avrebbe trovato già lì. Il posto sembrava… beh, stupendo: elegante e lussuoso ma senza risultare eccessivamente opulento, e non c'era da stupirsi che fosse considerato il migliore di tutta Salisburgo; un poco in soggezione - dopotutto non era mai stata in un posto del genere - Eibhlin si ravviò i capelli con le mani ed entrò all'interno del salone del ristorante: come aveva immaginato, lui era già lì.
Joël!
Lo chiamò dolcemente, aprendo le labbra ad un sorriso: la cosa positiva, per lei, era che nonostante non fosse abituata a frequentare quel genere di posti, la sua posizione come Capo della Gilda Acuan le conferiva un'aura di eleganza e regalità che, in quel contesto, non potevano far altro che agevolarla e farla sembrare più a suo agio di quanto non fosse.
Non ti ho fatto aspettare molto, vero?
Gli domandò, non appena furono l'uno di fronte all'altro, allungandosi per abbracciarlo con delicatezza visto che, per comune accordo, fuori dalla Gilda abbandonavano i ruoli di Oceano e Consigliere e diventavano semplicemente un uomo ed una donna desiderosi di passare del tempo insieme.
Credo tu abbia scelto una sorta di paradiso, per il nostro pranzo… - commentò subito dopo, sorridendo - Sono lusingata, non pensavo di poter meritare tanto.
Aggiunse con sincerità, riferendosi ovviamente a se stessa come semplice donna - ed anche come Oceano, che non doveva certo godere di chissà quali privilegi speciali… almeno nella sua visione delle cose.
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da Joël » 15/09/2014, 15:16
Joël!
Non appena si volse, il Principe vede arrivare la creatura più bella che il Conflux avesse mai potuto dare alla luce. Una meraviglia per gli occhi, un'ondata calda al cuore che spazzava via tutte le altre emozioni, lasciandone una sola, indescrivibile. Il vestito le donava, decretando un'eleganza fuori dal comune, genuina, non troppo appariscente ma sostanzialmente perfetta. Il proprietario del Ristorante, vedendola arrivare, sussurrò al Difensore Legale un complimento per l'ottima scelta della compagnia, ovviamente con una accortezza ed una educazione di prim'ordine, incontrando un sorriso leggero e di consenso alla frase da parte del nobile. Sperava vivamente di essere alla sua altezza, sì perché non era semplice sentirsi una persona qualsiasi con lei di fronte quando nella vita più intima e segreta ella rappresentava la figura più importante del suo spirito Acuan, tuttavia sapeva benissimo che se avesse voluto avere qualche possibilità di conquistarla, doveva imparare a considerarla esclusivamente come Eibhlin e non come l'Oceano.
Non ti ho fatto aspettare molto, vero?
Ero appena arrivato, in realtà.
Credo tu abbia scelto una sorta di paradiso, per il nostro pranzo…
Il minimo per una così incantevole donna.
Sono lusingata, non pensavo di poter meritare tanto.
Meriteresti anche di più, ma la Terra offre "solo" questo e non ho avuto il tempo di esplorare altri pianeti. Spero vorrai perdonarmi ed accontentarti...
Non c'era alcuna offesa di fondo al prestigio del luogo, ma soltanto la volontà di vezzeggiare la donna lì presente, per questo il padrone del Ristorante non se la prese affatto, sorridendo divertito da quel sottile scambio di battute e ricordando di non aver mai visto il Principe di Andorra tanto felice di incontrare una compagnia femminile da moltissimo tempo. L'ultima volta, se ricordava bene, fu con una francese abbastanza famosa, ma non gli sovveniva il nome, erano passati moltissimi anni e non l'aveva vista più da quelle parti, oltre ad essere lui in primis a non controllare troppo spesso i giornali di cronaca leggera. Condusse quindi i due clienti in alto, all'ultimo piano, dove ad attenderli c'era un ampio spazio dedicato esclusivamente a loro. Pavimentazione di marmo e argento, un tavolo al centro con piedi in oro e ripiano di cristallo spesso, sedie di legno antichissimo, probabilmente metà del settecento, tovaglia proveniente direttamente dagli ex appartamenti reali del Marchese di Salisburgo e sullo sfondo della sala, un palchetto non tanto alto sul quale, tre musicisti (due pianoforti e un triangolo), eseguivano un motivo classico di accompagnamento al pasto, tutto quanto esclusivamente per loro, anzi, esclusivamente per lei.
Joël chiese al cameriere in arrivo di non preoccuparsi di spostare la sedia alla signorina, ci avrebbe pensato lui personalmente, infatti così fece, aspettando che ella prendesse posto prima di andarsi ad accomodare e farsi consegnare di riflesso la carta con i vini, mentre ad Eibhlin veniva intanto già fornito il menù con tutto ciò che offriva la struttura: 128 antipasti, 92 primi, 104 secondi, 46 contorni e 30 dessert, con nemmeno un singolo piatto al di sotto dei 250 Galeoni, ma alla fine quella era la prassi, non ci si poteva aspettare diversamente dal meglio del meglio, almeno per quanto riguardava il pianeta Terra, sempre rifacendosi alla battuta precedente del Principe di Andorra. Nel frattempo, l'acqua dentro di lui cercava insistentemente di abbracciare quella insita in Eibhlin, per un riflesso spontaneo, per un bisogno naturale, per la necessità di starle vicino sotto ogni punto di vista. Sperava vivamente che tutta quell'atmosfera le fosse gradita, questo perché era il proprio mondo e desiderava condividerlo perché magari, un giorno, sarebbe stata la loro realtà di coppia, in quanto Principe e Principessa... D'accordo, forse stava correndo un po' troppo, ma lui ormai era giunto già a quel livello, forse per naturale predisposizione reale e matura, forse perché ormai era largamente affermato sul lavoro e dunque poteva permettersi di pensare anche a cose più serie e sentimentali a prescindere dalla sicurezza economica, o forse perché era proprio l'Oceano a spingerlo verso certe immagini così vivide.
Ti sei già fatta un'idea di quello che vorresti ordinare? Se vuoi potremmo chiedere un antipasto ad assaggi, solitamente servono quindici piccole porzioni a scelta dello chef. Mi fido molto di Arnaud, inoltre è una persona molto simpatica, vedrai...
Sorrise spontaneo, guardandola quasi con insistenza, come se non fosse in grado di levarle gli occhi di dosso.
Sei un capolavoro della natura. Credo di non aver mai visto nulla di più affascinante, leggiadro e mirabile. Mi sento l'uomo più fortunato al mondo ad averti davanti.
Evitò di pensare all'attacco di gelosia che sarebbe preso alla sorella Danielle nel sentirgli fare tutti quei complimenti ad un'altra donna che non fosse lei, d'altronde anche ai vecchi tempi reputava Monique al massimo bella quanto lei, ma non Eibhlin, lei aveva qualcosa in più, lei era ancor più speciale, per quanto non sapesse dire in quali termini, visto che la sua posizione come Capo Gilda non c'entrava assolutamente nulla. A proposito della Montesquieu: solo in quell'istante Joël si ritrovò a pensare ad un dettaglio sul quale non aveva posto abbastanza attenzione quella stessa mattina e che adesso come adesso gli apparve come un lampo improvviso nella memoria.
Ma... Era bionda? Perché mai aveva i capelli biondi? Il giorno prima era naturale... Io la preferisco naturale... Come mai li ha cambiati?! Benedetta sorella, sempre con queste pazzie estetiche... Rovinare la tua splendida chioma castana, ah ma indagherò, assolutamente! ... Vuoi vedere che l'ha fatto per quel Capitano?! Gli dà fin troppa importanza, tsk.
Per lui, nessuno era all'altezza di Danielle e in grado di meritarla, ma d'altronde, lo stesso identico ragionamento lo faceva la MagiAvvocatessa nei suoi confronti. In fondo, se nelle loro vene scorreva lo stesso sangue un motivo doveva pur esserci.
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da Eibhlin » 15/09/2014, 20:56
Un sorriso spontaneo le si aprì sulle labbra non appena Joël si volse verso di lei: era elegantissimo e curato in ogni dettaglio, per quanto… per quanto sì, forse un velo di barba in più gli avrebbe conferito un fascino ancora maggiore. Tuttavia preferì non farlo presente, non subito, non quando si erano appena ritrovati l'uno di fronte all'altra come due semplici adulti che si frequentavano normalmente, e non come Oceano e Consigliere.
Meriteresti anche di più, ma la Terra offre "solo" questo e non ho avuto il tempo di esplorare altri pianeti. Spero vorrai perdonarmi ed accontentarti…
Riusciva a farla sentire speciale anche fuori dalla Gilda, ma come faceva? Nuovamente, Eibhlin si sentì come una ragazzina al primo appuntamento, e non poté impedire in alcun modo alle proprie guance di colorarsi leggermente di rosa; gli sorrise, imbarazzata e lusingata al tempo stesso, prendendo il braccio del Principe - perché immaginava che lui gliel'avrebbe offerto - per oltrepassare con lui l'ingresso ed avviarsi verso l'ultimo piano, che sembrava… deserto.
Ma… ci siamo solo noi?
Domandò la donna, perplessa, non immaginando che quando il Montesquieu faceva le cose, le faceva bene. Il posto era una favola, comunque, tutto arredato con un'eleganza sofisticata da lasciare senza fiato: non a caso, la Johanndottir si guardava intorno con discrezione, per cogliere ogni dettaglio di quel luogo quasi fiabesco, surreale.
Ti ringrazio…
Commentò Eibhlin quando il MagiAvvocato le scostò la sedia per farla accomodare, e quando le venne messa in mano la carta del menu per poco non le prese un colpo: c'era così tanta roba… che non sapeva nemmeno da che parte cominciare a scegliere! Lo sguardo scorreva sul nome dei piatti - meglio non soffermarsi sul loro prezzo, o avrebbe impedito a Joël di spendere così tanto per lei - ma nonostante la concentrazione dell'Oceano, le era davvero difficile scegliere su cosa puntare per il pranzo.
Ti sei già fatta un'idea di quello che vorresti ordinare? Se vuoi potremmo chiedere un antipasto ad assaggi, solitamente servono quindici piccole porzioni a scelta dello chef. Mi fido molto di Arnaud, inoltre è una persona molto simpatica, vedrai…
Davvero? - domandò la donna con evidente sollievo nella voce - Sì, sarebbe perfetto lasciare la scelta allo chef, almeno per gli antipasti… così avrò modo di pensare al resto senza diventare matta!
Scherzò l'Acuan Diluvium, sincera però nel suo dire: era sempre stata una persona semplice, e Joël poteva immaginare benissimo come, a lei, un posto del genere risultasse assolutamente estraneo.
Sei un capolavoro della natura. Credo di non aver mai visto nulla di più affascinante, leggiadro e mirabile. Mi sento l'uomo più fortunato al mondo ad averti davanti.
Oh, Joël… - mormorò lei, arrossendo nuovamente - … sei davvero affascinante anche tu. E quello che hai organizzato per me, per noi… è tutto perfetto, forse lontano dal mio mondo… ma perfetto.
Perché il fatto che non fosse il suo mondo non significava certo che non potesse apprezzarlo.
Se posso fare un commento molto personale, però… ti preferivo l'altra volta, con quell'accenno velato di barba sul volto. - lo rendeva più maschio, meno perfetto in un certo senso, ma in compenso più sexy ed affascinante.
Comunque… - mormorò subito dopo, sperando di non averlo offeso e lasciando ovviamente a lui la scelta sul vino - Come vanno le cose a lavoro? Hai sempre molti casi su cui lavorare?
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da Joël » 17/09/2014, 21:59
Ma… ci siamo solo noi?
Naturalmente. La sala è prenotata esclusivamente per noi due fino alle 14:30.
Questo perché sapeva che alle 15:30 ella avrebbe attaccato il turno in ospedale, quindi era sicuro che se ne sarebbero andati via prima. Le scostò la sedia, permettendole si sedersi, da gentiluomo d'altri tempi, di quelle persone "come non ne facevano più", o almeno, quella era una citazione evidente dalle parole della sorella, sempre pronta a prenderlo in giro quanto ad incensarlo. Il problema "ordinazione antipasti" venne presto risolto, infatti il Principe consigliò alla donna di lasciare carta bianca allo chef, infatti il Difensore sembrava fidarsi molto del giudizio di quest'ultimo, forse anche per la struttura prestigiosa nella quale lavorava.
Sì, sarebbe perfetto lasciare la scelta allo chef, almeno per gli antipasti… così avrò modo di pensare al resto senza diventare matta!
Con uno schiocco di dita, Joël fece segno al cameriere di avvicinarsi e dunque lo invitò a far presente allo chef di occuparsi personalmente dei loro antipasti. L'addetto al servizio annuì con un inchino al Principe e alla sua ospite, allontanandosi a passo svelto in direzione delle cucine. Successivamente fu il momento per il Precettore di fare qualche piccolo complimento alla persona di fronte a lui, essendo rimasto estasiato dalla sua bellezza, da quel modo di presentarsi così differente rispetto alla sorella ma altrettanto elegante e soprattutto fine, proprio come si poteva confare ad una donna di classe, una donna destinata ad una posizione di alta nobiltà.
Oh, Joël… sei davvero affascinante anche tu. E quello che hai organizzato per me, per noi… è tutto perfetto, forse lontano dal mio mondo… ma perfetto.
Non è lontano dal tuo mondo ma solo dalle tue abitudini. E' innegabile che dentro di te cresca rigogliosa un'anima aristocratica.
Se posso fare un commento molto personale, però… ti preferivo l'altra volta, con quell'accenno velato di barba sul volto.
"E fattela crescere ogni tanto quella barba. La Trama te l'ha data perché rimorchiassi di più, non comprendo tutta questa ostinazione ad imbruttirti!"
La voce, l'espressione e lo sbuffo sarcastico di Danielle Montesquieu poté sentirli e vederli distintamente, quasi come una visione eterea. Eibhlin aveva appena dato profondamente ragione alla sorella del Principe, preferendolo con un poco di pelo sul volto, un pelo che lui si preoccupava di rimuovere ogni mattina per presentarsi sempre impeccabile sul luogo di lavoro, tranne alcuni casi eccezionali. Eppure al padre stava così male la barba, non lo si poteva guardare. Beh, forse era anche per quello che Danielle lo preferiva di gran lunga con, considerando l'odio profondo e liberamente espresso nei confronti dell'ex Capo Famiglia.
Provvederò...
Comunque…
Sì?
Come vanno le cose a lavoro? Hai sempre molti casi su cui lavorare?
Ne ho vinta una giusto ieri sera, sono stato davvero soddisfatto. Il lavoro non finisce mai, ci sono davvero pochissimi periodi di calma e tranquillità, in ufficio. Tra l'altro, quando non c'è la legge di mezzo, ci sono i doveri come regnante...
Scosse il capo, come a voler dire "sono bloccato da tutte le parti", ipotizzando che lei potesse capire il suo punto di vista di uomo estremamente impegnato quasi tutte le ore. Il cameriere si avvicinò, chiedendo che vino potesse portare e Joël gli diede un nome detto in francese perfetto, con annata vecchissima, quasi trent'anni. Nel contempo altri due addetti al servizio cominciavano a sistemare piattini, posate d'argento e secondi bicchieri, in vista dell'antipasto in arrivo. Quando giunse la bottiglie richiesta, il Principe si fece riempire di poco il calice, assaggiò dando il proprio consenso, così che potesse essere servita anche Eibhlin in men che non si dica.
... A proposito di affari da regnante, in effetti avrei voluto chiederti una cosa. Organizzeremo un ricevimento pre-natalizio il 23 Dicembre, nel mio castello. Avrei piacere ad invitarti come mia dama per l'occasione, saresti disponibile?
Quella domanda venne accompagnata da un brindisi proposto quasi subito dal Montesquieu.
Alla bellezza interiore ed esteriore di una donna, pari alla profondità dell'Oceano.
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da Eibhlin » 19/09/2014, 21:21
Naturalmente. La sala è prenotata esclusivamente per noi due fino alle 14:30.
Scosse il capo, incredula: per un secondo si chiese persino come Joël avesse fatto a far riservare interamente per loro la sala di un ristorante così prestigioso... salvo poi rendersi conto - o più che altro ricordarsi - di chi lui fosse, e rispondersi che probabilmente per un Montesquieu non c'era nulla di così complicato; ciò non sminuiva certo la premura che il Principe di Andorra aveva avuto nei suoi confronti, tanto che com'era prevedibile un delicato rossore lusingato le imporporò le guance. Non era mai stata in un posto come quello, in effetti quel ristorante e quel genere di cibo erano totalmente lontani dal suo mondo e dal suo essere, e questo si evinse subito, non appena arrivò il momento di scegliere cosa ordinare, al punto che l'Oceano accettò di buon grado di lasciare che fosse lo chef - di cui Joël si fidava - a mettere insieme un po' di assaggi che potessero soddisfare il loro palato. Sorrise al suo Consigliere nella Gilda Acuan e lasciò che comunicasse al cameriere la loro decisione, prima di arrossire - nuovamente - per i suoi complimenti, e ricambiarli in modo forse un poco impacciato ma sincero, lodando anche la sua scelta per quel pranzo e l'accuratezza con cui aveva preparato tutto.
Non è lontano dal tuo mondo ma solo dalle tue abitudini. E' innegabile che dentro di te cresca rigogliosa un'anima aristocratica.
Un'anima aristocratica? - ripeté lei, divertita e lusingata al tempo stesso - E cosa ti fa pensare una cosa del genere?
Gli domandò curiosa, decidendo poi di esprimere un proprio personale parere anche sulla figura di lui che, come sempre, era bellissima ed impeccabile, ma che l'Acuan Diluvium preferiva con un velo di barba leggera a coprirgli la mascella e le guance - forse perché lo rendeva meno perfetto e più "umano", oltre che di gran lunga più sexy.
Provvederò...
Oh, mi dispiace, non volevo offenderti!
Esclamò Eibhlin imbarazzata, temendo che il Principe si fosse irritato per quel suo commento - che, di certo, non voleva sminuire il suo inconfutabile fascino - e domandandogli poi come andassero le cose a lavoro.
Ne ho vinta una giusto ieri sera, sono stato davvero soddisfatto. Il lavoro non finisce mai, ci sono davvero pochissimi periodi di calma e tranquillità, in ufficio. Tra l'altro, quando non c'è la legge di mezzo, ci sono i doveri come regnante...
Posso capire cosa intendi, e quanto la tua vita sia sempre molto piena...
Commentò lei, annuendo: dopotutto tra la Gilda e il suo lavoro, anche lei non poteva certo vantare tutto questo tempo libero da spendere come meglio preferiva; quando il cameriere si avvicinò loro per domandare che vino poteva servire al tavolo, Eibhlin non provò nemmeno a dire la sua, consapevole di non saperne assolutamente nulla sull'argomento. Si permise, però, di ordinare una bottiglia d'acqua naturale perché, insomma, mica si poteva lasciare l'Oceano senza la sua bevanda preferita!
... A proposito di affari da regnante, in effetti avrei voluto chiederti una cosa.
Dimmi tutto!
Organizzeremo un ricevimento pre-natalizio il 23 Dicembre, nel mio castello. Avrei piacere ad invitarti come mia dama per l'occasione, saresti disponibile?
Oh, beh...
Cominciò a dire la Johanndottir, interrompendosi però per il brindisi proposto da Joël.
Alla bellezza interiore ed esteriore di una donna, pari alla profondità dell'Oceano.
A questo pranzo... - replicò lei, le guance rosse di piacere - ... e alla persona che l'ha organizzato alla perfezione, con il quale riesco a sentirmi più speciale che mai.
Perché lui la faceva sentire tale e non, questo era il bello, come Oceano, bensì in quanto donna.
Comunque, per quanto riguarda il tuo invito... mi piacerebbe molto essere tua ospite il 23 sera... spero solo di non sfigurare, poiché immagino ci saranno moltissimi nobili nel tuo Castello.
E lei in fondo, agli occhi del mondo, era solo una semplice - per quanto talentuosa - Vice Capo Infermiera.
A tua sorella non dispiacerà se ci sono anch'io? Dopotutto si tratta pur sempre di una festa esclusiva, a quel che ho capito...
E Danielle Montesquieu, da ciò che si diceva in giro, era una persona piuttosto selettiva in materia d'invitati.
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da Joël » 03/10/2014, 22:02
Un'anima aristocratica? E cosa ti fa pensare una cosa del genere?
Il tuo atteggiamento quando ti trovi al comando. Possiedi importanza e prestigio, ma questo non altera in alcun modo la tua considerazione del prossimo. Di fronte a te chiunque può sentirsi ugualmente importante, a prescindere dalla posizione sociale. Questo ti rende aristocratica dentro, perché la vera nobiltà non si ostenta, si incarna.
Nessuna voglia di farle complimenti gratuiti: pensava ogni cosa detta. Non vedeva il motivo di mentirle, specie quando lei stessa avrebbe potuto constatare oggettivamente che le idee dell'interlocutore non si discostavano poi così tanto dalla realtà, anzi. Il Difensore Legale aveva un modo tutto suo di spiegare i concetti, sempre elegante, sempre cortese e con una fluidità delle parole fornita dalla propria carriera sempre avvolgente e carismatica, per questo spesso e volentieri il prossimo si ritrovava a chiedersi se pensasse sul serio ogni affermazione oppure stesse ancora nella modalità "lavoro", tal volta non trovando nemmeno una valida risposta se non nel chiederglielo direttamente. A proposito di affermazioni dirette e senza filtri, Eibhlin si dimostrò subito una persona in grado di acquisire in brevissimo tempo una confidenza più che generica, esprimendo la sua preferenza verso il viso dell'uomo leggermente coperto di barba sottile, in accordo con i gusti della sorella del Principe, un'altra di quelle persone che di sicuro non teneva mai nulla per sé, sfacciata e schietta in ogni situazione.
Oh, mi dispiace, non volevo offenderti!
Perché mai dovresti avermi offeso? No, il mio dispiacere è solo nel non essere completamente come tu mi vuoi in questo giorno importante. Speravo di risultare impeccabile e al meglio, ma non potevo prevedere ogni cosa...
Sorrise morbido e accomodante, non voleva che ella pensasse di averlo turbato o infastidito. Il suo desiderio era risultare l'uomo più attraente al mondo per lei e nulla di più. Se solo quella mattina avesse dato ascolto a Danielle, ma ormai non si poteva fare nulla. Nonostante quel breve momento di imbarazzo, il pranzo sembrava andare avanti per il meglio, una vera fortuna per un perfezionista come il Montesquieu, sempre attento che alla bionda islandese non andasse nulla per il verso storto, nemmeno fosse state una singola piega della tovaglia. Accompagnati dall'orchestra che suonava soltanto per loro un poco di musica classica di sottofondo, continuarono il dialogo, parlando degli impegni del Principe e del suo lavoro come legale. Chi più di lei avrebbe potuto concepire la mole di impegni che si andavano affrontando nella vita di ogni giorno, così tanti da ritenersi fortunati anche soltanto a tirare un sospiro alla fine delle lunghe 12-14 ore di estenuante attività professionale e non solo. Da una parte, Joël si sentiva molto a suo agio nel parlare con l'infermiera della sua carriera e delle sue fatiche, questo perché erano difficoltà della vita reali, non quelle che vivevano quotidianamente le varie nobili invitate alle feste saltuarie della Reggia. Per loro, al massimo, la difficoltà era scegliere se andare al centro estetico la mattina o il pomeriggio, oppure se comprare il vestito firmato in rosso o in verde. Sua sorella naturalmente faceva spesso eccezione, ma non era salutare per due fratelli parlare soltanto di impegni e problemi, rovinava l'atmosfera tranquilla della sera e della cena. Parlando poi di quelle saltuarie feste organizzate, il Principe di Andorra si decise a chiedere alla Johanndottir, il suo Oceano, se avesse voluto partecipare a quella di Natale in veste di sua dama, coprendola di ulteriori complimenti sulla sua bellezza nel brindisi successivo, al quale ella rispose con delicata dolcezza e imbarazzo adorabile.
A questo pranzo... e alla persona che l'ha organizzato alla perfezione, con il quale riesco a sentirmi più speciale che mai.
Spero tanto che tale sensazioni non sfiorisca mai nel tempo...
I calici di cristallo tintinnarono, Joël la fissò intensamente con un leggero sorriso, poi bevve un sorso, ascoltando nel contempo l'accettazione della bionda a partecipare alla festa natalizia, parole che fecero nascere in lui una palpitazione molto più accelerata del normale.
Comunque, per quanto riguarda il tuo invito... mi piacerebbe molto essere tua ospite il 23 sera... spero solo di non sfigurare, poiché immagino ci saranno moltissimi nobili nel tuo Castello.
Sfigureranno loro al tuo cospetto, puoi credermi. Inoltre almeno una decina degli invitati saranno dei gildati, deduco quindi che tutto sarai per loro meno che una normale invitata. Senza considerare che sei la detentrice di un Magi-Nobel, vogliamo forse dimenticarlo?
A tua sorella non dispiacerà se ci sono anch'io? Dopotutto si tratta pur sempre di una festa esclusiva, a quel che ho capito...
Tu per me sei esclusiva, quindi a lei non potrà dispiacere. Se può farti sentire maggiormente tranquilla, il suo attuale compagno è un Sicario del Ministero, Natobabbano, senza alcun titolo nobiliare. Come vedi non siamo abituati per natura a giudicare oro soltanto ciò che luccica, inoltre prima o poi te l'avrei voluta presentare.
Oltre al fatto che era sicuro riguardo alla curiosità della Montesquieu. Se non avesse portato Eibhlin al più presto ad una di quelle serate, probabilmente Danielle, con il suo solito tatto, si sarebbe presentata all'ospedale senza avvertire con il semplice intento di scambiare quattro chiacchiere con il Capo Gilda Acuan. Lei era molto selettiva quando si trattava di lasciare che il proprio fratello maggiore si avvicinasse ad un'altra donna che non fosse se stessa, ma quel particolare preferì non renderlo noto all'Oceano, anche perché non aveva ancora la minima sicurezza che ella volesse già avvicinarsi a lui in tal senso e non intendeva minimamente metterle fretta o pressione.
Signori, permettete un attimo il disturbo, vi servo i primi due antipasti...
Gamberetti in una salsa rosa speciale concepita e resa originale dal nostro chef con ingredienti segreti...
Per proseguire una "rosa" di prosciutto crudo spagnolo tagliato a mano con un'anima di ricotta freschissima dei pascoli italiani ripiena di miele di limone e chiodi di garofano... Buon appetito!
Il Principe attese che il cameriere si allontanasse, prima di osservare con attenzione l'espressione della donna.
L'aspetto è piuttosto invitante... Che mi dici del sapore? Sei soddisfatta o devo far chiamare per cambiare la portata?
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da Eibhlin » 05/10/2014, 15:22
Il tuo atteggiamento quando ti trovi al comando. Possiedi importanza e prestigio, ma questo non altera in alcun modo la tua considerazione del prossimo. Di fronte a te chiunque può sentirsi ugualmente importante, a prescindere dalla posizione sociale. Questo ti rende aristocratica dentro, perché la vera nobiltà non si ostenta, si incarna.
A volte temo che tu veda in me una perfezione che non esiste... - commentò Eibhlin nel sentire quelle parole, lusingata e dolcemente sorridente grazie alle parole di lui - Però sono pienamente d'accordo con la tua ultima affermazione. La nobiltà più pura è quella d'animo, ed il vero nobile non è colui che può vantare titoli, denaro ed una perfetta posizione sociale, quanto chi possiede uno spirito gentile, altruista, modesto. ... in questo senso, credo tu sia un nobile in tutto e per tutto...
Ammise l'Oceano dopo qualche secondo di silenzio, concedendo un sorriso morbido verso Joël: lo ammirava non in quanto Principe, ma per il suo modo di svolgere il proprio lavoro; al servizio dei più deboli, pronto ad aiutare chi ne aveva più bisogno senza mai chiedere nulla in cambio... questo era il vero nobile, per lei, questo faceva del Montesquieu un Principe ben più del suo titolo nel Principato di Andorra. E tuttavia non si poteva negare che l'uomo, a livello fisico, poteva sembrare perfettamente un Principe, quello delle fiabe babbane: occhi penetranti, sorriso accattivante ed un corpo allenato, tutti dettagli che l'Acuan Diluvium coglieva in quanto donna - seppur non esternasse troppo il proprio apprezzamento; un commento, però, lo fece, e riguardò la barba dell'altro che, quel giorno assente, in realtà alla Johanndottir piaceva e non poco.
Perché mai dovresti avermi offeso? No, il mio dispiacere è solo nel non essere completamente come tu mi vuoi in questo giorno importante. Speravo di risultare impeccabile e al meglio, ma non potevo prevedere ogni cosa...
Probabilmente potrei ribattere che quando si parte da una base di perfezione è difficile migliorare ulteriormente... - commentò la donna, rivolgendogli così un complimento ben preciso - ... ma qualcosa mi dice che tu comunque non ti sentiresti comunque "giustificato". Perciò... sono certa che la prossima volta ci sarà una barba leggera ad adornarti il viso.
E gli sorrise, quasi maliziosa nel tono, per quanto si trattasse di una sfumatura talmente leggera da essere quasi impercettibile: eppure una parte di sé, quella meno legata al distacco dovuto al suo ruolo, quella più "umana", non vedeva nulla di male nel flirtare un po' con un uomo che, comunque, aveva dimostrato più volte ed in modi diversi di essere interessato a lei. Forse fu anche per questo che accettò di partecipare alla festa pre-natalizia che i Montesquieu avevano organizzato per il 23 Dicembre come compagnia del Principe, col quale poco dopo fece un brindisi per celebrare il loro pranzo insieme e il fatto che Joël riuscisse sempre e comunque a farla sentire speciale; ma a proposito della festa... non sarebbe stata fuori luogo in mezzo a tutti quei nobili?
Sfigureranno loro al tuo cospetto, puoi credermi. Inoltre almeno una decina degli invitati saranno dei gildati, deduco quindi che tutto sarai per loro meno che una normale invitata.
Allora avrò qualcun altro con cui parlare di "familiare" ... sono contenta, non mi andava di monopolizzarti tutta la serata. - e sarebbe accaduto, se Joël fosse stata l'unica persona con cui poter conversare durante la festa; non che avesse pregiudizi nei confronti dei nobili o pensasse di non poter parlare con loro, ma logicamente che argomenti poteva mai trovare con persone del loro calibro?
Senza considerare che sei la detentrice di un Magi-Nobel, vogliamo forse dimenticarlo?
Per molti purtroppo non vale molto, non a confronto di un titolo nobiliare... - replicò tranquilla Eibhlin, senza mostrare alcun fastidio nonostante i modi di fare sicuramente superficiali di alcuni esponenti della nobiltà magica - Ma non è importante. Avrò te accanto, Confratelli e Consorelle con cui passare il tempo... sono certa sarà una bella serata.
Ma la sorella di lui, non le sarebbe dispiaciuto vedere un'estranea ad una festa esclusiva?
Tu per me sei esclusiva, quindi a lei non potrà dispiacere.
Arrossì a quelle parole e sorrise, compiaciuta e lusingata.
Se può farti sentire maggiormente tranquilla, il suo attuale compagno è un Sicario del Ministero, Natobabbano, senza alcun titolo nobiliare. Come vedi non siamo abituati per natura a giudicare oro soltanto ciò che luccica, inoltre prima o poi te l'avrei voluta presentare.
Sono lieta di constatare che la purezza d'animo è di casa, dai Montesquieu. - commentò l'Oceano prima che le venissero serviti gli antipasti scelti dallo chef, dei gamberetti con salsa cocktail e dell'ottimo prosciutto crudo spagnolo con ricotta italiana.
L'aspetto è piuttosto invitante... Che mi dici del sapore? Sei soddisfatta o devo far chiamare per cambiare la portata?
Dico che la presentazione è meravigliosa... - rispose l'Acuan Diluvium, per portarsi poi alle labbra una forchettata di gamberetti e masticare lentamente, così da potergli poi sorridere - E che il sapore è assolutamente fantastico. Una cucina all'altezza delle aspettative, direi.
Non che fosse un'esperta di cibo d'alto livello, comunque, cosa che infatti gli fece presente poco dopo.
Scusami se non commento queste portate con termini più ricercati e tecnici, ma solitamente la mia dieta prevede pietanze più semplici. Tu mangi sempre così, invece? - perché sì, forse nella Gilda lei gli era superiore, ma nella vita fuori dal Villaggio Acuan egli era un Principe e lei una Vice Capo Infermiera, e tra i loro mondi la differenza era quasi abissale - Prima hai parlato del compagno di tua sorella... che tipo è? Ti piace?
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da Joël » 07/10/2014, 17:31
A volte temo che tu veda in me una perfezione che non esiste... Però sono pienamente d'accordo con la tua ultima affermazione. La nobiltà più pura è quella d'animo, ed il vero nobile non è colui che può vantare titoli, denaro ed una perfetta posizione sociale, quanto chi possiede uno spirito gentile, altruista, modesto. ... in questo senso, credo tu sia un nobile in tutto e per tutto...
Vuoi conoscere il mio segreto? Beh, da piccolo, il mio migliore amico era il figlio del proprietario di un negozio di alimentari, per altro natobabbano. Passai molte ore in sua compagnia, giocavamo nella villa e qualche volta sono anche stato a casa da lui per pranzo. Eravamo due bambini normalissimi che condividevano tante cose e in un certo senso mi ha insegnato a non badare alla mia posizione. Grazie a lui ho visto il mondo con gli occhi di una persona uguale a tante altre, ma ai miei genitori la cosa non è mai andata troppo giù.
Negli occhi dell'uomo comparve una scintilla di triste amarezza, a testimoniare quanto gli fosse dispiaciuto non ricevere mai e poi mai l'appoggio da parte dei genitori nel frequentare qualcuno che non fosse di sangue blu. Forse, anche in merito a quegli accadimenti e a quei comportamenti del padre e della madre, Joël aveva sviluppato una maggiore sensibilità e modestia, ma quello era lui, quella era stata la sua reazione; la sorella, ad esempio, aveva deciso addirittura di fuggire ed andarsene per molti anni così da non avere più nulla a che fare con la casa reale di Andorra. Insomma, in un modo o nell'altro il bigottismo dei vecchi Montesquieu aveva contribuito a cambiare i meglio i due giovani rampolli, per quanto sicuramente agli occhi degli ex regnanti quello tutto poteva essere meno che un guadagno.
... E fu sempre grazie a lui che mi impegnai nel campo del volontariato economico ospedaliero. Morì a seguito di una malattia in parte sconosciuta all'età di diciotto anni, una vera tragedia. Da allora mi interessai alla ricerca medica e stanziai diversi fondi a riguardo, scegliendo poi di dedicarmi al benessere dei bambini. Comunque non ho mai perso quella propensione a fraternizzare con gente comune e per nulla nobile, tant'è che ad oggi uno dei miei più cari amici e confidenti è il botanico del castello, un uomo umile e affidabile che di lavoro principale fa l'agricoltore.
Alistair Hyrule, che persona fantastica. L'aveva aiutato legalmente a distanza di poche settimane da quando aveva deciso di provare ad inserirsi nel settore lavorativo agricolo. Molti concorrenti spietati ed anche poco leali volevano in qualche modo minare la sicurezza dei suoi prodotti e così egli capitò per caso nell'ufficio del Principe di Andorra in una afosa mattina di Giugno. Al tempo il Montesquieu era ancora al grado di Fiume e quindi non riuscì nemmeno vagamente a percepire il segreto del proprio cliente, che però fu ben felice di rivelarsi quasi subito, dopo qualche incontro completamente in amicizia. Dopo l'iniziale sorpresa, comunque, il loro bel rapporto non subì alcuna brusca interruzione, rafforzandosi e superando i normali pregiudizi che intercorrevano tra le due "razze"-
Tra l'altro, mi piacerebbe una volta fartelo conoscere, sono certo che lo troveresti molto simpatico. Sempre che non ti dia fastidio avere a che fare con i Druidi, naturalmente. E' un Rinnegato, facente parte della comunità distrutta in Irlanda. Unico sopravvissuto, fu cacciato via prima per adesione alla Trama.
Era abbastanza risaputo che gli Acuan fossero la Gilda alla quale meno andavano a genio i figli del Mana, ma Joël sapeva anche che Eibhlin non era affatto un Capo Gilda chiuso e bigotto, bensì aperto al dialogo ed anche alle piacevoli sorprese della vita. Essendo comunque l'incarnazione di Trama e Mana dell'Acqua e del Ghiaccio di sicuro inizialmente sarebbe partita diffidente, ma in cuor suo il Montesquieu si augurava che ben presto avrebbe potuto cambiare idea. Cambiando poi discorso, si parlò anche della volontà del Principe di apparire perfetto agli occhi dell'Oceano, per questo si dispiacque molto nel sapere che lei lo avrebbe preferito con un filo di barba, andando in accordo con i gusti della sorella di lui, la quale lo definiva "Più sexy di un buon 40%" quando si lasciava crescere qualche pelo sul volto.
Probabilmente potrei ribattere che quando si parte da una base di perfezione è difficile migliorare ulteriormente... ma qualcosa mi dice che tu comunque non ti sentiresti comunque "giustificato". Perciò... sono certa che la prossima volta ci sarà una barba leggera ad adornarti il viso.
Leggera, moderata, i tuoi gusti saranno per me ordini, Eibhlin.
Lei era così diversa da Monique Vireau, ma gli trasmetteva le stesse identiche sensazioni: era una donna intelligente, capace di risultare sempre elegante in ogni situazione e allo stesso tempo capace di trasmettere malizia e sensualità in pochissimi gesti o espressioni. Amava determinate caratteristiche in una donna, poiché la rendevano capace di comandare, di consigliare, di essere un punto di riferimento per molte altre persone, insomma, le rendevano adeguate al ruolo di principesse. Ok, forse poteva sembrare che il Difensore Legale stesse correndo un po' troppo, ma per la sua posizione e la sua educazione, giunto ai trent'anni era ormai il momento di pensare a certe cose, anche se in tempi elastici. Diverso discorso per Danielle invece, ancora 26enne e con quattro anni davanti prima di riflettere o meno sull'abito bianco.
Chissà se lei ci pensa al matrimonio... Sembra così giovane, eppure ha la mia età.
Cosa non faceva il ghiaccio nello spirito. Un dono non indifferente, di sicuro, risultare sempre molto più giovane della realtà, per quanto in alcuni casi potesse anche essere un intralcio, considerando che molte persone erano abituate a giudicare la saggezza del prossimo in base agli anni dimostrati: quanta ignoranza nel mondo. Una cosa era certa: dimostrante trent'anni o meno, la Johanndottir era bellissima e di certo avrebbe fatto sfigurare qualunque altra donna alla festa pre-natalizia del 23 Dicembre. Non bisognava nemmeno preoccuparsi troppo della compagnia, infatti alcuni degli invitati erano proprio dei Gildati provenienti principalmente dai Terran e dagli Acuan, ma non era escluso che si presentassero anche un paio di Ignis, a cominciare ad esempio dalla fidanzata dell'amico Druido, tanto per fare un esempio.
Allora avrò qualcun altro con cui parlare di "familiare" ... sono contenta, non mi andava di monopolizzarti tutta la serata.
Ah non ti andava? Io ero anche pronto a disdire tutti gli inviti per avere una fortuna simile!
Si fece una piccola risata, mostrandole il sorriso più sincero e generosa che potesse offrirle, regalandole un altro complimento velato ma reale. Difficilmente si sarebbe lamentato nell'averla sempre accanto per tutta la durata della festa, anzi, tutto il contrario. A prescindere da ciò, come disse lei, si preannunciava una bellissima serata e una bellissima festa per avvicinarsi un poco di più e mettersi in relazione con il mondo, mostrandosi braccio a braccio, intenti a ballare, a brindare assieme facendosi gli auguri e via dicendo. E qualora ella avesse avuto timore che Danielle Montesquieu la guardasse dall'alto verso il basso, il Principe la tranquillizzò subito spiegandole che lui non era l'unico ad aver scelto di frequentare una persona senza sangue blu ma nobile nell'animo, ovvero quel che contava sul serio.
Sono lieta di constatare che la purezza d'animo è di casa, dai Montesquieu.
Diciamo che mia sorella è anche spinta maggiormente dall'odio nei confronti degli obblighi che mio padre le metteva addosso. Avrebbe dovuto sposare eredi importanti, marchesi, baroni, sceicchi o sultani, tutta gente che lei non sopportava: troppo finta. Quando tornò qui, mi chiese se per caso io avessi delle pretese in tal senso e fu ben felice di sapere che a me non importava nulla del suo partner, purché la rendesse felice e fosse quanto meno raccomandabile. Ovvio, in quanto fratello la gelosia non mi manca, ma la so mantenere a bada se davvero vedo che a Danielle importa seriamente dell'individuo in questione.
Un comportamento abbastanza reciproco, anche se la Duchessa di Andorra spesso si riservava di essere molto più invadente di lui. Sentendosi superiore a tutte, per lo meno gli chiedeva di trovare una compagna che fosse di poco inferiore a lei e spesso molte fallivano miseramente l'esame. Meglio pensare a quel pranzo e alle prelibatezze che vennero servite poco dopo, invece che preoccuparsi degli standard di Danielle, la quale comunque sapeva individuare benissimo quando Joël era preso da qualcuna e quindi di conseguenza sforzarsi di conoscerla, accettarla e magari alla fine farsela anche diventare amica, entro certi limiti naturalmente. Dopo essersi assicurato che tutto fosse di gradimento della bionda, il Principe la lasciò proseguire con le domande, gustando anch'egli gli squisiti piatti che lo chef aveva deciso per loro.
Scusami se non commento queste portate con termini più ricercati e tecnici, ma solitamente la mia dieta prevede pietanze più semplici. Tu mangi sempre così, invece?
Oh no no, la nostra cuoca è una donna sofisticata ma spesso e volentieri sa rendere cibi semplici delle autentiche opere d'arte. Il bollito per esempio, oppure l'insalata di mare, il vitello tonnato e la torta rustica di verdure. Raramente chiediamo dei menù esagerati e capita solo quando abbiamo ospiti di un certo livello, ma lo facciamo più per loro che per noi.
Prima hai parlato del compagno di tua sorella... che tipo è? Ti piace?
E' un tipo di quelli che mettono in pericolo la propria vita ogni giorno, per questo non mi va molto a genio. Come ho accennato prima è un Sicario, per carità, un Capitano, quindi conosce bene i rischi del mestiere, ma se in futuro Danielle volesse sposarlo, non vorrei che si ritrovasse vedova prima del tempo, ecco tutto. A dir la verità non lo conosco moltissimo, credo avrò maggiore occasione proprio il 23, qualora decidesse di portarlo, ma è quasi sicuro. Citando lei, dovrebbe essere un uomo "deciso, sicuro, protettivo, intelligente e bravo sotto le lenzuola", ma ammetto che l'ultima informazione sicuramente non ci tenevo per nulla a saperla. Ti avverto, lei è abbastanza sboccata e schietta, con chiunque, quindi preparati psicologicamente! Se vai oltre a questo suo modo di fare tutt'altro che da Duchessa, la troverai senza dubbio una donna piacevole con la quale dialogare.
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