Centro città

[Robyn]

[tahoma]{ ABITAZIONE MONIQUE - CENTRO LONDRA }

A prescindere dall'orario nel quale rientrerà Monique Vireau in casa dalla cena fuori con Sandyon Vastnor per il proprio compleanno, sul tavolo della propria stanza troverà un oggetto molto particolare dai colori luminosi ed intermittenti, assieme ad un rotolo di pergamena chiuso e sigillato, in attesa di essere aperto e vedere letto il suo contenuto, scritto con la stessa calligrafia dell'Apprendista della Vice Preside Illusionista.

Mia Mentore, non avrà creduto sul serio che io possa essermi dimenticato del suo compleanno.
Non ho voluto farle gli auguri subito da oggi perché volevo tenere questa sorpresa a conclusione della giornata, sperando di regalarle un sorriso.
La pietra che vede è un oggetto molto importante che tenevo custodito da diverso tempo, precisamente dalla morte di mio zio.
Mi disse qualche tempo fa che una volta ricevuta la bacchetta del MezzoDrago che attaccò la Foresta Proibita necessitava di qualcuno che si intendesse di costruzioni di bacchette con larghissima esperienza per potergli far vedere l'oggetto e controllare se si potesse trarre qualcosa di utile da un'arma sottratta al nemico.
Bene, esiste un villaggio chiamato "Calbarico", in Messico, dove nel quartiere alto si trova una taverna chiamata "Epona".
Entrandovi all'interno e seguendo un percorso analogo a quello che si fa dal Paiolo Magico per dirigersi a Diagon Alley, troverà un muro di marmo levigato con sopra un incastonatura.
La pietra che le ho lasciato va inserita proprio lì e dà accesso, anziché ad un quartiere di compere, ad una porta di un negozio antico magico il quale proprietario si chiama "Lino Pasqual".
Questo tizio è il miglior artigiano magico esistente sul pianeta ed è ricco di esperienza su ogni campo e fronte, mio zio salvò alcuni membri della sua famiglia in passato, spezzandosi la bacchetta durante quella missione e Daemon mi raccontò che quest'uomo riuscì a riparargliela con una maestria che avrebbe fatto impressione anche al grande Ollivander.
Per riconoscenza verso mio zio, Lino donò questa pietra speciale a lui dicendogli che chiunque gli avesse mai utilizzato una pietra come quella per entrare gli avrebbe fatto capire che era un cliente speciale meritevole di non pagare nulla per un lavoro richiesto.
Ho pensato che, viste le ultime vicende e i suoi desideri, quetso poteva essere il miglior regalo che potesse ricevere per il suo compleanno.

Maestra Monique, Zia, lei è una donna straordinaria e bellissima, le auguro tanti felicissimi e sereni auguri.

Con lo stesso affetto di un Apprendista che è anche un Nipote.

Robyn Laars

[/tahoma]

[Monique]

[Vireau Manor - zona Chelsea - Lunedì - ore 14.34]

Pranzo finito da poco, lì a Villa Vireau: come sempre, Sophie era stata meravigliosa, viziando Monique e Robyn, il suo apprendista, in modo a dir poco esagerato; la Vice Preside di Hogwarts, però, non se la sentiva di rimproverare l'elfetta, non quando evidentemente provava un tale piacere a prendersi cura della padroncina e del suo allievo, il nipote di Sandyon, che da un paio di mesi ormai abitava stabilmente nella dépendance della Villa.
Quel pomeriggio, però, le cose erano un po' diverse e ad attendere le due figure presenti nel salone della Villa non sarebbe stata un'altra giornata di estenuanti allenamenti, come al solito, quanto un incontro molto importante; quello col compagno e futuro marito di Monique e la sua apprendista, la neo-diplomata Arianna Ricciardi.
Era proprio lì, nel sontuoso salone principale della casa della francese, che i due stavano attendendo i loro ospiti, per quanto per la donna l'ospite fosse solo l'ex Dragargenteo e non di certo il compagno che, invece, lì poteva presentarsi come e quando voleva.

Sei nervoso?

Domandò Monique a Robyn, voltando appena il capo verso di lui: sapeva bene come tra lui e lo zio non ci fosse un gran legame affettivo - per quanto in realtà Sandyon sapesse nascondere alla perfezione il bene che voleva a qualcuno - e in più forse il fatto di doversi allenare con una sconosciuta avrebbe potuto mettere il giovane Laars in posizione di disagio.
La Vireau, dal canto suo, era piuttosto curiosa: non aveva mai considerato molto la Ricciardi eccezion fatta per i suoi risultati nella propria materia, e sapeva che sarebbe stato... strano vederla accanto a Sandyon e sapere che ormai era a tutti gli effetti una ex studentessa ed un apprendista del futuro marito.
Tuttavia, qualcosa le diceva che forse, col suo caratterino, era l'unica a poter tenere testa a Vastnor, a farlo legare a sé e perché no, forse anche a farlo sorridere; e se davvero l'ex Draghessa ci riusciva, allora Monique era felice che fosse presente nella vita dell'uomo.
L'incontro comunque era fissato di lì a poco, per le 14.40, e conoscendo Sandyon era sicura che i due si sarebbero presentati in orario e perfettamente puntuali: dopo qualche minuto infatti, in cui probabilmente avrebbe continuato a parlare con Robyn e delle sue aspettative per quell'incontro, ecco che Sophie fece la sua comparsa nel salone, annunciando con la sua presenza l'arrivo dell'uomo e della sua apprendista che, infatti, comparirono subito dietro l'elfetta; nel vedere il neo-marito, come sempre le accadeva, lo sguardo di Monique s'illuminò ed un sorriso caloroso le comparve sulle labbra.

Vi stavamo aspettando - mormorò avvicinandosi a loro, cercando la mano di Sandyon così da stringerla con forza, l'equivalente di un bacio che gli avrebbe dato se fossero stati soli, prima di spostare lo sguardo sulla ragazza - Signorina Ricciardi... Arianna... - in fondo che senso aveva chiamarla per cognome, ormai? - Benvenuta a casa mia, e ancora congratulazioni per il suo diploma. Prego, accomodatevi.

Spoiler:

Robyn, Sandyon, Arianna

[Robyn]

[Vireau Manor - zona Chelsea - Lunedì - ore 14.25]

L'anno stava riprendendo lentamente a prendere i colori dell'inverno.
Era passata l'Estate e con essa, molto del tempo a disposizione per pensare il meno possibile ai doveri era scomparso, lasciando solo il ricordo di pallidi pomeriggi soleggiati con davanti un lago, dietro una tenda e l'intento di accendere un fuoco la sera per riscaldare l'aria fresca della pineta durante i consueti allenamenti sulla meditazione.
Robyn Laars, apprendista della Vice Preside di Hogwarts, durante i tre soliti mesi di semi libertà aveva dato sfogo alla sua necessità di migliorare anche senza la supervisione della propria maestra, volendole dimostrare di essere in grado di continuare a seguire gli insegnamenti anche senza essere ogni volta osservato o controllato.
A 23-24 anni in fondo non era più un ragazzino, non necessitava più di essere spinto a fare le cose, sopratutto adesso che l'ombra della vendetta si andava sempre più diradando e si cominciavano a notare i netti miglioramenti nell'irrequietezza del suo animo tormentato.

Onestamente non comprendo a pieno la motivazione di un cambio così radicale, zia.
Sono stato abituato da subito a vederla con i capelli scuri, ma ammetto comunque che la sua eleganza e bellezza rimangono immutate.
Mio zio è un uomo davvero fortunato, dico sul serio...

Si stava ormai concludendo il pasto, il primo pranzo di nuovo in compagnia tra la maestra e l'allievo, all'interno della casa che ospitava entrambi.
Monique Vireau aveva deciso di passare al colore chiaro per la sua capigliatura, per una scommessa fatta con un'amica, cosa che però Robyn ancora non sapeva, non volendo risultare invadente nel chiedere ulteriori spiegazioni. In fondo ognuno era libero di modificarsi come preferiva.
Proseguirono nella conversazione, parlando delle mete che aveva raggiunto il giovane nel corso del suo lungo viaggio estivo, passando dalla vetta del Fuji, ai laghi incontaminati dell'Islanda alle spiagge soleggiate e calde del Brasile.
Robyn inoltre le mostrò anche alcuni spartiti di canzoni che aveva composto nel corso delle varie settimane passate lontani, chiedendole di dar loro un'occhiata non appena aveva tempo e magari dispensare anche qualche consiglio o giudizio in merito.
Il ragazzo conosceva bene il suo talento, sapeva di essere capace, bravo nell'arte della musica, ma allo stesso tempo era anche consapevole che il divario che c'era tra lui e la maestra era ancora troppo insormontabile e per quanto lui si definisse un ragazzo in grado di creare musica, lei senza ombra di dubbio ERA la musica.

Sei nervoso?

Assolutamente no, maestra.
Conosco bene il modo di fare di mio zio e per quanto sia un tipo capace di mettere in soggezione, ho capito che bisogna sentircisi solo quando è lui che vuole, per il resto bisogna comportarsi normalmente e non si corrono rischi... Senza esagerare, ovviamente!
Allenarmi con una persona diversa da lei sarà strano, ma ammetto che sono curioso di scoprire i progressi che può aver fatto una studentessa sotto la guida di Sandyon... Di certo sarà una persona molto ben preparata...

E da una parte questo lo faceva sentire leggermente in competizione con lei.
Non era di certo una totale avversità, ma in un certo senso Robyn sapeva che il suo addestramento lo avrebbe dovuto portare ad essere un giorno in grado di poter superare ed affrontare l'omicida del suo ex mentore, Daemon.
Dunque, doveva anche dimostrare a se stesso di essere più capace anche di una apprendista allenata dall'ex mercenario numero uno al mondo.
Una grossa impresa? Poteva darsi, ma negli occhi del ragazzo la determinazione non poteva di sicuro mancare e questo Monique lo avrebbe potuto intravedere in qualunque momento, nella serietà e fermezza del viso del giovane che con i suoi scintillanti occhi ametista, adesso osservava l'ingresso dal quale, da un secondo all'altro, si sarebbero affacciati il parente con la presto nuova collega di allenamento, della quale ancora non conosceva dati anagrafici e fattezze fisiche.



Finalmente di lì a poco Sophie, dopo aver portato via i piatti da pranzo, si affacciò nuovamente al salone principale, annunciando l'ingresso dei due nuovi arrivati e quindi Sandyon e la giovane che rispondeva quindi al nome di... Arianna Ricciardi.
Non fece un'espressione troppo sorpresa l'apprendista Auror, più che altro, fece dipingere sul volto un sorriso ironico e quasi divertito, mentre si alzava in piedi non potendo dentro di se quasi credere ai suoi occhi.
L'apprendista che l'avrebbe dovuto accompagnare nel corso degli addestramenti da adesso in poi altri non era che la ragazza che aveva conquistato qualche mese prima e con la quale aveva passato non solo uno splendido Capodanno ma anche qualche giorno del periodo Estivo presso una spiaggia italiana indicatagli proprio da lei.
Non avevano parlato della loro vita privata, glissando ognuno su impegni, problemi e mansioni, sopratutto quelle lì così particolari ed in parte Robyn lo aveva fatto per paura che potesse esserci qualche sorta di spia in agguato ad ascoltare, in fondo esser cresciuto come Auror insegnava anche a non fidarsi mai del tutto di ogni luogo e di ogni persona, se non in rari preziosi casi.
Adesso però si trovavano lì, l'uno di fronte all'altra, durante quei brevi ma interminabili secondi che precedettero le successive parole della francese, adesso intenta a comunicare proprio con l'ex studentessa di Hogwarts, da poco diplomata.

Vi stavamo aspettando... Signorina Ricciardi... Arianna... Benvenuta a casa mia, e ancora congratulazioni per il suo diploma. Prego, accomodatevi.

Proprio come Monique si era alzata in piedi, lo stesso fece il nipote di Sandyon, avvicinandosi prima verso il parente per stringergli la mano con un cenno del capo verso il basso in segno di riverenza, per poi infine passare gli occhi penetranti in quelli della Ricciardi... Arianna, comunicandole un silenzioso saluto facendole intendere di stare al gioco per il momento.
Poteva anche risultare divertente in quei primi secondi, no?
Sopratutto perché c'era da vedere la reazione che avrebbe avuto Ary nello scoprire che il ragazzo con il quale aveva scambiato... "tanta intimità", altri non era che il nipote del suo Mentore per eccellenza.

Robyn Laars, è un vero piacere conoscerti.
Anche da parte mia, congratulazioni per il conseguimento dei tuoi M.A.G.O.
Se sei stata seguita per tutto questo tempo dallo zio, immagino che in Difesa avrai preso punteggio pieno...

[Sandyon]

[ LONDRA - NEI PRESSI DELLA VILLA DI MONIQUE - ORE 14:10 ]

Osservare le espressioni a tratti schifate a tratti stupite di Arianna durante il tragitto in Metropolitana verso casa della compagna fu un passatempo moderatamente piacevole per l'ex Mercenario.
Avrebbe voluto sorridere per la sottile ironia che nascondeva quella traversata sotterranea londinese, ma purtroppo molta della sua "malattia" gli impediva di fare una cosa del genere.
La scelta di utilizzare mezzi babbani faceva sempre e comunque parte dell'addestramento della ragazza che ben presto avrebbe dovuto sapersi controllare adeguatamente in presenza di cose così diverse dalla propria cultura.
Molti lavori che avrebbe potuto prendere in futuro potevano richiederle di spostarsi nelle zone non magiche e sfruttare la tecnologia ad esse connessa, dunque tutto faceva parte di un grande piano di potenziamento ed esperienza per la giovane Ricciardi.

Siamo arrivati, adesso si riapriranno le porte scorrevoli.
Scendi disinvolta, mi raccomando.

In effetti non era semplice controllarsi davanti a tutta quella differenza con il mondo magico.
Sandyon ci aveva messo almeno cinque o sei anni prima di mostrare la ferma tranquillità che mostrava ora.
Una volta che il mezzo di trasporto giunse alla fermata stabilita, le porte si aprirono di scatto e i due poterono scendere, cominciando a camminare e salire le scale dirigendosi verso l'uscita.
Da quando la scuola era finita, non solo si stavano modificando le abitudini di vita della ex principessa di Hogwarts, ma anche le sue fattezze fisiche, sempre più procaci, sempre più femminili e sensuali.
Stava diventando una donna e questo Sandyon doveva prenderlo in atto con obiettività.
Dentro di se inoltre, si stava anche accorgendo della sottile gelosia quasi paterna che provava nei confronti dei ragazzi che per strada si fermavano a guardarla come se fosse una specie di trofeo da caccia, per questo spesso e volentieri mentre passeggiavano per i marciapiedi macinando strada e accorciando le distanze con la casa di Monique, l'uomo fissava in modo minaccioso tutti i ragazzi che esprimevano giudizi eloquenti con lo sguardo nei confronti delle rotondità della apprendista.

Dannati giovani arrapati.

Quel giorno il professore di Difesa di Hogwarts aveva scelto di portare con se uno stile sobrio nel vestire, forse in linea con la stagione estiva da poco finita ma che comunque lasciava ancora molti lassi di orario ricchi di temperature gradevoli e adeguate.
Una maglietta attillata bianca a maniche corte, un jeans di colore blu classico elettrico, consigliato da Arianna mentre passavano davanti una vetrina l'anno prima, per di più, ed inoltre delle scarpe di finto coccodrillo nere, lucide e dall'aria casual-elegante.
Barbetta appena incolta di forse un paio di giorni, come piaceva alla sua donna, e capelli tenuti fermi e legati con un piccolo codino, luminosi al sole con quei riflessi tra il rossiccio e il dorato scuro.



Svoltati un paio di angoli e fatto altri due chilometri di strada a passo molto svelto e spedito, Sandyon ed Arianna raggiunsero infine la porta della grande casa, perfettamente puntuali, le 14:39.
Ad accoglierli ci fu l'elfetta domestica di Moni, Sophie, che con un sorriso gentile ed uno sguardo profondo fece loro strada all'interno per condurli al salone da pranzo, ove ad attenderli c'erano non solo la sua donna, con dei capelli fluenti e biondi, ma anche suo nipote Robyn Laars, il quale non appena vide lui e l'apprendista, ne parve piacevolmente colpito.
L'unico ragazzo che poteva osservare intensamente Arianna senza destare il suo fastidio.

Vi stavamo aspettando.
Signorina Ricciardi... Arianna... Benvenuta a casa mia, e ancora congratulazioni per il suo diploma.
Prego, accomodatevi.

La Vice Preside avvicinandosi a lui gli strinse la mano con piacevole intensità.
In risposta lui fece lo stesso, mostrandole quell'appena percettibile sorriso che significava molto per lui.
Lanciò un altro sguardo alla capigliatura nuova color del miele e non fece smorfie particolari, la traduzione esatta era che quel cambiamento non gli dispiaceva e già di per se era una cosa ben più che positiva, conoscendo i gusti delicati in fatto di donne dell'ex Assassino.
Gli occhi si mossero poi sui due giovani, in particolare su Arianna per constatare la sua reazione alla vista del nipote.
In fondo era sangue del suo sangue, la sua stirpe.
Non gli sarebbe dispiaciuto se si fossero avvicinati abbastanza da creare qualcosa di più che una semplice intesa di lavoro, ma ogni cosa a suo tempo, o almeno, questo gli diceva sempre Monique.

Robyn, questa è Arianna, la mia apprendista.
Arianna, lui è Robyn, mio nipote.

Robyn Laars, è un vero piacere conoscerti.
Anche da parte mia, congratulazioni per il conseguimento dei tuoi M.A.G.O.
Se sei stata seguita per tutto questo tempo dallo zio, immagino che in Difesa avrai preso punteggio pieno...

L'uomo si andò a sedere di fianco alla propria compagna, mentre attendeva che i giovani facessero lo stesso.
Quel giorno avrebbero dovuto parlare della famosa collaborazione di allenamento, sperando in un positivo assenso da parte di entrambi.
Scambiare le conoscenze e le esperienze vissute per conciliarle e farne tesoro era il prosssimo passo verso la formulazione di due grandi icone della magia, non c'era dubbio al riguardo.
Probabilmente Sandyon vedeva in Arianna il futuro tanto quanto Monique lo vedeva in Robyn.
Ci sarebbe stato anche tempo per qualche missione insieme un giorno, chissà, ma per ora, l'importante era fare in modo che entrassero in sintonia e connessione durante gli allenamenti.

Sophie, per favore un amaro.
Ragazzi prendete pure quello che volete e state comodi.
Io e la Maestra di mio nipote abbiamo bisogno di parlarvi.
Ci pensi tu?

Verso Monique.

[Aryanne]

[Londra - Lunedì - ore 14.12]

Una mitroletapona.
Una matripolatena.
Una metro... ah, al diavolo, tanto non se lo sarebbe mai ricordato.
Quando Sandyon le aveva detto che, per diventare una Mercenaria, si sarebbe dovuta abituare a tutto, non credeva che intendesse anche... quello.
Non che fosse spaventata o altro, solo che a stare rinchiusa in quella scatola sotterranea stava diventando decisamente claustrofobica: ma poi, quale persona sana di mente si sarebbe spostata sottoterra da un punto all'altro della città come topi o talpe?

Siamo arrivati, adesso si riapriranno le porte scorrevoli.
Scendi disinvolta, mi raccomando.

Mi metto anche ad urlare che amo la mitropelatona, basta uscire da questa tomba che si muove.

Errore di pronuncia a parte - ma per quello ci sarebbe voluto fin troppo tempo - il pensiero di Arianna Ricciardi, ex Dragargenteo e neo Diplomata alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, era piuttosto chiaro: di tutte le cose babbane sperimentate nel corso degli anni, quella era la più odiata.
E infatti, quando le porte della metropolitana si aprirono, la ragazza fu una dei primi a sgusciarne fuori, cercando l'uscita con lo sguardo come se stesse soffrendo di una mancanza d'ossigeno: in realtà voleva solo sentire nuovamente il Sole sulla propria pelle, oltre ad arrivare al più presto al luogo dell'appuntamento; ora non era più una ragazzina, una studentessa della Scuola di Hogwarts... era un'adulta per il Mondo Magico, ed una futura Mercenaria grazie a colui che le stava accanto e che, forse convinto che lei non ci stesse facendo caso, stava imbruttendo a tutti coloro che fissavano con voracità il corpo dell'italiana sottolineato dalle gambe lasciate nude, dagli stivali bassi a metà polpaccio color cuoio, dalla lunga maglia color sabbia a maniche corte che le accarezzava le gambe a metà coscia e dal giubbotto di pelle chiara che le copriva le braccia e le spalle.
I capelli erano mori quel giorno, mossi e lunghi sulle spalle e sulla schiena, il trucco leggero per sottolinearle lo sguardo ed un paio di orecchini dorati a forma di foglia alle orecchie: insomma, ci si era messa d'impegno per presentarsi bene a casa di Monique, visto che non solo era la Vice Preside di Hogwarts, ma anche e soprattutto la compagna del suo Mentore; e per quanto non fosse più tenuta a farlo, era convinta che darle del "lei" e chiamarla "professoressa" erano delle abitudini che non sarebbero cambiate nel tempo.

Manca molto? - domandò Arianna, non perché fosse stanca ma perché era curiosa di capire in quale zona vivesse la donna, per quanto conoscendone la fama e la ricchezza non si aspettava niente di meno della zona più lussuosa di Londra - E comunque è vestito molto bene oggi, Maestro.

Aggiunse la ragazza, permettendosi un lieve sbuffo divertito e compiaciuto visto che parte del merito per quel vestiario era anche suo e del suo buon gusto; scherzi e battute a parte, era felice di essere lì con lui, ed era felice che Sandyon guardasse male tutti i ragazzi che facevano l'errore - comprensibile - di fissarla. Nell'uomo vedeva la figura del padre che non aveva più da tempo, e per lei i suoi comportamenti erano prove silenziose di come, per quanto forse lo negasse anche a se stesso, ormai si fosse affezionato a lei.
Finalmente, dopo un altro bel pezzo di strada, Arianna e Sandyon giunsero a destinazione: la villa di Monique, situata a Chelsea - e come poteva essere altrimenti? - era pazzesca, grandissima e arredata con eleganza, raffinatezza ed assoluto buon gusto, e non si poteva dire che la figlia del Senatore Ricciardi non s'intendesse di certe cose; sulla porta di casa vennero accolti da un'elfa, quella personale della Vice Preside di Hogwarts, che li accompagnò in salotto dove la donna li stava aspettando.
Inizialmente fu solo su di lei - e sui suoi capelli biondi - che Arianna focalizzò la sua attenzione, quasi un segno di rispetto nei suoi confronti per quanto fosse molto curiosa di scoprire chi fosse il suo apprendista colui che voleva farsi addestrare da lei come l'ex studentessa voleva che a farlo fosse Vastnor.

Vi stavamo aspettando.
Signorina Ricciardi... Arianna... Benvenuta a casa mia, e ancora congratulazioni per il suo diploma.
Prego, accomodatevi.

La ringrazio, professoressa Vireau... - no, decisamente non avrebbe perso quell'abitudine - complimenti per la casa, è pazzesca... e i capelli biondi le donano davvero molto.

Commentò inizialmente la ragazza, sorridendo alla donna che, ora non più sua insegnante, appariva molto più rilassata di quando la incontrava per i corridoi o a lezione: chissà che, conoscendola al di fuori della scuola, non avrebbe finito per trovarla simpatica.
Ma fu il suo apprendista, poco dopo, a catturare la sua attenzione con la prepotenza di un'esplosione fortissima: lo sguardo di Arianna si fece più acceso, le labbra appena schiuse in un'espressione di leggero stupore - contenuto grazie all'autocontrollo - che dall'esterno sarebbe potuta passare anche per semplice curiosità.

Robyn Laars.
Quel Robyn.
Il suo Robyn.
Quello che l'aveva corteggiata ad Hogsmeade, che le aveva regalato Colette, che aveva passato qualche giorno estivo con lei: avevano parlato di tante cose, dei loro gusti, della loro infanzia... ma mai di quei piccoli particolari, di quei dettagli che corrispondevano ai nomi di Vireau e Vastnor, i loro Mentori.
Robyn, colui che ora si stava avvicinando loro con espressione divertita sul viso, era dunque il famoso apprendista di Monique; quant'era piccolo il mondo.

Robyn, questa è Arianna, la mia apprendista.
Arianna, lui è Robyn, mio nipote.

Robyn Laars, è un vero piacere conoscerti.
Anche da parte mia, congratulazioni per il conseguimento dei tuoi M.A.G.O.
Se sei stata seguita per tutto questo tempo dallo zio, immagino che in Difesa avrai preso punteggio pieno...

Faccia da culo, faccia da culo, faccia da culo, per Morgana usa la tua faccia da culo Ricciardi!

S'incitò silenziosamente Arianna, magari nel modo meno fine possibile ma comunque parecchio incline al suo modo di essere: studiò i suoi occhi per qualche istante e poi, con la maggiore nonchalance possibile, allungò la mano verso di lui in segno di saluto, cercando di scacciare dalla mente il pensiero di quanto fosse dannatamente bello.

Arianna Ricciardi, piacere mio.
Grazie, e... sì, sono stata la migliore del corso.

Più brava anche della Parker, piccolo vanto personale dell'italiana che però aveva, dalla sua, ore di estenuanti allenamenti con Vastnor... come avrebbe potuto non essere la più brava?
Solo in un secondo momento, ripensando alle parole di Robyn, Arianna si rese conto di una cosa...
Sandyon era suo zio.
Robyn era suo nipote.
Arianna aveva baciato il nipote del suo Mentore.
... non sapeva se farsi problemi per questo o meno, così decise di non pensarci e, semplicemente, andare a sedersi sul divano di fronte ai due professori, presumibilmente accanto al ragazzo.

Sophie, per favore un amaro.
Ragazzi prendete pure quello che volete e state comodi.
Io e la Maestra di mio nipote abbiamo bisogno di parlarvi.
Ci pensi tu?

Per me un succo di frutta alla pesca, grazie.

Certo, l'avrebbe preferito corretto, ma per il momento si sarebbe accontentata; così, prendendo un bel respiro lento e profondo, la Ricciardi si mise comoda e attese silenziosa che Monique parlasse.

[Monique]

Onestamente non comprendo a pieno la motivazione di un cambio così radicale, zia.
Sono stato abituato da subito a vederla con i capelli scuri, ma ammetto comunque che la sua eleganza e bellezza rimangono immutate.
Mio zio è un uomo davvero fortunato, dico sul serio...

Non è stata una mia scelta, o perlomeno non del tutto... è il risultato di una scommessa che una cara amica mi ha lanciato, e a cui io non ho saputo dire di no.
A volte sono più infantile del dovuto, lo riconosco.

Rispose Monique, accettando con un sorriso i complimenti di Robyn che, con l'educazione e il rispetto che lo contraddistinguevano, sapeva sempre come sottolineare le doti fisiche e la beltà della propria Mentore.
Era felice di sapere che il ragazzo approvava la sua unione con Sandyon, si sarebbe sentita in qualche modo sbagliata se così non fosse stato: ed era proprio all'uomo che la francese stava pensando, al punto da chiedere al proprio apprendista se fosse nervoso all'idea di vederlo, di avere nuovamente un contatto con lui.

Assolutamente no, maestra.
Conosco bene il modo di fare di mio zio e per quanto sia un tipo capace di mettere in soggezione, ho capito che bisogna sentircisi solo quando è lui che vuole, per il resto bisogna comportarsi normalmente e non si corrono rischi... Senza esagerare, ovviamente!
Allenarmi con una persona diversa da lei sarà strano, ma ammetto che sono curioso di scoprire i progressi che può aver fatto una studentessa sotto la guida di Sandyon... Di certo sarà una persona molto ben preparata...

Onestamente credo che non gli avrei visto accanto nessun'altra.

Commentò Monique con un sorrisetto: Arianna era irriverente, sfacciata, sicura di sé - forse troppo - istintiva e tutta un'altra miriade di aggettivi che forse la Vice Preside di Hogwarts non avrebbe considerato totalmente positivi, ma una cosa era sicura... l'italiana era l'unica che poteva smuovere il compagno della donna, che riusciva ad esasperarlo al punto da costringerlo a reagire; e considerando il "problema" di Sandyon, quella non poteva essere considerata in modo diverso se non una benedizione.
E fu proprio la Ricciardi che si presentò poco dopo accanto al proprio Mentore, nella villa della Vireau: Monique si avvicinò ad entrambi, sentendo il cuore battere forte di fronte a quel piccolo sorriso del compagno - che per lei valeva come una risata piena o un sorriso a trentadue denti - e rivolgendosi poi alla sua ospite con educazione, cortesia, e un tono meno distaccato del solito visto che ormai non era più una sua studentessa.

La ringrazio, professoressa Vireau... complimenti per la casa, è pazzesca... e i capelli biondi le donano davvero molto.

Oh, sei gentile.
Ti prego, chiamami Monique.

Probabilmente non le avrebbe mai proposto di darle del "tu", quello sarebbe stato troppo, ma perlomeno il nome, quello poteva concederglielo; oltre al fatto che sentirsi chiamare in quel modo da colei che ormai aveva lasciato la scuola e non era più una studentessa di Hogwarts le faceva piuttosto strano.
Così, dopo quelle parole, la donna si spostò e lasciò che i due apprendisti si conoscessero, o meglio, che si ritrovassero visto che il loro primo incontro era avvenuto durante la festa d'inaugurazione del nuovo locale di Hogsmeade; e per Monique infatti fu molto divertente notare i loro sguardi sorpresi, increduli a tratti ma sicuramente sorpresi in modo piacevole.
Chissà perché aveva come l'impressione che il loro rapporto non sarebbe mai stato semplicemente professionale.

Robyn Laars, è un vero piacere conoscerti.
Anche da parte mia, congratulazioni per il conseguimento dei tuoi M.A.G.O.
Se sei stata seguita per tutto questo tempo dallo zio, immagino che in Difesa avrai preso punteggio pieno...

Arianna Ricciardi, piacere mio.
Grazie, e... sì, sono stata la migliore del corso.

Sorrise nel sentire quelle parole anche se non poteva darle torto, si era distinta davvero come la migliore di tutto il suo corso con grande soddisfazione - celata in modo quasi perfetto - del suo Mentore che ora si era seduto accanto a lei; la donna ne approfittò per allungare la mano in sua direzione e stringerla una seconda volta, dolcemente a differenza della prima, come un "ti amo" silenzioso che solo loro avrebbero potuto cogliere.

Sophie, per favore un amaro.
Ragazzi prendete pure quello che volete e state comodi.
Io e la Maestra di mio nipote abbiamo bisogno di parlarvi.
Ci pensi tu?

Naturalmente.
Sophie, uno dei tuoi cocktail speciali, mh? Mi affido a te.
Ragazzi, cosa volete?

Per me un succo di frutta alla pesca, grazie.

Attese che anche Robyn scegliesse cosa prendere ed osservò Sophie trotterellare in cucina a passo spedito, prima di tornare con lo sguardo sui due ragazzi che erano seduti l'uno accanto all'altro, in attesa di scoprire il motivo per il quale si trovavano lì, anche se esso era facilmente intuibile.

Bene, immagino che abbiate intuito perché abbiamo voluto che v'incontraste: Robyn, tu ti sei sempre allenato con me focalizzandoti sulla meditazione, sulla calma, sulla concentrazione che serve per potenziare il proprio attacco; Arianna, tu al contrario ti sei allenata con Sandyon che ha potenziato i tuoi riflessi, la tua capacità strategica, il tuo corpo - si fermò un momento, come a cercare conferma nei visi dei due apprendisti, prima di riprendere - è piuttosto ovvio, quindi, che i vostri allenamenti sono stati diametralmente opposti; tuttavia, poiché io e il mio compagno vogliamo fare di voi dei maghi completi sotto ogni punto di vista e preparavi al meglio a qualsiasi situazione vi riservi il futuro perché è questo l'obiettivo che ci siamo prefissati per voi... abbiamo deciso di farvi allenare insieme per un periodo, così da permettervi di imparare vicendevolmente l'uno dall'altra le tecniche che ciascuno di noi vi ha insegnato.

Spiegò, a voce pacata ma decisa: l'aveva considerata un'ottima idea fin da subito, ed ora che finalmente in Robyn si cominciavano a notare i primi veri miglioramenti, ne era ancora più convinta.

Cosa ne pensate?

[Robyn]

[tahoma]Così, la sua Maestra aveva tinto i capelli per una scommessa.
Dentro di se Robyn si chiese chi mai potesse essere così vicini a Monique da spingerla ad una cosa simile.
L'amica o l'amico con il quale aveva stipulato una sfida simile doveva essere molto preziosa/o per lei, dunque in lui nacque l'ulteriore e maggiore sentimento di conoscere questo individuo.
Non era comunque il momento per sottolineare una cosa del genere, non con l'arrivo delle persone tanto attese, almeno.
La sorpresa del vedere Arianna lì, davanti a lui, fu tanta, davvero tanta, ma era ben combattuta dal desiderio di mantenere quel segreto per loro due ancora per un po', magari qualche giorno o qualche settimana.
Semplice divertimento, in fondo era o no dei giovani?

Però c'è da dire che è uno schianto...

I pensieri lo tradirono abbastanza, ma calcolando che lo diceva da se a se, non si correvano rischi.
Di sicuro l'occhiata che mostrò alla ragazza fu talmente eloquente da farle capire quali potevano essere i pensieri del suo interlocutore, ma d'altronde Robyn si era sempre mostrato sfacciato e sicuro di se con l'apprendista di Vastnor, quindi perché vergognarsi di pensare quello che sava pensando con tanta sincerità ed onestà.
Fu così che appena pochi secondi dopo, la dote di attrice richiesta all'italiana venne fuori senza problemi.
Loro due avevano già un'intesa perfetta... Proprio come sotto le coperte.

Arianna Ricciardi, piacere mio.
Grazie, e... sì, sono stata la migliore del corso.

Non aveva dubbi al riguardo.
Essere allenata dallo zio non voleva dire solo fortificarsi dal punto di vista fisico, ma anche su ogni fronte della Difesa.
La materia che insegnava gli si addiceva molto e non c'era anche da escludere che ormai gli stesse piacendo farlo.
Tuttavia, la conversazione si spostò velocemente dalle presentazioni ai discorsi seri, quelli per i quali si trovavano tutti e quattro lì.
Ognuno prese posto e dopo aver ascoltato le "ordinazioni" dello zio, della zia e della "fidanzata", Robyn sorrise con gentilezza nei confronti di Sophie, chiedendole se cortesemente gli avrebbe potuto portare un bel frullato al cioccolato corretto con liquore allo zabaione.
Di seguito, fu la volta per Monique di parlare, avendo ricevuto la richiesta di spiegare ai due apprendisti i loro prossimi doveri da parte di Sandyon.

Bene, immagino che abbiate intuito perché abbiamo voluto che v'incontraste: Robyn, tu ti sei sempre allenato con me focalizzandoti sulla meditazione, sulla calma, sulla concentrazione che serve per potenziare il proprio attacco; Arianna, tu al contrario ti sei allenata con Sandyon che ha potenziato i tuoi riflessi, la tua capacità strategica, il tuo corpo.

Ciò che sono adesso lo devo a lei, Maestra.

E' piuttosto ovvio, quindi, che i vostri allenamenti sono stati diametralmente opposti; tuttavia, poiché io e il mio compagno vogliamo fare di voi dei maghi completi sotto ogni punto di vista e preparavi al meglio a qualsiasi situazione vi riservi il futuro perché è questo l'obiettivo che ci siamo prefissati per voi... abbiamo deciso di farvi allenare insieme per un periodo, così da permettervi di imparare vicendevolmente l'uno dall'altra le tecniche che ciascuno di noi vi ha insegnato.

Ci sarà proprio da divertirsi...

Annuì lentamente con il capo, sorridendo calmo, controllato, con un'aria quasi di sfida.
Adesso la questione era diversa, non c'era più il forte sentimento di confronto creatosi prima di vedere Ary.
Nonostante questo però, era chiaro che un minimo di competizione ci fosse nei loro animi, una sana ed onesta competizione al fine di renderli più forti, migliori, più capaci di affrontare le avversità della vita, sotto ogni sfaccettatura possibile.
Giunto il suo frullato, Robyn diede un sorso leggero, sperando che anche gli altri inaugurassero i propri drink, dopo di che, senza ulteriori indugi, si accinse a prender parola, rivolgendo di tanto in tanto un'occhiata di intesa apparentemente neutra e sconosciuta alla ragazza al suo fianco.

Sono convinto che se avete pensato ad una cosa simile vuol dire che ad ora è la migliore per noi.
Non avrei alcun problema a svolgere un allenamento con la qui presente Arianna, potrebbe essere estremamente... Interessante... Come anche educativo. Scambiarci le nostre esperienze accumulate fino ad ora, con quel pizzico di sfida che non guasta mai a mio avviso.
Oh, beh, sempre se l'apprendista dello zio è d'accordo e se la sente, si intende!

Mi piace stuzzicare il tuo orgoglio, leonessa...[/tahoma]

[Sandyon]

Se gli avessero detto un paio di anni prima che presto si sarebbe ritrovato in una situazione simile, probabilmente avrebbe creduto che il destino si era andato a fare ben più di un goccetto al bar.
Lui non solo vicino ad un'altra donna, ma per di più con davanti la propria nuova apprendista e il nipote, entrambi pronti per cominciare un periodo di allenamento saldo e propedeutico insieme.
Arianna nel corso del tempo, dei mesi, era cresciuta, trasformando la sua indole ribelle in qualcosa di più forte, energico, contenuto.
Ciò nonostante, darle quel controllo oculato volto a salvarti la vita nei moment peggiori non era più così facile, dal momento che per Sandyon certi comportamenti ed atteggiamenti venivano ormai naturali, senza pensarci, per questo difficili da spiegare o insegnare.
La mente e la preparazione giovane di un ragazzo come Robyn era il giusto rimedio a tutto questo, e se per caso fosse anche nato qualcosa di più in là del normale rapporto di allenamento, di sicuro allo zio del signorino Laars stava più che bene.

Bene, immagino che abbiate intuito perché abbiamo voluto che v'incontraste: Robyn, tu ti sei sempre allenato con me focalizzandoti sulla meditazione, sulla calma, sulla concentrazione che serve per potenziare il proprio attacco; Arianna, tu al contrario ti sei allenata con Sandyon che ha potenziato i tuoi riflessi, la tua capacità strategica, il tuo corpo.
E' piuttosto ovvio, quindi, che i vostri allenamenti sono stati diametralmente opposti; tuttavia, poiché io e il mio compagno vogliamo fare di voi dei maghi completi sotto ogni punto di vista e preparavi al meglio a qualsiasi situazione vi riservi il futuro perché è questo l'obiettivo che ci siamo prefissati per voi... abbiamo deciso di farvi allenare insieme per un periodo, così da permettervi di imparare vicendevolmente l'uno dall'altra le tecniche che ciascuno di noi vi ha insegnato.

Monique si era espressa con parole ben più che chiare, ma non c'erano dubbi.
Della coppia quella destinata a parlare e spiegare i concetti era lei, lui preferiva spesso e volentieri andare con i fatti, era quello il suo forte.
Lo sguardo passò attento sia sul viso del nipote, sia su quello della apprendista, serio e freddo più che mai.
Il primo a rispondere fu Robyn, che espresse da subito il suo intento positivo nel portare avanti quel percorso.
Le parole che espresse lasciavano capire che si trovava in una posizione di completo accordo con gli zii, e alla fine come biasimarlo, dal momento stesso in cui, umanamente, gli era stato proposto di allenarsi assieme ad una ragazza di così bell'aspetto come Arianna.

Sono convinto che se avete pensato ad una cosa simile vuol dire che ad ora è la migliore per noi.
Non avrei alcun problema a svolgere un allenamento con la qui presente Arianna, potrebbe essere estremamente... Interessante... Come anche educativo. Scambiarci le nostre esperienze accumulate fino ad ora, con quel pizzico di sfida che non guasta mai a mio avviso.
Oh, beh, sempre se l'apprendista dello zio è d'accordo e se la sente, si intende!

Attese quindi che anche Arianna desse il suo responso, presumibilmente positivo, alla questione.
Lui le aveva già spiegato che quel giorno le avrebbe dato un compito importante volto a migliorarla ancora di più e lei aveva già fatto capire che di qualunque cosa si fosse trattata, lei avrebbe accettato senza dire "a".
Ormai il suo bisogno di migliorare, di sfoggiare le sue doti ed affermarsi nel mondo era grande, immenso, quasi incontenibile.
Più di una volta nel corso delle ultime settimane post-diploma gli aveva chiesto di trovarle un lavoro da poter svolgere da sola al fine di potersi considerare a tutti gli effetti una mercenaria.
D'altra parte, la Ricciardi non poteva sapere che in realtà, proprio come per molte altre carriere, anche quella del Mercenario era regolata da un registro dove venivano descritti tutti quelli esistenti al mondo, in una scala di potenza che andava dalla H alla A.
Tale registro era contenuto in un losco edificio russo.
Sandyon ricordava bene come la prima volta che conobbe Asher, egli gli disse che era normale che fino ad allora avesse trovato solo lavori insulsi, visto che se un Mercenario non era su quel registro, allora era considerato meno del grado H.
Ma adesso non era il momento per pensare a certe cose, adesso c'erano altre cose da fare, in particolare una importante, per Monique.

Bene dunque.
Se non ci sono particolari domande, io dovrei... Mmmhh... Accompagnare Monique ad una boutique di Glasgow.
Come se non ti bastassero già i vestiti che hai.

Disse in tono basso e da orso mentre si alzava in piedi al termine del suo bicchierino di amaro.

Vi lasciamo soli per un paio d'ore...

Sguardo su Monique.

... Tre, o magari quattro.
Comunque, fate conoscenza, cercate di parlare un poco di voi ed entrate in sintonia.
Quando torneremo ci accorderemo per bene sugli orari ed i periodi di allenamento.

[Aryanne]

Quattro persone e quattro richieste diverse, meno male che l'elfetta sembrava ben felice di servirli tutti.
Arianna si mise comoda, cercando di non pensare troppo alla figura accanto a sé, a colui che l'aveva baciata, accarezzata - eccetera - e che ora si era dimostrato essere non solo l'apprendista della Vireau, ma anche il nipote del suo Mentore.
Doppia vittoria, insomma.

Bene, immagino che abbiate intuito perché abbiamo voluto che v'incontraste: Robyn, tu ti sei sempre allenato con me focalizzandoti sulla meditazione, sulla calma, sulla concentrazione che serve per potenziare il proprio attacco; Arianna, tu al contrario ti sei allenata con Sandyon che ha potenziato i tuoi riflessi, la tua capacità strategica, il tuo corpo.

Annuì a quelle parole, confermando il tipo di allenamento che lei aveva effettuato col professore di Difesa di Hogwarts: allenamenti estenuanti e faticosi volti a temprarle il corpo e lo spirito, ad affinarne l'intuito e i riflessi, ad aumentare la sua capacità strategica in combattimento.
Concentrazione? Quasi non sapeva nemmeno cosa fosse.

E' piuttosto ovvio, quindi, che i vostri allenamenti sono stati diametralmente opposti; tuttavia, poiché io e il mio compagno vogliamo fare di voi dei maghi completi sotto ogni punto di vista e preparavi al meglio a qualsiasi situazione vi riservi il futuro perché è questo l'obiettivo che ci siamo prefissati per voi... abbiamo deciso di farvi allenare insieme per un periodo, così da permettervi di imparare vicendevolmente l'uno dall'altra le tecniche che ciascuno di noi vi ha insegnato.

Farli allenare insieme.
A stretto contatto.
Non sapeva nemmeno se esserne felice o piangere all'idea di doversi allenare con qualcuno più grande e più esperto di lei: e se avesse fatto la figura della stupida davanti a lui? Quanto le sarebbe servita Faith in quel momento...

Sono convinto che se avete pensato ad una cosa simile vuol dire che ad ora è la migliore per noi.
Non avrei alcun problema a svolgere un allenamento con la qui presente Arianna, potrebbe essere estremamente... Interessante... Come anche educativo. Scambiarci le nostre esperienze accumulate fino ad ora, con quel pizzico di sfida che non guasta mai a mio avviso.

Lo lasciò parlare per primo, limitandosi a bere un sorso del succo di frutta che Sophie aveva portato, cercando di rimanere piuttosto indifferente nello sguardo come nei gesti: temeva che un movimento qualsiasi, anche il più piccolo, potesse in qualche modo tradirla e dar capire a Sandyon e Monique cosa c'era stato tra loro... e non voleva.
Non voleva assolutamente.

Oh, beh, sempre se l'apprendista dello zio è d'accordo e se la sente, si intende!

Quasi le andò di traverso il succo a quelle parole: la stava sfidando? Lui stava davvero sfidando una Dragargenteo, una Ricciardi? Abbassò con calcolata lentezza il bicchiere, reggendolo con entrambe le mani, ed annuì seriamente, spostando lo sguardo dal proprio Mentore alla Vice Preside di Hogwarts.

Anche per me va bene.
Credo che possiamo imparare molto l'una dall'altra, e confrontare le nostre tecniche in combattimento ci sarà utile per migliorare.
Grazie per averci dato questa opportunità.

Seria e pacata, ma era pur vero che Arianna non era più la ragazzina sfrontata di un tempo.
Aveva 18 anni ora, era cresciuta e maturata, e pur essendo ancora molto simile a quella di un tempo aveva imparato almeno un po' come stare al proprio posto, quand'era necessario.

Bene dunque.
Se non ci sono particolari domande, io dovrei... Mmmhh... Accompagnare Monique ad una boutique di Glasgow.
Come se non ti bastassero già i vestiti che hai.

Sorrise tra sé nel sentire quel commento da parte del proprio Mentore: per la ragazza il suo modo di fare, per quanto burbero fosse, non riusciva a nascondere del tutto l'amore che provava per la Vireau, e che l'italiana stessa riusciva distintamente a percepire.

Vi lasciamo soli per un paio d'ore...
... Tre, o magari quattro.
Comunque, fate conoscenza, cercate di parlare un poco di voi ed entrate in sintonia.
Quando torneremo ci accorderemo per bene sugli orari ed i periodi di allenamento.

Non si preoccupi Mentore, sono sicura che ci capiremo subito - lo rassicurò Arianna, stando attenta a non dare alcuna inflessione strana a quella voce mentre pronunciava quel commento - Buono shopping, e... Monique, se le interessa ad Oxford Street hanno aperto una nuova boutique carinissima ch--

Ciò che stava dicendo le morì quasi in gola quando lo sguardo della ragazza incrociò quello del proprio Mentore, portandola a tossicchiare e ad abbassare lo sguardo.

... insomma, divertitevi.

Mormorò solamente, le labbra però leggermente incurvate all'insù con un'aria divertita.
Più saggia, sì... ma sempre Ricciardi style.

[Monique]

Sophie annuì e trotterellò velocemente in cucina, andando a preparare ciò che la padroncina, il compagno e i suoi ospiti avevano chiesto. Anche se, ormai, si stava affezionando a Robyn, l'apprendista di Monique, che era sempre gentile ed educato con lei e spesso l'aiutava anche con le faccende domestiche più semplici, seppur lei non volesse assolutamente che lui facesse sforzi di quel tipo.
Intanto, la Vice Preside di Hogwarts spiegò al proprio allievo e ad Arianna il motivo per cui erano lì, il perché li avevano convocati e la ragione per cui lei e Sandyon volevano che i due si allenassero insieme: avendo fatto esperienze diverse, scambiarsi il proprio bagaglio di conoscenze non avrebbero potuto fare a meno di migliorare.
Prima di sentire i commenti dei due apprendisti, Monique sorrise alla propria elfetta che, preparate le diverse bevande, le posò sul tavolino di ciliegio di fronte ai quattro: l'amaro per Sandyon, il cocktail per Monique, il succo per Arianna ed il frullato per Robyn; lasciati soli, la francese prese il suo cocktail, bevendone un piccolo sorso mentre ascoltava ciò che i due ragazzi avevano da dire.

Sono convinto che se avete pensato ad una cosa simile vuol dire che ad ora è la migliore per noi.
Non avrei alcun problema a svolgere un allenamento con la qui presente Arianna, potrebbe essere estremamente... Interessante... Come anche educativo. Scambiarci le nostre esperienze accumulate fino ad ora, con quel pizzico di sfida che non guasta mai a mio avviso.
Oh, beh, sempre se l'apprendista dello zio è d'accordo e se la sente, si intende!

Anche per me va bene.
Credo che possiamo imparare molto l'una dall'altra, e confrontare le nostre tecniche in combattimento ci sarà utile per migliorare.
Grazie per averci dato questa opportunità.

Se la risposta di Robyn fu esattamente quella che Monique si era aspettata, seria e con quel pizzico di voglia di mettersi in gioco che di sicuro non faceva male, quella della Ricciardi invece la lasciò alquanto sorpresa: da quando era così... pacata nei toni, e saggia? Possibile che Sandyon avesse fatto il miracolo con lei?
Lanciò un'occhiata al compagno, per comprendere anche la sua di reazione, e poi sorrise ad entrambi, annuendo lentamente come a definire con quel gesto un accordo tra loro quattro: un accordo ad impegnarsi, a dare il massimo e a seguire le direttive dei Mentori, poiché sapevano, per esperienza, cosa fosse il meglio per i loro apprendisti.

Bene dunque.
Se non ci sono particolari domande, io dovrei... Mmmhh... Accompagnare Monique ad una boutique di Glasgow.
Come se non ti bastassero già i vestiti che hai.

Non sono mai abbastanza, lo sai.
E poi qualche abito di ricambio non fa mai male.

Replicò Monique, prendendo il suo cocktail per finirlo proprio mentre Sandyon si alzava in piedi, rivolgendosi ai due ragazzi per dare loro le ultime disposizioni.

Vi lasciamo soli per un paio d'ore...

Bastò uno sguardo della donna per far correggere il tiro al compagno.

... Tre, o magari quattro.
Comunque, fate conoscenza, cercate di parlare un poco di voi ed entrate in sintonia.
Quando torneremo ci accorderemo per bene sugli orari ed i periodi di allenamento.

Non si preoccupi Mentore, sono sicura che ci capiremo subito.

Disse Arianna, e Monique era sicura che così fosse visto che, a differenza del proprio uomo, lei li aveva visti coi propri occhi durante la festa d'inaugurazione del negozio di Hogsmeade, e aveva notato il modo in cui entrambi si guardavano, in cui flirtavano silenziosamente e non.

Buono shopping, e... Monique, se le interessa ad Oxford Street hanno aperto una nuova boutique carinissima ch--

Stava per domandarle il nome della boutique, quando lo sguardo di Sandyon la convinse a desistere dal suo obiettivo: meglio non tirare troppo la corda, già che avesse deciso di accompagnarla era tanto e non era saggio andare oltre.

... insomma, divertitevi.

Io lo farò di sicuro - promise Monique, con un sorrisetto che la diceva lunga - Bene ragazzi, ci vediamo dopo. Di qualsiasi cosa abbiate bisogno, Sophie sarà a vostra disposizione.

Non disse altro la Vice Preside di Hogwarts, lasciando che anche Sandyon si congedasse da loro prima di uscire di casa insieme a lui: li aspettava un pomeriggio di shopping intenso oltre alla definizione degli ultimi dettagli per quegli allenamenti comuni che, secondo la donna, sarebbero stati molto semplificati se Arianna si fosse trasferita nella seconda dépendance di cui la Villa Vireau era fornita... sempre che il compagno fosse stato d'accordo, naturalmente.
Ma in fondo, avevano un sacco di tempo per parlarne.

[Uscita per Monique & Sandyon]