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da Irvyne » 17/06/2012, 21:55
[ QUARTIERE CHELSEA - ORE 20:15 - VENERDI' ]
Si era fatto dire esattamente la zona di abitazione della sua superiora, in maniera da evitare di farle fare troppa strada e inoltre faceva anche al caso suo il quartiere scelto per l'incontro visto che era uno dei più cari del panorama londinese. Irvyne Trigger per la cena fuori con Monique Vireau, sua Vice Preside, essendo lui nuovo docente di Astronomia, aveva optato per un ristorante di cucina italiana famoso a Londra per la particolarità di avere personale e chef esclusivamente italiani puri e non immigrati da generazioni. Non intendeva fare colpo, quello mai, per lui era una cena informale di semplice amicizia per stringere maggiormente i rapporti tra colleghi, sopratutto perché la francese gli ispirava molta fiducia e fascino e quindi, perché non optare per mangiare qualcosa e parlare del più e del meno, delle passioni, delle idee e dei resoconti di vita al castello?
Mi auguro solo non sia ancora troppo fuori forma dopo l'incidente alla Foresta Proibita... Mh, speriamo che si diverta stasera, non vorrei fosse stata una sorta di costrizione di cortesia...
Inutile dire che Irvyne da gentiluomo quale era si preoccupava per la salute della donna ed inoltre non voleva affatto che lei avesse ugualmente accettato solo per fargli un piacere e non per vero desiderio di passare qualche ora in compagnia davanti un buon piatto di cucina non tradizionale. C'era anche da dire che Irvyne non poteva certo conoscere il modo di fare di Monique ma qualcosa gli suggeriva che fosse una persona sincera e che qualora non fosse stata convinta del giorno della cena, allora glielo avrebbe tranquillamente fatto presente. In ogni caso, anche per quello il ragazzo aveva scelto un locale nel quartiere più vicino a casa sua, per non farla stancare e assicurarsi di poterla accompagnare alla sua abitazione non appena usciti dal ristorante e metterci poco tempo assicurandosi che si potesse mettere subito sotto le coperte qualora fosse ancora molto provata dai giorni in infermeria. Per l'occasione il professore aveva optato per un completo gessato blu scuro e sotto un maglioncino attillato primaverile in accordo con i colori del completo. Scarpe lucide nere ed ovviamente alla mano un mazzo di gerbere rosa, simbolo di amicizia, bellezza e sensualità. Immaginava che essendo lui lontano e lei più vicina sarebbe arrivato con Moni già di fronte al locale, ed infatti così fu, per quanto era sicuro che non stesse aspettando da molto visto che il taxi che aveva preso per giungere fin lì era in perfetto orario. Il ristorante si chiamava "La Terrazza sul Cielo" ed il nome derivava proprio dalla particolarità di questo locale sistemato proprio sull'ultimo piano del palazzo, aperto dal mese di Maggio in poi proprio perchè tutti i tavoli erano all'aperto con tovaglie di seta bianca, posate in argento purissimo e sedie di legno antico del cinquecento, insomma, un vero locale di extra lusso.
Mi auguro possa essere abbastanza all'altezza di una donna di classe come lei.
Oh, eccoci, grazie si fermi pure qui, molto gentile.
Irvyne fece fermare il taxi proprio a pochissima distanza da dove era situata la compagna per la cena e scese quindi dalla macchina mostrandosi a lei esibendole un sorriso affabile e maturo, mentre si preoccupava di sistemare il conto con il tassista che dopo aver ringraziato e salutato anche Monique, riprese la propria strada verso il successivo cliente. Trigger quindi tornò a guardare la donna, estasiato dalla sua incredibile bellezza e portamento, avvicinandosi donandole prima di tutto il mazzo di fiori, con un piccolo inchino del capo e del busto, pari a quello di un lord davanti alla sua regina.
Per lei miss Vireau, buonasera, mi permetta di dirle che è incantevole. Non credo di aver mai visto donna più bella al mondo, e non sto affatto esagerando...
Mi auguro lei non abbia atteso troppo il mio arrivo, se così fosse sono assolutamente costernato...
Il tono a quella frase era per lo più dispiaciuto e serio allo stesso tempo. Ci teneva che la donna accompagnata da lui a cena fosse la persona più servita e riverita meglio di ogni altra dentro al locale, con l'accompagnatore più efficente e pronto a fare qualunque cosa per farla stare bene. Questa era la sua filosofia fin da quando aveva iniziato a rapportarsi con l'universo femminile e così avrebbe continuato a fare nel tempo. Inoltre poi, con davanti a se una figura leggiadra e splendente come Monique, quale uomo non si sarebbe sentito in dovere di esaudire qualsiasi suo desiderio?
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da Monique » 17/06/2012, 22:21
Alla fine l'aveva accettato, quell'invito a cena: in fondo non c'erano motivi per non farlo, visto che si trattava di un incontro informale e senza doppi fini tra colleghi. Oltretutto la zona scelta da Irvyne per il loro tête-à-tête era molto vicino a dove si trovava la sua villa, quindi non si era nemmeno dovuta fare troppa strada a piedi. Un vestito a fantasia senza maniche, leggero, un paio di scarpe décolletés con un accenno di rialzo dietro, capelli raccolti in uno chignon e pochette a mano, quello era il look semplice ma comunque elegante scelto da Monique quella sera, che ora se ne stava da pochi minuti in attesa dell'arrivo del professore di Astronomia.
Di sicuro ha gusto, ha prenotato nel ristorante più caro ed elegante dei dintorni...
Si disse la francese mentre un taxi si fermava poco distante da lei, e da esso scendeva proprio il professor Trigger, elegante e con un mazzo di fiori in mano: Monique approfittò di quei pochi istanti per squadrarlo bene, da cima a fondo, annuendo e facendogli un piccolo applauso mentale per aver superato il suo primo test, quello della presentazione.
Complimenti professore. La donna che riuscirà a conquistarle il cuore sarà fortunata.
Pensò Moni mentre Irvyne le arrivava davanti per porgerle un mazzo di... beh, lei non conosceva molto bene le varie specie di fiori, ma quelli che lui stava porgendo sembravano molto delicati ed eleganti, di colore rosa pallido.
Per lei miss Vireau, buonasera, mi permetta di dirle che è incantevole. Non credo di aver mai visto donna più bella al mondo, e non sto affatto esagerando...
Buonasera a lei, signor Trigger. Lei è troppo gentile, la ringrazio... e i fiori sono bellissimi.
Si trattenne dal chiedere cosa fossero per non rovinare il momento, al massimo avrebbe controllato in un secondo momento, o magari avrebbe consultato la professoressa Vilvarin, l'enciclopedia vivente delle piante secondo gli occhi della Vice Preside di Hogwarts che, ora, si trovò a dover rassicurare l'altro sul fatto di essere arrivata da poco.
Mi auguro lei non abbia atteso troppo il mio arrivo, se così fosse sono assolutamente costernato...
Assolutamente, sono appena arrivata... è stato puntualissimo. Che ne dice, vogliamo entrare? Sono affamata.
Rispose lei, sincera: in effetti, anche se non avrebbe dovuto, erano 24 ore che non metteva qualcosa nello stomaco, perciò non vedeva l'ora di sedersi e riempire il pancino piatto che, silenzioso, brontolava in cerca di qualcosa di commestibile con cui saziarsi.
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da Irvyne » 17/06/2012, 22:42
Quell'abito le donava davvero in maniera incredibile. Irvyne non faceva fatica a credere che quella donna apparisse spesso su note riviste scandalistiche o di moda, in effetti aveva un gusto ineccepibile in fatto di vestire e porsi verso il proprio uomo del momento. Quegli occhi di ghiaccio penetranti e sinceri gli fecero intendere che realmente non stava aspettando da molto e adesso Monique aspettava soltanto di mettere qualcosa sottoi denti, probabilmente molto affamata. Si mise al suo fianco, il ragazzo, offrendole il braccio per camminare assieme e dirigersi all'interno del locale, o meglio, dell'albergo dentro il quale era situato, infatti dovettero prendere l'ascensore per arrivare fino al 25° piano e solo allora davanti a loro apparve il meraviglioso panorama del ristorante italiano più costoso di Londra.
Eccoci mademoiselle, ho prenotato in un punto non troppo vicino al bordo, non sapevo effettivamente se soffriste di vertigini e allora non ho voluto rischiare, per quanto la vista è davvero stupenda, non al pari del vostro sguardo, ma ugualmente degna di nota...
Accompagnò la donna fino al leggìo del cameriere che individuato il cognome della prenotazione li condusse fino al tavolo. Ampio conoscitore delle buone maniere, Irvyne andò a spostare la sedia a Monique evitando il compito all'inserviente, intenzionato a fare lui certe cose per la ragazza sua ospite. Una volta fatto ciò, tornò al proprio posto e messosi seduto in posizione educata e raffinata puntò gli occhi su di lei, mentre venivano consegnati i menù e allo stesso tempo il cameriere si informava per il da bere.
Ho voluto farle un omaggio signorina, facendole arrivare direttamente dell'acqua naturale dalla Francia, è la più limpida che si possa trovare in tutta la Marsiglia. Per il vino invece, preferisce un rosso o un bianco? Non faccio preferenza, è lei che detta legge questa sera, io sono solo un umile servo di tanta bellezza e classe...
E così, qualora lei avesse scelto il bianco, Irvyne avrebbe richiesto un Frascati superiore, fresco e dall'aroma intenso, mentre se lei avesse optato per il rosso, ovviamente un Chianti di vecchia annata dal sapore fruttato e deciso. Il cameriere quindi si allontanò, per permettere ai due clienti di scegliere dal menù, dovendo portare in breve intanto le bottiglie per iniziare a bere. All'interno del menù erano presenti tutti i tipici piatti della tradizione italiana, di ogni tipologie e specie, spaziando dal nord al centro al sud senza esclusione di alcuna regione, per la quale era dedicato un apposito capitolo di primi, secondi, contorni e dolci.
Bene, per fortuna siamo finalmente qui a cenare assieme miss Vireau. Quando vi abbiamo soccorso Domenica notte avevamo tutti temuto il peggio, ma è andato tutto per il verso giusto, sono sollevato, sinceramente... ... Inoltre il professor Vastnor si è dimostrato molto preoccupato in particolare per lei, c'è forse una qualche simpatia che merita la mia attenzione a non sembrare troppo galante questa sera?
Era gentile nel modo di fare, accomodante e per nulla invasivo, semplicemente voleva sapere se si trovava già nelle mire di gelosia di un altro uomo, sopratutto dal momento stesso in cui quell'incontro era per semplice amicizia e affinità e non per altri scopi, anche perché Irvyne era tipo da essere chiaro quando si trattava di quel certo tipo di appuntamento e se le aveva proposto qualcosa di soft e senza impegno, allora così era. Che fosse eventualmente portato a sperare in una futura uscita più formale si, quello indubbio, ma era così poco affezionato alla Vice Preside da non farsi problemi qualora avesse saputo che si era già accoppiata con qualcuno, anzi, ne sarebbe stato felice e avrebbe augurato loro la più infinita gioia possibile.
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da Monique » 18/06/2012, 11:49
Aveva capito subito, fin dal loro primo incontro, che il giovane uomo di fronte a lei era naturalmente un galantuomo, una di quelle persone con un'educazione impostata al rispetto, al comportamento maturo e soprattutto al riguardo nei confronti delle donne. Le faceva strano, dopo tanto tempo, uscire con qualcuno a cena, per di più qualcuno che non fosse Sandyon... ma non si sentiva in colpa, non ne aveva motivo in fondo, ed anzi sperava di poter passare una deliziosa serata in piacevole compagnia del collega. Prese il suo braccio con un sorriso di ringraziamento sulle labbra, entrando all'interno dell'albergo e prendendo insieme l'ascensore che li portò in alto, dov'era situato il ristorante. Gli occhi di Monique si spalancarono appena nel vedere quanta eleganza e classe trasudasse quel posto, riflettendo che erano passati parecchi mesi dall'ultima volta che si era concessa un tuffo nell'ambiente nel quale era stata cresciuta: Sandyon infatti non amava troppo quei posti, oltre al fatto che preferiva lasciare il Castello il meno possibile, e per lei andarci da sola sarebbe stato davvero deprimente.
Anche se si rivelasse un pessimo oratore, cosa di cui dubito, passerò comunque una serata splendida.
Pensò Monique con soddisfazione mentre si avvicinavano al maître che verificò la loro prenotazione prima di precederli per accompagnarli al loro tavolo.
Eccoci mademoiselle, ho prenotato in un punto non troppo vicino al bordo, non sapevo effettivamente se soffriste di vertigini e allora non ho voluto rischiare, per quanto la vista è davvero stupenda, non al pari del vostro sguardo, ma ugualmente degna di nota...
Siete davvero troppo gentile, signor Trigger. E avete ragione, la vista è assolutamente splendida, avete scelto un posto incantevole per cenare.
Commentò Monique, le guance leggermente rosate per il complimento galante dell'uomo e lo sguardo luminoso che abbracciava tutto l'ambiente circostante e quel panorama mozzafiato, con Londra che sembrava inchinarsi di fronte a lei: certo, forse l'ultimo commento sapeva molto di delirio di onnipotenza, ma per s/fortuna della donna era sempre e comunque cresciuta come una Vireau ed un po' di sentimento di superiorità, ogni tanto, se lo poteva anche permettere. Arrivarono dunque al tavolo e la francese ringraziò con un cenno del capo Irvyne che, da perfetto gentiluomo, scostò la sedia per permetterle di accomodarsi, prendendo poi posto di fronte a lei mentre il cameriere porgeva loro i due menu e si preoccupava di domandare subito per le bevande.
Ho voluto farle un omaggio signorina, facendole arrivare direttamente dell'acqua naturale dalla Francia, è la più limpida che si possa trovare in tutta la Marsiglia. Per il vino invece, preferisce un rosso o un bianco? Non faccio preferenza, è lei che detta legge questa sera, io sono solo un umile servo di tanta bellezza e classe...
Beata chi se lo prende.
Fu quello il primo, spontaneo pensiero di Monique nel sentire le sue parole: se non ci fosse stato Sandyon, doveva ammetterlo, probabilmente si sarebbe sciolta in brodo di giuggiole nell'avere davanti una persona così cortese e galante. Certo, magari non a tutte sarebbe potuto piacere il tipo - Celine, la sua migliore amica, l'avrebbe trovato troppo impostato - ma a giudizio della francese la donna che fosse riuscita a rubargli il cuore sarebbe stata molto fortunata.
Un bianco, che non sia troppo dolce per favore.
Scelse quindi alla fine, lei che non amava troppo bere vino ma che, quando lo faceva, aveva gusti ben precisi - bianco e secco, ecco ciò che le piaceva - e naturalmente raffinati come la sua stessa persona. Il cameriere quindi si allontanò dopo l'ordinazione di Irvyne che scelse un Frascati, vino italiano pregiato che trovò l'approvazione mentale della donna. Lasciati soli coi menu, Monique aprì subito il proprio, rimanendo per un momento spaesata dall'immensa scelta che il ristorante forniva.
Bene, per fortuna siamo finalmente qui a cenare assieme miss Vireau. Quando vi abbiamo soccorso Domenica notte avevamo tutti temuto il peggio, ma è andato tutto per il verso giusto, sono sollevato, sinceramente...
E' stato un momento terribile per tutti, lo ammetto. La cosa importante è che nessuno sia rimasto ferito mortalmente, e che buona parte della Foresta sia stata salvata. Tuttavia questo ci deve mettere in guardia sui pericoli presenti, e su come non dobbiamo mai abbassare la guardia, nemmeno per un istante.
E se non fosse stato che il potere di Nicholas, per quanto grande, non era illimitato, Monique avrebbe quasi scommesso che ci fosse lui dietro all'attacco di qualche giorno prima: fortunatamente conosceva il padre, ed una creatura del genere era quasi sicura che non la conoscesse nemmeno quel bastardo stratega. Ma allora chi altri ce l'aveva con Hogwarts? Quanti altri nemici tramavano, avvolti nell'ombra?
... Inoltre il professor Vastnor si è dimostrato molto preoccupato in particolare per lei, c'è forse una qualche simpatia che merita la mia attenzione a non sembrare troppo galante questa sera?
Quella domanda la prese in contropiede, tanto che per un momento rimase in silenzio, sbattendo solo le palpebre come se non avesse capito bene: che rispondere? Lei e Sandyon avevano deciso di mantenere assoluto riserbo sulla loro relazione e lei non voleva venir meno a quella promessa... ma come far capire ad Irvyne, in modo gentile ed educato, di non essere disponibile senza rivelare la verità.
Il professor Vastnor ed io siamo... molto amici, anche se non si direbbe visto il suo comportamento chiuso verso tutti. Forse è per questo che era così preoccupato per me - si risolse a dire alla fine, sperando di sembrare convincente - Non c'è nessuna simpatia particolare, poiché al momento preferisco concentrarmi sul lavoro e sui rapporti di amicizia piuttosto che sulle relazioni sentimentali.
Sì, forse così sarebbe potuto andare... dire di essere amici e mettere in chiaro che non aveva intenzione d'impelagarsi in relazioni sentimentali. Forse così l'avrebbe convinto - caso mai gli fosse venuta la voglia di tentare un approccio - a lasciarla perdere.
Ma la prego, possiamo darci del "tu" almeno fuori da scuola? Non c'è ragione di essere così formali... e soprattutto ho bisogno di qualche suo consiglio su cosa ordinare, quindi sarebbe utile poter parlare in modo più sciolto, lei non crede?
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da Irvyne » 18/06/2012, 17:30
E' stato un momento terribile per tutti, lo ammetto. La cosa importante è che nessuno sia rimasto ferito mortalmente, e che buona parte della Foresta sia stata salvata. Tuttavia questo ci deve mettere in guardia sui pericoli presenti, e su come non dobbiamo mai abbassare la guardia, nemmeno per un istante.
Ad essere onesti non immaginavo che potesse avvenire un fatto così eclatante e sconvolgente. Nella mia vita ho assistito a catastrofi di vario genere ma la Foresta Proibita di questa scuola era un luogo così... Quasi sacro ai miei tempi che mai avrei pensato un giorno di vederla andare così in cenere.
Quello in cui sperava Irvyne infatti, era che ben presto qualche druido si fosse preoccupato di far visita alla scuola e mettersi a rinfoltire alcune zone così da far tornare presto la Foresta al suo antico splendore. Certo era che purtroppo molti degli alberi secolari presenti lì avevano perso vita e linfa, ma nel ciclo della vita prima o poi sarebbero arrivati altri a sostituire quelli morti, alberi che nel corso di altri secoli avrebbero accompagnato nuovi studenti nel loro percorso di apprendimento magico, spaventandoli con la loro maestosità o la loro aura di mistero racchiusa nell'oscurità di quella Foresta che adesso soffriva di cicatrici ed ustioni. Il viso del ragazzo si fece per alcuni secondi un po' più triste, mentre la sua mente vagava ancora ai ricordi non solo dell'incendio ma dei vecchi tempi quando coraggioso si spingeva alla capanna del guardia caccia e ammirava quei pilastri naturali che allora gli apparivano come impossibili da scalfire o buttare giù. Adesso lì giacevano macerie di legno e verde appassito, come appariva crudele e terribilmente destabilizzante la realtà a volte, ma non era di sicuro quello il momento di pensare a certe cose, non ora che si trovava a cena con la Vice Preside Monique.
Il professor Vastnor ed io siamo... molto amici, anche se non si direbbe visto il suo comportamento chiuso verso tutti. Forse è per questo che era così preoccupato per me. Non c'è nessuna simpatia particolare, poiché al momento preferisco concentrarmi sul lavoro e sui rapporti di amicizia piuttosto che sulle relazioni sentimentali.
Un modo come un altro per fargli comprendere che non avesse il minimo interesse per lui? Forse, probabile, ma non sicuro. Irvyne non aveva mai la pretesa di sapere cosa passasse per la testa del prossimo, ancor meno di persone che conosceva da troppo poco per definirne un minimo profilo psicologico. Fatto stava che semplicemente si sistemò nella testa l'idea di non pensare mai, almeno per quei tempi, all'eventualità di provare un approccio più serio, maturo e solido verso la Vireau, perché evidentemente non sarebbe apparso gradito, e dunque perché rovinare uno splendido rapporto lavorativo tra due persone eccellenti a livello professionale e con una piacevole simpatia reciproca?
Solo una persona preziosa come lei poteva riuscire ad andare oltre il carattere chiuso del docente di Difesa. Un'amicizia forte, un'amicizia solida a quanto ho visto. Mi auguro un giorno di poter avere una simile possibilità anche io con la sua persona, miss Vireau, ne sarei davvero lusingato e onorato.
Ovviamente ci sarebbe stato qualcosa da ridire all'atto pratico, conoscendo nella realtà il vero rapporto che legava la professoressa di incantesimi all'ex mercenario Vastnor, ma erano dettagli che Irvyne non poteva conoscere, quindi le sue deduzioni e le sue aspettative, speranze, le trovava più che valide e giuste, in fondo a dirla tutta anche lui non avrebbe esitato un solo istante a gettarsi a capofitto nelle fiamme anche da solo per cercare di aiutare una donzella in pericolo come Monique o come la propria CapoScuola. Sentiva fin da giovane che la vita era una cosa preziosissima, dettami insegnati dai suoi genitori, e che spesso l'essere umano nel volerla offrire ad un altro per aiutarlo commette un atto estremo di fiducia e affetto.
Darei comunque la vita per ogni mio collega, o forse per ogni altro essere umano...
Ma la prego, possiamo darci del "tu" almeno fuori da scuola? Non c'è ragione di essere così formali... e soprattutto ho bisogno di qualche suo consiglio su cosa ordinare, quindi sarebbe utile poter parlare in modo più sciolto, lei non crede?
Oh, certamente milady, se preferisci che ti dia del "tu" non trovo alcun problema! Un consiglio? Ma certamente... Permette?
Si alzò dalla sedia con lentezza e classe, avvicinandosi alla Vice Preside, mettendosi dietro di lei osservando quindi assieme il menù, indicandole vari piatti che a suo avviso potevano essere i più indicati da testare e provare per quella cena, oltre il fatto che per sicurezza chiedeva spesso i gusti culinari della donna non dimenticandosi di appuntare tutte quelle informazioni nella mente per propria cultura personale su quella donna così incantevole che avrebbe volentieri ri voluto come sua ospite a cena in una qualsiasi altra occasione. Al termine dei consigli vari, l'uomo tornò al suo posto, azzardando un gesto di affetto come una lieve carezza sulla spalla della donna, tornando alla propria sedia e facendo un cenno al cameriere di avvicinarsi, cameriere che per altro aveva portato loro il vino e servito nei calici di cristallo di Boemia.
L'uomo dunque si allontanò una volta ricevute le ulteriori ordinazioni, lasciando loro di nuovo qualche attimo di intimità, mentre nel frattempo un maestro di pianoforte giungeva verso il palchetto adibito per lui ed iniziava ad allietare i clienti con la sua musica leggiadra e meravigliosamente soft, classica, assolutamente orecchiabile. Irvyne alzò il calice dirigendolo verso di Moni, indirizzano quindi un possibile brindisi.
Ad una tranquilla e piacevole cena tra colleghi e... Ad una donna che non è al di sotto nemmeno della stessa Venere...
[yt]http://www.youtube.com/watch?v=bL_CJKq9rIw[/yt]
Ti piace la musica classica? Io la adoro... Mia nonna, mi insegnò ad amare prima Bach, passando per Chopin ed infine Tchaikovsky. Quando la ascolto mi sento trasportato in un mondo diverso, fatto solo di tramonti poetici, nuvole attraversate dai raggi del sole e onde del mare che si infrangono sugli scogli dell'anima... La musica, che arte incredibile e meravigliosa...
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da Monique » 18/06/2012, 18:45
Ad essere onesti non immaginavo che potesse avvenire un fatto così eclatante e sconvolgente. Nella mia vita ho assistito a catastrofi di vario genere ma la Foresta Proibita di questa scuola era un luogo così... Quasi sacro ai miei tempi che mai avrei pensato un giorno di vederla andare così in cenere.
Credo che possiamo essere ottimisti, in realtà. Moti alberi sono messi male, quello è vero, ma la professoressa Vilvarin si è adoperata fin da subito per guarirli e lei è una fuoriclasse nel suo campo. Ho l'impressione che riuscirà a fare miracoli.
Commentò Monique con un sorriso ottimista, ripensando alla docente di Erbologia che, in quei giorni, passava ogni suo momento libero - quando non controllava Tisifone - a creare pozioni ed unguenti naturali per cercare di far rifiorire la vita in tutto ciò che era stato ridotto in cenere dall'incendio: se c'era qualcuno che poteva riuscirci, quella era solo lei. Intanto la conversazione si dirottò sul rapporto tra lei e Sandyon, un legame che Monique modificò leggermente agli occhi di Irvyne per fargli capire che non era disponibile senza però ammettere di essere impegnata col collega.
Solo una persona preziosa come lei poteva riuscire ad andare oltre il carattere chiuso del docente di Difesa. Un'amicizia forte, un'amicizia solida a quanto ho visto. Mi auguro un giorno di poter avere una simile possibilità anche io con la sua persona, miss Vireau, ne sarei davvero lusingato e onorato.
Siamo molto legati in effetti... - e non c'era nulla di falso in quell'affermazione - E spero anch'io di poter stringere un'amicizia duratura ed importante con lei, signor Trigger.
Aggiunse sincera, sorridendogli e proponendogli subito dopo di potersi dare del "tu" in modo da alleggerire e rendere più naturale la conversazione, elemento portante di quella prima cena insieme: in fondo non era tanto più grande di lui e soprattutto, fuori da scuola, le piaceva lasciare il suo ruolo di Vice Preside per ritornare ad essere semplicemente Monique.
Oh, certamente milady, se preferisci che ti dia del "tu" non trovo alcun problema! Un consiglio? Ma certamente... Permetti?
Assolutamente.
E così Irvyne si alzò per affiancarla e, dall'alto, indicarle tutti i piatti che secondo lui meritavano di essere assaggiati, secondo anche quelli che erano i gusti della donna: alla fine, quando il cameriere arrivò chiedendo se fossero pronti per ordinare, la francese aveva le idee chiare.
Antipasto di frutti di mare e risotto alla crema di scampi con tartufo bianco. Grazie.
Al secondo ci avrebbe pensato dopo, anche se conoscendola non sarebbe stato strano se avesse lasciato perdere le proteine per dedicarsi subito al desserts, magari assaggiandone di più tipi visto che se lo poteva permettere. Il cameriere versò loro il vino, servito in pregiati bicchieri di cristallo di Boemia, e mentre un pianista lì vicino diffondeva nell'aria una piacevole musica classica i due poterono fare il loro brindisi ed inaugurare quella splendida cena.
Ad una tranquilla e piacevole cena tra colleghi e... Ad una donna che non è al di sotto nemmeno della stessa Venere...
Ad una bellissima serata, e ad una futura e sincera amicizia.
Lui volle brindare a lei, lei più al loro rapporto futuro: le sarebbe piaciuto avere qualcun altro a scuola da considerare amico oltre a Tisifone - la cugina - e a Sandyon - il compagno - qualcuno insomma che non fosse legato a lei da altri rapporti se non quello di affettuosa e sincera amicizia. Mentre aspettavano che arrivassero al tavolo le ordinazioni, Monique bevve un sorso di vino, trovandolo davvero delizioso, mentre Irvyne commentava la musica che faceva da sottofondo.
Ti piace la musica classica? Io la adoro... Mia nonna, mi insegnò ad amare prima Bach, passando per Chopin ed infine Tchaikovsky. Quando la ascolto mi sento trasportato in un mondo diverso, fatto solo di tramonti poetici, nuvole attraversate dai raggi del sole e onde del mare che si infrangono sugli scogli dell'anima... La musica, che arte incredibile e meravigliosa...
Credo che sarebbe grave se non mi piacesse visto la carica che ricopro, non trovi? - replicò Monique con un sorriso divertito, riferendosi ovviamente al proprio ruolo di Direttrice Artistica di Hogwarts - In ogni caso sì, mi piace molto la musica classica ma non più di tanti altri generi. Sono convinta che tutta la musica esprima un universo a sé, perfetto e splendido, sarebbe giusto stilare una classifica di quale genere è migliore rispetto ad altri.
I vecchi insegnamenti di Rose si facevano sentire, visto che quand'era piccola la tata le faceva ascoltare di tutto, dal pop al classico, dal rock al country, dal jazz al blues, per permetterle di amare tutta la musica senza distinzione.
E' stata mia madre a farmela amare, complice anche il mio studio del violino e del pianoforte. E tu, Irvyne, suoni qualche strumento?
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da Irvyne » 19/06/2012, 13:41
Ci fu quel magnifico brindisi, all'amicizia, ad un rapporto duratura e a due persone con molte cose in comune da poter condividere nel tempo, facendo in modo che la loro conoscenza si potesse approfondire quanto più possibile e quindi il loro legame saldarsi e trasformarsi in qualcosa di solido e importante. Nel mentre il cameriere si preoccupava di far avere le loro ordinazioni, il pianista iniziava a darsi da fare e quello fu il successivo argomento di conversazione per quella serata, una serata appena all'inizio ma che già mostrava il meglio, facendo intendere che ogni minuto a seguire sarebbe stato migliore di quello precedente.
Credo che sarebbe grave se non mi piacesse visto la carica che ricopro, non trovi? In ogni caso sì, mi piace molto la musica classica ma non più di tanti altri generi. Sono convinta che tutta la musica esprima un universo a sé, perfetto e splendido, sarebbe ingiusto stilare una classifica di quale genere è migliore rispetto ad altri.
Quanta ovvietà nella mia domanda, hai perfettamente ragione! Si, naturalmente ogni genere è nato da una corrente di pensiero e condizione umana, ma trovo che la classica sia quella che abbia i mezzi per esprimere quasi del tutto ogni possibile stato d'animo, in fondo se ci pensi, la musica classica racchiude in se una varietà di strumenti che nessun altro genere ricopre se non per occasioni o accordi speciali e non comuni...
Un ragazzo che trovava un poco di cultura in tutto, dimostrando di essere a conoscenza dell'argomento specifico del quale si era preso esame, tentando inoltre di non annoiare la donna con quelle sue teorie, restringendole in sintesi veloci e non eccessivamente dilungate. Monique aveva un'idea molto totalitaria dell'universo musicale, sicura del fatto che ogni fondamento melodico avesse una sua importanza e non fosse meno degli altri. Un lato di quella persona che ancor più lo affascinava, anche perché di certo non era facile trovare al mondo persone che fossero in grado di apprezzare ogni genere, anche quello meno orecchiabile, andando a captare direttamente le emozioni e le vibrazioni del cuore che tali generi volevano effettivamente trasmettere.
Che persona profonda...
E' stata mia madre a farmela amare, complice anche il mio studio del violino e del pianoforte. E tu, Irvyne, suoni qualche strumento?
Una persona immensamente profonda e rara tua madre, ma ammetto che nell'osservare come ha educato e formato te ho ancora meno misteri riguardo l'incredibile persona che rappresenta. No, comunque, purtroppo nessuno strumento... Amo ascoltare, quello si, ma qualsiasi entità superiore esista non mi ha donato di talento canoro e per la maggioranza degli impegni che prevalgono sulla mia vita non ho mai potuto seriamente dedicarmi allo studio di uno strumento specifico che potesse piacermi.
Signori, ecco a voi. Insalata di mare per la signorina, antipasto di terra per il signore. A breve i primi.
Buon appetito.
Grazie infinite... ... Ti dicevo, di certo se potessi mai imparare, credo sceglierei la viola, è uno strumento che reputo incredibilmente evocativo, non trovi?
Aggiunse, inserendo quella domanda nel mentre con eleganza e educazione si preoccupava di avvicinare prima il piattino per le bucce alla compagna di cena ed infine il proprio a se per iniziare a mettervi su il proprio cibo ordinato dall'aspetto fresco ed invitante. In ogni caso anche ciò che aveva preso Monique aveva un'aria deliziosa. Quella donna possedeva un buon gusto per ogni cosa, dal vestire al muoversi al rapportarsi con gli altri come anche al mangiare. Senza dimenticare ovviamente la bravura nell'insegnamento.
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da Monique » 19/06/2012, 14:31
Quanta ovvietà nella mia domanda, hai perfettamente ragione! Si, naturalmente ogni genere è nato da una corrente di pensiero e condizione umana, ma trovo che la classica sia quella che abbia i mezzi per esprimere quasi del tutto ogni possibile stato d'animo, in fondo se ci pensi, la musica classica racchiude in se una varietà di strumenti che nessun altro genere ricopre se non per occasioni o accordi speciali e non comuni...
In effetti il genere classico abbraccia una gamma quasi totale di strumenti che nelle altre culture musicali è poco presente, ma confesso che a volte la trovo poco in sintonia coi miei sentimenti: sarà che per come sono fatta mi trovo sempre in situazioni in cui ho l'adrenalina in corpo e una melodia come quella classica si sposa poco col ritmo che a volte ricerco nella musica... capisci?
Rispose Monique, cercando di spiegare il proprio punto di vista ad Irvyne che, bisognava dirlo, non sembrava minimamente deciso ad imporre forzatamente la propria opinione, ma anzi la lasciava parlare senza problemi e sembrava anche propenso all'ascolto serio e concentrato; di sicuro avere in comune qualcosa come la musica era un passo importante nella costruzione della loro amicizia, un tassello che avrebbe anche potuto fare la differenza, in futuro.
Una persona immensamente profonda e rara tua madre, ma ammetto che nell'osservare come ha educato e formato te ho ancora meno misteri riguardo l'incredibile persona che rappresenta.
Oh, e rara lo era davvero. Più di quanto tu possa immaginare.
Ovviamente Monique si riferiva a Rose, ma era un dettaglio che non si sarebbe preoccupata almeno per il momento di rivelare ad Irvyne che ora si trovava a dover rispondere alla domanda di lei sulle sue eventuali capacità di suonare un qualsiasi strumento.
No, comunque, purtroppo nessuno strumento... Amo ascoltare, quello si, ma qualsiasi entità superiore esista non mi ha donato di talento canoro e per la maggioranza degli impegni che prevalgono sulla mia vita non ho mai potuto seriamente dedicarmi allo studio di uno strumento specifico che potesse piacermi.
Magari una volta ti farò ascoltare il meraviglioso suono del mio Stradivari. Se davvero sei un ascoltatore serio come dici, penso potrebbe piacerti.
Gli propose lei con un sorriso: molti infatti dicevano di trovare piacevole l'ascolto della musica, ritrovandosi poi però a non comprendere davvero quando essa potesse essere bella e quanto potesse trasmettere all'anima; il professor Trigger poteva essere, in quel senso, una piacevole sorpresa.
Signori, ecco a voi. Insalata di mare per la signorina, antipasto di terra per il signore. A breve i primi.
Il piatto che le fu messo davanti era invitante, profumato, delizioso anche solo alla vista ed al profumo: il pesce sembrava freschissimo e di prima qualità, ed anche il piatto di lui, un misto di salumi e formaggi italiani, sembrava a dir poco ottimo. Sì, decisamente Irvyne aveva scelto il ristorante giusto per quella cena.
Buon appetito.
Grazie.
Grazie infinite... ... Ti dicevo, di certo se potessi mai imparare, credo sceglierei la viola, è uno strumento che reputo incredibilmente evocativo, non trovi?
Una scelta davvero molto singolare, non me l'aspettavo: lo sapevi che può essere considerata come discendente della viella, uno strumento usato dai trovieri del 12esimo secolo per accompagnare le loro poesie? Questo ti fa capire quanto la musica avesse un ruolo fondamentale nella vita delle persone già allora.
Raccontò la donna, lieta di poter sfoggiare un po' della sua cultura nel campo: solitamente temeva di annoiare chiunque con quei dettagli, ma aveva come l'impressione che Irvyne l'avrebbe apprezzato.+
Buon appetito allora.
Gli disse sorridente, aprendo il tovagliolo per posarselo sulle gambe e prendendo poi la forchetta per iniziare a godersi quell'antipasto delizioso.
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da Irvyne » 20/06/2012, 15:48
Magari una volta ti farò ascoltare il meraviglioso suono del mio Stradivari. Se davvero sei un ascoltatore serio come dici, penso potrebbe piacerti.
Purtroppo temo di non essere troppo ferrato nella categorizzazione e la preziosità degli strumenti musicali. Di cortesia, è un violino di fattura eccellente questo "Stradivari"? A prescindere da tutto comunque, sarei felicissimo di poterti ascoltare.
Già, purtroppo il ragazzo per via della troppa fretta nel cominciare un'attività professionale e lavorativa seria aveva dovuto abbandonare la cultura su cose meno inerenti all'argomento di mansione, ma comunque aveva potuto proseguire nell'ascoltare la buona musica e non gli dispiaceva affatto sentire la bravura che avrebbe potuto mostrargli la Vice Preside, che offrendogli tale possibilità dava l'idea di una persona sicura, non timida ed anche quindi molto capace, tutte doti assolutamente affascinanti che davano l'idea all'uomo che la persona di fronte a se fosse un'autentica vittoria per il compagno che l'avesse accompagnata poi per la vita.
E chissà se magari un giorno... Ah, no, lasciamo stare, basta fantasie assurde...
Eliminando quei pensieri poco propensi alla distinzione tra un superiore ed una persona comune con la quale intraprendere un rapporto più intimo e stretto, Irvyne preferì dedicarsi interamente alla prosecuzione dell'argomento musicale, enunciandole lo strumento che gli sarebbe piaciuto imparare a suonare qualora avesse avuto più tempo a disposizione, mentre nel frattempo erano stati portati gli antipasti che entrambi avevano iniziato a mangiare con gusto.
Una scelta davvero molto singolare, non me l'aspettavo: lo sapevi che può essere considerata come discendente della viella, uno strumento usato dai trovieri del 12esimo secolo per accompagnare le loro poesie? Questo ti fa capire quanto la musica avesse un ruolo fondamentale nella vita delle persone già allora. Buon appetito allora.
Quanta cultura, quanto interesse per un'arte così poetica, che donna a dir poco più unica che rara...
I suoi occhi rimasero a fissarla come ipnotizzati per alcuni secondi, mentre osservava lei portare la forchetta con un gamberetto alle labbra e farlo sparire tra di esse, con immensa eleganza e portamento di classe. Ma non c'era da stupirsi vista la famiglia di provenienza ed una madre, da lui immaginata come naturale, così colta ed espressiva del benessere dell'anima. Cercò di riprendersi iniziando anche lui a riportare qualcosa al palato per assaggiare un poco tutto e liberare il tavolo per i primi che forse sarebbero giunti in breve.
Un'informazione davvero interessante, ne farò tesoro, sul serio miss Vireau. Buon appetito a te, mi auguro che il gusto del suo piatto rispecchi effettivamente la sua meravigliosa composizione. Ammetto inoltre che proprio legato al tuo discorso, immaginavo che degli strumenti come la viola o il violino fossero utilizzati a scopo poetico, in fondo ancor prima se ricordiamo bene, certi oggetti musicali come anche il liuto e l'arpa venivano usati dai bardi e dai giullari medievali per introdurre i loro racconti epici o romantici...
Un piccolo pezzo di formaggio, poi un assaggio di speck mischiato a del miele in una piccola ciotola vicina, un sorso di vino e la premura di riempire di nuovo il calice della donna sua ospite che era ormai giunto alla fine, per non farla scomodare a muoversi lei che stava degustando il cibo con tanto trasporto che disturbarla per lui sarebbe parso quasi come un delitto.
Bella...
Sei una persona romantica, Monique?
E come potresti non esserlo.
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da Monique » 20/06/2012, 16:54
Purtroppo temo di non essere troppo ferrato nella categorizzazione e la preziosità degli strumenti musicali. Di cortesia, è un violino di fattura eccellente questo "Stradivari"? A prescindere da tutto comunque, sarei felicissimo di poterti ascoltare.
Credo tu sia uno dei pochi a non conoscerlo almeno per sentito dire... - commentò Monique, ma non c'erano tracce di rimprovero né di delusione nella sua voce. Gli rivolse anche un sorriso amichevole e gentile - E' il più famoso e prezioso violino al mondo, ne esistono forse 3 esemplari in tutto il Pianeta... ed uno è mio.
Ammise con un sorriso compiaciuto ma non arrogante, anzi, forse vagamente imbarazzato: quando e come Rose ne fosse venuta in possesso per poi poterlo regalare a lei era qualcosa che la donna non riusciva ancor oggi a spiegarsi, uno di quei misteri che la "madre" della francese si era portata con sé nella tomba; in ogni caso, proprio per la persona da cui era stato regalato, quel violino rappresentava per Monique un autentico tesoro a prescindere dalla sua straordinaria fattura. Irvyne le disse intanto che, potendo scegliere, avrebbe voluto imparare a suonare la viola, e la donna si collegò al suo discorso raccontandogli un piccolo aneddoto che sperò non lo annoiasse prima di assaggiare un gamberetto e trovarlo squisito.
Un'informazione davvero interessante, ne farò tesoro, sul serio miss Vireau. Buon appetito a te, mi auguro che il gusto del suo piatto rispecchi effettivamente la sua meravigliosa composizione.
Assolutamente, è a dir poco delizioso. E' difficile trovare qui nei dintorni posti dove i crostacei siano effettivamente freschi, a meno che di non andare in Italia ovviamente - gli disse lei con un sorriso luminoso - Ci sono stata per qualche mese, ed una delle città che mi ha più colpito è stata Firenze: così artistica, così... culturale in ogni sua espressione... ho visitato molti musei che mi hanno lasciata impressionata, se ti piace anche quel genere di arte te la consiglio. Anche se per il pesce devi per forza andare al Sud, nelle isole soprattutto.
Ricordava ancora quando aveva parlato con Sandyon dei suoi viaggi... ma allora era stato diverso, lui voleva sapere per comprendere quanto fosse diversa dalla famiglia, così vuota e superficiale nell'anima; con Irvyne invece vi era il piacere di parlare giusto per rendere partecipe l'uomo di quelle che erano state le sue esperienze di vita, sperando che a lui andasse di ascoltarla.
Ammetto inoltre che proprio legato al tuo discorso, immaginavo che degli strumenti come la viola o il violino fossero utilizzati a scopo poetico, in fondo ancor prima se ricordiamo bene, certi oggetti musicali come anche il liuto e l'arpa venivano usati dai bardi e dai giullari medievali per introdurre i loro racconti epici o romantici...
Lo sapevi che, a differenza di ciò che molti pensando, il liuto è di origine orientale? E' stato importato in Europa durante il Medioevo e si è diffuso poi prepotentemente nel XVI secolo. L'arpa invece ha origini più antiche, pensa che viene ricollegato addirittura alla cultura Egiziana del 3000 a.C.
Raccontò Monique con un sorriso radioso, sereno e felice, come sempre quando si poteva parlare di un argomento a lei così congeniale come la musica, non intesa solo come arte canora, oh no, tantomeno al mero conoscere la storia del suo strumento preferito; grazie a Rose, infatti, la cultura musicale della francese era ampia e fitta. Sorrise ancora, ringraziando con un cenno del capo Irvyne che le aveva riempito il calice di vino e portandosi intanto una cozza alle labbra.
Sei una persona romantica, Monique?
Molto - rispose lei appena imbarazzata, pulendosi le labbra col tovagliolo per bere poi un sorso di vino - Amo il romanticismo nel senso antico del termine: sai, quando gli uomini corteggiavano a lungo la propria donna e non vedevano altre che lei, vezzeggiandola e dedicandole tutto il loro amore con poesie, canzoni e fiori? Ecco, quella è la mia idea utopica di romanticismo.
Decisamente utopica visto l'uomo a cui si era legata, ma era pur vero che, primo, lo amava per com'era e non gli avrebbe mai chiesto di cambiare in quel senso, e secondo, Sandyon sapeva avvicinarsi molto all'idea romantica di lei, quando voleva.
E a te piace essere romantico?
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d20 |
4 |
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2012-09-21 23:46:50 |
Monique |
d20 |
14 |
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