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Per i negozi...

Messaggioda Simon » 13/07/2013, 2:31

Credo che per te sarebbe troppo presto anche se ne avesse cinquanta, di anni...


Rimase in silenzio sentendo quella sua battuta. Borbottò qualcosa prima di portare le braccia conserte all'altezza del petto e distolse lo sguardo dalla compagna. Vero, la vedeva ancora come una bambina, da proteggere, da coccolare. Un cenno di diniego con la testa cominciando a pensare a quanto potesse sembrare patetico. Relegato ancora nei suoi ricordi, spaventato da quello che potrebbe cadere in un futuro. Si morse il labbro inferiore tornando nel suo mondo interiore, giusto per qualche secondo, atterrando di nuovo ed ascoltare le altre parole di Julie.

Hanno solo quattro anni di differenza, e Maggie è molto matura per la sua età.


Solo quattro? Beh, Maggie lo so che è molto matura per la sua età! Ma questo Robyn? Magari no! E se magari fosse votato in segreto alle Arti Oscure? E se portasse Maggie in posti strani?

Le chiese con una punta di preoccupazione nella voce. A volte si sentiva fratello maggiore, a volte sembrava più un padre. Dieci anni di differenza tra lui e la piccola Sanders. Rimase alla fine in silenzio osservando quel suo thè fumante. Prese lentamente la tazza e l'avvicinò alle labbra. Cercò di calmarsi assaporando il calore sulla carne. Rimase fermo assaporando ogni momento prima di deglutire un poco di quel fluido ambrato. Davvero spettacolare.

Quindi è lei che ti ha regalato la collana?


Quella domanda lo prese proprio in contropiede. Rimase fermo ad ascoltare le parole dell'americana poggiando la tazza sul tavolo. Annuì mesto chinando la testa di lato. Ricordava bene quando l'aveva ottenuta dalla Centaura, davvero un momento da lasciare senza fiato. Fu il regalo più bello che gli avessero mai fatto. Era contentissimo di poter portare quel suo cimelio in giro per il mondo sempre intorno al suo collo. La mano tornò a stringere al petto quella collana. Sorrise, un sorriso dolce e sereno sul volto del Professore che subito alzò gli occhi verso la Mangiamorte.

Che ne dici se ci organizziamo e andiamo da qualche parte?
Potremmo partire da soli, oppure chiedere a Maggie e a questo Robyn di venire con noi, così entrambi potremmo conoscerlo meglio!


Stava invitando Simon a viaggiare insieme a lei. Rimase fermo, sgrano gli occhi. Le labbra semichiuse. sembrava che il Mondo intorno a lui stesse aumentando la velocità. Invece lui restava congelato nel suo tempo. Non se lo sarebbe mai aspettato. Lentamente il viso si increspò in un sorriso. Non rispose subito ma rimase un attimo ad osservare la donna davanti a lei. Si umettò le labbra tornando a bere quel thè tanto buono. Come poteva dirle di no? Doveva accettare! Ma forse era troppo presto. La mente di Simon era piena di osservazioni contrastanti.

Mi piacerebbe tantissimo. Vediamo se riusciamo ad organizzarci!

Le disse, infondo avere la possibilità di vedere Maggie e di tenere d'occhio questo rampollo più l'occasione di farsi una vacanza con Julie era una proposta più che allettante. Si morse il labbro inferiore rimanendo in silenzio. Attese la risposta della compagna dopo che aveva detto la sua. Sempre con quel sorriso sul volto, tenero e sincero.
Simon
 
 

Messaggioda Robyn » 15/07/2013, 22:32

[tahoma]{ PUB SHAMROCK - ORE 17:55 - PIOGGIA }

Corri corri corri, siamo quasi zuppi!

Raggiunta la porta del Pub assieme alla fidanzata Margaret, Robyn si fermò qualche secondo in più soltanto per prenderle il viso e portarlo al suo, baciandola con trasporto e passione mentre ancora le gocce di pioggia bagnavano i loro corpi.
Le sussurrò un "Sei la cosa migliore che mi sia capitata nella vita" a fior di labbra, poi, un sorriso e una piccola risata di felicità, prima di portare la destra a posarsi sul pomello della porta ed aprire vigorosamente, lasciando che entrasse prima lei.
Non appena furono dentro, il capo indicò loro di andare alla porta sul retro per stringere i vestiti impregnati di acqua piovana e darsi una sistemata veloce ai capelli, visto che entrambi li portavano lunghi.
Non si accorsero della presenza di Julie e di Simon, vista la grande fretta di mettersi in condizioni presentabili, e nemmeno quando, circa dieci minuti dopo, uscirono dallo stanzino di servizio, intravidero la coppia di adulti seduta ad uno dei tavolini più intimi del locale.

Piratessa, mi sistemi l'elastico dietro i capelli?
Come mi fai tu la coda non me la fa nessuno!


Immagine

Attese che la fidanzata si occupasse di fissare bene l'elastico nero e creargli dietro il capo una perfetta coda castana lunga e ondulata.
Dopo di che, il capo si avvicinò di nuovo a loro per abbracciare Margaret Sanders, salutandola con molto affetto.
In breve, anche tutti i facenti parte della band del pub arrivarono per salutare la coppia affermata e affiatata nata in brevissimo tempo.
Concluso il momento dei saluti, il boss diede le disposizioni a Robyn sul lavoro che aveva da portare a termine, comprese pulizie del bancone, dei becchi d'argento dai quali usciva la birra, i bicchieri da shot e il pavimento dietro la cassa.
A quel punto, l'apprendista di Monique con una posa militare (mano di taglio sulla fronte) disse di essere pronto a mettersi in al lavoro, facendo presente a Maggie che poteva prendere posto dove voleva o fare compagnia alla band mentre preparava gli strumenti nel mentre il fidanzato si occupava di quelle faccende obbligatorie.
Ma la ragazza, fissandolo con dolcezza infantile, fece un sorriso da bambina che non voleva dire in realtà cosa le passava per la testa, anche se ormai Laars aveva imparato perfettamente ad interpretare certe espressioni divertenti.

Immagine

Ok ok... Capitano, la mia piratessa può darmi una mano dietro il bancone coi lavori?

Il proprietario del locale con una faccia, per l'ennesima volta, sconvolta chiese a Margaret se davvero aveva tutta questa voglia di usare olio di gomito in una attività che nemmeno era remunerata solo per stare il più vicino possibile al suo compagno e lei fece subito di "si" con una espressione incredibilmente solare, giocoso e adorabile.
Alzando gli occhi al cielo, egli acconsentì dunque, fidandosi ormai del tutto della ragazza e della sua attenzione nei confronti degli oggetti del locale, infatti non era mica la prima volta che succedeva che i due fidanzati lavoravano vicini vicini, in perfetta sintonia e passione.
Così, dopo un altra seria di baci languidi e innamorati (anche se le due paroline magiche non erano state ancora dette e tutti i ragazzi dello Shamrock aveva fatto scommesse su quando fosse accaduto) accompagnati da fischi di apprezzamento e applausi, Robyn e Maggie se ne andarono dietro al bancone, lui occupandosi di pulire a terra dietro la cassa e lei di passare la pezza bagnata sul bancone, facendo accomodare i clienti in arrivo con un sorriso gentile e radioso.

{ AUTOCONCLUSIVA }[/tahoma]
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Messaggioda Julie » 16/07/2013, 20:49

Solo quattro? Beh, Maggie lo so che è molto matura per la sua età! Ma questo Robyn? Magari no! E se magari fosse votato in segreto alle Arti Oscure? E se portasse Maggie in posti strani?

Un apprendista Auror votato alle Arti Oscure, questo sì che sarebbe originale...


Commentò Julie, con un sorrisetto ironico verso Simon ed una strizzata d'occhio: sapeva qualcosina di Robyn, ciò che Maggie le aveva raccontato, ed una delle cose che subito aveva colpito la Sanders era il lavoro del ragazzo, o meglio, la sua possibile futura carriera... un Auror.
Insomma, non proprio il massimo per la sorella di una Mangiamorte... era anche per questo che la Setta, il Capo della Setta, anzi, le aveva imposto di mettersi in mezzo alla loro relazione, perché poteva risultare pericolosa; ma più Margaret le parlava di Laars, più alla maggior delle Sanders l'idea di dividerla dal ragazzo le pareva impossibile.
Intanto quella sorta di aperitivo, anche se Simon stava consumando del thé caldo, proseguiva, con Julie che beveva il suo Long Island e consumava gli stuzzichini fritti ed invitanti che le erano stati messi davanti: e mentre si cibava e dissetava il palato, ecco che le venne in mente quella proposta, di organizzare una vacanza tutti e quattro insieme; il sorriso che comparve sulle labbra di Simon, prima incerto e poi radioso, le fece capire che l'idea gli era piaciuta.

Mi piacerebbe tantissimo. Vediamo se riusciamo ad organizzarci!

Perfetto, sono sicura che ci divertiremo da morire... ma tu devi cercare di parlare un po' di più, hai capito? Praticamente ora sto chiacchierando soltanto io, e il Simon che conosco è in grado di sostenere qualsiasi conversazione!


Lo stuzzicò, seppur bonariamente: erano passati tanti anni, ma ricordava che il McDullan di un tempo, con lei, era in grado di parlare per ore, e voleva tornare a quello standard almeno quand'erano insieme, anche perché sennò avrebbero passato il tempo a fissarsi negli occhi in silenzio, e non era proprio il caso.
Stava bevendo un altro sorso di Long Island, quando dalla porta del pub entrò una figura maschile zuppa di pioggia molto avvenente... e sua sorella, Margaret Sanders: lo sguardo di Julie si affilò all'istante, facendolo scorrere sull'intero corpo di quello che, evidentemente, era Robyn Laars; un ragazzo davvero molto bello, ma non per niente la piccola Sanders era sua sorella, ed il buon gusto evidentemente ce l'aveva.
Ma non era solo quello ciò che colpì Julie, quanto il sorriso dolce che illuminava lo sguardo di Maggie ogni volta che si posava su Robyn, ed il modo in cui lo stesso Laars sorrideva alla sorella, con sguardo... innamorato; il modo in cui si sfioravano le mani mentre lavoravano insieme, in cui ogni tanto si scambiavano un piccolo bacio tra un cliente e l'altro... erano innamorati, e si vedeva.
Quel pensiero fece sospirare la maggiore delle Sanders, che si sarebbe presto dovuta trovare ad affrontare un penoso dilemma: se seguire gli ordini della Setta e dunque separare Maggie da Robyn... o lasciare che la sorella fosse felice? Non voleva pensarci ora, tanto non avrebbe comunque saputo prendere una decisione; meglio, allora, attirare l'attenzione di Simon con una frase che, ne era sicura, gli avrebbe fatto prendere un colpo.

Vuoi conoscere il ragazzo di mia sorella?
Allora voltati... e goditi anche la presenza della tua piccola Maggie, visto che è con lui...
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Messaggioda Simon » 17/07/2013, 22:24

Un apprendista Auror votato alle Arti Oscure, questo sì che sarebbe originale...


Si morse il labbro inferiore. Un Auror. Beh, come lavoro non era niente male. Rimase in silenzio sentendosi davvero un idiota. Anche lui da piccolo voleva diventare un Auror. Ricordava bene il suo mito che una volta si presentò a Hogwarts durante i suoi anni scolastici. Si chiamava Augustus Flint. Per Simon era una specie di Eroe. Ogni notte si immaginava accanto a Flint combattendo una qualsivoglia creatura votata al Male. Fece un respiro profondo cercando di calmarsi. Era giusto che Maggie frequentasse un ragazzo con cui si trovava a suo agio. Lui purtroppo non era più nessuno per dirle cosa doveva o non doveva fare.

Hai ragione. Sono stato proprio uno stupido.

Le disse infine quasi in un sussurro, tornando a sorseggiare il suo thè. Rimase un altro poco in silenzio continuando a pensare a come potrebbe assomigliare questo fantomatico fidanzato. Fortunatamente Julie decise di parlare di un altro argomento.

Perfetto, sono sicura che ci divertiremo da morire... ma tu devi cercare di parlare un po' di più, hai capito? Praticamente ora sto chiacchierando soltanto io, e il Simon che conosco è in grado di sostenere qualsiasi conversazione!


Annuì lentamente. Ovviamente era cambiato. Erano passati più di dieci anni da quando si erano visti. Lui si sentiva ancora distante da lei. Non che non si fidasse di lei. Dovevano ricostruire tutto da capo. Almeno per quello che pensava Simon. Posò la tazza sul tavolo e fissò intensamente Julie.

Ju, ci vuole del tempo. Non si può cambiare da un momento all'altro dopo dieci anni. Devi avere pazienza ed essere fiduciosa.

E lei di pazienza, ne aveva ben poca. Almeno a quello che ricordava lo scozzese. Ricordava come si spazientiva quando Simon voleva fare tutto in modo calmo e pacato. Come lui volesse temporeggiare per fare una determinata azione. Sorrise ricordando quei mezzi litigi tra di loro. Alla fine si risolvevano subito o dopo un paio di giorni. Erano comunque sporadici fortunatamente. Cercavano di litigare il meno possibile anche per non far preoccupare la piccola Maggie. Amava entrambi ed ogni volta che uno dei due alzava un poco la voce i suoi occhietti divenivano sempre lucidi. Da straziare il cuore.

Vuoi conoscere il ragazzo di mia sorella?
Allora voltati... e goditi anche la presenza della tua piccola Maggie, visto che è con lui...


Era arrivato il momento. Un brivido dietro la schiena. Non voleva girarsi, aveva paura di girarsi. Fece un respiro profondo. Chiuse gli occhi. Cercò di calmare il suo battito cardiaco. Lentamente girò il viso verso la sua schiena. Vide Robyn. Lo scrutò dalla testa ai piedi. Era un bel ragazzo, certamente non poteva dire il contrario. Rimase in silenzio e si bloccò osservando la figura accanto a lui.
Margaret. La vedeva, la osservava - Merlino quanto è diventata grande...- sussurrò, un sussurro che poteva benissimo udire la ragazza seduta al suo tavolo. Il sorriso si ampliò a dismisura, gli occhi divennero a poco a poco lucidi. Ricordi affioravano veloce nella sua testa. aveva perso dieci anni della sua vita. Aveva perso il suo primo bacio, il suo diploma, le sue prime vacanze. Aveva perso tutto. Magari non l'avrebbe neanche riconosciuto. Magari lo avrebbe odiato per il fatto di non esserci stato in tutti questi anni. Gli si strinse il cuore pensando a tutte queste cose. Si girò lentamente verso Julie. Quel sorriso gioioso ma anche un po amaro sul viso. Gli occhi lucidi che tornarono ad osservare il thè. Subito dopo tornò a sorseggiarlo con gli occhi chiusi. Riaprì le iridi per osservare l'Americana.

Te lo dicevo io che sarebbe diventata bellissima. In fondo è tua sorella.
Simon
 
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Messaggioda La Setta » 20/07/2013, 17:56

- ESTERNO PUB "SHAMROCK" - ORE 18:20 - PIOGGIA CESSATA -

Una notizia sconvolgente, che aveva lasciato di stucco molti dei piani alti della Setta dei 12, compreso lo stesso Eletto Marcus.
Il laboratorio di ricerca in Marocco, dove Julie Sanders era stata sottoposta all'esperimento sul tatuaggio di potenziamento finale, era andato completamente distrutto e ridotto in cenere, tra le fiamme alte ed esplosioni di provenienza sconosciuta.
Niente e nessuno si era salvato, né un solo scienziato né un solo frammento dei tabulati di ricerca e le pergamene con le formule, calcoli che Tezzereth, il miglior dottore sperimentatore della Setta, aveva raggiunto e raggruppato in quasi cinque anni di attività estenuante.
Fortunatamente per loro, Al Shamshir non si trovava al laboratorio al momento dell'attacco e dunque non aveva perso anche lui la vita, ma adesso che più della metà del suo staff migliore era carogna per le iene e i coccodrilli, il tempo necessario per riavere tutti quante quelle formule si era prolungato molto più che un quinquennio, ed era una speranza che non raggiungesse addirittura il decennio.
Non si sapeva quale fosse stata la causa, perché non erano stati lasciati indizi di alcun genere, ed il Supremo, dalla vetta del suo quartier generale in Svizzera, stringeva i pugni chiaramente rabbioso e infuriato più che mai, desideroso di vendetta e morte.
Sguinzagliati tutti i migliori mastini dell'organizzazione e tutte le fonti di investigazione a disposizione, il Supremo aveva anche ordinato un controllo totale e a tappeto di tutti i territori mondiali, richiedendo la collaborazione di ogni Mangiamorte esistente sulla faccia del pianeta, anche quelli che erano in vacanza, a lavoro su altre faccende, tutti quanti, nessuno escluso.
Per questo, uno dei 12 adesso si trovava davanti al locale dove la maggiore delle Sanders se ne stava tranquilla a conversare con una vittima, con il compito di richiamarla ai propri compiti e doveri ed anche il piacere di portarla via all'ennesimo uomo che le girava intorno.
La porta di ingresso si spalancò ed un bestione alto più di due metri, massiccio come non mai tra muscoli e vene sulle braccia, fece la sua entrata.
Con gli occhiali da sole a goccia individuò immediatamente la bellissima femmina che popolava tutti i suoi sogni più caldi e proibiti e dunque si avvicinò, mentre calava momentaneamente il silenzio dentro il pub per via di quella presenza mai vista ed anche un po' inquietante.

Immagine

Giunto fino al tavolino bellamente utilizzato da Julie e dal povero ed ignaro Simon McDullan, Garruk, il Mercenario Killer della Setta, diede una grossa manata sulla superficie di legno che per poco non andò in frantumi, e lanciò un'occhiata eloquente al biondino scozzese che ai suoi occhi appariva poco più che un moscerino.
Prima di parlare però, modulò abbastanza la voce da non sembrare aggressivo, ma anzi, rilassato e sereno.

Sono davvero desolato di rovinare il piacevole aperitivo, ma devo portare via la signorina... Ha da fare.

Assottigliò lo sguardo ulteriormente sul docente di Cura di Hogwarts, con aria abbastanza furiosa e gelosa, sbuffando dalle narici come faceva un drago prima di sputare fuoco, ma subito dopo, cercò di mostrare un apparente contegno ed anzi, gli porse la stessa mano presente prima sul tavolino per farsela stringere in segno di saluto e di educazione, peccato che se Simon avesse tentato a rispondere al gesto (come era anche giusto che fosse, essendo un tipo piuttosto tranquillo e placido), Garruk avrebbe fatto molta forza in modo da spezzargli le ossa della destra, applicando moltissima energia contenuta in quei muscoli quasi sovrumani.
Se ciò fosse andato a buon fine, Garruk confidava nel buon senso della Sanders di fermare qualunque tentativo offensivo o di ribellione da parte dello scozzese, così facendo, le diede un'occhiata più intensa, indicandole di uscire di lì perché doveva parlarle, e si allontanò dal pub senza dare altri spettacoli ed anzi, sorridendo alle poche persone che avevano assistito alla scena, scomparendo dietro la porta di ingresso.
Per la fortuna di Julie, né Robyn, né Margaret si accorsero dell'accaduto perché in quel momento intenti a sistemare i fusti di birra nel magazzino.
Si distanziò di circa una cinquantina di metri, Garruk Lazareus, attendendo di essere raggiunto dalla mora neo Luna Calante, e quando ciò avvenne, le parlò veloce con aria tra lo scazzato e il professionale.

A quanto pare devi reputarti molto fortunata: sarai l'unica a possedere quel tatuaggio per parecchi anni.
Il laboratorio in Marocco è andato distrutto e con esso anche tutti gli studi al suo interno.
Il Supremo vuole vederti, sei la maggiore indiziata, pensa potresti essere dietro a questa faccenda perché desiderosa di avere l'esclusiva sul potenziamento sperimentale dell'organizzazione.
Ci saranno i soliti test
- e per "soliti test" il bestione intendeva legilimens, veritaserum e cruciatus - dopo di che, se ritenuta non colpevole, verrai mandata assieme ad un gruppo di spedizione in giro per il mondo, stiamo cercando disperatamente il colpevole e il Supremo è letteralmente fuori di se... Attenta non l'ho mai vista così.

Con una sola occhiata indicò non troppo distante un bottone al terreno, in realtà una passaporta illegale che conduceva direttamente dentro l'ufficio del Supremo, e il compito di Garruk era assicurarsi che lei toccasse quel bottone e non facesse ipotetici scherzi con la smaterializzazione.
A pochissimi passi dal suddetto oggetto da sfiorare, la voce bassa, cattiva e pesante del "gorilla" richiamò di nuovo l'attenzione della Sanders, dandole un'ultima info aggiuntiva in modo stupido, visto che senza saperlo avrebbe potuto anche mettere in risalto e in buona luce un possibile rivale.

Ah... E vedi di far stare zitto quello sporco n***o a proposito delle nostre soffiate.
Avremmo dovuto preservare noi la vita di tua sorella e non quel secondo classificato perenne di un Asveras.
La prossima volta che lo vedo ficcare il naso nei nostri affari, lo ucciderò, ti avverto!


Infatti Garruk pensava (erroneamente) che fosse stato Marcus, il più a contatto con Nicholas Vireau, a far sapere a Tyslion dei tizi che volevano rapire la sorella di Julie, magari avendolo detto a Veronique che a sua volta poteva averlo comunicato al greco.
Non poteva di certo immaginare che il killer si trovasse lì per puro caso ed allora aveva tratto le conclusioni affrettate, come era suo solito.
Avrebbe potuto rompere le ossa direttamente all'Eletto, come si faceva chiamare, senza dire alla Sanders di dargli comunicazioni, ma purtroppo l'uomo nero era protetto dalla benedizione del Supremo che lo teneva a cuore come un figlio ed allora era costretto ad abbassare il tiro.
Dopo averla vista scomparire con la passaporta, Lazareus annuì tra se, indirizzando le proprie ricerche nella zona del sud-america dove lo aspettava la ormai classica compagna di lavori, Violet, scomparendo così dal territorio di Hogsmeade mentre nessuno passava di lì.

- AUTOCONCLUSIVA -
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Messaggioda Sandyon » 20/07/2013, 18:09

Per effetto dei due tiri col dado da 20 rispettivamente su Talento Fisico e Concentrazione da parte di Simon, decreto che:

1) Garruk stringendo la mano dello scozzese gli spezza il secondo e terzo metacarpo della destra, salvando il primo metacarpo e le dita

2) Tentando di reprimere il sentimento di urlare grazie alla volontà, McDullan emette solo un verso strozzato strabuzzando gli occhi

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Messaggioda Julie » 20/07/2013, 23:35

Ju, ci vuole del tempo. Non si può cambiare da un momento all'altro dopo dieci anni. Devi avere pazienza ed essere fiduciosa.


Avrebbe voluto fargli notare che avere pazienza significava fissarlo in silenzio per ore, visto che di suo non pronunciava mezza parola, nemmeno per fare delle domande stupide, convenevoli che avrebbero potuto alimentare la conversazione...
Ma non disse nulla: in fondo Julie non doveva mica mettercisi insieme davvero... Simon era solo divertimento, una pedina di cui avrebbe sopportato l'incapacità di dialogo per amore di divertimento, di gioco nel mollarlo di nuovo.
E poi, a sua sorella avrebbe fatto piacere riavere McDullan nella sua vita, quindi era un motivo in più per portare pazienza di fronte a quel nulla che rappresentava per lei una conversazione con lui; sorrise dunque, annuendo semplicemente come se non fosse importante, prendendo a mangiare in silenzio la sua porzione di fritti, così da non pensare al silenzio tra loro visto che era impegnata a masticare, annaffiando il tutto col Long Island.
Questo, ovviamente, fino a che Maggie non fece la sua comparsa insieme al neo-fidanzato, Robyn Laars, il quale diede a Julie l'impressione di essere davvero preso dalla piccola Sanders, un particolare che la spinse a malincuore a riflettere seriamente sull'idea di farli mollare. Per sforzarsi di non pensare, comunque, la donna fece presente anche al docente di Cura l'arrivo della sorella minore e del ragazzo, godendosi la sua espressione dolce, malinconica e forse scioccata al tempo stesso: normale, non la vedeva da quando era ancora una bambina... e adesso, colei che si trovava di fronte era una donna, in tutto e per tutto.

Merlino quanto è diventata grande...
Te lo dicevo io che sarebbe diventata bellissima. In fondo è tua sorella.


Sì, è davvero la più bella ventenne che esista al mondo... ma anche il ragazzo che si è scelta non è affatto male.
Stanno bene insieme.


Aria orgogliosa per la sorellina così come la voce, che trasudava ad ogni sillaba la palese soddisfazione della maggiore delle Sanders per la più piccola, per quella creatura così dolce e così unica che avrebbe protetto con tutta se stessa.
Quel momento idilliaco e a tratti statico venne però bruscamente interrotto qualche secondo dopo, quando un bestione alto più di due metri si frappose tra Julie e Simon, distruggendo quasi il tavolino di fronte al quale erano seduti.

Sono davvero desolato di rovinare il piacevole aperitivo, ma devo portare via la signorina... Ha da fare.


Inutile dire che la Sanders lo fissò incazzata come una iena: se Garruk Lazareus si era disturbato per venirla a cercare, significava solo una cosa... guai, grossi guai per la Setta; avrebbe voluto impedire all'uomo di avvicinarsi a Simon in qualsiasi modo, ma non poté evitare quella stretta di mano, sicura che il Mercenario Killer gli avrebbe fatto male, molto.
Lo fissò ancora, incenerendolo con gli occhi scuri, facendogli cenno di aspettarla fuori perché doveva perlomeno congedarsi in qualche modo con Simon onde evitare sospetti.
Non appena Garruk si fosse allontanato, quello stupido scimmione, il volto di Julie si sarebbe contratto in un'espressione ansiosa ed assolutamente preoccupata.

Amore, perdonami... quello è la guardia del corpo di mio padre, sai che le sue ricerche scientifiche sono spesso bersaglio di chi non vuole migliorare la vita dei maghi...
Ti ha fatto male? E' un idiota...


E Simon se lo sarebbe ricordato perfettamente, perché già quando si frequentavano Julie gli aveva spiegato come il padre fosse uno scienziato fuori dal comune in quanto a bravura, e come tale avesse molti nemici, come coloro che non volevano che la vita di tutti migliorasse, così da poter mantenere il potere.
Lo fissò preoccupata, accarezzandogli il braccio della mano che, con molta probabilità, era stata fratturata, esalando un sospiro volutamente tremulo.

Devo andare... scusami...
Se mi è venuto a cercare forse ci sono dei guai... e se è così, devo risolverli prima che Maggie lo venga a sapere, perché non voglio farla preoccupare.
Puoi perdonarmi?


Sguardo e voce preoccupati, sapeva che Simon l'avrebbe compresa, e che almeno a parole l'avrebbe perdonata: si sarebbe sdebitata con lui, soprattutto perché si era praticamente giocato una mano, per colpa sua.
Gli diede un bacio sulle labbra, dolcemente, accarezzandogli un'ultima volta il braccio prima di alzarsi in piedi e con un "Non dire niente a Maggie, ti scrivo appena è tutto finito!" lo lasciò così, da solo, dentro il pub, raggiungendo Garruk con un'aria che scocciata era davvero un eufemismo.

Spero per te che sia importante, razza di un incosciente! Era proprio necessario rompergli una mano?!
... avanti, parla! Che succede?


A quanto pare devi reputarti molto fortunata: sarai l'unica a possedere quel tatuaggio per parecchi anni.

E questo ora che diavolo significa?

Il laboratorio in Marocco è andato distrutto e con esso anche tutti gli studi al suo interno.
Il Supremo vuole vederti, sei la maggiore indiziata, pensa potresti essere dietro a questa faccenda perché desiderosa di avere l'esclusiva sul potenziamento sperimentale dell'organizzazione.


Oh, certo, come se fossi abbastanza potente da distruggere un laboratorio intero da sola e senza farmi beccare da nessuno...


Chiaro che per lei fosse una st******a bella e buona: come avrebbe mai potuto far esplodere un intero laboratorio senza alcun complice - perché altrimenti qualcuno l'avrebbe scoperto molto prima - e soprattutto senza farsi vedere? Quella donna doveva essere pazza, ma se tanto ci teneva a comportarsi in modo ridicolo, che facesse pure.

Ci saranno i soliti test dopo di che, se ritenuta non colpevole, verrai mandata assieme ad un gruppo di spedizione in giro per il mondo, stiamo cercando disperatamente il colpevole e il Supremo è letteralmente fuori di se... Attenta non l'ho mai vista così.

Dovrebbe darsi una calmata e riflettere prima di agire, non è lei quella che predica sempre di usare il cervello?
Tsk, come le pare, mi facesse tutti i test che vuole, non ho nulla da nascondere.


Si avvicinò al bottone indicatole da Garruk, capendo che era una Passaporta probabilmente per il Quartier Generale della Setta, e si avvicinò per sfiorarlo: prima che questo accadesse, però, la voce dell'altro la raggiunse di nuovo, facendola voltare sorpresa.

Ah... E vedi di far stare zitto quello sporco n***o a proposito delle nostre soffiate.
Avremmo dovuto preservare noi la vita di tua sorella e non quel secondo classificato perenne di un Asveras.
La prossima volta che lo vedo ficcare il naso nei nostri affari, lo ucciderò, ti avverto!


Asveras?


Ripeté lei, sorpresa: qualcuno aveva attentato alla vita di Maggie?
E Tyslion... lui l'aveva protetta?
Sorrise lentamente, compiaciuta, scuotendo il capo in direzione del Mercenario.

Azhad non va a riferire dei nostri piani all'esterno, e soprattutto con Asveras non ha contatti, lo so per certo. Evidentemente si trovava lì per caso, e ha voluto proteggere Margaret...
E me.
Ci vediamo, Lazareus!


E con quelle ultime parole, che sapeva avrebbero scatenato la gelosia cieca di Garruk, la Mangiamorte scomparve nel nulla, pronta a dimostrare a Lei che non c'entrava nulla con l'esplosione del laboratorio in Marocco, e ripromettendosi che presto, molto presto, avrebbe posto il suo personale ringraziamento a Tyslion Asveras.

[Exit]
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Messaggioda Sandyon » 21/07/2013, 16:02

Simon può tirare un D20 al quale risultato sommerà la Perspicacia e il Sesto Senso per sapere se crederà o meno alle parole di Julie, la quale può contrastare la prova tirando a sua volta un D20 al risultato sommerà il Talento e il Carisma Artistico:

Se Julie fa più di Simon = Simon crederà alle parole della donna

Se Julie e Simon pareggiano = Simon crederà a Julie al 70%, lievemente sospettoso della faccenda

Se Simon fa più di Julie con meno di 5 punti di scarto = Simon crederà a Julie al 50%, insospettendosi della faccenda

Se Simon fa più di Julie con più di 5 punti di scarto = Simon crederà a Julie al 10%, reputando la faccenda quasi sicuramente falsa


Bonus di Julie per i sentimenti provati da Simon: +3

Malus di Simon per i sentimenti provati verso Julie: -3

Malus per il dolore alla mano da parte di Simon: Nessuno

Per questa prova SI APPLICA l'effetto dell'Amuleto MagiFortunato
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Messaggioda Simon » 21/07/2013, 21:18

Sì, è davvero la più bella ventenne che esista al mondo... ma anche il ragazzo che si è scelta non è affatto male.
Stanno bene insieme.


Come poteva darle torto. Maggie sembrava così contenta. Così piena di vita. Si era ricreduto lo Scozzese nel vederli scappare dietro il magazzino. Rimase un attimo in silenzio annuendo alle parole di Julie.

Non vedo l'ora di conoscerlo questo Robyn.

Le disse poi tranquillamente sorseggiando il thè che si trovava sul suo tavolo. Di tanto in tanto osservava Julie. Era felice. Era felice di stare con lei, di aver rivisto Maggie, di stare tranquillo dopo un periodo di avventure bizzarre. Sembrava quasi essere tornato a dieci anni fa, loro due, la prima volta che uscirono insieme. Simon era molto timido, lei più spigliata. Se fosse tornato indietro non avrebbe fatto lo stesso sbaglio. Sarebbe rimasto, sarebbe rimasto con lei cercando di rimanerle accanto. Era perso nei suoi pensieri quando vide il tavolo incrinarsi. La tazza di thè cadde per terra. Simon seguì quella mano enorme che si trovava sul piano. Gli occhi salirono verso il gomito, poi la spalla, ed infine verso la testa. Una montagna, ecco cosa si trovò di fronte il povero McDullan.

Sono davvero desolato di rovinare il piacevole aperitivo, ma devo portare via la signorina... Ha da fare.

Inarcò un sopracciglio al modo di fare brusco di quel tipo. Deglutì sonoramente rimanendo stizzito. Si rilassò quando lui gli porse la mano. Forse per chiedergli scusa. Povero Simon. Si alzò in piedi, come giusto che sia e strinse la mano della montagna. Sentì molta più forza del necessario. Cercò di trattenersi dal dolore ma quel "Crack" raggiunse il suo sistema nervoso. Era riuscito a non urlare. Si limitò ad un verso strozzato. Si accasciò sulla sedia tenendosi il polso della mano rotta. Che aveva che non andava quel tizio? Non parlò comunque, rimase in silenzio per sopportare il dolore che adesso stava pulsando all'interno della sua mano. Un paio di dita riusciva a muoverle, le altre erano completamente ferme o richiedevano tanto dolore per essere mosse di qualche millimetro. Non ci voleva proprio. La mano rotta era proprio la mano prima del Professore. Sicuramente avrebbe avuto più difficoltà nelle cose di tutti i giorni.

Amore, perdonami... quello è la guardia del corpo di mio padre, sai che le sue ricerche scientifiche sono spesso bersaglio di chi non vuole migliorare la vita dei maghi...
Ti ha fatto male? E' un idiota...


Ovviamente Julie si mosse verso di lui immediatamente. Cercò di farla stare tranquilla. Un cenno di diniego con la testa.

No...non ti preoccupare...

Le disse con un filo di voce. Ci sarebbe stato bisogno di ghiaccio, tanto ghiaccio. Era tentato di mettere la mano nel frigo dietro il bancone. No, non doveva creare problemi. Non nel locale di Robyn, il ragazzo di Maggie. Si umettò le labbra tornando ad osservare Julie con gli occhi un poco lucidi per il dolore.

Devo andare... scusami...
Se mi è venuto a cercare forse ci sono dei guai... e se è così, devo risolverli prima che Maggie lo venga a sapere, perché non voglio farla preoccupare.
Puoi perdonarmi?
Non dire niente a Maggie, ti scrivo appena è tutto finito!


Lo lasciò così. Con una mano rotta e tante domande nella testa. Il giovane cameriere si avvicinò per poter prendere la tazza frantumata per terra. Simon lo interruppe, prendendo in prima persona i cocci e poggiandoli sul tavolino. Cavoli, era proprio un buon thè. Voleva grattarsi la nuca, ma dovette usare la sinistra per farlo, più scomoda ovviamente. Rimase in silenzio, seduto a quel tavolo per ore quando Julie uscì per non rientrare più. Aveva riflettuto su quello che era successo. Che razza di guardia del corpo era? Perchè ha dovuto fare quello che aveva fatto? In fondo Simon non c'entrava niente. Un piccolo dubbio si insinuò nella mente del Professore. E se lei non avesse smesso di frequentare quella brutta gente? E se tutto quello che stava facendo era solo una messinscena? Un cenno di diniego con la testa. Tutto era probabile. Per ora Simon decise di darle il beneficio del dubbio. Ma quei pensieri non lo lasciarono perdere neanche per un secondo. No. Non le avrebbe parlato dei suoi dubbi. Se li sarebbe tenuti per se, fino a che non avesse trovato una prova della sua innocenza o colpevolezza. Come si diceva nei tribunali babbani? Ah si, innocente fino a prova contraria. E così decise di fare lo Scozzese. Si alzò dal tavolo. Era rimasto quasi da solo. Vide anche Robyn e Maggie uscire fuori per andare chissà dove. Si avvicinò alla cassa pagando tutto. Aveva anche dato un surplus per la tazza rotta. La pioggia era cessata. Si tenne ancora la mano rotta con l'altra. Doveva andare da qualche parte a farsi medicare. Rifletté velocemente sulle varie opzioni. Annuì poi ad una di esse cominciando a camminare cercando di non sbattere l'arto offeso con persone ed oggetti. Così finì la sua prima uscita con Julie. Bella giornata proprio. Speriamo che i suoi dubbi siano infondati e che possa veramente pensare ad una vita felice...con lei.


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Messaggioda Sandyon » 21/07/2013, 21:45

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