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Centro città

Messaggioda Desmond » 28/02/2015, 23:41

... Desmond...

Quante volte il padre gli aveva raccontato della proposta fatta alla madre di sposarlo?
Quanto spesso si era soffermato sulle emozioni provate, spiegando al figlio che non era affatto possibile esprimerle a voce in dei concetti?
Tantissime, eppure Desmond non pensava fosse possibile una cosa del genere, non credeva che chiedere in moglie una ragazza significasse esporsi ad una carica di emozioni e sentimenti così tanto forti, eppure adesso si stava ritrovando a dare completamente ragione al genitore.
Mentre Alexis lo fissava con le lacrime, il cuore che batteva forte e le gote rosate per l'imbarazzo, il fidanzato era in estasi nel guardarla, ammirando ogni sfumatura di quelle reazioni uniche, vivendole assieme a lei e in concomitanza con l'aumentare della tensione e del desiderio di baciarla, ma prima lei doveva rispondere, prima lei doveva dire se effettivamente volesse o meno diventare sua moglie, la sua meravigliosa sposa.
L'anello brillava, scintillante, perfetto per lei e per adornare la sua mano sinistra, ma lei... lo voleva indossare o no?

Sì, sì, ti voglio sposare, Desmond sì!!!!

Prima di rimettersi in piedi, il cantante dei Saber Dynamos allungò la mano per prendere quella della fidanzata (ormai ufficiale) e lentamente fece scivolare l'anello al dito corrispondente, anello che le stava alla perfezione, della misura giusta e incantato per adattarsi in futuro anche a variazioni del volume della falange, qualora fosse dimagrita o ingrassata durante il periodo della gravidanza, giusto per fare un esempio.
Una marea di Galeoni spesi ma ne valeva la pena, perché una tale rarità preziosa poteva stare tanto bene soltanto alla sua Parker, alla sua Ricercatrice, alla più brava cervellona che il Mondo Magico avesse mai avuto in tutta la storia dell'umanità.
Quando poi tornò eretto con busto e gambe, accolse Alexis che tra un po' gli saltò praticamente in braccio, sorridendo più felice che mai.
Già, il padre aveva sempre più ragione, nel sentirsi dire di "sì" il tempo e lo spazio si erano interrotti nel loro corso e quel momento pareva durare eternamente. Si baciarono, intrecciando la lingua, con le lacrime lei e con le lacrime anche lui, emozionati, uniti, innamorati.

Ti amo Desmond, ti amo...

Ti amo Alexis, ti amo...

Ti amo e non vedo l'ora di diventare tua moglie...

Ti amo e non vedo l'ora di essere tuo marito...

Ti amo.

... Mia per sempre...

C'era altro che si poteva aggiungere a quel quadro di dolcezza e tenerezza assolute? Desmond era convinto di no, decisamente.
Si guardarono negli occhi per infiniti istanti, poi il ragazzo la prese in braccio e la condusse fino alla camera da letto, poi, una volta stesa sul letto, le salì sopra e riprese a baciarla con un trasporto nuovo, più deciso ed anche più romantico, forse in virtù di ciò che era appena accaduto.
Era più piccola, sentiva il corpo di minore grandezza e massa sotto di sé. Doveva ancora farci l'abitudine ma a dir la verità non gli dispiaceva, in fondo anche lui era un ragazzo abbastanza magro e prima ogni tanto la differenza lo infastidiva. Forse era giunto il momento di fare un po' di massa, come sempre gli aveva suggerito Regina, Selina e Typhon, suo cugino. L'amore sprigionato in quei baci era così un fiume in piena che i loro elementi probabilmente giocavano tra loro, mischiandosi e facendo gioire i loro spiriti. Provò a vedere se le andava di rigirarsi, così che fosse lei sopra di lui, poiché voleva la cascata di capelli scuri della Acuan a solleticargli la pelle del viso.

È o non è la serata più bella della tua vita?
... Torna dalla tua grande avventura all'A.G.E.R., dopo di che ci prepareremo per le nozze...


La baciò ancora e ancora e ancora, con insistenza, con trasporto, con deciso bisogno di sentire il suo sapore.

So che lo sai, so che forse non è necessario che te lo dica o che te lo ricordi ma...
... Non c'è nessuna nella mia mente o nel mio cuore che ti faccia anche solo una minima concorrenza...
Tu sei l'unica Alexis e non dovrai mai preoccuparti di dove sono quando saremo lontani...


C'era davvero bisogno di specificare a chi si riferisse? Non voleva essere cattivo verso Ty, voleva solo tranquillizzare sua moglie.
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Messaggioda Alexis » 01/03/2015, 17:07

Mai anello era stato più perfetto per il suo dito... e no, non credeva assolutamente di essere di parte nel dire una cosa del genere! Era l'ideale per lo stile di Alexis, semplice ma elegante, meraviglioso sotto ogni aspetto; fu con occhi pieni di lacrime che la Parker si fissò la mano per almeno cinque minuti, muovendola così da catturare ogni sfaccettatura dell'anello che le adornava l'anulare, e che avrebbe testimoniato a tutto il mondo come l'Acuan ormai appartenesse solo a Desmond, e a nessun altro.
Si lasciò guidare in camera da letto, sicura che tanto non sarebbe accaduto nulla di male, si stese sul morbido materasso e si abbandonò ai dolci baci caldi dell'Ignis, ad occhi chiusi e cuore colmo di gioia indescrivibile: rotolò anche sopra di lui, sempre un po' imbarazzata ma anche teneramente maliziosa nel modo in cui gli accarezzava il viso e lo guardava negli occhi, con amore incommensurabile.

È o non è la serata più bella della tua vita?

Assolutamente sì... è più di quanto avrei mai potuto immaginare.

Confermò Alexis, radiosa.

... Torna dalla tua grande avventura all'A.G.E.R., dopo di che ci prepareremo per le nozze...

Annuì, baciandolo ancora perché anche lei ne sentiva i bisogno, come se la consapevolezza di aver di fronte il proprio futuro marito avesse acuito la mancanza di lui che già cominciava a provare.

So che lo sai, so che forse non è necessario che te lo dica o che te lo ricordi ma...
... Non c'è nessuna nella mia mente o nel mio cuore che ti faccia anche solo una minima concorrenza...
Tu sei l'unica Alexis e non dovrai mai preoccuparti di dove sono quando saremo lontani...


Gli posò un dito sulle labbra, per interromperlo, scuotendo il capo con dolcezza.

Mi fido di te più che di me stessa, so che non potresti mai ferirmi, in alcun modo.
Tu sei mio ed io sono tua, ti appartengo come tu mi appartieni... e ti prometto che dopo le nozze, capirai quanto sia valsa la pena aspettare...


L'ultima parte del discorso gliela sussurrò all'orecchio, velandola di malizia.
Ma in fondo, Desmond aveva sempre saputo che dopo le nozze... sarebbe arrivata anche la luna di miele, no?

Fine
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Messaggioda Kelly » 16/05/2015, 16:11

[Appartamento Everett/Chambers, Londra magica - 31 Gennaio 2110 - Ore 19:05]


Sono a casa!

A chi stava rivolgendo quel saluto la Everett? A nessuno, in teoria, perché non era presente nessuno nell'appartamento che condivideva insieme al proprio fidanzato. Evan era fuori per lavoro e il suo fratellino era stato ormai accettato ad Hogwarts ed era lì che si trovava in quel momento. Kelly aveva parlato solo per abitudine, trovandosi di fronte però un appartamento immensamente vuoto. In ogni caso, come un automa, la ragazza chiuse la porta alle sue spalle e andò ad aprire il magi-frigo, sperando di trovarci qualcosa di buono e già pronto da mangiare. Al suo interno, trovò gli avanzi della cena dell'altra sera -un misto di cibo cinese e thailandese- che i due fidanzati non erano riusciti a finire completamente. Mise fuori la cena sua e di Evan e poi si diresse verso la loro camera da letto, spogliandosi e infilandosi degli indumenti più comodi, prima di gettarsi priva di energie sul letto.

Immagine


Chiuse gli occhi e iniziò a pensare a tutto ciò che era accaduto quel giorno. Non riusciva ancora a credere che Joël le avesse davvero fatto quella proposta. "Ci rifletta con calma e a mente lucida e fresca più tardi" le aveva detto, ma non era mica facile per la londinese ragionare a mente fredda e lucida, soprattutto quando non aveva la minima idea di che cazzo fare! E' vero, all'inizio si era esaltata all'idea di trovarsi in un'aula di tribunale, rompendo qualche culo -in senso metaforico- a quegli spocchiosi del gruppo Pendleton. Ma ora che aveva alle spalle ore e ore di riflessione intensa -meraviglioso vero?- Kelly non si sentiva poi così tanto sicura della mezza scelta che aveva fatto intendere al suo capo, che di sicuro si aspettava da lei un sì.

Sono un'idiota!
Una completa idiota! Ma che cazzo mi è saltato in testa?


Disse ad alta voce, aprendo gli occhi e girandosi dall'altra parte. Non riusciva a riposarsi -troppi pensieri in testa- e non riusciva a vedere un singolo lato buono da tutta quella vicenda. In primis che avrebbero perso miseramente per causa sua. Come faceva il Principe ad essere così tanto sicuro che lei, LEI che non aveva la minima esperienza in quel campo, potesse avere anche solo una chance di vittoria? Ma dai, il povero non si trasforma magicamente in una persona altolocata, con buoni studi alle spalle e con la sicurezza che gli danno i soldi che gli parano il culo. Lei era scettica, cinica, incapace di mantenere la calma quando qualcuno le faceva girare le palle e sì, era pronta a dirne quattro anche nel bel mezzo di un'udienza, alla presenza di un magistrato e di fronte a milioni di spettatori.

Andrà a finire che mi arresteranno, ecco cosa succederà...

Pensò amaramente, riflettendo su quanti soldi avrebbe dovuto sborsare Evan per farla uscire di prigione. Già, Evan, Evan che avrebbe voluto vederla lasciare quel lavoro. Cosa avrebbe detto il suo ragazzo di tutta quella storia? Probabilmente che non avrebbe dovuto accettare, perché sarebbe stato troppo pericoloso per lei. E lei se ne sarebbe infischiata del pericolo.
Non lo faceva perché spinta dal desiderio di fare giustizia nei confronti del signor Johnson: quell'uomo le era simpatico, le dispiaceva che un onesto lavoratore fosse stato preso di mira dalla mafia magica ed era convinta che bisognasse fare qualcosa. Ma -riflettendoci attentamente- Kelly si rese conto che l'unico motivo per il quale sarebbe stata disposta ad affrontare un'intera aula di tribunale era la fiducia che Joël riponeva in lei.

Porca Trama!

Una bella bestemmia in solitaria era proprio quello che ci voleva alla Everett per realizzare appieno il motivo che l'aveva spinta a dire di sì al MagiAvvocato.

Grandissimo figlio di puttana, stai cercando di incastrarmi...

Più l'uomo le dava fiducia, più lei si sentiva portata a dirgli di sì in tutto, anche alle idee assurde e stravaganti di farle difendere un uomo che doveva ottenere un risarcimento dalla mafia magica. Subdolo, sleale, scorretto e con la faccia tosta anche di sorriderle con sguardo innocente: un vero e proprio manipolatore il Principe di Andorra!

E che cazzo!
Cogliona io che gli dò retta!


Disse, scendendo dal letto e dirigendosi verso il bagno, dove aveva tutta l'intenzione di farsi una doccia lunga e bollente. Era una cogliona certo, ma non perché si era lasciata sedurre dalle parole o dalle promesse del Montesquieu: lo era perché nutriva talmente tanta stima e rispetto nei suoi confronti, che sapeva non gli avrebbe negato quell'aiuto -aiuto?- pur di non deluderlo.

Che palle...
E stasera chi lo sente Evan?


[Stesso luogo - 5 giorni più tardi]


Alla fine aveva parlato con il Chambers -discusso, in realtà- rimanendo irremovibile sulla sua decisione di gettarsi in quella pazzia e di aiutare il suo boss a portare a termine l'incarico che gli era stato affidato. Evan aveva fatto un po' di storie -dal punto di vista della Everett un bel po'- ma alla fine aveva dato carta bianca alla ragazza, sconfitto dalla sua testardaggine. Amava Evan anche per quello, perché nonostante le loro discussioni fossero molto colorite -almeno da parte sua- il ragazzo dimostrava sempre che alla base c'era la preoccupazione per la sua incolumità e la paura che entrambi condividevano di perdersi l'un l'altro. Dopo il suicidio di massa ad Hogwarts nessun incubo era stato peggiore per Kelly di quelli nei quali il proprio fidanzato perdeva la vita invece che salvarsi. Il fatto che lui provasse lo stesso nei suoi confronti le scaldava il cuore ogni giorno di più, nonostante la bionda però non lo facesse intendere apertamente.

Stai andando a dormire?

Praticamente… AAAAAAHHHHUUUUMMMM…
… Sono le 23:30, tu non vieni?


No, devo finire di ripassare queste pagine e poi darò un'ultima occhiata al discorso preparato da Joël...

Ormai ti ci sei messa proprio di impegno eh?!
Anche se mi preoccupa… Sono comunque fiero di te.


Lo so...- scosse il capo, un po' imbarazzata, poi si alzò in piedi e lo raggiunse, dandogli un bacio sulle labbra.

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Ti amo, buonanotte...

Anche io… Buonano-… Buono studio!
Gliela farai vedere, ne sono certo!


Quella sera -come anche tutte quelle precedenti- Kelly sarebbe rimasta sveglia almeno un altro paio d'ore, per cercare di concludere in tempo tutto ciò che il Principe le aveva dato da studiare. Il codice civile non era certo piccolo, ma il Montesquieu le aveva segnato tutto ciò che avrebbe dovuto studiare, ripassare e memorizzare neanche fosse la sua carta d'identità o il codice bancario della Gringott, per poter fronteggiare ciò che l'aspettava in aula. Era un esercizio che andava avanti ormai da quasi una settimana e che toglieva alla Everett le sue otto ore di sonno quotidiane, ma che davano anche una grande soddisfazione: con Evan pronto a sostenerla nonostante le preoccupazioni e la fiducia del Principe dalla sua parte, Kelly si sentiva quasi invincibile, pronta a dare il meglio di sé nonostante le premesse fortemente negative.

Legge 27, paragrafo 5, comma 2...

Leggeva e memorizzava, memorizzava e cercava di comprendere le tortuose vie legali che si dipanavano come una ragnatela per tutto il codice civile magico. Non era per nulla semplice per una persona di umili origini come lei: certe volte il linguaggio usato era talmente complesso che la Everett aveva bisogno di un dizionario a portata di mano per comprendere tutti i termini lì presenti - alcuni erano persino in latino!- come quello che teneva aperto sullo stesso tavolo dove era china, per intenderci. Era anche questo il motivo che la spingeva la sera a fare tardi: una persona con un'istruzione completa ci avrebbe messo la metà del tempo rispetto a lei. La londinese invece -in questo- era svantaggiata, ma possedeva una determinazione e uno stacanovismo tali che sarebbe rimasta in piedi anche tutta la notte se le fosse stato necessario. Per fortuna poteva contare sull'aiuto dell'amico gay, Calvin, molto più organizzato e disciplinato di lei: le aveva fornito un piano di studi impeccabile, che la Everett non avrebbe dovuto fare altro che seguire passo per passo. In questo modo, dopo cinque giorni di intenso studio, aveva seguito in maniera quasi maniacale la sua tabella di marcia, rientrando nei tempi stabiliti e riuscendo a memorizzare tutto ciò di cui aveva bisogno.
Stare sveglia fino a tardi era pesante, ma fondamentale per riuscire ad affrontare poi gli esercizi che Joël le faceva fare ogni mattina e pomeriggio, insieme a lui e a volte insieme alla sorella. La mattina solitamente veniva dedicata alla preparazione dell'arringa, con qualche aggiunta e modifica da parte di Kelly per renderla meno Montesquieu e più Everett. Ma era il pomeriggio che la londinese aspettava quasi con ansia, sia perché era la parte "pratica" -e quindi più divertente- sia perché costituiva una sfida non indifferente per lei, che si ritrovava a fronteggiare i due miglio MagiAvvocati in una simulazione privata. I primi giorni Kelly veniva messa a tacere neanche dopo cinque minuti che avevano iniziato oppure perdeva le staffe, costringendo il Principe o la Contessa a ricominciare tutto daccapo. Ma tutti quegli esercizi -aveva notato- stavano dando i loro frutti. Non avrebbe mai potuto batterli in uno scontro oratorio, ma se riusciva a resistere ai loro attacchi verbali, rispondendo a sua volta, sarebbe stata in grado di fronteggiare anche quelli che le avrebbe rivolto Viridian.
Conoscere a menadito tutte le leggi più importanti del codice civile, quindi, era uno strumento molto utile da utilizzare durante quei dibattiti. Per questo, anche se stanca, la Everett non andava a dormire prima delle solite quattro ore di studio dopo cena. Persino i rapporti con Evan erano diminuiti, ma essendo in parte colpa di quell'udienza -che comunque entro pochi giorni si sarebbe conclusa- Kelly sentiva di meno l'urgenza e il bisogno di farlo, preferendo usarlo come valvola di sfogo nei momenti più critici e stressanti.

Se mi renderò ridicola, non me lo perdonerò mai...

Forse era quella la cosa che bruciava di più alla bionda inglese, il pensiero di fallire senza essersi difesa al meglio delle sue capacità. La paura di vedere la delusione nel volto del Principe -incredibile quanta influenza avesse l'uomo su di lei!- la spingeva a tentare il tutto per tutto, dando fondo ad ogni singola energia che il suo corpo era capace di contenere. Figurarsi che grazie a quel giochetto era pure dimagrita di qualche chilo, visto che il cibo diventava solo una fonte di energie extra e non certo un momento piacevole da condividere col proprio compagno.
Passarono in questo modo altre due ore, nel quale Kelly finì di studiare le solite pagine segnate sulla sua tabella di marcia e di ripassare ancora una volta l'arringa. Poteva forse sperare di fare di meglio? Francamente si stava spremendo come un limone maturo, dubitava di avere ancora altro succo da cacciare fuori.

Se continuo così. dovrò pure prendermi un paio di occhiali da vista...

Una prospettiva non molto piacevole per lei, ma tanto cosa avrebbe dovuto fare? Si alzò dal tavolo, chiudendo i libri e dirigendosi verso la camera da letto, dove un Evan già russava immerso in un sonno profondo. Non aveva neanche la forza di mettersi un pigiama, per questo si limitò a spogliarsi e a fregare una delle magliette del ragazzo dai suoi cassetti, infilandosela e mettendosi poi sotto le coperte. Evan dormiva alla grande, quindi probabilmente non si sarebbe accorto di quello che stava per fare la Everett: spostandogli il braccio, la ragazza si accoccolò contro il suo corpo, affondando il viso nel suo petto e respirando a pieni polmoni l'odore del ragazzo. Quando aveva più bisogno di essere rassicurata, quando si svegliava dopo un incubo, credendo di essere ancora nella stessa casa con suo padre, in quei momenti si abbracciava forte e stretta al corpo del Chambers.
Aveva scoperto essere l'unico modo per scacciare via i pensieri e per addormentarsi più in fretta e con serenità.

[Fine Autoconclusiva]


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Messaggioda Ryan Angel » 16/06/2015, 21:57

21/05/2110
Villa Vireau
Ore 12:11
Soleggiato


Certo che l'ho aiutata!
Prima di tutto era una cliente pagante e poi in un certo senso mi dispiaceva per lei!
... Dai non ridere, è stato estremamente imbarazzante!


Immagine

Quanto ho trovato quel povero ragazzo, seduto sul muretto a baciarsi con la fidanzata, non sapevo cosa dirgli.
Ho esordito con un pessimo: "Non vorrei rovinarvi le feste, ma tua nonna si sta disperando perché non sa dove sei finito."
In quel preciso istante credo di aver definitivamente annichilito la tua virilità, te lo giuro!


Succedevano anche casi simili, per fortuna non tanto spesso.
Ryan, il giorno prima, aveva ricevuto la visita di una simpatica vecchietta, una strega attempata intorno ai 153 anni.
Era tremendamente in pensiero per il suo nipotino di 18 affidatogli dai genitori prima di partire per un viaggio di lavoro.
L'uomo aveva cercato di farle comprendere che forse stava con amici e quindi, essendo trascorse soltanto poche ore dalla sua scomparsa, non c'era motivo di preoccuparsi. Ma la signora, essendo di vecchissima data e non volendo assolutamente avvicinarsi alla tecnologia babbana dei telefoni cellulari, adottati dai maghi mezzosangue e natibabbani da circa mezzo secolo, si era rifiutata di calmarsi ed aveva anche preso in considerazione l'idea di andare dagli Auror per una denuncia, qualora l'investigatore privato non l'avesse aiutata.
Ecco che allora, giusto per spirito di bontà e facendosi consegnare una parcella da ridere, Ryan Angel aveva cominciato le ricerche del povero studente della Cyprus ignaro di tutto, trovandolo in meno di quaranta minuti scarsi e rendendolo talmente tanto imbarazzato davanti alla fidanzata che probabilmente se avesse voluto ucciderlo, l'avrebbe capito in pieno.

Sì sì, ridi pure, guarda che questo è uno dei tipici casi che tuo marito risolveva all'inizio della sua sfolgorante carriera!
Mica è sempre stato il grandissimo n°1 al Mondo Magico che tutti temevano ed evitavano di incrociare!
... Che poi io a 30 stia continuando ad accettare certe missioni è un altro conto, ti ricordo che abbiamo due lavori diversi!


Meglio lasciar perdere quella faccenda, tanto Monique non avrebbe smesso di ridere pur cercando di trattenersi e lui non avrebbe mai saputo dare un tono serio e importante alla grande sofferenza della vecchietta terrorizzata dalla perdita del nipote nelle ultime quattro ore.
Arrivarono alla villa, dopo aver fatto un aperitivo insieme per volere della stessa Vireau che quella mattina aveva sentito la necessità di prendere un po' d'aria e l'insano desiderio di olive e Campari, ancora olive ed ancora Campari, manco avesse delle voglie da gravidanza.
Entrarono e per prima cosa Ryan si tolse la giacca a vento, rimanendo con una felpa nera leggera con cappuccio e sotto dei jeans intonati.

Quindi mio fratello deve ancora arrivare, sta finendo un allenamento con Aryanne?
Mentre invece... Tua... Sorella, come sta?


Gli risultava sempre un po' difficile parlare di Veronique con tranquillità, specie ricordando ciò che era avvenuto tra loro.

Hai degli occhi estremamente allegri e sereni, anche prima lo notavo...
C'è forse qualche novità particolare della quale volevi rendermi partecipe?
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Messaggioda Monique » 16/06/2015, 22:22

[Villa Vireau - 21 Maggio 2110 - ore 12.12]


Certo che l'ho aiutata!
Prima di tutto era una cliente pagante e poi in un certo senso mi dispiaceva per lei!


Certo, certo...
.... pffff, ahahahahahah!!!!


... Dai non ridere, è stato estremamente imbarazzante!
Quanto ho trovato quel povero ragazzo, seduto sul muretto a baciarsi con la fidanzata, non sapevo cosa dirgli.


Beh, qualcosa dovrai pur avergli detto!

Ho esordito con un pessimo: "Non vorrei rovinarvi le feste, ma tua nonna si sta disperando perché non sa dove sei finito."
In quel preciso istante credo di aver definitivamente annichilito la sua virilità, te lo giuro!


Non ci posso credere, AHAHAHAHAH!!!!!

Sì sì, ridi pure, guarda che questo è uno dei tipici casi che tuo marito risolveva all'inizio della sua sfolgorante carriera!
Mica è sempre stato il grandissimo n°1 al Mondo Magico che tutti temevano ed evitavano di incrociare!
... Che poi io a 30 stia continuando ad accettare certe missioni è un altro conto, ti ricordo che abbiamo due lavori diversi!


Continuò a ridere di gusto, la Vice Preside di Hogwarts, prendendo sottobraccio il cognato mentre tornavano verso casa di lei dopo aver preso un bell'aperitivo insieme - tutta colpa delle voglie da gravidanza, Trama solo sapeva cosa si fosse dovuto inventare Sandyon ad orari improbabili per farla contenta.
Era raggiante, la donna, ma lo stesso si poteva dire di Ryan Angel che, ai suoi occhi, appariva del tutto diverso: d'accordo, sì, era anche ora che si riprendesse visto quanto tempo fosse trascorso, ma era cambiato da una settimana all'altra ed ora, nel guardarlo, a Monique sembrava quasi di avere accanto l'uomo di sempre, non lo zombie in stato catatonico dell'ultimo anno e più; era convinta che ci fosse una motivazione dietro, anche se ancora non sapeva quale... ed aveva tutta l'intenzione di scoprirla.
Entrarono a casa, dove Sophie li accolse con un gran sorriso ed una domanda fondamentale per la "padroncina Monique": cosa voleva mangiare a pranzo?

Uhm, oggi mi piacerebbe andare sul greco...
Spiedini di agnello, tzatziki e pita, grazie Sophie!


Quindi mio fratello deve ancora arrivare, sta finendo un allenamento con Aryanne?

Esattamente, ma non penso tarderà molto!
Ah, vuoi fermarti a pranzo? Mi farebbe tanto piacere!


Mentre invece... Tua... Sorella, come sta?

Sta bene, in questi giorni è in... Malesia, se non sbaglio.
Nicholas doveva incontrare alcuni affaristi e le ha chiesto di accompagnarlo.


Ancora faceva il doppio gioco, chiaramente, anche perché dovevano ancora trovare il modo per incastrarlo veramente, in una maniera tanto inconfutabile che nemmeno uno bravo come Pendleton sarebbe stato in grado di salvargli il culo.

Hai degli occhi estremamente allegri e sereni, anche prima lo notavo...
C'è forse qualche novità particolare della quale volevi rendermi partecipe?


Vogliamo parlare di occhi sereni? - replicò lei con un sorriso affettuoso, indicandogli di sedersi sul divano accanto a lei - Anche tu sei diverso, quasi non ti riconoscevo questa mattina!
Sei più allegro, spontaneo, solare... urlerei al miracolo, ma voglio pensare e sperare che ci sia ben altro di mezzo... ho ragione?


Non era un mistero che Monique lo volesse di nuovo vedere felice con una donna accanto, quella giusta per lui: era inevitabile, soprattutto quando lei per prima era al culmine della felicità.

Comunque sia... effettivamente c'è una cosa che vorrei dirti. - ammise poco dopo, sfiorandosi la pancia con fare delicato e radioso - Ryan, ecco, io e Sandyon... noi... - tono lievemente emozionato - ... aspettiamo due gemelli!
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Messaggioda Ryan Angel » 17/06/2015, 19:08

Uhm, oggi mi piacerebbe andare sul greco...
Spiedini di agnello, tzatziki e pita, grazie Sophie!


Quindi mio fratello deve ancora arrivare, sta finendo un allenamento con Aryanne?

Esattamente, ma non penso tarderà molto!
Ah, vuoi fermarti a pranzo? Mi farebbe tanto piacere!


Mi sono liberato la giornata perché me lo hai chiesto tu, quindi sì che posso.
Però per me niente greco, con la cucina etnica di questi giorni sto facendo eccessiva amicizia.


Dannati marocchini e i loro cibi zeppi di spezie e dalle mille salse possibili e immaginabili.

Quindi farò il tipico inglese scontato e prenderò del Fish&Chips, si può avere?
... In caso puoi portarmi anche della salsa tartara Sophie?
Grazie, sei un tesoro.


Allungò la mano per fare una piccola carezza sulla guancia alla piccola elfa di Monique, sorridendole leggermente con affetto.
Una gran bella differenza quella tra Ryan Angel e il fratello maggiore, decisamente temuto dalla piccola e servizievole creatura magica.
Era davvero una splendida giornata, la temperatura permetteva di stare coperti in modo primaverile anche se solitamente in Inghilterra a fine Maggio ci si ritrovava ad indossare ancora giubbotti o sciarpe. L'investigatore si sistemò meglio sul divano, semi sdraiato e comodissimo, facendo un bel respiro. Grazie alla morbidezza di quella superficie il relax arrivava praticamente immediato.

Mentre invece... Tua... Sorella, come sta?

Sta bene, in questi giorni è in... Malesia, se non sbaglio.
Nicholas doveva incontrare alcuni affaristi e le ha chiesto di accompagnarlo.


Mi chiedo come faccia a fingere ancora di essere la puttana, approfittatrice, corrotta e diabolica di un tempo.
Di sicuro è davvero brava se vostro padre ancora la crede tale, su quello non ci sono dubbi...


E se adesso le sue qualità erano decisamente migliorate, forse un po' lo doveva anche al più giovane dei Vastnor. Chissà se se lo ricordava, oppure ormai Kalas avesse del tutto spazzato via quella poca importanza che possedeva nei confronti della francese. Quando si faceva certe domande riconosceva non solo di essere troppo pessimista ma anche stupido, ma era più forte di lui, forse in un certo senso non avrebbe mai accettato di essere stato sostituito da qualcuno perché più scolpito fisicamente e più pieno di soldi. Per quanto ancora avrebbe proseguito a guardare Veronique con occhi foderati? Per quanto ancora avrebbe continuato a reputarla migliore di quanto lei stessa ammettesse di non essere?

Hai degli occhi estremamente allegri e sereni, anche prima lo notavo...
C'è forse qualche novità particolare della quale volevi rendermi partecipe?


Già, meglio variare discorso.

Vogliamo parlare di occhi sereni?

Mh?
In che senso scusa?


Anche tu sei diverso, quasi non ti riconoscevo questa mattina!

... Spiegati meglio.

Sei più allegro, spontaneo, solare... urlerei al miracolo, ma voglio pensare e sperare che ci sia ben altro di mezzo... ho ragione?

Adesso cosa avrebbe dovuto rispondere? L'aveva preso in contropiede e mentire sarebbe stato inutile, oltre al fatto che... perché mentire?
Era vero che il suo umore era migliorato negli ultimi tempi, era vero che tendesse a sorridere poco poco di più, per quanto il sorriso non contagiasse ancora mai i propri occhi, ma allora perché tanto imbarazzo e difficoltà nel dire il vero? Semplice, perché il motivo era una persona, non soltanto il tempo e di sicuro non un miracolo. Prese un bel respiro, rimanendo inizialmente in silenzio, facendo comprendere alla Vireau che forse per il momento sarebbe stato meglio non approfondire e dedicarsi invece ad un'altra novità ben più importante.

Comunque sia... effettivamente c'è una cosa che vorrei dirti.

Oh bene bene!
Parla allora, sono curioso!


Ryan, ecco, io e Sandyon... noi...

La vide sfiorarsi la pancia, la vide diventare emozionata con gli occhi appena lucidi.
Non ci voleva di sicuro un investigatore privato per capire dove stesse andando a parare.

No... Non mi dire... Voi due... Tu...

... aspettiamo due gemelli!

D-due gemelli?!
Cazzo!
Ma è sensazionale!
Porca miseria fatti abbracciare subito!


Si alzò in piedi quasi all'istante, raggiungendola e stringendola forte forte forte, dandole un bel bacio sulla guancia e poi abbracciandola ancora.
Non che fosse particolarmente esaltato all'idea di essere zio, anzi, quello era l'ultimo dei suoi pensieri, ma comunque sapeva quanto lei lo volesse, quanto lei ci sperasse e quanto invece suo fratello fosse quello meno convinto. Se adesso lei era incinta e lo diceva con così tanta serenità significava che Sandyon lo aveva accettato, quindi era un motivo in più per esultare. Si commosse un poco, che diamine, era pur sempre una donna alla quale voleva molto bene.

Meritavi una fortuna simile...
Quando accadono certe cose senza preavviso, significa che c'è una specie di... Volontà superiore dietro!
Avete già pensato ai nomi? Saranno un maschio e una femmina oppure sesso uguale per entrambi?


Era interessatissimo a conoscere ogni dettaglio di quella strepitosa fortuna che era capitata ai neo sposini, per questo si andò a rimettere seduto con le mani conserte, ascoltando e chiedendo anche indiscrezioni su come lo avevano scoperto, sulla reazione avuta dal fratello ed anche della sorella di lei e della migliore amica. Tutto questo fino a quando lo sguardo non si posò distrattamente sulla porta finestra del salotto, in particolare la parte alta del vetro interno dove era appoggiata una farfalla di buone dimensioni. Normalmente le farfalle tentavano di uscire, scambiando la superficie trasparente per una zona accessibile, sbattendoci contro, mentre invece quell'insetto sembrava fin troppo consapevole.

... Io non ci posso credere...
... Questa è la volta buona che gliene dico quattro...
... Anzi, pure cinque o sei...


Sbuffò esasperato, portandosi una mano sulla fronte, forse facendo scattare in Monique qualche dubbio o perplessità.

Scusa Moni, non avresti per caso uno SCHIACCIA MOSCHE?

Alzò apposta la voce, guardando proprio in quella direzione, calcando sull'ultima parola così da far capire a Camila che l'aveva individuata.
Adesso la spagnola aveva due alternative, anzi tre: o palesarsi, o volare via dalla finestra piccola della cucina... o farsi schiacciare.
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Ryan Angel
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Messaggioda Monique » 17/06/2015, 21:05

Mi sono liberato la giornata perché me lo hai chiesto tu, quindi sì che posso.
Però per me niente greco, con la cucina etnica di questi giorni sto facendo eccessiva amicizia.


Da quando ti sei lanciato sulla cucina etnica?
Voglia di provare sapori nuovi?


Ipotizzò Monique, non immaginando nemmeno lontanamente che il motivo del cibo etnico provato da Ryan Angel fosse lo stesso che gli aveva permesso di tornare a sorridere e a mostrarsi, se non proprio allegro come un tempo, almeno più sereno di prima.

Quindi farò il tipico inglese scontato e prenderò del Fish&Chips, si può avere?

Certo padron Ryan, Sophie prepara subito il pranzo per tutti!

... In caso puoi portarmi anche della salsa tartara Sophie?
Grazie, sei un tesoro.


Oooooh, padron Ryan troppo gentile con Sophie!

Inutile dire che l'elfetta divenne tutta rossa ed imbarazzata di fronte al gesto del Vastnor, sbattendo le orecchie in segno di gioia e trotterellando poi tutta contenta verso la cucina, così da preparare il pranzo per la padroncina, il padrone e il fratello del padrone - che lei chiamava "padrone" a sua volta, generando a volte una gran confusione.

Mi chiedo come faccia a fingere ancora di essere la puttana, approfittatrice, corrotta e diabolica di un tempo.
Di sicuro è davvero brava se vostro padre ancora la crede tale, su quello non ci sono dubbi...


A volte me lo chiedo anche io, ma sono entrata nell'ottica che meno ne so e meglio è.
Ciò di cui sono certa è che possiamo stare tranquille, se Nicholas avesse anche solo qualche sospetto so bene che Veronique troverebbe il modo di farmelo sapere e di correre ai ripari.
Immagino che la sua guardia del corpo l'aiuti molto, in questo senso...


Non aveva mai chiesto molto riguardo a Marcus, l'uomo misterioso che la seguiva e la proteggeva, e la Vireau più piccola, dal canto suo, non aveva mai preso l'argomento né mostrato interesse nel farlo... a Monique bastava sapere che la sorella fosse al sicuro, per il resto, in quel caso, preferiva la tanto acclamata "beata ignoranza" dei detti babbani.

Vogliamo parlare di occhi sereni?

Mh?
In che senso scusa?


Anche tu sei diverso, quasi non ti riconoscevo questa mattina!

... Spiegati meglio.

Sei più allegro, spontaneo, solare... urlerei al miracolo, ma voglio pensare e sperare che ci sia ben altro di mezzo... ho ragione?

Lo fissò intensamente, cercando di capire cosa nascondesse quello sguardo... imbarazzato?
Era chiaro che per il momento l'uomo non volesse parlarne, e Monique decise di non insistere, anche perché c'era qualcosa che voleva comunicargli e che, era evidente, la faceva sentire la donna più felice del mondo.

No... Non mi dire... Voi due... Tu...

... aspettiamo due gemelli!

D-due gemelli?!
Cazzo!
Ma è sensazionale!
Porca miseria fatti abbracciare subito!


Si mise in piedi a sua volta, abbracciando il cognato con affetto e sorridendogli raggiante, la mano che si accarezzava la pancia con fare materno, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Meritavi una fortuna simile...
Quando accadono certe cose senza preavviso, significa che c'è una specie di... Volontà superiore dietro!


Sì, l'ho pensato anch'io... forse la Trama voleva farci capire che questo è il momento giusto, che siamo pronti per costruirci una famiglia tutta nostra ed allargare così quella meravigliosa che già abbiamo.

Amava i parenti di Sandyon, i propri, gli amici e la figlia del marito, ma era chiaro che avere dei bambini tutti loro fosse un altro paio di maniche.

Avete già pensato ai nomi? Saranno un maschio e una femmina oppure sesso uguale per entrambi?

Un maschietto ed una femminuccia, e sì, ci abbiamo pensato.
Per il momento non abbiamo ancora preso una decisione finale, ma ci sono dei nomi sui quali siamo più certi e altri che invece non ci convincono del tutto...


Ed ovviamente avrebbero avuto il doppio cognome, a questo Monique teneva molto, forse per dimostrare al mondo intero che i Vireau potevano essere delle belle persone, e non solo delle merde come il padre.
Con quel pensiero, la donna cominciò a raccontare a Ryan di come l'avesse detto a Sandyon, come Celine e Veronique avessero preso la notizia - anche se la seconda l'aveva saputo in anteprima per la furia della seconda - e di come, incredibile ma vero, avessero deciso spontaneamente di mettere da parte le divergenze per organizzarle la miglior festa pre-parto di sempre.

... no, dico, ma te le immagini a collaborare insieme?
Non so se essere più preoccupata rispetto a quando si danno contro...
- mormorò Monique, scuotendo il capo, prima di accorgersi che il cognato avesse un'aria piuttosto distratta - Ryan... va tutto bene?

Scusa Moni, non avresti per caso uno SCHIACCIA MOSCHE?

Uno... schiaccia-mosche?

Ripeté la francese perplessa, spostando lo sguardo nella direzione in cui stava guardando l'uomo e notando una farfalla che svolazzava lentamente lì intorno, come fosse indecisa: ma da quando al Vastnor davano fastidio le farfalle?

Spoiler:
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Messaggioda Camila » 17/06/2015, 21:46

Villa di Monique Vireau ∞ Londra ∞ 21.5.10 ∞ h 12:15

Immagine

Uffiiii, ma quando tornano?!

A posteriori, pedinare Ryan Angel non era stata una grande idea: in realtà non è che Camila volesse proprio pedinarlo, era solo curiosa di conoscere in prima persona -da lontano, a distanza di sicurezza ed in piena discrezione- qualcuno della sua famiglia; per questo l'aveva seguito, sapendo bene che quel Sabato l'avrebbe dedicato a passare del tempo con le persone a lui care.
Il piano era quello di seguirlo, osservare da vicino il fratello, la cognata, qualcuno dei parenti insomma, e poi andarsene in silenzio e senza essere notata... peccato che quando il Vastnor era arrivato a casa della moglie del fratello -Monique Vireau, aveva preso qualche informazione anche su di lei per non farsi mancare nulla- i due erano usciti praticamente subito, e lei di certo non avrebbe mai volato abbastanza velocemente da star loro appresso... risultato?
Era lì, a casa di lei, che li aspettava da una vita, e si stava annoiando a morte!
Dopo aver svolazzato un po' intorno alla proprietà -immensa, ma quanti soldi aveva la donna?- aveva deciso di entrare sfruttando la piccola finestra della cucina semi-aperta, che le aveva permesso di aggirarsi indisturbata per la casa: aveva così scoperto quanto buon gusto avesse la francese, come fosse fatta la sua villa, e dei suoi abitanti non umani -un'elfa ed un lupo candido come la neve, nella fattispecie.
E quanto era stata contenta quando Ryan e Monique erano rientrati a casa, almeno finalmente poteva farsi un po' gli affari loro ed osservarli interagire prima di andarsene così com'era venuta!

Mi sono liberato la giornata perché me lo hai chiesto tu, quindi sì che posso.
Però per me niente greco, con la cucina etnica di questi giorni sto facendo eccessiva amicizia.


Se fosse stata nella sua forma umana avrebbe riso, perché sapeva che quella era colpa sua: ma che poteva saperne lei che a Ryan le spezie marocchine non sarebbero piaciute?
Era un'Informatrice, non una Divinante!

Hai degli occhi estremamente allegri e sereni, anche prima lo notavo...
C'è forse qualche novità particolare della quale volevi rendermi partecipe?


Vogliamo parlare di occhi sereni?

Mh?
In che senso scusa?


Anche tu sei diverso, quasi non ti riconoscevo questa mattina!

... Spiegati meglio.

Sei più allegro, spontaneo, solare... urlerei al miracolo, ma voglio pensare e sperare che ci sia ben altro di mezzo... ho ragione?

Ci sono io, ci sono io!!! -pensò la Aguilar, sbattendo le ali in modo concitato per l'euforia provata in quel momento: se anche Monique aveva notato un cambiamento in lui, evidentemente era palese e concreto che fosse migliorato tanto rispetto ad alcune settimane prima... e di chi poteva essere il merito, se non suo?

Comunque sia... effettivamente c'è una cosa che vorrei dirti.

Oh bene bene!
Parla allora, sono curioso!


Ryan, ecco, io e Sandyon... noi...

No... Non mi dire... Voi due... Tu...

... aspettiamo due gemelli!

D-due gemelli?!
Cazzo!
Ma è sensazionale!
Porca miseria fatti abbracciare subito!


Ma che bella notizia, Monique Vireau sarebbe diventata mamma e Ryan un bellissimo zio!
Camila era felice e raggiante manco fosse lei quella incinta, ma si vedeva quanto la donna fosse felice nel rivelare la notizia e quanto il Vastnor fosse contento di riflesso per lei.
E forse quel suo essere tanto euforica -per quanto senza un vero motivo- fu proprio il motivo per cui la spagnola non si accorse di come la sua idea di essere invisibile, di ascoltare e poi andarsene in silenzio e con la massima discrezione... fosse appena andata a puttane.

Scusa Moni, non avresti per caso uno SCHIACCIA MOSCHE?

Ops...

Beccata.
E ora cosa doveva fare, andarsene? Però anche Monique stava guardando verso di lei... rimanere lì e fare finta di niente? No, meglio di no, c'era il rischio che Ryan la schiacciasse veramente.
Perciò, a conti fatti, rimaneva un'unica opzione praticabile...

.....
Buongiorno!


Sfacciata ai limiti della decenza, con un movimento fluido la Aguilar passò dall'essere un'elegante ed innocente farfallina blu ad una bionda dal sorriso mozzafiato ed accattivante, con un paio di jeans, ballerine nere ed una camicetta nera piuttosto aderente, adatta al suo fisico.

Ecco, sì dunque... ah-ehm...

Esordì con espressione imbarazzata, evitando accuratamente di guardare Ryan negli occhi.

Immagine

Io... non volevo interrompervi!
Solo che stavo svolazzando di qui per caso, e vi ho visti entrare in questa villa, bellissima tra l'altro, e ho pensato di venire a dare un'occhiata, così per curiosità... ah, che scema, manco mi sono presentata!
Camila Aguilar, tanto piacere, lavoro con Ryan!
-tese la mano verso Monique nella speranza che lei la stringesse, ancora senza voltarsi verso l'uomo- Ho sentito che aspetti una bambino... congratulazioni, sarai una mamma bravissima, si vede dalla faccia, io per certe cose ho occhio, eh!

Solo allora, con un sorriso innocente, si volse a guardare il Vastnor, sfoderando tutto il suo fascino femminile.

... non disturbo, vero?
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Messaggioda Ryan Angel » 18/06/2015, 16:38

Buongiorno!

Ora la ammazzo...

In quel preciso istante, Ryan Angel stava fissando Camila Aguilar come Monique avrebbe potuto fissare suo padre in visita di piacere.
Certo, la percentuale di gradimento non era esattamente la stessa, ma l'uomo non aveva apprezzato per niente quella fantastica idea.
Spiarlo mentre si rapportava con i propri familiari, mentre viveva un momento tanto importante con la Vireau.
In parole povere si era bellamente fatta i cavoli loro senza chiedere il permesso, da perfetta maleducata.
Era sicuro al 100% che anche a Monique la cosa non sarebbe piaciuta affatto ed era anche giusto, in fondo quella era casa sua, mica un albergo.

Io... non volevo interrompervi!

Mmmhhh...

Il verso gli venne tale e quale a quello del fratello maggiore nei suoi momenti peggiori.

Solo che stavo svolazzando di qui per caso, e vi ho visti entrare in questa villa, bellissima tra l'altro, e ho pensato di venire a dare un'occhiata, così per curiosità... ah, che scema, manco mi sono presentata!

Non sarà neces-...

Camila Aguilar, tanto piacere, lavoro con Ryan!

Potresti cominciare ad usare il passato prossimo.

Si portò una mano sulla fronte, sbuffando innervosito e infastidito all'ennesima potenza, scuotendo la testa totalmente sconcertato.
Non si smentiva mai quella bionda spagnola, mai e poi mai. Le piaceva comportarsi di istinto? Lo faceva! Senza pensare alle conseguenze!
Ryan neanche osservò negli occhi Monique, ipotizzando che fosse rimasta non solo interdetta ma anche arrabbiata da quel comportamento irrispettoso. Avrebbe dovuto fare le veci dell'informatrice molto presto, scusandosi immensamente, ma tanto nel contempo la Aguilar proseguiva a chiacchierare come nulla fosse, cercando di rompere il ghiaccio e spostare l'attenzione dall'essere stata beccata verso un altro discorso.

Ho sentito che aspetti una bambino... congratulazioni, sarai una mamma bravissima, si vede dalla faccia, io per certe cose ho occhio, eh!

Dopo di che, si volse a fissare lui, che in risposta la osservò gelido.

... non disturbo, vero?

Ma ovvio che disturbi!
Disturbi moltissimo!
Mi spieghi che cosa ti è passato per la testa?!
Questa è violazione di proprietà privata, te ne rendi conto o no?
Se mia cognata volesse denunciarti per questo, potrebbe!


Non sapeva proprio che altro dire, alzò le spalle incapace di aggiungere altre parole più esaustive. Stava diventando scemo.

I-io... Monique, scusami davvero!
Non potevo immaginare che arrivasse a tanto!
Eppure ci frequentiamo da poco e...


Ma porca di una stramaledettissima...

... voglio dire che... Adesso la mando via, immediatamente, dammi solo qualche istante!
Vieni con me... Muoviti andiamo!


Cercò quindi di prendere per il braccio la bionda trasportandola fino alla porta della villa, sempre se non fosse stato fermato.
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Messaggioda Monique » 18/06/2015, 16:58

Buongiorno!

Inutile dire che a quella comparsa improvvisa, Monique saltò in piedi, osservando la bionda sorridente ed imbarazzata di fronte a sé con aria incredula ed allibita: ma chi era? E perché si trovava in casa sua?!
Lo sguardo sconcertato passò dalla faccia della ragazza a quella di Ryan, e non ci voleva certo un genio della perspicacia per capire che quei due si conoscessero: questo sarebbe bastato, in teoria, alla Vireau per tranquillizzarsi, ma non poteva non tornare a fissare l'altra con un misto di sconcerto, incredulità, perplessità, e sì, anche un po' di fastidio, perché comunque col Vastnor stava facendo una conversazione privata.

Io... non volevo interrompervi!

Mmmhhh...

Per un secondo la sua attenzione fu catturata dal verso di Ryan Angel, tale e quale a quello del fratello maggiore nonché marito della francese, ma tornò velocemente sulla bionda che si stava scusando prima e presentando poi.

Solo che stavo svolazzando di qui per caso, e vi ho visti entrare in questa villa, bellissima tra l'altro, e ho pensato di venire a dare un'occhiata, così per curiosità... ah, che scema, manco mi sono presentata!

Non sarà neces-...

Camila Aguilar, tanto piacere, lavoro con Ryan!

Potresti cominciare ad usare il passato prossimo.

Mo... Monique Vireau. - mormorò la francese dopo qualche istante di incertezza, stringendo la mano di Camila con fare ancora perplesso - Così vuoi due... lavorate insieme?

Chiese per sicurezza, percependo però tra loro - Intuito (Sesto Senso) 33 - ben diverso da quello professionale: una sensazione la sua, supportata dal nulla, ma che le bastò per spingerla ad osservare la Aguilar con occhi più critico.
Era una bellissima donna, con un sorriso contagioso e l'aria sbarazzina, ora piuttosto imbarazzata per quanto successo... le ricordava un po' Celine, a pelle: se ci fosse stato lì Sandyon, le cose sarebbero andate molto peggio... ma per fortuna di lei, Monique era ancora troppo felice e raggiante per la storia della gravidanza, e non voleva farsi scalfire il buonumore da un po' di eccessiva invadenza... anche perché aveva come la sensazione - Intuito (Perspicacia) 40 - che il gesto di Camila fosse più dettato dal desiderio di stare accanto a Ryan che dalla reale voglia di conoscere la sua famiglia.

Ho sentito che aspetti una bambino... congratulazioni, sarai una mamma bravissima, si vede dalla faccia, io per certe cose ho occhio, eh!

Sì, ecco...
Sarebbe un'informazione riservata, quindi se potessi evitare di raccontarla in giro...


Le sembrava il minimo, visto come le era entrata in casa di soppiatto!

... non disturbo, vero?

Ma ovvio che disturbi!
Disturbi moltissimo!
Mi spieghi che cosa ti è passato per la testa?!
Questa è violazione di proprietà privata, te ne rendi conto o no?
Se mia cognata volesse denunciarti per questo, potrebbe!


In effetti sei stata fortunata che non ci fosse mio marito in casa... non mi dispiace avere ospiti, soprattutto se sono colleghi di Ryan, ma preferirei sapere che ci sono e non scoprirlo in questo modo.

Eppure non riusciva a non trovare quella situazione un po' divertente... colpa degli ormoni?

I-io... Monique, scusami davvero!
Non potevo immaginare che arrivasse a tanto!


Non preoccuparti, non è successo niente...

Eppure ci frequentiamo da poco e...

FRE... QUEN... TIAMO?!?

... voglio dire che... Adesso la mando via, immediatamente, dammi solo qualche istante!
Vieni con me... Muoviti andiamo!


L'espressione di Monique, probabilmente, si mostrò più sbalordita in quel momento che non quando Camila si era palesata di fronte a lei in forma umana: Ryan si stava frequentando... con una donna?
Dopo più di un anno passato a vegetare... ora c'era una femmina nella sua vita? Era per questo che sorrideva di più, che reagiva di più, che era tornato ad essere maggiormente sereno?
Era merito di quella ragazza se il cognato stava tornando ad essere giorno dopo giorno la persona a cui la Vireau voleva bene?

... aspetta. - lo disse con un tono di voce fermo ma non arrabbiato, ed un sorriso leggero sulle labbra mentre spostava lo sguardo sulla bionda - Sicuramente non posso approvare l'esser stata spiata in casa mia... - chi l'avrebbe fatto? - Ma ormai sei qui, e immagino tu sia affamata visto che, a differenza nostra, non hai preso l'aperitivo, perciò...
Ti andrebbe di unirti a noi per pranzo?
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