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da Sandyon » 21/10/2015, 17:49
Di giorno in giorno torni sempre più in forma smagliante. Non ricordo più, con chi frequenti la palestra? Tua sorella?
Certo, e il docente di Volo di Hogwarts è il professor Stone... Sono andata con Celine, tesoro, anche se ho quasi sempre l'impressione che lo faccia soltanto per non farmici andare da sola, lei odia fare sport!
Cosa c'entra adesso il professore di Volo?
Appunto.
... Celine è da pantofole e divano. Ha un metabolismo che fa impressione, se solo volesse, potrebbe diventare più robusta di Aryanne in meno di due anni. Comprensibile che abbia poca voglia di dedicarsi alla palestra, ma d'altronde credo che anche tu stia cominciando ad esagerare.
Monique ormai aveva iniziato ad andare a fare esercizi anche quattro volte alla settimana, manco avesse avuto un parto alla babbana. Ormai il suo corpo era tornato tale e quale a prima di rimanere incinta, senza considerare che la vagina era rimasta intatta, non avendo dovuto far passare nessun neonato da lì. In parole povere, la Vireau si stava facendo fisime inutili a proposito di un corpo in perfetta forma, complice anche l'arrivo dei trent'anni che, pur essendo per una strega normalissimi, a quanto sembrava per alcune donne risultavano ugualmente fastidiosi e devastanti. Ci aveva provato molte volte a ricordarle quanto fosse attraente e sexy, ma pareva quasi che il giudizio del marito non contasse perché di parte.
... Questi due faranno la gioia della tua elfa.
A proposito di Sophie... cerca di essere più dolce del solito con lei, mh? Sono felice che tu ti prenda cura dei piccoli quando io non posso, e sei un padre meraviglioso, ma si sente tagliata fuori e questo la fa stare male. Le voglio bene, fa parte della famiglia, quindi... falle capire che l'apprezzi, okay?
Ma dimmi te... Forse sono il primo padre al mondo felice di cambiare il pannolino ai propri figli... E vengo rimproverato. Mmmmhhh... ... D'accordo, vedrò di permetterle qualche cosa in più... Ma ho detto "qualche". Non rimarranno così per sempre, voglio godermi questi istante uno dopo l'altro...
Tornò a fissare i piccoli che intanto giocavano tra loro, muovendosi ed emettendo versi dolcissimi e acuti, facendolo sospirare emozionato. La moglie doveva sapere bene quanto per lui fosse importante e necessario prendersi completamente cura di loro. Aryanne gli era arrivata già bella grande (per quanto in realtà, stranamente, avesse quattordici anni) e Lumina... Beh, meglio lasciar perdere. Un piccolo gemito un po' più forte del maschietto e sull'angolo del vetro di formò una crepa. Da quando erano nati quei piccolini, erano più le ristrutturazioni di quella stanza che i cambi di arredamento nel salone... Ed era dire tutto!
Spero tanto che almeno ad uno dei due piaccia cantare. Rose e la musica hanno fatto tanto per me, e vorrei poter insegnare loro l'amore per quest'arte come lei ha fatto con me... E tu, amore? Vorresti che diventassero Mercenari come te, o te ne basta una in famiglia? Di sicuro, con un padre del genere impareranno presto a difendersi da soli.
Credo sia abbastanza impossibile che non gradiranno la musica e il canto. ... Ad essere sinceri non sono mica tanto sicuro che resterà una Mercenaria, in famiglia. Pensa ai gusti del suo carretto di gelati con sempre maggiore intensità, ultimamente...
Ironizzò un istante, per poi fare qualche carezza sulle guance dei suoi dolci bambini.
Sicuramente vorrei che non facessero nulla di pericoloso, ma la vita è la loro e non farò mai niente per intromettermi. Devono fare le loro scelte, i loro errori, le loro vittorie, i loro traguardi e le loro delusioni, giorno dopo giorno, imparando e crescendo.
Proprio come aveva fatto lui, proprio come aveva fatto la moglie.
Mi piacerebbe però che studiassero in una scuola diversa da Hogwarts. Non voglio che stiano a contatto stretto con i genitori, verrebbero scambiati per raccomandati. Tu cosa ne pensi? E' una cattiva idea?
Che averli lontano da me sarà la prova più difficile a cui sia mai stata sottoposta... ma sono d'accordo. Studiare ad Hogwarts, con te come docente e me come Vice Preside... Se anche non li prendessero per raccomandati, loro non si sentirebbero mai liberi di esprimersi pienamente con noi in giro. ... però promettimi che studieranno nella stessa scuola: saranno lontani da casa, in un luogo totalmente diverso da quello in cui saranno cresciuti... ed avranno bisogno l'uno dell'altra.
Non sono io a dovertelo promettere, ma loro. Se per caso ad uno piacesse la Musashi e all'altra la Cyprus, non potremo costringerli a cambiare scelta. Forse l'unica mia certezza è che non concederò mai loro degli studi privati. Mettersi in relazione col mondo e con la società aiuta sempre, oltre ad una migliore preparazione in generale... Chiusi in casa apprenderebbero meno. D'altronde la riprova sei tu e la tua migliore amica: per quanto Celine sia capace a livello magico, tu la batti di molto.
Si alzò un momento, dando meno attenzione a Lionel e Liezel e maggiore alla sposa, dandole un bacio sulle labbra e abbracciandola.
Lo sai, vero, che ti amo?
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da Monique » 21/10/2015, 20:52
Cosa c'entra adesso il professore di Volo?
Alzò gli occhi al cielo, smuovendo la mano di fronte al viso come a voler liquidare la faccenda: tanto fargli presente che Stone era morto ormai da anni sarebbe stato totalmente inutile.
... Celine è da pantofole e divano. Ha un metabolismo che fa impressione, se solo volesse, potrebbe diventare più robusta di Aryanne in meno di due anni.
Già, ha un metabolismo che funziona in modo inversamente proporzionale alla sua voglia di muoversi... - fosse stato per la Sauvage, infatti, la sua giornata ideale sarebbe trascorsa a far niente, solo mangiando, divertendosi e facendo un sacco di sesso.
Comprensibile che abbia poca voglia di dedicarsi alla palestra, ma d'altronde credo che anche tu stia cominciando ad esagerare.
Esagerare... perché? Voglio solo assicurarmi... di tornare quella di prima.
Era sempre stata molto sicura di sé e del proprio corpo, ma da quando era rimasta incinta non riusciva più ad essere obiettiva con se stessa, e il marito, essendo di parte, poteva rassicurarla fino ad un certo punto.
... pensi che dovrei smettere di andarci?
In effetti non le avrebbe fatto male rallentare un po', specie perché la sua vita era già abbastanza stancante di suo senza doverci aggiungere quel rincaro a tratti massacrante. Intanto, Lionel e Liezel giocavano tra di loro e si lasciavano andare in piccoli scoppi di magia involontaria, che di piccolo in realtà avevano ben poco: con due genitori così non ci si poteva aspettare nulla di diverso, ad essere sinceri, e per fortuna c'era Sophie a riparare a tutto. E a proposito di lei...
Ma dimmi te... Forse sono il primo padre al mondo felice di cambiare il pannolino ai propri figli... E vengo rimproverato.
Non ti sto rimproverando amore! Dico solo che ogni tanto potresti... lasciarla fare, ecco!
Mmmmhhh...
Scoccò a Sandyon un'occhiata eloquente ma dolce, con la quale lo pregava di farlo per l'affetto nutrito verso Sophie e l'amore per la moglie.
... D'accordo, vedrò di permetterle qualche cosa in più... Ma ho detto "qualche". Non rimarranno così per sempre, voglio godermi questi istante uno dopo l'altro...
Grazie amore mio.
Glielo sussurrò sulle labbra mentre lo baciava amorevolmente, stringendosi a lui e ritrovando in quell'abbraccio tutto l'amore e la protezione che soltanto la sua anima gemella avrebbe potuto donarle; e mentre rimaneva appoggiata al corpo forte e possente del marito, la francese si perse ad ammirare la bellezza dei suoi dolci gemelli, ai quali fece anche una carezza per uno, con amore infinito. Già s'immaginava mentre suonava il pianoforte per loro e li incitava a cantare, così da far sbocciare nei gemelli l'amore per la musica - come Rose aveva fatto con lei; ma sarebbe stato possibile? E se Lionel e Liezel avessero odiato cantare con la madre?
Credo sia abbastanza impossibile che non gradiranno la musica e il canto.
Lo spero proprio...
... Ad essere sinceri non sono mica tanto sicuro che resterà una Mercenaria, in famiglia.
In che senso?
Pensa ai gusti del suo carretto di gelati con sempre maggiore intensità, ultimamente...
Si fece una risata leggera, la francese, scuotendo leggermente il capo: Aryanne scherzava spesso sul fatto di mollare tutto e diventare una gelataia con un carretto ambulante, ma Monique sapeva bene che non avrebbe mai smesso di lottare fino a che non fosse davvero diventata la numero uno.
Sicuramente vorrei che non facessero nulla di pericoloso, ma la vita è la loro e non farò mai niente per intromettermi. Devono fare le loro scelte, i loro errori, le loro vittorie, i loro traguardi e le loro delusioni, giorno dopo giorno, imparando e crescendo.
Che papà saggio che avranno questi due piccoletti...
Commentò la donna, guardandolo con occhi ammirati ed innamorati: non importava cosa avesse fatto in passato, per lei Sandyon Vastnor era l'uomo perfetto; certo, alcune delle sue idee, come quella di far studiare i gemelli lontano da Hogwarts, potevano non piacerle, ma era abbastanza adulta e matura da ammettere che a volte fossero le migliori e le più giuste... come in quel caso. A Monique sarebbe bastato che andassero nella stessa scuola, per non affrontare quella sfida da soli, ma effettivamente non era una cosa che poteva prometterle il marito.
Non sono io a dovertelo promettere, ma loro. Se per caso ad uno piacesse la Musashi e all'altra la Cyprus, non potremo costringerli a cambiare scelta.
Giusto...
Forse l'unica mia certezza è che non concederò mai loro degli studi privati. Mettersi in relazione col mondo e con la società aiuta sempre, oltre ad una migliore preparazione in generale... Chiusi in casa apprenderebbero meno. D'altronde la riprova sei tu e la tua migliore amica: per quanto Celine sia capace a livello magico, tu la batti di molto.
Sorrise, felice e lusingata per quel complimento spontaneo ed assolutamente veritiero - perché il Vastnor non mentiva mai quando sottolineava i suoi lati positivi - che la portò a baciarlo con maggiore intensità e ad abbracciarlo forte, godendosi quel bellissimo momento di serenità tra loro.
Lo sai, vero, che ti amo?
Lo so, ma ogni volta che me lo dici mi sembra di sentirtelo dire per la prima volta. - sussurrò a fior di labbra, baciandolo ancora e con maggiore passione - So che ami passare il tempo con i piccoli, ma... credo che dovremmo prenderci del tempo per noi. Da quant'è che non usciamo da soli, come marito e moglie? Abbiamo bisogno di una serata intima, di una serata per noi. Possiamo lasciare i gemelli con Sophie e uscire, cosa ne pensi?
Sperava tanto in un suo sì, ma non l'avrebbe costretto se non avesse voluto.
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da Sandyon » 22/10/2015, 19:55
Esagerare... perché? Voglio solo assicurarmi... di tornare quella di prima.
Ma tu sei già quella di prima, Monique. Hai così tanta paura che la gravidanza ti abbia cambiato che vedi allo specchio un'immagine irreale di te stessa. Come te lo devo far capire?
... pensi che dovrei smettere di andarci?
La palestra non fa male. Credo semplicemente che tu debba ridurre i tuoi turni di allenamento. Perché non ti limiti ad un paio di volte alla settimana? Magari per massimo tre ore? E lascia perdere Celine, tanto più che un incentivo è una zavorra...
Probabilmente, in quel preciso istante, se ci fosse stata Veronique gliela avrebbe anche data per la felicità di averlo sentito dire certe cose sulla migliore amica della sorella, ma Sandyon non lo diceva con disprezzo, bensì naturale obiettività. La bionda francese amava starsene in casa a godersi la vita e il suo metabolismo iper accelerato, sbuffando all'idea di passare le ore chiusa dentro un luogo dove bisognava fare attività fisica che non fosse sesso selvaggio. Per fortuna comunque andarono avanti coi discorsi, parlando di Sophie, dei bambini e di tutto ciò che faceva parte ormai della loro quotidianità, mettendoci anche di mezzo qualche piccola riflessione sul futuro dei loro piccoli, manco avessero già dieci anni e si stessero preparando per il primo anno di scuola.
Non sono io a dovertelo promettere, ma loro. Se per caso ad uno piacesse la Musashi e all'altra la Cyprus, non potremo costringerli a cambiare scelta.
Giusto...
Potrebbero ereditare il mio essere molto indipendente, a quel punto non avrebbero bisogno della presenza reciproca. Quando arriverà il momento daremo loro tutte le informazioni necessarie, tanto quando si ha un sangue come il nostro, è indifferente l'indirizzo di studio. ... E non provare a chiamarmi spaccone o egocentrico, se vuoi una prova guarda Aryanne.
Da ragazzina attaccata ai vestiti e alle acconciature a Mercenaria temuta e rispettata già da molti colleghi nel settore. Quella non era solo preparazione, quello non era solo carattere, ma anche sangue, eredità, lignaggio dei Vastnor, sempre fieri e sempre primi. C'erano ancora molti anni da attendere prima che i piccoli mostrassero le loro inclinazioni e le loro fantasie riferite al futuro, per questo, intanto, i genitori era meglio che si dessero da fare a riconsolidare efficacemente il loro rapporto, tornando ad essere un po' più Sandyon e Monique e non solo padre e madre. Il marito la baciò con ardore e trasporto, guardandola con un velato sorriso molto innamorato.
Lo sai, vero, che ti amo?
Lo so, ma ogni volta che me lo dici mi sembra di sentirtelo dire per la prima volta.
Perché non ti ho mai abituata troppo bene, ecco il mio segreto...
Ci scherzò un po' su, con voce bassa e graffiante.
So che ami passare il tempo con i piccoli, ma... credo che dovremmo prenderci del tempo per noi. Da quant'è che non usciamo da soli, come marito e moglie? Abbiamo bisogno di una serata intima, di una serata per noi. Possiamo lasciare i gemelli con Sophie e uscire, cosa ne pensi?
Ne penso che stasera il tempo è meraviglioso ed ha aperto da poco un ristorante in centro che, a mio avviso, va provato. Le andrebbe di fare questo piccolo sacrificio con me, signora Vastnor? Prometto una lauta ricompensa in camera da letto una volta rientrati dal pasto...
END x2
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da Desmond » 23/10/2015, 20:04
Trilocale Chic di Desmond e Alexis - Londra Magica - 11 Febbraio 2111 - 09:48
Se ne stava con quel bicchiere di latte macchiato in mano già da diversi minuti, tanto che da bollente era già passato tiepido. La notte prima aveva fatto molto tardi con lo studio, dopo aver provato con il gruppo al pomeriggio ed aver visto il Sole la mattina. Un incontro con il CapoGilda Ignis non era sicuramente qualcosa che gli capitava tutti i giorni, ma aveva sentito il bisogno di parlare con lui. Normalmente non teneva mai segreti con la moglie, in quanto tra loro sussisteva solo un bellissimo rapporto di sincerità, ma in quel caso era diverso. Lui stava mantenendo per sé una verità per non rischiare di mortificare la consorte, perché sapeva che se avesse saputo, ci sarebbe rimasta malissimo.
DLIN DLON
Finalmente si era deciso ad arrivare, con diversi minuti di ritardo, ma si era deciso. Con un sospiro leggermente infastidito, Desmond si alzò dalla propria postazione, ovvero l'isola della cucina, dirigendosi alla porta. Quando aprì, si trovò davanti un cugino decisamente di buon umore, a differenza di lui, c'era poco da fare. Anche i due abbigliamenti la dicevano lunga sulle condizioni mentali dei due parenti: Typhon casual sportivo, Desmond canottiera e boxer. Uno con i capelli ben fatti, l'altro invece con la capigliatura tutta arruffata che andava dove le pareva.
Ti trovo in gran forma!
Entra, testa di ca**o...
Ed anche di buon umore! ... Per me un caffè alla americana, bello forte, grazie!
Serviti da solo.
Ahi, ma allora è proprio grave se ti rode già a quest'ora del mattino!
Tu invece mi sembri bello arzillo invece.
Per forza, mia moglie mi ha svegliato nel miglior modo che possa esistere...
Risparmiami i dettagli, ti ringrazio! Adesso non sono proprio in vena di gossip sessuali.
Con una alzata di spalle, l'Erbologo si andò a preparare il proprio super caffè forte, mettendosi poi comodo sul divano del salone con le gambe stese sul tavolino di fronte a lui. Desmond invece si portò ancora appresso il suo latte macchiato, riscaldandolo un minimo nel forno magico per non berselo completamente gelato. In realtà Typhon era perfettamente a conoscenza dell'argomento di conversazione che avrebbero dovuto affrontare, ma preferì che fosse il Flynn a cominciare, con i suoi tempi ed anche seguendo il proprio filo logico nel racconto completo. Intanto dava un'occhiata allo splendido paesaggio offerto dalle porte finestre, in una di quelle poche giornate londinesi fatte di poche nuvole e cielo limpido azzurro.
L'Ignis Elios mi ha confermato quanto immaginavo... Il mio elemento... Il mio elemento è stato corrotto.
Il marito dell'Erede del Fuoco spostò lentamente l'attenzione da fuori a dentro, in particolare sul cugino, diventando più serio.
Allora le tue sensazioni erano esatte.
Già...
E ti ha confermato anche che il motivo sarebbe...
... La resurrezione di Alexis, è esatto. Quando ho conferito tutta la mia energia per permetterle di tornare tra noi.
Ok... E non hai intenzione di dirglielo, giusto?
Assolutamente no e ti pregherei di fare lo stesso, intesi?
Già ci parlo poco di mio, figurati se vado a raccontarle certe cose delicate! Adesso però sii più preciso, fammi capire bene come è successo e cosa significa avere l'elemento corrotto.
All'interno dei minuti successivi, Desmond spiegò quello che gli aveva detto Yamato, e cioè che quel brusco prosciugamento di energia del Mana dal suo spirito aveva creato una sorta di debolezza strutturale nella sua scintilla, una debolezza che avrebbe compromesso per sempre il suo avanzamento all'interno della Gilda, bloccandolo sicuramente prima di raggiungere lo stadio finale. Non capitava molto spesso ma non capitava nemmeno spesso che un fidanzato dovesse donare il proprio potere per aiutare a resuscitare la fidanzata morte, naturalmente. Era già da qualche mese che il cantante sentiva che il legame col fulmine non andava migliorando o fortificandosi, per questo aveva deciso alla fine di andare a consultarsi col Sole, l'unico in grado di fornirgli spiegazioni.
Cioè, fammi capire... Adesso resterai al primo livello... Per sempre?
In realtà no, potrei provare a forzare il mio elemento ad espandersi e diventare più potente. Così facendo potrei raggiungere un particolare stadio degli Ignis, definito come "Fulmen". Staziona tra il secondo e il terzo grado ma rimane fermo, fisso, non prosegue oltre e non mi permetterà mai di raggiungere la perfezione.
Oh... Per la miseria, in altre parole addio speranze di essere un futuro "Tonum".
Sì, ma non è che fosse il mio desiderio più grande. Semplicemente ero consapevole del fatto che con la vita che conduco, lo avrei raggiunto molto tardi, tutto qui. Venire a sapere però che il mio Mana è... Beh, imperfetto, mi ha fatto girare non poco le palle.
Ci credo... E quali sono le soluzioni per raggiungere questo stadio?
Due: la prima molto semplice, caldamente consigliata dal Sole, la secondo incredibilmente difficile. In altre parole, conoscendo il mio grado di parentela con te, mi ha detto che potresti provare a farmi entrare in contatto con l'Erede del Fulmine. A lei basterebbe concentrarsi per qualche secondo e scatenare in me parte del suo immenso potere per farmi raggiungere lo status di "Fulmen".
Ah ecco, un bel tête-à-tête con Miui e passa la paura! Qui lo dico e qui lo nego, ma ce lo farei un tête-à-tête con quella ragazza, hai visto che davanzale?
Possiamo tornare seri?
Ah sì, scusa! Quindi ok, va bene, allora adesso provo ad organizzarti questo incontro, sono sicuro che lei non avrà alcun...
Aspetta.
Che?
C'è la seconda soluzione, quella più complessa e sconsigliata.
E che bisogno c'è di espormela? Tanto posso fornirti direttamente quella veloce ed istantanea, no? Comunque se ci tieni, racconta...
... La seconda soluzione consisterebbe nel riuscire da soli ad incrementare la propria energia attraverso un atto che mi metta in fortissima relazione col mio elemento, liberando così tutti i canali possibili del mio spirito al fine di accrescere esponenzialmente la sua potenza. E' una manovra estremamente difficile ma...
... Non serve nemmeno che me lo dici: punti a quella, giusto?
Da cosa lo hai capito?
Sotto sotto io e te, da questo punto di vista, siamo fatti della stessa pasta. Non vuoi l'aiuto di nessuno, è il tuo elemento, è una tua sfida personale e la vuoi portare a termine per conto tuo.
Meno male che mi capisci...
Sai già come agire? E soprattutto: perché volevi dirlo a me?
Perché ho bisogno del tuo aiuto. Per rafforzare il mio legame con l'elemento voglio... Scrivere una nuova canzone.
Aaaahhh ecco, ora si spiega tutto, ma non puoi farlo presente a tutti i membri del tuo gruppo perché c'è solo un gildato.
Esattamente. Posso contare sul tuo aiuto per gli accordi e tutto il resto?
Scrivere una canzone con mio cugino... Tsk, non credevo potesse mai accadere, giuro! Però sì, direi che si può fare.
Grazie. Per me significa molto, cugino...
Sì ma adesso levati quel musone, hai da lavorare e non si formulano musiche vincenti con questo stato d'animo. Ci sarà da cacciare parecchio fuori le palle!
Credimi, in quanto a capacità di vincere le sfide ti faccio grandemente concorrenza...
Oh, come siamo tornati spacconi... Ottimo, questo è lo spirito giusto!
Senti un po' ma... Insomma com'è andato questo risveglio speciale da parte di tua moglie?
Ah, ora sei tornato curioso... ... Beh, in pratica, non appena ho aperti gli occhi, mi sono ritrovato la sua...
AUTO-CONCLUSIVA
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da Caroline Priscilla » 26/10/2015, 18:43
[Ministero della Magia, Londra - 26 Febbraio 2111 - 10:00]
Livello Primo - Sala Master
Ed ora concentriamoci sulle principali tecniche di attacco dei vampiri...
Da quando la fusione con Irina si era completata, Cappie aveva sviluppato una sorta di tic quando era pensierosa e concentrata: tirava le labbra in fuori, fissando il docente di quella mattina -lo stesso Loris Arcmane- mentre spiegava i metodi di attacco dei vampiri. Aveva iniziato il corso già da un mese e mezzo circa, presentandosi tre volte a settimana al Ministero, la mattina, per la parte teorica del corso. Si trattava di conoscere l'anatomia dei vampiri, i punti forti e deboli, la loro storia, il modo di ragionare, nonchè le tecniche di assalto e quelle per difendersi. Si studiavano anche la legge magica al riguardo, quello che prevedeva il codice penale dei maghi riguardo l'attacco di vampiri ostili e le sanzioni per coloro che si fossero macchiati dell'omicidio di vampiri redenti. Era un corso completo, interessante e più e più volte la O'Neill aveva ringraziato mentalmente Marshall per averla indirizzata verso Loris Arcmane. Le sue competenze e conoscenze sui vampiri superavano di gran lunga qualsiasi persona Cappie avesse mai conosciuto, Marshall compreso -o almeno così supponeva. Prendeva appunti senza mai fermarsi, mordicchiandoi di tanto in tanto il tappo della penna bic e non lasciandosi sfuggire nemmeno una parola di quello che stava dicendo.
I vampiri percepiscono il mondo in maniera diversa dall'essere umano: tendono a sfruttare la loro alta capacità sensoriale, la loro velocità che è superiore alla nostra e la forza fisica. Se un vampiro vi coglie di sorpresa e vi tiene fermo per un braccio, non tentate di liberarvi facendo forza: rischiereste di romperverlo...
Chissà in che modo Irina aveva affrontato la sua nemesi. Più la O'Neill apprendeva, più la sua mente si domandava come fossero andate le cose fra la Honeywell e il vampiro che aveva ucciso il suo amato, pensieri che a dire il vero non avrebbe dovuto farsi: non era sano, per lei, chiedersi cosa avesse provato gli ultimi istanti prima di morire. Ma sensibile da sempre a questo argomento -e forse anche perchè ormai loro due erano indissolubilmente legate- l'irlandese non riusciva a fare a meno di chiederselo. Avrebbe davvero messo in pratica quello che stava imparando, un giorno, oppure quello sarebbe stato solo un corso fatto per nulla? Convinta che ormai il suo destino e quello di Irina sarebbe stato lo stesso, la ragazza aveva il sentore [Intuito(S): 25] che presto o tardi qualcosa (o qualcuno) si sarebbe fatto vivo sul suo cammino, ponendola nella condizione di sfruttare ciò che aveva imparato.
Sala di Addestramento del Ministero
Oggi ci alleneremo con un vampiro vero e proprio. E' amico di vecchia data del sottoscritto, si chiama Jacob O'Malley. Vieni pure dentro Jake!
Tutti i presenti salutarono il vampiro con un "ciao" generale, mentre questo ricambiava guardandoli non come se fossero persone, ma come delle prede, prede che avrebbe tanto voluto uccidere e sbranare. In realtà lo sguardo serio del vampiro O'Malley venne presto sostituito da un sorriso sereno e affabile, che mise in mostra i suoi temibili canini. Avevano passato ogni pomeriggio ad allenarsi con volontari del corpo Auror, specializzati in quel settore, che riproducevano il tipico comportamento dei vampiri in battaglia, dando un'idea agli allievi di cosa aspettarsi. Quella invece sarebbe stata la loro prima lezione con un vampiro vero e proprio... e Cappie non aveva alcuna intenzione di perdersela. La parte pratica -da brava Ignis- era quella che preferiva in assoluto. Era concentrata quando doveva imparare nozioni nuove, ma era sul campo di battaglia che cercava di dare il meglio di sè, proprio perchè già in passato aveva dovuto affrontare nemici non proprio alla sua portata. Come aveva già avuto modo di vedere quando aveva affrontato il Lich, il gioco di squadra era quello nella quale Cappie riusciva meglio: eseguiva gli ordini con prontezza quando si trattava di seguire un capo, ma sapeva organizzarsi quando era lei a comandare la squadra. Tuttavia, tanto era forte nel gioco di squadra, tanto era debole in quello individuale: spesso e volentieri, la Ignis si lasciava sopraffare dall'adrenalina, buttandosi nella mischia senza pensare alle conseguenze per sè stessa (motivo che la vedeva spesso uscire da quegli allenamenti con abrasioni e lividi). Era un difetto dovuto al suo temperamento, al suo carattere ma anche all'elemento, che non le permetteva -non ancora- di ragionare a mente fredda e lucida su un campo di battaglia.
Quindi, chi vuole essere il primo? ... O'Neill, te la senti?
Sì, certo!
Stai attento Jake: sembra un angioletto, ma diventa una vera furia quando c'è da combattere.
Ne terrò da conto.
Bene O'Neill. L'incontro si chiude nel momento stesso in cui riesci a colpirlo, d'accordo? Ai vostri posti, al mio tre si comincia!
I due si sistemarono a circa quattro metri di distanza l'uno dall'altro. Cappie indossava una semplice mise sportiva, con canottiera, pantaloni della tuta e scarpe da ginnastica. Si prese il tempo di legare i capelli in una coda, prima di posizionarsi -bacchetta alla mano- in posa da combattimento. Jacob invece non restava fermo un attimo, osservandola, camminando tranquillo come se nulla fosse, probabilmente studiandola come avrebbe fatto un vampiro realmente ostile. Al tre di Arcmane, i due contendenti non si erano ancora mossi dalle loro postazioni. L'irlandese stava provando a seguire le direttive del cacciatore di vampiri, quindi non gettarsi subito nella mischia ma imparare a controllarsi e aspettare che fosse il nemico a fare la prima mossa. Non era facile, perchè l'elemento -il Fulmine- in quel momento la pervadeva in tutto il suo corpo, una carica di energia e adrenalina che Cappie faceva fatica a controllare. Strinse con forza l'impugnatura della bacchetta e finalmente, quando Jake si decise ad attaccarla, la O'Neill lanciò il suo primo Stupeficium, provando così a colpirlo prima ancora che lui potesse avvicinarsi a lei. Non era consentito loro utilizzare altri incantesimi al di fuori di quello -contro i propri avversari- per minimizzare quanto più possibile i danni. Il loro scopo, infatti, era imparare a colpirli, non certo fare del male ai poveretti che si offrivano come volontari. Ad ogni modo, lo scontro si perpetuò per una ventina di minuti, con Cappie che provava a colpire Jacob e il vampiro che schivava ogni suo attacco con una velocità inaudita. Sapeva che c'era una bella differenza fra un essere umano addestrato e un vampiro, ma trovarsi di fronte ad uno di essi in carne ed ossa le fece comprendere appieno quanto fossero veloci e quantofosse difficile riuscire a prenderli. E Irina si era persino buttata contro uno di essi per ucciderlo, del tutto impreparata...
Stop! Fine dell'incontro!
Dopo una serie di colpi andati a vuoto, alla fine l'Ignis Fulmen aveva deciso che il momento migliore per colpirlo era aspettare che lui stesso si fosse avvicinato abbastanza a lei da sorprenderla. Solo che, invece di schivarlo, Cappie si era lasciata colpire, approfittando della vicinanza del vampiro per colpirlo a sua volta con uno schiantesimo puntato contro lo stomaco. Erano entrambi a terra, in ginocchio -la O'Neill più esausta del vampiro- felici che l'incontro si fosse concluso e vittoriosa per essere riuscita a colpirlo.
Sei stata molto brava, complimenti.
Grazie e grazie per aver fatto da volontario. Spero di non averti fatto troppo male...
Con quello Stupeficium? Bambolina, al massimo sei riuscita a farmi un graffio...
Rabbrividì quando sentì quel soprannome, annuendo verso la creatura: da quanto tempo non sentiva quel nomignolo rivolto a lei? Davveo tanto e quel pensiero le fece riafforare alla memoria vecchi ricordi. Per sua fortuna, il corso non era ancora finito e lei aveva ancora molto su cui concentrarsi, invece che perdersi dietro vecchie reminiscenze. Avrebbe avuto tutto il tempo del mondo per rievocare Devo, ma sapeva che se questo fosse accaduto sarebbe bastata la presenza di Axell per spedirlo, nuovamente, nel suo dimenticatoio personale.
[Autoconclusiva]
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da La Setta » 28/10/2015, 18:41
Esterno Villa Vireau-Vastnor Londra Magica 21 Febbraio 2111 Ore 16:15
Devo proprio andare via prima, con Robyn oggi faccio un po' di più...
Io passo da Aryanne a controllare come procedono gli allenamenti sola con Kalas.
Ci vediamo dopodomani sorellona!
A più tardi moglie.
Dominique stava in disparte, abbastanza lontana, osservando la scena con aria preoccupata, febbrile, maniacale. Era da tutto il giorno che aspettava lì, appostata come una stalker, aspettando solo il momento buono per stare sola con Monique. Non voleva rischiare di incontrare anche la "cugina" o il marito della donna, verso il quale aveva provocato solo dolore e sofferenza. Gli occhi erano attenti e accesi mentre le mani tremavano per l'esasperazione e l'emozione: nella sua ottica finalmente era salva. Li vide andarsene, i due scocciatori, lasciando campo libero. La Vireau rientrò dentro casa e come prima cosa, Dominique uscì fuori dal cespuglio, dandosi una bella sistemata ai capelli, al trucco e agli orecchini (cretina e pazza fino al midollo, come alla cugina interessasse la presentazione), avvicinandosi infine alla porta bianca in legno lavorato e magicamente protetto. No, non si sarebbe intrufolata con la forza, mai, perché rischiava di inimicarsi la sua unica fonte di speranza (come se già non lo fosse abbastanza, la povera padrona di casa), dunque bussò, anzi, suonò il campanello, aspettando emozionata e cercando di trattenere il più possibile ogni emozione latente. Quando poi però Monique aprì e le due si ritrovarono faccia a faccia, fu tutto più complesso.
Bu... Buonasera Mo... Monique... Co... Come stai? T-ti... Ti trovo in forma... Sì... In f-forma...
Poi però, da un attimo all'altro, a prescindere dalla reazione della Vice Preside, l'espressione di Dominique mutò all'istante.
Scusa è che... Scusa... Che... Io ho tanta... Paura... Monique... ... T-ti prego... Aiutami... Aiutami io ho... Ho... Paura...
Qualora ella avesse avuto qualche dubbio sulla veridicità delle parole della povera mentecatta, forse vedendola buttare a terra la bacchetta magica e l'immane terrore insito negli occhi e nelle lacrime della donna, avrebbe mutato la sua idea, comprendendo per lo meno che davvero la Dubois era in pericolo ed aveva bisogno di aiuto. Certo, adesso la domanda era: doveva aiutare sul serio una donna che aveva combinato più atrocità che mai in tutta la sua vita e non solo ad altri innocenti, ma anche a suo marito e a suo nipote? La ex nipote di Rose tremava come una foglia, stringendosi nel vestito scuro, ogni tanto si guardava a destra, a sinistra e dietro, come se avesse paura di essere vista o intercettata da qualcosa, da qualcuno.
La-lasciami entrare... Per favore... T-ti... Supplico... Ti supplico cuginetta mia...
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da Monique » 28/10/2015, 22:49
[Villa Vireau-Vastnor - 21 Febbraio 2111 - ore 16.17]
Devo proprio andare via prima, con Robyn oggi faccio un po' di più...
Salutamelo, e digli che può passare a trovare i suoi cuginetti quando vuole!
Io passo da Aryanne a controllare come procedono gli allenamenti sola con Kalas.
Non essere troppo duro con lei, ultimamente avete passato meno tempo insieme quindi cerca di farle sentire di più il tuo affetto!
Ci vediamo dopodomani sorellona!
Va bene, e saluta Kalas da parte mia!
A più tardi moglie.
A dopo amore mio, ti amo!
Sorrise ad entrambi, abbracciando Veronique e dando un bacio sulle labbra del marito per poi osservarli andare via con un moto di soddisfazione interiore: era la sua famiglia, una famiglia che si era costruita giorno dopo giorno, con fatica, spesso lottando contro tutto e tutti; aveva dimostrato che credere in un ideale non era solo una follia o una perdita di tempo, aveva perseverato fino all'ultimo, ed ora eccola lì, con una sorella, dei figli, un marito. Se ci fosse stata Rose sarebbe stato tutto perfetto, ma Monique sapeva bene che la donna sarebbe stata nel suo cuore fintanto che avesse continuato ad amare la musica, come la Dubois le aveva insegnato: ciò che mai avrebbe potuto immaginare, invece, era che una discendente della sua dolce tata si trovasse a così poca distanza da lei, e non certo per attaccarla - come si sarebbe potuto pensare.
DLIN DLON
Mh?
Non aspettava alcuna visita, ma aveva imparato a considerare, nel tempo, la propria casa come una sorta di "crocevia", nel quale le persone andavano e venivano, spesso ad una tale velocità che la francese si perdeva qualche pezzo: tra i gemelli, Sandyon, Veronique, Kalas, Celine, Alistair, Robyn, Aryanne, Tisifone, Noah, Madeline, Ryan e Camila c'era sempre qualcuno che girava per casa, e la Vireau non poteva certo dire che la cosa le dispiacesse... solo che ogni tanto le girava la testa! Tornando al campanello, proprio per il via vai continuo di persone che frequentavano la villa Monique non si fece chissà quali problemi nell'aprire la porta... rimanendo così totalmente a bocca aperta nel trovarsi di fronte colei che, da anni, tentava di distruggere tutta la felicità che la donna lottava per costruirsi giorno dopo giorno.
... tu...
Bu... Buonasera Mo... Monique...
Stava succedendo davvero? Dominique Dubois era davvero di fronte alla porta di casa sua?!
Co... Come stai? T-ti... Ti trovo in forma... Sì... In f-forma...
Il primo istinto fu quello di sbatterle la porta in faccia, cosa che infatti fece... o meglio, l'idea era quella, ma quando stava per chiudere del tutto l'uscio di casa, la vide buttare a terra la bacchetta e guardarla con terrore; sì, era atterrita, completamente preda della paura, anche se non ne comprendeva il motivo.
Scusa è che... Scusa... Che... Io ho tanta... Paura... Monique... ... T-ti prego... Aiutami... Aiutami io ho... Ho... Paura...
Che fare? Che dire? Stava parlando con una pazza omicida senza scrupoli, avrebbe dovuto tramortirla e chiamare gli Auror, farla arrestare e lasciare che venisse sbattuta ad Azkaban... ma non lo fece. Era fin troppo buona, e poi era piuttosto sicura che nemmeno una folle come Dominique sapesse recitare tanto bene.
... Mog, vieni qui, subito. Non dire niente a Sandyon, non ancora, ma voglio che tu sia pronto ad intervenire.
Il Moguri era immune alle illusioni, quindi se la Dubois avesse provato ad attaccare Monique, lui avrebbe potuto fermarla prima che le facesse del male; come richiamati da un potenziale pericolo, sia Sophie che Fire fecero la loro comparsa alla porta dopo pochi istanti, il secondo ringhiando minaccioso - non era più un cucciolo, in fondo - e la prima fissando la donna con l'aria più minacciosa che le riuscisse di mostrare, dimostrando un coraggio ed una volontà di proteggere la padroncina davvero notevoli.
La-lasciami entrare... Per favore... T-ti... Supplico... Ti supplico cuginetta mia...
Assottigliò le labbra, ingoiando la sequela d'insulti che avrebbe voluto rivolgerle quando la chiamò in quel modo, visto che tra loro non c'era alcuna parentela: Rose era per lei come una madre, ma la mora di fronte a sé non era sua cugina, non era nemmeno certa di poterla considerare un essere umano. Ma fu proprio per amore di colei che l'aveva cresciuta che le concesse un diffidente beneficio del dubbio, facendo un passo laterale affinché Dominique potesse varcare la soglia di casa.
... ti avverto. Fai una sola mossa falsa, e ti assicuro che me la pagherai molto cara.
Fire ringhiò, mostrando la dentatura minacciosa, mentre Sophie si preoccupò di recuperare la bacchetta di Dominique e tenerla ben stretta a sé; Mog, anche se non si vedeva, ovviamente era l'asso nella manica di Monique, che chiuse la porta senza perdere di vista la donna nemmeno per un attimo.
In soggiorno.
Non era un invito, piuttosto un ordine: chiaramente non precedette l'altra, poiché non aveva alcuna intenzione di darle le spalle, al contrario la fece muovere per prima, indicandole una poltrona sulla quale farla sedere; avrebbe potuto legarla magicamente, ma a che pro? L'arte più pericolosa di Dominique erano le illusioni, e per attivarle non le servivano certo le mani o la bacchetta. Le si sedette di fronte, chiedendo a Sophie di andare di sopra, ovviamente senza specificarne il motivo: Fire e Mog erano sufficienti per proteggerla, e Monique voleva che ci fosse qualcuno coi gemelli, che non potevano assolutamente rimanere da soli; l'elfa doveva stare con loro, ed essere pronta a smaterializzarli in un luogo sicuro - Hogwarts - in caso di emergenza.
... perché sei venuta da me? Da cosa stai scappando? E non provare a mentirmi, o ti farò marcire ad Azkaban per il resto della tua vita.
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da La Setta » 29/10/2015, 15:25
... ti avverto. Fai una sola mossa falsa, e ti assicuro che me la pagherai molto cara.
No... No, te lo giuro! Non ne ho alcuna intenzione! Sarò brava... Sarò buona... Fammi entrare però, p-per favore Monique...
Sembrava quasi che si frequentassero come buone amiche da qualche anni, ed invece quella era soltanto la follia di una donna malvagia ma allo stesso tempo vigliacca e impaurita dalla morte che cercava disperatamente una via di fuga per non essere incenerita dalla Setta dei 12. Nei suoi occhi non c'erano bontà o pentimento, ma solo il vuoto di una coscienza assente, di un desiderio di redenzione dettato solo dal bisogno di restare in vita.
In soggiorno.
Agli ordini!
Una volta arrivate all'interno del soggiorno, Dominique parve momentaneamente rapita da tutta la bellezza della stanza e dal suo arredamento. Quello sguardo attento però, servì anche ad altro, infatti sotto gli occhi della Vireau, probabilmente inizialmente atterriti, la Dubois attivò una illusione ad area così potente da sembrare quasi inarrestabile: l'illusione però era tutto fuorché nociva per loro o per i bambini, ma al solo scopo difensivo.
Così... Così nessuno saprà che siamo qui... Che stiamo parlando... Nessuno ci troverà... Sì... Non ci troveranno... ... I tuoi figli sono... Sono al sicuro...
Eccola là la prima informazione utile: la Setta dei 12 era perfettamente a conoscenza della nascita dei bimbi della Vice Preside di Hogwarts. Altra dimostrazione palese del fatto che quell'organizzazione aveva occhi ed orecchie dappertutto, anche nelle cliniche più esclusive e private. Dominique si andò a sedere sul divano, poi però decisi di rialzarsi. Con tutto che era spaventata, l'illusione rimaneva forte e stabile: assurdo.
... perché sei venuta da me? Da cosa stai scappando? E non provare a mentirmi, o ti farò marcire ad Azkaban per il resto della tua vita.
Vogliono... Vogliono sostituirmi, lo capisci? Vogliono sostituirmi perché non ho più voglia di lavorare per loro... Perché... Perché ho perso la mia Gioia... Il mio amore... ... Lei non c'è più ed io ho perso ogni desiderio di... Di essere potente... Di avere soldi... Perché... Perché...
Si rivolse alla cugina con sguardo da pazza sognante.
... A cosa serve la ricchezza se non la puoi condividere con chi ami, giusto?! E' vero? Ho ragione Monique?!
Si strofinava le mano, alla pari di un tic nervoso, camminando qua e là come una scema, scuotendo la testa piano di tanto in tanto.
Ma loro non lo capiscono... Non comprendono quanto io stia soffrendo... Quanto il mio cuore sia spezzato... ... E allora mi vogliono gettare via, volevano buttarmi via... Azhad era stato incaricato di uccidermi... Di eliminarmi... Ma io sono fuggita, sono scappata appena ho capito che sarei stata scartata dalla Setta...
Si fermò un secondo, bloccandosi di colpo, poi si volse verso la Vireau quasi correndole di nuovo incontro, posandole le mani sulle spalle.
... Non permettere che mi trovino, non permettere che mi uccidano... ... Tu... Tu sei l'unica che può aiutarmi... Tu sei l'unica con i mezzi adeguati per impedirgli di mettermi a tacere per sempre... Aiutami cuginetta... Fallo ed io... Io...
Parve riflettere attentamente su cosa dire, su cosa fare, leccandosi le labbra con aria febbrile e nervosa.
Io... Io potrei insegnarti qualcosa! Certo! Potrei far salire la tua bravura con le Illusioni fino a livelli che non potresti nemmeno lontanamente immaginare!
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da Monique » 29/10/2015, 16:25
No... No, te lo giuro! Non ne ho alcuna intenzione!
Non che un giuramento di Dominique Dubois avesse un qualsivoglia valore, per Monique, ma comunque...
Sarò brava... Sarò buona... Fammi entrare però, p-per favore Monique...
Buona e brava... lei? A parte il fatto che quelle parole, pronunciate dalla donna, sembrassero una battuta di pessimo gusto, la Vireau acconsentì comunque a farla entrare: era calma, almeno all'esterno, e padrona della situazione... ma all'interno, nel profondo, la sua anima era in totale subbuglio; doveva rimanere ferma e controllata, doveva farlo per i bambini che al momento stavano di sopra con Sophie, ma era chiaro che dentro di sé fosse piuttosto atterrita. Aveva di fronte la donna più pericolosa che avesse mai conosciuto, una figura che rendeva Nicholas Vireau, in un paragone, docile quanto un agnellino... e lei l'aveva appena fatta "accomodare" in salotto. Doveva essere Monique, e non la cugina, quella completamente pazza tra le due, e quel pensiero divenne quasi una realtà universale quando si rese conto che la Dubois, dal nulla, attivò un'illusione che inglobò tutta la casa; pronta a far intervenire Mog per renderla inerme, la francese si trattenne all'ultimo secondo, rendendosi conto che non c'era nulla di pericoloso in quella pratica.
Così... Così nessuno saprà che siamo qui... Che stiamo parlando... Nessuno ci troverà... Sì... Non ci troveranno... ... I tuoi figli sono... Sono al sicuro...
Le gambe le cedettero, e dovette aggrapparsi al mobile accanto a sé per non crollare a terra quando Dominique pronunciò quelle parole: i suoi figli... come faceva a sapere dei gemelli?! Non l'aveva detto a nessuno al di fuori della famiglia, i media ne erano rimasti all'oscuro, eppure lei lo sapeva. E forse era ora di pretendere qualche spiegazione.
Vogliono... Vogliono sostituirmi, lo capisci? Vogliono sostituirmi perché non ho più voglia di lavorare per loro... Perché... Perché ho perso la mia Gioia... Il mio amore...
Ma di che diavolo sta parlando?!
... Lei non c'è più ed io ho perso ogni desiderio di... Di essere potente... Di avere soldi... Perché... Perché... ... A cosa serve la ricchezza se non la puoi condividere con chi ami, giusto?! E' vero? Ho ragione Monique?!
Sì... immagino...
Preferendo tenerla buona, al momento, la Vireau le diede ragione, anche se una cosa giusta quella pazza l'aveva detta: nulla aveva senso se non lo si poteva condividere con la persona amata, la vita stessa perdeva molto del proprio significato senza avere la possibilità di amare e di essere amati, e lei lo sapeva bene.
Ma loro non lo capiscono... Non comprendono quanto io stia soffrendo... Quanto il mio cuore sia spezzato...
Quindi stava soffrendo per amore, un amore che l'aveva portata a perdere la voglia di essere una folle omicida... un bene, quindi, nell'ottica di Monique, che ovviamente si guardò bene dal dirlo; e, seguendo quel ragionamento, se non poteva più seguire gli ordini, Dominique risultava inutile. Sì... ma gli ordini di chi?
... E allora mi vogliono gettare via, volevano buttarmi via... Azhad era stato incaricato di uccidermi... Di eliminarmi... Ma io sono fuggita, sono scappata appena ho capito che sarei stata scartata dalla Setta...
Azhad. L'amico di Veronique. Quello che aveva ucciso Daemon Laars. Monique di lui sapeva molto poco, più che altro aveva voluto saperne il meno possibile: la sorella stessa non aveva mai detto molto su di lui, a parte che fosse più buono di quanto non desse a vedere, ma la Vireau aveva preferito rimanerne fuori. Ed era evidente che ciò non fosse più possibile.
... Non permettere che mi trovino, non permettere che mi uccidano...
Trasalì per quelle mani sulle spalle, con Fire che ringhiava più forte perché in grado di percepire il disagio della padrona: quella situazione era anche più folle della donna che aveva di fronte.
... Tu... Tu sei l'unica che può aiutarmi... Tu sei l'unica con i mezzi adeguati per impedirgli di mettermi a tacere per sempre... Aiutami cuginetta...
Ancora quel nomignolo, che le provocò un fastidioso brivido freddo lungo la schiena.
Fallo ed io... Io... Io... Io potrei insegnarti qualcosa! Certo!
Dominique Dubois insegnare qualcosa... a lei? E cosa, come uccidere gli abitanti un'intera cittadina senza disfarsi il trucco?
Potrei far salire la tua bravura con le Illusioni fino a livelli che non potresti nemmeno lontanamente immaginare!
Assottigliò lo sguardo, la Vireau: a differenza della folle di fronte a lei, la donna non aveva mai pensato di sfruttare le illusioni per fare del male, e tuttavia non aveva fatto altro che allenarsi per anni, grazie anche alle indicazioni di Madeline, per poterle controllare al meglio senza farsi corrompere e poter apprendere lo Squarcio del Velo... ma era Dominique la sua avversaria, quella in grado di fermarla e di fare del male a lei e a tutti i suoi cari... e forse ora la Vireau avrebbe potuto cambiare le carte in tavola.
... puoi insegnarmi la Disillumanzia?
Poteva apprendere lo Squarcio del Velo tramite gli spartiti lasciati da Rose a Madeline, affinché li consegnasse uno per uno alla Vice Preside di Hogwarts... ma solo la Dubois avrebbe potuto insegnarle la Disillumanzia, ed imparando anche quella tecnica sarebbe diventata la migliore illusionista del pianeta, potendo quindi far sì che nessuno, con quell'arte, potesse ancora mietere vittime come aveva fatto la nipote di Rose nel corso degli anni.
Hai ferito mio marito più di quanto io possa spiegare, o di quanto tu possa mai comprendere: meriteresti di marcire ad Azkaban, di soffrire, la morte non sarebbe che un sollievo per te. - non avrebbe mentito, non le avrebbe fatto credere di essere dalla sua parte, anche perché sarebbe stata comunque troppo folle per esserne grata - ... tuttavia ti aiuterò. Farò in modo che nessuno ti trovi, ma solo se tu in cambio mi darai delle risposte, prime tra tutte che tipo di illusione hai attivato e cosa sia questa "Setta" di cui parli... e fai in modo che siano risposte esaustive.
Dopodiché, se le avesse ritenute tali, avrebbe fatto in modo di nasconderla al meglio delle sue possibilità, anche se non avrebbe potuto evitare di parlarne con Sandyon, con Veronique... e forse anche con quell'Azhad.
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da La Setta » 31/10/2015, 23:45
... puoi insegnarmi la Disillumanzia?
Quando Monique fece quella domanda, Dominique parve per qualche secondo diventare più allegra e gioiosa. Gli occhi le si illuminarono, facendosi più lucidi. Si morse il labbro inferiore mostrando un po' la bianca dentatura superiore. Annuì vigorosamente, non stando più nella pelle all'idea di essere salva, sì, tutto pur di non morire per mano di Marcus o della Setta in generale.
Hai ferito mio marito più di quanto io possa spiegare, o di quanto tu possa mai comprendere: meriteresti di marcire ad Azkaban, di soffrire, la morte non sarebbe che un sollievo per te.
Oh ma se serve posso anche scusarmi con lui! Se vi piacciono le cose un po' osé posso partecipare ad una threesome con voi due, tanto mi fai eccitare un sacco, cuginetta... Pensi che tuo marito possa perdonarmi in questo modo? Lo vorrei tanto...
La pazzia di quella donna ormai raggiungeva livelli per i quali non si sapeva nemmeno se dover rispondere a certe proposte cordialmente o sputandole in faccia, fatto stava che Dominique parlava come se davvero ci fosse una specie di amicizia buona tra lei e la Vireau, rimuovendo ogni pensiero negativo verso di lei. Ora era solo il suo immenso faro di speranza e salvezza, il resto, il passato, non contavano più... Per lei.
... tuttavia ti aiuterò. Farò in modo che nessuno ti trovi, ma solo se tu in cambio mi darai delle risposte, prime tra tutte che tipo di illusione hai attivato e cosa sia questa "Setta" di cui parli... e fai in modo che siano risposte esaustive.
Certo! Certamente! Sì sì Monique, ovviamente!
Nell'arco dei minuti successivi, Dominique fece una specie di excursus di tutta la sua vita all'interno della Setta dei 12, spiegando nei dettagli cosa fosse l'Organizzazione, quale fosse la sua filosofia egemonica e gli obiettivi prefissati per il futuro. Raccontò anche chi fosse Marcus in realtà e fece i nomi di tutti quanti i Dodici componenti, Supremo compreso, anche se dimenticò di menzionarne l'identità, essendo troppo abituata a chiamarla semplicemente "Supremo".
... Quindi hanno creato queste Aberrazioni per scombinare il Mondo Magico ed avere delle spie efficienti e potenti, difficili da neutralizzare. Melia Herbert è stata creata con l'intento un giorno di sostituirmi, in quanto il suo potere è quello di ipnotizzare e assoggettare al suo volere chiunque. Nel corso degli anni ad Hogwarts ha usato le sue capacità per migliorarsi e diventare sempre più brava, ma non credevo volessero metterla al mio posto tanto presto... Quella maledetta...
Strinse il pungo con rabbia e frustrazione, lei che da sempre si era creduta la migliore in assoluto. In effetti, il suo potere illusorio era ancora più utile e devastante di quello della Greco-Tedesca, ma il fatto di non volerlo più usare a causa dei problemi di cuore era diventato il motivo della decisione di eliminarla definitivamente. Avrebbe potuto anche uccidere l'Aberrazione per risolvere il problema, ma le avrebbero subito puntato il dito contro.
... L'illusione che ho attivato rende questa casa completamente invisibile per chiunque non vi sia mai entrato dentro. In questo modo, i tuoi parenti non noteranno differenza passando qui vicino mentre tutti gli altri penseranno che il luogo sia deserto e senza abitazioni. Lo spettro di illusione è attivo in un'area di un chilometro, non temere...
Le doti di Monique e Veronique apparivano in quegli istanti così insignificanti rispetto a quelle della "cugina", ma Dominique aveva dovuto rinunciare alla propria parte buona dell'anima, facendosi corrompere completamente e limitando a tutti gli effetti la gamma delle proprie emozioni genuine e positive. Da grandi poteri venivano rischi incredibilmente pericolosi, spesso mortali, allora forse era meglio essere un po' meno forti ma più proprietari di se stessi.
Hai già qualche idea su come aiutarmi? Non voglio metterti fretta, sia mai... Però il tempo stringe e...
DLIN DLON
!!! Chi è? Nascondimi! ... Ho paura... Manda via chiunque sia arrivato, per favore... per favore...
Aveva appena detto che la sua illusione teneva lontani gli intrusi ma era ugualmente preoccupata dell'arrivo di chiunque, come un campanello di allarme perennemente acceso e in funzione che la metteva in condizioni di difesa ad ogni occasione possibile. Si alzò di scatto, Dominique, andandosi a mettere subito dietro al divano, in preda al panico più totale: tremava, letteralmente, come una foglia. Non era in sé, per nulla in sé.
Ehi! Ciao zia! Scusa, posso entrare un attimo?
Tra poco devo andare da Veronique per la lezione, ma prima ero passato a vedere come stavi. Tutto ok?
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Lucas |
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Indigo |
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Robyn |
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Monique |
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