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da Kayleen » 29/05/2013, 22:33
[Mercoledì - Ore 19e04] Era davvero raro vederla da quelle parti. La Torre Ovest infatti era territorio dei Corvi, era la parte del castello in cui era situata la loro sala comune ed era un po' il territorio dei Raven. Come solitamente accade nella giungla, ogni animale aveva anche nel castello la sua zona. Per fortuna, tra loro ed i Grifondoro correva sangue neutrale. Non si amavano alla follia, ma non si disprezzavano neppure. Tra loro c'era una convivenza pacifica, o forse una più silenziosa indifferenza. C'erano delle eccezioni ovviamente. Lei ad esempio era diventata piuttosto amica di una certa Chelsea Silvergate, natababbana proprio come lei, Gallese proprio come lei. E si sa, "moglie e buoi dei paesi tuoi". Non che lei volesse sposare Chelsea, ma avendo le stesse origini, era più facile andarci d'accordo. Quella sera, aveva deciso di farle un piccolo favore e di accompagnarla fin lassù, dopo aver svolto insieme in compiti in Biblioteca. Sarebbe arrivata fino alla base della stretta e ripida scala a chiocciola che conduce alla Sala Comune, quella con il batacchio in bronzo al posto della famiglia e poi avrebbe fatto ritorno nella Torre opposta, nella Sala Comune dei Grifi, per cambiarsi per la cena. Tanto non aveva fretta, poteva fare tutto con calma. La serata era primaverile, la temperatura piacevole, il che le aveva permesso di vestirsi in modo piuttosto leggero: una camicia bianca, di uno strano tessuto lucido, con le maniche a sbuffo lunghe fino al gomito; un paio di jeans blu aderenti ed un gilerino dello stesso tessuto ma di un azzurro intenso. Ai piedi, un paio di scarpe da tennis modello "superga" che una volta erano state bianche, mente i lunghi capelli biondi, divisi da una riga nel mezzo, se ne stavano come sempre sciolti e spettinati su entrambe le spalle. Con sè portava il solito borsone, in cui teneva tutto l'occorrente per lo studio, bacchetta compresa, che quel pomeriggio le era decisamente servita, visto che avevano provato qualche incantesimo di trasfigurazione. Hai visto come Peppermint è diventata un fiore dai petali verdi per quindici secondi?Una risatina le nacque spontanea sulle labbra, mentre pensava alla sua povera ranocchietta costretta ad essere la cavia di tutti i suoi esperimenti magici. Questa al momento se ne stava ben nascosta nella tasca del suo gilet, a riprendere un po' di fiato dopo l'intenso pomeriggio. Per fortuna, Turner le aveva assicurato che gli animali, in quei momenti, non provavano alcun dolore. I suoi genitori non sarebbero stati d'accordo, nemmeno su questo, per tale ragione aveva evitato di parlargli di quella materia, quando si mettevano di mezzo gli animali. Un paio di passi ed eccole arrivate. La scala chiocciola si stagliava proprio davanti ai loro occhi. Allora ci vediamo più tardi a cena?Fu l'ultima cosa che disse alla compagna, prima che questa la salutasse a sua volta e lentamente si avviasse verso il piano superiore. In quel momento, oltre a lei in quel corridoio non era rimasto praticamente nessuno.
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da Peter » 29/05/2013, 23:42
[Mercoledì - Ore 19e10]
Fuori dalla Sala comune. Ecco dove si trovava l'Irlandese. Era seduto su una finistra, gamba destra piegata verso il petto e la sinistra a penzoloni. Il Corvo era assorto nei suoi mille pensieri. Gli occhi grigi come il ghiaccio fissavano il cielo cominciare a diventare blu per la notte. Vicino a lui, o meglio, tra le sue gambe, vi era un grande tomo aperto. Forse stava studiando da bravo Corvonero il piccolo Peter. Fece un piccolo respiro profondo mentre continuava ad osservare quel cielo. Hai visto come Peppermint è diventata un fiore dai petali verdi per quindici secondi?Una voce lo fece tornare nella realtà. Si morse il labbro superiore sporgendosi verso le scale a chiocciola. Curioso come un furetto il giovane ragazzo continuò a fissare quelle due figure. Una la conosceva per forza, era Chelsea Silvergate, una sua coetanea. E l'altra? Sicuramente non era una dei Raven. Riflettendo sui vari visi conosciuti dal primo anno quello di Kayleen sembrava più associabile ad una Gryphon (Intuito Perspicacia = 16). Che cosa ci fa qui?Si chiese vedendo alla fine come si scambiava sorrisi e risate con Chelsea. sicuramente erano amiche. No non gli dava per niente fastidio, infondo non era una Snake tantomeno una Drake. Si umettò le labbra vedendo come la Silvergate si muoveva per raggiungere la sala comune. Rimase fermo in quella posizione. Gli occhi grigio ghiaccio fissi su di lei. Un corvo pronto a rapire la sua preda. Naturalmente se Peter fosse un bullo o qualcos'altro. Lui era il più tranquillo della sua generazione di Raven. Non dava fastidio a nessuno e nessuno a lui. Quasi una sorta di tacito accordo. Ma era sempre bendisposto ad aiutare i suoi compagni nei compiti in cui avevano molte difficoltà. Aveva la sua bacchetta nascosta nella scarpa. Appoggiò la schiena al freddo muro del Castello. Ti conviene non girare da sola per questi corridoi. Non sono il tuo territorio. Qualcuno potrebbe arrabbiarsi.Disse ad alta voce verso di lei. Infine scese con un salto da quella finestra dove era appollaiato. Doveva essere lui quella sera a controllare il corridoio. Fortuna che si era portato quel libro da leggere. Si avvicinò alla ragazza mostrandole un leggero sorriso, cercando di non essere ostile ne con lo sguardo ne con i gesti. Ho visto che sei amica di Chelsea.Le disse tranquillo rilassando i muscoli. Chi era amico di un Corvo aveva una sorta di "Protezione". Mosse lentamente la mano in sua direzione, gliela tese. Piacere, mi chiamo Peter. Si presentò cordialmente. Come gli fu insegnato dai suoi genitori Babbani. Si umettò le labbra rimanendo in silenzio ed attendendo altre sue parole sull'evento. Nel frattempo Peter si sarebbe messo meglio quella camicia color verde militare e quei blue jeans scuri. erano quelli con il colore più vicino alla sua casata. Si strinse nelle spalle portando le mani nelle tasche.
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da Kayleen » 30/05/2013, 0:09
Ti conviene non girare da sola per questi corridoi. Non sono il tuo territorio. Qualcuno potrebbe arrabbiarsi.
No, non si era proprio accorta della presenza di Peter, era convinta che in quel punto del corridoio fosse rimasta solo lei. Chelsea se n'era andata ormai da qualche istante, lei si stava voltando per prendere le altre scale, quelle che si divertivano a muoversi, e tornare in un punto in cui poter prendere un'altra rampa per tornare sù. Invece, una voce l'aveva letteralmente sorpresa. Chi ha parlato? Si chiese, non riconoscendo nell'immediato il timbro del ragazzino con cui non aveva mai parlato realmente. L'aveva incontrato a lezione ovviamente, erano coetanei, ma non ci aveva mai scambiato neppure una parola, al massimo qualche cenno di saluto. Si volse a destra, poi a sinistra, fino a scorgere una gamba che penzolava dal piccolo pianerottolo posto vicino alla finestra. Lentamente i suoi occhi salirono, fino a raggiungere il suo viso.
I Grifondoro possono girare ovunque, sono i più fighi della scuola. Rispose con fare sicuro, ben convinta che la sua casata fosse davvero la più rispettata di tutta la scuola. Era stata la casata di Harry Potter dopotutto, serviva aggiungere altro? Tuttavia come nel tono del Corvonero non c'era nessun astio, anche nel suo non c'era nessun senso di sfida ed infatti, nel vederlo scendere dal suo trespolo, gli sorrise bonariamente, come se volesse dire "sto scherzando.. Ma non troppo".
Ho visto che sei amica di Chelsea.
Da quanto tempo era lì a far da sentinella alla scala a chiocciola? E perchè nessuna di loro due l'aveva notato? Forse Chelsea, da buona Raven, sapeva che c'era sempre qualcuno a sorvegliare l'ingresso della loro Sala Comune? Avrebbe dovuto chiederglielo al più presto. Sì, è simpatica. Viene dal Galles, proprio come me. Lei è quella brava, io quella un po' più.. Confusionaria. Diciamo che siamo una coppia ben assortita. Non poteva definirsi una casinista, non era di quelle che chiacchieravano a lezione o facevano spettacolini in Sala Grande per attirare l'attenzione. Era più che altro un tipo solitario, che quando trovava una compagnia gradita, tendeva ad aprirsi e a mostrare il suo mondo interiore; questo mondo interiore era decisamente "originale".
Piacere, mi chiamo Peter.
Il ragazzino allungò la mano in sua direzione, come conviene ad una presentazione ufficiale e lei, dal canto suo, non si tirò indietro. Fece lo stesso con la mancina e gliela strinse in una prese breve ma sicura. Kayleen. Credo che ci siamo già visti, a lezione o in Sala Grande, ma non ci siamo mai parlati. Per quale motivo? Forse perchè gli studenti di Hogwarts erano talmente tanti che era impossibile conoscerli tutti.
Poi il suo sguardo si spostò di nuovo sul punto in cui il suo interlocutore era stato appollaiato fino a quel momento. Che stavi facendo.. Lassù? Chiese, inarcando il sopracciglio in un'espressione dubbiosa.
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da Peter » 30/05/2013, 1:30
I Grifondoro possono girare ovunque, sono i più fighi della scuola.
Si come no.
Gli rispose di rimando il ragazzo, mostrando un sorriso tra il gentile e lo scherno. La ragazza gli sembrava solare e divertente. Beh, meno male. Era stanco di vedere persone tristi o apatiche in giro per il castello. Sembrava più uno di quei film sugli Zombie. E lui, Natobabbano, lo poteva conoscere eccome. Rimase in silenzio guardandola fissa con quei occhi grigi. Cercava di studiarla in qualche modo. Capire i suoi movimenti. I suoi stati d'animo. Una nuova conoscenza era senza ombra di dubbio sempre una cosa positiva. Almeno la pensava così il Corvonero.
Sì, è simpatica. Viene dal Galles, proprio come me. Lei è quella brava, io quella un po' più.. Confusionaria. Diciamo che siamo una coppia ben assortita.
Quindi era del Galles. Un'altra informazione da tenere sempre a portata di mano. Conosceva bene Chelsea. Era proprio una brava studentessa, una delle migliori del suo anno. Peter dal canto suo non era tipo da prendersi la scena. Preferiva lavorare nelle retrovie. Cercando di ottenere meno attenzioni possibili. Quasi volesse lavorare nell'ombra e non farsi vedere. Proprio come successe quella sera nel corridoio nel territorio dei Raven.
Beh si. Chelsea è anche un'ottima compagna di conversazione.
Concluse poi la descrizione fatta da Kayleen. Rimase in silenzio infine sentendo quella presa alla sua mano. Aveva una bella stretta doveva ammetterlo. decisa, determinata. Come si diceva :"stringimi la mano e ti dirò chi sei". Peter poteva dedurre, e magari poteva anche sbagliare, che la ragazza era una che sapeva il fatto suo. Testarda e combattiva. Non proprio lo stesso carattere dell'Irlandese. Magari testardo si. Ma preferiva una disputa parlata più che combattuta a forza di bacchetta.
Kayleen. Credo che ci siamo già visti, a lezione o in Sala Grande, ma non ci siamo mai parlati.
Sicuramente. Ma siamo talmente tanti...e poi stiamo in tavolate differenti.
Disse lui di tutta risposta verso la ragazza tornando con un sorriso meno accentuato sul suo viso. Rimase fisso a guardarla. Non si ricordava di averla vista fuori dalla sala grande. Forse quella volta in cui ci furono quelle due creature. Lui era attento a non far arrabbiare la sua Caposcuola. Ma gli era sembrato di vederla. Oppure no. Fatto sta che si strinse nelle spalle. Comunque alla fine ci si incontrava sempre, per i corridoi, in giardino, a lezione.
Che stavi facendo.. Lassù?
Si girò osservando dove stava indicando la Grifondoro. Fece un piccolo sorriso si rigirò verso di lei. Si morse le labbra ed annuì come per dirle che le stava dando una risposta.
Facevo la guardia. Quei Dragoargento volevano fare uno scherzo al nostro quadro. Questo pomeriggio era il mio turno. Visto poi che mi sarei annoiato sicuramente, mi sono portato da leggere. Mi piace la visuale che si vede da questa torre. Davvero affascinante!
Concluse poi quelle parole tornando verso di lei e sorridendole un poco di più. tornò serio alla fine e si schiarì la gola.
Grazie comunque per averla riaccompagnata alla nostra sala comune.
Concluso poi chinando poco poco la testa in segno di ringraziamento. Rimase li poi attendendo di ascoltare le parole della sua compagna di conversazione.
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da Kayleen » 30/05/2013, 9:18
Si come no.Beh non poteva di certo pretendere che Peter, da buon corvonero, ammettesse la superiorità dei Grifondoro rispetto alla sua casata. Sarebbe stato contronatura! Tuttavia c'era da confessare che, almeno per il momento, la coppa delle case era nelle loro mani e lei ovviamente non mancò di farglielo notare. Basta guardare le grosse clessidre nell'atrio.. Chi è in testa? Non ricordo!Esclamò, fingendosi appena dubbiosa, come se davvero non sapesse chi aveva più granelli, e poi fece una piccola risata rilassata. Quelle erano scaramucce normali tra membri di casate differenti, piccole prese in giro che alimentavano la competizione e rendevano tutto più divertente, almeno finchè questo spirito si trasformava in agonismo e provocava conseguenze ben peggiori. Per fortuna, non era il loro caso: per quanto lei tenesse ai Grifondoro, non sarebbe mai andata a insultare malignamente qualcun altro per l'appartenenza a qualche altra casata. Beh si. Chelsea è anche un'ottima compagna di conversazione.E' vero! Anche se è un po' troppo tranquilla.. Per fortuna ci sono io a darle un po' di scossa ogni tanto.In che modo? Giusto in quel pomeriggio l'aveva costretta a trasformare il proprio animale in un fiore, con un incantesimo imparato a lezione di trasfigurazione. Anche se le sue idee malsane, per quel pomeriggio, non erano ancora finite. Sicuramente. Ma siamo talmente tanti...e poi stiamo in tavolate differenti.Sì infatti.. Prima dell'ultimo anno, spero quantomeno di riuscire a scambiare due chiacchiere con tutti i miei coetanei.Era un'impresa impossibile, soprattutto per lei, che tendeva a far poco amicizia, ma ci avrebbe almeno provato. Facevo la guardia. Quei Dragoargento volevano fare uno scherzo al nostro quadro. Questo pomeriggio era il mio turno. Visto poi che mi sarei annoiato sicuramente, mi sono portato da leggere. Mi piace la visuale che si vede da questa torre. Davvero affascinante!I Draghi quando ci si mettono risultano davvero fastidiosi.Liquidò l'argomento in fretta, anche perchè la sua mente già si stava concentrando sull'ultima frase pronunciata dal ragazzino. Spostò lo sguardo su di lui, poi di nuovo sulla finestra su cui era appollaiato, poi lentamente nel suo cervello la sua stramba idea prese forma. Ci credo, siamo parecchio in alto, forse in uno dei punti più alti di tutta Hogwarts..Strinse le labbra, annuì un paio di volte, in un personale dialogo interiore che ovviamente era precluso al Raven. Dovremmo farcela.. - Disse a sè stessa, prima di tornare a fissare il suo interlocutore. In pratica, i suoi occhi avevano fatto spoletta da lui alla finestra fino a quel momento. Gli rivolse infine uno sguardo più intenso, pronta ad esporre il suo piccolo piano. Ti va di provare un incantesimo?Chiese infine, strofinandosi le mani con fare cospiratorio. In realtà, aveva in mente una magia semplicissima, giusto per fare un po' di pratica ed usare la bacchetta, che troppo spesso se ne stava chiusa nel borsone. Iniziò a frugare in quest'ultimo e ne trasse una gomma, di quelle metà rosse e metà blu. Facciamola diventare un bel pettirosso! Così potrà volare via direttamente dalla finestra!Appunto, niente di sconvolgente, ma sembrava divertente come idea: avrebbe rallegrato un po' quel tempo prima di cena. Ora doveva solo aspettare la reazione del Corvonero; non conoscendolo, non sapeva davvero cosa avrebbe risposto.
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da Peter » 30/05/2013, 11:37
Basta guardare le grosse clessidre nell'atrio.. Chi è in testa? Non ricordo!
Glissò su quella domanda guardandosi intorno. Non poteva certo ammettere che i Raven erano indietro rispetto alla classifica. Si morse il labbro inferiore andando a chinare la testa di lato. Quella ragazza era strana. Aveva sempre quel sorriso dispettoso sul viso. Quel suo fare indisponente poi. Era indeciso se trovarla simpatica o insopportabile. Per il momento decise di non scegliere. Preferiva magari conoscerla un po meglio.
E' vero! Anche se è un po' troppo tranquilla.. Per fortuna ci sono io a darle un po' di scossa ogni tanto.
Quindi sicuramente fu lei a consigliarle di mettere quelle calze con i fiori, o di fare quello strano incantesimo che indusse tutti i libri ad attaccarci. Fece un respiro profondo cercando di non ricordare di quel mostro famelico attaccato alla sua testa per tutto il giorno. Cominciò a rigirarsi l'anello che portava alla mano destra, sul medio. L'occhio della sfinge era sempre con lui. Rimase un attimo in silenzio ascoltando le altre parole della ragazza.
Sì infatti.. Prima dell'ultimo anno, spero quantomeno di riuscire a scambiare due chiacchiere con tutti i miei coetanei.
Beh, io la vedo quasi impossibile, siamo tantissimi!
Disse lui, ma non per buttarla giù. Era un dato di fatto che erano troppi i ragazzi di ogni anno. Rimase in silenzio ancora prima di riprendere fiato e continuare a parlare.
Però, se questo è il tuo obbiettivo, beh, ne hai uno in meno con cui scambiare due chiacchiere!
Tornò con le mani in tasca. Si strinse nelle spalle, socchiudendo gli occhi in quel sorriso. Forse voleva spronarla. O forse voleva solo essere gentile con lei. Tornò in silenzio.
I Draghi quando ci si mettono risultano davvero fastidiosi.
Oh si non puoi capire quanto! Non fanno che scherzi perchè si ritengono i migliori!
Ci credo, siamo parecchio in alto, forse in uno dei punti più alti di tutta Hogwarts.. Ti va di provare un incantesimo?
Eh?
Strabuzzò gli occhi il ragazzo. Inarcò un sopracciglio guardando ora dove stava guardando lei. La finestra dove lui era appostato. Rimase in silenzio non capendo bene quello che la ragazza voleva fare. Vide che Kayleen rovistò nella sua tasca tirando fuori quella gomma da cancellare babbana. Sorrise ora osservando un oggetto del suo mondo. Della sua terra natia. Si morse il labbro inferiore guardandola.
Facciamola diventare un bel pettirosso! Così potrà volare via direttamente dalla finestra!
Una gomma da cancellare! Fantastica! Dove l'hai presa? Va bene! Io intanto mi arrampico ad aprirla va bene?
Le disse poi attendendo un suo cenno d'assenso per salire sopra quella grande finestra. Guardò il grande tomo che stava rileggendo. Sorrise. Lo chiuse con velocità e lo mise da un'altra parte. Si alzò in piedi per aprire quel varco verso il vuoto. Lentamente la finestra si mosse. Peter decise di lasciarla aperta solo un poco. Il giusto per far uscire fuori quel pettirosso.
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da Kayleen » 30/05/2013, 20:01
Capì che non c'era la necessità di continuare ad insistere riguardo all'argomento "i Grifondoro sono meglio dei Corvonero". Peter tutto sommato aveva capitolato, non aveva controribattuto quando gli era stato fatto notare chi era in testa nella coppa delle case e questo equivaleva ad una piccola vittoria. Un sorriso trionfante le si stampò in volto per qualche istante, poi l'espressione tornò rilassata. Non era un tipo affabile e amorevole, non era la tipica ragazzina tutti pizzi e merletti, lei era una.. Tosta. E questo lato di sè lo mostrava soprattutto con i ragazzi della sua età che, pur avendo l'età per farlo, non considerava minimamente perchè erano troppo immaturi. Come se lei invece fosse 'sto gran esempio di maturità.
Tacque anche riguardo all'argomento "Chelsea Silvergate", perchè lui non aveva detto nulla e non c'era altro da aggiungere. Avevano una conoscenza in comune e, in caso di un silenzio imbarazzante, avrebbero comunque potuto parlare di lei. Buono a sapersi.
Beh, io la vedo quasi impossibile, siamo tantissimi! Però, se questo è il tuo obbiettivo, beh, ne hai uno in meno con cui scambiare due chiacchiere!
E' vero, posso depennarti dalla mia lista. Peter.. Greymon? Ti chiami così giusto? Cancellato. E' a mo' di battuta mimò l'effettiva cancellazione con una stilo immaginaria da una pergamena immaginaria, fingendo di tenere la prima con la sinistra e la seconda con la destra. Scherzi a parte, mi sarebbe dispiaciuto non fare mai due chiacchiere con te. Sarebbe sembrato strano, tre anni in classe insieme e mai una parola. Fece spallucce, prima di riassumere l'aria di chi sta complottando qualcosa.
Eh?
Aveva appena fatto una proposta a bruciapelo, era normale che il suo interlocutore ci mettesse un po' carburare. Attese in silenzio, ora stringendo la gomma con la mano, divertendosi a farla roteare. In pratica quella gomma non l'aveva mai usata, visto che ad Hogwarts piume e calamaio erano obbligatorio, per questo risultava ancora perfetta. L'aveva con sè solo per sicurezza e solo per le rare volte in cui sentiva mancanza della cancelleria babbana e faceva qualche esercizio con la matita.
Una gomma da cancellare! Fantastica! Dove l'hai presa?
Mi è rimasta in cartella alla scuola babbana che frequentavo. Lì ne facevo fuori quasi una ogni tre mesi, questa in tre anni è ancora intatta! A questo punto, usarla per non usarla, tanto vale trasformarla in qualcosa di utile. E cosa c'era di più bello di un uccellino dal petto color rosso? Erano uccelli così carini! Poi la gomma glieli ricordava pure.
Va bene! Io intanto mi arrampico ad aprirla va bene?
Era proprio quello che voleva, che la finestra venisse aperta quel che bastava per far passare il volatile, una volta trasfigurato. Per questo, annuì con il capo un paio di volte prima di prendere di nuovo a parlare. Perfetto, almeno potrà volare via. Bella fine, per una gomma inutile. Commentò, per poi poggiare il borsone ai suoi piedi e la gomma sul pianerottolo su cui il Raven era ancora in bilico. Ovviamente avrebbe aspettato che lui scendesse da lì, per scagliare l'incantesimo e nel frattempo lei poteva preparare tutto l'occorrente per quell'esperimento zoologico: in realtà l'unica cosa che le serviva era la bacchettà. Tornò a frugare nella cartella a suoi piedi, per trovarla una quindicina di secondi dopo; nella sua borsa c'era veramente di tutto.
Eccola qui! Quando sei pronto, iniziamo! Con un filo di eccitazione nella voce: fare magie la metteva sempre di buon umore.
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da Peter » 30/05/2013, 23:35
E' vero, posso depennarti dalla mia lista. Peter.. Greymon? Ti chiami così giusto? Cancellato.
Rise a quella battuta della grifa. Rimase in silenzio portando le braccia conserte all'altezza del petto. Rimase così per alcuni secondi prima di voltarsi verso la scala a chiocciola. Sperava tanto che la Bennet non apparisse per inveire contro il giovane Corvo. Era molto preparata. Un'ottimo elemento. Ma non si poteva sopportare. La regina dei ghiacci la chiamavano quelli nati tra i babbani, forse in onore di quel libro strano su un armadio che portava in un altro Mondo.
Scherzi a parte, mi sarebbe dispiaciuto non fare mai due chiacchiere con te. Sarebbe sembrato strano, tre anni in classe insieme e mai una parola.
Beh, non è che io abbia fatto tutte queste amicizie! O sono in biblioteca o in sala comune! E' normale che io abbia fatto più amicizia con i ragazzi della mia casata.
Le confessò di rimando Peter. Sorrise comunque a quelle parole trovando la compagnia di Kayleen davvero rilassante e divertente. Cominciava a capire perchè Chelsea aveva stretto amicizia con lei.
Mi è rimasta in cartella alla scuola babbana che frequentavo. Lì ne facevo fuori quasi una ogni tre mesi, questa in tre anni è ancora intatta! A questo punto, usarla per non usarla, tanto vale trasformarla in qualcosa di utile.
Strabuzzò gli occhi ascoltando il dire di Kay. Anche lei era come lui. Nato in una famiglia babbana. Seguito una scuola per non maghi. Il cuore cominciò a battergli più forte dalla felicità. Ogni volta che conosceva una persona con le sue stesse radici si sentiva sempre più a casa. Gli mancava da morire. Ma non poteva certo dire di annoiarsi di fronte a tutte le meraviglie che succedevano all'interno di Hogwarts.
Perfetto, almeno potrà volare via. Bella fine, per una gomma inutile. Eccola qui! Quando sei pronto, iniziamo!
Il ragazzo scese dalla finestra osservando bene quella gomma. Voleva anche lui usare la sua bacchetta. Tenerla in mano, la sua dodici pollici con piuma di fenice, lo faceva sentire importante, unico a modo suo.
Sono nato pronto!
Disse alla fine mordendosi il labbro inferiore in trepidante attesa del miracolo della gomma pettirosso!
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da Kayleen » 31/05/2013, 19:37
Lei alla Bennet non aveva ancora pensato. Per incoscienza sua, non perchè la Professoressa di pozioni non la intimorisse. Aveva avuto veramente poco a che fare con lei, la vedeva a lezione, nella Sala Grande, nella sua materia andava anche piuttosto bene, ma non ci aveva mai parlato. Averla come capocasata doveva essere diverso, la sua presenza in quel caso doveva essere molto più ingombrante. Beh, non è che io abbia fatto tutte queste amicizie! O sono in biblioteca o in sala comune! E' normale che io abbia fatto più amicizia con i ragazzi della mia casata.Io neanche. Parlo con tutti, ma ho pochissimi amici.Non c'era nessun rammarico in quelle parole, ben conscia di quello che era e del carattere che aveva. Non era un tipo asociale, era solamente solitario. Ciò voleva dire che faceva volentieri due chiacchiere con tutti, parlava liberamente, scherzava senza problemi, ma non coltivava realmente nessun rapporto. Non l'aveva mai fatto, neppure nella scuola babbana. Forse era davvero troppo troppo legata alla sua famiglia. Non c'era altro da dire a riguardo, anche Peter sembrava essersi silenziato. Aveva aperto la finestra, la briosa aria primaverile filtrava dalla fessura e lasciava intravedere qualche scorcio dell'imbrunire. Era un momento perfetto per entrare in azione, sembrava che nel castello non ci fosse nessuno, forse perchè tutti si stavano preparando per la cena. Sono nato pronto!Annuì, per poi trovarselo vicino nel momento di scagliare l'incantesimo. Ok.. Allora vado.Inspirò profondamente, con lo scopo di prendersi qualche istante per concentrarsi. Quell'incantesimo l'aveva provato pochissime volte, se non una, e solo in aula di trasfigurazione. Questa era la prima volta che lo testava in piena autonomia, senza la supervisione di Turner. Com'era?Doveva ricordarsi cosa aveva imparato. La sua memoria era impegnata nella ricerca delle parole di Lucas durante la spiegazione in classe. Ci sono. Dovrebbe essere così.Allungò il braccio sinistro, quello che reggeva la sua otto pollici e mezzo, e la puntò in direzione della gomma, che se ne stava placida sul davanzale interno. Il polso fece un giro completo in senso orario, per poi dare un leggero colpetto finale; nel frattempo, la mente si concentrava sull'immagine dell'uccello prescelto. AviforsAvifors
Difficoltà: 3 Tipo: Incantesimo di Trasfigurazione Descrizione: Trasfigura oggetti in uccelli Genere: // Danno: //
Dal catalizzatore uscì un lampo velocissimo, come una striscia di corrente, di colore giallo, che a contatto con la gomma si trasformò in un denso fumo della stessa tonalità [ Capacità magica 4 + 13/d20 = 17]. Passarono circa cinque secondi e, svanito lentamente l'effetto fumogeno, il risultato fu questo: Sante zucchine.. Ce l'ho fatta!!Sì, un piccolo pettirosso un po' confuso era di fronte ai loro occhi, con il capino in movimento e gli occhi sbarrati. Bisognava capirlo, era stato una semplice gomma fino a un minuto fa. Hai visto? L'incantesimo è riuscito!Esclamò quindi, rivolgendosi direttamente a Peter, ma per ora era più frastornata che entusiasta. Aveva bisogno qualche minuto anche lei per riprendersi.
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da Peter » 05/06/2013, 22:00
Io neanche. Parlo con tutti, ma ho pochissimi amici.
La capiva. Anche se per il nostro Irlandese non era molto importante avere persone accanto tutto il giorno. Era una persona più che solitaria. Forse per i suoi mille interessi o per il suo carattere che poteva risultare strano. Annuì a quelle parole. non si fidava molto delle persone che aveva accanto. Ma era fatto così. Di Kayleen invece sentiva che poteva almeno provarla a conoscerla meglio. Erano due persone che sono vissute fuori dal mondo Magico. Erano il ponte tra due fazioni sempre rimaste divise. Erano speciali. Come ogni mezzo-sangue o Natobabbano che si trovava nella scuola.
Ok.. Allora vado. Avifors.
La voce fu precisa. Determinata nello spelling della parola. Si morse il labbro inferiore fissare quella gomma. Partì quella scarica ed infine quel fumo. Trattenne il fiato attendendo che il fumo si diradasse. In attesa ecco come era il Corvo. Guardò per qualche microsecondo la ragazza. Forse non c'era riuscita. gli dispiaceva in effetti. Anche lui odiava fallire un incantesimo. Ma il rumore di uno zampettio lo fece girare di corsa verso la posizione della gomma. Era lì che li guardava con i suoi occhietti neri. Le piume rosse ed arancioni. Ce l'aveva fatta. Le mostrò un sorriso sentendo le sue parole. Annuì velocemente, eccitato dall'incantesimo andato a buon fine.
Sante zucchine.. Ce l'ho fatta!! Hai visto? L'incantesimo è riuscito!
Si ho visto! Sei stata bravissima! Batti il cinque!
Le disse poi alzando un poco la voce ed aprendo la mano con il palmo in direzione della Grifa. Un sorrisone era presente sul suo volto. gioioso del lavoro andato bene. Si accorse alla fine dello scombussolamento della ragazza e decise di provare a tenerla per farla mettere seduta per terra, almeno avrebbe avuto il pavimento come sostegno.
Ehi, adesso cerca di tranquillizzare la tua testa...
Le disse con tranquillità, quel mezzo sorriso verso di lei mettendo infine il ginocchio destro per terra, l'altro piegato verso il petto, ed una mano, sempre la destra, sulla spalla di lei, sempre se glielo avesse permesso, ovvio.
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Peter
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2013-05-30 20:23:28 |
Kayleen |
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