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Quest n°4: Il Labirinto del Fauno

Svolgimento delle Quest

Messaggioda Ethan Travis » 31/08/2012, 19:45

Ciao Ethan.
Nessun Guardiano può darmi un nome, questo è compito della grande Madre Terra che mi ha creata molti secoli or sono.
Non conosco il significato di ciò che chiedi, ma poiché mi sembri un bambino simpatico e gentile voglio farti un dono.
Lei è Bashir, la farfalla dell'arcobaleno.
E' un alleato prezioso, ma solo il tempo potrà rivelarti quali siano le sue vere capacità.
Mi auguro apprezzerai questo regalo, e saprai farne buon uso.


Alcune delle parole della driade purtroppo, Ethan non le capì.
La Madre Terra, or sono, già, termini particolari che un bambino non può comprendere, ma il giovane Travis non si azzardò di certo ad interrompere, anzi, la lasciò parlare perché semplicemente lei in un certo senso aveva risposto alla sua domanda, facendogli intendere che quel nome comunque non glielo aveva dato il Guardiano e dunque, forse, questa Madre Terra era la sua mamma.
Di seguito poi, la creatura misteriosa ma molto bella e affascinante, decise di fare un dono speciale a quel bambino, regalandogli la compagnia di una farfalla dai canoni eterei, dai colori sgargianti e dall'aspetto ben più che semplicemente magico.
Il piccolo fissò quella sorpresa come se stesse fissando Hermione in persona che gli stava sorridendo.

Ooohhh... Ma è... Bellissima!
Grazie davvero tanto tanto!


Sorrise immensamente verso Alfea, con gli occhi di un piccolo che brillano più che mai, felici, incredibilmente felici, mentre quella piccola farfalla iniziava a girargli attorno oramai diventata la sua migliore amica.
Il tempo avrebbe rivelato le reali capacità di quella piccola creatura, già, ma chissà quanto tempo, magari lo stesso che ci avrebbe messo lui a diventare grande e forte, beh in ogni caso, certe domande era inutile porsele al momento, visto e considerato che dovevano muoversi forzatamente per essere sicuri di raggiungere il Guardiano in tempo.

Ethan è bellissima! Alfea ti ha fatto davvero un dono straordinario! Pensa che meraviglia quando scoprirai di che cosa è capace! Oh muoio dalla curiosità! Ti prego, un giorno me lo mostrerai?

Se lo scopro, molto volentieri!
Non vedo l'ora anche io di scoprirlo, sinceramente... Però chissà quando sarà!


Si chiese poi, fissando la farfalla svolazzare un poco, con aria per qualche secondo triste, dopo aver risposto a Caroline Priscilla.
Ethan è sempre stato un tipo molto ottimista e paziente, ma in tutta onestà di fronte ad una simile sorpresa di sicuro si trovava a controllare molto di più la sua curiosità.
Nel frattempo poi, Peter avendo ascoltato il suo "rimprovero", per modo di dire, aveva riflettuto sulla verità delle parole del Grifondoro, arrivando quindi a scusarsi con lui per aver accelerato i tempi senza ascoltare le versioni e le ipotesi di Travis e di Elisabeth.

Ah... Mi dispiace... Non volevo sembrare cattivo... Mi sono fatto prendere dall'entusiasmo... Vi chiedo scusa... Amici come prima?

Non preoccuparti, non è successo mica un disastro, basta che non lo fai più! Semplice, no?

Sbrigativo Ethan, ma alla fine è così che sono i bambini, senza mezzi termini, dicono quello che pensano e quando la cosa che hanno da dire è di semplice cortesia e gentilezza è ancora meglio.
Per lui era già tutto passato, le parole di Peter erano state più che sufficienti a fargli passare quella sorta di piccolo broncio, certo, bisognava giusto vedere se la cosa fosse valsa anche per l'amica Serpeverde Elisabeth, infatti proprio per quello l'undicenne si preoccupò di voltarsi per vedere quali sarebbero state le parole di lei al seguito delle scuse del corvetto.
Allo stesso tempo però, anche altre parole colsero la sua attenzione, quelle del bambino dei delfini, Jorge, che si permise di fare un appunto riguardante l'amichetta Miyabi, facendogli anche l'occhiolino con aria furba e di intesa, molto simpatica.

Visino di pesca impazzirà quando glielo farai vedere.

Oooh, adesso che mi ci fai pensare, hai ragione, dovrei proprio farlo vedere alla principessa-chan, ne sarebbe davvero entusiasta, peccato che non gliela possa regalare o gliene possa prendere una anche a lei...
... Ma, aspetta un attimo, tu allora anche conosci Miyabi?


Esatto, avrebbe rinunciato tranquillamente a quel privilegio per lei, per donare quello spettacolo speciale a Miyabi.
Un forte affetto per la bimba sua compagna di casata, senza ombra di dubbio, anche se si, forse avrebbe provato a vedere di averne un'altra con se, visto che gli sarebbe dispiaciuto in parte separarsi da un dono fatto da una signorina così gentile con lui.
Inoltre per tradizione Babbana riciclare i regali non è mai una cosa bella, quindi da bambino bene educato non si sarebbe permesso di fare una cosa simile, per quanto estremamente tentato.
Nonostante tutto comunque, rimase sorpreso nel sapere che quel bambino conosceva la sua amica.
Aveva dovuto intuire per forza che fosse lei "visino di pesca" semplicemente perché è l'unica bambina che realmente conosce lì ed in fondo la metafora è più che giusta.
Fu il momento allora di allontanarsi da lì, proseguire il cammino finalmente e cominciare quelle famose prove o comunque la strada che li avrebbe condotti fino al Guardiano e, almeno Ethan, non stava più nella pelle.
Iniziarono ad andare, vicini l'uno all'altro, con lui che, rimasto un po' giù per non aver potuto salutare adeguatamente Alfea, magari con un bacino sulla guancia, non prestò quindi attenzione adeguata ai suoni che provenivano da ogni lato della strada che, dopo un po', andava biforcandosi.

Molto bene. Io non ho notato nulla di strano, quindi la butto a caso: andiamo a sinistra! Inoltre ho visto che il passaggio è molto stretto, non so se riusciremo a camminare tutti quanti insieme. Forse dovremo andare a coppie o anche in fila indiana...

Io sono d'accordo con Cappie, però ho l'impressione che il passaggio in entrambi i casi sia troppo stretto per proseguire a coppie, forse l'unico modo sarà andare uno alla volta, voi ragazzi cosa ne pensate?

Peter, forse memore del piccolo problema avvenuto prima, preferì riflettere e rimanere in silenzio, aspettando il giudizio degli altri.

Come nulla di strano?
Non la senti questa bellissima nenia che viene dalla strada di sinistra? Non la sente nessuno di voi?
In ogni caso anch’io voto a sinistra. Sono troppo curioso di scoprire chi sia l’autore di questa bella melodia.
Inoltre ho visto che il passaggio è molto stretto, non so se riusciremo a camminare tutti quanti insieme. Forse dovremo andare a coppie o anche in fila indiana...
Andiamo una alla volta e a costo di sembrare maschilista direi di tenere le ragazze in mezzo a noi.


Dunque...Non ho avvertito nessuna nenia. Solo normalissimi rumori causati dal contatto del vento con le foglie della siepe.
Comunque, mi associo. Andiamo a sinistra, così potremo anche appurare l'esistenza, nonché la provenienza, della melodia a cui si riferisce Jorge. Inoltre anche se forse dividendoci avremmo più possibilità di scoprire l'esatta direzione da una parte, dall'altra sarebbe molto più rischioso! Quindi forse dovremmo rimanere uniti, in modo da ridurre al minimo il rischio che qualcuno di noi rimanga ferito.
In effetti entrambi i passaggi sono molto stretti, perciò saremo costretti a procedere in fila indiana. Per me non ci sono problemi. Se volete mettere noi ragazze in mezzo o meno, l'importante è procedere.


Certo che ne avevano di organizzazione, lui dal suo canto non aveva sentito alcun rumore strano ed in più trovava ancora troppo macchinosi certi argomenti, certe pensate e certe idee.
Per alcuni secondi si chiese se non fosse che era più tonto di loro, considerando il modo con il quale stavano tutti ragionando egregiamente sulla situazione.
In ogni caso, rimanere lì, zitto, non giovava per nulla alla situazione, anche perché Peter aveva avuto un valido motivo per rimanere zitto, ma lui, chiamato in causa per ultimo, doveva necessariamente dire qualcosa, ed anche qualcosa di sensato, oltretutto.
Sospirò, guardando da una parte e dall'altra, cercando di concentrarsi per trovare un qualche indizio maggiore ma purtroppo il nervosismo non lo aiutava per niente. (Elaborazione = 2 + Lancio Dado= 1 Totale= 3)
Alla fine guardò tutti con aria un po', tanto, spaesata, umettandosi le labbra e mettendo una mano dietro la nuca, imbarazzato.

Io... Non saprei...
Non ho sentito niente, una direzione vale l'altra, seguo la maggioranza, al massimo... Uhm... Ecco... Si!
Posso stare comunque dietro così, essendo il più alto, non intralcio la visuale a nessuno!


Ecco, almeno una piccola trovata abbastanza intelligente da dire l'aveva rimediata in qualche modo.
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Messaggioda Monique » 31/08/2012, 20:58

Un piccolo regalo dunque per ETHAN TRAVIS, la farfalla Bashir nata dall'arcobaleno di colori creato grazie ad Alfea, la driade custode del Labirinto.
Sentimenti diversi albelgarono a seguito di quell'avvenimento nel cuore dei bambini, dal fascino alla meraviglia, dal dispiacere alla curiosità: ma tutti, e questo il Guardiano lo poteva percepire anche dalla sua postazione, sembravano essere felici per il compagno d'avventura.
Sinistra, ecco qual'era stata infine la scelta dei piccoli maghi, anche grazie all'udito di JORGE il quale, a differenza degli amici, poté udire in quella direzione una melodia lontana ma bellissima, che sembrava richiamarli; ed ancora, i sei avevano scelto di proseguire in fila indiana col Delfino in testa, seguito dalla Serpina ELISABETH, dal Corvonero PETER, dalla Tassetta CAROLINE PRISCILLA, dall'altra Serpina JANEYUE ed infine dal Grifone, lasciato per ultimo perché il più alto e dunque un possibile intralcio alla visuale.
I giovani esploratori del Labirinto saranno forse un po' intimoriti dal dover procedere uno per volta per quello stretto passaggio, ma nulla turberà il loro cammino e potranno dunque procedere tranquilli fino ad arrivare ad un piccolo spiazzo erboso, con un bellissimo lago al centro contornato da ninfe acquatiche di colore rosato ed altre piante di color viola tenue: ciò che probabilmente catturerà la loro attenzione, però, sarà la presenza di una donna bellissima, dai capelli castani contornati di fiori e coperta da un vestito bianco, piegata verso la superficie del lago con espressione triste.

Immagine

La sua voce meravigliosa sarà sicuramente riconosciuta da JORGE, che la potrà facilmente collegare a quella udita quando ancora il loro cammino doveva iniziare: è triste la melodia ch'ella canta, seppur con parole incomprensibili per i bambini.
La donna sconosciuta, all'improvviso, smise di cantare ed alzò gli occhi su di loro, aprendo le labbra in un'espressione sorpresa prima e sollevata poi.


Oh, bambini!
Che fortuna avervi incontrato! Vi prego, potete aiutarmi?


Domandò la donna, portando le braccia all'altezza del petto ed incrociando le dita delle mani tra loro in un gesto di preghiera e supplica.


Il mio prezioso medaglione è finito in fondo a questo Lago, e a nulla servono le mie suppliche agli spiriti egoisti e cattivi dell'acqua per riaverlo indietro.
Forse voi, che siete maghi, potete riuscire dove io ho fallito?


Chiese ancora la donna, fissandoli uno ad uno con aria speranzosa: d'altronde i bambini avevano le bacchette, avrebbero potuto appellare il medaglione... ma sarebbe stato davvero così semplice? O forse avrebbero dovuto attuare una strategia diversa?
Quel lago rappresentava un pericolo per loro, o era soltanto la superstizione che sembrava trasparire dagli occhi della bella sconosciuta?
Solo loro avrebbero potuto scegliere quale fosse l'ipotesi migliore da fare, magari preferendone una comune o tentandone ciascuno una diversa: la cosa sicura, era che quella donna confidava in loro.


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Messaggioda Jorge » 02/09/2012, 11:16

Oooh, adesso che mi ci fai pensare, hai ragione, dovrei proprio farlo vedere alla principessa-chan, ne sarebbe davvero entusiasta, peccato che non gliela possa regalare o gliene possa prendere una anche a lei...
... Ma, aspetta un attimo, tu allora anche conosci Miyabi?


Certo che tu dai dei soprannomi davvero altisonanti… - commentò spontaneo Jorge, sentendo il nomignolo con cui Ethan Travis aveva chiamato Miyabi. Era azzeccato, di sicuro, ma un po’ troppo pomposo per i gusti del portoghese che preferiva puntare su particolari più semplici quando ribattezzava le persone che conosceva. Inclinò la testa di lato, osservando meglio il grifone per cercare un soprannome adatto al ragazzino ma l’unica cosa che gli veniva in mente era una vecchia e stupida canzoncina babbana su tre cowboy. – Si si, è la prima persona in assoluto che ho incontrato qui a Hogwarts.

Rispose con un sorrisino divertito. Avrebbe voluto perdere ancora un po’ di tempo a parlare con il Grifone ma purtroppo quello non era il posto più adatto per fare della conversazione spiccia e poi avevano davanti altri sei anni scolastici per potersi conoscere meglio. Dopo che tutti ebbero votato su quale strada intraprendere e verificato che avrebbero dovuto necessariamente proseguire in fila indiana, Jorge decise di prendere in mano, per così dire, la situazione, offrendosi volontario per capeggiare la piccola carovana.

Livra-nos do mal

Mormorò nella sua lingua madre, stringendo la bacchetta tra le dita e avanzando lentamente lungo quello stretto corridoio di foglie, facendo attenzione a dove metteva i piedini. Gli era uscito dalle labbra spontaneo, non perché fosse particolarmente credente, ma più che altro per superstizione, visto che con i suoi amichetti erano soliti pronunciare quelle parole ogni volta che si andavano a infilare in una qualche situazione particolare per non dire pericolosa. Già i suoi amici portoghesi. Era per colpa loro o meglio per gli insegnamenti che gli avevano dato che si trovava davanti a tutti, perché quando vivi nei vicoletti malfamati di Alfama se non ti mostri sprezzante del pericolo e più coraggioso degli altri finisci per essere schiacciato e messo da parte e questa era una lezione che si imparava fin da piccoli.

Ohhhh… il Guardiano ha con sè solo belle creature?

Commentò il delfino, spostando lo sguardo estasiato dalle ninfe alle piante che contornavano un bellissimo laghetto. Lo spazio erboso era abbastanza grande perché i sei ragazzini potessero sparpagliarsi a piacimento, così Jorge si rilassò leggermente e iniziò a vagare cercando di sfiorare con le mani i petali di quelle bellissime piante.

E tu perché sei triste?

Chiese perplesso il portoghese, avvicinandosi alla donna, la cui voce melodiosa li aveva attirati fino a lì. Solo in quel momento, da quella distanza così esigua, Jorge potè rendersi conto che la melodia che aveva avvertito in sottofondo era una nenia triste che toccava il suo piccolo cuoricino. Tirò su con il nasino, nascondendo il rumore con un colpo di tosse per non far capire agli altri che si era commosso, e provò ad allungare una manina per posarla sulla spalla della donna, come a volerla consolare. Non era un gesto, per così dire, premeditato, non faceva altro che ripetere qualcosa che sua madre era solita fare con lui quando era triste. Indipendentemente dal fatto che fosse riuscito o meno ad accarezzarla, Jorge fece un passettino indietro quando la donna sollevò il viso verso di loro, spaventato di aver fatto qualcosa di male. L’espressione sul viso della donna e le sue parole però rassicurarono il ragazzino.


Oh, bambini!
Che fortuna avervi incontrato! Vi prego, potete aiutarmi?



Ma certo che possiamo. – disse precipitosamente Jorge, senza neanche accorgersi di aver parlato per tutti. Ma la tristezza nella voce della donna e quel gesto di supplica che aveva fatto per lui erano irresistibili ed era pronto a provare a fare di tutto pur di aiutare la creature. E se qualcuno dei suoi amici non fosse stato d’accordo con lui, poteva sempre tirarsi indietro. – Cosa ti è successo?

Domandò subito dopo con un tono di voce il più dolce possibile: in quel momento se sua madre lo avesse visto sarebbe stato molto fiero di lui.

Il mio prezioso medaglione è finito in fondo a questo Lago, e a nulla servono le mie suppliche agli spiriti egoisti e cattivi dell'acqua per riaverlo indietro. Forse voi, che siete maghi, potete riuscire dove io ho fallito?


Spiritelli egoisti e cattivi? – ripetè Jorge adesso con una nota di curiosità nella voce, sporgendosi verso la superficie del lago con la precisa intenzione di guardare in faccia questi spiritelli. – Sicura che non sono solo dispettosi? – si informò nel frattempo. – Tu vuoi il medaglione e loro per dispetto non te lo danno? – quella affermazione poteva risuonare strana alle orecchie degli altri ma per il portoghese aveva perfettamente senso. Per quanto non lo avrebbe ammesso mai davanti ai suoi nuovi forse amici, con i suoi cugini si era spesso divertito a rubacchiare le bambole delle loro amichette solo per il gusto di vederle disperarsi. – Perché non provi a cantare una melodia dolce e gioiosa? Così loro si incuriosiscono, per vedere cosa ti rende felice vengono fuori dal lago con il tuo medaglione e io provo a rubarglielo?(Riflessi=2).

Proposta azzarda quella del delfino, molto probabilmente anche fallimentare, ma in quel momento non stava ragionando da giovane mago provvisto di bacchetta, ma da piccolo ladruncolo babbano che si divertiva a fare scherzi stupidi agli altri. Forse se si fosse ricordato della bacchetta che aveva stretta in mano avrebbe potuto fare un qualche incantesimo al medaglione, oppure, se fosse stato un pochino più intraprendente, si sarebbe tolto i pantaloni e gettato nel lago per tentare un recupero a mano, ma ormai era tardi per i ripensamenti, la sua proposta l’aveva avanzata, ora non restava che vedere cosa avrebbero fatto gli altri studenti e soprattutto come avrebbero reagito gli spiritelli.

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Messaggioda Elisabeth » 02/09/2012, 16:00

La piccola Elisabeth ascoltava divertita le parole di Ethan Travis e di Jorge riguardo a far vedere la farfalla Bashir alla piccola Miyabi, proprio come il delfino anche il grifone aveva dato un soprannome alla piccola giapponesina, così non poté esimersi dal pensare

Almeno Ethan da dei soprannomi carini, mi piace un mondo principessa – chan è azzeccato per Miyabi

pensò la piccina sorridendo, era sicurissima che Ethan avrebbe fatto vedere Bashir alla sua principessa – chan la mattina dopo, sempre se fossero usciti dal Labirinto s'intende.

Dopo aver scelto il numero di prove da affrontare, per i piccoli maghi dovevano decidere quale direzione prendere, destra o sinistra, decisero di andare a sinistra, il delfino perché aveva sentito qualcosa come aveva accennato ai suoi compagni e gli altri avevano lasciato che fosse il destino a scegliere per loro e si aggregarono alla maggioranza, per decidere un attimo dopo che dovevano proseguire in fila indiana, il sentiero che avevano scelto di seguire come l’altro d'altronde era molto stretto e solo così potevano procedere, con il delfino che proponeva

Andiamo una alla volta e a costo di sembrare maschilista direi di tenere le ragazze in mezzo a noi.

La proposta venne accettata da tutti e così i sei bambini avrebbero proseguito per il piccolo sentiero uno alla volta con i bambini che si alternavano alle bambine, il primo ad aprire la spedizione sarebbe stato Jorge, seguito da Elisabeth, pronta a dare man forte al delfino e dietro di lei in ordine seguivano Peter, Caroline Priscilla, JaneYue ed in fine Ethan, che avrebbe chiuso la piccola spedizione visto la sua altezza, il bambino aveva anche il doppio compito di controllare cosa succedeva davanti a se e soprattutto dietro di lui.

Elisabeth istintivamente strinse più saldamente la manina intorno alla bacchetta che ora teneva davanti a se, pronta a lanciare un incantesimo offensivo se ce né fosse stato bisogno.

Una volta intrapreso il sentiero la serpina si accorse che il passaggio era davvero stretto, la bimba era sicura che oltre quel sentiero avrebbero dovuto affrontare la loro prima prova, così facendo molta attenzione a dove metteva i piedi ed a non toccare nulla, non si fidava questo era ovvio, comunque fu grata a Salazar che nulla di pericoloso fosse accaduto in quel breve tratto di strada e tranquillamente i bambini oltrepassarono il piccolo sentiero per ritrovarsi poi in un piccolo spiazzo erboso.

Il primo a parlare fu Jorge visto

Ohhhh… il Guardiano ha con sè solo belle creature?

disse il bambino che per primo aveva intravisto una donna bellissima accanto ad un laghetto.

La serpina si spostò leggermente dopo aver ascoltato le parole del delfino ed anche lei vide la donna accanto ad un bellissimo lago posto nel centro del piccolo spiazzo erboso, circondato da ninfe acquatiche di colore rosato ed altre piante di un viola tenue, ma, la cosa che attirò la sua attenzione non erano ne il lago ne le splendide piante poste davanti a loro, ma, il canto della signora, di bianco vestita,ad attirare l’attenzione della piccina che non riusciva a distoglier lo sguardo dal viso triste della donna, sentendo quel canto la bimba abbassò istintivamente la bacchetta.

Appena la bella signora si accorse dei bambini, smise di cantare e li guardò uno ad uno, con un’espressione di sorpresa che presto mutò in sollievo

Oh, bambini!
Che fortuna avervi incontrato! Vi prego, potete aiutarmi?


La bimba vide la donna muovere le mani ed unirle in un gesto di preghiera ed il delfino spinto da non si sa quale gesto di altruismo rispose a nome di tutto il gruppo

Ma certo che possiamo.

Elisabeth non rispose, visto che il delfino l’aveva fatto per tutti, ma, nella sua mente diede la sua personalissima risposta

Dobbiamo aiutarti per forza .. questa è la prima prova che dobbiamo affrontare

pensò la piccola, mentre sentì il delfino fare la prima domanda alla donna

Cosa ti è successo?

e ricevendo immediatamente la risposta della donna

Il mio prezioso medaglione è finito in fondo a questo Lago, e a nulla servono le mie suppliche agli spiriti egoisti e cattivi dell'acqua per riaverlo indietro.
Forse voi, che siete maghi, potete riuscire dove io ho fallito?


Ancora una volta fu Jorge a parlare per primo

Spiritelli egoisti e cattivi? Sicura che non sono solo dispettosi? Tu vuoi il medaglione e loro per dispetto non te lo danno? Perché non provi a cantare una melodia dolce e gioiosa? Così loro si incuriosiscono, per vedere cosa ti rende felice vengono fuori dal lago con il tuo medaglione e io provo a rubarglielo? ([b]Riflessi=2).

Intanto la mente della piccola serpina iniziò a carburare a pieno regime, voleva più informazioni possibili prima di darle una mano ed era sicura che anche ai suoi amici le risposte alle sue domande sarebbero interessate, così si avvicinò alla donna

Mi dispiace moltissimo, per il tuo medaglione, deve essere un oggetto molto speciale se stai cercando di fartelo restituire dagli spiritelli del Lago da chissà quanto tempo. Non mi sono ancora presentata io sono Elisabeth e sarei felice di aiutarti a farti riavere il tuo medaglione, approposito tu come ti chiami?

chiese la bimba con fare angelico, per proseguire subito dopo

Però abbiamo bisogno di qualche informazione in più, come puoi vedere noi siamo solo dei bambini e non siamo maghi molto esperti, di incantesimi ne conosciamo pochi, però saremo o almeno io sarò felice di mettere a tua disposizione quel poco che ho imparato quest’anno

Elisabeth era sicura che se suo padre fosse stato presente sarebbe stato orgoglioso del modo in cui la piccola cercava di ottenere la fiducia della donna, voleva le sue informazioni e quello era il modo migliore per ottenerle, così riprese a parlare con un bel sorriso dipinto sul viso

Ci hai detto che gli spiritelli cattivi del lago ti hanno rubato il tuo medaglione, ma, perché te l’anno rubato è magico?

chiese la bimba, continuando a parlare con la bella signora e rivolgendosi al tempo stesso agli altri bambini

Jorge ti ha proposto di cantare una canzone allegra, per far affiorare in superficie gli spiritelli, potrebbe funzionare come tattica

Diceva la bambina, ma, i suoi pensieri erano di tutt’altro genere

Come no, questi spiritelli che non sappiamo nemmeno come sono fatti, si fanno incantare da una canzoncina, poi escono dall’acqua ed Alvares ruba il medaglione, ma, chi ti dice che porterebbero con loro il medaglione?

intanto che la sua mente sviluppava questo pensiero, un altro usciva dalle sue labbra

Però ci devi descrivere come sono fatti gli spiritelli del Lago e come è fatto il tuo medaglione, chissà magari potremmo riuscire appellandolo a farlo tornare in superficie, così potresti tornare a sorridere.

disse la piccola cercando di consolare la donna, una conclusa la frase, la piccola si voltò verso i suoi amici

Chi altri è d’accordo ad aiutare la bella signora? – indicando la donna – Ma soprattutto cosa proponete di fare per riprenderci il medaglione? Qualsiasi idea è bene accetta .

chiese la serpina, lei la sua opinione l'aveva data ed ora attendeva di ascoltare quella degli altri.

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Messaggioda Peter » 10/09/2012, 13:03

Ascoltò le parole del Grifo ed un poco si sentì rassicurato anche se continuava a pensare di aver fatto una pessima figura, ma l'idea di andare in fila indiana gli andava più che bene, verso quella melodia che lui non è riuscito a sentire, si guardò intorno notando il confine di quel labirinto, e la paura di perdersi pervase il suo essere, si grattò la nuca sistemandosi meglio lo zainetto con tutto quello che aveva dentro...

Grazie...

Disse verso il Lampione, così affettuosamente rinominato dallo stesso corvetto...

"Come possiamo fare a non perderci? In un libro ho letto di una certa Arianna e di un filo...ma io non ho gomitoli da usare...segnare il percorso? Con che cosa, abbiamo le bacchette ed i libri...possiamo lasciare qualcosa dietro come Hansel e Gretel...oppure non lo so...se avessimo qualcosa...dovrò dirlo agli altri?"

Rimase ancora in silenzio il giovane mago, seguendo la fila che li portò davanti ad un laghetto ed ad una donna che sembrava...molto triste...

Oh, bambini!
Che fortuna avervi incontrato! Vi prego, potete aiutarmi?


Ecco, un'altra figura eterea quanto la driade...il bambino si toccò la fronte sentendo sia il suo problema, sia le risposte dei suoi amici, non parlò ma rimise in moto il suo cervello...

Spiritelli egoisti e cattivi? Sicura che non sono solo dispettosi? Tu vuoi il medaglione e loro per dispetto non te lo danno? Perché non provi a cantare una melodia dolce e gioiosa? Così loro si incuriosiscono, per vedere cosa ti rende felice vengono fuori dal lago con il tuo medaglione e io provo a rubarglielo?

Disse Jorge alla donna, annuisce mesto chiudendo gli occhi...

"L'idea di Jorge potrebbe essere buona, ma se sono spiritelli magari lo sanno già...quelli irlandesi possono essere invisibili agli occhi degli umani...magari non faranno niente apposta...bisogna vedere come potrebbero muoversi..."

Mi dispiace moltissimo, per il tuo medaglione, deve essere un oggetto molto speciale se stai cercando di fartelo restituire dagli spiritelli del Lago da chissà quanto tempo. Non mi sono ancora presentata io sono Elisabeth e sarei felice di aiutarti a farti riavere il tuo medaglione, approposito tu come ti chiami?


Un piccolo sorriso verso la donna, ascoltando le parole di Elisabeth seguendo il suo esempio fece un passo in avanti...forse riacquistata un po di fiducia in se stesso...

Piacere...io mi chiamo Peter...

Le disse presentandosi, poi rifece un passo indietro sedendosi e togliendosi lo zaino...

Anche io voglio aiutarla!

Convinto della sua decisione guardò gli altri...abbassò per un attimo lo sguardo

Sempre...se voi siete d'accordo...

Concluse infine non volendo più fare la figura di prima... chiuse gli occhi, attendendo una risposta...ma intanto aveva tirato fuori il libro di incantesimi...

non me li ricordo tutti a memoria, ma potrebbe esserci un incanto utile a questa situazione...

disse poi verso Jorge ed Elisabeth...

Potrebbe essere un'idea nel caso in cui Jorge non riuscisse a prenderlo dagli spiritelli...

Disse concludendo quel momento con il libro degli incantesimi in mano attendendo le risposte di tutti sul da farsi...cercando magari di trovare diverse idee da combinare...

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Messaggioda Caroline Priscilla » 12/09/2012, 22:54

[Interno Labirinto]


Tutti, chi più chi meno, espressero la propria opinione riguardo quale strada fosse meglio intraprendere per iniziare la loro avventura. Cappie aveva lasciato che fosse il caso a scegliere per lei, non avendo notato nulla di insolito. Tuttavia le parole che Jorge le rivolse la fecero ricredere su ciò che pensava.

Come nulla di strano? Non la senti questa bellissima nenia che viene dalla strada di sinistra? Non la sente nessuno di voi?

La giovane strega scosse la testa, per poi iniziare a darsi colpi alle orecchie, come a voler scacciare qualcosa che le tappasse dall'interno. Magari era diventata temporaneamente sorda e non se ne era resa conto, visto con quanta convinzione l'amico le aveva detto quelle cose.
Mmmh...riesce a sentirla solo lui...forse il Guardiano lo ha scelto per guidarci all'interno del labirinto ed è per questo che lui è l'unico che ha notato qualcosa di strano... pensava la bambina, ma non si soffermò troppo su quel pensiero. Ne aveva un altro, molto più importante da sostenere.

Andiamo una alla volta e a costo di sembrare maschilista direi di tenere le ragazze in mezzo a noi

Che cosa?! Cappie non riusciva a credere a quello che aveva sentito. Lei non si sentiva bisognosa d'aiuto, sapeva difendersi da sola, lo aveva sempre fatto! Stava per aprire bocca e protestare, ma gli altri suoi compagni sembravano essere d'accordo con quell'idea, quindi tacque prima che potesse dire una parola. Li seguì di malavoglia e un po' imbronciata, purtroppo sottostare alla decisione di tutti faceva parte dei rischi di incorrere in un viaggio avventuroso insieme ai propri compagni. Si poteva dire che era il rovescio della medaglia. Ma il malumore non durò per molto: la tassina era perfettamente consapevole che non poteva mettere a repentaglio la sicurezza dei suoi amici. E se non fosse stata in grado di difenderli tutti? Ethan Travis poteva essere attaccato da uno sciame di coboldi volanti! Vista la sua altezza, sarebbe stato difficile aiutarlo a farli fuggire! No, la bambina si convinse che in fondo era meglio così. Avrebbe aiutato chi stava nel mezzo insieme a lei, come le amiche Elisabeth e JaneYue e Peter. Proprio osservando per bene quest'ultimo, la giovane strega si rese conto di una cosa: era così...piccolo! Molto più basso di lei! Sembrava sentirsi a disagio dopo quello che era successo all'entrata del labirinto e la bambina provò compassione per lui. Avrebbe cercato di aiutarlo in tutti i modi, in fondo era così basso (essere più alta di lui glielo rendeva molto più simpatico) che avrebbe dovuto proteggerlo. Meglio mettere in salvo la mente pensante!
Mentre la bambina si concentrava su quei pensieri, ad un certo punto il passaggio stretto attraverso il quale stavano camminando si aprì in una piccola radura al centro del quale si trovava un bel lago. L'acqua era limpida e trasparente, tanto che fece venir voglia alla giovane di berne un sorso. Stava quasi per fare il primo passo, quando vide una figura china sulle acque del lago, in una posa che le provocò un' enorme tristezza dentro. La melodia che cantava, e che ora ella finalmente sentiva, non migliorò la prima impressione che ebbe di quella scena. Non sapeva bene perchè, ma sentiva che qualcosa non andava.

Oh, bambini!
Che fortuna avervi incontrato! Vi prego, potete aiutarmi?
Il mio prezioso medaglione è finito in fondo a questo Lago, e a nulla servono le mie suppliche agli spiriti egoisti e cattivi dell'acqua per riaverlo indietro.
Forse voi, che siete maghi, potete riuscire dove io ho fallito?


La risposta di Jorge a quella supplica la fece sorridere: il delfino cercava sempre di fare il duro con gli altri, soprattutto con Ellie, ma in quel momento sembrava commosso da ciò che affliggeva la donna. Lo stesso valeva per Elisabeth e Peter che sembravano pronti a fare di tutto per poterla aiutare. Ognuno a proprio modo cercava la soluzione più adatta per risolvere la situazione. Dovevano recuperare un medaglione che ora si trovava, molto probabilmente, in mano a degli spiritelli in fondo al lago.
Jorge propose di attirarli allo scoperto per poi essere pronto a rubare loro il mal tolto. La piccola non era molto entusiasta di quel piano: non le piaceva l'idea di rubare, anche se in fondo erano più che legittimati a farlo visto che quel medaglione non apparteneva agli spiriti dell'acqua!
La sua amica serpina iniziò a fare una valanga di domande alla donna: raccogliere informazioni era importante per sapere come agire.
Peter sembrava deciso a trovare una risposta nel proprio libro di incantesimi: anche quell'idea non era male, ma rischiava di portare via troppo tempo.
La bambina si avvicinò alle sponde del lago, pensierosa.

Jorge credo che la tua sia una pessima idea. Non dobbiamo abbassarci allo stesso livello degli spiritelli e poi cosa succederebbe se tu fallissi e loro sparissero ancora di più nelle profondità del lago? O peggio, potrebbero farti del male per vendicarsi e io questo non me lo perdonerei mai. Meglio cercare un'altra soluzione...

Cappie aveva espresso la sua opinione con estrema calma, mentre si chinava anche lei sulle superficie del lago, proprio come aveva fatto un attimo prima la donna piangente. Quell'acqua sembrava davvero così fresca e tutto quel parlare e discutere le aveva fatto venire una gran sete...senza pensarci oltre, la giovane immerse la mano libera dentro il lago e, usandola come coppetta, l'avvicinò alle labbra, sorseggiandone un po'. Ripetè questa operazione ancora un paio di volte, prima di passarsi il dorso della mano sulle labbra, asciugando le ultime gocce rimaste.

Aaaah! Era davvero buona! Fresca proprio come quella del Lago stamattina! Se solo avessimo anche qui una Piovra Gigante...ehi aspetta un momento!

La strega si battè una mano sulla fronte, dandosi mentalmente e a voce della stupida.

Sono proprio una stupida! Una completa idiota! Ellie, JaneYue, vi prego ditemi che avete portato con voi il fischietto che ci ha regalato questa mattina la piovra! Io l'ho lasciato nel mio dormitorio! Oh ma si può essere così...così...

non finì la frase, preferendo evitare brutte parole per concentrarsi al meglio sulla missione di recupero del medaglione. Forse la sua delusione in quel momento era del tutto inutile, in fondo poteva anche utilizzare il fischietto e la piovra non sarebbe apparsa ad aiutarli...ma come faceva a saperlo se non tentava? Avrebbe dovuto trovare un modo per risolvere la situazione.

...chissà magari potremmo riuscire appellandolo a farlo tornare in superficie...

Le parole della Serpeverde fecero venire in mente alla bambina che forse una soluzione c'era. Bisognava solo provarci! Forse in quel momento erano troppo lontani dal castello, però se si fosse concentrata con tutta sè stessa magari avrebbe ottenuto qualche risultato.

D'accordo ragazzi, ecco il mio piano: questa mattina io, Ellie e JaneYue abbiamo ottenuto un regalo dalla Piovra che vive nel lago. Non chiedetemi come, è una storia troppo lunga, il punto è che questo fischietto è in grado di chiamare in nostro aiuto le creature marine...voglio provare a fare un incantesimo di Appello per portare qui il mio fischietto. Ce la metterò tutta promesso! Ethan, JaneYue, per favore voi intanto pensate ad un' alternativa nel caso io non riesca a farcela

Si sentiva emozionata. Anche se non era la prima volta che eseguiva un incantesimo del genere, la bambina sentiva di non voler deludere le aspettative dei suoi compagni. Lei in fondo non eccelleva in niente, ma forse avrebbe potuto dare un piccolo contributo alla squadra.
Forza e coraggio Cappie, ricorda quello che dice sempre tuo padre: mai sottosnaturart...ehm sottovalutarti!
La piccola chiuse per un momento gli occhi, cercando di trovare la concentrazione necessaria. Forse avrebbe dovuto chiedere l'aiuto dei suoi compagni per eseguire quell'incantesimo, ma voleva dimostrare di poter essere anche lei utile in qualche modo! Quando li riaprì la sua determinazione era aumentata: rivolse la bacchetta in direzione del castello di Hogwarts, o almeno dove lei pensava che fosse, tendendo i muscoli al massimo. Strinse per bene la bacchetta, completamente concentrata, mentre con tutto il fiato che aveva in gola urlò quasi il suo incantesimo, per poi attendere il suo esito [d20:17 + Capacità Magica: 2= 19].

Speriamo che questo funzioni...

ACCIO FISCHIETTO!


Accio

Difficoltà: 1
Tipo: Incantesimo di Appello
Descrizione: Attira verso chi pronuncia l'incantesimo l'oggetto designato
Genere: //
Danno: //


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Messaggioda JaneYue » 25/09/2012, 23:56

[Interno del Labirinto]


Sinistra! Ecco la direzione che scelsero i sei avventurieri dopo che, ognuno a suo modo, aveva cercato di capire quale fosse la direzione giusta da prendere.

La proposta di Jorge venne accettata da tutti così fu lui a capeggiare la fila, seguito da Elisabeth, Peter, Cappie, ed infine Jane ed Ethan. In fin dei conti non era male come fila. Anche se nelle retrovie, se ce ne fosse stato bisogno, grazie all'altezza del Grifone dietro di lei oltre alle sue abilità ninja, avrebbe fatto il possibile per proteggerli!

Iniziarono così ad addentrarsi per la via scelta a sinistra. Il passaggio era veramente adatto ad essere percorso solo per fila indiana. C'erano alte e spesse siepi che impedivano sempre la visuale. La serpiena tese i suoi sensi al massimo, la bacchetta stretta nella manina destra, massima attenzione nei movimenti. Non era agitata, era solo all'erta ma perfettamente lucida. Per lei, infondo, quell'avventura era molto meno pericolosa delle missioni svolte con il Sensei.

Procedettero tranquillamente per qualche minuto fino a quando lo stretto passaggio terminò lasciando spazio ad una piccola radura al centro del quale vi era uno splendido Lago contornato da creature, probabilmente ninfe acquatiche, di colore rosato e da altre piante color viola tenue. Un paesaggio...fiabesco! Cosa che pero' attirò la loro attenzione più di tutto, fu probabilmente la presenza di una creatura, una donna bellissima dai capelli castani acconciati con dei fiori e coperta da un vestito bianco, piegata verso la superficie del Lago con evidente espressione triste.

Ohhhh… il Guardiano ha con sè solo belle creature? Disse Jorge, che essendo capofila poté vederla prima di tutti. Una volta che anche gli altri tre che la precedevano, si spostarono, anche la bimba ebbe modo di vederla e soprattutto ora poté udire la triste ed allo stesso tempo bellissima melodia che stava cantando. Che fosse quella che aveva sentito il Delfino poco prima?!

Jorge, che intanto sembrava essere attratto dalla bellezza delle piante, fu il primo a commentare E tu perché sei triste?

Che sia la prima prova?! Si chiese Jane allo stesso tempo.

Qualche secondo dopo, la donna sembrò accorgersi della loro presenza, smise di cantare ed alzò lo sguardo sui sei ragazzini. Un'espressione dapprima sorpresa, poi sollevata.

Oh, bambini!
Che fortuna avervi incontrato! Vi prego, potete aiutarmi?
Disse portando le braccia all'altezza del petto ed incrociando le dita tra loro in segno di supplica e preghiera.

Questa donna sembra veramente disperata! Disse tra sé la piccola serpina.

Ma certo che possiamo. Cosa ti è successo? Disse subito il Delfino in tono stranamente fin troppo dolce e premuroso.

Piccolo sguardo leggermente curioso al ragazzino poi tornò ai suoi pensieri.

Certo non potrei mai negare il mio aiuto...anche se resto diffidente. Pensò Jane.

Come mai ti serve il nostro aiuto? Chiese poi gentilmente alla donna.

Il mio prezioso medaglione è finito in fondo a questo Lago, e a nulla servono le mie suppliche agli spiriti egoisti e cattivi dell'acqua per riaverlo indietro. Forse voi, che siete maghi, potete riuscire dove io ho fallito?

Spiriti egoisti e cattivi??!! Ma cosa...?! Possibile che tu sia semplicemente un'umana, una babbana, che non possegga una bacchetta o le capacità per riprenderti quel medaglione?! Guardiano.... Cos'hai in mente?! Pensò velocemente JaneYue, spalancando gli occhi inizialmente ed inarcando il sopracciglio destro poi. Dal comportamento dei suoi compagni, capì che nessuno di loro aveva avuto le sue perplessità, sembravano fidarsi di quella donna.

Forse sto esagerando...Forse dovrei fidarmi anch'io...No, Jane! Ricorda: La prudenza non è mai troppa!! Piccoli dubbi nella mente della piccola.

Oss Sensei! Mormorò a bassissima voce a sé stessa ricordando le parole del suo mentore.

Intanto Jorge riprese a parlare con la donna.
Spiritelli egoisti e cattivi? Sicura che non sono solo dispettosi?  Tu vuoi il medaglione e loro per dispetto non te lo danno?  Perché non provi a cantare una melodia dolce e gioiosa? Così loro si incuriosiscono, per vedere cosa ti rende felice vengono fuori dal lago con il tuo medaglione e io provo a rubarglielo?

Tipetti dispettosi! Pensò sarcastica. Pero' l'idea della melodia dolce e gioiosa poteva anche essere buona.. Il rubare il medaglione dalle loro grinfie lo era meno..Si trattava sempre di creature magiche! Inoltre non potevamo essere certi che uscissero allo scoperto portandosi il medaglione appresso!...

Elisabeth prese parola.

Mi dispiace moltissimo, per il tuo medaglione, deve essere un oggetto molto speciale se stai cercando di fartelo restituire dagli spiritelli del Lago da chissà quanto tempo.
Non mi sono ancora presentata io sono Elisabeth e sarei felice di aiutarti a farti riavere il tuo medaglione, approposito tu come ti chiami? 

Anche Peter parve voler imitare la serpina e si presentò Piacere...io mi chiamo Peter... Poi fece un passo indietro e si sedette Anche io voglio aiutarla! Disse convinto. Sempre...se voi siete d'accordo... Affermò con meno convinzione ed in evidente imbarazzo per ciò che era accaduto prima.

Jane l'osservò mentre prima tirò fuori il libro di incantesimi poi chiuse gli occhi come voler fare mente locale e ricordarsi qualcosa d'importante. Non me li ricordo tutti a memoria, ma potrebbe esserci un incanto utile a questa situazione... Disse rivolgendosi a Jorge ed Elisabeth.
Potrebbe essere un'idea nel caso in cui Jorge non riuscisse a prenderlo dagli spiritelli... Concluse in modo saggio.

La sua concasata riprese
Però abbiamo bisogno di qualche informazione in più, come puoi vedere noi siamo solo dei bambini e non siamo maghi molto esperti, di incantesimi ne conosciamo pochi, però saremo o almeno io sarò felice di mettere a tua disposizione quel poco che ho imparato quest’anno 
Ci hai detto che gli spiritelli cattivi del lago ti hanno rubato il tuo medaglione, ma, perché te l’anno rubato è magico? 

Ecco, finalmente una domanda saggia! Grande Eli! Pensò sorridendo compiaciuta ed allo stesso tempo annuendo Jane, guardando la sua concasata.

Jorge ti ha proposto di cantare una canzone allegra, per far affiorare in superficie gli spiritelli, potrebbe funzionare come tattica  Però ci devi descrivere come sono fatti gli spiritelli del Lago e come è fatto il tuo medaglione, chissà magari potremmo riuscire appellandolo a farlo tornare in superficie, così potresti tornare a sorridere. 

Vero, ci sarebbe utile una descrizione. Aggiunse la serpina sempre molto gentilmente ma distaccata. L'amica non le sembrò tanto convinta sull'essere d'accordo con l'idea del Delfino, le sembrò più un commento sarcastico ma non poteva esserne certa.

Cappie intanto si avvicinò alle sponde del Lago pensierosa
Jorge credo che la tua sia una pessima idea. Non dobbiamo abbassarci allo stesso livello degli spiritelli e poi cosa succederebbe se tu fallissi e loro sparissero ancora di più nelle profondità del lago? O peggio, potrebbero farti del male per vendicarsi e io questo non me lo perdonerei mai. Meglio cercare un'altra soluzione...

Detto ciò, l'amica immerse la manina libera dalla bacchetta nelle acque del Lago ed usandola come coppetta ne sorseggiò un po'.. Sembrava esserne soddisfatta. Infatti ripeté l'operazione per un altro paio di volte. Poi la Tassina si batté improvvisamente la mano sulla fronte, come se avesse dimenticato o tralasciato qualcosa di scontato.

Sono proprio una stupida! Una completa idiota! Ellie, JaneYue, vi prego ditemi che avete portato con voi il fischietto che ci ha regalato questa mattina la piovra! Io l'ho lasciato nel mio dormitorio! Oh ma si può essere così...così...

Jane spalancò gli occhi Giusto! Il fischietto! Dunque.. non ricordava se l'avesse preso. Così cominciò a tastarsi le tasche. Aveva pensato di metterlo in una delle tasche della cintura insieme alle pozioni ed al pugnale... Panico! E se...il Guardiano l'avesse privata anche del prezioso regalo della Piovra?! Invece per fortuna, il Guardiano non le aveva lasciato solo la cintura “vuota” ma anche il prezioso fischietto! Ok, era piccolo ma possibile che se ne fosse quasi dimenticata?! Lo prese delicatamente e l'osservò chiedendosi come avesse fatto a non pensarci prima e soprattutto come mai avesse quasi dimenticato di averlo portato!

Cappie intanto, mise gli altri al corrente di come le tre streghette eravano entrate in possesso di quei fischietti quella mattina sulle Rive del Lago.

D'accordo ragazzi, ecco il mio piano: questa mattina io, Ellie e JaneYue abbiamo ottenuto un regalo dalla Piovra che vive nel lago. Non chiedetemi come, è una storia troppo lunga, il punto è che questo fischietto è in grado di chiamare in nostro aiuto le creature marine...voglio provare a fare un incantesimo di Appello per portare qui il mio fischietto. Ce la metterò tutta promesso! Ethan, JaneYue, per favore voi intanto pensate ad un' alternativa nel caso io non riesca a farcela


Chi altri è d’accordo ad aiutare la bella signora?   Ma soprattutto cosa proponete di fare per riprenderci il medaglione? Qualsiasi idea è bene accetta . Disse infine Elisabeth.

ACCIO FISCHIETTO!

Cappie aveva tutta l'intenzione di appellare il suo fischietto dal dormitorio, sembrava non essersi minimamente accorta che Jane avesse il suo con sé. Non fece in tempo a fermarla, così nell'attesa di capire se l'appello fosse riuscito o meno, le disse

Cappie.. Io ho portato il mio. Le si avvicinò e glielo porse spiegandosi L'idea è stata tua, perciò se non dovesse aver funzionato l'appello, puoi usare il mio. Affermò convinta e sorridendo all'amica. Poi si rivolse ad Elisabeth.

Eli, credo che l'idea di Cappie di usare il fischietto sia ottima. Magari in questo Lago è presente qualche creatura acquatica in grado di aiutarci oltre agli spiritelli cattivi! Oppure il fischio potrebbe calmarli?! In ogni caso, resta l'azione meno rischiosa, a meno che qualcuno di noi, non voglia farsi un bel bagno e tuffarsi o come ha detto Jorge. Guardò tutti, il suo sguardo restò infine su Peter. Hai trovato qualche incantesimo che possa esserci utile oltre all'appello?!

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Messaggioda Ethan Travis » 02/10/2012, 16:31

Conoscere quella gentile creatura dei boschi, fare amicizia con lei e attendere soltanto che si potessero scegliere le prove da seguire fu il primo passo effettuato in quella lunga avventura notturna.
I ragazzi, o forse meglio dire ancora i bambini, facevano quasi fatica a credere a quante meraviglie potesse concedere la magia e per certi versi forse coloro i quali possedevano derivazione babbana si trovavano in uno stato di stupore ancor più grande, o almeno, questo valeva per Ethan Travis Fox, il Grifondoro impegnato a guardare intorno a se ogni dettaglio come a volerlo imprimere a forza tra i suoi pensieri, un tesoro importante e inestimabile da consegnare ai suoi ricordi per tutta la sua vita appena iniziata e già così ricca di avventure.
Presero quindi a camminare ed ognuno di loro rappresentava un lato dei grandi che un giorno sarebbero stati: c'era Peter, il cauto, Jorge, l'impulsivo, JaneYue, l'avventuriera, Caroline Priscilla, la socievole e arguta ed infine Elisabeth, la carina ma letale.
Lui non si sarebbe mai potuto inserire in uno di quei contesti, non poteva di certo affibbiarsi da solo degli aggettivi, ma nonostante questo proseguiva comunque a studiare intorno a se quella compagnia, individuando in tutti loro dei tratti specifici che li rendevano unici ed interessanti.
Scelsero la strada dalla quale proveniva un suono che purtroppo il bambino non aveva ascoltato, ponendolo ultimo in fila per via della sua altezza, così Travis non fece un fiato e seguì quanto dettogli, in fondo se era utile per essere più sicuri perché non accettare?
Ad un tratto però, ecco che in lontananza quella voce prima così flebile da risultare impercettibile, adesso si fece molto più chiara, accostandosi anche all'immagine di una creatura che, riversa triste sulla sponda di una superficie d'acqua, si disperava per qualcosa che era ancora ignota ai piccoli maghi.

Oh, bambini!
Che fortuna avervi incontrato!
Vi prego, potete aiutarmi?


Ma certo che possiamo.
Cosa ti è successo?


Aggiunse immediatamente Jorge Alvares, atteggiandosi ad un leader che non era, ma forse per la semplice impulsività che poco prima anche Ethan gli aveva messo come caratteristica peculiare.
Quel gesto non piacque molto al bambino, ma decise per quella volta di non dire nulla, sopratutto perché anche lui era volenteroso di dare una mano ed in più il delfino in questione poteva anche aver risposto di getto per via del suo buon cuore, quindi forse era da ritenersi quello un pregio ulteriore per il portoghese.

Faremo del nostro meglio signorina!
Come ti chiami? Io sono Ethan!


Come al solito il bambino non perse occasione per cercare di fare una nuova conoscenza, ponendo avanti le buone maniere presentandosi e chiedendo per curiosità alla creatura quale fosse il suo nome, sperando davvero in una risposta, soffermandosi comunque sulle sue successive parole che resero chiara la motivazione della propria tristezza, angoscia e dolore.

Il mio prezioso medaglione è finito in fondo a questo Lago, e a nulla servono le mie suppliche agli spiriti egoisti e cattivi dell'acqua per riaverlo indietro.
Forse voi, che siete maghi, potete riuscire dove io ho fallito?


Ci hai detto che gli spiritelli cattivi del lago ti hanno rubato il tuo medaglione, ma, perché te l’anno rubato è magico?
Jorge ti ha proposto di cantare una canzone allegra, per far affiorare in superficie gli spiritelli, potrebbe funzionare come tattica


Anche io voglio aiutarla!
Sempre... Se voi siete d'accordo...
Non me li ricordo tutti a memoria, ma potrebbe esserci un incanto utile a questa situazione...
Potrebbe essere un'idea nel caso in cui Jorge non riuscisse a prenderlo dagli spiritelli...


A quel proposito, l'idea di Peter di cercare una soluzione in un incantesimo conosciuto venne accolta immediatamente da Caroline Priscilla, che ebbe il lampo di genio.
Non voleva sfruttare un incantesimo di appello per portare a se il medaglione, anche perché forse non sarebbe servito, ma a quanto pareva lei possedeva un oggetto che era certa che avrebbe aiutato tutti a risolvere il problema, così, incitando i rimanenti bambini a pensare ad una idea alternativa, tirò fuori la bacchetta iniziando a concentrarsi per far arrivare a se una sorta di fischietto che però, stranamente, JaneYue diceva di possedere già con se.
La bambina orientale aspettò che Caroline concludesse il suo tentativo, prima di farle presente la cosa, ma nel frattempo, era adesso premura di Ethan pensare a qualcos'altro per aiutare la creatura vicino all'acqua, per quanto la cosa più spontanea e normale che gli veniva in mente era proprio quella che prendeva meno in considerazione l'idea di sfruttare la magia.

D'accordo ragazzi, ecco il mio piano: questa mattina io, Ellie e JaneYue abbiamo ottenuto un regalo dalla Piovra che vive nel lago. Non chiedetemi come, è una storia troppo lunga, il punto è che questo fischietto è in grado di chiamare in nostro aiuto le creature marine...voglio provare a fare un incantesimo di Appello per portare qui il mio fischietto. Ce la metterò tutta promesso! Ethan, JaneYue, per favore voi intanto pensate ad un' alternativa nel caso io non riesca a farcela

Cappie.. Io ho portato il mio.
L'idea è stata tua, perciò se non dovesse aver funzionato l'appello, puoi usare il mio.


Signorina, mi scusi tanto ma... Lei sa per caso se è molto profondo qui?
Perché se non lo è tanto, posso provare ad andare a prenderglielo io il suo tesoro...
Ovviamente se i miei amici non hanno trovato adesso adesso una soluzione migliore!
Vedrà che andrà tutto bene, e se proprio non dovessimo farcela... Beh, vorrà dire che gliene comprerò uno io di ciondolo e la prossima volta glielo porto e glielo regalo!
... Uhm, sempre se mi dice poi dove posso trovarla, perché fino ad oggi io questo posto non lo avevo mai notato...


Disse infine Ethan, facendo qualche passo avanti in direzione della bella creatura, sorridendole tranquillo per cercare di trasmettere anche a lei quella stessa tranquillità che tutto sarebbe poi andato per il meglio.
In caso contrario sennò, il bambino era pronto a darsi da fare per regalare un oggetto simile alla ragazza, un oggetto che sicuramente non avrebbe avuto importanza o poteri come quello perso, ma cosa ne poteva sapere un dodicenne?
Lui desiderava solo farla stare meglio e su di morale, niente di più, e per far ciò doveva pensare ad ogni eventualità e come risolverla.
Mentre quindi tutti quanti pensavano ad un modo diverso da quello più "fisico" proposto in extremis da Travis, quest'ultimo dunque si metteva seduto sull'erba ed iniziava a portare le mani all'allacciatura delle scarpe, pronto a darsi da fare qualora lei avesse detto lui che non era così profondo ed in più se fosse saltato fuori che non c'era davvero nulla di più utile che il semplice tuffo con relativo tentativo di recupero.

Quando volete e se volete, io ci provo!
Signorina, nel caso mi saprebbe indicare più o meno a che altezza dovrebbe trovarsi in fondo il medaglione?


Così, non rimaneva altro che aspettare e vedere come sarebbe andata a finire e se il gruppo avesse trovato o meno una maniera per recuperare il prezioso tesoro adesso sul fondo del lago, altrimenti per Ethan sarebbe stata... Apnea!

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Non sapendo se fosse servito o meno o a quale abilità legarlo, ho tirato comunque il dado da 20 con risultato 12!
Spero di aver fatto bene! ^^
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Messaggioda Monique » 02/10/2012, 17:35

Di una cosa si poteva essere certi: che fosse per compassione, per gentilezza o per dovere, tutti i bambini si erano dimostrati pronti e propensi a voler aiutare la donna misteriosa, ciascuno a modo suo ovviamente.
Così JORGE, il primo dei sei a rivolgersi alla figura bellissima e triste, le propose di cantare una canzone gioiosa, come stratagemma – pur non condiviso dagli altri – per invogliare gli spiritelli cattivi ad uscire dal lago per poter prendere loro il medaglione rubato.
ELISABETH, la seconda e più “forzata” forse ad aiutare la signora perché considerata la loro prima prova, si avvicinò a lei e chiese il suo nome, un po’ come fece il Grifondoro subito dopo di lei, prima di attuare una qualsiasi strategia.


Mi chiamo Marhjane, bella bambina dai capelli dorati.
Sono felice di conoscerti.


Ci hai detto che gli spiritelli cattivi del lago ti hanno rubato il tuo medaglione, ma, perché te l’hanno rubato è magico?

Affatto, il medaglione che tanto mi è caro non ha alcun potere.
Ma vedi, Elisabeth, a volte gli esseri viventi sono egoisti ed invidiosi, al punto da prendere con la forza ciò che appartiene a qualcun altro senza alcun rispetto per quest’ultimo. Ricorda, è importante rispettare sempre il prossimo, anche quando ha qualcosa che vorremmo, anche quando pensiamo che non si meriti nulla di ciò che ha: gli spiritelli questo non lo capiscono, ed ora io sono così triste…


La signora di nome Marhjane tornò a specchiarsi sulla superficie dell’acqua, il bel volto spento da quell’espressione triste che straziava il cuore solo a guardarlo.


Però ci devi descrivere come sono fatti gli spiritelli del Lago e come è fatto il tuo medaglione, chissà magari potremmo riuscire appellandolo a farlo tornare in superficie, così potresti tornare a sorridere.

Incorporeo è il loro aspetto, poiché quando mi sono sporta verso il lago per bere, col medaglione al collo, una mano fatta d’acqua è comparsa dalla superficie e me l’ha strappato via. Il mio prezioso tesoro ha una collana fatta di corde rosa e beige, ed il medaglione è circolare, lavorato come fosse un piccolo mosaico, con un brillante color dell’ambra al centro.


Rispose la donna, tornando a guardare la piccola Serpeverde con sguardo tanto intenso che sembrava quasi potesse leggerle dentro.
Anche PETER decise di volerla aiutare, affidandosi da buon Corvonero al libro di Incantesimi che si era portato appresso nella speranza di trovare qualche buono spunto per risolvere la situazione.
La Tassorosso CAROLINE PRISCILLA sembrò avere una sorta d’illuminazione per la quale tentò un Incantesimo di Appello che potesse farle arrivare tra le mani il Fischietto Marino, dono della Piovra Gigante conosciuta quella mattina.
La Serpeverde JANEYUE parve avere la soluzione a portata di mano, ovvero il Fischietto Marino che l’amica Cappie aveva tentato di appellare, ma forse il Guardiano si divertiva a prenderla in giro perché, con uno schiocco di dita che la bambina non poté certo vedere, l’oggetto scomparve dalle sua presa, lasciandola così a mani vuote: che fosse un messaggio speciale per la bambina, o che magari il Guardiano misterioso potesse volerla mettere più alla prova degli altri? Nulla era dato saperle al momento.
Il Grifondoro ETHAN TRAVIS, infine, propose una soluzione molto più fisica per aiutare la donna bellissima e triste, ovvero tuffarsi per andare a recuperare il medaglione sotto la superficie dell’acqua.
Ognuno dei sei, insomma, aveva deciso di aiutare a modo suo Marhjane, basandosi sull’ingegno, sulla creatività, sulla strategia, sulla prestanza fisica, su doti quindi che ritenevano essenziali per poter portare a termine con successo il loro scopo: aiutare la donna misteriosa. CAROLINE PRISCILLA fu la prima ad ottenere un risultato, poiché grazie alla riuscita del suo incantesimo il Fischietto Marino finì tra le sue mani: qualora la Tassetta avesse deciso di usarlo, dalla superficie dell’acqua sarebbe lentamente comparsa una figura dall’aspetto alquanto singolare, che avrebbe puntato lo sguardo sulla bambina con espressione incuriosita.


Immagine


In risposta al richiamo dell’acqua, mi presento: sono Carenna, Prima Sirena Acquatica dell’Est.
Perché mi hai chiamata?


Le avrebbe chiesto, attendendo le istruzioni di colei che aveva richiesto la sua presenza.
Ma mentre Cappie si sarebbe così ritrovata a dover spiegare a Carenna il perché fosse stata chiamata in loro aiuto, i suoi cinque compagni di avventura si sarebbero improvvisamente ritrovati circondati da altrettante piccole creature dall’aria alquanto malefica.


Immagine


Sono gli gnomi del Lago, creature molto dispettose!
Fate attenzione bambini!


Avrebbe detto loro Marhjane, che non essendo provvista di capacità magiche o di eventuali armi non si sarebbe mai potuta difendere: ognuno dei cinque gnomi si posizionò di fronte ad un bambino, fatta eccezione per CAROLINE PRISCILLA che venne lasciata libera di poter chiedere aiuto alla Sirena Acquatica dell’Est.
Non ci sarebbe stato modo, per i cinque giovani maghi, di parlare con gli gnomi e convincerli a non dare loro fastidio, poiché questi erano evidentemente pronti ad attaccarli: c’era solo una cosa, quindi, che i bambini potevano fare… combattere.


:arrow:
Spoiler:
JaneYue, mi dispiace far intendere che il Guardiano se la prenda sempre con te ma ho scritto chiaramente nel mio primo post – e cito testualmente, perché non si dica che le cose non sono scritte nero su bianco: “Vi ricordo di descrivere all'interno del vostro post di apertura cosa il vostro personaggio ha con sé: ciò che non verrà esplicitamente indicato all'interno del post, non potrà essere utilizzato successivamente.
Ora, io capisco che la giocata masterata al Lago è finita dopo rispetto all’inizio della Quest e che quindi né tu, né Cappie, né Elisabeth avete avuto modo di descrivere nell’elenco degli oggetti anche il fischietto… ma siccome non vi vieto certo di riprendervi in gioco gli oggetti che vi siete lasciati in dormitorio (vedi azione di Caroline Priscilla), vi chiedo cortesemente un poco di attenzione e collaborazione di modo che io possa effettuare la Quest nel modo più fluido e sereno possibile, perché alla fine vorrei divertirvi proprio come (spero) stiate facendo voi.
Detto questo, capitolo chiuso e cerchiamo di andare avanti.
Turnazione: Caroline Priscilla, Ethan Travis, JaneYue, Peter, Elisabeth, Jorge.
Ognuno di voi tranne Cappie tiri il d20 sommando al suo risultato il proprio valore di Capacità Magica, e riporti nel suo post l’Incantesimo che vuole usare contro il proprio gnomo.
Cappie dovrà invece tirare il d20 e sommare al risultato il proprio valore di Elaborazione: se il totale risulterà uguale o maggiore di 12, riuscirà a convincere subito Carenna ad aiutarla.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 02/10/2012, 19:12

[Interno Labirinto]


Aveva appena lanciato il suo incantesimo, troppo concentrata a far si che funzionasse per ascoltare le parole dei suoi compagni. Ad un certo punto, una voce accanto a lei sembrò riscuoterla dal profondo isolamento mentale in cui era caduta, per farla ritornare alla realtà.

Cappie.. Io ho portato il mio. L'idea è stata tua, perciò se non dovesse aver funzionato l'appello, puoi usare il mio

Era la voce di JaneYue! La giovane strega l'ascoltò, ma non abbassò la sua bacchetta: ormai l'incantesimo era stato lanciato e voleva vedere se davvero sarebbe riuscita ad appellare il suo fischietto fino all'interno del Labirinto. Non dovette attendere molto: dopo pochi secondi, la bambina vide qualcosa sfrecciare sotto quel cielo blu notte, andando a posarsi sulla sua mano, tesa ad accogliere il prezioso oggetto. Era un fischietto color argento, con delicate sfumature verde-acqua. All'estremità, Cappie vi aveva legato un piccolo cordoncino di cuoio nero, in maniera da poterlo mettere al collo ed evitare di perderlo. Un enorme sorriso si aprì sul volto della tassetta, che si rivolse all'amica JaneYue per risponderle finalmente

Jane! Hai visto? Ce l'ho fatta! In ogni caso, potevi dirmelo prima che ce l'avevi già il fischietto! Mi sarei risparmiata la fatica di appellarlo dal castello fin qui...uhm...speriamo che non abbia sfondato qualche finestra...be', almeno se la Vireau mi esaminerà sugli Incantesimi d'Appello, sono sicura che prenderò un bel voto!- disse contenta, scherzando come al suo solito. Intanto ascoltò la personale soluzione che stava proponendo Ethan Travis per aiutare Marhjane.

Signorina, mi scusi tanto ma... Lei sa per caso se è molto profondo qui?
Perché se non lo è tanto, posso provare ad andare a prenderglielo io il suo tesoro...
Ovviamente se i miei amici non hanno trovato adesso adesso una soluzione migliore!
Vedrà che andrà tutto bene, e se proprio non dovessimo farcela... Beh, vorrà dire che gliene comprerò uno io di ciondolo e la prossima volta glielo porto e glielo regalo!
... Uhm, sempre se mi dice poi dove posso trovarla, perché fino ad oggi io questo posto non lo avevo mai notato...


Ethan aveva davvero un buon cuore. Ma era anche troppo ingenuo. Come poteva pensare di riuscire a trovare il medaglione al centro di quelle acque? Be', si, lui era alto, molto alto, ma la bambina dubitava che la sua altezza fosse abbastanza per coprire l'intera profondità del lago. Sperava comunque di non doverlo costringere a fare una cosa del genere, anche perchè se gli spiriti erano incorporei, come aveva detto la donna, non li avrebbe visti arrivare nel caso avessero cercato di attaccarlo. No la cosa migliore era provare a vedere se quel fischietto funzionasse veramente!

Quando volete e se volete, io ci provo!
Signorina, nel caso mi saprebbe indicare più o meno a che altezza dovrebbe trovarsi in fondo il medaglione?


Aspetta Ethan! Non facciamo cose troppo avventate. Non sai come potrebbero reagire gli spiriti dell'acqua a vedere un intruso entrare nel loro territorio e con intenzioni non tanto amichevoli. Almeno per loro. Proviamo a vedere se i nostri fischietti funzionano, prima...e, in caso di fallimento, penseremo ad un piano B. Quindi riallacciati le scarpe e tieni sempre pronta la bacchetta...non si sa mai cosa potrebbe accadere!- disse la bambina, rivolgendogli un sorriso amichevole ma con un tono di voce serio: non voleva che qualcuno dei suoi compagni si facesse male. Anche perchè non aveva la benchè minima conoscenza di base di cure medimagiche!- Marhjane...posso chiamarti Marhjane vero?...Scusami se non mi sono presentata, comunque io sono Cappie...senti, cerca di tenerti lontana dal lago, d'accordo? Cercheremo di aiutarti, tranquilla!- Dopo la giovane strega si rivolse nuovamente a JaneYue- Sei pronta? Ok, allora proviamo a suonare insieme! Ehi, aspetta un momento...dov'è il tuo fischietto Jane?- chiese sbalordita. Era sicura di averlo visto in mano alla serpina solo qualche secondo prima e un attimo dopo era scomparso. Che fosse tutta opera del Guardiano? Forse, per questa prova, sono io quella presa sotto esame...forse il Guardiano non vuole che qualcuno mi aiuti...va bene! Ce la metterò tutta!- Un lampo di sfida brillò negli occhi della piccola Tassorosso, mentre cercava di consolare l'amica- Stai tranquilla Jane! Sono convinta che c'è un motivo per cui è sparito...magari devo essere io sola ad affrontare questa prova! Comunque, sono sicura che riapparirà!- disse, per poi allontanarsi e posizionarsi proprio di fronte alle rive del laghetto.
La bambina si voltò, il fischietto pronto in mano, il cordoncino ad esso legato che le incorniciava largamente il collo. Guardò uno ad uno i suoi compagni, JaneYue, Ethan, ma anche Jorge, Elisabeth e Peter, cercando in loro sguardi di approvazione.

Allora...se voi siete d'accordo...io proverei...

Detto questo, la giovane strega si portò con la sinistra il fischietto alle labbra, mentre la destra stringeva la sua preziosa bacchetta, un'alleata indispensabile in quell'impresa. Soffiò con decisione, sentendo fuoriuscire da quello strumento un suono molto acuto, estremamente acuto: la prima cosa a cui pensò la bambina fu uno di quei documentari babbani sulle balene...ma si! Le ricordava il canto delle balene! La piccola non ebbe il tempo di soffermarsi molto su quel pensiero: subito, dalla superficie dell'acqua, uscì fuori una creatura che la tassetta non aveva mai visto. La creatura in questione puntò il suo sguardo dritto sulla giovane strega, che si sentì a disagio e un po' imbarazzata: era riuscita nel suo intento di chiamare qualcuno, ma ora? Cosa doveva fare? La risposta non tardò molto a venire.

In risposta al richiamo dell’acqua, mi presento: sono Carenna, Prima Sirena Acquatica dell’Est.
Perché mi hai chiamata?


Wooow...almeno sono in grado di capirla! Bene! Diamoci da fare!
Ehm...Mi presento: sono Cappie, colei...che ha richiesto il tuo aiuto...- non sapeva bene come avrebbe dovuto rivolgersi alla sirena, tuttavia sospettava che un linguaggio simile al suo l'avrebbe resa, forse, molto più propensa a darle una mano con quella missione. La bambina stava per aprire bocca, quando si rese conto, dall'avvertimento di Marhjane, che i suoi amici erano nei guai: cinque gnomi del Lago, infatti, erano apparsi di fronte a ognuno di loro e sembrava non avessero intenzioni alquanto pacifiche. Cappie sbiancò: cosa avrebbe dovuto fare ora? Correre in loro aiuto e lasciare lì la sirena (cosa che probabilmente l'avrebbe offesa) o cercare di convincere Carenna ad aiutarla, ed anche in fretta, e poi correre a dare man forte al resto del gruppo? In pochi secondi, Cappie analizzò la situazione: sapeva perfettamente che Elisabeth, JaneYue e Jorge erano capacissimi di cavarsela da soli. Non conosceva bene Ethan e Peter, ma in fondo doveva dar fiducia anche a loro. Se si fossero trovati veramente in difficoltà, avrebbe mollato tutto e sarebbe corsa in loro aiuto.
Ragazzi cercate di resistere!- riuscì solo a dire, non poteva perdere altro tempo ora, temeva che la sirena non avesse una grande pazienza.

Perdonami Carenna, Prima Sirena Acquatica dell'Est...- Ehi, sono riuscta a pronunciare il suo nome per intero senza sbagliare! Bene, continua così!- Io e i miei compagni abbiamo bisogno del tuo aiuto. Una nostra amica è stata derubata del suo prezioso medaglione dagli spiriti dell'acqua. Potresti convincerli a restituircelo?- Sebbene fosse leggendaria la sua parlantina veloce, questa volta la bambina era riuscita a trattenersi: l'idea che un suo errore potesse mettere ancora più in difficoltà i suoi amici l'aveva spinta a parlare con estrema calma e scandendo bene le parole...come se stesse pronunciando le parole di un incantesimo. La bambina guardò speranzosa la creatura marina, lanciando ogni tanto con la coda dell'occhio uno sguardo ai suoi compagni, cercando di capire come stavano messi.
Per favore...aiutaci...- aggiunse dopo, attendendo la risposta di Carenna...(d20: 13 + Elaborazione: 1 = 14)


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