Via Principale

[Typhon]

Ad ogni passo che la ragazza faceva verso di lui, percepiva chiaramente che temeva qualcosa, imbarazzata probabilmente nell'essere conscia del fatto che tra di loro c'era una bella differenza di esperienza nell'intimità, però era anche vero che da una parte Typhon era curioso di capire come si sarebbe comportata lei, se si fosse adeguata a quel loro legame oppure avrebbe opposto resistenza nel lasciarsi andare con serenità a quella prova di coraggio per il corpo e per la mente.
Una volta avvicinatasi abbastanza e sedutasi al suo fianco, quindi, il ragazzo non esitò un solo secondo andando immediatamente a posare le labbra su quelle di lei e iniziando a baciarla in modo serio, un modo vero, come si baciano due persone che stanno insieme e che vogliono condividere desiderio e passione oltre che sentimento e amore.

E adesso vediamo che fai...

La lingua uscì fuori dalla sua bocca per insinuarsi in quella di Alexis che in un primo momento si ritrovò spiazzata da tant audacia, ma in fondo era intuibile che Typhon si sarebbe comportato in maniera naturale, altrimenti che rapporto era uno dove bisognava calibrare quanto essere spontanei per non non spaventare l'altro? O per lo meno, questo con i baci, si intende.
Tuttavia, per quanto Ty avesse qualche dubbio inerente alla sua immediata abitudine a dei baci simili, trovò insolito e soddisfacente il modo in cui la sua "Alis" si avvicinò a quel modo di fare, cercando di ricambiare nel modo migliore possibile, e il risultato fu una lingua calda, morbida, avvolgente e umida di saliva in abbondanza che si intrecciava con quella di lui, creando scariche fiammeggianti di ardore e dolcezza.

Però... sette e mezzo per la signorina Parker...

Rimasero insieme attaccati per diversi minuti mentre quel bacio soffuso e morbido proseguiva imperterrito prima di decidere che forse era il momento di staccarsi un poco, anche perchè se fossero andati avanti così per altri minuti possibilmente il cameriere li avrebbe trovati ancora in intimità, con le ordinazioni in mano, e per la ragazza sicuramente non si poteva presentare situazione maggiormente imbarazzante.
Una volta terminato quell'incontro incredibilmente eccitante di cuori e corpo, Typhon potè notare la luce negli occhi della delfina, una luce meravigliosa e sintesi di estrema serenità e timidezza, si, doveva essere molto felice per ciò che stava accadendo e a dare ulteriore conferma fu proprio lei che poco dopo parlò senza trattenere ulteriori emozioni dentro di se.

... sono felice...

Ed anche estremamente bella...

Le fece un sorriso gentile e allo stesso tempo malizioso, leccandosi ancora un po' le labbra che sapevano di lei e della sua saliva, che tra l'altro produceva in quantità che a Ty piacevano da morire. Adorava sentire il sapore della propria donna dentro di lui, scorrergli per tutto il palato e certo, immaginare quello stesso quantitativo sul resto del corpo contribuiva ad adorare ancora di più quel lato di lei, ma per il momento non era tempo di pensarci, andava benissimo così.
Facendola muovere tenendola per mano la invitò a tornare al suo posto, visto che le cose stavano per arrivare e di seguito lasciò quindi che il discorso si spostasse su altri fronti ed altre importanze, in quel caso riguardo il nome del negozio che avrebbero dovuto aprire insieme.

Allora... hai pensato a qualche nome per il nostro negozio?

Ragazzi, ecco a voi!

Grazie capo!
Ecco qui amo-... Ehm, beh, cioè, Alis... Ecco qui, io ho preso la Pepsi Twist, non so se la conosci, è leggermente aromatizzata al limone... Se la volessi assaggiare... Basta... Chiedere...

Disse il giovane una volta che il ragazzo si fu allontanato, imbarazzandosi al massimo nel sentire che l'aveva quasi chiamata con un appellativo del genere, non tanto perchè non se lo sentiva, ma quanto per il fatto che in primis lei non ricambiava ancora tali sentimenti ed in più "amore" ci aveva chiamato in rarissimi casi Ary ma di certo non al loro primo appuntamento ufficiale.
Cosa gli stava prendendo? Meglio cercare di cambiare argomento... E in fretta!

In ogni caso, tornando a noi... Sinceramente si, avevo pensato ad un nome, profondo e significativo...
In effetti non so quanti degli studenti comprenderanno il riferimento, zotici come sono, ma immagino tu lo riconosca subito.
Avevo pensato di chiamare il negozio "Sheliak & Vega", cosa ne dici?

Da quel nome proposto, la ragazza forse avrebbe potuto denotare una passione di Typhon, scoprirla quindi e farne tesoro, ovvero l'Astronomia.
Infatti, Sheliak e Vega erano le stelle più luminose e giganti della costellazione della "Lira", che di sicuro era una serie di stelle abbastanza adatta alla tipologia di negozio che volevano aprire, dunque era come se avesse accostato i due nomi di quelle stelle al fatto che fossero due i proprietari del locale dato che Sheliak era un nome anticamente maschile mentre Vega anticamente femminile... e poi la Lira era uno strumento tipicamente classico.
Che avesse fatto quella scelta dedicandola a lei?
Questo Alexis l'avrebbe potuto pensare, ma mai esserne sicura senza chiedere.

Ci crederesti se ti dicessi che lo chiamerei così anche perchè hai due occhi come due stelle?
... Ma cosa diavolo mi hai fatto, delfina?
Mi hai stregato ed io ci sono rimasto fottuto... E mi piace...

Spoiler:

SHELIAK



VEGA (Ovviamente quella più luminosa)



INSIEME

[Alexis]

Quel meraviglioso bacio si era concluso col ritorno di Alexis al proprio posto e la sua domanda verso Typhon di quale poteva essere il nome che avrebbe distinto il loro negozio di musica: naturalmente ci voleva qualcosa ad effetto, qualcosa che incuriosisse i possibili clienti e li spingesse ad entrare; prima di poter ascoltare la risposta di lui, però, la Delfina dovette attendere che i piatti suoi e del ragazzo riempissero completamente il tavolo di fronte al quale erano seduti, facendole onestamente venire l'acquolina in bocca.

Oh... ma quanta roba buona!

Esclamò la ragazza mentre il cameriere poggiava sul legno scuro del tavolo l'ordinazione di lei, quella di lui, le patatine fritte, le salse e le loro bibite, lasciandoli nuovamente da soli: Alexis alzò gli occhi sul ragazzo - il suo fidanzato, non riusciva ancora a dirlo ma ci si doveva abituare - e le sue parole la fecero arrossire di colpo portandole il viso in fiamme.

Grazie capo!
Ecco qui amo-... Ehm, beh, cioè, Alis... Ecco qui, io ho preso la Pepsi Twist, non so se la conosci, è leggermente aromatizzata al limone... Se la volessi assaggiare... Basta... Chiedere...

... no, io... sì, la conosco...

Sussurrò la giovane, sussultando nel sentire quella parola: certo, Typhon si era bloccato prima di finirla, ma il senso si era capito perfettamente o comunque, cosa importante, l'aveva capito lei; non se lo sarebbe mai aspettato, forse perchè... beh, Ty non le sembrava tipo da riempire di nomignoli dolci la propria compagna, quindi che gli fosse venuto spontaneo chiamarla in quel modo al loro primo appuntamento la stupiva parecchio.
Ma forse era lei che del ragazzo non aveva capito niente.

In ogni caso, tornando a noi... Sinceramente si, avevo pensato ad un nome, profondo e significativo...
In effetti non so quanti degli studenti comprenderanno il riferimento, zotici come sono, ma immagino tu lo riconosca subito.
Avevo pensato di chiamare il negozio "Sheliak & Vega", cosa ne dici?

Oh... le stelle più luminose della Lira!

Esclamò Alexis, e Typhon avrebbe capito subito che approvava quella scelta visto che aveva gli occhi che brillavano tantissimo: annuì col capo ed un'espressione estasiata sul viso, prima di scuotersi interiormente ed incrociare le dita delle mani portandosele al petto in un gesto che faceva comprendere quanto fosse colpita.

Ty, è una scelta bellissima... e poi la Lira è un riferimento perfetto al nostro negozio!
... ed è anche un bellissimo strumento classico...

Aggiunse, guardandolo con un po' d'imbarazzo e speranza ora, come se sperasse che la scelta di lui fosse stata influenzata anche dalla sua presenza. Si schiarì leggermente la voce e con un piccolo sorriso prese una patatina calda e croccante, intingendola nel ketchup fino ad avvicinarla alle labbra di lui, il viso appena rosso per la timidezza che però stava, con quel gesto dolce e romantico, palesemente cercando di combattere.

... vuoi?

[Typhon]

Oh... le stelle più luminose della Lira!

Eccola là, lo sapeva che avrebbe fatto centro, ne era sicuro e certo.
Alexis Parker era una persona colta, interessata alla cultura e a qualunque cosa che fosse possibilmente artistica, quindi non potevano esserci troppi dubbi che riconoscesse subito il suo riferimento, un dato di fatto che per altro contribuì ad aumentare ancora di più l'interesse ed il piacere di Typhon nei suoi confronti.

Ty, è una scelta bellissima... e poi la Lira è un riferimento perfetto al nostro negozio!
... ed è anche un bellissimo strumento classico...

Nonchè uno fra i più antichi esistenti ed in più il primo ad essere stato suonato da una divinità, Apollo, e dalle muse latine, insomma meglio di così cosa si potrebbe trovare?
Certo è che ho apprezzato la tua conoscenza astronomica ma non ho ancora ben capito se sei d'accordo quindi con questa scelta, perché nel caso volessi avanzare tu un'altra controproposta sono ben felice di ascoltare...

Parlava senza timori con lei, conscio che la sua parola non doveva e poteva essere legge, anzi, dovevano avere uguali opinioni dentro quel contesto.
Forse c'era solo un argomento ed un ambiente dove avrebbe voluto "dominare", ma erano altre cose, altri discorsi, altri sistemi che lui non si sentiva affatto di portare avanti nella sua testa in quell'istante, col rischio magari di non potersi alzare dal tavolo.
Inoltre, fu proprio lei a contribuire a far cadere in macerie tutto quel piccolo castello a luci rosse che si era formato da poco nel suo cervello, grazie ad un gesto assolutamente dolce e romantico che Tyophon fu sicuro che lei si era immaginata di eseguire con un fidanzato fin dai primi tempi che aveva pensato di condividere una relazione con qualcuno.

... vuoi?

In un primo momento, Typhon fu combattuto tra il dimostrarsi accomodante e "tranquillo" verso il gesto di Alexis oppure mostrare la sua vera natura e il suo vero carattere e modo di fare.
Non ci volle molto per decidersi, sopratutto perchè farsi vedere in un determinato modo con lei ora poteva significare darle delle ipotesi e speranze false per il futuro, non poteva permetterselo, avrebbe sicuramente fatto in modo di farla soffrire se non avesse mostrato immediatamente il vero Ty, magari un po' più pacato, ma di sicuro il vero prefetto dei Draghi.
Annuì lentamente con il capo schiudendo di poco le labbra facendo in modo che le dita di lei si avvicinassero con la patatina in sua direzione e subito dopo catturò il cibo con metà delle dita prendendo subito tutta la patatina e lasciandosi quindi il tempo di succhiare e coccolare un po' con la lingua le estremità della mano di lei, per poi lasciarla andare piano, continuando a fissarla negli occhi con un sorriso tra il romantico e il malizioso.

... grazie...

Sussurrò piano e lentamente, facendo si che lei potesse tornare a mangiare e allo stesso tempo si beò della visione dell'imbarazzo di lei forse accompagnato da un piccolo velo di eccitazione dal quale sarebbero poi venute magari delle espressioni nuove, interessanti e spontanee da parte della fidanzata... Già, la fidanzata, assurdo che era così, ma non poteva esserne più contento.

Hai già un'idea degli strumenti che potremmo mettere in vendita?
Ho visto il bando di affitto al centro del paese e parla di una vendita massima iniziale di dieci pezzi per i primi sei mesi di attività, questa è una bella fregatura, dovremo fare in modo di prendere le cose che si riescono a vendere più facilmente ma senza scadere nello scontato e nell'ovvio...

[Alexis]

Sembrava che Typhon non fosse per nulla sorpreso della sua conoscenza astronomica, come se non si potesse aspettare nulla di meno da lei, e la cosa non le dispiacque molto per significava che la considerava colta e preparata un po' in tutto, anche se naturalmente c'era sempre modo e tempo per imparare cose nuove da tutti, e questo Alexis lo sapeva davvero bene.

Nonchè uno fra i più antichi esistenti ed in più il primo ad essere stato suonato da una divinità, Apollo, e dalle muse latine, insomma meglio di così cosa si potrebbe trovare?
Certo è che ho apprezzato la tua conoscenza astronomica ma non ho ancora ben capito se sei d'accordo quindi con questa scelta, perché nel caso volessi avanzare tu un'altra controproposta sono ben felice di ascoltare...

No no, sono davvero entusiasta! - esclamò la Delfina, un po' spiaciuta di non esser riuscita a fargli capire subito quale fosse il suo punto di vista - Credo sia il nome perfetto per il nostro negozio...

Dentro di sé, Alexis si rese conto che probabilmente avrebbe dovuto imparare a parlare più chiaro con lui, visto che ora erano soci oltre che fidanzati, ma tutti suoi pensieri svanirono quando lui accettò quella patatina coperta di ketchup che la ragazza teneva stretta tra le dita, facendosi sparire il vegetale e le suddette dita di lei tra le labbra, giocandosi un po' con la lingua prima di lasciarle andare.

... grazie...

... pr-prego...

Balbettò lei tutta rossa in volto, ma forse per la prima volta il Dragargenteo avrebbe potuto notare uno scintillio nuovo nei suoi occhi, uno scintillio che lei ancora non comprendeva e che si tramutava in una piccola ed iniziale vampata di calore ma che sicuramente Typhon avrebbe potuto definire per ciò che realmente era: eccitazione.

Hai già un'idea degli strumenti che potremmo mettere in vendita?
Ho visto il bando di affitto al centro del paese e parla di una vendita massima iniziale di dieci pezzi per i primi sei mesi di attività, questa è una bella fregatura, dovremo fare in modo di prendere le cose che si riescono a vendere più facilmente ma senza scadere nello scontato e nell'ovvio...

Ho notato, in effetti così la scelta è molto ristretta... in realtà più che agli strumenti ho lavorato ad un'idea che forse potrebbe essere carina - rispose Alexis, sperando che al ragazzo non dispiacesse che lei non si fosse ancora focalizzata sugli strumenti da comprare - Pensavo che sarebbe bello fornire delle specie di... corsi, paganti ovviamente, di teoria e pratica musicale per principianti. Così potremmo attirare la clientela pur vendendo pochi articoli... che ne dici?

Gli propose quindi con espressione timida ma speranzosa al tempo stesso.

[Typhon]

... pr-prego...

Una volta terminato quell'atto così affine e allo stesso tempo erotico, Typhon Seal osservò attentamente negli occhi la fidanzata, notando una scintilla che non pensava affatto di osservare così presto in lei.
Alexis lo stupiva ogni attimo in più che passava, dimostrandogli che c'era ancora molto da sapere e conoscere su di lei, su qualsiasi frangente, anche quello più intimo.

Potresti essere ricca di sorprese Alis, chi lo sa... Magari va a finire anche che mi sorprendi e sorprendi la mia ex...

Un pensiero fugace quello che cercò di mandare subito via.
Non poteva pretendere di certo che la nuova ragazza raggiungesse i livelli sul piano sessuale di quella passata e sinceramente analizzandola a mente fredda senza ormoni a rompere le scatole, doveva dire che gli interessava molto relativamente.
Quel che lei gli stava dimostrando bastava già a renderlo sereno su quel piano con lei, ogni cosa a suo tempo, quella ragazza era certo che sarebbe stata perfetta... perfetta.

Iniziarono quindi a mangiare e senza esitazione il ragazzo la anticipò prima che afferrasse la bottiglietta di pepsi e la aprì lui per poi versargliela nel bicchiere, con un fare inaspettatamente galante ma spontaneo, naturale, che non mettesse troppo in imbarazzo.
Già che c'era poi, fece un altro gesto improvviso e dettato dal'istinto: prese una delle fettine di limone presenti accanto alla carne di lei, tanto ce ne erano davvero parecchie e bastavano avanzando e chiedendo prima conferma con gli occhi alla fidanzata metteva anche la fettina nel bicchiere pieno di bibita e ghiaccio di Alis, sperando di renderla felice.



Ecco qui, mica ti puoi strozzare, dico bene?

Un occhiolino verso di lei, prima di alzare anche il suo bicchiere e decidere di fare un brindisi silenzioso, anche perchè la motivazione di quello poteva essere perfettamente intuibile e comprensibile: stavano insieme, lui era innamorato e si erano trovati, c'erano davvero altre motivazioni per le quali brindare? Non appena i due bicchieri si fossero toccati, allora lui avrebbe bevuto, sorseggiando con lentezza mentre ascoltava infine l'idea proposta da Alis riguardo i corsi musicali dentro il negozio, riflettendoci su abbastanza pesantemente.

Ho notato, in effetti così la scelta è molto ristretta... in realtà più che agli strumenti ho lavorato ad un'idea che forse potrebbe essere carina!
Pensavo che sarebbe bello fornire delle specie di... corsi, paganti ovviamente, di teoria e pratica musicale per principianti. Così potremmo attirare la clientela pur vendendo pochi articoli... che ne dici?

Appoggiò il bicchiere sul tavolo, afferrando nel contempo l'hotdog per dargli un morso e nel frattempo riflettere ancora, in fondo a stomaco pieno si ragiona sempre meglio.
Concluso di masticare e deglutire, annuì anche se con il viso un poco perplesso e non troppo convinto.

Io a dar lezione magari a qualche marmocchio succhialatte o a qualche ragazzina con le prime cotte che paga soltanto per fissarmi imbambolata?
... Mh, non sono troppo sicuro, però è anche vero che i primi tempi servirebbero soldi... Se pensi che possa far guadagnare, allora farò il tentativo, se non altro finchè non si prova non si può dire come va...

Alzata di spalle, consapevole che se i primi tempi bisognava incassare soldi, allora ci si doveva impegnare affinchè ci fossero più iniziative possibili, anche rischiando che risultassero pallose, per quanto in fondo dentro di se Ty sperava che arrivasse qualcuno o qualcuna davvero meritevole di imparare a suonare uno strumento e che di certo non lo facesse dannare troppo.

[Alexis]

Un momento abbastanza imbarazzante quindi quello, in cui Alexis aveva forse per la prima volta sentito un piccolo impulso di eccitazione sul proprio corpo, per quanto questo fosse poi scomparso quasi immediatamente: lei ancora non era in grado di concepirlo pienamente ma forse Typhon sì; in ogni caso, se anche così fosse stato, il ragazzo non lo diede a vedere, limitandosi a riempirle il bicchiere prima che lei potesse afferrare la bottiglietta e lasciando cadere - chiedendole prima il permesso con lo sguardo - un fettina di limone dentro al liquido scuro, dolce e frizzante.

Ecco qui, mica ti puoi strozzare, dico bene?

Grazie Ty...

Mormorò la Delfina in risposta con un piccolo sorriso piacevolmente colpito da quel gesto molto dolce ed inaspettato: fecero un brindisi silenzioso, forse perchè non c'era molto bisogno di esternare a voce quale dovesse essere il motivo; per la ragazza infatti - come probabilmente per lui - il fatto di essersi messi insieme era un motivo più che sufficiente per far tintinnare silenziosamente i bicchieri l'uno contro l'altro e sorridersi felici.
Alexis espose poi la propria idea a Typhon, cioè quella di poter dare lezioni di musica a clienti paganti: il Drago ascoltò silenzioso la proposta di lei, ma non sembrò troppo convinto che potesse essere una buona scelta.

Io a dar lezione magari a qualche marmocchio succhialatte o a qualche ragazzina con le prime cotte che paga soltanto per fissarmi imbambolata?
... Mh, non sono troppo sicuro, però è anche vero che i primi tempi servirebbero soldi... Se pensi che possa far guadagnare, allora farò il tentativo, se non altro finchè non si prova non si può dire come va...

Sicuramente aiuterebbe a farci pubblicità, non credi? E poi magari potremmo mettere dei vincoli di età ai nostri clienti, ad esempio dicendo che prendiamo a lezione allievi dai... non so, 11 a 15 anni, o qualcosa del genere. Così evitiamo bambini troppo piccoli che magari sarebbero più un fastidio che un vero investimento.

Commentò la Delfina, molto elastica nei pensieri e nelle idee e sicuramente sempre pronta a migliorarli al fine di ottenere il miglior risultato possibile: intanto che parlavano, Alexis mangiava affamata e molto soddisfatta il proprio piatto, trovando la carne assolutamente gustosa e saporita; le patatine tuffate poi nel ketchup erano qualcosa di spettacolare.

In ogni caso forse sarebbe meglio rimandare l'apertura del negozio dopo il periodo pasquale, che ne dici? Molte persone saranno in vacanza in quel periodo, me compresa tra l'altro... - aggiunse, alzando gli occhi su di lui - ... anche tu andrai via dal Castello?

[Typhon]

Sicuramente aiuterebbe a farci pubblicità, non credi? E poi magari potremmo mettere dei vincoli di età ai nostri clienti, ad esempio dicendo che prendiamo a lezione allievi dai... non so, 11 a 15 anni, o qualcosa del genere. Così evitiamo bambini troppo piccoli che magari sarebbero più un fastidio che un vero investimento.

Ci fu una leggerissima e piccola parte di lui che rimase un po' delusa dalla risposta di Alexis.
Quella parte che ricordava bene la gelosia dell'ex Arianna, una gelosia forte, possessiva, assolutamente eccitante per i suoi gusti.
Se la stessa frase di pochi istanti prima l'avesse detta ad Ary, probabilmente lei avrebbe abolito all'istante l'idea di fare quei corsi per via delle ragazzine appiccicate a lui a fissarlo già pazze di lui, ma era anche vero che Ary poteva permettersi di finanziare un negozio con migliaia di galeoni mentre loro due di sicuro non navigavano nell'oro quanto lei.
Fu proprio quella partizione razionale a farlo tranquillizzare e capire che la gelosia non era il punto forte della sua Alis e che in buona parte lei cercava di convincerlo proprio perchè per avviare una tale attività i fondi erano necessari.

In ogni caso forse sarebbe meglio rimandare l'apertura del negozio dopo il periodo pasquale, che ne dici? Molte persone saranno in vacanza in quel periodo, me compresa tra l'altro... anche tu andrai via dal Castello?

Il ragazzo prese una sorsata di pepsi dal proprio bicchiere, riflettendo bene sulla domanda posta da lei, mentre nel contempo dava un morso all'hot dog e afferrava una patatina intingendola in un poco di ketchuo per poi con molta naturalezza condurla verso le labbra della delfina per permetterle di cibarsi dalle sue dita e non dalle proprie emulando lo stesso gesto romantico seppur fatto un po' più grezzo di qualche istante fa.
Masticò lentamente, quindi con educazione e tranquillità, mentre poi avanzava l'hot verso di lei come a volerle chiedere se casomai ne volesse un morso, per poi quindi risponderle alla domanda se lui avesse passato o meno il periodo di Pasqua lontano dalla scuola.

Durante le vacanze faccio qualche lavoretto dalle mie parti proprio in pub come questi.
I miei però stanno sempre fuori di quei tempi e quindi si, sto fuori dal castello ma a casa sono da solo, quindi non è escluso che mi metta davanti a qualche console a giocare ai videogiochi per ore e ore attendendo la sera e il momento di lavorare...
Faccio il musicista e ogni tanto servo ai tavoli!
Tu invece? Dove te ne scappi la settimana pasquale?

[Alexis]

Un argomento che non avevano ancora mai affrontato, quello delle vacanze pasquali: sapeva che Typhon non sarebbe stato al Castello come lei, ma ignorava la meta verso la quale lui si sarebbe diretto ed era curiosa di conoscerla. Intanto il Drago le passò una patatina croccante intinta nel ketchup e lei l'accettò con un sorriso, masticandola poi con gusto e rifiutando educatamente il suo hot dog.

Durante le vacanze faccio qualche lavoretto dalle mie parti proprio in pub come questi.
I miei però stanno sempre fuori di quei tempi e quindi si, sto fuori dal castello ma a casa sono da solo, quindi non è escluso che mi metta davanti a qualche console a giocare ai videogiochi per ore e ore attendendo la sera e il momento di lavorare...
Faccio il musicista e ogni tanto servo ai tavoli!

Oh... sembra divertente! Forse più fare il musicista che servire ai tavoli, però almeno stai a contatto con la gente, no?

Commentò Alexis con un sorriso brillante e curioso: lei non aveva mai provato un'esperienza del genere, non aveva mai servito ai tavoli o lavorato in un pub, e la cosa un po' le dispiaceva; potevano essere esperienze formative ed interessanti, e per un momento la Delfina si chiese cosa sarebbe successo se l'avesse proposto ai genitori. Loro erano quei tipi di genitori che solitamente volevano per la figlia una concentrazione ed un'attenzione del tutto focalizzate sullo studio, ma forse non sarebbero stati così contrari all'idea che Alexis avesse delle piccole entrate proprie, un po' di soldi da gestirsi da sola.
Sì, gliene avrebbe parlato sicuramente: era bello come Typhon la spingesse a crescere senza manco rendersene conto.

Tu invece? Dove te ne scappi la settimana pasquale?

Uhm? Oh, beh, penso tornerò in Norvegia coi miei genitori, staremo coi parenti di mamma per le vacanze.

No, non ne era propriamente entusiasta di quell'idea, ma non è che avesse altra scelta: non vedeva spesso sua nonna e i suoi zii se non in quelle occasioni, perciò per quanto non le andasse a genio poteva sicuramente fare uno sforzo e rendere felice sua madre.

Non staremo via molto comunque, penso che tornerò presto a Londra nell'attesa di dover tornare ad Hogwarts.

Aggiunse la Delfina, proseguendo il suo pasto con tranquillità e chiacchierando con Typhon del più e del meno fino a che entrambi non ebbero vuotato i loro piatti. Alexis fece un sorriso soddisfatto, aveva mangiato veramente bene, decidendo quindi di prendere nuovamente parola per proporre al ragazzo un cambio di scenario.

Che ne dici di andare a vedere la location del negozio? Così nel caso non ti piacesse possiamo cercarne un'altra...
E magari ci prendiamo anche un gelato per strada!

Gli propose quindi sorridente e serena, molto più a suo agio con lui ora di quanto non fosse stata all'inizio del pranzo, e di sicuro la cosa la rendeva molto felice.

[Typhon]

In effetti i suoi programmi pasquali non erano proprio dei più idilliaci, ma era normale per lui passarli in quella maniera.
La famiglia quando poteva si prendeva una pausa e finché lui aveva avuto dieci o dodici anni o poco di più, allora aveva accettato di farsi portare dietro, ma era già da qualche anno che preferiva lasciar loro l'intimità necessaria ad una coppia sposata da molti anni e dedicarsi lui a stare un po' in libertà senza doveri da prefetto o complicazioni di compiti, studi e quant'altro.
Adesso però era il turno di Alis per parlare ed esporre i suoi programmi festivi, programmi che erano ipotizzabili a giudicare dal modo di fare e dall'educazione che teneva la delfina.

Uhm? Oh, beh, penso tornerò in Norvegia coi miei genitori, staremo coi parenti di mamma per le vacanze.
Non staremo via molto comunque, penso che tornerò presto a Londra nell'attesa di dover tornare ad Hogwarts.

Insomma qualche chilo in arrivo tra uova e colombe, vedrai mi piacerai lo stesso!

Un occhiolino e una smorfia cattiva ma giocosa verso di lei, mentre finiva di mangiare il suo hotdog e si prendeva adesso cura maggiore delle patatine, accelerando il ritmo del mangiare per fare in modo di non monopolizzare tutto il pomeriggio lì dentro.
Rifletteva nel frattempo sul ritorno preventivo di Alexis a Londra prima della ripresa delle lezioni.
In fondo cosa poteva esserci di male nello stare a contatto? Una mossa azzardata forse per due persone che si frequentavano da così poco ma alla fine perché non tentare? Meglio vivere di rimorsi che di rimpianti...

Se non hai niente da fare nei giorni immediatamente precedenti al rientro a scuola, perché non passi a casa mia?
Abbiamo ben due camere per gli ospiti e la sera potremmo andare in qualche locale serio babbano di mia conoscenza, ti divertiresti...

Fu quella la proposta: spontanea, neutra, senza impegno eccessivo e sottolineando bene che avrebbero dormito separati.
A prescindere da quella che sarebbe poi stata la sua risposta, il ragazzo avrebbe concluso di mangiare e si sarebbe alzato in piedi per andare a prendere il portafogli nella tasca dietro dei pantaloni, controllando di avere i soldi giusti senza incorrere in problemi di resti e controresti, mentre la prefetta dei delfini eseguiva quella sua piccola ed importante proposta, quella di andare a fare un giro dalle parti del presto futuro negozio, magari prendendo poi un gelato sul tragitto.

Che ne dici di andare a vedere la location del negozio? Così nel caso non ti piacesse possiamo cercarne un'altra...
E magari ci prendiamo anche un gelato per strada!

Idea ottima, un gelato è quello che ci vuole con questa stagione calda improvvisa...
Aspettami pure fuori e finisci con calma da bere, io pago e ti raggiungo... Si, pago io...

La interruppe prima che lei potesse accennare anche solo una frase riguardo al fatto che magari non c'era bisogno che ci pensasse del tutto lui, sopratutto dopo quello strano episodio del giapponese pagato durante il pranzo a quattro di qualche giorno prima.
Se Alexis avesse accettato di buon grado di seguire il suo consiglio, di lì a pochi minuti i due si sarebbero ritrovati all'esterno del locale e non appena Typhon raggiunse la fidanzata all'esterno, si premurò subito di palesare il loro pieno rapporto prendendola per mano intrecciando le dita, una cosa che difficilmente capitava con Arianna con la quale era più solito ad andare a braccetto, una posa che tra coppie lei adorava.

Eccoci qui!
Allora... Fai strada prima verso la gelateria o verso il locale?
Ti seguo in ogni caso...

[Alexis]

Insomma qualche chilo in arrivo tra uova e colombe, vedrai mi piacerai lo stesso!

Ehi! - sbottò lei fingendosi offesa, anche se un piccolo sorriso divertito le sfuggì dalle labbra rovinandole così quel broncio che aveva cercato di mantenere in modo piuttosto convincente. - Non lo sai che in Norvegia certe tradizioni non ci sono?

Domandò poi al ragazzo, facendogli la linguaccia: in realtà quando Alexis era piccola i parenti le compravano le uova di cioccolata perchè a lei piacevano molto, ma erano ormai anni che quella tradizione si era persa ed alla Delfina non dispiaceva poi così tanto, era qualcosa di cui poteva tutto sommato fare a meno.
Ma c'era altro a cui Typhon stava pensando, una proposta forse un po' azzardata da parte del Drago che però decise comunque di provare a porla in atto nel modo più tranquillo ed innocente possibile.

Se non hai niente da fare nei giorni immediatamente precedenti al rientro a scuola, perché non passi a casa mia?
Abbiamo ben due camere per gli ospiti e la sera potremmo andare in qualche locale serio babbano di mia conoscenza, ti divertiresti...

Saremmo... da soli?

Mormorò lei in risposta, arrossendo quasi all'istante: non era mai stata in una casa da sola con un ragazzo, camera degli ospiti o meno; per carità, Ty la conosceva e Alexis dubitava che l'avesse invitata da lui progettando chissà cosa, però... era comunque un invito importante. Invito che forse i suoi genitori non avrebbero mai accettato, d'altronde non lo conoscevano nemmeno Typhon e per quanto non fossero tipi troppo all'antica, lasciar andare la figlia adolescente a casa del fidanzato senza controllo da parte di adulti non era un'ipotesi che avrebbero accettato così facilmente.

Beh... provo a dirlo ai miei...

Disse allora Alexis, sperando che i genitori si fidassero abbastanza di lei da permetterle una cosa del genere, soprattutto perchè sarebbe stato davvero bello passare del tempo con Ty lontano da scuola e dagli impegni di tutti i giorni.
Il pranzo arrivò infine al termine, ed entrambi sazi e soddisfatti furono pronti per andarsene: fu allora che la Delfina propose di prendere un bel gelato, proposta che Typhon accettò di buon grado.

Idea ottima, un gelato è quello che ci vuole con questa stagione calda improvvisa...
Aspettami pure fuori e finisci con calma da bere, io pago e ti raggiungo...

Ma non c'è bis--

Si, pago io...

Aveva provato a fermarlo così da dividere il conto almeno a metà, ma le era andata male visto che l'altro sembrava deciso a pagare per intero il pranzo, come aveva fatto per lei quella volta al ristorante giapponese: Alexis fece un piccolo sorriso di ringraziamento ed annuì, finendo la Pepsi per poi uscire dal locale ed aspettarlo lì; il Drago arrivò poco dopo, intrecciando subito le dita della sua mano con quelle della fidanzata.

Eccoci qui!
Allora... Fai strada prima verso la gelateria o verso il locale?
Ti seguo in ogni caso...

Direi... gelateria...

Mormorò allora la ragazza, palesemente imbarazzata ma allo stesso tempo felice, lo si poteva notare dal sorriso che le era comparso sulle labbra quando lui aveva fatto quel gesto senza nemmeno pensarci, come se gli fosse venuto naturale. Si avvicinò un poco a lui allora, posandogli un piccolo bacio sulla guancia: molto poco, forse, ma erano appena all'inizio e lei a certe cose si doveva abituare.

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