Per il corridoio...

[Monique]

Lei di pratiche divinatorie ci capiva davvero poco, ed onestamente poco le importava se avesse avuto una premonizione, una visione, una profezia o chissà che altro: ovviamente non lo disse a Tisifone perchè non voleva sembrare irrispettosa nei confronti della disciplina che insegnava, ma era chiaro che ciò che Monique puntava a comprendere era ben altro.

Il presente è il momento in cui viviamo e sfugge al nostro Occhio Interiore.
Devi quindi decidere se vuoi conoscere il tuo passato o scoprire cosa ti accadrà in futuro.

E stando così le cose, non è nemmeno troppo difficile scegliere a cosa dare precedenza.

Mormorò Moni con un leggero sospiro: era chiaro che, potendo, avrebbe voluto sapere tutto su questa ipotetica sorellastra, ma considerando che il tempo non era esattamente dalla loro parte, bisognava muoversi in modo veloce ed andare per priorità; e la sua priorità, in quel caso, era il futuro.

Posso aiutarti ma non sapendo nulla di questa persona sarà su di te che si concentrerà il mio Occhio Interiore e la mantica da usare dipende da quale velo vuoi squarciare, se quello passato o quello futuro. Non penso che tu voglia un semplice si o no alla domanda se hai una sorellastra.

Anche perchè dubito che ci sia qualche dubbio sulla risposta a quella domanda - commentò la francese con un sorriso sarcastico, scuotendo il capo: non c'erano perplessità a riguardo, era quasi del tutto certa che la simpatica (per così dire) sorellina esistesse - Direi futuro, allora. Ho bisogno di sapere cosa mi riservano i prossimi tempi.

Decise con un altro sospiro, rendendosi conto che la ronda ormai era bella che andata: eppure non si sentiva in colpa, aveva recuperato un rapporto con Tisifone e forse, forse... aveva appena guadagnato un'alleata.

Che ne dici se lasciamo perdere per stasera?
Insomma, mi sembra chiaro che da queste parti non ci sia nessuno, no?

[Tisifone]

E stando così le cose, non è nemmeno troppo difficile scegliere a cosa dare precedenza.

Tisifone aveva un’idea su cosa avrebbe scelto Monique e il sospiro che seguì la frase fugò ogni dubbio: per quanto potesse avere degli aspetti nebulosi, il passato era pur sempre qualcosa di noto. Era il futuro quello che rappresentava un’enorme incognita e che, una volta scoperta, avrebbe potuto aiutare a fare le scelte giuste. Considerato poi l’enorme minaccia che incombeva sulla testa della VicePreside conoscere il più possibile di quello che sarebbe potuto accadere rappresentava un vantaggio da non sottovalutare.

Anche perchè dubito che ci sia qualche dubbio sulla risposta a quella domanda.

Un mese interessante questo… si spera che non esca fuori un qualche zio alla lontana…

Commentò acida la Divinante, facendo una smorfia di disgusto, rivolta non alla collega ma a eventuali parenti occulti. Perché una cosa era certa e non era sfuggita alla donna, se Monique aveva una sorellastra allora l’elenco dei parenti di sua madre si allungava parecchio e la cosa non la rendeva per nulla felice. Sapeva, anche se non poteva dire su quali basi, che la sintonia che stava scoprendo avere con l’Insegnante di Incantesimi, non l’avrebbe avuta con nessun altro e questo voleva dire solo una cosa.

… che le parole di Demetri stanno piano piano prendendo corpo e i parenti pericolosi stanno uscendo allo scoperto.

Il pensiero si formò automaticamente nella sua mente, scioccandola non per il suo contenuto ma per il non detto. Se mai ci sarebbe stato uno scontro era chiaro dalla parte di chi si sarebbe schierata, perché di rimanere neutrale ormai non se ne parlava.

Direi futuro, allora. Ho bisogno di sapere cosa mi riservano i prossimi tempi.

Va bene.

Solo queste due parole, dette quasi in un sussurro, la mente altrove, a sfogliare le varie mantiche esistenti alla ricerca di quella che avrebbe fatto al caso loro, o meglio, che avrebbe dato loro il maggior numero di risposte.

Che ne dici se lasciamo perdere per stasera?

Cosa? Ma perché?

Era così immersa nei suoi pensieri che aveva frainteso il senso della domanda, credendo che Monique volesse lasciar perdere la ricerca di informazioni sulla sua sorellastra. L’espressione perplessa e a tratti scioccata sul suo viso doveva essere molto chiara perché la collega si sentì in dovere di chiarire il concetto subito dopo.

Insomma, mi sembra chiaro che da queste parti non ci sia nessuno, no?

Eh? Oh si… nessuno studente in giro. O sono tutti nelle proprie Sale Comuni oppure sono rintanati nella Stanza delle Necessità.

Disse quindi, una volta compreso che si stava parlando del loro giro di ronda. Non avevano fatto praticamente nulla e di fronte a quella consapevolezza il lato di Tisifone ligio al dovere ebbe un moto di stizza messo però subito a tacere.

Potremmo verificare, non credi? E se la troviamo vuota potremmo approfittarne per sbirciare nel tuo futuro.

Era stata propositiva, il tono di voce quasi elettrizzato o almeno era quello che sembrava, visto che di solito il suo tono era piatto e pressoché privo di intonazione.

O forse vuoi aspettare un momento più propizio?

[Monique]

Eh? Oh si… nessuno studente in giro. O sono tutti nelle proprie Sale Comuni oppure sono rintanati nella Stanza delle Necessità.

Non sapeva cosa avesse distratto Tisifone, ma era ovvio che in un primo momento la donna aveva posto la sua concentrazione su qualcos'altro, tanto che quando Monique accennò alla possibilità d'interrompere la ronda per il corridoio la collega dovette impiegare qualche secondo per capire di cosa l'altra stesse parlando.
Alla fine, comunque la docente di Divinazione convenne con lei che almeno lì intorno non c'erano studenti fuori dalle loro sale comuni, e che tutto era di conseguenza molto tranquillo.

Potremmo verificare, non credi? E se la troviamo vuota potremmo approfittarne per sbirciare nel tuo futuro.

Quella proposta prese Monique totalmente in contropiede, tanto che probabilmente Tisifone non fece fatica a notare il suo sguardo spaesato ed interdetto vista la successiva domanda che porse alla cugina.

O forse vuoi aspettare un momento più propizio?

Diciamo che vorrei... prepararmi alla cosa.

Rispose Moni, chiedendosi se si sarebbe mai sentita pronta per scoprire qualcosa sulla sorellastra che sembrava improvvisamente esser spuntata nella sua vita: no, forse non ci sarebbe mai stato un momento in cui la francese si sarebbe sentita pronta per tutto ciò, ma di sicuro non se la sentiva ora come ora di affrontare la cosa. Ci voleva un po' di tempo per tutto.

Che ne dici di andare a dormire, ed affrontare questa bella sbirciatina nel futuro in un secondo momento?

Propose quindi alla collega, sperando che l'altra non si offendesse e che comprendesse il suo bisogno di rimanere un po' da sola in quel momento.

[Tisifone]

Probabilmente era stata un po’ troppo precipitosa a giudicare dallo sguardo spaesato che si era dipinto sul viso di Monique quando le fece quella sorta di proposta indecente. Si morse il labbro inferiore, recuperando la sua solita postura rigida, come a voler rimettere un po’ di distanza tra lei e il resto del mondo.

Diciamo che vorrei... prepararmi alla cosa.

E’ una cosa comprensibile. - Commentò quindi, annuendo seria – Spero solo che non sia una preparazione lunga.

Lasciò cadere lì quella frase, usando il suo solito tono privo di qualsiasi intonazione per evitare che la VicePreside potesse sentirsi offesa. Semplicemente Tisifone temeva che la paura di scoprire qualcosa di più su questa fantomatica sorellastra fosse più forte del bisogno di conoscere i propri nemici e bloccasse Monique in una sorta di loop decisionale.

Che ne dici di andare a dormire, ed affrontare questa bella sbirciatina nel futuro in un secondo momento?

Credo che sia un’ottima idea, domani abbiamo pur sempre lezione.

Acconsentì, avviandosi verso le scale insieme alla collega per poi separarsi per raggiungere ognuno i propri alloggi.

[Fine]