[handwriting]Io invece non vogl...prendo il Telum Exterminatore!
Fissò Cappie un po' stranita per quella che sembrava essere un'inversione di rotta bella e buona, ma soprattutto immediata, in grado di stupire la stessa O'Neill: non che a Victoria importasse qualcosa del tipo d'incanto scelto -ognuno poteva chiedere quello che preferiva- era stata l'espressione della Tassorosso a farla stranire un poco. Anche se, a dire il vero, di cose capaci di stranire la Dragargenteo sembravano essercene diverse... come le reazioni del suo corpo, ad esempio: all'improvviso, infatti, il cuore iniziò a battere in modo un po' strano, o meglio, ad echeggiare contro la cassa toracica in modo bizzarro, come se battesse ogni volta per due; anche le mani e i piedi, intercambiandosi, le davano da pensare, più che altro perché cominciavano a formicolare nello stesso modo di quando un arto si addormentava. Non è che tutto ciò le facesse male, era solo fastidioso, ma considerava abbastanza probabile -Perspicacia: 13- che quelle reazioni fossero dovute alla sfera di Trama che l'Alchimista le aveva lanciato contro: forse avrebbe dovuto ascoltare Jorge e non avvicinarsi a lui, anche se era una cosa che non avrebbe ammesso mai, ma in ogni caso non voleva assolutamente preoccupare gli altri -Cappie soprattutto- e fu per questo che tentò di dissimulare le sensazioni provate ostentando -Tiro su Talento (Arte): 17- un'aria serena, per quanto sereni si potesse essere in quella situazione. Dopo che anche Brianna ed Alvares ebbero fatto le loro scelte a livello di incantesimi, Victoria ne approfittò per chiedere al "padre" qualche informazione sulla palletta rosa che l'aveva seguita fino a quel momento.
Oh... Guarda un po', non l'avevo vista! Ciao piccolina! Sì, la creai io tanto tempo fa ma, scusami, non ti ricordi? Doveva essere il tuo regalo di compleanno!
Ah... ehm... beh... ecco... coff coff...
... Forse non sono riuscito più a donartela perché sono stato catturato prima, perdonami amore di papà...
'Fiiiiiuuuu, meno male che ha fatto tutto da solo!' -pensò la Randall, decisamente sollevata.
Si chiama Kirby, l'ho creata io alchemicamente, è una turista nata, le piace esplorare luoghi nuovi! Ha una preparazione innata e spropositata per quanto riguarda la Storia e la Geografia, sia babbana che magica.
Kirby, eh? Beh, almeno ora so quale sia il suo nome... -mormorò l'americana, osservandola con maggiore attenzione: un regalo per la figlia dell'Alchimista, un'altra cosa che non avrebbe dovuto ricevere e che invece, ne aveva come la sensazione, si era ormai legata a lei.
... Evidentemente Donald deve averla messa come nucleo energetico ad una delle porte/trappola, quel dannato assistente! Per comunicare basta che parli normalmente, ma devi sempre chiamarla per nome prima, altrimenti non capisce che ti stai rivolgendo a lei. Quando invece desideri che risponda a dei tuoi quesiti, basta che lo fai presente e lei assumerà una forma particolare! Sta' a vedere! ... Kirby! Devi rispondermi a delle domande!
Porca... -sbottò la bionda, presa in contropiede dalla palletta rosa che corse fin dall'Alchimista e iniziò a roteare sul posto così da diventare una sfera di cristallo come quella che usavano i Divinanti sia nel mondo magico che in quello babbano, anche se difficilmente ne aveva mai vista una di quel colore.
Bene, a questo punto non dovrai far altro che prendere la sfera e interpellarla. Le risposte appariranno sotto forma di lettere magiche sopra di essa! ... Kirby, dimmi un po', ti piace stare in compagnia di questa ragazza?
E come immaginava, il destino suo e della palletta... d'accordo, di Kirby, erano ormai legati, ipotesi confermata dalla risposta entusiasta della creaturina che, a quanto sembrava, almeno le sarebbe stata utile per superare gli esami sia magici che babbani in Storia e Geografia, vista la sua cultura enciclopedica in queste materie.
Visto? Ecco a te! Quando vuoi che torni normale basta che glielo dici, sempre chiamandola prima!
Mentre era il turno di Cappie di chiedere spiegazioni per Ermes, com'era giusto che fosse, Victoria provò a comunicare con Kirby, parlando sottovoce così da non disturbare gli altri.
Come... ah, no, giusto. Kirby -perché prima doveva chiamarla per nome- come ti senti? Hai... hai fame? -in effetti avrebbe dovuto chiedere all'Alchimista cosa mangiasse... ma visto come si era ingoiata l'acido del ragno, e con quale soddisfazione poi, probabilmente non aveva così torto ad ipotizzare che qualsiasi cosa, pietre comprese, le sarebbe andato bene- Kirby, puoi tornare normale, per favore? -le domandò ancora alla fine della sua risposta, perché tanto aveva capito che se si fosse messa a camminare, lei l'avrebbe seguita in automatico.
Signore mi scusi, lei per caso sa anche cosa fosse quella medusa trasparente con gli occhi rossi e un cervello enorme che il suo Assistente aveva messo a difesa di una delle chiavi? E che effetti avevano i suoi tentacoli?
Quella domanda la incuriosì, perché a quanto aveva capito da Jorge, la medusa l'aveva mandato in uno stato piuttosto confusionale, quasi in tilt, al punto da non riuscire più a ragionare lucidamente... forse per questo c'era un rimedio, o forse, semplicemente, gli sarebbe bastato uscire di lì per tornare come prima.
Medusa... Medusa... Ah sì sì, adesso ricordo! È uno dei primi esperimenti ben riusciti di Donald, quando ancora riuscivo a controllarlo. Deve averla messa a difesa di una delle chiavi, sicuramente.
Oh sì, e che difesa... -mormorò Victoria che, come il Delfino, aveva affrontato le sue prove.
Il suo potere era quello di aspirare le facoltà cognitive delle persone oppure potenziarle in base ad un criterio di merito. Non so però dirti altro, mi dispiace moltissimo...
Per questo si era sentita più intelligente quando era uscita di lì, avendo risposto bene ai tre indovinelli evidentemente la medusa l'aveva premiata! ... però... ... allora ad Jorge aveva solo aspirato un poco le facoltà cognitive? Perché non è che la Randall fosse diventata chissà quanto più intelligente, giusto un poco, perciò si poteva ipotizzare che lo stesso quantitativo fosse stato preso dal Delfino: ma se così fosse stato... allora cosa c'entrava il sentirsi confuso o incapace di ragionare lucidamente? Spostò lentamente lo sguardo sul portoghese e poi su Cappie, in silenzio: durante quell'incubo, tranne che nei primi momenti, lei e la Tassorosso si erano sorprendentemente trovate in gran sintonia... stava pensando anche lei la stessa cosa che rimbombava nella mente della Draghessa, e cioè che la reazione mostrata da Alvares fosse davvero troppo esagerata rispetto a ciò che, basandosi sulla propria esperienza personale, gli era effettivamente successo?
'Sei stato solo enormemente melodrammatico... o ci hai prese per il culo?' -quello era l'interrogativo che assillava la mente della bionda, interrogativo che però non poté impegnarla ancora per molto visto che, poco dopo, l'Alchimista sembrò avere un altro regalo per lei... no, anzi, per Corinne.
Corinne, bambina mia... Prima mi hai detto che hai trovato un uovo durante la tua esplorazione. Probabilmente quell'uovo contiene una creatura benevola come Kirby o come Ermes. Non si può però sapere né quando né come si schiuderà, però ti prego, affidalo a qualcuno che possa prendersene davvero cura con affetto.
In realtà Victoria aveva già pensato di non tenerlo per sé, ipotizzando di avere già Kirby di cui occuparsi... ma a chi avrebbe mai potuto affidare quell'uovo? O meglio, di chi si poteva fidare al punto da consegnarlo ed essere sicura che fosse in buone mani?
Pur essendo creati, quegli esseri sanno davvero voler bene, te lo assicuro... E poi... Ecco, vorrei che ti occupassi anche di questo già che ci sei!
Un... un altro?! -domandò la bionda, spalancando gli occhi con aria incredula.
... Prendilo e non aver paura, non pesa tanto!
O-Okay... -balbettò, non avendo il coraggio di dirgli di no: fosse andata avanti così, avrebbe messo su un allevamento di creature atipiche, ed almeno non si sarebbe più dovuta chiedere cosa fare della propria vita dopo i M.A.G.O.
Il discorso fatto per l'uovo che ha con sé la tua piccola nuova amica vale anche per questo. Mi auguro tu possa scoprire come riuscire a farli schiudere, tesoro adorato e...
... !!!!
Improvvisamente l'Alchimista cadde a terra per un incantesimo di Vastnor, che evidentemente di rimanere lì ne aveva avuto abbastanza.
Dormirà per un po'. Non abbiamo tempo per rimanere ancora qui a lungo, dobbiamo andarcene. Tornerò ad occuparmi io di lui, tu stagli vicino e aspettami, intesi?
Certo signure, Minus sta qui insieme al Padrune!
Adesso muovetevi, la via è libera. FORZA.
E chi aveva intenzione di contraddirlo? Lei no di sicuro, per questo si mise silenziosamente a seguire Sandyon per il corridoio precedente e poi per la strada che, al bivio, non avevano intrapreso, e che portava ad una porta prima e ad un muro poi: quest'ultimo venne fatto esplodere dal docente, rivelando una saletta del settimo piano che attraversarono -inutile dire che Kirby l'aveva seguita senza nemmeno farselo ordinare- fino ad arrivare ad un'aula vuota.
Ed ora seguitemi, dobbiamo fare un bel discorso.
Victoria entrò per prima, seguita da Kirby, avvicinandosi ad una sedia per poi sedercisi senza nemmeno chiedere il permesso: sperava di non essere ripresa per questo, ma si sentiva stanca, stanchissima; probabilmente le forze la stavano abbandonando, essendo uscita da quel piano maledetto, e anche gli effetti del rinvigorimento di Vergil stavano piano piano scomparendo -i capelli, infatti, si accorciavano centimetro dopo centimetro, ed aveva anche la sensazione di tornare lentamente della propria altezza. Tentò di alzare lo sguardo sull'uomo, in silenzio... ma poi, non riuscendo a sostenerlo, lo riabbassò, mortificata e piuttosto tesa, con gli occhi leggermente lucidi.
Sperava solo che le parole usate dal Vastnor per espellerli tutti a ridosso degli esami fossero veloci e brutali... perché probabilmente la ramanzina -sapendo bene quali fossero le sue colpe- non l'avrebbe retta.
Jorge tenne per sé quel pensiero poco ortodosso, limitandosi a fissare con rabbia e frustrazione repressa la ragazza che amava – perché in lui il sentimento era ancora fortemente presente – fingere che la sfera di Trama che l’aveva appena colpita non le avesse fatto nulla. Nessuna ferita palese, nessun urlo o smorfia di sofferenza, nessun barcollamento eppure l’aria serena che si ostinava a mostrare gli sapeva di falso [Intuito (P)/21] come l’oro dei Leprecauni.
Orgoglio del c***o!
Imprecò nuovamente tra sé, lanciando a Cappie una eventuale occhiata di esortazione – anche se probabilmente non ce ne sarebbe stato bisogno - a fare qualcosa, anche solo starle vicino nel caso avesse avuto un mancamento. C’erano poche cose di cui era sicuro in quel momento: Victoria non avrebbe mai ammesso di stare male per colpa della sfera che le aveva lanciato l’Alchimista né avrebbe accettato il suo aiuto, Caroline Priscilla, al pari della Draghessa, lo odiava e Vastnor lo avrebbe torturato in mille modi fantasiosi prima di farlo espellere da Hogwarts, gettando quello straccio di futuro che così faticosamente stava cercando di costruirsi nel cesso. In quell’ottica il fatto che l’unica via di fuga fosse ancora ostruita era allo stesso tempo una benedizione e una maledizione perché più tempo passava nell’incertezza di ciò che gli sarebbe capitato più nefasti erano gli scenari che la sua fervida e pessimista immaginazione gli propinava. Il poter scegliere un incantesimo raro da imparare fu solo un pallido palliativo che lo distrasse momentaneamente da quei funesti pensieri, così come ascoltare le risposte di Mordenkainen alle domande delle due ragazze. Sapeva già, perché l’aveva letto nel suo diario, che la palletta rosa era frutto di un esperimento alchemico condotto unendo la Pietra Filosofale Sintetica alla Pietra Creatrice ma non sapeva quali fossero i suoi “poteri” così come era all’oscuro di chi avesse creato Ermes e come.
Si chiama Kirby, l'ho creata io alchemicamente, è una turista nata, le piace esplorare luoghi nuovi! Ha una preparazione innata e spropositata per quanto riguarda la Storia e la Geografia, sia babbana che magica. Evidentemente Donald deve averla messa come nucleo energetico ad una delle porte/trappola, quel dannato assistente! Per comunicare basta che parli normalmente, ma devi sempre chiamarla per nome prima, altrimenti non capisce che ti stai rivolgendo a lei. Quando invece desideri che risponda a dei tuoi quesiti, basta che lo fai presente e lei assumerà una forma particolare! Sta' a vedere! ... Kirby! Devi rispondermi a delle domande!
In pratica una immensa enciclopedia portatile più facile da consultare persino dell’internet babbano, almeno a giudicare dalla velocità con cui la palletta rosa rispose alla chiamata dell’Alchimista trasformandosi sotto i suoi occhi sbigottiti in una palla di cristallo ovviamente rosa.
Bene, a questo punto non dovrai far altro che prendere la sfera e interpellarla. Le risposte appariranno sotto forma di lettere magiche sopra di essa! ... Kirby, dimmi un po', ti piace stare in compagnia di questa ragazza? Visto? Ecco a te! Quando vuoi che torni normale basta che glielo dici, sempre chiamandola prima!
Allungò il collo curioso non tanto della risposta – se li aveva salvati dall’acido del ragno dubitava che odiasse la Randall – quanto di vedere come le parole si sarebbero formate sulla sua superficie levigata, per poi lasciare alle due nuove amiche un po’ di privacy e riportare la propria attenzione sull’Alchimista intento a rispondere alla domanda della Tassetta.
No, lui non lo conosco, immagino che sia stato creato appositamente da Donald per dar vita al mostro che mi hai detto. Credo che ormai sia legato a te per sempre, ragazza mia. Le creature create con la Pietra Creatrice si vincolano al primo possessore di Trama che le guarda negli occhi. Immagino quindi che ti consideri già alla stregua di una padrona!
Lo sguardo di Jorge si spostò dalla gemma ricostruita a Kirby a Ermes. Quante diavolo di cose era in grado di fare quella pietra? Non vi era un limite alle sue capacità generatrici? Per quanto la sua mente fosse affollata di mille e una domanda su quella pietra sconosciuta e le sue proprietà, era un’altra la cosa che più gli premeva sapere e cioè cosa diavolo fosse la creatura che l’aveva attaccato e così gli aveva fatto.
Medusa... Medusa... Ah sì sì, adesso ricordo! È uno dei primi esperimenti ben riusciti di Donald, quando ancora riuscivo a controllarlo. Deve averla messa a difesa di una delle chiavi, sicuramente.
Esatto
Il suo potere era quello di aspirare le facoltà cognitive delle persone oppure potenziarle in base ad un criterio di merito. Non so però dirti altro, mi dispiace moltissimo...
Aspirare le facoltà cognitive delle persone! Si voltò a guardare Victoria, sostenendone lo sguardo con aria allarmata. Quando era uscita dalla stanza con in mano la chiave aveva dichiarato di sentirsi più intelligente mentre lui, quando ne era stato espulso, si era sentito intontito, confuso, incapace di ragionare lucidamente e con un fottuto enorme mal di testa. Man mano che il tempo era passato il mal di testa si era andato attenuando, permettendogli di nuovo di focalizzarsi sui concetti,nma effettivamente quanto della sua memoria, della sua capacità di concentrarsi, del sua capacità di giudizio quella dannata creatura di era “mangiata”? La smania di uscire da lì e mettersi alla prova per verificare di quanto il suo cervello fosse regredito iniziò a diventare pressante ma gli bastò rivolgere uno sguardo con la coda dell’occhio a Vastnor per sgonfiarsi del tutto. Poteva anche aver dimenticato tutto ciò che aveva imparato negli ultimi sette anni e aver ripreso a ragionare come un bimbo di tre anni perché tanto non aveva più i M.A.G.O. da dover sostenere nell’immediato futuro.
Corinne, bambina mia... Prima mi hai detto che hai trovato un uovo durante la tua esplorazione. Probabilmente quell'uovo contiene una creatura benevola come Kirby o come Ermes. Non si può però sapere né quando né come si schiuderà, però ti prego, affidalo a qualcuno che possa prendersene davvero cura con affetto. Pur essendo creati, quegli esseri sanno davvero voler bene, te lo assicuro...
Come mettere in dubbio le parole dell’Alchimista quando tutti avevano visto come entrambe le creature si fossero schierate prontamente in difesa delle loro padronicine, nonostante entrambe avessero cercato di metterle al riparo? Dopo tutto erano pur sempre esseri senzienti e il loro essere state create alchemicamente non le rendeva diverse da qualsiasi altra creatura esistente.
E poi... Ecco, vorrei che ti occupassi anche di questo già che ci sei!
Un... un altro?!
Con tutto il tempo che ha passato rinchiuso qui dentro siamo fortunati se non ha creato un intero serraglio stregato.
Un pensiero irriverente che si tenne ovviamente per sé che però lo portò a chiedersi se nel diario l’uomo o il suo Assistente avessero annotato anche i procedimenti per poter creare quegli esseri senzienti.
C***o, il Diario!
Il portoghese si diede una manata virtuale in fronte chiedendosi come diavolo avesse fatto a dimenticarsi di avere ancora il diario nascosto nella tasca dei suoi pantaloni. In ogni caso il problema adesso era cosa farne? Aveva restituito la pietra creatrice all’Alchimista e lui, incurante delle conseguenze, aveva ripristinato la gemma con cui il Lich li aveva quasi uccisi, aveva lanciato contro Victoria una sfera di Trama che, palesemente, la stava facendo in qualche modo sentire male e poi aveva donato a quattro ragazzini degli incantesimi potenti e sconosciuti. Certo, Vastnor aveva dato il benestare ma a priori nessuno sano di mente avrebbe mai fatto una cosa del genere al di là di quanta gratitudine potesse provare.
La strada per l’Inferno è lastricata di buone intenzioni.
Mai detto babbano gli sembrò così adeguato. Non poteva rischiare di mettere una tale conoscenza alchemica nelle mani di qualcuno che palesemente non ci stava più con la testa, anche se, come avrebbe detto Cappie, ne era il legittimo proprietario. E se avesse pensato di fare cosa gradita alla nuova Preside rendendo visibile a tutti l’Ottavo Piano e degli studenti fossero rimasti uccisi dalle trappole di Donald? O se, peggio, provando a ingrandirlo avesse fatto esplodere Hogwarts? Avrebbe tanto voluto confrontarsi con la Tassetta o con qualcuno di più saggio e maturo di loro – come la Bennet anche se la stessa docente di Pozioni lo avrebbe ucciso con le sue mani se fosse venuta a sapere in che modo aveva ottenuto il diario – ma la situazione non era delle più propizie.
Forse Vastnor…
P***a Trama!!!
Il tonfo prodotto dal corpo dell’Alchimista che cadeva a terra a causa dell’incantesimo di Vastnor lo fece sobbalzare strappandolo dalle sue elucubrazioni. Deglutì sonoramente, il volto mortalmente pallido, mentre osservava quel corpo inerte, simbolo della scarsa pazienza e tolleranza del docente di Difesa. Era forse quella la fine che lui stesso avrebbe fatto da lì a pochi minuti? Probabilmente si e quella consapevolezza lo spinse a tenere per sé i propri pensieri. Decisamente il professore di Difesa era l’ultima persona con cui avrebbe potuto confrontarsi.
Dormirà per un po'. Non abbiamo tempo per rimanere ancora qui a lungo, dobbiamo andarcene. Tornerò ad occuparmi io di lui, tu stagli vicino e aspettami, intesi?
Certo signure, Minus sta qui insieme al Padrune!
Adesso muovetevi, la via è libera. FORZA.
Seguì in silenzio il docente, ripercorrendo a ritroso la strada che li aveva condotti dal Lich e, una volta giunti al bivio, risalirono verso il Settimo e reale Piano. Sobbalzò nuovamente quando il muro esplose sotto la potenza dell’incantesimo di Vastnor, chiedendosi se sarebbe mai più stato capace di vedere l’uomo con la bacchetta in mano e non temere per la propria incolumità e quella delle ragazze, per poi giungere in un’aula vuota.
Ed ora seguitemi, dobbiamo fare un bel discorso.
Se la prenda con me. Loro non c’entrano nulla.
Mormorò con un filo di voce entrando nell’aula per poi afflosciarsi su una sedia a poca distanza dalla Randall. Si sentiva come un palloncino che, bucato, perdeva velocemente tutta l’aria – nel suo caso le forze – che lo teneva in vita e in parte era realmente così visto che i suoi muscoli, pompati e rinvigoriti dal potenziamento ricevuto magicamente, si stavano riducendo, tornando alla loro dimensione naturale. Con il cuore che gli batteva all’impazzata nel petto e il peso delle sue colpe che gli mozzava il respiro, Jorge tentò di raddrizzarsi sulla sedia e tenere la testa eretta in modo da poter incassare la sentenza di Vastnor con una qualche dignità.
Nonostante la sfera di Trama non avesse nulla di oscuro da nascondere (apparteneva infatti a Corinne, una semplice e comunissima strega) dopo qualche minuto Cappie notò che la Draghessa non stava propriamente...in forma! Non che la vedesse soffrire le pene dell'inferno, semplicemente sembrava voler nascondere qualcosa al resto del gruppo [Intuito(P):22]. Avrebbe voluto chiederle se qualcosa non andava, ma in quel momento la ragazza era occupata a parlare con Mordenkainen, quindi le era difficile intromettersi nel discorso. E se quella sfera avesse procurato dei danni alla Dragargenteo? Allora perchè Sandyon, che era lì insieme a loro, non aveva fatto nulla per fermare l'alchimista? Forse si stava preoccupando eccessivamente o forse no, in ogni caso (nonostante l'occhiata che le lanciò il delfino) la tassetta si limitò semplicemente a stare più attenta al benessere fisico dell'amica. Anche perchè i suoi incantesimi di guarigione, ancora, non funzionavano.
No, lui non lo conosco, immagino che sia stato creato appositamente da Donald per dar vita al mostro che mi hai detto. Credo che ormai sia legato a te per sempre, ragazza mia.
Fissò per qualche secondo l'alchimista e poi Ermes, guardandolo negli occhi: quindi era per quello che non aveva voluto abbandonarla nemmeno durante lo scontro contro il Lich? D'ora in avanti avrebbe dovuto prendersi lei cura di lui...
Le creature create con la Pietra Creatrice si vincolano al primo possessore di Trama che le guarda negli occhi. Immagino quindi che ti consideri già alla stregua di una padrona!
Victoria aveva Kirby e lo strano uovo, lei Ermes: avrebbe dovuto capire cosa darle da mangiare, quali erano le sue abitudini, come prendersene cura. Forse doveva portarlo da qualche veterinario, ma cosa ne poteva sapere un veterinario di come si cura un essere creato totalmente dal nulla? Quante domande si stava ponendo in quel momento la Tassorosso, troppe tutte in una volta per poterle gestire tutte. Il suo sguardo si fermò ancora una volta sulla pecorella, che in risposta belò verso la sua padroncina, un segno forse per dimostrarle quanto era contento. Allora si chinò un attimo, allungando la mano verso Ermes e carezzandogli teneramente il musetto.
Ti prometto che in qualche modo mi prenderò cura di te...
Se ora era diventata responsabile per lui, avrebbe dovuto essere all'altezza, molto più di quanto si era dimostrata quella sera nel portare i suoi compagni all'interno di una trappola. Certo, quella trappola non sarebbe stata poi tanto mortale se qualcuno - e i suoi occhi saettarono verso Jorge- avesse fatto il proprio dovere, limitandosi a leggere le ultime pagine del libro invece che portarselo dietro, senza alcuna giustificazione logica. In realtà una spiegazione poteva ancora esserci ovvero che la medusa cervelloide avesse all'effettiva instupidito e confuso talmente tanto il portoghese da renderlo incapace di ragionare lucidamente. Non le era parso di notare chissà quale grande imbecillità quando ci aveva passato del tempo da solo, mentre attendevano che Vicky e Brianna uscissero fuori dalle rispettive stanze, ma poteva sempre essersi sbagliata a causa dell'adrenalina dopo la battaglia. In ogni caso non doveva aspettare troppo per scoprirlo.
Signore mi scusi, lei per caso sa anche cosa fosse quella medusa trasparente con gli occhi rossi e un cervello enorme che il suo Assistente aveva messo a difesa di una delle chiavi? E che effetti avevano i suoi tentacoli?
Medusa... Medusa... Ah sì sì, adesso ricordo! È uno dei primi esperimenti ben riusciti di Donald, quando ancora riuscivo a controllarlo. Deve averla messa a difesa di una delle chiavi, sicuramente. Il suo potere era quello di aspirare le facoltà cognitive delle persone oppure potenziarle in base ad un criterio di merito. Non so però dirti altro, mi dispiace moltissimo...
L'attacco della medusa aveva reso quindi il delfino meno capace di recepire e formulare ragionamenti, ma non aveva intaccato la sua capacità di giudizio e il suo buon senso. Già, ma di quanto? Alla Randall era accaduto il contrario, quindi poteva tranquillamente chiederle come si fosse sentita dopo che la creatura aveva pasticciato anche col suo di cervello: in base alla sua risposta, la Tassorosso avrebbe tratto le proprie conclusioni.
Pss Vicky! Tu dopo come ti sei sentita? Un mostro d'intelligenza?- le chiese bisbigliando in maniera che solo lei potesse sentire. Aveva fatto una semplice proporzione, perchè a giudicare dal modo nel quale il suo migliore amico si era mostrato a lei pareva quasi che l'attacco del cervellone lo avesse privato della capacità di ragionare.
Un mostro? Cappie, io a dire il vero non è che mi sia sentita poi tanto diversa... forse un poco più reattiva del normale, ma niente di più.
Quindi erano davvero stati solo l'egoismo e l'avidità di Jorge a spingerlo nel compiere quel gesto? E quando faceva quelle smorfie di dolore, come se qualcuno gli stesse conficcando delle spille in testa, era davvero così tanto grande il suo dolore? E ancora, essere meno capace di fare ragionamenti veloci -e per veloci, la O'Neill intendeva fulminei- gli impediva anche di saper riconoscere quando è meglio dar retta al proprio buon senso? Forse la tassetta non avrebbe dovuto parlare, perchè era stata lei a convincerli ad andare lì: ma Cappie sapeva anche che lei mai e poi mai, dopo aver addirittura scoperto che il libro era passato all'assistente malvagio dell'alchimista, avrebbe preso un oggetto tanto pericoloso. Il sospetto che forse neanche le sue indicazioni (ovvero leggere le ultime pagine del diario) fossero state seguite alla lettera fece comparire sul suo volto un'espressione rabbuiata e per nulla incline al sorriso. Ora non piangeva più. Ora non rideva più. Sembrava invece persa, semplicemente nei propri pensieri. Solo lo sguardo che scambiò con la Draghessa fece intendere, unicamente a lei, che qualcosa la turbava e che di mezzo c'entrava proprio il suo migliore amico. E Brianna in tutto ciò? Perchè non l'aveva fermato? Forse la delfina non aveva avuto modo di farlo o non aveva inteso quanto fosse pericoloso prendere un oggetto simile. E se invece fosse semplicemente rimasta zitta? La O'Neill non voleva crederlo: pur essendo lei e Jorge compagni di casata, la Wollis condivideva però con l'irlandese un rapporto nato all'interno del Coro. Erano amiche anche loro e in più in una situazione di pericolo per tutti. Se davvero non avesse raccontato nulla, pur essendo testimone di ciò che era successo, per quale motivo lo aveva fatto? L'unico modo per scoprire la verità era chiederla direttamente a Brianna, ma la O'Neill non se la sentiva di farlo in quel momento, sotto lo sguardo minaccioso del professore di Difesa. Ignorarlo e farsi semplicemente gli affari propri non era una cosa facile a farsi di fronte a lui e in più doveva tenere sott'occhio la Randall, nel caso in cui ci fossero stati improvvisi malesseri non previsti. Pertanto, lanciò semplicemente un'occhiata alla delfina, uno sguardo che se lei avesse intercettato le avrebbe fatto intendere quanto fosse preoccupata e dubbiosa anche del suo comportamento.
Corinne, bambina mia... Prima mi hai detto che hai trovato un uovo durante la tua esplorazione. Probabilmente quell'uovo contiene una creatura benevola come Kirby o come Ermes. Non si può però sapere né quando né come si schiuderà, però ti prego, affidalo a qualcuno che possa prendersene davvero cura con affetto. Pur essendo creati, quegli esseri sanno davvero voler bene, te lo assicuro... E poi... Ecco, vorrei che ti occupassi anche di questo già che ci sei! ... Prendilo e non aver paura, non pesa tanto!
Un altro regalo per la Randall! Certo, sembrava che con quelle uova non ci avrebbe mai potuto fare niente (a meno che non avesse deciso di cucinarle in qualche modo) ma poichè al loro interno, a detta dell'alchimista, vi erano delle creature viventi e senzienti, forse l'idea migliore era davvero di donarle a qualcuno che avrebbe saputo prendersene cura al posto loro. Anche perchè fra Ermes e Kirby, Cappie e Vicky avrebbero avuto il loro bel da fare!
Il discorso fatto per l'uovo che ha con sé la tua piccola nuova amica vale anche per questo. Mi auguro tu possa scoprire come riuscire a farli schiudere, tesoro adorato e...
Cosa?!
Dormirà per un po'. Non abbiamo tempo per rimanere ancora qui a lungo, dobbiamo andarcene. Tornerò ad occuparmi io di lui, tu stagli vicino e aspettami, intesi?
Certo signure, Minus sta qui insieme al Padrune!
Adesso muovetevi, la via è libera. FORZA.
Non aveva certo bisogno di ripetere le cose due volte Sandyon Vastnor. Ora che non avevano più la scusa dell'alchimista per distrarsi da quelle che sarebbero state le conseguenze di quella bravata, Cappie potè sentire distintamente le proprie viscere contorcersi dalla tensione e la paura di quello che sarebbe accaduto una volta usciti da lì ben stampato in mente. Ufficio della Preside. Ramanzina da parte della Vireau. Espulsione a vita da Hogwarts. Ritorno a casa, priva di diploma e bacchetta. Possibilmente qualche altra persona a lei cara sarebbe morta. E ovviamente Axell l'avrebbe mollata. Si, sembrava che il quadro fosse perfetto, ma questa volta (nonostante riconoscesse le proprie colpe) Cappie era anche convinta che non avrebbe potuto agire diversamente: non intendeva dire all'inizio, quando aveva convinto i suoi amici ad andare in esplorazione nel Settimo Piano, ma dopo, quando avrebbero potuto uscire da lì quasi tutti sani e salvi senza dover affrontare un mostruoso Lich. Avevano liberato un uomo, restituito al padre la gioia di rivedere sua figlia (?) e avevano anche disinfestato la scuola da Lich che aveva deciso di farci la propria comoda dimora, proprio sopra le loro teste.
Sì e la Vireau vorrà la mia, su un piatto d'argento, guarnita con una punta di sale e rosmarino...
Cercava di essere sarcastica ma solo per accettare meglio ciò che le si prospettava in futuro. Non avevano chance di uscirne puliti, quindi tanto valeva accettare tutto e subito e sperare che fosse indolore, giusto? Non proprio, perchè se la O'Neill avesse avuto modo di far valere le proprie ragioni, le avrebbe esposte senza paura di fronte alla Vireau, alla Bergman e a Vastnor stesso. Che in quel momento metteva molta più paura delle prime due in assoluto.
Ed ora seguitemi, dobbiamo fare un bel discorso.
Una volta raggiunta l'uscita, il professore di Difesa fece saltare il muro che la ostruiva, invitandoli (?) ad entrare all'interno di una saletta privata del Settimo Piano. Lentamente l'irlandese sentiva che le proprie tette si stavano sgonfiando, ritornando probabilmente alla loro forma originaria. Se fosse stata una situazione diversa probabilmente avrebbe dato loro un'ultima occhiata, giusto per dire addio a quel miracolo; ma oltre alle caratteristiche fisiche che le aveva donato Melia a sparire fu anche la sua salute, con lentezza, rendendola molto più stanca e provata di quanto si fosse sentita in precedenza. Questo però non le impedì di prendere posto su una sedia, lasciando che Ermes le saltasse in braccio, e di guardare Sandyon dritto negli occhi, pronta se non a salvarsi la faccia almeno a garantire l'incolumità delle uniche due persone che non c'entravano niente in tutta quella faccenda. Già, peccato che fu il delfino a precederla con una frase che irritò e anche parecchio la Tassorosso.
Se la prenda con me. Loro non c’entrano nulla.
Sta zitto Jorge. Potevi pensarci prima a fare l'eroe...- non gli aveva mai parlato con quel tono, in effetti anche lei ne fu sorpresa. Ma i sospetti che il ragazzo le avesse mentito, che avesse messo di fronte al benessere di tutti sè stesso e che tentasse solo in quel momento di difenderle quando ormai il danno era fatto, fece scattare una molla dentro di lei che la rese molto più gelida di quanto lo fosse mai stata in tutta la sua vita -Professore, l'idea di curiosare all'interno del Settimo Piano è stata mia.- quindi lei voleva assumersi le proprie di responsabilità e non immolarsi per tutto quello che era accaduto -Brianna e Victoria sono state trascinate in tutto questo...mi dispiace tanto...
Disse mortificata, a Sandyon e alle due ragazze, perchè adesso che erano fuori e tutto sembrava essersi concluso poteva finalmente chiedere scusa per la bravata che aveva commesso senza pensare prima a loro e alla loro incolumità. Una volta finito tutto quanto avrebbe dovuto restituire la spilla da Prefetto.
Finito cosa? Tanto verrai espulsa, la spilla la dovrai restituire per forza...
Quanta voglia aveva di trovarsi in un luogo diverso da quello. Nascondersi da qualche parte e non vedere più la luce del sole per almeno...venti, trenta secoli circa. Sì, le sarebbe bastato per riprendersi dalla batosta che stava per infliggere loro il professore di Difesa.
Brianna ascoltò con molto interesse quello stava insegnando loro l' Alchimista, sia sulla palletta rosa che seguiva Victoria
Oh... Guarda un po', non l'avevo vista! Ciao piccolina! Sì, la creai io tanto tempo fa ma, scusami, non ti ricordi? Doveva essere il tuo regalo di compleanno! ... Forse non sono riuscito più a donartela perché sono stato catturato prima, perdonami amore di papà... Si chiama Kirby, l'ho creata io alchemicamente, è una turista nata, le piace esplorare luoghi nuovi! Ha una preparazione innata e spropositata per quanto riguarda la Storia e la Geografia, sia babbana che magica. ... Evidentemente Donald deve averla messa come nucleo energetico ad una delle porte/trappola, quel dannato assistente! Per comunicare basta che parli normalmente, ma devi sempre chiamarla per nome prima, altrimenti non capisce che ti stai rivolgendo a lei. Quando invece desideri che risponda a dei tuoi quesiti, basta che lo fai presente e lei assumerà una forma particolare! Sta' a vedere! ... Kirby! Devi rispondermi a delle domande!
Kirby... che bel nome! - Si trovò a pensare Brianna – wow! Una sfera vivente!
Rimase stupita la Wollis del modo i cui si era trasformata per rispondere alle domande
Bene, a questo punto non dovrai far altro che prendere la sfera e interpellarla. Le risposte appariranno sotto forma di lettere magiche sopra di essa! ... Kirby, dimmi un po', ti piace stare in compagnia di questa ragazza?
Nonostante l'alchimista avesse avvisato delle lettere magiche sopra la sfera rosa, Brianna rimase comunque incantata nel vedere la risposta alla domanda dell'alchimista.
Ascoltò anche le risposte su Ermes, la pecorella che era ormai di Cappie, proprio come aveva detto l'alchimista, per poi arrivare alla domanda di Jorge
Medusa... Medusa... Ah sì sì, adesso ricordo! È uno dei primi esperimenti ben riusciti di Donald, quando ancora riuscivo a controllarlo. Deve averla messa a difesa di una delle chiavi, sicuramente. Il suo potere era quello di aspirare le facoltà cognitive delle persone oppure potenziarle in base ad un criterio di merito. Non so però dirti altro, mi dispiace moltissimo...
Aspirare le facoltà cognitive? Quindi voleva dire che Jorge ora.... no, Brianna non voleva credere che Jorge potesse aver perso alcune delle sue facoltà cognitive per quello che aveva dovuto affrontare, e pensare che quella porta voleva sceglierla proprio lei...
Poi passarono a parlare dell'uovo che aveva trovato Victoria nella stanza affrontata prima da Jorge e successivamente dalla Randall
Probabilmente quell'uovo contiene una creatura benevola come Kirby o come Ermes. Non si può però sapere né quando né come si schiuderà, però ti prego, affidalo a qualcuno che possa prendersene davvero cura con affetto. Pur essendo creati, quegli esseri sanno davvero voler bene, te lo assicuro... E poi... Ecco, vorrei che ti occupassi anche di questo già che ci sei! ... Prendilo e non aver paura, non pesa tanto!
Il discorso fatto per l'uovo che ha con sé la tua piccola nuova amica vale anche per questo.
Wow!! - gli occhi di Brianna iniziarono a brillare – ben due uova da far schiudere con probabilmente due eserini come Ermes e Kirby... che bello! quanto avrebbe voluto, Brianna, possederne uno anche lei...
Mi auguro tu possa scoprire come riuscire a farli schiudere, tesoro adorato e...
cosa le succede?
Chiese Brianna preoccupata quando lo vide cadere a terra, prima di rendersi conto che era stata una magia di Sandyon... avrebbe voluto chiedergli spiegazioni, mosse le labbra, ma non ne ebbe il coraggio... lo sguardo truce ancora aleggiava nella stanza.
Dormirà per un po'. Non abbiamo tempo per rimanere ancora qui a lungo, dobbiamo andarcene. Tornerò ad occuparmi io di lui, tu stagli vicino e aspettami, intesi?
Certo signure, Minus sta qui insieme al Padrune!
Adesso muovetevi, la via è libera. FORZA.
Ed ora seguitemi, dobbiamo fare un bel discorso.
Nessuno osò replicare alle parole del docente di Difesa, così Brianna lo seguì insieme agli altri fino ad arrivare al Settimo piano di Hogwarts attraverso un camino murato che una magia di Sandyon aprì per permettere loro di passare.
Entrarono nell'aula vuota scelta da Vastnor, Brianna che chiudeva la fila, con Glaedr salvo con lei... appena entrata sentì le forze venire meno – un effetto dell' essere usciti da quell' ottavo piano maledetto e non aver quindi più le caratteristiche a lei momentaneamente donate da Lyra – rimase in piedi, ma le gambe tremavano e se Sandyon non avesse detto loro di sedersi beh... Brianna l'avrebbe fatto comunque di li a poco... era proprio stanca e 'adrenalina avuta in corpo fino a quel momento stava pian piano scemando.
Se la prenda con me. Loro non c’entrano nulla.
Sta zitto Jorge. Potevi pensarci prima a fare l'eroe... Professore, l'idea di curiosare all'interno del Settimo Piano è stata mia. Brianna e Victoria sono state trascinate in tutto questo...mi dispiace tanto...
No... Cappie poteva dire tutto quello che voleva ma nessuno, proprio nessuno, aveva trascinato Brianna... ci era andata con le sue gambe ed anche lei aveva quindi la sua parte di colpa... anche se era terrorizzata dalla punizione che avrebbe potuto ideare Sandyon Vastnor, non poteva non prendersi l sue responsabilità
N-no professore... per quanto mi riguarda nessuno mi ha trascinata da nessuna parte, ho scelto volontariamente di andare a curiosare anch' io con loro...
abbassò lo sguardo, si sentiva tremendamente in colpa ora che l'istinto era sparito e cominciava ad affacciarsi nella mente della giovane ciò che era successo davvero, il rischio reale che avevano corso... ma ora dovevano affrontare il professore di Difesa che forse, per quello che poteva fare, era anche peggio del Lich.
Non appena entrarono all'interno dell'aula, Sandyon non diede particolari disposizioni sul dove sedersi, gli interessava solo che lo facessero. Ognuno di loro stava lentamente perdendo le proprie energie, complice lo scontro con il Lich e la graduale perdita dei benefici offerti dalla "Gemma Specchiante". Kirby seguì tranquillamente Victoria e andò a sedersi sopra le sue gambe, tranquilla e comoda, mentre invece Ermes utilizzò una tecnica che in futuro sarebbe stata comoda alla O'Neill per nasconderlo agli occhi della gente, ovvero si trasfigurò in un peluche.
Se la prenda con me. Loro non c’entrano nulla.
N-no professore... per quanto mi riguarda nessuno mi ha trascinata da nessuna parte, ho scelto volontariamente di andare a curiosare anch' io con loro...
Sta zitto Jorge. Potevi pensarci prima a fare l'eroe...
La Randall non replicò molto, forse troppo preoccupata della sentenza finale del docente di Difesa, in fondo era appena un anno che stava lì. Era in pensiero per la sua sorte, per la considerazione del padre, per tutto ciò che riguardava il suo futuro a livello lavorativo. Se fosse stata espulsa? Come avrebbe potuto fare? Ma forse non era una domanda che si stava ponendo soltanto lei e Sandyon era certo di scorgere lo stesso quesito negli occhi di tutti, Brianna compresa, forse quella che c'entrava meno con tutta quella faccenda.
Professore, l'idea di curiosare all'interno del Settimo Piano è stata mia. Brianna e Victoria sono state trascinate in tutto questo... mi dispiace tanto...
O'Neill... Mi stai facendo incazzare. Chiudi la bocca, chiaro?
Il tono era talmente tanto controllato da apparire come quello di un assassino: freddo, diretto, sintetico e con una punta di nervosismo. Lanciò quindi un'occhiata abbastanza omicida sia a lei che ad Alvares, prima di raggiungere la porta e chiuderla, in modo da isolare i suoni. Di seguito, estrasse la bacchetta e lanciò un incantesimo di recupero su ognuno dei presenti, così che fossero meno stanchi e meno deboli. Ancora dopo, sempre con la bacchetta, utilizzò un incantesimo di proiezione e mostrò a tutti le immagini dei loro corpi a terra in una pozza di sangue. Prima l'uno, poi l'altro, poi l'altro ancora ed infine l'ultimo, soffermandosi sugli occhi spenti e privi di vita, sulla carne lacerata dalla magia, sugli spasmi muscolari prima della morta, sul rilassamento della vescica ed anche su Glaedr tagliato a metà. Quando fu soddisfatto delle reazioni schifate/impaurite/piangenti dei presenti, fece scomparire la visione e di improvviso diede un cazzotto così grosso su uno dei banchi di legno che per poco non lo mandò in pezzi, fissandoli uno ad uno.
Se non ci fossi stato io... la vostra fine sarebbe stata QUELLA. Spero lo comprendiate e non siate così idioti da credere davvero che avreste potuto farcela da soli.
Tsk, ci fossi stata io la musica sarebbe stata tutt'altra...
Sussurrò una voce nella mente di Caroline Priscilla.
Quel fiotto d'acido avrebbe potuto sciogliervi se non ci fosse stata quella palla, lo capite o no? A quest'ora potevate essere senza il naso, gli occhi, o magari chissà, anche qualche arto.
Era perfettamente a conoscenza che Jorge portasse ancora con sé il libro sottratto dalla stanza delle quattro porte, ma non disse una parola, decise per il momento di non prendere in esame quell'argomento, volendo capire se avesse deciso o meno di consegnarlo oppure tenerlo per sé. Intanto, di fuori, le nuvole iniziavano a ricoprire il cielo e qualche goccia di pioggia cominciava a battere sul vetro dell'aula poco illuminata.
Una cosa però la devo ammettere, per quanto il nemico non fosse minimamente nelle vostre possibilità... Ve la siete cavate bene. Avete utilizzato delle buone strategie ed avete affrontato la difficoltà con coraggio e soprattutto mente fredda. Mi riferisco soprattutto a te... alla faccia di chi dice che i Tassorosso sono dei mollaccioni.
Sapete bene che non sono un professore nella norma. A quest'ora un mio collega vi avrebbe già messi col culo davanti alla Preside, o peggio... La Vice Preside. Io invece vi ho permesso di ricevere il vostro ambito premio, la gratitudine dell'Alchimista e vi sarete chiesti... "Perché?". Il motivo è molto semplice: ve lo eravate meritato, decidendo per andare a liberarlo, facendo una scelta simile. Potrebbe essere una scelta non oculata, non intelligente, ma generosa e altruista. Mettendo la vita di un altro individuo di fronte alla vostra vi siete meritati un premio in cambio e come è giusto rimproverare i deficienti, è giusto anche gratificare gli eroi.
Nel mentre andava avanti quel discorso, pian piano Victoria Randall percepiva delle ulteriori sensazioni strane e incontrollate lungo tutto il proprio corpo. Proprio come per la O'Neill, anche il suo seno si ridusse di qualche millimetro, perdendo in volume per quanto non in consistenza. Oltre a questo, anche i piedi sembrarono rimpicciolirsi, ora infatti le scarpe le andavano larghe di circa un numero. La vista si appannò alcuni secondi e poi tornò di nuovo normale, anzi, forse pure un po' meglio, come se avesse recuperato delle diottrie. Le unghie delle mani si allungarono di un paio di millimetri e si affusolarono, i battiti del cuore, tornati di nuovo doppi, via via si fecero tripli, poi quadrupli e infine... uno solo, seppur più accelerato. Il respiro non subì conseguenze, a parte una insana voglia di... albicocche. No, niente pesche, albicocche e... e... Cachi.
Ero con voi fin dall'ingresso all'Ottavo Piano. Qualcuno dei presenti potrebbe anche pensare che sia stato un incosciente nel non aiutarvi in misura maggiore. Nel limitarmi a dare solo un leggero supporto e niente di più significativo. Ebbene, non ho fatto molto perché dovevate capire da soli cosa significasse mettersi nei guai, essere da soli. La vera punizione è stata l'aver dovuto affrontare le conseguenze dei vostri gesti. Se vi avessi portato semplicemente via, non avreste combattuto nulla, non avreste rischiato, non avreste... imparato.
Hai capito il fustone! Bella trovata!
Aggiunse sempre la voce nella mente della giovane O'Neill.
Adesso invece, vi starete chiedendo cosa ne sarà di voi. Cosa accadrà da qui a poco, quale sarà il prezzo da pagare. ... Sentiamo un po', a parer vostro, cosa dovrei fare? Sapreste darmi una sola, singola motivazione per non farvi espellere tutti in blocco?
Aspettava soltanto che qualcuno iniziasse a parlare, esponendo le proprie idee oppure preferendo il semplice silenzio come risposta, quando un dettaglio neanche tanto piccolo colse la sua attenzione, facendolo rimanere un attimo interdetto. Posando lo sguardo su Victoria, la quale sembrava piuttosto turbata per qualcosa, notò che di fronte al docente non c'era più la stessa ragazza uscita dalla stanza, bensì... un'altra. Evidentemente l'effetto collaterale della Trama fornita dall'Alchimista si era finalmente mostrato, un altro dei prezzi pagati per i propri gesti. Nessuno ancora l'aveva osservata, tutti troppo impegnati a tenere lo sguardo basso, ma probabilmente non appena l'uomo avesse posto l'accento sulle nuove condizioni della americana, si sarebbe scatenato un bel panico generale.
... Qualcosa mi dice che sia meglio che ti guardi allo specchio. Il mio unico consiglio però... È che devi avvicinartici molto piano e lentamente. O'Neill, stalle vicino e tieniti pronta a sorreggerla.
Porca di una stramaledettissima puttana...
NOTE:
L'ordine di risposta è il seguente:
1) Victoria 2) Jorge 3) Caroline Priscilla 4) Brianna
Il tempo a disposizione è lo stesso del turno precedente. Buon Gioco.
[handwriting]Se la prenda con me. Loro non c’entrano nulla.
N-no professore... per quanto mi riguarda nessuno mi ha trascinata da nessuna parte, ho scelto volontariamente di andare a curiosare anch'io con loro…
StazittoJorge. -lo dissero all’unisono, con lo stesso tono irritato e forse, almeno da parte di Victoria, leggermente disgustato.
Incredibile come quell’avventura avesse allontanato la Randall dal Delfino e, al tempo stesso, l’avesse avvicinata alla Tassetta, con la quale aveva scoperto di avere un’intesa incredibile.
Potevi pensarci prima a fare l'eroe…
Potevi pensare e basta. -aggiunse la Dragargenteo a mezza bocca, un borbottio stanco che forse nemmeno venne percepito dagli altri.
Si sentiva stanca e strana, seppur le risultasse difficile spiegare come, ed oltretutto aveva il terrore che se si fosse messa a litigare col portoghese -cosa che aveva una gran voglia di fare- Vastnor l’avrebbe uccisa, altro che espulsa. Che poi, tra le opzioni, morire le facesse meno paura, quello era un altro discorso.
Professore, l'idea di curiosare all'interno del Settimo Piano è stata mia. Brianna e Victoria sono state trascinate in tutto questo... mi dispiace tanto…
O’Neill... Mi stai facendo incazzare. Chiudi la bocca, chiaro?
Il tono freddo e misurato, totalmente asettico, la inquietò ben più che se se si fosse messo ad urlare… quasi le avrebbe fatto piacere sentire le grida incazzose di Sandyon, perché così era molto, molto peggio. Mormorò un “grazie” flebilissimo quando il docente usò degli incantesimi di guarigione su di loro per ridare a ciascuno un po’ di forze, ma quel poco di energia che era tornata a scorrerle in corpo sembrò evaporare all’istante quando, subito dopo, l’uomo usò nuovamente il catalizzatore per, questa volta, proiettare di fronte a tutti delle immagini raccapriccianti: i loro corpi a terra, in una pozza di acido e sangue, mutilati e martoriati in modo atroce; un conato di nausea le salì in gola, e dovette aggrapparsi a Kirby, abbracciandola più forte che poteva visto che le stava in braccio, per non scoppiare in un pianto dovuto non al dolore, ma a tutta la tensione, la rabbia e la paura provate fino a quel momento.
Se non ci fossi stato io... la vostra fine sarebbe stata QUELLA. Spero lo comprendiate e non siate così idioti da credere davvero che avreste potuto farcela da soli. Quel fiotto d'acido avrebbe potuto sciogliervi se non ci fosse stata quella palla, lo capite o no? A quest'ora potevate essere senza il naso, gli occhi, o magari chissà, anche qualche arto.
Sì, Kirby aveva inaspettatamente salvato la situazione, e almeno per quanto riguardava l’americana, non c’era bisogno che il professore sottolineasse la questione del “da soli non ce l’avreste mai potuta fare” … perché ne era perfettamente consapevole. Lui li aveva aiutati, in più c’erano stati Kirby ed Ermes, e probabilmente anche la fortuna aveva giocato un ruolo importante; non toglieva nulla alla bravura di Cappie, lei più di tutti era stata quella che si era esposta, tentando -secondo Victoria- di espirare la propria colpa per averli messi in quel casino. D’altronde, era stata proprio la O’Neill quella più decisa a salvare l’Alchimista, ed era stato per non lasciarla sola che gli altri -almeno la Randall e Alvares- l’avevano seguita. Assodata la bravura della ragazza, però, rimaneva un grosso interrogativo che riguardava il professore di Difesa: perché aveva lasciato loro la possibilità di farsi regalare un incantesimo dall’Alchimista, vista la gravità di ciò che avevano fatto?
Sapete bene che non sono un professore nella norma. A quest'ora un mio collega vi avrebbe già messi col culo davanti alla Preside, o peggio... La Vice Preside. -sì, non c’erano dubbi che Monique Vireau facesse molta, molta più paura della Bergman.
Io invece vi ho permesso di ricevere il vostro ambito premio, la gratitudine dell'Alchimista e vi sarete chiesti... "Perché?". Il motivo è molto semplice: ve lo eravate meritato, decidendo per andare a liberarlo, facendo una scelta simile. Potrebbe essere una scelta non oculata, non intelligente, ma generosa e altruista. Mettendo la vita di un altro individuo di fronte alla vostra vi siete meritati un premio in cambio e come è giusto rimproverare i deficienti, è giusto anche gratificare gli eroi.
Allora avrebbe dovuto permettere che solo Cappie, e al massimo Brianna, venissero premiate, perché la scelta sua e di Jorge era stata più una volontà di non dividere il gruppo e di portare a casa la pelle globalmente, piuttosto che un atto di generoso altruismo: fosse stato per la Draghessa, infatti, se ne sarebbero andati tutti insieme per cercare aiuto, chiedendo l’intervento dei professori e lasciando che fossero loro a vedersela col Lich. Quei pensieri, che comunque non videro mai la luce, vennero ben presto soppiantati dalle molteplici sensazioni che si facevano via via sempre più forti -e fastidiose- in Victoria: improvvisamente, la ragazza sentì il seno restringersi, farsi come… più piccolo. Assurdo, eppure lei non aveva certo subìto l’effetto “rimpolpante” che era toccato a Cappie! Ma non era solo questo, no, anche i piedi parevano essersi rimpiccioliti, tanto che le scarpe ora le stavano larghe. Dovette poi scuotere il capo -cercando di non farsi notare né dall’uomo né dai compagni- quando, senza una spiegazione logica, la vista le si appannò leggermente e poi tornò come prima, anzi, le sembrava quasi di vederci meglio… ma che le stava succedendo? Si abbassò lo sguardo sulle mani, e quasi sbiancò nel vedere coi propri occhi le unghie che si allungavano e si affusolavano.
’Ma cosa…’ -si chiese la Dragargenteo, sentendo di nuovo il cuore che batteva ad eco doppio.
… No, anzi, triplo. Quadruplo.
’Sto per morire?’ -le venne spontaneo chiedersi impaurita e quasi sul punto di chiedere aiuto.
Poi, però, come tutto era iniziato, da un secondo all’altro finì, lasciandole il suo normale battito cardiaco -forse solo un po’ più veloce del normale, ma era un particolare che si poteva imputare allo spavento che si era presa- ed una voglia improvvisa quanto del tutto nuova di… albicocche e cachi?
Ero con voi fin dall'ingresso all'Ottavo Piano.
Cioè, era stato con loro per tutto il tempo? Aveva visto tutto quello che era successo? L’isteria, le litigate, i pianti, gli indovinelli, la lotta contro il Lich… ma perché non palesarsi prima? Perché non portarli via da lì e punirli subito, invece che lasciarli a farsi -quasi- ammazzare?
Qualcuno dei presenti potrebbe anche pensare che sia stato un incosciente nel non aiutarvi in misura maggiore. Nel limitarmi a dare solo un leggero supporto e niente di più significativo. Ebbene, non ho fatto molto perché dovevate capire da soli cosa significasse mettersi nei guai, essere da soli.
’Sì beh, diciamo che ci sono guai e guai…’ -pensò la Randall in religioso silenzio, che altre volte si era “messa nei guai” violando il coprifuoco, ma chiaramente mai senza rischiare la vita come in quel caso.
La vera punizione è stata l'aver dovuto affrontare le conseguenze dei vostri gesti. Se vi avessi portato semplicemente via, non avreste combattuto nulla, non avreste rischiato, non avreste... imparato.
Lo sguardo della ragazza, a quel punto, si spostò su Jorge, e lì rimase per diversi istanti: perché… lui aveva imparato? A giudicare da come, presumibilmente, il diario dell’Alchimista fosse ancora nelle sue mani… no.
Adesso invece, vi starete chiedendo cosa ne sarà di voi. Cosa accadrà da qui a poco, quale sarà il prezzo da pagare.
No, lei non se lo stava chiedendo… li avrebbero espulsi, c’era anche da discuterne? E poi, a prescindere da quei pensieri, continuava a sentirsi strana… come fuori posto, e questo le impediva non poco di concentrarsi seriamente sulle parole del docente.
… Sentiamo un po', a parer vostro, cosa dovrei fare? Sapreste darmi una sola, singola motivazione per non farvi espellere tutti in blocco?
Victoria rimase a testa bassa, fissandosi le mani con la fronte aggrottata e gli occhi socchiusi: no, non stava pensando alla motivazione richiesta dal Vastnor -anche perché per lei non c’era- ma al perché improvvisamente si sentisse così tanto… come spiegarlo? Non provava dolore fisico, assolutamente, ma di punto in bianco era nata in lei la sensazione di non essere più se stessa, come se fosse cambiata in qualche modo e senza nessun motivo. A differenza sua, invece, qualcun altro sembrò avere qualcosa da dire, per quanto forse sarebbe stato meglio che il Delfino fosse rimasto in silenzio.
... Qualcosa mi dice che sia meglio che ti guardi allo specchio.
… come? -non capì subito che Sandyon stesse parlando con lei, troppo presa nel cercare di capire cosa non andasse in sé, cosa improvvisamente le sembrasse sbagliato del proprio essere.
Fu solo quando nessun altro rispose alle sue parole, che l’americana alzò lo sguardo, incontrando quello leggermente scioccato dell’insegnante. Perché doveva guardarsi allo specchio? Che c’era che non andava? Allora non aveva tutti i torti a sentirsi strana, non era solo una sua fissazione paranoica? Spostando lo sguardo sull’arredamento presente nell’aula -ed evitando volutamente quello di Cappie, Jorge e Brianna- la bionda individuò uno specchio sulla parete sinistra a poca distanza da dove iniziava la prima fila di banchi che faceva al caso suo. Si alzò in piedi, dunque, mettendo giù Kirby e facendo per avvicinarcisi in fretta per togliersi il pensiero… ma Vastnor era di tutt’altro avviso.
Il mio unico consiglio però... È che devi avvicinartici molto piano e lentamente. O'Neill, stalle vicino e tieniti pronta a sorreggerla.
Se stava cercando di spaventarla… beh, ci era riuscito. Deglutì, sentendo le gambe che le tremavano appena, ma s’impose ancora di non guardare nessuno: tornò con gli occhi sullo specchio e riprese a camminare verso di esso, ma più lentamente rispetto a prima, tanto da arrivare a fermarsi quando vi fu a pochi passi. Riempì la distanza tra sé e la superficie vetrata a testa bassa, perché una parte di sé -una grossa parte di sé- aveva cambiato idea, e non voleva più vedere. Meglio rimanere nell’ignoranza, meglio non sapere, perché ciò che non si conosceva non poteva fare male, giusto?
’Giusto, ma tu non sei una cagasotto… quindi muoviti Vicky, e guarda quel fottuto specchio!’ -si rimproverò la Randall, usando un tono volutamente duro ed immaginandosi che a parlare fosse stata sua madre: e fu proprio quel pensiero a darle, lentamente, il coraggio di alzare la testa.
Non riuscì a dire nulla. Non emise un solo, singolo fiato. A dire il vero, per i primi secondi non fu nemmeno in grado di respirare. Perché la persona che la stava fissando sulla superficie dello specchio… non poteva essere lei. Lei non aveva quella faccia, quelle sembianze… lei era diversa, cazzo, si guardava allo specchio tutti i giorni, sapeva perfettamente che faccia avesse! Quella… ragazza, quell’estranea che ricambiava -per forza di cose- il suo sguardo incredulo, doveva essere frutto di un’allucinazione, o peggio ancora di uno scherzo. Poi, un particolare di quel volto la colpì improvvisamente, come uno schiaffo forte ed inaspettato: le lentiggini.
… sono diventata Corinne… -il sussurro fu flebile, quasi impercettibile, ma pieno di sgomento.
Si portò una mano alla bocca, perché un singhiozzo di orrore le salì dispettoso fino alle labbra, e lei non voleva farlo uscire: non voleva che niente sfuggisse al controllo della sua bocca e di quella mano premuta con forza su di essa, perché se fosse accaduto probabilmente avrebbe cominciato ad urlare fino a non avere più nemmeno un filo di voce. Nella mente, quasi a voler girare il dito nella piaga, la voce della madre che le ripeteva sempre quanto loro due si assomigliassero era come una pugnalata continua ed invisibile al cuore: ed era vero, si assomigliavano così tanto che una volta, poco prima che Melanie morisse, lei e Victoria erano state scambiate per sorelle; e i primi tempi dopo il funerale, suo padre si era fatto spesso forza guardandola negli occhi, perché anche se non lo diceva apertamente -la Randall lo sapeva- osservare la figlia era l’unico modo per intravedere ancora l’ombra della moglie. Ed ora, ciò che più la univa a sua madre… era sparito. Dileguato. Perso per sempre. Diede lentamente le spalle allo specchio, senza guardare nessuno, senza dire niente: la mano venne premuta sulla bocca ancora per una manciata di secondi, poi lentamente il braccio tornò parallelo al fianco mentre sul viso di Victoria compariva un’espressione indecifrabile.
Non piangeva. Non parlava. Ma ciò che si stava scatenando nel suo animo -e che implose quando i suoi occhi si fermarono sul Delfino- era tanto forte da farla tremare: non era direttamente colpa sua se il suo aspetto ora era diverso, perché era stata la sfera dell’Alchimista a causare il cambiamento, ma questo non le avrebbe impedito di riversargli addosso tutto il malessere provato fino a quel momento e che, trasformazione a parte, era solo colpa sua.
… è tutta colpa tua. -gli disse infatti in un ringhio basso, la rabbia che, rimasta repressa fino a quel momento, cominciò a montarle dentro come una furia: in un secondo, tutto ciò che era stato importante fino a quel momento aveva perso ogni valore, spodestato dalla voglia, no anzi, dal bisogno di dire tutto ciò che pensava, fregandosene del fatto che a Vastnor, di ascoltarla, poteva anche non andare per nulla- Tutto questo non sarebbe mai successo se non ti avessi seguito in questa follia, se non mi fossi convinta che ne valeva la pena per condividere qualcosa con te… ed è stato così. Ho condiviso con te una parte del tuo essere che non conoscevo, che non avevo mai visto, e che mi fa schifo. -in modo lento ma graduale, la voce cominciò ad alzarsi di volume, e le parole che inizialmente uscivano ben scandite dalla sua bocca presero a susseguirsi sempre più veloci, fomentate da un principio d’isteria incontrollabile- Come hai potuto essere così pazzo, avido ed egoista? Fin da quando siamo arrivati in quella merda di laboratorio non hai fatto altro che sbavarci sopra, senza preoccuparti minimamente di dove fossimo o del fatto che io ne avessi paura! Ti sei preso il tuo souvenir dopo che ti avevo detto che non mi faceva stare tranquilla, e Cappie, Cappie cazzo, lei ci è arrivata e ha posato la fiala che aveva preso, mentre tu? Tu che hai fatto? No, tu hai fatto lo stronzo egocentrico e te la sei portata appresso, vero?! Chi se ne frega che la tua ragazza, quella che dici di amare, fosse davanti a te nel panico per dove si trovava, l’importante era solo soddisfare la tua merdosa avidità! E il libro, vogliamo parlare del libro?! CHE CAZZO DI BISOGNO C’ERA DI PORTARTELO APPRESSO, ME LO SPIEGHI?!? -ora sì che aveva cominciato a piangere, ma era un pianto rabbioso che non riusciva in alcun modo a fermare il fiume di parole che gli stava riversando contro- E non mi venire a raccontare che è stata colpa della medusa che ti ha fritto il cervello, perché uscita da lì il mio Q.I. non è certo arrivato a quattromila, quindi col cazzo che credo ancora alla tua farsa del “non sono lucido”, io non ci credo, mi hai capito?! Ti ha tolto le facoltà COGNITIVE, non ti ha privato del buon senso, sei stato TU a decidere in tutta coscienza di portartelo appresso senza dirci niente!! -si volse verso Brianna e, già che c’era, decise di prendersela anche con lei- E in tutto questo, tu dov’eri?! CHE CAZZO FACEVI MENTRE LUI S’INTASCAVA IL LIBRO?! Perché non l’hai fermato o non ci hai detto niente?! CHE DIAVOLO AVETE TUTTI E DUE NEL CERVELLO?!?!?
Certo, c’era la possibilità che Brianna si fosse distratta mentre Jorge si era preso il diario, e che quindi non l’avesse visto, ma se così fosse stato si sarebbe scusata con lei sinceramente, pregandola di perdonarla: in quel momento, con tutto ciò che era successo nell’ottavo piano e quella trasformazione -ipotizzava- permanente di se stessa… non si poteva pretendere nulla di diverso, da lei.
POTEVAMO MORIRE!!! Potevamo morire tutti quanti perché il Lich era più potente di quanto sarebbe dovuto essere, e tutto per colpa di quello schifoso diario che tu -Jorge- hai nascosto chissà dove e che tu -Brianna- non hai pensato di sottrargli! Comodo adesso restituirlo per pararti il culo, vero Jorge? Credi davvero ci sia bisogno di sottolineare che sei stato tu la causa principale di tutto?! L'unica cosa giusta che hai detto in tutta la nottata é che non sei un eroe, perché sei un egoista, un egocentrico ed un ladro che ora gioca a fare il grande affermando che non gli servono gratificazioni... ma gratificazioni di cosa?! Quel diario non ti apparteneva, L'HAI RUBATO DI NASCOSTO!!!! Se davvero pensavi di aver sbagliato, perché non restituirlo mentre eravamo con l'Alchimista? Avresti avuto tutto il tempo di consegnarlo a Vastnor, invece hai dovuto aspettare che ti facesse presente di aver visto quanto ti sia comportato di merda!!! E pensi di dover essere lodato per questo?! Se non ci fosse stato lui te lo saresti portato via definitivamente, tanto poi se questo avesse significato giocarti i rapporti con le persone più importanti della tua vita pazienza, ne valeva la pena!! E non ti azzardare a dire che pensavi potesse esserci utile, non insultarci fino a questo punto, COME CAZZO PENSAVI CI SAREBBE STATO UTILE NASCOSTO NELLA TASCA DEI TUOI PANTALONI, ME LO SPIEGHI?!?!?! Potevi averci sulla coscienza, LO CAPISCI?! Io mi fidavo di te, e tu mi hai tradita per egoismo, per avidità, perché hai preferito prenderti un diario che sapevi, SAPEVI, che io e Cappie non ti avremmo mai permesso di portar via, piuttosto che preoccuparti dei nostri sentimenti!!- forse era sbagliato parlare anche per Cappie, ma se la O’Neill l’avesse pensata diversamente era pur sempre libera di smentirla.
Perché non ci hai detto che te l’eri portato appresso appena superato il baule, mh? Avevi tutto il tempo per farcelo presente, ma non l’hai fatto perché sapevi che reazione avremmo avuto, E NON DIRE DI NO! E tu? -di nuovo si volse verso Brianna- Nemmeno tu pensavi fosse importante farci sapere che Jorge si era preso il diario dell’Alchimista su cui aveva scritto anche Donald?! Farci presente che si era intascato un oggetto così prezioso quando era CHIARO che lo si doveva lasciare al suo posto?! MA COME CAZZO RAGIONI?!?- se al posto di Brianna ci fosse stata Victoria, vedendo anche il gesto di Cappie di riporre la fiala al suo posto, sarebbe stata pronta a schiantare il Delfino pur di impedirgli di portarsi appresso il diario di Mordenkainen.
Con le lacrime che continuavano a scenderle dagli occhi e che ormai le rigavano le guance come un fiume in piena, posò un’ultima volta lo sguardo su Jorge, tentando anche di fare qualche passo malfermo verso di lui con l’idea di colpirlo, di fargli male, anche solo un decimo di quanto lui ne avesse fatto a lei.
Non ti voglio vedere mai più, mi hai capita?! Sparisci dalla mia vista, sparisci dalla mia vita, MI FAI SCHIFO!!! Ti odio Jorge, odio la persona che mi hai mostrato di esser e ringrazio solo la Trama di non aver perso la mia verginità con uno stronzo come te, ti odio, TI ODIO!!!!! -quanto, quanto avrebbe voluto colpirlo… ma non ne era fisicamente in grado, e infatti c’era solo da sperare che Cappie la sorreggesse un minimo, altrimenti sarebbe caduta malamente sul pavimento, col viso tra le mani e scossa dai singhiozzi.
Cosa diavolo avevano tutte e due da urlargli contro? Possibile che qualsiasi cosa dicesse o facesse finisse per far incazzare sia Victoria che Caroline Priscilla con lui?
Potevi pensarci prima a fare l'eroe…
Da quando la Tassetta si rivolgeva a lui, o a chiunque altro, con un tono del genere? E da quando in qua ammettere le proprie responsabilità voleva dire fare l’eroe? Non credeva - né poteva in qualche modo immaginare - che Vastnor li avesse tenuto d’occhio fin dall’inizio e quindi gli sembrava solo doveroso nei confronti di tutte loro far presente che in una ipotetica scala di punizioni da uno a dieci lui meritava il massimo perché erano state le sue scelte a essersi rivelate errate e averli trascinati a un passo dalla morte.
Professore, l'idea di curiosare all'interno del Settimo Piano è stata mia. Brianna e Victoria sono state trascinate in tutto questo... mi dispiace tanto…
Che poi non era esattamente quello che stava facendo lei, addossandosi la colpa di quella avventura? Perché se lo faceva lei era giusto e se lo faceva lui veniva redarguito con disgusto? Pur essendo seduto vicino alla Draghessa – forza dell’abitudine e soprattutto dei sentimenti che ancora provava per lei – non sentì quel borbottio pronunciato a mezza bocca, troppo concentrato sul comportamento della Tassetta prima e sull’occhiata omicida che gli lanciò Vastnor dopo. Sembrava aver raggiunto il proprio obiettivo – addossarsi la maggioranza delle colpe di quello che era accaduto – ma non vi era nulla da rallegrarsene, non quando invece che trovarsi sulla strada per l’ufficio della VicePreside erano sigillati in un’aula vuota con il docente più temuto e anticonvenzionale di tutta Hogwarts.
O’Neill... Mi stai facendo incazzare. Chiudi la bocca, chiaro?
Diretto, sintetico, privo di qualsiasi nota di compassione per le condizioni dei quattro studenti. In quel momento Sandyon Vastnor ricordava più un killer dei film babbani che un docente così quando levò la bacchetta su di loro, Jorge pensò che era giunta davvero la fine. Impiegò quindi un secondo o due per rendersi conto che quello che aveva lanciato contro di loro era un apprezzatissimo incantesimo di guarigione che gli ridiede abbastanza forze da permettergli di non scivolare giù dalla sedia. Accorgimento inutile visto che fu proprio sul pavimento che si ritrovò poco dopo, abbattuto dalla violenza delle immagini che l’uomo aveva proiettato davanti a loro. Si strinse le gambe al petto, ondeggiando ritmicamente, desideroso di chiudere gli occhi ma incapace di farlo. Il volto sbiancò e un fiotto di bile gli risalì in gola che con gran fatica rigettò indietro. Neanche quando avevano fatto la lezione sul Molliccio si era sentito così terrorizzato perché bene o male nel corso della lezione rumorosa una parte di lui era sempre rimasta consapevole che non era reale. Guardando invece gli occhi vitrei e spenti di Cappie e Victoria, i loro corpi orrendamente mutilati e abbandonati in una pozza di sangue, sapeva che era reale o almeno lo sarebbe stato se il docente non fosse intervenuto in loro difesa.
Basta… basta…
Mormorò flebile mentre lacrime silenziose scorrevano lungo le sue guance e ‘fanculo se Vastnor lo avesse considerato un debole e un inetto per quello. A che pro mostrare una freddezza di spirito e un pieno controllo delle proprie emozioni quando il suo stato d’animo era anni luce lontano dall’essere in quel modo? Quando gli si stava sbattendo in faccia la sua più grande paura - perdere le persone a lui più care – ricordandogli che era stato a tanto così dal vederla realizzarsi per colpa sua? Il diario dell’Alchimista incominciò a bruciare nella tasca dei suoi pantaloni mentre il Delfino si malediva, non per la prima volta nel corso dell’ultima ora, di essere stato così coglione da averlo preso. Istintivamente spostò lo sguardo da quelle scene raccapriccianti alle figure di Cappie, di Victoria e anche di Brianna per rassicurarsi che le cose fossero andate diversamente, che fossero davvero ancora vive.
Se non ci fossi stato io... la vostra fine sarebbe stata QUELLA. Spero lo comprendiate e non siate così idioti da credere davvero che avreste potuto farcela da soli. Quel fiotto d'acido avrebbe potuto sciogliervi se non ci fosse stata quella palla, lo capite o no? A quest'ora potevate essere senza il naso, gli occhi, o magari chissà, anche qualche arto.
Se la propria morte – che fosse stata fulminea o dopo lunghe ore di agonia - non lo spaventava più di tanto perché, una volta giunta, non c’era più nulla da patire o di cui preoccuparsi, lo stesso non si poteva dire della prospettiva di rimanere mutilato. Serrò gli occhi, rafforzando la presa sulle sue gambe, levando un muto ringraziamento alle due piccole creature alchemiche che erano corse in loro aiuto. Sapeva che non avrebbero avuto alcune chance di vittoria contro il Lich ancor prima che diventasse enorme e potente, perché in fin dei conti solo la O’Neill tra loro aveva la stoffa del duellante, come aveva avuto modo di dimostrare, ma cos’altro avrebbe potuto fare? Nulla. Perché mandare Cappie al salvataggio da sola era impensabile.
Una cosa però la devo ammettere, per quanto il nemico non fosse minimamente nelle vostre possibilità... Ve la siete cavate bene. Avete utilizzato delle buone strategie ed avete affrontato la difficoltà con coraggio e soprattutto mente fredda. Mi riferisco soprattutto a te... alla faccia di chi dice che i Tassorosso sono dei mollaccioni.
Istinto di sopravvivenza. Puro e semplice istinto di sopravvivenza almeno per quel che riguardava il Delfino. Si era lasciato guidare da quello e dalle indicazioni di Cappie e da null’altro.
Sapete bene che non sono un professore nella norma. A quest'ora un mio collega vi avrebbe già messi col culo davanti alla Preside, o peggio... La Vice Preside. – un brivido freddo gli corse lungo la colonna vertebrale al pensiero di doversi confrontare con la Vireau. Aveva impiegato anni, letteralmente, a convincerla che si poteva fidare di lui almeno un minimo, che era maturato e invece quella sera aveva dato prova di non essere cambiato per nulla, che era ancora il ragazzino immaturo e incosciente che era giunto a Hogwarts sette anni prima - Io invece vi ho permesso di ricevere il vostro ambito premio, la gratitudine dell'Alchimista e vi sarete chiesti... "Perché?". – ovvio che se l’era chiesto ma non era giunto a nessuna risposta. L’unica cosa che aveva pensato era che l’Alchimista non doveva avere proprio tutte le rotelle, o quelle che erano a girare nel suo cervello, a posto per donare certi tipi di incantesimi oscuri e pericolosi a dei ragazzini - Il motivo è molto semplice: ve lo eravate meritato, decidendo per andare a liberarlo, facendo una scelta simile. Potrebbe essere una scelta non oculata, non intelligente, ma generosa e altruista. Mettendo la vita di un altro individuo di fronte alla vostra vi siete meritati un premio in cambio e come è giusto rimproverare i deficienti, è giusto anche gratificare gli eroi.
La testa del Delfino scattò in alto e rivolse, dal basso verso l’alto, uno sguardo allibito a Vastnor. Degli eroi? Credeva davvero che fossero degli eroi? Era per quello, perché avevano deciso di mettere la vita di qualcun altro davanti la propria che aveva permesso loro di ricevere un incantesimo oscuro di enorme potenza? Davvero credeva che, con quel gesto sconsiderato e altruista, avessero dimostrato di avere un animo puro e onesto tale che non ne avrebbero abusato? Un enorme groppo si formò nella gola del Delfino impedendogli di respirare mentre i peli gli si rizzavano sulle braccia e il cuore si metteva a battere all’impazzata. Andando a salvare l’Alchimista non aveva dimostrato di essere un eroe ma solo un grande egoista perché non avrebbe mai e poi mai potuto sopportare di vivere senza la sua sorellina accanto, tanto meno con il peso di non aver fatto abbastanza per salvarle la vita. Non se lo meritava. Non si meritava di avere in sé un dono tanto potente e tanto importante quando non se l’era guadagnato. Non si meritava quelle sorti di lodi da parte del docente e non si meritava di essere ancora vivo. Aprì la bocca per gettare fuori quei pensieri, per chiedere all’uomo di riprendersi quel dono ma nessuna sillaba uscì dalle sue labbra e finì solo per annaspare per incamerare più aria possibile perché il nodo in gola non accennava a sciogliersi.
Ero con voi fin dall'ingresso all'Ottavo Piano.
Cosaaaa!!!!
Li aveva visti, li aveva seguiti, aveva lasciato che finissero sigillati nel laboratorio, che corressero il rischio di saltare in aria e poi di affrontare il Lich da soli, temendo di non riuscire a uscirne vivi… perché?
Qualcuno dei presenti potrebbe anche pensare che sia stato un incosciente nel non aiutarvi in misura maggiore. Nel limitarmi a dare solo un leggero supporto e niente di più significativo.
Aveva salvato loro la vita, poteva davvero essere considerato un supporto leggero e poco significativo? Conoscendo i metodi di insegnamento di Vastnor dovevano essere grati per il solo fatto che avesse deciso di scomodarsi a salvare le loro vite senza considerarle inutili visto le decisioni che avevano preso.
Le decisioni che tu hai preso. Gli errori di valutazione che tu hai fatto. Pensavi che questa sarebbe stata una innocua avventura, cose non avessi vissuto per sette anni a Hogwarts, che il laboratorio era la cosa più figa che tu avessi visto, che il diario potesse tornarvi di una qualche utilità nel caso foste incappati in qualche altro trabocchetto e invece… le hai fatte quasi ammazzare.
Ebbene, non ho fatto molto perché dovevate capire da soli cosa significasse mettersi nei guai, essere da soli. La vera punizione è stata l'aver dovuto affrontare le conseguenze dei vostri gesti. Se vi avessi portato semplicemente via, non avreste combattuto nulla, non avreste rischiato, non avreste... imparato.
Non si accorse che Victoria, o chiunque altro, lo stesso fissando perché aveva lo sguardo fissò davanti a sé, sgranato, spaventato per quello che sarebbe potuto accadere e concentrato per capire cosa quella situazione gli avesse insegnato, oltre al fatto di non potersi fidare di se stesso e del proprio giudizio. Ma allora aveva sbagliato anche prima, quando aveva valutato l’Alchimista come una persona – se tale la si poteva definire – instabile che avrebbe potuto solo combinare disastri in buona fede se fosse tornato in possesso del diario? O quando la paura di venire schiantato all’istante aveva preso il sopravvento e convinto a non confrontarsi con Vastnor su cosa fosse meglio fare del diario? Di una sola cosa era certo, di non essere la persona più adatta a decidere cosa farne o a chi darla. Il suo contenuto era allettante ma anche pericoloso e lui non voleva avere sulla coscienza qualche altra disgrazia dovuta alla sua scarsa lungimiranza.
Adesso invece, vi starete chiedendo cosa ne sarà di voi. Cosa accadrà da qui a poco, quale sarà il prezzo da pagare.
Espulsione. Tornare nel mondo babbano con la coda tra le gambe. Ammettere davanti a suo padre che lui aveva ragione, che non avrebbe mai combinato nulla di buono nella vita, prendere uno straccio di diploma babbano e sperare che Donald non lo volesse licenziare perché in quel caso, l’unica alternativa che gli rimaneva, era andare a lavorare in fabbrica a Lisbona e morire lì.
… Sentiamo un po', a parer vostro, cosa dovrei fare? Sapreste darmi una sola, singola motivazione per non farvi espellere tutti in blocco?
Io … - deglutì a vuoto un paio di volte perché affrontare direttamente Vastnor non era mai una cosa semplice – al massimo posso darle un motivo in più per espellere me… - si rimise in piedi a fatica, aiutandosi con la sedia alle sue spalle perché le gambe, nonostante l’incantesimo di guarigione ricevuto non lo reggevano – Pensavo avrebbe potuto aiutarci in qualche modo e invece ci ha portato solo problemi… - porse all’uomo il diario rimpicciolito – è stata a causa sua se il Lich era così potente quindi indirettamente a causa mia… non sono un eroe sono solo uno stupido che non sa valutare le cose…
Aveva parlato guardando il docente dritto negli occhi in modo che potesse leggervi la sincerità delle sue parole e del suo pentimento ma quando si voltò per tornare al suo posto lo fece con la testa bassa perché non si sentiva in grado di sostenere altri sguardi di accusa da parte delle ragazze.
... Qualcosa mi dice che sia meglio che ti guardi allo specchio. Il mio unico consiglio però... È che devi avvicinartici molto piano e lentamente. O'Neill, stalle vicino e tieniti pronta a sorreggerla.
Chi avrebbe dovuto guardarsi allo specchio? E perché? Sollevò la testa, temendo che uno degli incantesimi che il Lich aveva lanciato contro di loro stesse dando i suoi frutti marci in quel momento, a scoppio ritardato, e quello che vide lo lasciò completamente a bocca aperta, basito.
P***a Trama!
Imprecò a bassa voce, fregandosene della presenza del docente perché quando vedevi la tua ragazza – o ex che dir si voleva – che aveva improvvisamente assunto le fattezze di qualcun altro non potevi soffermarti sul linguaggio e l’educazione. Era quello l’effetto della sfera di Trama che l’Alchimista le aveva lanciato contro? Trasformarla in un’altra persona? In chi? Nella ragazza a cui apparteneva la Trama sottratta? Poteva essere che quella fosse la figlia dell’Alchimista? Incapace di dire o fare alcunché, Jorge assistette allo sforzo di volontà di Victoria di non piangere, sul volto un’espressione esclusivamente incredula perché tanti e tali erano i sentimenti che si stavano accavallando nella sua mente da non sapere a quale dare la precedenza.
… è tutta colpa tua. – fece un passo indietro sorpreso dalla rabbia con cui la ragazza aveva pronunciato quell’accusa che stranamente faceva più male adesso che era qualcun altro a dirlo apertamente. - Tutto questo non sarebbe mai successo se non ti avessi seguito in questa follia, se non mi fossi convinta che ne valeva la pena per condividere qualcosa con te… ed è stato così. Ho condiviso con te una parte del tuo essere che non conoscevo, che non avevo mai visto, e che mi fa schifo. – sbattè le palpebre incredulo, non riuscendo a comprendere cosa avesse visto in lui da farle ribrezzo - Come hai potuto essere così pazzo, avido ed egoista? Fin da quando siamo arrivati in quella merda di laboratorio non hai fatto altro che sbavarci sopra, senza preoccuparti minimamente di dove fossimo o del fatto che io ne avessi paura! Ti sei preso il tuo souvenir dopo che ti avevo detto che non mi faceva stare tranquilla, e Cappie, Cappie cazzo, lei ci è arrivata e ha posato la fiala che aveva preso, mentre tu? Tu che hai fatto? No, tu hai fatto lo stronzo egocentrico e te la sei portata appresso, vero?! Chi se ne frega che la tua ragazza, quella che dici di amare, fosse davanti a te nel panico per dove si trovava, l’importante era solo soddisfare la tua merdosa avidità!
Avido ed egoista? Pensava davvero che se avesse creduto che fosse pericoloso prendere qualcosa dal laboratorio l’avrebbe fatto lo stesso?
E il libro, vogliamo parlare del libro?! CHE CAZZO DI BISOGNO C’ERA DI PORTARTELO APPRESSO, ME LO SPIEGHI?!? E non mi venire a raccontare che è stata colpa della medusa che ti ha fritto il cervello, perché uscita da lì il mio Q.I. non è certo arrivato a quattromila, quindi col cazzo che credo ancora alla tua farsa del “non sono lucido”, io non ci credo, mi hai capito?! Ti ha tolto le facoltà COGNITIVE, non ti ha privato del buon senso, sei stato TU a decidere in tutta coscienza di portartelo appresso senza dirci niente!!
Farsa, farsa??? – si era ripromesso di non parlare, di non dire nulla, di lasciarla sfogare ma Victoria aveva appena toccato un tasto dolentissimo per lui - Pensi davvero che io abbia mentito tutto quel tempo? Che davvero abbia preferito fare la figura dell’idiota incapace di riflettere lucidamente per cosa? Per potermi portare via il libro a vostra insaputa? Il tuo QI può anche non essere arrivato a quattromila ma non puoi parlare di qualcosa che non hai provato. Quei tentacoli non si sono attaccati alle tue tempie come degli elettrodi, non ti hanno strappato qualcosa di tuo, non ti sei ritrovata rotolante su un pavimento con la testa che ti scoppiava e pensieri prima lucidi all’improvviso avvolti nella nebbia e nella confusione, con difficoltà a ragionare…
E in tutto questo, tu dov’eri?! CHE CAZZO FACEVI MENTRE LUI S’INTASCAVA IL LIBRO?! Perché non l’hai fermato o non ci hai detto niente?! CHE DIAVOLO AVETE TUTTI E DUE NEL CERVELLO?!?!?
Ci ha provato ma io gliel’ho impedito…
Ok non è che fosse stata poi tanto convincente o l’avesse minacciato con la bacchetta ma un tentativo Brianna l’aveva fatto e non aveva intenzione di nasconderlo.
POTEVAMO MORIRE!!! Potevamo morire tutti quanti perché il Lich era più potente di quanto sarebbe dovuto essere, e tutto per colpa di quello schifoso diario che tu hai nascosto chissà dove e che tu non hai pensato di sottrargli! Comodo adesso restituirlo per pararti il culo, vero Jorge? Credi davvero ci sia bisogno di sottolineare che sei stato tu la causa principale di tutto?! L'unica cosa giusta che hai detto in tutta la nottata é che non sei un eroe, perché sei un egoista, un egocentrico ed un ladro che ora gioca a fare il grande affermando che non gli servono gratificazioni... ma gratificazioni di cosa?! Quel diario non ti apparteneva, L'HAI RUBATO DI NASCOSTO!!!!
NON L’HO RUBATO!!! L’ho solo preso in prestito perché DAVVERO pensavo che ci sarebbe stato utile…
Tentò di ripetere ma inutilmente perché tanto la Randall non lo ascoltava e ciò che era peggio non aveva alcuna intenzione di credergli né di dargli il beneficio del dubbio.
Se davvero pensavi di aver sbagliato, perché non restituirlo mentre eravamo con l'Alchimista? Avresti avuto tutto il tempo di consegnarlo a Vastnor, invece hai dovuto aspettare che ti facesse presente di aver visto quanto ti sia comportato di merda!!! E pensi di dover essere lodato per questo?! Se non ci fosse stato lui te lo saresti portato via definitivamente, tanto poi se questo avesse significato giocarti i rapporti con le persone più importanti della tua vita pazienza, ne valeva la pena!! E non ti azzardare a dire che pensavi potesse esserci utile, non insultarci fino a questo punto, COME CAZZO PENSAVI CI SAREBBE STATO UTILE NASCOSTO NELLA TASCA DEI TUOI PANTALONI, ME LO SPIEGHI?!?!?! Potevi averci sulla coscienza, LO CAPISCI?! Io mi fidavo di te, e tu mi hai tradita per egoismo, per avidità, perché hai preferito prenderti un diario che sapevi, SAPEVI, che io e Cappie non ti avremmo mai permesso di portar via, piuttosto che preoccuparti dei nostri sentimenti!!! Perché non ci hai detto che te l’eri portato appresso appena superato il baule, mh? Avevi tutto il tempo per farcelo presente, ma non l’hai fatto perché sapevi che reazione avremmo avuto, E NON DIRE DI NO!!!
Neanche per un secondo gli passò per la testa di assecondarla, di tacere perché tutte quelle parole che gli stava vomitando addosso gli stavano facendo male, davvero davvero tanto male e la consapevolezza che, al di sotto di quell’aspetto sconosciuto, ci fosse la donna che amava rendere il tutto ancora più grottesco e doloroso.
E come facevo a saperlo che non volevate che lo portassi via quando siete state voi due a farmi presente che era importante, che dovevamo leggere il più possibile perché poteva esserci nascosta qualche indizio importante? O forse l’avete detto solo per tenermi buono? Per non avermi tra i piedi mentre risolvevate l’ultima porta perché tanto io sono solo d’impiccio? Non avevo intenzione di tenerlo, non volevo portarmelo qui, nella nostra realtà, ma che dovevo fare? Restituirlo all’Alchimista? A quell’essere senza rotelle e avere sulla coscienza chissà quali altre catastrofe fatte in buona fede? E poi….
Si interruppe di botto, con il petto ansimante e le guance bagnate di lacrime che non sapeva stare versando mentre stava avendo quel terribile confronto con Victoria di fronte a tutti. Cercò di calmare il battere frenetico del suo cuore e riordinare le idee mentre la Draghessa attaccava la Wollis per poi riprendere a parlare con tono molto più calmo e pacato, rassegnato.
… è inutile vero? Qualsiasi cosa io possa dire in mia difesa è inutile… tu… voi? – tono questa volta interrogativo rivolto a Caroline Priscilla per sapere sa davvero anche lei condivideva il pensiero di Victoria - ormai hai ... avete (?) già preso la tua decisione e anche se mi offrissi di prendere del Veritaserum continueresti ad accusarmi di esseri un avido, bugiardo egoista…
Non ti voglio vedere mai più, mi hai capita?! Sparisci dalla mia vista, sparisci dalla mia vita, MI FAI SCHIFO!!! Ti odio Jorge, odio la persona che mi hai mostrato di esser e ringrazio solo la Trama di non aver perso la mia verginità con uno stronzo come te, ti odio, TI ODIO!!!!!
Distrutto, annientato. Così si sentiva il portoghese dopo quelle ultime parole di Victoria che gli aveva tranciato di netto il cuore, facendogli più male di qualsiasi incantesimo il Lich aveva lanciato loro. Rimase fermo e immobile per non sottrarsi ai suoi colpi e quando fu chiaro che la ragazza non sarebbe stata in grado di dargli neanche un buffettino ma anzi che provandoci sarebbe caduta a terra continuò a stare fermo perché di certo lui era l’ultima persona sulla faccia della terra da cui voleva essere sorretta. Aspettò che Cappie la aiutasse per poi tornare a sedere in un angolo dell’aula, lontano dagli altri visto che la sua sola presenza era così deleteria per tutti. Quando la Tassetta gli si avvicinò gli rivolse uno sguardo vacuo, svuotato, di chi non aveva per nulla la forza di sostenere un’altra sfilza di accuse né di difendersi perché tanto qualsiasi cosa avesse detto non avrebbe sortito alcun effetto.
Jorge hai letto le ultime pagine del libro?
Come? – chiese, riscuotendosi un attimo, non riuscendo a comprendere il senso di quella domanda, così innocua e innocente dopo tutte quelle urla – Si ma non sono riuscito a leggerle tutte, non ho fatto in tempo…
O'Neill... Mi stai facendo incazzare. Chiudi la bocca, chiaro?
Sobbalzò e si morse il labbro inferiore la Tassorosso, cercando di bloccare le tremila parole che avrebbe voluto buttar fuori per difendere non tanto sè stessa, quanto Victoria e Brianna. Si strinse più forte Ermes, poggiando la wakizashi per terra accanto alla sedia, notando solo in quel momento che la pecorella era diventata un morbido peluche di lana elettrostatica. Probabile che quella fosse un'altra delle sue capacità, ma Sandyon aveva deciso che era arrivato il momento di parlare, per cui Cappie non si soffermò molto su quel dettaglio. Accettò con un cenno di ringraziamento le cure che il professore elargì loro, prima di mostrare però ciò che sarebbe potuto accadere all'interno della stanza se non ci fosse stato Vastnor stesso a proteggerli.
No...no...no...
Non voleva vedere quelle scene di corpi mutilati, sanguinanti e pieni di piscio ed escrementi, tanto che almeno un paio di volte la Tassorosso fu costretta a distogliere lo sguardo per non rischiare che qualsiasi cosa fosse rimasta nel suo stomaco venisse buttata fuori in modo molto poco elegante. Erano immagini che scioccavano non solo per la violenza, ma anche per il forte impatto emotivo che avevano su tutto il gruppo. Essere costretta ad assistere allo scempio suo e dei suoi amici era una lezione che la O'Neill non avrebbe dimenticato tanto in fretta.
Se non ci fossi stato io... la vostra fine sarebbe stata QUELLA. Spero lo comprendiate e non siate così idioti da credere davvero che avreste potuto farcela da soli.
Tsk, ci fossi stata io la musica sarebbe stata tutt'altra...
Sobbalzò di nuovo, girando lo sguardo a destra e a sinistra per comprendere da dove provenisse quella voce, prima di capire che lei e solo lei l'aveva sentita parlare. Ma che diavolo le stava succedendo? L'ipotesi che realmente uno spirito si fosse impossessato del suo corpo iniziava a diventare sempre più plausibile e concreta. Scosse la testa, la tassetta, cercando di focalizzare l'attenzione sul discorso di Sandyon, un discorso serio, importante e dal quale dipendeva la loro futura sorte.
Quel fiotto d'acido avrebbe potuto sciogliervi se non ci fosse stata quella palla, lo capite o no? A quest'ora potevate essere senza il naso, gli occhi, o magari chissà, anche qualche arto.
Aveva creduto che concentrando tutte le attenzioni del Lich su di sè, i suoi amici sarebbero stati fuori pericolo. Si era gettata nella mischia per evitare che chiunque, a parte lei, potesse farsi male, ma non era stato abbastanza. In un certo senso la O'Neill era stata una vera incosciente a scegliere di seguire il proprio buon cuore, piuttosto che la ragione: convinta di possedere le capacità necessarie a mettere il resto del gruppo in salvo, non aveva calcolato che il nemico verso il quale sarebbero andati incontro sarebbe stato tanto forte e spietato. In realtà, pur immaginando una trappola, non era sicura al cento per cento che si sarebbero trovati di fronte proprio Donald in persona, in versione Lich, pur supponendolo sulla base di ciò che le era stato riferito. Jorge in fondo aveva letto il libro (già, quel maledettissimo libro che si era anche portato dietro!) e sembrava non avesse trovato nulla che potesse far capire verso cosa stavano andando incontro. Giusto? In realtà il sospetto [Intuito(SS):20] che il delfino non avesse seguito alla lettera le sue indicazioni stava diventando sempre più forte, ma in quel momento non aveva occasione di scoprire quale fosse la verità.
Una cosa però la devo ammettere, per quanto il nemico non fosse minimamente nelle vostre possibilità... Ve la siete cavate bene. Avete utilizzato delle buone strategie ed avete affrontato la difficoltà con coraggio e soprattutto mente fredda. Mi riferisco soprattutto a te... alla faccia di chi dice che i Tassorosso sono dei mollaccioni.
Un complimento del genere da Sandyon Vastnor sarebbe stato come minimo da festeggiare con un triplo salto carpiato all'indietro. Ma in quel momento non c'era nulla da ridere nè da scherzare, per quanto quel singolo appunto, un minimo, avesse fatto nascere una scintilla d'orgoglio e fierezza nella Tassorosso.
Sapete bene che non sono un professore nella norma. A quest'ora un mio collega vi avrebbe già messi col culo davanti alla Preside, o peggio... La Vice Preside. Io invece vi ho permesso di ricevere il vostro ambito premio, la gratitudine dell'Alchimista e vi sarete chiesti... "Perché?". Il motivo è molto semplice: ve lo eravate meritato, decidendo per andare a liberarlo, facendo una scelta simile. Potrebbe essere una scelta non oculata, non intelligente, ma generosa e altruista. Mettendo la vita di un altro individuo di fronte alla vostra vi siete meritati un premio in cambio e come è giusto rimproverare i deficienti, è giusto anche gratificare gli eroi.
Ma cos'era quello, un rimprovero o un elogio? Doveva ammettere che il professore le stava confondendo alla grande le idee, forse proprio per quel suo modo atipico di trattare con loro durante tutto quel casino. Se ci fosse stata la Vireau, non avrebbe riconosciuto in loro nulla di buono di ciò che avevano fatto (e forse tanto torto neanche ce l'aveva) ma l'uomo si stava comportando seguendo tutta un'altra linea di pensiero. Molto meno devastante della Vireau, ma ugualmente efficace.
Ero con voi fin dall'ingresso all'Ottavo Piano. Qualcuno dei presenti potrebbe anche pensare che sia stato un incosciente nel non aiutarvi in misura maggiore. Nel limitarmi a dare solo un leggero supporto e niente di più significativo. Ebbene, non ho fatto molto perché dovevate capire da soli cosa significasse mettersi nei guai, essere da soli. La vera punizione è stata l'aver dovuto affrontare le conseguenze dei vostri gesti. Se vi avessi portato semplicemente via, non avreste combattuto nulla, non avreste rischiato, non avreste... imparato.
Hai capito il fustone! Bella trovata!
Stai zitta!
Non le piaceva l'idea che la voce continuasse a parlarle nella mente e non le piaceva il modo nel quale Sandyon aveva calcato così tanto il tono su quel "conseguenze dei vostri gesti". D'accordo, era stata un'incosciente ad avventurarsi all'interno dell'Ottavo Piano, ma quando si era ritrovata a dover compiere una scelta (la loro salvezza o quella dell'alchimista) sapeva che avrebbe accettato qualsiasi conseguenza, anche quella di immolarsi per la salvezza degli altri. Eppure non le sembrava che il professore stesse parlando di tutti loro, quanto di una persona in particolare [Intuito(P):22): ovviamente, essendoci fin dall'inizio, aveva visto il portoghese prendere il diario. Quindi sapeva che quel gesto avrebbe avuto conseguenze nefaste per tutti loro e lo aveva lasciato fare, forse nella speranza(?) di impartire una lezione non tanto a loro quanto ad un certo delfino.
Adesso invece, vi starete chiedendo cosa ne sarà di voi. Cosa accadrà da qui a poco, quale sarà il prezzo da pagare. ... Sentiamo un po', a parer vostro, cosa dovrei fare? Sapreste darmi una sola, singola motivazione per non farvi espellere tutti in blocco?
Nessuno sembrava essere intenzionato a rompere il silenzio che era calato dentro la stanza. La domanda di Sandyon risuonava assordante nella mente della Tassorosso, indecisa se parlare o meno, se rischiare o meno di essere espulsa. Aveva davvero qualche possibilità che non accadesse? A giudicare dal professore di Difesa forse sì, ma Cappie non riusciva a trovare altra motivazione se non la convinzione di aver fatto la cosa più giusta. In ogni caso, non fu lei a parlare per prima, ma Jorge che sembrò essere rinsavito (finalmente!) decidendo di lasciare il fatidico diario nelle mani dell'uomo.
Io …al massimo posso darle un motivo in più per espellere me…
Fissò l'amico con sguardo serio e attento, perchè da quando aveva scoperto la bravata di cui si era macchiato aveva desiderato con tutta sè stessa conoscere le motivazioni che avevano spinto il delfino a prendere il libro per sè. Le prime che le erano venute in mente furono "avidità", "egoismo", ma quando il ragazzo parlò, la sua risposta lasciò la O'Neill completamente basita.
Pensavo avrebbe potuto aiutarci in qualche modo e invece ci ha portato solo problemi…è stata a causa sua se il Lich era così potente quindi indirettamente a causa mia… non sono un eroe sono solo uno stupido che non sa valutare le cose…
Aveva davvero perso qualche rotella dentro quella cazzo di porta o stava esagerando tutto? Sembrava sincero nel dimostrarsi pentito, ma davvero era stato così stupido e imbecille da non capire -e a Cappie era bastata una sola occhiata per comprenderlo- che quel libro era l'UNICA cosa all'interno del laboratorio che non doveva essere portato via? A maggior ragione una volta scoperto che il diario era passato nelle mani di Donald, probabilmente ancora vivo e vegeto all'interno dell'Ottavo Piano. No, la O'Neill non credeva affatto che quella fosse l'unica motivazione ad aver spinto il portoghese a portarsi via un cimelio simile: lo conosceva da anni, sapeva quanto diventasse matto quando si trattava di pozioni e composti alchemici, conosceva le sue due grandi passioni e l'effetto che avevano su di lui. Forse il pensiero che quel libro potesse tornare utile a tutti loro aveva davvero sfiorato la sua mente, ma solo per nascondere -questa era la sensazione che le dava [d20:20 + Intuito(SS):20= 40]- parte della verità e cioè che esso gli facesse gola più di qualsiasi oggetto all'interno del laboratorio.
Abbiamo già pagato per le nostre bravate...- disse a voce bassa, perchè quei pensieri le appesantivano tutto (cuore, anima, corpo) e non era certo facile mostrarsi coraggiosi di fronte a Sandyon -Lo ha detto lei stesso: ci ha lasciato combattere perchè imparassimo la lezione. Ci ha permesso di prendere il nostro premio perchè abbiamo fatto una scelta altruistica. Se davvero il suo intento è quello di punirci ancora, facendoci espellere, allora era inutile anche gratificarci con qualcosa che tanto non potremmo utilizzare mai nella nostra vita- perchè sapevano benissimo tutti quanti che essere espulsi da Hogwarts significava perdere anche la propria bacchetta - E credo che la lezione qui dentro l'abbiamo imparata tutti e ci porteremo dietro le conseguenze di ogni nostra azione...
Sapeva che sarebbe stato così, perchè vedeva -e lo vedeva anche l'uomo- che un profonda, insanabile rottura si era creata fra Vicky e Jorge, che un'altra crepa si stava formando fra lei e il portoghese, che il rapporto con Brianna non sarebbe più stato lo stesso. Sarebbero cambiati, tutti quanti, sarebbero diventati diversi e avrebbero ben presto scoperto che cosa significa guardare una persona per la prima volta negli occhi e scoprire dentro il suo animo qualcosa che non sapevamo esserci, sia nel bene che nel male.
Se crede che questo non sia abbastanza...le posso dire che nella nostra imbecillità qualcosa di buono l'abbiamo fatto: abbiamo tolto un uomo dalla sua prigiona ed eliminato un Lich, sempre col suo aiuto,- era giusto riconoscere che senza Sandyon non ce l'avrebbero fatta no? -dall'interno della scuola.
Lei non aveva altro da aggiungere. A Vastnor le decisioni finali o alla Vice-Preside, se avesse lasciato a lei la scelta di cosa fare o non fare con i ragazzi. Era talmente concentrata su quel discorso, da non rendersi conto della trasformazione che stava subendo la Dragargenteo. Solo quando il professore di Difesa la fissò con insistenza, attirando quindi lo sguardo degli altri su di lei, Cappie notò quali strani e assurdi effetti aveva avuto la sfera di Trama nella migliore amica.
... Qualcosa mi dice che sia meglio che ti guardi allo specchio. Il mio unico consiglio però... È che devi avvicinartici molto piano e lentamente.
Volse il capo verso Victoria, sobbalzando (per la terza volta) e non riuscendo a dire neanche una parola. Anche se qualcosa della vecchia sè stessa era rimasta, era difficile credere che quel volto di ragazza fosse proprio quello della Randall, entrata nell'Ottavo Piano insieme a loro.
La sfera di Trama...Corinne...
Non era difficile fare il collegamento, perchè Mordenkainen non aveva fatto altro che parlare delle bellissime lentiggini che ricoprivano il volto della figlia morta, le stesse che in quel momento decoravano il viso della studentessa.
O'Neill, stalle vicino e tieniti pronta a sorreggerla.
Si scosse dal proprio sbalordimento e si alzò in piedi, lasciando Ermes sulla sedia e mettendosi vicino alla compagna, aspettando la sua reazione (svenimento, rabbia, incredulità) di fronte a quel risvolto inaspettato. Ciò che invece venne fuori fu un attacco isterico in piena regola, che lasciò la O'Neill completamente ammutolita e incapace di comprendere da cosa derivasse [d20:4 + Intuito(P):22= 26]. Non imputò sul momento quella reazione alla somiglianza che la vecchia Victoria aveva con la madre defunta, bensì a tutto ciò che l'amica aveva dovuto passare quella notte.
… è tutta colpa tua.
Non solo di Jorge. Ma anche sua. Victoria non si stava rivolgendo a lei, eppure la tassetta non riusciva a non provare un minimo senso di colpa per ciò che era appena accaduto all'amica. Se solo avesse fatto il collegamento, ovviamente il suo senso di colpa sarebbe aumentato a dismisura, ponendola in una condizione ancora più triste e dispiaciuta di quanto già non fosse. E meno male che, presa dal veemente discorso dell'americana, il pensiero di come l'avrebbe presa Vergil non le sfiorò la mente per il momento. Ma sarebbe arrivato, con calma, quando le acque si sarebbero calmate. La sfuriata che seguì fu di una tale violenza verbale che la Tassorosso si limitò a rimanere in silenzio, preoccupata che da un momento all'altro la bionda crollasse a terra svenuta per la forza dei sentimenti negativi che stava imprimendo in ogni singola parola, rivolta contro Jorge e Brianna. Quindi il momento del confronto era giunto infine: la O'Neill lanciò un'occhiata a Sandyon, volendo vedere come si sarebbe comportato il professore. Ma qualora avesse visto l'uomo rimanere neutrale e lasciar risolvere a loro le proprie questioni, la Tassorosso si concentrò eslusivamente sul violento dibattito che aveva convolto i due Delfini e la Draghessa.
E il libro, vogliamo parlare del libro?! CHE CAZZO DI BISOGNO C’ERA DI PORTARTELO APPRESSO, ME LO SPIEGHI?!? E non mi venire a raccontare che è stata colpa della medusa che ti ha fritto il cervello, perché uscita da lì il mio Q.I. non è certo arrivato a quattromila, quindi col cazzo che credo ancora alla tua farsa del “non sono lucido”, io non ci credo, mi hai capito?! Ti ha tolto le facoltà COGNITIVE, non ti ha privato del buon senso, sei stato TU a decidere in tutta coscienza di portartelo appresso senza dirci niente!!
Farsa, farsa??? Pensi davvero che io abbia mentito tutto quel tempo? Che davvero abbia preferito fare la figura dell’idiota incapace di riflettere lucidamente per cosa? Per potermi portare via il libro a vostra insaputa? Il tuo QI può anche non essere arrivato a quattromila ma non puoi parlare di qualcosa che non hai provato. Quei tentacoli non si sono attaccati alle tue tempie come degli elettrodi, non ti hanno strappato qualcosa di tuo, non ti sei ritrovata rotolante su un pavimento con la testa che ti scoppiava e pensieri prima lucidi all’improvviso avvolti nella nebbia e nella confusione, con difficoltà a ragionare…
No, non era accaduto, ma in battaglia si era dimostrato pronto a reagire e a scattare quando la Tassorosso gli impartiva gli ordini col quale muoversi. Certo, molti attacchi non era riuscito a schivarli, ma quello non era imputabile alla scarsa capacità di ragionare del suo cervello, quanto al fatto che il portoghese, nei duelli, era sempre stato una schiappa, come lui stesso aveva confermato quella notte quando aveva mandato lei, la O'Neill, a combattere nella stanza del mostro. Non gli rimproverava quella scelta, semplicemente anche il cervello voleva la sua parte durante i combattimenti e sembrava che quello del delfino, nonostante tutto, avesse reagito bene.
E in tutto questo, tu dov’eri?! CHE CAZZO FACEVI MENTRE LUI S’INTASCAVA IL LIBRO?! Perché non l’hai fermato o non ci hai detto niente?! CHE DIAVOLO AVETE TUTTI E DUE NEL CERVELLO?!?!?
Ci ha provato ma io gliel’ho impedito…
Glielo hai impedito PERCHE'?
Quindi stava ammettendo che era passato sopra l'opinione di una persona che aveva intuito il pericolo di prendere un oggetto simile. Forse perchè non voleva dare ascolto a quella persona? Già, ma perchè Brianna non l'aveva detto anche a loro, una volta uscite dalla quarta stanza? Ascoltò ciò che aveva da dire la delfina, in sua difesa, senza battere ciglio, ma ragionando da sola e in silenzio, sentendo però una cocente delusione invaderle il petto.
Quel diario non ti apparteneva, L'HAI RUBATO DI NASCOSTO!!!!
NON L’HO RUBATO!!! L’ho solo preso in prestito perché DAVVERO pensavo che ci sarebbe stato utile…
Allora perchè non restituirlo subito all'alchimista? Perchè non darlo subito a Sandyon, una volta finito di combattere, una volta compreso che quel libro era stato solo fonte di guai? Erano giustificazioni che non reggevano in piedi, no, neanche cercando di voler essere quanto più buona possibile. E la Pietra Creatrice allora? Quella che avrebbe dovuto mettere a posto nel momento stesso in cui Victoria gli aveva fatto intendere quanto la inquietasse stare lì e quanto la facesse star male vedere quell'arraffa generale da parte di entrambi. Cappie ci aveva messo un po' a capirlo, d'accordo, ma lo aveva capito. E Jorge? Jorge lo aveva dimenticato. Già. Strano però averlo dimenticato, pur avendo visto la tua sorellina mettere a posto l'oggetto per il quale aveva fatto arrabbiare un'amica. Più andava avanti quella storia, meno riusciva a convincersi davvero delle buone intenzioni del migliore amico e forse anche della sua capacità di giudizio, a prescindere dall'attacco del cervelloide.
Io mi fidavo di te, e tu mi hai tradita per egoismo, per avidità, perché hai preferito prenderti un diario che sapevi, SAPEVI, che io e Cappie non ti avremmo mai permesso di portar via, piuttosto che preoccuparti dei nostri sentimenti!!! Perché non ci hai detto che te l’eri portato appresso appena superato il baule, mh? Avevi tutto il tempo per farcelo presente, ma non l’hai fatto perché sapevi che reazione avremmo avuto, E NON DIRE DI NO!!!
E come facevo a saperlo che non volevate che lo portassi via quando siete state voi due a farmi presente che era importante, che dovevamo leggere il più possibile perché poteva esserci nascosta qualche indizio importante? O forse l’avete detto solo per tenermi buono? Per non avermi tra i piedi mentre risolvevate l’ultima porta perché tanto io sono solo d’impiccio? Non avevo intenzione di tenerlo, non volevo portarmelo qui, nella nostra realtà, ma che dovevo fare? Restituirlo all’Alchimista? A quell’essere senza rotelle e avere sulla coscienza chissà quali altre catastrofe fatte in buona fede?
Jorge...PORCA TRAMA!!!
Contrasse il pugno della mano destra, come se sentisse il bisogno di prendere a cazzotti la faccia del Delfino, mentre sparava l'ennesima stronzata agli occhi della Tassorosso. Fu con uno grande sforzo che riuscì a trattenersi, perchè prima di tutto voleva sentire ogni singola campana, far combaciare ciò che nella sua mente doveva essere tutto logico e razionale. Ma la rabbia non le impedì certo di salire a livelli esorbitanti, quando Jorge si lanciò in quella filippica, provando a scaricare la colpa su di loro, poi sull'alchimista, passando da vittima innocente e incompresa. Era un atteggiamento che non tollerava in nessuno, men che meno in lui.
E tu? Nemmeno tu pensavi fosse importante farci sapere che Jorge si era preso il diario dell’Alchimista su cui aveva scritto anche Donald?! Farci presente che si era intascato un oggetto così prezioso quando era CHIARO che lo si doveva lasciare al suo posto?! MA COME CAZZO RAGIONI?!?
Di nuovo fu il turno della Wollis di difendersi, una difesa che lasciava molto amaro in bocca. Come facevano a sapere che era pericoloso? Come potevano immaginarlo? Certo, se leggendo le ultime pagine del libro, non avessero scoperto nulla, allora probabilmente era più plausibile pensare che non fosse poi tanto pericoloso. Per quanto la O'Neill sapeva perfettamente dell'esistenza di un incantesimo in grado di rivelare la vera natura di un oggetto. Donald aveva detto che ogni cosa, all'interno dell'Ottavo Piano, era maledetta: forse non avrebbe mai pensato di lanciare uno Specialis Revelio su una mela, ma su un libro, oh sì, lì sì che lo avrebbe fatto eccome. Anche quello, in fondo, era un indizio. Ma i due avevano davvero letto le ultimissime pagine del diario? La O'Neill già in precedenza aveva iniziato a dubitarne e ora che Brianna continuava a ripetere che non sapevano potesse essere tanto pericoloso, il dubbio si fece ancora più forte. Ma non era ancora arrivato il momento di parlare. C'era ancora altro che la Draghessa aveva da dire, che il Delfino aveva da dire.
… è inutile vero? Qualsiasi cosa io possa dire in mia difesa è inutile… tu… voi? Ormai hai ... avete già preso la tua decisione e anche se mi offrissi di prendere del Veritaserum continueresti ad accusarmi di esseri un avido, bugiardo egoista…
Sentiva un grande dolore al petto. Quello che forse Jorge non avrebbe potuto comprendere era quanto male le sue azioni le stessero facendo. Sì, credeva che in parte fosse stata la sua avidità e il suo egoismo a metterli in quella situazione; credeva che avesse esagerato troppo gli effetti dell'attacco della medusa; credeva che il motivo principale -ma non detto- per cui avesse preso il libro con sè era che con esso avrebbe potuto studiare e imparare a riprodurre composti alchemici e pozioni di altissimo livello. Non badando quindi affatto al benessere di tutti, ma pensando solo ed esclusivamente ad un proprio tornaconto personale. E questo non era solo una cosa orribile, che la faceva infuriare: le faceva MALE, un male talmente grande perchè non stava parlando di un estraneo, ma del suo migliore amico, il suo compagno di avventure, il suo fratello di sangue. Aveva forse dimenticato il legame che li univa? No, non lo aveva affatto dimenticato. Ma non credeva neanche che il delfino fosse capace di commettere una cazzata dietro l'altra senza avere coscienza di ciò che stava facendo. Non potendolo credere stupido, era rimasta una sola ed unica opzione possibile.
Non ti voglio vedere mai più, mi hai capita?! Sparisci dalla mia vista, sparisci dalla mia vita, MI FAI SCHIFO!!! Ti odio Jorge, odio la persona che mi hai mostrato di esser e ringrazio solo la Trama di non aver perso la mia verginità con uno stronzo come te, ti odio, TI ODIO!!!!!
Vicky BASTA!
Quando vide l'amica tentare di lanciarsi contro il delfino, rischiando di finire con la faccia spalmata a terra, la tassetta la bloccò, cercando di sorreggerla e di farla voltare verso di lei per stringerla in un abbraccio.
Guardami e ascoltami...basta....basta...non continuare... Vedrai che si sistemerà tutto, ma devi calmarti e metterti seduta...- le accarezzava i capelli con dolcezza, provando a modulare la voce in maniera calma e lieve [d20:10 + Carisma(F):21= 31] in modo da ottenere un effetto simil camomilla sull'animo agitato della Randall -Mi dispiace...ok? Mi dispiace tanto per quello che è successo, ma a tutto c'è un rimedio... I tuoi occhi...quelli sono rimasti gli stessi di sempre...
Credeva che fosse scossa perchè non si riconosceva più in sè stessa, per questo aveva parlato in quel modo, portandola verso la sedia dove era seduta prima e tirando fuori dalla propria borsa a tracolla un cioccolo gigante ripieno di crema alle nocciole.
Hai bisogno di zuccheri...
Glielo mise a forza in mano, ma non le impose di mangiarlo: la sua era una semplice richiesta di darne un morso, quel tanto che bastava per recuperare le forze, mentre lei si occupava di far quadrare i conti con i due delfini.
Jorge, tu hai letto le ULTIME pagine del libro?
Chiese, avvicinandosi al ragazzo e ponendogli quella domanda con tono calmo e pacato. Non pareva fosse arrabbiata, tuttavia la realtà era ben diversa dentro di lei, mentre cercava di calmare la tempesta che infuriava nel suo animo.
Come? Si ma non sono riuscito a leggerle tutte, non ho fatto in tempo…
Quindi era partito a ritroso dall'ultima ma era riuscito a leggerne poche? Oppure aveva preso a caso delle pagine verso la fine ma non la fine stessa? Si era espressa così male quando aveva chiesto che venissero lette le ultime annotazioni di Mordenkainen? Per lei era OVVIO intendere le ultime dieci pagine, massimo una ventina, l'importante era arrivare alla fine. Ma come era stato recepito quel messaggio da Jorge? E dalla compagna di Delfinazzurro? Porse la stessa domanda anche a Brianna, quindi, ascoltando una risposta se non identica, molto simile. Dopodichè, senza aggiungere altro, si diresse verso Sandyon, alzando lo sguardo e fissandolo dritto negli occhi.
Professore posso dare un'occhiata al diario?
Non appena quindi l'uomo le avesse dato il permesso, la O'Neill partì dall'ultima pagina letta dal Delfino, notando che effettivamente ve ne fossero all'incirca un'altra cinquantina dopo. Sfogliandole velocemente, si rese conto che ogni singola pagina non presentava indizi utili per loro, quanto una serie di annotazioni alchemiche fatte da Donald stesso. Almeno in quello il suo migliore amico qualcosa l'aveva azzeccata, anche se questo non lo giustificava affatto dall'aver preso un libro tanto pericoloso.
Grazie...
Disse, pronta a restituire il libro all'uomo, quando la classica lampadina babbana scattò in lei [d20:5 + Intuito(SS):20= 25]. Che cosa avrebbe fatto lei, se avesse davvero voluto prendere un oggetto del quale non era sicura fosse innocuo al 100%? Lo Specialis Revelio, come aveva già pensato anche prima e che ora le sembrava la soluzione di tutto quel problema.
No aspetti! Posso farci un incantesimo sopra?
Chiese di nuovo al Vastnor, dopodichè poggiò il libro per terra e prese la propria bacchetta, mormorando a voce alta l'incantesimo che avrebbe finalmente risolto l'intero mistero.
Specialis Revelio
Difficoltà: 5 Tipo: Incantesimo Generico Descrizione: Rivela i segreti o la vera natura di un oggetto Genere: // Danno: //
Sotto effetto del raggio di Trama il diario dell'Alchimista acquistò un volume grande il doppio, dovuto alle pagine aggiuntive che erano apparse, facendo comprendere alla Tassorosso di aver visto giusto con la sua intuizione. Prese di nuovo il libro in mano, andando a leggersi le ultime dieci pagine, esattamente ciò che lei avrebbe fatto. Ovviamente quello che lesse avrebbe cambiato di molto le scelte fatte da tutti loro, probabilmente anche le medesime scelte del Delfino. Che magari, invece di farsi guidare dalla sua avidità ci avrebbe pensato due volte prima di fare una cosa del genere.
Jorge, Brianna: quando io vi ho detto che dovevate concentrare la vostra ricerca sulle ultime memorie dell'alchimista o chi per lui avesse continuato il diario, era OVVIO che vi stessi dicendo di basare la vostra ricerca sulle ultime pagine, partendo a ritroso dall'ultima...- la rabbia era sbollita e sfumata, lasciando il posto alla stanchezza, stanca di tutta quella situazione, stanca di nutrire sospetti nei confronti di persone che credeva capaci di affrontare un compito simile -Tuttavia, in questo caso, non avreste trovato nulla di più utile, perchè il libro era incantato affinchè nascondesse la sua parte più preziosa e importante. Brianna, hai detto che non potevate sapere che fosse pericoloso, dico bene? Ma un libro le cui pagine si sfogliano da sole, appartenuto ad un'alchimista pazzo omicida e con all'interno una trappola mortale, che cosa ti ha portato a credere? Che fosse davvero INNOCUO? E tu Jorge: sapevi che il libro era passato di mano a Donald. Forse non ti sarebbe mai venuto in mente di usare lo Specialis Revelio, anche se in venti minuti di tempo- e lei ne aveva impiegato esattamente uno per leggersi cinque pagine -la scintilla poteva anche scattare dentro il tuo cervello. Ma a parte questo, sapevi che era passato a Donald e che ci trovavamo all'interno di un luogo dove tutto sembrava sospeso nel tempo, come se qualcuno ci abitasse davvero. E tu vuoi farmi credere che non hai pensato, neanche per un secondo, che quel pazzo omicida potesse uscire fuori se tu ti fossi portato dietro il libro, mettendoci tutti, tutti quanti in pericolo?
Stringeva ancora in mano il libro, fisso nelle parole che avrebbero potuto salvare loro la pelle.
Non eri giustificato, nè prima nè dopo, a prenderlo e tu Brianna avresti dovuto dircelo. Anche dopo essere usciti dal laboratorio, avreste dovuto renderci partecipe di ciò che non sapevamo, perchè forse io e Vicky avremmo potuto pensarci, a differenza vostra, su cosa farne esattamente e questo avrebbe impedito a tutti di noi di rischiare la vita.
Ragionava a mente fredda e lucida, portando il libro verso Jorge e posandoglielo in grembo, facendogli leggere ciò che lei aveva scoperto grazie a quel piccolo trucchetto.
E ora dimmi una cosa: davvero hai pensato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE al nostro bene, quando hai voluto prendere quel libro? Non ti è mai passato per la mente che forse avresti potuto studiare le formule contenute al suo interno? Riprodurle in qualche modo? Soddisfare il tuo desiderio di conoscenza in campo alchemico? Guardami dritto negli occhi e giurami che, a parte intenzioni altruiste, non ti ha spinto nient'altro.
Il tono non ammetteva repliche: se avesse mentito a quella domanda, la Tassorosso non solo se ne sarebbe accorta [d20:16 + Intuito(P):22 + 1 bonus= 39] ma ne sarebbe rimasta anche profondamente delusa.
Spoiler:
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“Adesso che Arthur è rinchiuso, posso stare tranquillo che non dirà una parola. Non posso permettermi di farlo fuori, e se poi diventasse un fantasma? Andrebbe subito in giro a raccontare tutto, il bastardo. Questo non deve accadere. La Pietra Filosofale sintetica lo renderà quasi immortale, anche se lo cambierà… un po’! Gli affiderò qualcuno che lo tenga d’occhio, creerò un servitore con la pietra creatrice, d’altronde è a questo che serve, no?”
Pag. 997
“Ora che ho ricevuto i benefici dell’eternità, mi sento quasi invincibile. Ma non è abbastanza, sono ancora a rischio, devo procurarmi altro potere. Arthur potrebbe fungere da ottima cavia, mi auguro che qualcuno si metta in testa di andare a salvargli la pelle, in quel caso mi occuperò personalmente della loro. Devo solo ultimare il metodo per carpire i poteri altrui e tutto andrà secondo i piani. Non mi resta altro che gonfiare le mie capacità per qualche decennio, dopo di che il mondo sarà pronto per un nuovo e davvero inarrestabile Signore Oscuro!”
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“Quella ragazzina stava iniziando a fare troppe domande. < Dov’è mio padre? È molto che non torna. Possibile che sia ancora fuori per lavoro? > Se dovesse sporgere una denuncia alle autorità sarei nei guai. Vorrà dire che la eliminerò stanotte, d’altronde devo vedere se la mia nuova pietra assorbi anima funziona veramente oppure no. Sarà un’ottima cavia per cominciare. Cara Corinne, mi spiace molto, ma tuo padre non ti farà compagnia per un bel po’…”
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“La mia struttura sembra pressoché perfetta, tranne che per un dettaglio: il freddo. Le mie giunture al freddo si bloccano e la mia vista si appanna, è un punto debole da non trascurare. Devo capire come ovviare a questo problema prima che qualche avversario possa utilizzarlo contro di me. Sarei spacciato in pochi istanti e il mio filatterio non è esattamente invisibile. Ho provato a torturare il bastardo ma non vuole rispondere. Continua solo a chiedermi che fine ha fatto sua figlia, inutile.”
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“Oggi è accaduto un fatto davvero assurdo: due ragazzi si sono addentrati nell’ottavo piano, hanno superato le quattro porte e poi sono arrivate al bivio ma… se ne sono andati! Non hanno minimamente calcolato Arthur, fregandosene della sua vita. Non era mai successo! Certo che esistono davvero delle autentiche carogne anche in giovane età… … Va beh che poi, parlo io, ahahahah!”
I quattro ragazzi entrarono nell'aula vuota e Brianna, poco dopo, si sedette, non più sorretta dalle proprie gambe; cercarono ognuno di prendersi le proprie responsabilità di fronte al professore di Difesa, ottenendo però l'effetto contrario
O'Neill... Mi stai facendo incazzare. Chiudi la bocca, chiaro?
Brianna iniziò a tremare a sentire il tono di voce del Vastnor... talmente freddo e controllato da far venire i brividi, però... però nonostante tutto teneva a loro, dal momento che, dopo aver chiuso la porta puntò la bacchetta verso ognuno di loro e, per quanto la riguardava, la giovane Delfina si sentì leggermente meglio... probabilmente le aveva fatto un qualche incantesimo di recupero, ma non osò nemmeno pensare di chiedere che genere di incanto fosse... la sua mente era quasi paralizzata dall' avere un Vastnor così freddo di fronte a lei.
Ma lo shock, per la giovane Delfina, doveva ancora arrivare... Sandyon proiettò loro delle immagini... i loro corpi che giacevano a terra, morti, in una pozza di sangue misto a tutti i liquidi persi dopo il rilassamento degli sfinteri... e tutta la consapevolezza di ciò che avevano fatto si abbattè su Brianna, una lama gelida nel cuore avrebbe fatto meno male... poi lo vide, Glaedr tagliato in due, morto in una pozza di sangue... la classica e babbana “ mazzata finale”
Brianna non resse l'emozione e le lacrime iniziarono a sgorgare dagli occhi, mentre stringeva il suo petauro – che però non parve gradire e si scansò dall'abbraccio della proprietaria – era moralmente e fisicamente a terra, non avrebbe retto un attimo di più quelle immagini così strazianti per lei che il professore aveva scelto di mostrare loro, probabilmente per far capire la gravità delle loro azioni.
Le sfuggirono un paio di singhiozzi, poi cercò di tornare a controllarsi, ma era difficile, l'immagine di Glaedr morto la perseguitava e, quasi sicuramente l'avrebbe perseguitata per il resto dei suoi giorni e sapeva che, se fosse successo, sarebbe stata esclusivamente colpa sua... cosa poteva dire Vastnor che la Wollis non sapesse già? Sapeva di aver fatto una cazzata madornale, se ne rendeva conto ogni momento in più che passava...
Il pugno dato sul tavolo la fece sobbalzare di scatto
Se non ci fossi stato io... la vostra fine sarebbe stata QUELLA. Spero lo comprendiate e non siate così idioti da credere davvero che avreste potuto farcela da soli.
Lo sapeva, lei che addirittura aveva colpito Jorge invece del filatterio, forse era quella che comprendeva maggiormente la gravità della situazione in cui si erano cacciati... come aveva potuto anche solo credere per un istante di poter combattere – e vincere – contro un essere che era addirittura riuscito a creare un intero piano nascosto ad Hogwarts? Lei che era appena al quarto anno e brava in Incantesimi o a duellare praticamente zero?
Quel fiotto d'acido avrebbe potuto sciogliervi se non ci fosse stata quella palla, lo capite o no? A quest'ora potevate essere senza il naso, gli occhi, o magari chissà, anche qualche arto.
Sempre peggio... il tremito della vergogna per non aver valutato bene la situazione era sempre presente, le lacrime – ora sporadiche – continuavano comunque ad uscire dagli occhi azzurri della Delfina.
Una cosa però la devo ammettere, per quanto il nemico non fosse minimamente nelle vostre possibilità... Ve la siete cavate bene.
Un complimento? Alzò per un secondo lo sguardo sul professore... ma non ebbe il coraggio di mantenerlo a lungo, anche se dal tono di voce non sembrava lo stesse dicendo ironicamente, quindi doveva pensarlo per davvero... chissà...
Avete utilizzato delle buone strategie ed avete affrontato la difficoltà con coraggio e soprattutto mente fredda. Mi riferisco soprattutto a te... alla faccia di chi dice che i Tassorosso sono dei mollaccioni.
Sapete bene che non sono un professore nella norma. A quest'ora un mio collega vi avrebbe già messi col culo davanti alla Preside, o peggio... La Vice Preside. Io invece vi ho permesso di ricevere il vostro ambito premio, la gratitudine dell'Alchimista e vi sarete chiesti... "Perché?". Il motivo è molto semplice: ve lo eravate meritato, decidendo per andare a liberarlo, facendo una scelta simile. Potrebbe essere una scelta non oculata, non intelligente, ma generosa e altruista. Mettendo la vita di un altro individuo di fronte alla vostra vi siete meritati un premio in cambio e come è giusto rimproverare i deficienti, è giusto anche gratificare gli eroi.
Rimase a capo chino, a sorbirsi quella predica in cui il professore aveva tutte le ragioni del mondo, ad essere incazzato in primis, a dar loro dei deficienti, tutto ciò che stava dicendo era assolutamente giusto... ed era anche vero che se al posto del Vastnor ci fosse stata la Vireau... beh, era meglio non pensarci, tanto quasi sicuramente avrebbero scoperto presto cosa era successo e loro... che fine avrebbero fatto loro? Vivi, si... ma con quale peso da sopportare? L'essere stati espulsi da Hogwarts le sembrava una cosa terrificante... quasi quasi sarebbe stato meglio morire a causa del Lich, senza coscienza di ciò che era successo, ma allora non sarebbe stata una punizione, sarebbe morta e basta... la punizione era convivere con il peso delle proprie azioni.
Ero con voi fin dall'ingresso all'Ottavo Piano. Qualcuno dei presenti potrebbe anche pensare che sia stato un incosciente nel non aiutarvi in misura maggiore. Nel limitarmi a dare solo un leggero supporto e niente di più significativo. Ebbene, non ho fatto molto perché dovevate capire da soli cosa significasse mettersi nei guai, essere da soli. La vera punizione è stata l'aver dovuto affrontare le conseguenze dei vostri gesti. Se vi avessi portato semplicemente via, non avreste combattuto nulla, non avreste rischiato, non avreste... imparato.
Un ennesima lezione alla Vastnor, dunque, ma Brianna non era nelle condizioni di formulare pensieri del genere
Adesso invece, vi starete chiedendo cosa ne sarà di voi. Cosa accadrà da qui a poco, quale sarà il prezzo da pagare. ... Sentiamo un po', a parer vostro, cosa dovrei fare? Sapreste darmi una sola, singola motivazione per non farvi espellere tutti in blocco?
No, Brianna non poteva... avrebbe avuto ragione ad espellerli in blocco, immediatamente nonostante l'ora... rimase a testa china, preferendo il silenzio... non aveva proprio nulla da dire a sua discolpa; fu Jorge a parlare
Io … al massimo posso darle un motivo in più per espellere me… Pensavo avrebbe potuto aiutarci in qualche modo e invece ci ha portato solo problemi… è stata a causa sua se il Lich era così potente quindi indirettamente a causa mia… non sono un eroe sono solo uno stupido che non sa valutare le cose...
Brianna girò lo sguardo verso Jorge... no, secondo lei erano colpevoli tutti e quattro allo stesso identico modo... tutti avevano cercato – per quello che credeva lei – di dare il massimo per non rimanere uccisi, come potevano, Cappie e Jorge, anche solo pensare di essere loro la causa di tutto?
Abbiamo già pagato per le nostre bravate...-riprese poi Cappie - Lo ha detto lei stesso: ci ha lasciato combattere perchè imparassimo la lezione. Ci ha permesso di prendere il nostro premio perchè abbiamo fatto una scelta altruistica. Se davvero il suo intento è quello di punirci ancora, facendoci espellere, allora era inutile anche gratificarci con qualcosa che tanto non potremmo utilizzare mai nella nostra vita; e credo che la lezione qui dentro l'abbiamo imparata tutti e ci porteremo dietro le conseguenze di ogni nostra azione...
Si, di questo Brianna era certa... si sarebbe portata per sempre nel cuore ciò che era successo – e che sarebbe potuto succedere – quella maledettissima sera
... Qualcosa mi dice che sia meglio che ti guardi allo specchio. Il mio unico consiglio però... È che devi avvicinartici molto piano e lentamente. O'Neill, stalle vicino e tieniti pronta a sorreggerla.
Brianna si voltò a guardare Victoria... cosa le stava succedendo? Non era la Vic di sempre... era come se... era un altra persona, si stava forse trasformando in... Corinne?
Tutto questo non sarebbe mai successo se non ti avessi seguito in questa follia, se non mi fossi convinta che ne valeva la pena per condividere qualcosa con te… ed è stato così. Ho condiviso con te una parte del tuo essere che non conoscevo, che non avevo mai visto, e che mi fa schifo
Cosa stava prendendo a Victoria? La sua voce si stava alterando, si alzava di volume sempre più, probabilmente in preda a tutte le emozioni che stava provando la Draghessa, non ultimo il fatto che si stesse quasi trasformando in un altra persona.
Come hai potuto essere così pazzo, avido ed egoista? Fin da quando siamo arrivati in quella merda di laboratorio non hai fatto altro che sbavarci sopra, senza preoccuparti minimamente di dove fossimo o del fatto che io ne avessi paura! Ti sei preso il tuo souvenir dopo che ti avevo detto che non mi faceva stare tranquilla, e Cappie, Cappie cazzo, lei ci è arrivata e ha posato la fiala che aveva preso, mentre tu? Tu che hai fatto? No, tu hai fatto lo stronzo egocentrico e te la sei portata appresso, vero?! Chi se ne frega che la tua ragazza, quella che dici di amare, fosse davanti a te nel panico per dove si trovava, l’importante era solo soddisfare la tua merdosa avidità! E il libro, vogliamo parlare del libro?! CHE CAZZO DI BISOGNO C’ERA DI PORTARTELO APPRESSO, ME LO SPIEGHI?!?
Osservò lo sfogo della Randall verso quello che era il suo ragazzo... come ci si poteva comportare in quel modo? Dire quelle parole alla persona che si diceva di amare? Brianna proprio non capiva come lei potesse usare quelle parole... vero, erano tutti provati, ma... ma che bisogno c'era di urlare così tanto e con quelle parole dure?
E non mi venire a raccontare che è stata colpa della medusa che ti ha fritto il cervello, perché uscita da lì il mio Q.I. non è certo arrivato a quattromila, quindi col cazzo che credo ancora alla tua farsa del “non sono lucido”, io non ci credo, mi hai capito?! Ti ha tolto le facoltà COGNITIVE, non ti ha privato del buon senso, sei stato TU a decidere in tutta coscienza di portartelo appresso senza dirci niente!!
Farsa, farsa??? Pensi davvero che io abbia mentito tutto quel tempo? Che davvero abbia preferito fare la figura dell’idiota incapace di riflettere lucidamente per cosa? Per potermi portare via il libro a vostra insaputa? Il tuo QI può anche non essere arrivato a quattromila ma non puoi parlare di qualcosa che non hai provato. Quei tentacoli non si sono attaccati alle tue tempie come degli elettrodi, non ti hanno strappato qualcosa di tuo, non ti sei ritrovata rotolante su un pavimento con la testa che ti scoppiava e pensieri prima lucidi all’improvviso avvolti nella nebbia e nella confusione, con difficoltà a ragionare…
E in tutto questo, tu dov’eri?! CHE CAZZO FACEVI MENTRE LUI S’INTASCAVA IL LIBRO?! Perché non l’hai fermato o non ci hai detto niente?!
Ci ha provato ma io gliel’ho impedito…
Quasi non sentì le parole dette in sua difesa da Jorge e cercò di rispondere con calma alle domande quasi urlate della Randall
Gli ho detto che poteva essere pericoloso, che poteva essere una trappola, ma ha fatto la sua scelta, non vi ho detto nulla perchè...
CHE DIAVOLO AVETE TUTTI E DUE NEL CERVELLO?!?!?
POTEVAMO MORIRE!!!
Credi che non me ne sia accorta? - ora la voce di Brianna si stava pericolosamente alzando, tutta la tensione accumulata stava trovando una valvola di sfogo e lei non riusciva a concentrarsi abbastanza per trattenere le emozioni (concentrazione 7+d20:6 → 13) – credi davvero che non me ne sia accorta? Cosa passa A TE nel cervello? C'ero anch'io sai? Era in gioco la mia vita quanto la tua, oltre a quella di Glaedr
Potevamo morire tutti quanti perché il Lich era più potente di quanto sarebbe dovuto essere, e tutto per colpa di quello schifoso diario che tu hai nascosto chissà dove e che tu non hai pensato di sottrargli!
NON PENSAVO CHE FOSSE COSI' TANTO PERICOLOSO lo vuoi capire o no? L'ha preso perché probabilmente pensava che potesse essere in qualche modo utile, ed io non sono proprio nessuno per impedirgli di fare le sue scelte...
Ormai quasi urlava Brianna, tanto che Glaedr – non riconoscendo quasi più la sua padrona che non aveva mai visto così tanto alterata – corse via da li per andare sulla spalla di Vastnor, sempre che lui glielo avesse permesso, altrimenti si sarebbe fermato sul tavolo.
Abbiamo sbagliato, abbiamo fatto errori dei quali ci siamo resi conto troppo tardi tutti e quattro, non solo io o solo Jorge, chiaro??
Comodo adesso restituirlo per pararti il culo, vero Jorge? Credi davvero ci sia bisogno di sottolineare che sei stato tu la causa principale di tutto?! L'unica cosa giusta che hai detto in tutta la nottata é che non sei un eroe, perché sei un egoista, un egocentrico ed un ladro che ora gioca a fare il grande affermando che non gli servono gratificazioni... ma gratificazioni di cosa?! Quel diario non ti apparteneva, L'HAI RUBATO DI NASCOSTO!!!!
NON L’HO RUBATO!!! L’ho solo preso in prestito perché DAVVERO pensavo che ci sarebbe stato utile…
Se davvero pensavi di aver sbagliato, perché non restituirlo mentre eravamo con l'Alchimista? Avresti avuto tutto il tempo di consegnarlo a Vastnor, invece hai dovuto aspettare che ti facesse presente di aver visto quanto ti sia comportato di merda!!! E pensi di dover essere lodato per questo?! Se non ci fosse stato lui te lo saresti portato via definitivamente, tanto poi se questo avesse significato giocarti i rapporti con le persone più importanti della tua vita pazienza, ne valeva la pena!! E non ti azzardare a dire che pensavi potesse esserci utile, non insultarci fino a questo punto, COME CAZZO PENSAVI CI SAREBBE STATO UTILE NASCOSTO NELLA TASCA DEI TUOI PANTALONI, ME LO SPIEGHI?!?!?! Potevi averci sulla coscienza, LO CAPISCI?! Io mi fidavo di te, e tu mi hai tradita per egoismo, per avidità, perché hai preferito prenderti un diario che sapevi, SAPEVI, che io e Cappie non ti avremmo mai permesso di portar via, piuttosto che preoccuparti dei nostri sentimenti!!
Victoria sembrava un fiume in piena, e Brianna, anche se alterata, la lasciò sfogare
perché non ci hai detto che te l’eri portato appresso appena superato il baule, mh? Avevi tutto il tempo per farcelo presente, ma non l’hai fatto perché sapevi che reazione avremmo avuto, E NON DIRE DI NO!
E come facevo a saperlo che non volevate che lo portassi via quando siete state voi due a farmi presente che era importante, che dovevamo leggere il più possibile perché poteva esserci nascosta qualche indizio importante? O forse l’avete detto solo per tenermi buono? Per non avermi tra i piedi mentre risolvevate l’ultima porta perché tanto io sono solo d’impiccio? Non avevo intenzione di tenerlo, non volevo portarmelo qui, nella nostra realtà, ma che dovevo fare? Restituirlo all’Alchimista? A quell’essere senza rotelle e avere sulla coscienza chissà quali altre catastrofe fatte in buona fede?
E tu? Nemmeno tu pensavi fosse importante farci sapere che Jorge si era preso il diario dell’Alchimista su cui aveva scritto anche Donald?! Farci presente che si era intascato un oggetto così prezioso quando era CHIARO che lo si doveva lasciare al suo posto?! MA COME CAZZO RAGIONI?!?
Come cazzo ragiono? Come. Cazzo. Ragiono? NO! Tu come cazzo ragioni! Ma ti senti? Senti quello che stai dicendo? - ora Brianna urlava contro la Draghessa – adesso che siamo qui è facile parlare ed incolpare gli altri vero? Come potevamo anche solo sospettare in cosa si era trasformato Donald? Mi ero completamente scordata che l'aveva preso su, e comunque pensava che potesse essergli utile altrimenti non l'avrebbe preso, e non ve l'ho fatto presente perchè come ognuno di noi stavo cercando l'apertura per uscire dal Laboratorio ed avevo ben altri pensieri per la testa, che non devo certo venire a rendere conto a te, chiaro??
Era incazzata nera, le parole uscivano dalle labbra molto velocemente ed erano praticamente urlate; se si fosse vista dal di fuori di sicuro non si sarebbe nemmeno riconosciuta, non era da lei un comportamento del genere, ma non era nemmeno da tutti i giorni trovarsi faccia a faccia con un Lich ed uscirne vivi, seppur grazie all'aiuto di Vastnor.
… è inutile vero? Qualsiasi cosa io possa dire in mia difesa è inutile… tu… voi? Ormai hai ... avete già preso la tua decisione e anche se mi offrissi di prendere del Veritaserum continueresti ad accusarmi di esseri un avido, bugiardo egoista…
Non ti voglio vedere mai più, mi hai capita?! Sparisci dalla mia vista, sparisci dalla mia vita, MI FAI SCHIFO!!! Ti odio Jorge, odio la persona che mi hai mostrato di esser e ringrazio solo la Trama di non aver perso la mia verginità con uno stronzo come te, ti odio, TI ODIO!!!!!
Queste le parole che Victoria indirizzò a Jorge... Brianna si sentì mancare il fiato per la durezza di ciò che aveva detto al suo - ormai ex – fidazato.
Vicky BASTA!
Cappie prese in mano la situazione con Victoria, che stava ormai degenerando, almeno pr quanto riguardava Brianna che, per difendersi dalle accuse della Randall, aveva addirittura iniziato ad urlare.
Jorge, tu hai letto le ULTIME pagine del libro?
Come? Si ma non sono riuscito a leggerle tutte, non ho fatto in tempo…
aveva posto anche a lei la stessa domanda
Beh... abbiamo cercato di leggere il più possibile dell'ultima parte del diario, ma il tempo era davvero poco... l'abbiamo sfogliato alla ricerca di indizi utili... beh, guardiamo cosa c'è scritto!
Adesso che la sfuriata era finita, si sentiva davvero esausta, ma voleva capire se era stato un errore suo e di Jorge che non avevano letto per bene quel diario oppure no... così Cappie chiese a Vastnor il libro e lo guardò per poi farci sopra un incantesimo... un incantesimo che Brianna era ancora troppo piccola per conoscere.
Jorge lesse ad alta voce quello che ora comparve scritto sul libro e Brianna si portò la mano sinistra alla bocca, comprendendo davvero ciò che rappresentava quel diario
Jorge, Brianna: quando io vi ho detto che dovevate concentrare la vostra ricerca sulle ultime memorie dell'alchimista o chi per lui avesse continuato il diario, era OVVIO che vi stessi dicendo di basare la vostra ricerca sulle ultime pagine, partendo a ritroso dall'ultima...
Beh, forse era ovvio per la tassetta, ma non lo era stato per Brianna... tenne comunque per se i propri pensieri
Tuttavia, in questo caso, non avreste trovato nulla di più utile, perchè il libro era incantato affinchè nascondesse la sua parte più preziosa e importante. Brianna, hai detto che non potevate sapere che fosse pericoloso, dico bene?
si...
Ma un libro le cui pagine si sfogliano da sole, appartenuto ad un'alchimista pazzo omicida e con all'interno una trappola mortale, che cosa ti ha portato a credere? Che fosse davvero INNOCUO?
Non lo so, ma...
si rendeva conto ora – troppo tardi – di essersi troppo lasciata influenzare dal suo credere che tutti fossero buoni, e Cappie glielo stava facendo comprendere con calma...
Abbassò la testa, comprendendo maggiormente il proprio errore di valutazione
E tu Jorge: sapevi che il libro era passato di mano a Donald. Forse non ti sarebbe mai venuto in mente di usare lo Specialis Revelio, anche se in venti minuti di tempo la scintilla poteva anche scattare dentro il tuo cervello. Ma a parte questo, sapevi che era passato a Donald e che ci trovavamo all'interno di un luogo dove tutto sembrava sospeso nel tempo, come se qualcuno ci abitasse davvero. E tu vuoi farmi credere che non hai pensato, neanche per un secondo, che quel pazzo omicida potesse uscire fuori se tu ti fossi portato dietro il libro, mettendoci tutti, tutti quanti in pericolo?
Non eri giustificato, nè prima nè dopo, a prenderlo e tu Brianna avresti dovuto dircelo. Anche dopo essere usciti dal laboratorio, avreste dovuto renderci partecipe di ciò che non sapevamo, perchè forse io e Vicky avremmo potuto pensarci, a differenza vostra, su cosa farne esattamente e questo avrebbe impedito a tutti di noi di rischiare la vita.
Hai ragione Cappie – convenne Brianna, a testa china – ma in tutto quello che era successo mi ero completamente scordata che l'aveva preso...
Non riusciva ad ammettere, di fronte a tutti, che aveva commesso un grosso errore di valutazione e, anche se era vero che si era assolutamente dimenticata di quel maledetto diario, ora che Cappie glielo aveva fatto notare, comprendeva benissimo anche quello che voleva dire Victoria con la sua sfuriata... entrambi avevano fatto degli errori madornali di valutazione.
E ora dimmi una cosa: davvero hai pensato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE al nostro bene, quando hai voluto prendere quel libro? Non ti è mai passato per la mente che forse avresti potuto studiare le formule contenute al suo interno? Riprodurle in qualche modo? Soddisfare il tuo desiderio di conoscenza in campo alchemico? Guardami dritto negli occhi e giurami che, a parte intenzioni altruiste, non ti ha spinto nient'altro.
Brianna si voltò a guardare Jorge, attendendo la sua risposta.
Quando Victoria Randall si mise di fronte allo specchio, Sandyon Vastnor analizzò seriamente la variazione delle emozioni. Passò dall'essere atterrita, all'incredula, al consapevole ed infine al fuori di sé, il tutto in meno di dieci secondi: un record. Lui non poteva immaginare cosa stesse succedendo nel frattempo alla ragazza sotto i vestiti, vestiti che in alcuni punti diventavano più stretti ed in altri più larghi. Infatti, la bionda avrebbe potuto percepire, per esempio, il sedere ingrandirsi di circa una taglia di pantaloni, come anche i fianchi. Stesso valeva per le cosce, che diventavano più consistenti, mentre invece i fianchi e le braccia si assottigliavano. In parole povere, la sua essenza fisica stava cambiando, amalgamandosi a Corinne e mischiandosi a lei, creando un ibrido tra le due ragazze. Anche le lentiggini, per quanto belle, in alcune zone erano meno visibili e più leggere, segno che non avevano "attecchito" proprio ovunque. La magia a volte poteva davvero rovinare qualcosa, come ad esempio il pensiero di essere per lo meno simili alla propria madre morta. Quello però non era l'effetto di una pozione, ergo nemmeno chiedendo aiuto all'ormai "amica" Martha Bennet, Sandyon avrebbe saputo come riportare la condizione della Draghessa allo stato normale. Quelle erano le conseguenza di una connessione di spirito, di un legame ormai indissolubile, a meno che l'Alchimista non avesse saputo come vanificare gli effetti, ma era davvero possibile contare ancora su un uomo ridotto in quelle condizioni? Forse quello era l'unico incidente che Vastnor avrebbe voluto evitare, ma la vicenda si era svolta troppo velocemente perché potesse intervenire efficacemente e d'altronde anche quell'errore in futuro poteva rappresentare una lezione appresa, con amarezza e dolore. Caroline Priscilla la trattenne dal non attaccare fisicamente Jorge, ma tanto non c'erano nemmeno le forze necessarie affinché ci riuscisse, nemmeno se non avesse avuto alcun impedimento. Da lì in poi, semplicemente, cominciò una specie di grande sfida di parole e parolacce, durante la quale l'uomo comprese che forse sarebbe stato meglio insonorizzare magicamente la stanza, giusto per non svegliare tutto il Settimo Piano ed evitare che la moglie accorresse vanificando il suo tentativo di occultare quel gigantesco casino. Non prese alcuna posizione, pur ascoltando tutte le versioni e trovandone una più delle altre convincente e onesta, lasciando che Glaedr si accomodasse sulla sua spalla, tanto sarebbe poi tornato dalla padrona non appena avesse visto che la situazione era tornata più calma. Terminate tutte le chiacchiere (sia utili che inutili), il docente di Difesa fece qualche passo avanti, così da raccogliere l'attenzione di ognuno. Sarebbe bastato quello per far tornare il silenzio e permettergli di parlare, parole che avrebbero preceduto la fine di quella lunga nottata.
Stanotte... Vi siete trovati di fronte a dei difetti molto pericolosi. Non starò a dire chi in particolare li ha dimostrati, perché immagino lo comprenderete da soli senza il mio aiuto. Scarsa capacità di analisi. Superficialità. Orgoglio. Incapacità di imporsi. Troppa fiducia. Poca cautela. Sopravvento delle buone intenzioni sul buon senso. Questi i più importanti ma ne potrei citare tanti altri, peccato che sono stanco e voglio andare a dormire.
Lanciò un'occhiata verso tutti, spingendo poi il petauro per tornare dalla sua giovane padrona.
O'Neill, le tue motivazioni a favore del non sbattervi fuori sono interessanti, ma stanno poco in piedi. Non per un uomo che pur non terminando mai la scuola ha appreso incantesimi anche peggiori di quelli ricevuti da voi oggi. Quando si affronta una situazione, si accettano benefici e perdite, anche quando i primi sono minimi e le seconde molte. Potreste ritrovarvi domani fuori da questo istituto con le vostre magie nuove di zecca e dire:"Bene, cosa cazzo ci faccio adesso?". Anche questa è una lezione che spero imparerete col tempo: valutare se il gioco vale la candela.
La sua attenzione si spostò su Jorge Alvares per un impercettibile secondo, poi tornò nuovamente su tutti.
Ho necessità di riflettere molto attentamente su questa faccenda e soprattutto a mente fresca e riposata. Le disposizioni che vi darò adesso, pretendo vengano seguite senza battere ciglio, pena la mia collera priva di mente fresca e riposata. Alvares e Wollis verranno scortati dalla Prefetta O'Neill nella propria Sala Comune, dopo di che la Tassorosso tornerà nei Sotterranei. La signorina Randall invece verrà con me, giù, in infermeria, dove chiederò al Prefetto Seal di sistemare la ragazza in una zona isolata all'oscuro da sguardi indiscreti, fino a domani mattina quando verrò a trovarla assieme alla Vice Preside e alla Preside. Ognuno di voi dovrà considerare per ora la promozione o il diploma come una faccenda in sospeso, ergo non sperateci completamente. Domani pomeriggio, dopo aver riposato, forse un po' male ma credo che sia da aspettarselo, vi recherete tutti in infermeria dove la signorina Harada si preoccuperà di decidere, in base alle vostre condizioni, se sarò necessario trascorrere 24 ore sotto osservazione. Immaginando che sia tutto perfettamente chiaro, vi invito a muovervi e non azzardatevi minimamente a sillabare alcun che. Le punizioni saranno nella misura di quanto mi andrà di specificare a proposito della vostra avventura, ma di sicuro non vi è dato saperlo. La pecora elettrica e la palla rosa seguiranno le loro attuali padrone, mentre le uova per adesso le custodirò io, restituendole alla proprietaria non appena si sarà ripresa abbastanza da potersene occupare completamente, in fondo adesso sono un suo fardello. Quell'arma bianca invece resta con me... Se vorrai sapere il motivo, dovrai tornare nel mio ufficio nei prossimi giorni. ... Filare.
NOTE
Turnazione finale:
1) Victoria 2) Brianna 3) Jorge 4) Caroline Priscilla
Tempo a disposizione per ciascuna risposta: 16 ore a partire dall'ultimo post inviato. Il resconto sulla quest con l'assegnazione dei PX verrà effettuato dopo che tutti avranno inviato la loro ultima azione. Grazie per aver partecipato.