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da Desmond » 01/02/2015, 18:27
Diciassettenne!
Aaaaahhhh, diciassettenne, scusa! Che madornale errore... Alexis chi se ne frega! Anno più anno meno sembri ugualmente una neo maturanda!
Ma ci si poteva davvero attaccare al sedici o al diciassette, quando l'aspetto comunque era ugualmente mutato tantissimo? Evidentemente la Parker ci teneva un sacco, per infervorarsi e correggerlo a quel modo così netto e offeso. Desmond faceva davvero tanta fatica a guardarla negli occhi ed anche a fissare il resto del corpo, non certo perché fosse una brutta visione ma perché comunque non accadeva tutti i giorni che la propria fidanzata rientrasse in casa più giovane di tre-quattro anni abbondanti. L'unica spiegazione plausibile che gli venne in mente fu quella legata all'incidente del quale stavano parlando gli S.D. poco prima che terminasse il turno delle prove. Una esplosione al Centro di Ricerca, sì forse poteva avere un qualche collegamento, anche se il ragazzo tutto poteva immaginare meno che fosse uno dei membri attivi che avessero determinato il cambiamento di aspetto della Ricercatrice. Infatti non appena Alexis cominciò a dare le prime spiegazioni, trovò molto più saggio sedersi sul divano, invitandola a fare lo stesso.
Sì, c'entra quel problema, anche se forse definirlo così è un po' riduttivo... Hai presente i fiori che mi hai portato oggi?
Sì, certo, ovviamente, procedi...
Quando te ne sei andato, c'è stata un'emergenza nel Settore 11, vicino a dove mi trovavo io, così sono corsa a dare una mano... e chiaramente, per fare prima, me li sono portati appresso, appoggiandoli sul bancone vicino a me: beh, ecco... sembrerebbe che uno dei petali sia accidentalmente venuto a contatto col composto che stavo cercando di stabilizzare, e visto che era coperto di polvere dorata, che a sua volta è un ingrediente chimico...
... Porca di una stramaledettissima...
C'è stata un'esplosione che mi ha colpita in pieno e sono... ecco, sono morta.
A quel punto, Desmond inarcò il sopracciglio, abbastanza perplesso e basito da quell'uscita piuttosto fantasiosa.
So che sembra assurdo, ma è successo davvero, non sono vaneggiamenti da intossicazione o altro!
Ok, non erano vaneggiamenti, ma lei si trovava lì, di fronte a lui, in carne ed ossa e soprattutto viva, seppur più giovane di prima. Era difficile riuscire a crederla quando affermava con convinzione di essere morta, ma forse si trattava del tipico "Ho visto la luce bianca in fondo al tunnel ma poi mi hanno rianimata e mi sono ripresa"... ma Alexis non aveva affatto quell'espressione in volto, no, era più una faccia da "Sono morta sul serio ed adesso ti spiego anche come sia possibile che tu mi veda!". Il primo gesto istintivo che Desmond Flynn fece prima che lei dicesse ancora una sola parola fu toccarla. Le prese un braccio stringendolo appena, poi una coscia ed anche una guancia in un pizzicotto, uscendosene con un "Ok, almeno ho appurato che non sei un fantasma!". Poteva anche sembrare un comportamento stupido o infantile ma lui era serissimo mentre si rassicurava di avere davanti la sua Delfinazzurro ancora sana e vegeta. Successivamente poi, realizzando che l'esplosione era derivata dai fiori regalati da lui, si rabbuiò abbastanza, leccandosi le labbra e abbassando lo sguardo, non sapendo bene cosa dire.
Ho... ho causato io tutto questo? I-io non ci ho pensato, all'oro intendo, come ingrediente chimico, perché non sono esperto quindi... quindi... ... Mi dispiace tanto, tantissimo...
Espirò pesantemente, passandosi una mano tra i capelli. Ancora non aveva afferrato completamente il concetto di "passare a miglior vita".
Va' avanti Alexis, ti prego, spiegami tutto nei dettagli. Che vuol dire che sei morta? Per un periodo di tempo?
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da Alexis » 01/02/2015, 22:11
Aaaaahhhh, diciassettenne, scusa! Che madornale errore... Alexis chi se ne frega! Anno più anno meno sembri ugualmente una neo maturanda! Eh no, per lei era importante eccome... già era ringiovanita, perlomeno che le desse gli anni che aveva! Dettagli a parte, c'erano talmente tante cose che gli doveva dire che quasi non sapeva da che parte cominciare: per questo, sedendosi e prendendo dei respiri profondi, cominciò dal principio - forse il metodo migliore per far quadrare tutto; gli raccontò dell'esplosione dunque, di come la doratura artificiale e chimica dei petali sui fiori che Desmond le aveva regalato avesse reagito col composto su cui Alexis si era trovata a lavorare, causando l'esplosione. In realtà non era stato quello a farla ringiovanire, ma una cosa per volta, con molta calma: in fondo gli aveva già confessato di essere morta, un'affermazione che la Parker sostenne con veemenza nonostante lo sguardo scettico del fidanzato; si lasciò pizzicare ovunque, posandogli anche un bacino sulle labbra a riprova che no, non era un fantasma, per poi stringergli le mani con forza quando lo vide mortificato e dispiaciuto.
Ho... ho causato io tutto questo? I-io non ci ho pensato, all'oro intendo, come ingrediente chimico, perché non sono esperto quindi... quindi... ... Mi dispiace tanto, tantissimo...
Des, no... tu ancora nemmeno immagini quanto hai fatto per me...
Sussurrò la Ricercatrice, accarezzando con amore la sua guancia: lo sguardo della Parker era evidentemente innamorato, ma chissà, forse l'Ignis si sarebbe potuto accorgere che vi era una profondità nuova nei suoi occhi, un'intensità che prima non si sarebbe potuta notare.
Va' avanti Alexis, ti prego, spiegami tutto nei dettagli. Che vuol dire che sei morta? Per un periodo di tempo?
È un po' più complicato di così, in realtà... - rispose Alexis, passandosi una mano tra i capelli e prendendo lunghissimi respiri, così da riordinare le idee - Quando l'esplosione mi ha colpita in pieno, effettivamente io sono morta. Mi sono ritrovata circondata dal bianco, e sai, pensavo che ormai non ci fosse più niente da fare... ma non è stato così. Ho conosciuto una donna...
Cominciò a raccontargli chi fosse Trysha, quale ruolo avesse avuto nel percorso nell'Oltremondo da lei fatto, e a cosa servisse quel percorso stesso; gli raccontò di aver dovuto superare delle prove - senza entrare mai nello specifico - e perché le fossero necessarie, fino al momento più importante e che la faceva sentire più in colpa.
... ti è per caso capitato di percepire, oggi, che all'improvviso il tuo Elemento non era più legato a te come prima, come se l'affinità tra voi fosse improvvisamente... diminuita? - s'informò Alexis, attendendo la sua risposta prima di proseguire - Ecco, quello... è stato colpa mia. Per tornare avevo bisogno di una sorta di... come definirla, diciamo una cornice che tenesse insieme i pezzi dello specchio raccolti fino a quel momento, ci sei? Per ottenere questa cornice, Trysha ha contattato spiritualmente tutte le persone con una scintilla di Mana legata a me, e tu... tu sei stato il primo a rispondere. - piccola pausa - O meglio, il tuo spirito l'ha fatto, accettando di scambiare l'affinità cresciuta tra te e il Fulmine con la possibilità di diventare la cornice necessaria a farmi tornare. Io ho provato a contrastare questa decisione, ad oppormi... ma non c'è stato verso! - e questa volta fu lei a sentirsi mortificata ed in colpa - Così sono tornata alla vita, ed è stato come se non fosse passato che un secondo dall'esplosione, mentre invece ho "viaggiato" per quasi un anno...
Abbassò lo sguardo sulle loro mani unite, e le vennero gli occhi lucidi per la commozione al pensiero di cosa Desmond avesse sacrificato per lei.
Perciò vedi, tu non devi sentirti in colpa, perché mi hai permesso di tornare alla vita. Hai salvato il mio cuore amandomi... ed hai salvato la mia stessa vita rinunciando a qualcosa di così importante per te.
Gli disse con voce tremante e le lacrime che cominciavano a scenderle lungo le guance. Lacrime a forma di cuoricino rovesciato, ovviamente.
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da Desmond » 04/02/2015, 13:34
Des, no... tu ancora nemmeno immagini quanto hai fatto per me...
A parte aver provocato con il mio mazzo di fiori la tua pseudo-morte? Credo proprio di aver fatto già abbastanza...
Tutti tutti i torti non è che li avesse, in fondo. Certo, le parole che Alexis disse dopo lo aiutarono a capire che aveva in qualche modo saldato il debito, ma restava comunque la realtà che se lui non avesse portato quei fiori, lei non sarebbe morta e di conseguenza non avrebbe nemmeno dovuto recuperarli i frammenti di anima o possedere quella strana cornice che li mantenesse tutti assieme. Desmond sentiva nel cuore un gran senso di colpa che lo schiacciava e quasi gli toglieva il respiro, ma volle ugualmente continuare ad ascoltare, continuare a comprendere per filo e per segno tutta quella storia apparentemente assurda.
È un po' più complicato di così, in realtà... Quando l'esplosione mi ha colpita in pieno, effettivamente io sono morta. Mi sono ritrovata circondata dal bianco, e sai, pensavo che ormai non ci fosse più niente da fare... ma non è stato così. Ho conosciuto una donna...
Trysha Thorpe, un nome che nemmeno a lui suonava totalmente sconosciuto, anzi, chiedendo immediatamente delucidazioni confermò di averlo già sentito in passato, forse nominato proprio dalla stessa fidanzata in uno dei suoi racconti scientifici e culturali sulle Gilde. L'Oltremondo descritto dalla Parker sembrava davvero molto affascinante, almeno a giudicare da come ne parlava e da come lo descriveva. Spesso Desmond aveva l'impressione che qualche dettaglio le sfuggisse per una qualche difficoltà a ricordare, ma a parte questo, statue giganti, mari infiniti, cancelli dorati già facevano la loro porca figura senza necessità di aggiungere altri particolari.
... ti è per caso capitato di percepire, oggi, che all'improvviso il tuo Elemento non era più legato a te come prima, come se l'affinità tra voi fosse improvvisamente... diminuita?
Tu... tu come lo sai?
Ecco, quello... è stato colpa mia.
Colpa tua?
Per tornare avevo bisogno di una sorta di... come definirla, diciamo una cornice che tenesse insieme i pezzi dello specchio raccolti fino a quel momento, ci sei? Per ottenere questa cornice, Trysha ha contattato spiritualmente tutte le persone con una scintilla di Mana legata a me, e tu... tu sei stato il primo a rispondere. O meglio, il tuo spirito l'ha fatto, accettando di scambiare l'affinità cresciuta tra te e il Fulmine con la possibilità di diventare la cornice necessaria a farmi tornare.
Ora è chiaro...
Io ho provato a contrastare questa decisione, ad oppormi... ma non c'è stato verso!
E per fortuna che non ci fu verso, altrimenti il senso di colpa del ragazzo sarebbe stato ancora più potente e pressante. Sapere di avere dato qualcosa di sé di così importante a fronte della salvezza della propria fidanzata lo rincuorava un poco. Il discorso in sé era ancora estremamente difficile da credere e capire a fondo, visto e considerato quanto fosse elaborato e surreale, ma il cantante credeva ciecamente in lei perché ormai era convinto che quella fosse l'assoluta verità. Inoltre, altrimenti come avrebbe fatto a sapere che il suo Elemento era calato in affinità e legame con lui? Tutto tornava, tutto aveva un senso preciso.
Così sono tornata alla vita, ed è stato come se non fosse passato che un secondo dall'esplosione, mentre invece ho "viaggiato" per quasi un anno...
Quasi un anno... Quasi un anno in pochi istanti... Hai rievocato scene del tuo passato, hai nuotato in un oceano infinito, hai risolto delle operazioni difficili... Potresti quasi scriverci un libro, chissà che non possa vendere un bel po' di copie!
Ma sì, meglio cercare di sdrammatizzare un poco. Comunque, non appena ella gli prese le mani e lo fissò negli occhi, Desmond Flynn tornò subito serio. Alexis aveva gli occhi lucidi e quasi subito delle lacrime colarono da essi.
Perciò vedi, tu non devi sentirti in colpa, perché mi hai permesso di tornare alla vita. Hai salvato il mio cuore amandomi... ed hai salvato la mia stessa vita rinunciando a qualcosa di così importante per te.
Non è nulla in confronto a ciò che potrei fare per te, Occhi Belli... L'importante è che tu ora sia sana e salva, senza contare che anche più giovane sei assolutamente splendida... La mia Acuan speciale, solo tu potevi intraprendere un viaggio simile, avere un tale onore... Il Conflux è consapevole di quanto tu sia preziosa e soprattutto di quanto ancora puoi fare per lui... Sei il mio prodigio, la dimostrazione effettiva che gli angeli esistono...
Le prese il viso tra le mani e lo condusse al proprio, baciandola con un trasporto inaudito, innamorato all'inverosimile. Durante quell'atto, Desmond le trasmise tutto l'amore provato per lei, per la sua Alexis, più che una fidanzata una vera e propria ragione di vita. Strusciava il naso col suo, baciava gli occhi lucidi di lacrime, mischiava il suo respiro a quello di lei e il cuore batteva come un tamburo. Sentiva distintamente che voleva stare con lei per sempre, che era una certezza fondamentale per la sua felicità presente e futura. Allontanandosi leggermente da lei, guardò meglio il suo volto più giovane, delicato e deliziosamente perfetto.
Sei la creatura più bella che io abbia mai visto e che esista in tutto l'universo... ... E...
Assunse poi un'espressione un poco perplessa.
... E le tue lacrime sembrano dei... cuoricini?!
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da Alexis » 04/02/2015, 14:53
A parte aver provocato con il mio mazzo di fiori la tua pseudo-morte? Credo proprio di aver fatto già abbastanza...
Sì, Alexis comprendeva il suo ragionamento: chiaramente, se l'esplosione non fosse avvenuta, non ci sarebbe nemmeno stato bisogno di effettuare tutto il percorso dopo e dell'intervento di Desmond... ma la Parker era convinta che il Conflux avesse voluto in qualche modo che lei compisse quel viaggio, che crescesse e cambiasse pur rimanendo sostanzialmente sempre la stessa. Ciò nonostante preferì concentrarsi sul mero racconto di quanto successo, perché voleva che il fidanzato fosse a conoscenza di tutto quello che le era successo seppur con delle limitazioni: mentre raccontava, ad esempio, a volte si rendeva conto che certe cose pur sapendole, non riusciva a pronunciarle ad alta voce, segno che evidentemente quella era un'informazione "riservata"; piccoli ostacoli a parte, l'Acuan gli raccontò di Trysha, del viaggio affrontato, delle prove da superare, ed infine del fatto che, per tornare, avesse avuto bisogno di lui, del suo spirito, pronto a sacrificare - anche se lei non era d'accordo - l'affinità raggiunta col Fulmine fino a quel momento pur di permetterle il ritorno nel mondo dei vivi. E tutto questo era durato un anno circa, seppur nel mondo reale non fosse passata che una manciata di millesimi di secondo: in effetti la cosa la scombussolava non poco, perché aveva la consapevolezza di esser stata morta così tanto senza però poi ottenere un riscontro in tal senso nella realtà a cui era tornata.
Quasi un anno... Quasi un anno in pochi istanti... Hai rievocato scene del tuo passato, hai nuotato in un oceano infinito, hai risolto delle operazioni difficili... Potresti quasi scriverci un libro, chissà che non possa vendere un bel po' di copie!
Sì, sarebbe abbastanza surreale da piacere al mondo babbano!
Ammise Alexis con un sorriso, perché in fondo era giusto voler sdrammatizzare: era un racconto così assurdo eppure veritiero, perché era sicura che lui le credesse, che se non la si provava a buttare sullo scherzo forse non ci sarebbe stato modo di venirne fuori; ma il punto di tutto, la sintesi davvero importante, era che Desmond l'aveva salvata. L'aveva salvata prima, prendendosi cura del suo cuore, e l'aveva salvata dopo, sacrificando il legame con l'Elemento per permetterle di tornare da lui: Flynn era, era stato e sarebbe stato sempre il suo eroe.
Non è nulla in confronto a ciò che potrei fare per te, Occhi Belli... L'importante è che tu ora sia sana e salva, senza contare che anche più giovane sei assolutamente splendida...
Arrossì intensamente a quelle parole, sentendo il cuore battere forte, fortissimo, molto più di quanto avrebbe dovuto fare normalmente: la cosa però non la stranì affatto, perché avrebbe dovuto? Sapeva che ora poteva amarlo quanto un'Erede, e ciò più che spaventarla la faceva sentire ancor più traboccante d'amore per l'Ignis.
La mia Acuan speciale, solo tu potevi intraprendere un viaggio simile, avere un tale onore... Il Conflux è consapevole di quanto tu sia preziosa e soprattutto di quanto ancora puoi fare per lui... Sei il mio prodigio, la dimostrazione effettiva che gli angeli esistono...
Desmond, ti amo...
Sussurrò Alexis, gli occhi lucidi per quelle parole che non credeva nemmeno di meritarsi, perché era il ragazzo l'elemento speciale della coppia, da sempre: chiuse gli occhi e ricambiò quel bacio con amore, con passione, quasi con paura - la paura di averlo perso per sempre quand'era morta, e di non poter più tornare da lui; si strinse al suo corpo, chiedendosi se l'altro percepisse, se sentisse quanto amore gli stesse trasmettendo con quel contatto che era assolutamente uno dei suoi preferiti. Strusciatine di nasi, baci dolci, cuori che battevano all'unisono - anzi no, il suo più forte... come aveva potuto pensare che Desmond non fosse fatto per lei?
Sei la creatura più bella che io abbia mai visto e che esista in tutto l'universo...
Anche se ora sono ringiovanita?
Gli domandò la Parker quasi per scrupolo, perché capiva che era una bella botta ritrovarsela improvvisamente così da un momento all'altro e senza il minimo preavviso.
... E...
... e?
... E le tue lacrime sembrano dei... cuoricini?!
Ah... ecco, sì... - rispose l'Acuan, arrossendo vistosamente e sorridendo imbarazzata - Non ho finito di raccontarti tutto, in realtà ho lasciato per ultime le cose più belle, gli aspetti positivi di tutta questa faccenda.
E che, nella sua ottica, compensavano almeno un poco l'aver perso alcune cose di sé.
Innanzitutto devi sapere che Trysha, prima di salutarmi, mi ha donato un potere speciale, un potere che né l'Oceano né l'Erede dell'Acqua potranno mai acquisire! - si vedeva che era emozionata ed onorata nel mentre glielo stava raccontando - In pratica posso... posso... - come spiegarglielo? - ... mi sa che faccio prima a mostrartelo, aspetta!
Si alzò in piedi, lasciando la sala e spostandosi nella camera da letto, di fronte al muro che divideva le due stanze; lì, chiese a Desmond di fissare la parete senza muoversi, prendendo poi dei respiri profondi. E se non avesse funzionato? No, Trysha non le aveva messo limiti a parte il fatto di non poter passare attraverso oggetti solidi con una persona accanto, ma di poterlo fare solo da sola.
Sei pronto?
Gli domandò ad alta voce, e quando lui gliene diede conferma, l'Acuan annuì tra sé e, lentamente, appoggiò la mano sulla parete, rilasciando il potere del suo Elemento che si fuse col muro e creò il famoso portale che tante volte, nel corso del suo viaggio, aveva visto fare alla Thorpe: lo fissò per un secondo - chiedendosi cosa Desmond provasse nel vedere il muro diventare, in parte, acqua semi-solida - dopodiché non perse altro tempo e lo attraversò, ritrovandosi nuovamente nel salone di casa.
... capito? Posso creare piccoli portali che mi fanno attraversare muri, superfici solide, ed anche eludere qualsiasi protezione magica esistente.
L'aveva sconvolto? E dire che il "peggio" doveva ancora venire... Si sedette nuovamente accanto al fidanzato e gli prese ancora una volta le mani, stringendole con amore e guardandolo intensamente negli occhi.
Prima hai notato che le mie lacrime sono diverse... e c'è un motivo specifico anche per quello. Ricordi quando ti ho parlato degli Eredi, e di come loro s'innamorino? Del fatto che accade come un babbano colpo di fulmine, e che è un amore eterno, che non può mai svanire, che rende l'Erede fedele per tutta la vita ed incapace di guardare altre persone oltre a quella che ama? - attese un cenno d'assenso, poi prese un bel respiro e si decise a parlare chiaramente - Questa è un'altra conseguenza del mio viaggio, Des. Io... ti amo come ti amerebbe un'Erede. Ti amo come Estia ama Typhon, io... ti amo come nessun'altra donna al mondo potrebbe fare.
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da Desmond » 11/02/2015, 20:13
... E...
... e?
... E le tue lacrime sembrano dei... cuoricini?!
Ah... ecco, sì... Non ho finito di raccontarti tutto, in realtà ho lasciato per ultime le cose più belle, gli aspetti positivi di tutta questa faccenda.
Aspetti positivi? Sembra quasi surreale aver trovato dei lati positivi nel morire!
Innanzitutto devi sapere che Trysha, prima di salutarmi, mi ha donato un potere speciale, un potere che né l'Oceano né l'Erede dell'Acqua potranno mai acquisire!
Cioè, tu sai fare qualcosa che risulta impossibile anche alle più alte sfere del tuo Elemento?! E di cosa si tratta?!
In pratica posso... posso... mi sa che faccio prima a mostrartelo, aspetta!
... E chi si muove...
Più andavano avanti a parlare e più era difficile starle dietro. Alexis Parker raccontava di quella esperienza extra corporea con un entusiasmo invidiabile. Certo, era tornata più giovane e questo per lei non era un gran bene, ma pareva aver acquisito comunque delle nozioni e dei doni preziosissimi. Soltanto una come lei avrebbe potuto trasformare un viaggio nell'al di là in una esperienza propedeutica per l'anima e lo spirito. Desmond quindi rimase seduto sul divano, osservando attentamente la fidanzata che se ne andava nella camera da letto e chiudeva la porta.
Sei pronto?
Non so per cosa, quindi non posso assicurartelo, però vai!
Ci furono diversi secondi di silenzio, all'interno dei quali il cantante si chiese se tutto stesse andando per lei secondo i piani. Quando però cominciò a notare distintamente la superficie del muro cambiare consistenza ed assumere una consistenza più liquida, fino a creare un vero e proprio portale d'acqua ovale, strabuzzò gli occhi come se gli si fosse appena presentato davanti il Mana in persona. Strofinando le palpebre e boccheggiando qualche parola senza senso, vide la fidanzata attraversare il muro grazie a quel prodigio per poi ritrovarsi a pochi metri da lui completamente integra e asciutta, oltre che sorridente, soddisfatta ed entusiasta.
... capito? Posso creare piccoli portali che mi fanno attraversare muri, superfici solide, ed anche eludere qualsiasi protezione magica esistente.
Ca... capito... Sono... sono senza parole, è un potere incredibile... Cioè, dai, è una figata pazzesca!
Ora lentamente il cervello riprendeva a connettere.
Non ci sarà Acuan che non ti invidierà da morire! Niente e nessuno può fare ciò che sai fare tu, nemmeno un Druido Anziano o una creatura magica! ... Non solo prima eri speciale in quanto te stessa, ma adesso anche di più! Ci può essere qualcosa di meglio?
Nella sua ottica ovviamente no, ma le sorprese per Desmond Flynn non erano affatto concluse.
Prima hai notato che le mie lacrime sono diverse... e c'è un motivo specifico anche per quello. Ricordi quando ti ho parlato degli Eredi, e di come loro s'innamorino? Del fatto che accade come un babbano colpo di fulmine, e che è un amore eterno, che non può mai svanire, che rende l'Erede fedele per tutta la vita ed incapace di guardare altre persone oltre a quella che ama?
Sì che lo ricordo, lo trovavi così assolutamente romantico... sospiravi mentre parlavi! Beh, allora?
Questa è un'altra conseguenza del mio viaggio, Des.
Di quale conseguenza parli?
Io... ti amo come ti amerebbe un'Erede. Ti amo come Estia ama Typhon, io... ti amo come nessun'altra donna al mondo potrebbe fare.
Sbatté le palpebre un poco incerto. Non capiva se fosse proprio un effetto soprannaturale oppure se fosse semplicemente aumentato l'amore che ella provasse per lui a fronte di un viaggio che le aveva fatto credere di non poter più tornare indietro. Ricollegandosi però alle lacrime a forma di cuore e ricordando quando Typhon gli raccontava delle volte nelle quali Estia faceva apparire i cuori in mezzo alle fiamme del camino, capì che Alexis stava parlando proprio di un fenomeno non metaforico ma reale. Lei lo amava dunque come una Erede amava il proprio futuro sposo, il proprio compagno per la vita. La domanda adesso era: questo in un certo senso lo spaventava?
... In pratica mi ami... come io amo te, Occhi Belli.
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da Alexis » 11/02/2015, 21:20
Cioè, tu sai fare qualcosa che risulta impossibile anche alle più alte sfere del tuo Elemento?! E di cosa si tratta?!
Non era gongolante... d'accordo, forse giusto un pochino. Ma si considerava del tutto giustificata in quella sua soddisfatta felicità, visto che Trysha le aveva donato un potere che nessun altro al mondo avrebbe potuto vantare, nemmeno chi come l'Oceano e l'Erede dell'Acqua possedevano un legame con l'Elemento praticamente perfetto. Non riuscendoglielo a spiegare adeguatamente, Alexis preferì passare direttamente all'azione, mostrando a Desmond come le riuscisse semplice oltrepassare il muro che divideva la loro camera da letto con il salotto, lasciandolo totalmente esterrefatto.
Ca... capito... Sono... sono senza parole, è un potere incredibile... Cioè, dai, è una figata pazzesca!
Lo so! - esclamò la Parker, sedendosi di nuovo accanto al fidanzato con espressione raggiante - Non riuscivo neanche a crederci, quando mi sono resa conto di che potere incredibile mi aveva appena regalato pensavo di essermelo sognato!
Non ci sarà Acuan che non ti invidierà da morire! Niente e nessuno può fare ciò che sai fare tu, nemmeno un Druido Anziano o una creatura magica! ... Non solo prima eri speciale in quanto te stessa, ma adesso anche di più!
Vero! Però... - si fece appena più seria - non voglio dirlo in giro. Ovviamente farò presente tutto quello che mi è successo all'Oceano, potere compreso... ma non mi va di sbandierarlo per tutta la Gilda, non ne ho motivo!
Sempre umile, sempre modesta la Ricercatrice, che non era cambiata nemmeno dopo la morte.
Ci può essere qualcosa di meglio?
In realtà sì, ed Alexis non ci mise molto a farglielo presente: il suo amore per lui era aumentato, era diventato esponenzialmente più forte perché aveva acquisito uno spessore ed una profondità che, normalmente, le persone "normali" non potevano vantare; lo amava come l'avrebbe amato una Erede, in quel modo incondizionato ed eterno che li contraddistingueva da tutti gli altri Druidi al mondo.
... In pratica mi ami... come io amo te, Occhi Belli.
... Des...
In quel sussurro era racchiusa tutta l'emozione provata dalla Parker, che quasi si buttò addosso al fidanzato per abbracciarlo e baciarlo con amore e con desiderio, sì, c'era anche quello ed era più visibile che mai nel modo in cui l'Acuan schiuse la bocca e, per la prima volta precedendolo, andò con la lingua a cercare quella di lui per accarezzarla con timidezza e goffo erotismo, quello di chi non sa cosa sta facendo ma ci prova. Si dedicò a quelle "coccole" per diversi minuti, prima di staccarsi lentamente, sorridergli con aria imbarazzata e sospirare, perché c'era ancora qualcosa da dire.
Sai... - esordì dunque schiarendosi la voce - Dopo quello che è successo, e dopo che gli esami clinici hanno confermato che sono una diciassettenne in tutto e per tutto, Cox... mi ha licenziata. Non avrebbe potuto fare altrimenti, anche perché una parte delle mie conoscenze acquisite negli anni dopo il diploma le ho perse.
Una brutta notizia, quindi... allora perché la ragazza non sembrava troppo sconvolta?
Però mi ha messo di fronte ad una possibilità unica nella vita: entrare all'A.G.E.R.!! Ti ricordi? Te ne avevo parlato! - ovvio che l'avesse fatto, mostrandogli anche dei dépliantes e sospirando su di essi con aria malinconica - Cox è il rettore dell'A.G.E.R., e mi farebbe entrare tra gli studenti senza nessun problema, dovrei solo presentare delle raccomandazioni firmate da parte di alcuni esponenti di Erbologia, Alchimia e affini!
E se, com'era giusto che fosse, Desmond le avesse ricordato che il prezzo per entrare all'A.G.E.R. fosse altissimo...
Sì, naturalmente i costi per studiare all'Accademia sono spropositati, ma tieniti forte... - gli occhi non le erano mai brillati così, prima - Cox ha ridotto il tutto a ventimila galeoni!! Certo, è ancora moltissimo, ma è una cifra decisamente più fattibile di prima, non credi? Ho un po' di galeoni da parte, posso chiedere ai miei un aiuto economico, e magari alla Gringott potrebbero farmi un prestito... tu che ne pensi?
Era elettrizzata all'idea di studiare all'A.G.E.R., e per la miseria se si vedeva!
So che sarebbe durissima, e che dovrei stare via un anno intero, tranne che per le vacanze... però pensaci, Desmond, è un'opportunità che non mi si presenterà mai più in tutta la vita, è il mio sogno che si potrebbe realizzare, senza considerare quanto potrei apprendere lì e quanto sarebbe stimolante per me ampliare le mie nozioni in un ambiente del genere! Se me lo lasciassi scappare ora, lo rimpiangerei per tutta la vita... - abbassò appena lo sguardo, con un sospiro leggero.
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da Desmond » 12/02/2015, 16:44
Niente e nessuno può fare ciò che sai fare tu, nemmeno un Druido Anziano o una creatura magica! ... Non solo prima eri speciale in quanto te stessa, ma adesso anche di più!
Vero! Però... non voglio dirlo in giro. Ovviamente farò presente tutto quello che mi è successo all'Oceano, potere compreso... ma non mi va di sbandierarlo per tutta la Gilda, non ne ho motivo!
Ma infatti non devi mica sbandierarlo in giro! ... Semplicemente, ogni tanto, per passare da una parte all'altra degli edifici di Gilda crei un portale... Non è esibizionismo!
Era esibizionismo bello e buono ma Desmond lo stava dicendo scherzoso e per prenderla un poco in giro. Consapevole al 100% che tanto Alexis avrebbe utilizzato quella capacità pochissime volte e solo in casi di emergenza, era comunque molto felice che fosse stata scelta per possederlo. Lui era convinto che avesse delle qualità incredibili, speciali, qualità che un giorno avrebbe riconosciuto non solo il mondo intero ma anche il Conflux stesso. Altra conferma per altro gli venne data quando scoprì della successiva dote acquisita dalla Acuan, ovvero innamorarsi e provare gli stessi identici sentimenti di una Erede. Possibile che fosse davvero così? A giudicare dalle lacrime a forma di cuore non c'erano molti dubbi in merito. Chissà cosa avrebbero detto gli Eredi stessi di fronte ad una notizia simile. Questa notizia però non lo sconvolse più di tanto, in quanto non aveva da temere che quei sentimenti fossero troppo grandi per lui, lui che l'amava intensamente, talmente tanto da non avere problemi a paragonare il proprio amore a quello che adesso provava la sua fidanzata, una confessione che evidentemente la fece emozionare.
... Des...
... Occhi Belli...
Fu la prima volta che Alexis Parker prese l'iniziativa nel baciarlo subito con la lingua, una iniziativa che all'Ignis piacque decisamente. Continuarono a baciarsi per diversi secondi, o forse minuti, instancabili, così tanto che il tempo pareva essersi fermato apposta per loro. C'era tanto di quell'amore nell'aria da riempire l'intera stanza, anzi, l'intero quartiere. Desmond sentiva distintamente il proprio cuore appartenerle completamente, il proprio Spirito, il proprio corpo, tutto quanto. Cercò di farla sistemare a cavalcioni sopra di lui, senza alcun intento strano, ma solo per averla a stretto contatto e per guardarla meglio negli occhi. Era più piccola ma anche più... morbida. Che strano, era bellissima.
Sai... Dopo quello che è successo, e dopo che gli esami clinici hanno confermato che sono una diciassettenne in tutto e per tutto, Cox... mi ha licenziata. Non avrebbe potuto fare altrimenti, anche perché una parte delle mie conoscenze acquisite negli anni dopo il diploma le ho perse.
Porca puttana... ... È terribile... Quindi adesso come pensi di fare scusa? Non dovrai mica tornare a scuola!?
Però mi ha messo di fronte ad una possibilità unica nella vita: entrare all'A.G.E.R.!
Ehm... A.G.E.R.?
Ti ricordi? Te ne avevo parlato!
Aaaahhh ma sì sì, quella sorta di mega super università magica per gente che ha più Q.I. che litri di sangue!
Cox è il rettore dell'A.G.E.R., e mi farebbe entrare tra gli studenti senza nessun problema, dovrei solo presentare delle raccomandazioni firmate da parte di alcuni esponenti di Erbologia, Alchimia e affini!
Sì ma non credo che il dottor Cox possa anche farti accedere gratis, giusto?
Sì, naturalmente i costi per studiare all'Accademia sono spropositati, ma tieniti forte...
Ok, mi tengo forte, vai!
Cox ha ridotto il tutto a ventimila galeoni! Certo, è ancora moltissimo, ma è una cifra decisamente più fattibile di prima, non credi? Ho un po' di galeoni da parte, posso chiedere ai miei un aiuto economico, e magari alla Gringott potrebbero farmi un prestito... tu che ne pensi?
Desmond la osservò attentamente negli occhi: era come una bambina che aveva appena ricevuto dei biglietti gratis per Disneyland. Flynn era a conoscenza delle dinamiche finanziarie per richiedere un prestito così enorme ed era anche consapevole che la famiglia di Alexis non potesse permettersi più di 3-4000 Galeoni per aiutarla nella retta, in quanto dovevano anche vivere e mangiare quotidianamente. Solo che non sapeva se farle presente quante difficoltà ci fossero di mezzo, considerando quanto la stava vedendo felice ed elettrizzata, un termine che riferito ad una Acuan faceva anche abbastanza ridere. Prese un bel respiro, stava per provare a replicare qualcosa ma ella continuò.
So che sarebbe durissima, e che dovrei stare via un anno intero, tranne che per le vacanze... però pensaci, Desmond, è un'opportunità che non mi si presenterà mai più in tutta la vita, è il mio sogno che si potrebbe realizzare, senza considerare quanto potrei apprendere lì e quanto sarebbe stimolante per me ampliare le mie nozioni in un ambiente del genere! Se me lo lasciassi scappare ora, lo rimpiangerei per tutta la vita...
Un anno intero lontani. Già era difficile resistere sessualmente avendocela vicino, il che mitigava un po' la sofferenza perché comunque poteva baciarla, abbracciarla, starle a contatto. Tutti quei chilometri a distanziarli l'avrebbero quanto meno distrutto, ma neanche quello glielo poteva dire, non ci riusciva, non quando lei mostrava quella immane quantità di brio, desiderio e propensione alla partenza verso quella meta fantastica. Avevano due vite diverse, due mondi completamente diversi e lei puntava a degli obiettivi che lui, tenendola lì, non avrebbe potuto farle raggiungere mai. In effetti era una grande occasione e, in quanto innamorato come un Erede, non se la sarebbe mai sentita di troncargliela.
Tesoro, per chiedere un prestito in banca dovresti avere dei beni immobili da mettere come garanzia. È un importo altissimo, per questo vorrebbero delle sicurezze simili. Temo inoltre che non potresti optare per la casa di tuoi genitori, in quanto significherebbe esporli ad un rischio elevato. Se per pagare la retta mettessi anche tutti i risparmi guadagnati, non avendo più un impiego come pensi di saldare il prestito?
Domande logiche, di chi ormai in determinati meccanismi ci era entrato molto tempo prima.
... Senti, io avrei un'altra soluzione. Chiedi ai tuoi quanto possono permettersi di aiutarti, tu aggiungi metà dei tuoi risparmi, così che anche mentre sei lì fuori un anno per qualsiasi esigenza non sei proprio a secco sul conto... e quanto resta da mettere... me ne occupo io.
Glielo disse facendole una carezza sul viso, sorridendo calmo, convinto e sicuro delle proprie parole.
Non mi dovrai restituire nulla. Sarei felicissimo di aver contribuito alla realizzazione di un tuo sogno.
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Desmond
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da Alexis » 12/02/2015, 20:43
Ma infatti non devi mica sbandierarlo in giro! ... Semplicemente, ogni tanto, per passare da una parte all'altra degli edifici di Gilda crei un portale... Non è esibizionismo!
Certo che è esibizionismo!
Replicò Alexis, ridendo di gusto: non le andava davvero di mettersi ad oltrepassare portali per far vedere quanto fosse brava, quanto il Conflux l'avesse benedetta... era una sorta di asso nella manica, il genere di segreto che si poteva usare in situazioni di emergenza per fare prima, per accelerare i tempi, magari pure per salvare qualcuno in pericolo o arrivare in punti protetti da qualche barriera magica. Era molto emozionata, comunque, perché non si poteva certo dire che fossero regali potenzialmente ricevibili ogni giorno e da chiunque... e che dire della possibilità di amare Desmond come una Erede, con quell'amore infinito, incrollabile, indelebile? Per lei era un'opportunità bellissima e del tutto positiva, e quando sentì il commento dell'Ignis - un commento non velato di paura o di disagio per quell'ammissione, ma di puro e semplice amore - la Parker non poté fare altro che baciarlo, baciarlo con tutto il sentimento che provava nei suoi confronti e che le faceva scoppiare il cuore. Si sedette su di lui, sì, perché non ci vedeva nulla di male: sapeva di potersi fidare del ragazzo, lo sapeva prima ed ora ancora di più. E poi, per quanto sembrasse assurdo, quella era la posizione perfetta per raccontargli l'ultima parte della sua avventura, che in realtà era stata una conseguenza della stessa; era stata licenziata perché troppo piccola per continuare a lavorare al Centro di Ricerca di Cox... ma egli stesso aveva trovato un modo per farsi perdonare - perché in fondo l'esplosione era avvenuta nella sua struttura, e per colpa dei ricercatori che lavoravano per lui: farla entrare all'A.G.E.R., l'Accademia Globale per l'Empirica Ricerca, un luogo quasi mistico e leggendario in cui venivano ammessi pochissimi studenti - considerando la totalità di persone al mondo - quelli davvero meritevoli. L'unico inconveniente era il prezzo della retta, certo, ma Cox aveva pensato anche a quello, abbassandolo consistentemente affinché fosse accessibile persino alla Parker che, era ovvio, avrebbe dovuto fare non pochi sacrifici per poterselo permettere: avrebbe dovuto mettere insieme tutti i suoi risparmi, chiedere ai genitori, magari farsi fare anche un prestito alla Gringott... ma ce l'avrebbe fatta, giusto?
Tesoro, per chiedere un prestito in banca dovresti avere dei beni immobili da mettere come garanzia. È un importo altissimo, per questo vorrebbero delle sicurezze simili. Temo inoltre che non potresti optare per la casa di tuoi genitori, in quanto significherebbe esporli ad un rischio elevato. Se per pagare la retta mettessi anche tutti i risparmi guadagnati, non avendo più un impiego come pensi di saldare il prestito?
Ah... è vero...
Mormorò Alexis, abbassando leggermente lo sguardo con aria sconfitta: non poteva certo mettere a rischio la casa dei genitori, non avrebbe mai permesso che arrivassero a tanto nemmeno per farla felice... ma come poteva fare? Perché non era pensabile che rinunciasse all'A.G.E.R., non poteva, ci doveva essere un modo!
... Senti, io avrei un'altra soluzione.
Oh, davvero? E quale??
Chiedi ai tuoi quanto possono permettersi di aiutarti, tu aggiungi metà dei tuoi risparmi, così che anche mentre sei lì fuori un anno per qualsiasi esigenza non sei proprio a secco sul conto... e quanto resta da mettere... me ne occupo io.
Desmond... no, dai, è... è troppo! Non posso accettare, credo che tra i miei risparmi e quelli dei miei potremmo arrivare al massimo a sei, settemila galeoni! Permetterti di prestarmi più di diecimila galeoni, come potrei mai dirti di sì?
Non mi dovrai restituire nulla.
A maggior ragione, figuriamoci se accetto tutti quei soldi come regalo! Non posso, e tu non devi, non sei tenuto, non...
Sarei felicissimo di aver contribuito alla realizzazione di un tuo sogno.
Fermò la propria parlantina a quell'ultima affermazione, così dolce e tenera che non poté non scioglierle il cuore, facendola sentire la donna più fortunata dell'intero universo: fece un lento e amorevole sorriso, accarezzandogli le guance con la delicatezza tipica di una femmina imbarazzata e un po' goffa, ma piena di sentimento.
... se tu avessi bisogno di me, rinuncerei all'A.G.E.R. mille volte. - sussurrò con amore puro, baciandogli le labbra, il naso, le guance, la fronte, il mento, tutto il viso - Ti amo così tanto Desmond... sei l'uomo della mia vita, e nonostante tutto io... penso che non avrei mai potuto essere più fortunata di così.
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da Desmond » 16/02/2015, 16:11
Desmond... no, dai, è... è troppo! Non posso accettare, credo che tra i miei risparmi e quelli dei miei potremmo arrivare al massimo a sei, settemila galeoni! Permetterti di prestarmi più di diecimila galeoni, come potrei mai dirti di sì?
E chi stava parlando di un prestito? Desmond aveva le possibilità per aiutarla e allora perché non farlo? Mai stato un tipo poco altruista in generale, figurarsi poi con la fidanzata che amava incredibilmente e con tutto se stesso. Nei suoi occhi, Alexis Parker avrebbe potuto leggere la completa e più totale convinzione per quel gesto d'amore, il gesto nei confronti di una ragazza che aveva avuto diverse sofferenze nella sua vita, che aveva dovuto sempre lottare per ottenere ciò che voleva e in alcuni casi sudare e sbattere la testa al muro giorno dopo giorno. Le avevano spezzato il cuore, l'avevo condotta sul punto di mettersi in ginocchio e piangere perché non le consentivano di portare avanti i suoi sogni e le sue ricerche e in qualche modo era sempre riuscita a cavarsela. Ma adesso no, Desmond non voleva che si sacrificasse ancora una volta, che patisse chissà quali pene dopo esser tornata pure più giovane ed aver perso il posto di lavoro.
... se tu avessi bisogno di me, rinuncerei all'A.G.E.R. mille volte. Ti amo così tanto Desmond... sei l'uomo della mia vita, e nonostante tutto io... penso che non avrei mai potuto essere più fortunata di così.
Non devi rinunciare a nulla, sono io che rinuncio all'averti intorno a me a migliorare la mia esistenza pur di garantirti un sogno. Il tempo passerà in fretta, lo spero per me e non lo spero per te, inoltre ora ho anche la sicurezza che mi ami alla follia e quindi non potrai fare la scema con qualche super cervellone tuo compagno di studi o accettare le avance di qualche docente giovane e aitante!
Stando lei sopra di lui fu abbastanza semplice poterle fare anche un poco di solletico dopo quella battuta, beandosi della gioia di vederla ridere, una risata deliziosa, quasi quella di una bambina, ma lui la amava anche per quello, perché riusciva ad essere sia la cosa più pura e innocente dell'universo, sia quella più eccitante ed erotica, sia quella più intelligente e matura. Racchiudeva ogni caratteristica che cercava in una femmina, che aveva sempre cercato, ed era anche sicuro che Eufemia non se la sarebbe presa per quella frase in quanto lei stessa affermava lo stesso riferendosi a Nigel Sykes. La fissò intensamente negli occhi, chiamandola "Occhi Belli" e invitandola ad abbassarsi di nuovo per darle un bacio molto più morbido, languido, dolce e innamorato rispetto a tutti i precedenti. Forse doveva approfittare di quel momento per mettere in gioco anche l'ultimo colpo di scena della giornata così da completare il giro e tanti cari saluti. La fece scendere piano da sé e dal divano, così da potersi mettere in piedi, poi, chiedendole di aspettarlo un momento perché doveva dirigersi in camera, le mise in mano un foglio di carta da leggere nell'attesa.
Tu intanto dai un'occhiata, io torno subito...
Tutto calcolato, voleva farcela arrivare a poco a poco, aumentare esponenzialmente l'aspettativa fino al clou.
"Contratto Prematrimoniale stipulato presso lo Studio Notarile Kierkegaard dal Signor Desmond Flynn. Attraverso il Presente, il mio cliente si impegna ad assicurare alla Sig.na Alexis Parker, in caso di accettazione nel convolare a nozze, la propria volontà di attendere il primo effettivo rapporto di natura sessuale fino ad un tempo imprecisato deciso dalla stessa. Tale contratto viene inoltre definito come impossibile da impugnare una volta apportata la firma di entrambi i futuri coniugi e garantisce alla Sig.na Alexis Parker la possibilità di annullare il matrimonio in caso di violazione della promessa da parte del Signor Desmond Flynn. Il mio cliente si impegna inoltre a fornire alla futura moglie il completo impegno come marito devoto adempiendo ad ogni suo dovere, anche durante tutto il periodo nel quale non gli sarà possibile avere un rapporto carnale con lei.
Firma del richiedente: Desmond Flynn
Firma della Sig.na Parker: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Il Notaio: Martin H. Kierkegaard"
Forse, troppo sconcertata da ciò che stava leggendo, Alexis non si sarebbe accorta che nel frattempo Desmond era tornato dalla camera e si trovava esattamente dietro di lei. Infatti, non appena ella si fosse voltata per poterlo raggiungere, l'avrebbe trovato direttamente in ginocchio a fissarla con una espressione ed uno sguardo abbastanza difficile da confondere. In mano teneva una scatoletta di colore bianco in velluto, una scatoletta molto piccola che poteva contenere soltanto una cosa, una cosa luccicante, una cosa luminosa, una cosa preziosissima e che ella mai e poi mai avrebbe potuto credere di vedere così tanto presto. Stavano insieme da poco più di un anno e di sicuro non era stata l'astinenza a convincere il cantante ad agire in quel senso, il contratto che la ex Delfinazzurro teneva tra le mani ne era la conferma perfetta. Si notava visibilmente emozionato, il leader dei Saber Dynamos, ma non voleva parlare ancora, voleva godersi la reazione iniziale della sua amata, preparandosi al passo più importante che un uomo faceva nella propria vita, un passo che nessuno, a parte il cugino e la migliore amica, sapevano che volesse fare proprio in quel periodo.
Non mi sono serviti nemmeno due anni per capire quanto fossi perfetta per me. Ho temuto che considerassi il mio gesto un segno di debolezza, perché volevo averti anche in quel senso, nel senso che tu ti sentivi di concedere soltanto alla persona che ti avesse condotto all'altare, così ho deciso di mettere nero su bianco la tua tranquillità e non me ne pento per nulla. Che tu abbia vent'anni o diciassette, che tu sia Ricercatrice o Studentessa, poco importa perché il mio cuore va ben oltre le apparenze. Voglio tu sia mia moglie perché mi completi, voglio tu sia mia moglie perché mi fai gioire il cuore e l'anima, voglio tu sia mia moglie perché mi hai fatto innamorare fin dal nostro primo incontro senza che nemmeno me ne accorgessi. So che per te questa è una sorpresa tanto grande, in un giorno come questo nel quale hai dovuto vivere migliaia di esperienze differenti, ma adesso che so anche della tua partenza, voglio che tu ti senta vincolata a me, voglio che tu senta il sottoscritto vincolato a te, perché nulla ci può o potrà dividere... Nemmeno la morte, ne abbiamo avuto la riprova. ... Quindi, Alexis Parker... Mi vuoi sposare?
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da Alexis » 16/02/2015, 18:47
Non devi rinunciare a nulla, sono io che rinuncio all'averti intorno a me a migliorare la mia esistenza pur di garantirti un sogno. Il tempo passerà in fretta, lo spero per me e non lo spero per te, inoltre ora ho anche la sicurezza che mi ami alla follia e quindi non potrai fare la scema con qualche super cervellone tuo compagno di studi o accettare le avance di qualche docente giovane e aitante!
Non avrei fatto la scema comunque, io amo solo te!
Riuscì ad esclamare Alexis, prima di cominciare a ridere di gusto per il solletico che il fidanzato le stava facendo, facendosi poi rossa in volto ed emozionata quando Desmond la baciò con amore, con intensità, con amore infinito: un bacio che la Parker ricambiò con ogni frammento del proprio essere, stringendosi al suo corpo, affondando le mani tra i suoi capelli e sperando, nonostante tutte le fantastiche prospettive future, che quel momento non finisse mai. Mugolò contrariata quando Flynn la fece scendere da sé - visto che stava troppo bene addosso a lui - prendendo poi il foglio che l'Ignis le stava passando con aria curiosa.
Tu intanto dai un'occhiata, io torno subito...
Ah, va bene!
Mormorò lei, gli occhi che si posavano su quanto scritto e che, man mano che leggeva, si spalancavano sempre di più, increduli, sbalorditi, allibiti: Desmond aveva fatto preparare un contratto prematrimoniale che le dava la possibilità, anche dopo il matrimonio, di non dover fare sesso con lui se non si fosse sentita pronta, potendo aspettare tutto il tempo che Alexis stessa avrebbe ritenuto necessario... era impossibile che il ragazzo si fosse spinto tanto oltre!
Desmond, ma che...
Si alzò in piedi con la lettera in mano, aggirando il divano per raggiungerlo in camera... e fermandosi quasi di botto, perché Flynn non si trovava nella loro camera da letto. Si trovava lì, in salotto. In ginocchio. E con una scatoletta di velluto bianco in mano.
... oddio...
Non mi sono serviti nemmeno due anni per capire quanto fossi perfetta per me. Ho temuto che considerassi il mio gesto un segno di debolezza, perché volevo averti anche in quel senso, nel senso che tu ti sentivi di concedere soltanto alla persona che ti avesse condotto all'altare, così ho deciso di mettere nero su bianco la tua tranquillità e non me ne pento per nulla.
Già piangeva, Alexis, una mano sulla bocca per trattenere l'emozione che traboccava da ogni particella del proprio essere: stava accadendo davvero, glielo stava chiedendo davvero.
Che tu abbia vent'anni o diciassette, che tu sia Ricercatrice o Studentessa, poco importa perché il mio cuore va ben oltre le apparenze. Voglio tu sia mia moglie perché mi completi, voglio tu sia mia moglie perché mi fai gioire il cuore e l'anima, voglio tu sia mia moglie perché mi hai fatto innamorare fin dal nostro primo incontro senza che nemmeno me ne accorgessi.
Lacrime di gioia solcavano il viso dell'Acuan, il cuore le batteva a mille nel petto, e le labbra sorridevano di felicità incontenibile: credeva di aver raggiunto l'apice della perfezione quando si era sentita dire che sarebbe potuta entrare all'A.G.E.R. ... ma si sbagliava. Era quello il momento più bello di tutta la sua vita.
So che per te questa è una sorpresa tanto grande, in un giorno come questo nel quale hai dovuto vivere migliaia di esperienze differenti, ma adesso che so anche della tua partenza, voglio che tu ti senta vincolata a me, voglio che tu senta il sottoscritto vincolato a te, perché nulla ci può o potrà dividere... Nemmeno la morte, ne abbiamo avuto la riprova.
Nemmeno la morte, aveva proprio ragione: era tornata da Desmond comunque, e grazie a lui stesso aveva potuto riabbracciare il mondo dei vivi: legati indissolubilmente, corpo, cuore ed anima. L'anello che le mostrò poco dopo, mentre le poneva la fatidica domanda, era assurdamente stupendo, perfetto sotto ogni punto di vista, esattamente il genere che piaceva a lei: elegante, semplice ma prezioso, non troppo appariscente... bellissimo, perfetto.
... Quindi, Alexis Parker... Mi vuoi sposare?
... Desmond... - piangeva senza ritegno, in realtà ora singhiozzava proprio, ma il cenno di assenso continuo che faceva col capo era difficilmente fraintendibile - Sì, sì, ti voglio sposare, Desmond sì!!!!
Non appena egli si mise nuovamente in piedi, l'Acuan gli saltò praticamente addosso, abbracciandolo e piangendo - singhiozzando - commossa, aggrappandosi a lui come se non avesse bisogno d'altro per stare davvero bene. E a ben pensarci, era proprio così.
Ti amo Desmond, ti amo... Ti amo e non vedo l'ora di diventare tua moglie... - sussurrò sulla sua bocca, guardandolo intensamente negli occhi con le lacrime a cuoricino che le bagnavano sempre di più le guance - Ti amo.
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Lucas |
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Indigo |
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Robyn |
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