Re: Hogwart's Express
Inviato: 30/10/2011, 11:11
[2° vagone - Carrozza 14]
Partita.
Non aveva mai incontrato alcun treno che partisse sempre in orario, al massimo un solo minuto di ritardo.
Estelle aveva preso posto nella carrozza 14, la stessa di ogni anno, già da mezz'ora, temendo di non riuscire ad occupare il suo solito posto. Isolato quanto bastava per trascorrere il tempo del viaggio ripassando il suo discorso ai nuovi studenti di Corvonero. Sapeva anche che quel compito spettava, in parte, anche a Ferdy, prefetto di Corvonero, nonchè suo caro amico, ma le piaceva essere d'aiuto e tenersi occupata, anche perchè le serviva un ottimo pretesto per poter conoscere i nuovi arrivati.
Si sentiva quasi una madre nei loro confronti. E lei aveva solo 21 anni, un'età che a Lille, magari, sarebbe stata ottima per diventare madre. Ma lei, comunque, non si sentiva ancora pronta, o forse influiva anche il fatto che non aveva ancora trovato la persona giusta.
Lille non le piaceva, o perlomeno la gente che vi era all'interno non era ciò che desiderava lei. Aveva avuto molte opportunità, qualche ragazzo qualche anno prima. Ma nulla: non la entusiasmava più di tanto. Erano esperienze che, comunque, l'avevano formata, in qualche modo.
In quel momento non riuscì a non pensare ad Alya, così piccola ed indifesa. Sua madre, con cui non si sentiva da ben 4 anni, le aveva scritto, chiedendole di prendersi cura della sorella. Non seppe dire se quella fosse una richiesta gentile od un ricatto, ma ignorò quel pensiero.
Non le serviva di certo una richiesta da parte della madre per prendersi cura della sorella.
Si mise in piedi, sentendosi improvvisamente nervosa ed impaziente di mettere i piedi sul pavimento scuro di Hogwarts.
Lasciò la cabina deserta, prendendo a passeggiare per il vagone, senza una meta precisa.
Sono sua sorella.. dovrei occuparmi di lei..
Non seppe dire con certezza se in quel momento stesse cercando Alya o meno, ma non smise di camminare.
Si fermò dinanzi ad un'altra cabina, poco più avanti della sua.
Non prestò attenzione a quel ragazzo che ora aveva preso a guardarla con un sorriso sulle labbra. Per un attimo pensò di entrare in quella cabina e magari prendersela con il ragazzo, ma solo poco dopo si accorse che, in effetti, quel ragazzo lo conosceva eccome.
Ferdy le stava sorridendo. Ricambiò, ancora un po' intontita.
Poi entrò nella cabina, con un sorriso sulle labbra.
Dio, Fè.. non ti avevo riconosciuto, scusami.
Si lasciò cadere accanto a lui, lasciandosi andare ad un piccolo sbuffo.
Il nervosismo era improvvisamente scomparso. La presenza di Ferdy riusciva a calmarla.
Posso farti compagnia?
Partita.
Non aveva mai incontrato alcun treno che partisse sempre in orario, al massimo un solo minuto di ritardo.
Estelle aveva preso posto nella carrozza 14, la stessa di ogni anno, già da mezz'ora, temendo di non riuscire ad occupare il suo solito posto. Isolato quanto bastava per trascorrere il tempo del viaggio ripassando il suo discorso ai nuovi studenti di Corvonero. Sapeva anche che quel compito spettava, in parte, anche a Ferdy, prefetto di Corvonero, nonchè suo caro amico, ma le piaceva essere d'aiuto e tenersi occupata, anche perchè le serviva un ottimo pretesto per poter conoscere i nuovi arrivati.
Si sentiva quasi una madre nei loro confronti. E lei aveva solo 21 anni, un'età che a Lille, magari, sarebbe stata ottima per diventare madre. Ma lei, comunque, non si sentiva ancora pronta, o forse influiva anche il fatto che non aveva ancora trovato la persona giusta.
Lille non le piaceva, o perlomeno la gente che vi era all'interno non era ciò che desiderava lei. Aveva avuto molte opportunità, qualche ragazzo qualche anno prima. Ma nulla: non la entusiasmava più di tanto. Erano esperienze che, comunque, l'avevano formata, in qualche modo.
In quel momento non riuscì a non pensare ad Alya, così piccola ed indifesa. Sua madre, con cui non si sentiva da ben 4 anni, le aveva scritto, chiedendole di prendersi cura della sorella. Non seppe dire se quella fosse una richiesta gentile od un ricatto, ma ignorò quel pensiero.
Non le serviva di certo una richiesta da parte della madre per prendersi cura della sorella.
Si mise in piedi, sentendosi improvvisamente nervosa ed impaziente di mettere i piedi sul pavimento scuro di Hogwarts.
Lasciò la cabina deserta, prendendo a passeggiare per il vagone, senza una meta precisa.
Sono sua sorella.. dovrei occuparmi di lei..
Non seppe dire con certezza se in quel momento stesse cercando Alya o meno, ma non smise di camminare.
Si fermò dinanzi ad un'altra cabina, poco più avanti della sua.
Non prestò attenzione a quel ragazzo che ora aveva preso a guardarla con un sorriso sulle labbra. Per un attimo pensò di entrare in quella cabina e magari prendersela con il ragazzo, ma solo poco dopo si accorse che, in effetti, quel ragazzo lo conosceva eccome.
Ferdy le stava sorridendo. Ricambiò, ancora un po' intontita.
Poi entrò nella cabina, con un sorriso sulle labbra.
Dio, Fè.. non ti avevo riconosciuto, scusami.
Si lasciò cadere accanto a lui, lasciandosi andare ad un piccolo sbuffo.
Il nervosismo era improvvisamente scomparso. La presenza di Ferdy riusciva a calmarla.
Posso farti compagnia?