Sorvolare sull'argomento "bacio" gli sembrò la scelta migliore, anche perché la bionda appariva molto imbarazzata: forse non aveva calcolato quel gesto o ancor più non aveva ipotizzato una simile risposta da parte sua, per questo Alistair con un sorriso e un'altra domanda liquidò momentaneamente quella faccenda, osservando una Sauvage immensamente più sollevata oltre che lievemente perplessa, forse a causa delle parole dette in precedenza da lui riferite al fatto di eseguire un passo alla volta senza aver paura che qualcuno corresse loro dietro.
Per lui fare dei passi, ovviamente, significava avvicinarsi sentimentalmente perché, bisognava ammetterlo, per lui Celine non solo era diventata sempre più bella e affascinante, ma in più gli appariva importante per lui ogni momento di più, ed a distanza di tutti quei mesi che non si vedevano, per altro, percepiva distintamente il suo sentimento più grande e forte, intenso come non mai.
Non glielo avrebbe mai fatto presente, non adesso, non era necessario e non serviva, ma sicuramente prima o poi avrebbe trovato la situazione giusta per farlo, altrimenti c'era da ipotizzare che il cuore gli scoppiasse in petto in pochi istanti.
Che vuoi che ti dica, sarò una Ignis atipica...
Grazie, comunque... a volte non è semplice contenersi, lo ammetto, però mi sono esercitata tanto nell'auto-controllo nel corso degli anni, perciò direi che me la cavo piuttosto bene.
E poi è come se fosse una sfida continua, no?
Mi metto costantemente alla prova, e mi piace.
Le sfide temprano lo spirito e il corpo, in più per gli Ignis sono una sorta di pane quotidiano.
Da questo punto di vista sei pienamente una di loro e la cosa ammetto che non mi dispiace.
... Ok, rettifico, non credo ci sia qualcosa di te che mi dispiaccia!
A parte forse l'essere ancora impegnata, perché lui credeva fosse ancora così, oppure l'essere così attraente ma, momentaneamente irraggiungibile.
Occhi come quelli credeva di non averne visti mai e poi, così luminosi, ghiacciati e caldi allo stesso tempo, come degli iceberg di fuoco.
Perdercisi era un attimo e poi il resto non importava più, anche sforzandocisi, anche provandoci, no, non cambiava niente, se ne rimaneva rapiti.
Le parlò del parto della sua bufala, come anche del nuovo laghetto con le paperelle e del suo nuovo lavoro in arrivo: Celine pareva molto entusiasta per tutto, curiosa e sinceramente gioiosa per lui e per la sua vita, quasi al suo pari, ed era meraviglioso. Dopo di che fu la volta del gusto di gelato, anzi, dei gusti, visto che ne aveva preparato uno nuovo a prescindere da farle provare in anteprima ed un altro da inviare direttamente a Tisifone Samyliak ad Hogwarts, in onore della loro ultima e al momento unica chiacchierata.
Sarà meglio, devo fare il controllo qualità, no?
E ricordati che in mio onore devi creare un gusto nuovo che abbia come base il cioccolato, perché ne vado matta!
Cioccolato?
Non il gusto più raro del mondo... Ma quando si tratta di te, cerco di fare in modo che nulla sia impossibile...
Ti stupirò, vedrai!
Ad Hogwarts, tra l'altro, lavorava anche una carissima amica della diplomatica, ovvero Monique Vireau, la Vice Preside.
Ne avevano parlato tantissimo all'Oktoberfest ed oltre ad averla come superiore, Alistair era sempre stato convinto di averla già sentita nominare.
Fino ad allora non gli era sovvenuto quale fosse la circostanza, ma non appena la ragazza la nominò nuovamente, gli si accese una lampadina improvvisa e così seppe ricordare all'attimo in quale altro contesto, a parte quello lavorativo, ne avesse già parlato.
Sì, la conosco!
E' una cara amica di Monique Vireau, la mia anima gemella al femminile... ti ricordi, te ne ho parlato!
Aaahhh ecco!
Adesso ricordo, te lo volevo scrivere qualche giorno fa ma poi mi son detto che era simpatico parlartene di persona.
Monique Vireau, la tua amica, è stata anche per un periodo a "contatto intimo" con una persona che potrei definire il mio migliore amico...
Alistair non aveva molti altri modi più delicati per definire una coppia di compagni di letto, ma tanto non c'erano molti dubbi che la francese comprendesse subito il significato effettivo di quell'appellativo particolare e fuori dagli schemi semplici.
Quell'amico gliene parlò più o meno sei mesi prima che il Druido conoscesse sia la Vice Preside stessa che la Ignis delle Fiamme.
Si erano conosciuti, lui e Monique, ad una festa di gala organizzata dal padre di lei che sperava in un loro avvicinamento più solido che soltanto dal lato sessuale, ma allora, pur essendoci state tutte le buone volontà da parte dell'amico di Alistair, la mora francese rifiutò appellandosi ad un momento buio della sua vita che voleva condividere per conto proprio, da sola, evitando legami con altre persone di sesso maschile.
La storia si concluse così ma quell'amico di tanto in tanto ne riparlava come una delle vicende fisiche più soddisfacenti della sua vita.
E' un difensore legale del Ministero della Magia, si chiama Joël Montesquieu, Gran Duca di Andorra.
Ti è mai capitato di starci a contatto?
Te lo chiedo perché sai, con il tuo lavoro ed essendo molto famosa nel tuo campo, magari è successo...
Inoltre, geograficamente, è quasi delle tue parti, no?
Lui che aveva come migliore amico un nobile, strano a sentirsi, ma non così assurdo se quel nobile in realtà era anche un mercenario.
Una doppia vita, si, tipo i super eroi babbani, simil Superman o qualcosa del genere.
Si erano conosciuti grazie ad una causa nella quale Alistair venne citato in giudizio, al tempo che ancora non conosceva bene le meccaniche economiche e burocratiche del Mondo Magico, e Joël si era offerto come suo difensore gratuitamente, semplicemente perché la causa gli piaceva molto ed andava contro ad un suo nemico tra i migliori giuristi in circolazione.
L'animo che aveva messo nel risolvere e chiudere velocemente il caso ed anche il suo carattere forte e spigliato avevano convinto Alistair a conoscerlo meglio e provare a stringerci una buonissima intesa amichevole, cosa che andò benissimo anche a lui.
Da allora erano passati poco più di due anni ed anche se impossibilitati a vedersi troppo spesso, quando succedeva era come se non fosse passato nemmeno un giorno, assurdo. Comunque, amici e ricordi a parte, venne il momento del secondo panino, il quale oltre a mettere il sorriso alla donna per via della forma alquanto "interessante", aiutò moltissimo il Druido a conoscere i suoi gusti e capire cosa avrebbe dovuto evitare in futuro per accontentarla al 100%. Si segnò mentalmente tutto quanto e nel contempo attese un responso riguardo il gusto della seconda "portata".
Ammetto di non essere un'amante di spinaci e pane integrale, perciò tra i due panini che ho assaggiato preferisco sicuramente quello precedente a questo... ma devo dire che l'insieme dei sapori è davvero gradevole!
La salsa allo yogurt è delicata e bilancia bene il sapore più forte del paté e della bresaola, mentre i funghi legano tutti i sapori rendendoli più cremosi e gli spinaci danno un tocco di freschezza... direi che anche questo è promosso a pieni voti!
Un giorno ti servirò il panino perfetto, preparati...
E per allora, sarà pronto anche il gelato al cioccolato di mia invenzione ad accompagnare il tutto!
Che programmi hai per la serata?
Dopo il pic-nic, intendo...
La mattina di domani ce l'ho libera, dovendo mungere al pomeriggio e imbottigliare alla sera.
Mi regolo dunque con i tuoi impegni e se possiamo stare ancora insieme dopo, allora rimango, sennò semplicemente me ne torno a casa!
... Oh, aspetta, hai della salsa vicino alle labbra...
Come avrebbe potuto non approfittarne? In fondo era uomo ed anche un poco selvaggio, essendo Druido.
L'istinto e l'impulso facevano parte di lui, per questo si avvicinò annullando la distanza tra loro per andare a pulire la bionda con un tovagliolo tutto speciale, ovvero la propria bocca, che baciò la zona sporca dello yogurt e si permise anche di dare un bacino dolce e delicato su quei due morbidi e setosi cuscinetti rosei appena accentuati dal rossetto per nulla eccessivo o invasivo.
Non vi rimase molto: una volta per uno con la stessa tempistica era più che sufficiente, con la differenza che lei non lo aveva calcolato mentre lui lo aveva voluto invece, ed anche con tutte le sue forze.
Quando tornò al proprio posto era appena arrossito per l'imbarazzo della situazione e del momento, ma non smise di sorridere, leccandosi le labbra volendosi ancora ricordare quanto fosse buono quel sapore, ed ovviamente non parlava della salsa.
Non ti chiederò scusa, sarei un ipocrita.
Però potrei chiederti quanto ti è dispiaciuto che lo facessi... Mh?