[Biblioteca – 10 Dicembre 2109 – ore 18.28]
Tzsé, ogni studente di Hogwarts mi invidierebbe se non fosse per le catastrofiche circostanze in cui ci troviamo.Quel pensiero frivolo dal retrogusto un po’ amaro e un po’ sarcastico attraversò la mente di Jorge mentre, appoggiato all'ultimo scaffale della sezione dedicata all'Alchimia, guardava con orgoglio e affetto verso un tavolino della Biblioteca dove erano sedute
Victoria Randal, la sua bellissima fidanzata,
Caroline Priscilla O'Neill, la sua elettrica sorellina, e
Brianna Wollis, la piccola Ape Maia, come lui stesso l'aveva soprannominata anni prima durante una festa in maschera.
Erano uno spettacolo per gli occhi e chiunque sano di mente e con gli ormoni funzionanti avrebbe voluto essere al suo posto se non fosse stato per qualche piccolo dettaglio come le montagne di libri, molti dei quali del Delfino, dietro cui erano seminascoste e i rotoli di pergamene pieni di appunti sparsi sulla superficie. Mai come quel giorno, come quelli precedenti e quelli a venire, lo studio
non era una scusa per passare un po’ di tempo insieme dopo le lezioni ma la causa predominante di quella riunione. Mancavano meno di due settimane agli esami e per essere certi di non sprecare neanche un secondo avevano deciso di organizzare quelle full immersion comunitarie, spronandosi l'un l'altro a studiare senza divagare. Una sorta di applicazione pratica del motto babbano "l'unione fa la forza", o come erano soliti dire Mark e Kuno, i suoi compagni di stanza, la dimostrazione pratica di quanto fosse masochista. Nessuno dei due, infatti, riusciva a comprendere come facesse a concentrarsi sullo studio con accanto la bionda Draghessa e nel cuore il tic tac dell'orologio che gli segnalava quanto vicini fossero gli esami e, di conseguenza, il momento in cui avrebbe dovuto lasciare il Castello e con esso la sua ragazza.
Semplicemente penso che se dovessi fallire i miei M.A.G.O. non avrei nulla da offrirle quando terminerà gli studi. Con la famiglia che aveva -amorevole e presente certo ma di estrazione molto ma molto modesta e babbana, senza quindi agganci in nessun campo del Mondo Magico- Jorge era consapevole che se voleva costruire un qualche futuro con Victoria doveva contare solo sulle proprie forze, rimboccarsi le maniche, cosa che a onor del vero aveva sempre fatto, ed essere pronto a qualsiasi sacrificio. Tutta la sua determinazione però non sarebbe bastata quel pomeriggio per spronarlo ad andare avanti con lo studio ancora per molto.
Questo per me é l'ultimo! -affermò quindi posando il tomo appena preso sul tavolo e chinandosi a posare un lieve bacio sul collo alla fidanzata prima di sedersi accanto a lei -
Se leggo qualche altra teoria alchemica alternativa il mio cervello finirà per trasmutarsi in piombo. Mormorò stiracchiandosi per bene sulla sedia, gambe stese in avanti a sfiorare quelle della sua sorellina seduta di fronte a lui e braccia all'indietro con tanto di schiena inarcata. Se avesse indossato una camicia un po’ più corta – si era liberato della divisa subito dopo l’ultima lezione - avrebbe mostrato alle gentili donzelle lì con lui non solo i propri addominali ma anche gli ultimi acquisti che aveva fatto da Mondo Mago e che aveva momentaneamente attaccato alla cintura dei pantaloni. Rimasto soddisfatto dell'amuleto magifortunato che aveva acquistato anni prima dopo lo scontro con i mini draghi e che portava come ciondolo legato al collo con un cordino di caucciù, aveva infatti deciso di comprare alcune magispille che teoricamente avrebbero dovuto incrementare la sua resistenza, la sua velocità e la sua capacità di utilizzare la bacchetta, oltre a sostenere il suo corpo in caso di ferite. In realtà aveva fatto un ulteriore acquisto, una fondina per la bacchetta da attaccare al braccio ma quella non aveva ancora avuto modo di utilizzarla -si sentiva un po’ stupido a girare per la scuola con quell'aggeggio legato sopra i vestiti perché a metterlo sotto dubitava che sarebbe stato in grado di sguainare velocemente il proprio catalizzatore in caso di necessità. L'aveva quindi riposta nella borsa che giaceva ai piedi della sua sedia mentre la bacchetta stava nel tascone destro all’altezza del ginocchio dei pantaloni militari che indossava. Nel tascone sinistro, invece, vi aveva riposto il coltellino multiuso che gli aveva regalato Xavier e il Deluminatore carico.
Vediamo un po’ cosa dice di interessante questo qui. Controllato l'indice alla ricerca dell'argomento che gli interessava, aprì il libro a circa metà e, munito di pergamena e matita - per i propri appunti preferiva utilizzare quegli oggetti babbani, più comodi di piuma e inchiostro da portarsi dietro- iniziò a leggere, la mano sinistra che tamburellava sulla copertina in cuoio di un altro libro per evitare di disturbare le ragazze con il tintinnio che l'
anello della Sfinge, che portava al pollice, avrebbe prodotto sbattendo contro il tavolo di legno. Una pagina, due pagine, la concentrazione che andava scemando, rendendolo sempre più consapevole di quello che lo circondava: il profumo di Victoria, i sospiri scocciati di Cappie. Quando la voce di quest'ultima riecheggiò bassa in quell'angolo di Biblioteca, Jorge si arrese all'evidenza, non sarebbe più riuscito a concludere nulla.
Piano Piano avanzo di Sette dal Mezzogiorno alla Mezzanotte.
Là dove le ombre si congiungono all'Ora Prima, sposto la materia come un orologio rotto.
Fermo all'Attimo degli Attimi, libero la via verso l'Otto Nascosto.
"Palatium Mirabile", le parole che odo nell'aria.Sorellina tutto bene? Non stavi studiando Difesa? -si informò con aria tra il perplesso e il preoccupato. Quella poteva anche non essere la sua materia preferita ma era certo che nel libro non ci fossero indovinelli o enigmi da risolvere -
Cos'é hai nascosto un qualche fumetto tra le pagine del libro? Aggiunse ridacchiando con un tono di voce basso per non disturbare più del dovuto le altre due ragazze.
Davvero strano...
Fammi dare un'occhiata più da vicino!A cosa? -chiese ancora più perplesso prima di notare, seguendo la direzione dello sguardo dell'altra il bigliettino che sporgeva dal libro che stava leggendo -
Ok ma non perderlo. Non so cosa sia ma lo devo restituire insieme al libro. Affermò serio, strappando un pezzo di pergamena e ricopiando l'indovinello nel caso la Tassetta ne avesse avuto bisogno successivamente.
Scusami?Il troppo studio ti sta facendo dare i numeri, Cappie? Dove hai preso quel foglietto? Più che lo studio direi la sua innata curiosità -rispose il Delfino, approfittando di quella pausa per avvicinarsi un po’ alla sua ragazza e accarezzarle il dorso della mano -
e della sua vista da falco che le ha permesso di scorgere quel foglietto che spuntava dalle pagine del mio libro. Così dicendo sollevò metà tomo in modo da mostrarne alla Draghessa la copertina con tanto di titolo e autore.
Conosco l'autore di quel libro, l'ho studiato per Storia della Magia... Arthur Topeal Vladimius Mordenkainen, è un ex Docente di Alchimia che ha lavorato ad Hogwarts per tre anni, dal 2036 a 2039, ma è stato licenziato per motivi sconosciuti... Probabilmente ci saranno state delle incomprensioni con il Preside di allora. Gli Alchimisti sono quasi tutti geni incompresi. Sentenziò per poi dimenticarsi del tutto di ciò che stava studiando, rapito dalla velocità e dalla precisione con cui il cervellino della O'Neill stava processando ogni singola riga dell'indovinello nel tentativo di risolverlo.
Ehi ragazzi, smettete di studiare un attimo e sentite qua!
Forse questo indovinello vuole dirci che c'è qualcosa al Settimo piano!Oltre alla Stanza delle Necessità dici? Di sicuro l'attenzione del Delfino era tutta sua, mentre Brianna sembrava molto più titubante.
Mmmm... non so Cappie... magari non è niente. Mi sembra strano un indovinello del genere dentro un libro... però...
Fermo all'Attimo degli Attimi, libero la via verso l'Otto Nascosto. Otto è scritto con la lettera maiuscola, quindi forse il numero significa qualcosa...ma Attimo degli Attimi?
Che roba è?Il titolo di un film babbano? Buttò lì per poi rivolgere uno sguardo di ammirazione alla piccola Delfina. Ecco a cosa serviva studiare con persone di anni diversi, a rispolverare nozioni vecchie che, nel bene o nel male, si erano dimenticate.
Attimo degli Attimi? Aspetta... l'ho già sentito... ma si! Ne ha parlato il professor Trigger proprio l'altro giorno! Ecco qua! Attimo degli Attimi: momento esatto di perfetta collisione tra quattro corpi celesti specifici, e cioè tra meteora, pianeta, asteroide, e frammento lunare; questo da il via a sette esplosioni una di seguito all'altra che creeranno a loro volta due masse solide stabili e piu' dure del diamante.Grazie Bri, meno male che ci sei tu! Quindi, credo che l'autore abbia voluto porre l'accento sui numeri...perciò il quattro, il sette e il due...ma l'otto nascosto? Può essere l’ottavo passo da un preciso punto, l’ottava cunetta, il numero otto stilizzato da qualche parte nel corridoio…Elencò, lasciando la propria fantasia libera di vagare un po’ ovunque mentre trascriveva a sua volta le parole della ragazza, più per darsi l'illusione di fare qualcosa che per un reale interesse. Dopotutto quello era solo un rebus come quelli delle settimane enigmistiche babbane e non avrebbe portato a nulla, giusto? Sbagliato, ovviamente, perché era impossibile che dopo aver fatto lavorare tanto le sue cellule grigie, Cappie si rimettesse a studiare come se nulla fosse.
Credete che sia solo un pezzo di carta qualsiasi oppure...ci sta davvero dicendo che c'è qualcosa da trovare?Siamo a Hogwarts. É ovvio che ci sia qualcosa da trovare. Esclamò il Delfino con un luccichio pericoloso negli occhi, la lingua che passava sul labbro superiore come se stesse già pregustando il sapore dell'avventura. Gli piaceva mostrarsi giudizioso e maturo ma né il lavoro né il ruolo di Assistente avevano fatto evanescere in lui l'amore per l'ignoto e la ricerca.
Mi piacerebbe tanto andare a vedere cosa succede all'una di notte al settimo piano...forse niente, però insomma, tentare non nuoce no? -si morse la lingua per non urlare il proprio assenso, non solo perché si trovavano in Biblioteca. Non si era dimenticato della presenza di Victoria al suo fianco che in parte fungeva da freno al suo entusiasmo, per paura di deluderla e anche di metterla nei guai. -
Palatium Mirabile... secondo voi cosa può significare?È latino...significa "Palazzo Magnifico", o almeno questa è la traduzione letterale, non so se ci siano altri significati nascosti dietro. Potrebbe aprire un quadro o un arazzo con su disegnato un Castello o una fortezza. Commentò, la fronte corrugata nel tentativo di ricordare cosa si trovava lungo le pareti del Settimo piano, oltre il quadro con i Troll. Forse aveva usato un tono troppo eccitato o semplicemente la sua dolce metà lo conosceva fin troppo bene, fatto sta che già dal sospiro che le sentì emettere, Jorge comprese che aveva intuito le sue intenzioni.
Hai intenzione di farti coinvolgere, vero? Come posso dire di no a un'ultima avventura qui a Hogwarts? Confessò con un tono lievemente malinconico più accentuato sulla parola "ultimo" mentre una mano invisibile gli stritolava lo stomaco, cosa che accadeva ogni volta che pensava al post diploma. Aveva davvero sperato di poter andare a vivere con Cappie, ricreando nel mondo degli adulti le dinamiche che li avevano accompagnati durante gli ultimi sette anni, ma purtroppo alcuni giorni prima si era dovuto arrendere alla cruda realtà. Dopo i M.A.G.O. lui sarebbe andato a vivere a Londra in affitto con Mark e Kuno e la sua sorellina sarebbe rimasta al Castello, riducendo le possibilità di vedersi ai corsi che avevano in comune e a qualche altra sessione di studi. Se non era quello un buon motivo per essere malinconici e voler seguire la Tassetta in quella impresa!
E poi non ci saranno mica dei minidraghi nascosti all'interno del Castello, no? Una battuta forse infelice che mirava a strappare alla bionda un piccolo sorriso e un cenno di assenso che lo avrebbe, per così dire, autorizzato ad accompagnare la sua sorellina in quella avventura. Non si aspettava che la Randall si offrisse di andare con loro, facendo nascere in lui due sentimenti contrastanti: orgoglio per la sua ragazza avventurosa e timore di starla trascinando in qualcosa di pericoloso. Se le fosse accaduto qualcosa durante quella serata non se lo sarebbe mai perdonato.
D'accordo... andiamo a scoprire cosa si cela al settimo piano a notte fonda, io ci sto! Noi ci stiamo! La corresse raggiante, nonostante i pensieri negativi, cingendole la vita con un braccio e dandole un amorevole bacio tra i capelli,se non si fosse in qualche modo ritratta, per poi alzare la mano verso Cappie e invitarla a battere cinque.
Ma si dai! Andiamo a scoprire se effettivamente quello è un indovinello o solo un semplice foglio di carta!
Brava la nostra Ape Maia, così dimostri che coraggio e senso dell’avventura non appartengono solo alla Casata dei Grifi. Pensate che possa venire anche Glaedr con noi? Starà buono buono sulla mia spalla e non darà fastidio a nessuno... e poi ormai conosce il Castello meglio di me, se vorrà potrà nascondersi.Non lo so… Se pensi che non ti sia d’intralcio nel caso dovessimo scappare da qualche Prefetto o dal Signor Gummle… Lanciò quindi un’occhiata abbastanza eloquente alla sua sorellina: ovviamente toccava a lei spiegare loro come fare a evitare di finire tra le braccia di qualche Prof intento a fare la ronda.