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da Vergil » 09/10/2014, 23:11
Ho provato una forte gelosia perché... ecco, perché egoisticamente avrei voluto che tutte le sue attenzioni fossero rivolte verso di me e non verso Ymir...
Uhm...
Ma mentre ballavano non ho desiderato essere al suo posto. Mi sarebbe piaciuto solo che avesse pensato prima a me.
Che avesse pensato prima a te...
Tamburellò con le dita sul tavolino, riflettendo attentamente su quelle ultime parole, provando a dare loro il giusto peso. Conosceva abbastanza bene la ragazza e conosceva altrettanto abbastanza bene l'età che stava affrontando, essendoci passato da molto poco. Tuttavia quei drammi, o almeno buona parte, non avevano fatto parte della sua esistenza in quanto maschio e quindi avrebbe desiderato poterla mandare da una persona grande quanto lui ma... femmina! Purtroppo però non conosceva alcuna persona che facesse al caso suo, nessuna con la quale avesse la confidenza necessaria e che avesse anche il giusto grado di conoscenza in materia. Dunque doveva provare a districare da solo quella immane matassa che la O'Neill si era creata completamente da sola e nella quale si stava aggrovigliando sempre di più.
Non so risponderti esattamente perchè ho cercato quanto più possibile di non pensare proprio a quello... Però non sono riuscita a fare a meno di pensare che Jorge è molto più carino di prima e che...insomma...che cosa proverei a baciarlo...
Può essere condizionamento, oppure presa di coscienza, all'effettiva.
Te lo giuro Ver, ci ho pensato che le mie possono essere solo paranoie e che stanno ingigantendo tutta la situazione, l'ho fatto davvero! Ma ogni volta che cerco di analizzare l'intera situazione, il senso di colpa mi soffoca e mi fa venire una gran voglia di piangere... e a quel punto cado nel panico e non riesco più a capire se sono veramente innamorata o no del mio ragazzo o se per Jorge provo solo amicizia o qualcosa di più...
Ehi ehi ehi, datti una calmata, non è mica la fine del mondo! O meglio, probabilmente per te lo è ma ti posso assicurare che stai esagerando. Un bel respiro, avanti...
Il tono con il quale parlò non era affatto grave, né tantomeno imperativo, soltanto calmo, pacato e immensamente amichevole, confidenziale. Cercò di richiamare il suo sguardo e le fece un sorriso carico di conforto e gentilezza, mentre i suoi occhi trasmettevano solo placida calma. L'intento del Prefetto era rallentare i battiti cardiaci dell'amica e allo stesso tempo farla tornare più lucida, poiché per aiutarla necessitava di tutta quanta la sua concentrazione ed attenzione, altrimenti sarebbero potuti andare avanti a parlare e ipotizzare catastrofi per altre due ore senza arrivare minimamente a nulla. Certo che il Sergente aveva combinato proprio un bel casino ed anche con un gesto molto semplice, ma d'altronde, le più grandi tragedie partivano sempre dai piccoli dettagli, un insegnamento di vita sempre "by papà".
Meglio?
Ok, cercherò di essere molto sincero con te, ma non voglio che parti subito ad alta quota disperandoti altrimenti ti assicuro che il discorso si chiude qui: allora, è probabile che la tua relazione, o meglio, il tuo rapporto con Jorge sia stato sicuramente compromesso. Non potrete mai più recuperare, in alcun modo, ma attenzione, non è una cosa sbagliata, perché i rapporti si modificano, si evolvono con le persone e non si può rimanere puri e casti per tutta la vita...
Prima che "Pomodorina" potesse controbattere, Vergil tagliò subito corto.
Fox e Stevens sono due casi a parte che andrebbero studiati con maggiore approfondimento! Tu e Alvares non siete Ethan e Miyabi, prima di tutto perché loro sono partiti da un approccio molto diverso: c'era del tenero fin dall'inizio. ... Che poi nessuno dei due pare essere ancora arrivato alla pubertà, quello è un altro discorso!
Si sperava che riuscisse a strapparle anche solo un piccolo sorriso per stemperare la tensione.
Il fatto che non ti vedi moltissimo col tuo ragazzo è da mettere in conto. La mancanza a volte fa brutti scherzi, ma è chiaro che tu dici "non posso metterci la mano sul fuoco". So che preferiresti non coinvolgere Jorge avendo visto come si è comportato alla festa, ma solo lui può darti le risposte che cerchi. Dovresti prenderlo per le spalle e dirgli "Ehi, io avevo un fiume tra le cosce e tu un manico di legno avere sotto mano una scopa, si può sapere cosa Voldemort ci ha preso oppure no? Ti sei dato una spiegazione? Ti sei fatto qualche domanda, zuccone?!". Magari ciò che ti dirà ti aprirà la mente, o magari no, ma è giusto e fondamentale provarci, senza cercare oracoli esterni. Sono felice che mi hai designato come consigliere, ma spesso i migliori consiglieri sono gli impulsi e le sensazioni.
Stava dicendo delle cose sagge oppure delle emerite idiozie? Probabilmente il suo non era un giudizio universalmente esatto, molti avrebbero potuto dire tutt'altro, ma lei era andata da lui e il Cartwright si era sentito di riassumere la questione in quelle poche battute, dando una sua opinione ma invitandola a non scappare dal confronto. Era consapevole che per l'irlandese non sarebbe stato affatto facile mettersi a tavolino con Alvares, perché col portoghese avevano condiviso tantissimo e quello era il loro primo vero problema come coppia, sia di amici che di "altro", eventualmente. Caroline Priscilla doveva vivere ogni esperienza nel modo giusto e soprattutto con il desiderio di conoscere la realtà, anche se a volte quest'ultima poteva rivelarsi difficile e durissima da accettare.
E se sarà necessario dagli un bacio sulle labbra e vedi che cosa ti suscita. Nella migliore dei casi ti farà solo un gran ribrezzo oppure lo troverai fuori luogo. Ti conosco, so che ti sentiresti in colpa col tuo ragazzo, ma pensa se per questa confusione mandassi a gambe all'aria il tuo rapporto con Devo? Ci sono momenti nei quali le riprove non sono solo risolutive ma anche molto pericolose. Quindi in sostanza la tua domanda dovrebbe essere: voglio sapere o no la verità?
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da Caroline Priscilla » 10/10/2014, 12:02
Ehi ehi ehi, datti una calmata, non è mica la fine del mondo! O meglio, probabilmente per te lo è ma ti posso assicurare che stai esagerando. Un bel respiro, avanti...
Come suo solito, quando si parlava di affrontare i problemi, la piccola O'Neill era caduta in uno stato di agitazione e nervosismo, il cui effetto sulla sua parlantina era simile a quello di una mitragliatrice a raffica sparata a zero sulle povere orecchie indifese del Cartwright. Cappie sollevò lo sguardo, fissando i propri occhi in quelli cristallini dell'amico, che in quel momento stavano cercando trasmetterle tranquillità e serenità. Non le era affatto facile non agitarsi quando in ballo c'era non soltanto il suo rapporto con Jorge, ma anche quello che con Devo. La Tassorosso aveva iniziato a pensare che forse quei sentimenti che reputava forti nei confronti dell'americano, tali non erano e che in realtà l'amore che credeva di provare fosse solo una forte infatuazione. Di sicuro, a metterci il suo bel carico da novanta, c'era anche la concezione che Nightmare aveva della maggior parte delle ragazze: a causa dei suoi trascorsi, infatti, l'ex studente della Cyprus era convinto che nessuna donna meritasse il suo rispetto, paragonandole alla stregua di semplici puttane. La O'Neill, ora che si trovava a dover affrontare una crisi, sentiva ancora di più la pressione psicologica che quel modo di pensare le spingeva addosso, giustificando almeno in parte l'agitazione che l'aveva assalita quando aveva provato quelle strane sensazioni nei confronti del migliore amico.
Meglio?
La Tassorosso ebbe bisogno di ben più di un respiro per calmarsi, ma alla fine, cercando di esercitare un certo controllo su di sè, riuscì a mitigare almeno un po' l'ansia. Fece un cenno d'assenso verso il professore di Volo, dandogli così modo di esprimere il proprio parere su tutta quella vicenda.
Ok, cercherò di essere molto sincero con te, ma non voglio che parti subito ad alta quota disperandoti altrimenti ti assicuro che il discorso si chiude qui: allora, è probabile che la tua relazione, o meglio, il tuo rapporto con Jorge sia stato sicuramente compromesso.
Era facile per lui dire che non avrebbe dovuto disperarsi nel sentirsi dire quelle parole! Lei non voleva che il suo rapporto con Jorge fosse compromesso, voleva continuare ad essergli amica, a stargli vicino, insomma non voleva assolutamente rischiare di perderlo. Se i suoi sentimenti (reali o meno) avessero messo a rischio il suo futuro insieme al portoghese, la O'Neill li avrebbe soffocati fino a quando non fossero spariti del tutto, preferendo soffrire unicamente lei stessa piuttosto che vedere Jorge fuori dalla sua vita. Quello almeno fu il primo pensiero della ragazza, supportato naturalmente dalla paura che provava nei confronti delle conseguenze di quella storia. Ma alla fine, ragionandoci con calma, sapeva che non sarebbe mai riuscita a fare una cosa del genere, per amore di un'ideale che superava ben oltre quello per Devo o, eventualmente, per il delfino: la verità.
Non potrete mai più recuperare, in alcun modo, ma attenzione, non è una cosa sbagliata, perché i rapporti si modificano, si evolvono con le persone e non si può rimanere puri e casti per tutta la vita...
Il discorso di Vergil era sensato e questo sollevò molto il morale della tassetta. Certo, lei poteva citargli due esempi di purezza e castità viventi, ma proprio quando Cappie fu in procinto di parlare, il ragazzo aveva già compreso i suoi pensieri e l'anticipò, scartando a priori il caso che stava per presentargli.
Fox e Stevens sono due casi a parte che andrebbero studiati con maggiore approfondimento! Tu e Alvares non siete Ethan e Miyabi, prima di tutto perché loro sono partiti da un approccio molto diverso: c'era del tenero fin dall'inizio. ... Che poi nessuno dei due pare essere ancora arrivato alla pubertà, quello è un altro discorso!
Sorrise debolmente, ma Cappie non si sentiva ancora abbastanza tranquilla da lasciarsi andare ad una risata più allegra e spensierata. Fece cenno invece a Vergil di proseguire, ansiosa di scoprire quale consiglio il Tassobello le avrebbe dato.
Il fatto che non ti vedi moltissimo col tuo ragazzo è da mettere in conto. La mancanza a volte fa brutti scherzi, ma è chiaro che tu dici "non posso metterci la mano sul fuoco". So che preferiresti non coinvolgere Jorge avendo visto come si è comportato alla festa, ma solo lui può darti le risposte che cerchi. Dovresti prenderlo per le spalle e dirgli "Ehi, io avevo un fiume tra le cosce e tu un manico di legno, si può sapere cosa Voldemort ci ha preso oppure no? Ti sei dato una spiegazione? Ti sei fatto qualche domanda, zuccone?!". Magari ciò che ti dirà ti aprirà la mente, o magari no, ma è giusto e fondamentale provarci, senza cercare oracoli esterni. Sono felice che mi hai designato come consigliere, ma spesso i migliori consiglieri sono gli impulsi e le sensazioni.
Annuì silenziosa, perchè sapeva che in fondo aveva sempre saputo che quella era la cosa migliore da fare. Tuttavia, la Tassorosso aveva comunque sperato di riuscire a far luce sui suoi sentimenti da sola, senza dover per forza raccontare tutto quanto al delfino. Questo perchè una parte della O'Neill si sentiva in colpa si, ma non solo per Devo: era lei che si stava facendo tutti quei problemi, lei che avrebbe iniziato un discorso scomodo, lei che a causa della sua incessante ricerca della verità avrebbe messo a rischio il suo rapporto con Jorge. Insomma, se l'amicizia fra di loro si fosse conclusa, Cappie sapeva che la colpa sarebbe stata solo e unicamente sua. Forse il delfino aveva taciuto i suoi dubbi perchè non voleva rovinare il loro bellissimo rapporto, ma lei, pur di sapere, sarebbe stata capace di arrivare fino a fondo, pagandone il giusto prezzo.
E se sarà necessario dagli un bacio sulle labbra e vedi che cosa ti suscita. Nella migliore dei casi ti farà solo un gran ribrezzo oppure lo troverai fuori luogo. Ti conosco, so che ti sentiresti in colpa col tuo ragazzo, ma pensa se per questa confusione mandassi a gambe all'aria il tuo rapporto con Devo? Ci sono momenti nei quali le riprove non sono solo risolutive ma anche molto pericolose. Quindi in sostanza la tua domanda dovrebbe essere: voglio sapere o no la verità?
Si...- fu la prima parola che disse dopo il lungo monologo di Vergil, una parola che quas le graffiava la gola -Vivo ogni giorno della mia vita nell'incertezza- si riferiva a suo padre, naturalmente, all'incertezza nata dal non sapere che cosa gli fosse accaduto esattamente -e non sono disposta a lasciare che altri dubbi mi scombinino l'esistenza.- anche a costo di vedere la propria storia con Devo finire o il suo rapporto con Jorge mandato a puttane. Sul piatto della bilancia, quale delle due le avrebbe fatto più male? Cappie non sapeva decidersi in quel momento, mentre gli occhi le diventavano più lucidi, incapace di trattenere oltre le lacrime. -Ma questo non significa che la verità non possa spaventarmi. Qui non si tratta solo di rovinare la mia storia con Devo, ma di affossare anche il mio rapporto con Jorge. E se una cosa del genere accadesse, sarebbe solo ed esclusivamente per colpa mia...
Era quello il vero punto della questione, il grosso peso che schiacciava il cuore della tassetta e le impediva di dormire la notte.
E poi, come posso baciarlo e fare questo a Devo? Mi sono ripromessa che sarei sempre stata sincera con lui, perchè non volevo che mi considerasse come le altre, non volevo che mi considerasse...una puttana...- probabile che il Cartwright non avrebbe capito molto che tipo di relazione c'era fra lei e il resto del mondo femminile, ragion per cui la tassetta poco dopo aggiunse un ulteriore spiegazione -Lui ha sempre pensato che le ragazze non meritassero alcun rispetto...a c-causa del suo passato... All'inizio pensava di me le stesse cose, ma poi col passare del tempo...ha cambiato idea e questo mi ha fatto sentire speciale...Ma se ora andassi da lui a dirgli ciò che intendo fare- perchè per la ragazza era inammissibile che potesse nascondere qualcosa del genere al proprio fidanzato -Lui...lui mi odierà...come ha sempre fatto con le altre ragazze...
Insomma, il suo era un circolo vizioso perchè ovunque si girasse non riusciva a vedere niente altro che problemi. Voleva vedere Jorge e parlargli subito e provare a vedere se realmente, baciandolo, i suoi sentimenti fossero diventati più chiari; ma al contempo il pensiero di fare del male al proprio ragazzo la uccideva, oltre al fatto che non sarebbe mai riuscita a mentirgli, a fare qualsiasi cosa alle sue spalle. Insomma, doveva vedere fin dove il trasporto per il portoghese l'avrebbe spinta: se si fosse fermata in tempo, forse avrebbe avuto ancora qualche chance con l'americano; se invece avesse oltrepassato la linea...allora l'amore per Nightmare non era poi così forte.
Lo so, Vergil, lo so: il mio è solo uno sfogo, ne sono consapevole e stai tranquillo, parlerò con Jorge di questa storia...- non era un modo per rassicurare l'amico, ma per fargli capire che aveva compreso il suo discorso e anche se il quel momento le lacrime le stavano rigando il viso, aveva ben presente quale fosse la cosa giusta da fare -Ma prima ho bisogno di qualche giorno per capire come approcciarmi e cosa dirgli esattamente. Non posso andare da lui e baciarlo come se nulla fosse, di punto in bianco no?
Cercò di scherzare, sollevando gli angoli della bocca all'insù anche se era palese ed evidente che quel sorriso le stava richiedendo uno sforzo enorme.
E se io scoprissi di provare qualcosa per lui, ma lui non ricambia i miei sentimenti? Che cosa dovrei fare...in quel caso?
Aveva paura della risposta, perchè dentro di lei la sua coscienza le diceva che la cosa migliore sarebbe stata non vederlo per un bel po' di tempo, fino a quando quei sentimenti non fossero morti e sepolti del tutto dentro di lei.
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da Vergil » 10/10/2014, 14:22
Quindi in sostanza la tua domanda dovrebbe essere: voglio sapere o no la verità?
Sì...
Ottimo, questo è un buon inizio!
Vivo ogni giorno della mia vita nell'incertezza e non sono disposta a lasciare che altri dubbi mi scombinino l'esistenza.
Sagge parole...
Ma questo non significa che la verità non possa spaventarmi. Qui non si tratta solo di rovinare la mia storia con Devo, ma di affossare anche il mio rapporto con Jorge. E se una cosa del genere accadesse, sarebbe solo ed esclusivamente per colpa mia...
Da un lato la ragazzina aveva ragione: molte radici del problema partivano proprio da lei e dalle sensazioni provate nei confronti del Sergente, ma il detto "Al cuor non si comanda" non era campato in aria, purtroppo c'erano dei risvolti della vita che non si potevano contemplare fino all'ultimo e bisognava imparare a conviverci senza darsi colpe eccessive, ma soltanto quelle umane, quelle naturali e realmente proprie, senza addossarsi il dolore o la frustrazione altrui. Poteva esser triste per quel che stava succedendo e per le emozioni che avrebbe suscitato nel fidanzato e nel migliore amico, ma non doveva dannarsi come se l'avesse voluto fare apposta, quello era sbagliato, quello era superfluo, perché mai e poi mai una ragazza come la O'Neill avrebbe potuto pensare di scombinare le vite altrui conscia del risvolto di ogni suo comportamento o stato d'animo.
E poi, come posso baciarlo e fare questo a Devo? Mi sono ripromessa che sarei sempre stata sincera con lui, perché non volevo che mi considerasse come le altre, non volevo che mi considerasse... una puttana...
E da quando tutte le ragazze sono delle puttane scusa?!
Lui ha sempre pensato che le ragazze non meritassero alcun rispetto... a c-causa del suo passato... All'inizio pensava di me le stesse cose, ma poi col passare del tempo... ha cambiato idea e questo mi ha fatto sentire speciale... Ma se ora andassi da lui a dirgli ciò che intendo fare... Lui... lui mi odierà... come ha sempre fatto con le altre ragazze...
Immagino che come minimo il tuo ragazzo abbia avuto dalle tre alle quattromila fidanzate, giusto?
Inarcò il sopracciglio, scuotendo il capo. Se adesso ci si metteva anche quella follia di mezzo, davvero Cappie non ne sarebbe uscita più.
Senti, possiamo mettere da parte Devo per qualche secondo? Ora, non voglio sminuire il trauma che ha subito in passato, per carità, lungi da me, non lo conosco e non conosco la sua storia, ma trovo soggettivamente assurdo fare di tutta l'erba un fascio per una esperienza: è come se, visto che tuo padre è stato presumibilmente ucciso, tu ti mettessi a pensare che tutte le persone del mondo siano assassini! ... Sto uscendo fuori dall'argomento, scusami, quello che volevo dire era altro, ovvero che non puoi andargli a dire che cosa intendi fare, perché calcolando che non sai ancora che peso avrebbe in te, rischieresti, come ho detto di prima, di mandare a quel paese tutto il tuo rapporto! Cappie dare un bacio a Jorge tutto è meno che un tradimento verso Devo! Tradire significa anche in minima parte volere che avvenga qualcosa e tu, ora come ora, tutto vorresti meno che dare un bacio ad Alvares. Ti serve, è necessario, ma non lo vuoi, se ci fossero altre soluzioni possibili, attueresti prima quelle tenendo questa per ultima.
Ma come si poteva pensare minimamente che Caroline Priscilla O'Neill fosse una troia? Non nel senso eccitativo intimo del termine, possibilmente sotto le coperte si scopriva una porno diva, ma a livello puramente interiore, come una caratteristica negativa da affibbiare ad un individuo di sesso femminile. Vergil scosse il capo, trovando tutta quella situazione davvero assurda. Lei e Jorge si era ficcati in un pasticcio tremendo e per cosa? Due bacetti sul collo e un alzabandiera di troppo. Se avessero scoperto di provare qualcosa di più l'uno per l'altra, allora sarebbe stato "semplice", ovvero rivedere la loro relazione, ma se invece le sensazioni non fossero state reciproche, allora come si sarebbero dovuti comportare? Gran bel domandone, un domandone che venne in mente anche alla "piccoletta", come l'aveva chiamata Axell poco prima.
Lo so, Vergil, lo so: il mio è solo uno sfogo, ne sono consapevole e stai tranquillo, parlerò con Jorge di questa storia... Ma prima ho bisogno di qualche giorno per capire come approcciarmi e cosa dirgli esattamente. Non posso andare da lui e baciarlo come se nulla fosse, di punto in bianco no?
Beh, dipende, potrebbe essere una soluzione. Nessuna preparazione, dritti al punto e quel che succede succede, ma so che non ne saresti capace.
E se io scoprissi di provare qualcosa per lui, ma lui non ricambiasse i miei sentimenti? Che cosa dovrei fare... in quel caso?
Ingoiare il boccone amaro, far presente la cosa al tuo attuale partner e cominciare un lungo periodo di solitudine. Non mi va di indorare alcuna pillola, Tassetta mia, è giusto che tu sappia che corri dei grossi rischi, ma se non altro nulla è deciso. Potrebbe anche essere che il Sergente decida di provare a considerarti sotto un altro punto di vista ed accorgersi di ricambiarti piano piano, oppure potrebbe essere lui ad avere il colpo di fulmine improvviso e tu invece renderti conto che non provi niente. La variabili sono parecchie e stando qui a parlarne solo con me, non verrai mai a capo di nulla...
Piccolo momento di pausa e silenzio.
... Kelly cosa ne pensa di tutta questa faccenda? Le hai accennato qualcosa? Qual è la sua opinione?
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da Caroline Priscilla » 10/10/2014, 16:21
In che razza di guaio si era cacciata a causa di alcuni semplici baci! Cappie era diventata un piccolo acquedotto, lasciando che le lacrime le scossero giù lungo le guance e sfogando in quel modo, almeno in parte, la tensione e il nervosismo che per tre giorni aveva portato dentro di sè. Il resto lo fece Vergil, aiutandola a capire meglio quale fosse il giusto comportamento che avrebbe dovuto adottare per risolvere quella faccenda. Non si trattava solo di risalire dal fondo dove le sue paranoie l'avevano gettata: Cappie doveva comprendere quanto di ciò che stava provando era realtà o frutto, per modo di dire, della sua fantasia. Ma per farlo doveva trovare la forza e il coraggio di affrontare Jorge a viso aperto e capire insieme a lui che direzione avrebbero dovuto prendere le loro strade. Questo, almeno per il momento, era ciò che la ragazza aveva percepito dall'intera chiacchierata con l'amico. Certo, c'erano ancora tante carte da scoprire (come ad esempio la paura che stava provando per la reazione del suo ragazzo), ma anche in quello il professore di Volo le diede una mano, facendole comprendere quale questione fra le due fosse la più urgente.
Senti, possiamo mettere da parte Devo per qualche secondo? Ora, non voglio sminuire il trauma che ha subito in passato, per carità, lungi da me, non lo conosco e non conosco la sua storia, ma trovo soggettivamente assurdo fare di tutta l'erba un fascio per una esperienza: è come se, visto che tuo padre è stato presumibilmente ucciso, tu ti mettessi a pensare che tutte le persone del mondo siano assassini!
Trasalì quando il Cartwright pronunciò la parola "ucciso" come se ad un tratto avesse compreso una verità che la Tassorosso era l'unica a conoscere. In realtà era molto facile, andando per logica, intuire che se la O'Neill credeva che suo padre fosse morto, probabilmente qualcuno avrebbe dovuto ucciderlo visto che il suo corpo non era mai stato ritrovato. Certo, c'era chi un po' a battuta un po' seriamente, aveva ipotizzato che in quel momento le spoglie di O'Neill senior giacessero nello stomaco di uno dei draghi del quale si prendeva cura, ma la tassetta, così come gli investigatori più seri, si rifiutava di pensare che una cosa del genere fosse la verità.
... Sto uscendo fuori dall'argomento, scusami, quello che volevo dire era altro, ovvero che non puoi andargli a dire che cosa intendi fare, perché calcolando che non sai ancora che peso avrebbe in te, rischieresti, come ho detto di prima, di mandare a quel paese tutto il tuo rapporto! Cappie dare un bacio a Jorge tutto è meno che un tradimento verso Devo! Tradire significa anche in minima parte volere che avvenga qualcosa e tu, ora come ora, tutto vorresti meno che dare un bacio ad Alvares. Ti serve, è necessario, ma non lo vuoi, se ci fossero altre soluzioni possibili, attueresti prima quelle tenendo questa per ultima.
Annuì silenziosa alle parole di Vergil, che sapeva essere vere: se avesse potuto in quel momento avrebbe preferito baciare un Orclumpo, piuttosto che Jorge o anche il suo ragazzo. Naturalmente la sua era una reazione molto estrema, dettata dal fatto che avvertiva il peso di tutta quella situazione. Il Tassobello stava facendo un ottimo lavoro su di lei: Cappie sentì il proprio cuore alleggerirsi all'istante, almeno sul fronte Nightmare. Era vero, non voleva tradirlo per proprio piacere personale, voleva soltanto capire di più i propri sentimenti e dove l'avrebbero portata se li avesse seguiti. Anche in quello l'inesperienza e l'ingenuità della tassetta rischiavano di giocarle un brutto scherzo, ma si sperava che col tempo l'irlandese avrebbe compreso che certe reazioni (del proprio corpo, del proprio cuore) erano del tutto normali e non avrebbe dovuto farsene una colpa. C'era solo un ultimo punto che spaventava ancora la Tassorosso: ovvero scoprire di provare realmente qualcosa per il delfino ma non esserne ricambiata.
Ingoiare il boccone amaro, far presente la cosa al tuo attuale partner e cominciare un lungo periodo di solitudine. Non mi va di indorare alcuna pillola, Tassetta mia, è giusto che tu sappia che corri dei grossi rischi, ma se non altro nulla è deciso. Potrebbe anche essere che il Sergente decida di provare a considerarti sotto un altro punto di vista ed accorgersi di ricambiarti piano piano, oppure potrebbe essere lui ad avere il colpo di fulmine improvviso e tu invece renderti conto che non provi niente. La variabili sono parecchie e stando qui a parlarne solo con me, non verrai mai a capo di nulla...
La ragazza fece un profondo respiro, bloccando sul nascere gli altri demoni interiori che stavano minacciando di sorgere nel momento stesso in cui il Cartwright pronunciò quella frase. Stava sudando freddo per una storia che in confronto a quello che aveva passato non era niente. Aveva perso suo padre e il dolore causato dalla sua morte era centomila volte peggio di quello che poteva procurarle un risvolto futuro sia con Devo che con Jorge. Non perchè al confronto con O'Neill senior loro non fossero nulla, ma perchè è vero, le avrebbe fatto male, si sarebbe sentita come morire, ma per lo meno loro sarebbero stati in vita. E qualunque dolore, qualunque senso di abbandono sarebbe stato superato, perchè avrebbe sempre avuto il tempo di recuperare ancora qualcosa, sia con uno che con l'altro. Era anche in questo che la maturità dell'irlandese si faceva sentire, più forte e presente rispetto al passato. Non doveva aver paura di affrontare Jorge, perchè quello che stava accadendo poteva essere un buco nell'acqua, qualcosa di estremamente meraviglioso o qualcosa di negativo, certo. Ma solo la morte poteva mettere la parola fine: lei avrebbe solo potuto mettere in pausa una storia e poi, con molta forza di volontà, ripremere il tasto play. Quei pensieri vennero interrotti da una nuova domanda del Tassobello, pertinente come al solito alla faccenda e che apriva nuove possibilità alla ragazzina.
... Kelly cosa ne pensa di tutta questa faccenda? Le hai accennato qualcosa? Qual è la sua opinione?
Non le ho detto nulla. Tu sei il primo al quale ho raccontato che cosa è successo...- confessò infine, asciugandosi le lacrime e cercando di riprendere un minimo di contegno, giusto per non fare sempre la figura della bambina. Appariva più calma e meno esagitata, anche se forse si poteva dire che quella era solo la calma prima della tempesta -A volte temo il giudizio di Kelly: ha un modo così aggressivo di affrontare la vita che mi sembra di non riuscire a starle dietro, neanche volendo...e non sempre lo voglio.- le due Tassorosso avevano sicuramente due modi di pensare che spesso e volentieri entravano in conflitto, ma non per questo il confronto con lei avrebbe dovuto essere negativo -Credi che sia il caso che io ne parli anche con lei, vero?- chiese infine, provando ad anticipare quello che era il pensiero dell'amico.
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da Vergil » 11/10/2014, 15:29
Non le ho detto nulla. Tu sei il primo al quale ho raccontato che cosa è successo...
Lusingato "Pomodorina"!
A volte temo il giudizio di Kelly: ha un modo così aggressivo di affrontare la vita che mi sembra di non riuscire a starle dietro, neanche volendo... e non sempre lo voglio.
Kelly è una ragazza con un passato molto diverso dal nostro. Poca fiducia nel mondo e nel prossimo, abituata a cavarsela sempre da sola anche quando non potrebbe... ... Capisco la tua preoccupazione, siete molto diverse e il suo giudizio potrebbe sviarti.
Credi che sia il caso che io ne parli anche con lei, vero?
Io credo che più pareri uno ricerca e più è facile che raggiunga una soluzione. Non sarebbe saggio però arrivare confusi dal Sergente, quindi è una domanda alla quale devi risponderti tu. Se pensi possa esserti di aiuto, allora parlale, altrimenti vai dritta per la tua strada, d'altronde quando avvenne il gran casino con Evan al campo da Quidditch, lei non ti chiese quasi nulla e se la risolse da sé. Non ha sbagliato, ha solo seguito il proprio impulso.
Vergil Cartwright non era sicuro o certo al 100% che parlare con Kelly fosse la soluzione migliore, ma non era nemmeno convinto del contrario. In molti casi la virtù cinica della Everett era una mano santa, perché agiva senza filtri, selvaggia e soprattutto diretta, non risparmiandosi. In altri però, i filtri era necessario che fossero messi perché non tutto nella vita era bianco o nero e Kelly difficilmente coglieva il grigio. Conscio che non fosse la situazione migliore possibile per la piccola Tassorosso, Vergil le rivolse un altro sorriso di incoraggiamento, sospirando perché sinceramente non aveva molto altro da dirle e sperava soltanto che ella risolvesse la questione in tempi brevi, per se stessa. Non immaginava minimamente che potesse accadere un disastro simile, ma d'altronde la vita era da sempre una gran bella incognita.
Se c'è qualcos'altro che posso fare per aiutarti, non esitare a chiedere, mi raccomando. L'importante è che rimani ben fissa e concentrata sui tuoi obiettivi e sui tuoi percorsi. Non lasciarti condizionare troppo dai sensi di colpa o dalle preoccupazioni inutili. Quel che accadrà, accadrà, ma potrai sempre contare su di me, ok?
Si alzò in piedi in concomitanza con lei, salutandola affettuosamente e guardandola mentre si avviava verso l'uscita del negozio, scomparendo dietro la porta, pronta ad affrontare una grossa grana e nemmeno tanto sicura che tutto fosse tornato ad una pseudo normalità in tempi brevi. Per un secondo, si ritrovò a pensare che forse avrebbe potuto andarci a parlare prima lui con Jorge, per cercare di far luce su quella faccenda, ma la voce interiore della maturità acquisita gli suggerì di non fare niente, perché lui in quella storia non c'entrava e non era nemmeno sicuro che il Sergente si fosse aperto in sua presenza. Avevano un buon rapporto di conoscenza, sì, ma non erano veri e propri amici, quindi meglio non rischiare di complicare ancora di più le cose. Terminata quella chiacchierata, tornò dal cugino che intanto aveva finito di rimorchiare.
Ehi...
Oh, finalmente! Mica male come target, anche se certo, con una studentessa, sei proprio un depravato! Complimenti per la scelta però, niente male...
E piantala! Prima di essere una studentessa è mia amica, chiariamo. Aveva bisogno di un consiglio abbastanza urgente e ne abbiamo parlato.
Uhm, di che trattasi? O è un segreto di stato?
Ti dico solo che le ha fatto un certo effetto l'attenzione di un amico, pur essendo fidanzata...
Cazzo, quelli sono i momenti peggiori! Ti fa sentire così colpevole che vorresti sotterrarti.
Ne sai qualcosa?
Assolutamente sì. Mentre stavo con la mia ex, ti ricordi di Noel?
...
Ah giusto scusa scusa scusa! Mi fustigherò da solo tornato a casa, giuro!
Vai avanti...
Beh, una volta, in un duello con una sfidante, piuttosto brava devo dire, ora sta in Serie C, abbiamo avuto un corpo a corpo e mi è venuta sopra, nel senso che mi è proprio caduta addosso mentre stavo a terra e lì... Eh, si è svegliato, e mi sa che lo sentì pure lei perché mi guardò con una espressione piuttosto eloquente e, credo, imbarazzata, perché eccitata lo trovo difficile!
E quindi? Come ti sei comportato?
Come mi sarei dovuto comportare? Ho cercato di dimenticare l'accaduto, alla fine sono giunto alla conclusione che può capitare di avere una erezione, mica siamo fatti di terracotta. L'importante è che non avvenga con ogni esemplare di sesso opposto appetibile che incontriamo per strada!
Sì ma penso che per le ragazze sia diverso.
Per me è assolutamente uguale. Forse hanno un maggiore auto controllo, quello sì, ma può accadere a chiunque.
Va beh, lasciamo stare, spero solo che le vada tutto per il meglio.
I due cugini uscirono dal locale dopo che Axell ebbe pagato il conto, facendosi una lunga passeggiata per le strade tranquille e soleggiate di Hogsmeade. Qualche autografo rilasciato al volo, qualche fan che tentò di rimediare un appuntamento con scarsi risultati ed infine l'allontanamento totale dalla parte abitata, dirigendosi fino ad una zona piena di verde e solitaria, dove nessuno li avrebbe più disturbati dal dialogare quegli ultimi minuti rimasti prima che il giocatore professionista di Quidditch se ne andasse per tornare alle proprie mansioni, stessa cosa che avrebbe dovuto fare anche il professore di Volo, il quale aveva un bel po' di compiti di correggere e andarsi a mettere d'accordo con i colleghi per i turni di ronda del mese di Novembre. Insomma tutta vita, ma nessuno dei due avrebbe mai fatto a scambio con quella dell'altro.
Come mai è finita con Noel?
Ancora me lo chiedo. Ma penso che sia stato per via del fatto che lei stava con me più per il mio nome che per...
... per te?
Sì, esatto, per me!
Eheheh, Noel era fatta così, puntava al buon partito, la conosci.
Lasciamo perdere, meglio.
E adesso? Non vuoi stare con qualcun altra?
Naturale, ma non mi va di cercarla nei giri che frequento. Sai, feste esclusive, party di gente famosa e via dicendo. Le cose sono due: o le trovi snob o le trovi arriviste.
Pessime categorie!
Già, decisamente meglio trovarne una con i piedi per terra. Testa sulle spalle ma non troppo, corpo mozzafiato e col senso dell'umorismo.
Non hai dimenticato niente, cugino?
Ah beh sì, giusto, possibilmente porca!
Lo sapevo!
Ahahahah! Ahahahah!
... Uff, forse ora è meglio che vada, altrimenti il coach mi fa due palle come due boe.
Ehi, ancora non mi hai detto niente di come ti sembro. I tuoi consigli li ho sfruttati al meglio o no?
Puoi ancora lavorare su qualcosa ma di certo non sei più lo stracchino di qualche anno fa!
Stracchino?! Fuggi, scappa va', prima che ti gonfio!
... È bello farsi quattro chiacchiere in tranquillità con te, cuginetto. Sempre in gamba e non ti abbattere, la vetta è alta ma presto sarai il miglior Auror in circolazione!
Ci puoi scommettere...
Si diedero un virile abbraccio, poi una pacca sulla spalla e una stretta di mano giovanile, guardandosi negli occhi e sorridendosi a vicenda. Avevano un bel legame, un bel rapporto, di quelli che non si deterioravano nel tempo anche quando ne passava parecchio, una vera fortuna. Vergil accompagnò Axell fino al centro abitato, dove era presente una sede della metro polvere, così da evitargli il fastidio di utilizzare la smaterializzazione per così lunghe distanze. Un altro saluto, qualche ulteriore raccomandazione ed infine il secondo Cartwright scomparve, lasciando il primo lì, nella piccola cittadina vicina ad Hogwarts. Rivolgendo un ultimo pensiero all'amica Caroline Priscilla, il Prefetto si diresse nuovamente in direzione dello "Shamrock": aveva bisogno di un altro drink. Chiusura per Vergil
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da Caroline Priscilla » 11/10/2014, 17:43
Io credo che più pareri uno ricerca e più è facile che raggiunga una soluzione.
Alla fine di tutto quel discorso, fu Vergil a tirare in ballo l'opinione che la migliore amica dell'irlandese, Kelly Everett, aveva in merito a tutta quella faccenda. Cappie non le aveva confessato nulla di quanto accaduto la sera di Halloween, bloccata in parte dal modo aggressivo tipico della londinese di imporre la propria visione sul prossimo senza tener conto delle varie sfumature esistenti. Kelly non ci andava mai troppo per il sottile, ma in quel caso la sua opinione poteva essere una vera e propria manna dal cielo per la tassetta, che nonostante avesse ascoltato con attenzione i consigli del Cartwright, non era ancora abbastanza sicura su quale fosse la cosa più giusta da fare.
Non sarebbe saggio però arrivare confusi dal Sergente, quindi è una domanda alla quale devi risponderti tu. Se pensi possa esserti di aiuto, allora parlale, altrimenti vai dritta per la tua strada, d'altronde quando avvenne il gran casino con Evan al campo da Quidditch, lei non ti chiese quasi nulla e se la risolse da sé. Non ha sbagliato, ha solo seguito il proprio impulso.
Era vero, la Everett aveva taciuto i propri dubbi e i propri problemi anche a lei, preferendo di gran lunga cavarsela da sola piuttosto che confessare a qualcuno quali sentimenti l'agitassero dentro. Ma era anche vero che l'intervento della O'Neill in quel frangente era stato risolutivo per l'amica: se avesse lasciato che la ragazza se la fosse sbrigata da sola, a quest'ora lei e Evan probabilmente non si saluterebbero nemmeno. Invece, Cappie si era comportata da vera amica e come tale le aveva fornito tutto il supporto di cui aveva bisogno, anche se non era stato richiesto. Non avrebbe dovuto, quindi, dare la stessa identica chance alla Everett prima di escluderla da tutta quella faccenda? E poi, il suo modo di ragionare era aggressivo e cinico, vero, ma non per questo sempre e del tutto sbagliato.
Chi lo sa, magari mi fa bene riuscire ad avere un po' della sua aggressività.
Rispose, riuscendo addirittura ad aprirsi in un sorriso mentre si alzava in piedi in concomitanza col Tassobello.
Se c'è qualcos'altro che posso fare per aiutarti, non esitare a chiedere, mi raccomando. L'importante è che rimani ben fissa e concentrata sui tuoi obiettivi e sui tuoi percorsi.
D'accordo!
Non lasciarti condizionare troppo dai sensi di colpa o dalle preoccupazioni inutili. Quel che accadrà, accadrà, ma potrai sempre contare su di me, ok?
Lo abbracciò, incurante del fatto che il ragazzo era ormai un professore e lei ancora una sua studentessa. Lo strinse forte perchè anche se i suoi consigli non avevano risolto i suoi problemi, Vergil era riuscito comunque a sciogliere un po' dei nodi che attanagliavano il suo cuore, facendola sentire più leggera e meno propensa a volersi buttare nelle profonde acque del Lago Nero.
Grazie Ver...sei davvero un amico...
Sciolse l'abbraccio e gli rivolse un sorriso pieno e di gratitudine, mentre prendeva le sue cose, lasciando il posto libero ad Axell. Rivolse al cugino famoso un saluto alzando appena la mano, prima di avventurarsi verso l'esterno del pub e dirigersi nuovamente verso Hogwarts.
Coraggio Cappie...ne uscirai anche questa volta...
[Fine Role]
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da Caroline Priscilla » 01/11/2014, 17:16
[Hogsmeade, Shamrock - Sabato 1 Marzo 2109 - Ore 15:30]
Si erano dati appuntamento quel giorno solo lei e Jorge, per poter passare un po' di tempo insieme come ai vecchi tempi. Ora che Victoria era entrata nella vita del portoghese, e di conseguenza anche nella sua di vita, la Tassorosso cercava in tutti i modi di non essere un terzo incomodo troppo ingombrante per la nuova coppia, nonostante loro non glielo facessero pesare. In realtà c'erano ancora delle questioni che non le erano molto chiare (Vicky e Jorge erano fidanzati oppure no?) ma Cappie aveva deciso che quel giorno avrebbe finalmente fatto il terzo grado al suo migliore amico per comprendere che cosa diavolo gli stesse passando nella testa. La Randall non aveva compreso appieno i sentimenti del delfino e il ragazzo, di contro, non riusciva ad esternare i suoi sentimenti o per lo meno non in maniera talmente palese da farlo capire anche alla Draghessa. La O'Neill lo conosceva troppo bene per credere che stesse prendendo in giro una ragazza solo per il gusto di farlo (era un ragazzo molto sensibile in fondo) ma aveva aspettato che fosse lui a farsi avanti e a chiarire l'intera situazione, non volendo mettergli fretta nè farlo sentire in colpa per qualche motivo. Il punto era che ormai era già trascorso un mese da quanto la tassetta aveva conosciuto Vicky e le cose fra di loro non erano affatto cambiate: sapeva che non avrebbe dovuto immischiarsi nelle questioni amorose de suo fratellone, ma Victoria le piaceva, era una ragazza simpatica e molto dolce e meritava di essere felice con qualcuno che dimostrasse di tenerci a lei. Idem valeva per il suo migliore amico, allora perchè entrambi non cercavano di chiarire quella strana situazione che li vedeva si insieme, ma non ufficialmente legati? Cappie era convinta che quando c'era l'amore di mezzo non si aveva bisogno di qualcosa che lo etichettasse come tale, perchè bastavano i sentimenti a legare due persone. Ma in quel caso Jorge era innamorato? Voleva bene a Victoria oppure stava solo provando a instaurare una relazione per il gusto di vedere come fosse? Queste, insieme a tante altre domande, vorticavano nella mente della piccola irlandese, mentre prendeva posto ad un tavolino vicino al muro, sedendosi sul morbido pouf color vino scuro.
Una burrobirra, grazie.
Nel frattempo che aspettava quel ritardatario del suo fratellone, Cappie lasciò che la mente vagasse lontano, fissando lo sguardo fuori dalla finestra. Chissà quando avrebbe rivisto Marshall. L'indomani avrebbe dovuto finire il compito di Astronomia. Forse avrebbe visto Vergil, insieme a Kelly ed Evan quella sera. Cosa stava facendo Devo in quel momento? Un brivido scosse il corpo della Tassorosso quando quel pensiero, traditore, si insinuò nella sua mente. Il periodo più brutto della sua depressione era passato e al momento la ragazza stava iniziando a riprendersi, sebbene ogni tanto avesse ancora delle ricadute. La vicinanza dei suoi amici però, sia vecchi che nuovi, la stava aiutando tantissimo a superare il trauma e ad andare avanti per la propria strada, concentrandosi sul presente ed il futuro e non più sul passato. Ripensare a ciò che era stato le faceva ancora troppo male per poter ricordare i momenti più belli vissuti insieme. Per questo, quando finalmente arrivò la sua ordinazione, la ragazza preferì concentrarsi su altro piuttosto che sul suo ex, raccogliendo dal fondo della propria borsa il regalo che le aveva inviato Marshall e iniziando a giocarci per risolverlo. Non era per nulla facile risolvere il cubo di Rubik, ma Cappie aveva scoperto che quel giochino, per quanto stupido che fosse, l'aiutava a non pensare a Devo perchè richiedeva una dose di concentrazione molto alta per poter comprendere il giusto meccanismo con il quale andava risolto. Così passarano i minuti, fino a quando Jorge non si fece finalmente vivo, palesando la sua presenza, prima ancora di aprire bocca, con uno scampanellio nell'aprire la porta del pub.
Alla buon'ora. Sei in ritardo!
Lo rimproverò scherzosa, liberando il posto prima occupato dalla sua borsa per dare modo al delfino di sedersi. Il cubo di Rubik venne messo da parte nella medesima borsa, mentre la ragazza poggiava le mani fredde attorno al boccale caldo di burrobirra, aspettando che fosse meno bollente prima di berne un sorso.
Allora, che cosa ti ha trattenuto stavolta?
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da Jorge » 03/11/2014, 20:57
[Hogsmeade, Shamrock - Sabato 1 Marzo 2109 - Ore 15:50] Sei sicura che non vuoi che rimanga? Il sussurro titubante di Jorge disturbò di poco il silenzio tombale che regnava in una Biblioteca particolarmente vuota. La maggior parte degli studenti infatti aveva approfittato di quel primo sabato di Marzo per scendere al villaggio e passare lì una meritata giornata di svago. Il Delfino, di svago, si era autoassegnato solo il pomeriggio, avendo un po’ di compiti arretrati a causa del lavoro che continuava a svolgere con non poche soddisfazioni presso il Tribal Studio, mentre la sua ragazza -perché lui considerava Victoria tale a tutti gli effetti- neanche quello. Avendo deciso di continuare in parallelo agli studi magici anche quelli babbani, la sua Draghessa finiva per avere ancor meno tempo libero di lui da dedicare alle gite a Hogsmeade. Il programma di Jorge quindi era quello di passare il pomeriggio davanti a una burrobirra bollente in compagnia della sua sorellina, una routine quella che i due ragazzi avevano inaugurato il primo giorno in cui era stato permesso loro di lasciare il Castello ma che nell'ultimo periodo stava diventando sempre più difficile mantenere a causa delle visite di Devo - e ancora grazie Merlino che ce ne hai liberato- prima, il suo lavoro e Victoria dopo. Il Delfino infatti aveva scoperto fin troppo presto quanto fosse difficile destreggiarsi tra le due "ragazze" della sua vita -come aveva ribattezzato solo ed esclusivamente tra sé Caroline Priscilla e Victoria - tentando di non far sentire nessuna delle due trascurata o di troppo. Anche in quel momento, nonostante avessero pianificato quella gita da giorni, si sentiva combattuto tra il desiderio di restare con l'americana e quello di raggiungere l'irlandese. E costringerti a fissarmi mentre studio, col rischio di annoiarti a morte o peggio, farmi distrarre e non concludere niente? - rispose la ragazza con un sorriso, scuotendo il capo - Vai, e poi credo sia un bene che passi del tempo con Cappie, non voglio che la trascuri a causa mia! Tanto al tuo ritorno mi troverai qui e sarò disponibilissima a farmi coccolare quanto più possibile! All'occhiolino della ragazza Jorge ribatté con una linguaccia, tranquillizzato dall'espressione serena che aleggiava sul suo viso. Quanto stupido era a farsi tutte quelle paranoie quando aveva la fortuna di essere circondato da ragazze così comprensive? Benissimo e per farmi perdonare ti porterò un po' di... lecca lecca al sangue. La prese in giro, rubandole un bacio prima di scappare via ridacchiando, rincorso dalla voce fintamente offesa dell'altra. Lecca-lecca… cosa?! Divertitevi! Peccato che fosse già di spalle così che entrambi non poterono scorgere sul viso dell'altro il sorride dolce che vi era spuntato. Una volta uscito dalla Biblioteca con un paio di minuti di anticipo sulla tabella di marcia, Jorge si imbatté in una serie di imprevisti che lo costrinsero a varcare la soglia dello Shamrock con quasi venti minuti di ritardo e un polmone e mezzo di meno. Alla fine infatti aveva optato per coprire di corsa il non proprio breve tragitto tra il punto in cui le carrozze lasciavano gli studenti e il pub. Rosso in volto e il fiato palesemente corto sventolò una mano in direzione della Tassetta – un gesto a metà tra il “sono arrivato” “sono vivo” “arrivo subito” - prima di recarsi al bancone per prendere subito qualcosa da bere. Una burro birra, per favore.Ordinò quindi, togliendosi il mantello che aveva indossato e rimanendo così in jeans e felpa grigia. Due minuti dopo, con il mantello in equilibrio su un braccio e il boccale fumante nell’altra mano, finalmente Jorge raggiunse la sua sorellina al tavolino vicino al muro dove ricevette un’accoglienza più ironica che calorosa. Alla buon'ora. Sei in ritardo!Bè…Mormorò, grattandosi la testa con aria palesemente in imbarazzo, un sorriso tirato in viso. Odiava arrivare in ritardo ma negli ultimi tempi sembrava che non riuscisse a fare altro. Posò quindi il boccale sul tavolo e prese posto sul pouf di fronte a quello della ragazza, occhieggiando curioso verso il cubo di Rubik. Potrò cimentarmi anch’io in questo rompicapo prima o poi? – le chiese con aria indagatrice. In quanto natobabbano conosceva perfettamente quel gioco ma pur essendo incuriosito da esso non era mai riuscito a mettere le mani su un suo esemplare – O Marshall ti ha vietato di condividerlo con gli altri?Aggiunse con aria un po’ canzonatoria, soffiando sul boccale un paio di volte prima di saggiare la bevanda con le labbra e decretarla ancora un po’ troppo calda per berla. Allora, che cosa ti ha trattenuto stavolta?La sfiga? – risposa con aria sconsolata e un tantino interrogativa – Dopo aver salutato Victoria in tempo – sottolineò anche se non sapeva neanche lui perché – ho incontrato Kuno che aveva assolutamente bisogno dei miei appunti di Astronomia adesso – e mentre lo diceva aveva ancora un’espressione incredula in volto – Così sono dovuto tornare in Dormitorio dove abbiamo trovato Mike disperato perché si era perso il pacchetto che aveva comprato per Katy – Corvonero del sesto anno con cui stava da sei mesi – Inutile dire che ho dovuto prendere la carrozza al volo e me la sono fatta di corsa fino a qui.Bevve un piccolo sorso di burrobirra lievemente calda perché era davvero troppo assetato. Tu invece che hai fatto fino a ora?
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da Caroline Priscilla » 03/11/2014, 23:30
Stare da sola era il momento perfetto per lasciare che la mente ripensasse al passato: le parole, i gesti, gli sguardi di una persona che ci era stata tanto cara ma che ora non c'era più portava dolore e rimpianto nel cuore della Tassorosso, mentre fissava lo sguardo nel vuoto. Pensare a Devo la faceva star male, perchè sentiva che la sua fiducia per la prima volta era stata tradita da una persona che lei riteneva molto importante. Per questo motivo, ogni volta cioè che la ragazza in un modo o nell'altro si ritrovava a dover passare del tempo in completa solitudine, cercava di impegnare il cervello in attività che la distraessero dal rivangare vecchi ricordi. Era una tecnica già collaudata in passato, quando suo padre era scomparso, e che adesso le stava ritornando molto utile, specie se applicata ad un compito affidatole dal suo investigatore preferito. Si poteva definire così Marshall Rosenberg, l'uomo che le aveva regalato quel piccolo rompicapo babbano al momento davvero complicato. Cappie non poteva passarci che poco tempo per volta a risolverlo, visti gli impegni scolastici, ma questo non la scoraggiava affatto: cercava ogni minuto libero per potercisi dedicare, cosa che l'aiutava sia ad affinare le sue capacità logiche, sia a distrarsi da pensieri poco felici e decisamente fastidiosi. Il giochino non venne messo via nemmeno quando lo scampanellio della porta che si aprì rivelò la presenza del suo migliore amico, che la salutò con la mano prima di andare al bancone per prendere la propria ordinazione. Una volta giunto al tavolo scelto dalla O'Neill, la tassetta gli fece presente un'ovvietà, ovvero che era in tremendo ritardo rispetto all'orario fissato. Ma il suo rimprovero non aveva nulla di scontroso o irato, semplicemente era un modo per prenderlo in giro mentre prendeva posto su uno dei pouf liberi.
Potrò cimentarmi anch’io in questo rompicapo prima o poi? O Marshall ti ha vietato di condividerlo con gli altri?
Non le sfuggì il tono [Intuito(P): 22] con il quale il fratellone pronunciò il nome dell'investigatore, palesando quella strana gelosia che era molto simile ad un "non-ti-sopporto-perchè-mi-sembri-un-poco-di-buono" che in parte faceva ridere la ragazza e in parte stranire.
Marshall non mi ha vietato un bel niente e no, non potrai giocarci fino a quando non avrò imparato a risolverlo in meno di quindici minuti.
Rispose con tono saccente, facendo capire al delfino che ne sarebbe passata di acqua sotto i ponti prima che lui potesse mettere le mani sul cubo di Rubik! La Tassorosso non era un'egoista che voleva privare il ragazzo di un gioco da condividere insieme, semplicemente non sapeva quando Marshall avrebbe potuto chiederle di vedersi nuovamente e prima di quel fatidico giorno l'irlandese avrebbe voluto aver già raggiunto il proprio obiettivo, sorprendendo ancora una volta, in positivo, l'uomo. In ogni caso, l'oggetto del desiderio venne messo via subito dopo e le mani poggiate sul boccale di burrobirra, assorbendo il calore che sprigionava il vetro.
La sfiga?- rispose alla richiesta di spiegazioni sul perchè del suo ritardo -Dopo aver salutato Victoria in tempo ho incontrato Kuno che aveva assolutamente bisogno dei miei appunti di Astronomia adesso. Così sono dovuto tornare in Dormitorio dove abbiamo trovato Mike disperato perché si era perso il pacchetto che aveva comprato per Katy Inutile dire che ho dovuto prendere la carrozza al volo e me la sono fatta di corsa fino a qui.
Va bene, d'accordo: per questa volta sei perdonato!- rispose con una risata, avvicinando alle labbra il proprio boccale- Credevo che avessi passato troppo tempo con Vicky e avessi perso la cognizione del tempo...
Non era un rimprovero nei suoi confronti, perchè a lei era capitato spesso che le accadesse la stessa cosa quando stava ancora con Devo. Lui, sempre lui! Quel pensiero tornava ogni volta, maledettamente, verso l'americano, anche se la Tassorosso non avrebbe voluto che fosse così. Lo sguardò si indurì all'istante, cosa che il portoghese avrebbe notato subito, mentre la ragazza prendeva un sorso della sua burrobirra, scottandosi un po' la lingua.
Tu invece che hai fatto fino a ora?
Nulla di particolare a dire la verità...- rispose con tono un po' più spento, guardando di sottecchi il migliore amico e poi sbuffando appena quando capì che non gliela avrebbe data a bere tanto facilmente -Ho pensato un po'...a lui...- ammise infine, sperando che l'altro non pronunciasse il suo nome, perchè tutto voleva tranne che sentirlo ad alta voce -E poi mi sono data a risolvere quel cubo. Mi aiuta a concentrarmi su altro, è davvero un ottimo esercizio...- quindi lode a Marshall per quella bellissima idea!
Tranquillo, sto bene! Vedi, sono ancora capace di sorridere!- disse, mimando uno dei suoi sorrisi e provando a far comprendere all'altro che non c'era nulla di cui preoccuparsi- E' solo che ogni tanto mi perdo nei miei ricordi e mi ritornano in mente tante cose...e questo mi fa del male. Ma sto imparando a reagire, fidati! Kelly per tirarmi su ha deciso di organizzarmi degli appuntamenti al buio!- gli rivelò, giusto per ridere di quell'idea strampalata (ma forse anche fin troppo concreta) dell'amica londinese.
Dai aggiornami un po': come vanno le cose con Vicky?
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da Jorge » 04/11/2014, 22:21
In ritardo, affannato, con un boccale di Burrobirra caldo in mano, alla fine Jorge era riuscito a raggiungere la sua sorellina al tavolo dello Shamrock che lei aveva occupato da … bè da un sacco di tempo a giudicare dal cubo di Rubik che la ragazza aveva appena messo da parte nella sua borsa quando l’aveva visto. Quello era un gioco babbano che aveva sempre stuzzicato la curiosità del portoghese ma su cui non era mai riuscito a mettere le mani e a giudicare dal comportamento protettivo che Caroline Priscilla stava dimostrando nei confronti del suo, sarebbe passato ancora molto ma molto tempo prima di riuscire nel suo intento. Chiedere però non costava nulla anche se il tono della sua voce non fu proprio così naturale e disinvolto come aveva sperato, vista la risposta che ricevette. O forse quella dipendeva dal suo aver fatto riferimento al Magiinvestigatore preferito di Cappie, il suo mentore, l’uomo che prima aveva messo a repentaglio la sua vita in un vicolo di Notturn Alley e poi le aveva offerto una prospettiva per il futuro, qualcosa da pianificare e che, secondo il parere del portoghese, aveva svolto un ruolo fondamentale nel processo di “guarigione” dalla scomparsa del padre. All’inizio provava verso di lui solo dell’astio ma con il tempo aveva dovuto ammettere con se stesso che in fondo era solo geloso dell’adulto e del rapporto speciale che aveva instaurato con la Tassetta. Se poi si soffermava a pensare che lo studio investigativo dell’uomo era in America e quindi probabilmente Cappie sarebbe volata lì una volta terminati gli studi i suoi sentimenti verso Marshall si sarebbero assestati su “odio allo stato puro”.
Marshall non mi ha vietato un bel niente e no, non potrai giocarci fino a quando non avrò imparato a risolverlo in meno di quindici minuti.
Quindici minuti? – esclamò sgranando gli occhi allibito, ricordando come tutte le voci che aveva sentito in merito al gioco lo descrivevano come complesso e difficilissimo da risolvere – Ma così dovrò aspettare fin dopo i M.A.G.O.
Aggiunse con aria fintamente sconsolata, mettendo così in dubbio le capacità dell’altra, prima di descriverle gli assurdi contrattempi che si erano frapposti tra lui e il loro appuntamento, facendolo quindi arrivare in ritardo.
Va bene, d'accordo: per questa volta sei perdonato!
Quanta grazia Milady … non so se me lo merito…
Ribattè divertito, piegando la testa come se stesse simulando un inchino, prima di prendere il proprio boccale e berne un piccolissimo sorso, ancora troppo bollente per potersene concedere uno abbondante.
Credevo che avessi passato troppo tempo con Vicky e avessi perso la cognizione del tempo...
Mi spiace deluderti ma no… - negò con tranquillità, giocherellando con uno dei sottobicchieri vuoti - e poi anche se avessi perso la cognizione del tempo lei mi avrebbe riportato all’ordine… Sa quanto è importante la nostra amicizia e non vuole che ti trascuri e neanche io lo voglio.
La voce si era fatta solo un pochino più seria mentre cercava di rimarcare un concetto che più volte in passato aveva enunciato senza però avere la cosiddetta “cognizione di causa”. Abbassò il capo in modo da soffiare sulla superficie del boccale e da quella posizione “inferiore” – stava guardando la sua sorellina dal basso verso l’alto – notò immediatamente lo sguardo dell’altra indurirsi come se un pensiero particolarmente doloroso o irritante le avesse attraversato la mente. Non bisognava essere un genio né tanto meno un asso in Legilimanzia per comprendere cosa, o meglio chi si era affacciato alla mente della ragazza.
Maledetto snob americano!
Imprecò tra sé, chiedendosi se quello stato di calma apparente fosse il segnale di una pronta guarigione in vista oppure una parentesi prima di una qualche catastrofe emotiva, per poi chiederle come avesse passato la mattinata.
Nulla di particolare a dire la verità...- si limitò a raddrizzare la schiena e a inarcare un sopracciglio con la tipica espressione in viso che diceva “ a chi vuoi darla a bere?” - Ho pensato un po'...a lui...
Tzsè …quanto tempo prezioso gettato ai vermicoli!
E poi mi sono data a risolvere quel cubo. Mi aiuta a concentrarmi su altro, è davvero un ottimo esercizio...
Quello però alle orecchie poco esperte di Jorge non suonava come qualcosa di positivo. E come poteva essere diversamente quando la ragazza gli aveva appena confessato che per non pensare a quel bastardo doveva annullarsi, impiegare ogni stilla della sua concentrazione in un gesto meccanico e ripetitivo come muovere le facce colorate di un gioco babbano? La sua perplessità dovette trasparire dal viso del Delfino visto che Cappie si affrettò a tranquillizzarlo, ottenendo però ovviamente l’effetto contrario.
Tranquillo, sto bene! Vedi, sono ancora capace di sorridere!
Hummm… sarà…
Bofonchiò, avvertendo il desiderio di sgranocchiare qualcosa più per tenere impegnate le mani, che gli prudevano dal desiderio di picchiare quel bellimbusto, che per un reale languorino.
E' solo che ogni tanto mi perdo nei miei ricordi e mi ritornano in mente tante cose...e questo mi fa del male. Ma sto imparando a reagire, fidati! Kelly per tirarmi su ha deciso di organizzarmi degli appuntamenti al buio!
Merlino ci scampi e liberi dalla Everett e dalle sue idee geniali… - esclamò melodrammatico, facendo finta di sbattere la fronte contro il tavolino – Se proprio vuoi farti del male puoi andare in cerca di Acramantule nella Foresta Proibita, sono certo che sarebbe meno traumatico di qualsiasi appuntamento quella – e nonostante il contesto il tono era molto meno dispregiativo di quello che si potesse pensare - possa rimediarti. Se proprio vuoi provare l’ebbrezza di una uscita al buoi ti presento Xavier… - propose cercando di rifilare alla Tassetta suo cugino – un appuntamento al buio – ripetè nuovamente sconsolato – Qui ci vuole qualcosa da sgranocchiare…
Continuando a scuotere la testa il portoghese si alzò dal tavolo per dirigersi verso il bancone dove si fece dare alcune ciotole con dei salati, noccioline e pistacchi.
Secondo me farebbe meglio a godersi il suo nuovo tatuaggio invece che a improvvisarsi moderno Cupido… - borbottò tornado al suo posto e posando il bottino sul tavolino – A proposito che te ne sembra?
Chiese orgoglioso e perché non avrebbe dovuto esserlo considerato che aveva partecipato attivamente alla sua creazione?
Dai aggiornami un po': come vanno le cose con Vicky?
Alla grande – rispose di getto, un enorme sorriso a illuminargli il viso – E’ una ragazza stupenda… E’ bella, intelligente, spiritosa, avventurosa e diligente il giusto – quindi non era scalmanata quanto lui ma neanche una secchione noiosa, il giusto mezzo insomma – ed è coccolomaniaca – termine appositamente coniato da Jorge per l’occasione – Insomma mi piace da impazzire e con lei sto benissimo, non potevo trovare ragazza più adatta a me.
Affermò deciso, rompendo un pistacchio e gettandosene uno direttamente in bocca con aria soddisfatta.
Tu invece che opinione di sei fatta di lei?
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